Addio 2008, In ricordo di Giorgio Nugnes anno orribile · di Antonio Supino 80126 NAPOLI Via...

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PERIODICO DI A TTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT 0,50 ANNO VIII N° 10 DICEMBRE 2008 L a tragica morte dell’assessore Gior- gio Nugnes ha chiuso un anno terri- bile: è un tragico evento che ha get- tato nello sconforto il nostro quartiere. E’ stato veramente un anno nero il 2008: si è aperto con la rivolta contro la discarica e si è chiuso con la scomparsa di uomo, che ha profuso un grande impegno per Pianura e per Napoli. Nel mezzo altri avvenimenti che hanno segnato negativamente il quar- tiere e cioè le aggressioni agli immigrati di via Dell’Avvenire e l’inchiesta sui fatti di gennaio, inchiesta che ha scatenato un ter- remoto e che, secondo molti, è all’origine della morte di Giorgio Nugnes. La notizia del suicidio di Nugnes ci ha veramente sconvolti: pur sforzandoci non riusciamo a darci una spiegazione, a trovare una moti- vazione per quel gesto. Chi lo ha conosciu- to non riesce a darsi pace: una persona for- te, piena di vita e di passione. Un uomo che mai avrebbe dato un dolore alla fami- glia ed ai figli, una persona sempre dispo- nibile e pronta a mettersi al servizio degli altri e del quartiere. Cosa può averlo spinto a togliersi la vita? Anche io non so darmi una spiegazione, non so trovare un perché. Non sono in grado, nessuno forse lo è. Aveva paura, si sentiva perseguitato dalla Magistratura, aveva il timore di un'altra in- chiesta, si sentiva abbandonato dalla politi- ca: ognuno sta cercando di capire, di spie- gare o di trovare un colpevole. > segue a pagina 3 di Margherita Balestrieri S abato 29 novembre, la comunità di Pianura è stata scossa da una notizia agghiacciante: l’assessore comunale Giorgio Nugnes, sotto inchiesta per i taffe- rugli organizzati in seno alla rivolta popola- re contro la riapertura della discarica di Pi- sani dei mesi scorsi, si era tolto la vita. Solo un gesto così estremo ed efferato ha fatto comprendere a tutti il dramma umano che l’assessore stava vivendo da ormai diverse settimane; quanto tragico e al contempo in- sopportabile fosse per lui vedersi allontana- to dal suo incarico istituzionale e dal suo quartiere, dove – come tutti sanno per deci- sione dei giudici – poteva risiedere solo per alcuni giorni alla settimana. > segue a pagina 3 L’associazione antiracket incontra il Cardinale Sepe Palasport: è tutto fermo Attualità Politica pagina 6 Dolore e sgomento nel quartiere per la scomparsa di Giorgio Nugnes pagina 5 Addio 2008, anno orribile In ricordo di Giorgio Nugnes In migliaia all’ultimo saluto: amici, politici e tanta gente comune

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PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO VIII N° 10 DICEMBRE 2008

�����������

L

a tragica morte dell’assessore Gior-

gio Nugnes ha chiuso un anno terri-

bile: è un tragico evento che ha get-

tato nello sconforto il nostro quartiere. E’

stato veramente un anno nero il 2008: si è

aperto con la rivolta contro la discarica e si

è chiuso con la scomparsa di uomo, che ha

profuso un grande impegno per Pianura e

per Napoli. Nel mezzo altri avvenimenti

che hanno segnato negativamente il quar-

tiere e cioè le aggressioni agli immigrati di

via Dell’Avvenire e l’inchiesta sui fatti di

gennaio, inchiesta che ha scatenato un ter-

remoto e che, secondo molti, è all’origine

della morte di Giorgio Nugnes. La notizia

del suicidio di Nugnes ci ha veramente

sconvolti: pur sforzandoci non riusciamo a

darci una spiegazione, a trovare una moti-

vazione per quel gesto. Chi lo ha conosciu-

to non riesce a darsi pace: una persona for-

te, piena di vita e di passione. Un uomo

che mai avrebbe dato un dolore alla fami-

glia ed ai figli, una persona sempre dispo-

nibile e pronta a mettersi al servizio degli

altri e del quartiere. Cosa può averlo spinto

a togliersi la vita? Anche io non so darmi

una spiegazione, non so trovare un perché.

Non sono in grado, nessuno forse lo è.

Aveva paura, si sentiva perseguitato dalla

Magistratura, aveva il timore di un'altra in-

chiesta, si sentiva abbandonato dalla politi-

ca: ognuno sta cercando di capire, di spie-

gare o di trovare un colpevole.

> segue a pagina 3

di Margherita Balestrieri

S

abato 29 novembre, la comunità di

Pianura è stata scossa da una notizia

agghiacciante: l’assessore comunale

Giorgio Nugnes, sotto inchiesta per i taffe-

rugli organizzati in seno alla rivolta popola-

re contro la riapertura della discarica di Pi-

sani dei mesi scorsi, si era tolto la vita. Solo

un gesto così estremo ed efferato ha fatto

comprendere a tutti il dramma umano che

l’assessore stava vivendo da ormai diverse

settimane; quanto tragico e al contempo in-

sopportabile fosse per lui vedersi allontana-

to dal suo incarico istituzionale e dal suo

quartiere, dove – come tutti sanno per deci-

sione dei giudici – poteva risiedere solo per

alcuni giorni alla settimana.

> segue a pagina 3

L’associazioneantiracket incontra il

Cardinale Sepe

Palasport: è tutto fermo

Attualità

Politica

p ag i na 6

Dolore e sgomento nel quartiere per la scomparsa di Giorgio Nugnes

p ag i na 5

Addio 2008,anno orribile

In ricordo di

Giorgio Nugnes

In migliaia all’ultimo saluto: amici, politici e tanta gente comune

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PianuraDICEMBRE 2 0 0 822 Il Corriere di

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Consumo Critico: il primo elenco dei negozi pizzo-freeLe associazioni Antiracket napoletane hanno presentato il progetto “Consumo Critico”, uno strumento potenzialmente molto utile per aiutare le impresesane dei nostri territori a trovare la forza ed il coraggio di liberasi dal forte condizionamento mafioso cui sono da anni assoggettati. Presentato un primoelenco di imprese che dichiarano apertamente di non pagare il pizzo. In questo modo si da un valido incoraggiamento a tutte le altre centinaia e migliaiadi imprese sane che oggi possono uscire allo scoperto e allearsi in una sana e vantaggiosa alleanza, non solo con i propri colleghi imprenditori, ma anchecon tutta la società civile contro la camorra.

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PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 833

> segue dalla prima

L

e persone che lo conosceva-

no meglio, assicurano che

nelle ultime settimane non era

più la persona che tutti conosce-

vamo: depresso, smagrito e tal-

volta “assente”. Non so cosa dire,

l’unica cosa che mi sento di dire

è che sicuramente soffriva perché

percepiva, a torto o a ragione, un

isolamento insopportabile e ini-

quo. Nell’ultimo anno l’ho in-

contrato spesso per avere infor-

mazioni sui vari progetti che sta-

va portando avanti per Pianura: il

“Contratto di Quartiere”, i canali

circondariali, etc. Progetti che lui

aveva fortemente voluto e che

l’Amministrazione Comunale,

anche per onorarne la memoria,

deve portare a termine nel mino-

re tempo possibile. Dovevamo

incontrarci il giorno di “san Gen-

naro” ma poi a causa di un con-

trattempo non riuscimmo a ve-

derci.

Spostammo l’appuntamento alla

settimana successiva ma, una

volta per un motivo, una volta

per un altro, non riuscimmo ad

incontrarci. Poi venne il 6 otto-

bre, con gli arresti domiciliari,

l’auto-sospensione dalla carica di

Assessore, le successive dimis-

sioni, il tragico epilogo di sabato

29 novembre. In questo periodo

avevo pensato diverse volte di

chiamarlo, per salutarlo e chie-

dergli dei “suoi progetti” che, co-

munque, si stavano realizzando

per Pianura. Sicuramente gli

avrebbe fatto piacere. E’ questo il

mio grande rimpianto.

Antonio Di Maio

> segue dalla prima

I

suoi concittadini sanno

benissimo che la forza

di Giorgio Nugnes, in

quanto politico, ma anche

come uomo, consisteva

proprio nel viscerale e for-

te legame col territorio di

Pianura, dove era nato e

dove, prima dell’inchiesta,

viveva con la sua famiglia.

Nel quartiere era conosciu-

to da tutti, dai suoi sosteni-

tori come dai suoi osteg-

giatori, ancor prima del-

l’ultima e clamorosa vitto-

ria elettorale alle ammini-

strative del 2006 che gli

aveva procurato, meritata-

mente, la prestigiosa carica

di assessore comunale.

Tutti lo conoscevano per-

ché non poteva essere di-

versamente. Giorgio Nu-

gnes era presente a ogni

manifestazione, evento e

incontro che riguardasse il

quartiere; sia quelli ufficia-

li presenziati da altre auto-

rità sia quelli organizzati

anche da pochi cittadini

per discutere di questioni e

problematiche quotidiane.

Le richieste e gli interventi

di aiuto che arrivavano alla

scrivania dell’assessore

ogni giorno erano innume-

revoli e, nonostante, non

riuscisse a risolvere i pro-

blemi di tutti, era sempre

pronto ad ascoltare e ad

essere presente laddove

fosse invitato. Non sono

queste parole di circostan-

za poiché, malgrado inevi-

tabili dissapori con alcuni

suoi concittadini, nessuno

può smentire la disponibi-

lità all’ascolto di Giorgio

Nugnes e, quindi, la sua

completa dedizione all’at-

tività politica che lo rende-

va un vero e instancabile

stacanovista. Nonostante il

suo carattere forte di tra-

scinatore di folle, non ce

l’ha fatta a sostenere il pe-

so schiacciante delle diffi-

coltà e delle privazioni che

avrebbe dovuto affrontare

e il suo gesto estremo e

tragico ha rivelato una sen-

sibilità che molti, forse,

non avevano mai scorto in

lui. Sensibilità senza la

quale avrebbe potuto fare

come i tanti “Mastella” che

la domenica pomeriggio si

mettono un ridicolo cap-

pello in testa e se ne vanno

allo stadio a fare le “veli-

ne”. Tutto questo non gli

apparteneva, probabilmen-

te, non era nel suo caratte-

re e ha preferito soccombe-

re o, forse, in quel momen-

to estremo in cui il suo do-

lore ha toccato il fondo,

non ha nemmeno scelto.

Come si può scegliere una

cosa del genere…

Alla famiglia e ai suoi cari

queste sono le parole di

consolazione che chi scrive

si sente di dare: come si

muore di cancro, come si

perde la vita in un inciden-

te automobilistico, come si

spezza repentinamente la

vita in un attacco cardiaco,

così si muore anche in

questo modo. E’ incom-

prensibile, è ingiusto. Pur-

troppo la Natura, in questi

casi spietata matrigna, ha

previsto per alcuni uomini

anche un epilogo così tra-

gico e, al contempo, dolo-

rosamente straziante e la-

cerante per chi sopravvive

a tale dramma.

Dolore e sgomento nel quartiere per la scomparsa di Giorgio Nugnes

In ricordo...

Addio...Nugnes con Ciriaco De Mita

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S

arebbe facile

cadere nell’a-

giografia, in

un ricordo che sa-

prebbe di panegiri-

co post mortemquando si parla di

un amico, Giorgio

Nugnes a poche ore

di distanza dalla sua

morte così tragica.

Mi si chiedono po-

che battute ed io

provo a farne breve-

mente un ritratto per

quello che appariva

a me, per i senti-

menti che a me su-

scitava e a farlo con

franchezza, ammi-

razione e rabbia. In-

tanto, quasi prima

che tutto il resto,

prima di essere as-

sessore, marito, pa-

dre, persino prima

di essere uomo, era

pianurese. Lo era

visceralmente, fino

al midollo. Lo era

con tutte le qualità

che ciò comporta

ma anche con alcuni

limiti che ne deriva-

no. Era radicato co-

me un albero alla

sua gente e alla sua

comunità e la sua

gente e la sua co-

munità erano tutto

per lui. Se si associa

un’incondizionata

passione per la poli-

tica, e so bene cosa

significa, la sua pia-

nuresità viscerale ri-

conduceva la politi-

ca a strumento di

radicamento territo-

riale. Ciò implicava

che ogni attenzione

era rivolta al territo-

rio patrio, cioè dei

suoi padri, e alla sua

famiglia allargata,

cioè la collettività di

Pianura. Questi sen-

timenti lo rendeva-

no forte e, soprattut-

to, rendevano fortu-

nata Pianura che be-

neficiava tutti i mo-

menti delle sue cure

a tratti maniacali.

Se un limite possia-

mo rimproverargli è

che questa sua pia-

nuresità esclusiva lo

portava ad una di-

mensione unica,

unilaterale, non gli

consentiva di veleg-

giare su lidi di pen-

siero diversi e, so-

prattutto, non gli

conferiva il giusto

equilibrio, la neces-

saria ponderazione

di fronte, ad esem-

pio, alle difficoltà

che avrebbero potu-

to derivargli nel

rapporto con il suo

quartiere da impro-

babili accu-

se sul suo

conto. Non

ha retto ed è

stata una

tragedia im-

mane che ci

ha lasciati di sasso,

sgomenti e, come

accade sovente in

questi casi, dubbiosi

che avremmo potu-

to fare di più, capir-

lo prima, fermarlo.

Lo avevo incontrato

il mercoledì prece-

dente la tragedia

che si sarebbe con-

sumata il sabato

successivo. Non era

vero, come da alcu-

ni sostenuto, che ad

incontralo ti appari-

va sereno. Aveva

uno sguardo triste e

facemmo finta en-

trambi di conversa-

re per non affronta-

re temi spinosi,

quelli giudiziari. Fe-

ce un superficiale

passaggio di gratitu-

dine sul telegramma

di solidarietà che gli

avevo inviato a due

giorni dall’arresto.

Me ne andai penso-

so, dopo averlo sa-

lutato con un ab-

braccio. Il giorno

dopo, nessuno lo sa,

andai da Feltrinelli

e comprai un li-

bro a lui e, devo

confessare, indi-

pendentemente

da ogni conside-

razione su altro

piano che non

sia quello umano,

anche all’antico

amico avversario,

nemico mai, Marco

Nonno. Lo stesso

libro. Per Natale.

Forse perché a me

solleva leggere e

pensavo e penso

che possa sollevare

anche gli altri se

hanno pene nel cuo-

re. Non so aggiun-

gere molto altro.

Non ho avuto il pia-

cere di conoscerlo

come marito e co-

me padre. Sono cer-

to che avrà saputo

essere l’uno e

l’altro. L’ho cono-

sciuto come politi-

co. E sono convinto

che a Pianura e ai

pianuresi mancherà

molto. Il Piccolo

Principe che volevo

regalargli lo tengo

per me. In memo-

ria.

Emilio Di Marzio

Consigliere

Comunale PD

I

n questo

momen-

to c’è so-

lo sgomento

e tristezza

per un dram-

matico gesto di un colle-

ga politico che prima di

ogni altra cosa era e ri-

mane un pianurese ed un

democristiano amico im-

pegnato con dedizione e

passione. Alla sua fami-

glia va tutto il nostro ri-

spetto. A noi altri un invi-

to alla riflessione per

mantenere alto il senso

civico delle Istituzioni.

Natalino Zarra

Consigliere Municipali-

tà Pianura-Soccavo

F.I.

A

lla notizia della morte di Giorgio

Nugnes anche il popolo di Internet

ha voluto testimoniare il proprio do-

lore. Tutti i siti dei maggiori quotidiani han-

no ospitato centinaia di messaggi e com-

menti inviati dagli internauti. Molti blog

hanno dedicato una sezione al ricordo del-

l’ex assessore e su Facebook sono nati di-

versi network groups intitolati: “In memoria

di Giorgio Nugnes”: tra le pagine che ab-

biamo visitato, sicuramente non tutte, ab-

biamo scelto questi messaggi:

Dalla Svizzera

Ho appreso ieri in Svizzera la notizia

della drammatica scomparsa di Giorgio

Nugnes. Ero alla cassa di un centro com-

merciale, ho ricevuto un sms,ero incre-

dulo, scioccato dalla notizia, son rimasto

imbambolato davanti alla cassiera. Gior-

gio, mio coetaneo, è stato ed era un

“vecchio” caro amico di gioventù. Ab-

biamo diviso insieme diverse esperienze

scolastiche e di lavoro e ci legava una

bella amicizia. Quando ultimamente ci

incontravamo a Pianura durante le mie

vacanze, si ricordavano i bei tempi della

nostra gioventù, dell´ISEF e dei tentativi

di guadagnare un pò di soldi facendo an-

che i rappresentanti nel settore alimenta-

re. Divertente e avventuroso fu un viag-

gio fatto assieme in treno per incontrare

ad Ancona i responsabili di una ditta di

salumi, per avere l’esclusiva di alcuni

prodotti. Era un ragazzo mite, in gamba,

legato come me al nostro quartiere. Una

delle ultime volte che l’ho incontrato è

stato al campo Simpatia durante una par-

tita del Pianura: lì gli facevo gli auguri

per la sua brillante carriera po-

litica e per l’incarico di asses-

sore. Avevo appreso diverse

settimane fa la notizia del suo

arresto e sinceramente, visto le

accuse, trovavo sproporzionato

il suo arresto. Speravo che pre-

sto ne potesse uscire a testa alta

e dimenticare questo brutto

momento, invece proprio men-

tre la sua posizione giudiziaria

migliorava, non ce l’ha fatta, forse ferito

nell’orgoglio, distrutto moralmente ha

deciso di spezzare la sua vita con un ge-

sto estremo! Perdiamo tutti un caro ami-

co. Ciao Giorgio

Commento inviato da Gianni Polverino– Svizzera su www.ilmattino.it

L’amico Onorevole

Non mi è facile parlare della morte di

Giorgio Nugnes, per niente, e per questo

ho aspettato un po’. Ripenso ai suoi sfot-

tò quando mi vide piombare a Napoli

come un marziano e mi spiegò - nel bar

sotto Palazzo San Giacomo - che la

campagna elettorale si doveva fa-

re anche mentre si ordinava un caffè al

barista e lo si pagava alla cassiera. Mi

legavano a lui ragioni politiche ed

amicizie in comune, che ci hanno por-

tato ad incontrarci diverse volte e

che - probabilmente - ci avrebbero

fatto incrociare ancora. Volevo andar-

lo a trovare, durante gli arresti domici-

liari, ma colleghi più esperti me lo scon-

sigliarono: “Facciamo passare ancora un

attimo e poi andiamo insieme”,

mi dissero. L’attimo è passato

troppo in fretta, io resto qui con

il rimorso di non aver mai senti-

to le sue ragioni. Mi arrabbiai

quando seppi della storia di Pia-

nura - reato significativo dal

punto di vista politico, molto

meno da quello criminale - ma

condivido lo stupore e

l’amarezza del sindaco, che ri-

corda la grande sproporzione fra le colpe

di Giorgio ed il suo gesto senza ritor-

no. Leggo sui giornali il richiamo ai sui-

cidi di Tangentopoli… ma qui siamo ad

un livello di responsabilità molto più

basso, perché l’assessore Nugnes non si

è messo in tasca mezzo euro, non ha

sbagliato per sé ma per proteggere gli in-

teressi della comunità in cui viveva. Ne

avevo parlato esplicitamente, un mesetto

e mezzo fa, con Rosetta Iervolino: era

molto preoccupata, già allora, del lato

psicologico della vicenda e voleva atten-

dere ancora qualche settimana prima di

affrontare con Giorgio la questione del

suo mandato. Ma fu Giorgio stesso a

prendere l’iniziativa, annunciando le di-

missioni quando era ancora agli arresti

domiciliari. Gli amici comuni mi hanno

tenuto aggiornato costantemente, in

queste settimane, sugli sviluppi della vi-

cenda: il divieto di non risiedere a Pia-

nura, a me difficile da comprendere, lo

aveva molto amareggiato; la sorte lavo-

rativa dei suoi collaboratori lo preoccu-

pava non poco; lo sviluppo delle indagi-

ni, invece, sembrava tranquillizzarlo,

perché anche l’avvocato si diceva otti-

mista. Il resto, purtroppo, è cronaca.

Tratto dal blog di Andrea Sarrubbi, De-putato del Partito Democratico

Grazie Zio

Se solo avessi potuto ascoltare i loro in-

terminabili applausi e le parole di tuo

fratello Raimondo... se avessi potuto

leggere il dolore e la paura nello sguardo

ghiacciato di zia Mimma, Tommaso e

Andrea... se avessi potuto guardare in

faccia una ad una tutte quelle persone

che piangevano disperate ricordandoti...

ricordando la tua bontà e quanto hai fat-

to per ciascuno di loro, per ciascuno di

noi... Avresti capito che non eri solo, che

non lo sei mai stato, ma che due giorni

fa hai lasciato soli tutti noi... È un vuoto

incolmabile... ci rivedremo zio... Riposa

in pace».

Commento inserito da Giovanna De Li-sio nel gruppo “In Memoria di GiorgioNugnes” su Facebook

DICEMBRE 2 0 0 844 PianuraIl Corriere di

via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237EE-- mm aa ii ll :: cc oo rr rr ii ee rr ee ddii pp ii aa nn uurr aa @@ee mm aa ii ll .. ii tt

Direttore responsabileAnto ni o Di Mai o

EditoreAs s o ci azi o ne Il Gri l l o

Coordinatore di redazioneAug us to Santo janni

Impaginazione e GraficaFabri zi o Rus s oRedazioneMargherita Balestrieri, Valentina Borrelli, Rita Bosco,Luigi Carrucola, Gaetano Cervone, Antonio Coppola,Fabio Esposito, Rosaria Esposito, Alessandro Etzi,Dario Ferrara, Rosa Gargiulo, Maria Palma Gramaglia,Maria Consiglia Grieco, Linda Iacuzio, Luca Mancini,Anna Mele, Carmine Napoletano, Simona Pasquale,Massimo Romano, Lina Sorrentino, Floriana Sorvino,Giovanni Spina, Simona Testa

Responsabile della privacy, legge 675/96Leo po l do Ag ri l l o

StampaTIPOLITOVOLPICELLI S . N. C.TIPOLITOVOLPICELLI S . N. C.di Volpicelli & Co.Tel. 081/551.02.69via Monteoliveto, 86 (Na)

PianuraIl Corriere di

PERIODICODI ATTUALLITÀ, ECONOMIA, POLITICA,CULTURA, SPORT ANNO VIII N° 10

Dicembre 2008 - Con Autorizzazionedel Tribunale di Napoli n° 5215 del 31/05/2001

Per interveniredirettamentesul giornale, faxate al n° 081/7268237E-mail:[email protected]’ lutto anche sul web

Il ricordo di Giorgio Nugnes

«Prima di tutto

era e rimane un

pianurese ed un

democristiano»

«A Pianura e ai pianuresi mancherà molto»

Page 5: Addio 2008, In ricordo di Giorgio Nugnes anno orribile · di Antonio Supino 80126 NAPOLI Via Montagna Spaccata 250 Tel. 081 7269315 ... gnes era presente a ogni manifestazione, evento

di Maria Palma Gramaglia

V

ia Napoli a Pianura, so-

no le 14:00 circa, una

500 Sporting nera si

ferma presso il cancello auto-

matico di un condominio. Al

volante, una donna che torna a

casa dopo il lavoro e ignara

aspetta che il cancello si apra.

Previdente dei pericoli, a cui

molti automobilisti, soprattutto

se donne, sono esposti, la si-

gnora ha chiuso le sicure del-

l’auto ma questo non ferma

due delinquenti, a piedi e a vol-

to scoperto, che si avventano

sul veicolo, provano ad aprire

la portiera che nonostante sia

chiusa non resiste ai calci e alle

spinte di uno dei ladri: la por-

tiera è divelta e la borsa della

malcapitata, portata via. In una

manciata di secondi si consu-

ma l’ennesima rapina, che co-

stringe gli abitanti di questa zo-

na del quartiere a vivere nella

paura e nel terrore di essere

scippati o aggrediti. Per la si-

gnora tutto si è risolto in un

grande spavento ma quello che

preoccupa di più è il reiterarsi

di questi episodi a

cui sembra che nes-

suno sa porre fine.

Poche ore prima un

padre ed un figlio so-

no oggetto di una ra-

pina sotto il portone

di casa. Nella refurti-

va ci sono anche i

documenti dell’uomo

che saranno rinvenuti

nella zona di via Na-

poli all’interno dello

spettrale agglomerato

della 219. Le forze

dell’ordine raccolgono sempre

più denunce dei cittadini e dei

commercianti esasperati e an-

cora di più preoccupati in vista

dell’approssimarsi delle festi-

vità natalizie, durante le quali

aumentano i furti e i borseggi.

Sarebbe allora il caso di mette-

re in atto una strategia che dis-

suadesse i malintenzionati ad

agire, basterebbe per esempio,

un maggiore controllo del terri-

torio da parte di Carabinieri e

della Polizia per scongiurare

aggressioni e per permettere al-

la gente onesta di svolgere le

proprie attività senza l’incubo

di subire violenze fisiche e psi-

cologiche. A chi si deve fare

appello? Chi può aiutarci?

Dobbiamo rassegnarsi a subire,

a vivere nell’indifferenza e nel-

la paura? Sono queste le dram-

matiche domande che le perso-

ne perbene si pongono. Così

come nascono quesiti per spie-

garsi come mai in altre parti

“nobili” della città ci sono pre-

sidi permanenti mentre a Pia-

nura i tutori dell’Ordine pub-

blico sono poco percepiti. Mol-

ti, come la signora su citata,

non ci stanno, e si affidano alla

capacità sia delle forze dell’or-

dine sia delle istituzioni, affin-

ché siano presi provvedimenti

seri e che garantiscano ai citta-

dini la tutela della propria tran-

quillità e incolumità. In tal sen-

so è giunta la puntuale risposta

dei Carabinieri che, nella per-

sona del nuovo Comandante di

zona il capitano Scarabello, do-

po la dettagliata segnalazione,

si sono impegnati ad un mag-

giore controllo della zona via

Napoli e il suo reticolo di stra-

dine interne da cui giungono

gli atti criminali.

P

iù che mai in-

certa, allo stato

attuale, la rea-

lizzazione del Pala-

sport a Pianura, una

situazione in fase di

stallo da tanto, trop-

po tempo. Dopo aver

effettuato la bonifica

degli ordigni bellici

attraverso uno studio

archeologico che ha

comprovato la fatti-

bilità del progetto,

c’è stata la rinuncia

da parte della ditta

che si è aggiudicata i

lavori all’esecuzione

dei lavori stessi. La

causa della rinuncia

è lo specchio della

crisi economica in

cui versa la Regione

Campania ed il Co-

mune di Napoli: de-

bito pregresso di

800.000 euro del Co-

mune nei confronti

della ditta appaltatri-

ce! Trattandosi di

una ditta a bassa ca-

pitalizzazione, che

tra l’altro si sta occu-

pando della realizza-

zione del Forno Cre-

matorio a Napoli, la

ditta ha chiaramente

optato per la rinuncia

rimettendo la que-

stione sul tavolo del-

la Giunta; così

a Dicembre

verrà indetto

un nuovo ban-

do di gara con

una nuova ditta

a p p a l t a t r i c e

che, s i spera,

possa procede-

re alla realizza-

zione dei lavori

per un ammontare

complessivo di circa

300.000 euro. Pur-

troppo la disastrosa

situazione finanzia-

ria del Comune di

Napoli , cert if icata

dai ben oltre 80 mi-

lioni di euro di debi-

ti, quantificati in oc-

casione della recente

Manovra di Assesta-

mento di Bilancio, ri-

schia seriamente di

far arenare progetti

importanti di riquali-

ficazione e sviluppo

terri toriale come

quelli del Palasport a

Pianura.

Fabio Esposito

DICEMBRE 2 0 0 855 PianuraIl Corriere di

Via Napoli epicentro di rapine e scippi

Tano Grasso e il sottosegretario Mantovano

nella sede del Comando Provinciale dei

Carabinieri durante l’incontro

con l’associazione antiracket di Pianura

Il capitano Scarabello nuovo

comandante della stazione del

rione Traiano (Pianura-Soccavo)

con Gigi Cuomo dell’antiracket

di Pianura

Il fenomeno si concentra nell’area della 219, allertati i Carabinieri

ANCORA TUTTO FERMO NEL PIAZZALE ANTISTANTE LA CUMANA

PALAZZETTO DELLO SPORT: REGNA L’IMMOBILISMOFacciamo il punto sul progetto con il vice Presidente della Municipalità Livio Falcone

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DICEMBRE 2 0 0 866

Serie di incontri istituzionalidellʼassociazione antirac-ket Pianura per la Legali-

tà: dopo lʼincontro con il sotto-segretario dellʼInterno Mantova-no, le associazioni Antiracket diNapoli hanno partecipato allagiornata col Cardinale Crescen-zio Sepe presso la diocesi diNapoli a largo Donnaregina.Due momenti significativi per il

cammino delle associazioni chesi impegnano sul fronte della le-galità in luoghi difficili della no-stra città. Erano presenti gliesponenti dellʼassociazione Pia-nura per la Legalità col presi-dente Giorgio Baiano, LuigiCuomo e il presidente onorariodella Fai Tano Grasso. In occa-sione della quarta assembleadelle associazioni antiracket na-

poletane conlʼesponente di Go-verno lʼassociazionedi Pianura è stata ri-cevuta in forma pri-vata presso il Co-mando provincialedei Carabinieri allapresenza del Co-mandante Marucciae di rappresentantidella Prefettura. Sultavolo tematiche sul-lo sviluppo del nostroquartiere e sul rinno-vato impegno delloStato per la salva-guardia della legalitàdopo i successi rac-colti dal sodaliziopianurese. Sinceri eripetuti gli apprezza-menti di Mantovanoche già aveva avuto

modo di verificare, nel suo pre-cedente analogo incarico di go-verno, la validità del percorsosperimentato nel nostro quartie-re. Molto cordiale e rilevantelʼincontro col Cardinale Sepeche ha accolto i rappresentatidelle diverse associazioni conparole di speranza e di incita-mento a continuare sulla via delbene.

I

l Polifunzionale di Soccavo,

gestito direttamente dal

Comune di Napoli, come

tutti gli impianti rientranti nel

GIS (Gestione Impianti Sporti-

vi) è una bellissima struttura

dotata di tre grandi palestre in

cui si allenano e svolgono la

propria attività agonistica nume-

rose associazioni sportive, prin-

cipalmente di pallacanestro e

pallavolo. Il problema di questa

struttura è quello del carente

livello di manutenzione che vie-

ne fornito all’impianto che è sta-

to più volte oggetto di lamentele

da parte delle società sportive e

degli stessi spettatori che assi-

stono alle partite sia di pallaca-

nestro e pallavolo. Tuttavia la

struttura di Soccavo si avvìa a

diventare a breve la nuova sede

del Consiglio della IX Munici-

palità Pianura-Soccavo; i tempi

sono ancora un po’ lunghi ma si

conta di mettere a disposizione

la struttura per l’attività istitu-

zionale tra il mese di Gennaio e

quello di Febbraio del 2009.

M

ercoledì 10 di-

cembre si è svolta

un’importante ini-

ziativa culturale: la lettura

collettiva di “Gomorra”,

vero caso letterario mon-

diale, tradotto in decine di

lingue straniere e che ha

avuto un successo eccezio-

nale. Dal best seller sono

stati tratti anche uno spet-

tacolo teatrale ed un film

firmato da Matteo Garrone

che sta facendo man basso

di premi ai festival europei

ed è tra i film stranieri in

corsa per l’Oscar. Ma il ro-

vescio della medaglia e

che tale successo ha pro-

fondamente cambiato la

vita dell’autore Roberto

Saviano, costretto a vivere

sotto scorta a seguito delle

minacce subite dal clan ca-

morristico dei “casalesi”.

All’importante evento,

promosso dall’associazio-

ne “Progetto Pianura” col

patrocinio della IX Muni-

cipalità ed in collaborazio-

ne con le associazioni Li-

bera, San Mattia Onlus,

Pianura per la Legalità An-

tiracket, ha visto la parteci-

pazione di diverse perso-

nalità del mondo istituzio-

nale, accademico, religio-

so, scolastico e associativo

e si è tenuta dalle ore 17

alle 20, presso il circolo di-

dattico 86° "Massimo Troi-

si" in via De Chirico. La

tematica scelta rimarca la

volontà di trattare, in posi-

tivo, temi sulla legalità in

luoghi simbolo come Pia-

nura appartenente alla pe-

riferia di Napoli spesso

teatro di degrado e devian-

za sociale.

PianuraIl Corriere di

Il cardinale Sepe incontra la Pianura positiva

POLIFUNZIONALE NUOVA CASA DEL CONSIGLIO DI MUNICIPALITA’

Alla serata “Solidarietà e legalità”, la Pianura “onesta” legge Gomorra

C

irca due anni orso-

no, in via Campa-

nile fra le strade di

via San Donato – via Era-

clito e via Parmenide fu-

rono puliti e derattizzati

due appezzamenti di ter-

reno dal legittimo pro-

prietario su invito delle

Istituzioni locali e centra-

li. In queste strade sono

allocati numerosi conte-

nitori per la raccolta dei

sacchetti neri e quelli per

la raccolta differenziata

che, per incuria dell’A-

zienda preposta al prelie-

vo, non riescono a conte-

nere tutti i rifiuti, che so-

no lasciati per terra. Pur-

troppo, questo stato di

cose e la totale mancanza

di pulizia e disinfestazio-

ne dei cassonetti come

previsto da contratto sti-

pulato con il Comune di

Napoli, ha consentito di

alimentare numerosi ratti

che sono cresciuti in mo-

do spaventoso creando

panico tra i cittadini del

posto che vibratamente

protestano.

CHIEDIAMO :

notifica al legittimo pro-

prietario di effettuare an-

nualmente la dovuta puli-

zia e derattizzazione dei

suoli di sua proprietà.

richiamo all’Azienda

preposta al prelievo dei

rifiuti di effettuare la pre-

vista pulizia e disinfesta-

zione dei cassonetti e ri-

chiamo al personale per

una maggiore attenzione

e professionalità nell’e-

spletamento del loro la-

voro.

possibilità concreta di

iniziare, come già accade

in alcuni quartieri della

città, la raccolta differen-

ziata porta a porta in mo-

do da eliminare dalle sedi

stradale le famose “cam-

pane” che oltre ad essere

ingombranti per le esigue

larghezze delle strade,

rappresentano anche una

fonte di deposito di rifiuti

vari in particolare quando

sono piene e non svuota-

te per tempo dall’Azien-

da preposta a tale compi-

to. La differenziata evite-

rebbe così di creare ai

cittadini locali numerosi

problemi di ordine igieni-

co e di sicurezza.

Fiduciosi di una soluzio-

ne immediata e positiva

per la tutela dei numerosi

cittadini che abitano nelle

strade succitate, porgia-

mo distinti saluti.

PULIRE E DERATTIZZARE LEAREE LIBERE DI VIA CAMPANILE

Indirizzata all’on. Guido Bertolaso,

sottosegretario alla Protezione Civile,ed a Fabio Tirelli, presidente della IXMunicipalità, ci è giunta questa peti-

zione sottoscritta da centinaia di firme.Volentieri la pubblichiamo.

Per iniziativa dell’associazione “Progetto Pianura”, lettura collettiva del best-seller di Roberto Saviano

Una scena del film “Gomorra”

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Sono riuscita a parlare telefo-nicamente con il consigliereLuigi Manna che mi ha rag-

guagliato sulle ultime notizie di viaSartania - via Angogna. Eravamorimasti alla richiesta del tavolo tec-nico ed al tentativo di occupazionedella cittadinanza per fermaretemporaneamente i lavori. La pri-ma frase che mi dice è la seguen-te: “Siamo stati denunciati dallaCOPIN per impedimenti alla rego-lare esecuzione dei lavori. Loro cihanno denunciato in quanto affer-mano che era stato dato lʼOK perfar sospendere i lavori”.Ma in realtà, affermaManna, “Non è vero cheloro non avevano più do-ve lavorare semmai loroavevano sospeso solocon una richiesta bona-ria perché cʼera unapressione dei cittadini echiedemmo in via asso-lutamente bonaria, nelfrattempo, visto che cʼèunʼoccupazione, quasi fittizia deicittadini, che non è mai effettiva-mente accaduta, di non proseguiremomentaneamente, in via cautela-

re, solo quel punto dei lavori, co-me da progetto, nellʼattesa del ta-volo tecnico”. Il cantiere, infatti, èstato sospeso solo in quel puntodei lavori, cioè la rampa per dis-abili ed il parcheggio, ed i lavorisono stati proseguiti più avanti peraltri interventi. Quindi non sono

stati sospesi tutti esi è fermato tutto ilcantiere come èstato detto nelladenuncia ma solo ilpunto in questionein attesa di questotanto agognato edoramai famoso ta-volo tecnico. Final-mente arrivò il fati-dico giorno grazie

alla convocazione deltavolo sia da parte della COPINsia da parte della Municipalità cosìnellʼufficio dellʼAssessore AgostinoNuzzolo, Assessore alla Mobilità,

Traffico e Viabilità, con la presen-za dellʼAssessore Luigi Imperlino,Assessore alla Pubblica Illumina-zione, i rappresentanti della dittaCOPIN, il presidente Fabio Tirelli,altri consiglieri ed Assessori dellanostra Municipalità ed il Presiden-te della commissione ai lavori pub-blici Espedito Lanzaro si diede ilvia a tutto. In quella sede però,spiega Manna: “Abbiamo saputoche parte dellʼincontro era di com-petenza dellʼassessore Nuzzoloma la maggior parte competeva alVice Sindaco Sabatino Santangeloperché è lʼAssessore alle Infra-strutture”. Così Nuzzolo ed Imper-lino non potendo far molto senzala presenza di Santangelo hannogià provveduto per convocare unulteriore incontro con la sua pre-senza. Nel frattempo continuaManna: “LʼAssessore Nuzzolo allaCOPIN già ha dato un mandato dimettere su carta, indipendente-

mente da come vanno le cose, unnuovo progetto con nuove variantiper anticipare i termini allʼincontrocon il Vice Sindaco Santangelo edarrivare lì già con tutto il materialea disposizione”; ed ancora: “LaCOPIN si è presa lʼimpegno di fareuna nuova variante in concertazio-ne con lʼufficio tecnico della nostraIX Municipalità mostrandolo poi al-la parte politica con la speranza diuna tempestiva e definitiva varian-te che possa mettere tutt idʼaccordo”. In definitiva si attendelʼincontro con Santangelo già contutto pronto, gli utenti della zonapossono quindi stare tranquilli vi-sto la forte pressione della Munici-palità e la spinta in prima personadel consigliere Luigi Manna chesta vivendo la vicenda come unavera battaglia personale essendoanche lui un residente della zona.

Simona Testa

PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 877

Gli sviluppi della vicenda di via Sartania e via Angogna

I

l nostro quartiere nell’ultimo periodo ha subito pa-

recchie migliorie questo è da notare e ringraziare la

nostra Municipalità, ma è anche vero che molto an-

cora si può fare. Il cittadino però deve assumersi le

proprie responsabilità e comportarsi civilmente, il no-

stro quartiere è la nostra casa e dobbiamo prendercene

cura e rispettarlo! Nel dettaglio molti sono stufi di ve-

dere su via Montagna Spaccata poco prima della rota-

toria nei pressi di via Aida un cumulo di spazzatura

che viene trascinata sotto le ruote delle auto per il viale

o sventrate dai vari cani randagi in cerca di cibo. Sono

pochi quei residenti che fanno qualche metro in più e

gettano le buste negli appositi cassonetti. C’è da dire

che il marciapiede in quella zona è impercorribile a

causa dei pini posti a loro centro che con le loro radici

hanno spaccato l’asfalto ed occupato anche il restante

angolino rimanente tra l’albero ed il muro. Buttarla di

fronte? Per attraversare si rischia di essere investiti

dalla grande mole transitante di auto che sfrecciano lì

come se fosse un’autostrada. Insomma ci sono le stri-

sce pedonali vicino a quelle devono rallentare… ed in-

vece no visto che anche se di fronte c’è la fermata del-

l’autobus le strisce pedonali non sono presenti. In defi-

nitiva ancora una volta le colpe sono individuabili da

entrambe le parti perché non è giusto che per arrivare

ai cassonetti devo camminare per strada incontro alle

auto perché il marciapiede è occupato da alberi e radici

o devo attraversare la strada dove non ci sono le strisce

rischiando, ma non è neanche giusto lasciare le buste

appena finito il viale per terra creando una muraglia di

rifiuti che ostacolano il transito di veicoli e pedoni ol-

tre a essere segno di inciviltà e sudiciume! Speriamo

vivamente che la situazione si risolva con una collabo-

razione fruttuosa tra cittadinanza e Municipalità!

S.T.

SPAZZATURA GETTATA FUORI DAI CASSONETTI

Si attende l’incontro con il Vice Sindaco Sabatino Santangelo

Serve collaborazione tra cittadinanza e Municipalità

Luigi Manna

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I

l 7 novembre 2008, solo il giorno dopo a

quello della sua pubblicazione nella Gazzetta

Ufficiale della Repubblica Italiana del DE-

CRETO-LEGGE 6 novembre 2008, n. 172

riguardante le misure straordinarie per fron-

teggiare l’emergenza nel settore dello smalti-

mento dei rifiuti nella regione Campania, non-

ché misure urgenti di tutela ambientale, c’è stata

la sua attuazione nel nostro quartiere. Siamo stati

i primi ma questa volta non è un merito pur-

troppo. Quel venerdì pomeriggio, infatti, in via

Pallucci, i Carabinieri del Comando Provinciale,

nello specifico sembra quelli della compagnia di

Rione Traiano, hanno sorpreso Vitale Varchetta,

di 32 anni con un’Ape Piaggio carica di mate-

riale inquinante. In particolare rifiuti ingom-

branti e speciali tra i quali mobili da cucina,

bombole di gas, materiale ferroso arrugginito e

materiali di risulta da lavori edili. Sorpreso sul

fatto, l’uomo ha replicato dicendo di non essere

al corrente delle nuove norme. Vitale Varchetta è

stato successivamente scarcerato. Il PM Valeria

Gonzalez ha, infatti, disposto che nei suoi con-

fronti si proceda con rito ordinario e non diret-

tissimo, stabilendo l’udienza di convalida entro

cinque giorni. L’uomo è quindi a piede libero,

nessun provvedimento cautelare è stato adottato

nei suoi confronti. «Sembra - commenta

l’avvocato Massimo Bruno, che difende Var-

chetta - un segnale della Procura per la quale

probabilmente l’arresto debba essere previsto

solo in particolari casi di violazione del decreto

legge». «L’uomo è già conosciuto alle forze

dell’ordine» - ha specificato il capitano della

compagnia Rione Traiano, Federico Scarabello

-.«Si tratta di un rigattiere che raccoglie materiali

di scarto, non sapendo dove gettarli li ha lasciati

in questa strada di Pianura, a ridosso del cimitero

vicino ai contenitori dell’immondizia». “Stava

aiutando un parente che doveva ristrutturare la

casa, per questo aveva caricato sulla sua Ape i

mobili che sono stati trovati in strada”. Ha rac-

contato, invece, la sorella, Vitale è disoccupato,

si arrangia vendendo frutta nel quartiere, lo fa

spostandosi sul mezzo che gli è stato seque-

strato dai Carabinieri. Ha un figlio di sei anni e

un altro è in arrivo. “Speriamo - ha commentato

la donna - che non ne facciano un capro espia-

torio”. Questo più o meno il riassunto del no-

stro sgradevole e nuovo primato pianurese. Ma

insomma questo decreto che dice? Perché

echeggia la parola incostituzionale? Che vuol

dire? Allora secondo questa nuova legge in

Campania ci sarà l’arresto per chi sarà sorpreso

ad abbandonare rifiuti ingombranti (lavatrici,

materassi o altro). Si rischieranno da 6 mesi a 3

anni di reclusione e chi sarà colto in flagrante

verrà arrestato. La disposizione non vale per tut-

to il territorio nazionale, ma solo per la Campa-

nia e per quelle regioni in cui è stata riconosciuta

l’emergenza. E sembra inoltre che ci sarà un

compenso per chi ricicla. L’articolo 1 del decre-

to, infatti, consente ai cittadini della Campania

di sviluppare in modo autonomo il riciclo della

spazzatura. Ogni cittadino può andare con la

spazzatura alla mano alla più vicina piattaforma

Conai (consorzio nazionale imballaggi) e rice-

vere un compenso economico per i rifiuti rici-

clabili. Sembra tutto perfetto allora perché di-

chiarano che questa “cosa va contro le leggi

dello stato”? Perché limitare l’arresto a una sola

regione è una violazione dell’art. 3 della Costi-

tuzione. Infatti, l’art 3 recita così: “Tutti i citta-

dini hanno pari dignità sociali e sono eguali da-

vanti alla legge, senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di opinioni politi-

che, di condizioni personali e sociali. È compito

della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine

economico e sociale, che, limitando, di fatto, la

libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono

il pieno sviluppo della persona umana e

l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori al-

l’organizzazione politica, economica e sociale

del Paese”. Insomma o tutti o nessuno! Che a

Napoli c’è l’emergenza non significa nulla! O si

chiude un occhio, anzi tutti e due in tutta Italia o

si arresta da Trieste in giù! Ma a questo punto la

domanda sorge spontanea: le piattaforme Conai

ci sono? Dove? Ci pagano davvero? La prima

eco-piazzola per la raccolta di materiale ricicla-

bile è stata collocata nel quartiere di Soccavo in

piazza Giovanni XXIII davanti alla sede della

Municipalità e degli uffici comunali. I cinque

contenitori dell’Asia potranno essere utilizzati

senza vincoli di orario e di giorni. Le ministrut-

ture sono adagiate l’una di fianco all’altra e ac-

compagnate da una colonnina che ne spiega

l’uso. Contenitori e colonnine… ed il contributo

economico? Insomma la vicenda è davvero in-

tricata e vale la pena essere approfondita!

Simona Testa

I

l nostro Pronto Soccor-

so purtroppo agonizza

in pessime condizioni.

Dopo la lettera della signo-

ra Luisa Iodice noi del

“Corriere di Pianura” ci

siamo recati su posto ed ab-

biamo constatato che il

Pronto Soccorso di via Pro-

vinciale è davvero fatiscen-

te. I pochi strumenti rimasti

sono davvero obsoleti ed in

alcuni casi mal funzionanti

e prevale l’arte di arrangiar-

si! Il personale oramai ri-

dotto all’osso un medico ed

un infermiere per l’interno

ed un medico, un infermie-

re ed un autista per

l’esterno devono arrabattar-

si tra gli scarsi mezzi alla

meglio, armandosi di pa-

zienza ed incommensurabi-

le professionalità. Purtrop-

po mancano proprio le basi,

non c’è neanche una barel-

la per trasportare all’interno

eventuali feriti che vengo-

no spostati in braccio o il

sapone per lavarsi le mani

o una semplice lampada

scialitica, per non parlare di

ben più gravi e costose

mancanze come uno steri-

lizzatore a norma o una se-

conda ambulanza di tipo b

(cioè con autista) per copri-

re le molteplici richieste di

una Municipalità così gran-

de. Insomma la situazione è

davvero grave e va peggio-

rando di giorno in giorno

senza che si provveda con-

cretamente ad una tempe-

stiva risoluzione. Noi del

“Corriere” non possiamo

far altro che denunciare il

problema all’opinione pub-

blica, sperando in un op-

portuno intervento da parte

di chi di dovere. Continue-

remo comunque a monito-

rare la situazione dandovi

maggiori dettagli nei pros-

simi numeri del nostro

giornale.

S. T.

DICEMBRE 2 0 0 888

Primo arresto appena il decreto è entrato in vigoreUn nuovo primato malsano per Pianura

PianuraIl Corriere di

Mancano i requisiti per il soccorso cittadinoIL PRONTO SOCCORSO VERSA IN CATTIVISSIME CONDIZIONI

Scrivo per evidenziare eportare all’attenzionedelle competenti autoritàil caso del monumento alMilite Ignoto. Questo mo-numento stava nell’areadella scuola elementare8° circolo al corso Ducad’Aosta. Secondo me eraproprio nel posto giusto.Infatti questa statua,oltre ad essere ben vi-sibile, ben curata e vi-

gilata, suscitava anchela curiosità dei bambiniche frequentano la scuo-la: i genitori e gli in-segnanti avevano la op-portunità di spiegare adessi che cosa rappresen-tava quel mezzobusto. Erabello ed istruttivo, per-ciò, ricordare ai bambinil’estremo sacrificio acui tanti giovani sonocostretti per l’assurdità

delle guerre. Poi questomonumento, da qualche an-no, è stato rimosso e po-sto, molto defilato, nel-la piazza San Giorgio. Inquesto luogo nessuno piùlo nota e, come troppospesso accade dalle no-stre parti, è diventatoanche ricettacolo di ri-fiuti. Credo che sarebbemeglio riportarlo dov’e-ra: la dignità e la memo-ria storica ne guadagne-rebbero sicuramente.

Anna Cioce

Postavia Campanile, 89 La

Riportiamo il “Milite Ignoto” nell’8° Circolo

Timbro pos

taleedata

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di Margherita Balestrieri

L

a crisi economica mondiale, che ormai

imperversa da diversi mesi e che ha

causato il crollo delle principali borse,

il fallimento di banche e importanti aziende,

licenziamenti in massa, inflazione e deflazio-

ne, preannuncia un Natale all’insegna della

sobrietà e della parsimonia: un Natale in tono

minore, per dirla in breve, anche nelle princi-

pali capitali dove la festività – soprattutto ne-

gli ultimi anni – con i suoi lussuosi addobbi e

lo shopping sfrenato si era trasformata in un

evento glamour. A New York, ad esempio,

per la ricorrenza si spenderanno 250mila dol-

lari, anziché 300mila come l’anno scorso.

L‘abete norvegese scelto per la piazza del

Rockfeller Center, inoltre, ha un nome che è

tutto un programma, perfetto per la tempesta

economica che sconvolge gli Stati Uniti. Si

chiama “MIRACLE“, pesa otto tonnellate ed

è alto 22 metri. Gli abitanti di Pianura, come i

newyorchesi, pur non essendo abituati a fe-

steggiamenti sfarzosi, avvertono con non po-

che difficoltà e preoccupazioni

l’approssimarsi di un Natale piuttosto insolito.

Anche nel quartiere, alla luce delle notizie in-

quietanti trasmesse dai mass-media, si respira

un’aria “uggiosa”, “pesante”: una sorta di ne-

vrosi sociale e collettiva, come se tutti da un

momento all’altro attendessero l’epilogo de-

vastante di una “catastrofe annunciata”. In

realtà non è solo uno stato psicologico, anche

i pianuresi – perlopiù stipendiati, piccoli com-

mercianti, dipendenti pubblici – quando fan-

no i conti in tasca si rendono conto che il loro

potere d’acquisto, rispetto agli anni preceden-

ti, si è indebolito notevolmente e si preparano

a festeggiare un Natale in famiglia, durante il

quale non si faranno mancare certamente le

prelibatezze tradizionali, anche se molte casa-

linghe, per risparmiare sono sempre alla ricer-

ca dell’ “affare” nei mercatini vari, per acqui-

stare prodotti locali, di qualità e – soprattutto –

a buon prezzo. I tempi sono difficili e quindi

bisogna organizzarsi, così ci dicono alcune si-

gnore all’uscita

del mercato rionale. D’altro canto, i commer-

cianti del quartiere si lamentano per la drasti-

ca riduzione delle vendite, ma in occasione

dell’imminente Natale, sperano nella tanto

agognata tredicesima che consentirà alle fa-

miglie di cimentarsi nella “caccia al regalo” e

in qualche altra spesa extra. “Queste almeno

sono le mie previsioni”, ci dice un esercente

che lavora nel campo dell’abbigliamento, ed

aggiunge: “Solo dopo le festività natalizie, a

conti fatti, si potrà dire veramente come sono

andate le cose perché, nonostante la mia espe-

rienza di vent’anni in questo settore, mi trovo

per la prima volta a vivere un momento eco-

nomico molto difficile e piuttosto imprevedi-

bile. Speriamo bene!”. Dalla Municipalità,

però, ci giungono notizie confortanti.

L’Assessore all’Ambiente e alla Cultura,

Giorgio Lanzaro, infatti ci ha rassicurati che

per i festeggiamenti del Natale è stata bandita

una gara d’appalto con la quale saranno con-

cessi quindicimila euro per le attività sportive

ed altrettanti quindicimila per manifestazioni

culturali che vedranno coinvolti cittadini di

tutte le età.

di Fabio Esposito

P

rosegue il disagio per i bambini della scuola ma-

terna di via Napoli e per i consiglieri della Muni-

cipalità, costretti a convivere con l’occupazione

degli sfollati del “T1”, la palazzina abusiva incendiata-

si nello scorso Luglio. I “senzatetto”sono stati ospitati

presso il 72esimo circolo didattico di via Napoli e pres-

so la sede della Municipalità a Pianura, costringendo i

bambini a saltare le lezioni, ad essere ospitati in altre

strutture scolastiche senza avere la possibilità di vivere

quotidianamente il loro percorso scolastico, ed i consi-

glieri a riunirsi nei corridoi della sede comunale di

Soccavo in condizioni a dir poco sfavorevoli. “La si-

tuazione ha raggiunto livelli insostenibili ed è molto

preoccupante l’assenteismo del Comune di Napoli nei

confronti di questa vicenda; il Comune ha preferito de-

legare le soluzioni ai consiglieri municipali, agli asses-

sori, disinteressandosi della questione ed adottando

meri provvedimenti “tampone” quali l’uso improprio

di alcuni alberghi, talvolta oggetto di truffe. Eppure

Pianura in passato ha accolto vere e proprie immigra-

zioni di massa da parte di famiglie in cerca di un allog-

gio da occupare, risolvendo parecchie situazioni “spi-

nose” per il Comune e non ci si aspettava di certo un

tale decentramento dei problemi; Pianura è Napoli!!”;

questa la considerazione espressa dal consigliere del

Pd della IX Municipalità Pianura-Soccavo, Gianni Pal-

mers. La recente occupazione del Centro Sociale di via

Cannavino è solo l’ultimo degli episodi che hanno in-

cancrenito un processo degradante legato alle occupa-

zioni abusive e che stronca ogni ipotesi di sviluppo o

riqualificazione possibile nel nostro quartiere. Si va

avanti con le proteste, gli scioperi, pressioni legittime

da parte di alcuni esponenti di maggioranza e opposi-

zione, ma quando avremo concrete soluzioni?

DICEMBRE 2 0 0 899Natale a Pianura

Tra panettoni e crisi economica

PianuraIl Corriere di

Emergenza sfollati: soluzione ancora lontanaIl quartiere ancora in balìa dell’assenteismo istituzionale

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DICEMBRE 2 0 0 81010

S

i avvicina il Natale ed insieme

all’atmosfera delle luci e dei

regali delle festività di fine an-

no torna la consuetudine che molti

hanno, soprattutto giovani, di diver-

tirsi facendo esplodere petardi.

L’accensione dei fuochi d’artificio

non autorizzati e l’uso improprio di

quelli consentiti possono risultare

molto pericolosi per l’incolumità

propria e di chi ci sta vicino. Ma

niente, è come una febbre dura a

morire e molti iniziano a spararli da

molto prima per “provarli” e gli

eventuali incidenti sono dietro

l’angolo. Abbiamo incontrato Pietro

Mele uno dei vigili del fuoco della

caserma del nostro quartiere e ci sia-

mo fatti raccontare la campagna di

prevenzione, facendo poi una pano-

ramica sulla pericolosità di questa

usanza. La prima cosa che è venuta

spontanea da chiedere è stato se già

qualcuno nelle prove generali “ci

aveva rimesso”, ma nessun inter-

vento ancora, fortunatamente, c’è

stato nel nostro quartiere. Come

ogni anno provvederà la polizia di

stato a fare i sequestri di botti ille-

citi, qualcuno già è stato fatto, e

tutto il materiale sequestrato, molto

probabilmente sarà fatto esplodere

e di solito questo succede a Mise-

no. Per quanto riguarda la preven-

zione, si effettua una campagna di

sensibilizzazione e prevenzione nel-

le scuole nei confronti dei bambini.

La campagna è iniziata dopo il quat-

tro dicembre, Santa Barbara la pro-

tettrice dei pompieri. Di solito le

scolaresche si recano in caserma sia

qui a Pianura sia al Comando pro-

vinciale di Poggioreale e gli vengo-

no spiegati i danni dell’uso dei botti

illeciti. “Lezione” in cui appaiono

molto interessati ma che dopo poco

sembrano completamente rimuovere

visti gli effettivi risultati di ogni Ca-

podanno. Questo forse a

causa di radicatissime

usanze familiari in cui

sembra non si possa chia-

mare Capodanno senza

sentire una vera e propria

guerriglia per strada.

Questo lavoro di infor-

mazione viene fatto an-

che dalla polizia di stato

e spesso e volentieri con-

giuntamente così mentre

i pompieri spiegano tec-

nicamente cosa succede

nell’esplosione e così via

i poliziotti mostrano sup-

porti visivi, foto soprat-

tutto, di quello che acca-

de utilizzando questo tipo

di botti illeciti. Purtroppo

tutto questo lavoro come

detto precedentemente

non attecchisce molto,

anche se è vero che negli

ultimi dieci anni si è no-

tata una maggiore sensi-

bilizzazione ma purtrop-

po non quella sperata.

Anche perché i botti ille-

gali continuano a girare

in grandi quantità visto

gli ultimi sequestri e se

gira è proprio perché la

gente continua a ricercar-

li ed ad usufruirne dis-

graziatamente. Quelli

che si possono utilizzare

solo quelli marcati CE

originali ma soprattutto

“certificati” chi non si

fa scrupolo a creare bot-

ti illeciti non se ne farà

nemmeno a stampare

una CE fasulla quindi

l’importante è il certifi-

cato, cioè “I giochi piro-

tecnici autorizzati e in

libera vendita riportano

sulla confezione un’eti-

chetta con il numero del

decreto ministeriale che

ne autorizza il commer-

cio. Possono essere ven-

duti in tutti quei negozi che sono in

possesso della licenza per la vendita

di giocattoli e possono essere acqui-

stati da tutti. L’unico requisito è

aver compiuto 14 anni. Sull’etichet-

ta ci devono essere anche il nome

del prodotto, la ditta produttrice, la

categoria e le modalità d’uso che

devono essere seguite attentamente.

E’ comunque consigliabile che ad

accendere il fuoco sia sempre un

adulto. Se i giochi pirotecnici sono

privi di questo talloncino sono da

considerarsi fuochi proibiti, in quan-

to non si conosce la composizione

né l’azienda produttrice”. I famosi

“pallone di Maradona”, la “bomba

Osama”, e “A’ capa e’ Bin Ladèn” o

un track molto potente sono deva-

stanti quanto una bomba carta se

non di più! I danni che sposso fare

sono davvero distruttivi, sono dei

veri e propri ordigni in grado di but-

tare giù un muro o di uccidere più

persone. Molti danni si creano an-

che il giorno dopo, infatti, i pompie-

ri sperano sempre in una pioggia

nella notte o mattina del primo gen-

naio per scongiurare il pericolo dei

botti inesplosi che causano danni in-

gentissimi. Ricordiamo che, a parte

la pericolosità, botti come il “pallo-

ne di Maradona” e suoi simili sono

illegali e che non si possono proprio

sparare, in nessun modo o maniera!

Non vanno né acquistati né fatti

esplodere! I “legali” a volte possono

peccare di economia nel confeziona-

mento diventando non idonei, nel

senso che la parte della miccia che

dovrebbe essere una sicurezza è

troppo breve e diventa pericoloso,

infatti, a volte anche le stesse miner-

ve che sono legali hanno la miccia

gialla finale molto breve e esploden-

do subito diventano rischiosi perché

possono scoppiarti tra le mani. I

danni più frequenti, infatti, sono

proprio alle mani ed al viso. C’è da

specificare specialmente per i fuochi

d’artificio ci sono certificazioni in-

crociate immani, infatti, i pochi

“davvero a norma restano solo alcu-

ni giochi pirotecnici i che si possono

sparare in cielo”... i veri fuochi

d’artificio per intenderci, quelli che

illuminano il cielo di mille colori e

creano una magica atmosfera sul se-

rio. Oltre a tutto questo ci sono i

danni collaterali alle cose, balconi,

auto e via dicendo che possono sal-

tare in aria a causa di questi veri e

propri ordigni camuffati a botti di

Capodanno! I vigili più di fare que-

sto tipo di lavoro preventivo e su

iniziative personali o di comando

non possono fare altro come gli arti-

ficieri della polizia che possono se-

questrare e via dicendo, i vigili del

fuoco arrivano a danno compiuto e

possono solo cercare, ove possibile

di limitare la distruzione e costatare

i danni. Ma perché se i fuochi di ar-

tificio non possono comunque esse-

re acquistati prima dei 14 anni ed in

ogni modo è meglio che a spararli

sia un adulto, si sensibilizzano i

bambini delle scuole? Semplice-

mente perché i bimbi sono gli adulti

di domani. E’ importante sensibiliz-

zarli e responsabilizzarli sin dalla

giovane età. Spesso accade che sia-

no i nostri giovani a farci riflettere.

Noi del “Corriere” speriamo che sia

questo articolo a farvi riflettere ed in

alcuni casi desistere augurandovi

“un Capodanno davvero festoso

senza rischi inutili”.

Simona Testa

• Non esistono fuochi di artificio “sicuri”,

anche se ne è permessa la vendita, perfino le

stelline, che i bambini usano con disinvoltu-

ra, bruciano a 300°C e perciò sono poten-

zialmente in grado di provocare ustioni e fa-

re incendiare i vestiti.

• Se non se ne può fare a meno i bambini

non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di

artificio.

• Fare particolare attenzione agli adolescenti

fra i 10 e i 14 anni di età che sono i più a ri-

schio di incidenti.

• I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto,

lontano da case, automobili e dalla scatola

degli altri fuochi per limitare il rischio di in-

cendio e incidenti.

• Fare attenzione alla direzione in cui si lan-

ciano i fuochi: non ci siano delle persone,

perciò non vanno lanciati verso zone buie.

• I fuochi non vanno mai accesi dentro nes-

sun tipo di contenitore, nemmeno se in ferro,

perché, rompendosi, potrebbe disperdere le

schegge che si trasformerebbero in tanti pic-

coli e pericolosi “proiettili”.

• Va sempre tenuto a portata di mano un sec-

chio d’acqua o un estintore da usare in caso

di incendio. In caso di ustione andrà subito

gettata acqua fredda sopra la parte bruciata o

comunque surriscaldata. Il primo intervento

in caso di ustione è di raffreddare la zona

colpita per limitare i danni alla pelle deter-

minati dall’aumento della temperatura.

• Quando si trovano fuochi d’artificio che

funzionano male e perciò non bruciano non

si deve mai cercare di riaccenderli, ma van-

no bagnati prima di essere gettati nell’im-

mondizia.

• Non cercare di accendere i fuochi trovati

per terra.

S.T.

I BOTTI DI CAPODANNO

Fuochi d’artificio,il decalogo per la

prevenzione degli incidenti

Facciamo in modo che un gioconon diventi una tragedia!

PianuraIl Corriere di

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PianuraDICEMBRE 2 0 0 81111

S

olidarietà, aiuto concreto, interna-

zionalizzazione del “made in Na-poli”, cooperazione: questi i temi

affrontati e discussi durante la presenta-

zione del progetto “L’isola che…sarà”

realizzato dalla Onlus San Mattia in

collaborazione con la Camera di Com-

mercio di Napoli che ha finanziato e

sostenuto l’iniziativa a favore dell’In-

donesia. La manifestazione si è tenuta,

presso la sede operativa dell’associa-

zione, nella scuola Ferdinando Russo a

Pianura, ed ha avuto lo scopo di diffon-

dere, attraverso la presentazione di un

report, gli obiettivi del progetto e i ri-

sultati ottenuti. Don Vittorio Zeccone,

presidente della Onlus, ha brevemente

descritto le azioni dell’associazione in

campo sociale e ha auspicato che que-

sto progetto possa rappresentare un

punto di partenza per un autentico rap-

porto di scambio tra chi dona e chi rice-

ve; Ha ringraziato quanti si sono profu-

si per la realizzazione del progetto e in

particolare la Camera di Commercio di

Napoli nella persona del vicepresiden-

te, Dr. Cosimo Callisto, che ha presen-

ziato all’evento. La Camera di Com-

mercio, ha spiegato Callisto durante il

suo intervento, non è attenta soltanto ai

bisogni delle imprese campane, ma ha

dimostrato da sempre una sensibilità

particolare per i temi sociali appoggian-

do iniziative di solidarietà a favore dei

più disagiati. Ha ricordato a tal proposi-

to Napoli per i bambini, che lo scorso

anno ha permesso la costruzione di un

asilo nido e un progetto conclusosi da

poco, teso alla ristrutturazione di un

oratorio a Scampia. “Ciò che più colpi-

sce di questa iniziativa e che ha convin-

to la Camera ad interessarsene”, conti-

nua Callisto riferendosi al progetto In-

donesia, “è che non si è trattato di un

mero intervento di beneficenza poiché i

vantaggi sono apparsi evidenti per tutti

gli attori interessati dal progetto: I pro-

fessionisti e gli esperti di settore hanno

avuto la possibilità di far conoscere le

imprese campane di riferimento pro-

muovendo processi di internazionaliz-

zazione e politiche d’innovazione; i

giovani napoletani, impegnati nel so-

ciale, hanno potuto avviarsi al mondo

del lavoro, attraverso l’impegno sul

campo acquisendo know how e compe-

tenze da poter spendere nuovamente

non solo in Campania ma anche sui

mercati nazionali ed internazionali; in-

fine, la popolazione e gli operatori lo-

cali, hanno potuto apprendere tecniche

di edilizia sostenibile ed essere impe-

gnati in attività lavorative nel breve pe-

riodo, acquisendo le competenze pro-

fessionali per proporsi alle imprese o

avviare iniziative imprenditoriali in

proprio. La serata è proseguita con gli

interventi del coordinatore del progetto

in Indonesia, don Rosario Taliano, sa-

cerdote vocazionista missionario, che

ha posto l’attenzione sull’importanza

della costruzione delle infrastrutture

primarie realizzate (acquedotto e un

oratorio) e con le testimonianze dei gio-

vani della Onlus che hanno raccontato

la propria esperienza sul campo.

Annalisa Feo

E’

stato istituito a

Pianura, re-

cen temente ,

un Comitato per la rac-

colta di firme per la rea-

lizzazione del doppio

binario sulla tratta della

linea Circumflegrea

Montesanto-Pianura. La

mobilitazione per la

proposta è nata per far

fronte ai grandi disagi

attuali dei viaggiatori

della tratta; il completa-

mento del doppio bina-

rio permetterebbe il di-

mezzamento dei tempi

di percorrenza, la ridu-

zione dello smog atmo-

sferico, del traffico vei-

colare, un minore af-

flusso, condizioni mi-

gliori di viaggio, mag-

giore sicurezza, miglio-

ramento generale della

qualità della vita degli

abitanti di Pianura e

Soccavo abituati a per-

correre questa tratta e

un maggiore impulso

allo sviluppo economi-

co del quartiere.

L’obiettivo è quello di

aumentare sensibilmen-

te l’interesse e la mobi-

litazione verso la que-

stione in modo tale da

poter avanzare la richie-

sta all’Assessore Regio-

nale ai Trasporti. Per

qualunque ulteriore in-

formazione rivolgersi al

Comitato sito in via

provinciale II traversa

n. 3, a Pianura, aperto il

lunedi ed il mercoledì

dalle 18 alle 20, il mar-

tedì e giovedì dalle 17

alle 19 ed il sabato dalle

10 alle 12.

C

ome ogni anno in prossi-

mità delle festività natali-

zie la locale Caritas par-

rocchiale di San Giorgio orga-

nizza la mensa dei poveri come

forma di vicinanza alle tante

persone indigenti del centro

storico di Pianura. La tavola

conviviale sarà allestita il 21

dicembre presso i locali della

cripta in via Luigi Santamaria.

Il gruppo coordinato da Vanda

Merolla, degna erede di Assun-

ta Pace, oltre a questi momenti

significativi si propone di dare

un aiuto concreto agli indigenti

della zona che ogni anno cre-

scono di numero. Le principali

azioni del gruppo Caritas si

concretizzano nella distribuzio-

ne di beni di prima necessità,

principalmente alimentare per

due giorni a settimana presso i

locali della parrocchia. Questa

meritoria attività di solidarietà

però non è scevra di difficoltà a

partire dal trasporto dei beni

alimentari che da

Caserta arrivano fi-

no a Pianura. Manca

infatti un volontario

che metta a disposi-

zione un camion per

questa operazione

altamente umanita-

ria. Scarseggiano

anche braccia ma-

schili che possano

dare un aiuto con-

creto nelle operazio-

ni di carico e scarico

dei prodotti. In tal

senso c’è solo il si-

gnor Guido che da

anni presta la sua opera, ma, te-

nuto conto del lavoro fatto

esclusivamente dalle 20 donne

del gruppo Caritas,ciò non ba-

sta. Tra i fruitori “ufficiali” del-

la beneficenza parrocchiale ri-

sultano circa 500 persone tra

famiglie e singoli individui. Tra

questi ultimi ci sono gli extra-

comunitari che affollano i fati-

scenti alloggi di via Dell’Avve-

nire. Grazie agli appelli del

parroco don Claudio De Caro

ed alla bontà dei pianuresi si

sono raccolte circa 50 coperte

da distribuire ai poveri in occa-

sione di questo incipiente clima

rigido. Si spera che l’animo ge-

neroso della comunità parroc-

chiale possa sempre sostenere

la Caritas per il suo insostitui-

bile ruolo che supplisce quello

istituzionale senza clamore. In

questo senso si potrebbe fare

avanti qualche buon cuore per

accogliere l’appello lanciato

dalla signora Vanda.

“L’isola che…sarà”

Il Corriere di

CIRCUMFLEGREA: A QUANDO IL DOPPIO BINARIO?

Mobilitazione dei cittadini pianuresi per proporre la realizzazione del doppio binario

Il 21 dicembre pranzo di Natale nella Cripta della Chiesa San Giorgio

la Stazione La Trencia

Una mensa di Carità

distribuzione di generi alimentari a piazza San Giorgio

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DICEMBRE 2 0 0 81212di Giovanni Spina

“Hai letto, Genna’? Quest’anno all’al-

bero e ai dolci di Natale ci penserà Lui!

E tu che lo critichi sempre!” urlò Maria

dalla cucina, sventolando il giornale

sotto gli occhi del marito: “Non gli èbastato riempirci le scatole di palle: ilPresidente sta preparando la più gran-de cassata dell’anno”. Gennaro non ri-

spose: tirò fuori la vecchia borsa di pla-

stica, che portava sempre con sé, e si

avviò al mercato rionale, mettendosi in

coda, dietro altri anziani come lui. La

fila procedeva lentamente, ma nessuno

si agitava: la giornata doveva pur pas-

sare in qualche modo. Gennaro guardò

le facce di quelli che stava-

no davanti a lui, e riconob-

be in loro i suoi vecchi

compagni di gioventù, ma,

come avevano fatto tutti,

fece finta di non ricordare

quei volti. Certo non era

piacevole per nessuno di

loro farsi vedere lì, in quel-

la fila, dietro le bancarelle,

ad aspettare il turno per an-

dare a rovistare negli scarti dei frutti-

vendoli, per vedere se fosse rimasta

qualche patata ancora buona da mettere

in pentola, o un cavolo mezzo marcio:

se era mezzo marcio, voleva dire che

l’altra metà era buona! Genna-

ro era in buona compagnia:

proprio quella mattina, aveva

letto che cinque milioni di Ita-

liani erano nella sua stessa

condizione, che veniva tecni-

camente definita ai limiti della

“soglia di povertà”: quel limbo

che ti pone al di sopra di quei

tre milioni di sfortunati, che

vivono (?) sotto quella soglia.

“C’è sempre qualcuno più a sud di

noi!” pensò Gennaro, guardando quel-

le facce rassegnate. Finalmente arrivò

il suo turno: si tuffò in quella catasta di

verdure, in bilico fra la com-

mestibilità e il marciume, e ri-

empì la sua busta con qualche

foglia sull’orlo della scadenza

e con qualche frutto, che mo-

strava ancora qualche spiraglio

di normalità: anche stavolta gli

era andata bene, e avrebbe po-

tuto portare a casa qualcosa da

mettere in pentola.

Facendo a ritroso la strada, ri-

pensò a quando era un giovane

di belle speranze, e tutta la vita

sembrava aprirsi davanti a lui.

Ripensò alla felicità del giorno

in cui aveva trovato lavoro, al

giorno in cui aveva conosciuto

Maria, e poi il matrimonio, i fi-

gli… e la vita vissuta come

una corsa in salita, in attesa di

quel “momento buono” che, ne

era convinto, sarebbe arrivato,

prima o poi. E, invece, questo

fatidico “momento buono” non

era mai arrivato. Era arrivata la

pensione, questo sì: buona per

pagare il fitto e qualche bollet-

ta, un pasto frugale a mezzo-

giorno e qualcosa da mettere

sotto i denti la sera, giusto per

tener buono lo stomaco fino al

giorno dopo. E poi? E tutta

quella roba che vedeva nelle

vetrine, in TV, sui giornali, era

stata inventata solo per i ricchi,

o anche lui avrebbe avuto dirit-

to, che so, ad una macchina

meno scassata di quella che

aveva, e che ormai era buona

per il Museo dell’Automobile,

come ultimo esemplare di ar-

cheologia automobilistica? E

un vestito nuovo per Maria, o

una borsa di pelle come quelle

che piacevano a lei, e quel ma-

glione di lana pesante, quelle

scarpe dove forse la pioggia

battente di Dicembre non sa-

rebbe riuscita ad entrare, e quei

piatti nuovi, quella tovaglia

rossa con su le renne e Babbo

Natale, da mettere sulla tavola

della Vigilia… tutta roba per

ricchi? Gennaro non era per il

consumismo, ma qualche sfi-

zio nella vita avrebbe voluto

farselo passare anche lui. E in-

vece, a furia di non consumare

nulla, si stava consumando lui,

assieme ai vestiti che indossa-

va da anni, e che, lavati e rila-

vati senza tregua, cambiavano

colore ad ogni stagione; le sue

scarpe docilmente si erano sot-

toposte alla settima risuolatura, accom-

pagnata dalle bestemmie di don Luigi-

no il calzolaio, che non sapeva più do-

ve trovare spazio per l’ennesimo chio-

dino; la borsa di Maria era diventata

così sottile, che sembrava fatta di pelle

di sogliola; e le sue gonne finalmente

combaciavano con quelle alla moda, vi-

sto che si portavano di nuovo abiti in

stile anni ’70. Eppure, nonostante tutto,

Gennaro non aveva nemmeno più la

forza di lamentarsi: le sue parole, tanto,

cadevano nel vuoto. In giro, c’era la

forza di ben altre parole. La gente non

sa che le parole si fissano dentro di noi,

entrano a far parte di quel “noi che già

siamo”, indirizzano il nostro comporta-

mento, determinano le nostre convin-

zioni; e le nostre convinzioni diventano

la nostra gabbia mentale. Gabbia che ci

mettiamo e ci mettono addosso con

grande facilità: usando semplicemente

la voce e le parole. Gennaro non era

molto religioso, e si innervosiva quan-

do qualcuno, più ammanigliato di lui

con le Alte Sfere Celesti, gli diceva di

non preoccuparsi, perché il “momento

buono” sarebbe venuto nell’ Aldilà,

tanto i poveri vanno tutti in Paradiso.

Gennaro avrebbe volentieri barattato

qualche anno di Paradiso nell’Aldilà

con qualche mese di felicità in questo

Aldiquà: di Là non avrebbe perso nien-

te (di fronte all’ Eternità…), di Qua

avrebbe guadagnato qualcosina…E

proprio mentre era immerso in questi

pensieri, ecco che il Cielo gli diede un

segnale. Come Giove folgorava i mor-

tali con i suoi fulmini, così il grande

Silvio lo colpì, con la sua sempre sorri-

dente faccia (ma allora non è vero che

anche i ricchi piangono…) che scop-

piettava da tutti i giornali con la folgo-

rante notizia: “Bancomat di Quaranta

Euro al mese per i pensionati!”. Genna-

ro pensò a tutto quello che avrebbe po-

tuto fare, con quei quaranta euro: va-

canze alle Bahamas, per abbronzarsi

come il Presidente, Bacco, Tabacco e

Venere, tour in tutte le capitali europee,

Parigi by night…Ma poi, dividendo

quaranta euro per trenta giorni, capì

che, con la fantastica somma di 1euro e

33 centesimi, avrebbe potuto soltanto

comprare il Giornale del Presidente,

per leggere tutte le cassate e le cassati-

ne che gli stava preparando per le feste

ormai alle porte! E le palle per l’albero

di Natale? Ma, di tutte le palle del Pre-

sidente, Gennaro ne aveva le scatole

piene già da tempo e avrebbe potuto

addobbare tutti gli alberi di Natale di

questo mondo.

SAGITTARIO (22/11- 20/12)

Sul piano sentimentale nondovrete aspettarvi particolariscossoni. Gli astri non pre-

steranno troppa attenzione alle vostrevicende amorose. Potreste aspettarviesattamente quello che saprete meri-tarvi grazie all'impegno che mettereteper rinsaldare i rapporti esistenti o peraprirvi la strada a nuovi incontri.

CANCRO (21/06- 21/07)

Nei primi giorni del mese, siraccomanda la massima caute-

la negli affari sentimentali. Non prendete de-cisioni affrettate e soprattutto non lasciatevitrascinare dalle impressioni del momento:potrebbe capitarvi di sentirvi vittima di in-comprensioni o di atteggiamenti crudeli, male cose potrebbero non essere affatto comesembrano.

LE STELLE…di Maga FloOROSCOPO di Dicembre

ARIETE (20/03- 19/04)

Il vostro livello di energia saràalto fino a metà del mese di di-cembre, per andare poi incon-

tro a un progressivo declino verso la finedel mese con un transito lunare sfavore-vole.

TORO (20/04- 19/05)

Sul versante sentimentale ilmese si apre sotto i migliori

auspici per i nativi di questo segno, spe-cialmente per chi è nato nei primi giorni dimaggio. Potrebbe essere il momento buo-no per rinfocolare un rapporto che sembra-va essersi un po' logorato negli ultimi tem-pi, o per annunciare finalmente il gran pas-so con la persona amata.

GEMELLI (20/05- 20/06)

Inizio difficile per un mese di di-cembre che andrà progressi-

vamente migliorando con l'avvicinarsi del-l'ultimo giorno dell'anno e l'ingresso nel2009. alcuni pianeti sconsigliano di intra-prendere avventure finanziarie, o di avviareiniziative eccessivamente rischiose in cam-po economico e professionale, almeno du-rante la prima metà del mese.

LEONE (22/07- 22/08)

Sul piano degli affetti, dopo unaprima settimana tutto sommatotranquilla, potrebbero csmbiare ivostri rapporti con gli altri. In amo-

re vi sentirete scontrosi e poco disponibili aldialogo: cercate di controllarvi. Particolarmen-te delicati, sempre per quanto riguarda la sfe-ra sentimentalel̓ultimo scorcio del mese.

� VERGINE (23/08- 21/09)

All̓ inizio del mese, vi consiglio unacerta prudenza nell'affrontare le

sfide quotidiane che vi attendono in campolavorativo. Potreste sentirvi sottovalutati daisuperiori e ingiustamente sopravanzati dacolleghi meno meritevoli di noi. Prima diesprimervi, assicuratevi che si tratti di unavalutazione corrispondente ai fatti e nonsemplicemente dettata dal vostro umore.BILANCIA (22/09- 22/10)

Se avrete la pazienza diaspettare fino agli ultimi gior-

ni dell'anno il quadro astrale di questoperiodo, estremamente favorevole, vifornirà un sostegno apprezzabile inogni circostanza nella quale vi trove-rete in competizione per raggiungere ivostri obiettivi di carriera.

SCORPIONE(23/10- 21/11)

I nati dello Scorpione non sa-ranno oggetto di particolari at-

tenzioni planetarie in quest'ultimo mese.Cercate di ritagliarvi più tempo per riposa-re e riflettere. Gli ostacoli che troverete sulvostro cammino non saranno troppo diffi-cili da superare, anche se più numerosi diquanto vorreste.

ACQUARIO (20/01- 17/02)

Sarà eccellente la vostra ca-pacità di seduzione fino allafine dell'anno e nei primi

giorni del 2009 sarete in forma splen-dida. Approfittatene per lanciare se-gnali a chi vi preme, se siete single oper instaurare un legame più solidose siete in coppia.

PESCI (18/02- 19/03)

Gli astri non saranno particolar-mente benevoli nei confronti dei

nati sotto il segno dei pesci e dovrete tenereampiamente conto dei vostri limiti soprattut-to nella prima parte del mese; la situazioneandrà poi migliorando e si risolverà definiti-vamente nei primi giorni di gennaio 2009.

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La cassatina di Natale e tutte le palle del Presidente

CAPRICORNO(23/11- 19/01)

Gli astri vi vedranno in pole po-sition, specialmente verso la fi-ne del mese, e quindi dell'anno.

Sarete in forma smagliante, pronti ad affron-tare il vostro lavoro o le sfide quotidiane conla necessaria efficienza e determinazione.

Dott.Giovanni Spina

PianuraIl Corriere di

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di Angelo Scarlatella

Nel primo articolo dedicato alla storia dellacanzone abbiamo visto come dallʼanti-chità classica si giunse fino alla nascita

della canzone napoletana. In questo articolovedremo cosa cominciava a succedere in altripaesi diversi dallʼItalia a partire dalla secondametà dellʼottocento. Parleremo in particolaredegli Stati Uniti dʼAmerica. Qui si diffusero, acausa della presenza degli schiavi di colore,prima il Blues e poi, una volta abolita la schia-vitù, il Jazz. Caratteristiche principali di tali mu-siche furono la for-te caratterizzazio-ne nellʼuso dellavoce, la presenzaaccentuata dellaritmicità di origineafro-americana,lʼuso dellʼimprovvi-sazione. Il blues sidiffuse negli statidel Sud e nei sob-borghi neri dellecittà. Mentrelʼepicentro del jazzfu New Orleans,sulle rive del fiumeMississippi. Ma an-che Francia e Au-stria, con la diffu-sione delle operet-te, diedero un forteimpulso alla nasci-ta di una forma più“leggera” di canto.Notissime tra fine ot-tocento e primo novecento furono le Operette.Le più rappresentate in teatro erano Orfeo al-lʼInferno e I racconti di Hoffmann di JacquesOffenbach o La vedova allegra di Franz Le-har. La nascita dellʼindustria del disco a 78 girinei primi del ʻ900 determinò un superamentodei vecchi confini musicali e portò ad una sem-pre maggiore influenza reciproca tra paesi lon-tani per cultura, stili e tradizioni. Mentre Enri-co Caruso portava la canzone napoletana inAmerica, lʼAmerica portava i suoi ritmi in Euro-pa ed in Italia. Neanche il fascismo, nonostan-te il tentativo di fermare lʼarrivo della musicastraniera nel nostro paese, bloccòlʼimportazione di tali ritmi nati dal jazz (charle-

ston, dixieland, swing, ecc…) op-pure provenienti dall ̓America la-tina (rumba, tango, ecc…). Inquesto scenario ricchissimo nac-que negli anni ʻ20 la canzone ita-liana vera e propria, che divenneben presto un fenomeno di gran-de popolarità. Es-sa, almeno peril momento,non abbando-nò una melo-diosità tipica-mente italianadata dall ʼ in-

fluenza del melodramma edella canzone napoletana eassimilò solo superficial-mente lʼinfluenza straniera.Sono di quegli anni braniquali Ma le gambe, Non di-menticar le mie parole , Ma-ramao perché sei morto?Ma anche negli altri paesi,soprattutto gli Stati Uniti gra-zie al musical, iniziarono fe-nomeni analoghi. Tanti auto-ri stranieri, fra essi GeorgeGershwin e Irving Berlin,composero moltissime

songs (la parola inglese per canzoni) ancoraoggi note ed eseguite quali I Got Rhythm, TheMan I Love, God Bless America e Thereʼs NoBusiness Like Show Business. Molti di questibrani, giunti in Italia attraverso i dischi, la radioe il cinema, rappresentano un patrimonio co-mune alla musica leggera come al jazz. Ma,prima la crisi di Wall Street, nel 1929, poi lapresenza opprimente di regimi dittatoriali inEuropa, provocarono cambiamenti irreversibilinella storia come nellʼarte. Il fascismo in Italiaimponeva le sue canzonette di propagandapolitica. Qualcuno forse ricorderà ancora i bra-ni più noti: Faccetta nera, Giovinezza e Vince-re, vincere, vincere. Col loro subdolo incederequeste marcette illusero gli italiani di possede-re una forza militare che invece non esisteva.La II guerra mondiale provocò un terremotoinimmaginabile: lʼolocausto, milioni di morti, in-tere città rase al suolo. Si cantò allora O bellaciao tra le montagne, con la speranza che ungiorno queste atrocità sarebbero terminate. Laguerra fu una breve ma vera battuta di arrestonella storia della canzone. Ma, terminato ilconflitto e sconfitti fascismo e nazismo, rina-sceva la speranza di un mondo migliore.LʼItalia, un po ̓bigotta e provinciale, attanaglia-ta dallʼignoranza e dalla povertà riprese a can-tare fingendosi spensierata.

PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 81313

L

a Scuola Media “Giovanni

Falcone” si caratterizza ormai

da diversi anni per l’ attenzio-

ne che rivolge verso le esigenze so-

ciali e culturali del territorio pianu-

rese. Una delle attività più apprezza-

te che la scuola svolge per i ragazzi

del quartiere è il “Laboratorio di

chitarra”. Ideato oltre dieci anni fa

da me, continua a riscuotere vivo in-

teresse. Anzi si può dire che il suc-

cesso dell’iniziativa è crescente. Ini-

ziai quest’attività da solo oltre dieci

anni fa e l’affiancai al mio lavoro di

docente di Musica della scuola. I ra-

gazzi che si iscrivevano allora non

erano tanti e non sempre era facile

cavarne qualcosa. Col tempo il nu-

mero è cresciuto ed il seguito è stato

sempre più consistente. L’anno pas-

sato oltre 40 ragazzi vi hanno preso

parte. Per rispondere in modo ade-

guato alle richieste pressanti sono

stato affiancato di recente dal Prof.

Fabio Castaldo. Ciò mi ha fatto par-

ticolarmente piacere sia per il fatto

che il progetto si è in qualche modo

allargato, ma anche perché il Prof.

Castaldo era stato mio allievo una

ventina di anni fa proprio nello stu-

dio della chitarra. Oggi ho la soddi-

sfazione di frequentarlo come vali-

dissimo collega. Il laboratorio parti-

rà in questi giorni con un numero di

moduli maggiorato rispetto all’ anno

scorso e gli alunni della succursale

di via Torricelli avranno la possibili-

tà di frequentarlo presso quella sede.

Cercheremo, come sempre, di tra-

smettere ai ragazzi l’amore per la

musica, di insegnare loro il valore

dello stare insieme e del collaborare

in amicizia e, perché no, di scoprire

qualche nuovo talento. Ma c’è di

più. Il nostro laboratorio è stato in-

vitato a partecipare alla nona edizio-

ne del concorso “Premio Fabrizio

Romano” indetto dalla omonima

Associazione culturale no-profit. A

tale scopo è stato realizzato un DVD

contenente un breve videoclip. Nel

filmato sono visibili le fasi salienti

del concerto finale dell’attività svol-

tosi il 30 maggio 2008 presso la pa-

lestra della scuola, a cui hanno par-

tecipato ben quarantasette giovani

chitarristi. La fase finale del concor-

so si svolgerà presso l’Auditorium

della Regione Campania al Centro

Direzionale la prossima settimana.

In questi anni abbiamo fatto del no-

stro meglio per i nostri ragazzi. E’

ora di ricominciare. Speriamo di

continuare nel segno positivo per i

giovani di Pianura e auguriamo tan-

ta musica (per chitarra ovviamente)

a tutti.

Prof. Angelo Scarlatella

STORIA DELLA CANZONE (II Parte)

DALLA FINE DELL’ OTTOCENTO ALLA II GUERRA MONDIALE

A DICEMBRE RIPARTE IL “LABORATORIO DI CHITARRA” DELLA FALCONE

di Giovanni Spina

Ti vedo, piccola foglia tremante,mentre cerchi con fogadi restare attaccata altuo ramo,sperando che crescanonuovi germogli e nuovifiori.

C’è vento intorno a noi,e pioggia vera:piccole tempesteche sfoceranno in grandi

uragani.

Ed io qui, foglia gemel-la,attaccata ad altro ramo,tremo con te per le tuepaure,e abbraccio le tue malin-conie.

E intanto il vento mi raffredda il cuore.

E asciuga la pioggiache dai miei occhi scende nel fondo del mio cuore.

Due foglie nel vento

L’angolo della poesia

Enrico Caruso

George Gershwin

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PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 81414

È

un sabato freddo di novembre

quando ci accoglie Salvatore

mentre cerchiamo, tra le viuzze

ripide della collina di Sartania, il luogo

dell’incontro. E’ una piccola casa che

guarda la conca di Agnano aprendo

una fessura per scorgere Capri e il ma-

re del golfo. Entriamo mentre i fornelli

ardono pietanze rilasciando un odore

invitante. È lui, Angelo, alla guida dei

fuochi. E’ il “genio”, il maestro della

cucina fai da te, che ripercorre antichi

sapori con formule nuove senza desi-

derio per i blasoni o gli attesati che

leggi sulle guide e riviste più in voga.

Il suo involontario sfidante, stasera, è

Mario che rimescola gli ingredienti di

una pasta e fagioli ricca di cose buone

e di fantasia. Una lotta impari tra

l’esperienza dell’osare e la sapienza

goliardica di chi vuole stupire. Tutti a

tavola, dunque, mentre Augusto apre il

repertorio della sua “giovane” e im-

mancabile chitarra sotto le melodie

cantate da Mario B. e Pierino. Un tur-

binio di emozioni e di calore che, par-

tendo dal “focolare”, si irraggiano nei

pensieri e nell’animo di tutti noi. Rico-

nosco Gigino che con Mario R. sfratta

in fretta ogni ingombro e prepara la ta-

vola ad accogliere altre prelibatezze.

Un ben di Dio che ti lascia stupito sia

per la bontà, sia per sapori che non im-

maginavi. Dal cilindro del mago Ange-

lo escono delizie anche se, come dice

lui, il massimo della goduria dei sensi

e del palato prevede una favolosa pasta

e fagioli in una lirica senza confini.

Un’ode alla buona cucina che si con-

torna di ricordi e un po’ di nostalgia

per quanti, a queste tavolate, non ci so-

no più. C’è anche Marco col suo pasto-

re tedesco e Giorgio che, osando un ac-

cenno di acuto canoro, sono pronta-

mente sommessi dall’estrosità canora

di Pierino. Ci sono ancora Salvatore

B., Franco, Tonino, Luciano, Alfonso e

Pietro a completare la truppa in un vor-

tice emotivo che si traduce nel motto

latino “e forse un giorno gioverà ricor-

dare tutto questo…”. Noi siamo sicuri

di si! Il giovamento ci sarà come quan-

do lo immaginavamo da bambini quan-

do i nostri padri facevano le “pazzie”

al calore del camino, condite da quel

sapore che viene e passa nel cuore e,

che sa riconoscere il valore dell’Ami-

cizia vera: quella senza tempo!

Buon Compleanno Lucia

La piccola Lucia, figliadi Fabio e Valeria, il 14

Dicembre ha compiuto 1anno. Auguri angiolettodai nonni, dagli zii, dallezie e da tutti quelli che

ti vogliono bene.

Metti una sera col…cardenal Mendoza!

Alcuni si sono avvicinati al teatro da po-co, altri invece calcano le scene da an-ni per divertirsi e far divertire. Sono i

membri della compagnia teatrale Hypocrites,(in greco gli attori) che ha debuttato nel 2007portando in scena al Teatro Troisi di Fuori-grotta ʻCose turcheʼ di Samy Fayad, scrittorefranco-libanese scomparso nel 99 a Napolidove viveva e lavorava per la radio, fin daglianni ʼ50. Il regista Bruno Troisi, è giovane esi è avvicinato al teatro nel 2002, prima conun corso allʼAccademia del Teatro Tasso con

la quale inizia anche i primi spettacoli, per lopiù, adattamenti in lingua napoletana di Pi-randello e Shakespeare. Tre anni dopo cʼèlʼincontro con una compagnia storica di pia-nura, la ʻSenzʼarte né parteʼ diretta da AngeloGermoglio. Con loro partecipa alla messa inscena di ʻMasanielloʼ opera musicale di TatoRusso, ʻLe voci di dentroʼ di Eduardo De Fi-lippo e ʻLo strano caso di Felice Cʼ di Vincen-zo Salemme che è ancora in giro per i festi-val e le rassegna dʼItalia. Adesso, pur con-servando in vita le attività precedenti, ha de-

ciso di mettersi alla provacimentandosi nella regia.«Non perché sia arrivatocome attore ma perché mipiace come situazione, co-me concetto. Dirigere unospettacolo mi ha sempreaffascinato. Il primo spetta-colo l ʼho scelto perchélʼavevo già fatto e quindicostituiva per me un ap-proccio più semplice. Il te-sto al quale stiamo lavo-rando ora, invece, è brillan-te ed affronta un tema chemi sta particolarmente acuore: la droga» dice. Sitratta infatti, di ʻ14 ʻo pittoree 22 ʻa pazzaʼ dellʼautore

napoletano Gaetano Di Maio . La storia èambientata degli anni ʼ80. In un vicolo di Na-poli, vive con la moglie e le figlie, Clementepittore che cerca di arrotondare la giornatacon la sua arte. Purtroppo non ha alcun ta-lento artistico, una cosa che la moglie, checerca di arrangiare piccolo espedienti perandare avanti sa bene. La passione perlʼarte porterà Clemente e la sua famiglia adincappare in situazioni rocambolesche, pienedi equivoci e malintesi che iniziano quandoda rifugio, spacciandola per una modella, adragazza ʻbeneʼ in fuga da una festa in cuivende droga. Alla fine, tra liti e sotterfugi, tut-to si risolve per il meglio. Tra i membri dellacompagnia cʼè anche Peppe Passera, perqualcuno il decano degli attori pianuresi, chesi è dato al teatro trentʼanni fa, giovanissimo.«Ho iniziato con Alberto Vinci, un altro artistastorico del quartiere, quando avevo quindici,o sedici anni. Negli anni abbiamo portato insena anche nostri lavori e nel ʼ90 abbiamodebuttato allʼAuditorium della RAI. Nonostan-te tutti questi anni non ho mai voluto cimen-tarmi con la regia, perché non è facile». Ildebutto è previsto ad aprile, ma non ci sonoancora né date né sede. Per ulteriori infor-mazioni, le prove si svolgono tutti i mercoledìalle 21:00 nella sede del Partito Democraticodi via Vecchia 35.

Simona Pasquale

Teatro: alla scoperta della compagni “Hypocrites” nata a Pianura nel 2007

Cronaca di una cena tra ricordi, melodie e dispute culinarie in una Pianura che scompare

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B

abbo Natale, personag-

gio molto popolare

presso i bambini, diven-

ta destinatario di una lettera,

nella quale alcuni alunni di I A

della SMS “G. Falcone” parla-

no del loro quartiere e di alcu-

ne situazioni che dovrebbero

essere cambiate per migliorare

la loro qualità di vita. Inizia-

mo dalla periferia di Pianura:

Siamo ai Pisani. Alessia, Mar-

co e Carmela descrivono que-

sta contrada come una località

povera, dove c’è solo campa-

gna. Tutto si allaga quando

piove. Alessia si lamenta del

fatto che quando piove si crea-

no fossi e si formano grandis-

sime e profonde pozzanghere

ed ogni volta che viene a

scuola deve fare i salti mortali

per non bagnarsi. Marco si

chiede se si possa avere una

scuola media ai Pisani, perché

al mattino, per arrivare in ora-

rio a scuola, deve prendere la

cumana delle sette e trenta, Se

poi fa ritardo, la successiva

passa dopo molto tempo e lui

fa tardi a scuola e deve portare

la giustifica. Inoltre - scrive

ancora Alessia - c’è solo un

“mini” supermercato ed un

magazzino di detersivi, ma ci

vorrebbe almeno una farma-

cia, così quando un bambino

è malato si può curare. Chia-

nese Sabrina abita a Sartania.

Scrive che qui l’illuminazione

è scarsa ed i pedoni non pos-

sono passeggiare. Chiede che

le fognature siano più sicure,

perché la strada, quando pio-

ve, diventa inaccessibile. Mara

Mautone abita in via Angogna

ed anche qui ci sono disagi: la

gente rimane bloccata quando

piove, perché la strada si alla-

ga. Valentina Saggiomo e

Martina Reder abitano in via

Torciolano. Anche questa è

una zona che si allaga quando

piove, le strade sono rotte e

“frastagliate”, non “rette”: i la-

vori iniziano, ma non finisco-

no mai. In tanti dicono che un

tempo il Torciolano era bello:

le strade erano diritte con tante

fontanine. Non c’è molta illu-

minazione non si vede gran-

ché. Spesso c’è un cattivo

odore, perché vengono brucia-

te erbe e foglie. Lasciamo la

periferia e veniamo all’interno

del quartiere. Fanuzzi Lucia

abita in via Dalì, una strada

che lei definisce molto popo-

lata e piena di negozi di generi

alimentari e di abbigliamento.

Ma, ahimé, manca una libre-

ria. Scrive:” Alle ragazze che

conosco io, non piacciono

molto i libri, a me, invece, pia-

ce leggere, però per andare a

comprarmi i libri devo andare

al Vomero o in via Roma”. E

sottolinea un altro problema:”

Io credo di non “vivere” solo

nella mia via, ma anche a

scuola, visto che ci “passo”

trenta ore alla settimana. Nel

mio quartiere c’è la scuola per

l’infanzia, quella elementare e

quella media, quindi manca il

liceo”. A proposito della stessa

strada Schioppo Fabiana sotto-

linea la necessità della presen-

za di un vigile, per controllare

che tutti rispettano il senso

unico, chi parcheggia in dop-

pia fila e chi deposita la spaz-

zatura fuori orario ed all’usci-

ta dalla scuola, per far attra-

versare gli alunni. In via Ar-

naldi, Pazzi Vincenzo, segnala

la maleducazione delle perso-

ne, in particolare il comporta-

mento di ragazzi di venti, ven-

tun anni, che umiliano, insul-

tano ragazzi più piccoli e com-

mettono, a volte, atti di vanda-

lismo e di razzismo. Romano

Giuseppe fa notare che in via

Pablo Picasso cani randagi ag-

grediscono le persone - una

volta è successo ad un ragazzo

di colore - e sono portatori di

parassiti, come le zecche. Di

Fusco Luca abita in via San-

dro Botticelli, strada non mol-

to dritta, che le macchine per-

corrono velocemente. Qui,

dunque, “ci vorrebbe una pic-

cola area per bimbi e ragazzi.

Poi si dovrebbero aggiustare

pali, che sono arrugginiti e

lampioni che si sono fulmina-

ti. Inoltre, i cani fanno i loro

bisogni ed i padroni non li rac-

colgono. Prosegue affermando

“ci vorrebbero persone addette

alla sorveglianza o delle tele-

camere, i viali dovrebbero es-

sere solo per pedoni e dovreb-

bero essere costruiti garages

per le macchine”. Per il Corso

duca D’Aosta Porcini Luigi

desidererebbe che si aggiu-

stassero le giostre al parco

Falcone e Borsellino e che i

ragazzi senza genitori siano

raccolti in un centro che li fac-

cia divertire. Inoltre vorrebbe

che fosse costruito un campet-

to da calcio ed un teatro, dove

i ragazzi possano ballare, can-

tare e recitare. Marciano Da-

niele afferma che nel nostro

quartiere c’è qualcosa di stra-

no: non si può stare bene, per-

ché la gente non si comporta

nel modo giusto. De Fenza

Italia chiede per via Parroco

Russolillo che la gente sia più

educata e che non butti carte a

terra. Pastore Anna abita in via

Monti e qui segnala il proble-

ma delle macchine e dei moto-

rini, che corrono velocemente.

Di Frenna Nicola si lamenta

che lui ed i suoi compagni non

hanno spazi per giocare, che le

macchine siano parcheggiate

meglio e la strada sia riparata,

perché è piena di buche ed è

difficile andare in bicicletta, in

via Silone. Infine Paolillo An-

tonio ha un pensiero per quei

ragazzi, che non hanno voglia

di studiare; alcuni abitano pro-

prio nel suo viale. Chissà se

un “Babbo Natale” potrà mai

esaudire i desideri dei ragazzi

di I A e renderli così più felici

nella loro vita quotidiana.

Anna Mele

O

ggi sarebbe, forse, un ci-

nema multisala, un tem-

po, è stato il nostro “Ci-

nema Paradiso”. Era il cinema

Impero e si trovava al Corso

Duca D’Aosta, nel punto in cui

si svolta in via Vecchia Comu-

nale. Il discorso di molti pianu-

resi col cinema è cominciato da

lì. Sui suoi sedili, ragazzini, ab-

biamo sospirato, sorriso, dando

sfogo ai nostri entusiasmi. En-

travi, pagavi il biglietto - 50,

100, 150 Lire - e la maschera -

alias Papele - ti accompagnava

a sedere, facendoti luce con una

grossa pila. Ma certe volte la

sala era affollatissima e si spia-

va il momento in cui qualche

sedile si liberava.

All’inizio le pellicole erano

molto ingenue, alla fine trionfa-

va sempre il bene. Il protagoni-

sta raccoglieva il consenso una-

nime della platea, l’antagonista

fischi e parole poco garbate. I

film western ci facevano vedere

gli indiani, loro vere vittime,

come gli assalitori delle dili-

genze e carovane dei bianche. E

quando ci davano gli occhiali

tridimensionali, tutto sembrava

venirci addosso, soprattutto i

cavalli che correvano nella pra-

teria. Popolarissimi come i we-

stern erano le comiche, soprat-

tutto quelle interpretate da Stan

Laurel ed Oliver Hardy. Lì ve-

ramente non riuscivamo a caon-

tenerci dalle risate. Cosa che

succedeva anche con tutti i film

di Totò. C’erano poi le pellicole

che si ispiravano alle canzoni

napoletane. C’era il filone

strappalacrime, dove il primo

attore era spesso un famoso

cantante, Giacomo Rondinella,

nel ruolo di innocente, che fini-

sce con l’andare in prigione e

perdere la sua innamorata. Alla

fine però, si sa, la verità trionfa

e con essa l’amore. L’altro filo-

ne napoletano era quello comi-

co, con interpreti come Nino

Taranto, Aurelio Fierro ed altri.

Venne poi il tempo delle pelli-

cole a carattere mitologico: tut-

te le imprese di Ercole, di Ma-

ciste, di Ulisse. Molto seguiti

furono pure i film sull’antica

Roma, con le imprese di Cesa-

re, di Augusto, i loro trionfi ed i

loro amori, le persecuzioni dei

cristiani sbranati dalle belve

nelle arene, dove l’imperatore,

quasi sempre, decretava la mor-

te, abbassando il pollice. Il ge-

nere noir ha visto la proiezione

di film sui vampiri e qualche

pellicola di Hitchcock, come

quella de “Gli uccelli”. C’è sta-

to anche un periodo in cui il ci-

nema Impero ha ospitato spetta-

coli musicali. La nostra emo-

zione di spettatori era alle stel-

le. Avevi davanti agli occhi at-

tori, il mondo dei lustrini, il

trucco, le luci, le canzoni. Tutto

ti poteva far sognare. Tali spet-

tacoli erano di canzoni, ma

c’era sempre un comico, una

macchietta. Col tempo abbiamo

cominciato a vedere pellicole di

una certa importanza. Uno dei

film che fece scalpore fu “La

ciociara”; film che diede

l’Oscar a Sofia Loren. Fu

proiettato a Pianura per vari

giorni ed era vietato ai minori

di quattordici anni. Ma tutti

parlavano di certe scene, come

quella in cui Sofia, mamma

sconvolta e disperata, cerca di

difendere la figlia adolescente

dalla brutalità di soldati maroc-

chini. Ci furono anche dei film

tratti da romanzi di autori, co-

me “La ragazza di Bube” (auto-

re: Carlo Cassola), interpretato

da una giovane e bella Claudia

Cardinale: il romanzo lo pote-

vamo comprare allora nelle edi-

zioni economiche della BUR; al

costo di 450 Lire. L’ ultima pel-

licola importante che ricordia-

mo è il film “ET” , anche que-

sto un grande successo, an-

ch’esso vincitore di un Oscar. Il

cinema Impero poi finì, come

finì pure quello di Soccavo, co-

me, finirono, in seguito, anche

quelli di Fuorigrotta, del Vome-

ro e del centro. Con esso, fini-

rono, forse, anche i sogni di

molti suoi frequentatori.

Anna Mele

Presepe Vivente Campora

Agerola (NA) Dal 26 Di-

cembre 2008 al 4 Gennaio

2009

La Parrocchia di San Marti-

no Vescovo di Campora e la

Pro Loco di Agerola sono

lieti di invitarvi ad AGERO-

LA per la XX edizione del

PRESEPE VIVENTE. Ri-

percorrendo le viuzze del

centro storico di Campora

frazione di Agerola (NA), il

visitatore si inoltrerà nella

realtà sociale e religiosa del

Presepe vivente di Agerola,

entrerà in simbiosi con i

duecento personaggi figu-

ranti e, tra una zeppola e una

preghiera, avrà un’occasione

unica di riflettere e meditare

sul rinnovato messaggio di

pace sprigionato dalla grotta

della Natività.

Mostra Presepe Artigiana-

le

Castellammare di Stabia

Si rinnova, dopo il successo

degli scorsi anni, il tradizio-

nale appuntamento natalizio

della “Mostra Presepe Arti-

gianale” proposto dall’Asso-

ciazione di Promozione So-

ciale Aurora. Giunta alla sua

quarta edizione, la mostra

sarà aperta al pubblico dal

18 Dicembre 2007 al 13

Gennaio 2008 e proporrà

c o n t e m p o r a n e a m e n t e :

l’esposizione di piccoli pre-

sepi, capolavori artigianali

realizzati dai vari maestri

d’Arte presepiale e scultori;

uno splendido e grande pre-

sepe napoletano: realizzato

artigianalmente con le più

svariate tecniche e con

l’ausilio di materiali diversi,

e rappresentativo dell’otto-

cento napoletano; un museo

della civiltà contadina ed ar-

tigiana: con esposizione di

una importante collezione di

attrezzi, oggetti e strumenti

antichi. Allestita presso un

antico casolare, sito nel

piazzale antistante la Chiesa

dell’Annunziatella di Castel-

lammare di Stabia vuole of-

frire al pubblico una manife-

stazione etnografica finaliz-

zata a diffondere il patrimo-

nio culturale delle tradizioni

natalizie, delle arti e delle

tecniche artigiane e contadi-

ne.

Canto di Natale

Da venerdì 14 dicembre

2007 il Teatro Il Pozzo e il

Pendolo presenta: “Canto di

Natale” di Annamaria Russo

e Ciro Sabatino, tratto dal

classico di Charles Dickens.

La voce narrante è affidata

a Paolo Cresta.

Informazioni e prenotazioni

al numero: 0815422088.

a cura di Floriana Sorvino

PianuraDICEMBRE 2 0 0 81515 Il Corriere di

Babbo Natale a Pianura

POI VENNE LA TELEVISIONE… E DECADDE L’IMPERO

“IL NOSTRO CINEMA PARADISO”

Richiesta di interventi nel quartiere

IL NATALE A NAPOLI...

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C

ome annunciato nel numero scor-

so di questo giornale, la crisi fi-

nanziaria nelle ultimissime setti-

mane ha abbandonato gli ambienti del-

l’alta finanza e delle banche per riper-

cuotersi con tutto il suo peso sull’econo-

mia reale, quella che (per intenderci!) è

rappresentata dai produttori e dai consu-

matori, dalle imprese e dai dipendenti

che ci lavorano dentro, vale a dire

l’economia del quotidiano!! In questa

fase poco interessa alla

gente comune di quello

che accade alle banche e

alle Borse mondiali poi-

ché l’attenzione di

ognuno è concentrata

sulle proprie finanze,

sul come riuscire a so-

pravvivere arrivando al-

la fine del mese cercan-

do (con enormi sforzi!)

di conservare qualcosa

delle proprie entrate

mensili, del proprio sti-

pendio. Già, il problema

è proprio lì infatti: lo

stipendio! Milioni di la-

voratori, soprattutto nel nostro paese, la-

mentano una condizione di precariato da

un punto di vista dei salari che è proprio

alla base del peggioramento dell’econo-

mia la quale, stando ai dati odierni, sten-

ta a riprendersi poiché penalizzata dalla

mancata spinta della domanda aggrega-

ta. Il circolo virtuoso domanda – produ-

zione – redditi – domanda viene a man-

care proprio del tassello di partenza per

cui l’intero sistema economico non de-

colla ma anzi continua ad affossarsi ul-

teriormente aggravato dalla crisi del cre-

dito alle imprese e ai privati. Il periodo

di disinflazione che in questo momento

stiamo attraversando, caratterizzato dal-

la riduzione dei prezzi (almeno sulla

carta!), rappresenta la manifestazione ti-

pica di una fase di recessione che anche

nel nostro paese si è palesata in linea

con quanto accade a livello internazio-

nale. Nonostante gli inter-

venti, solo in parte coordi-

nati tra loro, delle più im-

portanti istituzioni econo-

mico-finanziarie e dei go-

verni dei diversi paesi a li-

vello mondiale, le Borse

non ripartono dopo i tonfi

generalizzati delle settima-

ne scorse e l’economia co-

mincia a risentirne pesante-

mente alla vigilia di un Na-

tale che si preannuncia al-

l’insegna del risparmio e

dei sacrifici. Secondo il

mio punto di vista qualche

segnale di ripresa potrebbe

manifestarsi a partire da febbraio del-

l’anno nuovo quando finalmente il nuo-

vo presidente americano Barack Obama

si insedierà a titolo definitivo alla Casa

Bianca; un evento che tutti aspettano

impazientemente per capire quali saran-

no i suoi primi importanti interventi per

risollevare l’economia di un paese che

ancora oggi rappresenta agli occhi di

tutti, seppure in maniera ridotta, la loco-

motiva del mondo! Quanto ai possibili

interventi che in questo momento an-

drebbero adottati nel nostro paese, pen-

so che il Governo debba mettere in atto

una politica di sostegno al reddito delle

famiglie. Infatti, per ritornare sul con-

cetto che ho indicato prima, la maggior

parte delle famiglie italiane non ha ca-

pacità di spesa ed è proprio questo il

punto: nel nostro Paese la domanda è il

lato vincolato del mercato! Sulle fami-

glie e sulla loro domanda andrebbero

concentrate risorse nell’immediato per

poi lavorare a progetti più ampi e artico-

lati finalizzati al rilancio degli investi-

menti e al rin-

n o v a m e n t o

dell’infrastrut-

tura del Paese;

sgravi fiscali

alle imprese,

di cui tanto si

discute, non

avrebbero la

stessa capacità

di incidere sul

rilancio della

domanda e

sulla riattiva-

zione del cir-

cuito doman-

da – produzio-

ne – redditi –

domanda. Fi-

no a quando

non si farà

nulla di con-

creto attraver-

so interventi strutturali finalizzati a ri-

sollevare la domanda, la nostra econo-

mia continuerà a restare penalizzata: bi-

sogna intervenire necessariamente sui

salari e sugli stipendi affinché il potere

di acquisto degli Italiani possa benefi-

ciare di un miglioramento che alimenti

consumi ed investimenti mantenendo un

costante monitoraggio anche sull’infla-

zione che tuttavia, al momento, non

sembra rappresentare il problema più

importante da fronteggiare.

Dott. Roberto Musella Finanzia Facile

I

n questi mesi, si è sentito parlare

molto di aumento dei prezzi delle

materie prime, in particolare di

quello del grano, ridefinito un pò

spettacolarmente “l’oro verde”, lie-

vitato tanto da essere paragonato

costantemente all’aumento del

prezzo dell’altra materia prima in

costante fluttuazione verso l’alto,

“l’oro nero”, il petrolio. La visione di

un aumento “in tandem” di queste

due risorse è divenuta comune so-

prattutto da, quando in tutto il

mondo si aggira lo spettro della pe-

nuria di grano e di materie prime

alimentari, dovuta in parte anche alla

conversione di molti dei terreni un

tempo destinati a produzioni per il

mercato alimentare, a colture desti-

nate a quello delle bioenergie (mais

per bioetanolo in USA, o colza e gi-

rasole nell’UE). Molti analisti indi-

cano, come concause dell’aumen-

tato prezzo dei cereali, la scarsità

delle scorte mondiali, dovuta a fattori

climatici negli ultimi due anni, a po-

litiche speculative e all’accresciuta

domanda di cereali da parte dei Pae-

si in Via di Sviluppo (PVS). Alla

scarsità di offerta di grano duro e te-

nero sui mercati agricoli è, dunque,

corrisposta una crescente domanda:

il conseguente aumento dei prezzi di

queste “commodities” ha provocato

un gioco al rialzo, che ha percorso

tutta la filiera del grano, andando ad

incidere sui prodotti di spesa base

dei consumatori, come pane e pasta.

Da un lato, è indiscutibile che

l’aumento dei prezzi alla produzione

sia correlato con quello dei prezzi al

consumo, dall’altro rimane il dubbio

sulle proporzioni del rincaro dei beni

alimentari, il cui prezzo è cresciuto

più di quanto giustificherebbero gli

aumenti delle “commodities” agri-

cole. La Commissione sostiene

che, ci sia stato nella media un au-

mento dell’84% del valore del fru-

mento (tenero e duro) che, in teoria,

dovrebbe tradursi in un 3% di au-

mento su pasta e pane: in realtà

l’aumento per il portafoglio dei con-

sumatori è stato del 10%. Per il pa-

ne, tutto questo assume ancora più

significato, se si considera che il co-

sto dei cereali incide solo per il 5%

sul prezzo del prodotto finito. A

fronte di questa considerazione la

Commissione, priva di poteri

d’intervento diretti sui prezzi al con-

sumo, che riguardano l’Antitrust, ha

cercato di intervenire indirettamente

con la concessione del 10% in più

dei terreni coltivabili nell’UE desti-

nati in precedenza alla messa a ri-

poso. Allo stesso modo le imposi-

zioni doganali sulle importazioni di

cereali sono state sospese. E’ tuttavia

scandaloso che dall’inizio dell’anno,

la riduzione del prezzo del grano

non abbia portato alcun beneficio ai

consumatori di pane e pasta che

hanno registrato aumenti vertigi-

nosi. Il buon senso vorrebbe che un

prodotto sia tanto più caro quanto

più costose sono le materie prime

impiegate per produrlo. Qui invece

assistiamo all’inverso: più le materie

prime diminuiscono e più aumenta il

prezzo del prodotto. Siamo di fronte

ad una palese speculazione che si

articola su due livelli: da una parte

ci sono gli speculatori nostrani, i

grandi produttori e i distributori della

penisola. E’ fin troppo evidente che

se il costo del grano tenero alla pro-

duzione incide sul prezzo del pane

tra il 5,5% e il 7,7% (sos consuma-

tori), il resto rientra in una politica

commerciale di produttori e distri-

butori tesa a mantenere alti i prezzi

di un prodotto, che continua ad es-

sere richiesto anche in tempi di crisi.

In secondo luogo stiamo assistendo

ad un fenomeno legato alla specu-

lazione finanziaria internazionale.

L’andamento delle quotazioni dei

prodotti agricoli è fortemente condi-

zionato dai grandi movimenti di

capitale che si spostano dai mercati

finanziari ai mercati delle materie

prime come quello del petrolio ma

anche quello del grano, del mais e

della soia, determinando una forte

oscillazione dei prezzi e

l’impossibilità per molti paesi di

adottare una qualche programma-

zione nell’approvvigionamento. In

questa cornice non certo promettente

ci auguriamo che le organizzazioni

della distribuzione rispettino

l’impegno assunto di riduzione dei

prezzi della pasta, sia attraverso pro-

mozioni ed offerte speciali, soprat-

tutto nel prossimo periodo natalizio,

sia riversando immediatamente sui

prezzi al consumo le attese riduzioni

dei prezzi industriali.

Anna Ranieri

Dirigente Federconsumatori

Campania

di Maria Palma Gramaglia

C

ontinua lo stato di

agitazione degli stu-

denti, dei docenti e

del personale in molti atenei

e scuole d’Italia che non si

rassegnano ad accettare pas-

sivamente l’attacco alla

scuola pubblica e all’Uni-

versità avviato dal governo

Berlusconi. Attraverso le

pacifiche manifestazioni si è

dimostrato quanta è eviden-

te la forza della protesta

contro un provvedimento il

cui unico obiettivo è quello

del risparmio finanziario. Ba-

sti considerare i tagli sbalor-

ditivi del personale. Nel pros-

simo triennio i signori che ci

governano prevedono nella

scuola italiana 87.400 docenti

in meno e la cancellazione di

44.500 posti ATA. In media

ogni istituzione scolastica do-

vrebbe perdere 8 docenti, 3

bidelli, 1 assistente ammini-

strativo, 1 assistente tecnico

(nelle superiori). Inoltre do-

vrebbero essere accorpate ad

altre istituzioni scolastiche

circa 700 delle attuali 10.762

scuole (con la riduzione di

700 presidi e 700 segretari).

Per completare il quadro è

prevista una rilevante diminu-

zione di plessi e sezioni stac-

cate dei territori più svantag-

giati (le frazioni, i piccoli co-

muni, le isole, i quartieri peri-

ferici). Ma non è ancora fini-

ta, aumenterà anche il numero

d’alunni per classe, si passera

dagli attuali 21,59 alunni per

classe delle superiori, o 20,97

delle scuole medie, o 18, 68

delle elementari, a classi di

circa 30 alunni. È facile intui-

re quali saranno le conse-

guenze sulla qualità della

scuola. Gradatamente si limi-

terà l’offerta formativa, saran-

no sospese le sperimentazioni

a partire già dall’anno prossi-

mo, sarà ridotto l’orario curri-

culare, che non dovrà supera-

re le 29 ore nelle scuole me-

die, le 30 ore nei licei e le 32

ore nei tecnici e nei professio-

nali. Saranno colpiti, inevita-

bilmente, il tempo pieno nelle

elementari e le ore

d’insegnamento in compre-

senza in tutti i tipi di scuola,

anche gli insegnanti di soste-

gno saranno dimezzati. In-

somma in quest’infelice piano

del governo si disegna una

scuola più povera di contenuti

e di competenze. Anche nel-

l’Università la logica è di ta-

gliare: un miliardo d’euro in

meno nel prossimo triennio.

Ciò vuol dire, il blocco com-

pleto del turn-over, su 10 do-

centi che vanno in pensione

se n’assumeranno 2. Per i ri-

cercatori precari, si prevede la

stabilizzazione di poche mi-

gliaia di unità, per gli altri

non ci sarà nessuna prospetti-

va: solo contratti precari, bor-

se di studio e progetti di ricer-

ca a tempo determinato. A ciò

si aggiunge l’aumento dei

corsi a numero chiuso,

l’aumento delle tasse univer-

sitarie e la ventilata abolizio-

ne del valore legale del titolo

di studio. È di questi giorni la

notizia che anche le scuole

paritarie avrebbero dovuto

subire alcuni tagli, ma è ba-

stata che si sollevasse la voce

della chiesa perché il governo

facesse retromarcia eppure gli

studenti delle scuole pubbli-

che, sono mesi che protestano

ma restano inascoltati, e a

questo punto ci chiediamo il

perché. Allora la scuola pub-

blica è destinata a ridursi dav-

vero in una scola di serie B?

PianuraIl Corriere diDICEMBRE 2 0 0 81616

LA CRISI FINANZIARIA INVESTE L’ECONOMIA REALE

Pane e pasta : le ragioni dei rincari

“RIFORMA GELMINI”: SI POSSONOCHIAMARE RIFORMA I TAGLI?Scuole e Università come presidi di

democrazia contro l’arrogaånza del governo

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di Alessandro Etzi

I

biancoazzurri del Pia-

nura arrivano al mese

di dicembre con un bi-

lancio altalenante fatto di

cinque vittorie, quattro

pareggi e quattro sconfit-

te, un bilancio che non

dispiacerebbe a tante altre

società che si affacciano

per la prima volta nei Di-

lettanti, ma che per la so-

cietà e i tifosi non è total-

mente in linea con le am-

bizioni e gli investimenti

fatti. In settimana due gio-

catori importanti come

Ciro Manzo e Antonio

Marasco hanno lasciato la

squadra, ma il diesse Fari-

nella ha promesso che

nuovi giocatori, su indica-

zione del tecnico Gargiulo

che ha rilevato Potenza,

saranno valutati, alla ri-

apertura del mercato. Il

Pianura soffre soprattutto

le pessime prestazioni

delle terne arbitrali, che in

più di un’occasione hanno

dimostrato una notevole

incompetenza, in partico-

lare nelle partite col Po-

migliano e col Matera, fa-

cendo perdere alla squa-

dra punti preziosissimi.

Fondamentale per la squa-

dra è ritrovare la serenità

all’interno di un gruppo

che ha vissuto diversi

cambi, in primis quello

del tecnico Potenza, insie-

me all’allenatore della Ju-

niores Miserini, che è al-

lenata ora dal tecnico in

seconda della squadra

maggiore Accarino. Gar-

giulo ha esordito subito

con una vittoria netta sul

Fasano, a cui sono seguite

la sconfitta col Pomiglia-

no e il pareggio con il

Matera, entrambe le parti-

te macchiate da gravi sva-

rioni arbitrali, come i due

rigori non concessi contro

i materani che avrebbero

regalato la vittoria ai pia-

nuresi. Una situazione che

frustra le ambizioni della

squadra, ma che domenica

non ha trovato replica nel-

le parole dei presidenti,

che si sono uniti al dolore

del quartiere per la scom-

parsa dell’Assessore Nu-

gnes, con la squadra che è

scesa in campo con il lut-

to al braccio. Il segnale

positivo è da rintracciare

nella ritrovata grinta della

formazione, in cui erano

anche schierati cinque un-

der fin dal primo minuto,

è che lascia ben sperare

per i prossimi match da

disputare, quando il tecni-

co Gargiulo avrà avuto il

tempo sufficiente per im-

postare il proprio gioco.

Intanto il presidente ha ri-

mandato al mittente le vo-

ci che davano per partente

da Pianura la squadra e la

società, a causa della pro-

blematica situazione della

deroga al Campo Simpa-

tia, che non rispetta tutti

gli standard previsti per la

categoria. “Ci tengo a

smentire questa cosa cate-

goricamente e non riesco

nemmeno a capire perché

sia stata scritta” sono le

parole del Presidente. La

Juniores invece è prima

nel proprio girone, a 26

punti come il Vico, segno

che la squadra non ha ac-

cusato difficoltà nel pas-

saggio dall’allenatore

Miserini a Michele Ac-

carino, ma anzi rimane la

più seria pretendente alla

vittoria nel girone. Da

segnalare, tra gli ultimi

arrivi nello staff, il Diret-

tore Generale Peppe

Cresci, scelto dopo la

sconfitta contro il Fran-

cavilla. Non rimane che

seguire numerosi e

sostenere il Pianura, che

ha patito in alcune partite

una scarsa presenza dei

propri tifosi, solitamente

calorosi come pochi,

nonostante le diverse in-

iziative predisposte dalla

società come l’ingresso

gratuito al campo Simpa-

tia.

DICEMBRE 2 0 0 81717

di Alessandro Etzi

L

a Campanile anche quest’anno ha iniziato la

stagione con numerosi successi, in particola-

re a mettersi in evidenza sono stati gli Allie-

vi, che in un girone veramente impegnativo sono

primi in classifica, senza nessuna sconfitta. “In

questo momento ci fanno ben sperare” spiega Gian-

ni Pirone, “già raggiungere i playoff sarebbe un ri-

sultato di grande prestigio. Anche i Minigiovanissi-

mi regionali stanno disputando un buon campiona-

to, sono un po’ troppo discontinui perché fuori casa

non raccolgono i risultati sperati, ma hanno le po-

tenzialità per essere ai vertici. Lo stesso discorso lo

possiamo fare per i Miniallievi ed i Giovanissimi

provinciali, mentre gli Esordienti del 96, del 97 e

quelli 96-97, allenati da Aiello, Falco e Lettera

stanno andando molto bene nei rispettivi campiona-

ti. Gli unici che hanno in parte deluso le aspettative

sono i Giovanissimi regionali, dopo un ottimo av-

vio hanno ottenuto risultati non all’altezza delle

aspettative, ma il campionato è ancora lungo e

avranno modo di rifarsi” conclude Gianni Pirone.

Invece il Presidente, Pasquale Pirone, preferisce

commentare gli ultimi sviluppi della scuola calcio:

“Definirei ottimi i risultati dei nuovi programmi di

preparazione tecnica ed atletica, i ragazzi sono

molto migliorati dal punto di vista fisico e musco-

lare, ed il lavoro differenziato permette di migliora-

re notevolmente e più rapidamente la tecnica di

ogni singolo giocatore. In media sono state giocate

6-7 partite per categoria, con almeno tre squadre

puntiamo a raggiungere i playoff in tutta tranquilli-

tà, mentre le altre squadre sono delle mine vaganti

che potrebbero darci risultati inaspettati. Calciatori

di buone prospettive come Carrella e Scognamillo

ce ne sono, ma spesso mancano di modestia, spirito

di sacrificio e umiltà. I giovani devono capire che

con la presunzione non vanno da nessuna parte, che

devono avere fame di risultati. Per diventare calcia-

tori di alto spessore devono essere prima grandi uo-

mini, poi grandi atleti e grandi calciatori. Devono

fare una vita sana e regolare, per questo adesso ab-

biamo a disposizione anche un consulente alimen-

tare, Vincenzo Varchetta. Per me rimane sempre

fondamentale l’impegno a scuola, senza risultati

positivi nello studio i ragazzi non scendono in cam-

po; non dimentichiamo mai che i ragazzi hanno de-

gli obblighi verso la scuola, la famiglia e la Chiesa.

Proprio i genitori devo comprendere che devono

collaborare con noi, affinché i figli possano matura-

re e crescere, possano formare una propria persona-

lità. Se non diventeranno dei calciatori professioni-

sti almeno avremo formato degli uomini che sa-

pranno affrontare la vita e la società” conclude il

Presidente, che vive il calcio a 360° e vede lo sport

come un mezzo per formare una gioventù sana.

Il Pianura al bivio

Ci sarà il definitivo salto di qualità?

Ottimi risultati per la Campanile

di Alessandro Etzi

U

na nuova scuola calcio ha iniziato la

stagione: si chiama il Trifoglio e si

trova in via Masseria Grande. Il Presi-

dente è Ernesto Mangiapia, mentre il Vice-

presidente è Michele Di Falco: “Abbiamo

iniziato l’attività a settembre, questo è per

noi il primo anno, ci occupiamo di diverse

categorie tra cui i Pulcini, i Piccoli Amici, gli

Esordienti, i Giovanissimi e la Juniores che è

affiliata con il CSI, il Centro Sportivo Italia-

no” ci spiega il Presidente Mangiapia. “Gli

allenatori sono Ermanno Minopoli e Marco

Fittipaldi per i Giovanissimi, Antonio Pierve-

nanzi per gli Esordienti, mentre ad occuparsi

dei Pulcini sono Oreste Bernardino e Alfio

Grasso e Massimo Caprio per la Juniores”

prosegue il Direttore Tecnico Vincenzo Gril-

lo, “abbiamo circa 80 tesserati ed è per noi

motivo di orgoglio aver aiutato diversi ragaz-

zi del quartiere a formare la squadra Juniores

con cui partecipare alla stagione calcistica in

corso”. Per contatti ed informazioni si può

chiamare il presidente al numero 331-

8376329. Non resta che augurare alla società

e ai giovani calciatori numerosi successi.

di Alessandro Etzi

Inizia bene la Boys Pianurese il campio-nato di Seconda Categoria: la squadralocale ha infatti conseguito tre vittorie,

una sconfitta e un turno ha riposato, por-tandosi tra le prime classificate. “Abbia-mo disputato un buon avvio di campiona-to, anche se le partite giocate sono an-cora poche per conoscere il nostro realevalore” commenta Peppe Totaro. “Leprossime sfide che affronteremo ci diran-no qualcosa in più, in particolare la sfidacon il Casavatore. Al momento è soprat-tutto lʼattacco ad aver disputato dellebuone prove, ed un giocatore in partico-lare ha fatto delle grandi partite, AntonioManzo, che si sta dimostrando un leaderdella squadra. La sconfitta è stata causa-ta più dalle pessime condizioni del cam-po che da una reale supremazia dellaBoys Marano, questo mi fa ben sperareper il campionato, di sicuro siamo tra leoutsider del nostro girone e se non per-diamo concentrazione potremo otteneredegli ottimi risultati” conclude Peppe To-taro.

Buon inizio per laBoys Pianurese

Tre vittorie ed una sconfitta

E’ nata la Scuola CalcioIl Trifoglio

Da settembre aperte le iscrizioni Altre novità tecniche a disposizione dei calciatori

PianuraIl Corriere di

(da sinistra Fabrizio Carrella, Gianni Pirone,Pasquale Pirone, Stefano Scognamillo)

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di Alessandro Etzi

T

utto scorre secondo i

pronostici in casa della

Real Bagnolese, stabil-

mente ai vertici della Serie

C1. La squadra dell’allenato-

re Carmine Gatti è seconda in

classifica, ad un punto dalla

Mecobil e con quattro punti

di vantaggio sulla terza,

l’ISEF. Il mese di novembre

è stato ricco di successi per il

team, che ha conseguito quat-

tro vittorie su quattro partite

disputate: a cadere al Pala-

Trincone sono state la Virtus

Maddaloni per 6-3, l’Oasi

calcetto per 4-0 mentre fuori

casa la Real Bagnolese si è

imposta sul CUS Avellino

per 3-1 e sul Real Macerone

per 6-3. Degne di nota le

vittorie sull’Oasi e sul Real

Macerone, rispettivamente

quinta e quarta in classifica

ed outsider del campionato,

entrambe sconfitte senza

mezzi termini.

Così come bisognasottolineare che ilnostro quartiere ha

perso questʼanno la serieC2 maschile ed è ripartitanei campionati professio-nistici dalla serie D con laCestistica Basket Pianu-ra, occorre altresì eviden-ziare il grande lavoro chein questo quartiere sisvolge a livello giovanile.Nel 2002, da unʼidea delprof. Palmers nacque il“Progetto Pianura”, fusio-ne di tutte le realtà cesti-stiche pianuresi, unico or-ganismo rappresentativodi una complessa ed im-portante realtà sociale.Nel concreto, si è avviato

un laboratorio, come nelcaso della compagine Un-der 15, che rappresenta ilfrutto della sinergia di tut-te le società pianuresi de-cise a far confluire in ununico inedito “progetto” iloro storici sforzi. Proprio iragazzi dellʼUnder 15, gui-dati da coach MassimoIavarone, (uno degli alle-natori del progetto Viviba-sket, nato nel 2005 dallavolontà dellʼex Basket Na-poli di creare una vastarete sul territorio per losviluppo del basket nellescuole, nei centri di Adde-stramento Minibasket enelle società agonistiche)sono attualmente primi

nel loro girone avendobattuto squadre come laVirtus Pozzuoli, lʼAntaresProcida ed il C.T.S Quar-to. Lʼobiettivo di tutti colo-ro a cui sta a cuore il ba-sket nel nostro quartiere èquello di salvaguardare ilnostro patrimonio cestisti-co e se possibile fungereda propulsore del basketnapoletano di domani per-ché chi ama questo sportsoffre terribilmente a ve-dere giocatori napoletaniimporsi fuori dalla nostrarealtà ed a non avere piùuna squadra a livello pro-fessionistico per cui gioi-re.

Fabio Esposito

DICEMBRE 2 0 0 81818PIANURA PUO’ESSERE IL FUTURO DEL BASKET NAPOLETANO?

PianuraIl Corriere di

La compagine allenata da mister Gatti è seconda in Serie C1

Ancora successi per la Real Bagnolese

Giorgio Feo

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