Potere di mercato - Unical€¦ · Monopolio e Monopsonio Sommario • Confronto Monopolio e...

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1 Potere di mercato Monopolio e Monopsonio Sommario Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo Costo del Monopolio in termini di benessere Una regola empirica per la determinazione del prezzo Origine del potere monopolistico Monopolio e politica economica Monopsonio Monopolio Un’impresa è un monopolio se . . . . . . è l’unico venditore di un prodotto. . . . il suo prodotto non ha buoni sostituti. . . . può influenzare il prezzo di mercato del proprio bene.

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Potere di mercato

Monopolio e Monopsonio

Sommario

• Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta

• Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo

• Costo del Monopolio in termini di benessere

• Una regola empirica per la determinazione del prezzo

• Origine del potere monopolistico

• Monopolio e politica economica

• Monopsonio

Monopolio

• Un’impresa è un monopolio se . . .

. . . è l’unico venditore di un prodotto.

. . . il suo prodotto non ha buoni sostituti.

. . . può influenzare il prezzo di mercato del proprio bene.

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Monopolio e concorrenza

Monopolista

E’ l’unico produttore

Ha una curva di domanda inclinata verso il basso

E’ un price maker cioè determina il prezzo

Riduce il prezzo per aumentare le vendite.

Monopolio e concorrenza

Impresa concorrenziale

E’ una dei tanti produttori.

Ha una curva di domanda orizzontale.

E’ un price taker cioè prende il prezzo come dato

Vende qualsiasi quantitativo allo stesso prezzo.

Il ricavo di un monopolista

• Ricavo medio

RT/Q = RMe = P

• Ricavo marginale

RT/Q = RM

Il ricavo marginale non è uguale al prezzo come nel caso della concorrenza perfetta.

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Ricavo totale, medio e marginale di un’impresa monopolistica

Quantità Prezzo Ricavo totale Ricavo medio Ricavo marginale

Q P RT=PxQ RMe=RT/Q RM=RT/Q

0 11 0 — — 1 10 10 10 10 2 9 18 9 8 3 8 24 8 6 4 7 28 7 4 5 6 30 6 2 6 5 30 5 0 7 4 28 4 –2 8 3 24 3 –4

Ricavo marginale di un monopolista

• Il ricavo marginale di un monopolista è sempre inferiore al prezzo del bene che produce.

La curva di domanda è inclinata verso il basso.

Per vendere una quantità superiore del bene, l’impresa deve offrirlo a un prezzo più basso.

Ricavo marginale di un monopolista

Quando il monopolista aumenta la quantità venduta,

sortisce due effetti sul ricavo totale (P x Q).

Es. se impresa aumenta di 1 unità la quantità

L’effetto produzione - aumento della quantità provoca un aumento del ricavo: 1xP

L’effetto prezzo - l’aumento della quantità di 1 unità, poiché curva di domanda inclinata verso il basso, fa diminuire il prezzo.

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Ricavo marginale di un monopolista

L’effetto prezzo

Se il monopolista aumenta la quantità di 1 unità, il prezzo diminuisce per tutte le unità vendute e non solo su quella aggiuntiva, si avrà perciò un minore ricavo pari a

Quindi

Q

PQ

Q

PQPRM

Effetto

prezzo Effetto

produzione (+) (-)

Ricavo marginale di un monopolista

• La curva del ricavo marginale giace sempre al di sotto della curva di domanda.

Domanda e ricavo marginale di un monopolista

Quantità d’acqua

Prezzo

11

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

-1

-2

-3

-4

Domanda (ricavo medio)

1 2 3 4 5 6 7 8

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Domanda e ricavo marginale di un monopolista

Quantità d’acqua

Prezzo

11

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

-1

-2

-3

-4

Domanda (ricavo medio) Ricavo

marginale

1 2 3 4 5 6 7 8

Sommario

Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta

• Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo

• Costo del Monopolio in termini di benessere

• Una regola empirica per la determinazione del prezzo

• Monopolio e politica economica

• Monopsonio

Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

• Un monopolista massimizza il profitto producendo la quantità per cui il ricavo marginale è uguale al costo marginale.

• Il monopolista usa la curva di domanda per individuare il prezzo che i consumatori sono disposti a spendere per ogni data quantità di bene.

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Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

Quantità 0

Domanda

Ricavo marginale

Ricavi Costi e

Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

Quantità 0

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

Ricavi Costi e

marginale

Costo

Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

Quantità 0

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

A

marginale

Ricavi Costi e

Costo

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Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

Quantità 0

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

1. L’intersezione della curva del ricavo marginale con quella del costo marginale determina la quantità che massimizza il profitto ...

A

Ricavi

Costi e

Costo marginale

Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

Quantità QMAX 0

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

1. L’intersezione della curva del ricavo marginale con quella del costo marginale determina la quantità che massimizza il profitto ...

A

Ricavi Costi e

Costo marginale

Massimizzazione del profitto in regime di monopolio

Prezzo di

Quantità QMAX 0

Domanda

Costo medio totale

Ricavo marginale

B

1. L’intersezione della curva del ricavo marginale con quella del costo marginale determina la quantità che massimizza il profitto ...

A

2. …e la curva di domanda individua il prezzo coerente con tale quantità.

Ricavi Costi e

monopolio

Costo marginale

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Differenza tra impresa concorrenziale e

impresa monopolistica • Per un’impresa concorrenziale, il prezzo è

uguale al costo marginale

P = RM = CM

• Per un’impresa monopolistica, il prezzo è maggiore del ricavo marginale

P > RM = CM

Il profitto del monopolista

Prezzo di

totale

Quantità QMAX 0

Costi e Ricavi

Domanda

Costo marginale

Ricavo marginale

Costo medio totale

monopolio

Costo medio

Il profitto del monopolista

Prezzo di

Quantità QMAX 0

Costi e Ricavi

Domanda

Costo marginale

Ricavo marginale

B

C

E

D

Profitto di Costo medio totale

monopolio

Costo medio

totale

monopolio

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Il profitto del monopolista

• Il monopolista riceverà profitti finché il prezzo è maggiore del costo medio totale.

Un esempio

La parte (a) mostra il ricavo totale R, il costo

totale C e il profitto, vale a dire la differenza

tra i primi due.

La parte (b) mostra il ricavo medio e

marginale e il costo medio e marginale.

Il livello di produzione che massimizza il

profitto è Q* = 10, ossia il punto in cui il

ricavo marginale è equivalente al costo

marginale. A questo livello di produzione,

l’inclinazione della curva del profitto è zero e

le curve del ricavo totale e del costo totale

hanno la stessa pendenza.

Il profitto per unità è €15, la differenza tra il

ricavo medio e il costo medio. Poiché si

producono 10 unità, il profitto totale è pari a

€150.

Costo di produzione: C(Q) = 50 + Q2

Domanda: P(Q) = 40 – Q

Sommario

Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta

Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo

• Costo del Monopolio in termini di benessere

• Una regola empirica per la determinazione del prezzo

• Origine del potere monopolistico

• Monopolio e politica economica

• Monopsonio

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Il costo del monopolio in termini di benessere

• Il monopolio porta ad un’allocazione inefficiente delle risorse e all’incapacità di massimizzare il benessere economico totale.

• Il monopolista produce meno della quantità socialmente efficiente di prodotto.

Il costo del monopolio in termini di benessere

• Nel momento in cui un monopolista pratica un prezzo superiore al costo marginale, alcuni potenziali consumatori si trovano nella condizione di valutare il bene più del costo marginale, ma meno del prezzo di monopolio e decidono di non acquistarlo.

La perdita secca

• Poiché il monopolista applica un prezzo superiore al costo marginale, si crea un differenziale tra la disponibilità a pagare del consumatore e il costo del produttore.

Questo differenziale provoca una caduta della quantità prodotta al di sotto del livello socialmente ottimale.

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La perdita secca

Quantità 0 Quantità efficiente

Prezzo di

Quantità di monopolio

Domanda Ricavo marginale

Costo marginale Prezzo

monopolio

Equilibrio di monopolio

• Il livello di produzione che massimizza il profitto del monopolista è inferiore a quello di concorrenza perfetta

• Il monopolista applica un prezzo superiore al Costo Marginale: alcuni consumatori decidono di non acquistare il bene, pur attribuendogli un valore superiore al costo marginale.

La perdita secca

Quantità 0 Quantità efficiente

Prezzo di

Quantità di monopolio

Perdita

Domanda Ricavo marginale

Costo marginale Prezzo

monopolio

secca

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Ricerca della rendita

• Il costo sociale del potere monopolistico può superare la perdita secca se l’impresa adotta un comportamento di ricerca della rendita: investire denaro in attività socialmente improduttive (es. attività lobbistiche, pubblicitarie e attività legali per contrastare antitrust) per acquisire, mantenere o esercitare un monopolio.

Esempio

• Impresa monopolistica con seguente curva di domanda

P=100-0.01Q

• Funzione di costo

CT=50Q+30000

Determinare Q, P e profitto.

Determinare la perdita secca.

Sommario

Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta

Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo

Costo del Monopolio in termini di benessere

• Una regola empirica per la determinazione del prezzo

• Origine del potere monopolistico

• Monopolio e politica economica

• Monopsonio

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Una regola empirica per la determinazione del prezzo

• ED elasticità della domanda per l’impresa

Q

P

P

QPP

Q

PQPRM

DE

1

DEPPRM

1

Una regola empirica per la determinazione del prezzo

Max profitto: RM = CM

DEP

CMP 1

DEPPCM

1

Ricarico sul costo

marginale (mark-up)

come % del prezzo

Deve essere

uguale all’inverso

di ED

Una regola empirica per la determinazione del prezzo

Il monopolista pratica un prezzo superiore al CM. Ma di un importo inversamente proporzionale all’elasticità della domanda.

Esprimendo il prezzo come ricarico sul CM

)/1(1 DE

CMP

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Una regola empirica per la determinazione del prezzo

• Se la domanda è estremamente elastica, Ed è un valore negativo grande in valore assoluto e il prezzo sarà molto vicino al costo marginale.

Es. CM=10 ED=-2 P=10/(1-0.5)=20 ED=-4 P=10/(1-0.25)=13 • Il monopolista non produrrà mai una quantità che si

trovi sulla porzione anelastica della curva di domanda, ovvero dove Ed <-1.

Se Ed=-0.5 1/Ed=-2 : Se l’impresa diminuisce la quantità del 10% si ha un aumento del prezzo del 20% e i ricavi aumentano del 10%, al Monopolista conviene ridurre la produzione

Misurazione del potere monopolistico

Ricordiamo : per l’impresa concorrenziale, il prezzo è uguale al costo

marginale; per l’impresa con potere monopolistico, il prezzo è superiore al

costo marginale.

● Indice Lerner del potere monopolistico Misura del potere monopolistico

calcolato come eccedenza di prezzo sul costo marginale divisa per il prezzo.

In termini matematici:

L’ indice di Lerner può anche essere espresso in termini di elasticità della

domanda che affronta l’impresa.

L = (P – CM)/P

L = (P – CM)/P = –1 /Ed

In che modo possiamo misurare il potere monopolistico al fine di confrontare

un’impresa con un’altra?

DEP

CMP 1

Ricordando che:

Spostamenti nella domanda

Nel mercato monopolistico non esiste alcuna curva di offerta: in altri termini, non esiste una relazione uno a uno tra il prezzo e la quantità prodotta. La scelta di produzione del monopolista dipende non solo dal costo marginale, ma anche dalla forma della curva di domanda. Di conseguenza, gli spostamenti della domanda non descrivono le serie di prezzi e quantità che corrispondono a una curva di offerta concorrenziale, ma al contrario possono portare a variazioni di prezzo senza variazioni della produzione, a variazioni della produzione senza variazioni di prezzo o a variazioni di entrambi. Gli spostamenti della curva di domanda solitamente determinano variazioni sia del prezzo, sia della quantità. Un’industria concorrenziale fornisce una specifica quantità a ogni livello di prezzo, mentre non esiste una tale relazione per il monopolista che, in base allo spostamento della curva di domanda, potrebbe offrire quantità diverse al medesimo prezzo oppure la stessa quantità a prezzi diverse.

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SPOSTAMENTI NELLA DOMANDA

L’effetto di un’imposta

Origini di potere monopolistico

Da indice di Lerner, minore è l’elasticità della curva di domanda, maggiore è il potere monopolistico dell’impresa. Il determinante ultimo del potere monopolistico è, pertanto, l’elasticità della domanda dell’impresa.

L’elasticità della domanda di un’impresa è determinata da tre fattori: 1. L’elasticità della domanda di mercato. Poiché la domanda dell’impresa è elastica

almeno quanto quella di mercato, l’elasticità della domanda di mercato limita il potenziale di potere monopolistico.

2. Il numero di imprese presenti nel mercato. Se sono presenti molte imprese, è

improbabile che una qualsiasi di esse sia in grado di influire in modo significativo sul prezzo.

3. L’interazione tra le imprese. Anche se nel mercato sono presenti solo due o tre

imprese, ciascuna di esse non sarà in grado di incrementare con profitto il prezzo se la concorrenza è aggressiva e ogni impresa tenta di acquisire la massima quota di mercato possibile.

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Se è presente un’unica impresa, un monopolista puro, la sua curva di domanda sarà quella di mercato. In questo caso, il grado di potere monopolistico dell’impresa dipende interamente dall’elasticità della domanda di mercato. Quando diverse imprese sono in concorrenza tra loro, l’elasticità della domanda di mercato stabilisce un limite inferiore all’elasticità della domanda di ciascuna impresa, in valore assoluto. L’elasticità di una specifica impresa dipende dal modo in cui quest’ultima si pone in concorrenza con un’altra, e l’elasticità della domanda di mercato limita il potere monopolistico dei singoli produttori.

L’elasticità della domanda di mercato

Negli anni ’70 e nei primi anni ’80 l’OPEC ha potuto aumentare i prezzi del greggio oltre il costo marginale di produzione perché la domanda di petrolio è piuttosto anelastica (almeno nel breve periodo). Poiché la domanda di altri beni quali caffè, cacao, alluminio e rame è molto più elastica, i tentativi da parte dei produttori di fare cartello e aumentare i prezzi in questi mercati sono in larga misura falliti. In ogni caso, l’elasticità della domanda di mercato costituisce un limite al potere monopolistico dei singoli produttori.

Esempio

Il numero delle imprese

A parità di altre condizioni, il potere monopolistico di ciascuna impresa decresce con l’aumentare del numero di imprese.

Quando poche imprese sono responsabili della maggior parte delle vendite in un mercato, diremo che tale mercato è altamente concentrato.

● Barriera all’entrata Condizione che ostacola l’ingresso di nuovi concorrenti.

A volte le barriere all’entrata sono naturali:

Brevetti, copyright e licenze

Le economie di scala possono rendere troppo costoso soddisfare la domanda dell’intero mercato. In alcuni casi, le economie di scala sono talmente grandi da giustificare, per motivi di efficienza, la presenza di un’unica impresa come fornitore per l’intero mercato (monopolio naturale).

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Perché esistono i monopoli

Le barriere all’entrata vengono generate da tre cause :

Possesso di una risorsa chiave

Diritto esclusivo concesso per legge.

Elevate economie di scala

Monopolio delle risorse

• La proprietà esclusiva di una risorsa chiave che non può essere prontamente duplicata è una causa potenziale di monopolio.

Monopolio naturale

• Un settore è un monopolio naturale se una singola impresa può fornire il bene o il servizio all’intero mercato a costi inferiori rispetto a quelli di due o più imprese.

• A causa delle economie di scala, la dimensione minima efficiente dell’impianto di un’impresa è così grande che solo una impresa può fornire il bene efficientemente.

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La natura del prodotto e/o l’estensione del mercato sono tali da non consentire a più di un’impresa di beneficiare dell’economie di scala.

In quali situazioni si verifica?

Le aziende che forniscono gas, acqua, elettricità, servizi telefonici, radiotelevisivi, trasporti pubblici, ecc.

Per queste imprese il costo delle strutture fisse è di solito molto alto, mentre la sola gestione del servizio è poco costosa.

Esempi di Monopolio Naturale

Monopoli legali

• Le leggi sui brevetti e sui diritti d’autore sono le maggiori risorse dei monopoli legali.

• Il monopolio si crea perché l’amministrazione pubblica offre a un singolo operatore il diritto esclusivo di vendere un particolare bene in un determinato mercato.

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L’interazione tra le imprese

Le imprese potrebbero competere in modo aggressivo, costringendosi l’un l’altra a tagliare i prezzi per catturare una maggiore quota di mercato, oppure potrebbero non competere molto, ma anzi tendere a colludere (in violazione delle leggi antitrust), accordandosi per limitare la produzione e aumentare i prezzi. A parità di altre condizioni, il potere monopolistico è minore quando le imprese competono in modo aggressivo e maggiore quando cooperano. Poiché un aumento dei prezzi concertato invece che adottato dalle singole imprese offre più probabilità di ottenere un profitto, la collusione può generare un considerevole potere monopolistico.

L’interazione tra le imprese

Ricordiamo che il potere monopolistico di un’impresa cambia spesso nel tempo, con il variare delle sue condizioni operative (domanda di mercato e costo), del suo comportamento e di quello dei concorrenti. Occorre dunque pensare al potere monopolistico in un contesto dinamico. Inoltre, il potere monopolistico reale o potenziale nel breve periodo può rendere un’industria più competitiva nel lungo periodo: notevoli profitti a breve termine possono indurre nuove imprese a entrare nell’industria, riducendo così il potere monopolistico nel lungo periodo.

Effetti carenza di concorrenza

• Il livello di produzione è minore di quello economicamente efficiente

• Per i venditori non concorrenziali è di solito conveniente rifiutarsi di vendere delle unità del bene che avrebbero un valore marginale per gli acquirenti maggiore del costo marginale per i venditori, perché in questo modo riuscirebbero a ottenere un prezzo più alto per le unità vendute.

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Forme di mercato non perfettamente concorrenziali

• Oligopolio: una struttura di mercato dove sono presenti pochi venditori che offrono prodotti tra loro molto simili o identici

• Concorrenza monopolistica: una struttura di mercato dove sono presenti molti venditori che offrono un prodotto simile ma non identico.

Sommario

Perché esistono i monopoli.

Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta

Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo

Costo del Monopolio in termini di benessere

Una regola empirica per la determinazione del prezzo

Origine del potere monopolistico

• Monopolio e politica economica

Monopolio e politica economica

Il legislatore risponde al problema del monopolio in uno di questi modi:

1. Cercando di stimolare la concorrenza nei settori monopolistici.

2. Regolamentando il comportamento delle imprese monopolistiche.

3. Trasformando alcuni monopoli privati in imprese pubbliche.

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Stimolare la concorrenza

1. Il governo può compiere e sostenere normative antitrust per creare un mercato più competitivo.

Obiettivi

• Tutelare la libertà economica

• Controllare il potere economico e politico legato ai monopoli

• Migliorare l’efficienza allocativa

Regolamentazione

1. Il governo può regolamentare i prezzi che il monopolista chiede.

L’allocazione delle risorse sarà efficiente se il prezzo eguaglierà il costo marginale.

• Problema nell’applicazione del principio di uguaglianza di prezzo e costo marginale.

Il prezzo è inferiore al costo medio totale e l’impresa subisce una perdita.

Perché non si può applicare P=CM

Quantità 0

Prezzo

Domanda

Costo marginale

Costo medio totale

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Uguaglianza tra prezzo e costo marginale

Quantità 0

Prezzo

Domanda

Costo marginale

Costo medio totale

Quantità

regolamentato Prezzo

regolamentata

Uguaglianza tra prezzo e costo marginale

Costo

Quantità 0

Prezzo

Domanda

Costo marginale

Costo medio totale

Quantità

medio totale

regolamentata

Prezzo regolamentato

regolamentata

Uguaglianza tra prezzo e costo marginale

Quantità 0

Perdita

Prezzo

Domanda

Costo marginale

Costo medio totale

Quantità

medio totale Costo

regolamentato Prezzo

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Regolamentazione dei prezzi di un monopolio naturale

Regolamentazione

• A causa della generale discesa del CMeT, il CM è sempre al di sotto del CMeT.

• Se impresa operasse in assenza di regolamentazione produrrebbe Qm al Pm.

• Se regolamentazione P=Pc impresa non coprirebbe il CMeT.

• Migliore alternativa P=Pr in corrispondenza del quale CMeT=P

Proprietà pubblica

• L’amministrazione pubblica può trasformare i monopoli in imprese pubbliche.

• Si impone P = CM e si copre la perdita di

gestione tramite trasferimenti pubblici, i cui

importi sono prelevati con le imposte

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Monopsonio

● Oligopsonio Mercato con un numero limitato di acquirenti.

● Potere monopsonistico Capacità di un acquirente di influire

sul prezzo di un bene.

● Valore marginale beneficio aggiuntivo derivante dall’acquisto

di una unità in più di un bene: Curva di Domanda determina il

valore marginale o utilità marginale come funzione di Q

● Spesa marginale Costo aggiuntivo sostenuto per acquistare

una unità in più di un bene.

● Spesa media Prezzo pagato per unità di un bene.

Acquirente concorrenziale Venditore concorrenziale

Monopsonio

La curva di offerta di mercato è la curva di spesa media SM

del monopsonista. Poiché la spesa media è in crescita, la

spesa marginale giace sopra di essa.

Il monopsonista acquista la quantità Q*m, dove si intersecano

la spesa marginale e il valore marginale (domanda).

Il prezzo pagato per unità P*m si ricava quindi dalla curva di

spesa media (offerta).

In un mercato concorrenziale, prezzo e quantità Pc e Qc sono

entrambi più alti; si trovano al punto in corrispondenza del

quale si intersecano la spesa media (offerta) e il valore

marginale (domanda).

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Spesa Marginale(S’)

=

Valore Marginale (V’)

Acquirente monopsonistico

Monopsonio e Monopolio a confronto

Il monopolista produce dove il ricavo marginale

interseca il costo marginale. Il ricavo medio supera il

ricavo marginale, perciò il prezzo corrispondente

supera il costo marginale.

Il monopsonista acquista fino al punto in

corrispondenza del quale la spesa marginale

interseca il valore marginale. La spesa marginale

supera la spesa media, perciò tale valore marginale

supera il prezzo.

Monopsonio e monopolio a confronto

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Monopsonio: Offerta elastica e anelastica

Il potere monopsonistico dipende dall’elasticità

dell’offerta.

Quando l’offerta è elastica, come in (a), la spesa

marginale e la spesa media non differiscono di

molto, perciò il prezzo è vicino a quello che

prevarrebbe in un mercato concorrenziale.

Si verifica il contrario se la domanda è anelastica,

come in (b).

Il potere monopsonistico

Offerta elastica Offerta anelastica

Origini di potere monopsonistico

Elasticità dell’offerta di mercato

Se nel mercato è presente un solo acquirente – un monopsonista puro – il suo

potere monopsonistico è determinato interamente dall’elasticità dell’offerta di

mercato. Se l’offerta è molto elastica, il potere monopsonistico è ridotto e

l’essere l’unico acquirente offre uno scarso guadagno.

Numero di acquirenti

Quando il numero di acquirenti è molto grande, nessuno di essi può avere molta

influenza sul prezzo. Così ciascun acquirente affronta una curva di offerta

estrema-mente elastica, perciò il mercato è quasi completamente concorrenziale.

Interazione tra gli acquirenti

Se i quattro acquirenti in un mercato competono in modo aggressivo, rilanceranno

il prezzo avvicinandosi al valore marginale del prodotto,di conseguenza avranno

un potere monopsonistico scarso. D’altro canto, se concorrono in modo meno

aggressivo, o sono addirittura in collusione tra di loro, i prezzi non saranno

rilanciati più di tanto e il grado di potere monopsonistico degli acquirenti potrebbe

essere elevato quanto quello che avrebbe un unico acquirente.

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I costi sociali del potere monopsonistico

Monopsonio: Perdita secca

Il rettangolo e i triangoli colorati mostrano la

variazione di surplus dell’acquirente e del venditore

quando si passa da prezzo e quantità concorrenziali,

Pc e Qc, a prezzo e quantità monopsonistici, Pm e

Qm.

Poiché prezzo e quantità sono inferiori, vi è un

aumento di surplus dell’acquirente (consumatore)

dato da A − B.

Il surplus del produttore scende ad A + C, perciò vi è

una perdita secca rappresentata dai triangoli B e C.

Monopolio bilaterale

● Monopolio bilaterale Mercato con un unico venditore e un unico

acquirente.

È difficile prevedere quali prezzo e quantità prevarranno in un monopolio bilaterale. L’acquirente è il venditore si trovano entrambi in una situazione di negoziazione. Il regime monopolistico bilaterale è raro. Sebbene sia comunque presente un certo grado di potere di trattativa, è opportuno applicare in questo caso un principio sommario: il potere monopolistico e il potere monopsonistico tendono a neutralizzare l’uno l’altro. In altre parole, il potere monopsonistico degli acquirenti riduce l’effettivo potere monopolistico dei venditori e viceversa. Questa tendenza non significa che il mercato finisca con l’essere perfettamente concorrenziale; in generale, però, il potere monopsonistico spingerà il prezzo più vicino al costo marginale e il potere monopolistico lo spingerà vicino al valore marginale.

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ESEMPIO 10.5 Potere monopsonistico nell’industria manifatturiera

degli Stati Uniti

Il ruolo del potere monopsonistico è stato analizzato in uno

studio statistico per determinare la misura in cui le variazioni

di prezzo dei margini prezzo-costo potevano attribuirsi alle

variazioni del potere monopsonistico.

Questo studio ha scoperto che il potere monopsonistico

degli acquirenti aveva un effetto importante sui margini prezzo-costo dei venditori.

Nelle industrie in cui solo quattro o cinque acquirenti sono responsabili di tutte le

vendite o quasi, i margini prezzo-costo dei venditori sarebbero in media inferiori di

10 punti percentuali rispetto a industrie paragonabili in cui le vendite fossero

suddivise tra centinaia di acquirenti.

Ogni importante produttore automobilistico degli Stati Uniti acquista generalmente

una singola parte di ricambio da almeno tre, e spesso una decina di fornitori.

Per una parte di ricambio speciale, un’unica società automobilistica potrebbe essere

il solo acquirente.

Di conseguenza, le società automobilistiche hanno un notevole potere

monopsonistico. Non sorprende il fatto che i produttori di parti di ricambio e

componenti abbiano generalmente scarso o nessun potere monopolistico.

Sommario

Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta

Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo

Costo del Monopolio in termini di benessere

Una regola empirica per la determinazione del prezzo

Origine del potere monopolistico

Monopolio e politica economica

Monopsonio

Esercizi

• Es. 4, 5 p. 374; 6 escluso pto c, 7; 14; 15 a, b, c; 18 a e calcolo della perdita secca p. 376.

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Studio sul libro

• Pindyck e Rubinfeld: Cap. 10 (escluso, “L’impresa con più impianti”).