ÀL’impresa che opera in concorrenza perfetta non può ... · ESI I MODULO 65 Il Monopolio e la...
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ESI I MODULO 65
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
L’impresa che opera in concorrenza perfetta non può fissare il prezzo(price taker)
Le imprese che godono di potere di monopolio godono di un margine didiscrezionalità nella fissazione
p
q
P(q)R’(q)
pm
qm
La fissazione del prezzo da parte di un monopolista
Fissato il prezzo pm:
• I consumatori relativi al segmento a di domanda acquistano• I consumatori relativi al segmento b di domanda
non acquistano
Ogni consumatore acquistauna sola unità del bene
a
b
ESI I MODULO 66
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
Problema del Monopolista: come raggiungere il segmento di mercato b
I soluzione: riduzione di prezzo.
• L’aumento del ricavo totale derivante dalla vendita di un numero maggiore di unità ad un prezzo p<pm.
• La diminuzione del ricavo totale derivante dalla vendita dell’output complessivoad un prezzo più basso
II soluzione: prezzi non uniformi.
• Fissare un prezzo differente per ogni unità acquistata
DISCRIMINAREUn produttore discrimina di prezzo quando due unità dello
stesso bene fisico sono vendute a prezzi diversi allo stesso consumatore o a diversi consumatori
ESI I MODULO 67
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
•1. Tipologie di prezzi non uniformi
•2. Condizioni necessarie per discriminare
•3. Tipi di discriminazione
•4. Effetti sul benessere sociale
ESI I MODULO 68
•1. Tipologie di prezzi non uniformi
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
• Tariffa in due parti
• Sconti sulle quantità
•Vendita abbinata di due o più beni
ESI I MODULO 69
Tariffa in due parti
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
Il prezzo legato all’acquisto di un bene/servizio si compone di due parti:
• una componente fissa (premio) che il consumatore paga indipendentementedal consumo del bene/servizio
• una componente variabile legata alla quantità consumata del bene/servizio
ESI I MODULO 70
Tariffa in due parti.
Bene \ Servizio Premio Tariffavariabile
Telefono, Gas, Elettricità Canone n. unitàconsumate
Taxi Tariffa iniziale Distanzapercorsa
Circolo Sportivo Quota Iscrizione Accesso allestrutture
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
ESI I MODULO 71
Sconti sulle quantità.
Il prezzo del bene/servizio varia con il numero di unità del bene acquistate dal cliente(utilità marginale decrescente): buoni sconto, tariffe elettriche.
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
Vendita abbinata (collegata) di due o più beni.
Il consumatore può acquistare il bene/servizio se e solo se acquista un altro bene:
acquisto di un bene durevole più i servizi di assistenza, acquisto macchina Polaroid e relativa pellicola, acquisto fotocopiatrice e carta della stessa marca fotocopiatrice.
ESI I MODULO 72
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
2. Condizioni necessarie per discriminare
Condizioni necessarie per discriminare
•a. Potere di monopolio
•b. Conoscere le disponibilità a pagare dei consumatori i.e.conoscere i prezzi di riserva dei consumatori
•c. Impedire l’arbitraggio
ESI I MODULO 73
Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
c. Impedire l’arbitraggio: evitare che i consumatori che hanno acquistato il benead un prezzo più basso lo rivendano a coloro che sono disposti a pagare un prezzo più alto.
Caratteristiche merceologicheGaranzieAdulterazione del prodottoClausole ContrattualiIntegrazione Verticale
ESI I MODULO 74
3. Tipi di discriminazione Il Monopolio e la Discriminazione di Prezzo
Discriminazione di primo grado o perfetta.
Il produttore conosce esattamente la curva di domanda di ogni consumatore e conseguentemente si appropria di tutto il suo surplus
Discriminazione di secondo grado
Il produttore non riesce ad appropriarsi in modo completo del surplus del consumatore. Il produttore non conosce le caratteristiche della funzione di domanda dei consumatori. L’appropriazione parziale del surplus avviene mediante meccanismi di autoselezione.
Discriminazione di terzo grado.
Il produttore non riesce ad appropriarsi in modo completo del surplus del consumatore. Il produttore conosce alcune caratteristiche della funzione di domanda dei consumatori. L’appropriazione parziale del surplus avviene sfruttando le caratteristiche note.
ESI I MODULO 75
pm
DL: Perdita Secca
p(q): Domanda singolo consumatore
p
q
p(q)
C’
R’
qm
pc
p
q
p(q)
C’
R’
qc
CS: Surplus del Consumatore
R: Rendita
mmm
mmmm
mm
CSW
)c(q-qp
q p
+π=
=π
,mmcccccmD
ccccmD
WWCS )c(q-qp
q qp CST
π>>=+=π
+= ;
Discriminazione di prezzo di primo grado o perfetta
ESI I MODULO 76
Discriminazione di prezzo di primo grado o perfetta
Q(p): Domanda complessiva di n consumatori caratterizzati da identica funzione didomanda
;nQp
n)Q(CST
cc
ccmD +=
Tariffa pagata da ogni consumatore
ESI I MODULO 77
Il produttore conosce alcune caratteristiche della funzione di domanda dei consumatori. Ad esempio un produttore divide la domanda dei consumatori per classi di età. Le classi di etàsono individuate in modo tale che le domande ad esse associatesiano indipendenti
{ }
{ }
( )
ii
'i
ii
n
1iii
n
1iin21
n21
p CpL
p
mo-i mercato sulc.p.o la imponendo
QCqp
cui da
qQ qqq
ppp
η=−=⇒=
∂π∂
−=π
=⇒
∑
∑
=
=
10
,...,,
,...,,
ESI I MODULO 78
Tariffa volo New York – Los Angeles CostoPrima Classe 2000Economica Ordinaria 1200Turistica 500
Elasticità Domanda trasporto passeggeri prezzo redditoPrima Classe 0.3 1.2Economica Ordinaria 0.4 1.2Turistica 0.9 1.8
Fonte: New York Times 1987.
ESI I MODULO 79
Margine di contribuzione relativo (%) per differenti modelli di auto in Europa
Modello Belgio Francia Germania Italia Gran bretagnaFiat Uno 7.6 8.7 9.8 21.7 8.7Nissan Micra 8.1 23.1 8.9 36.1 12.5Ford Escort 8.5 9.5 8.9 8.9 11.5Peugeot 405 9.9 13.4 10.2 9.9 11.6Mercedes 190 14.3 14.4 17.2 15.6 13.2(Note: prezzi prima delle tasse)
Fonte: Verboven F. International Price Discrimination in the European Car Market. Rand Journal of Economics (1996).
ESI I MODULO 80
Discriminazione di terzo grado vs prezzo uniforme
( ) QcQC qQ n
1ii == ∑
=
Prezzo Uniforme ( ) ( )
( )
(1) q
q
pqp
q
pcpL
cui da
qpqcp
p
cpopQcp
n
iii
n
ii
n
i
i
n
ii
p
n
ii
n
i
i
∑
∑
∑
∑
∑∑
=
=
=
=
==
η=
∂∂
−=−=
=+
∂∂−=
∂π∂
−=π
1
1
1
1
110
ESI I MODULO 81
Invertendo la (1) è immediato ottenere
q
q
L n
ii
n
iii
p ∑
∑
=
=η
=
1
11
da cui segue
L L p
p minmaxmaxmin
111η
<<η
⇒η<<η
I consumatori nei mercati con bassa elasticità sono danneggiati dalladiscriminazione e preferirebbero un prezzo uniforme.I consumatori in mercati molto elastici preferiscono la discriminazione
ESI I MODULO 82
Variaz. complessiva di benessere
n1,...,i q e p mi
mi =
Monopolio Discriminate
( )
( ) (1) qcp
n1,...,i ;pDq
i
n
ii
ii
∑=
−=π
==
1Siano
le quantità ottime, allora il surplus del consumatore (CSmD), la rendita delproduttore (RPmD) e il benessere sociale (WmD) nel caso di discriminazione sono dati da:
( ) ( ) ( )
( )(2) SCRPW
qcp RP
n1,...,i dppDpCS pCSCS
mDmDmD
n
i
mi
mi
mD
*pp iii
mii
n
i
mii
mDmi
+=
−=
===
∑
∫∑
=
=
1
1
Discriminazione di prezzo di terzo grado
ESI I MODULO 83
Monopolio Discriminate
( )
( ) (3) qcp
n1,...,i ;pD q
i
n
i
i
∑=
−=π
==
1
n1,...,i q e p mi
m =le quantità ottime, allora il surplus del consumatore, (CSmU),la rendita del produttore (RPmU) e il benessere sociale (WmU)nel caso di prezzo uniforme sono dati da:
( ) ( ) ( )
( )(4) SCRPW
qcp RP
n1,...,i pdpDpCS pCSCS
mUmUmU
n
i
mi
mmU
*pp i
mi
n
i
mi
mUm
i
+=
−=
===
∑
∫∑
=
=
1
1
Discriminazione di prezzo di terzo grado
Siano
ESI I MODULO 84
La Variazione Complessiva del Benessere
( ) ( )[ ] ( ) ( )[ ] (5) qcpqcppSCpSC
WWWn
i
n
i
mi
mmi
mi
mi
mii
mUmD
∑ ∑= =
−−−+−=
=−=∆
1 1
La relazione (5) ammette un Upper e un Lower Bound. Per dimostrare ciòsi considerino le seguenti relazioni:
( )
( ) 0
0
''
'
>∂
∂−=
<−=∂
∂=
ppDCS
(6) pDp
CSCS
Discriminazione di prezzo di terzo grado
ESI I MODULO 85
Le relazioni (6) implicano la convessità della funzione CS rispetto al prezzo p
Individuazione del UB
( ) pCS ii
( ) pCS mi
( ) pCS mi i
mi
pmp
mi
m pp <
ip
Discriminazione di prezzo di terzo grado
ESI I MODULO 86
Individuazione del UB
Dalla (5) e dalla (7) è immediato ottenere
0<−=∆ mi
mii qqq
Discriminazione di prezzo di terzo grado
)pp)(p(Di)p(CSi)p(CSi
seguecui da
)p(Di)p('CSpp
)p(CSi)p(CSi
mim
mim
mi
mi
miim
im
mm
i
−≤−
=−≤−−
( ) ( )
( )∑
∑∑
=
==
−−=
=
−−−+−≤
n
1i
mi
mim
n
1i
mim
mi
mi
n
1i
mim
mi
qqcp
qcpqcp)pp)(p(DiW∆
(7)
ESI I MODULO 87
Individuazione del LB
( ) pCS ii
( ) pCS mi
( ) pCS mi i
mi
p mpi
p
mi
m pp >
Discriminazione di prezzo di terzo grado
ESI I MODULO 88
Individuazione del LB
Dalla (5) e dalla (9) è immediato ottenere
0>−=∆ mi
mii qqq
Discriminazione di prezzo di terzo grado
)pp)(p(D)p(CSi)p(CSi
seguecui da
)p(D)p('CSpp
)p(CSi)p(CSi
mm
imimm
i
mimim
mi
mm
i
−−≥−
−=≥−−
(9)
( ) ( )
( )∑
∑∑
=
==
−−=
=
−−−+−−≥
n
1i
mi
mi
mi
n
1i
mim
mi
mi
n
1im
mimi
qqcp
qcpqcp)pp)(p(DW∆
ESI I MODULO 89
Dalla (8) e dalla (10) segue
( ) ( ) (11) qcpWqcpn
ii
mn
ii
mi ∑∑
==∆−≤∆≤∆−
11
• Se
(12) qqqn
pp
n
p n
ii
n
i
mi
n
i
mi
n
i
mi
n
i
m
∑∑∑∑∑
===
== <∆⇒>⇒<=111
11 0
• Se
(13) qqqn
pp
n
p n
ii
n
i
mi
n
i
mi
n
i
mi
n
i
m
∑∑∑∑∑
===
== >∆⇒<⇒>=111
11 0
Discriminazione di prezzo di terzo grado
ESI I MODULO 90
Discriminazione di prezzo di terzo grado
Dalle relazioni (12) e (13) è immediato ricavare che:
La discriminazione di prezzo riduce il benessere se non aumenta la produzione totale
(12) qqqn
pp
n
p n
ii
n
i
mi
n
i
mi
n
i
mi
n
i
m
∑∑∑∑∑
===
== <∆⇒>⇒<=111
11 0
(13) qqqn
pp
n
p n
ii
n
i
mi
n
i
mi
n
i
mi
n
i
m
∑∑∑∑∑
===
== >∆⇒<⇒>=111
11 0
ESI I MODULO 91
Discriminazione di prezzo di terzo grado
Alcune tipologie di discriminazione di prezzo di terzo grado
Basing Point Price (Prezzo del Punto Base)
• Fissare prezzi differenti in funzione della distanza dal sito produttivo
Sistema utilizzato dall’industria dell’acciaio americano fra il 1901-1948
Caratteristiche Industria:
•1. Numero imprese (rispetto altre industrie): medio•2. Grado di concentrazione: R4 =60% •3. Differenziazione produttiva bassa•4. Elasticità domanda bassa•5. Ordini su grandi lotti•6. Tasso progresso tecnologico basso
ESI I MODULO 92
Discriminazione di prezzo di terzo grado
Il Basing Point Price nell’industria dell’acciaio americano fra il 1901-1948
Prezzodi mercato
$
40 $: prezzo di una tdi acciaio a Pitts.
7.6 $: prezzo di trasportodi una t di acciaio daPitts. a Chic.
localitàPittsburg Chicago
Punto Base
40 $
47.6 $
Prezzo del Punto Base:47.6 $
ESI I MODULO 93
Fissando il prezzo di una t di acciaio a 47.6 nell’industria, le aziende che vi operano ottengono:• Un guadagno derivante dalla differenza fra il prezzo alla produzione (40 $)e il prezzo praticato in tutta l’industria (47.6 $) che tiene conto delladistanza fra la località scelta come punto base e il sito produttivo più lontano
• Un meccanismo che garantisce l’affermarsi di accordi collusivi
localitàPittsburg Chicago
Punto Base
40 $
ConsumatoreIndifferente
47.6 $Mercato servito da Pittsburg
Mercato servito da Chicago
ESI I MODULO 94
Discriminazione di prezzo di terzo grado
Controlli verticali come strumento discriminatorio
Il monopolista, M, produce un solo bene utilizzato da due settori, 1 e 2, caratterizzati da differenti elasticità ε1 e ε2 (ε2 > ε1). Per Hp le imprese nei due settori hanno costi nulli e il bene prodotto in un settore può essere impiegato come input nell’altro settore. Il monopolista sostiene un costo marginalepari a c
( )
( ) c p 1
pcpL
c p 1p
cpL
22
11
ε−=⇒
ε=−=
ε−=⇒
ε=−=
/11
/11
*
2
22
*
1
11
2
1M
12
ε1 ε2.
*1
p *2
p
**12
pp <
ESI I MODULO 95
Controlli verticali come strumento discriminatorio
Il Monopolista per discriminare deve vendere ad un prezzo p1 nel mercato 1 e a un prezzo p2nel mercato 2 (p2< p1).Tuttavia le imprese del settore 1 acquisteranno dal settore 2 (arbitraggio)
Soluzione.• Il monopolista a monte si integra a valle
con una azienda del settore 2• Fissa il prezzo finale di questa impresa a p2• Vende a tutte le altre imprese nel settore 2
il bene da lui prodotto a p1
M
12
ε1 ε2.
*1
p *1
p
*2p
Il caso.Negli USA l’ALCOA negli anni 50 aveva potere di monopolio nella produzione dei lingotti di alluminio vergine, un bene intermedio: l’ALCOAsi integrò in mercati con forte elasticità delladomanda (fogli di alluminio) e, attraverso la sua politica di determinazione del prezzo del bene intermedio, ha eliminato la concorrenza a valle.
ESI I MODULO 96
Discriminazione di prezzo di secondo grado
Il produttore non conosce le caratteristiche della funzione di domanda dei consumatori. L’appropriazione parziale del surplus avviene mediante meccanismi di autoselezione.
p
q
p’
p*
q’ q
p’
p**
q’’
p Funzione di domandanon nota
Consumatore 1 Consumatore 2
CS1 CS2
ESI I MODULO 97
Discriminazione di prezzo di secondo grado
La soluzione migliore per il monopolista è rappresentata dalla fissazione diuna tariffa in due parti (T): T=F+pq.
Ma ciò fa nascere due ordini di problemi
• Come fissare il premio (F).
• Come fissare la parte variabile (p).
ESI I MODULO 98
q
p’
p*
q’ q
p’
p**
q’’
p
Consumatore 1 Consumatore 2
CS1 CS2
p
Il monopolista sceglie una sola tariffa in due parti:• può fissare una tariffa ove il premio fisso è CS2 e il prezzo e p’• può fissare una tariffa ove il premio fisso è CS1 e il prezzo e p’
ESI I MODULO 99
Discriminazione di prezzo di secondo gradoIndividuazione della tariffa ottima
[ ]parti due in tariffa pqFT
qU qU q qqV
)( preferenza la esprime che parametro
i
iiii
i
21i
;
0)(,0)(1,0;2
)1(1)(
:
'''2
+=
<>⇒∈−−=
θ<θθ
Sia:
La funzione di utilità del generico consumatore i, dove:
(1) 1,2:i acquista non se 0
unità q consuma e T paga seTqVqU iii
ii −θ
=)(
)(
La funzione di domanda del generico consumatore è ottenibile derivando la (1) rispetto a qi:
( ) (2) pqFqqU ii
iqiiq ii
−−
−−θ=2
11max)(max2
ESI I MODULO 100
Derivando rispetto a qi la (2) è immediato ricavare la funzione di domanda di ogni consumatore:
(3) 1,2 :i pqi
i θ−=1
Quindi il CS del generico consumatore i è dato da:
( ) ( ) ( ) (4) p0.5pppCSi
i
iii θ
−θ=
θ
−−θ=2
1
Se λ ∈ [0,1] rappresenta la frazione dei consumatori con preferenza θ1 allora la domanda di mercato è data da
(5) p -1 pqqQµ
=
θ
λ−+θλ−=λ−+λ=
2121
11)1(
Dove
(6) 21
11θ
λ−+θλ=
µ
ESI I MODULO 101
La determinazione della tariffa F
Essendo per la (4):
( ) ( ) (7) pCSpCS 21 <
Allora:
( ) ( ) (8) ppCSF1
21
15.0
θ−θ==
Sia c< θ1 < θ2 allora la funzione di profitto del monopolista è pari a
( ) ( ) ( ) ( ) (9) pcp pQcppCSMaxp
µ−−+
θ−θ=−+ 15.01
21
1
Derivando la (9) rispetto a p e risolvendo è immediato ottenere il prezzo ottimo:
(10) ccpD
11
1
22 θµ−=
µ−θθ=
ESI I MODULO 102
Considerazioni
Allora la perdita di profitto causata dalla riduzione di prezzo è compensata dall’aumento del premio
Se il monopolista fissasse un prezzo uniforme la funzione di domanda è data da:
(11) pQµ
−=1
Il profitto è data da:
( ) ( ) (12) pcpQcp
µ−−=−=π 1
Essendo:
(13) p 2
cp DU >µ+=e
( ) ( ) 0 pp
pCSpF <
θ−θ−=
∂∂=
∂∂
1
11
ESI I MODULO 103
Considerazioni
Il profitto conseguito dal monopolista è sicuramente inferiore a quello ottenuto mediante l’utilizzo di una tariffa in due parti nel caso in cui le preferenze dei consumatori siano note.
Il monopolista può effettuare una discriminazione di terzo grado e conseguire un profitto più elevato di quello ottenuto attraverso una solatariffa in due parti.
Tuttavia il monopolista per discriminare di primo grado o di terzo gradodeve avere molte più informazioni sulla domanda di ogni consumatore
Imporre a consumatori distinti tariffe diverse per l’acquisto dello stesso bene potrebbe essere vietato.
ESI I MODULO 104
Tariffe in due parti doppie
Il monopolista offre più di un profilo tariffario per estrarre il surplus del consumatore
( )
[ ]parti due in tariffa pqFT
qU qU q qqV
preferenza la esprime che parametro
iii
iiii
i
21i
;
0)(,0)(1,0;2
)1(1)(
:
'''2
+=
<>⇒∈−−=
θ<θθ
Sia:
La funzione di utilità del generico consumatore i, dove:
(1) 1,2:i acquista non se 0
unità q consuma e T paga seTqVqU iiiii
ii −θ
=)(
)(
ESI I MODULO 105
Tariffe in due parti doppie
La funzione obiettivo del monopolista è data da:
( ) ( )( ) (2) cqTcqTm2211 1 −λ−+−λ=Π
Vincoli:
( )( ) ( ) (3b) TqVTqV
(3a) 0TqV
22
1
1122
11
−θ≥−θ≥−θ
Per quanto mostrato nel caso di una sola tariffa doppia la scelta ottima del monopolista è rappresentata dal fissare:
( ) (4) qVT 1 11 θ=
( ) ( ) ( ) (5) qVqVT 2 11222 θ−θ−θ=
Da cui segue per la (3b):
ESI I MODULO 106
Tenendo conto della (4) e della (5) la (2) può essere scritta come
( )( ) ( ) ( ) ( ) ( )( ) (6) cqqVqVcqqVm
qq 211222111,1max
21
−θ−θ−θλ−+−θλ=Π
Derivando la (6) rispetto a q1
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) 0c-qVqVqVq
m=λθλ−+θλ−−λθ⇒=
∂Π∂
1'
11'
21'
11
110
La precedente può essere scritta come
( ) ( ) ( ) ( ) cqVcqV =
θθ
λλ−−
λθ⇒λ=
θθλ−−θ
1
21
'1
1
21
'1
1111
Da cui segue
( )( )
(7) cqV
θ
θ−θλ
λ−−=θ
1
121
'1 11
ESI I MODULO 107
Derivando la (6) rispetto a q2
( ) cqVcq
m=λθ⇒=
∂Π∂
2'
22
Considerazioni
Il consumatore con preferenza θ1 non acquista se
( )
( )
seovveroqV
2
12
1
12
1'
1
011
0
θθ−θ<λ⇒<
θθ−θ
λλ−−
<θ
ESI I MODULO 108
Nel caso in cui entrambi i consumatori sono serviti allora è immediato osservare
( ) ( ) ( )
( ) ( ) cqVqU
c cqVqU
=θ=
>
θ
θ−θλ
λ−−=θ=
2'
22'
1
121
'11
'
11
I consumatori che hanno prezzi di riserva più bassi consumano una quantità minore rispetto a quella ottimale
( ) (4) qVT 1 11 θ=
( ) ( ) ( ) (5) qVqVT 2 11222 θ−θ−θ=
ESI I MODULO 109
Composizione delle tariffe in due parti
q
T2
T1 Spesa
q
Spesa
ESI I MODULO 110
Esempio
Nel 1996 il mercato della telefonia mobile inglese era caratterizzato da quattro operatori:Vodaphone, Cellnet, Orange e One2One. La One2One nell’ottobre dello stesso anno presento i seguenti schemi tariffari
One2One Bronze One2OneGoldCanone Mensile £ 17.50 £ 36Costo per scatto nel Week-end 29p 18p
Fonte. Cabral L.M. B. Introduction to Industrial Organization. MIT Press. 2000
ESI I MODULO 111
Vendite Collegate
Una vendita collegata di due o più beni è una vendita in cui un consumatore puòacquistare un prodotto solo se ne acquista anche un altro
• Vendita a pacchetto: due o più prodotti venduti solo in proporzioni fisse
• Vendita abbinata vincolata: acquisto di un bene base consumato in quantità fissa(una unità) e un bene complementare consumato in quantità variabili
ESI I MODULO 112
Vendita a pacchetto: due o più prodotti venduti solo in proporzioni fisse
Il prezzo di Microsoft Office negli USA nel 1993 era di 750$. Ilprodotto comprendeva le seguenti applicazioni il cui prezzo unitario di vendita è riportato di fianco:
Excel 495$Word 495$Powerpoint 495$Access 495$Microsoft Mail 80$
Se le applicazioni fossero state vendute separatamente il ricavo conseguitodalla Microsoft sarebbe stato di 2060$.
Fonte. Cabral L.M. B. Introduction to Industrial Organization. MIT Press. 2000
ESI I MODULO 113
Vendita a pacchetto: due o più prodotti venduti solo in proporzioni fisse
Prezzo di RiservaNo. Users Word
ProcessorSpreadsheet
Writer 40 50 0Number Cruncher 40 0 50Generalist 20 30 30
Le possibili strategie di massimizzazione dei ricavi1. Vendita separata delle applicazioni ad un prezzo di 50
(RTWord Processor=2000, RTSpreadsheet =2000, RTTotale =4000 )2. Vendita separata delle applicazioni ad un prezzo di 30
(RTWord Processor =1800, RTSpreadsheet =1800, RTTotale =3600)3. Offrire oltre allo schema di prezzo 1. la possibilità di acquistare
entrambe le applicazioni al prezzo di 60(RTWord Processor=2000, RTSpreadsheet =2000, RTTotale =4000 ) (1.)
+(RTWord Processor+Spreadsheet =1200) (3.)
Fonte. Cabral L.M. B. Introduction to Industrial Organization. MIT Press. 2000