ALLEGATO 1 Relazioni Individuali · Accanto ai testi in uso, G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G....

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ALLEGATO 1 Relazioni Individuali Religione Lingua e Letteratura Italiana Storia Matematica e Fisica Lingua e Cultura Straniera (Inglese) Storia dell’Arte Filosofia Discipline Progettuali Design Discipline Progettuali Pittoriche Discipline Progettuali Plastiche e Scultoree Laboratorio Design Laboratorio della Figuraz. Bidimensionale Laboratorio della Figuraz. Tridimensionale Scienze Motorie e Sportive Sostegno

Transcript of ALLEGATO 1 Relazioni Individuali · Accanto ai testi in uso, G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G....

ALLEGATO 1 Relazioni Individuali

Religione

Lingua e Letteratura Italiana

Storia

Matematica e Fisica

Lingua e Cultura Straniera (Inglese)

Storia dell’Arte

Filosofia

Discipline Progettuali Design

Discipline Progettuali Pittoriche

Discipline Progettuali Plastiche e Scultoree

Laboratorio Design

Laboratorio della Figuraz. Bidimensionale

Laboratorio della Figuraz. Tridimensionale

Scienze Motorie e Sportive

Sostegno

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta ora da 22 alunni (una allieva, proveniente dalla sede di Jesi, vi è stata inserita dal mese di

dicembre). Ad eccezione dei due alunni ripetenti della classe 5 B dello scorso anno, conosco tutti gli altri

almeno dal terzo anno (per 5 alunni fin dal primo).

Due alunni hanno seguito un PEI ed una alunna un PDP.

Al termine del terzo anno la classe, frutto della fusione di alunni provenienti da tre diverse classi seconde, in

relazione alla scelta degli indirizzi da seguire (Arti Figurative e Design), ha subito una notevole selezione,

perdendo alunni poco motivati, che si sono indirizzati verso altri indirizzi di studio o verso il lavoro. Gli alunni

rimasti sono quasi sempre interessati a questa disciplina, diligenti e dotati di apprezzabili capacità generali.

Durante il triennio questa classe ha sempre avuto e mantenuto un suo tratto caratteristico di correttezza,

educazione, rispetto nei confronti dell’insegnante e dei compagni, ed il lavoro in classe è sempre stato svolto in

un clima sereno e piacevole.

Si segnala in questa classe un bel gruppo di alunni validi e motivati verso lo studio, che hanno sempre

affrontato il lavoro didattico con serietà ed hanno utilizzato bene le proprie capacità raggiungendo una buona

preparazione.

Per altri un impegno meno costante e minori attitudini hanno determinato un profitto non brillante, ma nel

complesso positivo. Alcuni alunni mostrano qualche difficoltà nella esposizione scritta (svolgimenti sintetici e

poco documentati; errori ortografici e sintattici), ma hanno compensato risultati a volte non sufficienti o

mediocri nello scritto con valutazioni positive o discrete nelle verifiche orali.

Nessun alunno è stato promosso al 5° anno dovendo colmare un debito formativo in questa disciplina.

Globalmente il profitto medio della classe risulta discreto.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

COMPETENZE:

LINGUA: Usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina;

Affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni di studio o di lavoro; Avere coscienza della storicità

della lingua italiana; Avere padronanza degli strumenti per interpretare i testi.

LETTERATURA: Comprendere il valore intrinseco della lettura; Acquisire familiarità con la letteratura, con i

suoi strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede; Impadronirsi degli strumenti indispensabili per

l’interpretazione dei testi; Avere chiara conoscenza del percorso storico della letteratura dall’Ottocento al

Novecento; Compiere letture dirette dei testi; Maturare competenze di ordine linguistico, lessicale e

comunicativo.

RELAZIONE FINALE

LETTERATURA ITALIANA

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof.ssa Patrizia Piccinini

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:

LINGUA: Affinamento delle competenze di comprensione e produzione, in collaborazione con le altre

discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione, sia per la produzione (relazioni, verifiche

scritte delle varie tipologie, ecc.); Acquisizione del lessico disciplinare; Analisi dei testi letterari anche sotto il

profilo linguistico: lessico, semantica e sintassi e, nei testi poetici, metrica e linguaggio figurato .

LETTERATURA: Storia della Letteratura italiana da Giacomo Leopardi alla metà del Novecento, attraverso

l’analisi dei momenti più rilevanti della civiltà letteraria e lo studio degli scrittori e delle opere maggiori.

Le diverse visioni del mondo (romanticismo, positivismo, crisi del positivismo) ed i nuovi paradigmi etici e

conoscitivi. Descrizione e analisi dei processi culturali in ottica multidisciplinare.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Leopardi. Storia della letteratura dall’Unità d’Italia alla metà del Novecento. Relazione del sistema letterario

(generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) con il corso degli eventi storici, sociali e

politici, in un’ottica sia nazionale sia continentale sia extraeuropea. Lirica: Baudelaire e il simbolismo europeo.

Il simbolismo italiano: Pascoli e D’Annunzio. Ungaretti e Montale. Narrativa: la rappresentazione del “vero” in

Verga e la scomposizione delle forme del romanzo: Pirandello e Svevo.

CONTENUTI DISCIPLINARI INSERITI NELLA PROGRAMMAZIONE PLURIDISCIPLINARE

La crisi del Positivismo. Il relativismo conoscitivo.

Estetismo e simbolismo.

La nuova concezione del tempo nell'arte novecentesca.

Il Futurismo.

METODI DIDATTICI UTILIZZATI.

- lezione frontale (momento teorico). Esposizione dei contenuti avente funzione introduttiva ed informativa.

Analisi dei testi letterari.

- lezione dialogata (momento attivo). Gli studenti sono stati coinvolti direttamente nella costruzione della

lezione mediante opportune domande e richieste di contributi alla soluzione dei problemi posti.

- collegamenti con altre discipline (storia, storia dell’arte e filosofia)

- utilizzo di quotidiani. Con questa classe ho aderito durante il triennio all’iniziativa “Il Quotidiano in Classe”

promossa dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, potendo così ricevere gratuitamente per un giorno

ogni settimana due quotidiani, il Corriere della Sera ed Il Resto del Carlino.

PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

- Verifiche orali: interrogazioni formali

Accanto alle interrogazioni formali sono stati utilizzati come elementi di valutazione anche gli interventi

spontanei degli studenti, le risposte a domande mirate, la posizione di problemi, le osservazioni, ogni aspetto

del rapporto dialogico studente/insegnante.

- Verifiche scritte: elaborati su traccia, test strutturati, analisi testuali.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per le prove orali, in sintonia con la griglia di valutazione contenuta nel P.T.O.F., sono stati adottati i seguenti

criteri: conoscenza dei dati; capacità di utilizzare e collegare le conoscenze; capacità di discutere e di

rielaborare gli argomenti; padronanza della lingua.

Per le prove scritte ho adottato durante tutto l’anno scolastico la griglia di valutazione della prima prova che è

allegata al Documento del Consiglio di classe.

RISORSE STRUMENTALI

Accanto ai testi in uso, G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, L’attualità della Letteratura,

vol. 3.1 Da Leopardi al primo Novecento, e vol. 3.2 Dal periodo tra le due guerre ai giorni nostri, Milano,

Paravia, 2012, è stato utilizzato materiale fotostatico, audiovisivo, ed anche i quotidiani ricevuti grazie alla

iniziativa “Il Quotidiano in Classe”.

TEMPI Il monte annuale della disciplina è di circa 130 ore.

OBIETTIVI RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE

Il lavoro didattico è stato regolare e produttivo nel primo quadrimestre, mentre è stato un po’ lento e

difficoltoso nel secondo, per varie concause ( chiusura della scuola a causa della neve, attività di recupero in

orario curricolare, simulazioni delle prove di esame, varie festività, iniziative extracurricolari, assenze di alcuni

alunni).

A causa di questo percorso “accidentato” il programma preventivato ha subito riduzioni e tagli, sia per quanto

riguarda gli autori affrontati (non sono riuscita ad effettuare letture dalla “Commedia” di Dante, e neanche

letture di autori contemporanei), sia per quanto concerne le letture antologiche di alcuni autori.

Ad una valutazione complessiva, la classe ha raggiunto nella sua globalità gli obiettivi prefissati. I risultati sono

stati per molti alunni buoni ed anche ottimi, e per altri nel complesso sufficienti. La preparazione risulta

mediamente discreta.

Ancona, 10 maggio 2018

L’insegnante

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La situazione è analoga a quella delineata per la Letteratura italiana. La classe ha sempre mostrato

interesse per la materia, seguendo con attenzione le lezioni ed impegnandosi in maniera seria ed

efficace per le verifiche. Si sono distinti in particolare alcuni elementi assai validi e diligenti,

che hanno sempre dimostrato una buona preparazione. Per quasi tutta la classe comunque la

preparazione è stata sufficiente o discreta.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

COMPETENZE: Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia

dell’Europa e dell’Italia, nel quadro della storia globale del mondo.

Usare in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina.

Saper leggere, valutare e utilizzare le fonti.

Cogliere la rilevanza del passato per la comprensione del presente.

Saper collocare i fenomeni nel tempo e nello spazio ( dimensione geostorica).

Mettere in rapporto storia e Cittadinanza e Costituzione.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:

L’epoca contemporanea, dalla analisi delle premesse della Prima guerra mondiale al secondo dopoguerra. Primo

Novecento. Età giolittiana. Prima guerra mondiale. Rivoluzione russa e Urss

da Lenin a Stalin. Crisi del dopoguerra. Fascismo. Crisi del ’29 e sue conseguenze negli Stati

Uniti e nel mondo. Nazismo. Shoah. Seconda guerra mondiale. Italia dal fascismo alla Resistenza e tappe di

costruzione della democrazia repubblicana. L’ONU. La “guerra fredda”. La storia d’Italia nel secondo

dopoguerra.

METODI E STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI

Metodi:

- lezione frontale.

- lezione dialogata.

- collegamenti con altre discipline (italiano, storia dell’arte, filosofia)

RELAZIONE FINALE

STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof.ssa Patrizia Piccinini

- utilizzo di quotidiani. Con questa classe ho aderito nel triennio all’iniziativa “Il Quotidiano

in Classe” promossa dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori, potendo così ricevere

gratuitamente un giorno alla settimana due quotidiani, Il Corriere della Sera ed Il Resto del Carlino.

Il libro di testo in adozione è G. DE LUNA, M. MERIGGI, Il segno della storia, vol. 3. Il Novecento

e il mondo contemporaneo, Milano, Paravia, 2012

PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Le verifiche sono state svolte sia in forma orale che in forma scritta.

- Verifiche orali: accanto alle interrogazioni formali sono stati utilizzati come elementi di valutazione anche gli interventi

spontanei degli studenti, le risposte a domande mirate, la posizione di problemi, le osservazioni, ogni aspetto del rapporto

dialogico studente/insegnante.

- Verifiche scritte: elaborati su traccia, questionari a risposta aperta, trattazione sintetica di argomenti.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Conoscenza dei dati;

capacità di comprensione e rielaborazione;

capacità di orientarsi nella discussione;

capacità di cogliere gli elementi essenziali di un fatto storico;

capacità di operare collegamenti;

capacità di esprimersi con un linguaggio corretto ed appropriato.

TEMPI

Il monte ore annuale della disciplina è di circa 60 ore.

OBIETTIVI RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA CLASSE.

Ad una valutazione complessiva, la classe ha raggiunto in maniera soddisfacente gli obiettivi

prefissati.

Gli alunni hanno mediamente dimostrato una discreta informazione sul periodo storico affrontato.

Si segnala un gruppo di alunni che ha acquisito una buona preparazione sia a livello di conoscenze

che a livello di utilizzazione e rielaborazione di esse.

Ancona, 10 maggio 2018 L’insegnante

1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

PROFILO GENERALE DELLA CLASSE

La composizione numerica finale dei ventidue alunni effettivamente frequentanti la classe 5^ A è

mutata rispetto alla rilevazione d’inizio anno scolastico, infatti, in data 01 – 12 - 2017, l’alunna

Lauricella E. si è trasferita dalla sede di Jesi (AN) del Liceo Artistico “E. Mannucci”.

La classe, composta da allievi dalla frequenza piuttosto irregolare, ha manifestato un

comportamento piuttosto vivace, socievole e solidale nei rapporti interpersonali, abbastanza corretto e

rispettoso col docente, ma non sempre responsabile verso i doveri scolastici, relativamente interessata e

partecipe al dialogo educativo e culturale.

Ciò significa che si sono registrati degli insuccessi relativamente all'area cognitiva, dovuti

prevalentemente a lacune pregresse risalenti agli anni precedenti e non ancora del tutto colmate, a cali di

interesse e/o impegno per motivi vari, ma recuperi, consolidamenti e potenziamenti si sono realizzati in

ogni fascia di livello. Si sono formati fondamentalmente due gruppi:

- uno, composto da ragazzi dotati di adeguate competenze di base, buone capacità, maturità di

comportamento, disponibilità all'ascolto e all'apprendimento e già in possesso di un razionale ed

efficace metodo di studio;

- nel tempo si è venuto a creare un nuovo gruppo eterogeneo, determinato dal recupero più o meno

consolidato di alunni con modesta o incerta preparazione di base, normale ritmo di apprendimento,

comportamento che è andato evolvendosi verso la responsabilizzazione, maggiore disponibilità

all'ascolto e all'apprendimento e la messa a punto di proficue strategie operative.

Per l’alunna Lauricella E. si è attuata una programmazione individualizzata secondo il Piano

Didattico Personalizzato del Consiglio di Classe, ai sensi dell’art. 5 del D.M. n. 5669 del 12-07-2010

attuativo della L. 170/2010. Il piano ha previsto l’uso di strumenti compensativi e misure

dispensative.

Gli alunni Bitocchi G. e Burini A., seguiti dalle loro insegnanti di sostegno, hanno svolto una

programmazione differenziata secondo quanto riportato nei loro rispettivi PEI redatti dal Consiglio di

Classe.

Le mete prefissate all'inizio dell'anno scolastico sono state sostanzialmente raggiunte nonostante le

numerose assenze individuali degli alunni.

Lo svolgimento di quanto programmato, ovviamente, ne ha risentito in termini quantitativi ma non

qualitativi; mediamente lo standard formativo della classe è risultato di livello accettabile (salvo aumenti

di voto finale, in fase/sede di scrutinio) - avendo conseguito un profitto generale medio di 6/10 -

malgrado sia stato raggiunto solo nell'ultima parte dell'anno scolastico.

2. FINALITÀ

L'insegnamento della matematica, nel corso del triennio superiore, ha proseguito ed ampliato il

processo di preparazione scientifica e culturale dei giovani già avviato nel biennio; concorrendo,

RELAZIONE FINALE

MATEMATICA

CLASSE V sez.A

a.s. 2017-18

Prof. ssa Diana Caroli

insieme alle altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico ed alla loro promozione umana e

intellettuale.

In questa fase della vita scolastica lo studio della matematica ha curato e sviluppato in

particolare:

concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia

rilevanti per la descrizione e la previsione di semplici fenomeni, in particolare del mondo

fisico;

inquadramento delle varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono

sviluppate comprendendone il significato concettuale;

acquisizione di una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero

matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, si è fatto rilevare il

senso e la portata dei tre principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero

matematico: la matematica nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la

rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la

svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della

matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che investe nuovi campi

(tecnologia, scienze sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della

conoscenza scientifica.

3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA

ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI [X] ASSE CULTURALE

MATEMATICO

ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE CULTURALE STORICO-

SOCIALE

Competenze disciplinari 1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche

sotto forma grafica.

2. Confrontare ed analizzare figure geometriche,

individuando invarianti e relazioni.

3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione

di problemi.

4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando

deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di

tipo informatico.

4. METODOLOGIE

[X] Lezione frontale; [X] Metodo deduttivo; [X] Metodo esperienziale; [X] Scoperta guidata;

[X] Lezione

dialogata;

[X] Metodo induttivo; [X] Problem solving; []Debate;

[]Brainstorming; [X] Metodo scientifico; [X] Lavoro di gruppo; [X] Ricerca individuale

e/o di gruppo;

5. MEZZI DIDATTICI

a) Testi adottati:

b) Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento:

c) Attrezzature e spazi didattici utilizzati:

d) Altro:

[X] Libro di testo: Titolo: Matematica.bianco Vol.: 4s

Autori: M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi Casa Editrice: Zanichelli

[X] Laboratorio

multimediale;

[]Palestra coperta; []Palestra scoperta; [X] Computer

[X] LIM; [X] Lavagna; []Audio/registratore; []Diaproiettore;

[X] Fotocopie; [X] Sussidi multimediali; []Fotoriproduttore; []Testi di consultazione;

6. MODALITÀ DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO

Le modalità utilizzate per le verifiche sono state il controllo quotidiano dei compiti

assegnati, gli accertamenti orali quotidiani e periodici - singoli e collettivi - contestuali alla

spiegazione di nuovi argomenti e di quelli già svolti, le verifiche oggettive scritte mensili e/o alla

fine di ogni unità didattica, due simulazioni della terza prova nel secondo quadrimestre.

Le prove di verifica sono state analoghe a quelle già usate durante le lezioni.

Durante la stessa giornata è stato evitato lo svolgimento di prove di verifica in concomitanza

di quelle di altre discipline.

7. CRITERI DI VALUTAZIONE

[X]Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure;

[X]Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali

aggiustamenti di impostazione;

[X]Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa);

[X]Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di

partenza (valutazione sommativa);

[]Valutazione/misurazione dell'eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di

riferimento

(valutazione comparativa);

[]Valutazione come incentivo alla costruzione di un realistico concetto di sé in funzione delle future

scelte

(valutazione orientativa).

Ancona, 10 Maggio 2018 La Docente di Matematica

Prof.ssa Caroli Diana

1. ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALE

La composizione numerica finale dei ventidue alunni effettivamente frequentanti la classe 5^ A è

mutata rispetto alla rilevazione d’inizio anno scolastico, infatti, in data 01 – 12 - 2017, l’alunna

Lauricella E. si è trasferita dalla sede di Jesi (AN) del Liceo Artistico “E. Mannucci”.

La classe, composta da allievi dalla frequenza piuttosto irregolare, ha manifestato un

comportamento piuttosto vivace, socievole e solidale nei rapporti interpersonali, abbastanza corretto e

rispettoso col docente, ma non sempre responsabile verso i doveri scolastici, relativamente interessata e

partecipe al dialogo educativo e culturale.

Ciò significa che si sono registrati degli insuccessi relativamente all'area cognitiva, dovuti

prevalentemente a lacune pregresse risalenti agli anni precedenti e non ancora del tutto colmate, a cali di

interesse e/o impegno per motivi vari, ma recuperi, consolidamenti e potenziamenti si sono realizzati in

ogni fascia di livello. Si sono formati fondamentalmente due gruppi:

- uno, composto da ragazzi dotati di adeguate competenze di base, buone capacità, maturità di

comportamento, disponibilità all'ascolto e all'apprendimento e già in possesso di un razionale ed

efficace metodo di studio;

- nel tempo si è venuto a creare un nuovo gruppo eterogeneo, determinato dal recupero più o meno

consolidato di alunni con modesta o incerta preparazione di base, normale ritmo di apprendimento,

comportamento che è andato evolvendosi verso la responsabilizzazione, maggiore disponibilità

all'ascolto e all'apprendimento e la messa a punto di proficue strategie operative.

Per l’alunna Lauricella E. si è attuata una programmazione individualizzata secondo il Piano

Didattico Personalizzato del Consiglio di Classe, ai sensi dell’art. 5 del D.M. n. 5669 del 12-07-2010

attuativo della L. 170/2010. Il piano ha previsto l’uso di strumenti compensativi e misure

dispensative.

Gli alunni Bitocchi G. e Burini A, seguiti dalle loro insegnanti di sostegno, hanno svolto una

programmazione differenziata che non ha previsto, nel secondo quadrimestre, lo studio della Fisica.

Le mete prefissate all'inizio dell'anno scolastico sono state sostanzialmente raggiunte nonostante le

numerose assenze individuali degli alunni.

Lo svolgimento di quanto programmato, ovviamente, ne ha risentito in termini quantitativi ma non

qualitativi; mediamente lo standard formativo della classe è risultato di livello discreto (salvo aumenti di

voto finale, in fase/sede di scrutinio) - avendo conseguito un profitto generale medio di 7/10 - malgrado

sia stato raggiunto solo nell'ultima parte dell'anno scolastico.

2. FINALITÀ

Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso:

RELAZIONE FINALE

FISICA

CLASSE V sez.A

a.s. 2017-18

Prof. ssa Diana Caroli

i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della

disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica;

come osservare e identificare fenomeni;

il modo di affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici

adeguati al suo percorso didattico;

la consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come

interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un

processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli;

la modalità per comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la

società in cui vive.

3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA

ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI [X] ASSE CULTURALE

MATEMATICO

[X] ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE CULTURALE STORICO-

SOCIALE

Competenze disciplinari 1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni

appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di

sistema e di complessità;

2. analizzare qualitativamente e quantitativamente

fenomeni legati alle trasformazioni di energia a

partire dall’esperienza;

3. essere consapevole delle potenzialità e dei limiti

delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in

cui vengono applicate.

4. METODOLOGIE

[X] Lezione frontale; [X] Metodo deduttivo; [X] Metodo esperienziale; [X] Scoperta guidata;

[X] Lezione

dialogata;

[X] Metodo induttivo; [X] Problem solving; []Debate;

[]Brainstorming; [X] Metodo scientifico; [X] Lavoro di gruppo; [X] Ricerca individuale

e/o di gruppo;

5. MEZZI DIDATTICI

e) Testi adottati:

f) Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento:

g) Attrezzature e spazi didattici utilizzati:

h) Altro:

[X] Libro di testo: Le traiettorie della fisica.azzurro Vol. Elettromagnetismo – Relatività e quanti

Da Galileo a Heisenberg

Autore: Ugo Amaldi Casa Editrice: Zanichelli

[X] Laboratorio

multimediale;

[]Palestra coperta; []Palestra scoperta; [X] Computer

[X] LIM; [X] Lavagna; []Audio/registratore; []Diaproiettore;

[X] Fotocopie; [X] Sussidi multimediali; []Fotoriproduttore; []Testi di consultazione;

6. MODALITÀ DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO

Le modalità utilizzate per le verifiche sono state il controllo quotidiano dei compiti assegnati,

gli accertamenti orali quotidiani e periodici - singoli e collettivi - contestuali alla spiegazione di

nuovi argomenti e di quelli già svolti.

Nelle prove di verifica scritte sono state utilizzate tipologie analoghe a quelle già usate

durante le lezioni, relative agli argomenti trattati: tests di teoria, testi da riempire, tests a scelta

binaria "vero/falso" e a scelta multipla.

È stato evitato lo svolgimento di prove di verifica in concomitanza di quelle di altre

discipline.

7. CRITERI DI VALUTAZIONE

[X]Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure;

[X]Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali

aggiustamenti di impostazione;

[X]Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa);

[X]Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di

partenza (valutazione sommativa);

[]Valutazione/misurazione dell'eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di

riferimento

(valutazione comparativa);

[]Valutazione come incentivo alla costruzione di un realistico concetto di sé in funzione delle future

scelte

(valutazione orientativa).

Ancona, 10 Maggio 2018 La Docente di Fisica

Prof.ssa Caroli Diana

1 Condotta e profitto degli alunni

La classe, composta da 22 alunni, si presenta eterogenea per profitto, stili cognitivi e comportamentali.

La maggioranza degli studenti è generalmente disponibile al dialogo educativo e nel corso dell’ultimo

triennio si sono riscontrati dei miglioramenti nell’apprendimento e maggiore rigore e continuità nello

studio della disciplina. Si evidenziano alcuni ottimi alunni che emergono sia per l’interesse dimostrato,

sia per la sistematicità, dedizione e autonomia nello studio nonché per le buone capacità di

rielaborazione dei contenuti proposti. Per un piccolo numero di alunni, invece, si notano difficoltà nella

produzione e comprensione scritta/orale, si evidenziano lacune morfosintattiche e lessicali e impegno

scarso o discontinuo. Emergono divari anche nella frequenza scolastica, non sempre assidua per qualche

elemento. Gli esiti dell’apprendimento si collocano quindi su vari livelli: alcuni studenti raggiungono un

livello ottimo, un gruppo ristretto possiede una buona preparazione, la maggioranza presenta un profitto

che oscilla tra un livello discreto e più che sufficiente e alcuni permangono in una situazione di

incertezza per cui la loro competenza linguistico-comunicativa risulta inadeguata. Per una studentessa

BES (con bisogni educativi speciali) sono stati attuati interventi per favorire l’integrazione e il successo

scolastico. Due studenti, diversamente abili, hanno seguito una programmazione differenziata.

2 Testi e mezzi usati

I testi utilizzati:

Marina Spiazzi, Marina Tavella, Margaret Layton Performer, Culture & Literature Vol. 2 e

Vol 3 Zanichelli.

Barbara Thomas, Laura Matthews - Compact first for schools Second edition (student’s book e

Workbook); Cambridge University Press .

Lettore CD per ascolto di brani registrati inclusi nell’antologia adottata.

L’aula LIM e/o video proiettore sono stati utilizzati per la visione di video e presentazioni power point

relative ad autori trattati.

La maggioranza degli studenti ha assistito allo spettacolo teatrale in lingua originale “The Picture of

Dorian Gray” - Palketto Stage

3 Finalità

La programmazione si inserisce nell’ambito degli obiettivi formativi europei che mirano alla formazione

del cittadino e del lavoratore con competenze professionali e comunicative di dimensione multiculturale.

Le finalità dell’insegnamento della lingua straniera - tenuto conto delle indicazioni ministeriali inerenti

RELAZIONE FINALE

LINGUA E CULTURA STRANIERA - INGLESE

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof.ssa Roberta Mori

gli obiettivi specifici di apprendimento e i piani degli studi per i percorsi liceali previsti dalla riforma

della scuola secondaria superiore (DPR n. 89/2010) - sono le seguenti:

favorire la formazione umana, sociale e culturale dei giovani attraverso il contatto con civiltà e

costumi diversi dai propri, in modo che la consapevolezza della propria identità porti

all’accettazione dell’altro ed educhi al cambiamento;

incoraggiare la comprensione interculturale estesa a espressioni più complesse della civiltà

straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura attraverso lo studio di prodotti culturali e

letterari intesi come veicolo di idee, valori etici e civili;

sviluppare una competenza linguistico-comunicativa che consenta un’adeguata interazione in

contesti diversificati ed una scelta di comportamenti espressivi che si avvalga di un sempre più

ricco patrimonio linguistico;

sviluppare le abilità cognitive e metacognitive (logiche, intuitive, creative, critiche,)

interpersonali (relazionarsi e comunicare).

4 Obiettivi disciplinari raggiunti

Nel corso del V° anno gli studenti hanno consolidato e sviluppato le conoscenze e competenze

linguistiche, affinando la comprensione e la produzione scritta/orale, hanno acquisito strutture, abilità e

competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo

di Riferimento.

Lo studio della lingua si è sviluppato come segue:

nel corso del primo quadrimestre lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di

competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze relative all’universo letterario

legato alla lingua di riferimento;

nel corso del secondo quadrimestre lo studio si è concentrato unicamente su contenuti relativi

all’ambito della letteratura. .

Gli studenti hanno pertanto sviluppato competenze sia nell’area propriamente linguistica sia nell’ambito

letterario e hanno:

1. perfezionato le strategie di apprendimento che permettono di progredire in modo autonomo;

2. migliorato le competenze per riferire fatti, descrivere situazioni e sostenere opinioni con le

opportune argomentazioni in testi orali /scritti strutturati e coesi;

3. ampliato il lessico soprattutto relativo alla letteratura;

4. affinato le abilità ricettive e produttive in modo tale da poter usare la lingua con maggior

precisione ed accuratezza;

5. sviluppato la competenza letteraria, cioè la capacità di decodificare e apprezzare un testo

letterario e comprenderne il suo valore intrinseco;

6. potenziato le capacità di contestualizzazione storico-culturale, tuttavia non è stato sempre

possibile sviluppare l’approfondimento storico relativo al periodo nel quale l’opera letteraria è

stata concepita.

In particolare gli studenti al termine dell’anno scolastico sono in grado di leggere e comprendere in

modo globale ed analitico testi standard e letterari relativi agli argomenti trattati; relazionare sulle

tematiche affrontate rilevando i punti più significativi del testo proposto; comprendere testi scritti e orali

anche con vari accenti; utilizzare la lingua straniera in maniera scritta e orale sia per esporre argomenti

relativi a problematiche sociali sia in ambito letterario; fare riassunti; saper comprendere ed affrontare

criticamente alcuni testi letterari e non; saper esprimere opinioni personali su autori o testi presi in

esame; rielaborare in modo autonomo e personale le tematiche affrontate.

5 I criteri metodologici e didattici seguiti

Il criterio didattico seguito può definirsi “integrato” ovvero è un metodo che, pur all’interno delle

coordinate di base dell’approccio comunicativo, accoglie principi o stimoli provenienti da diversi

versanti della glottodidattica e più in generale della psicologia dell’apprendimento. In pratica si è

alternato il metodo comunicativo, tramite la lezione dialogata, debate, flipped classroom, ecc. alla

metodologia di insegnamento tradizionale. Talvolta si è ricorso al metodo cooperativo, basato sulle

risorse degli allievi che apprendono cooperando in gruppo per il conseguimento di un obiettivo comune.

6 Tipologia delle prove di verifica

Durante l’anno scolastico sono state svolte un minimo di 2 prove scritte e 2 orali a quadrimestre. Le

verifiche scritte hanno coinvolto principalmente la letteratura, ovvero domande aperte su argomenti noti

(max 10 righe). Nel corso del primo quadrimestre sono stati somministrati alcuni test con esercizi tipici

del FCE (First Certificate in English).

Le prove orali sono state principalmente interrogazioni formali ma al fine di una valutazione più

completa sono stati presi in considerazione anche gli interventi spontanei, le osservazioni sistematiche,

l’assiduità dell’impegno domestico. Nel corso del secondo quadrimestre, al fine di acquisire maggiore

consapevolezza del proprio modo di comunicare in pubblico e delle strategie che consentono di gestire e

migliorare il linguaggio e la gestualità, gli studenti sono stati valutati nell’esposizione orale di un loro

progetto. Ovvero gli alunni hanno svolto una ricerca personale e curato un approfondimento relativo ad

un aspetto della letteratura, la conseguente esposizione orale (min. 10 minuti senza interruzioni) è stata

valutata tenendo conto dell’accuratezza del contenuto, della creatività e dell’originalità della

presentazione, oltre che della fluency e correttezza formale della lingua.

7 Criteri di valutazione

Le valutazioni, in accordo con i criteri approvati dal collegio dei docenti, tengono presente gli esiti delle

prove di verifica scritte e orali, eventuali esiti di iniziative di recupero, le osservazioni sistematiche sul

processo di apprendimento, i livelli di conoscenza, le abilità, la capacità critica e di rielaborazione

personale, l’autonomia nelle prestazioni, l’uso degli strumenti, l’impegno personale, la partecipazione e

il metodo di lavoro, l’evoluzione del processo di apprendimento. La valutazione prevede altresì

un’attenta considerazione del processo di maturazione ed evoluzione rispetto alla situazione di partenza.

Ancona, 10 maggio 2018 L’insegnante

Prof.ssa Roberta Mori

1) DESCRIZIONE DEL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE

La classe, da me seguita negli ultimi tre anni, è composta da 22 alunni ed è rimasta quasi stabile rispetto

all’anno scolastico precedente, se si esclude nel bilancio coloro che hanno cambiato sede ( un’alunna

trasferitasi a da Jesi ad Ancona) o sezione ( un’alunna passata da design a multimediale) e tra respinti (

un’alunna) e ripetenti (4 alunni tra cui un alunno H con PEI). E’ corretta nel comportamento, se si

eccettua la pratica di effettuare assenze sistematiche da parte di alcuni, strategiche da parte di altri. E’

generalmente interessata alle problematiche visive ed estetiche così come alle proposte formative

curriculari e integrative. Nell’impegno la classe è invece piuttosto disomogenea e sostanzialmente divisa

a metà, con un gruppo composto da diversi alunni diligenti e responsabili o comunque autonomi, dove si

distinguono alcune eccellenze e un altro gruppo, poco numeroso, composto da alunni meno motivati o

con delle fragilità e dai risultati altalenanti. Diversificate, secondo le capacità personali, risultano quindi

le abilità organizzative, espositive e di rielaborazione, volte a chiarire le coordinate storico-culturali

entro le quali si formano gli artisti e l’analisi della loro produzione e l’autonomia operativa. Va detto

che il programma preventivo ha subito rallentamenti o tagli a causa delle numerose attività integrative

svolte dai molti studenti ma i risultati raggiunti in merito alle conoscenze, competenze e capacità

risultano comunque globalmente discrete.

2) FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Capacità di lettura del mondo delle immagini.

Educazione della sensibilità estetica nei confronti degli aspetti visivi della realtà contemporanea

e dell’ambiente.

Capacità di lettura (formale, stilistica, tecnica, iconografica, iconologica) dell’opera d’arte

inserita nel contesto storico che l’ha prodotta.

Consapevolezza del valore del patrimonio artistico.

Capacità di orientamento e comprensione delle tematiche e problematiche artistiche

fondamentali del XIX e XX secolo.

Capacità di stabilire connessioni e rapporti tra i vari fenomeni artistici e culturali in relazione

all’epoca di appartenenza e di rilevare le novità di rappresentazione.

Capacità di utilizzare in modo appropriato il lessico tecnico e critico.

RELAZIONE FINALE

STORIA DELL’ARTE

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof.ssa Eliana Lucci

3) CONTENUTI DISCIPLINARI PER MODULI

REALISMO - IMPRESSIONISMO - POST-IMPRESSIONISMO E SIMBOLISMO - ART NOUVEAU

- LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL NOVECENTO: ESPRESSIONISMO –CUBISMO –

FUTURISMO – ASTRATTISMO – DADAISMO - METAFISICA –SURREALISMO

4) CONTENUTI DISCIPLINARI INSERITI NELLA PROGRAMMAZIONE

PLURIDISCIPLINARE

Estetismo e simbolismo(Italiano-Storia dell’Arte-Inglese)

La crisi del positivismo e la condizione umana.(Italiano-Storia-Storia dell’Arte)

La nuova concezione del tempo nell'arte novecentesca ( Italiano-Storia dell’Arte)

Il Futurismo ( Italiano-Storia dell’Arte)

Tempi di guerra (Storia-Storia dell’Arte)

Per il programma nel dettaglio si rimanda all’allegato. Attività di rinforzo e approfondimento del

programma saranno svolte nel periodo successivo al 15 Maggio

5) METODI DIDATTICI UTILIZZATI E RISORSE STRUMENTALI

Partendo dal rapporto diretto con l’opera, che è avvenuto attraverso libri (quello di testo: “Civiltà d’arte”

4° e 5° vol. Atlas edizioni; monografie varie della Taschen-Cento dipinti Rizzoli), riviste (Art e

dossier), sussidi multimediali (internet, in particolare il sito www.didatticarte.it); visite a mostre

("Duchamp, Magritte e Dalì- I Rivoluzionari del ' 900"-Palazzo Albergati-; " Revolutjia" –Mambo-

Bologna; Biennale di arti visive; Damien Hirst : Tesori dal relitto dell’incredibile -Venezia) Musei (

Guggenheim -Venezia) e città d’arte (Venezia), analisi di alcune opere e percorso artistico di Picasso in

modalità CLIL (A LESSON ABOUT PICASSO; THE GIRLS OF AVIGNON; GUERNICA), si è

arrivati ad una sua lettura sul piano formale, storico-sociale e contenutistico. La metodologia didattica si

è avvalsa sia della lezione frontale sia di quella interattiva con interventi degli alunni stimolati e guidati

dall’insegnante. Per il recupero delle carenze si è ricorso al recupero autonomo in orario curricolare.

.

6) PROVE DI VERIFICA

Strumento di verifica d’elezione è stato il colloquio orale cui si sono affiancati quesiti scritti

a risposta singola, utilizzati e valutati per la simulazione della terza prova scritta ( Tip. B)

7) CRITERI DI VALUTAZIONE

Relativamente ai criteri di valutazione, tenendo conto dell’apposita griglia contenuta nel P.O.F. e

relativi aggiornamenti, nel formulare il voto si è proceduto alla verifica delle condizioni di partenza, del

graduale apprendimento in relazione all’impegno e alla partecipazione. Si è verificato altresì

l’acquisizione delle conoscenze di base e la progressiva conquista di un’autonomia operativa. Si è tenuto

conto inoltre delle capacità critiche, analitiche e sintetiche e delle abilità linguistico espressive.

8) TEMPI (monte ore annuale della disciplina)

N. 99

9) OBIETTIVI E FINALITA’ RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA

CLASSE

CONOSCENZE

La maggioranza della classe conosce discretamente i principali artisti, le fondamentali tematiche e

opere artistiche del XIX e XX secolo.

COMPETENZE e CAPACITA’

La maggioranza della classe è in grado di inserire correttamente l’opera d’arte nel suo periodo storico-

artistico, ricostruendo i legami con le epoche precedenti e individuando le particolarità che la

qualificano. Sa confrontare le opere analizzate, cogliendone analogie e differenze. La maggioranza della

classe sa tracciare discretamente bene le coordinate storico-culturali entro le quali si formano gli artisti e

le loro opere, esprimendosi con un linguaggio appropriato.

Ancona, 8 maggio 2018 L’insegnante

Prof.ssa Eliana Lucci

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe 5aA risulta composta da 22 alunni, 17 femmine e 5 maschi. La maggior parte degli studenti ha

frequentato, nel complesso, con regolarità le lezioni, durante il corso del primo quadrimestre; fatta

eccezione per alcuni studenti, la cui frequenza è stata sporadica. A partire dal mese di febbraio, invece,

buona parte del gruppo-classe ha frequentato in modo altalenante il corso delle lezioni e ha mostrato un

impegno significativamente inferiore, rispetto al lavoro svolto nel corso del primo quadrimestre. La 5A

si è avvalsa, per gli anni scolastici 2016-2017 e 2017-2018, della sottoscritta docente, mantenendo

quindi una continuità didattica nell’insegnamento della Filosofia. Questo aspetto ha favorito il lavoro:

gli studenti hanno potuto proseguire lo studio della filosofia con una metodologia didattica a loro

familiare; io stessa, conoscendo potenzialità e fragilità dei singoli studenti, ho potuto svolgere

(limitatamente a coloro che hanno frequentato in modo costante le lezioni e che hanno mostrato un reale

interesse a migliorare) un percorso didattico anche lavorando ‘in profondità’, sia rispetto agli

argomenti/autori trattati che alle abilità/competenze da acquisire. La risposta è stata, in parte,

sufficiente/buona; in parte, invece, poco adeguata: si sono registrate difficoltà nell’apprendere contenuti,

sia semplici che complessi, e nell’elaborarli in modo personale, autonomo, difficoltà anche determinate

dallo scarso (o poco adeguato) impegno profuso nello studio a casa. Circa la metà del gruppo-classe ha

registrato, al termine del primo quadrimestre, un miglioramento nel rendimento, che, seppur con una

flessione in quattrocinque casi, si è mantenuto sufficiente/buono anche nel secondo quadrimestre; la

restante parte del gruppo-classe, invece, durante il corso dell’anno, ha mostrato un impegno poco

adeguato, più disattento e discontinuo, ha utilizzato gli strumenti didattici con poca costanza, in modo

approssimativo, conseguendo dei risultati appena sufficienti o non sufficienti. Alcuni elementi sono

brillanti, spiccano per il loro impegno e la loro dedizione (sia nell’attività didattica in classe che nello

studio a casa), per abilità e competenze maturate nel corso dell’anno, per originalità e intuito

nell’approcciare con intelligenza e criticità il pensiero degli autori trattati. Da un punto di vista

cognitivo, dunque, a conclusione dell’anno scolastico il gruppo si presenta eterogeneo.

Metodologia didattica – La metodologia da me proposta, in continuità con l’anno scolastico

precedente, ha tentato di far assumere alle lezioni la ‘forma’ di effettivi momenti 2 – Relazione Classe

5A – Materia: Filosofia – Prof.ssa Federica Santarelli – a.s. 2017/18 di crescita corale: lezioni di

didattica frontale alternate a lezioni interattive/dialogate per favorire l’ascolto attivo e la partecipazione.

Considerato che circa la metà degli studenti manifestava, anche nel corso del corrente anno, difficoltà

nell’approfondire le conoscenze, poca autonomia e pigrizia nello studio e nell’elaborazione personale

dei contenuti, una carente capacità di auto-percezione dei propri limiti/carenze da superare/colmare, una

tendenza a non studiare il libro di testo e a prediligere invece l’apprendimento mnemonico di brevi

definizioni e sintetiche nozioni, carpite a lezione durante la spiegazione, si è intervenuti, con varie

modalità, per modificare questo ‘abito’ mentale, affinché gli studenti sviluppassero una maggiore

padronanza delle tematiche filosofiche trattate, una maggiore autonomia nell’elaborazione dei contenuti

RELAZIONE FINALE

FILOSOFIA

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof.ssa Federica Santarelli Ore di lezione a settimana: 2

e la capacità di servirsi di materiali didattici eterogenei, per costruire il proprio sapere. Si è cercato di

trattare in modo, nel complesso, approfondito gli argomenti, al fine di mostrarne le molteplici

sfaccettature e chiavi interpretative, di declinarli al personale e all’attuale, tentando di far scoprire agli

studenti che gli autori e le tematiche filosofiche affrontate trattano di questioni che ci riguardano.

Svolgimento del programma - Nel corso dell’anno l’attività didattica è andata incontro ad una

riduzione delle ore di lezione per attività scolastiche di vario genere, oltre alla chiusura delle scuole a

causa del maltempo nell’ultima settimana di febbraio, e, in alcune giornate, qualche assenza ‘corale’ o

’semi-corale’ del gruppo-classe; questo ha, talora, reso difficoltoso lo svolgimento del programma,

anche considerando che l’attività didattica, per la materia filosofia, si svolge in 2 ore settimanali.

Tuttavia, come emerge dal programma svolto, il ventaglio di contenuti disciplinari affrontati è ampio e,

nella maggior parte dei casi, autori e argomenti sono stati approcciati nella loro complessità e

approfonditi. Accanto alle prove orali, che non si sono potute svolgere con costanza per ragioni di

tempo a disposizione, sono state somministrate con regolarità prove scritte, esercitazioni e

approfondimenti da svolgere a casa, che gli allievi hanno, più o meno regolarmente, realizzato.

La docente

Prof.ssa Federica Santarelli

Descrizione del livello medio di partenza della classe

Interesse per la materia più che sufficiente ma con un impegno discontinuo che procura uno scarso

rispetto dei tempi di realizzazione.

Finalità ed obiettivi disciplinari

Conoscenze, competenze e capacità finalizzate alla formazione della personalità individuale nel campo

della ricerca e nella progettazione. Creatività. Capacità analitica, critica ed interpretativa. Autonomia

operativa. Sviluppo di capacità organizzative, esecutive e di ricerca. Metodologia progettuale.

Contenuti disciplinari

Approfondimento, analisi e ricerca sulla evoluzione formale e tecnologica. Fase ideativa mediante studi

grafico-cromatici e tridimensionali. Strutturazione del progetto esecutivo corredato da tutti gli elementi

grafici e descrittivi necessari alla esecuzione costruttiva: proiezioni ortogonali, visioni assonometriche

e/o prospettiche, sezioni e particolari.

Metodi didattici utilizzati

Lezioni frontali. Esercitazioni in classe individuali e di gruppo attraverso proposte operative specifiche;

studio e ricerca personale.

Prove di verifica utilizzate

Esercitazioni su tematiche varie, con verifica costante e rigorosa, tendente ad analizzare lo sviluppo

delle singole fasi di realizzazione del progetto, attraverso tappe intermedie di accertamento

dell’apprendimento di una corretta ed adeguata metodologia e della validità delle soluzioni tecniche ed

espressivo-estetiche scelte.

Criteri di valutazione

-sviluppo elaborativo delle fasi procedurali dell’iter progettuale;

-capacità elaborative, creatività e originalità;

-abilità pratica espositiva, capacità esecutive;

-conoscenza delle tecniche costruttive e della tecnologia dei materiali;

-autonomia operativa e capacità critica.

Risorse strumentali

Biblioteca, computer e fotocopie.

Tempi

Monte ore annuale: n. 192.

Obiettivi e finalità raggiunti dalla media della classe

Interesse e attenzione dimostrati nei confronti della materia quasi discreti. L’impegno nel corso

dell’anno è stato, nel complesso del gruppo classe, soddisfacente anche se a volte le problematiche sono

state affrontate e approfondite con qualche difficoltà, discontinuità e lentezza; una allieva, in particolare,

ha evidenziato un proficuo impegno e partecipazione producendo elaborati di notevole livello sia per la

ricerca progettuale, che per la presentazione grafica esecutiva.

L’iter progettuale è stato metodologicamente corretto, autonomia sufficiente. Gruppo classe nel

complesso mediamente discreto.

Prof. MARCO MORESCHI

RELAZIONE FINALE

PROGETTAZIONE DESIGN

CLASSE V sez.A

a.s. 2017-18

Prof. Marco Moreschi

LICEO ARTISTICO

“E. MANNUCCI”

La classe è composta di 15 elementi, di cui uno con programmazione differenziata, il quale ha svolto il

proprio lavoro con obiettivi adeguati alle sue capacità, sviluppando gli stessi temi progettuali assegnati

all’intero gruppo, e con finalità tese prevalentemente al consolidamento dell’autostima.

Gli studenti si presentano con realtà individuali differenti, sia sul piano delle conoscenze, che su quello

operativo e tecnico-progettuale, e costantemente mossi da un sostanziale impegno profuso nel corso

dell’anno, dalla quasi totalità della classe.

Per alcuni si sono maturati interessi e modalità espressive rivolte a linguaggi visivi contemporanei,

mostrando di possedere ottime conoscenze tecnico-pratiche che qualità progettuali, in altri casi si

evidenziano preferenze linguistiche più vicine a tematiche classico-decorative, dimostrando

quest’ultimi, di possedere mediamente buone, e in alcuni casi ottime qualità grafico-compositive.

L’atteggiamento di fondo della classe si è improntato di base ad una discreta collaborazione e interesse

verso la disciplina.

Ancona, 2 maggio, 2018

Prof. Francesco Colonnelli

RELAZIONE FINALE

Progettazione Arti Figurative Plastico Scultoreo CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof. Francesco Colonnelli

LA CLASSE 5 A è composta da 7 allievi, le ore settimanali sono state otto di Laboratorio del Design.

Durante questo anno scolastico, il piano didattico elaborato è stato

finalizzato alla conoscenza e alla gestione autonoma dei processi operativi inerenti al Design dei metalli,

nonché al corretto utilizzo dei macchinari e delle attrezzature proprie dell’indirizzo in regime di

sicurezza; le attività di laboratorio hanno avuto valenza di raccordo tra l’ideazione progettuale e

l’esecuzione.

OBIETTIVI DIDATTICI

Attinenza con il progetto ideato in fase di progettazione;

Organizzazione del lavoro;

Capacità di muoversi con autonomia nei laboratori dell’indirizzo;

Padronanza delle tecniche laboratoriali e scelta adeguata dei materiali utilizzati in relazione al

progetto ideato;

Conoscenza dei materiali, delle caratteristiche fisiche e meccaniche

Le verifiche laboratoriali hanno consentito di spaziare dall’oreficeria alla piccola oggettistica.

La metodologia adottata è stata quella della lezione con l’illustrazione delle problematiche relative al

tema da affrontare, sono stati costanti gli interventi individualizzati.

Tutta l’attività didattica è stata organizzata secondo le fasi di:

scelta delle tecniche operative da adottare,

preparazione del materiale da utilizzare

utilizzo del laboratorio dell'indirizzo a seconda del prototipo da realizzare

La preparazione degli studenti mediamente risulta soddisfacente.

VALUTAZIONE : è avvenuta in base agli obiettivi definiti.

Sono stati valutati singolarmente tutti gli elaborati laboratoriali eseguiti da ciascun allievo.

Nella valutazione si è tenuto conto inoltre della capacità di programmare un lavoro

con una certa autonomia e sono state considerate le situazioni di difficoltà e i progressi conseguiti.

L’insegnamento ha mirato in particolare all’acquisizione di un metodo di lavoro e alla capacità di

realizzare elaborati con correttezza e precisione.

In relazione alla programmazione didattica proposta all’inizio dell’anno scolastico, il programma è stato

svolto regolarmente.

Ancona 15 Maggio 2018

L’Insegnante

Prof. Maria Gioia Filippi

Relazione finale

Laboratorio design

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof.ssa Gioia Filippi

DESCRIZIONE DEL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe ha maturato una buona padronanza disciplinare. Ha acquisito autonomia nella gestione di

spazi e strumenti, consapevolezza ed originalità nell'uso delle tecniche, flessibilità nell'adattamento dei

risultati progettuali agli sviluppi operativi. Ha dimostrato interesse ed impegno nelle materie di

indirizzo. Si è lasciata coinvolgere oltre che nella normale attività inerente il programma didattico,

anche in interventi esterni di valore culturale ed artistico, rivelando spiccata sensibilità. In tali contesti

alcuni allievi si sono distinti per una particolare dedizione disciplinare e doti personali.

FINALITA' E OBIETTIVI DISCIPLINARI Capacità critico-attuativa nella valutazione e selezione di metodologie e prassi volte al più idoneo

conseguimento degli esiti progettuali.

CONTENUTI DISCIPLINARI Sviluppo di un approccio tecnico-concettuale nella ricerca, sperimentazione e strutturazione di strategie

formative delle immagini.

CONTENUTI DISCIPLINARI INSERITI NELLA PROGRAMMAZIONE

PLURIDISCIPLINARE Rapporti di costante interazione con la disciplina di Progettazione. Tale confronto ha permesso agli

allievi di intraprendere percorsi di ricerca sperimentale volti all'individuazione di linguaggi espressivi

personali. Inoltre va segnalata l'importante esperienza acquisita nella realizzazione di progetti esterni, a

contatto con enti pubblici ed imprese, nella collaborazione con realtà istituzionali e con la

partecipazione a mostre di rilievo che si sono tenute nel corrente anno scolastico..

METODI DIDATTICI Lavori individuali e di gruppo.

PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE La natura processuale del lavoro ed il proprio sviluppo temporale, dipendenti dalla specificità dei

progetti individuali, richiedono una verifica costante e soggettiva, sostenendone e favorendone

l'evoluzione nella dialettica con lo studente-autore, dunque senza la necessità di ricorrere a prove

periodiche ma ad un costante e proficuo monitoraggio.

CRITERI DI VALUTAZIONE Autonomia organizzativa, Abilità tecnico-operativa, Coerenza metodologica, Originalità creativa.

RISORSE STRUMENTALI Le strutture ed attrezzature del Laboratorio, ogni fonte di risorse materiali ed iconografiche.

TEMPI Ore annuali complessive 264.

OBIETTIVI E FINALITA' RAGGIUNTI E NON RAGGIUNTI DALLA MEDIA DELLA

CLASSE Gli obiettivi e le finalità enunciati si ritengono conseguiti con ottimi risultati.

Prof. Nicola Farina

RELAZIONE FINALE

Laboratorio della Figurazione Bidimensionale CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof. Nicola Farina

1. ATTIVITA’ DIDATTICA

Lo sviluppo del programma ha seguito quello previsto dal curriculum dell’indirizzo? X SI o NO

Il programma comunque preventivato è stato svolto interamente? X SI o NO

Tranne gli approfondimenti storici sugli sport.

Gli obiettivi prefissati sono stati regolarmente raggiunti: X SI o NO

Verifiche svolte: Pratiche ed orali e scritte

2. OSSERVAZIONE SULLA CLASSE : Alunni n. 22

Partecipazione al dialogo educativo: continua e attiva per n. _21__ alunni:

discontinua per n. __1_ alunni.

La preparazione raggiunta, in rapporto al programma svolto, è stata:

Buona per n. _17_ alunni

Sufficiente n. _ 5_ alunni

Questa classe ha mostrato una composizione abbastanza omogenea. Pochi sono stati gli alunni che si

sono mostrati poco interessati verso la materia. Molti sono stati collaborativi e partecipativi e hanno

spesso aiutato attivamente durante le lezioni nonostante le ore di lezione fossero le ultime due del

sabato.

3. PARTE GENERALE

Il programma teorico svolto si è attenuto agli argomenti presenti nel libro di testo ed è stato integrato da

materiale digitale fornito dal docente. Le esercitazioni pratiche invece sono state svolte in palestra con

RELAZIONE FINALE

Scienze motorie e sportive

CLASSE V sez. A

a.s. 2017-18

Prof. Marco Santini

obiettivi finalizzati al miglioramento delle capacità condizionali e al potenziamento del benessere

psicofisico.

4. METODI E TECNICHE DI INSEGNAMENTO UTILIZZATE

Per quanto riguarda le lezioni teoriche, queste sono state svolte in maniera frontale in palestra e in aula

multimediale con l'ausilio della LIM. La continua interazione con gli studenti durante le lezioni e le

verifiche svolte oralmente hanno permesso di verificare l'apprendimento e il consolidamento degli

argomenti svolti.

Le lezioni pratiche in palestra, hanno avuto una struttura comune ripetuta ; in ogni lezione infatti è stata

svolta una prima fase di riscaldamento e mobilità articolare, una seconda fase rivolta al consolidamento

dei gesti tecnici adatti al contesto dell'argomento del giorno e un' ultima fase dedicata all'attività

specifica di sport individuale o di squadra.

In ogni attività si è tenuto conto, nella sua organizzazione e realizzazione, della necessità di dare spazio

ad una serie di varianti operative e al contributo creativo e di elaborazione apportato da ciascuno degli

studenti.

Nel primo quadrimestre si è dato spazio soprattutto all'esperienza pratica e viceversa la parte teorica è

stata maggiormente sviluppata durante il secondo quadrimestre.

5. STRUMENTI E MATERIALI UTILIZZATI:

E' stata utilizzata la palestra d’istituto e le sue attrezzature; inoltre per le lezioni teoriche è stata utilizzata

l'aula multimediale.

6. VERIFICHE E VALUTAZIONI

Valutazioni oggettive(test motori basati sull’osservazione dell’alunno) osservazioni sistematiche e

occasionali in ingresso, intermedie e finali in tutti i gli argomenti trattati durante l’anno.

Ancona

Il Docente

Marco Santini