Alcune riflessioni sull’ultima Predicazione di Belibasta

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Belibasta, arso sul rogo nel 1321 fu l’ultimo Buon Uomo Cataro di cui si abbia notizia nel Sud della Francia. La sua predicazione affonda le sue radici dottrinarie nel terreno del Dualismo Radicale. Queste righe sono una riflessione sulle sue parole tratte dal resoconto fatto da Sicre davanti all’inquisitore Jacques Fornire (futuro papa Benedetto XII) riportato da Lidia Flöss nel libro “Il Caso Belibasta”.

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La Predicazione di Belibasta

Alcune riflessioni sullultima Predicazione di Belibasta

Belibasta, arso sul rogo nel 1321 fu lultimo Buon Uomo Cataro di cui si abbia notizia nel Sud della Francia. La sua predicazione affonda le sue radici dottrinarie nel terreno del Dualismo Radicale. Nel resoconto fatto da Sicre davanti allinquisitore Jacques Fornire (futuro papa Benedetto XII) riportato da Lidia Flss nel libro Il Caso Belibasta, viene cos riferito in merito al Dualismo dellUltimo Cataro: - Sentii dire alleretico Guglielmo Belibasta che cerano due dei. Il Dio malvagio che egli chiama Dio Estraneo , Malesa, che si chiamava Dio, ma tuttavia non lo era, poich non faceva altro che male e faceva s che le anime giungessero tardi alla giovinezza. E c un altro Dio, quello buono Benesa , lunico che egli chiamava Padre dei Buoni Spiriti.-. Nellesemplificazione di Belibasta i due Regni, quello del Padre e quello del Dio Malvagio erano speculari: Sette regni di Dio, diceva , e sette regni del demonio . I sette regni di Dio sono le gerarchie dei suoi Angeli, mentre i sette mondi del demonio sono le gerarchie dei suoi demoni. Dal Registro III a sapere come Belibasta gli svel solo cinque dei sette regni quelli dei demoni che sono nellabisso, nella terra, nellaria, nellacqua nellaria e nella parte superiore del cielo, vicino al cielo. Al di sopra di questi mondi presiede Malesa, nome occitano che Belibasta adopera per nominare il Dio Malvagio. Il Principio del Male ha un solo figlio: Lucifero.

Sulle sette gerarchie abbiamo testimonianza nella Glossa al Pater, il commento al Padre Nostro, spendiamo poche righe sull unica sola preghiera considerata lunico strumento, assieme allunico rito (il Consolament) , in grado di innalzare la comunit dei Buoni Cristiani , alla condizione angelica (E.Riparelli) e dunque rappresentava la centralit della Liturgia Catara, il Pater quindi come il Consalament era il punto fisso di ogni Comunit Catara, sia che si fondasse nella dottrina radicale che in quella mitigata.

Per tornare allesemplificazione delle Sette Gerarchie, abbiamo detto che si trova allinterno della Glossa al Pater nella quale si legge: - Inoltre dobbiamo sapere che il Signore Padre delle Luci e delle Misericordie, cio delle Carit e delle Visitazioni, e Padre degli Spiriti , Padre anche di tutte le altre sostanze: vale a dire delle vite, delle Anime e dei Corpi . Lo testimonia San Paolo quando dice Ogni paternit nominata; da Lui che Dio Padre di tutte le cose [Ef.3,15. 4,6] ( Tratto dal Commento al Padre Nostro nel Manoscritto di Dublino in F.Zambon, La Cena Segreta, pagine 367-368)

Secondo la dottrina molto diffusa sia presso la Chiesa Catara Italiana quanto quella Linguadociana , furono le Visitazioni, chiamate anche Misericordie a peccare contro il Padre. Nel Commento al Padre Nostro si trova scritto: - La congregazione delle Visitazioni chiamata Figlio di Dio; perci Mos per primo dice Peccarono contro di Lui e non sono suoi figli nella profanazione.. Nel Commento lesegesi dottrinale si spinge a reputare Ges non immune dal peccato, in quanto Visitazione di Dio Padre, Cristo, ha voluto qualcosa di diverso dal Padre Suo : Padre mio se possibile allontana da me questo calice, per non come voglio io ma come vuoi Tu. [Mt. 26, 39].- ( F.Zambon, opera citata, pag.371) La Santificazione di Cristo ha poi, secondo il Commento, santificato il nome di Dio Padre, adempiendo alla Volont Celeste.

Belibasta nella predicazione contenuta nel resoconto rilasciato da Sicre allInquisizione non si discost mai dal dogma Cataro, seguendo la dottrina dei Due Principi confermata nel Libro dei Due Principi di Giovanni Luglio di Bergamo. Nel Libro dei Due Principi si apre con la definizione di Dio come pura bont ( Dondaine, nel Liber de duobus principiis da lui curato). La Pura Bont si contrappone allUsurpatore. Nelle esposizioni di Salvo Burci, i due Principi hanno ciascuno la sua Trinit, la Trinit del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e quella del Malvagio, Satana e il Serpente. Ma la battaglia dei Dualisti Radicali si incentrava anche nella proliferazione dellidolatria connessa proprio alla personalizzazione della Trinit . La Trinit del Catarismo non si pu appaiare con la Trinit del Credo Cattolico. Il Credo veniva, anzi, tacciato da Giacomo Authi di triteismo (scrive Jean Duvernoy in La Religione dei Catari): Vedete come vi prendono in giro quella della Chiesa Romana che una sinagoga, poich insegna che ci si deve segnare e dire nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e in tal modo si fanno tre Dei, tuttavia non c che un solo Dio mio padre..

Lasserzione sul carattere speculare dei due Regni, i sette mondi angelici di Benesa e quello dei sette mondi demoniaci di Malesa, radicata nellantica Filosofia del Dualismo. NellEcclesiastico

Nelle ultime tappe della sua vita terrena, Belibasta per bocca di Sicre ci lascia unaltra testimonianza interessante su un aspetto del Catarismo. Nel capitolo Arnaldo e lIndovino Saraceno curato e tradotto da Lidia Flss sempre nel suo lavoro il Caso Belibasta, Arnaldo Sicre recandosi da un indovino per via di alcune traversie dichiara che di Guglielmo Belibasta, delleretico: - non chiesi nulla allindovino, non avevo neppure portato un pezzo della sua veste, Guglielma e Pietro Mauri mi avevano detto di non interrogare lindovino riguardo a Guglielmo, poich, mi avevano detto, Guglielmo era nella verit e non potevano trovare nulla su di lui, su di noi peccatori, invece, gli indovini trovano ci che ci deve capitare.. Il Buon Uomo, attraverso il Consolament rimette i suoi peccati e una volta mondata la sua veste dalle macchie che lo rendono ben visibile all oracolo, locchio del Diavolo, la sua anima diviene intangibile, incolore, Satana non riesce a scorgerla facilmente. Questinvisibilit carnale dellanima di un Consolato spiega anche in parte perch in caso di trasgressione alla Regola di un Buon Uomo lintera catena del sacramento venisse meno, sino a dover procedere a una nuova liturgia per coloro che fossero stati Consolati dal trasgressore per ripristinare la condizione di perfezione. Locchio di Satana penetra nellanima, scorgendola e la rende vulnerabile alle intemperie infernali, impedendole di ricongiungersi allo Spirito. La Liturgia del Consolament dunque era salvifica e necessaria a tal punto da divenire centrale per la vita del Cataro, era lAgnello dellapocalisse venuto nel mondo per spezzare i sette sigilli del diavolo, per questo un Buon Uomo , un Perfetto, era considerato Tabernacolo dello Spirito Santo.

Quando un Credente veniva Consolato non doveva abiurare o rinnegare il battesimo cattolico ricevuto con lacqua. Nel Rito Latino si dichiara espressamente la necessit di superare il battesimo con lacqua, non di infrangerlo, secondo il passo di Mt 3, 11: - non pensate inoltre per questo battesimo che ricevete, di dover disprezzare laltro () al contrario dovete comprendere che vi necessario ricevere questa santa ordinazione come supplemento di quella che era insufficiente alla vostra salvezza. (Rito Latino in La Cena Segreta, a cura di F.Zambon) . Questa particolare fragilit del Battesimo dello Spirito nel Catarismo . Il Battesimo, il Rito Latino, lo descrive come superlavacro, cio non deterge la carne dalle sue opere immonde ma lava lanima di Dio dalle sozzure apprese attraverso il contagio degli spiriti maligni, rendendola appunto immacolata, dunque non riconoscibile al mondo di Satana. Questaspetto rende fragile il sacramento del Consolament mentre il battesimo dellacqua sembra non potersi scalfire, ci normale se pensiamo che il primo riguarda il corpo, dunque un qualcosa che Satana conosce bene, avendolo plasmato con le sue mani, secondo la Teologia Catara.

Yanuk Lurjiame