AFFARI & FINANZA l 21 GENNAIO2008...

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AFFARI & FINANZA l l 21 GENNAIO 2008 31 Multimedia LE STRATEGIE NELL’HI-TECH/ La società californiana per trovare un nuovo slancio offre la sua piattaforma di telefonia mobile agli sviluppatori di software perché inventino servizi Yahoo porta la nuova Internet sul cellulare Jerry Yang delinea in quest’intervista i piani di “attacco” dell’azienda ad un mercato nuovo e potenzialmente immenso: la pubblicità sulla “speciale” Internet visibile sul telefonino di ultima generazione. Già conclusi accordi con Apple, eBay, MySpace e altri protagonisti LA SCHEDA Le tappe della convergenza L’iPhone più evoluto è allo stesso tempo un telefonino, un lettore di musica e di film Tutto in un ‘device’ Lanciato da Apple il portatile ‘ultraslim’: non più di due centimetri di spessore Il computer ultrasottile Chi compra un Dvd di TimeWarner avrà diritto a scaricarsi un film per l’iPod dal sito iTunes Dvd e diritti iTunes GABRIELE DI MATTEO Las Vegas J erry Yang è salito con David Filo, che con lui nel 1994 fondò Yahoo, sul palco del Consumer Electronic Show, per parlare di soldi. Come tutti gli orientali, Yang ha un tremendo senso pratico: «Siamo nella se- conda stagione di Yahoo!. Per vincere le sfide che ci aspettano nello sviluppo del digitale, la no- stra azienda deve guadagnare in- serzioni pubblicitarie offrendo agli inserzionisti milioni di "te- ste"». Visto che Google presidia buona parte degli investimenti provenienti dal search, Yang ha deciso di puntare alla leadership nella display advertising, quella che arriva sui cellulari. Nel com- plesso, la pubblicità online vale 45 miliardi di dollari, che nel 2010 diventeranno 75. Mr Yang, Yahoo! esce da un anno pro- blematico. Quali sono le sue idee per presidiare il mercato digi- tale catturan- do la pubbli- cità sul mobi- le? «Yahoo! apre la sua piattafor- ma di telefonia mobile agli svi- luppatori di software esterni per offrire nuo- vi servizi agli utenti e milioni di contatti pub- blicitari agli in- serzionisti. La tecnologia web 3.0 offre una na- vigazione flui- da e veloce e so- prattutto am- bienti pubblici- tari originali per editori e inser- zionisti. Stiamo sviluppando for- mule innovative come widget e snippet». Di cosa si tratta? «Gli snippet sono la nuova pas- sione dei navigatori curiosi: pic- coli assaggi, anteprime, che ri- guardano sport, cinema, musica, viaggi. Esempio: io sono un ap- passionato di cinema, quando cer- co sul cellulare un titolo, grazie agli snippet di Yahoo! ricevo le critiche dei film, le sale e gli orari di programmazione, i gossip sugli attori». Tutto questo, arriva sul cellu- lare? «Sì. Le nostre piattaforme One Search e Go integrano funzioni che prima erano dissociate e co- stringevano il navigatore a uscire e rientrare dalle pagine web. Gli utenti si lamentavano, così col web 3.0 abbiamo risolto il proble- ma: oggi navigare sul cellulare è facile come sul Pc. In compenso, il telefonino ci segue per 24 ore, mentre il Pc no. Tutto questo en- tro pochi mesi arriverà anche in Europa». Passiam ai widget. Cosa sono? «All'indirizzo widgets.yahoo. com/ sono a disposizione centi- naia di immagini e di grafiche, che si possono scaricare sullo scher- mo: sono sponsorizzabili e offro- no infiniti spunti creativi e agli in- serzionisti. i widgets vengono vissuti dai navigatori come servi- zi utili e graditi, a differenza degli spot che sono imposti dai palinse- sti tv. C'è il widget delle previsio- ni del tempo, quello per Yahoo Games, quello delle web-cam sempre più spettacolari. Lavore- remo a stretto contatto con edito- ri, sponsor, creativi d'agenzia per studiare nuovi linguaggi, meno aggressivi degli spot ma coinvol- genti e più interattivi. Metteremo inoltre a frutto un'enorme quan- tità di immagini condivisibili». Esempi pratici di pubblicità interattiva? «Arriva un messaggio sul mio cellulare che mi invita a sceglie- re fra di tre stili di jeans: clicco sulle immagini e mi appare la mappa con il negozio più vicino dove li posso comprare, magari con uno sconto». Avete un accordo con iPhone, che supporta Yahoo per econo- mia e finanza: ne seguono altri? «Abbiamo fresche joint-ventu- re con eBay, MySpace, Mtv sui contenuti destinati al pubblico giovane e sulla raccolta pubblici- taria». Come dividete i ricavi con questi editori? «Faremo degli accordi diver- si a seconda delle situazioni, ma non siamo produttori di conte- nuti, offriamo contatti. I conte- nuti sono un bene degli editori così alle agenzie spetta l'elabo- razione creativa». ANDREA DI STEFANO San Francisco L o show con Steve Jobs non man- ca mai. Anche se i proverbiali keynotes dell’amministratore della Apple non garantiscono mai in- dicazioni di strategia, alcune frasi ad effetto che il ceo ha utilizzato duran- te e dopo l’attesissimo discorso al Moscone Center di San Francisco danno l’idea delle linee di tendenza che Jobs sta perseguendo con particolare determi- nazione: «i film, solo i film», ha detto il leader della casa di Cupertino ri- ferendosi al successo re- gistrato dalla AppleTv. E oltre al portatile più sotti- le del mondo, alle ecce- zionali vendite dell’iPho- ne, alle nuove funzioni di back up senza fili a San Francisco è stato presen- tato un nuovo servizio, iMovies Movie Rental, che permette il noleggio dei film digitali: «contrariamente al- la musica, al consumatore non inte- ressa più di tanto possedere il film. Il noleggio è il modello migliore», ha dichiarato Jobs, che si è detto non an- cora soddisfatto della pur ecceziona- le performance che ha permesso alla casa di Cupertino di vendere 7 milio- ni di copie di film. Il servizio sarà esteso a livello internazionale entro la fine dell’anno e potrebbe superare il successo conseguito con iTunes. Per Jobs l’hardware è importante, crucia- le, perché l’esperienza dell’iPod ha dimostrato a tutta l’industria del- l’information technology che è possi- bile avere dei risultati straordinari con un prodotto di grandissimo desi- gn e tecnologia abbinato al contenu- to. Tutti si aspettavano, grazie alla sa- piente regia mediatica di Cupertino, che il Mac Expo avesse come star un nuovo portatile ultramobile, sul mo- dello del Tablet sviluppato nel mon- do Windows. Jobs ha spiazzato tutti presentando il MacBook Air, il note- book più sottile e leggero del mondo, estratto da una cartellina portadocu- menti tra le ola dell’entusiastico pub- blico. «Abbiamo realizzato il portatile più sottile del mondo, senza sacrifi- carne la tastiera di dimensioni regola- ri né l'ampio schermo da 13 pollici», ha sottolineato l’ad della Apple. «La prima volta che vedrete MacBook Air, troverete difficile credere che si tratta di un portatile a elevate presta- zioni con tastiera e schermo di di- mensioni regolari. Ma è proprio co- sì». Le specifiche parlano di uno spessore variabile da 0,4 cm a 1,94 cm. Il monitor è identico a quello del MacBook, e anche la tastiera ne ri- prende le fattezze, sembrando però ulteriormente più sottile e, soprattut- to, diventa retroilluminata come nei portatili professionali. L’hard disk è quello degli iPod Classic, da 1,8" con capacità da 80 GB, ma è disponibile, con un sovrap- prezzo, un'unità di memoria a stato solido da 64 GB. MacBook Air inte- gra alcune funzioni touch che stanno diventando, dopo l’iPhone, un vero e proprio must di tutta l’industria del- l’elettronica. Ovviamente con un portatile di queste fattezze e dimen- sioni non poteva mancare un servizio di backup per la conservazione dei dati sviluppato sul nuovo sistema operativo Leopard: si chiama Time Capsule. «Portatelo a casa, collegate- lo, fate clic su alcuni pulsanti sui vo- stri Mac ed ecco fatto: a ogni ora di ogni giorno, verrà automaticamente eseguito il backup dei dati di tutti i vo- stri Mac di casa», ha spiegato Jobs. «Con Time Capsule e Time Machine, tutte le vostre foto, i filmati e i docu- menti preziosi e insostituibili saranno automaticamente protetti e potrete recuperarli con estrema facilità nel caso in cui vadano perduti». Non poteva mancare l’iPhone: Jobs, oltre a sottolineare che le vendi- te hanno superato la soglia dei quattro milioni di pezzi nei primi duecento giorni consegnando alla Apple quasi il 20% del mercato Usa degli smart phone, ha annunciato nuove funzio- nalità come mappe con locations, webclips, la personalizzazione della home page, il servizio di sms multipli. LA STORIA Film delle major e pc ultrasottili la seconda giovinezza di Jobs Qui a fianco, Jerry Yang sul palcoscenico del Consumer Electronic Show di Las Vegas dei giorni scorsi In scena Steve Jobs All’inizio dell’anno il titolo Apple ha toccato quota 200 dollari Fondatore e Ceo La tecnologia del web 3.0 rende possibile inserire contenuti sofisticati anche mobili David Filo, il co-fondatore ‘‘ ,, La commissione UE ha stabilito che i dati sul traffico telefonico e web vanno conservati per non più di 24 mesi Garante della privacy Francesco Pizzetti La pratica di rendere disponibile l’iPhone solo ai clienti di un operatore potrebbe essere illecita e quindi non vincolante Commissario UE Meglena Kuneva Repubblica Affari & Finanza

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AFFARI & FINANZA l l21 GENNAIO 2008 31

MultimediaLE STRATEGIE NELL’HI-TECH/ La società californiana per trovare un nuovo slancio offre la sua piattaforma di telefonia mobile agli sviluppatori di software perché inventino servizi

Yahoo porta la nuova Internet sul cellulareJerry Yang delinea in quest’intervista i piani di “attacco” dell’azienda ad un mercato nuovo e potenzialmente immenso: la pubblicitàsulla “speciale” Internet visibile sul telefonino di ultima generazione. Già conclusi accordi con Apple, eBay, MySpace e altri protagonisti

LA SCHEDA

Le tappedellaconvergenza

L’iPhone più evoluto èallo stesso tempo untelefonino, un lettoredi musica e di film

Tutto in un ‘device’

Lanciato da Apple ilportatile ‘ultraslim’: nonpiù di due centimetridi spessore

Il computer ultrasottile

Chi compra un Dvd diTimeWarner avrà dirittoa scaricarsi un film perl’iPod dal sito iTunes

Dvd e diritti iTunes

GABRIELE DI MATTEO

Las Vegas

Jerry Yang è salito con DavidFilo, che con lui nel 1994fondò Yahoo, sul palco del

Consumer Electronic Show, perparlare di soldi. Come tutti gliorientali, Yang ha un tremendosenso pratico: «Siamo nella se-conda stagione di Yahoo!. Pervincere le sfide che ci aspettanonello sviluppo del digitale, la no-stra azienda deve guadagnare in-serzioni pubblicitarie offrendoagli inserzionisti milioni di "te-ste"». Visto che Google presidiabuona parte degli investimentiprovenienti dal search, Yang hadeciso di puntare alla leadershipnella display advertising, quellache arriva sui cellulari. Nel com-plesso, la pubblicità online vale45 miliardi di dollari, che nel 2010

diventeranno75.

Mr Yang,Yahoo! esce daun anno pro-b l e m a t i c o .Quali sono lesue idee perpresidiare ilmercato digi-tale catturan-do la pubbli-cità sul mobi-le?

«Yahoo! aprela sua piattafor-ma di telefoniamobile agli svi-luppator i d isoftware esterniper offrire nuo-vi servizi agliutenti e milionidi contatti pub-blicitari agli in-serzionisti. Latecnologia web3.0 offre una na-vigazione flui-da e veloce e so-prattutto am-bienti pubblici-tari originali pereditori e inser-

zionisti. Stiamo sviluppando for-mule innovative come widget esnippet».

Di cosa si tratta?«Gli snippet sono la nuova pas-

sione dei navigatori curiosi: pic-coli assaggi, anteprime, che ri-guardano sport, cinema, musica,viaggi. Esempio: io sono un ap-passionato di cinema, quando cer-

co sul cellulare un titolo, grazieagli snippet di Yahoo! ricevo lecritiche dei film, le sale e gli oraridi programmazione, i gossip sugliattori».

Tutto questo, arriva sul cellu-lare?

«Sì. Le nostre piattaforme OneSearch e Go integrano funzioniche prima erano dissociate e co-stringevano il navigatore a usciree rientrare dalle pagine web. Gliutenti si lamentavano, così colweb 3.0 abbiamo risolto il proble-ma: oggi navigare sul cellulare èfacile come sul Pc. In compenso,il telefonino ci segue per 24 ore,

mentre il Pc no. Tutto questo en-tro pochi mesi arriverà anche inEuropa».

Passiam ai widget. Cosa sono? «All'indirizzo widgets.yahoo.

com/ sono a disposizione centi-naia di immagini e di grafiche, chesi possono scaricare sullo scher-mo: sono sponsorizzabili e offro-no infiniti spunti creativi e agli in-serzionisti. i widgets vengonovissuti dai navigatori come servi-zi utili e graditi, a differenza deglispot che sono imposti dai palinse-sti tv. C'è il widget delle previsio-ni del tempo, quello per YahooGames, quello delle web-cam

sempre più spettacolari. Lavore-remo a stretto contatto con edito-ri, sponsor, creativi d'agenzia perstudiare nuovi linguaggi, menoaggressivi degli spot ma coinvol-genti e più interattivi. Metteremoinoltre a frutto un'enorme quan-tità di immagini condivisibili».

Esempi pratici di pubblicitàinterattiva?

«Arriva un messaggio sul miocellulare che mi invita a sceglie-re fra di tre stili di jeans: cliccosulle immagini e mi appare lamappa con il negozio più vicinodove li posso comprare, magaricon uno sconto».

Avete un accordo con iPhone,che supporta Yahoo per econo-mia e finanza: ne seguono altri?

«Abbiamo fresche joint-ventu-re con eBay, MySpace, Mtv suicontenuti destinati al pubblicogiovane e sulla raccolta pubblici-taria».

Come dividete i ricavi conquesti editori?

«Faremo degli accordi diver-si a seconda delle situazioni, manon siamo produttori di conte-nuti, offriamo contatti. I conte-nuti sono un bene degli editoricosì alle agenzie spetta l'elabo-razione creativa».

ANDREA DI STEFANO

San Francisco

Lo show con Steve Jobs non man-ca mai. Anche se i proverbialikeynotes dell’amministratore

della Apple non garantiscono mai in-dicazioni di strategia, alcune frasi adeffetto che il ceo ha utilizzato duran-te e dopo l’attesissimo discorso alMoscone Center di San Franciscodanno l’idea delle linee di tendenza

che Jobs sta perseguendocon particolare determi-nazione: «i film, solo ifilm», ha detto il leaderdella casa di Cupertino ri-ferendosi al successo re-gistrato dalla AppleTv. Eoltre al portatile più sotti-le del mondo, alle ecce-zionali vendite dell’iPho-ne, alle nuove funzioni diback up senza fili a SanFrancisco è stato presen-tato un nuovo servizio,iMovies Movie Rental,che permette il noleggio

dei film digitali: «contrariamente al-la musica, al consumatore non inte-ressa più di tanto possedere il film. Ilnoleggio è il modello migliore», hadichiarato Jobs, che si è detto non an-cora soddisfatto della pur ecceziona-le performance che ha permesso allacasa di Cupertino di vendere 7 milio-ni di copie di film. Il servizio saràesteso a livello internazionale entro lafine dell’anno e potrebbe superare ilsuccesso conseguito con iTunes. PerJobs l’hardware è importante, crucia-le, perché l’esperienza dell’iPod hadimostrato a tutta l’industria del-l’information technology che è possi-bile avere dei risultati straordinaricon un prodotto di grandissimo desi-gn e tecnologia abbinato al contenu-to. Tutti si aspettavano, grazie alla sa-piente regia mediatica di Cupertino,che il Mac Expo avesse come star unnuovo portatile ultramobile, sul mo-

dello del Tablet sviluppato nel mon-do Windows. Jobs ha spiazzato tuttipresentando il MacBook Air, il note-book più sottile e leggero del mondo,estratto da una cartellina portadocu-

menti tra le ola dell’entusiastico pub-blico.

«Abbiamo realizzato il portatilepiù sottile del mondo, senza sacrifi-carne la tastiera di dimensioni regola-

ri né l'ampio schermo da 13 pollici»,ha sottolineato l’ad della Apple. «Laprima volta che vedrete MacBookAir, troverete difficile credere che sitratta di un portatile a elevate presta-zioni con tastiera e schermo di di-mensioni regolari. Ma è proprio co-sì». Le specifiche parlano di unospessore variabile da 0,4 cm a 1,94cm. Il monitor è identico a quello delMacBook, e anche la tastiera ne ri-prende le fattezze, sembrando peròulteriormente più sottile e, soprattut-to, diventa retroilluminata come neiportatili professionali.

L’hard disk è quello degli iPodClassic, da 1,8" con capacità da 80GB, ma è disponibile, con un sovrap-prezzo, un'unità di memoria a statosolido da 64 GB. MacBook Air inte-gra alcune funzioni touch che stannodiventando, dopo l’iPhone, un vero eproprio must di tutta l’industria del-l’elettronica. Ovviamente con unportatile di queste fattezze e dimen-sioni non poteva mancare un serviziodi backup per la conservazione deidati sviluppato sul nuovo sistemaoperativo Leopard: si chiama TimeCapsule. «Portatelo a casa, collegate-lo, fate clic su alcuni pulsanti sui vo-stri Mac ed ecco fatto: a ogni ora diogni giorno, verrà automaticamenteeseguito il backup dei dati di tutti i vo-stri Mac di casa», ha spiegato Jobs.«Con Time Capsule e Time Machine,tutte le vostre foto, i filmati e i docu-menti preziosi e insostituibili sarannoautomaticamente protetti e potreterecuperarli con estrema facilità nelcaso in cui vadano perduti».

Non poteva mancare l’iPhone:Jobs, oltre a sottolineare che le vendi-te hanno superato la soglia dei quattromilioni di pezzi nei primi duecentogiorni consegnando alla Apple quasiil 20% del mercato Usa degli smartphone, ha annunciato nuove funzio-nalità come mappe con locations,webclips, la personalizzazione dellahome page, il servizio di sms multipli.

LA STORIA

Film delle major e pc ultrasottilila seconda giovinezza di Jobs

Qui a fianco,Jerry Yang sulpalcoscenicodel ConsumerElectronicShow di LasVegas deigiorni scorsi

In scena

Steve JobsAll’iniziodell’annoil titoloAppleha toccatoquota 200dollari

Fondatore e Ceo

La tecnologiadel web 3.0

rendepossibileinserire

contenutisofisticati

anche mobili

David Filo, ilco-fondatore

‘‘

,,

La commissione UE hastabilito che i dati sultraffico telefonico e webvanno conservati pernon più di 24 mesi

Garante della privacy

Francesco Pizzetti

La pratica di renderedisponibile l’iPhone soloai clienti di un operatorepotrebbe essere illecitae quindi non vincolante

Commissario UE

Meglena Kuneva‘‘

Repubblica Affari & Finanza

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l l AFFARI & FINANZA21 GENNAIO 2008Multimedia32

Il terroreè “Silent Hill”

V-games

JAIME D’ALESSANDRO

Comincia tutto con un ba-nale errore di valutazio-ne. Pensando di rispar-

miare un po’ di strada il prota-gonista, che nella vita condu-ce camion, decide di passareper Silent Hill. Un paesino re-moto perso sulle montagne,teatro di questo gioco horrorappena uscito per Psp. Si trat-ta dell’ultimo capitolo, unasorta di “prequel” in realtà, diuna saga apparsa sulla primaPlayStation. Una delle pochecapace di mettere davveropaura. Epopea stile primoStephen King, che però neglianni ha perso buona parte del-la sua incisività. Ed è forse perquesto motivo che Silent HillOrigins, l’unico sviluppatofuori dal Giappone, riproponeluoghi e atmosfere dei capito-li iniziali. Ma è un tentativoriuscito solo a metà: il prologoinfatti, diluisce presto in unaserie di rompicapi che spezza-no la tensione. Resta un giocodi buon livello, ma nulla di più.

Guardianie pulitori

Robot news

FRANCESCA TARISSI

Sembra proprio che unadelle strade verso cui sista dirigendo la robodo-

mestica sia la sicurezza e la vi-gilanza della casa. L’ultimorobot congegnato per il con-trollo degli appartamenti sichiama Rovio ed è stato pre-sentato dalla Wow Wee(www.wowwee.com), l’a-zienda produttrice di Robosa-pien per capirci, durante l’ul-timo Ces di Las Vegas.

Dotato di tre ruote motrici,Rovio riesce a muoversi benelungo le superfici dei pavi-menti e sui tappeti, spostan-dosi lungo traiettorie orizzon-tali, particolare, quest’ulti-mo, non trascurabile. L’occu-pazione principale del robot èriprendere, mediante una webcam integrata con risoluzionedi 640 x 480 pixel ed un mi-crofono, quanto accade nel-l’abitazione in assenza deiproprietari, per poi trasmette-re le riprese in collegamentoWi-Fi. I padroni di casa pos-sono a loro volta inviare avvi-si vocali al roboguardiano,impartendogli indicazioni.

Design vagamente similead una tartaruga stilizzata, co-lore nero e dimensioni decisa-mente contenute, Rovio si di-strica tra la mobilia ed evitache al buio venga inopportu-namente calpestato, grazie al-l’illuminazione di alcuni Ledazzurri che ne delineano ilcontorno del corpo e delleruote. Nulla si sa ancora delprezzo e dei tempi di com-mercializzazione, ma i curio-si possono intanto navigare suYouTube, dove sono disponi-bili diversi video. Uno dei piùinteressanti si trova all’urlwww.youtube.com/wat-ch?v=Te8wVRgNFj4&fea-ture =related

([email protected])

COMPUTER WORLD

La taiwanese VIA Technologies e Maxdata hanno presen-tato un nuovo subnotebook dalle dimensioni estrema-mente ridotte.

Equipaggiato con un processore VIA a basso consumo ener-getico, Belinea s.book 1 offre le fun-zionalità di un tradizionale notebookin un form factor sottile e leggero. Inun peso di solo 1 kg. e dimensioni di230 x 171 x 29.4 mm. il dispositivomonta infatti uno schermo WVGA da7” ed è dotato di un modulo rimovibi-le che consente di effettuare telefona-te via Internet mentre si è viaggio. Ol-tre al processore VIA C7-M ULV da1.2GHz e il chipset VIA VX700 congrafica integrata, è equipaggiato con

1 GB di memoria SDRAM DDR2, hard drive da 80 GB e siste-ma operativo Microsoft Windows XP. Ha il supporto per Wi-Fi 802.11b/g, Bluetooth e Ethernet 10/100, così come una por-ta DVI, due USB 2.0 e porte Mic-In/Speaker-Out.

(Lor. Brio.)

Da Maxdata il subnotebookcon telefono integrato VoIP

zoom/1

Focus

PAOLA FONTANA

Si chiamano Portégé G910 e G710e sono i due più nuovi smartpho-ne Windows Mobile firmati To-

shiba che arriveranno sul mercato eu-ropeo in primavera.

Il primo modello si presenta conapertura a conchiglia e una tastieraQwerty completa e vanta non solo laconnettività wi-fi ma anche HSDPA,per navigare in Rete alla massima ve-locità. Offre il supporto per il push e-mail, la suite completa Microsoft Offi-ce e, all’occorrenza, si trasforma in unnavigatore satellitare grazie al GPS in-tegrato. Sul fronte delle caratteristichetecniche, dispone di 128 MB di RAMespandibili con schede miniSD, di undisplay da 3 pollici ad alta risoluzionee di fotocamera da 2 Megapixel. Tra iplus, la sicurezza del lettore biometri-co dell’impronta digitale. Caratteristi-che simili ha anche il Portégé G710, adeccezione della connettività wi-fi e dellettore biometrico. Anch’esso basatosu Windows Mobile 6, si presenta conuna scocca monoblocco e tastieraQwerty integrata ed è in grado di ope-rare sulle reti GSM/GPRS/EDGE.Grazie alla funzione GPS, è anche unperfetto navigatore. E’ dotato di track-ball, che rende semplice l’accesso el’utilizzo di molte funzioni, di fotoca-mera da 2 megapixel e di uno schermoTFT da 65mila colori. Infine, integraun lettore MP3 e Windows MediaPlayer per ascoltare la musica e vedere

video.Tra le novità di Toshiba figura anche

il G450, un dispositivo unico nel suogenere che raggruppa quattro funzioni:modem ad alta velocità, supporto di ar-chiviazione, telefonino e lettore MP3.Piccolo e leggero, pesa 56 grammi, èprogettato per rendere semplice e im-mediata la connessione a Internet abanda larga del proprio PC attraversola connettività HSDPA. L’apparec-chio consente di effettuare chiamate

vocali, inviare messaggi di testo, ar-chiviare dati e ascoltare musica. E’ suf-ficiente collegarlo alla porta USB perattivare il collegamento a Internet, allee-mail o alla rete aziendale, in modalità3G/HSDPA o con connessione EDGEo GPRS. Offre tutte le principali fun-zioni che ci si aspetta da un telefonocellulare, dispone di 160 MB di me-moria e del lettore MP3 integrato.

Nel mondo computer, infine, è in ar-rivo il Toshiba Portégé M700, un note-book convertibile che unisce funziona-lità tablet e PC. Si caratterizza per unoschermo da 12,1 pollici ruotabile e, so-prattutto, sensibile al tocco. Basato suprocessore Intel Centrino Pro, offreuna unità DVD Super-Multi SelectBayintegrata, funzionalità Wireless LAN,Bluetooth 2.0 e lettore di Smart Cardintegrato. Per ottimizzare le comuni-cazioni mette invece a disposizioneuna webcam da 1,3 megapixel, mi-crofono e connettività UMTS.

MARIA LUISA ROMITI

Non è un portatile “tradizionale”e neanche un palmare, anche seha l’aspetto di un notebook e il

prezzo è quello di uno smartphone.Stiamo parlando del nuovo Eee PC,che Asus ha scelto di progettare e svi-luppare con l’obiettivo di realizzareun computer così leggero e compattoda poter essere portato ovunque edavvero alla portata di tutti, sia in ter-mini di budget sia di conoscenze tec-nologiche. Da qui anche la scelta delnome, dove le tre “e” stanno appuntoa significare “easy to work” (sempli-ce per il lavoro), “easy to learn” (sem-plice per lo studio), “easy to play”(semplice per il tempo libero) e benidentificano questo prodotto votatoalla massima semplicità d’utilizzo.

Eee PC, che è molto piccolo, com-patto (22,5x16x2 centimetri) e legge-ro (950 grammi), è dotato di un di-splay TFT da 7 pollici WVGA(800X480 pixel), di 512 megabyte dimemoria e di un disco basato su me-moria Flash (Solid-State Disk), quin-di più resistente a urti e vibrazioni, da4 gigabyte. La capacità di memoriz-zazione può comunque essere am-pliata, grazie alla presenza di un let-tore di memory card, con l’adozionedi schede SD, MMC o SDHC (ad al-ta capacità). Il sistema operativo è Li-nux, ma compatibile con WindowsXP, abbinato a un’interfaccia perso-nalizzata, studiata appositamente perrendere estremamente semplice e in-

tuitivo l’utilizzo del notebook e dellesue funzioni. Una volta acceso, infat-ti, sono presenti delle grandi iconecolorate, che guidano anche i più ine-sperti verso l’attività o il programmadesiderati.

Su Eee PC, che dispone della con-nessione wireless Wi-Fi per accede-re a Internet e alla posta elettronica,sono già preinstallati oltre quaranta

applicativi suddi-visi in quattro ma-crosezioni (Lavo-ro, Studio, Intrat-tenimento e Inter-net). In Lavoro so-no inclusi diversistrumenti di pro-duttività, come peresempio program-mi per redigere evisualizzare testi,effettuare presen-tazioni, scriveremail, utilizzare fo-gli elettronici ,aprire documentiin formato PDF e

consultare il dizionario. Nella sezio-ne Studio, invece, si trovano softwa-re per l’apprendimento delle scienze,delle lingue e della matematica, non-ché una serie di strumenti utili per im-parare a utilizzare Internet e disegna-re. Nella parte Intrattenimento sonopresenti diversi applicativi per diver-tirsi con foto e film in formato DiVX,per usare la webcam integrata e per

ascoltare musica, mentre nella sezio-ne Internet si trovano gli strumentiper gestire direttamente la posta elet-tronica, il browser per navigare sulweb e Messenger, l’enciclopedia on-line Wikipedia e altri applicativi persfruttare tutte le potenzialità di Inter-net.

Eee PC, che costa 299 euro, è giàacquistabile online sul sito di MediaWorld (www.mediaworld.it) e, a se-guire, in tutti i punti vendita della ca-tena, mentre da febbraio sarà dispo-nibile anche nei più importanti com-puter shop e i principali siti di e-com-merce. Inoltre, dalla fine di questomese si potrà acquistare anche nei ne-gozi Telecom e sul sito Tim(www.tim.it), in abbinamento al mo-dem USB Card HSDPA 7.2, già pre-disposto con tutto ciò che serve so-prattutto per accedere a Internet in to-tale mobilità. Al kit completo, che co-sta 399 euro, Tim affianca un’offertabundling (prodotto + servizio), alprezzo di 29 euro mensili per 24 me-si, con cento ore di traffico dati inclu-se.

Eee PC è coperto da due anni di ga-ranzia con formula “pick up and re-turn”, che include il ritiro e la ricon-segna a domicilio a mezzo corriereespresso. Ciò significa che, se si do-vesse verificare un qualsiasi proble-ma di funzionamento e necessitassedi un intervento in assistenza, il com-puter verrà ritirato, riparato e ricon-segnato direttamente al proprio do-micilio.

Anteprima

Asus EeePc, tra palmare e computeril portatile economico e da taschino

Sarà vendutoa 299 Euro perora daMediaworld ea fine gennaioda TelecomItalia conmodem UsbHDSPAintegrato a399 Euro. Ilsistemaoperativo èLinux

pagine a cura di Claudio Gerino

ALPINE presenta due nuovi sintolettori, ilCDE – 9882Ri e CDE – 9880R. Oltre alle fun-zioni radio e di riproduzione dischi CD-R/RWcontenenti tutte le tipologie di file (Mp3,WMA e AAC), queste due sorgenti garanti-scono una facile connettibilità a tutti i modellidi iPod esistenti e, novità importante, con-sentono di utilizzare qualsiasi chiave di me-

moria USB. Da189 a 199 € ivaesclusa.

Sony, reflex digitale “A 200”

con sensore da 10 megapixel

PICCOLISSIMA e compatta, la videocamera VP-Mx10 di Samsung è un piccolo gioiello high tech: pe-sa 280 grammi, ha un’impugnatura ergonomica, sen-sore Ccd da 800k pixel, zoom ottico 34x, lenti Schnei-der Kreuznach e stabilizzatore elettronico delle imma-gini. La memoria Sdhc/ Mmc+ ad alta capacità assi-cura massima libertà di scelta del supporto. La batte-ria ha una durata di circa due ore. L'apparecchio è privodi parti meccaniche ed è estremamente facile da ado-perare: la funzione i-Check e il menu semplificato dan-no accesso a tutte le funzioni di uso più frequente. Sipuò colle-gare al Pct r a m i t el ' u s c i t aUsb 2.0per condi-videre i fil-mati onli-ne.

(Lor. Brio.)

Samsung, videocamera VP-Mx10

piccolo gioiello ad alta tecnologia

LA REFLEX digitale A200 di Sony,compatta e decisamente manegge-vole, è compatibile con tutti gli obiet-tivi della gamma A e della Konica Mi-nolta. Integra un sensore CCD da10,2 megapixel effettivi, riduzione delrumore High ISO NR, processore diimmagini BIONZ, può raggiungere lasensibilitàdi 3200 ISO.

(Lor. Brio.)

Alpine, gamma di sintolettori

con porte USB e attacco iPod

Freestyle

Toshiba, nuovi smartphonee un Tablet Pc “convertibile”

Il Portegé M700, iltablet Pc e ilPortegé G910

Repubblica Affari & Finanza

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AFFARI & FINANZA l l21 GENNAIO 2008 Multimedia 33

agendaLUNEDI’

21 GENNAIO

Roma, Grand Hotel Parcodei Principi - One day work-shop di Human Systems su“Project Portfolio Manage-ment: come valutare corretta-mente i progetti per selezionarea quali di essi destinare le risor-se” con la partecipazione di re-latori internazionali e aziendeleader nel proprio settore.www.humansystems.net/HSWorkshopsEurope .pdf

Milano, Hotel Executive -“Information Lifecycle Mana-gement & Document Manage-ment 2008: come ottimizzare leinformazioni aziendali”. Even-to di IDC Italia sulla gestione ef-ficiente di documenti e conte-nut i az iendal i .www.idc.com/italy/events/ilm08/ilm08.jsp

MARTEDI’

22 GENNAIO

Milano, Palazzo Turati –“Un salto verso la competiti-vità: il percorso della micro epiccola impresa milanese per ilsuperamento del divario digita-le”, convegno di Assintel e Ca-mera di Commercio con la pre-sentazione dell’indagine 2007sulla micro e piccola impresadel Terziario e un focus sulla“tecnologia al femminile”.www.assintel.it

DIGITAL WORLD

ALESSANDRA RITONDO

Piccolo, leggero, elegante. Unlook arrotondato con design aconchiglia. MOTO U9, appena

lanciato da Motorola è un telefoninoed arriverà in Italia a febbraio. Ma lesue funzionalità musicali, la nuovatecnologia, i materiali utilizzati e il“guscio” esterno animato che inrealtà è un display sensibile al toccolo rendono diverso da tutti i suoi col-leghi. Si vede quello che sembra nonesserci, mentre tutto è nero (o rosaoppure rosa porpora) compare al-l’improvviso un gioco colorato di so-fisticati screen saver. E per gestire lamusica, che si attiva con i tasti ester-ni e quasi invisibili, le chia-mate e i messaggi, non biso-gna aprire la conchiglia mabasta toccare il guscio.

Motorola, negli ultimi seianni, ha fatto passi da gigan-te nel settore mobile, e i cen-to milioni del modello Razr(il “rasoio”), venduti nelmondo lo dimostrano. PerMotorola la sfida è di continuare amantenere i livelli raggiunti. Alla ba-se dei suoi successi c’è un fattore in-trigante: l’azienda ha messo la tec-nologia al servizio del design.

«Quello che cerchiamo di fare conil design è di creare l’immagine diMotorola nel mondo – dice IgnacioGermane, Design Director per la re-gione EMEA, Singapore ed India eresponsabile per l’Industrial and In-terface Design di Motorola per i Pae-si EMEA e le regioni dell’Asia delSud - con ogni prodotto cerchiamo diincontrare “l’esprimersi delle perso-ne”, vogliamo che si riconoscano nelprodotto. Questa logica unita alla ri-

cerca delle esigenze, dei reali biso-gni, è un po’ comune a tutte le coseche facciamo. Col design puoi vera-mente rappresentare quello che lagente vuole».

In Motorola, designe tecnologia sono un

binomio in-scindibile ela tecnologiaviene utiliz-zata anche percreare prodot-ti più belli, cheraggiunganopiù facilmentela gente. «Ma

riuscire a realizzare, adesempio, il design na-scosto del guscio, dalpunto di vista tecnologicoè molto difficile – spiegaGermane - quando lo vedinon dici “oh guarda quantatecnologia che c'è”. Quelloche viene colpito è, invece, illato emozionale delle perso-ne». Catturare non solo con latecnologia, ma con le emozio-ni, incontrare le esigenze emo-zionali del singolo individuo,creare qualcosa di personale èadesso l’obiettivo dell’azienda. Icentri del design di Motorola sono di-

stribuiti in tutto il mondo, in Europave ne sono sei; la dislocazione è im-

portante per raccoglie-re i gusti e le esigenzenei vari paesi.

Dal punto di vistaoperativo, negli ultimitempi Motorola haperfezionato il softwa-re di base, Linux/JavaTM5 è già in Razr2, equello gestionale ren-dendo l’uso dei suoi te-lefoni più facile. Per lamusica MOTO U9 in-tegra Microsoft Win-dows Media Player 11e supporta diversi for-mati di file audio; laconnessione USB 2.0permette di scaricaredal PC le playlist pre-ferite e la tecnologiawireless Bluetoothstereo offre suono ste-reofonico di qualità.Per le conversazioni,la tecnologia Crystal-Talk regola automati-camente l’audio in re-lazione ai rumori al-

l’ambiente circostante. Ha inoltreuna fotocamera da 2.0 megapixel conzoom 8x e opzione multiscatto.

In primo piano

Motorola, nei nuovi cellulari design e hi-techLa strategia aziendale punta a mettere la tecnologia al servizio del “form factor” che caratterizza i telefonini

Il MOTO U9arriveràin Italia

a febbraio:software

migliorato

UNA CONCHIGLIA

ARROTONDATA

Il design del nuovoMoto U9 è unaconchiglia arrotondata

pagine a cura di Claudio Gerino

Da Casio la fotocamera più veloceScatta 60 fotografie al secondo

La Pro EX-F1 di Casio da prototipo diventarealtà. La top di gamma della famiglia Exi-lim si presenta come la fotocamera più ve-

loce al mondo. E’ cioè in grado di scattare a raf-fica fino a 60 fotografie al secondo, alla risolu-zione massima di 6 megapixel, con la possibi-lità di variare la velocità di scatto durante la raf-fica. Ma non è tutto, premendo l’otturatore amezza corsa, si registrano le immagini nel buf-fer di memoria e non nella scheda: in questo mo-do anche se si scatta con un po’ di ritardo non siperde l’attimo cruciale. Per lo stesso motivo, sipossono catturare immagini mentre l’azioneche si svolge davanti agli occhi viene visualiz-zata al rallentatore. Questi risultati sono resipossibili dalla presenza di un sensore CMOS da6 megapixel e di un processore LSI, entrambi ad

alta velocità. La macchina, do-tata di un super zoom 12X, puòcatturare anche video full-HDoppure, a risoluzione più bassa,filmati fino a 1200 fps, per fer-mare i movimenti invisibili al-l’occhio umano e poi visualiz-zarli in modalità ultra slow.

Tra i nuovi annunci di Casioanche 4 eleganti modelli dicompatte, dalla Exilim EX-S10, la più sottile fotocamerada 10.1 megapixel, alla ExilimEX-Z200 con obiettivo gran-dangolare di 28 mm.

(Paola Fontana)

La Pro EX-F1Exilim ha unsensore Cmosda 6 Mpixel epuò catturarevideo inaltadefinizione

zoom/2

P750, il Pda Phone con Gpse connettività Bluetooth e Wi-Fi

ASUS presenta il nuovo pda phone ASUSP750. Completo e funzionale telefono cellu-lare UMTS/HSDPA (3,6 Mbps) e Tri-

band/GSM/GPRS/ EDGE in grado di assicurare fi-no a sei ore di conversazione continua e con possi-bilità di streaming audio-video. Grazie alla tecno-logia Wi-Fi consente poi di accedere alla Rete sen-za fili.

Basato su sistema operativo Windows Mobile 6Professional, integra un ricevitore GPS per la navi-

gazione satellitare. Grazie alla funzionalitàASUS Travelog POI, consente di memo-rizzare sul dispositivo le strade percorse, ipunti di interesse (POI), le foto scattate du-rante il tragitto e, tramite Google Earth’smaps, permette di creare dei veri e propridiari di viaggio. E’ completo di softwareper la navigazione Destinator 7 (Italia).

Tutte le funzionalità si gestiscono trami-te il pratico 5-way joystick, il jog-dial, la ta-stiera numerica e uno stilo a scomparsa. Di-spone poi di uno schermo da 2.6”(240x320) a 65.000 colori, due fotocame-re, la prima sul frontale per le videochia-mate, l’altra sul retro con risoluzione 3Mpixel e modalità Auto Focus, il lettoreMP3, una porta miniUSB v1.1, la tecnolo-gia Bluetooth 2.0+EDR e uno slot lateraleper microSD con supporto SDHC. 579 eu-ro.

(M.d.A.)

l’Asus P750 èun triband conconnettivitàUMTS/HSDPAe streamingaudio/video

zoom/3

Repubblica Affari & Finanza

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l l AFFARI & FINANZA21 GENNAIO 2008Multimedia34

Il latte fa bene,chiedete a Glenn

Il serial della campagna per aumentareil consumo di latte negli Usa Got milk?assume come testimonial Glenn Clo-se, che si aggiunge ad un elenco di stardel cinema e dello sport come Naomi

Campbell, Jessica Alba, Andre Agassi,Sarah Michelle Gellar. Considerata allastregua di un’azione di educazione alimen-tare da parte del Milk Processor EducationProgram, la campagna firmata dall’agen-zia Lowe di New York, quest’anno preve-

de una declinazione inlingua spagnola percolpire la folta comu-nità ispanica degliUsa.

L’affascinante mo-della russa EugeniaVolodina, famosa perle copertine di Voguefirmate dal fotografonewyorkese StevenMeisel, posa per laSaatchi & Saatchinella campagna stam-

pa delle borse “Coccinelle”. Sotto la dire-zione creativa di Agostino Toscana e Gui-do Cornara, con Micaela Trani art direc-tor e Antonio Gigliotti copywriter, il foto-grafo Miles Aldridge ha ritratto la Volodi-na in una cabina telefonica di Londra mol-to hi-tech per dare alla griffe italiana unasfumatura di glamour e modernità.

Audi R8, la vettura supersportiva delgruppo Volkswagen ha fatto una scelta dimarketing sorprendente realizzando unospot da 60 secondi che ha come soggetto “IlPadrino” di Francis Ford Coppola. Il fil-mato verrà programmato durante le partitedi Super Bowl, durante gli AcademyAward e nelle dirette dalle Olimpiadi di Pe-chino.

■ di GABRIELE DI MATTEO

La gazzettadello Spot

L’attriceGlenn Close

VALERIO MACCARI

Roma

Itempi cambiano: seprima erano le aziendetedesche a fare spese

in Turchia, adesso capi-ta il contrario. Come nelcaso della Grundig, lacasa produttrice di elet-tronica di consumo simbolo neldopoguerra del miracolo econo-mico della Germania. L’azienda,che già dal 2004 operava sotto ilcontrollo paritetico della britan-nica Alba e della turca Beko (par-te della holding Koc) è stata com-pletamente acquisita da questa.Ed è così entrata a far parte, ulti-ma fra tante, del gigantescogruppo Koc. Anche esso è un mi-racolo economico: unica realtà

turca ad essereclassificata fra i200 più impor-tanti conglome-rati del mondodalla FortuneGlobal, la Koc(si pronunciaKotsh) è un co-losso con più di

95mila dipendenti e un fatturatoannuo di 34,5 miliardi di dollari.Guidata dalla dinastia Koc (la fa-miglia più ricca della Turchia), laholding è responsabile da sola del12% dell’intero volume di exportturco. Il gruppo controlla 107aziende in tutto il mondo (fra cuil’italiana Arcelitalia), ed è opera-tiva praticamente in ogni campo:dalle automotive agli elettrodo-mestici, passando per alimentari,servizi finanziari, informatica,costruzioni, vendita al dettaglio.Dal 2006, con l’acquisizione del-la connazionale Tupras, è entrataanche nel raffinamento e nella di-

stribuzione del petrolio. La Grundig però è il primo

grande marchio occidentale adentrare a far parte del carnet del-la holding. Fondata a Norimber-ga nel 1946 dal riparatore di radioMax Grundig, la società tedescaha alle spalle una storia gloriosa:ascesa in breve tempo al ruolo dipiù grande produttrice europea dibeni elettronici, è stata fra le pri-me a introdurre la televisione nelvecchio continente. In quella chesembrava un’espansione inarre-

stabile, negli anni ’70 erariuscita a conquistarequote di mercato consi-stenti in tutto il mondo,raggiungendo l’apice neiprimi anni ‘80. Poi, a cau-sa della concorrenza asia-tica, il lungo declino, finoall’acquisto da parte del-l’olandese Philips nel

1993. Rimodellata come produt-trice di elettronica a basso costo,la Grundig è passata da allora dimano in mano, fino alla banca-rotta nel 2003. Con l’acquisto daparte di Alba e Belko nel 2004 èiniziato il rilancio. Nel 2007, iprimi risultati positivi. Tanto daspingere la Koç ha rilevare lequote di Alba. «Grundig – spiegaAka Gündüz Özde-mir, presidente dei“Durable goods” diKoc - è uno dei mar-chi leader nelpiù grandem e r c a t oeuropeo ,la Germa-nia. Ed èanche unodei nostripiù impor-tanti asset nelsettore elet-tronico. Noisiamo certi delbrillante futurodel marchioGrundig e perquesto motivo ab-biamo fatto un'of-ferta ad Alba per rileva-re il loro 50% Sono certo che,sia a livello nazionale sia a livel-lo internazionale, genererà pro-fitto, efficienza e valore aggiun-to nel settore dell'elettronica diconsumo». L’acquisizione di

Grundig non porta alla Koc soloun marchio di indubbio peso.Malgrado le disavventure socie-tarie, l’azienda tedesca ha mante-nuto un settore di Research andDevelopment molto avanzato,promotore di progetti innovativinel campo del low cost. Come ilMobile U900, il primo cellulare abasso costo basato su Linux. LaGrundig, assicura il managementturco, non sarà assorbita: l’obiet-tivo è riportare l’azienda agli an-tichi splendori. «Continueremo asostenere il marchio – chiarisceOzdemir - anzitutto in Europa epoi nel mondo. Lo riporteremoad essere un marchio globale nelsettore dell'elettronica di consu-mo».

I turchi conquistano la GrundigIl glorioso marchio tedesco entra a far parte del gruppo della famiglia Koc, la più ricca di Ankara: una multinazionale con35 miliardi di dollari di fatturato estremamente diversificata, con attività dall’elettronica fino alla raffinazione del petrolio

La Grundig è ilprimo grandemarchiooccidentalead entrarea far partedel carnetdella holdingdi Istanbul

Koc Holding (pronuncia‘kotsh’) è un conglomeratocon 95mila dipendenti intutto il mondo e un fatturato2006 di 34,5 miliardi didollari. E’ la sola aziendaturca nella top 500 diFortune Global (rank: 190) ecopre il 12% dell’export

Fondataa Norimberganel 1946, era

il simbolodella rinascitadella Germania

NOTIZIE DALLE AZIENDEIl polo franchising del Gruppo Snaidero

si rafforza con una nuova acquisizione in FranciaA conferma di un periodo particolar-

mente positivo e del forte supporto

dal settore, Intel Corporation ha an-

nunciato i processori Intel® Itanium®

dual–core serie 9100. Progettati per

la gestione di applicazioni di fascia al-

ta e dotati di caratteristiche evolute

concepite per aumentare l'affidabilità

e ridurre il consumo energetico, i pro-

cessori della serie 9100 accelerano il

passaggio in corso dai prodotti RISC

proprietari alle ampie possibilità di

scelta offerte dai server basati su Ita-

nium. La serie 9100 rappresenta la

sesta generazione di chip Itanium,

con tre generazioni future in fase di

sviluppo. Il supporto mission-critical

della piattaforma Itanium è rafforzato

da una nuova caratteristica chiama-

ta Core Level Lock-Step, concepita

per migliorare l'integrità dei dati e l'af-

fidabilità delle applicazioni eliminan-

do gli errori non rilevati nel core. Que-

sta caratteristica, insieme alla tecno-

logia Socket Level Lock-Step già di-

sponibile, offre livelli RAS (Reliability,

Availability and Serviceability - affi-

dabilità, disponibilità e facilità di ma-

nutenzione) superiori garantendo la

coerenza dei risultati dei calcoli tra i

core e i socket. Un’altra nuova carat-

teristica, Demand Based Switching

(DBS), consente di ridurre il consu-

mo energetico durante i periodi di bas-

so utilizzo, con un conseguente ri-

sparmio sui costi dell’energia. La se-

rie 9100 prevede velocità di clock fi-

no a 1,66 GHz e un Front Side Bus a

667 MHz in un power envelope a 104

W. Un bus con tre carichi, ossia due

processori e un chipset sullo stesso

bus, e rende disponibile una larghezza

di banda più ampia per le attività di

elaborazione dati a elevate presta-

zioni e di fascia enterprise. “L’ecosi-

stema Itanium continua a crescere,

mentre i clienti scelgono piattaforme

standard di settore supportate dai prin-

cipali OEM di sistemi, che offrono am-

pie possibilità di scelta per le appli-

cazioni”, ha commentato Pat Gelsin-

ger, Senior Vice President e General

Manager del Digital Enterprise Group

di Intel. A differenza dei prodotti dei

restanti fornitori RISC, la serie 9100

continua a offrire flessibilità agli uten-

ti grazie a un'ampia scelta di softwa-

re, con oltre 12.000 applicazioni in

produzione, e al supporto per diversi

sistemi operativi, tra cui Linux, Win-

dows, HP-UX, HP NonStop, HP

OpenVMS, z/OS e Solaris/SPARC.

”Microsoft continua a impegnarsi per

supportare l'architettura Itanium, e con

la serie 9100 i nostri clienti enterpri-

se possono eseguire applicazioni di

database e aziendali ancora più sca-

labili e affidabili”, ha affermato Bill

Laing, General Manager della Win-

dows Server Division di Microsoft.

“Con il supporto della caratteristica

Demand-Based Switching in Micro-

soft Windows Server 2008 per i si-

stemi basati su Itanium, le aziende

saranno in grado di gestire in modo

più efficace il consumo energetico e

migliorare l’efficienza delle operazio-

ni enterprise”. Tutti i produttori di ser-

ver che partecipano alla Itanium So-

lutions Alliance (ISA) introdurranno

sul mercato prodotti basati sul pro-

cessore Intel Itanium dual-core serie

9100; tra questi, Bull, Fujitsu, Fujitsu

Siemens Computers, HP, Hitachi, In-

tel, NEC, SGI e Unisys. La serie 9100,

con le funzionalità complete di parti-

zionamento per la virtualizzazione,

rappresenta la piattaforma principale

per la migrazione da sistemi RISC e

mainframe. Itanium offre una singola

piattaforma per la virtualizzazione di

ambienti con sistemi operativi diver-

sificati, ad esempio zOS, Unix legacy,

Linux e Windows, consentendo il con-

solidamento delle applicazioni delle

piattaforme proprietarie precedenti.

La serie 9100 può inoltre contare sul

supporto per la virtualizzazione dei

principali sviluppatori, tra cui Transi-

tive e SWsoft.

Il Gruppo Legrandcontinua

l’espansione in Cina

TAU a 3 anni dal lancio + 45%

Proseguendo con la sua strategia di ac-

quisizioni mirate autofinanziate, il Grup-

po Legrand annuncia, previo accordo

delle autorità competenti, l’acquisizio-

ne di TCL Wuxi, specialista cinese per

gli interruttori modulari e gli interruttori

di potenza, destinati al mercato resi-

denziale, commerciale e industriale.

Con TCL Wuxi, Legrand, già presente

nella distribuzione di energia in Cina,

rafforza sensibilmente la sua offerta e

la sua presenza su tale mercato e in-

tende trarre il massimo vantaggio dal-

l’eccezionale potenziale di sviluppo che

rappresenta il mercato cinese dove il

Gruppo è già leader nelle serie civili e

nel controllo accessi audio e video. TCL

Wuxi, che realizza un fatturato di qua-

si 20 milioni di euro, dispone di un mar-

chio ampiamente riconosciuto e di pro-

cessi industriali di qualità. Con un or-

ganico di 200 commerciali che opera-

no in stretta col-

laborazione con

i distributori, TCL

Wuxi completa

idealmente la

forza vendita at-

tuale del Gruppo

Legrand in Cina,

composta da più

di 1.000 perso-

ne presenti in

tutte le principa-

li città. Inoltre, una struttura dedicata di

oltre 40 ingegneri nella R&S assicura

il rinnovamento dell’offerta. TCL Wuxi

è la quinta acquisizione di Legrand dal

gennaio 2007, dopo HPM, N° 2 nelle

serie civili in Australia, UStec, speciali-

sta americano del cablaggio struttura-

to residenziale, Kontaktor, N° 1 degli

interruttori di potenza in Russia e più

recentemente Macse, leader messica-

no nelle canalizzazioni metalliche. L’in-

sieme di queste società dovrebbe rea-

lizzare su base annua un fatturato di

circa 200 milioni di euro.

Lanciata nel 2004 in Italia dal Grup-

po Biscaldi, l’acqua TAU incremen-

ta le vendite del 2006 con un eccel-

lente + 45%.

Un successo straordinario che testi-

monia l’apprezzamento dei consu-

matori e le potenzialità di un brand

che in Italia – in particolar modo nel-

la ristorazione più sofisticata – ha

ancora ampi margini di crescita.

Il canale distributivo d’elezione, fino

a questo momento, sono stati i gran-

di alberghi a 4 e 5 stelle così come

i ristoranti di design e di tendenza.

TY NANT Spring Water Ltd, la so-

cietà vincitrice di tanti premi cono-

sciuta nel mondo per la bottiglia in

vetro blu cobalto e per la curvilinea

bottiglia in pet disegnata dal gallese

Ross Lovegrove, viene acquisita nel

1992 dal Gruppo Biscaldi.

Nel 2004, Il Gruppo Biscaldi lancia

un nuovo brand sempre nell’ambito

delle acque di prestigio e il nome

scelto è evocativo: TAU ovvero “es-

sere silenzioso” in gallese.

L’acqua TAU, che gli esperti giudi-

cano “morbida, dolce e delicata”, si

sposa perfettamente tanto con l’al-

ta cucina quanto con quella più tra-

dizionale e mediterranea.

Con la sua etichetta nera e bianca

in puro stile minimal chic, TAU vin-

ce nel 2004 il premio ‘Best in Glass’

al “Bottledwaterworld Design

Awards”. Questo primo apprezza-

mento dal mondo dell’industria del-

l’acqua si è trasformato oggi in un

successo fenomenale a livello di ven-

dite. TAU è disponibile nei formati

da 33cl e 75cl, nelle varianti natura-

le, caratterizzata dall’etichetta bian-

ca, e gasata, con etichetta nera.

Immediato il successo ottenuto nei

mercati internazionali, al primo po-

sto, per volumi, gli Stati Uniti.

Una nuova importante conferma e

una grande soddisfazione per la nuo-

va sfida affrontata dal Gruppo Bi-

scaldi.

Il Gruppo Snaidero rafforza il proprio

polo del franchising di cucine compo-

nibili, attraverso l’acquisizione della

catena di negozi francese Cuisines

References, forte di 90 affiliati distri-

buiti capillarmente su tutto il territorio

francese e di un fatturato controllato

dell’ordine di 35 milioni di euro. Mol-

to interesse ha suscitato la nuova ac-

quisizione in Francia, che segue quel-

le dei marchi Arthur Bonnet, Comera

e della catena di negozi in franchising

Cuisines Plus avvenute nel marzo

2000 e che sancirono definitivamen-

te la dimensione europea del Gruppo

Snaidero. Questa operazione conso-

lida la leadership europea del Grup-

po nella distribuzione specializzata di

cucine in franchising: assieme alle al-

tre due catene, la belga IXINA e la

francese Cuisines Plus, il polo fran-

chising del Gruppo Snaidero è pre-

sente oggi in 6 Paesi e, con la nuova

acquisizione, conta 260 negozi che

generano un fatturato complessivo

superiore ai 350 milioni di euro. Una

strategia, quella del Gruppo Snaide-

ro, che a partire da una visione lega-

ta al proprio core business, la produ-

zione e distribuzione di cucine com-

ponibili, si è sviluppata negli ultimi an-

ni attraverso una serie di acquisizio-

ni mirate a rafforzare il proprio posi-

zionamento nelle tre linee di business:

il Retail, attraverso un portafoglio mar-

chi internazionale fortemente orien-

tato all’innovazione, al design e alla

valorizzazione dell’identità di marca

(il marchio Snaidero, il marchio tede-

sco Rational, l’austriaco Regina, i fran-

cesi Arthur Bonnet e Comera), il Bu-

siness to Business, attraverso una

presenza nel segmento Contract e

Moderna Distribuzione e, appunto, il

Franchising con una politica di inter-

nazionalizzazione e rapida espansio-

ne della copertura distributiva dei

network IXINA, e Cuisines Plus.

Entrambe le reti, negli ultimi anni, si

sono distinte per una spiccata acce-

lerazione del proprio sviluppo sia nei

rispettivi mercati domestici che all’e-

stero: indice di unicità del concept di-

stributivo e di maturità organizzativa,

quanto mai necessaria per servire

mercati stranieri, certamente diversi

ma sempre più aperti e permeabili a

questa nuova formula commerciale.

Sono queste le valutazioni che han-

no convinto il Presidente Edi Snaide-

ro, che con il suo management ha con-

dotto l’operazione, a cogliere l’oppor-

tunità di un ulteriore rafforzamento del

polo Franchising attraverso l’acquisi-

zione del network Cuisines Referen-

ces, nata in Francia nel 1988, che og-

gi conta, come dicevamo, su 90 affi-

liati, diffusamente localizzati su tutto

il territorio nazionale. Si tratta di ne-

gozi definiti di prossimità, ovvero lo-

calizzati nei centri e nelle periferie di

medi centri abitati, assolutamente

complementari, quindi, alle altre reti

in franchising del Gruppo, localizzate

prevalentemente nelle arterie com-

merciali dei grandi centri urbani; con

una superficie media compresa tra i

150 e i 250 mq la nuova rete si rivol-

ge a una clientela non propensa a spo-

starsi nelle grandi aree commerciali

ma ugualmente alla ricerca di un ne-

gozio specializzato, con assortimen-

to, qualità e servizio. Il quartier gene-

rale di Cuisines References verrà spo-

stato a Quimper in Bretagna, già se-

de degli uffici centrali di Cuisines Plus,

a conferma della volontà del Gruppo

di creare un polo di competenze for-

temente specializzate sul versante di-

stributivo che, a partire dalla diversità

dei network, benefici di sinergie per

rafforzare la conoscenza dei merca-

ti, delle dinamiche di consumo e di di-

stribuzione, e di conseguenza conte-

nuti e servizi delle insegne commer-

ciali.

Intel annuncia sette nuovi processori Intel® Itanium®

A CURA DI MANZONI PUBBLICITÀ

Repubblica Affari & Finanza

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ANDREA RUSTICHELLI

Roma

«Noi consideriamo ibambini come unamissione, Intel li ve-

de come un mercato». È un’af-fermazione pesante, quella di-vulgata pochi giorni fa dall’as-sociazione One Laptop perChild (OLPC). Sintetizza labrusca chiusura dei tormentatirapporti tra il leader mondialedei chipe l’organizzazione non-profit presentata tre anni fa alWorld Economic Forum di Da-vos. Fu allora che Nicholas Ne-groponte, fondatore del Media-Lab presso il Massachusetts In-stitute of Technology, annunciòl’ambizioso progetto di produr-re e distribuire, su vasta scala,computer portatili a basso costoper i bambini dei paesi poveri(100 dollaridoveva essereil prezzo in ori-gine, contro gliattuali 185).

Un formida-bile strumento,si disse allora,contro il digitaldivide, capacedi mettere in-sieme una San-ta Alleanza trabig dell’infor-matica. E loscorso 13 lu-glio vi avevaaderito la stessa Intel, donando6 milioni di dollari. Ma la suapresenza è stata problematica:funestata soprattutto dall’esi-stenza di Classmate PC, il lap-top targato Intel, prodotto an-ch’esso per i paesi e le comunitàsvantaggiati. Una sovrapposi-zione che ha creato crescente di-scordia. «Tutto quello che Intelci ha saputo offrire è stato unlaptop più caro e più dispendio-so dal punto di vista energeti-co», scrive OLPC nel suo asprocomunicato finale. Il riferimen-to è a Classmate, il cui prezzo,stimabile attorno ai 250 dollari,varia comunque in base al siste-ma operativo e ai vari applicati-vi adottati.

La goccia che ha fatto traboc-care il vaso è stata la mossa diuna rappresentante commercia-le di Intel, che avrebbe provatoa convincere il vice-ministrodell’educazione peruviano adabbandonare gli accordi conOLPC per l’acquisto di 270 mi-

AFFARI & FINANZA l l21 GENNAIO 2008 Multimedia 35

Intel-Negroponte, la guerra del pc supereconomicoIl patron del Media Lab, la cui fondazione ‘One Laptop per Child’ punta al computer da 100 dollari, accusa il colosso dei chip di concorrenza sleale

A destra,il computerdi Negropontea sinistraquello dellaIntel: costano185 e 250dollari, prezziche si stacercandodi abbassare

Gli oggetti

Da sinistraChad Hurley eSteve Chen:i fondatoridi YouTubehannocreato unmodello cheora vieneimitato daThinkBig

Capiscuola

A destra,Paul Otellini,Ceo dell’Intel;a sinistra oltreil grafico,NicholasNegroponte,fondatoredel Media Labdell’Mit

I duellanti

la laptop, in favore di Classma-te. E qualcosa di non troppo dis-simile sarebbe accaduto anchein Mongolia. Così, Negroponteha chiesto a Intel di sospenderela vendita di Classmate: «Laconcorrenza è un bene, ma nonvogliamo che un nostro partnerentri in competizione con noi etenti di mandare a mon-te gli accordi che abbia-mo già stretto con alcu-ni paesi», ha dichiaratoa Forbes.com. Poco do-po, come prevedibile, èarrivato il divorzio de-finitivo. Negroponte hadalla sua parte, nellapercezione generale, unindubbio vantaggio di immagi-ne: una sorta di David benefat-tore contro il Golia della multi-nazionale. Ma le cose stannodavvero così? I problemi rela-zionali tra i due sono probabil-mente il frutto dell’essenza di-versa, ciascuna a suo modo le-

gittima, di Intel e di OLPC. Per-ché la prima si muove comun-que secondo logiche industria-li, mentre la seconda è inveceun’organizzazione esclusiva-mente benefica.

Date queste premesse, la do-manda non è tanto perché si siaverificata la rottura, quanto,

piuttosto, perché sia na-to un simile connubio.«Da molto tempo, alme-no da 10 anni, siamo im-pegnati nei settori scuo-la ed education, con in-vestimenti complessividi circa un miliardo didollari», afferma DarioBucci, amministratore

delegato di Intel Italia. «Intelpromuove ora l’iniziativaWorld Ahead Program e inve-ste oltre 100 milioni di dollariall’anno in più di 50 paesi: dun-que ci sembrava molto naturalecollaborare a One Laptop PerChild». Come replicare alle ac-

cuse di Negroponte: ovveroconcorrenza sleale tra partner?«Fin dall’inizio della nostrapartnership abbiamo chiaritoche per noi il laptopdi OLPC erauna delle soluzioni, da inserirsiall’interno di un piano più gran-de: come il nostro programmaWorld Ahead, che lavora anchesulle infrastrutture di rete, nonsemplicemente sull’oggettocomputer, che è importante mada solo non può certo bastare».E in tutto questo, come si collo-ca la presunta pietra dello scan-dalo, Classmate PC? «Noi nonvendiamo direttamente Clas-smate, supportiamo una serie difornitori locali che lo offrono inbase alle necessità dei vari con-testi», dice Bucci. «Il pc per noinon va calato dall’alto, ma vaimpiantato nelle realtà più svan-taggiate. È la nostra filosofia:per esempio in Cina, India edEgitto abbiamo creato strutturelocali di ricerca e sviluppo».

Il peer-to-peer del denarol’ultima frontiera del web

Parte in Italia un servizio dove gli utenti anziché branimusicali o film, si scambiano soldi ad interessi bassi

DANIELE AUTIERI

Roma

Provate a mettere insieme l’ideologia del Gor-don Gekko di Wall Street con la filosofia egua-litaria e partecipativa di eBay e il risultato

sarà il peer-to-peer lending, la forma più modernadi credito digitale dove le banche scompaiono ma isoldi restano. In tempi di community virtuali, di so-cial networking e di web 2.0 anche gli istituti di cre-dito sembrano destinati a lasciare spazio alla con-trattazione privata, quella tra chi vende e chi com-pra denaro ad un prezzo non fisso, ma trattabile aseconda delle esigenze delle parti. È questo l’auspi-cio della Boober International, il colosso olandesenato nel febbraio del 2007 che, attraverso una joint-venture con la Centax di Bergamo, ha portato inItalia il servizio di peer-to-peer lending fruibile sulsito www.boober.it.

Il funzionamento è elementare: chi ha bisogno didenaro ed è stufo di affidarsi ad una banca può iscri-versi al sito e presentare la sua domanda di creditonella quale indicherà l’ammontare, le modalità dipagamento e il tasso di interesse che ritiene con-gruo. Boober richiederà una serie di informazioniper verificare la solvibilità finanziaria, a seguitodelle quali assegnerà un indicatore di rischio (datripla A a D) che determina con quale tasso si ha lamassima possibi-lità di ottenere ilprestito. A questopunto gli aspiran-ti creditori ingag-geranno tra lorouna competizioneal ribasso propriosui tassi di inte-resse per aggiudi-carsi l’assegna-zione del credito.Eliminando i costidi intermediazio-ne delle banche,gli operatori delpeer-to-peer len-ding prevedono un risparmio netto: l’interesse ri-conosciuto su siti come Boober si attesta infatti in-torno al 7% rispetto alla media di mercatodell’11% comunicata dalla Banca d’Italia.

La sicurezza è almeno in parte garantita dal li-mite di 500 euro fissato per ogni finanziamento edalla procedura di recupero crediti prevista in ca-so di inadempienza ed interamente gestita dallostesso Boober. Come risultato circa 30 persone algiorno si registrano al sito italiano, con un trend dicrescita del tutto simile a quello della holding olan-dese che, a meno di un anno dalla nascita, conta ol-tre 7.000 utenti e 1,8 milioni di euro erogati. La suaesperienza non è inedita, ma ricalca una tendenzadiffusa soprattutto sui mercati statunitense e an-glosassone. Il peer-to-peer lending nasce infatti inInghilterra nel 2005 e si diffonde attraverso picco-le start-up divenute in pochi anni leader indiscussenel settore. Tra queste, aziende come Prosper, Zo-pa (acronimo di Zone of possibile agreement), Kivae Virgin Money hanno catalizzato l’interesse degliinvestitori e l’attenzione della stampa internazio-nale proprio per la loro capacità di rappresentareun’alternativa più snella ed economica ad un siste-ma bancario costoso e restio nella concessione delcredito. La sofisticazione del servizio è arrivata a talpunto che, operando nella virtualità di questi siti, idebitori si organizzano in gruppi, condividendo leresponsabilità dei finanziamenti ottenuti e indivi-duando un leader che gestisca la trattativa con gliaspiranti finanziatori al fine di strappare le miglio-ri condizioni possibili. Il grande bazar virtuale, do-ve invece di scambiare merci si scambia denaro, haacceso le sirene degli operatori del mercato.

RENATA FONTANELLI

Milano

L’idea è ambiziosa: portare sulweb, sul modello di YouTu-be, contenuti intellettuali e

spunti di discussione su argomentipiù seri del pettegolezzo sull’attriceo dell’episodio di bullismo che riem-piono la maggior parte dei video del«portale dei giovani». A concepirequesto upgrading, che si palesa conun sito lanciato da qualche mese, unasorta di grande video-blog chiamatoBigThink, è stato Peter Hopkins, lau-reato di Harward, con la socia Victo-ria Brown. Si è voluto fare, usando losperimentato modello del portale divideo, una tribuna con interviste aprofessori, politici, pensatori di ognigenere su innumerevoli materie didibattito. Dove ogni utente può an-che contribuire al dialogo globale

I finanziamenti vengono da unventure capitalistd’eccellenza, Law-rence Summers, exministro del Tesorostatunitense. Haspiegato lo stessoSummers al NewYork Times: «Hosempre pensato chemolte persone della

mia età cerchino più degli altri uncontenuto intellettuale». Summersha così dato via ai finanziamenti:«Qualche decina di migliaia di dol-lari». Secondo Hopkins l’America«è un paese dove la politica è pocoaccessibile, che spesso evita il dibat-tito vero, la contrapposizione». BigThink «potrebbe abbattere le falsebarriere e costringere o permetterel’avvio di una stagione di dibattitoreale». L'idea è che ognuno possaascoltare i pareri degli esperti sumolte materie, in formato video econtribuire inserendo contenuti didiverso genere. A differenza di You-Tube, Big Think ha dei temi portantientro i limiti dei quali tutti i video simantengono. Il sito combina conte-nuti generati dagli utenti e contenutid'autore giornalistici e saggistici.Una sorta di ponte fra l'informazioneaffidabile degli esperti e l'apporto ditutti gli utenti. Come dice lo stessoHopkins «in un mondo globalizzatovogliamo creare e assistere a un dia-logo globale» grazie a una piattafor-ma comune in grado di fungere da fo-rum per tutti gli internauti del mondoe su tutti gli argomenti possibili.

Al suo interno Big Think può giàvantare un centinaio di ore di video(2509 idee) in cui grandi nomi dellacultura, medici, psicologia, storia,pongono questioni suddivise peraree tematiche. Ogni utente è inco-raggiato a contribuire al dibattito in-serendo immagini e testi. Una voltaportata a termine la registrazioneognuno può facilmente dire la suascegliendo l'argomento che poi verràlegato alle idee dei "grandi" così dacreare un vero e proprio modo di dia-logare. Si può anche votare o com-mentare. E anche le firme che popo-lano la piattaforma hanno il vantag-

gio di portare la loro voce molto lon-tano facendosi conoscere.

Big Think nasce quindi dalla gioiadi sapere e scoprire, una gioia per lementi frizzanti ma anche una spintaa quelle più pigre. Arte e culture, tec-nologia, scienza, politica, fede e sto-ria sono solo alcuni dei tempi por-tanti di questo sito dalle aspirazionienciclopediche. Un sito d'autorequindi, ma in cui qualsiasi utente puòfare le propria parte inserendo conte-nuti. E, nelle intenzioni dei creatori,un luogo per il libero dibattito chescaturisce dai molteplici punti di vi-sta in piena libertà, tutti da sfogliaree ascoltare. Perché, dicono gli idea-tori, non tutti gli utenti del mondo delvideo sono disimpegnati come sipensa e perché la Rete è anche cultu-ra.

«I nostri filmati - aggiungeHopkins - non mostrano l'uomoqualunque che va in bici senza ma-ni, ma politici, filosofi, artisti, stu-diosi, economisti e scienziati che ri-spondono alle piccole e grandi do-mande della società: dalla crisi deimutui negli Usa al rapporto tra bel-lezza e morale, dalla povertà in Afri-ca al ruolo delle donne nella politi-ca. Vogliamo dimostrare che il pub-blico non è stupido e non è interes-sato solo a video stupidi».

Nasce un sito di ‘video-sharing’che parla solo di argomenti ‘alti’Si chiama

‘Think Big’:è organizzato

sul modello delpopolarissimo

‘You Tube’

Si contendonoil ruolo

di ‘benefattori’per vincere

il digital divideglobale

100 dollariLA SOGLIA DEL PREZZO

Sia Negroponte che la Intelpuntano ad offrire un computerche costi tale cifra o anche meno

Repubblica Affari & Finanza

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AFFARI & FINANZA l l21 GENNAIO 2008 Multimedia 37

MARCO MORELLO

Roma

Ibrevetti sono risorse di prima-ria importanza per ogni azien-da, in particolar modo per

quelle intenzionate a vincere lasfida con il futuro puntando sul-l’innovazione. Ma la compra-vendita su vasta scala della pro-prietà intellettuale, attività cheoramai procede di pari passo conl’R&D, si svolge in un mercatoper certi versi immaturo, in cuidomina una perenne asimmetriainformativa tra i soggetti coin-volti. Le barriere all’ingresso re-sistono e c’è il costante pericoloche le grandi imprese imponga-no i loro interessi mettendo fuo-ri gioco inventori privati, con-sorzi di ricerca, prestigiosi ate-nei. Il problema è particolar-mente sentito negli Stati Uniti,dove agli asset intangibili si ri-conosce un gran valore, e ora sista cercando di portarlo anche inEuropa cogliendo l’occasione diInternet dove si possono effica-

cemente creare dei veri e proprimarketplace per i brevetti.

E’ il tentativo che sta portandoavanti, per esempio, la OceanTomo, la prima merchant bankspecializzata nella valutazione evendita all’asta di marchi e bre-vetti, patenti, processi unici enomi a dominio. Fondata nel

2003 a Chicago, dove ha trovatoterreno fertile e riscosso subitointeresse, la società è un ibridoben riuscito di strategie di vendi-ta antiche e moderne, una sortadi eBay della proprietà intellet-tuale con alcuni correttivi, unosu tutti quello di operare sul webin via non esclusiva, organizzan-

do una serie di incontri periodicicon annessa «live auction», laprossima delle quali si svolgeràa luglio ad Amsterdam. I diversilotti, consultabili con largo anti-cipo dagli iscritti accedendo auna secret room virtua-le, sono divisi in dodicicategorie, che spazianodalla musica digitale al-l’e-commerce, dai ser-vizi finanziari alle solu-zioni per il mobile ad-vertising. Il potenzialecliente può inoltrare su-bito la sua propostad’acquisto: se viene superato ilprezzo di riserva e l’offerta è ac-cettata dal titolare del brevetto,la transazione si conclude diret-tamente online. In caso contrariosi può giocare al rialzo dal vivo,strada questa seguita da aziendequotate come Intel, Siemens,

IBM o Motorola, che per alcunibrevetti sono arrivate a metteresul piatto cifre superiori ai tremilioni di dollari. Spiega RikiSospisio, senior manager dellasocietà di consulenza Etfga, che

di Ocean Tomo è refer-rer per l’Italia: «Voglia-mo dar vita a un vero eproprio mercato centra-lizzato della proprietà in-tellettuale, caratterizza-to da liquidità e traspa-renza nelle informazio-ni. Nel nostro paese oc-corre mettere ordine per

interpretare i trend del momentoe dare la possibilità di emergerea quegli attori che generalmenterimangono nell’ombra. Pertantointendiamo rivolgerci non soloalle grosse compagnie che fannoricerca e magari vogliono ven-dere conoscenze ritenute distan-

ti dal loro core business, ma an-che alle università e, per esteso,a chiunque abbia avuto un’ideavalida e sia deciso a farla frutta-re». Per valutare con parametri ilpiù possibile oggettivi la profit-tabilità di ogni innovazione,Ocean Tomo ha creato una divi-sione rating autonoma che si av-vale di consulenti esperti e puòattingere a una banca dati conte-nente 4 miliardi di informazioni.Il procedimento, dai costi conte-nuti e identici sia per i privati cheper le multinazionali, si basa suparametri matematici di facilelettura e tra le variabili includeanche il peso dei potenziali com-petitor. «Per essere ancora piùchiari - aggiunge Sospisio - lo sipuò intendere come un vero eproprio quoziente d’intelligen-za di marchi e patenti, del tuttoanalogo a quello umano».

L’high-tech fa decollareil mercato dei brevetti

Arriva anche in Europa il metodo del ‘marketplace’ via web già sperimentato consuccesso in Giappone e Stati Uniti: si analizza l’invenzione in una “virtual room”

In gioco spessoprodotti

industriali chese valorizzati

rendono milionidi dollari

Un momentodi un’asta“fisica”di brevettiorganizzata daOcean Tomo:si sta semprepiùdiffondendoil metodo‘combinato’fra queste‘auction’e quellevirtuali viaInternet

IL CASO

Tutti artisti al computercon il nuovo Photoshop

L’ultimo nato della famiglia di software per il ritoccodelle foto si ispira direttamente alle correnti pittoriche

PAOLINO ACCOLLA

Roma

Olii alla Rembrandt stesi con cura e profon-dità, acquarelli alla Monet che produconomovimento con il colore, fotorealismo alla

Norman Rockwell, forme nette e scomposte allaCezanne. Ci vuole mano. Ma un buon software puòcertamente essere d’aiuto. Da sempre i programmidi computer grafica puntano su funzioni per effet-ti sempre più speciali, studiati per consentire an-che a un principiante di trasformare una foto qual-siasi in un’opera da scuola d’arte. Vedi i vari Pain-ter X o Pinnacle. Ma per rendere davvero chiunqueun mago dell’immagine digitale, capace di gene-

rare immagini sofisticate o anche solomolto personalizzate, la chiave sta nel-la facilità d’uso. Su questo ha puntatoGavin Philips con “Paint Like Monet”(Dipingi come Monet), sviluppato perPhotoshop Adobe, che si può trovare inrete dall’inizio dell’anno.

Il pacchetto, che funziona solo su ba-si Photoshop CS2 o di livello superiore,è disponibile per ora solo in inglese mail sistema è concepito per aiutare chiun-que a imparare l’uso dei pennelli vir-tuali e le funzioni di manipolazione delcolore o del tratto. Anche se poi il pro-gramma lavora da solo per riprodurreeffetti da acquarello, di stilizzazione oda aerografo, di schizzo a matita o a car-boncino, di incisione in acquaforte o difigure astratte. Tutto comincia con deivideo che fanno da guida alle operazio-ni necessarie per scaricare le varie par-ti del programma e poi attivarle. Sonovideo didattici, apprezzati da chi non hafamiliarità con programmi di questogenere. A farne fede ci sono i commen-ti espressi da esperti del settore e aspi-ranti artisti, sui blog per amanti dellebelle arti digitali. I video, della durata di2-4 minuti, insegnano a usare i 13 pen-nelli elettronici inclusi nel sistema perpassare poi all’impostazione dei 12 tipidi funzione possibili, ovvero gli stili daemulare, per i più diversi interventi dimanipolazione. Una volta impostatauna funzione, il programma va in auto-matico ma in alcuni casi, a seconda del

tipo di forme trattate o della prospettiva, chiede sesia il caso di procedere sulle varie parti oppure seè necessario un aggiustamento. Una volta che l’op-zione scelta ha fatto il suo lavoro, si può procede-re a un’ulteriore elaborazione, dando semplici ri-tocchi o cercando di lavorare su strati successivi ditratti e tinte, creando montaggi in stili diversi o mo-dificando i contorni, intervenendo con nuove fun-zioni di stile o ripetendo la stessa funzione con co-lori diversi. Per poi completare l’opera con bordiliberi, come in una tela da incorniciare, oppure ta-gliati, come in una tela strappata, o sfumati.

Anche se servirà molto esercizio per arrivare al-l’effetto di profondità tridimensionale realizzatoda Monet con la stesura ripetuta dei colori, a pen-nellate corte apposte anche in direzioni diverse. Oper riuscire nell’uso calibrato del pennello, ap-poggiando appena la punta per un tocco puntifor-me alla Seurat oppure appoggiando generosamen-te le setole virtuali in tutta la loro lunghezza per unamano da macchiaiolo.

Partendo dauna qualsiasifotografiaanche inbianco e nero(foto in alto),chiunque puòricavareun’immagineispirata agliimpressionisti(foto sotto)

Repubblica Affari & Finanza

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l l AFFARI & FINANZA21 GENNAIO 2008Multimedia38

Poesie e fiabesulla Rete

Blog

LAURA KISS

Poesie, fiabe e fantasia nonmancano certo nel colora-to mondo dei blog, dove

sono una delle voci maggior-mente “postate” dai navigatori.Come sul blog www.unafia-ba.blogspot.com, dove il rac-conto comincia così: “Nellostrano mondo di BimBumBamnasci pari o dispari. Nient'altro:o pari o dispari. Chi nasce pari èsveglio nei giorni pari, chi nascedispari è sveglio nei giorni di-spari. I dispari sono i privilegia-ti, quelli che hanno l'opportu-nità di vivere due giorni di fila aGennaio, Marzo, Maggio, Lu-glio, Agosto, Ottobre e Dicem-bre. Il destino gli concede persi-

no un 29 febbraio ogni quattroanni - piove sempre sul bagnato- anche nello strano mondo diBimBumBam”. Manuel, ilcreatore poeta di questo blogprecisa: “Scoprire la realtà nel-la fantasia. Un tentativo di aggi-rare la logica del dualismo pes-simismo-realismo affrontandocon la struttura della fiaba i piùsvariati argomenti. La fiaba of-fre questa opportunità. Io provoa coglierla. Anche secondo Cal-vino “le fiabe sono vere, sono,prese tutte insieme, nella lorosempre ripetuta e sempre variacasistica di vicende umane, unaspiegazione generale della vita,nata in tempi remoti e serbatanel lento ruminio delle coscien-ze contadine fino a noi; sono ilcatalogo dei destini che posso-no darsi a un uomo e a una don-na”. E’ questa la migliore defi-nizione di fiaba che abbia maitrovato” conclude l’autore.

S uwww.enigma.iobloggo.com sileggono le poesie di Acquablogdi Roma, come quella che reci-ta “I tanti me che mi abitano sisono dichiarati guerra. Scono-sciute le fazioni. La vincente de-ciderà il mio avvenire. E intan-to sto, come un campo di batta-g l ia .” Anche v is i tandowww.poesie.wordpress.com sipossono trovare post conun’ampia raccolta di poesie diautori famosi e non, come il po-st “Cogli l’attimo” pubblicatoda marinella63: “Non scrivia-mo e leggiamo poesie perché ècarino. Noi leggiamo e scrivia-mo poesie perché siamo mem-bri della razza umana, e la razzaumana è piena di passione. Me-

dicina, legge, economia, inge-gneria, sono nobili professioni,necessarie al nostro sostenta-mento. Ma la poesia, la bellez-za, il romanticismo… l’amore,sono queste le cose che ci ten-gono in vita”.

E ancora, tizianam pubblica ilsuo post con una poesia di PabloNeruda “Lentamente muore chidiventa schiavo dell’abitudine,ripetendo ogni giorno gli stessipercorsi, chi non cambia la mar-cia, chi non rischia e cambia co-lore dei vestiti, chi non parla achi non conosce. Muore lenta-mente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle “i” piuttosto cheun insieme di emozioni, proprioquelle che fanno brillare gli oc-chi, quelle che fanno di uno sba-diglio un sorriso, quelle chefanno battere il cuore davantiall’errore e ai sentimen-ti….Lentamente muore chi ab-bandona un progetto prima diiniziarlo...”.

LORENZO BRIOTTI

Taglio del nastro ufficialeper il nuovo portale re-te.comuni-italiani.it,

piattaforma interattiva ideatadalla redazione del popolaresito www.comuni-italiani.itche, per ognuno della centi-naia di Comuni indicizzati,offre numerose informazionisui servizi pubblici e privati,mappe e molto altro. Una nuo-va risorsa del web il cui utiliz-zo sarà reso più agevole perComuni e Pro Loco attraversol'organizzazione di un corsogratuito presso i centri di for-mazione della Prometheo, di-slocati su tutto il territorio na-zionale.

Oltre 200 utenti registrati,9.500 pagine di contenuticreate, più di 700 foto carica-te, 24.000 modifiche effettua-te, un milione circa le paginevisitate. Numeri importantiche tracciano un bilancio po-sitivo della fase sperimentaleinaugurata quattro mesi fa.

Due le sezioni in cui è orga-

nizzato il neonato portale: unasezione Wiki che permette aivisitatori di arricchire le infor-mazioni sui singoli Comuni,in particolare di quelli piccoli

e poco conosciuti, puntando arivalutarne gli aspetti storici,culturali e paesaggistici; il Fo-rum, strutturato come unospazio di comunicazione, di-

viso in stanze regionali, dovesi può dibattere sui problemidella propria città e sulle ini-ziative in corso, entrare incontatto con amici e parentilontani o fare ricerche genea-logiche.

Una nuova avventura in cuil'azienda partenopea si è tuf-fata con la duplice finalità didivulgazione del sapere infor-matico da un lato, di promo-zione dell'immenso patrimo-nio storico e culturale dellepiccole comunità locali dal-l'altro. Un filone inauguratodal portale www.comuni-ita-liani.it, che si è imposto, in ap-pena quattro anni di vita, co-me un’autorevole guida sullecittà italiane di ogni dimen-

sione. "La necessità di rispon-dere - asserisce Massimo DiBello, amministratore unicodi Prometheo s.r.l. - alla parti-colarità e alla quantità diinformazioni richieste dai cit-tadini ci ha spinto a creare unospazio collaborativo, in mododa rendere più semplice e im-mediato il contributo da partedei nostri utenti. Il Wiki - con-clude Di Bello - è un potentestrumento che ci permetterà diraccogliere molte più infor-mazioni di quanto sarebbe sta-to mai possibile tramite il nor-male sito".

La Prometheo Srl è una so-cietà di servizi, specializzatanel campo della formazioneinformatica. La sua missioneè diffondere il sapere, il saperfare e il saper essere per per-mettere a tutti di utilizzare almeglio le proprie potenzialità.

Comuni-Italiani.it è il por-tale dedicato ai Comuni, di cuifornisce una guida completaattraverso schede dettagliate edati statistici, corredate da fo-to, mappe, stemmi e link utili.

La rete interattiva dei comuni italianiUn portale per gli enti locali e pro-loco

Focus

STEFANIA MARTANI

Il processo di modernizzazione dellaP.A. è stato accelerato dalle tecnolo-gie informatiche, che procurano van-

taggi sia in termini di riduzione dei tem-pi e dei costi, sia di avvicinamento ai cit-tadini. L’Inps ha raggiunto su entrambii versanti uno stato avanzato. Presentesu Internet, l’istituto si è trasformato se-condo il modello di una moderna azien-da di servizi, grazie a una rete multica-nale-Internet, telefono, email, sportelliself-service, cellulare- in modo che l’u-

tente sceglie la stradapiù congeniale. E’ ga-rantita l’omogeneitàdel servizio perché losviluppo dei serviziper i diversi canali av-viene in modo paralle-lo. Le tecnologie han-no influito sul miglio-ramento per l’Inps

dell’efficienza dei servizi. L’istitutofornisce prestazioni a grandi e piccoliutenti: istituzioni, banche, Poste, Con-solati, aziende, pensionati, assicurati,associazioni di categoria, patronati,Caf, consulenti del lavoro, commercia-listi, oltre che ai 30.000 dipendenti. Altempo stesso deve garantire agli utentideboli - anziani, disabili, stranieri- l’ac-cesso ai servizi, superando il digital di-vide: il sito wai.inps.it assicura l’acces-so ad Internet per non vedenti e ipove-denti.

Combinando web e contact center sirealizza un ampliamento del front-offi-ce che usa di strumenti innovativi comeInternet, la telefonia mobile, l’e-mail.Tutti fanno parte di un sistema unico edintegrato per l'accesso ai sistemi infor-mativi dell'Istituto. «A differenza di uncall center- spiega Dionigi Spadaccia,direttore dei sistemi informativi - chegestisce solo contatti telefonici, il con-tact center gestisce contatti su rete mul-ticanale, consentendo all'utenza di sce-gliere lo strumento più accessibile».

L'utente che utilizza il sito web dell’In-ps può chiedere assistenza al contactcenter per i servizi online. E’ stata rea-lizzata anche una sezione del portaleespressamente dedicata al lavoro dome-

stico, un sito multilingue che contiene leinformazioni per l’assunzione e gestio-ne dei collaboratori familiari (calcolodei contributi, pagamento via Internet,calcolo della tredicesima, ferie, malat-tia, maternità, chiusura del rapporto). Èpossibile il pagamento online dei con-tributi dei lavoratori domestici, dei con-tributi da riscatto e delle ricongiunzionicontributive mediante Postepay o cartadi credito. Se si desiderano chiarimenti,sul sito è possibile effettuare una richie-sta e ricevere una risposta via e-mailmediante il servizio Inps risponde. Tragli altri servizi in rete: l’iscrizione deilavoratori parasubor-dinati, l’iscrizione de-gli associati in parteci-pazione, l’iscrizione alfondo di previdenzaper le casalinghe. Unavolta ottenuto il Pin, èpossibile accedere aulteriori prestazioni,dalla visualizzazionedell’estratto contributivo alla simula-zione del calcolo della pensione. I volu-mi sono di rilievo: 240 milioni di servi-zi on-line e circa 7 milioni di chiamateal contact center nel 2006. Oltre il 95%dei processi è informatizzato. Le infor-mazioni dematerializzate possono es-sere condivise da tutta la pubblica am-ministrazione. Massima attenzione èposta ai sistemi di protezione dei dati esicurezza del sistema. E’ disponibile unsito cosiddetto di Disaster Recoverycondiviso con Inpdap, Inail e Ipost, incui sono duplicati sistemi procedure edati per garantire la sicurezza e l’inte-grità delle informazioni anche in caso didisastro (attentato, calamità naturale, oad altri eventi di rilevante entità).

L’utilizzocongiunto di

telefono e webconsente a tutti

di usarei servizi online

Serviziper piccoli

e grandi utenti,privati

o impreseche siano

“Iwant you!”: lo slogan con cuiil governo americano recluta-va i cittadini statunitensi per

combattere nella Seconda GuerraMondiale contro le armate tedeschee giapponesi, si è trasformato in “Iwant you in the Cyberspace”. IlPentagono, infatti, ha deciso di re-clutare trentamila “cyberguerrie-ri”, inquadrati nell’unità AFCY-BER delle Forze armate aeree sta-tunitensi, per “pattugliare” il cyber-spazio e sferrare attacchi attraversola Rete contro i nemici degli Usa.

La cyber-armata, il cui recluta-mento si concluderà entro la finedel 2008, per ora ha il compito dicombattere su due fronti: supporta-re l’esercito nelle azioni tradiziona-li e individuare i punti deboli dellarete informatica della Difesa ame-ricana. Per sostenere la preparazio-ne dei “cyberguerrieri” il governoamericano ha impegnato dieci mi-

lioni di dollari all’anno. “L’infrastruttura telematica di

uno Stato è esposta a numerosi ri-schi - ha spiegato un ex consulentedella Casa Bianca - e poiché è estre-mamente complesso risalire ai re-sponsabili di un eventuale attaccoperpetrato nel cyberspazio, difen-dersi diventa ancora più difficile”.Per questo, un’armata come quellacostituita dall’unità AFCYBER,avrà il compito non solo di raffor-zare le difese elettroniche, ma an-

che pianificare eventuali risposteinformatiche agli attacchi, non tra-scurando l’ipotesi di operazioniche mirino a distruggere totalmen-te le capacità aggressive nel cyber-spazio dei nemici.

In questo senso, l’unità militareinformatica dell’Air Force avrà unasorta di “carta bianca” del Pentago-no per operare, senza limiti, nella“guerra fredda” che si sta combat-tendo, di fatto, sulla Rete. E se pri-ma la battaglia era condotta in mo-

do ufficioso, oggi gli Stati Unitihanno deciso di partecipare in ma-niera organizzata e ufficiale al con-flitto “mai dichiarato” che si stacombattendo nel cyberspazio.

Il primo passo di questa nuovastruttura militare americana è quel-lo della creazione di un centro di ri-cerca che vigili sulla vulnerabilitàdei software utilizzati dalle istitu-zioni statunitensi. (Fonte: PuntoInformatico e www.afcyber.af.mil)

(Lorenzo Briotti)

Il Pentagono recluta cyberguerrieriper la “guerra fredda” informatica

Il sito del“battaglione”americanodeicyberguerrieri

Dal mondo

INTERNETpagina a cura di Claudio Gerino

La previdenza onlinecon il sito dell’Inps

Tempi duri per il fotogiornalismo. Le testate storiche hanno abban-donato da tempo le inchieste “vecchio stile”, e persino Life Maga-zine, la più celebre rivista di fotogiornalismo di tutto il Novecento

ha chiuso i battenti la scorsa primavera. In tale panorama non proprioroseo, c’è ancora chi non ha perso la fiducia in questo tipo di fotografiae ha dato vita a un progetto, rigorosamente online, che apre le porte atutti i fotografi e non solo ai Robert Capa.

Da qualche mese è dunque comparso in Rete Witness Journal,www.witnessjournal.net, un magazine dedicato alla fotografia e al gior-nalismo e realizzato con il contributo di professionisti e appassionati.Un progetto coraggioso che, da un lato, offre a giovani autori una chan-

ce per farsi conoscere e perpromuovere il proprio la-voro, dall’altro, intendefornire un nuovo tipo diinformazione che parte dalbasso e non dall'alto, propo-nendo servizi fotogiornali-stici realizzati su temi di-versi da quelli proposti daiprincipali mass media. Sul-le pagine di Witness, giuntoormai al settimo numero, sitrovano piccole grandi sto-

rie, italiane e non, storie spesso locali che difficilmente troverebberospazio sui principali organi di informazione, dal terremoto di NoceraUmbra dieci anni dopo, a scorci di vita quotidiana nel Vietnam con-temporaneo, dal reportage sulla Precisa di Teano, la fabbrica che rifor-niva l’esercito italiano di ogni tipo di ordigno, a quello sulla pratica delcombattimento dei galli a Beirut. Ogni mese vengono pubblicate onlineotto storie, narrate esclusivamente attraverso i fatti, ossia le fotografie.

L’iniziativa è aperta a tutti e qualunque fotografo può inviare i pro-pri lavori. Interessante anche il modello di business che, in caso di pub-blicazione, prevede il riconoscimento del 30% dell'incasso pubblicita-rio di ogni numero.

(Paola Fontana)

Il fotogiornalismo si sposta sul WebWitness Journal, il magazine on line

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