All’interno il poster di Rog - PianetAzzurro.it€¦ · solo (si fa per dire) il terzo del...

20
Periodico di approfondimento sportivo regionale COPIA OMAGGIO - Anno XV n° 04 - GENNAIO 2018 All’interno il poster di Rog N N A A P P O O L L I I S S O O G G N N A A

Transcript of All’interno il poster di Rog - PianetAzzurro.it€¦ · solo (si fa per dire) il terzo del...

Periodico di approfondimento sportivo regionale

COPIA OMAGGIO - Anno XV n° 04 - GENNAIO 2018

All’interno

il poster di Rog

NNAAPPOOLLII SSOOGGNNAA

OBIETTIVO NAPOLI2

di Eduardo Letizia

Azzurri in vettagrazie alla forzadella difesa

Il campionato fermo per l’insolita pausa post-natalizia, con-sente di riflettere con un po’ più di calma ed attenzione sullasituazione del Napoli.Il primo posto con cui la squadra di Sarri ha chiuso il giro-ne di andata serve, già di per sé, a quantificare la bontà delcammino tracciato fino a questo punto della stagione. Sedicivittorie, nelle venti partite disputate finora, condite da trepareggi ed una sola sconfitta, rappresentano un bottino ecce-zionale. Mai come in questa stagione, gli azzurri si sonoritagliati, partita dopo partita, un ruolo da assoluti protago-nisti del campionato, a dispetto delle non poche difficoltàincontrate durante il percorso.Che il Napoli fosse una squadra pronta per lottare per il ver-tice, d’altra parte, lo si era capito già nelle ultime due stagio-ni, grazie all’ottimo lavoro di Sarri e all’exploit di diverseindividualità che hanno saputo trascinare la squadra versolivelli raramente toccati in passato. Tuttavia, va notato comeil Napoli di oggi sia una squadra sostanzialmente diversarispetto a quella degli ultimi anni. Fin dall’arrivo di Sarri,infatti, gli azzurri sono sempre stati considerati una forma-zione che faceva della qualità e della prolificità del giocooffensivo la propria caratteristica principale. Il Napoli vieneancora oggi ammirato e riconosciuto in tutta Europa per laqualità del calcio espresso, per il gioco palla a terra, per ilpossesso palla. Tutto giusto. Tutto legittimo. Ma se andiamoa ben vedere, la vera caratteristica dominante del Napoli diquest’anno è un’altra: la solidità difensiva. Con tredici golsubiti, i partenopei vantano la miglior retroguardia dellaserie A, fino a questo momento della stagione. L’attacco èsolo (si fa per dire) il terzo del campionato, con quaranta-quattro gol fatti, alle spalle di Juventus (49) e Lazio (48).Questi dati possono essere letti in modi differenti, a secon-

da dei punti di vista e dei periodo. Se ad esempio ci soffer-miamo sulle vicende dell’attacco, è innegabile che, dopol’infortunio di Ghoulam, perno fondamentale del gioco diSarri sull’out di sinistra, il Napoli abbia un po’ faticato ariproporre con fluidità le proprie trame offensive. Le diffi-coltà realizzative che hanno avuto elementi come Mertens eCallejòn sono state un chiaro sintomo di un meccanismo cheera stato intaccato nella sua perfezione. A questo poi si sonoaggiunti i periodi di forma poco brillanti di alcuni tra gliuomini migliori dell’attacco e lo scarso apporto che hannosaputo garantire le alternative offensive, chi per infortunio,chi per scarso rendimento, chi per scelta del tecnico.Ebbene, nonostante problematiche del genere, gli azzurrisono riusciti a mantenere un ruolino di marcia quasi impec-cabile. Il motivo di questo va appunto ricercato nella solidi-tà difensiva acquisita negli anni dalla squadra e nella capa-cità di vincere le partite pur non giocando al meglio delleproprie possibilità. È forse quest’ultimo il requisito piùinnovativo del Napoli di questa stagione. Partite che negliscorsi anni si pareggiavano o perdevano, si riescono ora avincere grazie ad una maggiore maturità e consapevolezzanei propri mezzi. È questo che sta facendo, finora, dellasquadra di Sarri la migliore del torneo.D’altra parte, puntare esclusivamente su queste caratteristi-che fino alla fine del campionato, e sperare che bastino perchiudere la stagione davanti a tutti, è molto rischioso. Lodimostra il cammino nelle coppe, dove gli azzurri non sonoriusciti a mantenere la stessa compattezza e concretezza acausa, presumibilmente, di minori stimoli ed energie menta-li.Per questo motivo, Sarri deve cercare di unire l’acquisitacompattezza di squadra ad un gioco nuovamente fluido epiacevole, che è insito nella natura della squadra e dei suoiinterpreti. Per riuscire in ciò, però, il tecnico partenopeo habisogno di giocatori sempre in forma e in salute. Per questosono necessari rinforzi importanti in sede di mercato. DeLaurentiis è chiamato, ancora una volta, a fare la sua parte.Scelte ancora una volta sbagliate (ricordate Grassi eRegini?) potrebbero minare in maniera decisiva l’avverarsidel sogno-scudetto. Mai come questa volta i ruoli doveintervenire sono chiari e le occasioni di mercato ghiotte. Lasquadra è migliorabile e deve essere migliorata. Basta voler-lo. Basta voler davvero vincere.

Direttore generaleVINCENZO LETIZIA

GraficaGIUSEPPE BIZZARRO

Stampa4GRAPH

Registrazione Trib. Napoli n. 47 del 07/05/2003

QuestQuesta rivista rivista è andata è andata a in stin stampampa il 15/01/2018a il 15/01/2018

L’ESCLUSIVA 3

di Claudio Donato

Sandro Mazzola:“Verdi più adattoal gioco di Sarri”Pianetazzurro.it ha intervistato in esclusiva l’ex cal-ciatore e dirigente sportivo Sandro Mazzola. L’exbandiera dell’Inter ha parlato della corsa scudetto traNapoli e Juve, degli ultimi movimenti di mercato delclub partenopeo e delle polemiche scatenate dal rigorenon assegnato al Cagliari dall’arbitro Calvarese inoccasione del fallo di mano diBernardeschi.Mazzola, chi vede favorito tra Napoli e Juve nellacorsa al titolo di campione d’Italia?“La Juve è una squadra dura, che ha sempre avuto lacaratteristica di non mollare mai. Io, dal mio punto divista, preferisco vedere giocare il Napoli. I partenopeidevono cercare di potenziare la panchina, ma è diffici-le andare a prendere calciatori di valore. Bisogna lavo-rare bene sul mercato”.Si parla molto di Verdi e Deulofeu. Per il gioco diSarri chi reputa più adatto?“Verdi mi piace molto e lo vedo più adatto al gioco diSarri. Deulofeu è di sicuro un buon calciatore, ma nonso se ha la mentalità e la caratteristica per poter gio-care nel nostro campionato. Io opterei per Verdi, maDeulofeu resta un buon calciatore”Si parla molto anche di Dolberg dell’Ajax, un clas-se’97 molto promettente. La stessa Inter era interes-sata a lui. Giuntoli sembra stia facendo seriamente.“L’Ajax è una scuola di calcio fantastica, tira fuorisempre ragazzi favolosi. Li sa cercare e allenare.Questo ragazzo, sinceramente, lo conosco poco. Nonposso dare un giudizio, ma quelli che vengono da lìsono tutti buoni”.Mazzola, tornando al calcio giocato, ultimamente cisono state tante polemiche sul rigore non assegnatoal Cagliari per un evidente fallo di mano diBernardeschi. Sono state fatte delle analogie conquello non assegnato al Crotone per un fallo diMertens. Episodi tutt’altro che analoghi, è d’accor-do?“Certo. Non sono assolutamente episodi analoghi.Sono due cose diverse. L’errore ci può stare, ma nonsono episodi simili”.L’episodio di Bernardeschi è eclatante, ma ciò cheha dato fastidio è stato il rifiuto di Calvarese di nonandare a vedere il Var. E’ accettabile una situazionedel genere?“Bisogna pensare che quando l’arbitro è in campo ècostetto a correre e magari crede di aver visto nellamaniera giusta, pertanto, c’è il rischio di perdere l’at-timo giusto. E’ difficile condannarli perché il calcio èvelocissimo”.Mazzola, ma l’ausilio tecnico del Var, però, è stato

introdotto per casi del genere. Non andare a rivede-re un episodio così eclatante, che poteva anche cam-biare le sorti della gara in questione, sa di presunzio-ne, se vogliamo chiamarla in questo modo.“A mio parere lui è convinto di quello che ha visto.Forse ha sbagliato a non andare a vedere l’episodio,ma si tratta di frazioni di secondo”.Possiamo parlare di classe arbitrale scarsa?“Non credo, direi che oggi è molto più difficile arbitra-re per i ritmi elevati che ci sono. Forse bisognerebberivedere la preparazione degli arbitri”.Tornando al mercato, il ds Cristiano Giuntoli si stamuovendo anche dal punto di vista delle conferme:si parla di un nuovo rinnovo per Mertens, anche perevitare che possa dire addio in estate. Sembra siastato trovato un accordo per Allan nel prolungare ilsuo contratto fino al 2022, in modo da evitare unsecondo caso Ghoulam. E’ questa la politica giustaper restare competitivi e vincere il tricolore?“Sicuramente, è la politica giusta. Il Napoli sta facen-do un ottimo lavoro e deve continuare a farlo”.In conclusione, un suo parere sul Benevento: le dueultime vittorie contro Chievo e Sampdoria rilancia-no le ambizioni di salvezza?“Devo essere sincero, questa squadra a me piace damatti. Mi piace il modo di pensare, la testa, la mentali-tà. Si può pensare al miracolo”.Questi ultimi arrivi di Sandro, Diabatè, forseBongontà, la convincono?“Penso che abbiano le caratteristiche per inserirsimolto bene e dare qualcosa. Il Benevento può giocar-sela. Io faccio il tifo per loro perchè mi piace come lasocietà gestisce le cose e soprattutto la mentalità chehanno”.

CHI PRENDERESTI TRA VERDI,DELOFEU O POLITANO?RISPONDONO AL QUESITO TRA LE MIGLIORIFIRME DEL GIORNALISMO ITALIANORoberto BECCANTINI (La Stampa) - PreferiscoSimone Verdi. E' più completo in chiave tattica (destra, sini-stra, centro) ed è micidiale anche sui calci di punizione.Antonio GIORDANO (Corriere dello Sport) - Verdi èquello che sembra più pronto, avendo lavorato con Sarri,ma anche tecnicamente e tatticamente più vicino al Napoli,alle sue esigenze. Deulofeu sa più di contropiedista, mentreal Napoli serve anche un uomo di palleggio.Gianfranco LUCARIELLO (LEGGO) - Verdi interpretameglio degli altri due il credo tattico di Sarri Umberto CHIARIELLO (Canale 21) - Io spero inSimone Verdi perché è conosciuto e gradito a Sarri, conosceil gioco di Sarri, ed è poliedrico in quanto può giocare sututto il fronte d’attacco e pure da trequartista (all’Empoli lofaceva in alternativa a Saponara, a Napoli giocò e segnò lui,sostituito nel finale da Zielinski, partita finita 2-2) creandoanche la variante tattica. In più è italiano, farà parte del girodella nuova nazionale e sa tirare le punizioni con entrambii piedi.Paolo DEL GENIO (Radio Kiss Kiss Napoli) - Verdi perqualità tecnica e potenzialità, deulofeu per esprienza ed abi-tudine a giocare a livelli altiFrancesco DE LUCA (Il Mattino) - Verdi, perché ha gio-cato con Sarri, conosce i meccanismi del suo gioco e ver-rebbe sicuramente utilizzato dal tecnico al contrario di altridue che rischierebbero di fare lunga anticamera.Lucio PENGUE (Radio KissKiss Napoli) -Personalmente a me piace molto Delofeu. Un calciatore chel'anno scorso nei sei mesi di Milan ha fatto vedere ottimecose e viene direttamente dal Barcellona. Giocatore fortenelle gambe ed ottimo contropiedista, in campo aperto èdevastante e può giocare a destra, ma rende molto megliosul lato sinistro. L'esterno spagnolo però ha poca propensio-ne al gol. Però credo che il giocatore più adatto al Napolied al gioco di Sarri sia Simone Verdi. Innanzitutto perchèconosce bene le metodologie di allenamento del tecnico epoi perché le sue caratteristiche e la sua eccezionale propen-sione al gol potrebbero risultare molto comode ad una squa-dra che vuole puntare allo scudetto. Politano non credo sianel ventaglio probabile delle ipotesi di mercato in casaNapoli.Gianluca MONTI (Gazzetta dello Sport) - Tutta la vitaVerdi perchè è più adatto e tecnicamente si sposa megliocon il gioco di Sarri e gli altri attaccanti del Napoli.

Oltretutto Sarri già lo ha allenato e sa cosa gli può dare ecosa non gli può chiedere ed avrebbe dei tempi di inseri-mento più rapidi visto che gioca in Italia e che nel Bolognaha sempre giocato titolare, diversamente da Delofeu che hafatto tanta panchina a Barcellona. Credo che Delofeu cerchispazio e tanto spazio per lui nel Napoli non è certo che cisia. E’ lo stesso motivo per cui Verdi tentenna...Carlo CAPORALE (Televomero) - Per qualità tecniche,duttilità tattica e il non trascurabile particolare di esserestato già allenato da Sarri, opterei per Simone Verdi.Angelo POMPAMEO (TvLuna) - Credo che il piu’ pron-to allo schema di Sarri sia Verdi. Il giocatore puo’ ricoprirepiu’ ruoli, e’ un profilo giovane che rientra perfettamentenell’ottica del presidente De Laurentiis. Sotto la guida Sarripuo’ soltanto crescere e non capisco le sue resistenze nelnon voler subito cambiar squadra, visto che andrebbe amigliore non solo sotto il profilo professionale, ma anche inquello economico. Per quanto riguarda Delofeu e’ un cal-ciatore straordinario da prendere subito indipendentementedall’affare Verdi. E’ un giocatore di buona esperienza e hatutte le caratteristiche per far bene nel Napoli. Ha voglia diriscatto, e il club azzurro puo’ essere fatto apposta per lui.Ennio FO (Tele A) - Per l'estro Verdi, considerando peròche come Delofeu è incostante, Politano invece è menoappariscente, ma costante sempre. Comunque personal-mente, nell'immediato punterei sull'usato sicuro cioèQuagliarella e se dovesse arrivare, non trascurerei Ciciretti.Luca CIRILLO (AreaNapoli.it) - Domanda "cattiva" conretrogusto dolce perchè sono tutti e tre calciatori di ottimolivello e non ci resta che sperare che possa arrivare almenouno di loro. Simone Verdi, classe 1992, tecnica sopraffina:Sarri lo conosce bene, lo ha già allenato ad Empoli ed è ilnome che il mister preferisce per caratteristiche tecniche ecaratteriali: andrebbe sul sicuro. E poi è molto duttile, puògiocare a destra, a sinistra e anche al posto di Mertens.Deulofeu, classe 1993: talento chiuso dai mostri delBarcellona. Un possibile Callejon-bis per il Napoli, un affa-re/scommessa in tutti i sensi. Polivante, tecnico, senso delgol. Da addomesticare sul piano tattico, ma conosce già laSerie A. Più veloce di Verdi, ma un po' meno tecnico.Politano, classe 1993, il "Messi romano": gioca a destra puravendo piede mancino, ottimo dribbling, notevole tiro efiuto del gol. Tra i tre Deulofeu è forse il migliore anche inprospettiva, ma per l'immediato sceglierei Verdi perchè è

IL DOMANDONE4

più caldo e rodato. Politano lo prenderei a prescindere daglialtri due perchè è un investimento sicuro. Dulcis in fundo,andando oltre, a fine stagione farei comunque il "pazzo" perprendere Federico Chiesa. Con Verdi puoi cambiare anchemodulo soprattutto alla luce del prossimo rientro di Milik:nel 4-2-3-1 è il trequartista ideale, ma anche nel 4-3-1-2contro le squadre che alzano muri e piazzano pullman.Dario DE SIMONE (Radio Traffic) - Delofeu. Delofeu.Delofeu. È l'unico dei tre calciatori che per caratteristichepuò già adattarsi agli schemi di Sarri. E può anche sostitui-re Insigne a sinistra. Inoltre è un giocatore che dà tantissimonel breve periodo, cosa già accaduta al Milan la scorsa sta-gione. Lo conferma anche l'ottimo rendimento conl'Under21 spagnola. È l'unico acquisto che può davvero ren-dere il Napoli competitivo fino a maggio.Antonio SASSO (Il Roma) - Deulofeu senza esitare unminuto. Ha già giocato in Italia e potrebbe inserirsi subitonel gioco di Sarri. Ovviamente deve capire che il suo postoiniziale è in panchina. il Barcellona, comunque, sembra pro-prio che lo abbia messo fuori rosa in vista della sua parten-za per l’Italia. Speriamo per Napoli e non per Milano, desti-nazione Inter. Carmine MARTINO (Mediaset) - Credo che sia Verdi ilcalciatore in grado di migliorare la rosa del Napoli. I moti-vi ben noti: ambidestro, tecnica notevole, elevata percentua-le di realizzazione nei calci piazzati ed ottima conoscenzadel gioco di Sarri. Penso, inoltre, che Deulofeu andrà aSiviglia per ritrovare Montella.Politano e' cresciuto molto ma potrebbe avere, inizialmen-te, problemi d'inserimento nel gruppo.

Liberato FERRARA(Cronache di Napoli) - Verdi, senzadubbio. HAle caratteristiche tecniche che mi sembrano per-fette per prendere il posto, nel caso, di ciascuno dei tre attac-canti. Deulofeu invece mi ricorda Lavezzi, veloce, tecnica-mente dotato, ma non il top per una squadra come il Napoli.Tanto è vero che nel Barcellona non trova spazio, il tiki takanon è fatto per lui. Alessandro SACCO (Il Napoli Online) - Per il gioco diSardi, meglio Verdi visto che può giocare a destra o a sini-stra. Deulofeu invece è anarchico tatticamente anche se è ungiocatore molto interessante.Antonello GALLO (Telecapri) - Il Napoli è alla ricerca diun esterno da tempi lontani, ma un po' per impossibilità, un

po' per incapacità, finisce col rivolgersi puntualmente ainomi virtualmente più raggiungibili sotto vari aspetti, purlasciando a volte dubbi sulla loro utilizzazione. Fra i nomiche si citano nella domanda, credo sia Deulofeu il più adat-to al gioco sarriano e forse il più desideroso di rivincite, purse il più difficile che arrivi. Verdi per me è un'incognita nellacontinuità anche se "pare" lo chiedesse Sarri e Politano nonmi dà le garanzie che mi offriva un paio d'anni fa.Michele SIBILLA (Radio Punto Zero) - Credo che Sarri,come sempre, ha dato la risposta più giusta e meno banale:l'ideale sarebbe un mix perfetto tra i tre o, almeno, tra Verdie Deulofeu. Ma siccome devo dare un nome, scelgo, senzaalcun dubbio, Simone Verdi. Il bolognese, infatti, è quelloche si fa preferire per almeno tre motivi: l'abilità nel calcia-re, molto efficacemente, sia di destro che di mancino; l'adat-tabilità ai tre ruoli, in particolare quello del trequartista, chedarebbe a Sarri la possibilità di riprovare un suo vecchiocavallo di battaglia e, nel contempo, dare un'alternativa digioco; la conoscenza di metodi di lavoro e movimenti incampo di Sarri, essendo già stato alle dipendenze dell'alle-natore partenopeo, condizione questa, che eviterebbe illungo ma necessario apprendistato. Ma, a prescindere dalnome, sarà importante "fare" qualcosa sul mercato e, asso-lutamente, d'accordo con l'allenatore.Antonio PETRAZZUOLO (NapoliMagazine) - Laprima scelta è Simone Verdi, giocatore talentuoso che puòfar rifiatare uno dei piccoletti davanti. Deulofeu è sul mer-cato, ha caratteristiche diverse. Se dovessero sorgere intop-pi per Verdi, il Napoli virerà su di lui. Col Bologna l’intesac’è, va raggiunto l’accordo con il ragazzo al rientro dallevacanze. Politano al momento non mi sembra in pole. Deitre prenderei sia Deulofeu che Verdi, tra gennaio e giugno.Gianluca VIGLIOTTI (Canale 34) - Verdi lo conosce giàSarri , per cui…Roberto ESSE (La Gazzetta dei Sapori) - Per una squa-dra che punta a vincere il campionato, a gennaio mi sareiaspettato ben altri nomi. Fra i tre gettonati in queste oresarebbe opportuno concretizzare subito con Verdi che ha giàdato grandi prove nella stagione in corso. Non mi convincePolitano. Per Delofeu prevedo i soliti problemi di ambien-tamento. L'importante sarebbe prendere invece una punta. Paolo AMALFI (Il Roma) - Tre buoni giocatori, ma DeLaurentis ne prenderà..almeno uno?.Dubito, ma spero disbagliare...

IL DOMANDONE 5

Dott. Amore: “Milike Ghoulam prontifra 6 o 7 mesi”

La redazione di PianetAzzurro ha avuto il piacere diintervistare il Dott. Luigi Amore, fisioterapista che perun periodo ha lavorato anche nella SSC Napoli, perfare il punto sugli infortunati Milik e Ghoulam e pervalutare gli eventuali tempi di recupero.Secondo lei quando rientreranno Milik eGhoulam?“Sono due diversi infortuni perchè quello di Milikavviene dopo l’infortunio del controlaterale e ovvia-mente richiede una maggiore attenzione e a mio avvi-so del tempo maggiore. Per quanto riguarda Ghoulamè il primo infortunio al crociato e questo potrebbe,rispetto a Milik, dare delle possibilità maggiori per ilritorno sul campo in tempi minori, ma dal mio puntodi vista il recupero da un infortunio al legamento cro-ciato anteriore richiede dei tempi fisiologici maggioririspetto ai 4-5 mesi che in genere vengono dati; èimprudente far tornare in campo un calciatore conquesto tipo di infortunio prima di 6-7 mesi”.C’è un richio di un ennesima ricadutaper Milik?“Il rischio è di avere altri tipi di infortuni,perchè un giocatore che ha avuto la rottu-ra di entrambi i crociati sicuramente avràuna postura alterata, dovrà trovare dellenuove soluzioni posturali e anche superareil trauma psicologico, perchè aver avuto undoppio infortunio, prima al sinistro e poidestro, crea una serie di tensioni che pos-sono essere anche delle cause per altriinfortuni”.Il Napoli farebbe bene a cautelarsi conun altro centravanti?“Sicuramente non vedo di buon occhio ilfatto di puntare esclusivamente sul recupe-ro di Milik, perchè è un giocatore che per

quanto possa rientrare, sicuramente potrebbe averbisogno di tempo per ritornare a dei livelli accettabi-li, anche soltanto per un problema di ritrovare i movi-menti. Non dimentichiamo che Milik è fermo ormai daun anno, trenne quel piccolo intervallo in cui ha gio-cato qualche partita”.A febbraio gli azzurri giocheranno anche l’EuropaLeague, come si dovranno gestire le forze giocandosia il giovedì che la domenica?“Purtroppo questo è il problema che si ha quando sigiocano tante partite in una stagione, sicuramente lostaff del Napoli ha dimostrato in più occasioni disaper ben dosare sia gli allenamenti, sia i recuperidurante le partite di coppa. Ovviamente il problemapiù grosso è che non c’è tempo per poter allensarsi inmodo standard, anche per provare nuove soluzionitattiche, perchè i tempi sono molto ristretti; ad esem-pio se il giovedì in Europa si gioca fuori casa, conviaggio annesso, c’è solo il tempo per recuperare perpoi andare in campo la domenica”.Infine, cosa ne pensa del campionato del Napoli?“Devo dire che se da un lato il Napoli ha complessi-vamente una rosa leggermente inferiore alla Juve, c’èda dire anche che non si po’criticare una squadra cheè prima in classifica e credo stia facendo molto più diquelle che sono le sue reali possibilità, e questo rendeonore sia all’allenatore, sia all’impegno dei calciato-ri. E’ imprescindibile però il fatto che il Napoli ha unarosa complessivamente limitata rispetto alle rivali, equindi questo potrebbe alla fine inficiare sul risultatofinale, sarebbe davvero un peccato non vincere permancanza di qualche elemento”.

di Mariano Potena

L’ESCLUSIVA6

IN CANTIERE 7

Lo stadio del Napoli si farà a Melito? Il presidentedel Napoli Aurelio de Laurentiis ed il sindaco delcomune in provincia di Napoli, Antonio Amente,sono in contatto per disegnare il nuovo progetto sta-dio. ?Rivelazione importante e in esclusiva quella diAntonio Amente, sindaco del comune di Melito, inprovincia di Napoli. Infatti, il politico, ai microfonidi alcuni network televisivi e radiofonici, confermal’intenzione sua e quella di Aurelio De Laurentiis,presidente del club partenopeo, di creare una citta-della dello sport, ma soprattutto di creare il nuovostadio. Nuovo stadio del Napoli a Melito, il sindaco:“La capienza dovrebbe essere di 40mila posti. Lasettimana prossima farò un sopralluogo con DeLaurentiis per verificare le aree interessate.Ovviamente non rivelo il giorno, potremmo farloanche di notte. Lo stadio potrebbe essere di 40milaposti, mentre la cittadella dello sport si estende su 20ettari e avrà dieci campi da calcio”. Sui tempi di realizzazione delle opere, Amente haaggiunto: “Ci vorranno almeno due anni. Entro quel-la data dovremo liberare i terreni. La spesa? Non cisiamo ancora confrontati”.?Già da qualche mese questa ipotesi era stata porta-ta avanti dal patron azzurro, ma il melitese ha confer-mato il tutto, svelando anche che i due si incontre-

ranno la prossima settimana per gli ulteriori dettagli.Io personalmente non credo ne alle parole di deLaurentiis e né a quelle del sindaco di Melito. Lacasa del Napoli calcio è lo stadio San Paolo.L”Assessore allo sport del Comune di Napoli Paolo,Borriello replica alle parole del Presidente DeLaurentiis e del sindaco di Melito : “Da fine gennaiovia ai lavori per le Universiadi. I lavori del secondolotto inizieranno a breve, cioè i bagni e la sicurezzadella gabbia della copertura. E’ stato un ordine delsindaco de Magistris. I sediolini li faremo l’annoprossimo. In questi 16 anni allo stadio San Paolo nonè mai stato fatto nulla, i tempi per modificare lo sta-dio non sono brevi, sicuramente per le Universiadi cisaranno dei tabelloni, però ancora non sappiamo sesaranno temporanei o meno. Avevamo pensato dimettere in sicurezza il terzo anello che però non saràpiù utilizzabile. I lavori delle Universiadi ancoradevono partire”. Assessore ma per le altre strutturecome procedono i lavori? << Per il PalaVesuvio cisarà un investimento di 3 milioni, per il San Paolo cisarà un investimenti di 4 milioni per il rifacimentodella pista d’atletica, Interventi alla PiscinaScandone per 5 milioni con la costruzioni di un’altrapiscina, Il Palabarbuto aumenterà la capienza a 5.000posti. Per gennaio partiranno i primi lavori>>.

A Melito il nuovo stadio

del calcio Napoli?

di Carlo Ferrajuolo

IL CASO8

Var, aspre polemiche.Il “Roma” accendela discussione

La prima pagina del quotidiano “Roma” del 7 gennaio,all’indomani del turno di campionato in concomitanzacon l’Epifania, ha destato e desta tuttora numerose pole-miche a livello nazionale. Complice la sosta, l’argomen-to arbitri e Var tiene banco. “È fuga con la Rubentus”,questo il titolo utilizzato dallo storico giornale napoleta-no che ha acceso gli animi al punto, come anticipato da“Tuttosport”, da far prendere in considerazione da partedella Juventus una probabile querela. Un titolo natodopo la partita tra Cagliari e Juve (vinta dai bianconeri0-1 n.d.r.) durante la quale il gol vittoria parte da un’a-zione dubbia ed inoltre ai sardi non è stato assegnato unrigore sacrosanto per fallo di mano di Bernadeschi. Unapresa di posizione che ai tanti juventini sparsi per l’Italia(ma anche a diverse testate giornalistiche del Nord) nonè piaciuta e che è costata al giornale ed anche al diretto-re, Antonio Sasso, una valanga di insulti e minacce.Piena la solidarietà dalla redazione di “Pianetazzurro”.Di tutt’altra opinione i tifosi del Napoli, che si sono sen-titi rappresentati dalla voce del “Roma”, perché temonoche, in un campionato tiratissimo, il miracolo scudettopossa sfuggire a causa di sviste arbitrali o di un utilizzodel Var non del tutto impeccabile. Ma questo è un pro-blema ben più ampio. Il Var, o meglio il suo mancatoimpiego in occasioni dubbie, sta danneggiando diversesquadre ed il quotidiano napoletano non è solo nella suabattaglia. Ad esempio, come riportato ultimamente contoni forti dal giornale romano “Il Tempo”, a gridare piùvolte contro la classe arbitrale è stata anche la Lazio peri torti subiti principalmente contro Fiorentina e Torino.Ma tornando al titolo “È fuga con la Rubentus”, è chia-ro che l’accusa non è rivolta alla Signora bianconerabensì al mezzo tecnologico che invece di spegnere lepolemiche le sta alimentando molto di più. Ed è sudeterminati punti che il “Roma” ha posto l’accentoattraverso un titolo forte ma di chiara satira sportiva.Perché se il Var richiama l’attenzione dell’arbitro que-st’ultimo non è obbligato a vedere il monitor? Perché idialoghi tra arbitro e Var non sono pubblici? Perché leimmagini del Var non sono proiettate nello stadio?

Perché non si concedono alle squadre due tentativi perchiedere l’intervento del Var in occasioni poco chiare?Cose che, almeno in parte, avvengono sistematicamen-te oltreoceano in altri sport. A tal proposito abbiamochiesto al direttore del “Roma”, Antonio Sasso, dispiegare ulteriormente il punto di vista dello storicoquotidiano napoletano.Da giorni si sta discutendo di quel titolo molto forte,qual è il messaggio che il giornale ha voluto lancia-re?<<Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sugli episo-di avvenuti a Cagliari. Probabilmente con un arbitrag-gio di maggiore livello, e con un utilizzo del Var più con-creto, la Juventus non avrebbe vinto ed il Napoli avreb-be allungato il distacco. Il rumore che si è creato speropossa far riflettere su come si possano evitare errorigravi che inevitabilmente si riflettono sul campionato.Aggiungo, però, che deontologicamente non è correttoe sconsiglio a tutti i giovani giornalisti di emularlo>>.Cosa ne pensa della possibile querela nei confrontidel “Roma” da parte della Juventus?<<Il nostro titolo è semplice e pura satira sportiva.Nulla di più. Il termine “Rubentus” è presente nel gergocomune dei tifosi. Per partita rubata s’intende una par-tita vinta immeritatamente. Non altro. Voglio sottolinea-re che sul giornale abbiamo dimostrato che la parola“Rubentus” è già stata usata nel 1991 sul “Topolino”che raccontava il derby di Torino come quello dellasfida tra “Corino” e “Rubentus”. Nel 2012, inoltre,quando la Supercoppa Italiana tra Napoli e Juventusvenne vinta dai bianconeri tra mille polemiche arbitra-li, il Corriere dello Sport titolò “SuperVergogna”. Lavicenda ebbe eco fino in Spagna, dove il quotidiano“Sport” titolò “Ladrata” in riferimento ai favori arbi-trali che in quel caso diedero una mano alla Juventus avincere il trofeo. Non mi risulta che la Disney o gli altrigiornali siano stati querelati. Ma se dovesse arrivare laquerela ci difenderemo e già tanti avvocati napoletani cihanno mostrato sostegno>>.In questi giorni accesi ha avuto dei contatti colCalcio Napoli?<<Il Napoli ignora tutti. È chiuso in se stesso. Non hadirigenti all’altezza di poter fare un colpo di telefo-no>>.Il forte sostegno il “Roma” l’ha ricevuto da tifosi elettori, giusto?<<Io dirigo un quotidiano del popolo napoletano e deitifosi azzurri. Tutti sanno che alla guida del “Roma” c’è

di Marco Altore

IL CASO 9

un direttore che ogni giorno, oltre a raccontare la cro-naca in tutti i suoi aspetti, è un tifoso del Napoli. In vitamia non sono mai andato a letto senza sapere il risulta-to del Napoli. Al “Roma” batte un cuore azzurro. Afronte di tanti insulti e tante minacce, ringrazio chi conciviltà e attenzione ci legge e ci apprezza. Noi difendia-mo Napoli e lo abbiamo dimostrato anche nei giorniscorsi attaccando il giornale peruviano “Líbero” cheper celebrare gli azzurri campioni d’inverno aveva tito-lato “Mafia Napolitana”. Per questa cosa, che non hanulla di satira, non c’è stato lo stesso clamore>>.Torniamo al Var, lei cosa ne pensa?<<Lo strumento è utile ma senza dubbio va migliorato

il suo utilizzo. Bisogna rendere pubbliche le conversa-zioni tra arbitro e Var. Inoltre va ridotta la discreziona-lità dei fischietti. C’è da lavorare perché tra gli arbitric’è un gruppo di conservatori contro il Var ed il suo lea-der pare essere proprio Calvarese (l’arbitro di Cagliari-Juve n.d.r.)>>.Chiudiamo con un pronostico, il Napoli vincerà loscudetto?<<Da tifoso me lo auguro. Bisogna vigilare molto per-ché la Juve è una squadra fortissima ed ha anche unarilevante influenza “politica”. I giocatori devono iso-larsi dalle polemiche. Lo scudetto sarebbe un miracoloche siamo pronti a festeggiare>>.

Giornalisti e tifosi: il Var va perfezionato

A sostegno del quotidiano napoletano il“Roma” si schie-rano diversi giornalisti e tifosi. Quanto accaduto durantela partita tra Cagliari e Juve accende il dibattito e larichiesta è una maggiore attenzione per garantire la mas-sima regolarità del campionato. <<Il termine “Rubentus”– dice Alessandro Migliaccio, autore de “Le Iene” edirettore di “Napoli giornale gratuito”, – non merita nes-suna querela. Posso immaginare che sia stato utilizzato inriferimento al fatto che la Juve abbia “rubato” i tre puntial Cagliari. Rubare una partita, infatti, è un’espressioneche si utilizza per indicare una partita vinta immeritata-mente così come avvenuto in Sardegna. Allora che succe-de se si scrive che la Juve ha vinto per un gol di rapina?Anche questa espressione fa parte del gergo del giornali-smo sportivo>>. Per il cronista Adriano Pastore <<ilVar è un mezzo valido ma va sicuramente perfezionato.Lo scudetto è difficile ma non impossibile. I giocatoredevono stare sereni. Una querela sarebbe eccessiva percome è stato spiegato l’utilizzo del termine>>. Ad interve-nire è anche il direttore di “Dodici Magazine”,Francesco Bellofatto: <<Conosco il direttore Sasso dadecenni e per lo sport lo considero un maestro. So benis-simo come lavora e gli attacchi, anche sul piano persona-le, li condanno. Il titolo è forte ma è un modo legato allasatira per trattare un tema molto sentito dai tifosi>>. Asostenere il Napoli e la voglia di vedere fino alla fine uncampionato combattuto, e privo di polemiche, sono anchei tifosi. <<Gli azzurri giocano meglio di tutti – dice Enzo

Perrotta, presidente del centro commerciale Vomero-Arenella, – e dobbiamo crederci fino alla fine. Bisognarestare concentrati e superare anche gli errori degli arbitri.Il Vomero e Napoli sono pronti alla festa. Solidarietà aldirettore Sasso per le minacce ricevute>>. Per FabrizioCaiazzo <<Il “Roma”, sotto forma di satira, ha espressoun’opinione comune con dati di fatto. Un po’ come fece il“Corriere dello Sport” dopo la supercoppa di Pechino.Unico fattore comune la squadra che beneficia degli erro-ri. Avanti “Roma” siamo tutti con te>>. Tra i tifosi ancheAntonio Varriale: <<Ci speriamo nello scudetto e siamopronti a festeggiare. Noi chiediamo solo regolarità. Beneil “Roma” che ci rappresenta come tifosi e cittadini tutti igiorni>>. Per Pasquale Torino <<davvero non si capi-sce se c’è o no malafede. Il Var è utile ma deve essere con-sultato sempre negli episodi dubbi. La satira del “Roma”ci trova d’accordo>>. Ad intervenire anche il sostenitoreazzurro Salvatore Cimmino per il quale <<non si capi-sce come abbia fatto Calvarese a non vedere il fallo dimano ed inoltre non si capisce perché l’arbitro non abbiaconsultato il Var. Queste sono le cose che alimentano idubbi. Concordo con il “Roma”. Bisogna vigilare>>. PerEnzo Vespoli <<non è possibile che nei momenti topicidel campionato accada sempre qualcosa a favore dellaJuve. Il Var va usato e perfezionato. Bisogna diminuire ladiscrezionalità degli arbitri. Ma se Calvarese ha visto tuttoil Cagliari protestare perché non ha consultato il monitor?Cosa che andava fatta anche sull’azione del gol dellaJuve. Il titolo del “Roma” è satira e rispecchia il pensierosia dei tifosi azzurri sia dei sostenitori del Cagliari. Unpunto alla fine può fare la differenza>>. A schierarsi dallaparte del “Roma” sono già diversi avvocati napoletani,rendendosi disponibili a difendere il giornale in caso diquerela della Juve, uno di questi è Angelo Pisani: <<Sitratta semplicemente di una pagina di satira. Chi utilizzaviolenza e minacce non fa altro che svelare la propria con-dotta illecita. Ciò che ha descritto il “Roma” è ciò chehanno visto tutti. Consiglio agli arbitri l’utilizzo del Var edella lente d’ingrandimento. Io, la città ed i tifosi siamopronti a difendere il quotidiano napoletano>>.

PP IANETAA

ZZURR

PP IANETAA

ZZURR

ww

w.p

iane

tazz

urro

.itw

ww

.pia

neta

zzur

ro.it

PPIANETAAZZURRPPIANETAAZZURRMMMMaaaarrrrkkkkoooo RRRRoooogggg

di Armando Fico

Mezzogiorno difuoco contro labestia nera Atalanta

Vacanze post natalizie, ormai terminate; il Napoli ènuovamente al lavoro in vista della delicata trasferta diBergamo, di domenica 21 gennaio, contro la bestia neraAtalanta, allo stadio Atleti azzurri d’Italia, in programmaall’ora di pranzo e valida per la ventunesima giornata delmassimo campionato, seconda di ritorno. Gli azzurri, dicomune accordo, sono rientrati qualche giorno primarispetto al previsto, al fine di ritrovare la concentrazionee la forma fisica ottimale, in occasione di questa gara chepotrebbe essere fondamentale per il prosieguo dellasquadra di Sarri che sente il fiato sul collo della Juventus,distante appena un punticino. D’altronde la formazioneorobica, anche quest’anno tra i primi posti della classifi-ca, rappresenta un ostacolo assai difficile da sormontare,come testimonia l’ultima partita, al San Paolo, negli otta-vi di finale di Tim Cup. In quell’occasione l’Atalanta siimpose per 2 a 1, estromettendo la compagine parteno-pea dalla manifestazione tricolore. Del resto anche incampionato i nerazzurri hanno dato filo da torcere agliuomini del tecnico toscano, che nel match del girone diandata, andarono perfino in svantaggio, ma poi riusciro-no, seppur con fatica, a rimontare ed a ribaltare il risulta-to vincendo per 3 a 1. Nello scorso campionato, la squa-dra di Gasperini, che sarà in tribuna domenica, in quan-to appiedato dal giudice sportivo, tolse al Napoli ben seipunti, facendo bottino pieno in entrambe le gare, puntirisultati fatali alla fine del torneo. In verità la formazioneatalantina annovera tra le sue fila ottimi calciatori, com-ponendo un mix tra giovani e meno giovani cone il PapuGomez che ha fatto le fortune di questa squadra che, pro-prio nella scorsa stagione ha riconquistato, dopo tantianni, la vetrina continentale, ottenendo risultati encomia-bili. L’Atalanta, infatti, ha vinto meritatamente il suogirone in Europa League, conquistando il passaggio aisedicesimi di finale della seconda competizione europea,dove il prossimo febbraio incontrerà il BorussiaDortmund. Dunque parliamo di un team molto forte daprendere con le molle. I nerazzurri, peraltro hanno ilmorale a mille dopo il blitz dell’Olimpico, contro laRoma, nel giorno dell’Epifania. In soli cinque giornil’undici di mister Gasperini si è tolto la soddisfazione dimettere sotto due formazione molto blasonate dal calibrodi Roma e Napoli, il che non è certamente poco, anzigioca a suo favore, al punto che nel match contro la capo-lista non parte affatto battuto. Il match di domenica rap-presenta per i partenopei un crocevia molto importanteda superare. Per mantenere la testa della classificaHamsik e compagni devono obbligatoriamente cercare ilsuccesso per non essere risucchiati dai bianconeri diAllegri che, almeno sulla carta, hanno un impegno faci-

le, ospitando all’Allianz Stadium, il Genoa che naviganelle acque pericolose della zona retrocessione. LaJuventus, in caso di mancato blitz del Napoli e contem-poraneo successo contro i rossoblù scavalcherebberol’attuale capolista, almeno di un punto. I giocatori diSarri sono perfettamente coscienti di questa eventualità,per cui moltiplicheranno le loro forze per uscire dal ter-reno di Bergamo con i tre punti in tasca. Del resto ilNapoli con i suoi campioni Mertens, Insigne Callejon,Hamsik, Allan e chi più ne ha, più ne metta ha le qua-lità e la forza per battere i padroni di casa che, già con ilCagliari hanno subito l’onta della sconfitta interna.Oltretutto Il ruolino di marcia degli azzurri, lontano dalSan Paolo risulta straordinario. Nelle ultime 23 garedisputate in trasferta, conteggiando anche lo scorso tor-neo, la squadra guidata dall’allenatore di Filigne ha con-quistato ben 20 successi e tre pareggi, un vero record,difficilmente eguagliabile. La capolista giungerà allo sta-dio di Bergamo con il biglietto da visita di quattro suc-cessi di fila e con il vanto di essere l’unica formazionemai battuta fuori casa. I bookmakers danno il Napolicome squadra favorita, quotando il 2, a 1 .95, il chesignifica che scommettendo sugli azzurri si raddoppia,quasi, la posta., mentre il successo atalantino è quotato a3,60. Dunque la formazione di casa non gode dei favoridel pronostico, ciò nonostante, in questo periodo sembraal top della condizione ed un’eventuale sorpresa non èaffatto da scartare. L’unica cosa certa è che in campo saràbattaglia vera con entrambe le contendenti decise a farpropria l’intera posta in palio. Questa situazione nonpotrà che giovare allo spettacolo, molto probabilmentenon sarà una partita da 0 a 0. Unica nota stonata di que-sta gara la mancanza dei tifosi azzurri sugli spalti del set-tore ospiti. Infatti il Prefetto di Bergamo per l’occasioneha adottato i seguenti provvedimenti:Divieto di vendita dei tagliandi ai Residenti dellaRegione Campania anche se in possesso di Tesseradel Tifoso. I tifosi azzurri provenienti delle altreRegioni d’Italia potranno acquistare i biglietti del SettoreOspiti solo se in possesso della Fidelity Card della SSCNapoli. Inoltre non sarà consentito l’acquisto dei taglian-di via web. Infine i biglietti per il settore ospiti sarannoacquistabili, fino a sabato 20 gennaio, presso tutte le rice-vitorie Listicketone su rete nazionale abilitate alla vendi-ta “Calcio Ospiti”. Il prezzo del biglietto è di 27 euro enon sarà consentito il cambio utilizzatore.Insomma, ancora una volta, i sostenitori partenopei resi-denti nella nostra regione, dovranno restare a casa, acausa di un assurdo divieto che sa tanto di sconfittadella libertà. Per fortuna i tifosi napoletani si trovanoanche in capo al mondo, per cui è sicuro che il tifo versola compagine di Sarri non mancherà.

L’AVVERSARIO12

di Antonio Gagliardi

Dea, lo scorso announica a vinceresempre col NapoliSfida doppiamente ostica per il Napoli; all’ambienteva aggiunto il valore tecnico di una squadra che daqualche tempo è un’autentica bestia nera. L’annoscorso l’Atalanta fu l’unica compagine a prendere seipunti su sei nel doppio confronto con gli azzurri. Il 2ottobre 2016 il Napoli non riuscì a rimontare il gol diPetagna al 9°, una sconfitta che a Sarri non piacqueaffatto anche se subita col minimo scarto. Non così il 20 dicembre 2015, azzurri vittoriosi per 3-1 con reti nella ripresa: penalty di Hamsik al 52°,pari della Dea dopo soli due minuti col Papu Gomez,poi la doppietta di Higuaìn. Espulsi Jorginho ePaletta, Marekiaro calciò alto un secondo tiro daldischetto Negli ultimi tempi, a parte un anno in B per gli oro-bici, due pareggi e due sconfitte. Il 29 ottobre 2014,finì 1-1 Denis e Higuaìn. Identico punteggio il 27novembre 2011, ancora in gol El Tanque, azzurri asegno con Cavani in pieno recupero. Il 31 ottobre2012 successo dei padroni di casa grazie alla rete diCazzola. Il 2 febbraio 2014 fu una delle peggiori partite nellastagione del Napoli; un 3-0 senza storia, doppietta diDenis e gol di Moralez, frutto di tre mega regali delladifesa azzurra. Errori a parte, la sconfitta fu figlia diun fallimentare turnover di Benitez.Altri tempi quelli che riportano alla mente l’8 apriledel 1990, match determinante per il secondo scudet-to. La moneta da 100£ che colpì Alemao permise alclub di Ferlaino di presentare reclamo ottenendo cosìla vittoria a tavolino. Con quei due punti Il Napoliagganciò il Milan in vetta alla classifica al quartulti-mo turno della stagione. Azzurri sconfitti nella stagione 2008-09 quando gliorobici si imposero 3-1 ottenendo però il successosolo all’ultimo minuto. Tutte nella ripresa le quattroreti: Ferreira Pinto e pari di Hamsik su rigore fino

all’89° quando Manfredini e poi Floccari, in pienorecupero, regalarono il successo ai bergamaschi.Ancora più netta la sconfitta nel campionato prece-dente quando il Napoli matricola fu travolto 5-1. Alsecondo minuto della ripresa l’Atalanta era già sul 4-0, del Pampa Sosa il gol della bandiera prima dellamanita di Ferreira Pinto. Atalanta e Napoli si sono incrociate anche in Serie Bed il 28 febbraio ’99 finì 1-1 con due ex a segno: van-taggio napoletano di Scapolo, pari atalantino diCaccia e, l’anno successivo, promozione alla fineentrambe le compagini, vide i padroni di casa vinci-tori 1-0 con gol di Doni. Un’altra sfida in Serie B, nelnovembre 2003, finì a reti bianche. Il Napoli di Maradona a Bergamo fu sconfitto il 28ottobre 1984 per 1-0, gol di Soldà. Per il resto furonotre pareggi, due 0-0, un 1-1 con reti di Maradona eNicolini e l’1-0 firmato da Giordano nell’anno delprimo scudetto. Da riportare anche l’1-1 della stagio-ne 1991-92 con le marcature di due giocatori che nonhanno certo segnato un’epoca nei due club: Silenzi edil brasiliano Bianchezi, soprannominato Careca III.

AMARCORD 13

Il sistema garantisce almeno una quintupla vincentecon 0 o 1 errori sulle 7 partite pronosticate.

IILL SISTEMASISTEMA PERPER LELE SCOMMESSESCOMMESSE

Le partite 7 partite in 5 quintupla

...vinci 95,30 euro

...vinci 80,75 euro

...vinci 86,70 euro

...vinci 50,55 euro

AtalantaNapoli GoOv

SampdoriaFiorentina GoOv

LazioChievo 1

InterRoma 1

SassuoloTorino 2-5

UdineseSpal 2-5

CagliariMilan GoOv

di Vincenzo Letizia

LA SCOMMESSA14

Atalanta-Napoli sfida da ‘gol’, Inter-Roma decisivo il fattore campo?Torna la serie A dopo la pausa per le festività natalizie. IlNapoli va a far visita all’Atalanta, autentica bestia neraper mister Sarri. Sarà senz’altro un match spettacolare con‘gol’.Sampdoria-Fiorentina è sfida tra due compagini che pra-ticano un gran gioco offensivo, che ci siano diverse reti èun’evenienza molto probabile.La Lazio quest’anno punta a centrare una clamorosa qua-lificazione in Champions. Gli ingredienti per la squadra diInzaghi ci sono tutti, il Chievo rischia di fare da vittimasacrificale all’Olimpico.Inter e Roma si sfidano in quello che sembra un autenti-co spareggio per il terzo posto: il fattore casalingo risulte-rà decisivo?Sassuolo-Torino e Udinese-Spal appaiono due sfidemolto equilibrate, ma che al tempo stesso potrebbero rega-larci almeno due gol a gara. Puntiamo sui Multigol 2-5 per

questi due incontri.Il Milan di Gattuso vuole andare a Cagliari e iniziare unaltro campionato rispetto a quello incolore disputato fino-ra. Il Cagliari in casa non è avversario morbido, sicuroassisteremo a una sfida in cui le due squadre si affronteran-no a viso aperto.Puntando € 10,00 sulla sestina secca si incasserebbero,comprensivi di bonus, €182,50 circa. Per chi non ama rischiare, sotto proponiamo un sistemaridotto con la possibilità di poter sbagliare anche un pro-nostico.Buon divertimento con le scommesse di PianetAzzurro ericordate che il gioco è vietato ai minori e può causaredipendenza patologica. Giocate con moderazione.

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota625 NAPOLI GoO 1.46616 SAMPDORIA GoO 1.45626 LAZIO 1 1.30620 INTER 1 2.30624 UDINESE 2-5 1.37

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota616 SAMPDORIA GoO 1.45626 LAZIO 1 1.30621 SASSUOLO 2-5 1.35624 UDINESE 2-5 1.37627 CAGLIARI GoO 1.45

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota625 NAPOLI GoO 1.46626 LAZIO 1 1.30620 INTER 1 2.30621 SASSUOLO 2-5 1.35624 UDINESE 2-5 1.37

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota625 NAPOLI GoO 1.46616 SAMPDORIA GoO 1.45620 INTER 1 2.30621 SASSUOLO 2-5 1.35627 CAGLIARI GoO 1.45

Musica

di Claudio Donato

Silvia Mezzanotte:lo spettacolo nonè solo apparenzaLa storica voce dei Matia Bazar, Silvia Mezzanotte, in queldi San Salvatore Telesino, paesino in provinciadiBenevento, apre il suo tour 2018. Quello della cantantebolognese sarà un viaggio che porterà sul palco le grandi vocidel panorama italiano ed internazionale: da Mia Martini aGloria Gaynor, Noa, Mina, Giuni Russo e tante altre:“E’ un’idea che nasce dalla volontà di ringraziare ed omag-giare le donne della musica nazionale e internazionale. Erouna bambina di straordinaria timidezza – ammette Silvia –ed è stato proprio grazie a queste grandi voci che ho trovatola forza per trasformare quello che era soltanto un sogno; cioèdiventare una cantante, in una realtà”. “Poi sono diventataun po’ più grande ed ho deciso di prendere le loro canzoni etrasformarle perchè potessero diventare fotografie della miaesistenza, ma anche un modo per raccontare il mondo femmi-nile, tutt’altro che facile. Spesso si crede che queste donneabbiano delle vite semplici, fatte di lustrini e paillettes, manella realtà hanno sofferto e avuto vite personali complicate.Mi piace raccontarlo perché si abbia un’immagine diversa delmondo dello spettacolo, che non è soltanto apparenza, maanche essenza e, qualche volta, quest’essenza è stata anchedolorosa”.Quello della Mezzanotte è un tour che non può dissociarsidal ricordo dei Matia Bazar, suo gruppo storico: “ Il mondoMatia non può prescindere dalla mia vita. Parlare dei MatiaBazar è sinonimo di immagine e qualità. Io canto queste can-zoni con grande gioia perchè la gente ha voglia di ascoltarle,perché fanno parte della loro storia. Io lo faccio con grandepassione, ma credo che proporre queste canzoni sia un modoper continuare ad omaggiare questi 10 anni di collaborazioneche ho vissuto con questo straordinario gruppo.”Non può mancare un ricordo di Giancarlo Golzi, storico bat-terista del gruppo: “Giancarlo è sempre con me, anzi, salesempre con me sul palco. C’è proprio un momento specificodello spettacolo che lo ricorda, attraverso una canzone chenon appartiene ai Matia Bazar, ma è di Giuni Russo, ed io, inquel momento, immagino e ricordo Carlo, come se fosse sulpalco a suonare insieme a me”.Silvia Mezzanotte parla anche della sua esperienza a Tale eQuale Show: “Io sono entrata a far parte del cast di Tale eQuale Show con molta titubanza, anche perché non avevola più pallida idea di cosa volesse dire fare delle imitazioni.Non le ho mai fatte neanche da bambina, tra l’altro ero moltotimida, quindi, figuriamoci”.“Era il terzo anno consecutivo che Carlo Conti mi chiedevadi partecipare – racconta Silvia – ma gli avevo sempre dettono. E’un’esperienza che mi ha lasciato tanto divertimento maanche molto impegno. Mi ha lasciato la capacità di esserepiù propensa al cambiamento. Io sono sempre stata un po’dif-ficile al cambiamento. Lo dimostrano i miei capelli (ride ndr)che sono rimasti sempre gli stessi. Dovendo interpretare per-sonaggi diversi, entrare anche fisicamente in certi ruoli, dicia-

mo che mi ha molto rasserenata. Ho vinto anche questasfida”.Per Silvia il contatto con il pubblico crea sempre particolariemozioni: “Ogni concerto ha un’emozione diversa. Pianopiano s’impara a gestire l’emotività, che all’inizio è un qual-cosa che ti paralizza. Ogni volta che salgo sul palco la vogliadi mettermi in gioco è sempre la stessa. Non riesco a dare perscontato che la gente sia lì per grazia divina. Le personevanno conquistate ogni sera, raccontandoti. Cerco di elimina-re la distanza che il palco crea tra me e il pubblico”.

Quando il successo arriva è sempre molto bello, le difficoltàarrivano quando si attraversano momenti bui. Ecco cosa Silviaconsiglia ai colleghi più giovani: “Io parto dal presuppostoche il canto debba essere espressione di una volontà interiore,non tesa necessariamente al successo, ma alla realizzazione disé. Trattenere il successo dipende da tanti elementi. La com-ponente fortuna è importantissima. E’ importante la capacitàdi avere accanto persone mature, che abbiano la volontà dicostruire una carriera”.“Spesso, invece, questi giovani si trovano accanto persone checostruiscono una stella cadente, che può durare un anno. Inlinea di massima chi resiste è chi ha fatto gavetta, chi sa cosavuol dire conquistare il pubblico. Io vengo da una generazio-ne diversa, che ha fatto la gavetta e che ha conquistato il pub-blico serata dopo serata, passo dopo passo. Ai giovani questapossibilità non è più data. I talent sono una delle poche occa-sioni per farsi ascoltare dai discografici. Agli allievi delle mieaccademie dico sempre: ‘Se volete sperimentare fatelo, masappiate che può andare o meno, vivete tutto nella giustamaniera. Ripeto, è importante avere accanto persone matureche abbiano la volontà di condurti e prenderti per mano”.Ed ecco i prossimi progetti di Silvia: “Sto incominciando alavorare sulla produzione discografica. Avevo interrotto per-ché ero impegnata a Tale e Quale Show. Ho in cantiere unadelle cose più appaganti della mia esistenza – ossia – un duet-to con Dionne Warrick, una di quelle straordinarie donneche ascoltavo quando ero bambina. Un sogno che si realizza.Dionne è piuttosto selettiva nelle sue collaborazioni. Le abbia-mo fatto ascoltare una canzone che sarà una parte in italianoe un’altra in inglese. Il 26 gennaio parto per gli Stati Unitiper andare a realizzare l’incisione di questa canzone. Lei, mipiace ricordarlo, ha venduto in tutto il mondo 100 milioni didischi. Per me è un grande piacere”.

Musica16

Alma Partenopea, due animevulcaniche nate nei vicoli di Napoli

Due anime partenopee s’incontrano in un vicolo diNapoli e nasce “Alma partenopea”. GianniGuarracino (chitarre) e Leo D’Angelo (voce) resti-tuiscono al pubblico delle versioni con un particolareriarrangiamento (non cover) di canzoni pop, interna-zionali come “‘O Sole Mio” e altre classiche napole-tane, in cui brani del repertorio classico napoletanosono interpretate con grande enfasi e bravura.L’espressione musicale, per il duo, vulcanico interpre-te della cultura canora partenopea, è sentimento e pas-sione, che esprime al meglio attraverso il canto e ilsuono della chitarra. Suoni unici, melodia da incantoe la voglia di trasmettere tutta la propria napoletanità.In particolare, gli arrangiamenti di Guarracino dannouna versione orchestrale dei brani e si fondono con lesonorità vocali di D’Angelo. “Alma napoletana” ècomposto di dieci brani, tre di De Crescenzo “il rac-conto della sera”, “E la musica va”, “Sarà così”, treclassici napoletani, oltre a “O’ sole mio”, anche“Malafemena” e “Fenesta Vascia”, tre di Pino Danieledal titolo “Terra mia”, “Quando”, “Chill è nu buonguaglione” e un inedito dal titolo “’O mare” scritto daGuarracino e Palma. La novità del progetto è propor-re il repertorio “classico” napoletano solo attraversovoce e chitarra. La voce eccellente di Leo si sposa allaperfezione con il suono unico della chitarra di Gianni.Un connubio perfetto che fonde le due anime napole-tane in un prodotto di passione e voglia di non abban-donare la tradizione, ma semmai rinnovarla. Il prodot-

to è originale e unico nel suo genere e riesce a coin-volgere sin dalle prime note. <<Abbiamo lavorato aquesto progetto soltanto per amore della musica, per-ché il suono alimenta lo spirito – dice GianniGuarracino- e proporre Pino e Eduardo in una versio-ne inedita, sola voce e chitarra. Gli artisti veri, pensa-no prima ad alimentarsi attraverso la musica e poi faresoldi attraverso essa. I giovani di oggi, che voglionointraprendere questa professione, devono capire che lamusica è arte, non business>>. La musica è il mediumdi comunicazione scelto per immaginare il progetto diquesto disco, dove ogni genere di canzone arrivi intutta la sua naturalezza generando uno scambio reci-proco di emozioni, pathos e sensazioni che parlino ununico linguaggio universale. “Alma partenopea”vuole essere un album, dove ogni ascoltatore e appas-sionato, possa avere dettagli di una dimensione uni-versale, mediterranea, avvolto da un’atmosfera senzatempo e senza confini. “Alma partenopea” è il risulta-to congiunto di un duo originale e singolare modo disuonare la chitarra, saldamente sorretto da una speri-mentata tecnica e dal pregio di una voce dagli accentilocalmente potenti e armoniosamente espressi ed è ingrado di offrire in chiave agile e moderna, il pregio eil fascino della più pura tradizione classica napoleta-na. Al disco hanno suonato anche Fabrizio Gerli(basso) e Bruno Del Grosso (cajòn e percussioni).

Carlo Ferrajuolo

GOLOSANDO, l’utile guidaper tutti i buongustai Non v'è dubbio alcuno. Il cibo, il buon cibo, è uno degli aspetti più lietidella nostra quotidianità. Ma come orientarsi nella marea di propostegastronomiche che, per nostra fortuna, ci propone la nostra godibilissi-ma regione? Per venire incontro alla moltitudine di "golosoni" campaniè nato Golosando, una guida cartacea mensile, simpatica ed utilissi-ma, fondamentale per conoscere ed apprezzare al meglio i sapori dellanostra regione. Golosando si aggirerà per pizzerie, ristoranti, trattorie,sagre, pub, hotel, birrerie, vinerie, steak house, cornetterie, bar e disco-pub per conoscerne pregi e difetti, portandoli all'attenzione dei nostrilettori per fornire loro un'adeguata ed obiettiva disamina, preziosa perorientarne le scelte gastronomiche. Golosando approccerà ad ognisingolo locale tramite i suoi inviati, valutando la qualità delle pietanze edel servizio offerto. Nella rivista si spiegherà come arrivare al locale inquestione, illustrando con foto le bellezze del posto ed il locale stesso.Vi saranno, inoltre, info utili per prenotazioni e contatti.Interessantissime saranno poi le interviste con le considerazioni deglichef e dei proprietari. Non mancheranno poi i commenti dei clienti chevorranno prestarsi a dire la loro sul locale in questione. Insomma, unostrumento indispensabile per i golosi di tutta la regione!Golosando sarà in distribuzione presso i locali che diventeranno nostripartner e nei bar e punti di ritrovo della zona circostante agli esercizirecensiti.

Per far recensire anche il tuo locale o per conoscerenel dettaglio tutte le altre offerte, scrivi [email protected]

Napoli Caserta Salerno Avellino Benevento altro...18

Il Casale a Pietrastornina, tra saporid’altri tempi e natura incontaminata

Immerso nel verde delle montagne delPartenio, in un ambiente suggestivo, rilas-sante, incontaminato si trova l'agriturismo ‘IlCasale’, vero paradiso dei golosoni. La strut-tura è completamente circondata dalla natu-ra, si respira aria pura e si mangia secondole antiche tradizioni della cucina locale, valo-rizzata dallo chef Biagio. Le materie primevengono dal territorio, scelte rispettandone lastagionalità. La frutta e la verdura arrivanodirettamente dagli orti del Casale, così comeil vino e il profumatissimo olio. L'ambiente èfamiliare, il personale cortese e i piatti preli-bati cucinati al momento. Abbondanti gli anti-pasti, deliziosi i primi come gli gnocchi al tar-

tufo o i paccheri al ragu di cinghiale; superbii secondi, su tutti l'amatissima tagliata su pie-tra lavica. Superlativi i dolci, rigorosamentefatti in casa. Non mancano a cena le pizze,morbide, fragranti e leggere. Qualora voglia-te prolungare la vostra permanenza a IlCasale, l'agriturismo dispone di camereampie, comode, che esalteranno il vostroriposo.

Agriturismo - Ristorante “Il Casale”Via Boscarelli, 5Pietrastornina (AV)Tel. 0825993017Cell. 3403975541

Nella foto in alto unavera delizia per il palato:Ravioli di patate conradicchio, guanciale enoci. Varianti con porcinie crema tartufata o zuccae pomodoriniAl centro Tagliata cottasu pietra lavica e adestra Carpaccio divitello

Nella foto qui a fianco loChef Mario Minucci.

Nelle foto in basso varidolci preparati dagli chefde “Il Casale” Biagio eMario.

Avellino

Agriturismo - Ristorante pizzeria - Affittacamere

Pietrastornina (AV)Via Boscarelli, 5Tel. 0825993017 - cell. 3403975541

Cucina tipica irpinaMenù di mare il venerdìMenù di terra con prodotti tipici direttamen-te colti nel nostro ortoSpazio all’aperto e panorama mozzafiato

Presenta questo tagliando e ottieni lo sconto del 10%

Salerno

Macelleria

Baronissi (SA)Via S. Andrea, 45Antessano di BaronissiTel. 089878150 - cell. 3472892385

Carni e salumi di produzione propriaTagli di prima qualitàCosti competitivi

19

Mercogliano

Osteria

Mercogliano (AV)Via S. Francesco, 39Tel. 0825788776www.isantimercogliano.it

Cucina tipica irpinaPiatti di altri tempiVini pregiatiLocation caratteristica

Caserta

Locanda - Trattoria pizzeria

Sessa Aururnca (CE)Corso Luciclio (Traversa Seggetiello)Tel. 0823937089 - cell. 3333967008

Cucina caserecciaPiatti di terra e di mareSpecialità gnocchi fatti in casa

Gradita prenotazione