Albergo Diffuso, dalla teoria alla pratica!

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http://www.formazioneturismo.com/in-evidenza/albergo-diffuso-dalla-teoria-alla-pratica March 7, 2013 Albergo Diffuso, dalla teoria alla pratica! | Formazione Turismo Cos’è un Albergo Diffuso? Un fenomeno tutto “Made in Italy” Interessa chi si occupa e crede al turismo sostenibile , il modello di ospitalità che potrebbe cambiare e rivalutare il panorama dell’offerta turistica del nostro paese, per lo sviluppo di borghi e centri storici, perché non c’è bisogno di alberghi nuovi ma di nuovi alberghi. Infatti da qualche tempo il sistema italiano dell’ospitalità sta vivendo grandi cambiamenti, e alle strutture tradizionali degli alberghi, dei villaggi e dei campeggi, si sono aggiunte nuove forme di fare turismo e altre formule di ospitalità, più attente ai prodotti del territorio, all’ambiente e alla cultura dei luoghi. E la nascita e diffusione dell’ Albergo Diffuso, ovvero un albergo che non si costruisce, ma che nasce mettendo in rete case pre-esistenti , rientra in questa tendenza generale di evoluzione dell’offerta turistica del nostro Paese, che ha fatto parlare di trend da struttura verticale a orizzontale. Per conoscere questo progetto in concreto, abbiamo chiesto all’ ideatore del modello dell’Albergo Diffuso, il prof. Giancarlo Dall’Ara di rispondere ad alcune domande, dando la possibilità di approfondire l’argomento a quanti vorranno occuparsi di ospitalità diffusa, che siano amministratori pubblici o privati. Come e perché aprire un Albergo Diffuso e avere successo sul mercato Uno dei punti di forza del turismo nel nostro Paese è dato dallo stile di vita dei luoghi, dei borghi, dei centri storici in particolare. L’Albergo Diffuso è una proposta che nasce proprio per offrire questa atmosfera di vita che piace e ha mercato sia in Italia che all’estero. Penso in particolare a chi vive in città o a chi ha già fatto esperienza di viaggi in giro per il mondo e cerca qualcosa di più vero. Un Albergo Diffuso non vende camere in senso stretto, ma luoghi da vivere come residenti, sia pure temporanei . Le camere di un AD infatti sono camere vere, non sono costruite apposta per turisti, e così il resto dei servizi, che sono gli stessi identici

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http://www.formaz ioneturismo.com/in-evidenz a/albergo-diffuso-dalla- teoria-alla-pratica March 7, 2013

Albergo Diffuso, dalla teoria alla pratica! | FormazioneTurismo

Cos’è un Albergo Diffuso? Un fenomeno tutto “Made in Italy”Interessa chi si occupa e crede al turismosostenibile, il modello di ospitalità che potrebbecambiare e rivalutare il panorama dell’of fertaturist ica del nostro paese, per lo sviluppo di borghie centri storici, perché non c’è bisogno di alberghinuovi ma di nuovi alberghi.Infat t i da qualche tempo il sistema italianodell’ospitalità sta vivendo grandi cambiament i, ealle strut ture t radizionali degli alberghi, dei villaggi edei campeggi, si sono aggiunte nuove forme di fareturismo e alt re formule di ospitalità, più at tente aiprodott i del territorio, all’ambiente e alla cultura deiluoghi.E la nascita e dif fusione dell’Albergo Dif fuso, ovvero un albergo che non si costruisce, mache nasce mettendo in rete case pre-esistent i, rientra in questa tendenza generale dievoluzione dell’of ferta turist ica del nostro Paese, che ha fat to parlare di t rend da strutturavert icale a orizzontale.

Per conoscere questo progetto in concreto, abbiamo chiesto all’ideatore del modellodell’Albergo Dif fuso, il prof . Giancarlo Dall’Ara di rispondere ad alcune domande, dando lapossibilità di approfondire l’argomento a quant i vorranno occuparsi di ospitalità dif fusa, chesiano amministratori pubblici o privat i.

Come e perché aprire un Albergo Diffuso e avere successo sulmercatoUno dei punt i di forza del turismo nel nostro Paese è dato dallo st ile di vita dei luoghi, deiborghi, dei centri storici in part icolare. L’Albergo Dif fuso è una proposta che nasce proprio perof f rire questa atmosfera di vita che piace e ha mercato sia in Italia che all’estero. Penso inpart icolare a chi vive in cit tà o a chi ha già fat to esperienza di viaggi in giro per il mondo e cercaqualcosa di più vero. Un Albergo Dif fuso non vende camere in senso stretto, ma luoghi davivere come residenti, sia pure temporanei. Le camere di un AD infat t i sono camere vere,non sono costruite apposta per turist i, e così il resto dei servizi, che sono gli stessi ident ici

servizi che si t rovano in un albergo, con la stessa professionalità, condita magari con un po’ inpiù di sapore locale. La Hall è spesso una piazzetta, o un vicolo. Ricordo ancora quando allaf ine degli anni ’90 in un piccolo paese della Sardegna una gent ile signora mi chiese qualcheconsiglio per il suo progetto di B&B, e le dissi “l’Italia è piena di B&B, ed è anche piena dialberghi. Se davvero t i vuoi far notare, insomma se t i vuoi “posizionare”, apri un AlbergoDiffuso, ce ne sono pochissimi, e a dif ferenza degli alt ri sono una proposta di ospitalità tuttaitaliana”. Ecco, a chi fosse interessato farei lo stesso discorso anche oggi. Gli AD sono esaranno sempre pochi, poche cent inaia per intenderci, perché non è facile t rovare un gestoredavvero capace di avviare una struttura che sembra più un romanzo che un albergotradizionale. Con tut t i i vantaggi che ne derivano per chi sposa questo modello e lo fa proprio.

Quali sono i benefici per lo sviluppo locale?Un AD è a tut t i gli ef fet t i un piccolo volano di sviluppo perché genera f iliere, ret i. Ret i t raproprietari di case, t ra piccoli produttori locali, ret i con il volontariato, con l’Ente Locale, con ilmuseo del territorio ecc. Se si vuole vendere l’autent icità, questa è la strada. Prodott i locali,prodott i t ipici, iniziat ive per resident i, non per turist i, come quelle dell’associazionismo diident ità, non possono mancare. In cambio, a dif ferenza delle proposte extralberghiere, lastagionalità è molto più ampia. Il 90% degli AD conta su una apertura annuale, mentre le caseper turist i fat icano a fare t re mesi di stagione. Tutto questo grazie al sistema di alleanze locali,che trovano spesso in un AD un punto di riferimento chiave, grazie al fat to che un AD è gest itocome una impresa e può contare su un motore commerciale proprio.

Quali sono i vantaggi di un Albergo Diffuso?Per la comunità locale il vantaggio principale è dato dal recupero di immobili e dall’arrivo di

turist i nell’area. Per i proprietari degli immobili e per molt i resident i il primo vantaggio è nelvalore delle case, che il giorno prima dell’apertura di un AD cresce sensibilmente. Ci sono poi daconsiderare i nuovi occupati, e soprat tut to il clima f iducia che deriva dalla valorizzazionedell’area, del centro storico. Spesso in Italia sono i resident i i primi a non comprendere il valoreturist ico, ambientale o culturale dei beni dell’area. Se nasce un AD, improvvisamente ci siaccorge di quanto il territorio sia importante. In molt i Comuni, dopo l’apertura dell’AD, l’EnteLocale ha capito che l’invest imento promozionale più signif icat ivo era quello di migliorare iservizi per i resident i e l’arredo urbano, e anche quest i sono i vantaggi generat i da un AD eimmediatamente percepibili.

La legislazione italiana e gli Alberghi Diffusi. Opportunità o minaccia?La legislazione italiana è un disastro. Teoricamente sia il Ministero che la quasi totalità delleRegioni (16 per l’esattezza) ha una norma accettabile, e coerente con il modello dell’AD. Faeccezione il Friuli Venezia Giulia che ha una normat iva del tut to inaccettabile, perché equiparaun Albergo Dif fuso ad una banale rete di case. E così penalizza i pochi AD veri che pureesistono anche in Friuli. Con le alt re Regioni il discorso è migliore, ma purtroppo mancanospesso i Regolamenti at tuat ivi delle norme, o sono contraddit tori. Personalmente seguoquesto ginepraio da sempre, e c’è da scoraggiarsi. Il problema principale èl’approssimazione. Si sente dire “albergo dif fuso”, il nome piace subito, e si pensa a una rete dicase, anche distant i t ra loro, magari in Comuni diversi. Non si pensa che al nome corrisponde unmodello ampiamente sperimentato che ha le sue regole. Infat t i quasi tut te le cent inaia diprogett i che avevano solo il nome di “Albergo Dif fuso” e non la sostanza, sono rimast i neicassett i, sono stat i ut ilizzat i per una campagna elet torale, oppure sono stat i chiusi il giornodopo l’apertura. Mentre gli AD veri, o almeno quelli che hanno il 90% dei requisit i minimi, ce lastanno facendo benone. Certo se le Regioni avessero delle normative serie e chiare,sarebbe meglio. Si potrebbe far chiudere qualche abusivo (ce ne sono tant i, da Torino a Siena,con un picco in Puglia), e si potrebbe magari t rovare qualche incent ivo in più per gli AD veri.

Alberghi Diffusi in Italia (ADI 2011)

Regione Alberghi Dif fusi

Abruzzo 2

Basilicata 2

Calabria 1

Liguria 1

Emilia Romagna 2

Friuli VG 3

Lazio 2

Marche 8

Molise 4

Piemonte 1

Puglia 6

Sardegna 4

Sicilia 2

Toscana 6

Umbria 5

Totale 49

Alberghi dif fusi operant i in Italia, riconosciut i dall’Associazione nazionale e descrit t i nella guidadegli Alberghi Dif fusi edita dall’Associazione nazionale degli AD in collaborazione con ilTouring Club Italiano.

Albergo Diffuso, Paese Albergo e Residence Diffuso, ci spiega ladifferenza?Il primo, Albergo Dif fuso, è un albergo orizzontale che risponde a tut te le normedi un albergo. Il secondo, Paese Albergo, è una rete di diverse forme diospitalità dif fusa che centralizzano alcuni servizi (ad es. il booking el’accoglienza), ma restano indipendent i. Non è quindi un albergo, ma una reteospitale. Il Residence Dif fuso invece è una rete di case che condivide alcuniservizi comuni ed è gest ita unitariamente in forma imprenditoriale. Tutte questeforme di ospitalità che ho modellizzato negli anni, sono riconosciutegratuitamente dall’Associazione Nazionale Alberghi Dif fusi.

Per la collaborazione e realizzazione del post ringrazio il prof . Giancarlo Dall’Ara. Dopo avermesso a punto il modello dell’Albergo Dif fuso, ha fondato l’Associazione nazionale degliAlberghi Dif fusi della quale è presidente. Docente presso il CST di Assisi, Consulente dimarket ing nel turismo, ha collaborato con ent i turist ici pubblici e privat i proponendo unapproccio non tradizionale e sviluppando temi che vanno dal market ing del ricordo al market ingdi nicchia, nei quali valorizza strument i quali il racconto, il dono, le relazioni, il concetto di luogo.È autore di numerose pubblicazioni sul turismo.

Silvia Badriotto – Nuovi Turismi è un progetto disviluppo, consulenza commerciale e promozioneturist ica e alberghiera, che possa sensibilizzare suinuovi temi dello sviluppo turist ico, fortementeorientato al dest inat ion market ing, al Web 2.0 e allenuove tecnologie, ma con un occhio alla t radizione,al vivere sostenibile e responsabilmente, nell’ot t icadella creazione di un turismo integrato.Puoi contat tarmi a [email protected] eseguimi su Facebook e Twit ter.