ADICONS DOSSIER Caminetti Termici

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  • 7/22/2019 ADICONS DOSSIER Caminetti Termici

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    Dossier

    Caminetti termiciper produrre calore domestico con la legna

    ProgettoRES & RUE Dissemination

    Realizzato daCEAR

    A cura di:

    Bruno VettrainoMaddalena CarlinoSimona Rosati

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    INDICE

    PREMESSA ................................................................................. 5

    1. IL LEGNO, FONTE ENERGETICA ECOLOGICA,

    RINNOVABILE ED ECONOMICA .................................................. 6

    1.1. Il legno fonte di calore a buon mercato................................................6

    1.2. Una fonte energetica abbondante e facilmente reperibile ....................7

    2. APPARECCHI E IMPIANTI

    PER IL RISCALDAMENTO DOMESTICO A LEGNA......................... 8

    2.1. Tipi di apparecchi per conformazione del focolare ...............................8

    2.2. Tipi di impianti in base al ritmo dimpiego ed alle modalit di utilizzo..8

    2.3. Tipi di impianti rispetto al mezzo diffusione calore ..............................9

    3. CAMINETTI E CAMINETTI TERMICI.......................................... 10

    3.1 Caminetto: componenti e funzionamento...........................................10

    3.2. Caminetto tradizionale.......................................................................11

    3.3. Caminetto ventilato............................................................................123.4. Caminetti integrativi di sistemi tradizionali di riscaldamento.............13

    3.5. Caminetto da incasso .........................................................................14

    3.5. Termocaminetto ad aria .....................................................................15

    3.6. Termocaminetto ad acqua..................................................................16

    4. STUFE ...................................................................................... 17

    4.1. Componenti e funzionamento ............................................................17

    4.2. Stufa caminetto ad aria a convenzione naturale.................................18

    4.3. Stufa caminetto ad aria a convenzione forzata.................................. 19

    4.4. Stufa a pellets ....................................................................................19

    5. DIECI REGOLE FONDAMENTALI

    PER IL PERFETTO FUNZIONAMENTO DEL CAMINETTO ............. 21

    6. INDIRIZZI UTILI ..................................................................... 22

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    Prima di affrontare il nucleo centrale della ricerca, che quello di presentareil Caminetto Termico ed i suoi affini quali macchine per produrre calore, si ritenuto necessario approfondire le tematiche connesse alla valorizzazione del

    combustibile legna da ardere, che una fonte energetica rinnovabile, valida intermini economici e di efficienza.

    In Italia si utilizza una considerevole quantit di legna da ardere, spessoper in forma tradizionale nei camini aperti, con poca efficienza e grandedispendio di calore. Luso della legna nei caminetti termici, invece, pu essereun valido mezzo per migliorare lefficienza energetica e valorizzare una impor-tante fonte rinnovabile.

    In questi ultimi anni si registrata una grande evoluzione, tecnologica e

    industriale degli impianti per la produzione di calore per il riscaldamento do-mestico. Il camino domestico sempre pi diventato una vera e propria mac-china per produrre calore, integrabile e sussidiario con i tradizionali impianti diriscaldamento.

    Questo processo stato determinato dal grande impegno e dalle risorsefinanziarie investite dalle Aziende produttrici nella ricerca di nuove tecnologiee di materiali innovativi.

    Il CEAR, il consorzio che riunisce le maggiori Aziende produttrici del settore, impegnato sia nella promozione delluso di queste macchine, che nella co-

    stante ricerca di apporti dal mondo scientifico per favorire levoluzione delleAziende consorziate. Il CEAR altres impegnato a realizzare progetti per so-stenere e valorizzare la produzione di legna da ardere e per promuoverne lacommercializzazione e la distribuzione su tutto il territorio nazionale, con par-ticolare riferimento alle grandi aree urbane.

    Premessa

    fotosintesi

    pioggia

    anidridecarbonica

    acqua

    acqua

    acqua + minerali

    ossigenocenere

    CALORE

    preparazione

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    1. Il legno, fonte energetica ecologica,

    rinnovabile ed economica

    Tab. 1 - Potere calorifico e caloreprodotto da alcuni tipi di combustibile

    1.1. Il legno fonte di calore a buon mercato

    Per gran parte della storia delluomo le fonti energetiche principali sono sta-te il legno ed lavoro degli animali, mentre le forme di impiego sono state ilcalore e lenergia meccanica. La nostra epoca invece caratterizzata dallusodei combustibili fossili e le forme di impiego sono principalmente il calore elelettricit.

    Quindi, oggi come nel passato, il calore la pi comune forma di impiegodellenergia, utilizzata in tutti i settori dellattivit umana.

    Per cercare di attenuare limpatto ambientale della produzione e delluso

    dellenergia, lUnione Europea ed i singoli Stati membri incentivano lutilizzodelle fonti rinnovabili (luce solare, vento, salti dacqua, biomassa) e luso effi-ciente dellenergia, anche con ladozione di misure di protezione dellambiente,lungo lintero ciclo della produzione di energia.

    La comparazione della legna da ardere con le altre fonti energetiche com-plessa; in ogni caso, pi a fondo si analizza limpatto complessivo, pi il legnorisulta essere vantaggioso in termini ambientali. Il legno infatti: una fonte energetica rinnovabile; presenta rischi pressoch nulli per lambiente durante la produzione, il tra-

    sporto e lo stoccaggio; consuma un terzo dellenergia grigia richiesta dal gasolio; produce, se correttamente utilizzato, emissioni comparabili a quelle del gas

    naturale, ma che non contribuiscono a creare leffetto serra perch fannoparte del ciclo naturale;

    sostiene il miglioramento dei boschi, dato che la raccolta della legna miglio-ra la convenienza economica delle utilizzazioni forestali e la sua correttaestrazione dai boschi avvantaggia lecosistema forestale;

    favorisce la cura e il miglioramento delle campagne, con la manutenzionedelle siepi campestri, delle fasce fluviali, degli alberi in genere.

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    1.2. Una fonte energeticaabbondante e facilmente reperibile

    LItalia un Paese ricco di boschi: secondo stime recenti i boschi ricopronocirca 9.000.000 di ettari, quasi un terzo del territorio italiano, ed ogni anno lasuperficie dei boschi si allarga di migliaia di ettari.

    Il volume degli alberi si accresce in media di 30 milioni di mc allanno, mentre,sempre in media, ne vengono raccolti solo 10 milioni mc. Ogni anno quindi ilcapitale legnoso depositato nei boschi italiani si accresce di circa 20 milioni di mcdi nuovo legno.

    I boschi possono essere coltivati per produrre legna da ardere o legname dalavoro. Anche quando i boschi vengono coltivati per produrre tronchi da lavoro,la corretta esecuzione delle pratiche selvicolturali produce grandi quantitatividi legna da ardere.

    Quando attuata seguendo le pratiche razionali della moderna selvicolturanaturalistica, la raccolta del legno dai boschi non unattivit distruttiva. Lavalorizzazione energetica del legno, anzi, uno strumento che permette diaumentare il valore complessivo dei boschi, rendendo interessante ed econo-mico proprietari coltivarli e gestirli in modo corretto.

    Oltre che nei boschi, il legno pu essere prodotto anche nei campi: le siepicampestri, gli alberi isolati, gli alberi e gli arbusti che crescono lungo i corsi dac-qua producono da sempre ingenti quantitativi di legno, destinato soprattutto adusi energetici. Il legno da bruciare deriva poi anche dai residui di molte colture

    agricole (alberi da frutto, pioppeti, ecc.), dalla potatura delle alberature stradali edel verde ornamentale, da prodotti di rifiuto (vecchi imballaggi e pallet).

    Una stima realistica fa ammontare a 30.000.000 di mc allanno la quantit dilegno disponibile in Italia che potrebbe economicamente essere raccolto ed utiliz-zato per fini energetici. Tra tutte le fonti energetiche rinnovabili, e CO2-neutrali, inItalia il legno quella con il pi grande potenziale di utilizzo a breve periodo.

    Le diverse caratteristiche della legna influenzano il rendimento della com-bustione. Bisogna pertanto conoscere il potere calorifico dei diversi tipi di le-gna. Per una resa migliore, la legna va spaccata in ciocchi: in tal modo lumidi-

    t al loro interno minore e la combustione migliore.

    Tab. 2 Potere calorico di alcuni tipi di legna

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    2.1. Tipi di apparecchi per conformazione del focolare

    Per apparecchi di combustione a legna si intendono quei generatori di calo-re, talvolta destinati anche alla cottura dei cibi, come i caminetti, i termo-caminetti e le stufecon tiraggio naturale e potenzialit inferiore a 35kw,alimentati a legna naturale o a bricchetti compressi senza additivi.

    La principale distinzione tra gli apparecchi di combustione a legna riguardala struttura del focolare che pu essere: aperto,ovvero senza alcuna chiusura della bocca chiuso,con ante o portelli a chiusura della bocca, capaci di resistere alle

    alte temperature.

    Vanno considerati a focolare aperto tutti gli apparecchi in cui i portellihanno prevalente funzione di parascintille e possono funzionare regolarmenteanche ad ante aperte.

    Sono invece apparecchi a focolare chiusoquelli in cui la delimitazionedel focolare ha il significato di separare nettamente il flusso di aria necessa-rio alla combustione (proveniente dallesterno attraverso la presa daria),da quello dellambiente interno. In questo caso, pur mantenendosi la vistadel fuoco, si raggiunge un notevole miglioramento del rendimento dellap-

    parecchio, evitando che laria calda dellambiente interno venga dispersaattraverso la canna fumaria. Per questi ultimi apparecchi lapertura delleante in vetro durante il funzionamento consentita solo per il rifornimentodi combustibile.

    2.2. Tipi di impianti in base al ritmo dimpiegoed alle modalit di utilizzo

    Rispetto alla frequenza con la quale vengono usati, gli impianti a legna per ilriscaldamento domestico si distinguono in impianti continui, se il calore vie-ne prodotto e distribuito in maniera costante e regolare per tutto il periodo delriscaldamento, e in impianti discontinui o intermittenti, se il calore vieneutilizzato in modo irregolare e/o per periodi saltuari.

    In base alla modalit di utilizzo, gli impianti di riscaldamento a legna posso-no assumere tre fondamentali denominazioni: Principali, se soddisfano da soli il fabbisogno di riscaldamento (ed even-

    tualmente di acqua calda sanitaria) di una unit immobiliare o di un edificio. Integrativi,se funzionano come supplemento (in aggiunta) o in parallelo

    (insieme) con altri apparecchi di combustione (ad esempio con caldaie che

    utilizzano altri tipi di combustibile). In questo caso, di solito, esistono dispo-

    2. Apparecchi e impianti

    per il riscaldamento domestico a legna

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    sitivi automatici che permettono allimpianto di prelevare calore da uno o piapparecchi secondo il fabbisogno.

    Di supplenza o di emergenza,se funzionano nelle mezze stagioni percompensare deboli abbassamenti della temperatura interna (cio quandosarebbe poco pratico o poco economico ricorrere al sistema principale), onei periodi pi freddi per aumentare il riscaldamento prodotto dallimpianto

    principale e neutralizzarne eventuali insufficienze momentanee.

    2.3. Tipi di impianti rispetto al mezzo diffusione calore

    Un ambiente interno offre condizioni di benessere che derivano dal rapportotra vari elementi (umidit, temperatura, velocit dellaria, ecc.). Le condizionidi benessere sono legate, in gran parte, al modo in cui il calore si propagaentro lambiente stesso.

    La combustione della legna produce un effetto termico che viene percepitodalle persone in relazione alle diverse forme con le quali gli impianti diffondonoil calore. Rispetto al mezzo con il quale il calore viene distribuito, si possonodistinguere tre tipi di impianti: radiante, ad aria e ad acqua.

    Con il sistema radiante(detto anche ad irraggiamento) funzionano gli apparecchidi combustione di pi antica origine, come il caminetto tradizionale aperto o la stufa inceramica. Il tipo di riscaldamento prodotto con il sistema radiante ha la stessa natura deiraggi del sole, si propaga cio sotto forma di raggi calorifici che, partendo dalla fiamma,arrivano direttamente sugli oggetti circostanti e visibili dalla fonte. In genere nessunapparecchio funziona esclusivamente per irraggiamento.

    La limitazione dei sistemi ad irraggiamento (cio poter riscaldare solo i locali in cuisono inseriti gli apparecchi) stata superata con ladozione dei sistemi ad aria. Essiproducono grandi quantit di aria calda aspirandola, con sistemi naturali o meccanici,dalle intercapedini poste a contatto con il focolare e soffiandola poi, riscaldata, non solonel locale dove posto il focolare, ma anche negli ambienti adiacenti. I sistemi ad ariahanno il vantaggio di produrre in brevissimo tempo negli ambienti condizioni di tempera-tura ottimali.

    I sistemi ad acquariscaldano il liquido entro una caldaia posta nel focolare e, facendolacircolare in apposite tubazioni isolate, possono riscaldare ambienti anche lontani dalla fontedi calore, ovvero posti su livelli diversi. Inoltre, i sistemi ad acqua sono molto validi perrealizzare soluzioni impiantistiche a riscaldamento radiante, (riscaldamento a pavimento, abattiscopa, a parete o a soffitto), che sono le migliori sotto il profilo della salute.

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    Gli apparecchi di combustione a legna di cui ci occupiamo in questo dossier,appartengono alle tipologie pi diffuse ed utilizzate negli ambienti residenziali.Ai tipi classici si sono aggiunti pi recentemente una serie di modelli e varianti

    che, riunendo pi caratteristiche e offrendo prestazioni aggiuntive, hanno ac-quisito anche denominazioni diverse e composite come termo-caminetto,stufa-caminetto, ecc.. Nelle descrizioni che seguono se ne tratteggiano lecaratteristiche pi interessanti.

    3.1 Caminetto: componenti e funzionamento

    Il caminetto un apparecchio di combustione a legna con fiamma a vistaimpiegato per:

    produrre calore utile al riscaldamento degli ambienti interni cuocere cibi produrre acqua calda ad uso domestico (con particolari dispositivi).

    Ai modelli tradizionali con focolare aperto, che privile-giavano la funzione darredo, lampia vista del fuoco o lacottura, si sono aggiunti di recente modelli innovativi afocolare chiuso particolarmente progettati per ottenerealti rendimenti nel riscaldamento e unnotevole risparmio di combustibile.

    Il caminetto moderno un manufat-to dotato di avanzate soluzioni tecnolo-giche sia nelluso dei materiali, sia perquanto riguarda gli accorgimenti di re-golazione ed i sistemi di combustione.La sua configurazione fondamentale sidiscosta di poco da quella originaria che,in sintesi, composta da un focolare

    (conformato in vario modo) collegato alla presa daria (peril prelievo, allesterno e/o allinterno delledificio, dellaria

    che serve alla combustione) e al camino (per lespulsionedei fumi allesterno delledificio).

    Il calore prodotto dalla combustione della legna sviluppa sopra il focolareuna colonna daria calda che, per effetto del suo minore peso specifico, sfruttala differenza di pressione rispetto allaria circostante e crea una depressioneche provoca un moto ascendente del fumo verso lalto. Poich il fumo pereffetto del combustibile bruciato contiene sostanze nocive per luomo (ossidiazoto, ossidi di zolfo, ossidi di carbonio), il camino ha limportantissimo compi-to di convogliarlo rapidamente, senza perdite, verso lo sbocco e di disperderlo

    in atmosfera senza pericoli di reflusso o di contaminazione.

    3. Caminetti e caminetti termici

    Caminetto in mate-riale cementizio-

    refrattario

    caminetto in mate-riale metallico

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    La seguente tabella riporta i principi e le condizioni corrispondenti allamigliore efficacia dello smaltimento dei fumi.

    camino

    raccordoal camino

    caminettoprefabbricato

    condotto di presadaria orizzontale

    griglia dipresa daria

    3.2. Caminetto tradizionale

    Il caminetto tradizionale un caminetto con focolare aperto, che fornisceprincipalmente calore in forma radiante e si ispira nella sua concezione e im-magine ai modelli del passato.

    Funziona prevalentemente per irraggiamento: una parte del calore prodottodalla combustione si diffonde nel locale direttamente, oppure riflesso dalbasamento e dalle pareti.

    Queste ultime, opportunamente sagomate e costituite da appositi materialirefrattari hanno anche la capacit di immagazzinare una certa quantit di ca-

    lore da restituire lentamente allambiente anche a fuoco spento.

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    Poich la parte pi abbondante del calore,sotto forma di aria calda, viene dispersa in-sieme ai fumi, questo tipo di apparecchio haun rendimento che raramente supera il 20%.

    I caminetti tradizionali sono utilizzati pre-

    valentemente da coloro che affidano al ca-minetto un ruolo simbolico, dimmagine odatmosfera.

    Sono costituiti da un semplice focolareaperto (sporgente o incassato nellamuratura), sormontato da una cappa, dallapresa daria e da un adeguato sistema di

    regolazione del tiraggio. Vengono prodotti con una vasta gamma di rivesti-menti, di ogni stile e tipo di materiale.

    3.3. Caminetto ventilato

    Il caminetto ventilato un caminetto a focolare aperto, che abbina allaproduzione di calore in forma radiante, una significativa generazione di ariacalda per mezzo di opportuni scambiatori di calore. Esso conserva aspetto,dimensioni e struttura portante del caminetto aperto tradizionale, al quale sonostate integrate speciali soluzioni per il riscaldamento dellaria.

    Sul basamento e sul fondo del focolare vengono ricavate delle intercapedini,

    oppure applicate delle lastre in ghisa a camera, nelle quali laria, prelevatadallinterno o dallesterno, circola riscaldandosi al contatto con le pareti dellin-tercapedine stessa e fuoriesce nel locale dalle bocchette posizionate in varipunti dellapparecchio, ovvero in punti adiacenti.

    Con questo apparecchio si possono raggiungere rendimenti sensibilmentesuperiori rispetto a quelli del caminetto aperto tradizionale e si possono riscal-dare interi locali con ridotti consumi di legna.

    Ne esistono tipi a circolazione naturale e a circolazione forzata. Inquesto secondo caso vi installato un

    ventilatore per aumentare la diffusio-ne e la quantit daria riscaldata.

    Molte ditte offrono questo caminet-to come modello base, al quale pos-sono essere applicati, anche succes-sivamente allinstallazione, vari dispo-sitivi (ventilatori, ecc.) per migliorar-ne o ampliarne le prestazioni. In essipossono anche essere installati i mo-

    delli da incasso.

    Caminetto aperto

    Caminetto ventilato

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    3.4. Caminetti integratividi sistemi tradizionali di riscaldamento

    Levoluzione delle tecnologie nel settore della fumisteria si arricchito, inquesti ultimi tempi, di alcuni strumenti importantissimi che stanno assumendouna straordinaria importanza nellevoluzione del tradizionale sistema di riscal-

    damento a legna attraverso il camino. Infatti possibile, come illustrato diseguito, aumentare il rendimento di un caminetto tradizionale aperto, che del 25%, a oltre il 70%.

    Sono diversi i sistemi che permettono di raggiungere questi risultati ottimalisia dal punto di vista dei rendimenti che dei consumi. Se ne indicano tre:

    Trasformare un tradizionale caminetto aperto in un caminetto termico

    mediante unapparecchio detto caminetto-stufa

    In questo modo si trasforma il camino tradizionale in un camino chiuso, lasciandone

    inalterata la struttura esistente e sfruttando non solo la funzionalit ritrovata ma lapotenza termica che questo pu cedere allambiente.La caratteristica di questi camini, altamente innovativi, che la camera di combu-

    stione, realizzata completamente in ghisa, permette di unire una grande stabilit ad unrapido accumulo di calore, fondamentale per lo scambio termico e quindi per la resacalorica ceduta allambiente.

    La porta di chiusura, realizzata con vetro ceramico, garantisce unottima tenuta ter-mica ed unalta sicurezza di funzionamento.

    Infine la doppia combustione permette la riaccensione dei fumi o gas incombustiottenendo due importanti risultati contemporaneamente: laumento del rendimento dicombustione in caldaia e la diminuzione dellemissione di monossido di carbonio in am-biente che permette di ottenere alti rendimenti coniugati con bassi consumi.

    Trasformare il vecchio camino

    in un vero e proprio impianto di riscaldamento ecologico

    Grazie alla doppia combustione, che ne aumenta il rendimento termico, e a un ade-guato sistema di canalizzazione dellaria, che ne pu diffondere lefficacia termica anchein unabitazione di oltre 90 m2, il camino diventa un impianto termico. Questa apparec-chiatura inseribile anche in camini preesistenti, e permette di regolare i fumi e i consu-mi senza dover intervenire sulle strutture murarie.

    Questi caminetti utilizzano laria come fluido termovettore e sono formati da una

    camera di combustione completamente in ghisa con chiusura in vetro ceramico.Utilizzare un caminetto-caldaia per agire in supporto

    al tradizionale sistema di riscaldamento domestico

    Lacqua calda prodotta che pu essere utilizzata nel medesimo sistema di riscalda-mento mediante termosifoni.

    Il caminetto-caldaia oltre a riscaldare i radiatori di tutta la casa, a produrre acquacalda e ad avere un elevata rapidit di risposta termica non rinuncia alla tradizionalevisione della fiamma come nel pi classico dei camini.

    Tale tecnologia pu a tutti gli effetti sostituire un impianto di riscaldamento tradizio-nale con indubbi vantaggi per lambiente, per i consumi e per gli eccezionale rendimenti

    che raggiungono quasi l80%.

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    3.5. Caminetto da incasso

    Il caminetto da incasso, detto anche caminetto-stufa, caminetto-cas-setto, inserto o da inserimento, un tipo di caminetto a focolare chiusoprivo di rivestimento, idoneo per essere collocato entro il focolare di caminiesistenti (tradizionali o ventilati), dei quali pu aumentare il rendimento anche

    di 3-4 volte.Laltissima resa (anche oltre il 70%), la lunga autonomia e la elevata poten-

    za termica, fanno di questo apparecchio una macchina veramente efficace an-che nei modelli di piccole dimensioni.

    Esso rappresenta la soluzione ideale per il potenziamento di camini tradizio-nali aperti in case di campagna e in abitazioni principali o secondarie, nellequali pu soddisfare le esigenze di riscaldamento di uno o pi locali. Inoltrepu essere utilizzato anche per la cottura di cibi.

    E costituito da un telaio contenitore in acciaio, rivestito internamente conlastre di ghisa o materiale ceramico refrattario per laccumulo del calore echiuso frontalmente da uno sportello apribile in vetro ceramico.

    Laria da riscaldare viene aspirata da uno odue ventilatori attraverso delle prese dariaposte sul fondo (nel caso di aria esterna) osul fronte (nel caso di aria interna) dellap-parecchio.

    Laria, passando a contatto con le piastre inghisa, si surriscalda e viene quindi soffiata nellastanza attraverso le bocchette superiori, op-pure convogliata in stanze adiacenti tramitecanalizzazioni isolate.

    In quest ultimo caso, quando viene utilizza-ta solo aria interna, conviene dotare le portedei locali riscaldati di griglie per il ritorno dellaria verso il focolare.

    Con appositi pomelli si pu regolare la combustione e variare la quantit

    daria immessa nel locale.Nei modelli pi evoluti il giro daria interno al focolare studiato in modo da

    ottenere la combustione secondaria e la continua pulizia del portello di ve-tro dallinterno.

    Per una corretta installazione bisogna lasciare unintercapedine daria fra lepareti del focolare e linvolucro dellapparecchio; la fessura risultante sul frontedel focolare va chiusa con una cornice in metallo traforato.

    Per contenere le dispersioni di calore il soffitto del vecchio focolare va

    coibentato con un pannello isolante.

    Caminetto da incasso

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    L allacciamento alla canna fumaria si realizza infilando entro questultimaun breve tratto di tubo metallico, avendo cura di otturare le fessure dovute allaeventuale differenza di diametro fra i due condotti, con una flangia di tampo-namento per impedire leventuale ritorno di residui della combustione sullin-serto e nellambiente interno.

    3.5. Termocaminetto ad aria

    Il termocaminetto ad aria un caminetto a focolare chiuso, costruito inmateriale metallico (monoblocco). Il rendimento di questi apparecchi supera il70%, con potenze termiche che arrivano, nei modelli pi grandi, oltre le 20.000chilocalorie. Se sono stati isolati correttamente, possono riscaldare ambienti didiscreta cubatura.

    Il consumo di legna, a parit di resa calorica , inferiore di circa 2/3 rispettoal caminetto tradizionale aperto.Ulteriori migliori prestazioni si ottengono daimodelli appositamente studiati per bruciare legna in modo ecologico, a bassoinquinamento, nei quali possibile la combustione secondaria: in questicasi il rendimento pu toccare l80%.

    Si tratta di un caminetto con struttura portante interamente in metallo: il telaioe lo scambiatore di calore sono in acciaio, mentre il focolare pu essere in ghisa oin altri materiali refrattari per accumulare calore e cederlo anche a caminettospento. E dotato di un portello anteriore in vetro, apribile a saliscendi o ad anta.

    Il flusso daria che serve alla combustione viene prelevato da una bocchetta

    esterna, pu essere regolato mediante valvola di tiraggio e fuoriesce insiemeai fumi della combustione dalla canna fumaria, Il flusso daria che serve alriscaldamento invece, dopo essere entrato nellapparecchio da appositebocchette, si riscalda nello scambiatore di calore con lo stesso sistema descrit-to per i caminetti ventilati, fuoriesce surriscaldato e viene soffiato con ventila-

    tori da apposite bocchette poste nello stesso locale ove installato lapparecchio. Con particolari canalizzazioni, op-portunamente isolate, si possono riscaldare anche ambientilontani dal focolare.

    Lapertura della finestra in vetro aziona meccanicamenteuna valvola che, modificando il tiraggio, impedisce che ilfumo si propaghi nellambiente. Ciascun apparecchio cor-redato da una serie di accessori installabili a richiesta (ter-mostati, termosonde, serrande automatiche, quadri di con-trollo, ecc.), che riducono al minimo le operazioni di regola-zione.

    Alcuni modelli, in particolare, sono dotati di un sensoretermostatico che spegne il ventilatore quando la temperaturadellaria nellintercapedine del caminetto scende sotto i 40-50C, evitando di soffiare nelle stanze aria troppo fredda.

    Termocaminetto

    ad aria

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    3.6. Termocaminetto ad acqua

    Iltermocaminetto ad acqua, (detto anche caminetto-caldaia), una evolutatrasformazione del caminetto tradizionale e accoppia il vantaggio di mantenere lasuggestiva visione della fiamma nel focolare (attraverso portelli dotati di ante invetro ceramico), con la capacit di sottrarre alla combustione una notevole quan-

    tit di calore per riscaldare lacqua di un impianto a termosifoni.Il rendimento di questi apparecchi a focolare

    chiuso molto elevato e pu raggiungere livellidel 70-80%, di cui i 3/4 vengono ceduti allacquadellimpianto, mentre lenergia termica rimanenteviene fornita per irraggiamento allambiente dove ubicato il caminetto. In commercio vi sono mo-delli con potenzialit che vanno dalle 10.000 alle29.900 chilocalorie/ora in grado di riscaldare an-

    che unit immobiliari di notevoli dimensioni.Alcune ditte producono anche speciali scalda-

    acqua, da inserire nella cappa o sopra la caldaiadel caminetto, che possono funzionare sia abbina-ti a questultimo, che indipendentemente.

    Lapparecchio predisposto per essere posizionato entro appositi manufatti intutto simili ai caminetti tradizionali, ed costituito da due fasci di tubi (o serpentine),luno posto sopra la zona di fuoco per assorbire il calore della viva fiamma e l altrosul basamento del focolare per recuperare il calore delle braci e delle ceneri che si

    mantengono calde per un po di tempo anche a fuoco spento.

    Il funzionamento del termocaminetto, per quanto riguarda accensione, re-golazione del tiraggio e della combustione, pulizia e manutenzione, del tuttoanalogo a quello di un caminetto comune.

    Limpostazione della temperatura nellambiente si effettua per mezzo di unacentralina elettronica che permette sia di scegliere la quantit di calore deside-rato nei locali, sia di rilevare i principali parametri di funzionamento dellappa-recchio (temperatura, pressione dell acqua, ecc. ).

    La circolazione dellacqua nellimpianto di riscaldamento avviene di normacon lausilio di pompe che possono inviarla rapidamente anche a stanze moltolontane dal caminetto e/o poste su livelli diversi.

    Termocaminetto ad acqua

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    4. Stufe

    4.1. Componenti e funzionamento

    La stufa un apparecchio di combustione a legna con focolare generalmente

    chiuso (con o senza vista del fuoco). Fornisce calore in forma radiante, inproporzioni diverse in relazione alle caratteristiche costruttive e allo schema difunzionamento adottati.

    E utilizzata principalmente per il riscaldamento degli ambienti, per cucinareo scaldare cibi (in misura pi ridotta), per produrre acqua calda ad uso dome-stico (con particolari dispositivi).

    I vari tipi di stufa, al contrario del caminetto, possono risultare alquantodifferenti fra loro in relazione alle concezioni costruttive, alle dimensioni ed aimateriali che le compongono. In generale sono costituite da:

    1. una presa daria,con condotti o aperture per lafflusso daria al focolare;

    2. una camera di combustione,cio un focolare composto di materiali ad alta resi-stenza termica, comunicante con il sistema di prelevamento dellaria e con quello dievacuazione dei fumi;

    3. i giri di fumo, cio camere comunicanti posizionate nel corpo della stufa, fra il foco-lare e il raccordo fumario. In esse vengono convogliati i prodotti della combustione

    per sottrarre calore ai fumi, accumularlo e cederlo poi allambiente per radiazione e/oconvezione;

    4. intercapedini, ricavate a ridosso del focolare o ai giri di fumo, che servono a riscal-dare laria per contatto ed a immetterla nellambiente per convezione.

    La diversit della stufa rispetto al caminetto risiede nella disponibilit diampie superfici di scambio termico con lambiente, per la diffusione del caloresia in forma radiante sia per convezione.

    Le stufe ispirate alle forme tradizionali privilegiano la forma di diffusioneradiante del calore. Esse sono realizzate con materiali che accumulano nellaloro massa grandi quantit di calore (alta inerzia termica), da restituire poi conlentezza ai locali.

    Funzionano invece prevalentemente per convezione, i modelli di pi recenteconcezione, nei quali lampia vista del fuoco, entro camere di combustionechiuse da portelli di vetro, associata ad una abbondante produzione di ariacalda. Laria calda pu venire diffusa negli ambienti sia gradualmente per motonaturale (convezione naturale), oppure pi velocemente (convezione forzata)con luso di elettro-ventilatori.

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    4.2. Stufa caminetto ad aria a convenzione naturale

    La stufa caminetto a convenzione naturale stata recentemente sotto-posta ad una serie di modifiche determinate da ragioni tecniche, normative edi efficienza, trasformandosi in stufa-caminetto e fondendo insieme i due si-stemi di riscaldamento. Essa abbina infatti le caratteristiche del caminetto (fun-

    zionamento per irraggiamento, vista del fuoco), con quelli tipici della tradizio-nale stufa ad aria calda (funzionamento prevalente per convezione, maggiorepossibilit di regolazione del calore, svincolamento dalla struttura muraria,combustione secondaria).

    La stufa-caminetto dotata di una serie di accorgimenti costruttivi e di disposi-tivi di funzionamento che le forniscono in sintesi le seguenti caratteristiche:

    pochissimo ingombro nel locale; ampia vista del fuoco;

    poche dispersioni termiche; bassi consumi; utilizzazione della combustione secondaria per il recupero di calore; superficie esterna protetta contro le ustioni; scarico fumi con possibilit di collegamento sia dalla parte superiore che da quella

    posteriore dellapparecchio; possibilit di utilizzo del calore per il riscaldamento o la cottura di cibi in particolari

    vani (forni o scaldavivande) posizionati sopra il focolare; ampia gamma di rivestimenti con materiali, colori e design ispirati sia alla tradizione

    che allo stile contemporaneo.

    Lapparecchio costituito fondamentalmente dalle seguenti parti:

    telaio portante in acciaio o ghisa; prese distinte dellaria primaria (comburente) e dellaria per il riscaldamento dellam-

    biente; focolare chiuso con braciere in ghisa, deflettori o rivestimento in ghisa o in materiale

    ceramico, porta in vetro ceramico; intercapedini per la convezione dellaria tra il focolare e il rivestimento esterno; raccordo fumario;

    rivestimento esterno ceramico e/o in acciaio;

    Il funzionamento prevede la possibilit di afflusso dellaria al focolare siadirettamente dallesterno, con appositi condotti collegati alla presa daria, siadallinterno del locale. La produzione di aria calda avviene per convezione na-turale entro lintercapedine tra focolare e rivestimento. Questultimo assorbeed accumula energia termica dallaria surriscaldata per contatto e la irradia poiallambiente circostante.

    La diffusione dellaria calda avviene invece attraverso griglie o aperture rica-vate nella parete alta degli apparecchi.

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    Stufa ventilata(a convezione)

    4.3. Stufa caminetto ad aria a convenzione forzata

    Questi apparecchi sono nati per aumentare efficienza e prestazioni dellastufa-caminetto a convezione naturale, mediante labbinamento con elettro-ventilatori.

    La stufa-caminetto a convezione forzata, oltre alle prestazioni di quella aconvezione naturale, ha il vantaggio di poter riscaldare i locali con maggiore velo-cit ed omogeneit, compresi quelli lontani dalla stufa e/o posti su altri piani.

    I componenti sono gli stessi del modello precedente con laggiunta di:

    uno o pi elettro-ventilatori capaci di trattare ingenti volumi daria (anche alcunecentinaia di metricubi/ora);

    sonde termostatiche; dispositivi elettronici di controllo e di comando.

    Taluni modelli dispongono di kit di accessoricon i quali possibile attrezzare gli appa-recchi a convezione naturale anche in un secondo momento.

    Il principio di funzionamento del tutto simile a quello del modello a conve-zione naturale. Quando la temperatura dellaria, rilevata da apposite termosonde,rientra entro i parametri programmati, mediante dispositivi elettronici auto-

    matici o radiocomandi si attivano uno o pi ventilatorigeneralmente collocati nella parte inferiore dellappa-recchio. A seconda dei tipi e dei modelli, il flusso forza-to di aria calda pu essere immesso nellambiente dal-

    lalto o dal basso.

    Pu anche essere convogliato entro apposite cana-lizzazioni isolate e distribuito negli ambienti attraversopareti, solai, intercapedini, ecc., per venire immesso inlocali adiacenti. In questo caso opportuno che le por-te dei vani interessati siano dotate di opportune aper-ture (griglie di ripresa) per consentire il riflusso del-laria verso il generatore.

    4.4. Stufa a pellets

    La stufa a pellets un tipo particolare di stufa-caminetto automatica confuoco a vista, lunga autonomia e alto rendimento, funzionante con combustibi-le legnoso in forma di ovuli di legno (pellets). Ne esistono due distinte versioni:

    stufa a pellets ad ariache fornisce calore utile prevalentemente in forma radiante eil rimanente per convezione;

    stufa-caldaia a pelletsche riscalda acqua per il riscaldamento degli ambienti e peruso sanitario, applicando un adeguato scambiatore.

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    Stufa a pellets

    La lunga autonomia (fino a 100 ore di funzionamento) resa possibile dal-lutilizzo di combustibile di pezzatura omogenea che viene prelevato dal serba-toio (con capienza di oltre 50 kg di pellets), dosato e immesso nel focolare daun dispositivo completamente automatico. Previa opportuna regolazione, pufunzionare anche con legna di piccola pezzatura.

    La stufa-caldaia a pellets richiede lallacciamento ad un canna fumaria tradi-zionale. In ogni caso per smaltire i prodotti della combustione dobbligoattenersi alle istruzioni del costruttore.

    Lapparecchio composto da un focolare in ghisa ad alto spessore o in ma-teriale ceramico refrattario, le cui pareti funzionano anche da volano termico inmodo del tutto simile alle stufe-camino o ai termo-caminetti.

    Nei tipi ad irraggiamento, entro uno scambiatore di calore adiacente al foco-lare, per mezzo di un ventilatore, viene soffiata dellaria che, riscaldata percontatto, viene poi diffusa nei locali per convezione.

    Nei tipi a caldaia invece circa il 70% del calore prodotto dalla combustioneviene ceduto allacqua del circuito dei termosifoni.

    La gestione dellapparecchio avviene attraverso:

    il caricamento, che si effettua versando il combustibile nel serbatoio che si trovadietro il focolare

    laccensione, che avviene di norma attraverso un innesco di tipo elettronico (senzabisogno di fiammiferi o accendifuoco)

    la regolazione, che viene effettuata per mezzo di una centralina elettronica chepermette di programmare la quantit di calore da erogare e le fasce orarie di riscalda-mento giornaliero e settimanale.

    Dopodich la stufa continua a funzionare in completo automatismo, intera-gendo con tutti i parametri della com-bustione, fino alleventuale spegni-mento in caso di assenza di ricarica.

    La manutenzione deve essere ese-guita con accuratezza e consiste nelrimuovere periodicamente dalle pa-reti dello scambiatore di calore e dalletubazioni interne eventuali tracce difuliggine e residui di combustione,per mezzo di idonei attrezzi o di ap-positi comandi. Alcuni modelli sonodotati di ciclo periodico programma-to di autopulizia.

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    5. Dieci regole fondamentali

    per il perfetto funzionamento del caminetto

    1. La presa daria comburente deve essere collegata con lesterno o con un locale

    pi ventilato, per permettere il costante ricambio di ossigeno allinterno dellam-biente, una perfetta combustione della legna e di conseguenza un maggior svi-luppo di calore.

    2. Per congiungere il caminetto con la canna fumaria (che non si trova sulla verticaledel caminetto stesso) si devono usare raccordi con una inclinazione non superiore a45 gradi, meglio se di 30 gradi, senza stozzature e spigoli interni.

    3. Anche il raccordo tra la cappa e il condotto principale deve avere una inclinazionecostante (max 45 gradi) e non presentare n spigoli, n strozzature.

    4. I raccordi devono essere in acciaio alluminato e coibentanti con lana di roccia.Lacciaio alluminato, per le sue caratteristiche termiche, offre una facile installazionee le migliori garanzie di resistenza alla corrosione. Sono assolutamente da evitaretubi corrugati internamente.

    5. Per ottenere un perfetto tiraggio occorre una canna fumaria libera da ostacoli comestrozzature, deviazioni, ostruzioni. Eventuali deviazioni devono essere effettuate pre-feribilmente in prossimit del comignolo.

    6. E consigliabile l uso di canne fumarie coibentate in materiale refrattario a pareteliscia. Quelle a sezione circolare sono preferibili rispetto a quelle a sezione quadrata

    o rettangolare. La sezione della canna fumaria dovr essere adeguata alle esigenzedel camino e mantenersi costante per tutta la sua altezza: pi alta la canna fumariamigliore il tiraggio. Lacciaio zincato, il fibrocemento e i tubi corrugati internamentesono materiali da evitare per la costruzione della canna fumaria.

    7. Ogni caminetto o stufa deve avere una propria canna fumaria indipendente perevitare inconvenienti nel tiraggio. In caso di presenza di pi canne fumarie sul tetto,queste devono essere poste ad almeno 2 m di distanza tra loro e con un minimo di40 cm di differenza daltezza.

    8. Per facilitare la dispersione dei fumi, anche in presenza di forti venti orizzontali, sonopreferibili i comignoli con profili alari e con la sezione di passaggio dei fumi in uscitarispetto alla sezione della canna fumaria.

    9. Per prevenire eventuali ritorni di fumo, luscita della canna fumaria non deve averenessun ostacolo (alberi o fabbricati) per un raggio di almeno 8 m. Inoltre il comigno-lo deve essere posto ad una altezza di almeno un metro sopra il colmo del tetto.

    10. La presenza di due diverse canne fumarie nello stesso locale o di una tromba di scalepu essere motivo di cattivo funzionamento di un caminetto. In questi casi infatti sipossono creare fenomeni di depressione dellaria ed opportuno predisporre la chiu-

    sura delle aperture interessate.

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    CAMINETTI MONTEGRAPPAVia A. da Bassano, 7/9 - 36020 POVE DEL GRAPPA (VI)Tel. 0424.800500 - Fax 0424.800590www.caminettimontegrappa.it

    e-mail [email protected] PIAZZETTAVia Montella, 22 - 31010 CASELLA DASOLO (Treviso)Tel. 0423.5271 - Fax 0423.55178www.gruppopiazzetta.come-mail [email protected]

    PALAZZETTI - Palazzetti Lelio S.p.A.Via Rovaredo, 103 - 33080 PORCIA (Pordenone)Tel. 0434.922922 - Fax 0434.922355www.palazzetti.ite-mail [email protected]

    AMIATA CAMINETTI53020 BAGNI S. FILIPPO (Siena)Tel. 0577.872991 - Fax 05577.872896www.amiatacaminetti.ite-mail [email protected]

    MCZ S.p.A.Via Oberdan, 86 - 33070 VIGONOVO DI FONTANAFREDDA (Pordenone)Tel 0434.599599 - Fax 0434.599598www.mcz.ite-mail [email protected]

    VIBROK CAMINETTI

    Via Palianese Sud km 4500 Localit Cervinara - 03018 PALIANO (Frosinone)Tel. 0775.570010 - Fax 0775.532000www.vibrk.ite-mail [email protected]

    CAMINI WIERERVia Fontanelle, 5 - 37055 RONCO ALLADIGE (Verona)Tel. 045.6608333 - Fax 045.6608300www.caminiwierer.come-mail [email protected]

    CLAM - Soc. Coop. a.r.l.Zona industriale - 06055 MARSCIANO (Perugia),

    Tel. 075.874001 - Fax 075.8740031www.clam.ite-mail [email protected]

    CMM Costruzioni Meccaniche Meola srlZona Industriale - 86026 MORCONE (Benevento)Tel. 0824 957407 - Fax 0824 955914www.cmmsrl.ite-mail: [email protected]

    ETA Camini Italia s.a.s.Zona Industriale - Via Filettone, 7 - 81011 ALIFE (CE)Tel. 0823 787217 - Fax 0823 783402

    www.etakamini.ite-mail: [email protected]

    6. Indirizzi utili

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    VULCANO srlVia Grignano, 3 - 83031 ARIANO IRPINO (AV)Tel. e fax 0825 891311www.vulcanocaldaie.ite-mail: [email protected]

    FAMAR Brevetti srl

    Localit corridoio, stab. Famar - 81050 Pietravairano (CE)Tel. 0823 984213 / 984003 - Fax 0823 984819www.famarbrevetti.come-mail: [email protected]

    CTMZona Industriale Case Nove - 82035 SAN SALVATORE TELESINO (BN)Tel. 0824 948600 - Fax 0824 [email protected]: www.ctm-termocamini.com

    DIMORAVia Manin, 35 - 30026 PORTOGRUARO (VE)

    Tel. 042175778KINGFIRE CAMINETTIVia Montegrappa, 19 - 20060 TRUCAZZANO (MI)Tel 02950731

    JOLLY-MECVia Fontana 2 - 24060 TELGATE (BG)Tel.035830247

    LA BOTTEGA DELLA PIETRAVia Madonetta - 36024 NANTO (VI)Tel 0444639032

    PIETRA MAROCCOVia Manzoni 32 - 73020 CURSI (LE)Tel.0836331178

    PIROSVia Cesare Cant 63 - 23887 OLGIATE MALGORA (LC)Tel 0395320110

    WARMY NORDVia Milano 74 - 23899 ROBBIATE (LC)Tel. 039510473

    CAMINETTI BERTUCCIVia Radici Nord 118A - 40014 CASTELLARANO (RE)Tel 0536 850175

    ITALIANA RADIATORIP.zza della Serenissima 20 - 31033 CASTELFRANCO VENETO (TV)Tel 04237174

    CELSIUS ITALIACorso Emanuele Filiberto 8 - 23900 LECCOTel 0341220376

    CASTELMONTE

    Via Vicinale di Parabiago 14 - 20014 NERVIANO (MI)Tel 0331580064

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    DAL ZOTTOVia Morano I - 36030 LEV DI MONTOCCHIO PREC. (VI)Tel 0445334111

    LA CASTELLAMONTE R.P.Via Cesari - 10081 CASTELLAMONTE (TO)Tel 0124581690

    REFFRATTARI REGGELLOVia Caselli alla Fornace 213 - 50066 REGGELLO (FI)Tel 055868069

    SIDEROSVia dellIndustria, 87 - 41038 SAN FELICE DEL PANARO (MO)Tel 053586611

    TULKIVIVia G.di Vittorio 9 - 39100 BOLZANOTel 0471201616

    ERMANNO VANDIVI

    Via Per Maran.4334 - 41028 SERRAMAZZONI (MO)Tel 0536953512

    BRIANESE MARMIVia Ponte Chiusella 5 - 10090 ROMANO CANAVESE (TO)Tel 0125637066

    LA NORDICAVia Summano 66/a - MONTECCHIO PRECALCINO (VI)Tel 0455804000

    LINCARVia Fermi 5 - 42046 REGGIOLO (RE)

    Tel.0522972260

    MONT-EXPORTVia G.Pastore 54/56 - 31029 VITTORIO VENETO (TV)Tel 0438940710

    OEKOTHERMVia Pinzago 17/5 - 39042 BRESSANONE (BZ)Tel 0472802090

    SCANDINAVIA DESIGNVia Europa 68 - 25062 CONCESIO (BS)Tel 0302004300

    LARTISTICOVia Nazionale 2 - 25080 RAFFA DI PUEGNAGO (BS)Tel 0365 654044

    SELKIRKVia S.Cornelia km 0,800 - FORMELLO (RM)Tel 069075160