Addio 2008, In ricordo di Giorgio Nugnes anno orribile · di Antonio Supino 80126 NAPOLI Via...
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PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO VIII N° 10 DICEMBRE 2008
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L
a tragica morte dell’assessore Gior-
gio Nugnes ha chiuso un anno terri-
bile: è un tragico evento che ha get-
tato nello sconforto il nostro quartiere. E’
stato veramente un anno nero il 2008: si è
aperto con la rivolta contro la discarica e si
è chiuso con la scomparsa di uomo, che ha
profuso un grande impegno per Pianura e
per Napoli. Nel mezzo altri avvenimenti
che hanno segnato negativamente il quar-
tiere e cioè le aggressioni agli immigrati di
via Dell’Avvenire e l’inchiesta sui fatti di
gennaio, inchiesta che ha scatenato un ter-
remoto e che, secondo molti, è all’origine
della morte di Giorgio Nugnes. La notizia
del suicidio di Nugnes ci ha veramente
sconvolti: pur sforzandoci non riusciamo a
darci una spiegazione, a trovare una moti-
vazione per quel gesto. Chi lo ha conosciu-
to non riesce a darsi pace: una persona for-
te, piena di vita e di passione. Un uomo
che mai avrebbe dato un dolore alla fami-
glia ed ai figli, una persona sempre dispo-
nibile e pronta a mettersi al servizio degli
altri e del quartiere. Cosa può averlo spinto
a togliersi la vita? Anche io non so darmi
una spiegazione, non so trovare un perché.
Non sono in grado, nessuno forse lo è.
Aveva paura, si sentiva perseguitato dalla
Magistratura, aveva il timore di un'altra in-
chiesta, si sentiva abbandonato dalla politi-
ca: ognuno sta cercando di capire, di spie-
gare o di trovare un colpevole.
> segue a pagina 3
di Margherita Balestrieri
S
abato 29 novembre, la comunità di
Pianura è stata scossa da una notizia
agghiacciante: l’assessore comunale
Giorgio Nugnes, sotto inchiesta per i taffe-
rugli organizzati in seno alla rivolta popola-
re contro la riapertura della discarica di Pi-
sani dei mesi scorsi, si era tolto la vita. Solo
un gesto così estremo ed efferato ha fatto
comprendere a tutti il dramma umano che
l’assessore stava vivendo da ormai diverse
settimane; quanto tragico e al contempo in-
sopportabile fosse per lui vedersi allontana-
to dal suo incarico istituzionale e dal suo
quartiere, dove – come tutti sanno per deci-
sione dei giudici – poteva risiedere solo per
alcuni giorni alla settimana.
> segue a pagina 3
L’associazioneantiracket incontra il
Cardinale Sepe
Palasport: è tutto fermo
Attualità
Politica
p ag i na 6
Dolore e sgomento nel quartiere per la scomparsa di Giorgio Nugnes
p ag i na 5
Addio 2008,anno orribile
In ricordo di
Giorgio Nugnes
In migliaia all’ultimo saluto: amici, politici e tanta gente comune
PianuraDICEMBRE 2 0 0 822 Il Corriere di
ELENCO AZIENDE CONSUMO
CRITICO PIANURA
Il primo elenco selezionato di imprese
pizzo-free è costituito da 146 imprese.
40 imprese sono di Pianura. Pubbli-
chiamo l’elenco delle imprese pizzo-
free di Pianura, l’elenco completo è
presente sui siti: www.antiracket.it e
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Consumo Critico: il primo elenco dei negozi pizzo-freeLe associazioni Antiracket napoletane hanno presentato il progetto “Consumo Critico”, uno strumento potenzialmente molto utile per aiutare le impresesane dei nostri territori a trovare la forza ed il coraggio di liberasi dal forte condizionamento mafioso cui sono da anni assoggettati. Presentato un primoelenco di imprese che dichiarano apertamente di non pagare il pizzo. In questo modo si da un valido incoraggiamento a tutte le altre centinaia e migliaiadi imprese sane che oggi possono uscire allo scoperto e allearsi in una sana e vantaggiosa alleanza, non solo con i propri colleghi imprenditori, ma anchecon tutta la società civile contro la camorra.
PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 833
> segue dalla prima
L
e persone che lo conosceva-
no meglio, assicurano che
nelle ultime settimane non era
più la persona che tutti conosce-
vamo: depresso, smagrito e tal-
volta “assente”. Non so cosa dire,
l’unica cosa che mi sento di dire
è che sicuramente soffriva perché
percepiva, a torto o a ragione, un
isolamento insopportabile e ini-
quo. Nell’ultimo anno l’ho in-
contrato spesso per avere infor-
mazioni sui vari progetti che sta-
va portando avanti per Pianura: il
“Contratto di Quartiere”, i canali
circondariali, etc. Progetti che lui
aveva fortemente voluto e che
l’Amministrazione Comunale,
anche per onorarne la memoria,
deve portare a termine nel mino-
re tempo possibile. Dovevamo
incontrarci il giorno di “san Gen-
naro” ma poi a causa di un con-
trattempo non riuscimmo a ve-
derci.
Spostammo l’appuntamento alla
settimana successiva ma, una
volta per un motivo, una volta
per un altro, non riuscimmo ad
incontrarci. Poi venne il 6 otto-
bre, con gli arresti domiciliari,
l’auto-sospensione dalla carica di
Assessore, le successive dimis-
sioni, il tragico epilogo di sabato
29 novembre. In questo periodo
avevo pensato diverse volte di
chiamarlo, per salutarlo e chie-
dergli dei “suoi progetti” che, co-
munque, si stavano realizzando
per Pianura. Sicuramente gli
avrebbe fatto piacere. E’ questo il
mio grande rimpianto.
Antonio Di Maio
> segue dalla prima
I
suoi concittadini sanno
benissimo che la forza
di Giorgio Nugnes, in
quanto politico, ma anche
come uomo, consisteva
proprio nel viscerale e for-
te legame col territorio di
Pianura, dove era nato e
dove, prima dell’inchiesta,
viveva con la sua famiglia.
Nel quartiere era conosciu-
to da tutti, dai suoi sosteni-
tori come dai suoi osteg-
giatori, ancor prima del-
l’ultima e clamorosa vitto-
ria elettorale alle ammini-
strative del 2006 che gli
aveva procurato, meritata-
mente, la prestigiosa carica
di assessore comunale.
Tutti lo conoscevano per-
ché non poteva essere di-
versamente. Giorgio Nu-
gnes era presente a ogni
manifestazione, evento e
incontro che riguardasse il
quartiere; sia quelli ufficia-
li presenziati da altre auto-
rità sia quelli organizzati
anche da pochi cittadini
per discutere di questioni e
problematiche quotidiane.
Le richieste e gli interventi
di aiuto che arrivavano alla
scrivania dell’assessore
ogni giorno erano innume-
revoli e, nonostante, non
riuscisse a risolvere i pro-
blemi di tutti, era sempre
pronto ad ascoltare e ad
essere presente laddove
fosse invitato. Non sono
queste parole di circostan-
za poiché, malgrado inevi-
tabili dissapori con alcuni
suoi concittadini, nessuno
può smentire la disponibi-
lità all’ascolto di Giorgio
Nugnes e, quindi, la sua
completa dedizione all’at-
tività politica che lo rende-
va un vero e instancabile
stacanovista. Nonostante il
suo carattere forte di tra-
scinatore di folle, non ce
l’ha fatta a sostenere il pe-
so schiacciante delle diffi-
coltà e delle privazioni che
avrebbe dovuto affrontare
e il suo gesto estremo e
tragico ha rivelato una sen-
sibilità che molti, forse,
non avevano mai scorto in
lui. Sensibilità senza la
quale avrebbe potuto fare
come i tanti “Mastella” che
la domenica pomeriggio si
mettono un ridicolo cap-
pello in testa e se ne vanno
allo stadio a fare le “veli-
ne”. Tutto questo non gli
apparteneva, probabilmen-
te, non era nel suo caratte-
re e ha preferito soccombe-
re o, forse, in quel momen-
to estremo in cui il suo do-
lore ha toccato il fondo,
non ha nemmeno scelto.
Come si può scegliere una
cosa del genere…
Alla famiglia e ai suoi cari
queste sono le parole di
consolazione che chi scrive
si sente di dare: come si
muore di cancro, come si
perde la vita in un inciden-
te automobilistico, come si
spezza repentinamente la
vita in un attacco cardiaco,
così si muore anche in
questo modo. E’ incom-
prensibile, è ingiusto. Pur-
troppo la Natura, in questi
casi spietata matrigna, ha
previsto per alcuni uomini
anche un epilogo così tra-
gico e, al contempo, dolo-
rosamente straziante e la-
cerante per chi sopravvive
a tale dramma.
Dolore e sgomento nel quartiere per la scomparsa di Giorgio Nugnes
In ricordo...
Addio...Nugnes con Ciriaco De Mita
S
arebbe facile
cadere nell’a-
giografia, in
un ricordo che sa-
prebbe di panegiri-
co post mortemquando si parla di
un amico, Giorgio
Nugnes a poche ore
di distanza dalla sua
morte così tragica.
Mi si chiedono po-
che battute ed io
provo a farne breve-
mente un ritratto per
quello che appariva
a me, per i senti-
menti che a me su-
scitava e a farlo con
franchezza, ammi-
razione e rabbia. In-
tanto, quasi prima
che tutto il resto,
prima di essere as-
sessore, marito, pa-
dre, persino prima
di essere uomo, era
pianurese. Lo era
visceralmente, fino
al midollo. Lo era
con tutte le qualità
che ciò comporta
ma anche con alcuni
limiti che ne deriva-
no. Era radicato co-
me un albero alla
sua gente e alla sua
comunità e la sua
gente e la sua co-
munità erano tutto
per lui. Se si associa
un’incondizionata
passione per la poli-
tica, e so bene cosa
significa, la sua pia-
nuresità viscerale ri-
conduceva la politi-
ca a strumento di
radicamento territo-
riale. Ciò implicava
che ogni attenzione
era rivolta al territo-
rio patrio, cioè dei
suoi padri, e alla sua
famiglia allargata,
cioè la collettività di
Pianura. Questi sen-
timenti lo rendeva-
no forte e, soprattut-
to, rendevano fortu-
nata Pianura che be-
neficiava tutti i mo-
menti delle sue cure
a tratti maniacali.
Se un limite possia-
mo rimproverargli è
che questa sua pia-
nuresità esclusiva lo
portava ad una di-
mensione unica,
unilaterale, non gli
consentiva di veleg-
giare su lidi di pen-
siero diversi e, so-
prattutto, non gli
conferiva il giusto
equilibrio, la neces-
saria ponderazione
di fronte, ad esem-
pio, alle difficoltà
che avrebbero potu-
to derivargli nel
rapporto con il suo
quartiere da impro-
babili accu-
se sul suo
conto. Non
ha retto ed è
stata una
tragedia im-
mane che ci
ha lasciati di sasso,
sgomenti e, come
accade sovente in
questi casi, dubbiosi
che avremmo potu-
to fare di più, capir-
lo prima, fermarlo.
Lo avevo incontrato
il mercoledì prece-
dente la tragedia
che si sarebbe con-
sumata il sabato
successivo. Non era
vero, come da alcu-
ni sostenuto, che ad
incontralo ti appari-
va sereno. Aveva
uno sguardo triste e
facemmo finta en-
trambi di conversa-
re per non affronta-
re temi spinosi,
quelli giudiziari. Fe-
ce un superficiale
passaggio di gratitu-
dine sul telegramma
di solidarietà che gli
avevo inviato a due
giorni dall’arresto.
Me ne andai penso-
so, dopo averlo sa-
lutato con un ab-
braccio. Il giorno
dopo, nessuno lo sa,
andai da Feltrinelli
e comprai un li-
bro a lui e, devo
confessare, indi-
pendentemente
da ogni conside-
razione su altro
piano che non
sia quello umano,
anche all’antico
amico avversario,
nemico mai, Marco
Nonno. Lo stesso
libro. Per Natale.
Forse perché a me
solleva leggere e
pensavo e penso
che possa sollevare
anche gli altri se
hanno pene nel cuo-
re. Non so aggiun-
gere molto altro.
Non ho avuto il pia-
cere di conoscerlo
come marito e co-
me padre. Sono cer-
to che avrà saputo
essere l’uno e
l’altro. L’ho cono-
sciuto come politi-
co. E sono convinto
che a Pianura e ai
pianuresi mancherà
molto. Il Piccolo
Principe che volevo
regalargli lo tengo
per me. In memo-
ria.
Emilio Di Marzio
Consigliere
Comunale PD
I
n questo
momen-
to c’è so-
lo sgomento
e tristezza
per un dram-
matico gesto di un colle-
ga politico che prima di
ogni altra cosa era e ri-
mane un pianurese ed un
democristiano amico im-
pegnato con dedizione e
passione. Alla sua fami-
glia va tutto il nostro ri-
spetto. A noi altri un invi-
to alla riflessione per
mantenere alto il senso
civico delle Istituzioni.
Natalino Zarra
Consigliere Municipali-
tà Pianura-Soccavo
F.I.
A
lla notizia della morte di Giorgio
Nugnes anche il popolo di Internet
ha voluto testimoniare il proprio do-
lore. Tutti i siti dei maggiori quotidiani han-
no ospitato centinaia di messaggi e com-
menti inviati dagli internauti. Molti blog
hanno dedicato una sezione al ricordo del-
l’ex assessore e su Facebook sono nati di-
versi network groups intitolati: “In memoria
di Giorgio Nugnes”: tra le pagine che ab-
biamo visitato, sicuramente non tutte, ab-
biamo scelto questi messaggi:
Dalla Svizzera
Ho appreso ieri in Svizzera la notizia
della drammatica scomparsa di Giorgio
Nugnes. Ero alla cassa di un centro com-
merciale, ho ricevuto un sms,ero incre-
dulo, scioccato dalla notizia, son rimasto
imbambolato davanti alla cassiera. Gior-
gio, mio coetaneo, è stato ed era un
“vecchio” caro amico di gioventù. Ab-
biamo diviso insieme diverse esperienze
scolastiche e di lavoro e ci legava una
bella amicizia. Quando ultimamente ci
incontravamo a Pianura durante le mie
vacanze, si ricordavano i bei tempi della
nostra gioventù, dell´ISEF e dei tentativi
di guadagnare un pò di soldi facendo an-
che i rappresentanti nel settore alimenta-
re. Divertente e avventuroso fu un viag-
gio fatto assieme in treno per incontrare
ad Ancona i responsabili di una ditta di
salumi, per avere l’esclusiva di alcuni
prodotti. Era un ragazzo mite, in gamba,
legato come me al nostro quartiere. Una
delle ultime volte che l’ho incontrato è
stato al campo Simpatia durante una par-
tita del Pianura: lì gli facevo gli auguri
per la sua brillante carriera po-
litica e per l’incarico di asses-
sore. Avevo appreso diverse
settimane fa la notizia del suo
arresto e sinceramente, visto le
accuse, trovavo sproporzionato
il suo arresto. Speravo che pre-
sto ne potesse uscire a testa alta
e dimenticare questo brutto
momento, invece proprio men-
tre la sua posizione giudiziaria
migliorava, non ce l’ha fatta, forse ferito
nell’orgoglio, distrutto moralmente ha
deciso di spezzare la sua vita con un ge-
sto estremo! Perdiamo tutti un caro ami-
co. Ciao Giorgio
Commento inviato da Gianni Polverino– Svizzera su www.ilmattino.it
L’amico Onorevole
Non mi è facile parlare della morte di
Giorgio Nugnes, per niente, e per questo
ho aspettato un po’. Ripenso ai suoi sfot-
tò quando mi vide piombare a Napoli
come un marziano e mi spiegò - nel bar
sotto Palazzo San Giacomo - che la
campagna elettorale si doveva fa-
re anche mentre si ordinava un caffè al
barista e lo si pagava alla cassiera. Mi
legavano a lui ragioni politiche ed
amicizie in comune, che ci hanno por-
tato ad incontrarci diverse volte e
che - probabilmente - ci avrebbero
fatto incrociare ancora. Volevo andar-
lo a trovare, durante gli arresti domici-
liari, ma colleghi più esperti me lo scon-
sigliarono: “Facciamo passare ancora un
attimo e poi andiamo insieme”,
mi dissero. L’attimo è passato
troppo in fretta, io resto qui con
il rimorso di non aver mai senti-
to le sue ragioni. Mi arrabbiai
quando seppi della storia di Pia-
nura - reato significativo dal
punto di vista politico, molto
meno da quello criminale - ma
condivido lo stupore e
l’amarezza del sindaco, che ri-
corda la grande sproporzione fra le colpe
di Giorgio ed il suo gesto senza ritor-
no. Leggo sui giornali il richiamo ai sui-
cidi di Tangentopoli… ma qui siamo ad
un livello di responsabilità molto più
basso, perché l’assessore Nugnes non si
è messo in tasca mezzo euro, non ha
sbagliato per sé ma per proteggere gli in-
teressi della comunità in cui viveva. Ne
avevo parlato esplicitamente, un mesetto
e mezzo fa, con Rosetta Iervolino: era
molto preoccupata, già allora, del lato
psicologico della vicenda e voleva atten-
dere ancora qualche settimana prima di
affrontare con Giorgio la questione del
suo mandato. Ma fu Giorgio stesso a
prendere l’iniziativa, annunciando le di-
missioni quando era ancora agli arresti
domiciliari. Gli amici comuni mi hanno
tenuto aggiornato costantemente, in
queste settimane, sugli sviluppi della vi-
cenda: il divieto di non risiedere a Pia-
nura, a me difficile da comprendere, lo
aveva molto amareggiato; la sorte lavo-
rativa dei suoi collaboratori lo preoccu-
pava non poco; lo sviluppo delle indagi-
ni, invece, sembrava tranquillizzarlo,
perché anche l’avvocato si diceva otti-
mista. Il resto, purtroppo, è cronaca.
Tratto dal blog di Andrea Sarrubbi, De-putato del Partito Democratico
Grazie Zio
Se solo avessi potuto ascoltare i loro in-
terminabili applausi e le parole di tuo
fratello Raimondo... se avessi potuto
leggere il dolore e la paura nello sguardo
ghiacciato di zia Mimma, Tommaso e
Andrea... se avessi potuto guardare in
faccia una ad una tutte quelle persone
che piangevano disperate ricordandoti...
ricordando la tua bontà e quanto hai fat-
to per ciascuno di loro, per ciascuno di
noi... Avresti capito che non eri solo, che
non lo sei mai stato, ma che due giorni
fa hai lasciato soli tutti noi... È un vuoto
incolmabile... ci rivedremo zio... Riposa
in pace».
Commento inserito da Giovanna De Li-sio nel gruppo “In Memoria di GiorgioNugnes” su Facebook
DICEMBRE 2 0 0 844 PianuraIl Corriere di
via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237EE-- mm aa ii ll :: cc oo rr rr ii ee rr ee ddii pp ii aa nn uurr aa @@ee mm aa ii ll .. ii tt
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Impaginazione e GraficaFabri zi o Rus s oRedazioneMargherita Balestrieri, Valentina Borrelli, Rita Bosco,Luigi Carrucola, Gaetano Cervone, Antonio Coppola,Fabio Esposito, Rosaria Esposito, Alessandro Etzi,Dario Ferrara, Rosa Gargiulo, Maria Palma Gramaglia,Maria Consiglia Grieco, Linda Iacuzio, Luca Mancini,Anna Mele, Carmine Napoletano, Simona Pasquale,Massimo Romano, Lina Sorrentino, Floriana Sorvino,Giovanni Spina, Simona Testa
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PianuraIl Corriere di
PERIODICODI ATTUALLITÀ, ECONOMIA, POLITICA,CULTURA, SPORT ANNO VIII N° 10
Dicembre 2008 - Con Autorizzazionedel Tribunale di Napoli n° 5215 del 31/05/2001
Per interveniredirettamentesul giornale, faxate al n° 081/7268237E-mail:[email protected]’ lutto anche sul web
Il ricordo di Giorgio Nugnes
«Prima di tutto
era e rimane un
pianurese ed un
democristiano»
«A Pianura e ai pianuresi mancherà molto»
di Maria Palma Gramaglia
V
ia Napoli a Pianura, so-
no le 14:00 circa, una
500 Sporting nera si
ferma presso il cancello auto-
matico di un condominio. Al
volante, una donna che torna a
casa dopo il lavoro e ignara
aspetta che il cancello si apra.
Previdente dei pericoli, a cui
molti automobilisti, soprattutto
se donne, sono esposti, la si-
gnora ha chiuso le sicure del-
l’auto ma questo non ferma
due delinquenti, a piedi e a vol-
to scoperto, che si avventano
sul veicolo, provano ad aprire
la portiera che nonostante sia
chiusa non resiste ai calci e alle
spinte di uno dei ladri: la por-
tiera è divelta e la borsa della
malcapitata, portata via. In una
manciata di secondi si consu-
ma l’ennesima rapina, che co-
stringe gli abitanti di questa zo-
na del quartiere a vivere nella
paura e nel terrore di essere
scippati o aggrediti. Per la si-
gnora tutto si è risolto in un
grande spavento ma quello che
preoccupa di più è il reiterarsi
di questi episodi a
cui sembra che nes-
suno sa porre fine.
Poche ore prima un
padre ed un figlio so-
no oggetto di una ra-
pina sotto il portone
di casa. Nella refurti-
va ci sono anche i
documenti dell’uomo
che saranno rinvenuti
nella zona di via Na-
poli all’interno dello
spettrale agglomerato
della 219. Le forze
dell’ordine raccolgono sempre
più denunce dei cittadini e dei
commercianti esasperati e an-
cora di più preoccupati in vista
dell’approssimarsi delle festi-
vità natalizie, durante le quali
aumentano i furti e i borseggi.
Sarebbe allora il caso di mette-
re in atto una strategia che dis-
suadesse i malintenzionati ad
agire, basterebbe per esempio,
un maggiore controllo del terri-
torio da parte di Carabinieri e
della Polizia per scongiurare
aggressioni e per permettere al-
la gente onesta di svolgere le
proprie attività senza l’incubo
di subire violenze fisiche e psi-
cologiche. A chi si deve fare
appello? Chi può aiutarci?
Dobbiamo rassegnarsi a subire,
a vivere nell’indifferenza e nel-
la paura? Sono queste le dram-
matiche domande che le perso-
ne perbene si pongono. Così
come nascono quesiti per spie-
garsi come mai in altre parti
“nobili” della città ci sono pre-
sidi permanenti mentre a Pia-
nura i tutori dell’Ordine pub-
blico sono poco percepiti. Mol-
ti, come la signora su citata,
non ci stanno, e si affidano alla
capacità sia delle forze dell’or-
dine sia delle istituzioni, affin-
ché siano presi provvedimenti
seri e che garantiscano ai citta-
dini la tutela della propria tran-
quillità e incolumità. In tal sen-
so è giunta la puntuale risposta
dei Carabinieri che, nella per-
sona del nuovo Comandante di
zona il capitano Scarabello, do-
po la dettagliata segnalazione,
si sono impegnati ad un mag-
giore controllo della zona via
Napoli e il suo reticolo di stra-
dine interne da cui giungono
gli atti criminali.
P
iù che mai in-
certa, allo stato
attuale, la rea-
lizzazione del Pala-
sport a Pianura, una
situazione in fase di
stallo da tanto, trop-
po tempo. Dopo aver
effettuato la bonifica
degli ordigni bellici
attraverso uno studio
archeologico che ha
comprovato la fatti-
bilità del progetto,
c’è stata la rinuncia
da parte della ditta
che si è aggiudicata i
lavori all’esecuzione
dei lavori stessi. La
causa della rinuncia
è lo specchio della
crisi economica in
cui versa la Regione
Campania ed il Co-
mune di Napoli: de-
bito pregresso di
800.000 euro del Co-
mune nei confronti
della ditta appaltatri-
ce! Trattandosi di
una ditta a bassa ca-
pitalizzazione, che
tra l’altro si sta occu-
pando della realizza-
zione del Forno Cre-
matorio a Napoli, la
ditta ha chiaramente
optato per la rinuncia
rimettendo la que-
stione sul tavolo del-
la Giunta; così
a Dicembre
verrà indetto
un nuovo ban-
do di gara con
una nuova ditta
a p p a l t a t r i c e
che, s i spera,
possa procede-
re alla realizza-
zione dei lavori
per un ammontare
complessivo di circa
300.000 euro. Pur-
troppo la disastrosa
situazione finanzia-
ria del Comune di
Napoli , cert if icata
dai ben oltre 80 mi-
lioni di euro di debi-
ti, quantificati in oc-
casione della recente
Manovra di Assesta-
mento di Bilancio, ri-
schia seriamente di
far arenare progetti
importanti di riquali-
ficazione e sviluppo
terri toriale come
quelli del Palasport a
Pianura.
Fabio Esposito
DICEMBRE 2 0 0 855 PianuraIl Corriere di
Via Napoli epicentro di rapine e scippi
Tano Grasso e il sottosegretario Mantovano
nella sede del Comando Provinciale dei
Carabinieri durante l’incontro
con l’associazione antiracket di Pianura
Il capitano Scarabello nuovo
comandante della stazione del
rione Traiano (Pianura-Soccavo)
con Gigi Cuomo dell’antiracket
di Pianura
Il fenomeno si concentra nell’area della 219, allertati i Carabinieri
ANCORA TUTTO FERMO NEL PIAZZALE ANTISTANTE LA CUMANA
PALAZZETTO DELLO SPORT: REGNA L’IMMOBILISMOFacciamo il punto sul progetto con il vice Presidente della Municipalità Livio Falcone
DICEMBRE 2 0 0 866
Serie di incontri istituzionalidellʼassociazione antirac-ket Pianura per la Legali-
tà: dopo lʼincontro con il sotto-segretario dellʼInterno Mantova-no, le associazioni Antiracket diNapoli hanno partecipato allagiornata col Cardinale Crescen-zio Sepe presso la diocesi diNapoli a largo Donnaregina.Due momenti significativi per il
cammino delle associazioni chesi impegnano sul fronte della le-galità in luoghi difficili della no-stra città. Erano presenti gliesponenti dellʼassociazione Pia-nura per la Legalità col presi-dente Giorgio Baiano, LuigiCuomo e il presidente onorariodella Fai Tano Grasso. In occa-sione della quarta assembleadelle associazioni antiracket na-
poletane conlʼesponente di Go-verno lʼassociazionedi Pianura è stata ri-cevuta in forma pri-vata presso il Co-mando provincialedei Carabinieri allapresenza del Co-mandante Marucciae di rappresentantidella Prefettura. Sultavolo tematiche sul-lo sviluppo del nostroquartiere e sul rinno-vato impegno delloStato per la salva-guardia della legalitàdopo i successi rac-colti dal sodaliziopianurese. Sinceri eripetuti gli apprezza-menti di Mantovanoche già aveva avuto
modo di verificare, nel suo pre-cedente analogo incarico di go-verno, la validità del percorsosperimentato nel nostro quartie-re. Molto cordiale e rilevantelʼincontro col Cardinale Sepeche ha accolto i rappresentatidelle diverse associazioni conparole di speranza e di incita-mento a continuare sulla via delbene.
I
l Polifunzionale di Soccavo,
gestito direttamente dal
Comune di Napoli, come
tutti gli impianti rientranti nel
GIS (Gestione Impianti Sporti-
vi) è una bellissima struttura
dotata di tre grandi palestre in
cui si allenano e svolgono la
propria attività agonistica nume-
rose associazioni sportive, prin-
cipalmente di pallacanestro e
pallavolo. Il problema di questa
struttura è quello del carente
livello di manutenzione che vie-
ne fornito all’impianto che è sta-
to più volte oggetto di lamentele
da parte delle società sportive e
degli stessi spettatori che assi-
stono alle partite sia di pallaca-
nestro e pallavolo. Tuttavia la
struttura di Soccavo si avvìa a
diventare a breve la nuova sede
del Consiglio della IX Munici-
palità Pianura-Soccavo; i tempi
sono ancora un po’ lunghi ma si
conta di mettere a disposizione
la struttura per l’attività istitu-
zionale tra il mese di Gennaio e
quello di Febbraio del 2009.
M
ercoledì 10 di-
cembre si è svolta
un’importante ini-
ziativa culturale: la lettura
collettiva di “Gomorra”,
vero caso letterario mon-
diale, tradotto in decine di
lingue straniere e che ha
avuto un successo eccezio-
nale. Dal best seller sono
stati tratti anche uno spet-
tacolo teatrale ed un film
firmato da Matteo Garrone
che sta facendo man basso
di premi ai festival europei
ed è tra i film stranieri in
corsa per l’Oscar. Ma il ro-
vescio della medaglia e
che tale successo ha pro-
fondamente cambiato la
vita dell’autore Roberto
Saviano, costretto a vivere
sotto scorta a seguito delle
minacce subite dal clan ca-
morristico dei “casalesi”.
All’importante evento,
promosso dall’associazio-
ne “Progetto Pianura” col
patrocinio della IX Muni-
cipalità ed in collaborazio-
ne con le associazioni Li-
bera, San Mattia Onlus,
Pianura per la Legalità An-
tiracket, ha visto la parteci-
pazione di diverse perso-
nalità del mondo istituzio-
nale, accademico, religio-
so, scolastico e associativo
e si è tenuta dalle ore 17
alle 20, presso il circolo di-
dattico 86° "Massimo Troi-
si" in via De Chirico. La
tematica scelta rimarca la
volontà di trattare, in posi-
tivo, temi sulla legalità in
luoghi simbolo come Pia-
nura appartenente alla pe-
riferia di Napoli spesso
teatro di degrado e devian-
za sociale.
PianuraIl Corriere di
Il cardinale Sepe incontra la Pianura positiva
POLIFUNZIONALE NUOVA CASA DEL CONSIGLIO DI MUNICIPALITA’
Alla serata “Solidarietà e legalità”, la Pianura “onesta” legge Gomorra
C
irca due anni orso-
no, in via Campa-
nile fra le strade di
via San Donato – via Era-
clito e via Parmenide fu-
rono puliti e derattizzati
due appezzamenti di ter-
reno dal legittimo pro-
prietario su invito delle
Istituzioni locali e centra-
li. In queste strade sono
allocati numerosi conte-
nitori per la raccolta dei
sacchetti neri e quelli per
la raccolta differenziata
che, per incuria dell’A-
zienda preposta al prelie-
vo, non riescono a conte-
nere tutti i rifiuti, che so-
no lasciati per terra. Pur-
troppo, questo stato di
cose e la totale mancanza
di pulizia e disinfestazio-
ne dei cassonetti come
previsto da contratto sti-
pulato con il Comune di
Napoli, ha consentito di
alimentare numerosi ratti
che sono cresciuti in mo-
do spaventoso creando
panico tra i cittadini del
posto che vibratamente
protestano.
CHIEDIAMO :
notifica al legittimo pro-
prietario di effettuare an-
nualmente la dovuta puli-
zia e derattizzazione dei
suoli di sua proprietà.
richiamo all’Azienda
preposta al prelievo dei
rifiuti di effettuare la pre-
vista pulizia e disinfesta-
zione dei cassonetti e ri-
chiamo al personale per
una maggiore attenzione
e professionalità nell’e-
spletamento del loro la-
voro.
possibilità concreta di
iniziare, come già accade
in alcuni quartieri della
città, la raccolta differen-
ziata porta a porta in mo-
do da eliminare dalle sedi
stradale le famose “cam-
pane” che oltre ad essere
ingombranti per le esigue
larghezze delle strade,
rappresentano anche una
fonte di deposito di rifiuti
vari in particolare quando
sono piene e non svuota-
te per tempo dall’Azien-
da preposta a tale compi-
to. La differenziata evite-
rebbe così di creare ai
cittadini locali numerosi
problemi di ordine igieni-
co e di sicurezza.
Fiduciosi di una soluzio-
ne immediata e positiva
per la tutela dei numerosi
cittadini che abitano nelle
strade succitate, porgia-
mo distinti saluti.
PULIRE E DERATTIZZARE LEAREE LIBERE DI VIA CAMPANILE
Indirizzata all’on. Guido Bertolaso,
sottosegretario alla Protezione Civile,ed a Fabio Tirelli, presidente della IXMunicipalità, ci è giunta questa peti-
zione sottoscritta da centinaia di firme.Volentieri la pubblichiamo.
Per iniziativa dell’associazione “Progetto Pianura”, lettura collettiva del best-seller di Roberto Saviano
Una scena del film “Gomorra”
Sono riuscita a parlare telefo-nicamente con il consigliereLuigi Manna che mi ha rag-
guagliato sulle ultime notizie di viaSartania - via Angogna. Eravamorimasti alla richiesta del tavolo tec-nico ed al tentativo di occupazionedella cittadinanza per fermaretemporaneamente i lavori. La pri-ma frase che mi dice è la seguen-te: “Siamo stati denunciati dallaCOPIN per impedimenti alla rego-lare esecuzione dei lavori. Loro cihanno denunciato in quanto affer-mano che era stato dato lʼOK perfar sospendere i lavori”.Ma in realtà, affermaManna, “Non è vero cheloro non avevano più do-ve lavorare semmai loroavevano sospeso solocon una richiesta bona-ria perché cʼera unapressione dei cittadini echiedemmo in via asso-lutamente bonaria, nelfrattempo, visto che cʼèunʼoccupazione, quasi fittizia deicittadini, che non è mai effettiva-mente accaduta, di non proseguiremomentaneamente, in via cautela-
re, solo quel punto dei lavori, co-me da progetto, nellʼattesa del ta-volo tecnico”. Il cantiere, infatti, èstato sospeso solo in quel puntodei lavori, cioè la rampa per dis-abili ed il parcheggio, ed i lavorisono stati proseguiti più avanti peraltri interventi. Quindi non sono
stati sospesi tutti esi è fermato tutto ilcantiere come èstato detto nelladenuncia ma solo ilpunto in questionein attesa di questotanto agognato edoramai famoso ta-volo tecnico. Final-mente arrivò il fati-dico giorno grazie
alla convocazione deltavolo sia da parte della COPINsia da parte della Municipalità cosìnellʼufficio dellʼAssessore AgostinoNuzzolo, Assessore alla Mobilità,
Traffico e Viabilità, con la presen-za dellʼAssessore Luigi Imperlino,Assessore alla Pubblica Illumina-zione, i rappresentanti della dittaCOPIN, il presidente Fabio Tirelli,altri consiglieri ed Assessori dellanostra Municipalità ed il Presiden-te della commissione ai lavori pub-blici Espedito Lanzaro si diede ilvia a tutto. In quella sede però,spiega Manna: “Abbiamo saputoche parte dellʼincontro era di com-petenza dellʼassessore Nuzzoloma la maggior parte competeva alVice Sindaco Sabatino Santangeloperché è lʼAssessore alle Infra-strutture”. Così Nuzzolo ed Imper-lino non potendo far molto senzala presenza di Santangelo hannogià provveduto per convocare unulteriore incontro con la sua pre-senza. Nel frattempo continuaManna: “LʼAssessore Nuzzolo allaCOPIN già ha dato un mandato dimettere su carta, indipendente-
mente da come vanno le cose, unnuovo progetto con nuove variantiper anticipare i termini allʼincontrocon il Vice Sindaco Santangelo edarrivare lì già con tutto il materialea disposizione”; ed ancora: “LaCOPIN si è presa lʼimpegno di fareuna nuova variante in concertazio-ne con lʼufficio tecnico della nostraIX Municipalità mostrandolo poi al-la parte politica con la speranza diuna tempestiva e definitiva varian-te che possa mettere tutt idʼaccordo”. In definitiva si attendelʼincontro con Santangelo già contutto pronto, gli utenti della zonapossono quindi stare tranquilli vi-sto la forte pressione della Munici-palità e la spinta in prima personadel consigliere Luigi Manna chesta vivendo la vicenda come unavera battaglia personale essendoanche lui un residente della zona.
Simona Testa
PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 877
Gli sviluppi della vicenda di via Sartania e via Angogna
I
l nostro quartiere nell’ultimo periodo ha subito pa-
recchie migliorie questo è da notare e ringraziare la
nostra Municipalità, ma è anche vero che molto an-
cora si può fare. Il cittadino però deve assumersi le
proprie responsabilità e comportarsi civilmente, il no-
stro quartiere è la nostra casa e dobbiamo prendercene
cura e rispettarlo! Nel dettaglio molti sono stufi di ve-
dere su via Montagna Spaccata poco prima della rota-
toria nei pressi di via Aida un cumulo di spazzatura
che viene trascinata sotto le ruote delle auto per il viale
o sventrate dai vari cani randagi in cerca di cibo. Sono
pochi quei residenti che fanno qualche metro in più e
gettano le buste negli appositi cassonetti. C’è da dire
che il marciapiede in quella zona è impercorribile a
causa dei pini posti a loro centro che con le loro radici
hanno spaccato l’asfalto ed occupato anche il restante
angolino rimanente tra l’albero ed il muro. Buttarla di
fronte? Per attraversare si rischia di essere investiti
dalla grande mole transitante di auto che sfrecciano lì
come se fosse un’autostrada. Insomma ci sono le stri-
sce pedonali vicino a quelle devono rallentare… ed in-
vece no visto che anche se di fronte c’è la fermata del-
l’autobus le strisce pedonali non sono presenti. In defi-
nitiva ancora una volta le colpe sono individuabili da
entrambe le parti perché non è giusto che per arrivare
ai cassonetti devo camminare per strada incontro alle
auto perché il marciapiede è occupato da alberi e radici
o devo attraversare la strada dove non ci sono le strisce
rischiando, ma non è neanche giusto lasciare le buste
appena finito il viale per terra creando una muraglia di
rifiuti che ostacolano il transito di veicoli e pedoni ol-
tre a essere segno di inciviltà e sudiciume! Speriamo
vivamente che la situazione si risolva con una collabo-
razione fruttuosa tra cittadinanza e Municipalità!
S.T.
SPAZZATURA GETTATA FUORI DAI CASSONETTI
Si attende l’incontro con il Vice Sindaco Sabatino Santangelo
Serve collaborazione tra cittadinanza e Municipalità
Luigi Manna
I
l 7 novembre 2008, solo il giorno dopo a
quello della sua pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana del DE-
CRETO-LEGGE 6 novembre 2008, n. 172
riguardante le misure straordinarie per fron-
teggiare l’emergenza nel settore dello smalti-
mento dei rifiuti nella regione Campania, non-
ché misure urgenti di tutela ambientale, c’è stata
la sua attuazione nel nostro quartiere. Siamo stati
i primi ma questa volta non è un merito pur-
troppo. Quel venerdì pomeriggio, infatti, in via
Pallucci, i Carabinieri del Comando Provinciale,
nello specifico sembra quelli della compagnia di
Rione Traiano, hanno sorpreso Vitale Varchetta,
di 32 anni con un’Ape Piaggio carica di mate-
riale inquinante. In particolare rifiuti ingom-
branti e speciali tra i quali mobili da cucina,
bombole di gas, materiale ferroso arrugginito e
materiali di risulta da lavori edili. Sorpreso sul
fatto, l’uomo ha replicato dicendo di non essere
al corrente delle nuove norme. Vitale Varchetta è
stato successivamente scarcerato. Il PM Valeria
Gonzalez ha, infatti, disposto che nei suoi con-
fronti si proceda con rito ordinario e non diret-
tissimo, stabilendo l’udienza di convalida entro
cinque giorni. L’uomo è quindi a piede libero,
nessun provvedimento cautelare è stato adottato
nei suoi confronti. «Sembra - commenta
l’avvocato Massimo Bruno, che difende Var-
chetta - un segnale della Procura per la quale
probabilmente l’arresto debba essere previsto
solo in particolari casi di violazione del decreto
legge». «L’uomo è già conosciuto alle forze
dell’ordine» - ha specificato il capitano della
compagnia Rione Traiano, Federico Scarabello
-.«Si tratta di un rigattiere che raccoglie materiali
di scarto, non sapendo dove gettarli li ha lasciati
in questa strada di Pianura, a ridosso del cimitero
vicino ai contenitori dell’immondizia». “Stava
aiutando un parente che doveva ristrutturare la
casa, per questo aveva caricato sulla sua Ape i
mobili che sono stati trovati in strada”. Ha rac-
contato, invece, la sorella, Vitale è disoccupato,
si arrangia vendendo frutta nel quartiere, lo fa
spostandosi sul mezzo che gli è stato seque-
strato dai Carabinieri. Ha un figlio di sei anni e
un altro è in arrivo. “Speriamo - ha commentato
la donna - che non ne facciano un capro espia-
torio”. Questo più o meno il riassunto del no-
stro sgradevole e nuovo primato pianurese. Ma
insomma questo decreto che dice? Perché
echeggia la parola incostituzionale? Che vuol
dire? Allora secondo questa nuova legge in
Campania ci sarà l’arresto per chi sarà sorpreso
ad abbandonare rifiuti ingombranti (lavatrici,
materassi o altro). Si rischieranno da 6 mesi a 3
anni di reclusione e chi sarà colto in flagrante
verrà arrestato. La disposizione non vale per tut-
to il territorio nazionale, ma solo per la Campa-
nia e per quelle regioni in cui è stata riconosciuta
l’emergenza. E sembra inoltre che ci sarà un
compenso per chi ricicla. L’articolo 1 del decre-
to, infatti, consente ai cittadini della Campania
di sviluppare in modo autonomo il riciclo della
spazzatura. Ogni cittadino può andare con la
spazzatura alla mano alla più vicina piattaforma
Conai (consorzio nazionale imballaggi) e rice-
vere un compenso economico per i rifiuti rici-
clabili. Sembra tutto perfetto allora perché di-
chiarano che questa “cosa va contro le leggi
dello stato”? Perché limitare l’arresto a una sola
regione è una violazione dell’art. 3 della Costi-
tuzione. Infatti, l’art 3 recita così: “Tutti i citta-
dini hanno pari dignità sociali e sono eguali da-
vanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politi-
che, di condizioni personali e sociali. È compito
della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando, di fatto, la
libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori al-
l’organizzazione politica, economica e sociale
del Paese”. Insomma o tutti o nessuno! Che a
Napoli c’è l’emergenza non significa nulla! O si
chiude un occhio, anzi tutti e due in tutta Italia o
si arresta da Trieste in giù! Ma a questo punto la
domanda sorge spontanea: le piattaforme Conai
ci sono? Dove? Ci pagano davvero? La prima
eco-piazzola per la raccolta di materiale ricicla-
bile è stata collocata nel quartiere di Soccavo in
piazza Giovanni XXIII davanti alla sede della
Municipalità e degli uffici comunali. I cinque
contenitori dell’Asia potranno essere utilizzati
senza vincoli di orario e di giorni. Le ministrut-
ture sono adagiate l’una di fianco all’altra e ac-
compagnate da una colonnina che ne spiega
l’uso. Contenitori e colonnine… ed il contributo
economico? Insomma la vicenda è davvero in-
tricata e vale la pena essere approfondita!
Simona Testa
I
l nostro Pronto Soccor-
so purtroppo agonizza
in pessime condizioni.
Dopo la lettera della signo-
ra Luisa Iodice noi del
“Corriere di Pianura” ci
siamo recati su posto ed ab-
biamo constatato che il
Pronto Soccorso di via Pro-
vinciale è davvero fatiscen-
te. I pochi strumenti rimasti
sono davvero obsoleti ed in
alcuni casi mal funzionanti
e prevale l’arte di arrangiar-
si! Il personale oramai ri-
dotto all’osso un medico ed
un infermiere per l’interno
ed un medico, un infermie-
re ed un autista per
l’esterno devono arrabattar-
si tra gli scarsi mezzi alla
meglio, armandosi di pa-
zienza ed incommensurabi-
le professionalità. Purtrop-
po mancano proprio le basi,
non c’è neanche una barel-
la per trasportare all’interno
eventuali feriti che vengo-
no spostati in braccio o il
sapone per lavarsi le mani
o una semplice lampada
scialitica, per non parlare di
ben più gravi e costose
mancanze come uno steri-
lizzatore a norma o una se-
conda ambulanza di tipo b
(cioè con autista) per copri-
re le molteplici richieste di
una Municipalità così gran-
de. Insomma la situazione è
davvero grave e va peggio-
rando di giorno in giorno
senza che si provveda con-
cretamente ad una tempe-
stiva risoluzione. Noi del
“Corriere” non possiamo
far altro che denunciare il
problema all’opinione pub-
blica, sperando in un op-
portuno intervento da parte
di chi di dovere. Continue-
remo comunque a monito-
rare la situazione dandovi
maggiori dettagli nei pros-
simi numeri del nostro
giornale.
S. T.
DICEMBRE 2 0 0 888
Primo arresto appena il decreto è entrato in vigoreUn nuovo primato malsano per Pianura
PianuraIl Corriere di
Mancano i requisiti per il soccorso cittadinoIL PRONTO SOCCORSO VERSA IN CATTIVISSIME CONDIZIONI
Scrivo per evidenziare eportare all’attenzionedelle competenti autoritàil caso del monumento alMilite Ignoto. Questo mo-numento stava nell’areadella scuola elementare8° circolo al corso Ducad’Aosta. Secondo me eraproprio nel posto giusto.Infatti questa statua,oltre ad essere ben vi-sibile, ben curata e vi-
gilata, suscitava anchela curiosità dei bambiniche frequentano la scuo-la: i genitori e gli in-segnanti avevano la op-portunità di spiegare adessi che cosa rappresen-tava quel mezzobusto. Erabello ed istruttivo, per-ciò, ricordare ai bambinil’estremo sacrificio acui tanti giovani sonocostretti per l’assurdità
delle guerre. Poi questomonumento, da qualche an-no, è stato rimosso e po-sto, molto defilato, nel-la piazza San Giorgio. Inquesto luogo nessuno piùlo nota e, come troppospesso accade dalle no-stre parti, è diventatoanche ricettacolo di ri-fiuti. Credo che sarebbemeglio riportarlo dov’e-ra: la dignità e la memo-ria storica ne guadagne-rebbero sicuramente.
Anna Cioce
Postavia Campanile, 89 La
Riportiamo il “Milite Ignoto” nell’8° Circolo
Timbro pos
taleedata
di Margherita Balestrieri
L
a crisi economica mondiale, che ormai
imperversa da diversi mesi e che ha
causato il crollo delle principali borse,
il fallimento di banche e importanti aziende,
licenziamenti in massa, inflazione e deflazio-
ne, preannuncia un Natale all’insegna della
sobrietà e della parsimonia: un Natale in tono
minore, per dirla in breve, anche nelle princi-
pali capitali dove la festività – soprattutto ne-
gli ultimi anni – con i suoi lussuosi addobbi e
lo shopping sfrenato si era trasformata in un
evento glamour. A New York, ad esempio,
per la ricorrenza si spenderanno 250mila dol-
lari, anziché 300mila come l’anno scorso.
L‘abete norvegese scelto per la piazza del
Rockfeller Center, inoltre, ha un nome che è
tutto un programma, perfetto per la tempesta
economica che sconvolge gli Stati Uniti. Si
chiama “MIRACLE“, pesa otto tonnellate ed
è alto 22 metri. Gli abitanti di Pianura, come i
newyorchesi, pur non essendo abituati a fe-
steggiamenti sfarzosi, avvertono con non po-
che difficoltà e preoccupazioni
l’approssimarsi di un Natale piuttosto insolito.
Anche nel quartiere, alla luce delle notizie in-
quietanti trasmesse dai mass-media, si respira
un’aria “uggiosa”, “pesante”: una sorta di ne-
vrosi sociale e collettiva, come se tutti da un
momento all’altro attendessero l’epilogo de-
vastante di una “catastrofe annunciata”. In
realtà non è solo uno stato psicologico, anche
i pianuresi – perlopiù stipendiati, piccoli com-
mercianti, dipendenti pubblici – quando fan-
no i conti in tasca si rendono conto che il loro
potere d’acquisto, rispetto agli anni preceden-
ti, si è indebolito notevolmente e si preparano
a festeggiare un Natale in famiglia, durante il
quale non si faranno mancare certamente le
prelibatezze tradizionali, anche se molte casa-
linghe, per risparmiare sono sempre alla ricer-
ca dell’ “affare” nei mercatini vari, per acqui-
stare prodotti locali, di qualità e – soprattutto –
a buon prezzo. I tempi sono difficili e quindi
bisogna organizzarsi, così ci dicono alcune si-
gnore all’uscita
del mercato rionale. D’altro canto, i commer-
cianti del quartiere si lamentano per la drasti-
ca riduzione delle vendite, ma in occasione
dell’imminente Natale, sperano nella tanto
agognata tredicesima che consentirà alle fa-
miglie di cimentarsi nella “caccia al regalo” e
in qualche altra spesa extra. “Queste almeno
sono le mie previsioni”, ci dice un esercente
che lavora nel campo dell’abbigliamento, ed
aggiunge: “Solo dopo le festività natalizie, a
conti fatti, si potrà dire veramente come sono
andate le cose perché, nonostante la mia espe-
rienza di vent’anni in questo settore, mi trovo
per la prima volta a vivere un momento eco-
nomico molto difficile e piuttosto imprevedi-
bile. Speriamo bene!”. Dalla Municipalità,
però, ci giungono notizie confortanti.
L’Assessore all’Ambiente e alla Cultura,
Giorgio Lanzaro, infatti ci ha rassicurati che
per i festeggiamenti del Natale è stata bandita
una gara d’appalto con la quale saranno con-
cessi quindicimila euro per le attività sportive
ed altrettanti quindicimila per manifestazioni
culturali che vedranno coinvolti cittadini di
tutte le età.
di Fabio Esposito
P
rosegue il disagio per i bambini della scuola ma-
terna di via Napoli e per i consiglieri della Muni-
cipalità, costretti a convivere con l’occupazione
degli sfollati del “T1”, la palazzina abusiva incendiata-
si nello scorso Luglio. I “senzatetto”sono stati ospitati
presso il 72esimo circolo didattico di via Napoli e pres-
so la sede della Municipalità a Pianura, costringendo i
bambini a saltare le lezioni, ad essere ospitati in altre
strutture scolastiche senza avere la possibilità di vivere
quotidianamente il loro percorso scolastico, ed i consi-
glieri a riunirsi nei corridoi della sede comunale di
Soccavo in condizioni a dir poco sfavorevoli. “La si-
tuazione ha raggiunto livelli insostenibili ed è molto
preoccupante l’assenteismo del Comune di Napoli nei
confronti di questa vicenda; il Comune ha preferito de-
legare le soluzioni ai consiglieri municipali, agli asses-
sori, disinteressandosi della questione ed adottando
meri provvedimenti “tampone” quali l’uso improprio
di alcuni alberghi, talvolta oggetto di truffe. Eppure
Pianura in passato ha accolto vere e proprie immigra-
zioni di massa da parte di famiglie in cerca di un allog-
gio da occupare, risolvendo parecchie situazioni “spi-
nose” per il Comune e non ci si aspettava di certo un
tale decentramento dei problemi; Pianura è Napoli!!”;
questa la considerazione espressa dal consigliere del
Pd della IX Municipalità Pianura-Soccavo, Gianni Pal-
mers. La recente occupazione del Centro Sociale di via
Cannavino è solo l’ultimo degli episodi che hanno in-
cancrenito un processo degradante legato alle occupa-
zioni abusive e che stronca ogni ipotesi di sviluppo o
riqualificazione possibile nel nostro quartiere. Si va
avanti con le proteste, gli scioperi, pressioni legittime
da parte di alcuni esponenti di maggioranza e opposi-
zione, ma quando avremo concrete soluzioni?
DICEMBRE 2 0 0 899Natale a Pianura
Tra panettoni e crisi economica
PianuraIl Corriere di
Emergenza sfollati: soluzione ancora lontanaIl quartiere ancora in balìa dell’assenteismo istituzionale
DICEMBRE 2 0 0 81010
S
i avvicina il Natale ed insieme
all’atmosfera delle luci e dei
regali delle festività di fine an-
no torna la consuetudine che molti
hanno, soprattutto giovani, di diver-
tirsi facendo esplodere petardi.
L’accensione dei fuochi d’artificio
non autorizzati e l’uso improprio di
quelli consentiti possono risultare
molto pericolosi per l’incolumità
propria e di chi ci sta vicino. Ma
niente, è come una febbre dura a
morire e molti iniziano a spararli da
molto prima per “provarli” e gli
eventuali incidenti sono dietro
l’angolo. Abbiamo incontrato Pietro
Mele uno dei vigili del fuoco della
caserma del nostro quartiere e ci sia-
mo fatti raccontare la campagna di
prevenzione, facendo poi una pano-
ramica sulla pericolosità di questa
usanza. La prima cosa che è venuta
spontanea da chiedere è stato se già
qualcuno nelle prove generali “ci
aveva rimesso”, ma nessun inter-
vento ancora, fortunatamente, c’è
stato nel nostro quartiere. Come
ogni anno provvederà la polizia di
stato a fare i sequestri di botti ille-
citi, qualcuno già è stato fatto, e
tutto il materiale sequestrato, molto
probabilmente sarà fatto esplodere
e di solito questo succede a Mise-
no. Per quanto riguarda la preven-
zione, si effettua una campagna di
sensibilizzazione e prevenzione nel-
le scuole nei confronti dei bambini.
La campagna è iniziata dopo il quat-
tro dicembre, Santa Barbara la pro-
tettrice dei pompieri. Di solito le
scolaresche si recano in caserma sia
qui a Pianura sia al Comando pro-
vinciale di Poggioreale e gli vengo-
no spiegati i danni dell’uso dei botti
illeciti. “Lezione” in cui appaiono
molto interessati ma che dopo poco
sembrano completamente rimuovere
visti gli effettivi risultati di ogni Ca-
podanno. Questo forse a
causa di radicatissime
usanze familiari in cui
sembra non si possa chia-
mare Capodanno senza
sentire una vera e propria
guerriglia per strada.
Questo lavoro di infor-
mazione viene fatto an-
che dalla polizia di stato
e spesso e volentieri con-
giuntamente così mentre
i pompieri spiegano tec-
nicamente cosa succede
nell’esplosione e così via
i poliziotti mostrano sup-
porti visivi, foto soprat-
tutto, di quello che acca-
de utilizzando questo tipo
di botti illeciti. Purtroppo
tutto questo lavoro come
detto precedentemente
non attecchisce molto,
anche se è vero che negli
ultimi dieci anni si è no-
tata una maggiore sensi-
bilizzazione ma purtrop-
po non quella sperata.
Anche perché i botti ille-
gali continuano a girare
in grandi quantità visto
gli ultimi sequestri e se
gira è proprio perché la
gente continua a ricercar-
li ed ad usufruirne dis-
graziatamente. Quelli
che si possono utilizzare
solo quelli marcati CE
originali ma soprattutto
“certificati” chi non si
fa scrupolo a creare bot-
ti illeciti non se ne farà
nemmeno a stampare
una CE fasulla quindi
l’importante è il certifi-
cato, cioè “I giochi piro-
tecnici autorizzati e in
libera vendita riportano
sulla confezione un’eti-
chetta con il numero del
decreto ministeriale che
ne autorizza il commer-
cio. Possono essere ven-
duti in tutti quei negozi che sono in
possesso della licenza per la vendita
di giocattoli e possono essere acqui-
stati da tutti. L’unico requisito è
aver compiuto 14 anni. Sull’etichet-
ta ci devono essere anche il nome
del prodotto, la ditta produttrice, la
categoria e le modalità d’uso che
devono essere seguite attentamente.
E’ comunque consigliabile che ad
accendere il fuoco sia sempre un
adulto. Se i giochi pirotecnici sono
privi di questo talloncino sono da
considerarsi fuochi proibiti, in quan-
to non si conosce la composizione
né l’azienda produttrice”. I famosi
“pallone di Maradona”, la “bomba
Osama”, e “A’ capa e’ Bin Ladèn” o
un track molto potente sono deva-
stanti quanto una bomba carta se
non di più! I danni che sposso fare
sono davvero distruttivi, sono dei
veri e propri ordigni in grado di but-
tare giù un muro o di uccidere più
persone. Molti danni si creano an-
che il giorno dopo, infatti, i pompie-
ri sperano sempre in una pioggia
nella notte o mattina del primo gen-
naio per scongiurare il pericolo dei
botti inesplosi che causano danni in-
gentissimi. Ricordiamo che, a parte
la pericolosità, botti come il “pallo-
ne di Maradona” e suoi simili sono
illegali e che non si possono proprio
sparare, in nessun modo o maniera!
Non vanno né acquistati né fatti
esplodere! I “legali” a volte possono
peccare di economia nel confeziona-
mento diventando non idonei, nel
senso che la parte della miccia che
dovrebbe essere una sicurezza è
troppo breve e diventa pericoloso,
infatti, a volte anche le stesse miner-
ve che sono legali hanno la miccia
gialla finale molto breve e esploden-
do subito diventano rischiosi perché
possono scoppiarti tra le mani. I
danni più frequenti, infatti, sono
proprio alle mani ed al viso. C’è da
specificare specialmente per i fuochi
d’artificio ci sono certificazioni in-
crociate immani, infatti, i pochi
“davvero a norma restano solo alcu-
ni giochi pirotecnici i che si possono
sparare in cielo”... i veri fuochi
d’artificio per intenderci, quelli che
illuminano il cielo di mille colori e
creano una magica atmosfera sul se-
rio. Oltre a tutto questo ci sono i
danni collaterali alle cose, balconi,
auto e via dicendo che possono sal-
tare in aria a causa di questi veri e
propri ordigni camuffati a botti di
Capodanno! I vigili più di fare que-
sto tipo di lavoro preventivo e su
iniziative personali o di comando
non possono fare altro come gli arti-
ficieri della polizia che possono se-
questrare e via dicendo, i vigili del
fuoco arrivano a danno compiuto e
possono solo cercare, ove possibile
di limitare la distruzione e costatare
i danni. Ma perché se i fuochi di ar-
tificio non possono comunque esse-
re acquistati prima dei 14 anni ed in
ogni modo è meglio che a spararli
sia un adulto, si sensibilizzano i
bambini delle scuole? Semplice-
mente perché i bimbi sono gli adulti
di domani. E’ importante sensibiliz-
zarli e responsabilizzarli sin dalla
giovane età. Spesso accade che sia-
no i nostri giovani a farci riflettere.
Noi del “Corriere” speriamo che sia
questo articolo a farvi riflettere ed in
alcuni casi desistere augurandovi
“un Capodanno davvero festoso
senza rischi inutili”.
Simona Testa
• Non esistono fuochi di artificio “sicuri”,
anche se ne è permessa la vendita, perfino le
stelline, che i bambini usano con disinvoltu-
ra, bruciano a 300°C e perciò sono poten-
zialmente in grado di provocare ustioni e fa-
re incendiare i vestiti.
• Se non se ne può fare a meno i bambini
non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di
artificio.
• Fare particolare attenzione agli adolescenti
fra i 10 e i 14 anni di età che sono i più a ri-
schio di incidenti.
• I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto,
lontano da case, automobili e dalla scatola
degli altri fuochi per limitare il rischio di in-
cendio e incidenti.
• Fare attenzione alla direzione in cui si lan-
ciano i fuochi: non ci siano delle persone,
perciò non vanno lanciati verso zone buie.
• I fuochi non vanno mai accesi dentro nes-
sun tipo di contenitore, nemmeno se in ferro,
perché, rompendosi, potrebbe disperdere le
schegge che si trasformerebbero in tanti pic-
coli e pericolosi “proiettili”.
• Va sempre tenuto a portata di mano un sec-
chio d’acqua o un estintore da usare in caso
di incendio. In caso di ustione andrà subito
gettata acqua fredda sopra la parte bruciata o
comunque surriscaldata. Il primo intervento
in caso di ustione è di raffreddare la zona
colpita per limitare i danni alla pelle deter-
minati dall’aumento della temperatura.
• Quando si trovano fuochi d’artificio che
funzionano male e perciò non bruciano non
si deve mai cercare di riaccenderli, ma van-
no bagnati prima di essere gettati nell’im-
mondizia.
• Non cercare di accendere i fuochi trovati
per terra.
S.T.
I BOTTI DI CAPODANNO
Fuochi d’artificio,il decalogo per la
prevenzione degli incidenti
Facciamo in modo che un gioconon diventi una tragedia!
PianuraIl Corriere di
PianuraDICEMBRE 2 0 0 81111
S
olidarietà, aiuto concreto, interna-
zionalizzazione del “made in Na-poli”, cooperazione: questi i temi
affrontati e discussi durante la presenta-
zione del progetto “L’isola che…sarà”
realizzato dalla Onlus San Mattia in
collaborazione con la Camera di Com-
mercio di Napoli che ha finanziato e
sostenuto l’iniziativa a favore dell’In-
donesia. La manifestazione si è tenuta,
presso la sede operativa dell’associa-
zione, nella scuola Ferdinando Russo a
Pianura, ed ha avuto lo scopo di diffon-
dere, attraverso la presentazione di un
report, gli obiettivi del progetto e i ri-
sultati ottenuti. Don Vittorio Zeccone,
presidente della Onlus, ha brevemente
descritto le azioni dell’associazione in
campo sociale e ha auspicato che que-
sto progetto possa rappresentare un
punto di partenza per un autentico rap-
porto di scambio tra chi dona e chi rice-
ve; Ha ringraziato quanti si sono profu-
si per la realizzazione del progetto e in
particolare la Camera di Commercio di
Napoli nella persona del vicepresiden-
te, Dr. Cosimo Callisto, che ha presen-
ziato all’evento. La Camera di Com-
mercio, ha spiegato Callisto durante il
suo intervento, non è attenta soltanto ai
bisogni delle imprese campane, ma ha
dimostrato da sempre una sensibilità
particolare per i temi sociali appoggian-
do iniziative di solidarietà a favore dei
più disagiati. Ha ricordato a tal proposi-
to Napoli per i bambini, che lo scorso
anno ha permesso la costruzione di un
asilo nido e un progetto conclusosi da
poco, teso alla ristrutturazione di un
oratorio a Scampia. “Ciò che più colpi-
sce di questa iniziativa e che ha convin-
to la Camera ad interessarsene”, conti-
nua Callisto riferendosi al progetto In-
donesia, “è che non si è trattato di un
mero intervento di beneficenza poiché i
vantaggi sono apparsi evidenti per tutti
gli attori interessati dal progetto: I pro-
fessionisti e gli esperti di settore hanno
avuto la possibilità di far conoscere le
imprese campane di riferimento pro-
muovendo processi di internazionaliz-
zazione e politiche d’innovazione; i
giovani napoletani, impegnati nel so-
ciale, hanno potuto avviarsi al mondo
del lavoro, attraverso l’impegno sul
campo acquisendo know how e compe-
tenze da poter spendere nuovamente
non solo in Campania ma anche sui
mercati nazionali ed internazionali; in-
fine, la popolazione e gli operatori lo-
cali, hanno potuto apprendere tecniche
di edilizia sostenibile ed essere impe-
gnati in attività lavorative nel breve pe-
riodo, acquisendo le competenze pro-
fessionali per proporsi alle imprese o
avviare iniziative imprenditoriali in
proprio. La serata è proseguita con gli
interventi del coordinatore del progetto
in Indonesia, don Rosario Taliano, sa-
cerdote vocazionista missionario, che
ha posto l’attenzione sull’importanza
della costruzione delle infrastrutture
primarie realizzate (acquedotto e un
oratorio) e con le testimonianze dei gio-
vani della Onlus che hanno raccontato
la propria esperienza sul campo.
Annalisa Feo
E’
stato istituito a
Pianura, re-
cen temente ,
un Comitato per la rac-
colta di firme per la rea-
lizzazione del doppio
binario sulla tratta della
linea Circumflegrea
Montesanto-Pianura. La
mobilitazione per la
proposta è nata per far
fronte ai grandi disagi
attuali dei viaggiatori
della tratta; il completa-
mento del doppio bina-
rio permetterebbe il di-
mezzamento dei tempi
di percorrenza, la ridu-
zione dello smog atmo-
sferico, del traffico vei-
colare, un minore af-
flusso, condizioni mi-
gliori di viaggio, mag-
giore sicurezza, miglio-
ramento generale della
qualità della vita degli
abitanti di Pianura e
Soccavo abituati a per-
correre questa tratta e
un maggiore impulso
allo sviluppo economi-
co del quartiere.
L’obiettivo è quello di
aumentare sensibilmen-
te l’interesse e la mobi-
litazione verso la que-
stione in modo tale da
poter avanzare la richie-
sta all’Assessore Regio-
nale ai Trasporti. Per
qualunque ulteriore in-
formazione rivolgersi al
Comitato sito in via
provinciale II traversa
n. 3, a Pianura, aperto il
lunedi ed il mercoledì
dalle 18 alle 20, il mar-
tedì e giovedì dalle 17
alle 19 ed il sabato dalle
10 alle 12.
C
ome ogni anno in prossi-
mità delle festività natali-
zie la locale Caritas par-
rocchiale di San Giorgio orga-
nizza la mensa dei poveri come
forma di vicinanza alle tante
persone indigenti del centro
storico di Pianura. La tavola
conviviale sarà allestita il 21
dicembre presso i locali della
cripta in via Luigi Santamaria.
Il gruppo coordinato da Vanda
Merolla, degna erede di Assun-
ta Pace, oltre a questi momenti
significativi si propone di dare
un aiuto concreto agli indigenti
della zona che ogni anno cre-
scono di numero. Le principali
azioni del gruppo Caritas si
concretizzano nella distribuzio-
ne di beni di prima necessità,
principalmente alimentare per
due giorni a settimana presso i
locali della parrocchia. Questa
meritoria attività di solidarietà
però non è scevra di difficoltà a
partire dal trasporto dei beni
alimentari che da
Caserta arrivano fi-
no a Pianura. Manca
infatti un volontario
che metta a disposi-
zione un camion per
questa operazione
altamente umanita-
ria. Scarseggiano
anche braccia ma-
schili che possano
dare un aiuto con-
creto nelle operazio-
ni di carico e scarico
dei prodotti. In tal
senso c’è solo il si-
gnor Guido che da
anni presta la sua opera, ma, te-
nuto conto del lavoro fatto
esclusivamente dalle 20 donne
del gruppo Caritas,ciò non ba-
sta. Tra i fruitori “ufficiali” del-
la beneficenza parrocchiale ri-
sultano circa 500 persone tra
famiglie e singoli individui. Tra
questi ultimi ci sono gli extra-
comunitari che affollano i fati-
scenti alloggi di via Dell’Avve-
nire. Grazie agli appelli del
parroco don Claudio De Caro
ed alla bontà dei pianuresi si
sono raccolte circa 50 coperte
da distribuire ai poveri in occa-
sione di questo incipiente clima
rigido. Si spera che l’animo ge-
neroso della comunità parroc-
chiale possa sempre sostenere
la Caritas per il suo insostitui-
bile ruolo che supplisce quello
istituzionale senza clamore. In
questo senso si potrebbe fare
avanti qualche buon cuore per
accogliere l’appello lanciato
dalla signora Vanda.
“L’isola che…sarà”
Il Corriere di
CIRCUMFLEGREA: A QUANDO IL DOPPIO BINARIO?
Mobilitazione dei cittadini pianuresi per proporre la realizzazione del doppio binario
Il 21 dicembre pranzo di Natale nella Cripta della Chiesa San Giorgio
la Stazione La Trencia
Una mensa di Carità
distribuzione di generi alimentari a piazza San Giorgio
DICEMBRE 2 0 0 81212di Giovanni Spina
“Hai letto, Genna’? Quest’anno all’al-
bero e ai dolci di Natale ci penserà Lui!
E tu che lo critichi sempre!” urlò Maria
dalla cucina, sventolando il giornale
sotto gli occhi del marito: “Non gli èbastato riempirci le scatole di palle: ilPresidente sta preparando la più gran-de cassata dell’anno”. Gennaro non ri-
spose: tirò fuori la vecchia borsa di pla-
stica, che portava sempre con sé, e si
avviò al mercato rionale, mettendosi in
coda, dietro altri anziani come lui. La
fila procedeva lentamente, ma nessuno
si agitava: la giornata doveva pur pas-
sare in qualche modo. Gennaro guardò
le facce di quelli che stava-
no davanti a lui, e riconob-
be in loro i suoi vecchi
compagni di gioventù, ma,
come avevano fatto tutti,
fece finta di non ricordare
quei volti. Certo non era
piacevole per nessuno di
loro farsi vedere lì, in quel-
la fila, dietro le bancarelle,
ad aspettare il turno per an-
dare a rovistare negli scarti dei frutti-
vendoli, per vedere se fosse rimasta
qualche patata ancora buona da mettere
in pentola, o un cavolo mezzo marcio:
se era mezzo marcio, voleva dire che
l’altra metà era buona! Genna-
ro era in buona compagnia:
proprio quella mattina, aveva
letto che cinque milioni di Ita-
liani erano nella sua stessa
condizione, che veniva tecni-
camente definita ai limiti della
“soglia di povertà”: quel limbo
che ti pone al di sopra di quei
tre milioni di sfortunati, che
vivono (?) sotto quella soglia.
“C’è sempre qualcuno più a sud di
noi!” pensò Gennaro, guardando quel-
le facce rassegnate. Finalmente arrivò
il suo turno: si tuffò in quella catasta di
verdure, in bilico fra la com-
mestibilità e il marciume, e ri-
empì la sua busta con qualche
foglia sull’orlo della scadenza
e con qualche frutto, che mo-
strava ancora qualche spiraglio
di normalità: anche stavolta gli
era andata bene, e avrebbe po-
tuto portare a casa qualcosa da
mettere in pentola.
Facendo a ritroso la strada, ri-
pensò a quando era un giovane
di belle speranze, e tutta la vita
sembrava aprirsi davanti a lui.
Ripensò alla felicità del giorno
in cui aveva trovato lavoro, al
giorno in cui aveva conosciuto
Maria, e poi il matrimonio, i fi-
gli… e la vita vissuta come
una corsa in salita, in attesa di
quel “momento buono” che, ne
era convinto, sarebbe arrivato,
prima o poi. E, invece, questo
fatidico “momento buono” non
era mai arrivato. Era arrivata la
pensione, questo sì: buona per
pagare il fitto e qualche bollet-
ta, un pasto frugale a mezzo-
giorno e qualcosa da mettere
sotto i denti la sera, giusto per
tener buono lo stomaco fino al
giorno dopo. E poi? E tutta
quella roba che vedeva nelle
vetrine, in TV, sui giornali, era
stata inventata solo per i ricchi,
o anche lui avrebbe avuto dirit-
to, che so, ad una macchina
meno scassata di quella che
aveva, e che ormai era buona
per il Museo dell’Automobile,
come ultimo esemplare di ar-
cheologia automobilistica? E
un vestito nuovo per Maria, o
una borsa di pelle come quelle
che piacevano a lei, e quel ma-
glione di lana pesante, quelle
scarpe dove forse la pioggia
battente di Dicembre non sa-
rebbe riuscita ad entrare, e quei
piatti nuovi, quella tovaglia
rossa con su le renne e Babbo
Natale, da mettere sulla tavola
della Vigilia… tutta roba per
ricchi? Gennaro non era per il
consumismo, ma qualche sfi-
zio nella vita avrebbe voluto
farselo passare anche lui. E in-
vece, a furia di non consumare
nulla, si stava consumando lui,
assieme ai vestiti che indossa-
va da anni, e che, lavati e rila-
vati senza tregua, cambiavano
colore ad ogni stagione; le sue
scarpe docilmente si erano sot-
toposte alla settima risuolatura, accom-
pagnata dalle bestemmie di don Luigi-
no il calzolaio, che non sapeva più do-
ve trovare spazio per l’ennesimo chio-
dino; la borsa di Maria era diventata
così sottile, che sembrava fatta di pelle
di sogliola; e le sue gonne finalmente
combaciavano con quelle alla moda, vi-
sto che si portavano di nuovo abiti in
stile anni ’70. Eppure, nonostante tutto,
Gennaro non aveva nemmeno più la
forza di lamentarsi: le sue parole, tanto,
cadevano nel vuoto. In giro, c’era la
forza di ben altre parole. La gente non
sa che le parole si fissano dentro di noi,
entrano a far parte di quel “noi che già
siamo”, indirizzano il nostro comporta-
mento, determinano le nostre convin-
zioni; e le nostre convinzioni diventano
la nostra gabbia mentale. Gabbia che ci
mettiamo e ci mettono addosso con
grande facilità: usando semplicemente
la voce e le parole. Gennaro non era
molto religioso, e si innervosiva quan-
do qualcuno, più ammanigliato di lui
con le Alte Sfere Celesti, gli diceva di
non preoccuparsi, perché il “momento
buono” sarebbe venuto nell’ Aldilà,
tanto i poveri vanno tutti in Paradiso.
Gennaro avrebbe volentieri barattato
qualche anno di Paradiso nell’Aldilà
con qualche mese di felicità in questo
Aldiquà: di Là non avrebbe perso nien-
te (di fronte all’ Eternità…), di Qua
avrebbe guadagnato qualcosina…E
proprio mentre era immerso in questi
pensieri, ecco che il Cielo gli diede un
segnale. Come Giove folgorava i mor-
tali con i suoi fulmini, così il grande
Silvio lo colpì, con la sua sempre sorri-
dente faccia (ma allora non è vero che
anche i ricchi piangono…) che scop-
piettava da tutti i giornali con la folgo-
rante notizia: “Bancomat di Quaranta
Euro al mese per i pensionati!”. Genna-
ro pensò a tutto quello che avrebbe po-
tuto fare, con quei quaranta euro: va-
canze alle Bahamas, per abbronzarsi
come il Presidente, Bacco, Tabacco e
Venere, tour in tutte le capitali europee,
Parigi by night…Ma poi, dividendo
quaranta euro per trenta giorni, capì
che, con la fantastica somma di 1euro e
33 centesimi, avrebbe potuto soltanto
comprare il Giornale del Presidente,
per leggere tutte le cassate e le cassati-
ne che gli stava preparando per le feste
ormai alle porte! E le palle per l’albero
di Natale? Ma, di tutte le palle del Pre-
sidente, Gennaro ne aveva le scatole
piene già da tempo e avrebbe potuto
addobbare tutti gli alberi di Natale di
questo mondo.
SAGITTARIO (22/11- 20/12)
Sul piano sentimentale nondovrete aspettarvi particolariscossoni. Gli astri non pre-
steranno troppa attenzione alle vostrevicende amorose. Potreste aspettarviesattamente quello che saprete meri-tarvi grazie all'impegno che mettereteper rinsaldare i rapporti esistenti o peraprirvi la strada a nuovi incontri.
CANCRO (21/06- 21/07)
Nei primi giorni del mese, siraccomanda la massima caute-
la negli affari sentimentali. Non prendete de-cisioni affrettate e soprattutto non lasciatevitrascinare dalle impressioni del momento:potrebbe capitarvi di sentirvi vittima di in-comprensioni o di atteggiamenti crudeli, male cose potrebbero non essere affatto comesembrano.
LE STELLE…di Maga FloOROSCOPO di Dicembre
�
ARIETE (20/03- 19/04)
Il vostro livello di energia saràalto fino a metà del mese di di-cembre, per andare poi incon-
tro a un progressivo declino verso la finedel mese con un transito lunare sfavore-vole.
TORO (20/04- 19/05)
Sul versante sentimentale ilmese si apre sotto i migliori
auspici per i nativi di questo segno, spe-cialmente per chi è nato nei primi giorni dimaggio. Potrebbe essere il momento buo-no per rinfocolare un rapporto che sembra-va essersi un po' logorato negli ultimi tem-pi, o per annunciare finalmente il gran pas-so con la persona amata.
GEMELLI (20/05- 20/06)
Inizio difficile per un mese di di-cembre che andrà progressi-
vamente migliorando con l'avvicinarsi del-l'ultimo giorno dell'anno e l'ingresso nel2009. alcuni pianeti sconsigliano di intra-prendere avventure finanziarie, o di avviareiniziative eccessivamente rischiose in cam-po economico e professionale, almeno du-rante la prima metà del mese.
LEONE (22/07- 22/08)
Sul piano degli affetti, dopo unaprima settimana tutto sommatotranquilla, potrebbero csmbiare ivostri rapporti con gli altri. In amo-
re vi sentirete scontrosi e poco disponibili aldialogo: cercate di controllarvi. Particolarmen-te delicati, sempre per quanto riguarda la sfe-ra sentimentalel̓ultimo scorcio del mese.
�
� VERGINE (23/08- 21/09)
All̓ inizio del mese, vi consiglio unacerta prudenza nell'affrontare le
sfide quotidiane che vi attendono in campolavorativo. Potreste sentirvi sottovalutati daisuperiori e ingiustamente sopravanzati dacolleghi meno meritevoli di noi. Prima diesprimervi, assicuratevi che si tratti di unavalutazione corrispondente ai fatti e nonsemplicemente dettata dal vostro umore.BILANCIA (22/09- 22/10)
Se avrete la pazienza diaspettare fino agli ultimi gior-
ni dell'anno il quadro astrale di questoperiodo, estremamente favorevole, vifornirà un sostegno apprezzabile inogni circostanza nella quale vi trove-rete in competizione per raggiungere ivostri obiettivi di carriera.
SCORPIONE(23/10- 21/11)
I nati dello Scorpione non sa-ranno oggetto di particolari at-
tenzioni planetarie in quest'ultimo mese.Cercate di ritagliarvi più tempo per riposa-re e riflettere. Gli ostacoli che troverete sulvostro cammino non saranno troppo diffi-cili da superare, anche se più numerosi diquanto vorreste.
ACQUARIO (20/01- 17/02)
Sarà eccellente la vostra ca-pacità di seduzione fino allafine dell'anno e nei primi
giorni del 2009 sarete in forma splen-dida. Approfittatene per lanciare se-gnali a chi vi preme, se siete single oper instaurare un legame più solidose siete in coppia.
PESCI (18/02- 19/03)
Gli astri non saranno particolar-mente benevoli nei confronti dei
nati sotto il segno dei pesci e dovrete tenereampiamente conto dei vostri limiti soprattut-to nella prima parte del mese; la situazioneandrà poi migliorando e si risolverà definiti-vamente nei primi giorni di gennaio 2009.
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La cassatina di Natale e tutte le palle del Presidente
CAPRICORNO(23/11- 19/01)
Gli astri vi vedranno in pole po-sition, specialmente verso la fi-ne del mese, e quindi dell'anno.
Sarete in forma smagliante, pronti ad affron-tare il vostro lavoro o le sfide quotidiane conla necessaria efficienza e determinazione.
Dott.Giovanni Spina
PianuraIl Corriere di
di Angelo Scarlatella
Nel primo articolo dedicato alla storia dellacanzone abbiamo visto come dallʼanti-chità classica si giunse fino alla nascita
della canzone napoletana. In questo articolovedremo cosa cominciava a succedere in altripaesi diversi dallʼItalia a partire dalla secondametà dellʼottocento. Parleremo in particolaredegli Stati Uniti dʼAmerica. Qui si diffusero, acausa della presenza degli schiavi di colore,prima il Blues e poi, una volta abolita la schia-vitù, il Jazz. Caratteristiche principali di tali mu-siche furono la for-te caratterizzazio-ne nellʼuso dellavoce, la presenzaaccentuata dellaritmicità di origineafro-americana,lʼuso dellʼimprovvi-sazione. Il blues sidiffuse negli statidel Sud e nei sob-borghi neri dellecittà. Mentrelʼepicentro del jazzfu New Orleans,sulle rive del fiumeMississippi. Ma an-che Francia e Au-stria, con la diffu-sione delle operet-te, diedero un forteimpulso alla nasci-ta di una forma più“leggera” di canto.Notissime tra fine ot-tocento e primo novecento furono le Operette.Le più rappresentate in teatro erano Orfeo al-lʼInferno e I racconti di Hoffmann di JacquesOffenbach o La vedova allegra di Franz Le-har. La nascita dellʼindustria del disco a 78 girinei primi del ʻ900 determinò un superamentodei vecchi confini musicali e portò ad una sem-pre maggiore influenza reciproca tra paesi lon-tani per cultura, stili e tradizioni. Mentre Enri-co Caruso portava la canzone napoletana inAmerica, lʼAmerica portava i suoi ritmi in Euro-pa ed in Italia. Neanche il fascismo, nonostan-te il tentativo di fermare lʼarrivo della musicastraniera nel nostro paese, bloccòlʼimportazione di tali ritmi nati dal jazz (charle-
ston, dixieland, swing, ecc…) op-pure provenienti dall ̓America la-tina (rumba, tango, ecc…). Inquesto scenario ricchissimo nac-que negli anni ʻ20 la canzone ita-liana vera e propria, che divenneben presto un fenomeno di gran-de popolarità. Es-sa, almeno peril momento,non abbando-nò una melo-diosità tipica-mente italianadata dall ʼ in-
fluenza del melodramma edella canzone napoletana eassimilò solo superficial-mente lʼinfluenza straniera.Sono di quegli anni braniquali Ma le gambe, Non di-menticar le mie parole , Ma-ramao perché sei morto?Ma anche negli altri paesi,soprattutto gli Stati Uniti gra-zie al musical, iniziarono fe-nomeni analoghi. Tanti auto-ri stranieri, fra essi GeorgeGershwin e Irving Berlin,composero moltissime
songs (la parola inglese per canzoni) ancoraoggi note ed eseguite quali I Got Rhythm, TheMan I Love, God Bless America e Thereʼs NoBusiness Like Show Business. Molti di questibrani, giunti in Italia attraverso i dischi, la radioe il cinema, rappresentano un patrimonio co-mune alla musica leggera come al jazz. Ma,prima la crisi di Wall Street, nel 1929, poi lapresenza opprimente di regimi dittatoriali inEuropa, provocarono cambiamenti irreversibilinella storia come nellʼarte. Il fascismo in Italiaimponeva le sue canzonette di propagandapolitica. Qualcuno forse ricorderà ancora i bra-ni più noti: Faccetta nera, Giovinezza e Vince-re, vincere, vincere. Col loro subdolo incederequeste marcette illusero gli italiani di possede-re una forza militare che invece non esisteva.La II guerra mondiale provocò un terremotoinimmaginabile: lʼolocausto, milioni di morti, in-tere città rase al suolo. Si cantò allora O bellaciao tra le montagne, con la speranza che ungiorno queste atrocità sarebbero terminate. Laguerra fu una breve ma vera battuta di arrestonella storia della canzone. Ma, terminato ilconflitto e sconfitti fascismo e nazismo, rina-sceva la speranza di un mondo migliore.LʼItalia, un po ̓bigotta e provinciale, attanaglia-ta dallʼignoranza e dalla povertà riprese a can-tare fingendosi spensierata.
PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 81313
L
a Scuola Media “Giovanni
Falcone” si caratterizza ormai
da diversi anni per l’ attenzio-
ne che rivolge verso le esigenze so-
ciali e culturali del territorio pianu-
rese. Una delle attività più apprezza-
te che la scuola svolge per i ragazzi
del quartiere è il “Laboratorio di
chitarra”. Ideato oltre dieci anni fa
da me, continua a riscuotere vivo in-
teresse. Anzi si può dire che il suc-
cesso dell’iniziativa è crescente. Ini-
ziai quest’attività da solo oltre dieci
anni fa e l’affiancai al mio lavoro di
docente di Musica della scuola. I ra-
gazzi che si iscrivevano allora non
erano tanti e non sempre era facile
cavarne qualcosa. Col tempo il nu-
mero è cresciuto ed il seguito è stato
sempre più consistente. L’anno pas-
sato oltre 40 ragazzi vi hanno preso
parte. Per rispondere in modo ade-
guato alle richieste pressanti sono
stato affiancato di recente dal Prof.
Fabio Castaldo. Ciò mi ha fatto par-
ticolarmente piacere sia per il fatto
che il progetto si è in qualche modo
allargato, ma anche perché il Prof.
Castaldo era stato mio allievo una
ventina di anni fa proprio nello stu-
dio della chitarra. Oggi ho la soddi-
sfazione di frequentarlo come vali-
dissimo collega. Il laboratorio parti-
rà in questi giorni con un numero di
moduli maggiorato rispetto all’ anno
scorso e gli alunni della succursale
di via Torricelli avranno la possibili-
tà di frequentarlo presso quella sede.
Cercheremo, come sempre, di tra-
smettere ai ragazzi l’amore per la
musica, di insegnare loro il valore
dello stare insieme e del collaborare
in amicizia e, perché no, di scoprire
qualche nuovo talento. Ma c’è di
più. Il nostro laboratorio è stato in-
vitato a partecipare alla nona edizio-
ne del concorso “Premio Fabrizio
Romano” indetto dalla omonima
Associazione culturale no-profit. A
tale scopo è stato realizzato un DVD
contenente un breve videoclip. Nel
filmato sono visibili le fasi salienti
del concerto finale dell’attività svol-
tosi il 30 maggio 2008 presso la pa-
lestra della scuola, a cui hanno par-
tecipato ben quarantasette giovani
chitarristi. La fase finale del concor-
so si svolgerà presso l’Auditorium
della Regione Campania al Centro
Direzionale la prossima settimana.
In questi anni abbiamo fatto del no-
stro meglio per i nostri ragazzi. E’
ora di ricominciare. Speriamo di
continuare nel segno positivo per i
giovani di Pianura e auguriamo tan-
ta musica (per chitarra ovviamente)
a tutti.
Prof. Angelo Scarlatella
STORIA DELLA CANZONE (II Parte)
DALLA FINE DELL’ OTTOCENTO ALLA II GUERRA MONDIALE
A DICEMBRE RIPARTE IL “LABORATORIO DI CHITARRA” DELLA FALCONE
di Giovanni Spina
Ti vedo, piccola foglia tremante,mentre cerchi con fogadi restare attaccata altuo ramo,sperando che crescanonuovi germogli e nuovifiori.
C’è vento intorno a noi,e pioggia vera:piccole tempesteche sfoceranno in grandi
uragani.
Ed io qui, foglia gemel-la,attaccata ad altro ramo,tremo con te per le tuepaure,e abbraccio le tue malin-conie.
E intanto il vento mi raffredda il cuore.
E asciuga la pioggiache dai miei occhi scende nel fondo del mio cuore.
Due foglie nel vento
L’angolo della poesia
Enrico Caruso
George Gershwin
PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 81414
È
un sabato freddo di novembre
quando ci accoglie Salvatore
mentre cerchiamo, tra le viuzze
ripide della collina di Sartania, il luogo
dell’incontro. E’ una piccola casa che
guarda la conca di Agnano aprendo
una fessura per scorgere Capri e il ma-
re del golfo. Entriamo mentre i fornelli
ardono pietanze rilasciando un odore
invitante. È lui, Angelo, alla guida dei
fuochi. E’ il “genio”, il maestro della
cucina fai da te, che ripercorre antichi
sapori con formule nuove senza desi-
derio per i blasoni o gli attesati che
leggi sulle guide e riviste più in voga.
Il suo involontario sfidante, stasera, è
Mario che rimescola gli ingredienti di
una pasta e fagioli ricca di cose buone
e di fantasia. Una lotta impari tra
l’esperienza dell’osare e la sapienza
goliardica di chi vuole stupire. Tutti a
tavola, dunque, mentre Augusto apre il
repertorio della sua “giovane” e im-
mancabile chitarra sotto le melodie
cantate da Mario B. e Pierino. Un tur-
binio di emozioni e di calore che, par-
tendo dal “focolare”, si irraggiano nei
pensieri e nell’animo di tutti noi. Rico-
nosco Gigino che con Mario R. sfratta
in fretta ogni ingombro e prepara la ta-
vola ad accogliere altre prelibatezze.
Un ben di Dio che ti lascia stupito sia
per la bontà, sia per sapori che non im-
maginavi. Dal cilindro del mago Ange-
lo escono delizie anche se, come dice
lui, il massimo della goduria dei sensi
e del palato prevede una favolosa pasta
e fagioli in una lirica senza confini.
Un’ode alla buona cucina che si con-
torna di ricordi e un po’ di nostalgia
per quanti, a queste tavolate, non ci so-
no più. C’è anche Marco col suo pasto-
re tedesco e Giorgio che, osando un ac-
cenno di acuto canoro, sono pronta-
mente sommessi dall’estrosità canora
di Pierino. Ci sono ancora Salvatore
B., Franco, Tonino, Luciano, Alfonso e
Pietro a completare la truppa in un vor-
tice emotivo che si traduce nel motto
latino “e forse un giorno gioverà ricor-
dare tutto questo…”. Noi siamo sicuri
di si! Il giovamento ci sarà come quan-
do lo immaginavamo da bambini quan-
do i nostri padri facevano le “pazzie”
al calore del camino, condite da quel
sapore che viene e passa nel cuore e,
che sa riconoscere il valore dell’Ami-
cizia vera: quella senza tempo!
Buon Compleanno Lucia
La piccola Lucia, figliadi Fabio e Valeria, il 14
Dicembre ha compiuto 1anno. Auguri angiolettodai nonni, dagli zii, dallezie e da tutti quelli che
ti vogliono bene.
Metti una sera col…cardenal Mendoza!
Alcuni si sono avvicinati al teatro da po-co, altri invece calcano le scene da an-ni per divertirsi e far divertire. Sono i
membri della compagnia teatrale Hypocrites,(in greco gli attori) che ha debuttato nel 2007portando in scena al Teatro Troisi di Fuori-grotta ʻCose turcheʼ di Samy Fayad, scrittorefranco-libanese scomparso nel 99 a Napolidove viveva e lavorava per la radio, fin daglianni ʼ50. Il regista Bruno Troisi, è giovane esi è avvicinato al teatro nel 2002, prima conun corso allʼAccademia del Teatro Tasso con
la quale inizia anche i primi spettacoli, per lopiù, adattamenti in lingua napoletana di Pi-randello e Shakespeare. Tre anni dopo cʼèlʼincontro con una compagnia storica di pia-nura, la ʻSenzʼarte né parteʼ diretta da AngeloGermoglio. Con loro partecipa alla messa inscena di ʻMasanielloʼ opera musicale di TatoRusso, ʻLe voci di dentroʼ di Eduardo De Fi-lippo e ʻLo strano caso di Felice Cʼ di Vincen-zo Salemme che è ancora in giro per i festi-val e le rassegna dʼItalia. Adesso, pur con-servando in vita le attività precedenti, ha de-
ciso di mettersi alla provacimentandosi nella regia.«Non perché sia arrivatocome attore ma perché mipiace come situazione, co-me concetto. Dirigere unospettacolo mi ha sempreaffascinato. Il primo spetta-colo l ʼho scelto perchélʼavevo già fatto e quindicostituiva per me un ap-proccio più semplice. Il te-sto al quale stiamo lavo-rando ora, invece, è brillan-te ed affronta un tema chemi sta particolarmente acuore: la droga» dice. Sitratta infatti, di ʻ14 ʻo pittoree 22 ʻa pazzaʼ dellʼautore
napoletano Gaetano Di Maio . La storia èambientata degli anni ʼ80. In un vicolo di Na-poli, vive con la moglie e le figlie, Clementepittore che cerca di arrotondare la giornatacon la sua arte. Purtroppo non ha alcun ta-lento artistico, una cosa che la moglie, checerca di arrangiare piccolo espedienti perandare avanti sa bene. La passione perlʼarte porterà Clemente e la sua famiglia adincappare in situazioni rocambolesche, pienedi equivoci e malintesi che iniziano quandoda rifugio, spacciandola per una modella, adragazza ʻbeneʼ in fuga da una festa in cuivende droga. Alla fine, tra liti e sotterfugi, tut-to si risolve per il meglio. Tra i membri dellacompagnia cʼè anche Peppe Passera, perqualcuno il decano degli attori pianuresi, chesi è dato al teatro trentʼanni fa, giovanissimo.«Ho iniziato con Alberto Vinci, un altro artistastorico del quartiere, quando avevo quindici,o sedici anni. Negli anni abbiamo portato insena anche nostri lavori e nel ʼ90 abbiamodebuttato allʼAuditorium della RAI. Nonostan-te tutti questi anni non ho mai voluto cimen-tarmi con la regia, perché non è facile». Ildebutto è previsto ad aprile, ma non ci sonoancora né date né sede. Per ulteriori infor-mazioni, le prove si svolgono tutti i mercoledìalle 21:00 nella sede del Partito Democraticodi via Vecchia 35.
Simona Pasquale
Teatro: alla scoperta della compagni “Hypocrites” nata a Pianura nel 2007
Cronaca di una cena tra ricordi, melodie e dispute culinarie in una Pianura che scompare
B
abbo Natale, personag-
gio molto popolare
presso i bambini, diven-
ta destinatario di una lettera,
nella quale alcuni alunni di I A
della SMS “G. Falcone” parla-
no del loro quartiere e di alcu-
ne situazioni che dovrebbero
essere cambiate per migliorare
la loro qualità di vita. Inizia-
mo dalla periferia di Pianura:
Siamo ai Pisani. Alessia, Mar-
co e Carmela descrivono que-
sta contrada come una località
povera, dove c’è solo campa-
gna. Tutto si allaga quando
piove. Alessia si lamenta del
fatto che quando piove si crea-
no fossi e si formano grandis-
sime e profonde pozzanghere
ed ogni volta che viene a
scuola deve fare i salti mortali
per non bagnarsi. Marco si
chiede se si possa avere una
scuola media ai Pisani, perché
al mattino, per arrivare in ora-
rio a scuola, deve prendere la
cumana delle sette e trenta, Se
poi fa ritardo, la successiva
passa dopo molto tempo e lui
fa tardi a scuola e deve portare
la giustifica. Inoltre - scrive
ancora Alessia - c’è solo un
“mini” supermercato ed un
magazzino di detersivi, ma ci
vorrebbe almeno una farma-
cia, così quando un bambino
è malato si può curare. Chia-
nese Sabrina abita a Sartania.
Scrive che qui l’illuminazione
è scarsa ed i pedoni non pos-
sono passeggiare. Chiede che
le fognature siano più sicure,
perché la strada, quando pio-
ve, diventa inaccessibile. Mara
Mautone abita in via Angogna
ed anche qui ci sono disagi: la
gente rimane bloccata quando
piove, perché la strada si alla-
ga. Valentina Saggiomo e
Martina Reder abitano in via
Torciolano. Anche questa è
una zona che si allaga quando
piove, le strade sono rotte e
“frastagliate”, non “rette”: i la-
vori iniziano, ma non finisco-
no mai. In tanti dicono che un
tempo il Torciolano era bello:
le strade erano diritte con tante
fontanine. Non c’è molta illu-
minazione non si vede gran-
ché. Spesso c’è un cattivo
odore, perché vengono brucia-
te erbe e foglie. Lasciamo la
periferia e veniamo all’interno
del quartiere. Fanuzzi Lucia
abita in via Dalì, una strada
che lei definisce molto popo-
lata e piena di negozi di generi
alimentari e di abbigliamento.
Ma, ahimé, manca una libre-
ria. Scrive:” Alle ragazze che
conosco io, non piacciono
molto i libri, a me, invece, pia-
ce leggere, però per andare a
comprarmi i libri devo andare
al Vomero o in via Roma”. E
sottolinea un altro problema:”
Io credo di non “vivere” solo
nella mia via, ma anche a
scuola, visto che ci “passo”
trenta ore alla settimana. Nel
mio quartiere c’è la scuola per
l’infanzia, quella elementare e
quella media, quindi manca il
liceo”. A proposito della stessa
strada Schioppo Fabiana sotto-
linea la necessità della presen-
za di un vigile, per controllare
che tutti rispettano il senso
unico, chi parcheggia in dop-
pia fila e chi deposita la spaz-
zatura fuori orario ed all’usci-
ta dalla scuola, per far attra-
versare gli alunni. In via Ar-
naldi, Pazzi Vincenzo, segnala
la maleducazione delle perso-
ne, in particolare il comporta-
mento di ragazzi di venti, ven-
tun anni, che umiliano, insul-
tano ragazzi più piccoli e com-
mettono, a volte, atti di vanda-
lismo e di razzismo. Romano
Giuseppe fa notare che in via
Pablo Picasso cani randagi ag-
grediscono le persone - una
volta è successo ad un ragazzo
di colore - e sono portatori di
parassiti, come le zecche. Di
Fusco Luca abita in via San-
dro Botticelli, strada non mol-
to dritta, che le macchine per-
corrono velocemente. Qui,
dunque, “ci vorrebbe una pic-
cola area per bimbi e ragazzi.
Poi si dovrebbero aggiustare
pali, che sono arrugginiti e
lampioni che si sono fulmina-
ti. Inoltre, i cani fanno i loro
bisogni ed i padroni non li rac-
colgono. Prosegue affermando
“ci vorrebbero persone addette
alla sorveglianza o delle tele-
camere, i viali dovrebbero es-
sere solo per pedoni e dovreb-
bero essere costruiti garages
per le macchine”. Per il Corso
duca D’Aosta Porcini Luigi
desidererebbe che si aggiu-
stassero le giostre al parco
Falcone e Borsellino e che i
ragazzi senza genitori siano
raccolti in un centro che li fac-
cia divertire. Inoltre vorrebbe
che fosse costruito un campet-
to da calcio ed un teatro, dove
i ragazzi possano ballare, can-
tare e recitare. Marciano Da-
niele afferma che nel nostro
quartiere c’è qualcosa di stra-
no: non si può stare bene, per-
ché la gente non si comporta
nel modo giusto. De Fenza
Italia chiede per via Parroco
Russolillo che la gente sia più
educata e che non butti carte a
terra. Pastore Anna abita in via
Monti e qui segnala il proble-
ma delle macchine e dei moto-
rini, che corrono velocemente.
Di Frenna Nicola si lamenta
che lui ed i suoi compagni non
hanno spazi per giocare, che le
macchine siano parcheggiate
meglio e la strada sia riparata,
perché è piena di buche ed è
difficile andare in bicicletta, in
via Silone. Infine Paolillo An-
tonio ha un pensiero per quei
ragazzi, che non hanno voglia
di studiare; alcuni abitano pro-
prio nel suo viale. Chissà se
un “Babbo Natale” potrà mai
esaudire i desideri dei ragazzi
di I A e renderli così più felici
nella loro vita quotidiana.
Anna Mele
O
ggi sarebbe, forse, un ci-
nema multisala, un tem-
po, è stato il nostro “Ci-
nema Paradiso”. Era il cinema
Impero e si trovava al Corso
Duca D’Aosta, nel punto in cui
si svolta in via Vecchia Comu-
nale. Il discorso di molti pianu-
resi col cinema è cominciato da
lì. Sui suoi sedili, ragazzini, ab-
biamo sospirato, sorriso, dando
sfogo ai nostri entusiasmi. En-
travi, pagavi il biglietto - 50,
100, 150 Lire - e la maschera -
alias Papele - ti accompagnava
a sedere, facendoti luce con una
grossa pila. Ma certe volte la
sala era affollatissima e si spia-
va il momento in cui qualche
sedile si liberava.
All’inizio le pellicole erano
molto ingenue, alla fine trionfa-
va sempre il bene. Il protagoni-
sta raccoglieva il consenso una-
nime della platea, l’antagonista
fischi e parole poco garbate. I
film western ci facevano vedere
gli indiani, loro vere vittime,
come gli assalitori delle dili-
genze e carovane dei bianche. E
quando ci davano gli occhiali
tridimensionali, tutto sembrava
venirci addosso, soprattutto i
cavalli che correvano nella pra-
teria. Popolarissimi come i we-
stern erano le comiche, soprat-
tutto quelle interpretate da Stan
Laurel ed Oliver Hardy. Lì ve-
ramente non riuscivamo a caon-
tenerci dalle risate. Cosa che
succedeva anche con tutti i film
di Totò. C’erano poi le pellicole
che si ispiravano alle canzoni
napoletane. C’era il filone
strappalacrime, dove il primo
attore era spesso un famoso
cantante, Giacomo Rondinella,
nel ruolo di innocente, che fini-
sce con l’andare in prigione e
perdere la sua innamorata. Alla
fine però, si sa, la verità trionfa
e con essa l’amore. L’altro filo-
ne napoletano era quello comi-
co, con interpreti come Nino
Taranto, Aurelio Fierro ed altri.
Venne poi il tempo delle pelli-
cole a carattere mitologico: tut-
te le imprese di Ercole, di Ma-
ciste, di Ulisse. Molto seguiti
furono pure i film sull’antica
Roma, con le imprese di Cesa-
re, di Augusto, i loro trionfi ed i
loro amori, le persecuzioni dei
cristiani sbranati dalle belve
nelle arene, dove l’imperatore,
quasi sempre, decretava la mor-
te, abbassando il pollice. Il ge-
nere noir ha visto la proiezione
di film sui vampiri e qualche
pellicola di Hitchcock, come
quella de “Gli uccelli”. C’è sta-
to anche un periodo in cui il ci-
nema Impero ha ospitato spetta-
coli musicali. La nostra emo-
zione di spettatori era alle stel-
le. Avevi davanti agli occhi at-
tori, il mondo dei lustrini, il
trucco, le luci, le canzoni. Tutto
ti poteva far sognare. Tali spet-
tacoli erano di canzoni, ma
c’era sempre un comico, una
macchietta. Col tempo abbiamo
cominciato a vedere pellicole di
una certa importanza. Uno dei
film che fece scalpore fu “La
ciociara”; film che diede
l’Oscar a Sofia Loren. Fu
proiettato a Pianura per vari
giorni ed era vietato ai minori
di quattordici anni. Ma tutti
parlavano di certe scene, come
quella in cui Sofia, mamma
sconvolta e disperata, cerca di
difendere la figlia adolescente
dalla brutalità di soldati maroc-
chini. Ci furono anche dei film
tratti da romanzi di autori, co-
me “La ragazza di Bube” (auto-
re: Carlo Cassola), interpretato
da una giovane e bella Claudia
Cardinale: il romanzo lo pote-
vamo comprare allora nelle edi-
zioni economiche della BUR; al
costo di 450 Lire. L’ ultima pel-
licola importante che ricordia-
mo è il film “ET” , anche que-
sto un grande successo, an-
ch’esso vincitore di un Oscar. Il
cinema Impero poi finì, come
finì pure quello di Soccavo, co-
me, finirono, in seguito, anche
quelli di Fuorigrotta, del Vome-
ro e del centro. Con esso, fini-
rono, forse, anche i sogni di
molti suoi frequentatori.
Anna Mele
Presepe Vivente Campora
Agerola (NA) Dal 26 Di-
cembre 2008 al 4 Gennaio
2009
La Parrocchia di San Marti-
no Vescovo di Campora e la
Pro Loco di Agerola sono
lieti di invitarvi ad AGERO-
LA per la XX edizione del
PRESEPE VIVENTE. Ri-
percorrendo le viuzze del
centro storico di Campora
frazione di Agerola (NA), il
visitatore si inoltrerà nella
realtà sociale e religiosa del
Presepe vivente di Agerola,
entrerà in simbiosi con i
duecento personaggi figu-
ranti e, tra una zeppola e una
preghiera, avrà un’occasione
unica di riflettere e meditare
sul rinnovato messaggio di
pace sprigionato dalla grotta
della Natività.
Mostra Presepe Artigiana-
le
Castellammare di Stabia
Si rinnova, dopo il successo
degli scorsi anni, il tradizio-
nale appuntamento natalizio
della “Mostra Presepe Arti-
gianale” proposto dall’Asso-
ciazione di Promozione So-
ciale Aurora. Giunta alla sua
quarta edizione, la mostra
sarà aperta al pubblico dal
18 Dicembre 2007 al 13
Gennaio 2008 e proporrà
c o n t e m p o r a n e a m e n t e :
l’esposizione di piccoli pre-
sepi, capolavori artigianali
realizzati dai vari maestri
d’Arte presepiale e scultori;
uno splendido e grande pre-
sepe napoletano: realizzato
artigianalmente con le più
svariate tecniche e con
l’ausilio di materiali diversi,
e rappresentativo dell’otto-
cento napoletano; un museo
della civiltà contadina ed ar-
tigiana: con esposizione di
una importante collezione di
attrezzi, oggetti e strumenti
antichi. Allestita presso un
antico casolare, sito nel
piazzale antistante la Chiesa
dell’Annunziatella di Castel-
lammare di Stabia vuole of-
frire al pubblico una manife-
stazione etnografica finaliz-
zata a diffondere il patrimo-
nio culturale delle tradizioni
natalizie, delle arti e delle
tecniche artigiane e contadi-
ne.
Canto di Natale
Da venerdì 14 dicembre
2007 il Teatro Il Pozzo e il
Pendolo presenta: “Canto di
Natale” di Annamaria Russo
e Ciro Sabatino, tratto dal
classico di Charles Dickens.
La voce narrante è affidata
a Paolo Cresta.
Informazioni e prenotazioni
al numero: 0815422088.
a cura di Floriana Sorvino
PianuraDICEMBRE 2 0 0 81515 Il Corriere di
Babbo Natale a Pianura
POI VENNE LA TELEVISIONE… E DECADDE L’IMPERO
“IL NOSTRO CINEMA PARADISO”
Richiesta di interventi nel quartiere
IL NATALE A NAPOLI...
C
ome annunciato nel numero scor-
so di questo giornale, la crisi fi-
nanziaria nelle ultimissime setti-
mane ha abbandonato gli ambienti del-
l’alta finanza e delle banche per riper-
cuotersi con tutto il suo peso sull’econo-
mia reale, quella che (per intenderci!) è
rappresentata dai produttori e dai consu-
matori, dalle imprese e dai dipendenti
che ci lavorano dentro, vale a dire
l’economia del quotidiano!! In questa
fase poco interessa alla
gente comune di quello
che accade alle banche e
alle Borse mondiali poi-
ché l’attenzione di
ognuno è concentrata
sulle proprie finanze,
sul come riuscire a so-
pravvivere arrivando al-
la fine del mese cercan-
do (con enormi sforzi!)
di conservare qualcosa
delle proprie entrate
mensili, del proprio sti-
pendio. Già, il problema
è proprio lì infatti: lo
stipendio! Milioni di la-
voratori, soprattutto nel nostro paese, la-
mentano una condizione di precariato da
un punto di vista dei salari che è proprio
alla base del peggioramento dell’econo-
mia la quale, stando ai dati odierni, sten-
ta a riprendersi poiché penalizzata dalla
mancata spinta della domanda aggrega-
ta. Il circolo virtuoso domanda – produ-
zione – redditi – domanda viene a man-
care proprio del tassello di partenza per
cui l’intero sistema economico non de-
colla ma anzi continua ad affossarsi ul-
teriormente aggravato dalla crisi del cre-
dito alle imprese e ai privati. Il periodo
di disinflazione che in questo momento
stiamo attraversando, caratterizzato dal-
la riduzione dei prezzi (almeno sulla
carta!), rappresenta la manifestazione ti-
pica di una fase di recessione che anche
nel nostro paese si è palesata in linea
con quanto accade a livello internazio-
nale. Nonostante gli inter-
venti, solo in parte coordi-
nati tra loro, delle più im-
portanti istituzioni econo-
mico-finanziarie e dei go-
verni dei diversi paesi a li-
vello mondiale, le Borse
non ripartono dopo i tonfi
generalizzati delle settima-
ne scorse e l’economia co-
mincia a risentirne pesante-
mente alla vigilia di un Na-
tale che si preannuncia al-
l’insegna del risparmio e
dei sacrifici. Secondo il
mio punto di vista qualche
segnale di ripresa potrebbe
manifestarsi a partire da febbraio del-
l’anno nuovo quando finalmente il nuo-
vo presidente americano Barack Obama
si insedierà a titolo definitivo alla Casa
Bianca; un evento che tutti aspettano
impazientemente per capire quali saran-
no i suoi primi importanti interventi per
risollevare l’economia di un paese che
ancora oggi rappresenta agli occhi di
tutti, seppure in maniera ridotta, la loco-
motiva del mondo! Quanto ai possibili
interventi che in questo momento an-
drebbero adottati nel nostro paese, pen-
so che il Governo debba mettere in atto
una politica di sostegno al reddito delle
famiglie. Infatti, per ritornare sul con-
cetto che ho indicato prima, la maggior
parte delle famiglie italiane non ha ca-
pacità di spesa ed è proprio questo il
punto: nel nostro Paese la domanda è il
lato vincolato del mercato! Sulle fami-
glie e sulla loro domanda andrebbero
concentrate risorse nell’immediato per
poi lavorare a progetti più ampi e artico-
lati finalizzati al rilancio degli investi-
menti e al rin-
n o v a m e n t o
dell’infrastrut-
tura del Paese;
sgravi fiscali
alle imprese,
di cui tanto si
discute, non
avrebbero la
stessa capacità
di incidere sul
rilancio della
domanda e
sulla riattiva-
zione del cir-
cuito doman-
da – produzio-
ne – redditi –
domanda. Fi-
no a quando
non si farà
nulla di con-
creto attraver-
so interventi strutturali finalizzati a ri-
sollevare la domanda, la nostra econo-
mia continuerà a restare penalizzata: bi-
sogna intervenire necessariamente sui
salari e sugli stipendi affinché il potere
di acquisto degli Italiani possa benefi-
ciare di un miglioramento che alimenti
consumi ed investimenti mantenendo un
costante monitoraggio anche sull’infla-
zione che tuttavia, al momento, non
sembra rappresentare il problema più
importante da fronteggiare.
Dott. Roberto Musella Finanzia Facile
I
n questi mesi, si è sentito parlare
molto di aumento dei prezzi delle
materie prime, in particolare di
quello del grano, ridefinito un pò
spettacolarmente “l’oro verde”, lie-
vitato tanto da essere paragonato
costantemente all’aumento del
prezzo dell’altra materia prima in
costante fluttuazione verso l’alto,
“l’oro nero”, il petrolio. La visione di
un aumento “in tandem” di queste
due risorse è divenuta comune so-
prattutto da, quando in tutto il
mondo si aggira lo spettro della pe-
nuria di grano e di materie prime
alimentari, dovuta in parte anche alla
conversione di molti dei terreni un
tempo destinati a produzioni per il
mercato alimentare, a colture desti-
nate a quello delle bioenergie (mais
per bioetanolo in USA, o colza e gi-
rasole nell’UE). Molti analisti indi-
cano, come concause dell’aumen-
tato prezzo dei cereali, la scarsità
delle scorte mondiali, dovuta a fattori
climatici negli ultimi due anni, a po-
litiche speculative e all’accresciuta
domanda di cereali da parte dei Pae-
si in Via di Sviluppo (PVS). Alla
scarsità di offerta di grano duro e te-
nero sui mercati agricoli è, dunque,
corrisposta una crescente domanda:
il conseguente aumento dei prezzi di
queste “commodities” ha provocato
un gioco al rialzo, che ha percorso
tutta la filiera del grano, andando ad
incidere sui prodotti di spesa base
dei consumatori, come pane e pasta.
Da un lato, è indiscutibile che
l’aumento dei prezzi alla produzione
sia correlato con quello dei prezzi al
consumo, dall’altro rimane il dubbio
sulle proporzioni del rincaro dei beni
alimentari, il cui prezzo è cresciuto
più di quanto giustificherebbero gli
aumenti delle “commodities” agri-
cole. La Commissione sostiene
che, ci sia stato nella media un au-
mento dell’84% del valore del fru-
mento (tenero e duro) che, in teoria,
dovrebbe tradursi in un 3% di au-
mento su pasta e pane: in realtà
l’aumento per il portafoglio dei con-
sumatori è stato del 10%. Per il pa-
ne, tutto questo assume ancora più
significato, se si considera che il co-
sto dei cereali incide solo per il 5%
sul prezzo del prodotto finito. A
fronte di questa considerazione la
Commissione, priva di poteri
d’intervento diretti sui prezzi al con-
sumo, che riguardano l’Antitrust, ha
cercato di intervenire indirettamente
con la concessione del 10% in più
dei terreni coltivabili nell’UE desti-
nati in precedenza alla messa a ri-
poso. Allo stesso modo le imposi-
zioni doganali sulle importazioni di
cereali sono state sospese. E’ tuttavia
scandaloso che dall’inizio dell’anno,
la riduzione del prezzo del grano
non abbia portato alcun beneficio ai
consumatori di pane e pasta che
hanno registrato aumenti vertigi-
nosi. Il buon senso vorrebbe che un
prodotto sia tanto più caro quanto
più costose sono le materie prime
impiegate per produrlo. Qui invece
assistiamo all’inverso: più le materie
prime diminuiscono e più aumenta il
prezzo del prodotto. Siamo di fronte
ad una palese speculazione che si
articola su due livelli: da una parte
ci sono gli speculatori nostrani, i
grandi produttori e i distributori della
penisola. E’ fin troppo evidente che
se il costo del grano tenero alla pro-
duzione incide sul prezzo del pane
tra il 5,5% e il 7,7% (sos consuma-
tori), il resto rientra in una politica
commerciale di produttori e distri-
butori tesa a mantenere alti i prezzi
di un prodotto, che continua ad es-
sere richiesto anche in tempi di crisi.
In secondo luogo stiamo assistendo
ad un fenomeno legato alla specu-
lazione finanziaria internazionale.
L’andamento delle quotazioni dei
prodotti agricoli è fortemente condi-
zionato dai grandi movimenti di
capitale che si spostano dai mercati
finanziari ai mercati delle materie
prime come quello del petrolio ma
anche quello del grano, del mais e
della soia, determinando una forte
oscillazione dei prezzi e
l’impossibilità per molti paesi di
adottare una qualche programma-
zione nell’approvvigionamento. In
questa cornice non certo promettente
ci auguriamo che le organizzazioni
della distribuzione rispettino
l’impegno assunto di riduzione dei
prezzi della pasta, sia attraverso pro-
mozioni ed offerte speciali, soprat-
tutto nel prossimo periodo natalizio,
sia riversando immediatamente sui
prezzi al consumo le attese riduzioni
dei prezzi industriali.
Anna Ranieri
Dirigente Federconsumatori
Campania
di Maria Palma Gramaglia
C
ontinua lo stato di
agitazione degli stu-
denti, dei docenti e
del personale in molti atenei
e scuole d’Italia che non si
rassegnano ad accettare pas-
sivamente l’attacco alla
scuola pubblica e all’Uni-
versità avviato dal governo
Berlusconi. Attraverso le
pacifiche manifestazioni si è
dimostrato quanta è eviden-
te la forza della protesta
contro un provvedimento il
cui unico obiettivo è quello
del risparmio finanziario. Ba-
sti considerare i tagli sbalor-
ditivi del personale. Nel pros-
simo triennio i signori che ci
governano prevedono nella
scuola italiana 87.400 docenti
in meno e la cancellazione di
44.500 posti ATA. In media
ogni istituzione scolastica do-
vrebbe perdere 8 docenti, 3
bidelli, 1 assistente ammini-
strativo, 1 assistente tecnico
(nelle superiori). Inoltre do-
vrebbero essere accorpate ad
altre istituzioni scolastiche
circa 700 delle attuali 10.762
scuole (con la riduzione di
700 presidi e 700 segretari).
Per completare il quadro è
prevista una rilevante diminu-
zione di plessi e sezioni stac-
cate dei territori più svantag-
giati (le frazioni, i piccoli co-
muni, le isole, i quartieri peri-
ferici). Ma non è ancora fini-
ta, aumenterà anche il numero
d’alunni per classe, si passera
dagli attuali 21,59 alunni per
classe delle superiori, o 20,97
delle scuole medie, o 18, 68
delle elementari, a classi di
circa 30 alunni. È facile intui-
re quali saranno le conse-
guenze sulla qualità della
scuola. Gradatamente si limi-
terà l’offerta formativa, saran-
no sospese le sperimentazioni
a partire già dall’anno prossi-
mo, sarà ridotto l’orario curri-
culare, che non dovrà supera-
re le 29 ore nelle scuole me-
die, le 30 ore nei licei e le 32
ore nei tecnici e nei professio-
nali. Saranno colpiti, inevita-
bilmente, il tempo pieno nelle
elementari e le ore
d’insegnamento in compre-
senza in tutti i tipi di scuola,
anche gli insegnanti di soste-
gno saranno dimezzati. In-
somma in quest’infelice piano
del governo si disegna una
scuola più povera di contenuti
e di competenze. Anche nel-
l’Università la logica è di ta-
gliare: un miliardo d’euro in
meno nel prossimo triennio.
Ciò vuol dire, il blocco com-
pleto del turn-over, su 10 do-
centi che vanno in pensione
se n’assumeranno 2. Per i ri-
cercatori precari, si prevede la
stabilizzazione di poche mi-
gliaia di unità, per gli altri
non ci sarà nessuna prospetti-
va: solo contratti precari, bor-
se di studio e progetti di ricer-
ca a tempo determinato. A ciò
si aggiunge l’aumento dei
corsi a numero chiuso,
l’aumento delle tasse univer-
sitarie e la ventilata abolizio-
ne del valore legale del titolo
di studio. È di questi giorni la
notizia che anche le scuole
paritarie avrebbero dovuto
subire alcuni tagli, ma è ba-
stata che si sollevasse la voce
della chiesa perché il governo
facesse retromarcia eppure gli
studenti delle scuole pubbli-
che, sono mesi che protestano
ma restano inascoltati, e a
questo punto ci chiediamo il
perché. Allora la scuola pub-
blica è destinata a ridursi dav-
vero in una scola di serie B?
PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 81616
LA CRISI FINANZIARIA INVESTE L’ECONOMIA REALE
Pane e pasta : le ragioni dei rincari
“RIFORMA GELMINI”: SI POSSONOCHIAMARE RIFORMA I TAGLI?Scuole e Università come presidi di
democrazia contro l’arrogaånza del governo
di Alessandro Etzi
I
biancoazzurri del Pia-
nura arrivano al mese
di dicembre con un bi-
lancio altalenante fatto di
cinque vittorie, quattro
pareggi e quattro sconfit-
te, un bilancio che non
dispiacerebbe a tante altre
società che si affacciano
per la prima volta nei Di-
lettanti, ma che per la so-
cietà e i tifosi non è total-
mente in linea con le am-
bizioni e gli investimenti
fatti. In settimana due gio-
catori importanti come
Ciro Manzo e Antonio
Marasco hanno lasciato la
squadra, ma il diesse Fari-
nella ha promesso che
nuovi giocatori, su indica-
zione del tecnico Gargiulo
che ha rilevato Potenza,
saranno valutati, alla ri-
apertura del mercato. Il
Pianura soffre soprattutto
le pessime prestazioni
delle terne arbitrali, che in
più di un’occasione hanno
dimostrato una notevole
incompetenza, in partico-
lare nelle partite col Po-
migliano e col Matera, fa-
cendo perdere alla squa-
dra punti preziosissimi.
Fondamentale per la squa-
dra è ritrovare la serenità
all’interno di un gruppo
che ha vissuto diversi
cambi, in primis quello
del tecnico Potenza, insie-
me all’allenatore della Ju-
niores Miserini, che è al-
lenata ora dal tecnico in
seconda della squadra
maggiore Accarino. Gar-
giulo ha esordito subito
con una vittoria netta sul
Fasano, a cui sono seguite
la sconfitta col Pomiglia-
no e il pareggio con il
Matera, entrambe le parti-
te macchiate da gravi sva-
rioni arbitrali, come i due
rigori non concessi contro
i materani che avrebbero
regalato la vittoria ai pia-
nuresi. Una situazione che
frustra le ambizioni della
squadra, ma che domenica
non ha trovato replica nel-
le parole dei presidenti,
che si sono uniti al dolore
del quartiere per la scom-
parsa dell’Assessore Nu-
gnes, con la squadra che è
scesa in campo con il lut-
to al braccio. Il segnale
positivo è da rintracciare
nella ritrovata grinta della
formazione, in cui erano
anche schierati cinque un-
der fin dal primo minuto,
è che lascia ben sperare
per i prossimi match da
disputare, quando il tecni-
co Gargiulo avrà avuto il
tempo sufficiente per im-
postare il proprio gioco.
Intanto il presidente ha ri-
mandato al mittente le vo-
ci che davano per partente
da Pianura la squadra e la
società, a causa della pro-
blematica situazione della
deroga al Campo Simpa-
tia, che non rispetta tutti
gli standard previsti per la
categoria. “Ci tengo a
smentire questa cosa cate-
goricamente e non riesco
nemmeno a capire perché
sia stata scritta” sono le
parole del Presidente. La
Juniores invece è prima
nel proprio girone, a 26
punti come il Vico, segno
che la squadra non ha ac-
cusato difficoltà nel pas-
saggio dall’allenatore
Miserini a Michele Ac-
carino, ma anzi rimane la
più seria pretendente alla
vittoria nel girone. Da
segnalare, tra gli ultimi
arrivi nello staff, il Diret-
tore Generale Peppe
Cresci, scelto dopo la
sconfitta contro il Fran-
cavilla. Non rimane che
seguire numerosi e
sostenere il Pianura, che
ha patito in alcune partite
una scarsa presenza dei
propri tifosi, solitamente
calorosi come pochi,
nonostante le diverse in-
iziative predisposte dalla
società come l’ingresso
gratuito al campo Simpa-
tia.
DICEMBRE 2 0 0 81717
di Alessandro Etzi
L
a Campanile anche quest’anno ha iniziato la
stagione con numerosi successi, in particola-
re a mettersi in evidenza sono stati gli Allie-
vi, che in un girone veramente impegnativo sono
primi in classifica, senza nessuna sconfitta. “In
questo momento ci fanno ben sperare” spiega Gian-
ni Pirone, “già raggiungere i playoff sarebbe un ri-
sultato di grande prestigio. Anche i Minigiovanissi-
mi regionali stanno disputando un buon campiona-
to, sono un po’ troppo discontinui perché fuori casa
non raccolgono i risultati sperati, ma hanno le po-
tenzialità per essere ai vertici. Lo stesso discorso lo
possiamo fare per i Miniallievi ed i Giovanissimi
provinciali, mentre gli Esordienti del 96, del 97 e
quelli 96-97, allenati da Aiello, Falco e Lettera
stanno andando molto bene nei rispettivi campiona-
ti. Gli unici che hanno in parte deluso le aspettative
sono i Giovanissimi regionali, dopo un ottimo av-
vio hanno ottenuto risultati non all’altezza delle
aspettative, ma il campionato è ancora lungo e
avranno modo di rifarsi” conclude Gianni Pirone.
Invece il Presidente, Pasquale Pirone, preferisce
commentare gli ultimi sviluppi della scuola calcio:
“Definirei ottimi i risultati dei nuovi programmi di
preparazione tecnica ed atletica, i ragazzi sono
molto migliorati dal punto di vista fisico e musco-
lare, ed il lavoro differenziato permette di migliora-
re notevolmente e più rapidamente la tecnica di
ogni singolo giocatore. In media sono state giocate
6-7 partite per categoria, con almeno tre squadre
puntiamo a raggiungere i playoff in tutta tranquilli-
tà, mentre le altre squadre sono delle mine vaganti
che potrebbero darci risultati inaspettati. Calciatori
di buone prospettive come Carrella e Scognamillo
ce ne sono, ma spesso mancano di modestia, spirito
di sacrificio e umiltà. I giovani devono capire che
con la presunzione non vanno da nessuna parte, che
devono avere fame di risultati. Per diventare calcia-
tori di alto spessore devono essere prima grandi uo-
mini, poi grandi atleti e grandi calciatori. Devono
fare una vita sana e regolare, per questo adesso ab-
biamo a disposizione anche un consulente alimen-
tare, Vincenzo Varchetta. Per me rimane sempre
fondamentale l’impegno a scuola, senza risultati
positivi nello studio i ragazzi non scendono in cam-
po; non dimentichiamo mai che i ragazzi hanno de-
gli obblighi verso la scuola, la famiglia e la Chiesa.
Proprio i genitori devo comprendere che devono
collaborare con noi, affinché i figli possano matura-
re e crescere, possano formare una propria persona-
lità. Se non diventeranno dei calciatori professioni-
sti almeno avremo formato degli uomini che sa-
pranno affrontare la vita e la società” conclude il
Presidente, che vive il calcio a 360° e vede lo sport
come un mezzo per formare una gioventù sana.
Il Pianura al bivio
Ci sarà il definitivo salto di qualità?
Ottimi risultati per la Campanile
di Alessandro Etzi
U
na nuova scuola calcio ha iniziato la
stagione: si chiama il Trifoglio e si
trova in via Masseria Grande. Il Presi-
dente è Ernesto Mangiapia, mentre il Vice-
presidente è Michele Di Falco: “Abbiamo
iniziato l’attività a settembre, questo è per
noi il primo anno, ci occupiamo di diverse
categorie tra cui i Pulcini, i Piccoli Amici, gli
Esordienti, i Giovanissimi e la Juniores che è
affiliata con il CSI, il Centro Sportivo Italia-
no” ci spiega il Presidente Mangiapia. “Gli
allenatori sono Ermanno Minopoli e Marco
Fittipaldi per i Giovanissimi, Antonio Pierve-
nanzi per gli Esordienti, mentre ad occuparsi
dei Pulcini sono Oreste Bernardino e Alfio
Grasso e Massimo Caprio per la Juniores”
prosegue il Direttore Tecnico Vincenzo Gril-
lo, “abbiamo circa 80 tesserati ed è per noi
motivo di orgoglio aver aiutato diversi ragaz-
zi del quartiere a formare la squadra Juniores
con cui partecipare alla stagione calcistica in
corso”. Per contatti ed informazioni si può
chiamare il presidente al numero 331-
8376329. Non resta che augurare alla società
e ai giovani calciatori numerosi successi.
di Alessandro Etzi
Inizia bene la Boys Pianurese il campio-nato di Seconda Categoria: la squadralocale ha infatti conseguito tre vittorie,
una sconfitta e un turno ha riposato, por-tandosi tra le prime classificate. “Abbia-mo disputato un buon avvio di campiona-to, anche se le partite giocate sono an-cora poche per conoscere il nostro realevalore” commenta Peppe Totaro. “Leprossime sfide che affronteremo ci diran-no qualcosa in più, in particolare la sfidacon il Casavatore. Al momento è soprat-tutto lʼattacco ad aver disputato dellebuone prove, ed un giocatore in partico-lare ha fatto delle grandi partite, AntonioManzo, che si sta dimostrando un leaderdella squadra. La sconfitta è stata causa-ta più dalle pessime condizioni del cam-po che da una reale supremazia dellaBoys Marano, questo mi fa ben sperareper il campionato, di sicuro siamo tra leoutsider del nostro girone e se non per-diamo concentrazione potremo otteneredegli ottimi risultati” conclude Peppe To-taro.
Buon inizio per laBoys Pianurese
Tre vittorie ed una sconfitta
E’ nata la Scuola CalcioIl Trifoglio
Da settembre aperte le iscrizioni Altre novità tecniche a disposizione dei calciatori
PianuraIl Corriere di
(da sinistra Fabrizio Carrella, Gianni Pirone,Pasquale Pirone, Stefano Scognamillo)
di Alessandro Etzi
T
utto scorre secondo i
pronostici in casa della
Real Bagnolese, stabil-
mente ai vertici della Serie
C1. La squadra dell’allenato-
re Carmine Gatti è seconda in
classifica, ad un punto dalla
Mecobil e con quattro punti
di vantaggio sulla terza,
l’ISEF. Il mese di novembre
è stato ricco di successi per il
team, che ha conseguito quat-
tro vittorie su quattro partite
disputate: a cadere al Pala-
Trincone sono state la Virtus
Maddaloni per 6-3, l’Oasi
calcetto per 4-0 mentre fuori
casa la Real Bagnolese si è
imposta sul CUS Avellino
per 3-1 e sul Real Macerone
per 6-3. Degne di nota le
vittorie sull’Oasi e sul Real
Macerone, rispettivamente
quinta e quarta in classifica
ed outsider del campionato,
entrambe sconfitte senza
mezzi termini.
Così come bisognasottolineare che ilnostro quartiere ha
perso questʼanno la serieC2 maschile ed è ripartitanei campionati professio-nistici dalla serie D con laCestistica Basket Pianu-ra, occorre altresì eviden-ziare il grande lavoro chein questo quartiere sisvolge a livello giovanile.Nel 2002, da unʼidea delprof. Palmers nacque il“Progetto Pianura”, fusio-ne di tutte le realtà cesti-stiche pianuresi, unico or-ganismo rappresentativodi una complessa ed im-portante realtà sociale.Nel concreto, si è avviato
un laboratorio, come nelcaso della compagine Un-der 15, che rappresenta ilfrutto della sinergia di tut-te le società pianuresi de-cise a far confluire in ununico inedito “progetto” iloro storici sforzi. Proprio iragazzi dellʼUnder 15, gui-dati da coach MassimoIavarone, (uno degli alle-natori del progetto Viviba-sket, nato nel 2005 dallavolontà dellʼex Basket Na-poli di creare una vastarete sul territorio per losviluppo del basket nellescuole, nei centri di Adde-stramento Minibasket enelle società agonistiche)sono attualmente primi
nel loro girone avendobattuto squadre come laVirtus Pozzuoli, lʼAntaresProcida ed il C.T.S Quar-to. Lʼobiettivo di tutti colo-ro a cui sta a cuore il ba-sket nel nostro quartiere èquello di salvaguardare ilnostro patrimonio cestisti-co e se possibile fungereda propulsore del basketnapoletano di domani per-ché chi ama questo sportsoffre terribilmente a ve-dere giocatori napoletaniimporsi fuori dalla nostrarealtà ed a non avere piùuna squadra a livello pro-fessionistico per cui gioi-re.
Fabio Esposito
DICEMBRE 2 0 0 81818PIANURA PUO’ESSERE IL FUTURO DEL BASKET NAPOLETANO?
PianuraIl Corriere di
La compagine allenata da mister Gatti è seconda in Serie C1
Ancora successi per la Real Bagnolese
Giorgio Feo