ALLA RICERCA DEL NOSTRO TERRITORIO

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ALLA RICERCA DEL NOSTRO TERRITORIO Scuola secondaria di I° grado Isola del Giglio

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ALLA RICERCA DEL

NOSTRO TERRITORIO

Scuola secondaria di I° grado

Isola del Giglio

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Noi siamo una delle sette perle

dell’arcipelago TOSCANO la seconda isola

più grande.La nostra isola è piena di

leggende,miti e superstizioni raccontate

dagli anziani sulla pesca.

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In questo progetto si rappresenteranno le

tecniche di pesca in collaborazione con i

cartelloni degli alunni di prima media.

INIZIAMO!!!

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LE RETI A STRASCICO

La pesca a strascico è un metodo di pesca che consiste nel trainare

attivamente una rete da pesca sul fondo del mare. La rete può essere trainata

da una o due barche

Le reti a strascico hanno generalmente forma conica; la parte terminale,

apribile per estrarre il pescato, prende il nome di sacco, l'apertura invece

prende il nome di bocca e la parte centrale di ventre. Sovente ai lati della bocca

sono presenti due lunghe strisce di rete di forma triangolare con funzioni di

"invito" che prendono il nome di ali e che, se la pesca viene praticata da due

pescherecci in coppia, vengono mantenute aperte da entrambe le barche, con

un tonneggio attaccato ad ognuna di esse; nella pesca a strascico compiuta da

una sola barca, il tipo più comune, la rete è invece mantenuta aperta da

strutture chiamate porte, tavoloni o divergenti. Le porte sono disponibili in

diverse forme e misure e possono essere adatte a tenere la rete a contatto col

fondo o sollevate da esso. Affinché le porte compiano bene il loro dovere, è

necessario che la barca o la nave viaggi ad una certa velocità, in genere di 2,5-

4 nodi

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RETI A CIRCUIZIONE La rete da circuizione è uno strumento ed una tecnica di pesca indirizzata in

genere a specie che vivono in banchi, sia piccoli come quelli di sardine o acciughe,

sia più grandi come quelli di sgombri sia infine grandissimi come quelli di tonni

Il tipo più comune di rete da circuizione prende il nome di cianciolo o saccoleva ed

è orientato alla cattura di piccoli pesci di banco (pesce azzurro). Di solito il banco,

nelle ore notturne, viene attratto in un determinato tratto di mare da una o più

piccole imbarcazioni dotate di potenti fonti luminose (lampara). Quando il banco è

ben compatto, viene stesa intorno ad esso una rete rettangolare con sugheri nella

parte alta e piombi (lima di piombi) in quella inferiore. Quando il banco è circondato

la rete viene chiusa nella parte inferiore e lentamente ritirata fino a quando i pesci

sono concentrati in uno spazio piccolo e possono essere recuperati con un coppo.

Per catturare i tonni si usa una rete da circuizione nota come tonnara

volante molto simile come forma e come impiego eccetto che per le dimensioni e la

robustezza, molto maggiori, per l'assenza di fonti luminose e per il fatto che la rete

viene calata velocissimamente attorno al banco una volta che questo è stato

individuato da un'apposita vedetta. Questa tecnica è tipica del mar Adriatico

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RETI DA POSTA

La rete da posta è un attrezzo da pesca professionale costituito da una rete disposta verticalmente e spesso molto lunga che viene lasciata in mare lasciando che siano le prede a raggiungerla ed a rimanervi impigliate.

Struttura e materiali

La struttura di una generica rete da posta è molto semplice: si tratta generalmente di una rete rettangolare portante dei galleggianti di plastica o sughero nella parte superiore (lima dei sugheri) e dei piombi (lima dei piombi) in quella inferiore. Per poter pescare efficacemente una rete da posta deve rimanere ben tesa verticalmente in acqua per cui è fondamentale il corretto bilanciamento tra la lima da sugheri e quella da piombi.

In passato le reti da posta erano realizzate soprattutto di cotone, oggi è di uso quasi universale il nylon che ha il pregio di essere praticamente invisibile nell'acqua.

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PESCI CHE SI POSSONO

PRENDERE.

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I PALANGARI

Detti anche palamiti sono costituiti da un

cavo principale, detto trave lungo anche

diverse centinaia di metri. A questo sono

collegati i cavi più piccoli, detti braccioli

che a distanze regolari , portano centinaia

di ami. Sono impiegati per la cattura di

nasselli, cernie, gronchi, razze, palombi.

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• LE NASSE

Sono trappole che vengono messe sul fondo

marino e dotate di esche per attirare pesci,

molluschi e crostacei. La bocca di ingresso

è a forma di imbuto : il pesce può entrare

facilmente nella nassa ma non riesce più a

uscire. Con le nasse si catturano seppie,

polpi, pesci,aragoste,granchi e gamberi.

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I METODI DI CONSERVAZIONE

1° La marinatura: la marinatura è una tecnica di cucina

tradizionale per la preparazione di pesci ,carne e

verdure ,alla cottura o anche un’ alternativa alla

cottura stessa. Questa si prepara immergendo il cibo

,cotto o crudo, in un liquido che può essere (acido:

acedo,limone,vino,birra o olio vergine di oliva o

qualsiasi olio)poi si aromatizza il tutto con spezie. Il

contenuto viene versato in un vasetto e li viene

lasciato un tempo variabile.

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2°La salatura: consiste nell’ immergere il

pesce nel sale per diversi giorni .dopo che

vengono tirati fuori, il corpo del pesce non

è in decomposizione ma al contrario è

salato

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3°L ‘ affumicatura: l’affumicatura

consiste a far insaporire il cibo.

Questa tecnica consiste di esporre

gli alimenti al fumo del fuoco prodotto

da diversi tipi di segatura di legno di

diversi alberi o tipologie di arbusti.

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RICETTA TIPICA DELL’

ISOLA DEL GIGLIO.LA MINESTRA DI TONNINA : INGREDIENTI:

Una foglia di alloro; _400 g di patate

Un cucchiaio di paprika; _Q.B di peperoncino piccante in polvere

1. 2 peperoni; _2 cipolle bianche

un peperoncino verde fresco; _500 g di tonno salato

un porro;

Q.B di olio extra vergine di oliva ;

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