ALIENAZIONE PARENTALEE TUTELA DEI MINORI

L'espressione alienazione parentale vieneutilizzata da alcuni professionisti, psicologi,psichiatri e neuropsichiatri infantili, in alcuniloro scritti, in alcuni convegni ma soprattuttonelle CTU per l'affidamento dei minori nel corsodelle separazioni coniugali.

Questa espressione viene utilizzata da quando,nell'ottobre del 2012, il Ministro della Salute hadichiarato ufficialmente che la PAS, ovvero lacosiddetta sindrome di alienazione genitoriale,non ha alcun fondamento scientifico.

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Cos'era la sindrome di alienazione genitoriale?Un concetto ideato da un medico statunitensenel 1985 in base al quale i bambini che nel corsodella separazione esprimevano un rifiuto versola relazione con un genitore erano ammalati diquesta presunta malattia.

Il suo articolo però non venne pubblicato da unarivista scientifica ma da una rivista di opinioni;quindi nulla di scientifico.

Nel libro di Sonia Vaccaro e Consuelo Barea laPAS viene analizzata in maniera approfondita;

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personalmente ho riunito in un sito web i lavoripiù significativi di critica della PAS.

Di recente è stato pubblicato un testo giuridicoche contiene dei nostri contributi sulla PAS,parlo dell'Avv. Grimaldi, della D.ssa ElviraReale e del sottoscritto; la presentazione dellibro è prevista per il 9 marzo a Roma presso lasede della Cassa Forense.

In Italia si è parlato di PAS fino all'ottobre 2012;dopo la dichiarazione del Ministro della salute èstata cambiata l'etichetta ma per continuare avendere lo stesso prodotto.

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Non più sindrome ma solo alienazioneparentale, con i medesimi otto sintomi, imedesimi livelli di gravità, e più o meno lastessa terapia, cioè costringere il minore adaccettare la relazione con il genitore rifiutato;che può essere un violento o un pedofilo.

Naturalmente né la PAS né l'alienazioneparentale sono entrate nelle classificazioniufficiali.

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Il leader a livello internazionale del movimentoche sostiene l'alienazione parentale, il Dr.William Bernet, è giunto ad affermare che anchese le parole 'alienazione parentale' non sonoscritte nel DSM-5, nelle sue pagine c'è lo spiritodell'alienazione parentale.https://kwbrow2.wordpress.com/2013/05/20/the-

new-diagnostic-and-statistical-manual-dsm-5-helps-our-children/

Che facciamo? Ci mettiamo a fare le sedutespiritiche invece delle CTU? Chiamiamo unesorcista invece dello psicologo?

Ma perché tutta questa insistenzasull'alienazione parentale? Il motivo ce lospiegano alcuni psichiatri statunitensi con questoarticolo: “Se si vuole comprendere il senso delsostegno alla teoria della PAS bisogna soloseguire la pista del denaro”.

http://jaapl.org/content/40/1/127.full

Ma non è l'etichetta che deve cambiare, devecambiare il prodotto, e cioè la concezione che ilbambino che rifiuta la relazione con ungenitore sia stato manipolato dall'altrogenitore;

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e per parlare più chiaro: il bambino che rifiuta larelazione con il padre sarebbe stato manipolatodalla madre.

Il Ministro della Salute nel dichiarare la PASpriva di fondamento scientifico non ha dettochiamatela con un altro nome e sarà scientifica;ha detto che il concetto stesso è antiscientifico:Sebbene la PAS sia stata denominataarbitrariamente dai suoi proponenti con iltermine «disturbo», in linea con la comunitàscientifica internazionale, l'Istituto superiore disanità non ritiene che tale costrutto abbia nésufficiente sostegno empirico da dati di ricerca,né rilevanza clinica tali da poter essereconsiderata una patologia e, dunque, essereinclusa tra i disturbi mentali nei manualidiagnostici.

Il Ministro della salute parla di costrutto,riferendosi ovviamente al costrutto teorico chesostiene la PAS, non alla denominazione,all'etichetta. Ciò che non è scientifico non èl'etichetta ma la sostanza stessa della teoria dellaPAS e cioè il concetto che il rifiuto del minoresia causato dalla manipolazione psicologica.

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Anche la Suprema Corte di Cassazione,Presidente Gabriella Luccioli, nel marzo 2013,annullando una sentenza della Corte di Appellodi Venezia basata sulla PAS ha rigettato nonl'etichetta ma la sostanza della PAS:Di certo non può ritenersi che, soprattutto inambito giudiziario, possano adottarsi dellesoluzioni prive del necessario confortoscientifico, come tali potenzialmente produttivedi danni ancor più gravi di quelli che le teoriead esse sottese, non prudentemente erigorosamente verificate, pretendono discongiurare.

Priva del necessario conforto scientifico non eral'etichetta ma la sostanza della soluzioneproposta dalla sentenza della Corte di Appello diPadova, che richiamava la CTU, e cioè che ilrifiuto verso il padre fosse causato dallamanipolazione materna; per questo il bambinoera costretto alla relazione col padre attraversoun periodo da trascorrere in una comunità peressere resettato, de-programmato, secondo leparole di Gardner o scollegato, secondo le paroledi alcune assistenti sociali.

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Ho letto di recente il libro della PresidenteLuccioli; mi ha colpito questo passo.

La Presidente Luccioli ci ricorda il diritto alladignità della persona, un diritto costituzionale; aquesta autorevole linea guida dobbiamo ispirareil nostro lavoro. Utilizzando concetti nonscientifici rispettiamo il diritto alla dignità dellepersone che valutiamo? O lo calpestiamo?

Anche il Tribunale di Milano, nel 2014,dichiarando l'inammissibilità di accertamentiistruttori in ordine alla cosiddetta PAS non è cheabbia detto di chiamarla in altro modo e la CTUsarebbe stata ammessa; ha detto che di PAS, ilcostrutto teorico non l'etichetta, in Tribunale nonsi deve parlare.

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Quindi bisogna proprio cambiare registro, nonfare i giochi di parole, se non è PAS èalienazione parentale, se non è alienazioneparentale è problema relazionale, se non èproblema relazionale è rifiuto immotivato, ecc.

La presunta manipolazione psicologica volutadalla teoria della PAS è impossibile dadimostrare, ce lo dice la Corte Costituzionale. Sitratta della sentenza sul reato di plagio, ed èindubbio che la teoria dell'alienazione parentaleha molti punti di contatto con il plagio.

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Il costrutto teorico della PAS e dei suoisinonimi, ha la funzione di occultare la violenzain famiglia e gli abusi sessuali incestuosi. Lohanno scritto nel 2007 due psicologhedell'Università di Trieste;

lo ha ribadito l'ANCI con le Linee guida per iServizi Sociali, congiuntamente ai centriantiviolenza della rete DiRe.

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Ce lo dice anche la Convenzione di Istanbul.

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In Commissione Giustizia del Senato è ripresoda poco l'esame di alcuni DDL di modifica dellalegge 54/2006. Di solito queste propostenascono all'interno delle associazioni di padriseparati;

alcune vogliono introdurre la mediazionefamiliare obbligatoria, anche nei casi di violenzaintrafamiliare (es. DDL Divina), cosa molto caraalle suddette associazioni ma vietata dallaConvenzione di Istanbul.

Ecco come i sostenitori della PAS hanno reagitoalla ratifica della Convenzione di Istanbul;questi soggetti sono interlocutori privilegiatidella politica sui cosiddetti diritti dei padriseparati, vengono ricevuti nelle CommissioniGiustizia che discutono le proposte di modificadel diritto di famiglia. La Convenzione diIstanbul si occupa di lotta alla violenza contro ledonne; i padri separati riuniti in Adiantum laritengono lesiva dei diritti degli uomini. Per lorola violenza contro le donne è un diritto degliuomini.

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Questa posizione non è occasionale, è propriostrutturale alle associazioni dei padri separati;questo è un articolo del consulente legale diAdiantum.

A questo punto chiediamoci: la tutela dei minorinella separazione si fa dichiarandoli ammalatiquando rifiutano la relazione con un genitore?Con tutto quello che consegue?Io credo di no; la tutela VERA del minore si faproteggendolo dalla violenza e dagli abusisessuali. La tutela del minore si fa ascoltandolo,dandogli voce, valorizzando la suatestimonianza, ci dirà lui i motivi del rifiuto.Il rifiuto del minore verso un genitore èprovocato dalla cosa più semplice di questomondo: la paura che il minore ha di quelgenitore. Paura che è provocata dalcomportamento violento del genitore oaddirittura dagli abusi sessuali del genitore sulfiglio.

La paura può essere indotta? Ci sonoorientamenti psicologici e psichiatrici,soprattutto di tipo comportamentale, cheritengono di sì.Le più recenti ricerche di psicobiologia nelcampo delle neuroscienze affettive ci dicono chela paura non è condizionata ma è un'emozioneprimaria, istintiva, innata.

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Gli unici stimoli naturali capaci di attivarequello che è stato chiamato sistema della paurasono il dolore e la percezione di una situazionedi pericolo. Per averne un'idea concreta bastipensare a come scappa via una lucertola ovolano via gli uccelli al minimo rumore;nessuno ha detto loro che devono aver paura delrumore.

Le aree cerebrali superiori, molto sviluppatenella specie umana, non sono affatto necessarieper generare la paura. La paura ha origine dacellule nervose che si trovano nel mesencefalo,la parte più antica del cervello, quella cheabbiamo in comune con rettili e uccelli, oltre checon tutti i mammiferi; viene chiamato per questoanche cervello rettile.

È normale che il bambino abbia paura delgenitore violento, quello che urla, sbatte porte,rompe oggetti, e cerchi protezione tra le bracciadell'altro genitore; ed è normale che al momentodella separazione il bambino rifiuti il genitoreviolento e preferisca il genitore protettivo. È uncomportamento semplice e lineare, non c'èbisogno di ricorrere ad astruserie per spiegarlo.

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Concludendo:Nelle CTU dobbiamo valorizzare dati concretie oggettivi. Questo è un decreto della Corte diAppello di Lecce, Sezione Minori: nel rinnovarela CTU, da me contestata, la Corte ha chiesto aiperiti di basare la valutazione delle capacitàgenitoriali su “riscontri concreti e oggettivi”; traparentesi, in questa vicenda ero CTP del padre,lo preciso per quelli che mi accusano di esseresempre dalla parte delle madri. Nelle CTUdobbiamo valorizzare la concretezza el'oggettività.

Le valutazioni psicologiche, i test, peccanoproprio in questo, concretezza e oggettività; nonsono, per fare un esempio, unelettrocardiogramma o una radiografia. Il web èpieno di siti, blog, ecc, in cui si spiega comefalsificare i risultati di alcuni test psicologici,non ci si può affidare ciecamente a essi.

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Possono essere manipolati dal soggetto che fa itest come pure dallo psicologo; si tratta diappunti che lo psicologo dopo aver fatto i test hainviato al CTU: spiega come si può fare passareper matti lei o lui o tutti e due.Nelle CTU occorre valorizzare i fatti e non leteorie, e se i fatti ci dicono che il bambino hapaura di un genitore dobbiamo dire al Giudiceche il bambino ha paura del genitore e perquesto motivo lo rifiuta. Non tirare fuori teorieprive di validità scientifica per spiegare il rifiuto,o altre cose prive di senso come il fatto, peresempio, che i bambini che crescono senza ilpadre diventano omosessuali; ma dove sta scrittoquesto?Cerchiamo di essere più seri, per rispetto deibambini e della Giustizia.

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