All.5 Novi - srtspa.it · 2020. 12. 11. · 2 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO 2.1 AREA DI STUDIO Il...

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1. PREMESSA

La presente relazione costituisce la valutazione previsionale di impatto acustico, ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 447/95 e dell’art. 10 della Legge Regionale n. 52/00, relativa al progetto definitivo per la realizzazione, presso il Polo di trattamento e smaltimento rifiuti S.R.T. S.p.A. di Novi Ligure, di un impianto di digestione anaerobica della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (F.O.R.S.U.) con produzione di biogas e recupero, da esso, di energia elettrica e calore.

La documentazione è stata redatta dall’ing. Davide Papi, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino con matricola n. 6889Z, Tecnico Competente in Acustica Ambientale con D.G.R. Piemonte n. 63-18869 del 05/05/97.

La valutazione è stata impostata seguendo le indicazioni della D.G.R. Piemonte n. 9-11616 del 02/02/2004 recante i “Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico”. Per chiarezza espositiva e semplificazione istruttoria la relazione presenta un indice conforme alla numerazione indicata al Paragrafo 4 della suddetta Deliberazione.

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2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

2.1 AREA DI STUDIO

Il progetto prevede la realizzazione presso il Polo S.R.T. S.p.A. di Novi Ligure di un impianto di digestione anaerobica della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (F.O.R.S.U.) con produzione di biogas e recupero, da esso, di energia elettrica e calore.

Il Polo S.R.T. S.p.A. è situato nella parte Nord del Comune di Novi Ligure (AL) e risulta delimitato a Nord-Est dalla linea ferroviaria Torino – Genova, a Nord-Ovest dalla bretella autostradale A7/A26, a Sud / Sud-Est da aree agricole (oltre le quali vi è lo Stabilimento delle Acciaierie ILVA), a Ovest dalla S.P. 154 (Strada Bosco Marengo).

Nella Figura 2-1 si riporta una vista satellitare dell’area di studio con evidenziati i limiti del Polo S.R.T. (poligonale rossa) e l’area interessata dall’intervento in progetto (cerchio magenta).

Figura 2-1 – Vista satellitare dell’area di studio

Il paesaggio della zona è tipicamente agricolo e prevalentemente pianeggiante,

intervallato da elementi naturali quali filari di gelsi e quinte verdi. In tale contesto la discarica S.R.T. presenta un’altezza contenuta rispetto al piano campagna circostante: pur rappresentando un elemento paesaggistico artificiale con buona visibilità, si inserisce gradualmente nella percezione del paesaggio circostante.

Gli insediamenti urbani più vicini sono rappresentati da alcune cascine isolate, distanti circa 400÷1000 m dall’area interessata dall’intervento impiantistico in progetto.

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Il clima acustico della zona è determinato prevalentemente dalle infrastrutture di trasporto, ovvero dalla bretella autostradale A7/A26, dalla Strada Provinciale n. 154 (Strada Bosco Marengo) e dalla Linea Ferroviaria Torino – Genova.

2.2 CICLO OPERATIVO

Si riporta una sintetica descrizione del ciclo operativo degli impianti in progetto. Nella seguente Figura 2-2 si raffigura una planimetria con il lay-out degli impianti nella configurazione di progetto. Per approfondimenti si rimanda agli elaborati progettuali.

Pretrattamento meccanico I rifiuti sono conferiti agli impianti di pretrattamento meccanico nei locali di ricezione

già esistenti; si evidenzia che è prevista la realizzazione di due box mediante posa di setti divisori prefabbricati per tenere distinti la F.O.R.S.U. e gli sfalci e potature.

I sacchetti contenenti la F.O.R.S.U., movimentati con pala meccanica, sono poi dilacerati nell’esistente trituratore aprisacco dotato di nastro trasportatore di scarico (MUG 01 - NAT 01) insieme agli sfalci e potature, preventivamente passati in un biotrituratore anch’esso dotato di nastro trasportatore di scarico (MUG 02 - NAT 02) che li riduce a pezzatura <50 mm, per ottenere un’idonea miscelazione delle due componenti nel trituratore e nel vaglio rotante.

Dopo il trituratore i rifiuti entrano nel vaglio rotante esistente (ROT 01), previa deferrizzazione lungo il nastro trasportatore di caricamento (NAT 03) mediante il separatore magnetico esistente (DEF 01).

Il vaglio viene modificato con l’inserimento di due sezioni sulla lunghezza, a differente foronomia: nella prima sezione (approssimativamente pari al 60% della lunghezza del vaglio) i fori avranno un diametro di 50 mm; nel restante 40% della lunghezza del vaglio, i fori avranno un diametro di 80 mm.

La frazione sottile <50 mm derivante dalla prima sezione del vaglio è adatta al processo di digestione anaerobica e sarà trasportata mediante nastri trasportatori ad una fossa di stoccaggio prima del digestore (NAT 05A - NAT 06 - NAT 07 - NAT 08).

La frazione compresa fra 50 – 80 mm, che è separata nella restante parte del vaglio, viene trasportata nuovamente al trituratore mediante i nastri trasportatori NAT 11 e NAT 12, per consentire un’ulteriore riduzione di pezzatura per massimizzare l’ingresso al digestore di frazioni con pezzatura <50 mm.

Nel caso in cui si verifichi un accumulo di contaminanti e materiali che non sono lavorati dal trituratore, parte del materiale non desiderato può essere rimandato indietro al trituratore, ma può anche essere invertita la direzione del nastro NAT 12 e il materiale inviato nel container dei sovvalli per lo smaltimento; il sovvallo per la maggior parte consiste in film plastici, oggetti solidi, inadatti al trattamento organico, e contenitori in materiali vari ed è inviato ad un press container dedicato per il trasporto a discarica.

I nastri trasportatori addizionali NAT 09 e NAT 10 permettono che la frazione fine <50 mm venga nuovamente trasportata all’area di ricezione, previo utilizzo della funzione di movimento bidirezionale del nastro NAT 07. Anche gli sfalci e le potature devono avere una pezzatura inferiore a <50 mm prima di venire mescolati con la F.O.R.S.U. nel trituratore, al fine di evitare che il rifiuto verde sia vagliato con una

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pezzatura >80 mm, cosa che comporterebbe un aumento indesiderato dei sovvalli ed una perdita di sostanze organiche utili per la digestione.

Fossa di stoccaggio e caricamento al digestore La frazione <50 mm è convogliata alla fossa di stoccaggio (BST 01 - 02). Da questa

il rifiuto è automaticamente trasportato al digestore mediante pavimento mobile, un nastro trasportatore e tre coclee chiuse nella parte di tragitto all’aperto, per evitare esalazioni maleodoranti (il nastro sarà attrezzato per la pesatura, mentre in una delle coclee sarà posizionato uno scarico di emergenza). Parte delle acque di processo saranno ricircolate ed immesse nel digestore in prossimità dell’ingresso del materiale in caricamento al reattore, in modo da alimentare i rifiuti con i microrganismi necessari e regolare il grado di umidità. La miscela è poi introdotta nel digestore (DIG 01) ove permane approssimativamente per 14–21 giorni (a seconda della soluzione prescelta).

Trattamento dell’aria esausta Tutte le fasi di pretrattamento che comportano il possibile sviluppo di esalazioni

maleodoranti avvengono all’interno dei locali esistenti, dotati di aspirazione delle arie esauste. È presente un ventilatore con potenzialità di 35.000 Nm³/h che convoglia l’aria a un sistema di trattamento con filtro a maniche, prima di essere inviata al filtro biologico.

Produzione ed utilizzo del Biogas Durante la permanenza nel digestore vengono prodotti circa 1,9 Milioni di Nm³

all’anno di biogas con un contenuto di metano stimabile attorno al 58%. Il biogas viene utilizzato in una centrale di cogenerazione di calore ed energia elettrica (CHP).

Disidratazione del digestato Il digestato è poi estratto dal digestore e pompato ad una coclea a vite pressatrice

per la disidratazione. La pressa separa il digestato in una frazione solida che viene inviata ad un container. La restante parte è il liquido digestato è collettato sotto la pressa e viene poi pompato in un serbatoio di stoccaggio delle acque di processo, riscaldato, il cui volume sarà idoneo ad un accumulo di liquido per una durata di 3 settimane.

In considerazione di questo lungo tempo di permanenza, si creano le condizioni per nuovo sviluppo di biogas che si raccoglie nella parte superiore del serbatoio che, con tetto chiuso, funge anche da gasometro; questa vasca di stoccaggio funziona, pertanto, da “digestore secondario” per la frazione liquida e sarà quindi attrezzata con miscelatore ed estrazione del biogas.

Compostaggio della frazione solida del digestato a Tortona La frazione solida del digestato sarà inviata all’impianto di trattamento S.R.T. di

Tortona, dove verrà miscelata con 7.000 t/a di sfalci e potature, preventivamente triturate sino ad una pezzatura <80 mm mediante biotrituratore mobile.

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Figura 2-2 – Lay-Out macchinari in progetto

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3. ORARIO DI ATTIVITÀ

Attualmente il Polo S.R.T. di Novi Ligure opera esclusivamente in periodo diurno, con orario dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00.

In seguito al nuovo intervento impiantistico in progetto, l’operatività di alcune attività del Polo sarà di 24 ore. Le attività di conferimento rifiuti in discarica e di pretrattamento meccanico della F.O.R.S.U. rimarranno circoscritte al solo periodo diurno. A queste si aggiungeranno le nuove attività impiantistiche connesse alla digestione anaerobica e alla cogenerazione, che avverranno nelle 24 ore in modo continuo a bassa potenza o intermittente ogni 10÷15 minuti.

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4. SORGENTI SONORE CONNESSE ALL’ATTIVITA’

Nella Tabella 4-1 si riassumono le nuove sorgenti impiantistiche introdotte dal progetto con evidenziati il codice, il numero, il periodo (diurno/notturno) e le modalità di funzionamento, eventuali commenti e il corrispondente livello di potenza sonora (LwA).

Tabella 4-1 – Sorgenti sonore impiantistiche: caratteristiche funzionali e acustiche

La precedente Figura 2-2 riporta la planimetria con il lay-out dei macchinari in

esame.

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5. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE

La parte di macchinari connessa alla biotriturazione, al sistema di accumulo della frazione <50 mm e al sistema di pompaggio e disidratazione del digestato è all’interno del capannone esistente, realizzato con pannelli e tegoli prefabbricati in cls. armato.

I macchinari restanti, connessi alle fasi di digestione anaerobica e cogenerazione, saranno collocati all’aperto in adiacenza al suddetto capannone (lato Nord).

Si evidenzia che l’unità di compressione e potenza della centrale di cogenerazione sono alloggiati in un apposito container insonorizzato dimensionato in modo tale da garantire il livelli di potenza sonora elencati nella precedente Tabella 4-1.

Per una maggiore comprensione si rimanda al lay-out in Figura 2-2.

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6. RICETTORI PRESENTI NELL’AREA DI STUDIO

Il Polo S.R.T. è inserito in una zona tipicamente agricola. Gli insediamenti urbani più vicini sono rappresentati da alcune cascine isolate, distanti circa 400÷1000 m dall’area di intervento, precisamente (cfr. vista satellitare di Figura 6-1):

R1) Azienda Agricola Alessandrina, a circa 700 m a Nord-Ovest;

R2) Cascina Algara, a circa 400 m a Sud;

R3) Azienda Agricola Castelgazzo, a circa 1000 m a Nord-Est.

Figura 6-1 – Principali ricettori

Si evidenzia che si tratta di edifici ad uso rurale e che nell’area, entro un raggio di 2

km, non vi sono ricettori sensibili quali scuole, ospedali, etc.

R1

R2

R3

Area di Intervento

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7. PLANIMETRIA DELL’AREA DI STUDIO

Nella seguente Figura 7-1 si riporta la planimetria dell’area di intervento con indicati: i confini del Polo S.R.T., i macchinari in progetto, le principali sorgenti sonore (infrastrutture di trasporto e acciaierie ILVA), i punti di monitoraggio fonometrico, i principali ricettori.

Figura 7-1 – Planimetria dell’area di studio

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8. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL’AREA DI STUDIO

Il Comune di Novi Ligure ha approvato il vigente Piano di Zonizzazione Acustica con la Delibera del Consiglio Comunale n. 69 del 19/12/2005.

Nella Figura 8-1 si riporta l’estratto del Piano relativo all’area di studio. Figura 8-1 - Estratto del Piano di Zonizzazione Acustica relativo all’area di studio

Dalla Figura 8-1 si evincono le seguenti classificazioni acustiche dell’area in esame:

il Polo S.R.T. è posto in Classe V con una fascia perimetrale “cuscinetto” in Classe IV;

l’area dello Stabilimento ILVA (acciaierie) è in Classe VI, con due fasce “cuscinetto” perimetrali rispettivamente in Classe V e Classe IV;

i terreni agricoli circostanti al Polo S.R.T., nei quali ricadono i ricettori residenziali di cui al precedente Paragrafo 6, sono classificati in Classe III.

Concentrando l’attenzione sui ricettori residenziali, oggetto della presente valutazione, ai sensi del D.P.C.M. 14/11/97 si applicano i seguenti limiti di rumorosità:

Ambiente esterno Classe III Valore limite di emissione: 55 dB(A) LAeq,6÷22h / 45 dB(A) LAeq,22÷6h Valore limite di immissione: 60 dB(A) LAeq,6÷22h / 50 dB(A) LAeq,22÷6h

Ambiente abitativo Classe III Valore limite differenziale: 5 dB(A) LAeq,TM,giorno / 3 dB(A) LAeq,TM,notte

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Il valore limite assoluto di immissione è il limite da applicarsi alla somma logaritmica del contributo acustico del Polo S.R.T. (“emissione”) con il rumore delle restanti sorgenti (rumore “residuo”). Il valore limite assoluto di emissione è il limite da applicarsi al contributo acustico (“emissione”) del solo Polo S.R.T. Entrambi i limiti devono essere verificati nell’ambiente esterno, in spazi fruiti da persone o comunità.

In ambiente abitativo si applica il criterio differenziale. Secondo tale criterio la differenza tra il livello di rumore ambientale (con le sorgenti sonore in esame) e il livello di rumore residuo (senza le sorgenti) non deve superare 5 dB(A) nel periodo diurno e 3 dB(A) nel periodo notturno (relativamente al tempo di misura TM, in genere di 10’÷15’). Le misure si intendono effettuate all'interno del locale disturbato, nella condizione più critica tra finestre aperte e finestre chiuse. Il rumore ambientale è tuttavia accettabile se non si superano, a finestre chiuse, i valori di 35 dB(A) LAeq,TM di giorno e 25 dB(A) LAeq,TM di notte e, a finestre aperte, i valori di 50 dB(A) LAeq,TM di giorno e 40 dB(A) LAeq,TM di notte (cfr. art. 4, c. 2, del D.P.C.M. 14/11/97).

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9. SORGENTI SONORE E RUMOROSITA’ PREESISTENTI

I livelli di rumorosità residua (ante operam) dell'area di studio sono stati definiti tramite appositi rilievi fonometrici eseguiti il 22/06/10 dall’Ing. Davide Papi, Tecnico Competente in Acustica Ambientale con D.G.R. Piemonte n. 63-18869 del 05/05/97.

La strumentazione utilizzata, conforme al D.M. Ambiente 16/03/98, è la seguente:

fonometro-analizzatore Larson & Davis mod. 831, n/s 0001212 (certificato di taratura Centro SIT Eurofins/Modulo Uno n. M1.09.FON.005 del 14/01/09);

microfono ½” PCB mod. 377B02, n/s 103963 (certificato di taratura Centro SIT Eurofins/Modulo Uno n. M1.09.FON.005 del 14/01/09);

calibratore Larson & Davis mod. CA-200, n/s 0138 (certificato di taratura Centro SIT Eurofins/Modulo Uno n. M1.09.CAL.196 del 25/06/09)

Nell'Allegato 1 si riportano le copie degli attestati di taratura della strumentazione. Sono stati selezionati 3 punti di monitoraggio (con microfono su treppiede a quota +1.5 m dal p.c.) volti a caratterizzare il clima acustico presso i ricettori di cui al Paragrafo 6:

P1) Azienda Agricola Alessandrina (R1), a circa 700 m a Nord-Ovest;

P2) Cascina Algara (R2), a circa 400 m a Sud;

P3) Azienda Agricola Castelgazzo (R3), a circa 1000 m a Nord-Est.

Nella precedente Figura 7-1 è riportata la planimetria del sito con i punti di monitoraggio.

E’ stata effettuata una caratterizzazione acustica con tecnica di campionamento conforme al D.M. Ambiente del 16/03/98. La metodica di misura ha previsto, per ogni punto, l’esecuzione di 3 rilievi fonometrici di 10’ di durata, ripetuti in diversi periodi di osservazione orari, di cui 2 in periodo diurno e 1 in periodo notturno. Riguardo il periodo diurno, si evidenzia che per ogni postazione è stato programmato 1 rilievo durante l’attività del Polo S.R.T. (rumore ambientale, D1) e 1 rilievo durante la prima chiusura del Polo S.R.T. (rumore residuo, D2), per pausa pranzo (intervallo 13.00÷14.30).

Le condizioni meteorologiche sono state caratterizzate da cielo sereno, assenza di precipitazioni atmosferiche e di vento, temperatura ambientale compresa tra 22 e 27°C.

L'Allegato 2 contiene le foto delle tre postazioni di misura e le analisi dati dove, per ciascun rilievo fonometrico, si documentano:

le principali informazioni sul rilievo;

l’andamento temporale del livello sonoro equivalente ogni 1/10”;

l’analisi cumulativa e distributiva;

i principali livelli sonori statistici;

il livello sonoro equivalente relativo al tempo di misura.

Nella Tabella 9-1 si indicano per ogni postazione di monitoraggio i dati principali relativi a ogni rilievo fonometrico (codice, data, ora), il livello di immissione sonora

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misurato nei n° 3 periodi di osservazione (LAeq,Mis), il livello di immissione sonora medio calcolato in ogni periodo di riferimento e arrotondato di ±0.5 dB(A) (LAeq,Medio), il relativo Valore Limite di Immissione (V.L.I.).

Tabella 9-1 – Risultati dei rilievi fonometrici

Postazione

Cod. Rilievo

Data Ora LAeq,Mis [dB(A)]

LAeq,Medio [dB(A)]

V.L.I. [dB(A)]

P1-D1 22/06/10 11.01 48.3 P1-D2 22/06/10 13.18 46.8

47.5 60 P1 (Classe III)

P1-N 22/06/10 22.14 40.5 40.5 50

P2-D1 22/06/10 11.20 42.2 P2-D2 22/06/10 13.03 42.6


P2-N 22/06/10 22.30 38.5 38.5 50

P3-D1 22/06/10 12.29 37.5 P3-D2 22/06/10 13.41 38.4


P3-N 22/06/10 22.56 35.3 35.5 50

Dall’analisi dei rilievi fonometrici si evince quanto segue:

gli attuali livelli di immissione sonora (LAeq,Medio) presso tutte le postazioni di misura sono ampiamente al di sotto dei limiti di legge in entrambi i periodi di riferimento;

il rumore ambientale nell’area è legato soprattutto alle infrastrutture di trasporto. Nel periodo diurno presso P1 è significativo il contributo del Raccordo A7/A26 e della S.P. 154; presso P2 predomina il contributo della S.P. 154; presso P3 le sorgenti sonore più significative sono rappresentate dal Raccordo A7/A26 e dalla linea ferroviaria Torino-Genova. Nel periodo notturno presso le tre postazioni è marcata l’influenza acustica del Raccordo A7/26 (percepito come rumore stazionario di fondo);

il contributo acustico del Polo S.R.T. è percepito solo presso la Postazione P1, il cui clima acustico è influenzato dal rumore del cantiere per la realizzazione dell’ampliamento della discarica (n. 1 dumper + n. 1 escavatore a circa 80÷100 m). La presenza del cantiere determina in termini differenziali un incremento di circa 1÷2 dB(A), peraltro ampiamente nei limiti. Presso le restanti postazioni P2 e P3 il rumore del Polo S.R.T. non è percepibile, come peraltro dimostrato dal confronto fra i rilievi di rumore ambientale (D1) e rumore residuo (D2);

presso la Postazione P2 si avverte il contributo dello Stabilimento ILVA, anche se questo è secondario rispetto al rumore delle infrastrutture di trasporto;

ovunque non è stata rilevata la presenza di componenti di rumore tonale o impulsivo;

complessivamente l’area di studio presenta una buona qualità acustica ante operam.

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10. PREVISIONE DELL’IMPATTO DELL’ATTIVITA’

10.1 METODOLOGIA

La previsione di impatto acustico dei nuovi macchinari in esercizio è stata ottenuta tramite una modellazione matematica del sito, condotta, in accordo alla Norma UNI ISO 9613-2:2006, con il software previsionale MITHRA, conforme alla Raccomandazione CEE n. 2003/613/CE del 06/08/2003, nonché accreditato presso l’ANPA (per dettagli si rimanda al link: http://www.01db.it/mithra.htm).

Il modello è stato impostato realizzando un file CAD 3D del sito. Le sorgenti sonore considerate sono quelle elencate al precedente Paragrafo 4. La previsione dell’impatto acustico è stata condotta presso i ricettori di cui al Paragrafo 6 (R1, R2, R3), in quanto i più vicini all’impianto, considerando la facciata e il piano più esposti (cfr. Figura 7-1).

I risultati puntuali della previsione acustica (arrotondati all’unità e relativi al piano più esposto) e la verifica rispetto ai limiti di legge sono riportati nei sottoparagrafi seguenti.

10.2 VERIFICA VALORI LIMITE DI EMISSIONE

La Tabella 10-1 riporta la verifica dei Valori Limite di Emissione. Il livello di emissione è calcolato come somma del livello di emissione attuale e il livello di emissione dei nuovi macchinari. A riguardo si evidenzia che il livello di emissione attuale è significativo solo presso R1 ed è stato ricavato dalla differenza logaritmica tra il livello di rumore ambientale del cantiere della discarica (D1) e livello di rumore residuo (D2). Presso i restanti ricettori R2 e R3 il livello di emissione attuale non è percepibile (è stato stimato di almeno un ordine di grandezza inferiore e quindi ignorato poiché ininfluente).

Tabella 10-1 – Verifica dei Valori Limite di Emissione

Ricettore (Classe DPCM) Parametro LAeq Giorno

6-22h LAeq Notte

22-6h

Livello di emissione 43 25 R1 (III)

Valore limite di emissione 55 45





Dall'esame della tabella sopra riportata risulta che i livelli sonori di emissione previsti

presso tutti i ricettori sono ampiamente inferiori ai limiti di legge in entrambi i periodi di riferimento.

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10.3 VERIFICA VALORI LIMITE DI IMMISSIONE

La Tabella 10-2 riporta la verifica dei Valori Limite di Immissione. Per ogni ricettore è stato calcolato il livello di immissione, inteso come somma logaritmica del livello di rumore ante operam/residuo misurato in situ con il livello di emissione. Come livello di rumore ante operam/residuo è stato considerato il livello medio di ogni periodo di riferimento (cfr. Tabella 9-1, LAeq,Med). Il livello di immissione così calcolato è stato quindi confrontato con il Valore Limite di Immissione della zona acustica in cui ricade ogni ricettore.

Tabella 10-2 – Verifica dei Valori Limite di Immissione

Ricettore (Classe DPCM)

Parametro LAeq Giorno

6-22h LAeq Notte

22-6h

Livello di emissione 43 25

Livello ante operam (rif. P1 Tabella 9-1) 47.5 40.5

Livello di immissione 49 40.5

R1 (III)

Valore limite di immissione 60 50


Livello ante operam (rif. P2 Tabella 9-1) 42.5 38.5

Livello di immissione 43 39.0

R2 (III)



Livello ante operam (rif. P3 Tabella 9-1) 38 35.5

Livello di immissione 38 36

R3 (III)


Dalla Tabella 10-2 risulta che i livelli sonori di immissione previsti presso tutti i

ricettori rimarranno ampiamente entro i limiti di legge in entrambi i periodi di riferimento.

10.4 VERIFICA DEI VALORI LIMITE DI DIFFERENZIALI

In base a esperienze pregresse si è assunto che la differenza di livello di immissione sonora tra l’ambiente esterno e l’ambiente abitativo a finestre aperte sia almeno pari a 3 dB(A) (ipotesi cautelativa giacché la differenza è in genere maggiore, compresa tra 4 e 6 dB(A)).

Adottando tale ipotesi, dall’esame della Tabella 10-2 si evince che nel caso più sfavorevole (Ricettore R1) i livelli di immissione previsti all’interno (rumore ambientale) a finestre aperte si manterranno inferiori a 46 dB(A) LAeq nel periodo diurno e 37.5 dB(A) nel periodo notturno. Tali livelli sono al di sotto delle soglie per l’applicabilità del criterio differenziale a finestre aperte ai sensi dell’art. 4, c. 1, del D.P.C.M. 14/11/97, rispettivamente pari a 50 dB(A) nel periodo notturno e 40 dB(A) nel periodo notturno. Il

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suddetto decreto prevede infatti che al di sotto di tali soglie “ogni effetto del rumore è da considerarsi trascurabile”.

Peraltro, volendo comunque applicare il criterio differenziale, dalla Tabella 10-2 si evince che la variazione di rumore rispetto allo stato attuale sarà ampiamente contenuta entro i limiti di legge, soprattutto nel periodo notturno.

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11. PREVISIONE DELL’IMPATTO DEL TRAFFICO INDOTTO

Trattandosi di macchinari fissi non si prevede impatto acustico da traffico indotto.

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12. OPERE DI MITIGAZIONE

Come dimostrato, l’impatto acustico associato al funzionamento dei macchinari in progetto sarà compatibile con i limite di legge, tale da non richiedere opere di mitigazione acustica. Si evidenzia che l’unità combinata di pressione e potenza della centrale di cogenerazione (CHP-01) sarà racchiusa all’interno di un container fonoisolante tale da garantire il livello di potenza sonora dichiarato nel precedente Paragrafo 4.

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13. IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE

Il Cantiere opererà esclusivamente nel periodo diurno, adottando i tradizionali orari di lavoro (8 ore lavorative al giorno), per una durata di 14 mesi.

Le opere edili connesse alla realizzazione del progetto sono le seguenti:

realizzazione di platea in cemento armato con doppia rete elettrosaldata come base di appoggio per il serbatoio di stoccaggio della frazione liquida del digestato, la centrale di cogenerazione e i relativi locali accessori per la gestione dell’energia elettrica, la fiaccola d’emergenza e il container per i sovvalli;

realizzazione del box in cemento armato per la digestione anaerobica dei rifiuti, con relative fondazioni armate;

abbattimento dell’attuale parete di divisione dei locali di stoccaggio delle frazioni secca e umida derivanti dalla separazione meccanica del rifiuto tal quale, con rifacimento parziale della pavimentazione;

inserimento di due pareti in elementi prefabbricati all’interno del locale ricezione per creazione di box di stoccaggio, con rivestimento metallico delle pareti esistenti per contrasto alla pala meccanica;

realizzazione della viabilità asfaltata di servizio. I lavori connessi alla realizzazione dei nuovi macchinari sono:

adattamento dei macchinari di tritovagliatura esistenti (aggiunta di 2 lame al trituratore, modifica della foronomia interna al vaglio, adattamento dei nastri trasportatori esistenti);

inserimento di nuovi nastri trasportatori per il ricircolo del sovvallo;

inserimento di carter antigocciolamento sui nastri trasportatori da trituratore a vaglio;

abbassamento tramoggia trituratore per consentire il caricamento con pala meccanica;

realizzazione della fossa di stoccaggio a pavimento mobile e relative dotazioni per la movimentazione dei rifiuti;

sistema di caricamento del digestore (nastro trasportatore e coclee);

componenti elettromeccaniche ed accessori del digestore (sistema di miscelazione del digestato, sistemi di sicurezza e controllo, ecc.);

sistema di estrazione del digestato;

sistema di pressatura digestato (coclea a vite pressatrice per la separazione solido - liquido);

gasdotto e torcia di emergenza;

centrale di cogenerazione;

impianto elettrico, di controllo e comando, software, messa a terra, etc.

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serbatoio di stoccaggio delle acque di processo e del biogas (del tipo a tetto galleggiante) con circuito di riscaldamento, miscelatori e guardia idraulica;

allacciamento cogeneratore – digestore;

biotrituratore mobile scarrabile per sfalci e potature;

cabina elettrica di trasformazione. Dal punto di vista acustico le principali lavorazioni che potranno incidere sul clima

acustico dell’area sono quelle legate alla realizzazione delle opere civili e al montaggio dei macchinari che richiedono l’impiego dei seguenti mezzi d’opera:

escavatore cingolato con benna (LwA ≈ 105÷110 dB(A));

escavatore cingolato con martello demolitore (LwA ≈ 115 dB(A));

autobetoniera (LwA ≈ 100÷105 dB(A));

autogru (LwA ≈ 105÷110 dB(A));

autocarro (LwA ≈ 100 dB(A)) per l’approvvigionamento dei materiali. Alla luce delle suddette ipotesi di emissione sonora si prevede che in occasione delle

lavorazioni più critiche, seppure per intervalli temporali limitati, si possano verificare livelli di immissione sonora di 40÷45 dB(A) per R1 e 45÷50 per R2, con livelli differenziali prossimi al limite diurno.

Per tale ragione, in occasione dell’elaborazione del Piano di Cantiere, l’Impresa Costruttrice, sulla base del proprio parco macchine e della programmazione e organizzazione dei lavori, verificherà l’opportunità di chiedere deroga al Comune di Novi Ligure per attività rumorose temporanee, in ottemperanza all’art. 6, c. 1, lett. h della Legge 447/95 e dell’art. 9, c. 1, della L.R. 52/00.

In ogni caso l’Impresa Costruttrice si impegnerà a utilizzare macchinari con livelli di emissione acustica conformi alla Direttiva 2000/14/CE e al D. Lgs. n° 262 del 14/05/02 e s.m.i. nonché a organizzare le lavorazioni in modo da limitare il disturbo.

22

14. MONITORAGGIO

Il Piano di Monitoraggio e Controllo adottato da S.R.T. per il Complesso IPPC discarica controllata per rifiuti solidi non pericolosi in Novi Ligure prevede il monitoraggio dell’inquinamento acustico prodotto dalle attività del Complesso con l’esecuzione di campagne di misure fonometriche sui ricettori e lungo il perimetro degli impianti.

In fase di cantiere, l’Impresa Costruttrice valuterà l’opportunità di effettuare un monitoraggio nell’ambito delle procedure per la richiesta di deroga per attività rumorose temporanee di cui all’art. 6, c. 1, lett. h della Legge 447/95.

23

15. TECNICO COMPETENTE

La documentazione è stata redatta dall’ing. Davide Papi, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino con matricola n. 6889Z, Tecnico Competente in Acustica Ambientale con D.G.R. Piemonte n. 63-18869 del 05/05/97.

La presente relazione si compone di 23 pagine e dei seguenti allegati:

Allegato 1: Copie attestati di taratura della strumentazione di misura Allegato 2: Schede di monitoraggio fonometrico

In fede

IL TECNICO ACUSTICO

Ing. Davide PAPI

Tecnico Competente in Acustica Ambientale con D.G.R. Piemonte n. 63-18869 del 5/5/97

ALLEGATO 1

ALLEGATO 2

S.R.T. - Polo di Novi Ligure (AL)Realizzazione di un Trattamento Anaerobico della F.O.R.S.U.

Documentazione Previsionale di Impatto AcusticoRilievi di rumore ante operam dell'area - Giugno 2010

Elaborato: C_10062_R01_A02_00 (Novi) / Pag. 1 di 12

STUDIO ING. DAVIDE PAPIAcustica Ambientale e Architettonica

Via Vela 43 - 10128 Torino - Tel. 011 4546064Cell. 338 2893879 - E.Mail [email protected]

Postazione P1 - Azienda Agricola Alessandrina - Vista verso cantiere ampliamento discarica S.R.T.

Postazione P1 - Azienda Agricola Alessandrina - Vista verso il ricettore






22/06/2010 - 11.01.21Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:

Periodo Diurno - Misura 1

Postazione P1 - Azienda Agricola Alessandrina

1) Rumore traffico Strada Bosco Marengo e Autostrada A262) Rumore cantiere per ampliamento discarica S.R.T. (a circa 80÷100 m: 1 dumper + 1 escavatore)

11.01 11.02 11.03 11.04 11.05 11.06 11.07 11.08 11.09 11.10 11.11

20

25

30

35

40

45

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55

60

65

70

75

80dBA

Novi _ P1-D1

Novi _ P1-D1

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

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5

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15

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0

10

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40

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80

90

100Ln

Novi _ P1-D1

Novi _ P1-D1

LA01 = 54.9 dB(A)

LA05 = 52.6 dB(A)

LA10 = 51.3 dB(A)

LA50 = 47.1 dB(A)

LA90 = 43.3 dB(A)

LA95 = 42.5 dB(A)

LAFmax = 58.9 dB(A)

LAFmin = 39.3 dB(A)

LAeq = 48.3 dB(A)

dBA






22/06/2010 - 13.18.07Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:



1) Rumore traffico Strada Bosco Marengo e Autostrada A262) Cantiere per ampliamento discarica S.R.T. fermo per pausa pranzo

13.18 13.19 13.20 13.21 13.22 13.23 13.24 13.25 13.26 13.27 13.28

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

70

75

80dBA

Novi _ P1-D2

Novi _ P1-D2

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

5

10

15

20

25

%

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100Ln

Novi _ P1-D2

Novi _ P1-D2

LA01 = 51.8 dB(A)

LA05 = 50.1 dB(A)

LA10 = 49.3 dB(A)

LA50 = 46.1 dB(A)

LA90 = 43.2 dB(A)

LA95 = 42.6 dB(A)

LAFmax = 54.3 dB(A)

LAFmin = 40.8 dB(A)

LAeq = 46.8 dB(A)

dBA






22/06/2010 - 22.14.30Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:

Periodo Notturno


1) Rumore traffico Strada Bosco Marengo e Autostrada A262) Polo S.R.T. chiuso

22.14 22.15 22.16 22.17 22.18 22.19 22.20 22.21 22.22 22.23 22.24

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

70

75

80dBA

Novi _ P1-N

Novi _ P1-N

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

5

10

15

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%

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100Ln

Novi _ P1-N

Novi _ P1-N

LA01 = 47.6 dB(A)

LA05 = 44.6 dB(A)

LA10 = 43.3 dB(A)

LA50 = 39.1 dB(A)

LA90 = 35.9 dB(A)

LA95 = 35.4 dB(A)

LAFmax = 52.1 dB(A)

LAFmin = 33.0 dB(A)

LAeq = 40.5 dB(A)

dBA






Postazione P2 - Cascina Algara - Vista verso il ricettore

Postazione P2 - Cascina Algara - Vista verso il Polo S.R.T.






22/06/2010 - 11.20.03Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:


Postazione P2 - Cascina Algara

1) Rumore traffico Strada Bosco Marengo e Autostrada A26 (principale) Traffico molto intenso di mezzi pesanti (su 10': 44 VL, 15 VP)2) Rumore di fondo impianti ILVA, Autostrada A26 (sorrgenti secondarie)3) Contributo acustico Polo S.R.T. secondario rispetto alle restanti sorgenti

11.20 11.21 11.22 11.23 11.24 11.25 11.26 11.27 11.28 11.29 11.30

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

70

75

80dBA

Novi _ P2-D1

Novi _ P2-D1

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

5

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15

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%

0

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40

50

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80

90

100Ln

Novi _ P2-D1

Novi _ P2-D1

LA01 = 47.9 dB(A)

LA05 = 45.8 dB(A)

LA10 = 45.1 dB(A)

LA50 = 40.9 dB(A)

LA90 = 37.7 dB(A)

LA95 = 37.0 dB(A)

dBA

LAFmax = 53.5 dB(A)

LAFmin = 35.0 dB(A)

LAeq = 42.2 dB(A)






22/06/2010 - 13.03.04Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:



1) Rumore traffico Strada Bosco Marengo e Autostrada A26 (principale) Traffico molto intenso di mezzi pesanti (su 10': 38 VL, 19 VP)2) Rumore di fondo impianti ILVA, Autostrada A26 (sorrgenti secondarie)3) Polo S.R.T. e cantiere ampliamento discarica S.R.T. chiusi per pausa pranzo

13.03 13.04 13.05 13.06 13.07 13.08 13.09 13.10 13.11 13.12 13.13

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

70

75

80dBA

Novi _ P2-D2

Novi _ P2-D2

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

5

10

15

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%

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100Ln

Novi _ P2-D2

Novi _ P2-D2

LA01 = 49.2 dB(A)

LA05 = 46.1 dB(A)

LA10 = 45.2 dB(A)

LA50 = 40.8 dB(A)

LA90 = 37.0 dB(A)

LA95 = 36.2 dB(A)

LAFmax = 53.0 dB(A)

LAFmin = 33.5 dB(A)

LAeq = 42.6 dB(A)

dBA






22/06/2010 - 22.30.05Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:

Periodo Notturno


1) Rumore traffico Strada Bosco Marengo e Autostrada A26 (principale)2) Rumore di fondo impianti ILVA, Autostrada A26 (sorrgenti secondarie)3) Polo S.R.T. chiuso

22.30 22.31 22.32 22.33 22.34 22.35 22.36 22.37 22.38 22.39 22.40

20

25

30

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40

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50

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80dBA

Novi _ P2-N

Novi _ P2-N

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

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%

0

10

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60

70

80

90

100Ln

Novi _ P2-N

Novi _ P2-N

LA01 = 43.8 dB(A)

LA05 = 41.7 dB(A)

LA10 = 40.7 dB(A)

LA50 = 37.8 dB(A)

LA90 = 35.3 dB(A)

LA95 = 34.6 dB(A)

LAFmax = 46.8 dB(A)

LAFmin = 33.2 dB(A)

LAeq = 38.5 dB(A)

dBA






Postazione P3 - Azienda Agricola Castelgazzo - Vista verso il ricettore

Postazione P3 - Azienda Agricola Castelgazzo - Vista verso la discarica S.R.T.






22/06/2010 - 12.29.30Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:


Postazione P3 - Azienda Agricola Castelgazzo

1) Autostrada A26 sorgente sonora principale = rumore di fondo2) Rumore Polo S.R.T. praticamente impercettibile3) Suoni naturali (avifauna, fruscio grano) e abbaiare cane lontano (trascurabile)

12.29 12.30 12.31 12.32 12.33 12.34 12.35 12.36 12.37 12.38 12.39

20

25

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80dBA

Novi _ P3-D1

Novi _ P3-D1

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

5

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%

0

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100Ln

Novi _ P3-D1

Novi _ P3-D1

LA01 = 44.0 dB(A)

LA05 = 39.3 dB(A)

LA10 = 38.6 dB(A)

LA50 = 36.8 dB(A)

LA90 = 35.4 dB(A)

LA95 = 35.1 dB(A)

LAFmax = 50.7 dB(A)

LAFmin = 33.9 dB(A)

LAeq = 37.5 dB(A)

dBA






22/06/2010 - 13.41.05Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:



1) Autostrada A26 sorgente sonora principale = rumore di fondo2) Transito treno merci su linea ferroviaria a t = 12.39 (ad oltre 250 m)3) Polo S.R.T. chiuso per pausa pranzo

13.41 13.42 13.43 13.44 13.45 13.46 13.47 13.48 13.49 13.50 13.51

20

25

30

35

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80dBA

Novi _ P3-D2

Novi _ P3-D2

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

0

5

10

15

20

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%

0

10

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100Ln

Log1sRTA.007(27) Time History

Log1sRTA.007(27) Time History

LA01 = 44.8 dB(A)

LA05 = 43.6 dB(A)

LA10 = 42.7 dB(A)

LA50 = 38.3 dB(A)

LA90 = 36.4 dB(A)

LA95 = 36.0 dB(A)

LAFmax = 52.3 dB(A)

LAFmin = 33.6 dB(A)

LAeq = 38.4 dB(A)

dBA






22/06/2010 - 22.56.03Data - Ora misura:

Postazione:

Condizione:

Annotazioni:

Periodo Notturno


Autostrada A26 sorgente sonora principale = rumore di fondo

22.56 22.57 22.58 22.59 23.00 23.01 23.02 23.03 23.04 23.05 23.06

20

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30

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80dBA

Novi _ P3-N

Novi _ P3-N

20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

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%

0

10

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60

70

80

90

100Ln

Novi _ P3-N

Novi _ P3-N

LA01 = 38.1 dB(A)

LA05 = 37.1 dB(A)

LA10 = 36.7 dB(A)

LA50 = 35.1 dB(A)

LA90 = 33.4 dB(A)

LA95 = 33.1 dB(A)

LAFmax = 38.8 dB(A)

LAFmin = 32.3 dB(A)

LAeq = 35.3 dB(A)

dBA

All.5 Novi - srtspa.it · 2020. 12. 11. · 2 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO 2.1 AREA DI STUDIO Il...

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