Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che...

46
Alienazione L’art. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti allo Stato, alle regioni e agli altri enti pubblici territoriali che rientrino nelle tipologie indicate all’art. 822 del Codice civile, cioè gli immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico; raccolte dei musei, pinacoteche, archivi, biblioteche; gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico. All’art. 54 sono individuate le categorie dei beni che restano assolutamente inalienabili. La norma riprende il D.P.R. n. 283/2000 che è stato abrogato dal codice e che prevedeva

Transcript of Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che...

Page 1: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

Alienazione

L’art. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti allo Stato, alle regioni e agli altri enti pubblici territoriali che rientrino nelle tipologie indicate all’art. 822 del Codice civile, cioè gli immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico; raccolte dei musei, pinacoteche, archivi, biblioteche; gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico.

All’art. 54 sono individuate le categorie dei beni che restano assolutamente inalienabili. La norma riprende il D.P.R. n. 283/2000 che è stato abrogato dal codice e che prevedeva alcune categorie di beni culturali assolutamente inalienabili come i monumenti nazionali, i beni archeologici, i beni di interesse storico.

Page 2: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Per il Codice sono inalienabili: gli immobili e le aree di interesse archeologico, gli immobili dichiarati monumenti nazionali a sensi della normativa all’epoca vigente, le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e biblioteche, gli archivi, gli immobili dichiarati di interesse storico, le cose mobili di autore vivente e la cui esecuzione non risalga ad oltre cinquant’anni se incluse in raccolte appartenenti a Stato, regioni ed altri enti pubblici territoriali.

• Nell’inalienabilità provvisoria sono le cose in corso di verifica di qualsiasi istituto sia la proprietà. Per quanto riguarda le cose inalienabili si configurano due eccezioni a quanto previsto:

• - i beni inalienabili possono essere trasferiti tra lo Stato, le regioni ed altri enti pubblici territoriali;

Page 3: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• - quando si tratta di beni che non sono in consegna al Mibac è obbligatorio dare la preventiva comunicazione al Ministero per gli effetti di vigilanza ed ispezione di cui agli articoli 18 e 19 del Codice.

• L’art. 55 del Codice prevede l’ipotesi di alienabilità di immobili appartenenti al demanio culturale, che deve essere comunque autorizzata dal Ministero.

• Un bene alienato, lo stesso viene sdemanializzato però resta sottoposto alle disposizioni previste dal Titolo I della seconda parte del Codice.

• L’autorizzazione ad alienare comporta automaticamente la sdemanializzazione del bene.

Page 4: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• La domanda di autorizzazione all’alienazione deve essere corredata:

• 1) dall’indicazione della destinazione d’uso in atto• 2) dal programma delle misure necessarie ad assicurare

la conservazione del bene• 3) dall’indicazione degli obiettivi di valorizzazione che si

intendono perseguire con l’alienazione del bene e delle modalità e dei tempi previsti per il loro conseguimento

• 4) dall’indicazione della destinazione d’uso prevista anche in funzione degli obiettivi di valorizzazione da conseguire

• 5) dalle modalità di fruizione pubblica del bene anche in rapporto alla situazione delle precedenti destinazioni d’uso.

Page 5: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Prima di procedere al rilascio del provvedimento di autorizzazione dovrà essere acquisito il parere della Soprintendenza, dovrà essere sentita la regione e gli altri enti pubblici territoriali. Il provvedimento finale deve dettare prescrizioni e condizioni in ordine alle misure di conservazione programmate; stabilire le condizioni di fruizione pubblica del bene, tenuto conto delle precedenti destinazioni d’uso; pronunciarsi sulla congruità delle modalità e dei tempi previsti per il conseguimento degli obiettivi di valorizzazione.

• E’ ovvio che l’autorizzazione non può essere rilasciata se la destinazione d’uso proposta può arrecare pregiudizio alla conservazione e fruizione pubblica del bene.

Page 6: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Nonché se è incompatibile con il carattere storico e artistico del bene, nel caso il Ministero può indicare quali siano le destinazioni compatibili.

• L’art. 55 comma ter prevede che il contenuto del provvedimento di autorizzazione possa essere concordato con il soggetto alienante sulla base della comparazione di articolate proposte di valorizzazione del bene.

• Nel 2008 con l’art. 55 bis è stata prevista dal legislatore la clausola di risoluzione del contratto a garanzia del rispetto delle condizioni previste dall’autorizzazione.

Page 7: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Per gli enti pubblici non territoriali e per gli enti privati senza fini di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, la richiesta di autorizzazione deve essere corredata solo dalla destinazione d’uso in atto, dal programma degli interventi conservativi e dalle modalità di fruizione pubblica del bene.

• L’art. 56 comma ter prevede che le prescrizioni contenute nell’autorizzazione siano riportate nell’atto di alienazione e trascritte nei registri immobiliari su richiesta del Soprintendente.

Page 8: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• PRELAZIONE• La Sezione II del Capo IV si occupa della prelazione artistica. Le

disposizioni sono contenute agli articoli 60-62 del Codice e modificano parzialmente la disciplina contenuta nel D.Lgs. N. 490/1999. La prima novità riguarda i soggetti che possono esercitare la prelazione. Oltre allo Stato possono esercitare la prelazione gli enti pubblici territoriali. Nel Codice l’art. 62 comma 3 prevede che sarà lo stesso ente territoriale ad adottare il provvedimento di prelazione notificandolo all’alienante e all’acquirente sempre che lo Stato abbia rinunciato all’acquisto del bene in via di prelazione. E’ necessario specificare che l’acquisto viene effettuato dallo Stato o dagli altri enti territoriali allo stesso prezzo stabilito nell’atto di alienazione.

• In caso di mancata indicazione del prezzo di cessione del bene, o di permuta o di vendita del bene culturale in blocco con altri beni, il valore economico è determinato dal soggetto che procede alla prelazione.

Page 9: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Nel caso in cui l’alienante non ritenga di accettare la determinazione così effettuata sarà un terzo a dover individuare il valore economico del bene. Il terzo viene designato di comune accordo dal soggetto che procede alla prelazione e l’alienante. In caso di disaccordo la nomina è effettuata su richiesta di una delle parti dal presidente del tribunale del luogo in cui è stato concluso il contratto.

• L’art. 61 detta le condizioni della prelazione. La prelazione è esercitata nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia prevista dall’articolo 59. Nell’ipotesi in cui la denuncia sia sta omessa o sia stata presentata tardivamente oppure risulti incompleta, il termine per esercitare la prelazione è fissato in 180 giorni dal momento in cui il Ministero ha ricevuto la denuncia tardiva o ha acquisito tutti gli elementi costitutivi della stessa. Un’altra novità introdotta è quella prevista dal comma 4 dell’art. 61 il quale stabilisce che l’atto di alienazione rimanga condizionato sospensivamente all’esercizio della prelazione e è vietato per l’alienante effettuare la consegna della cosa.

Page 10: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’ultimo comma dell’art. 61 prevede che le clausole del contratto non vincolano lo Stato ed è previsto per l’acquirente la facoltà di recesso dal contratto, nel caso in cui venga esercitata la prelazione su parte delle cose alienate. L’art. 62 detta le norme procedimentali per l’esercizio della prelazione. Il soprintendente, ricevuta la denuncia di un atto soggetto a prelazione, ne dà immediata comunicazione alla regione e gli altri enti pubblici territoriali nel cui ambito si trova il bene. Nel caso si tratti di bene mobile, la regione ne dà notizia sul proprio Bollettino Ufficiale ed eventualmente mediante altri idonei mezzi di pubblicità a livello nazionale, con la descrizione dell’opera e l’indicazione del prezzo.

• La regione e gli altri enti pubblici territoriali, entro 20 giorni fanno al Ministero la proposta di prelazione corredata della delibera dell’organo competente comprendente la necessaria copertura finanziaria della spesa con indicate le specifiche finalità di valorizzazione culturale del bene.

• Il Ministero può rinunciare all’esercizio della prelazione trasferendone la facoltà all’ente interessato entro 20 giorni dalla denuncia.

Page 11: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Nel caso in cui la denuncia è stata omessa, tardiva o incompleta il termine è di 90 giorni e il Ministero può rinunciare all’esercizio della prelazione entro 120 giorni.

• Art. 59 – Denuncia di trasferimento

• Gli atti che trasferiscono in tutto o in parte a qualsiasi titolo la proprietà di o limitatamente ai beni mobili la detenzione di beni culturali sono denunciati al Ministero (D.L. n. 70 del 2011 Prime disposizioni urgenti per l’economia).

• La denuncia è effettuata entro trenta giorni:

• - dall’alienante in caso di alienazione a titolo oneroso o gratuito

• - dall’acquirente in caso di trasferimento avvenuto nell’ambito di procedure di vendita forzata o fallimentare o in forza di sentenza che produca gli effetti di un contratto di alienazione

• - dall’erede o dal legatario in caso di successione a causa di morte. Per l’erede il termine decorre dall’accettazione dell’eredità o dalla presentazione della dichiarazione ai competenti uffici tributari, per il legatario il termine decorre dalla comunicazione notarile prevista dall’art. 623 del Codice civile.

Page 12: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• La denuncia è presentata al competente soprintendente del luogo ove si trovano i beni.

• La denuncia contiene:

• - i dati identificativi delle parti e la sottoscrizione delle medesime o dei loro rappresentanti legali

• - i dati identificativi dei beni

• - l’indicazione del luogo ove si trovano i beni, l’indicazione della natura e delle condizioni dell’atto di trasferimento

• - l’indicazione del domicilio in Italia delle parti ai fini delle eventuali comunicazioni

• Si considera non avvenuta la denuncia priva delle indicazioni sopra citate o con indicazioni incomplete o imprecise.

Page 13: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Commercio• L’art. 63 al I comma prescrive che l’autorità locale di

pubblica sicurezza, che è abilitata a ricevere la dichiarazione preventiva di esercizio del commercio delle cose antiche o usate, trasmette copia di tale dichiarazione al Soprintendente e alla regione.

• La norma riguarda le sole categorie di cui alla lettera A dell’allegato al Codice:

• Qualunque sia il valore:• Reperti archeologici• Smembramento di monumenti• Incunaboli e manoscritti• Archivi

Page 14: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• € 13.979,50• Mosaici e disegni• Incisioni• Fotografie• Carte geografiche stampate

• € 27.959,00• Acquarelli, guazzi e pastelli

• € 46.598,00• Arte statuaria

Page 15: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Libri• Collezioni• Mezzi di trasporto• Altri oggetti

• € 139.794,00• Quadri

• Al comma 2 è prescritto che chi esercita il commercio delle cose antiche o usate deve annotare giornalmente in apposito registro le operazioni eseguite. Tale registro dovrà essere esibito agli organi di polizia giudiziaria e ai funzionari del Mibac e della regione.

Page 16: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Il D.Lgs. N. 62/2008, che è la novella del D.Lgs. N. 42/2004, ha prodotto una piccola modifica all’art. 63 c. 3, ove è stato previsto l’esercizio del controllo da parte dei carabinieri preposti alla tutela del patrimonio culturale, previa delega del Soprintendente di funzioni ispettive per controllare che venga adempiuto l’obbligo di annotare dettagliatamente sul registro i movimenti.

• Il comma 4 dell’art. 63 prevede che coloro che esercitano il commercio di documenti hanno l’obbligo di comunicare al Soprintendente i documenti posti in vendita, anche i privati proprietari possessori e detentori di singoli archivi, qualora acquisiscano documenti lo devono comunicare entro 90 giorni da quello dell’acquisizione.

Page 17: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Dalla comunicazione il Soprintendente può avviare il procedimento ai sensi dell’art. 13.

• L’ultima disposizione attesta l’obbligo, da parte di chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di rilasciare un attestato di autenticità e di provenienza, per quanto riguarda le opere di pittura, scultura, grafica, antichità, o di interesse storico e archeologico.

• L’attestato di autenticità, con la probabile attribuzione e la specifica della provenienza deve essere apposto sul retro della copia fotografica del bene.

• Questa disposizione risponde ad un’esigenza di tutela nei confronti dell’acquirente.

Page 18: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Esportazione• L’intero capo V del Codice è dedicato all’esportazione.

Le disposizioni del Codice, che si rifanno a norme nazionali, comunitarie e internazionali, sono state novellate dal D.Lgs. N. 62/2008.

• Il capo V si articola in più sezioni dedicate: • Principi in materia di circolazione internazionale• Uscita dal territorio nazionale e ingresso nel territorio

nazionale• Esportazione dal territorio dell’Unione europea• Disciplina in materia di restituzione nell’ambito

dell’Unione europea di beni illecitamente usciti dal territorio di uno stato membro.

Page 19: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’art. 64 bis stabilisce che il controllo sulla circolazione internazionale è finalizzato a preservare l’integrità del patrimonio culturale. Tale controllo è esercitato nel rispetto degli indirizzi e dei vincoli fissati in ambito comunitario e in assonanza con gli impegni assunti dalle convenzioni internazionali. Tale controllo ha un preminente interesse culturale.

• L’art. 65 al comma I stabilisce che è vietata l’uscita dal territorio italiano di beni culturali mobili, che sono appartenenti allo Stato, alla regione e agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente e istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fini di lucro, compresi gli enti ecclesiastici.

Page 20: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• E’ vietato anche esportare i beni dichiarati di interesse ai sensi dell’art. 13.

• Il secondo comma dell’art. 65 alla lettera a) pone un’ulteriore specificazione in merito al divieto di uscita dei beni culturali, precisando che esso vige a titolo cautelare e in via provvisoria per le cose mobili appartenenti a soggetti pubblici o a enti privati senza fini di lucro, quando sia opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga a oltre cinquanta anni fino a quando non sia intervenuta la verifica prevista dall’art. 12 del Codice.

• La lettera b del secondo comma prevede il divieto di uscita per i beni previsti dall’art. 10 comma 3, a chiunque appartenenti che il Ministero abbia preventivamente individuato, sentito il Comitato di settore.

Page 21: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Il Ministero gode di ampia discrezionalità e può decidere per periodi temporali l’esclusione dall’uscita di determinati beni perché dannosa per il patrimonio culturale.

• E’ invece soggetta ad autorizzazione l’uscita definitiva dal territorio della Repubblica:

• 1 – per le cose a chiunque appartenenti che presentino interesse culturale, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre 50 anni

• 2 – per gli archivi e singoli documenti, appartenenti a privati, che presentino interesse culturale

• 3 – per le categorie dei beni all’art. 11 c. 1 lettera f (fotografie con negativi e matrici, opere cinematografiche, audiovisive, documentazioni

Page 22: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• di manifestazioni sonore e verbali, la cui produzione risalga ad oltre 25 anni), g (mezzi di trasporto aventi 75 anni), h (beni e strumenti di interesse per la storia della scienza e della tecnica con più di 50 anni)

• Non è soggetta ad autorizzazione l’esportazione di opere di pittura, scultura e grafica di autore vivente, o la cui esecuzione risalga ad oltre 50 anni, però l’interessato ha l’onere di comprovare al competente ufficio d’esportazione che le cose da trasferire all’estero sono opera di autore vivente e la cui esecuzione non risalga ad oltre 50 anni.

Page 23: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Negli articoli 66 e 67 è prevista l’uscita temporanea. Al comma 1 dell’art. 66 è prevista l’uscita temporanea dal territorio nazionale anche per i beni culturali per i quali è vietata l’esportazione definitiva, per manifestazioni, mostre o esposizioni d’arte di alto interesse culturale, sempre che ne siano garantite l’integrità e la sicurezza.

• Tuttavia anche per l’uscita temporanea non possono uscire:

• - quei beni che sono suscettibili di subire danni durante il trasporto o nel corso della loro permanenza in condizioni ambientali sfavorevoli

• - quei beni che costituiscono il fondo principale di una determinata ed organica sezione di museo, di pinacoteca, galleria, archivio, o biblioteca.

Page 24: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• I beni culturali in ambito comunitario, rispetto ai quali potrebbe essere vietato lo spostamento temporaneo all’estero, sono quelli che presentano un legame con la storia o la vita complessiva di una nazione, tale che la loro uscita comporterebbe una perdita importante e determinante per il suo patrimonio culturale.

• All’art. 67 sono indicati gli altri casi di uscita temporanea. Si tratta degli stessi beni indicati all’art. 66 la cui uscita può essere autorizzata quando costituiscono mobilio privato di cittadini italiani che ricoprono cariche presso sedi diplomatiche o consolari, oppure costituiscono l’arredamento di sedi diplomatiche o consolari all’estero; oppure che debbano essere sottoposti ad analisi, indagini e interventi di conservazione all’estero;

Page 25: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Oppure che la loro uscita sia richiesta in attuazione di accordi con istituzioni museali straniere a condizione di reciprocità.

• Non necessita di autorizzazione l’uscita temporanea dei mezzi di trasporto aventi più di 75 anni per la partecipazione a mostre e raduni internazionali, salvo che per essi sia intervenuta la dichiarazione dell’interesse ai sensi dell’art. 13.

• L’attestato di libera circolazione è uno strumento che viene utilizzato per consentire l’uscita in via definitiva di alcuni beni culturali e che consiste nell’attestare che l’uscita di un determinato bene non configura danno per il patrimonio culturale nazionale.

Page 26: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Possono ottenere l’attestato di libera circolazione esclusivamente le cose indicate all’art. 65 c. 3 e cioè le cose a chiunque appartenenti, che presentino interesse culturale, siano opera di autore defunto e la cui esecuzione risalga ad oltre 50 anni; gli archivi e i singoli documenti appartenenti a privati, che presentino interesse culturale e le cose rientranti nell’art. 11 alle lettere f (fotografie ecc.), g (mezzi di trasporto), h (beni e strumenti della scienza e della tecnica).

• Chi vuole far uscire in via definitiva un bene dal territorio nazionale deve farne denuncia e presentarlo materialmente al competente ufficio di esportazione indicando il suo valore venale.

Page 27: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• La richiesta può essere fatta dal proprietario o da un suo mandatario oppure da uno spedizioniere provveduto di patente di esercizio la cui data sia anteriore ai tre anni (R.D. n. 363/1913).

• L’ufficio di esportazione competente, entro tre giorni dall’avvenuta presentazione del bene, dà notizia ai competenti uffici del Ministero, i quali a loro volta entro i successivi dieci giorni segnalano ogni elemento conoscitivo utile in ordine agli oggetti presentati per l’uscita definitiva.

• Gli uffici ministeriali sono le Direzioni generali competenti per materia, il Comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.

Page 28: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Gli uffici ministeriali hanno un ruolo meramente consultivo, mentre gli uffici di esportazione periferici un ruolo decisionale. Ed eventuali segnalazioni che dovessero pervenire agli uffici periferici nei dieci giorni successivi non hanno alcun carattere vincolante.

• Nel comma 4 è previsto che la valutazione dell’ufficio periferico deve essere fatta attenendosi ad indirizzi di carattere generale stabiliti dal Ministero. L’ufficio di esportazione deve accertare la congruità del valore dichiarato e o rilascia l’attestato di libera circolazione oppure lo nega con motivato giudizio dando comunicazione all’interessato entro 40 giorni dalla presentazione del bene.

Page 29: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’attestato di libera circolazione ha validità per tre anni; nel caso in cui l’esportazione non avvenga entro il periodo di validità dell’attestato è necessario presentare una nuova denuncia.

• Il Codice stabilisce che vengano rilasciati tre originali dell’attestato: 1) per il deposito agli atti d’ufficio, 2) uno consegnato all’interessato deve accompagnare l’oggetto, 3) il terzo trasmesso alla Direzione generale competente per la formazione del registro.

• Ultimo riferimento è per le cose o beni di proprietà regionale di enti sottoposti alla vigilanza regionale. In questo caso l’ufficio di esportazione ha l’obbligo di acquisire il parere della regione, che deve essere reso entro 30 giorni.

Page 30: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Nel caso di diniego dell’attestato l’ufficio di esportazione avvia il procedimento di dichiarazione dell’interesse. Contro il diniego è ammesso il ricorso al Ministero per motivi di legittimità e di merito. La decisione è assunta dal direttore generale competente. Dalla data di presentazione del ricorso, il procedimento di dichiarazione di cui all’art. 14 rimane sospeso automaticamente, ma resta ferma l’applicazione – in via cautelare – delle disposizioni del c. 4 art. 14. La decisione dovrà essere adottata entro 90 giorni dalla presentazione del ricorso. In caso di mancata decisione, nel termine legalmente previsto, il silenzio dell’amministrazione verrà a configurarsi secondo la forma del silenzio rigetto a norma del D.P.R. n. 1199/1971.

Page 31: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Nel caso in cui il ricorso venga accolto dal Ministero gli atti dovranno essere rimessi all’ufficio esportazione che provvederà in conformità a quanto stabilito dal Ministero entro 20 giorni.

• L’art. 70 norma l’acquisto coattivo:• Entro 40 giorni l’ufficio esportazione può proporre al

Ministero l’acquisto coattivo, dandone contestualmente comunicazione alla regione ed al soggetto interessato e provvedendo alla custodia del medesimo fino alla conclusione del procedimento.

• L’acquisto coattivo si realizza per il valore indicato nella denuncia entro 90 giorni dalla sua presentazione, se non procede lo Stato ad acquistare, lo può fare la regione entro 60 giorni dalla denuncia.

Page 32: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’interessato può ritirare il bene e rinunciare all’esportazione.

• L’art. 71 disciplina il cosiddetto attestato di circolazione temporanea di quei beni che escono temporaneamente per manifestazioni espositive o per altri casi.

• La domanda corredata delle indicazioni del valore venale, nonché del responsabile della custodia all’estero dei beni da esportare, va presentato all’ufficio esportazione che, attenendosi agli indirizzi del Ministero, sentito il competente organo consultivo, valuta il rilascio o il rifiuto dell’attestato di circolazione temporanea.

• L’ufficio accerta la congruità del valore dichiarato e procede al rilascio o al rifiuto dell’attestato entro 40 giorni dalla presentazione della cosa.

Page 33: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Vengono dettate anche le necessarie prescrizioni che vengono dettate nei termini all’interessato.

• Nel caso in cui la cosa rivesta l’interesse di cui all’art. 10 contestualmente alla pronuncia positiva o negativa l’ufficio comunica l’avvio del procedimento di dichiarazione di importante interesse.

• Nell’attestato deve essere indicato anche il termine per il rientro delle cose, prorogabile a richiesta dell’interessato fino ad un massimo di diciotto mesi dall’uscita dal territorio nazionale con esclusione di quei beni che arredano sedi consolari o diplomatiche.

Page 34: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Il comma 6 prevede l’assicurazione dei beni da parte dell’interessato per il valore dichiarato nella domanda. L’assicurazione viene sostituita dall’assunzione diretta dei rischi da parte dello Stato nel caso di mostre e manifestazioni promosse all’estero dal Ministero o con la partecipazione statale di enti pubblici, istituti italiani di cultura all’estero e organismi sopranazionali.

• La ratio della disposizione si giustifica in un’ottica di promozione della conoscenza e della valorizzazione dei beni culturali sul territorio italiano. Il comma 7 dell’art. 71 prevede a garanzia dell’uscita temporanea dei beni una cauzione costituita anche da una polizza fideiussoria per un importo superiore al 10% del valore del bene.

Page 35: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Questa cauzione viene incamerata dall’amministrazione ove gli oggetti ammessi all’esportazione temporanea non rientrino nei termini indicati. La cauzione non si applica nel caso di beni appartenenti allo Stato o ad altre amministrazioni pubbliche.

• L’art. 72 disciplina le ipotesi di ingresso di categorie di beni a chiunque appartenenti (autore defunto e più di cinquant’anni, archivi e singoli documenti di privati, fotografie e negativi e matrici, pellicole, audiovisivi, documentazioni sonore con più di 25 anni, mezzi di trasporto più di 75 anni, beni e strumenti di interesse per la storia e la tecnica più di 50 anni).

Page 36: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’ufficio di esportazione certifica la provenienza del bene da uno stato membro dell’Unione europea (spedizione) o la provenienza del bene da un altro Stato non appartenente all’Unione europea. Viene rilasciato un certificato che comprova la provenienza e identifica il bene. Il certificato ha validità quinquennale e può essere prorogato su richiesta dell’interessato. Con decreto il Ministero può stabilire condizioni, modalità e procedure per il rilascio e la proroga dei certificati.

Page 37: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’articolo 73 è una norma generale che si limita a identificare le fonti che regolano la materia dell’esportazione all’estero del territorio dell’Unione. Le fonti sono il regolamento, che è direttamente applicabile nei singoli stati membri, mentre la direttiva è vincolante per quanto riguarda gli obiettivi, non è immediatamente applicabile, ma necessita di provvedimenti nazionali di recepimento per produrre diritti e doveri dello Stato membro.

• L’esportazione al di fuori del territorio dell’Unione europea è disciplinata dal regolamento CEE. La licenza di esportazione prevista dall’art. 2 del regolamento, per i beni culturali indicati nell’allegato A del Codice, viene rilasciata dall’ufficio esportazione contestualmente all’attestato di libera circolazione.

Page 38: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Può essere rilasciata dopo, ma non oltre 30 mesi dal rilascio dell’attestato. L’ufficio esportazione può rilasciare anche la licenza temporanea. Le disposizioni non si applicano agli oggetti entrati nel territorio italiano provenienti da un altro stato per i quali sia stata rilasciata da quello stato la licenza di esportazione.

• L’ufficio esportazione deve controllare solo se rientra tra i beni dell’allegato A, e poi se la licenza di esportazione è regolare. Poi potrà rilasciare l’autorizzazione definitiva all’esportazione.

Page 39: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• In assenza di licenza si configura automaticamente l’ipotesi di uscita illegittima del bene dal territorio del suo stato ed è possibile procedere alla restituzione. Il Codice si rifà alla direttiva CEE n. 93 del 1993. La restituzione è fondata sul principio che riconosce ad ogni Stato il diritto di preservare nel proprio territorio nazionale il patrimonio culturale di appartenenza. Il comma 2 dell’art. 75 individua la nozione di bene culturale. Si considerano beni culturali quelli qualificati come appartenenti al patrimonio culturale nazionale come stabilito dal trattato istitutivo della CEE quale risulta dalle modifiche introdotte dal trattato di Amsterdam e di Nizza.

Page 40: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• La restituzione è ammessa per i beni indicati alla lettera A dell’Allegato, oppure per quelli che pur non rientrando in dette categorie, sono inventariati o catalogati come appartenenti a collezioni pubbliche museali, archivi e fondi di biblioteche. Si intendono pubbliche le collezioni di proprietà dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, e di ogni altro ente o istituto pubblico, nonché le collezioni finanziate in modo significativo dallo Stato, dalle regioni o dagli altri enti pubblici territoriali e appartenenti a istituzioni ecclesiastiche.

• E’ essenziale inoltre per l’avvio del procedimento di restituzione l’uscita illecita del bene dal territorio nazionale, oppure dal territorio di uno stato membro in violazione del regolamento CEE, oppure delle norme interne.

Page 41: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Si può anche avviare l’azione di restituzione per il mancato rientro alla scadenza del termine di uscita temporanea. Autorità centrale per l’Italia è il Mibac che si avvale dei suoi organi centrali e periferici, coadiuvato in caso di necessità dagli altri ministeri, o dagli altri enti pubblici territoriali. Per la restituzione di un bene appartenente ad uno Stato membro dell’Unione il Ministero:

• 1) assicura la propria collaborazione• 2) fa eseguire sul territorio nazionale ricerche allo scopo

di localizzare il bene e di identificare chi lo possiede o lo detenga. Le ricerche sono condotte su istanza dello Stato richiedente, corredata di tutte quelle informazioni utili ad agevolare le indagini.

Page 42: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• 3) notifica agli stati membri il ritrovamento nel territorio nazionale di beni la cui illecita uscita è presumibile per indizi precisi e concordanti

• 4) agevola le operazioni che lo stato membro interessato effettua in seguito alla notifica di ritrovamento, purché le operazioni siano eseguite entro due mesi dall’avvenuta notifica

• 5) dispone – ove necessario – la rimozione del bene e la sua temporanea custodia presso istituti pubblici, nonché eventuali altre misure necessarie a garantire la conservazione del bene

Page 43: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Favorisce l’amichevole composizione tra Stato e richiedente e possessore o detentore del bene di ogni controversa concernente la restituzione anche mediante arbitrato da svolgersi secondo la legislazione italiana.

• L’art. 77 disciplina l’azione di restituzione. L’azione va esercitata davanti all’autorità giudiziaria ed è competente il tribunale del luogo in cui si trova il bene. Essenziale per l’esercizio dell’azione è che lo Stato fornisca la prova dell’appartenenza del bene al proprio patrimonio culturale e che la sua uscita dal territorio sia avvenuta dopo il 31 dicembre 1992.

Page 44: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• L’atto di citazione dovrà essere notificato oltre che al possessore o al detentore anche al Ministero per essere annotato nello speciale registro di trascrizione delle domande giudiziali di restituzione. L’azione di restituzione deve essere promossa nel termine di un anno dal giorno in cui lo Stato richiedente ha avuto conoscenza che il bene uscito illecitamente si trova in un determinato luogo e ne ha identificato il possessore o detentore. L’azione di restituzione ha un termine di prescrizione che corrisponde a 30 anni dal giorno dell’uscita illecita del bene dal territorio di uno Stato.

Page 45: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• E’ imprescrittibile l’azione per i beni appartenenti a collezioni pubbliche museali, archivi, fondi di conservazione di biblioteche e istituzioni ecclesiastiche.

• E’ previsto un indennizzo che il tribunale può liquidare su domanda della parte interessata a favore del possessore del bene che dimostri la propria buona fede.

• Gli uffici abilitati ad autorizzare l’esportazione sono le soprintendenze archivistiche se si tratta di archivi e documenti, gli uffici di esportazione se si tratta di beni archeologici, artistici o storici, i competenti uffici regionali se si tratta di beni librari.

Page 46: Alienazione Lart. 53 si collega direttamente alle disposizioni del codice civile stabilendo che costituiscono il demanio culturale i beni culturali appartenenti.

• Il bene deve essere materialmente esibito al competente ufficio. Le spese di trasporto sono a carico del richiedente sul quale graveranno le spese di missione dei funzionari incaricati.