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1 AIMA Biella: Via Orfanotrofio16 13900 Biella tel. 015 4017675 m NOTIZIARIO Giugno 2014 [email protected] - www.aimabiella.it MESSAGGIO Cari Amici, come certamente sapete, la nostra Associazione svolge un’attività molto intensa, ricca di ap- puntamenti, incontri e conferenze. Ma non meno intensa è la nostra attività di progetto, fina- lizzata sempre ad individuare obiettivi ben definiti: solo così è possibile salvaguardare i diritti dei malati e delle famiglie con solide argomentazioni. Tuttavia non si raggiungono obiettivi senza confrontarsi e collaborare con altri Enti e Associazioni: nel Centro della Memoria, dove operiamo in sinergia con L’ASL Biella, nei caffè Alzheimer con l’opera Pia Cerino Zegna e nelle terapie non farmacologiche con ANTEO. Altrettanto importante è la collaborazione con le altre Associazioni: in CADIC con le associazioni Parkinson, SLA, Sclerosi Multipla e Disa- bili, con le quali abbiamo in comune la difesa dei diritti di malati fragili e di famiglie in diffi- coltà. Con le Associazioni Alzheimer del Piemonte, assieme alle quali abbiamo prodotto un documento che definisce le linee guida che la Sanità della Regione dovrebbe adottare per af- frontare la cura e l’assistenza dei malati di Alzheimer colmando il vuoto normativo dopo l’annullamento da parte del TAR delle assurde delibere prodotte nel 2013. Di tutte queste at- tività troverete una breve descrizione in questo primo numero del nostro giornalino, che con- tiamo di potenziare facendone un bollettino per i soci e simpatizzanti con tre uscite l’anno. Approfondiremo man mano questi temi e vi terremo informati sulle ulteriori iniziative e sui risultati ottenuti. Siamo lieti che questa iniziativa nasca nel 25° anniversario della fondazione di AIMA Biella e confidiamo nell’aiuto di tutti i soci disponibili per migliorarlo sempre più. Un grande abbraccio a nome di tutto il Consiglio della nostra Associazione. il Presidente Franco Ferlisi A.I.M.A Biella INVITO per il 21 giugno 2014 - ore 10.00 al MEETING - APERITIVO Biella - Palazzo Gromo Losa - Corso del Piazzo 24 In ricorrenza del 25° anno di attività dell’Associazione abbiamo organizzato un incontro per ritrovare e ringraziare tutte le persone che hanno reso fattibile, con la loro attività, la vita e i risultati ottenuti in tutti questi anni. In questa occasione contiamo sulla presenza dei nostri Soci. La malattia di Alzheimer è la quarta causa di morte ed è tra le dodici patologie cerebrali a più alto costo so- ciale ed economico per la società europea: 789 miliardi l’anno (tra costi diretti e indiretti) il costo totale del- le malattie cerebrali, dei quali 105,163 miliardi riguardano i 6,3 milioni di pazienti con “demenze”. In Italia il “costo” della patologia è pari a 8,6 miliardi di euro l’anno per i circa 700.000 casi stimati. Il tutto a crescita costante, visto il continuo aumento dell’aspettativa di vita media. 25°

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AIMA Biella: Via Orfanotrofio16 – 13900 Biella tel. 015 4017675 m

NOTIZIARIO Giugno 2014

[email protected] - www.aimabiella.it

MESSAGGIO Cari Amici,

come certamente sapete, la nostra Associazione svolge un’attività molto intensa, ricca di ap-

puntamenti, incontri e conferenze. Ma non meno intensa è la nostra attività di progetto, fina-

lizzata sempre ad individuare obiettivi ben definiti: solo così è possibile salvaguardare i diritti

dei malati e delle famiglie con solide argomentazioni. Tuttavia non si raggiungono obiettivi

senza confrontarsi e collaborare con altri Enti e Associazioni: nel Centro della Memoria, dove

operiamo in sinergia con L’ASL Biella, nei caffè Alzheimer con l’opera Pia Cerino Zegna e

nelle terapie non farmacologiche con ANTEO. Altrettanto importante è la collaborazione con

le altre Associazioni: in CADIC con le associazioni Parkinson, SLA, Sclerosi Multipla e Disa-

bili, con le quali abbiamo in comune la difesa dei diritti di malati fragili e di famiglie in diffi-

coltà. Con le Associazioni Alzheimer del Piemonte, assieme alle quali abbiamo prodotto un

documento che definisce le linee guida che la Sanità della Regione dovrebbe adottare per af-

frontare la cura e l’assistenza dei malati di Alzheimer colmando il vuoto normativo dopo

l’annullamento da parte del TAR delle assurde delibere prodotte nel 2013. Di tutte queste at-

tività troverete una breve descrizione in questo primo numero del nostro giornalino, che con-

tiamo di potenziare facendone un bollettino per i soci e simpatizzanti con tre uscite l’anno.

Approfondiremo man mano questi temi e vi terremo informati sulle ulteriori iniziative e sui

risultati ottenuti. Siamo lieti che questa iniziativa nasca nel 25° anniversario della fondazione

di AIMA Biella e confidiamo nell’aiuto di tutti i soci disponibili per migliorarlo sempre più.

Un grande abbraccio a nome di tutto il Consiglio della nostra Associazione.

il Presidente Franco Ferlisi

A.I.M.A Biella

INVITO

per il 21 giugno 2014 - ore 10.00

al MEETING - APERITIVO Biella - Palazzo Gromo Losa - Corso del Piazzo 24 In ricorrenza del 25° anno di attività dell’Associazione abbiamo organizzato un incontro per ritrovare e ringraziare tutte le persone che hanno reso fattibile, con la loro attività, la vita e i risultati ottenuti in tutti questi anni. In questa occasione contiamo sulla presenza dei nostri Soci.

La malattia di Alzheimer è la quarta causa di morte ed è tra le dodici patologie cerebrali a più alto costo so-ciale ed economico per la società europea: 789 miliardi l’anno (tra costi diretti e indiretti) il costo totale del-le malattie cerebrali, dei quali 105,163 miliardi riguardano i 6,3 milioni di pazienti con “demenze”. In Italia il “costo” della patologia è pari a 8,6 miliardi di euro l’anno per i circa 700.000 casi stimati. Il tutto a crescita costante, visto il continuo aumento dell’aspettativa di vita media.

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NUOVE ATTIVITA’ SPORTELLO DIRITTI CaDiC è il coordinamento fra AIMA e le Associazioni che rappresentano i malati di SLA, Sclerosi Multipla, Parkinson e Disabili cronici. Nasce per rappresentare i problemi rilevati dalle singole Associazioni nei con-fronti delle istituzioni locali, per aumentare la capacità di pressione e di dialogo verso gli enti pubblici per difendere i diritti e la dignità delle persone con disabilità e dei loro familiari e per promuoverne i diritti civili. Insieme abbiamo costituito lo “Sportello dei Diritti” a cui è possibile rivolgersi per avere un appun-tamento con i volontari delle associazioni ed eventualmente ottenere tutela legale. Il riferimento è pres-so la sede del Csv di Biella di via Orfanotrofio 16, Telefonando allo 015.8497377 a Stefania Mela

ASSICURAZIONE Come Socio A.I.M.A. puoi PREVENIRE E ASSICURARE IL TUO FUTURO E SOLLEVARE I TUOI FAMILIARI DALL’EVENTUALE ONERE DI SOSTENERE LE SPESE PER L’ASSISTENZA IN CASA O PER IL RICOVERO NELLE STRUTTURE DI CURA Un contratto è stipulato tra A.I.M.A.Biella e Vittoria Assicurazioni in favore dei propri soci garantisce un rimborso di € 1.500 mensili in caso di non autosufficienza con un costo all’anno di € 150 / 250 / 500 se-condo fasce d’età. DETTAGLI DELL’OFFERTA sono sul nostro sito internet: www.aimabiella.it/assicurazione.html

I SERVIZI AIMA Auto aiuto

AIMA è ospitata presso il Centro Sevizi volontariato di Biella, in via Orfanotrofio 16 . In sede offriamo: Centro di Ascolto e ascolto telefonico n. 015 401767 il lunedì e giovedì dalle 15 alle 18 e gli incontri del Gruppo di Auto Aiuto il 2° sabato del mese dalle 9:30 alle 11:30. Per affrontare l’impegno di accudire il proprio malato è utile il confronto con familiari di altri malati che stanno affrontando la stessa esperienza, partecipando a quelli che si chiamano “gruppi di auto aiuto”: in es-si si può raggiungere la consapevolezza che nella sofferenza, cosi come nella speranza, non siamo soli.

Formazione Negli ultimi anni l’attività di formazione di AIMA Biella è stata mirata alla collaborazione con il Servizio della formazione dell’ASL di Biella per quanto riguarda la formazione dei Professionisti Medici, mentre, per quan-to riguarda la formazione ai famigliari provvede la Neuropsicologa del Centro della Memoria e per la forma-zione agli Operatori delle RSA e conferenze serali presso i Comuni del Biellese si avvale della collaborazione volontaria dei professionisti del Centro della Memoria (Peraltro soci attivi della nostra Associazione). Ottobre 2011 - Formazione Gaglianico Maggio - Ottobre 2012 - Formazione infermieri, Ass. Sociali, ASL e Consorzi

Dicembre 2012 - Formazione Medici di Medicina Generale fase1 : incontri equipes Formazione Medici Medicina Generale - fase 2 : gruppi lavoro Maggio - giugno 2013 Casa Albert Viverone 2014 – Pralungo Opera pia Ciarletti, Varallo Casa Serena, Caresana Casa Riposo Greppi Inoltre AIMA collabora alla segreteria degli eventi formativi dell’ASL relativi agli anziani e terapie particolari per la demenza (Terapia della bambola, Montessori, ecc.)

Assistenza domiciliare Nel caso in cui l’anziano o la sua famiglia intendano assumere un assistente familiare, è possibile rivolgersi all’Albo degli Assistenti Familiari gestito dallo Sportello Informativo Anziani "Il Filo d'Arianna" (800545455) e da A.C.L.I. Biella. (015 20515) Questi due Enti si occupano di abbinare all’anziano richiedente uno degli assistenti familiari iscritti all’Albo. Gli assistenti familiari inseriti nell’Albo sono stati individuati in base a criteri che valutano il possesso di una formazione specifica e l’esperienza di assistenza documentata da referenze. Gli assistenti familiari presentati all’anziano e alla sua famiglia devono essere assunti tramite regolare con-tratto. A tale scopo le famiglie ricevono eventuali indicazioni per rivolgersi ai patronati del territorio.

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Il Centro della Memoria E’ il Servizio istituito dall’ASL Biella, con il sostegno di AIMA, per la diagnosi e la cura della malattia di Al-zheimer e dei disturbi cognitivi dedicato ai malati di Alzheimer, a tutti i pazienti con deficit cognitivi ed alle loro famiglie. I suoi compiti sono: garantire una diagnosi tempestiva e l’indirizzo terapeutico appropriato, prendere in carico il malato e la sua famiglia, indirizzarlo ai servizi più appropriati con scelte condivise, offri-re una continuità assistenziale tra ospedale, strutture, domicilio, fornire consulenza psicologica, legale, am-bientale alla famiglia, promuovere la formazione adeguata ai malati ed ai famigliari che li accudiscono. Il centro è situato al secondo piano del padiglione Rivetti, sopra il reparto di Ostetricia. Il primo accesso av-viene con impegnativa del Medico curante, prendendo appuntamento telefonico ai numeri: Assistente So-ciale 338 3548345, Infermiera: n° 015 3503389. Nei successivi controlli la prenotazione è gestita dal Perso-nale del Centro. Maggiori informazioni sono sul nostro sito: www.aimabiella.it/equipe-cmem.html

La Palestra della Mente A.I.M.A. Biella e ANTEO COOP.SOCIALE ONLUS, con la supervisione del CENTRO DELLA MEMORIA dell'ASL.BI hanno fondato dal Gennaio di quest'anno un Centro di Terapie NON Farmacologiche per stimolare la me-moria e il potenziamento cognitivo rivolto alle persone con deficit cognitivi, ma anche a coloro che deside-rano mantenere in allenamento la propria memoria e migliorare le strategie per fronteggiare i piccoli deficit che possono comparire con l’invecchiamento. Gli obiettivi delle attività sono: stimolare la memoria, man-tenere le proprie autonomie funzionali il più a lungo possibile, evitare l'isolamento e continuare a mantene-re rapporti interpersonali soddisfacenti, aumentare la capacità di gestione e compensazione dei propri defi-cit cognitivi. “ALLENAMENTE” è situata presso i locali di Via Lamarmora 12 a Biella, 3° piano, scala sinistra. E' possibile iscriversi o ricevere informazioni al numero: 3451178749 dalle 08:30 alle 18:00 dal Lunedì al Venerdì, oppure scrivendo all’indirizzo e-mail: [email protected] maggiori informazioni sul no-stro sito: www.aimabiella.it/ter-non-farmac.html

Centri Diurni Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale destinata a fornire accoglienza a persone anziane in con-dizioni di autosufficienza o con un livello di autonomia limitato, che necessitano di supervisione, tutela, so-stegno e aiuto nello svolgimento di alcune delle attività di vita quotidiana. I Centri diurni Alzheimer, accolgono malati in fase lieve-moderata e sono centri con specializzazione dove vengono svolte attività individualizzate per stimolare, mantenere e, se possibile, migliorare le capacità del malato affetto da demenza di Alzheimer. Nel Biellese i centri attivi sono due: Il Centro Diurno “Da mattina a sera” che si trova presso la sede dell’Opera Pia Antonio Emma Cerino Zegna Onlus e il centro diurno Al-zheimer “Antonio Barioglio” situato presso il Presidio Socio Sanitario San Bernardo di Trivero (ex ospedale E. Zegna)

IL CAFFE’ ALZHEIMER

Il CAFFE’ ALZHEIMER è organizzato, in BIELLA e COSSATO, dall'Opera Pia Cerino Zegna Onlus con la colla-borazione di AIMA Biella. E' rivolto principalmente a coloro che affrontano le fasi iniziali della malattia di Alzheimer e della demenza, nasce da un’idea del dottor Bere Miesen (psicologo clinico olandese), a Leiden nel 1997. È un luogo dove malati, familiari e volontari si incontrano per bere un caffè insieme, spezzare la solitudine, confrontarsi con altri e ricevere informazioni da esperti. Gli obiettivi sono: Combattere l'isola-mento attraverso la condivisione di esperienze e problemi comuni, uscendo da una visione di impotenza e di negatività, creare reti di solidarietà e amicizia tra le famiglie, fornire ai malati uno spazio in cui potersi esprimere insieme agli altri, ricevere informazioni sulla malattia, sugli aspetti legali e psicosociali da esperti del settore. Si svolge in BIELLA il secondo Martedì del mese, esclusi i mesi di Gennaio ed Agosto Dalle 14,30 alle ore 16,30 presso il Ristorante «Tigella», in via Tripoli 9c. In COSSATO l'ultimo Giovedì del mese, esclusi i mesi di Luglio ed Agosto dalle 14,30 alle 16,30 presso Caffetteria «La favola», p.zza Angiono 16. Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare la dr.ssa Anna Collobiano tel. 339 2604040, oppure l'Opera Pia Antonio ed Emma Cerino Zegna Onlus, Occhieppo Inferiore -BI- via Martiri della Libertà 196, te-lefono: 015-2593853

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l’intervista : Silvana Scaramuzzi primo Presidente AIMA Biella La voce di Silvana Scaramuzzi dà una sensazione confortevole, famigliare. La ascolto raccontare la storia di AIMA Biella, che è anche in parte la sua storia, e mi sembra di aprire la copertina di uno di quei bei volumi rilegati in pelle, un po' consunti dal tempo, che a volte si ha la fortuna di trovare nelle librerie dei nonni. Un romanzo che parla di famiglia, di impegno sociale, di fortuna e di dolore. Si discute sulla nascita e sui primi passi dell'associazione e lei, con l'abilità di chi ha imparato a percorrere i labirinti della memoria, inizia a tessere meticolosamente il filo del racconto, intrecciando date e nomi, fatti e vita... Quando è nata AIMA Biella ? Nel Gennaio del 1985 , a Milano, venne costituita per merito della dottoressa Patrizia Spadin ( che ancora oggi ne è il Presidente), AIMA nazionale; a far parte del Consiglio Di-rettivo viene chiamato il dott. Guala, primario di geriatria all'ASL di Biella. Nel maggio 1989 sarà lui a promuovere, a Biella, la nascita dell'AIMA territoriale. Credo che sia stata una delle prime associazioni sul territorio ad occuparsi di questi temi perché allora non si parlava di Alzheimer. Nel 1989 chi faceva parte dell'associazione ? All’inizio eravamo in pochi ; il dott. Guala, pur organizzando le attività , non potendo far parte dell’Associazione, mi chiese di fare il Presidente. Vinte le mie titubanze ( mi piace lavorare, ma in sordina) e siccome anche mia mamma era malata, volevo e dovevo imparare come fare, come comportarmi... e ho accettato. Il Consiglio era formato dal Dr. Luciano Caser , dall’infermiera professionale Tiziana Giacoletti e da altre tre, quattro volontarie. Come avete iniziato ? Organizzavamo riunioni due volte al mese, ci trovavamo nella scuola per infermiere dell’ospedale. Poi col tempo, aumentate le persone, ci siamo spostati nell'aula magna. Una volta facevamo riunione tra di noi, l'altra con i famigliari e i malati. Siamo partiti con l'idea di aiutare la famiglia: facevamo queste riunioni con l'intento di informare i parenti. Anche noi ci formavamo con loro, abbiamo imparato tutti insieme un po' per volta. Andavamo alle riunioni a Milano per essere aggiornati sugli ultimi svi-luppi: allora era tutto un cercare di capire, di informarsi. Con chi collaboravate ? Il Dottor Caser e Tiziana Giacoletti, che operavano al Cerino Zegna, collaboravano anche con il reparto di geriatria e la casa di riposo dall'ospedale. A seguito di queste esperien- ze, nel '98, avvieranno il CDA (Centro Diurno Alzheimer), un centro sperimentale pensato appositamente per i malati di Alzheimer all’interno del Cerino Zegna. Nel contempo, precisamente nel 1992, AIMA Biella, rinnovato il Consiglio (Presidente Claudy Miglietti , io vice- presidente) raggiungeva la piena operatività. Nel Settembre del '98 abbiamo partecipato all’organizzazione di vari convegni in collabo- razione col Cerino. Al Cerino Zegna, nel 2001 abbiamo donato un pulmino per il traspor- to degli utenti con Alzheimer; nel 2004, abbiamo contribuito a ristrutturare il Nucleo Al-zheimer Temporaneo e nell’aprile del 2005 abbiamo poi cominciato i lavori per il giardi-no Alzheimer nell’area antistante al Centro Diurno. Quindi lei si è avvicinata ad AIMA a causa della malattia di sua madre ? Sì, il primo incontro con il dott. Guala era avvenuto per avere la conferma della diagnosi di Alzheimer di mia mamma.

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Però, per quanto triste, è stato un momento che l'ha avvicinata a questa bella real-tà che ha fatto parte della sua vita. Si, ormai sono venticinque anni. Abbiamo realizzato tante cose, è stato molto gratifican- te. Lo è sempre quando fai le cose col cuore. Ripensando a questi 25 anni, quali sono i suoi ricordi più vivi ? Difficile sintetizzarli in una sola immagine. È stato un lungo percorso, partito dal dolore per la malattia della mamma e arrivato fino alla soddisfazione per tutto quello che ab-biamo creato per i malati e per i loro famigliari. Nel corso degli anni, tante persone hanno contribuito con dedizione e passione affinchè AIMA potesse diventare l’associazione che è oggi e, non potendo citarle tutte, con que-sta intervista, ci tengo a ringraziare di cuore ognuna di loro per il prezioso aiuto. Un grazie particolare a Franco Ferlisi, l’attuale Presidente. In questi ultimi anni ha pro-gettato e realizzato (in collaborazione con l’ASL e i consorzi IRIS e Cissabo) una serie di servizi per i malati d’Alzheimer che pone AIMA Biella all’onore del mondo tanto che nel mese scorso i rappresentanti delle associazioni Alzheimer del Piemonte sono giunti qui per rendersi conto dei risultati raggiunti. Si, è una fucina di idee quell'uomo: il fatto di aver vissuto personalmente il dramma del-la malattia, assieme alle sue esperienze professionali ed alle conoscenze nel campo me-

dico, lo rendono la persona perfetta per guidare l'associazione. ( Sonia Osella)

10 MOSSE PER INVECCHIARE CON SUCCESSO

1. MAI SOLO TU - Curare la vita sociale e gli affetti è di aiuto per mantenere attivo sia

il fisico che la mente, isolarsi è fattore di rischio per la salute.

2. MANGIA SANO - Alimentarsi con frutta e verdura, ricche di vitamine , di antiossidan-

ti, che sono sostanze che prevengono le malattie tumorali.

3. BEVI DI GUSTO - Almeno un litro e mezzo di acqua al giorno ma non più di due bic-

chieri di vino: l’alcool è dannoso per la salute, pericoloso per la

guida e per la patente.

4. NON FUMARE - Il fumo accorcia l’aspettativa di vita, smettere di fumare a qualsiasi

età allunga la vita e ne migliora la qualità.

5. FAI LAVORARE IL CORPO - L’attività fisica ossigena il sangue ed aiuta anche a scari-

care lo stress di una vita sempre più frenetica: camminare almeno

30 minuti al giorno aiuta corpo e mente.

6. MANTIENI UN PESO CORPOREO ADEGUATO - Sovrappeso ed obesità sono fattori di

rischio per il diabete, ipertensione, malattie cardiocircolatorie, pa

tologie croniche ed invalidanti.

7. PRENDI IL SOLE CON MODERAZIONE - Il sole è sinonimo di salute, di benessere, ma

non se si esagera nell’esporsi ai raggi solari in quanto possono peg-

giorare l’invecchiamento della pelle.

8. UTILIZZA LA PREVENZIONE SANITARIA - Per migliorare il tuo stato di salute utilizza

tutte le opportunità di prevenzione che il Sistema Sanitario ti offre.

9. PREVIENI GLI INCIDENTI DOMESTICI - Gli incidenti domestici sono mortali il doppio

di quelli stradali ed un terzo di essi si verificano in anziani.

Attenzione ai pavimenti scivolosi, alle cadute per scalini ed evitare

l’uso di calzature non idonee.

10. USA I FARMACI CORRETTAMENTE I farmaci hanno contribuito enormemente all’ al-

lungamento della vita media, migliorando anche la sua qualità. Mai

autoprescrizione, anche in caso di assunzione “al bisogno” seguire

le indicazioni del roprio Medico di fiducia.

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Confessioni di Cary Smith Henderson Penso che la cosa migliore che mi sia successa da quando convivo con l’Alzheimer sia che non sono stato privato della parola…va ancora abbastanza bene… Può anche darsi che io non sappia di cosa sto parlando, però accidenti, riesco ancora a parlare. Prima riuscivo a parlare con le persone e a camminare senza dovermi chiedere se il pavimento c’è… Mi arrabbio quando inciampo su qualcosa. Credo che l’Alzheimer riguardi, oltre al cervello, anche quello che fanno mani e piedi. Mi preoccupa tutto quello che supera anche pochi cm di altezza. La cosa si fa abbastanza seria. Sarò forse sciocco, perché anche se non stai per cadere o altro, hai l’impressione che sia così. La sensazione è questa. Ci sono cose che vorrei saper fare, ma d’altra parte ci sono ancora cose che posso fare e che prefiggo di non mollare finché posso. Qualche volta tutto l’insieme mi mette a disagio…mi sento maledettamente inutile. In parole povere siamo goffi, smemorati e naturalmente le persone che si occupano di noi lo capiscono, an-che se talvolta penso che debba essere molto dura anche per loro… Vogliamo che le cose vadano come prima. Ed è proprio questo che non riusciamo a sopportare, di non riuscire ad essere quello che eravamo…fa male da morire. Mia moglie sta facendo di tutto per rendermi le cose sopportabili…ho paura di perdere i contatti con il mondo. Lei è la sola che veramente mi capisce ed io non sono facile da capire. E un’altra cosa che mi fa impazzire dell’Alzheimer è che nessuno più vuole parlare con noi. Forse ci temono…ma possiamo assicurare tutti: certamente l’Alzheimer non è contagioso. In effetti le persone con l’Alzheimer pensano, forse non pensano le stesse cose delle persone normali, ma pensano. Ho riflettuto su me stesso. Prima eravamo, esito a dirlo, “esseri umani”. Si lavorava, si guadagnava, si avevano figli, si facevano molte cose che non ci piacevano e molte altre che invece eravamo contenti di fare…facevo, sì, un sacco di cosa allora, quando ero, stavo per dire – vivo- è for-se un’esagerazione, ma devo dire che è veramente così…una vita dimezzata…sospinti di qua e di là dove vogliono gli altri…da un lato siamo d’intralcio e dall’altro non ci rendiamo conto di quello che accade…. Francesca Siamo dementi, ma non siamo deficienti. Sai cosa vuol dire svegliarsi una mattina e pensare di avere diciotto anni? Sai cosa vuol dire trovarsi in cucina circondata da persone che mi trattano come una famiglia ma che io non conosco? Sai cosa vuol dire aprire il proprio armadio e trovare vestiti di altri? E sai cosa vuol dire tornare poco dopo in cucina e trovarti circondata dalle tue cose e dalle persone che a-mi? Sai cosa vuol dire sentirsi tutto il giorno spiate e trovarsi a dare appuntamento a tutti i defunti e fare due chiacchiere con loro?

COME SOSTENERCI Le attività dell'Associazione sono rese possibili dalla partecipazione attiva e dal sostegno economico delle persone che hanno a cuore le sorti dei malati di Alzheimer e dei loro familiari. Socio ordinario: a partire da 15 € - Socio sostenitore: a partire da 50 € ed anche donazioni libere. Biverbanca Biella: IT 80J 06090 22300 0000 13620024 Banca Sella Biella:IT 59B 03268 22300 0018 48343740 c/c Postale: IT 07 N076 0110 0000 0001 3968136 5 per mille dell'IRPEF: Codice fiscale AIMA Biella: 90020360021

ISCRIVITI

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Cure di ….stagione

ORTOTERAPIA L’Ortoterapia o Terapia orticolturale è un metodo riabilitativo del disagio e della disabilità che appartiene all’ambito delle terapie occupazionali. Consiste nell’incentivare, nel preparare e nell'affiancare il soggetto nella cura e nella gestione del verde, nella coltivazione di fiori, ortaggi ed altre piante. Prendersi cura di organismi vivi, possibilmente in gruppo, stimola il senso di responsabilità e la socializza-zione. A livello fisico, sollecita l’attività motoria, migliora il tono generale dell’organismo e dell’umore, at-tenua stress e ansia. L’ortoterapia è un progetto attuale e funzionale per le persone affette da Alzheimer: obiettivo del lavoro è il miglioramento della qualità di vita del malato attraverso la promozione di momenti di benessere a con-tatto con il verde nelle sue varie forme. Ha lo scopo di portare il soggetto a rendersi il più autonomo possi-bile, a rafforzarne l’autostima per aiutarlo a riconquistare un ruolo attivo nella vita e favorirne l’inserimen- to in un gruppo. Questi risultati sono ottenibili soltanto con percorsi terapeutico-riabilitativi specifici, mirati e lungimiranti, progettati e sviluppati grazie alla collaborazione di specifiche figure professionali. Recenti studi hanno dimostrato che gruppi di anziani compresi fra i 69 e 90 anni di età che praticano almeno tre ore di giardi- naggio alla settimana beneficiano di una diminuzione della fre- quenza cardiaca e di un aumento del colesterolo protettivo. Inoltre l’ortoterapia agisce positivamente sulla sick building sindrome (disturbo da ambiente chiuso). Un interessante studio di Felicia Hupper mette in evidenza come in anziani dediti al giardinaggio si possa riscontrare una riduzione dell’adrenalina e un aumento dell’efficacia immunitaria. Sicuramente possiamo affermare che l’attività all’aria aperta migliora la qualità di vita di ciascuno di noi e in particolare delle per-sone anziane . Lo spazio verde può quindi essere vissuto come luogo di stimolazione dei sensi, da osservare, come elemento esterno che ci pone in una condizione di benessere, oppure come spazio da fruire in manie-ra attiva in cui operare ed è quindi il caso dell’ortoterapia. I dati raccolti ci dicono che nelle persone che hanno usufruito di passeggiate all’aperto sull’erba, di momenti di relax al sole o sotto agli alberi di tiglio profumati si è verificata una diminuzione dei disturbi del comportamento, soprattutto vagabondaggio e ansia. La varietà delle esperienze sensoriali che il contatto con la natura offre favorisce l’ascolto di sé e l’integra- zione con l’ambiente. L’obiettivo del progetto di ortoterapia è favorire momenti di benessere, le attività vengono proposte senza particolari richieste di perfezione tecnica ma come possi- bilità espressiva, lasciando spazio alla libertà di agire e al vissuto personale per non creare stress. Zappare, attività che non richiede particolare competenze o precisione, mette a contatto diretto con la terra che, sollevata e arieggiata restituisce sensazioni di leggerez- za gioiosa. La possibilità di condividere saperi e gesti ha stimolato ricordi legati a passate esperienze negli orti, nei campi, nei giardini di casa e perché no… anche nei giardini pubblici. Dai cassetti della memoria compaiono nomi di piante, ricette, qualche canzone, ecc. Non si coltivano solo basilico, pomodori, melanzane e gerani, ma si fanno sbocciare tante piccole risorse sopite .

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INCONTRO DELLE ASSOCIAZIONI ALZHEIMER CON SERGIO CHIAMPARINO Il 7 aprile 2014 le Associazioni dei Malati di Alzheimer del Piemonte: AIMA Biella, AIMA Vercelli, AMA Novara ALZHEIMER Asti, AFA Verbano Cusio Ossola, AMA Rivoli, ALZHEI-MER PIEMONTE, AMA Chieri, Alzheimer Bor-gomanero e AIMA Cuneo, hanno incontrato il candidato alla Presidenza della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. E’ stato presentato il documento relativo alla definizione del percorso di diagnosi e cura per i malati di Alzheimer come proposta per una delibera Regionale che riordini tutto il percorso di cura e assistenza dei malati di Alzheimer e di demenza, ma che può essere

una traccia anche per la gestione delle altre patologie neurodegenerative (SLA, Parkinson e Sclerosi multi-pla). I punti qualificanti delle nostre richieste sono i seguenti: 1. Considerare le demenze come patologie a carico del Servizio Sanitario, inserite nei LEA con le stesse pre-rogative delle malattie psichiatriche, come peraltro affermato dalle sentenze del TAR e capovolgendo il progetto della giunta Cota di scaricare l'assistenza di questi malati sui servizi socio-sanitari. 2. Perseguire l'obiettivo della presa in carico attraverso una "alleanza terapeutica" con malati e famiglie che dia la possibilità ai malati di vivere al proprio domicilio il più a lungo possibile, anche con il supporto di più centri diurni e che il ricorso al ricovero in struttura sia una scelta limitata alla gestione del fina vita del malato. 3. Dare alle U.V.A. un ruolo centrale e potenziato nella gestione della diagnosi, cura e gestione del percorso di malattia 4. Rinuncia dell'Amm. Regionale all'idea di ripianare i deficit di bilancio ricorrendo ai tagli all'assistenza alle persone non autosufficienti che peraltro rappresentano oggi soltanto il 5% del bilancio della sanità Regiona-le e comprimerlo produrrebbe scarsi risultati e grandi danni, rispetto per esempio, al 27% rappresentato dalla spesa farmaceutica. 5. Costituire una consulta permanente fra la giunta Regionale e la delegazione delle associazioni, in modo che la loro comprovata esperienza possa divenire una risorsa per l'Assessorato e che le delibere non nasca-no sulla testa dei malati senza alcun collegamento con la situazione reale. Il candidato Sergio Chiamparino si è dichiarato disponibile ad una politica di "codecisione" a patto che le as-sociazioni si assumano la responsabilità di sostenere gli interessi generali e si è dichiarato convinto che le politiche assistenzialistiche per i poveri sono fallimentari, ma che è sempre necessario dividere quel che va a carico della sanità con quello che va a carico dell'assistenza. Hanno partecipato all'incontro: Nella foto, il nostro Presidente, Franco Ferlisi, consegna il documento a Ser-gio Chiamparino.

Cura dei malati di Alzheimer: approvata all'unanimità mozione in Senato Il Senato, mercoledì 23 aprile, ha approvato all'unanimità la mozione 148, presentata dal Presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi (PD), sulla cura dei malati di Alzheimer per migliorare la presa in carico e l’assistenza e il Governo ha dato parere favorevole. La mozione definisce obiettivi im-portanti e impegna il Governo innanzitutto a promuovere un progetto generale di cura della demenza che deve partire dagli aspetti clinici, sviluppando in parallelo specifici servizi dedicati alle diverse fasi della ma-lattia, ai problemi familiari e ai luoghi delle cure. Il secondo punto è la realizzazione di centri multidisciplina-ri con il compito di integrare la diagnosi e l’assistenza clinica con quella sociale, coordinare strutture di ac-coglienza e diffusione delle capacità nel territorio. Il terzo punto prevede un continuo al monitoraggio epi-demiologico, per garantire l’omogeneità dei servizi sociali e sanitari su tutto il territorio nazionale. Gli altri punti prevedono una specifica attenzione all’Alzheimer nell’educazione continua in medicina, la promozio-ne della ricerca e la rapida revisione dei livelli essenziali di assistenza, tenendo conto delle reali esigenze dei pazienti. Infine, la mozione impegna il governo a promuovere campagne di educazione sanitaria rivolte alla popolazione per migliorarne la consapevolezza e le corrette modalità di accesso al servizio sanitario.