Aerre Gennaio 2008

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GENNAIO 2008 Serenamente ... Famiglia in Serenamente ... compagnia compagnia in PERIODICO d'INFORMAZIONE - ANNO 11 - Euro 1 - e-mail: [email protected]

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Una rivista che parla degli anziani nel nostro mondo e di cultura generale.

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GENNAIO 2008

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editoriale elairotide

Buon “2008”CCari amici LettoriCon il messaggiopersonale che apre il

2008, giunga gradito a tuttiVoi, l’Augurio per un mera-viglioso anno, appena inizia-to, fatto di mille emozioni,gioie mai avute, sorrisi eaffetti, riempito di vita,salute, amici e amore spon-taneo, sincero e che scaldi ilcuore... Nel numero di dicembre hoscritto che avrei voluto rice-vere i Vostri testi, le Vostrepoesie ...ed eccomi accon-tentata! Aumentano le “perle di sag-gezza” e cioè persone matu-re come noi che scrivono eche inviano i loro “pezzi”per il solo gusto di farcisapere che ci sono ancheloro, che reputano questoloro giornale uno strumentodi orientamento alle risorseumane e che hanno ancoratanto da dire. Sempre nellospirito di creare un canale dicomunicazione nuovo tra chiscrive e chi legge, adAERRE, inoltre, vengonosuggeriti numerosi strumentiche consentono di allargarela conoscenza e la ricercanella solidarietà..In un momento di diffusodegrado morale, economicoe sociale, abbiamo decisocon il nostro impegno, di darvita ad una ricerca costante

del bene comune, alla difesadella vita e della personacon la libertà, responsabili-tà e dignità anche spirituale.Questa società sappiamonon avere più un’anima, noicon AERRE vogliamodenunciarlo e ricercarlanella volontà di tutti quelliche ancora ci credono. Una volta ho letto su unposter: “L'uomo passa laprima metà della sua vita arovinarsi la salute e laseconda metà a guarirsi“ecco, facciamo che nellaseconda parte della nostravita, ci siano cose che fannobene al nostro cervello e alnostro cuore. Ultimamente èstato appurato che anche lamusica classica, Vivaldi oMozart che sia, fa bene alcervello degli anziani, quin-di, forza, non demoralizzia-moci! E’ vero che le pensio-ni sono quelle che sono, chetutto aumenta, che nonsiamo più in grado di farfronte alle necessità.... Eppure c’è chi dice che anoi l’euro ha fatto bene...ilparadosso di queste feste èche per farci sentire ricchi cicomunicano che noi Italianise andiamo a sciare all’este-ro o facciamo le vacanze a

New York spendiamo pochis-simo!Questa è la principale con-seguenza dell'euro, con uncambio che veleggia versoquota 1,50 siamo sì, nellaspiacevole condizione diaver perso il potere d'acqui-sto nella nostra vita quoti-diana ma per la prima voltanella storia italiana non cisentiamo poveri quandosiamo all'estero...Ci ricorda-no inoltre, come ai tempidella famigerata liretta,appena varcati i confini, citrovavamo nella condizionedi non potere acquistarenulla, i prezzi erano proibiti-vi ovunque! Sembra... tutta una farsa,una burla, si nascondonodietro una maschera e sidimenticano i problemi!A proposito di maschere,quest’anno le date per ilCarnevale di Venezia sonomolto anticipate. Infatti si festeggerà dal 25gennaio al 5 febbraio. Chissà se le maschere chevediamo tutti i giorni in TVandranno, ufficializzati, afar parte del Gran Ballo inmaschera che si terrà alTeatro la Fenice!

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RUBRICHE

PERIODICO d'INFORMAZIONE - ANNO 11 - NUMERO 1 -GENNAIO 2008

IL DIRETTORE

LETTERE - EVENTI E NOTIZIE

L’ANZIANO e L’EUROPA

L’ANZIANO e L’ITALIA

VOGLIA DI VIVERE

CULTURA E ANZIANI

DALL’ITALIA

VIVERE A... PONTINIA

IL FATTO - CARPE DIEM

il MEDICO

l’ AVVOCATO

LA PAROLA AGLI ANIMALI

il VETERINARIO

PIACERI E LUOGHI DA SCOPRIRE- ANDIAMO A ...VITERBO

TRADIZIONI E CUCINA

ALIMENTAZIONE da SBALLO o NATURALE?

STORIA CULTURA E RECENSIONI

RACCONTATECI un momento della vostra vita

CONSIGLI UTILI

INDIRIZZI UTILI: Alcune associazioni di volontariato

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IL FATTO - DISABILI

INDAGINE

PICCOLI FLASH

CONVENZIONI

ECONOMIA

L’ANGOLO FISCALE

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EVENTI e NotizieROMA - SALDI SÌ, MACON ATTENZIONE.

Tempo di saldi, 10 sportelli 'anti-fregature'. Dal 5 gennaio comin-ciano i saldi in tutto il territoriodella Provincia di Roma e pergarantire un'informazione com-pleta e acquisti consapevoli lagiunta Gasbarra ha aperto 10sportelli informativi su tutto ilterritorio provinciale. "Gli spor-telli- spiega l’assessore provin-ciale alle Politiche sociali condelega alla tutela dei consumato-ri- vogliono tutelare i cittadiniconsumatori e fare in modo chesiano consapevoli dei propridiritti e possano ricevere assi-stenza e tutela nelle situazioniproblematiche". I 10 sportelliinformativi- sono dislocati:all'Outlet di Castel Romano, aSubiaco e Palestrina in collabora-zione con l'Adiconsum, aLadispoli con il Codacons, aMontelanico con il Movimentodifesa del cittadino, aValmontone con l'Unione nazio-nale dei Consumatori, adAnguillara con il Codici e aMonterotondo con laFederconsumatori e a Guidonia eCivitavecchia". "Inoltre- conclu-de l'assessore- un punto di riferi-mento per i cittadini sono anchele 24 associazioni di tutela delconsumatori che compongonoattualmente la ConsultaProvinciale degli utenti e deiConsumatori voluta ed istituitadal presidente Gasbarra".

CARNEVALE A VENEZIAE ...NON SOLO.

Un Carnevale per vivere Veneziain tutti i sensi dal 25 gennaio al 5febbraio. Immagina un’onda diemozioni che attraversa tutta lacittà, calle comprese e in questo

bagno di sensazioni potrai tro-varti se deciderai di partecipareanche tu! L'attrazione turisticache Venezia esercita, ha fatto sìche in città nascessero un eleva-tissimo numero di strutture ricet-tive, alcune dislocate in antichipalazzi, altre più moderne, matutte adatte ad ospitare i turistiche decidono di trascorrere qual-che giorno a Venezia. Questo ilprogramma: L’apertura del car-nevale avverrà venerdì 25 genna-io con cena e “Il barbiere diSiviglia” nello storico HotelBaglioni.Sabato 26 gennaio a PalazzoDandolo, cena e ballo in quelloche è stato per decenni il puntocentrale del carnevale cittadino.Ex casino ma anche sala teatralee luogo d’incontro della “buona”società veneziana per tutto il‘700, darà vita ad un grandeappuntamento incentrato sullafigura di Casanova. A PalazzoCa’ Zanardi invece “Le nozze diFigaro” di Mozart.Il giorno dopo, domenica 27 gen-naio al Gran Caffè Lavena lacioccolata in piazza, uno degliappuntamenti più apprezzati traquello tradizionali del carnevaleveneziano.Martedì 29 gennaio, cocktail incostume sempre al Gran CaffèLavena dalle 17 alle 19.Mercoledì 30 gennaio alle 19.00si parte da Piazza San Marco(Calle Vallaresso) per un giro ingondola mascherato attraverso le“vie d’acqua” della città con aseguire cena sempre in maschera.Giovedì 31 gennaio a PalazzoPisani Moretta cena di gala con“Ballo Tiepolo”. Si tratta del

ballo ufficiale del Carnevale, inuno dei palazzi con più storia diVenezia affacciato sul CanalGrande. A Palazzo Contarinidella Porta di Ferro spettacolo“Amor Sacro e Amor Profano”.Tra Venerdì 1 febbraio eDomenica 3 il maggior numerodi appuntamanti. Venerdì: dinerdanzante “Il Minuetto”, al Casindi Commercio, Piazza SanMarco, Ballo del Re Sole aPalazzo Zenobio e il Gran Galàall’Hotel Baglioni. Sabato:Concerto barocco alla ScuolaGrande dei Carmini seguito dacocktail, nel pomeriggio corteodi gondole in onore del corpoconsolare di Venezia con parten-za da Ca’ Farsetti. Cena di Galacon Ballo “Carnival Dream” lasera a Palazzo Dandolo. Sempre la sera Ballo delCasanova a Palazzo Zenobio,Ballo del doge a Palazzo PisaniMoretta, “Elisir d’Amore” diDonizzetti a Ca’ Zanardi.Domenica: cioccolata in costumeal caffè Lavena, “Domenica degliinnamorati” a Ca’ Zanardi (balloin costume per per le coppie chefesteggiano insieme il carnevale),Mascheranda a Palazzo PisaniMoretta, cena di gala benefica aCa’ Sagredo, diner danzante “ilMinuetto” al Casin diCommercio. Lunedì 4 febbraio la ripetizionedi “Lungo i canali in gondola”.Martedì 5 febbraio. Gran galainternazionale di fine carnevale aPalazzo Pisani Moretta. I Balli della Serenissima &Duetti d’ Amore a Ca’ Zanardi.Cena di Gala con Ballo “Segretidi Venezia” a Palazzo Ca’Zenobio. L’ultimo grande balloin maschera del carnevale.

EVENTI e Notizie

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UN UN 20082008 all’insegna dell’all’insegna dell’EUROPAEUROPAII

nnanzi tutto colgo l'occasioneper fare un caloroso augurio dibuon anno a tutti i lettori.

Questo nuovo anno porta con se tregrandi novità per quanto riguarda lanostra Unione Europea: altri novepaesi aderiscono a Schengen, duenuovi paesi entrano nell'euro e laSlovenia assume per la prima voltanella sua storia la presidenza diturno dell'Unione. Un inizio d'anno dunque denso dieventi importanti per l'Europa.Il 21 dicembre scorso altri novepaesi sono entrati a far parte delcosiddetto "Sistema Schengen":l'accordo che permette la libera cir-colazione delle persone all'internodell'Unione. I nove paesi sono: Slovenia,Ungheria, Repubblica Ceca,Slovacchia, Polonia, Lituania,Lettonia, Estonia e Malta. Questinove fanno parte del gruppo di paesiche nel 2004 hanno aderito all'UEma che ancora non avevano le cartein regola per far circolare i propricittadini liberamente sul territoriodell'Unione. Cade quindi anche cio'che rimaneva della Cortina di ferroed ora, circa quattrocento milioni dicittadini potranno viaggiare senza

doversi sottoporre a controllialle frontiere, come già noi ita-liani siamo abituati a fareormai da diversi anni. L'abolizione delle frontiere,per ora, riguarda solo i confiniterrestri in quanto l'adegua-mento delle strutture aeropor-tuali é tecnicamente più com-plicato e potrà essere attuatosoltanto il 30 marzo del 2008.Le celebrazioni sono state par-ticolarmente solenni sui confini"caldi" al tempo della guerrafredda, Italia compresa. Tra Italia e Slovenia é cadutodefinitivamente il confine di280 chilometri che per mezzosecolo ha tagliato in due la cittàdi Gorizia e che per tanti anniha rappresentato il confine del-l'occidente. Una cerimonia che si é svoltacon la partecipazione del mini-stro Amato, del presidentedella Commissione EuropeaBarroso e del vicepresidenteFranco Frattini. Anche inAustria, Germania, Slovacchiae Polonia si sono svolte simbo-liche "cadute delle frontiere".Questo evento ha un grande

carattere simbolico per tutti glieuropei perché sancisce la defi-nitiva riunificazione e pacifica-zione tra quella che un tempoera un' Europa divisa politica-mente, culturalmente e fisica-mente. La seconda novità diquest'inizio d'anno é che ancheMalta e Cipro hanno dal primogennaio aderito all'euro. Le due economie più piccoledell'Unione Europea si aggiun-gono ai 13 paesi che già fannoparte dell'area della monetaunica. A Cipro l'euro circoleràsolo nella parte greca dell'isolain quanto la metà turca non haaderito all'UE. Questa divisione rappresentaun problema particolarmentespinoso per il piccolo paesediviso in due e per i rapporti traTurchia ed Unione Europea. Nonostante questo pero' si édeciso di coniare le nuovemonete nelle due lingue: grecoe turco, chissà che questo possaessere un segnale di unità perl'isola. L'abbandono delle rispettivedivise é stato comunque accol-to con entusiasmo da entrambi

On.le Stefano Zappalà

L’ANZIANO e... L’EUROPA

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L’EUROPAL’ANZIANO e...

31 di dicembre. Questo piccolostato, indipendente solo dal1991 e che faceva parte dellaex Jugoslavia, é riuscito inpochi anni a uscire da un'eco-nomia post sovietica costruen-do un piccolo miracolo econo-mico e raggiungendo livelli divita in linea con la media euro-pea.Per quanto riguarda la presi-denza dell'Unione, la Sloveniadovrà fare molti sforzi per cer-care di realizzare il maggiornumero possibile di risultati edovrà collaborare fin da subitocon la Francia che sarà il paeseche assumerà la presidenza dalprimo luglio 2008. Per ironia della sorte pero' saràproprio la Slovenia, che fuparte di quella che fu laJugoslavia, a doversi confron-tare con un problema comequello dell'indipendenza delKosovo dalla Serbia. Questa questione potrebbeessere causa del ritorno di unapericolosa instabilità neiBalcani ed é per questo che ilministro degli esteri sloveno hagià dichiarato che la questionesarà "la priorità" della presi-denza. "La gestione della partepiù complessa del processo inatto è in mano alla Slovenia esperiamo si possa concludere

sotto la nostra presidenza" hadichiarato il ministro DimitrijRupel.La questione del Kosovo pero'non sarà la sola a tenere bancoper la Slovenia perché Lubianaavrà a che fare anche con laprima parte delle ratifichenazionali del nuovo TrattatoUE firmato a Lisbona lo scorsodicembre e che dovrebbe farrimettere in marcia l'Unionedopo la bocciatura dellaCostituzione. Il processo di ratifica dovrebbeconcludersi entro la fine del2008 senza grosse sorprese,considerata la decisione diDanimarca e Gran Bretagna dinon tenere un referendum, maLubiana intende vigilare pernon compromettere l’avviodelle riforme istituzionali intempo utile per le elezioni dirinnovo del parlamento euro-peo del 2009. Come dicevo all'inizio un 2008già da subito ricco di novità"europee". L'Unione Europea progrediscecon il tempo e a piccoli passi ese ci guardiamo indietro, oggiabbiamo un' Europa semprepiù presente nella vita dei citta-dini e che lo sarà sempre di piùin futuro.

i paesi, ben coscienti del gran-de passo compiuto con il loroingresso nell'area della monetaunica. L'adesione significherà infattiuna maggiore stabilità delleloro economie ed una maggio-re crescita economica graziealla crescita degli scambi com-merciali con gli altri paesidell'Unione. Cipro e Malta hanno fatto illoro ingresso nell'UnioneEuropea nel 2004 insieme adaltri otto paesi: ad oggi di que-sti solo la Slovenia aveva giàaderito all'euro nel corso del2007. Per altre adesioni allazona euro bisognerà aspettareancora qualche anno in quantoi parametri economici darispettare sono molto stretti e leeconomie dei paesi dell'estEuropa non sono ancora pronteal grande passo. Dal primo gennaio e per i cano-nici sei mesi sarà proprio laSlovenia a guidare l'UnioneEuropea e a dettarne l'agenda.Il piccolo paese confinante conl'Italia e che da qualche mese,come accennavo prima, haanch'esso aderito alla monetaunica, ha assunto la presidenzadi turno del Consigliodell'Unione Europea che ilPortogallo ha detenuto fino al

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DDa alcune settimane hapreso il via, per il quar-to anno consecutivo, il

Laboratorio di Poesia pressol’Accademia degli Studi e delleArti del Centro socio-culturaleAnziani di Via Vittorio Venetodi Latina. Per molti anziani delCentro la poesia, la pittura, ildisegno, la musica, il canto,l’acquisizione di una linguastraniera, la lettura, il conosceresono cose dilettevoli che dannoconsapevolezza di qualità, pertaluni, sconosciute ed ardorecreativo che permettono diesprimere la propria sensibilitàe sprigionare la propria fantasia.Per gli anziani, e non soltantoper loro, impegnarsi mental-mente in eventi culturali, signi-fica non atrofizzare la mente,reagire alla noia, alla pigrizia,alla rassegnazione e alla solitu-dine. Partecipare attivamente ecreativamente ad eventi cultura-li (mostre di pittura, concerti,presentazioni di libri, cori,danze) porta ad una longevitàattiva. Gli anziani dimostrano dipossedere capacità e sensibilitàparticolari nell’essere protago-nisti ed interpreti di avvenimen-ti culturali che costituisconouna ricchezza per il contestosociale e culturale, nel qualesono inseriti.Nell’attività culturale delLaboratorio di poesia comporretesti poetici, esercitarsi cogniti-vamente con il linguaggio poe-

tico, vuol dire conservare emantenere vive ed allenate lefunzioni mentali degli anziani. La poesia non è avulsa dallavita; essa ha esercitato nel pas-sato ed esercita ancora un fasci-no innegabile sugli uomini e ledonne sensibili. La poesia è unaforza spirituale capace di tra-sformare il cuore degli anziani,e non solo di essi, grazie a unlinguaggio che più di ogni altroha la capacità di esprimere laverità e la libertà degli uomini edelle donne. La poesia, comediceva Pascoli, è capace di com-muovere, di incantare, di vederele cose piccole e quelle lontane,di farci vedere soprattutto che lecose esistono, e che anche noiesistiamo; che l’universo non èvuoto, e che noi non siamo fan-tasmi. Nella poesia si vienecoinvolti con l’intera personaperché si possono esprimeresensazioni, desideri, emozioni,sentimenti, affetti, volontà,intelligenza e memoria. Con iversi è possibile manifestare lagioia di vivere, testimoniare labellezza dell’esistenza, che ognigiorno ci riserva nuove solleci-tazioni e nuove scoperte, edanche di allontanare il doloreche spesso ci accompagna nellavita. Gli stati mentali, le dispo-sizioni d’animo e gli atteggia-menti verso se stessi, verso glialtri e verso il mondo (naturacompresa) che ci circonda, sonola materia prima dell’esperienza

poetica. La poesia è anche soli-tudine, preghiera, esame dicoscienza, riflessione personaleche rende gli esseri umani sem-pre più liberi e coscienti, sem-pre più maturi e pienamenteuomini. La poesia è azione didiscernimento, esercizio di illu-minazione interiore della mentee conversione del cuore, espan-sione d’amore. Nel Laboratoriodi Poesia ogni giovedì pomerig-gio (ore 16,30) i partecipantivengono incoraggiati a leggeree a scrivere componimenti poe-tici, a comunicare il loro mondointeriore con i versi, a fissaresulla carta sensazioni e rifles-sioni della loro vita. Il progettopresentato, discusso e condivisoper quest’anno accademico pre-vede un percorso di approfondi-mento del linguaggio poeticonei suoi aspetti formali e la pro-duzione finale di un volume cheraccoglie i migliori prodottiespressi. Le poesie sarannoaccompagnate da dipinti, dadisegni prodotti dai partecipantidel gruppo della pittura. La rea-lizzazione di questa iniziativadimostrerà quanta ricchezza evivacità c’è presso il Centroanziani di Latina e soprattuttoche gli uomini e le donne, che lofrequentano, possono conserva-re una freschezza, una giovinez-za interiore, un gusto di vivere,un senso vivo dell’attesa esi-stenziale.

L’ITALIA L’ANZIANO e...

Poesia tra gli anziani: Poesia tra gli anziani: un laboratorioun laboratorio di versidi versi

di Antonio Polselli

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QQqualità e cortesia,sono le componenti peculiaririchieste agli esercenti commer-ciali da un pubblico più esigen-te. In codesta sede scrittoriaperò non si sta discorrendo disupermarket, centri commercia-li o catene della grande distribu-zione alimentare e non. Bensì ilriferimento per quanto parados-sale possa apparire si riferiscead uno specifico reparto ubicatonel nosocomio romano intitola-to all’indimenticato presidentedella repubblica Sandro Pertini.Il termine rianimazione spessoevoca sinistri pensieri agli igna-ri congiunti che accorrono alcapezzale dello sventuratopaziente. Sovente e’ associatoerroneamente ad una grandeporta che conduce ai giardinipensili dell’eden incantato.L’epiteto corretto ( o meglio daconsigliarne l’utilizzo ) e’ inve-ce quello di un centro per ilrecupero dei malati con gravedepressione delle funzioni cir-colatorie e respiratorie attraver-so l’insieme di pratiche atte arecuperare la funzione cardio-circolatoria venuta meno. Unarestituzione progressiva neltempo del recupero di forze,coraggio e fiducia con la ripresadi movimento ed attività. Ladifferenziazione dei singoli casipatologici e della diversità dietà anagrafica, costituzionale emotivazionale del degente sonofondamentali per distinguere leprobabilità di recupero delpaziente. Al vaglio ci sono plu-ralità dissimili di casi specificiavvenuti o derivanti da avveni-menti imprevisti, circostanzefortuite, fatalità, sorte avversa osemplicemente da naturali pro-blematiche fisiche. Non e’ raritàche moltissimi casi di trasferi-mento del malato dal prontosoccorso al reparto, avvenganoin condizioni piuttosto critiche,determinante da incidenti stra-dali o da eventi dannosi e ina-

spettati all’interno delle muradomestiche e la permanenzanello stesso possa solamentealleviare le sofferenze e il dolo-re in attesa dell’evolversi nelbreve periodo della situazionein maniera naturale. Altri casisono legati all’esecuzione di unintervento chirurgico e alla con-seguente valutazione reattivapost-operatoria. Certamente leparticolarità specifiche delreparto costituiscono un piccolomondo inserito a sua volta nelmondo piccolo del panoramadegli edifici dediti al ricovero ealle cure di malati. Si può ragio-nevolmente definire una sezioneospedaliera a se stante, sia perla particolarità della costituzio-ne architettonica a forma semi-circolare ( per consentire unaccesso rapido ed un interventocelere ai pazienti ) sia per la for-mazione nei corridoi dirimpettoal ballatoio di una comunitàsilenziosa e sofferente ove siincontrano e confrontano le sof-ferenze dei parenti congiunti.Con il trascorrere dei giorni lasolidarietà umana abbandonatasovente al potere dell’immaginedi cui e’ schiava la societàodierna riemerge prepotente-mente dalle viscere dell’animoper condividere la sofferenzacon altri membri di quellaristretta comunità che patisce ipiù profondi dolori mentali emorali. Qualsiasi espressione dimalattia concorre alla frantuma-zione degli equilibri quotidianidella vita famigliare che inevi-

tabilmente si alterano in consi-derazione della intima agitazio-ne che assale i sentimenti e cherecano disordine alla mentis.Una ritrovata armonia si rico-struisce con la ricetta dellapazienza, dell’amore fraterno edella preghiera in qualsiasimaniera venga concepita. Nondimentichiamo che nella pro-fonda sofferenza emergonoreattività ed energie insospetta-bili tanto nei degenti quanto neicongiunti. Nonostante la diversità dellepatologie quivi presenti e’opportuno segnalare l’efficien-za e la professionalità dello staffdiretto dal Dott. Sergio Scalettiche si avvale di validissimi col-laboratori, abili, preparati ecompetenti. Si possono citare(siano perdonati gli omissis) laDott.ssa Silvana Fiorani e ilDott. Antonio Benedice, specia-listi anestesisti, gli infermieriNicoletta, Laura, Rita, Nicola,Vittorio, l’operatotrice sociosanitaria Elisabetta e moltissi-mi altri. Questi nomi all’appa-renza possono non fornire alcu-na indicazione, ma le personeche vi sono dietro fornisconoogni girono un’assistenza quali-ficata e completa sia material-mente ai degenti che moralmen-te ai pazienti. Nel bistrattatouniverso ospedaliero e’ piacevo-le evidenziare il funzionamentoe la cordialità di un reparto nellasperanza che codeste meritevolilodi possano estendersi ovun-que. Ad malora.

VOGLIA di... VIVERE

OSPEDALE PERTINI:UNA RIANIMAZIONE

di Nico Ciampelli

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dd’’ove lo metto? Il ritor-nello, apparentementescherzoso, si riaffaccia

regolarmente, specie nei perio-di di vacanze. Quando il vecchietto di fami-glia, laddove abbia ancora unafamiglia, costituisce un impic-cio. Non lo si può abbandonare,come un cagnolino in autostra-da o in campagna. Si cerca allora, affannosamen-te, di parcheggiarlo in qualchecorsia di ospedale. E. purtrop-po, con il tempo, questa situa-zione, da episodica, sta assu-mendo aspetti di persistenza edi cronicità. Così il ritornello mostra di nonessere per nulla schersoso, madi riflettere un aspetto molto tri-ste e drammatico dei nostritempi.La società moderna, in partico-lare nei paesi che si definisconopiù avanzati, si è modoficata,rispetto a tutti i tempi passati,in modo radicale.La sua composizione demogra-fica tradizionale ha subito spo-stamenti profondi per il forteallungamento della vita, che siè realizzato nel secolo ventesi-no. I problemi, di ogni genere,che questo vistoso fenomenocomporta, sono complessi emolteplici e investono tutti gliaspetti e i meccanismi della vitasociale.Ognuno di questi aspetti produ-ce e produrrà effetti di grandeportata e pone problemi di nonfacile soluzione, ma che purebisognerà affrontare e checomunque imporranno da solicon impellenza drammatica.

Tra tutti, comunque, primeggiaquello della condizione di vitache si trovano e si troveranno avivere queste fasce di popola-zione di età sempre più avanza-ta. Nelle quali, ovviamente, iproblemi che riguardano ilsostentamento, l’assistenza e lecure mediche si acuiranno note-volmente. A fronte di questa realtà, chegià oggi produce effetti, cheandranno certam ente aumen-tando, la nostra società nonsembra esserene consapevole e,quindi, non mostra di adeguarela sua cultura alle necessità cuidovrà imperativamente far fron-te. Specie in Italia e ancor piùnel meridione. La storica sttruttura contadinae patriarcale della vecchiasocietà, in cui i pochi anziani diallora trovavano un loro postodefinitivo, è completamentescomparsa, anche come model-lo culturale e sistema solidari-stico più naturale. Ed è estremamente difficileanche soltanto capire qualealtro modello potrà andare arealizzarsi al suo posto.Non si intravede, oggi, in unavita sociale e politica già scar-samente adeguata alle graviesigenze consuete, un minimo diattenzione e di consapevolezzaper questo nuovo e gigantescoproblema del mondo moderno. Eppure è necessario prendernecoscienza sollecitamente.Cominciando però, bisognadirlo con fermezza, dagli stessiprotagonisti e soggetti dellavicenda. E cioè dagli anziani.Se la composizione demografi-

ca della società è stata cosìsostanzialmente modificata dalloro aumento, bisogna conside-rare che la variazione non èstata solo quantitativa, maanche qualitativa. Un anziano di oggi ha conqui-stato non solo una durata mag-giore della vita, ma anche unaefficienza molto più prolungatache nel passato. Perciò, inevitabilmente, mal-grado le resistenze di variogenere, la sua vita lavorativadovrà proporzionatamente pro-lungarsi, magari adeguandosi aruoli diversi per età, per noninfluire troppo pesantementesull’altro versante, quello del-l’ingresso al lavoro dei giovani.Il discorso è complesso e diffici-le. Merita di essere continuatoed approfondito anche su questepagine. Per ora consideriamo il fattoche gli anziani non sono in con-dizione di influire sui pubblicipoteri con azioni di forza, talo-ra dissennate e addirittura ille-gali, come sempre più spesso vaaccadendo. Però votano! Sono, inoltre, in possesso di unpatrimonio enorme di esperien-za, di relazioni e anche oggi, dinon indifferenti disponibilitàeconomiche. E se riusciranno a rendersi con-sapevoli di quanto potrebberoeffettivamente contare unendo-si, il loro …avvenire potrebbeessere diverso, migliore e nondel tutto in mani altrui.E anche questo un argomentoche si dovrà adeguatamente etempestivamente affrontare!

CULTURA e... ANZIANI

e il vecchietto...e il vecchietto...di Pasquale Bossa

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LL’impegno quotidiano ecostante dell’Arma deiCarabinieri si fonda,

oggi più che mai, da un latonella ricerca e nell’attuazionedi nuove e più efficaci modali-tà di controllo del territorio edulteriori iniziative che consen-tano agli operatori delle Forzedi polizia di avvicinaretutti i cittadini, conqui-standone la fiducia edottenendone fattiveforme di collaborazio-ne. Dall’altro, si basasulla concreta vicinan-za e sinergia di intentiche possano essereespressi dalleAmministrazioni cen-trali, regionali e localiper il rafforzamentodella cultura dellalegalità.L’Arma del 2000 pro-segue, inarrestabile, nella suabattaglia diuturna, raccoglien-do spesso, il desiderio di giu-stizia e protezione che provie-ne dai più indifesi e chi traquesti, se non gli anziani,meritano forse più di ogni altrodi essere considerati tali. Le recenti trasformazioni eco-

nomico- sociali, i fenomeni diimmigrazione incontrollata, lacarenza di efficaci misure dicontrasto legislativo al consu-mo ed allo spaccio di stupefa-centi, l’applicazione dell’in-

dulto, hanno purtroppo com-portato alcune significativemodificazioni anche nell’am-bito delle strategie criminaliadottate dalla malavita.Da ciò è conseguita una nettaintensificazione dei reati “dinatura predatoria”, che incido-no direttamente sulla persona,

sul suo patrimonio e sulla sicu-rezza percepita, le cui vittimesacrificali sono scelte disovente, proprio tra gli anziani. In risposta a ciò l’Arma nel-l’espletamento dell’attività di

controllo del territorioha ritenuto dovereapplicare un diversoapproccio, soprattuttoa livello di quartiere,istaurando un rapportodi maggiore vicinanzacon gli anziani, inci-dendo quindi inmaniera positiva sullapercezione di sicurez-za dei cittadini piùindifesi.Per aiutare concreta-mente gli anziani ènecessario conoscerli,

comprenderne le esigenze , ledifficoltà e perciò, la maggiorepresenza nei luoghi ove vivonocostituisce una reale comparte-cipazione ai loro problemi. In tal senso, il Carabiniere diquartiere, figura istituzionaledi recente costituzione che hagia riscosso le simpatie e l’ap-

DALL’ITALIA DALL’ITALIA

l’ARMA dei CARABINIERI e la Terza Età

Com.Prov.CC LT - Col. Leonardo Rotondi

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prezzamento della gentecomune, conosce bene le suepriorità ed è consapevole dirappresentare un punto di rife-rimento ed ausilio di immedia-ta fruibilità, per coloro che nefanno richiesta. L’Arma è vicina agli anziani,che viva dio sono sempre inmaggior numero e godono dibuona salute, in tanti modidiversi, anche con iniziativetecnologiche nel settore infor-matico, accessibili facilmentevia internet, connettendosi alsito www.carabinieri.it<http://www.carabinieri.it/> incui è stata dedicata un apposi-ta sezione “Possiamo aiutarvi”in cui vengono forniti, in modopratico e chiaro, preziosi con-sigli sulla sicurezza quotidianaper prevenire e risolvere lesituazioni di pericolo ed utilisuggerimenti per conoscere i

propri diritti. Sul sito è inoltre possibile frui-re di altri utili servizi che con-sentono di potere stare como-damente a casa potendo adesempio inoltrare una denun-cia. Nel tentativo di consolida-re il rapporto tra l’Arma, leIstituzioni e gli anziani, sistanno proponendo iniziativesociali ed all’uopo si segnalaquella tenutasi il 31 ottobreu.s., in Roma, presso la sededella Regione Lazio, ove èstato siglato, a tal proposito,un protocollo d’intesa traq u e l l ’ A s s e s s o r a t o ,l’Assessorato alla Sicurezzadel Comune di Roma,l ’ A .N .C . (A s s o c i a z i o n eNazione dei Carabinieri),l ’AN .P.S . (As so c i a z i oneNazionale della Polizia diStato) e l’Associazione “Vigile

Amico”.Nel documento le parti siimpegnano a tenere una seriedi incontri, prediligendo quellipiù a rischio, tra volontaridelle citate Associazioni ed glianziani residenti, con lo scopodi fornire informazioni e con-sigli su come difendersi daraggiri e da atti di criminalità.L’iniziativa rientra in un piùvasto progetto denominato “Anziani: lezioni di sicurezza”promosso dall’Assessoratoagli Affari Istituzionali, EntiLocali e Sicurezza dellaRegione Lazio, avente la fina-lità di tutelare, attraverso unacapillare attività di prevenzio-ne e di informazione sul terri-torio, quella categoria di per-sone- gli anziani- maggior-mente colpita dagli atti di cri-minalità diffusa. Solo realizzando un’interazio-ne costruttiva con tutti i citta-dini, alla quale partecipino, avario titolo, gli Enti preposti ele Forze dell’ordine, conser-vando un rapporto privilegiatocon gli anziani, questi ultimipotranno svolgere un ruoloattivo e coordinato nellagestione delle propria sicurez-za per essere efficacementesalvaguardati.

L’ANZIANO e L’ITALIA

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VIVERE a PONTINIA

Al Dott. Tombolillo, Sindacodel Comune di Pontinia, maconosciuto da sempre sul terri-torio come il “ Medico di tutti”..Domanda: Siamo interessati acapire cosa offrono, i Comuniai propri Anziani. Da premette-re che abbiamo visto nel nume-ro scorso di AERRE che Latinavanta i suoi primi 75enni. APontinia quanti sono gliAnziani?Risposta: Innanzi tutto grazieper essere quì con noi, siamoonorati e la ringraziamo dell’in-teressamento dimostrato allanostra realtà cittadina. Pontinianata nel 34 comincia ad avereanche lei i suoi anziani doc. Domanda: cosa fa il Comuneper i propri anziani come haimpostato il suo programmaieri, oggi, domani…Risposta: cerchiamo innanzitutto di sostenere le persone piùbisognose ma abbiamo perloro, un bel centro a disposizio-ne, dove passare la giornata.Naturalmente stiamo parlandodelle persone abili, mentre per i

disabili Pontinia offre unadiscreta assistenza domiciliare,permettendo così alle famiglieper qualche ora di realizzarequalche occasione di svago.Domanda: Quali i programmiestivi?Risposta: Offriamo diversecose, abbiamo le Terme chesono molto richieste dai nostrianziani, pagano volentieri unapiccola quota, mentre il resto lomette il Comune.Domanda: Il problema dellepensioni è generalizzato in tuttaItalia, anche se da un’indaginemi sono accorta che nelle zoneagricole ci sono molte personecon basso reddito e le loro pen-sioni non arrivano a 500 euro,come potrebbe intervenire ilComune? Risposta: Ecco per l’appunto ilComune fa quello che può, conpiccoli contributi.Mi è venuta un’idea! Sarebbeun bellissimo messaggio e lan-cio a lei questa occasione…Non sarebbe male che unComune si facesse portavocedei bisogni dei suoi cittadini, inun modo nuovo e, alle fasce piùdeboli con redditi bassissimi,fornisse un aiuto, compensandola loro pensione, con il paga-mento di un’utenza, potrebbeessere Enel, Gas, il canone Raisarebbero massimo 200 o 300euro l’anno ad anziano, masicuramente sarebbe meno umi-liante che fargli chiedere uncontributo.Risposta: Certo! È una bellaidea noi stiamo già fornendo unsostegno, le persone bisognose

fanno la domanda e quasi sem-pre ottengono …ma indubbia-mente quello che lei ci proponeè un intervento molto più ele-gante e meno umiliante... Domanda: Aggiungerei chesareste i primi ad avere un’ideadel genere, che ne dice?Risposta: si stanno già studian-do delle forme differenti d’in-terventi, abbiamo infatti creatouna Consulta e ne potremmoparlare. Anche se le finanze anostra disposizione non sonopoi molte, teniamo conto cheabbiamo circa 2800 anziani sulterritorio. Domanda: Avete fatto una sta-tistica per sapere quanti sono inati a Pontinia?Risposta: Anche se molti sonogli anziani arrivati qui in giova-ne età da altre province italiane,anche noi abbiamo i primi set-tantenni nati nel Comune ecomprensorio limitrofo.Domanda: Cosa ha trovatoprima del suo mandato e cosaha potuto aggiustare lungo que-sti anni?Risposta: Ho la fortuna di esse-re già al terzo mandato e quindiho avuto modo di pianificare gliinterventi, nell’arco dei primianni, avevamo con noi una per-sona speciale...purtroppo nonc’è più, curava i servizi socialicon discrezione e professionali-tà, ancora prima che nascesse ilcentro sociale per anziani. Tuttiquelli che poi l’hanno succedu-ta non hanno fatto altro chemettere alcuni tasselli in più allavoro svolto diligentemente.

Intervista al Sindaco Eligio Tombolillo

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Vedrà visitando il Centro socia-le l’ambiente armonioso che si ècreato e la cordialità delle per-sone.Domanda: Certo il Centroanziani permette di passare lagiornata e di tornare la sera acasa propria ed in fondo forsequesto è quello che vorremmotutti nel proseguio dell’avanza-re dell’età ma ci sono sul terri-torio strutture private o pubbli-che tipo RSA, per gli anziani?Risposta:A Pontinia no, ma neidintorni ce ne sono. Anche seabbiamo riscontrato che ognunodi loro non vuole andare in que-ste strutture, è un trauma ildistacco dalla loro casa, dalleloro abitudini, dalle loro coseper poche e povere che possonoessere. In queste strutturevanno per essere assistiti, solose sono malati o se ci sonomessi da chi non è in grado diaccudirli. Gli anziani hannosolo bisogno di sentirsi ancorautili a loro stessi ed agli altri...venga a visitare il Centro!E così sono stata accompagna-ta a fare un sopralluogo; lastruttura accanto al camposportivo per avere un legamecon i giovani che frequentano ilPalazzetto dello sport, è munitadi campo da bocce, pergolato

esterno con panchine, un barall’interno e sale dove giocare oballare o guardare la televisio-ne. Il Sig. Leonardo gestore nelCentro anziani ci ha racconta-to: - “siamo 406 persone, chefrequentano il centro, di cui150 vengono al centro da altripaesi limitrofi poiché hanno tro-vato qui una giusta dimensione.Vengono da Fondi, Priverno,Sonnino, perché trovano l’am-biente adatto e perché gli piacevenire a ballare. Per esempiotra i tanti abbiamo un nostroiscritto di 87 anni di nomeAngelo A. che balla con la suasignora di 85 anni e, quandodico “ballano”, intendo che nonsi fermano un attimo. Abbiamopotuto riscontrare che il ballo fabene agli anziani se potessevederli, sembrano giovanotti! Domanda: Da quanto tempogestisce questo centro anziani?Risposta: Sono qui solo daaprile, in una fase di passaggio,in attesa che si definisca ilcomitato di gestione che saràcomposto da sei persone e quin-di in questa fase bisogna porta-re avanti solo le cose correnti,ma non ci si può lamentare, conle piccole risorse che abbiamodall’alto stiamo facendo abba-stanza. Infatti, il biglietto pervenire a ballare lo pagano gliiscritti, e devo dire che il costodi euro 2,50 viene accettatomolto volentieri. Noi con questacifra paghiamo l’orchestra, lepulizie del centro, la piccolacancelleria e resta anche qual-che piccola somma per altre ini-ziative tipo le gite, alla qualetengono molto. Quest’anno per esempio abbia-

mo visitato la FieraCampionaria di Aprilia con ilpulman eravamo in 75 persone!Poi abbiamo festeggiato laFesta della Mamma, poi alcunicompleanni alla quale parteci-pano portando la torta, i pastic-cini… Domanda: Insomma non si puòdire che in questo centro ci siannoi ?Risposta: Assolutamente no! A giugno abbiamo avuto il tes-seramento nuovo e si sono tes-serati così tanti da permettere dioffrire: 2 balli gratis con rinfre-sco, ma nel nostro programmaannuale abbiamo anche avuto: aluglio la festa con la partecipa-zione di 220 persone, che hannocontribuito alla cena con 3 euro,la festa a Pontinia ad agosto, asettembre poi, altra festa con la“ braciata” all’aperto, ad ottobrela festa dei nonni, la visitaall’Abbazia di Valvisciolo conla chiusura della giornata in unristorante del luogo. Domanda: E per le feste ?Risposta: D’obbligo l’albero,le luminarie e la festa per l’ul-timo dell’anno.Stiamo lavorando al program-ma, si ballerà oltre la mezza-notte. Venga a trovarci e vedràcome ci si diverte!

VIVERE a PONTINIA

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LLe persone che frequenta-no gli studi medici sonoin gran parte anziane .

C’è una frase che risuona spes-so in questi ambienti e cheviene rivolta al medico di fami-glia : … Dottò , quant’è bruttala vecchiaia !! Ma è proprio così ? E’ propriobrutta la vecchiaia ?Certo , se si potesse rimaneresempre giovani sarebbe il nonplus ultra . Quando si è giovanisi ha forza , volontà di progredi-re , voglia di fare , si è agili epronti di riflessi . Quando si èanziani, la forza diminuisce, lamemoria comincia a difettare,le malattie proprie dell’etàcominciano a farla da padrone . Non si può , quindi, negare chela giovinezza sia una bella età.Lo diceva anche Lorenzo ilMagnifico : quanto è bella gio-vinezza che si fugge tuttavia ,chi vuol essere lieto sia , deldiman non v’è certezza .Però , è evidente come ogni etàpossieda un suo fascino . Lafanciullezza, con la sua spensie-ratezza, la mancanza di vereresponsabilità , il godimento delgioco. La gioventu’ , con iprimi amori , le prime esperien-ze di vita e di studio , le primesperanze, i primi sogni e leprime delusioni. L’età adulta,con l’ingresso al lavoro , allaprofessione, con le sue matureresponsabilità ed impegno civi-

le. Infine, la terza età . L’anziano può guardare alla vitacon aria disincantata, libero daimpegni gravosi, scevro dellegrandi responsabilità. Non hapiu’ la forza né la bellezza pro-pria delle altre età , ma possiedeun bene inestimabile, che si ècostruito negli anni: una infinitasaggezza . Può egli godere dellagioia degli altri, trasmettere ilsuo bagaglio di preziosi inse-gnamenti . A volte la sua vita può apparirevuota, senza scopo, la libertàgli può pesare come un maci-gno. Ci sono anziani che siabbandonano, che si lascianoandare, che si considerano inu-tili e di peso alla famiglia edalla società. Per fortuna sono una minoranzaverso la quale occorre moltaattenzione e premura da parte dinoi tutti. La maggioranza , inve-ce sta prendendo consapevolez-za del ruolo , aiutata e conforta-ta in questo dai cambiamentiavvenuti nella moderna societàche non vede piu’ nell’anzianoun elemento ininfluente per lasua crescita e , per di piu’,improduttivo. Anzi, valutacome altamente positive leopportunità offerte dagli anzianiriconoscendo loro capacitàancora valide, sia come deposi-tari di una importante memoriastorica , sia come elementi ditestimonianza ed insegnamento

di valori universali per le nuovegenerazioni . Un compito gra-voso ma che l’anziano sa com-piere con grande diligenza edappropriatezza, supportato dasempre maggiori riconoscimen-ti dell’intera collettività .Ma v’è un segreto che va svela-to: occorre vivere appieno ogninostra età, occorre il carpediem, occorre saper cogliere ilmomento e le sue opportunità .Solo così riusciremo a nonaffermare quanta è brutta la vec-chiaia, perché avremo vissutocompiutamente ogni fase dellanostra vita . Se continuiamo avivere di rimpianti e di speranze, ovvero guardando indietro, alpassato, ed in avanti, verso ilfuturo, non cogliamo l’attimo,perdiamo il presente. Cosìfacendo , in realtà , non godia-mo di alcunché . E’ anche veroche viviamo in un mondo diaffanni, di preoccupazioni divario genere, che ci fanno sfug-gire le varie età. Senza che cene rendiamo conto, perciò, ciritroviamo in un’età successivasenza aver potuto godere le bel-lezze della precedente . E cosìvia . La ricetta per tutte le sta-gioni è : saper vivere la passio-ne, il gusto ed il piacere di ognisingolo momento .

QUANTI ABUSI NEIPOSTEGGI PER DISABILI

IL FATTO

CARPE DIEMCARPE DIEM

IL FATTO

di Carlo Padula

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IIl grado di civiltà di una cittào meglio dei suoi abitantipassa anche attraverso pic-

coli gesti quotidiani. Purtroppo,però, si registra una ineduca-zione cronica sulla strada neiconfronti dei disabili. Più inparticolare è mal costume assaidiffuso non lasciare liberi glispazi nei parcheggi contrasse-gnati dalle linee gialle destinatiai diversamente abili ne abbia-mo sentito parlare in TV ed èaccaduto ancora qualche giornofa che una signora ha dovutorinunciare ad accompagnare lamadre anziana in carrozzina incentro perché il posto riservatoè stato occupato per circa unpaio di ore, da un automobilistache ha lasciato la propria vettu-ra con le quattro frecce accesecome a dire "Torno subito!" macosì non è stato. In altra occa-sione sono stati chiamati anche iVigili urbani ai quali è statosegnalato l’annoso problemama, purtroppo, non si è arrivatia nessuna conclusione. Accantoa questa ineducazione emergeun'altra questione: l'uso impro-prio dei contrassegni di invalidi-tà riservati, in base alla legge n.388, del 23 dicembre 2000, allepersone con grave difficoltà dideambulazione o non vedenti.Non voglio entrare nel merito,ma voglio parlare dei molti acui diventa assai difficile resi-stere alla tentazione di prenderein prestito il contrassegno di unparente o amico disabile, facen-done un uso improprio e illegit-timo,è una vecchia storia (alcu-ni dicono sia nel DNA degli ita-liani). Vorrei spendere due paro-

le e cercare di convincere colo-ro che si approfittano, quandomanca la sensibilità necessariaa capire lo sbaglio di abusaredel contrassegno, manca anchela sensibilità per rispettare leesigenze di chi disabile lo èdavvero. Il fatto è che si fa fati-ca ad associare la persona disa-bile con le parole autonomia-indipendenza e si continua apensare che, comunque, il disa-bile è accompagnato e aiutatoda qualcuno. Sarebbe, però,utile ricordare sempre che i pic-coli vantaggi che permettono disuperare qualche stress del traf-fico cittadino non sono assolu-tamente in grado di sostituire lalibertà di potersi muovere auto-nomamente, senza problemi dibarriere architettoniche, diaccessibilità ai mezzi pubblici,ecc. Poi vorrei rivolgere unappello al Comandante dellaPolizia Municipale chiedendoal Comandante un maggiorerigore nei controlli di autovettu-re che espongono il contrasse-gno di invalidità per verificarneil corretto uso ed anche l'auten-ticità (ho constatato che moltisono in fotocopia o difformidagli originali). Sono sicura che i veri invalidisaranno contenti di essere fer-mati anche più volte durante ilgiorno per essere controllati; glialtri signori di cui abbiamo par-lato non lo so...Un amico un po’ burlone mi hadetto cosa bisognerebbe fare a

questi “Signori e Signore” sìperchè abbiamo constatato cheanche alcune donne parcheggia-no sui posti riservati agli invali-di con le quattro frecce accese!Per evitare così di fare quattropassi in più. Allora bisognamettere in atto quelle metodolo-gie che scoraggiano. Che nedite di sgonfiare le ruote?Si tratta solo di far defluire ariadai 4 pneumatici del maleduca-to/a in questione così da ritar-darne la partenza sine die e spe-rare nel fato che faccia capitarein codesti luoghi un rappresen-tante delle forze dell'ordine checonstatata l'impossibilità delmezzo a muoversi causa nonmeglio precisata mancanza dipressione, si domandi cosa cifacesse un mezzo non autoriz-zato in tali strisce gialle e cosìelevare una giusta e salata con-travvenzione. Ben venga poi anche il volanti-no da infilare nel tergicristallocome fosse un semplice volanti-no di pubblicità, ma con frasiche raccontino tutto il nostrosdegno per la mancanza di civil-tà. Alcuni esempi: “GIUSTIZIA FAI DA TE CHENON NUOCE...” oppure “ SE PRENDI IL MIOPOSTEGGIO... PRENDIANCHE IL MIO HANDICAP”e ancora “ATTENTO POTRE-STI AVERNE BISOGNO” chedite, può essere un’idea oppureil senso civico non esiste in noi?

rha

IL FATTO IL FATTO

Un malcostume diffusoUn malcostume diffuso

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UNA SANITA’ PONTINA PIU’FUNZIONALE PER I CITTADINI

AAlla presenza diMonsignor MarioSbarigia Vicario del

Vescovo, di S.E. il Prefettodott. Bruno Frattasi, delSindaco di Latina On. VicenzoZaccheo, dell’assessore allaSanità del Comune di LatinaMaurizio Galardo e dell’asses-sore alla Sanità del Comune diPontinia Valterino Battisti, si èsvolta presso la Casa di CuraSan Marco la cerimonia di pre-sentazione della neo costituitaAssociazione ScientificoCulturale Pontina (ASCUP). Scopi ed obiettivi sono statiillustrati dal Presidentedell’Associazione Dott.Valerio Di Nicola e dalConsulente scientifico Prof.Luciano Corbellini, Ordinariodi Chirurgia Generale delDipartimento di ScienzeChirurgiche sperimentali pres-so l’Università G. D’Annunziodi Chieti. Numerosa è stata la partecipa-zione del mondo del volonta-riato. Significativa la presenzadella Dott.ssa Carla Sammitodirigente ICOT, di Marisa

Cicero Donati Ispettrice delleCrocerossine, di vari operatoridel Santa Maria Goretti, dirappresentanti di numeroseassociazioni del volontariato,di Ordini professionali,dell’Università la SapienzaPolo pontino per i corsi di lau-rea in Medicina e Chirurgia edin Scienze infermieristiche edostetriche.L’ ASCUP ha sede presso laCasa di Cura San Marco, cheha messo a disposizione ilsupporto logistico ed i localiadibiti a biblioteca e convegni,ed è stata costituita per inizia-tiva di alcuni medici pontiniper discutere e approfondire letematiche che investono il

mondo della Sanità e ricercaredi conseguenza nuove soluzio-ni per il conseguimento di unobiettivo primario: fare inmodo che il cittadino dellanostra Provincia non debbatrasferirsi fuori sede perfarsi curare.A tal fine l’Associazione sipropone di promuovere l’ag-giornamento e l’approfondi-mento scientifico e culturalenelle varie specialità clinicheper favorire un più efficienteservizio sanitario in favore delcittadino; facilitare ogni formadi collaborazione interdiscipli-nare, anche con la costituzioneed il coinvolgimento di gruppidi studio per particolari settori

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della medicina tenendo contodelle specifiche competenze;promuovere una continua for-mazione e lo sviluppo scienti-fico culturale. Gli strumentiindividuati sul piano generalesono tre: attività culturali, atti-vità di formazione, attività edi-toriale. Connesso con questiobiettivi è il fine di creare trale strutture sanitarie del capo-luogo e della provincia unacollaborazione più attiva perconseguire una riduzione note-vole dei tempi di attesa per ilcittadino bisognoso di indaginio di varie terapie ed un colle-gamento operativo con le isti-tuzioni pontine e le associazio-ni del volontariato per la indi-viduazione di soluzioni sem-pre più favorevoli per il citta-dino.L’Associazione, presieduta

dal Dott. Valerio Di Nicola, ègovernata da un Consigliodirettivo composto dal Dott.Abondio Targa V.Pres., e daiconsiglieri G. SalvatoreGuarino, Michela Guarda,Tiziana di Cara, Rosa Facco,Maria Luisa Notarianni.Presidente Onorario dell’ asso-ciazione è stato nominato ilProf. Guido Mosillo.Abbiamo intervistato ilPresidente Di Nicola il qualeha risposto alle nostre numero-se domande in modo esaurien-te e determinando in noi laconvinzione che potrannoessere prese per il futuro alcu-ne decisioni in favore dei citta-dini del territorio.“Guardiamo la realtà sanita-ria di Latina città ove opera-no tre strutture ospedaliereche svolgono un servizio

pubblico, l’ Ospedale S. M.Goretti,l’’ I.C.O.T. e la Casadi Cura San Marco, In que-sto contesto,” ha fatto presen-te Di Nicola, “a parte i rap-porti interpersonali con i col-leghi, non esiste nulla diorganizzato tra le diverseentità ospedaliere.” Non esistono, in effetti, colle-gamenti con le varie struttureed i medici di base che possa-no favorire il malato sia suitempi che sui modi per affron-tare un controllo, una analisi,un intervento. Come intendetemuovervi? “L’Associazione nasce pro-prio da questa necessità.Auspichiamo che una cresci-ta culturale, aprendo e portecome luogo di aggregazionea tutti coloro che nella pro-vincia vogliono proporre

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idee, spunti di ricerca, tavolidi lavoro, con iniziativecomuni, cercando di condivi-dere progetti concreti infavore del cittadino, possapromuovere un entusiasmotale da favorire soluzioni peruna prestazione professiona-le tempestiva e di qualità”. Spesso anziani e famiglielamentano non solo i ritardi, avolte di un anno, ma anche irapporti etici con gli operatorisanitari non sempre all’inse-gna della civiltà.“ Ogni giorno, ci risponde DiNicola, ci troviamo di frontenello svolgimento del nostrodelicato lavoro a problemati-

che tecniche, e tiche e comu-nicative che spesso non tro-vano nella quotidianità ungiusto spazio di rappresenta-zione. Il medico, l’infermie-re, il volontario operano coni malati per i malati: questonon è un lavoro normale enon può essere affrontatocon una mentalità impiegati-zia o in maniera ripetitiva ementalmente assente. Il medico, l’infermiere devo-no saper fare e saper corret-tamente comunicare con ilmalato, con i familiari e con icolleghi. Anche per questimotivi l’ Associazione si pre-senta come un contenitore di

iniziative culturali e scientifi-che al servizio di chi proponeed esteso a tutti quegli opera-tori sanitari che condividonoqueste esigenze.Concludiamo questa chiac-chierata con la consapevolezzache un sassolino è stato gettatonello stagno della sanità. Naturalmente quel poco che sipotrà fare richiederà una colla-borazione responsabile ancheda parte della USL, delleAmministrazioni Comunale eProvinciale per far si che qual-che progetto di interesse socia-le possa trovare attuazione infavore dei cittadini tutti masoprattutto degli anziani.

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CONFERENZA"Gli Angeli" condotto da

IGOR SIBALDI

Questa conferenza è un’av-ventura rivolta a tutte le perso-ne che cercano di trascendereed evolvere a livello spiritualee di allargare i confini dellapropria coscienza e percezio-ne.Per informazioni:

telefono: 0670476834 -3493400396eMail: mailto:[email protected] venerdì 25 gennaio 2008Orario: ore 19,00 a Roma - Harmonia Mundi /Elysium Via Dei S.S. Quattro26 (MetroB fermata Colosseo)

Agevolazioni EconomicheAcquaLatina

I titolari di un contratto, in qua-lità di utenti ordinari per laprima abitazione, con un reddi-to inferiore ai 14.000,00 eurolordi l'anno, hanno diritto allariduzione tariffaria sui consumidell'acqua. Gli aventi dirittodovranno presentare domandapresso lo sportello dell'aziendaAcquaLatina, compilando l'ap-posito Modulo di autocertifica-zione e dichiarazione sostituti-va dell'atto di notorietà, richie-dendo una modifica contrattua-le. Il modulo si può ritirarepresso gli sportelli dell'aziendaattivi sul territorio.A Latina presso:C.com LeCorbusier, V.le Pier LuigiNervi -Lunedì e Venerdì 8.30-12.30 -Martedì e Giovedì 8.30-12.30 / 14.00-16.30

FLASHPICCOLI

Il caffè “sospeso”

A Napoli c’era in passatoun’usanza molto curiosa:quella del “caffè sospeso”. Chiera meno abbiente poteva tro-vare al bar un caffè in omag-gio pagato da un’altra perso-na, che lo lasciava appunto insospeso per chi volesse con-sumarlo. In disuso da qualche anno,sembra che l’usanza, aNapoli, si sia ripropostai cosìda proseguire questa opera di“solidarietà”, ed è stata accol-ta anche a Firenze da unadecina di bar anche famosi.

Prodotti interessati dalla detrazione fiscale.

Tutta la gamma di televisori TV LCD e plasma con decoderdigitale terrestre integrato, beneficiano della detrazione del-l’imposta lorda del 20%, ma sono comunque acquistati a prez-zo pieno.L'importo massimo della detrazione è pari a 200 (se si acqui-

sta un televisore di un valore superiore a 1000, la detrazionenon potrà in nessun caso superare i 200).Per ottenere la detrazione dell’imposta lorda del 20%compila il modulo di detrazione , indica chiaramente il tuo

codice fiscale ed allega copia della tua carta d’identità.Allegando la fattura alla tua dichiarazione dei redditi, potrai

beneficiare della detrazione dell’imposta lorda. La legge inerente a questo progetto: è la legge 296 del 27dicembre 2006 relativa all’anno fiscale 2007.

Cotral per gli anziani

Dal 30 maggio è operativa solo lasede di Via Radiotelegrafisti 44Roma, per il rilascio delle tessere atariffa gratuita OVER 70 e inoltrepossibile richiedere il rilascio delletessere "Over70" presso le seguentisedi Cotral: CIVITACASTELLA-NA - PASSO CORESE - CIVITA-VECCHIA - POGGIO MIRTETO-COLLEFERRO - RIETI -COLLE-GIOVE SUBIACO -MANZIANA -TIVOLI -MONTEROTONDO -VITERBO -PALOMBARA - Sispecifica inoltre che gli aventi dirit-to possono richiedere la tesseracartacea inviando al Fax n.06.57032428:- copia della carta diidentità, fronte / retro, in corso divalidità - copia del Codice Fiscale -La documentazione sarà recapitatavia posta direttamente a casa.

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IIprodotti raccolti e distri-buiti dalla rete BancoAlimentare sono in modo

particolare: carne in scatola,latte, yogurt, burro, formaggio,ortaggi e legumi, pasta secca,riso, pane e affini, dolci, frutta,succhi di frutta, olio, salse econdimenti, zucchero, uova,bevande, omogeneizzati, fari-ne. Ma analizziamo cosa sono leeccedenze alimentari.

ConfezionamentoIl prodotto presenta dei difettievidenti nella confezione: adesempio un'errata grammaturao un errore nella stampa diun'etichetta. In generale l'origi-ne può essere dovuta a un erro-re della macchina (confezioneriempita con soli 120gr anziché125gr) o anche essere solo unerrore di packaging (etichettanon conforme al contenuto).

Attività promozionaleIl prodotto è stato concepitocome elemento di una campa-gna promozionale che si è con-clusa o non è stata interamenterealizzata.

CampionatureIl prodotto è stato concepitocome campione gratuito di cuiè vietata la vendita; al terminedella campagna promozionaleresiduano dei quantitativi deicampioni.

StagionalitàIl prodotto viene consumatoquasi esclusivamente in un par-ticolare periodo dell'anno; ces-sato tale periodo, il prodotto,ancora commestibile, nonviene più commercializzato (adesempio confezioni di panetto-ne, uova di Pasqua).

Standard fisiciSebbene perfettamente com-mestibile il prodotto nonrispetta alcuni degli standardqualitativi aziendali. Ad esem-pio salami le cui carni presen-tano piccole variazioni nellepercentuali di sali e aromi.

Cambio di immagineIl packaging del prodotto vieneconsiderato dall'azienda pro-duttrice come "superato"rispetto alla nuova strategia dimercato.Cessazione dell'attività, oabbandono dell'area strategicadi affari a cui il prodotto fariferimento.Prossimità alla data di sca-denza consigliataI prodotti presentano una dataconsigliata dall'azienda entro laquale consumare il prodottocosì da gustare appieno le suecaratteristiche organolettiche.Se tale data è troppo ravvicina-ta a quella di acquisto la catenadistributiva non accetta talepartita.

Test di nuovi prodottiPer valutare la fattibilità tecni-ca dell'operazione di differen-ziazione di un prodotto si rea-lizzano dei "campioni", nondestinati alla vendita, che pre-sentano varianti anche moltoparticolari rispetto ad alcunecaratteristiche (gusto, qualità)del prodotto tradizionale.Lancio di un nuovo prodottoL'impresa X adotta una strate-gia di attacco nei confrontidella impresa Y, leader nel mer-cato. Allo scopo di essere pre-senti su numerosi punti didistribuzione vengono prodottiquantitativi superiori alladomanda corrispondente allapropria quota di mercato insie-me ad un'intensa campagnapromozionale, con la conse-guenza che non tutta la merceviene venduta.Evento meteorologico impre-visto e sfavorevoleDurante un'estate il clima sirivela molto più mite del previ-sto per cui i consumi di prodot-ti freschi (ad es. latticini) risul-tano molto inferiori rispettoalle previsioni.Errori nella programmazio-ne della produzioneRispetto ai livelli di scorte con-siderati ottimali dall'impresa levendite risultano minori.

CONVENZIONI

COLLETTA BANCO ALIMENTARE

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D. Cosa sono i nuovi combu-stibili e carburanti del futuro?R. La necessità di ridurre l’im-patto ambientale di combustibi-li e carburanti ha condotto astudi e ricerche per lo sviluppodi nuovi prodotti a basso impat-to ambientale. Infatti uno deiproblemi principali del nostropianeta è legato alle risorseenergetiche in quanto oggi assi-stiamo ai devastanti effetti sul-l’ambiente di un utilizzo senzalimite di fonti di energia inqui-nanti che nel corso del tempohanno dato origine a pesantiripercussioni anche sulla nostrasalute. Purtroppo ci troviamoanche nella situazione di essereforti utilizzatori di tecnologia,mezzi di trasporto, sistemi diilluminazione e riscaldamento enon è pensabile operare con untaglio netto ai vantaggi deri-vanti dal progresso e dalla evo-luzione. Ecco la necessità dipromuovere azioni concrete afavore di uno sviluppo di inno-vazione tecnologica applicataall’energia e all’ambiente. Unadelle ricerche più interessanti,al fine di ridurre l’impattoambientale, ha dato origine alladiffusione di una gamma di pro-dotti combustibili di nuova con-cezione e quindi la possibilità diun nuovo modello energeticoche mira al miglioramento intermini di consumi e puliziadelle energie combustibili esi-

stenti nonché a un elevatoabbattimento dei costi determi-nati dall’impiego del gasoliotradizionale. Si tratta dell’emul-sione acqua-gasolio compostaper l’85% da gasolio e da unapercentuale di acqua deminera-lizzata variabile tra il 12% e il15% e per la restante parte diadditivi.D. Cosa sono le biomasse ecome vengono utilizzate?R. Le biomasse sono fonti dienergie costituite da sostanze diorigine animale e vegetale, nonfossile, usate come combustibiliper la produzione di energie.Molto spesso ci si domandaquale sia la fine di tutti gli scar-ti del nostro vivere quotidiano edi ciò che gettiamo perché rite-nuto inutile o guasto. Con lenuove tecnologie ciò che gettia-mo è tutt’altro che scarto ed èinoltre utilizzato al meglio perprodurre energia. Ciò che sem-brava impensabile è di fattorealtà: riutilizzare ciò cheormai non ha più la possibilitàdi essere riciclato conveniente-mente in altro modo, perchédiventi combustibile. Così siottengono due vantaggi: da unlato vengono smaltiti i rifiuti edall’altro viene prodotta ener-gia pulita riducendo notevol-mente le emissioni in atmosfera.D. Cosa è il fotovoltaico equali le caratteristiche diimpiego?

R. Un impianto fotovoltaicotrasforma l’energia solare inenergia elettrica. Tale fenome-no avviene tramite un sistemache consente la conversionedell’energia solare direttamentein energia elettrica mediante“effetto fotovoltaico” ed è usatoper generare elettricità a parti-re dalla luce del sole.D. Quali vantaggi derivanodall’impiego di un impiantofotovoltaico?R. Per gli auto-produttori rap-presenta l’abbattimento totaledei costi sostenuti per l’acqui-sto di energia elettrica, per iproduttori un sistema per rea-lizzare centrali di energia pulitaa costo zero e naturalmente conun vantaggio economico per gliutilizzatori.D. Come possiamo risparmia-re energia e costi?R. Bisogna convincersi di intra-prendere una strada che portiverso un’illuminazione respon-sabile. Tralasciando le proble-matiche connesse alla progetta-zione di un edificio che devetenere in debito conto anche glieffetti della luce naturale sulclima interno, è errato un utiliz-zo illimitato di energia elettricaper illuminazione: in alcuniappartamenti le lampadine ven-gono tenute accese tutto il gior-no. Basta ridurre l’intensità delsingolo punto luce o spegnendoin caso la luce naturale sia suf-ficiente in un determinatopunto. Poi sostituire una nor-male lampada ad incandescen-za con una con dispositivi inno-vativi e con una vita utile alme-no dieci volte superiore agliattuali e con un consumo ridot-tissimo a parità di luminositàprodotta..

ECONOMIA DOMESTICA

Alcune domande sullaGESTIONE ENERGETICA

di Giuseppe Messinese

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L’angolo Fiscale... l’esperto risponde

Scrive una pensionata casa-linga. Mi è stato riferito che esisteuna assicurazione obbligato-ria contro gli infortuni inambito domestico. E’ vero?Sì, la legge 3 dicembre 1999,n. 493, riconosce il valoresociale del lavoro prestato inambito domestico e, a tal fine,è stata istituita un’assicurazio-ne obbligatoria gestitadall’Inail (Istituto Nazionalecontro gli Infortuni sul Lavoroe Malattie Professionali) percoloro che svolgono, in modonon occasionale, gratuitamen-te e senza vincolo di subordi-nazione, un’attività finalizzataalla cura della propria famigliae dell’ambiente in cui la stessadimora (compresa la cura deglianimali domestici).Per ambito domestico s’inten-de l’immobile adibito a civileabitazione nella quale dimorala famiglia. Nella dizione sono ricompresele pertinenze e gli accessori(es. il giardino). Sono, invece,esclusi gli uffici in quanto nonaccatastabili come civili abita-zioni. Dal 1° marzo 2001 l’assicura-

zione è obbligatoria per coloroche hanno un’età compresa trai 18 e i 65 anni, compresi ipensionati, e che svolgono invia esclusiva l’attività di casa-linga/o. (compresi gli studenti,purchè l’attività casalinga siaabituale e sistematica, lavora-tori in Cassa IntegrazioneGuadagni ad ore zero, lavora-tori in mobilità, lavoratori sta-gionali e lavoratori a tempodeterminato; in questi casil’assicurazione è obbligatoriaper il periodo in cui il soggettonon presta attività lavorativa).

Gli incidenti delle donne,legati alle attività domesti-che o di cucina, sono piùnumerosi di quelli degliuomini per i differenti ruolisvolti nella famiglia. Lecause di questi incidentivanno ricercate nella disin-formazione, nel comporta-mento imprudente, neglispazi inadeguati, nel cre-scente numero di elettrodo-mestici, nell’uso non accortodi farmaci e di prodotti perl’igiene. Le casalinghe sonospesso responsabili di alcunecategorie vulnerabili: bambi-ni, anziani e disabili, la cuicura può abbassare il livello

di attenzione e di conseguenzaaumentare l’esposizione alrischio. La tutela riservata allecasalinghe non è uguale aquella relativa a tutti gli altrilavoratori in campo extradomestico. Vengono risarcitisoltanto gli infortuni e non lemalattie professionali come adesempio le dermatiti da contat-to che possono insorgere aseguito dell’uso di detergenti odetersivi. Non è riconosciutoneppure l’infortunio in itinere,cioè l’incidente che può verifi-

CASALINGHE... assicuratedi Giuseppe Messinese

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carsi se l’assicurata/o esce dicasa per andare a fare la spesa.La rendita, poi, spetta solo sesi raggiunge il 33% di invalidi-tà assoluta e permanente (per-centuale che corrisponde, adesempio, alla perdita di unocchio). Non esiste nemmeno unaforma di prestazione economi-ca per invalidità permanente,né viene indennizzato il dannobiologico e in caso di eventomortale non è contemplato

trattamento di reversibilità peri superstiti. Non è prefigurata nemmenouna revisione della rendita incaso di aggravamento dellapatologia derivante dall’infor-tunio. L’assicurata/o che, a causa diun infortunio avvenuto inambito domestico, riportiun’inabilità permanente allavoro uguale o superiore al33%, ha diritto alla correspon-sione-vita natural durante-di

una rendita mensile esentasse.Il costo annuo dell’assicura-zione – detto premio – è di ?12,91; non è frazionabile ed èdeducibile ai fini fiscali (mod.Unico, mod.730).Sono esonerati dal pagamentocoloro che hanno un redditonon superiore a ? 4.649,11annui e che appartengono adun nucleo familiare il cui red-dito complessivo non supera ?9.296,22 (in questi casi il pre-mio è a carico dello Stato).I versamenti vanno effettuatientro il 31 gennaio di ognianno, finchè permangono irequisiti posti dalla legge allabase dell’obbligo assicurativo.I bollettini di pagamento sonodisponibili presso gli Ufficipostali, le sedi Inail, i Patronatie le Associazioni delleCasalinghe.Per coloro i quali si trovinonella situazione di esonerodevono presentare una auto-certificazione che attesti i limi-ti di redditi. I moduli per l’autocertificazio-ne sono reperibili presso lesedi Inail, le Associazioni delleCasalinghe e i Patronati evanno riconsegnati presso glistessi punti.

L’angolo Fiscale... l’esperto risponde

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MMolti si chiedono severamente i medicifanno un giura-

mento. In realtà l’etica pro-fessionale è contenuta nelcodice deontologico (Il codi-ce di deontologia medica èun corpus di regole di auto-disciplina predeterminatedalla professione, vincolantiper gli iscritti all’ordine chea quelle norme devono quin-di adeguare la loro condottaprofessionale): http://porta-le.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/Jarticolo.jsp?lingua=It&idsezione=11&idarticolo=3694. Tutti i medici sono per leggeiscritti all’ordine al fine dipoter esercitare la professio-ne. E’ possibile controllare pub-blicamente se un “dottore” èun “vero dottore” ed è quindiiscritto ad un ordine profes-sionale provinciale sul sito: http://fnomceo.it/Servizi/script/ricmed.asp

Un poco di storia….

Giuramento antico«Giuro per Apollo medico eAsclepio e Igea e Panacea eper gli dei tutti e per tutte ledee, chiamandoli a testimo-ni, che eseguirò, secondo le

forze e il mio giudizio, que-sto giuramento e questoimpegno scritto: di stimare il

mio maestro di questa artecome mio padre e di vivereinsieme a lui e di soccorrerlose ha bisogno e che conside-rerò i suoi figli come fratellie insegnerò quest'arte, se essidesiderano apprenderla; direndere partecipi dei precettie degli insegnamenti orali edi ogni altra dottrina i mieifigli e i figli del mio maestroe gli allievi legati da un con-tratto e vincolati dal giura-mento del medico, ma nes-sun altro. Regolerò il tenore di vita peril bene dei malati secondo lemie forze e il mio giudizio,mi asterrò dal recar danno eoffesa.

Non somministrerò ad alcu-no, neppure se richiesto, unfarmaco mortale, né suggeri-rò un tale consiglio; simil-mente a nessuna donna iodarò un medicinale abortivo. Con innocenza e purezza iocustodirò la mia vita e la miaarte. Non opererò coloro che sof-frono del male della pietra,ma mi rivolgerò a coloro chesono esperti di questa attivi-tà. In qualsiasi casa andrò, io vientrerò per il sollievo deimalati, e mi asterrò da ognioffesa e danno volontario, efra l'altro da ogni azione cor-ruttrice sul corpo delle donnee degli uomini, liberi e schia-vi. Ciò che io possa vedere osentire durante il mio eserci-zio o anche fuori dell'eserci-zio sulla vita degli uomini,tacerò ciò che non è necessa-rio sia divulgato, ritenendocome un segreto cose simili.E a me, dunque, che adem-pio un tale giuramento e nonlo calpesto, sia concesso digodere della vita e dell'arte,onorato degli uomini tuttiper sempre; mi accada ilcontrario se lo violo e sespergiuro».Giuramento moderno

il MEDICO racconta Dott. Claudio BELTRAMI

IL GIURAMENTO di IPPOCRATEIL GIURAMENTO di IPPOCRATE

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"Consapevole dell' importanzae della solennità dell' atto checompio e dell' impegno cheassumo, giuro: di esercitare lamedicina in libertà e indipen-denza di giudizio e di compor-tamento; di perseguire comescopi esclusivi la difesa dellavita, la tutela della salute fisicae psichica dell' uomo e il sol-lievo della sofferenza, cui ispi-rerò con responsabilità ecostante impegno scientifico,culturale e sociale, ogni mioatto professionale; di non com-piere mai atti idonei a provoca-re deliberatamente la morte diun paziente; di attenermi allamia attività ai principi eticidella solidarietà umana, controi quali, nel rispetto della vita edella persona, non utilizzeròmai le mie conoscenze; di pre-stare la mia opera con diligen-za, perizia, e prudenza secon-do scienza e coscienza edosservando le norme deontolo-giche che regolano l'eserciziodella medicina e quelle giuri-diche che non risultino in con-trasto con gli scopi della miaprofessione; di affidare la miareputazione esclusivamentealla mia capacità professionaleed alle mie doti morali; di evi-tare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogniatto e comportamento che pos-sano ledere il prestigio e ladignità della professione. Dirispettare i colleghi anche incaso di contrasto di opinioni;

Dott. Claudio BELTRAMI Specialista in Igiene e Medicina Preventiva

di curare tutti i miei pazienticon eguale scrupolo e impegnoindipendentemente dai senti-menti che essi mi ispirano eprescindendo da ogni differen-za di razza, religione, naziona-lità condizione sociale e ideo-logia politica; di prestare assi-stenza d' urgenza a qualsiasiinfermo che ne abbisogni e dimettermi, in caso di pubblicacalamità a disposizionedell'Autorità competente; dirispettare e facilitare in ogni

caso il diritto del malato allalibera scelta del suo medico,tenuto conto che il rapporto tramedico e paziente è fondatosulla fiducia e in ogni caso sulreciproco rispetto; di osservareil segreto su tutto ciò che mi èconfidato, che vedo o che hoveduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professioneo in ragione del mio stato; diastenermi dall' "accanimento"diagnostico e terapeutico."

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DD iversi anni fa ebbil’occasione, per laverità “cercata” e per

questo soggettivamente volu-ta, di avvicinarmi, nellavariegata e vasta gamma deimiei molteplici interessi cultu-rali, a tentare un doverosoapproccio al mondo deglianziani. Ed a poco a pococominciai a pormi una infini-tà di domande, quali ad esem-pio “ che cosa è la “ condizio-ne anziana” e se resta unatipica situazione di emargina-zione sociale alla quale con-corrono bensì svariati fattoridi ordine fisiologico e psico-logico, ma il cui presuppostodi fondo risiede nelle caratte-ristiche socio-produttive dellacomunità, così come ebbe ascrivere nel 1975 ilBurgalassi nel suo trattatosulla “Condizione anziana:un approccio globale a livelloantropologico e sociologico”,oppure no. Ed ancora: se glianziani possono o meno con-siderarsi una categoria cultu-rale, così come se il problemadegli anziani è o no un proble-ma politico ed il tutto con rife-rimento alla Costituzionerepubblicana vigente, entra-ta, come è noto, il 01/01/1948in vigore. Ebbi sin da allora,però, un attimo di esitazionenel ricordarmi che i PadriCostituenti non elevarono arango costituzionale la tuteladegli anziani. Tutela che, percontro, venne contemplata edè attualmente operante nellagiovane Costituzione porto-ghese del 02/04/1976, dopo larivoluzione dei garofani del

1975 con la caduta del regimedittatorale di Salazar, codifi-candosi tutto un sistema nor-mativo a salvaguardia totaledella persona umana e delsuo libero ed integrale svilup-po, in un quadro di ampiapartecipazione democratica,prescrivendosi in questa otti-ca i servizi soci-sanitari per icittadini ed in particolare perquelli anziani, servizi chedevono costituire i veicolidella eguaglianza sostanziale.Val la pena di riportare perintero l’art.72 dellaCostituzione dellaRepubblica portoghese, ilquale così recita: “ Lo Statopromuoverà una politicadella terza età che garantiscala sicurezza economica dellepersone anziane”. La politicadella terza età dovrà inoltreoffrire condizioni di abitazio-ne e convivenza familiare ecomunitaria che evitino esuperino l’isolamento ol’emarginazione sociale dellepersone di età ed offrano lorol’opportunità per creare e svi-luppare forme di realizzazio-ne personale attraverso unapartecipazione attiva alla vitadella comunità”.Ci si è mai domandati perchéallorquando nel quinquennio2001-2006 si volle porremano alla riforma dellaCostituzione (spazzata via dalsuccessivo risultato referen-

dario), anche se la riforma silimitava ad apportare modifi-che al Titolo I della Parte IIdella Costituzione, lasciandoimmutata la Parte Prima equindi il Titolo III, che disci-plina e regola i rapporti eco-nomici, non venne posta alcu-na attenzione al problemadella terza età, elevandone irelativi diritti (come era avve-nuto dal 1976 nellaRepubblica portoghese) arango costituzionale?Si potrebbe dire che i gover-nanti di allora, in tutt’altrefaccende affaccendati, nonavevano trovato il tempo dipensare agli anziani. MaTant’è!!! Intelligenti pauca(alle persone intelligentibastano poche parole).Non va sottaciuto che l’assi-stenza mirata all’anzianodeve assicurare il libero svi-luppo della sua personalità,offrendo servizi adeguati e dilivello dignitoso.Purtroppo, però, sono tuttiquesti c.d. “discorsi” chelasciano il tempo che trovano,come suol dirsi, e che ancheoggi, nonostante tutto e tutti ele conclamate affermazioni diprincipio che spesso si leggo-no sulla carta stampata e siascoltano dai rappresentantipolitici del piccolo schermo,rimangono soltanto nel-l’olimpo dei sogni e delle“buone intenzioni”.

L’ AVVOCATO Sergio ROSSI

DIVERSI ANNI FA...

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Tanto per entrare nel vivo delproblema degli anziani, èdoveroso ricordare che direcente, secondo l’ultimaclassifica dei sistemi sanitaricompilata dallaOrganizzazione Mondialedella Sanità, l’Italia risultadietro la Francia. Sol che sca-vando e penetrando negli“interna corporis” esconoallo scoperto realtà amare enon certo esaltanti per lanostra sanità..Si vuole un esempio? E’opportuno sapere che le medi-cazioni per le ferite difficili(ulcere della pelle, da decubi-to e da diabete), vale a direpatologie di cui soffronosoprattutto persone con più di75 anni si paga l’I.V.A. del20%. Ebbene la FederazioneAnziani – che è, come è noto,una Associazione senza finidi lucro fondata nel 2006 conlo scopo di tutelare i diritti epromuovere la qualità dellavita degli anziani, ha chiestola riduzione della I.V.A. per lesuindicate medicazioni dal20% al 4%, come già, tra l’al-tro, previsto dall’art.2,comma 67 del D.P.E.F. (aliasLegge Fnanziaria) del 2004,purtroppo mai applicato.Tanto per essere chiari, stan-do a quanto denunciato pro-prio dalla Federanziani lemedicazioni vengono assicu-rate ed eseguite solo quandosi è ricoverati in Ospedale euna volta dimessi non sonorimborsabili. Orbene a chisoffre di diabete, tanto perfare delle esemplificazioni,viene fornita dal Sistema

Sanitario Nazionale la tera-pia farmacologica, ma lacura dell’ulcerazione delpiede “diabetico”, estrema-mente frequente, è a caricodel paziente.E’ il caso di ripetere il vec-chio, ma sempre attualedetto: sono sempre gli straccia volare in …aria.E’ possibile trarre una con-clusione? E’ possibile, ma èestremamente difficile, alme-no sino a quando si resteràprigionieri di un sistemaimperniato sulla prevalenzadelle ideologie produttivisti-che e dello schermo culturaledi una razionalità puramenteeconomica. Insomma il citta-dino e la cittadina anzianarisulta essere colui o coleiche, per un motivo o per unaltro, è fuori dal processoproduttivo, quasi che ci fosseuna legge (non certo scritta)per la quale è “bollato” chinon appartiene al novero dicoloro che non produconopiù. Si potrebbe dire che sientra nel novero degli anzianiin virtù di una predetermina-ta collocazione sociale,discendente non dall’orologiodella vita umana, ma da quel-lo ritmico sui tempi della pro-duzione.Lo si dica senza mezzi terminie si abbia il coraggio di dirlouna volta per tutte che la“condizione anziana”, pro-prio mutuando una pressionedel citato Burgalassi nellasua opera “ L’età inutile”,sorge, come conseguenzadiretta ed immediata dal pen-sionamento in un quadro di

riferimento nel quale valoriproduttivi ritagliano il ruolosociale dell’individuo espesso quello familiare.Ecco, perché il pensiona-mento diviene così, anche senon contestualmente, unfatto traumatico ed ansioge-no, all’origine di fenomenidi disadattamento, inquieti-tudine, angoscia e crisi diidentità, a volte addiritturapersonale.Lancio un monito aglianziani: s’inverta a 360gradi la tendenza dominan-te ed il lavoratore o la lavo-ratrice che non partecipapiù al processo produttivoper avere raggiunto limiti dietà prefissati e non flessibilinon sia più relegato o rele-gata ai margini della socie-tà, acquisenso, invece, unadimensione socio-culturalecarica di connotazioni for-temente positive tali daporre gli anziani stessi, peresperienza, maturità, sag-gezza e senso di responsabi-lità per il loro vissuto quan-to meno alla cogestionedella società e perché no?dello Stato.E’ forse una utopia o addi-rittura un sogno?Chi sa se non avesse ragio-ne Anatole France quandoebbe a dire che “ se sidovesse distruggere tutti isogni e le allucinazionidegli uomini, la terra perde-rebbe le sue forme ed i suoicolori e noi ci addormente-remmo in una grigia stupi-dità ”.

i nostri diritti: l’ AVVOCATO

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E’ passato Capodanno e permolti animali domestici è statauna notte da incubo. Tra botti,fuochi d'artificio, vere e propriebombe-carta, sono stati arischio soprattutto i cani, maanche gatti, furetti, uccelli ealtri animali in gabbia. Gliesperti avvertono ogni anno:"Mai lasciarli soli. Il rischio èche, in preda al panico, saltinoanche nel vuoto dalla finestra".Bisogna fare attenzione anche ilgiorno prima e quello successi-vo, ai botti inesplosi che restanonei giardini. Ecco allora alcuni consigli chevorremmo girare ai nostripadroni/e affinchè ne prendanoatto e non dimentichino cheabbiamo paura e che vorremmostare insieme a loro la prossimavolta. MAI SOLI, SOPRATTUTTO

I CANINon lasciate che i “vostri picco-li amici” - non ci chiamate cosìin altre occasioni? - affrontinoin solitudine le loro paure.Trascorriamo insieme almeno ledue ore più critiche della nottepiù rumorosa dell'anno. I gattisono più abili a risolvere i pro-blemi in solitaria. I cani affron-tano le difficoltà in collabora-zione. Ecco perché l'uomo èfondamentale. EVITARE DI LASCIARCI

ALL'APERTOSe l'animale domestico rimanefuori casa, ad esempio in giardi-no, si è impotenti ad intervenire.L'unica salvezza è averlo prepa-rato prima ad affrontare da solola paura. Potrà scavarsi unabuca, rintanarsi da qualcheparte, trovare un rifugio di for-tuna.

NELLA PAURA CAPACI DI TUTTO

Gli animali domestici, soprat-tutto i cani, sotto l'effetto dellapaura sono capaci di tutto,anche di saltare dalla finestra odi scavalcare recinzioni e can-celli. Con il rischio di morire, diessere investiti e di provocareincidenti automobilistici.

COME PREVENIRELa notte di Capodanno, quandoscatterà l'ora x, la cosa miglioreè distrarre l'animale, giocando-ci, in modo da stornare l'atten-zione dalla paura. Evitare diprendere in braccio l'animale odi accarezzarlo: al contrario diquanto molti pensano, questorinforza e asseconda le paure.

SE CI NASCONDIAMONel caso in cui gatto o cane sinascondano, vanno lasciati dovesono perché considerano sicuroquel rifugio. Rimanere sereni etranquilli. SEDATIVI E CALMANTI

Se c'é certezza di panico, un

tranquillante è accettabile masolo sotto consiglio di un veteri-nario qualificato e con sostanzeche agiscano in modo graduale.Uno dei rischi frequenti è, altri-menti, il collasso. CRISI DI PANICO IN ATTOSe è in corso una crisi l'unicastrada da percorrere è il conteni-mento dell'animale, per evitareche si faccia del male. Metterloal sicuro, in casa, chiudendofinestre e porte. Passata la crisi,non va accarezzato ma, ribadi-sce l'esperto, bisogna dare unsenso di normalità.

IN CASO DI SMARRIMENTI

La prima cosa da fare è unadenuncia ai carabinieri o allapolizia ma servono l'identifica-tivo del microchip o il numerodi tatuaggio. Purtroppo, senzaquesti mezzi la ricerca sarà dif-ficile. Poi si possono affiggerelocandine con le foto, avvisarele associazioni animaliste e visi-tare canili e gattili.

ATTENZIONE AI BOTTIINESPLOSI

Nei giorni vicino a Capodanno,raccomanda l'esperto, bisognafare attenzione ai botti inesplo-si: i bambini li raccolgono conle mani, i cani vanno a prender-li con la bocca. Il rischio è quello delle mutila-zioni.

rha

la PAROLA agli ANIMALI...

CAPODANNO ? mai più ...GRAZIE! Non lasciate da soli gli animali di casa ...

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CCi sono malattie deglianimali che godono diuna reputazione ingiu-

stamente sfavorevole: tra que-ste la leihsmaniosi, che ha lacattiva fama di condizioneincurabile , quasi che fosse unapatologia invariabilmente mor-tale. Eccoci pertanto a sfatare que-sto mito negativo!La leihsmaniosi è una malattiaparassitaria sostenuta damicrorganismi diffusi soprat-tutto nelle zone a clima tropi-cale e subtropicale di America,Africa e Asia. In Italia si riscontra nelle

r e g i o n ipeninsula-ri e insula-ri, che siaffaccianos u lT i r r e n oma si star a p i d a -mente dif-fondendoanche inP i a n u r a

Padana.La malattia colpisce soprattut-to il cane ma può interessareanche altri mammiferi, uomocompreso.La trasmissione avviene aopera di una zanzara, chiamataflebotomo, che ha l’insolitacaratteristica di non emettere iltipico ronzio mentre vola .E’ un insetto che predilige glispazi aperti ricchi di vegeta-zione non amando entrarenelle case: questo è il motivoper cui vengono colpiti dallamalattia soprattutto i cani chevivono in giardino e per cui èbuona norma di profilassi farli

dormire in casa.E’ ormai ampiamente dimo-strato che per risultare infet-tanti le leishmaniosi debbanonecessariamente compierealcune fasi del loro ciclo vitalenell’apparto digerente del fle-botomo: ciò rende pressochè impossibi-le contagiarsi direttamente dalproprio cane anche se dovesserisultare ammalato!! I sintomi della malattia sonotanto numerosi che la loroelencazione sarebbe franca-mente noiosa; basti dire chesono estremamente variabilida un paziente all’altro e che lamalattia va presa in considera-zione ogni volta che si osservi-no lesioni della pelle, degliocchi, dei reni, delleunghie,dei linfonodi, dellea r t i c o l a z i o n i … … .Frequentemente lo stato gene-rale è compromesso. Spesso si rilevano alterazioniagli esami di sangue e urine. La diagnosi, in ogni caso, sca-turisce dalla raccolta e integra-zione di sintomi clinici e dati

la PAROLA a: il VETERINARIO

ZANZARE CHE …NON RONZANOZANZARE CHE …NON RONZANODr.Gianfranco Sperandio-Murato

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di laboratorio senza dare, traquesti ultimi, un valore discri-minante all’esame sierologico. Nelle zone endemiche, cioèquelle in cui la malattia è pre-sente in maniera diffusa, unaeventuale positività sierologiaindica soltanto che il cane èvenuto a contatto con la lei-shmaniosi ma non vuol direaffatto che il soggetto siaammalato: in realtà la grandemaggioranza dei soggettiinfatti è in grado di tenere sottocontrollo l’infezione; solo il10% si ammala!!La completezza del quadro siraggiunge eseguendo l’esamecitologico e le PCR sui cam-pioni di midollo osseo preleva-ti in maniera poco invasiva.

Purtroppo la tera-pia per la leishma-niosi è piuttostolunga e richiedeuna stretta colla-borazione tra pro-prietario e veteri-nario ma, se ese-guita modulandolasulle specifichecondizioni del sin-golo paziente,consente di ottene-re buoni risultati inmoltissimi casi, adispetto di tanta

cattiva fama!Ad agevolare il trattamento siè inoltre reso disponibile sulmercato un nuovo farmacoche possiede l’accattivantecaratteristica di poter esseresomministrato per via orale.Infine la profilassi, fase moltoimportante nella lotta controquesta malattia, si è già dettoquanto sia importante: ovepossibile, tenere i cani in casadurante la notte; in più si pos-sono applicare sui nostribeniamini antiparassitari chehanno un’attività repellentenei confronti del flebotomo: èbene sapere però che l’effica-cia di questi prodotti, sebbenemolto alta, non è del 100%.

PICCOLI ANNUNCIVENDESI

Si vendono cuccioli dipastore maremmano, otti-ma genealogia, mammavisibile.Telefonare in redazione.

VENDESICapre nane marroni e nere- Telefonare in redazione.

SMARRITIE’ stato smarrito la notte diCapodanno rompendo ilcollare, causa botti in piaz-za centrale, un pastoretedesco con la punta delleorecchie marrone chiaro dicirca tre anni. Risponde alnome di Rambo .Chi dovesse vederlo è pre-gato di comunicarlo in reda-zione.

SI REGALASi regalano meticci di tagliamedia per compagnia giàsverminati e capaci di man-giare da soli senza lamamma. Per informazionichiamare in redazione.

Si regalano mici coloriassortiti di circa tre mesi.Molto affettuosi e desiderosidi trovare una casa che liaccolga.

CERCASICucciolo di maltese possi-bilmente femmina. Non apagamento per personasola. Telefonare in redazio-ne.

la PAROLA a: il VETERINARIO

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da scoprire

VViterbo, conosciutaanche come la Cittàdei Papa, è il capoluo-

go dell’omonima provincia.Passeggiare per il centro èmolto piacevole e istruttivo. Cipermette di ammirare moltenotevoli opere d’arte. La piùimportante è il Palazzo deiPapi. Fu costruito fra il 1255 eil 1266, sul colle di SanLorenzo, per proteggere ilpapa. Molto bella è la Sala delConclave, dove avvenne lafamosa elezione di papaClemente X. C’è da ricordareche Viterbo aveva raggiuntomolto prestigio con il papaInnocenzo III, che volle inseri-re la città nell’orbita papale.Infatti Viterbo nel 1207 ospitòil Parlamento degli stati dellaChiesa .La presenza e l’in-fluenza pontificia non furonoperò gradite a tutti i viterbesi eper liberarsene una parte diloro chiese l’intervento diFederico II.Iniziò così, protraendosi finoal 1250, un periodo di lotteinterne tra Guelfi e Ghibellini.Si concluse con il fallimentodell’assedio di Viterbo daparte dell’imperatore e la vit-

toria dei guelfi .Dopo di che lacittà fu scelta come sede papa-le..E’ di quel periodo il fattostorico che più ha attirato l’at-tenzione sulla città .Si trattadell’elezione a papa,con ilnome di Gregorio X, diTebaldo Visconti, che in quelperiodo era arcidiacono diLiegi.Le votazioni dei cardina-li che si conclusero con questaelezione si protrassero per bentre anni. E forse sarebbero continuateper molto tempo ancora ,se i

viterbesi ,esasperati per la lun-ghissima attesa non avesserochiuso a chiave i cardinalinelle sale in cui si svolgevanole loro riunioni,alimentandolia pane e acqua e scoperchian-do il tetto,esponendo i porpo-rati alle intemperie.L’intervento fu risolutivo.I car-dinali elessero Gregorio X equesti,facendo tesoro delrichiamo popolare,tra i suoiprimi atti stabilì che da allorain poi le elezioni dei papiavvenissero in locali chiusi.Nacque così il Conclave chevige anche ai nostri giorni.Continuando la nostra visita aipiù importanti monumenti diViterbo, possiamo ammirare ilDuomo, dedicato a SanLorenzo. Raggiungiamo poi il vecchioquartiere medioevale che hamantenuto,nei secoli,il suosuggestivo aspetto originale.Colpisce per questo il visitato-re la differenza urbanistica trail centro storico e la parte peri-ferica della città,tutta caratte-rizzata da palazzi moderni..Ma proseguiamo la nostravisita. E arriviamo a Piazza del

ANDIAMO A VITERBO...ANDIAMO A VITERBO...

Piaceri e luoghi

di Rita Grimaldi

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Piaceri e luoghi da scoprire

Plebiscito, meglio conosciutacome “Piazza del Comune”.Qui hanno sede il Municipio ela Prefettura. Su una piccola altura troviamola chiesa della patrona dellacittà, Santa Rosa . Sorge nei pressi della casa incui abitò la santa, che visse tra1233 e il 1251, morì giovanis-sima, appena diciottenne; congrande coraggio,esortò i viter-besi a lottare contro l’invasio-ne di Federico II e i ghibellini.Il 4 settembre di ogni anno lachiesa è la sede di quella cheda secoli,è la più imponentemanifestazione popolare viter-bese:il trasporto della cosid-detta “macchina di SantaRosa”,una gigantesca costru-zione che viene trasportata abraccia da un gruppo di facchi-ni volontari denominati appun-to “i facchini di Santa Rosa”.Tante altre però sono le chieseda visitare e ammirare.La piùantica è la chiesa di SantaMaria Nuova, che risale al1080 e fu edificata sui resti diun tempio pagano dedicato aGiove Cimino,la cui testa scol-pita –che molti credettero in

passato raffigurante Gesù-sisporge sopra il portale.Numerose e notevoli sono leopere d’arte di vari periodiposte all’interno.Un aspetto veramente origina-le della città sono le galleriesotterranee scavate nel tufo..Mettono in comunicazionegran parte degli edifici del cen-tro storico. Utilizzate oggi comecantine,nella seconda guerramondiale hanno dato rifugioalla popolazione durante i

bombardamenti aerei che col-pirono duramente la città nel1943-’44.Una gita a Viterbo può esseredunque molto istruttiva e pia-cevole. E tanto più perché la città, col-locata tra Roma e Firenze, puòessere raggiunta facilmente,sia in treno che in automobile.Presto la città sarà raggiungi-bile anche per via aerea, inquanto è in progetto la costru-zione di un aeroporto civile.

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Passeggiare per Viterbo ècome fare ...un tuffo nelpassato.

La città offre la possibilità divivere momenti indimenticabili,all'entusiasmante scoperta diangoli e scorci medioevali sugge-stivi. La visita al mercatino può esserel'occasione per visitare i monu-menti più significativi, infatti inuna città medievale comeViterbo, ricca di storia millena-ria, di antichi e pregiati monu-menti, di botteghe antiquarie,non poteva mancare il Mercatinodell'antiquariato.L’apertura del Mercatino è perl’intera giornata dal mattino finoa tarda sera nel periodo estivomentre nel periodo invernale ini-ziano a smontare le bamcarelleverso le 19,00.La manifestazione, se cosìvogliamo chiamarla, si tieneogni terza domenica del mese,agosto compreso. Le sue circa120 bancarelle si dislocano lungoil centro da piazza dei Caduti,all'ombra del campanile chesovrasta in tutta la sua bellezza enel suo stile neogotico, della cin-quecentesca chiesa sconsacratadegli Almadiani, proseguendolungo via Filippo Ascenzi, inlargo Benedetto Croce e piazzadella Repubblica.La tipologia della merce espostaè molto varia e comprende ogget-ti di piccolo antiquariato , moder-nariato, collezionismo e artigia-nato; sono inoltre presenti anchemobili di varie epoche, restaurati

e da restaurare, tipici della cultu-ra e delle tradizioni del luogo.Non mancano i banchi specializ-zati, come quelli per gli appas-sionati di filatelia e numismatica;oppure quelli con vecchie cartoli-ne dei primi anni del secolo scor-so o con gioielli d'epoca: dallaspilla liberty, al braccialetto deglianni '30, dalla collana di perle alcammeo.Per non parlare delle pubblica-zioni editoriali!Su una bancarella è possibileammirare pregiate raccolte dellaDomenica del Corriere, dai primidecenni del '900 agli ultimi anni'30, a fianco invece, teneri"valentine" i famosi bigliettid'auguri che gli innamorati siscambiano il giorno di S.Valentino, risalenti agli anni'30/'50. Una serie infinita dialbum da sfogliare con pagine di"pin up" le formose ragazze osédegli anni '50, e poi libri antichi,documenti del passato e ognialtra curiosità che abbia a chefare con la carta.In un festoso ordine altre banca-

relle espongono quadri a olio,acquerelli, porcellane italiane einglesi, oggetti in cristallo, lam-pade, pezzi interessanti d'argen-to, antiche saliere, vecchi ferri dastiro, radio d'epoca, un luccicantegrammofono a tromba, paioli epentole in rame; e ancora vecchivinili, ricercati sottobicchieri,pezzi interessanti per gli appas-sionati di materiale birrario.Non mancano infine i banchi diartigianato locale dalle cerami-che viterbesi ai graziosi oggettiintarsiati in legno di ulivo.I numerosi espositori intrattengo-no volentieri i visitatori dandoloro informazioni utili e scam-biando opinioni sulle modalità diraccolta, di conservazione o diricerca dei vari oggetti.Il Mercatino è servito anche daun comodo parcheggio gratuitodi circa 300 posti auto a pochimetri dallo spazio espositivo.Per ulteriori informazioni sulMercatino si può contattarel’Azienda di Turismo locale.

Mercatino dell’Antiquariato

Piaceri e luoghi da scoprire

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AAquesta vecchissimaricetta è legata una leg-genda: nel Medioevo

una sera alcuni frati cucinaronola solita acquacotta con erbeselvatiche trovate per caso;durante la notte tutti ebberodelle allucinazioni. Tutto si spiegò nel momento incui si resero conto che propriole erbe possedevano poteriaffrodisiaci.Da allora, i viterbesi, iniziaronopantagrueliche libagioni, conuna serie infinita di varietà diacquacotta. L'acquacotta, èuna ricetta semplice macomplessa nello stessomomento, viene realiz-zata in tante regioni ita-liane ma trova il suoexploit in Toscana e nelLazio. A base di paneraffermo, mentuccia,patate, cipolle e baccalàè la gloria della gastrono-mia locale. Una tra le tantevarianti è la zuppa d'agnello ecarciofi. Come usanza dai laghi diBolsena e di Vico provengonodeliziosi pesci di lago, preparatia zuppa (la sbroscia) o grigliatie a filetto (persico e luccio ); leanguille lacustri sedussero tantoda finire anche nel purgatoriodantesco! E ancora... la pigna-taccia, che contiene uno stufatodi interiora e verdura. Ma l’acquacotta con le uova perme è il massimo! Ecco la ricetta.

Ingredienti :50 gr olio extravergine d'oliva, 2 cipolle rosse, 2 spicchi d'aglio, 1 peperoncino, 2 caro-

te, 500 gr di cicoria mista di campo2 costole di sedano, 6 pomodori maturi, 1 litro d'acqua, 2 uova, 4 fette di pane toscano (megliodi pagnotta) raffermo, 50 gr di pecorino grattugiatooppure50 gr di parmigiano, sale.

Preparazione : Mondate e lavate le erbe, quinditagliatele a striscioline.In un tegame portate ad ebolli-zione un litro e mezzo d'acquacon tutte le erbe, i pomodoritagliuzzati grossolanamente, glispicchi di aglio, le cipolle,ecc.sale e pepe.Fate cuocere il tutto afuoco basso a recipien-te coperto per un orae mezzo circa. Verso la fine dellacottura, con delica-tezza fate caderenella zuppa le uovafacendo attenzione anon romperle e fate

bollire piano finchésaranno rapprese.

Abbrustolite le fette di pane edisponetele sul fondo delle sco-delle o della zuppiera, cospar-gete di parmigiano grattugiato,versate piano le uova e subitodopo l'acquacotta bollente, eservite subito.A voi la scelta degli ingredientie della ricetta che meglio siadatta ai vostri palati... e buonappetito!

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l’acquacotta. . .

Tradizioni e... Cucina

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DDa millenni è considera-ta un vero antibioticonaturale. Ideale contro

influenza e mal di gola, favori-sce le difese organiche soprat-tutto in vista dei mesi freddi

E chi lo dice che le antiche tra-dizioni siano ormai superate!Un esempio: la propoli, utiliz-zata fin dai tempi più antichicome rimedio naturale per cura-re una gran quantità di malanni.Grazie alle sue spiccate proprie-tà antibatteriche, ancora oggiquesto insieme di resine raccol-to dalle api è considerato unvero e proprio antibiotico natu-rale. Tra i numerosi componentidella propoli il gruppo dei poli-fenoli o fiavonoidi (flavoni, fia-vonoidi e fiavononi) è sicura-mente la frazione più interes-sante e studiata per le sue pro-prietà.I flavonoidi sono pigmentivegetali, simili alle antocianine,la cui funzione nelle piante èancora poco nota ma che conmolta probabilità svolgono unaduplice azione di protezione edi stimolo di fondamentali fun-zioni metaboliche come peresempio la respirazione. Di certo i flavoni si trovano ingrande quantità sulle gemme

delle piante dove esplicanoun'efficace azione protettivacontro le avversità parassitarie ei rigori dell'inverno, azione pro-tettiva che è ulteriormenteaccentuata dal rivestimentoresinoso-ceroso delle stessegemme.La peculiarità della propoli, lacui principale fonte come sap-piamo è costituita da materialiresinosi raccolti dalle api sullegemme, risiede proprio nellagrande ricchezza di flavonoidiche assicuranoalla propoli gran parte delle loroproprietà antimicrobiche.Ma le sue benefiche proprietànon finiscono qui: la propoli èun ottimo antiossidante, antivi-rale, cicatrizzante e anestetico.

Tutto merito dei flavonoidi maanche degli acidi grassi, degliaminoacidi, delle vitamine e deisali minerali contenuti al suointerno. Di qui il suo impiego contro raf-freddore, mal di gola, influenza,infiammazioni della bocca, der-matiti, screpolature e così via. Nel mondo della propoli spicca-no per le loro benefiche qualitài prodotti con una linea per gliadulti e un’altra per i bambini, abase di propoli e di altri prezio-si estratti naturali, pensate perripristinare la corretta fisiologiadelle prime vie respiratorie, perun effetto emolliente, lenitivo eprotettivo della mucosa nasale,per sostenere l’organismo neiperiodi di stress e di calo delledifese immunitarie e per favori-re le difese organiche soprattut-to in vista dei mesi freddi.Fino ad oggi non è stata regi-strata nessuna significativa con-troindicazione nell'uso dellapropoli ad eccezione di alcunicasi di Ipersensibilità e di sensi-bilizzazione manifestatesi insoggetti tendenzialmente aller-gici, manifestazioni messe inrelazione all'abbondante pre-senta di allergeni nelle resinedelle piante da cui le api traggo-no la propoli.

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ALIMENTAZIONE da SBALLO o NATURALE

PROPOLIPROPOLI: più che una resina...UNA MAGIAUNA MAGIA

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D. – Allora, Loretta, perchéquesto titolo?

R. - Le Gnu Lu vuol dire inferrarese – “ E’ venuto lui”.Tutto è partito quando hovisto quel gatto mezzo scian-cato che non avevo mai vistoprima e che ho appunto chia-

mato Le gnu lu.

D. - E questo gatto ha scate-nato questi tuoi ricordi ?Possibile? O c’è dell’altro?

R. - Beh!, c’è sì dell’altro.C’è il vissuto, ma c’è ancheil sentire.

Certo Le gnu lu è una sortadi filo conduttore. Io lo defi-nirei più un richiamo al pre-sente. Perché in sostanza questo èun raccontare dei sentimenti.Quelli che ci sono nellefamiglie, nei rapporti piùcarnali. Certamente duri, anche dolo-rosi, ma sostanzialmenteveri.

D. – Ma lo consideri anchetu un romanzo di immigra-zione?

R. - No, io non lo ritengosolo un romanzo di immigra-zione. Come ho detto è unpercorso tra i sentimenti. Mase vogliamo possiamo sicu-ramente considerarlo ancheun romanzo di immigrazioneperché siamo tutti immigrati.Chi prima, chi dopo, venia-mo tutti da altri posti. Questo è uno scritto che per casoparla ferrarese, ma potrebbe par-lare sezzese come bassianese otoscano o siciliano.

D. - Ma è un elogio alla fami-glia?

R. - Non è un elogio allafamiglia classica. Dico subi-to che io sono per i DICO,per le famiglie allargate.

STORIA, CULTURA e RECENSIONI

Titolo: LE GNU LUAutore: Loretta GragnaniniPrezzo di copertina: €10,00Dati: anno 2007Editore: NOVECENTO

“ LE GNU LU ”di Franco Borretti

INTERVISTA ALL’AUTRICE

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Ma ciò non toglie che credoanche fermamente chedovremmo recuperare certi,come dire, pilastri. Ne dico uno per tutti e chetutti li rappresenta e che è ilrispetto dell’altro. Cosa che va trasmessa ainostri figli. Quello che assolutamentenon vuole essere il libro è unelogio al passato, ma bensìun percorso tra i tempi e leemozioni.

D. – Pensi di essere riuscitanel tuo intento?

R. - Non lo so, lo spero.Questa famiglia non ho volu-to metterla in un luogo preci-so perché riguarda tutti.Forse si sente un’aria dinostalgia di cose passate,ma quello che più mi inte-ressava era mettere a fuoco ipersonaggi nella loro inte-rezza, senza fronzoli e senzagiudizi. Nudi e crudi nella loro veri-tà. I dolori, se ci sono, cisono in tutti i tempi.

D. – Bene ti ringrazio diquesta chiacchierata.Progetti futuri?

R. - Vedremo. Intanto Le gnu lu è stato pre-sentato al MuseoCambellotti ed è andatabene.

E’ già pronto il suo prose-guio che ha un nome e sichiamerà A ciap su…Vedremo, penso che ci rive-dremo per un’altra presenta-zione.

D. - Grazie e in bocca allupo!

R. - Grazie a te e crepi. Illupo, naturalmente!

D. - Ah! Senti, ma possibileche sia iniziato tutto cosìall’improvviso, non hai maiscritto prima?

R. - Ma no, a chi piace scri-vere, scrive sempre. Ciao.

D. – Ma no senti, perché nonprima allora?R. Perché prima bisogna farequelle cose che poi puoi rac-contare. Bisogna viverle.Bisogna darle le legnate ericeverle. Ma mica per direche poi sei diventato saggioo più bravo. Ma per carità degli dei! Ma proprio per poter direche non desideri affatto esse-re un saggio o per megliodire saggio e che hai soloscoperto che c’è ancora tuttoda scoprire. Quello che scrivi è una robadalla quale ognuno deveprendere quello che vuole.

D. – E perché non tenerlo in

uno dei cassetti di casa tua?

R. - Il bisogno di pubblicareun libro credo che sia insitoal fatto di averlo scritto.Viene da se. Si potrebbe paragonare alparto. E’ una cosa finita che è usci-ta da te e se ne deve andareda sola per la sua strada. E’ una cosa compiuta che perforza di cose deve mettere legambe e camminare. Non importa se dopo si gire-rà indietro per salutarti o perdarti soddisfazioni. Questa è la cosa meno rile-vante. Come cosa che ti è apparte-nuta tu la amerai comunque,sarà sempre e comunquecosa a cui hai dato vita. E avrai affetto anche se nonavrà successo, se non saràcapita ceme avresti voluto,se non piacerà.Me ne guardo bene da usareil termine figlio perché ilfiglio è un’altra cosa. Il figlio è carne e pelle e nonc’è paragone. Ma, il libro, a modo suo èquello che ugualmente sistacca da te per prenderecome ho detto altre strade,vada come vada. Adesso proprio ciao.

STORIA, CULTURA e RECENSIONI

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STORIA, CULTURA e RECENSIONI

NNella sala Convegni delPalazzo della Cultura , siè tenuta la Decima

Edizione del Premio ImmagineLatina 2007. A premiare i perso-naggi scelti dalla Commissionedesignata dall’Associazione cul-turale Nuova Immagine presiedu-ta dal pittore Franco Borretti, èstato il Sindaco di LatinaVincenzo Zaccheo.Borretti, nel prendere la parola, hasottolineato che i personaggi pre-miati, con la loro professionalità,fanno sì che il nome dell’interoterritorio pprovinciale, vengasempre più apprezzato in Italia edall’estero, in quanto la societàpontina apporta in continuazioneal campo universale dell’operati-vità, nuovi impulsi di grandespessore, riguardanti il culturale,l’economia, l’arte, ricerca scienti-fica e solidarietà.I premiati sono stati: per l’Arte ilpittore Enzo Lisi, per l’EconomiaAntonio Santarelli imprenditoreagricolo, Industria Aldo Bracaimprenditore industriale,Informazione la giornalistaLavinia Cappucci, per laLetteratura lo scrittore GiuseppeCassieri, per le Professioni lapilota dell’Aeronautica MilitareItaliana Emma Palombi, ilMedico chirurgo pediatraAgostino Pierro, Bruno VitaliIngegnere informatico, per leScienze il Fisico Maurizio Giura,Spettacolo il Cantante Erasmo,

Volontariato il Sacerdote MarioSbarigia, mentre il riconoscimen-to di Merito per la Solidarietàsociale, consistente in una meda-glia d’argento del Presidente dellaRepubblica on. GiorgioNapolitano è stato assegnato algiovane artificiere dell’EsercitoItaliano Ernesto Iannicola.Enzo Lisi ha fra l’altro collabora-to per importanti concorsi inter-nazionali oltre ad essere statoinserito nel progetto dalla Minialla Mini della BMW Italia spa.Antonio Santarelli per portareavanti nel tempo un progetto diricerca e sperimentazione conconseguente sviluppo di nuovivini. Aldo Braca per aver ricoper-to vari incarichi dirigenziali inItalia e nel mondo per poi attual-mente essere Presidente dellaPatheon Inc. Farmaceutica.Lavinia Cappucci giornalista,scrittrice ed attrice con un notevo-le numero di lavori in RAI TV. Loscrittore Giuseppe Cassieri notoper aver scritto numerosi romanzipubblicati con le più prestigiosecase editrici italiane. EmmaPalombi per essere l’unica giova-ne donna ad aver conseguitol’abilitazione sul veivolo da tra-sporto Lockheed CT30JHercules. Il chirurgo pediatraAgostino Pierro per essere unprofessionista a livello mondiale eper essere direttore del diparti-mento pediatrico del più grande eprestigioso ospedale d’Europa,

l’UCL Institute of Child Healt diLondra. Bruno Vitali responsabiledi progetto del telefono cellulareGPRS più piccolo del mondo,prodotto dalla ditta cinese CapitelBejnn 506 e del primo telefonocellulare i-mode GPRS, il NECDV7000. Maurizio Giura per aversvolto attività di ricerca nel vastoambito dello studio delle proprie-tà della materia a basse tempera-ture ed altri studi. Erasmo per averportato la canzone italiana inAustralia, Canada, Argentina,Uruguay, Stati Uniti, Egitto.Mario Sbarigia per essere statocoordinatore della Caritas.Ernesto Iannicola per essere statocoordinatore della operazioni dibonifica di ordigni esplosivi; haoperato in Bosnia, Kosovo,Afghanistan - attualmente operain Libano.Come ogni anno il Premio ha otte-nuto, fra gli altri, il Patrocinio delParlamento Europeo, Senato,Ministeri vari, Regione Lazio,Provincia di Latina e Comune diLatina, Accademia Italiana per leRicerche, Confederazione degliItaliani nel mondo.L’Associazione Culturale NuovaImmagine ha festeggiato i suoi 25anni di attività. Con la sua dimani-ca organizzativa riesce ogni annopuntualmente, con tenacia, asegnare solidi punti fermi dellacultura, nel conferire il massimoimpegno, per l’ulteriore sviluppodel Premio.

PREMIO IMMAGINE 2007rha

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Alla mia età si vive di ricordi,specie di quelli che hannosegnato in modo rilevante lanostra vita. A diciotto anni,quando i sentimenti sono piùintensi e la fantasia è più ricca,scrissi due pezzi che inviai alCorriere Cosentino, il quale,con mia grande soddisfazione,li pubblicò. Era la prima volta che vedevoun mio scritto su un giornale.Da quella fatidica data mi resiperfettamente conto che ilgiornalismo ormai faceva partedella mia esistenza. Di conseguenza incominciai ilrituale iter, cioè scrivere, peranni e anni, su riviste di unacerta importanza, sino ad arri-vare a collaborare con testate atiratura nazionale...

Ho voluto trascrivere perintero quanto scritto dalCollega quasi ottantenne,perchè la vitalità che traspa-re oggi dalle sue parole,segue con passione mai sopi-ta, quanto ebbe a scrivere sindalla sua giovinezza. Conclude la sua lettera con:

Ho svolto il mio lavoro conmolta scrupolosità e saggezza.Continuerò, con lo stessoimpegno di prima, questameravigliosa attività.

Corriere Cosentino del 6 Ottobre 1947

C’è un lembo di infinito nelpiccolo mondo di Rovito. Un colle che guarda conocchio pieno la valle del Cratie la catena dell’Appenninodove, in una luce indefinita,veglia tutto il giorno il sole. Il dorso, da levante, ha legatoalla presila austera. Al ponen-te, invece, si stende in largachina. Perché? Questo colleama la festa delle speranze…quelle che ci ardono col rossodi un tramonto. Il mattinoporta con se le illusioni: quelgiorno che tanto si è fattoattendere ci trascina in un sen-

tiero insperato, imprevisto, e,molto spesso, riluttante. Etorna, invece, un pomeriggiostanco ad annunziarci ancheper quel giorno una fine, edecco, le speranze ritornanocon i sogni di un giorno riccodi amori.Questo colle dorme quando ilmondo assapora le sue illusio-ni; incomincia la sua festa sultardi, quando il sole ritorna alsuo gioco: a diffondere il sor-riso nel tepore dei suoi raggi,a dare il bacio che si arroven-ta nel meriggio e che fiammeg-gia sul tramonto, ma non bru-cia perché l’abbraccio si ripe-ta l’indomani. Un’idea ade-guata di questo spettacolo è

della Vostra VitaUn momento

Visioni nel misteroVisioni nel misterodi Vincenzo Scozzafave

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Un momento della Vostra Vita

impossibile darla.. Qui nondescrivo bellezze artistiche mabellezze di natura, le quali nonpossono mettersi allo stessolivello. Un quadro resta sem-pre al di sotto di un paesaggio,e questo sempre al di sopradell’idea che uno può farsene.Se poi il paesaggio muto èadorno di una creatura sensi-bile, intelligente e libera, cherispecchia nei suoi lineamenti,in una forma viva e palpitante,tutto il paesaggio, esso è piùbello, grandioso e soave.Soddisfa pienamente tuttol’uomo, cuore e sensi: nulla iotroverei più inebriante edanche più elevato. Sono unostudente, e forse, per questo,affiorano alla mia mente i trat-ti più belli della poesia classi-ca quando mi trovo dinanzialle meraviglie.Guardo quel luogo e sento chelà vi è un amore, che ha rapitoi Padri miei nel passato, cherapisce le migliori intelligenzeed offrirà, anche a me, un idil-lio che debbo vivere per la miafelicità.Sara un amore eterno, ricco digioie e di attrattive? O saràquello che il Leopardi chiama-va “fuggitivo, dal cuor selvag-gio…nemico di verità, brutalnei giuochi”? E’ un’incognita

che pesa sul mio destino e chemi porta a rifar la storia diquel cenobio antico. La storiaè maestra della vita: per darlezioni all’umanità distratta,essa si ripete…Gli avvenimenti corrono e sirincorrono, e mentre gli uomi-ni cedono, l’umanità cammi-na, ringiovanisce e si perfezio-na. Ieri fu il poverello diAssisi che, rivivendo nei suoifigli il fascino della natura, liportò qui ad intonare il “cantoal frate sole”. Fissò su questo colle unadimora di pace. Poi le vocicessarono, allontanati i frati.Ma il convento continuò neisuoi richiami…Oggi sono le figlie di un altroFrancesco, quello di Paola,calabrese come noi, venutecon i cuori più nobili a perso-nificare le bellezze, gli amori ele speranze della nostra terra edella nostra età. E quando il rovitese o lo stra-niero, invocando pace daun’ora di ozio o di divertimen-to, gira e rigira quel colle soli-tario e caro, entra nel misteroche mi ha soggiogato un gior-no e, pure inconsapevolmente,gode un istante di quegliincanti, di quelle speranze, diquegli amori.

Il mistero della vita qui non èpiù mistero. Una di queste fan-ciulle lo ha afferrato e lo hasciolto e poi passando per lenostre vie, ridendo dei nostrisistemi di vita, ne sparge unanuova fioritura. Nessuno ha saputo spiegarme-lo, ma tutto questo è vero. C’èsu quel colle un cenobio, quelcenobio racchiude un misteroe quel mistero mi ha legato,forse per sempre. Colle solitario e silenzioso,sempre caro mi fosti e misarai! In te “s’aperse in nuoviamor l’eterno amor”...…”l’amor che move il sole el’altre stelle”. Per te, mio colle nativo, il divi-no poeta avrebbe ripetuto:“La gloria di colu i che tuttomove, per l’universo penetra erisplende, in una parte più omeno altrove”.Si, è proprio questa gloria cherisplende sul nostro colle. Le voci e gli incanti della suaricca natura trovano unosfogo nella voce e negli incan-ti di una creatura: la creaturache più sente l’amore, chefugge dal mondo rumoroso emendace per ritrovarlo in que-sto lembo di infinito come rag-gio di luce in un profondomistero.

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LL''età cronologica è oggiun indicatore assai pocopreciso dell'invecchia-

mento biologico. Invecchiareinfatti non è più, come in passa-to, sinonimo di decadimento.A volte, anzi, è vero l'esattocontrario e la vecchiaia vienevissuta come una stagione felicedella vita, in cui, ad esempio,l'allontanamento dal mondo dellavoro concede una nuova liber-tà di pensiero e di azione.Aggiungerei inoltre che svestitidella stanchezza dell’abitudinedel lavoro, si risvegliano i sensi,che trasmettono il desiderio, ilcervello accetta l’imput e reagi-sce...ma il corpo non trasformaquesti segnali in erezione...Allora come si può ovviare atutto ciò? Ecco il Viagra e altresostanze che danno l’ “aiutino”.Attenzione però, potrebbeesserci qualche problema.DDurante il periodo che va dalprimo gennaio 1998 al 31dicembre 2004, sono giunte aduna grande organizzazione diconsumatori statunitensi cheaveva condotto un’analisi speci-fica, un congruo numero disegnalazioni di neuropatia otti-ca ischemica indotta da farma-ci. I farmaci con la più elevatapercentuale di segnalazionisono risultati essere: Sildenafil,

Interferone, Amiodarone.Questi tre farmaci erano respon-sabili circa del 50% di tutti icasi di neuropatia ottica ische-mica. Ma che cosa è la neuropa-tia ottica ischemica ? Si tratta di un’insufficiente irro-razione del nervo ottico, chepuò causare cecità. Viene spon-tanea la domanda: e comeviene? Indipendentemente dallacausa, la neuropatia otticaischemica, di solito, è osservataesclusivamente nelle persone dicirca 60 anni di età e oltre. La perdita della vista parziale ocompleta si verifica improvvi-samente, accompagnata da pro-blemi alla testa del nervo otticoe, spesso, da una o due emorra-gie. Un difetto del campo visi-vo può produrre una perdita dimetà del campo con una demar-cazione orizzontale. La perditadella visione, denominataNAION (neuropatia otticaischemica non arteritica ante-riore) è dovuta ad un mancatoafflusso di sangue al nervo otti-co e comporta una perditaimprovvisa, indolore, parziale ocompleta, della vista, in uno odentrambi gli occhi. Nonostante in alcuni pazienti sipossa avere con il tempo unrecupero funzionale, in altri il

danno è irreversibile. I pazienti che hanno già avutoun episodio di NAION sono amaggior rischio di andareincontro ad un secondo episodionell'altro occhio.Tra i fattori predisponenti all'in-sorgenza di NAION vi sono:* un'età superiore ai 50 anni* la presenza di malattia coro-

narica* una pressione elevata* una colesterolemia elevata* il diabete* il fumo

Tali fattori di rischio giocano unruolo importante anche nell'in-sorgenza della disfunzione eret-tile. Ecco quindi un campanello diallarme! È importante che le personeanziane, ancor più degli altri,sappiano cosa attendersi dallemedicine e imparino a usarlecorrettamente. Così come è importante cheimpariamo ad ascoltare i mes-saggi del proprio corpo, adistinguere i malanni passegge-ri da quelli più seri. Se ci si mantiene attivi nelcorpo e nella mente, invecchiarepuò essere meno drammatico diquanto si teme e non servirà l’“aiutino” ! Importante ricordareche abbiamo tutto il tempo chevogliamo...

consigli utili

viAGRA... viAGRA... rischio di neuropatia ottica ischemica?rischio di neuropatia ottica ischemica?

consigli utili

rha

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LL'esame dell'iride consi-ste nell'osservare attra-verso una speciale

apparecchiatura ottica i segnistrutturali i pigmenti e le colo-razioni dell'occhio e della scle-ra per verificare la salute psi-

cofisica generale L'iridologia non dia-

gnostica malattie, ma attraver-so l'osservazione dell'altera-zione di un tessuto e della pig-mentazione o colorazionesegnala organi o apparati incarenza energetica-funzionale.Lo studio dell'iride riguarda lavalutazione dell'integrità deitessuti, che vengono detti col-lettivamente "costituzione".L'iridologia è un ottimo stru-mento di indagine anche pre-

ventiva per evitare stati dimalattia e l'iridologo consi-glierà l'interessato su comemigliorare la qualità della vitaincrementando il livello dellasalute, come mantenersi incondizioni di equilibrio bioe-

n e rg e t i c o ,come attivar-si in metodi-che igieni-che, alimen-tari e biofisi-che naturali,come evitareo romperecon abitudinim a l s a n e ,come preve-nire le malat-tie rinforzan-do e accre-

scendo il corredo immunitario.Quando questi equilibri sirompono, può instaurarsi unostato di malattia e lo si puòosservare simultaneamentenelle iridi e nel corpo.La rilevazione della fotografiadelle iridi è utile nello studio enell'osservazione dei cambia-menti delle condizioni dellostato di salute bioenergetica epuò essere confrontata conaltre fatte in epoche successi-ve, così da osservare se lo stato

L’OCCHIO SPECCHIO DELLA SALUTEdi salute migliora o peggiora.In sintesi, l'iridologia mostra:

* le necessità nutrizionaliprimarie del corpo* forza o debolezza costi-

tuzionale* quali settori dell'organi-

smo meritino maggiori atten-zioni

* i tratti dell'ereditarietàgenetica* l'intossinazione dell'or-

ganismo e come e dove que-sta influenzi lo stato di salute* aree del corpo a rischio

di sviluppare malattie* ipo o iper attività dell'in-

testino* gli effetti di un ambien-

te inquinato* le possibili cause che

determinano uno stato disquilibrio salutistico bioe-nergetico.L'iridologo non pronunciadiagnosi e non gestisce statidi malattia in senso medico,la sua attività è finalizzata alconseguimento e alla conser-vazione dell'equilibrio saluti-stico del soggetto tramite unaosservazione sistematicadelle sue manifestazioni glo-bali.

F.M.

consigli utili consigli utili

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UTILIINDIRIZZI

AIMA(Associazione ItalianaMalattia di Alzheimer)L’associazione svolge attivitàdi informazione, supporto etutela dei malati morbo diAlheimer e dei loro familiari.Organizza seminari e corsi diformazione per operatorisocio-sanitari.

AIUTO(Associazione ItalianaUguaglianza Tutela pariOpportunità invalidi)Esegue trasporti a favore dianziani e disabili per visitemediche, terapie, esami. Ilservizio è gratuito.

ANTEAS(Associazione NazionaleTerza Età Attiva Solidale)È un'associazione di volonta-riato e di solidarietà promossadalla Federazione Pensionatidella CISL. Intende offrireun'occasione di impegno orga-nizzato a coloro che, ritiratisidal lavoro, sono disponibili adedicare una parte del lorotempo e delle proprie capacitàpersonali in attività e progettidi carattere sociale.

Antica Italia(Associazione NazionaleTrasporti Invalidi Civili edHandicappati)Esegue trasporti a favore dianziani e disabili per visitemediche, terapie, esami. Ilservizio è gratuito.

ANVA(Associazione NovareseVolontari per Anziani)È espressione dei Centri diIncontro per anziani operantiin città. Si occupa, oltre allaorganizzazione degli stessicentri, della promozione diattività culturali e ricreative,socio-assistenziali e sanitariea favore della popolazioneanziana. Gestisce inoltre unaCasa Famiglia e promuove“Un sorriso per amico”, asso-ciazione di volontari presso la“Casa Protetta”.

ASAP(Associazione di Solidarietà edi Assistenza Popolare)L'associazione opera a livellocittadino in vari ambiti didisagio. Svolge gratuitamenteattività di assistenza ad anzia-ni bisognosi parzialmente o

non autosufficienti, sia adomicilio che in istituto.Inoltre organizza attività dianimazione, incontri, gite esoggiorni estivi per anzianinon autosufficienti.

Associazione Costantinianadi San Giorgio ONLUSOffre servizio socio-assisten-ziale ai centri per anziani.

Associazione di volontariatoper la tutela dei diritti delmalato

Associazione NazionaleVolontari Lotta contro iTumoriAssistenza ai malati oncologi-ci e ai loro familiari.

Associazione “Vivi La Vita”TelesoccorsoL'associazione svolge un ser-vizio di telesoccorso e tele-controllo a favore degli utenticollegati (in prevalenza anzia-ni) attraverso: risposta in vivavoce agli allarmi che giungo-no alla centrale di ricezione;contatto telefonico bisettima-nale per gli assistiti che lodesiderano

Associazioni di volontariato eAssociazioni di anziani

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UTILIINDIRIZZI

Associazione Volontari dellaNotteOffre assistenza notturna adegenti ospedalieri in condi-zione di bisogno.

AUSER(Associazione perl’Autogestione dei servizi e lasolidarietà)Fornisce consulenza fiscale elegale, organizza la formazio-ne per il volontariato e !'auto-gestione, regola i rapporti conenti ed istituzioni.

AUSER – Filo d’argentoÈ un telefono di solidarietàgestito da operatori volontari,effettua servizi di trasporto edaccompagnamento alle perso-ne disabili o anziane con diffi-coltà motorie.

AVO(Associazione VolontariOspedalieri)c/o Az. OspedaliereOffre assi-stenza ai malati in ospedale.

AVSA(Associazione VolontariatoSimeone e Anna)Offre ai Centri d’incontroanziani assistenza fiscale,disbrigo pratiche e accompa-gnamento

Caritas DiocesanaPromuove il volontariato siasingolo che organizzato.Gestisce centri di accoglienzaper i bisognosi. Organizza

centri di ascolto del bisognopresso le parrocchie, cui èpossibile rivolgersi o sostene-re con il proprio aiuto.

CRICroce Rossa ItalianaAttualmente interviene intempo di guerra, di calamità edi pace, dovunque necessiti,con lo scopo di alleviare lesofferenze umane con impar-zialità, senza distinzione dirazza, di convinzioni politichee religiose.

CVS(Associazione “CentroVolontari della Sofferenza”)Gruppi di ammalati che sisostengono a vicenda incon-trandosi periodicamente conmomenti di spiritualità, aiutatida altre persone che fannoparte dell’Associazione.

Club TriventenniOrganizza attività ludicomotoria (corsi di ginnasticadolce) mirate alla promozionedella salute nelle personeanziane, in tutti i quartieri.

Gruppi di VolontariatoVincenzianoc/o Caritas diocesana.È un’associazione cattolicapresente in varie parrocchiecittadine. I suoi volontari sioccupano di persone indigentie malati fra cui gli anziani,svolgendo un’attività a carat-

tere prevalentemente domici-liare.

OFTAL(Opera Federativa TrasportoAmmalati a Lourdes)Associazione di volontari cheorganizza viaggi ai santuariper pellegrini, specializzatanell’accompagnamento diammalati e disabili.

Telefono AmicoOffre telefonicamente soste-gno psicologico e morale apersone in condizione di disa-gio esistenziale tutti i giorni.

UNITALSIUnione Nazionale ItalianaTrasporto Ammalati aLourdes e SantuariInternazionali.

UNITREUniversità Terza Età NovaraÈ un’associazione che pro-muove iniziative di educazio-ne permanente e di aggiorna-mento culturale

U.P.T.E.L.UNIVERSITA’ POPOLAREPER TUTTE LE ETÀ DILATINA.La UPTEL mira a potenziarele qualità dell’individuo e acoltivare il pensiero, la manua-lità, la memoria, le emozioni,l’affettività: una forma di cre-scita individuale che diventapatrimonio della collettività.

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Il giornale è presente a Latinanelle seguenti EDICOLE:

Edicola Marotta Mimmo(Piazza Buozzi - Tribunale)- Edicola Paoli Roberto (C.soMatteotti) - Edicola San Marco(Via Gramsci)- EdicolaSantosuosso Michele (BorgoPiave) - Edicola Mari Luca(Viale Kennedy) - EdicolaNews Paper (Via Bruxelles) -Edicola Paoli Maria Grazia (ViaS. Agostino) -

Edicola €uroedicola (Via Picasso) - Edicola SI.PA(Piazzale Prampolini) - EdicolaUrbani (Via V.Veneto) - EdicolaConti Fabrizio (Via Isonzo) -Edicola Comini Danilo (ViaPontinia)- EdicolaChiacchiarini Emilio (C.sodella Repubblica) - EdicolaD’Andrea Santina (Via dellaStazione Latina Scalo) -Edicola DA.MA (Stazione)

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Gennaio 2008

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Hanno collaborato a questo numero:

Dott. Claudio Beltrami, Dr. Franco Borretti, Dr. PasqualeBossa, Prof. Nico Ciampelli, Dr.ssa Rita Grimaldi, Dr.

Fabio Marino, Dr. Giuseppe Messinese, Dr. Carlo Padula,Prof. Antonio Polselli, Anna Raccuja,

Avv. Mario Rapanà, Avv. Sergio Rossi , Col. Dr. LeonardoRotondi, Dr. Vincenzo Scozzafave,On.le Stefano Zappalà

Tutte le collaborazioni e gli articoli inviati alladirezione sono a titolo gratuito e previo invito.Gliarticoli pubblicati sono redatti a cura e responsabi-lità dei collaboratori. L’Editore e il DirettoreResponsabile declinano - pertanto - ogni e qualsia-si responsabilità presente e futura relativa alle opi-nioni, alle notizie, alle dichiarazioni raccolte equant’altro riportato negli articoli a firma dei col-laboratori .

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