Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato...

43
REGIONE DEL VENETO DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE AZIENDA OSPEDALIERA - UNIVERSITA’ – ULSS n. 16 PADOVA U.O.C. MEDICINA DI LABORATORIO Direttore: Prof. Mario Plebani Adriano Tasinato Adriano Tasinato [email protected] [email protected]

Transcript of Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato...

Page 1: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

REGIONE DEL VENETO

DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE

AZIENDA OSPEDALIERA - UNIVERSITA’ – ULSS n. 16 PADOVA

U.O.C. MEDICINA DI LABORATORIO

Direttore: Prof. Mario Plebani

Adriano TasinatoAdriano [email protected]@sanita.padova.it

Page 2: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Nel 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato come problema prioritario

Per sicurezza in ambiente sanitario s’intende:

Assenza di danni evitabili provocati nel ricevere cure

Nel 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato come problema prioritario

Per sicurezza in ambiente sanitario s’intende:

Assenza di danni evitabili provocati nel ricevere cure

Page 3: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Ogni struttura sanitaria deve ricercare insieme all’efficienza e all’efficacia delle prestazioni erogate, anche la sicurezza del servizio offerto.

La “Gestione del Rischio”, è l’insieme degli strumenti, dei metodi e delle azioni attivate, mediante cui si misura o si stima il rischio d’errore e successivamente si sviluppano strategie per governarlo all’interno dei processi.

Ogni struttura sanitaria deve ricercare insieme all’efficienza e all’efficacia delle prestazioni erogate, anche la sicurezza del servizio offerto.

La “Gestione del Rischio”, è l’insieme degli strumenti, dei metodi e delle azioni attivate, mediante cui si misura o si stima il rischio d’errore e successivamente si sviluppano strategie per governarlo all’interno dei processi.

Gestione

del rischio

Gestione

del rischio

Page 4: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

13.3%

68.2%

18.5%

Errore Fase Pre-Analitica

ErroreErrore FaseFase AnaliticaAnalitica

Errore Fase Post-Analitica

• Isolato mal funzionamento dello strumento• Mancanza di specificità del metodo• Prestazione inaccetable

• Isolato mal funzionamento dello strumento• Mancanza di specificità del metodo• Prestazione inaccetable

• Nome paziente sbagliato• Errata specificazione U.O.• Persa richiesta del medico• Contenitore inappropriato• Raccolta campione non corretta• Campione raccolto da infusione• Trasporto inadeguato

• Nome paziente sbagliato• Errata specificazione U.O.• Persa richiesta del medico• Contenitore inappropriato• Raccolta campione non corretta• Campione raccolto da infusione• Trasporto inadeguato

• Trascurata correzione di errori tovati• Errore di digitalizzazione tastiera• TAT eccessivo• Medico non notifica il sospetto diagnostico

• Trascurata correzione di errori tovati• Errore di digitalizzazione tastiera• TAT eccessivo• Medico non notifica il sospetto diagnostico

Plebani M., Carraro P., Mistakes in a stat laboratory.Clin Chem, 1997 43:1348-51.

Plebani M., Carraro P., Mistakes in a stat laboratory.Clin Chem, 1997 43:1348-51.

Page 5: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Errori di laboratorioErrori di laboratorio

AnaliticaAnalitica

13%13%

PostanaliticaPostanalitica

19%19%

PreanaliticaPreanalitica

68%68%

Conseguenza degli errori Conseguenza degli errori

Ulteriori Ulteriori

procedure procedure

nonnon

necessarienecessarie

19%19%

Inadeguata Inadeguata

gestione delle gestione delle

terapieterapie

6%6%

NessunaNessuna

ripercussioneripercussione

75%75%

Page 6: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Gli errori imputabili alla fase pre-analitica rappresentano la percentuale maggiore e si verificano anche in attività che vengono svolte al di fuori del laboratorio. La fase di trasporto dei campioni, soprattutto quando riguarda le sedi periferiche più lontane, è

un’attività che deve essere attentamente monitorata per garantire l’idoneità dei campioni per la determinazione dei test richiesti. E’ noto, infatti, che tempi prolungati di trasporto, variazioni di temperatura e intervalli fra prelievo e analisi dilatati possono condurre alla possibile alterazione dei campioni. Se un campione prelevato non è trasportato ad una

temperatura adeguata, e/o non rispettando altre condizioni specifiche come il mantenimento del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione del coagulo

ed evitare l’emolisi del campione, i risultati forniti dal laboratorio potrebbero risultare alterati, con le inevitabili conseguenze.

Gli Gli errorierrori imputabili alla fase imputabili alla fase prepre--analiticaanalitica rappresentano la percentuale maggiore e si rappresentano la percentuale maggiore e si verificano anche in verificano anche in attivitattivitàà che vengono svolte al di fuori del laboratorioche vengono svolte al di fuori del laboratorio. La fase di . La fase di trasporto dei campionitrasporto dei campioni, soprattutto quando riguarda le sedi periferiche pi, soprattutto quando riguarda le sedi periferiche piùù lontane, lontane, èè

unun’’attivitattivitàà che deve essere attentamente che deve essere attentamente monitorata per garantire lmonitorata per garantire l’’idoneitidoneitàà dei campionidei campioni per per la determinazione dei test richiesti. la determinazione dei test richiesti. EE’’ noto, infatti, che noto, infatti, che tempi prolungati di trasportotempi prolungati di trasporto, , variazioni di variazioni di temperaturatemperatura e intervalli fra prelievo e analisi dilatati possono condurre ae intervalli fra prelievo e analisi dilatati possono condurre alla lla possibile alterazione dei campioni. Se un campione prelevato nonpossibile alterazione dei campioni. Se un campione prelevato non èè trasportato ad una trasportato ad una

temperatura adeguata, e/o non rispettando altre condizioni specitemperatura adeguata, e/o non rispettando altre condizioni specifiche come il mantenimento fiche come il mantenimento del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facidel contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione del coagulo litare la formazione del coagulo

ed evitare led evitare l’’emolisi del campione, emolisi del campione, i risultati forniti dal laboratorio potrebbero risultare i risultati forniti dal laboratorio potrebbero risultare alteratialterati, con le inevitabili conseguenze., con le inevitabili conseguenze.

Page 7: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Scrovegni

Avanzo

IRA

30 km

Page 8: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Trasporto dei campioni

• Il trasporto dei campioni biologici destinati alla diagnostica di laboratorio, è una variabile critica, a crescente impatto, sulla qualità e sulla sicurezza della fase preanalitica.

• La corretta gestione di tale attività è oggetto di normative e standard di riferimento

(Circolare Min.Sal.# 3/2003, ISO 15189, ADR 2005)

• Tali indicazioni evidenziano la necessità di intervenire sulle seguenti criticità:

1. Tempo di trasporto

2. Temperatura di trasporto

3. Modalità di trasporto

4. Verifica e documentazione del trasporto

Trasporto dei campioni

• Il trasporto dei campioni biologici destinati alla diagnostica di laboratorio, è una variabile critica, a crescente impatto, sulla qualità e sulla sicurezza della fase preanalitica.

• La corretta gestione di tale attività è oggetto di normative e standard di riferimento

(Circolare Min.Sal.# 3/2003, ISO 15189, ADR 2005)

• Tali indicazioni evidenziano la necessità di intervenire sulle seguenti criticità:

1. Tempo di trasporto

2. Temperatura di trasporto

3. Modalità di trasporto

4. Verifica e documentazione del trasporto

Page 9: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Effetti causati dalla temperatura

• I campioni si mantengono più a lungo a basse temperature (ma non troppo fredde)

• A Tª ambiente:―Decremento del glucosio

� Per 2h a 23ºC diminuzione del 10% della concentrazione� La perdita di concentrazione aumenta in patologie quali le leucocitosi

―Aumento del fosfato―Aumento dell’ammonio a 15 min―Diminuzione del folato a 30 min―Alterazione delle Vitamine B6 e B12

• A 4 ºC:―Diventa instabile il fattore VII della coagulazione (il campionedeve essere mantenuto a Tª ambiente)

• A temperature sotto i 4ºC o superiori ai 30 °C:―Aumento del rilascio di ioni potassio dagli eritrociti

• Gli anticorpi possono alterare la conta cellulare eseguita in ematologia quale conseguenza della loro forte sensibilitàalla temperatura di conservazione.

Effetti causati dalla temperatura

• I campioni si mantengono più a lungo a basse temperature (ma non troppo fredde)

• A Tª ambiente:―Decremento del glucosio

� Per 2h a 23ºC diminuzione del 10% della concentrazione� La perdita di concentrazione aumenta in patologie quali le leucocitosi

―Aumento del fosfato―Aumento dell’ammonio a 15 min―Diminuzione del folato a 30 min―Alterazione delle Vitamine B6 e B12

• A 4 ºC:―Diventa instabile il fattore VII della coagulazione (il campionedeve essere mantenuto a Tª ambiente)

• A temperature sotto i 4ºC o superiori ai 30 °C:―Aumento del rilascio di ioni potassio dagli eritrociti

• Gli anticorpi possono alterare la conta cellulare eseguita in ematologia quale conseguenza della loro forte sensibilitàalla temperatura di conservazione.

Page 10: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Tempi di trasporto• Il trasporto rapido e tempi di conservazione brevi,

aumentano l’affidabilità dei risultati del laboratorio.

• Tra le 2 e le 4 ore si verificano alterazioni nella stabilità dei seguenti parametri:― Ematocrito, Volume Globulare Medio degli eritrociti

―Glucosio, potassio, ferro

― Bilirubina nel plasma

― Litio, Fosforo

― I campioni di urina non sarebbero più adatti alla determinazione del sedimento dopo conservazione >2h a Tªambiente

• Oltre le 4 ore:― LDH, fosfatasi acida, potassio, frazioni di complemento C3 e C4, Catecolamine totali, Acido Folico, Gastrina, Vitamina B12, Zinco

― Studi di popolazioni cellulari in EDTA

― Studi di coagulazione che richiedano la separazione, refrigerazione o congelamento del plasma.

Tempi di trasporto• Il trasporto rapido e tempi di conservazione brevi,

aumentano l’affidabilità dei risultati del laboratorio.

• Tra le 2 e le 4 ore si verificano alterazioni nella stabilità dei seguenti parametri:― Ematocrito, Volume Globulare Medio degli eritrociti

―Glucosio, potassio, ferro

― Bilirubina nel plasma

― Litio, Fosforo

― I campioni di urina non sarebbero più adatti alla determinazione del sedimento dopo conservazione >2h a Tªambiente

• Oltre le 4 ore:― LDH, fosfatasi acida, potassio, frazioni di complemento C3 e C4, Catecolamine totali, Acido Folico, Gastrina, Vitamina B12, Zinco

― Studi di popolazioni cellulari in EDTA

― Studi di coagulazione che richiedano la separazione, refrigerazione o congelamento del plasma.

Page 11: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Confezionamento dei campioniIl trasporto di campioni deve avvenire secondo un confezionamento a tre involucri.

― Recipiente primario: contenente il campione o la sostanza infetta. Se trattasi di provette, bicchierini, piastre esse devono essere chiuse e collocate in rastrelliere che le mantengano in posizione verticale, etichettate ed avvolte in materiale assorbente, presente in quantitàsufficiente ad assorbire tutto il liquido fuoriuscito in caso di rottura dei recipienti.

― Recipiente secondario: è un contenitore in materiale resistente, impermeabile, a tenuta stagna, facilmente disinfettabile o meglio sterilizzabile, adatto a contenere e proteggere i recipienti primari adeguatamente collocati. Il contenitore deve essere etichettato in relazione al contenuto ed accompagnato dalle schede con i dati dei campioni. Qualora per il trasporto del campione, è previsto l’uso di veicoli, la scatola deve essere sistemata in modo fermo e sicuro nel veicolo stesso e, a bordo, deve essere presente un kit fornito di materiale assorbente, disinfettante a base di cloro, contenitore per rifiuti, guanti da lavoro resistenti e riutilizzabili.

― Recipiente esterno: è un contenitore in materiale resistente, adatto a contenere e proteggere il recipiente secondario.

Confezionamento dei campioniIl trasporto di campioni deve avvenire secondo un confezionamento a tre involucri.

― Recipiente primario: contenente il campione o la sostanza infetta. Se trattasi di provette, bicchierini, piastre esse devono essere chiuse e collocate in rastrelliere che le mantengano in posizione verticale, etichettate ed avvolte in materiale assorbente, presente in quantitàsufficiente ad assorbire tutto il liquido fuoriuscito in caso di rottura dei recipienti.

― Recipiente secondario: è un contenitore in materiale resistente, impermeabile, a tenuta stagna, facilmente disinfettabile o meglio sterilizzabile, adatto a contenere e proteggere i recipienti primari adeguatamente collocati. Il contenitore deve essere etichettato in relazione al contenuto ed accompagnato dalle schede con i dati dei campioni. Qualora per il trasporto del campione, è previsto l’uso di veicoli, la scatola deve essere sistemata in modo fermo e sicuro nel veicolo stesso e, a bordo, deve essere presente un kit fornito di materiale assorbente, disinfettante a base di cloro, contenitore per rifiuti, guanti da lavoro resistenti e riutilizzabili.

― Recipiente esterno: è un contenitore in materiale resistente, adatto a contenere e proteggere il recipiente secondario.

Page 12: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Contenitore secondario Contenitore secondario

Contenitore terziarioe piastre refrigeranti

Contenitore terziarioe piastre refrigeranti

Rack portacampioniRack portacampioni

Page 13: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

TempStickTempStick System Manager

System Manager

MissionStarter

MissionStarter

Page 14: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 15: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

RejectedRejectedOKOK

Page 16: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

LOGO

Page 17: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 18: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 19: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 20: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 21: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 22: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

1.È un criterio di accettabilità di trasporti a temperatura controllata

2.Permette una tolleranza nell’accettare trasporti con limiti di temperatura superati

3.Tiene conto dell’energia di attivazione propria di ogni prodotto biologico

4.È un indice di degrado del prodotto stesso

1.È un criterio di accettabilità di trasporti a temperatura controllata

2.Permette una tolleranza nell’accettare trasporti con limiti di temperatura superati

3.Tiene conto dell’energia di attivazione propria di ogni prodotto biologico

4.È un indice di degrado del prodotto stesso

Page 23: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Il Deperimento varia da sostanza a sostanza in base ad un parametro detto ENERGIA DI ATTIVAZIONE

Per un vasto numero di farmaci e alimenti il ∆H ècompreso tra 42 – 125 kJ/mole. Un valore medio di 83

è considerato appropriato per i campioni biologici

Il Deperimento varia da sostanza a sostanza in base ad un parametro detto ENERGIA DI ATTIVAZIONE

Per un vasto numero di farmaci e alimenti il ∆H ècompreso tra 42 – 125 kJ/mole. Un valore medio di 83

è considerato appropriato per i campioni biologici

Page 24: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 25: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 26: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 27: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 28: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 29: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

1

100

10000

1000000

anno

trasporti distretti

missioni

pazienti

provette

missioni 3990 4093 5822 7362

pazienti 114885 151814 172741 175238

provette 290398 451183 467103 479189

2009 2010 2011 2012

Page 30: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

luglioagosto

settembre

ottobre

novembre

totale

missioni

OK

MKT

NC

ET

Page 31: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

0,0

10,0

20,0

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0

luglio %

agosto %

settembre%

ottobre %

novembre%

OK

MKT

NC

ET

OK + MKT

Page 32: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

missioni 1261 1371 119 8 32

% 45,2 49,1 4,3 0,3 1,1

fino a 1htra 1h e

2htra 2h e

3holtre le

3herrore

94.3%

Page 33: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 34: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 35: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 36: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 37: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Clin Bioch 2012;45:688-90Clin Bioch 2012;45:688-90

Page 38: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Clin Bioch 2012;45:688-90Clin Bioch 2012;45:688-90

Page 39: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione
Page 40: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Clin Chem Lab Med 2012;50:1755-60Clin Chem Lab Med 2012;50:1755-60

Page 41: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Clin Chem Lab Med 2012;50:1755-60Clin Chem Lab Med 2012;50:1755-60

Page 42: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Clin Chem Lab Med 2012;50:1755-60Clin Chem Lab Med 2012;50:1755-60

Page 43: Adriano TasinatoAdriano Tasinato - F.I.Te.La.B · 2013. 2. 15. · Adriano TasinatoAdriano Tasinato ... del contenitore primario in posizione verticale, al fine di facilitare la formazione

Valu

tazio

ne

Ris

chio

Adesio

ne

politiche

sic

ure

zza

Com

unic

azio

ne

eff

icace

Form

azio

nePericoloPericolo

Teoria Swiss-CheeseThe dimensions of organizational changes for hospitals.Reason 2001

Teoria Swiss-CheeseThe dimensions of organizational changes for hospitals.Reason 2001

collabora

zio

ne