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Istituto Comprensivo Roberto Bracco Scuola dell’Infanzia / Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado Via Arno 14 e Via Tevere 45 Napoli 80126 Distretto scolastico n.42 Tel./Fax 081 643686 e-mail [email protected] c.f. 80023420633 Sito web www.icbracconapoli.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.18 del 25.11.2016 aa. ss. 2016 2017, 2017 2018, 2018 2019.

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Istituto Comprensivo Roberto Bracco Scuola dell’Infanzia / Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado

Via Arno 14 e Via Tevere 45 Napoli 80126

Distretto scolastico n.42 Tel./Fax 081 643686 – e-mail [email protected] – c.f. 80023420633

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015

Riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.18 del 25.11.2016

aa. ss. 2016 – 2017, 2017 – 2018, 2018 – 2019.

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A cura del collegio dei docenti proff.:

Abate Donatella, Amendola Anna, Attanasio Emanuela, Barbato Giovanna, Bolognesi Viera,

Boschetti Debora, Brigida Concetta, Bruzzese Luciana, Buiano Roberta, Caggiano Gerardo,

Caporaso Domenica, Cappa Alessandra, Cappelli Elena Luigia, Caputo Anna, Cascella Angela,

Carrucolo Sergio, Cavallaro Luisa, Ciannella Francesco, Cieri Rita, Cilento Concetta, Cinicolo

Mariarosaria, Colatruglio Carmelina, Colucci Maria, Corleto Giovanna, Correra Viviana, Costa

Mariapia, Costumato Maria Cristina, D’Amato Maria Consiglia, D’Angelo Immacolata, D’Auria

Anna, D’Avino Annamaria, D’Isanto Stefania, De Cicco Stefania, De Fusco Marinella, De Luca

Miriam, De Marinis Ester, Della Corte Nicola, dott. De Riccardis Irene, Desiderio Gaetano, Di

Domenico Lucia, Di Guida Roberta, Di Ieso Marinella, Di Netta Maria, Di Pinto Rosanna,

D’Isanto Stefania, Errichiello Maria, Esposito Fabiana, Esposito Rosa Maria, Fedele Arianna,

Ferrazzano Angelina, Ferraro Marina, Fiorentino Maria, Fioretto Marina, Fortunato Ester, Frenda

Carmine, Fusco Emanuela, Greco Valerio, Iaboni Amelia, Iacovitti Rosaria, Improta Rosaria,

Innaro Paola, Infante Patrizia, Iodice Rosalba, Lancieri Angela, La Sala Gennaro, Liguori Luca,

Lucivero Lorella, Mangone Maristella, Martone Tiziana, Matrone Luigi, Mastrullo Maria, Merola

Angela, Migliacci Giovanni, Molfesi Silvana, Monaco Manuela, Monda Antonietta, Montefusco

Paola, Morelli Claudia, Nestorini Irma, Numis Antonella, Onorato Arianna, Onorato Danilo,

Orofino Filomena, Paciello Angela, Paolella Chiara, Pasquariello Giulia, Perrella Carmela,

Perretti Orsola, Perrucci Ginevra, Petrania Mariapia, Piacente Assunta, Pisani Annamaria,

Piscopo Giuseppina, Pizzo Valeria, Polito Giuliana, Puccini Monica, Ragucci Adelaide, Rainone

Silvana, Riccio Raffaelina, Rinaldi Marina, Romano Guido, Rosati Tarulli Annamaria, Rossano

Giovanna, Russo Paola, Salzano Antonio, Sammarco Maria Rosaria, Sapone Donatella,

Sarracino Biancamaria, Scafidi Daniela, Scielzo Rosa, Sica Antonella, Silvestro Mariarosaria,

Tinelli Giuseppe, Trezza Alessandra, Tucci Luisa, Ventrone Mirella, Viggiani Simonetta e Vitiello

Elena.

I nomi in dissolvenza sono dei docenti che hanno partecipato alla redazione del POFT a.s.2015 – 2016.

Il Collegio dei Docenti, rivolge un pensiero costante all’ indimenticabile collega prof. Giovanna Rossano

mancata prematuramente lo scorso 25 ottobre e Le dedica il lavoro in corso iniziato con la Sua preziosa ed

autentica collaborazione.

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STRUMENTI OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7)

organi collegiali

studenti

famiglie

DSGA e personale amministrativo

organico autonomia

organico potenziamento

personale ATA

ruolo del dirigente scolastico

staff di direzione

funzioni di coordinamento

funzioni strumentali

rendicontazione

trasparenza

valutazione

valorizzazione competenze linguistiche

potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche

potenziamento delle competenze nella musica e nell'arte

sviluppo di un migliore stile di vita che valorizzi l’attività sportiva ed una sana alimentazione

valorizzazione della comunità professionale scolastica e l'interazione con le famiglie ed il territorio

ampliamento dell'inclusione scolastica

CONTENUTI (comma 12, 14, 16, 57 e 124) VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE

progettazione curricolare

progettazione extracurricolare

progettazione educativa e organizzativa

fabbisogno posti comuni

fabbisogno posti di sostegno

potenziamento offerta formativa

fabbisogno infrastrutture ed attrezzature

piani di miglioramento (rav)

principi pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni

scuola digitale: azioni in linea con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel piano nazionale

formazione del personale

qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti

valutazione dell'efficacia e dell'efficienza del sistema di istruzione e formazione

sviluppo e potenziamento del sistema e del procedimento di valutazione dell'istituzione scolastica

partecipazione alle iniziative del pon - programmazione 2014-2020

autodiagnosi dei fattori di criticità e proposte di azioni (fse/ fesr)

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PROGETTAZIONE CURRICOLARE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

migliorare la qualità del sistema istruzione

innalzare il livello delle competenze

implementazione dei percorsi formativi e della partecipazione ai processi di apprendimento permanente

progettazione triennale dell'offerta formativa con le priorità' rinvenute dal RAV

ampliamento dell'offerta formativa

percorsi formativi per le eccellenze

percorsi progettuali e strumenti didattici innovativi

valorizzazione competenze linguistiche

percorsi funzionali alla premialita' e valorizzazione del merito

progettazione extracurricolare

potenziamento linguistico attraverso la metodologia clil

potenziamento capacita' informatiche

potenziamento didattica laboratoriale

potenziamento cittadinanza attiva

attività di orientamento

promozione e potenziamento del successo formativo

valorizzazione della scuola come comuinta' attiva

scuola aperta al territorio

INNOVAZIONE VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

comunicazione pubblica attraverso il sito della scuola

miglioramento sito web

aggiornamento della informatizzazione per la registrazione e la visualizzazione on-line delle valutazioni degli studenti

trasparenza e visibilità pubblica della mission e della vision del sistema scuola-territorio-famiglia

rientra nell’azione di promozione della cultura del merito e della qualità degli apprendimenti nel sistema scolastico

partecipazione degli studenti a varie competizioni e progetti deliberati cal collegio dei docenti

organizzazione di olimpiadi, gare, corsi intensivi, progetti finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze

istituzione dell'albo delle eccellenze organizzato dalle funzioni strumentali e dai coordinatori di classe

aggiornamento periodico dell'albo

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ORIENTAMENTO

FORMAZIONE PER LA SALUTE E PER LA SICUREZZA

orientamento scolastico per competenze

iniziative e progetti per una didattica orientativa

azioni concrete, didattiche e formative, per l'orientamento ed il ri-orientamento nelle fasi di passaggio

visite guidate, programmi di conoscenza del mondo per mezzo delle discipline

laboratori sulla conoscenza di sé e del contesto di vita

programmi informativi

progetti e stage

valutazione e accertamenti di interessi, motivazioni e capacità.

progettazione integrata con enti locali, provinciali, regionali, nazionali, europei

recupero carenze e debiti formativi

orientamento formativo

formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del d. lgs 81/08

formazione sulle manovre di primo soccorso

l'ascolto di se' e dell'altro

l'espressione di se': gli istinti naturali

lo sguardo, l'espressione e la parola

la sensibilità ed il gesto di cura

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

CONTINUITA’ ORIZZONTALE E VERTICALE

possibilità di rimodulare il monte ore annuo

potenziamento del tempo scuola oltre i modelli e i quadri orario

programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo

articolazione dei gruppi di classe

orario flessibile del curricolo e delle singole discipline

orario potenziato del curricolo e delle singole discipline

unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria di lezione

percorsi didattici personalizzati ed individualizzati

PDP - PEI - PAI

accordi di rete

adeguamento calendario scolastico

garanzia di un percorso di educazione, istruzione e formazione completo

prevenzione della dispersione scolastica

rafforzamento della cultura della continuità

collaborazione e scambio di metodologie e strategie educative da un grado scolastico all'altro

impegni e progetti per una scuola che continui nello spirito e nei metodi a garantire un percorso di studi coerente e congruente

favorire una dimensione formativa trasversale e continua

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Indice

Premessa

p.1

Introduzione

p.2

Introduzione alla prima annualità del POFT

p.4

Allegati Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti prot. n.4231 C/23 del 30.09.2015

p.4

Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento

AREA 1

p.6

1.1 L’ubicazione nella città, i servizi e le infrastrutture del territorio

p.7

1.2 L’Istituto Comprensivo, le sedi e l’uso degli spazi

p.9

1.3 L’utenza e la prima annualità di autovalutazione di Istituto

p.12

1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

p.16

1.5 Il tempo scuola

p.17

1.6 Il regolamento delle classi ad Indirizzo Musicale

p.20

1.7 L’organizzazione

p.25

Allegati Atto costitutivo del Centro Sportivo Scolastico (C.S.S.)

Prot. n.5734/C32 del 30.11.2015;

Questionari di auto diagnosi di Istituto Prot. n.2485/C23 del 26.04.2016;

Risultati conseguiti dagli alunni in. . . . grafico Allegato fuori testo;

Figure ed Orari di Riferimento Allegato nel testo.

p.29

Capitolo 2 Curriculo, successo formativo ed inclusione

AREA 2

p.30

2.1 La verticalità del curriculo nell’Istituto Comprensivo

p.30

2.2 L’individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

p.31

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Allegati Curriculo Verticale Allegato fuori testo;

Piano di Inclusività Allegato fuori testo.

p.31

Capitolo 3 Continuità ed orientamento

AREA 3

p.32

3.1 Percorsi di continuità verticale

p.32

3.2 La formazione delle classi

p.35

3.3 La valutazione degli alunni

p.36

3.4 L’esame finale

p.39

3.5 Orientamento per il proseguimento degli studi e monitoraggio a distanza

p.42

Allegati Il modelli di iscrizione (agli atti della scuola) Il modello di pagella (agli atti della scuola) Il certificato delle competenze (agli atti della scuola)

p.44

Capitolo 4 I Progetti

AREE 4, 5 e 6

p.45

4.1 Le metodologie

p.46

4.2 Le programmazioni dei dipartimenti

p.49

4.3 Le programmazioni delle classi

p.52

4.4 I progetti curricolari ed extracurricolari

p.51

4.5 La scuola digitale

p.67

4.6 Le uscite didattiche e le visite guidate

p.76

Allegati Le programmazioni dei dipartimenti (agli atti della scuola);

Le programmazioni delle classi (agli atti della scuola);

Le programmazioni coordinate (agli atti della scuola);

I modelli di iscrizione (agli atti della scuola);

Il certificato delle competenze (agli atti della scuola);

Proposta di Progetti in relazione Avviso prot.n. AOODGEFID\prot.n.10862 del 16 settembre 2016 - “Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” (delibera del Collegio dei Docenti del 18.10.2016 n.198 e del Consiglio di Istituto 21.10.2016 n.11)

p.77

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Allegato fuori testo;

Prospetto uscite scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria Allegato fuori testo.

Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione

del merito del Personale Docente

p.78

5.1 La formazione dell’organico e le funzioni nell’organizzazione scolastica

p.78

5.2 Fabbisogno organico 2016 - 2019

p.83

5.3 Prima annualità del piano di formazione triennale

p.87

Allegati Il Piano di Miglioramento Allegato fuori testo;

Programma di formazione a cura del Centro Ricerca Pedagogica - Accademia per la Formazione, a.s. 2016 – 2017 (agli atti della scuola)

p.92

Capitolo 6 Integrazione con il territorio e rapporti con le

famiglie

p.93

6.1 I rapporti con gli enti e le istituzioni esterne

p.93

6.2 La partecipazione dei genitori

p.95

6.3 Il calendario degli incontri

p.98

Allegati Il patto educativo di corresponsabilità (agli atti della scuola)

p.99

Capitolo 7 La sicurezza dell’Istituto

p.100

Allegati Il Piano della Sicurezza (agli atti della scuola)

Il piano di evacuazione (agli atti della scuola)

Il regolamento di Istituto.

p.103

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

1

Premessa Rendere in forma semplice ciò che è complesso ed esporlo in forma lineare costituisce

l’obiettivo fondamentale della stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa che si

svilupperà in due forme descrittive parallele rivolte ad interlocutori diversi. Uno è costituito

dal Collegio dei docenti che ne è contemporaneamente relatore e fruitore nell’adozione

della propria identità e l’altro dalle famiglie come elemento di conoscenza per le scelte

nella pluralità delle offerte. Alla descrizione esplicitata formalmente nel testo ne verrà

sviluppata una seconda che procederà per mappe concettuali seguendo una forma di

linguaggio scrittografico, sintetico e di più immediata e facile lettura. Nella descrizione

testuale saranno citati gli articoli di riferimento del testo di legge di cui stiamo proponendo

un esperimento applicativo unitamente agli allegati cartacei che sono archiviati nel

protocollo dell’Istituzione Scolastica.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

2

Introduzione Il comma 14 della legge 107 del 13 luglio 2015, che sostituisce il precedente art.3 del

D.P.R. 8 marzo 1999 n.275, definisce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa come il

documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche esplicitante la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e

organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. In tal senso il

comma intende dare piena attuazione alle disposizioni stabilite nel regolamento

dell’autonomia delle istituzioni scolastiche:

art.21 legge 15 marzo 1997 n.59.

L’identità dell’Istituto si costruisce e si sostituisce al precedente POF con una nuova forma

di aggregazione e scala di valori in cui vengono proposti come i più importanti quelli della

valutazione equa e della solidarietà cooperativa che dovrebbero costituire nelle intenzioni il

quadro di unione dei referenti delle varie aree, indirizzare all’unità di intenti, alla coerenza

dei lavori in corso ed alla futura applicazione fino a costituire una buona pratica quotidiana.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

3

L’inizio del processo di elaborazione del POFT è stato individuato nell’atto di indirizzo del

D.S. riproposto in allegato, che definisce le aree in cui il processo di elaborazione viene

suddiviso e ne descrive gli obiettivi. Tali obiettivi costituiscono anche la suddivisione in

capitoli in cui il piano sarà articolato nella sua esposizione e raccolta di documenti.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

4

Introduzione alla prima annualità del POFT.

La prima annualità del POFT ha conservato nelle intenzioni la struttura e la metodologia

della precedente edizione, arricchita dell’esperienza annuale maturata, in cui si è cercato di

tradurre le norme interpretative della Legge 107 del 13 luglio 2015 in buone pratiche

quotidiane come intravisto ed esplicitato nella Premessa alla edizione dello scorso anno.

La stesura della prima annualità del POFT ripercorrerà i tempi dello scorso anno in cui il

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIUR informava che

“considerata la recente approvazione della legge e tenuto conto che la scadenza del

dimensionamento scolastico da parte delle regioni [sarebbe avvenuta] entro il 31.12.2015,

il Piano Triennale dell’Offerta Formativa [si sarebbe concluso] entro il 15.01.20161. In

assenza di ulteriori calendari di riferimento sono stati applicati i tempi di riferimento dettati

dalla circolare e consolidati in fasi annuali ricorsive di revisione ed aggiornamento nel

primo triennio di sperimentazione.

Il processo di revisione ed aggiornamento del POFT da avuto inizio con la nomina da parte

della D.S. dei docenti interessati o individuati a svolgere le mansioni delle funzioni

strumentali (Collegio del 18.10.2016), proseguirà con l’apporto delle innovazioni ed

integrazioni annuali, seguirà con l’approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di

Istituto e si completerà con la diffusione all’utenza del territorio per le iscrizioni dell’a.s.2017

– 2018. In questi tre cicli ricorsivi annuali saranno probabilmente inserite altre scadenze di

riferimento, inedite nell’applicazione, che verranno singolarmente valutate e raccordate alle

ineludibili scadenze annuali secondo la logica del problem solving.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa si consolida nei suoi valori di riferimento individuati

nella precedente annualità arricchendosi della trasformazione del Collegio dei Docenti che

anche per quest’anno ha conservato il proprio carattere di stabilità. Il corpo docente

continua ad essere costituito in prevalenza da docenti di ruolo che svolgono l’intero orario

nell’Istituto e sono stabili da almeno un triennio. Attualmente sono impegnati in un percorso

di formazione obbligatoria, permanente e strutturale in atto ed in linea con il Piano

Nazionale.

Alla rimanente parte dei docenti, che costituiscono in percentuale una minoranza, è affidato

il ruolo fondamentale del confronto con altre Istituzioni scolastiche le cui relazioni negli

ambienti fisici di apprendimento anticipano le connessioni telematiche della piattaforma in-

rete. A tal fine, secondo la nuova previsione normativa delle reti tra istituzioni scolastiche

(commi 70,71,72 e 74 dell’art. 1 della legge 107 del 2015), l’Istituto aderisce alle reti di

(1) 1 circolare prot.n.0002157 del 05.10.2015

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

5

ambito ed alle reti di scopo (comma 70 “costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del

medesimo ambito territoriale”) per l’adozione di più organiche ed efficaci iniziative tese alla

valorizzazione delle risorse professionali, all’arricchimento dell’offerta formativa, alla

realizzazione di progetti e/o iniziative didattiche, educative, formative, sportive e culturali.

Ai nuovi immessi in ruolo, alle funzioni dell’organico di potenziamento previste dalla

normativa vigente, ai docenti con cattedre orarie esterne, spetterà il compito di coniugare la

tradizione dell’Istituto con l’innovazione, di confrontarsi con altre istituzioni scolastiche per

migliorarsi progressivamente così come rilevato nel RAV e progettato nel Piano di

Miglioramento di Istituto.

Allegati Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti prot. n.4231 C/23 del 30.09.2015.

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6

Capitolo 1 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

AREA 1

L’ambiente di apprendimento, più volte citato negli art. 153 e 160 del testo di legge a

proposito della sicurezza e dell’innovazione si riferisce all’insieme di persone e di oggetti

che operano nello spazio fisico di un edificio scolastico in cui si realizza una intricata rete

di relazioni educative tra studenti ed insegnanti ed è scandito dal tempo della vita

scolastica al segnale acustico di una campanella.

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7

1.1 L’ubicazione nella città, i servizi e le infrastrutture del territorio

L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco è situato nel Distretto scolastico n.42, nei quartieri

di Soccavo e Pianura, zona occidentale della città. I due quartieri sono descritti con

qualche analogia nella relazione della variante al P.R.G. della città di Napoli. Entrambi

originariamente interessati ad attività agricole ed estrattive come richiamate nel toponimo

sub-cava e collegati da varie diramazioni dell’antico tracciato della via Puteolana per

Colles, denominata poi via Antignana, che collegava i centri più antichi della città con la

collina del Vomero e con i Camaldoli con cui conservano un rapporto unicamente visivo,

senza nessun accesso carrabile. L’apertura di via Epomeo conferisce al territorio un

nuovo assetto commerciale ed abitativo, aumenta la densità edilizia ed i tracciati originari

rimangono inglobati e frammentati dallo sviluppo edilizio.

Il quartiere dove sono collocati gli edifici scolastici è un intervento Ina-Casa, realizzato nel

1959 dall’architetto Giulio De Luca, su modelli che si andavano realizzando in quegli anni

in nord Europa. L’impianto rivolge una particolare attenzione alla configurazione

geomorfologica del territorio, che risulta dominato a monte dalla presenza della chiesa

Nostra Signora di Fatima ed a valle servito dalla fermata di via Piave della ferrovia

circumflegrea.

Il quartiere è costituito da case basse ed infrastrutture, è dotato di ampi spazi verdi e di

piccoli giardini asserviti alle unità abitative dei piani terreni. Parte dell’Istituto

Comprensivo, quello di via Tevere 45, è dotato di un ampio spazio antistante l’edificio e di

un boschetto costituito da trentotto ippocastani che, nell’alternanza delle stagioni,

scandiscono lo scorrere dell’anno solare. Gli spazi verdi presenti risultano inseriti nel

programma di riqualificazione ambientale e nel sistema dei parchi territoriali previsti dalla

variante al P.R.G. della città.

Oltre all’originario sistema ferroviario circumflegreo il quartiere è collegato dalla linea

urbana dell’autobus C33 che collega il centro del Vomero con via Cinthia (Università),

passando per via Piave e da un sistema carrabile a percorrenza veloce di recente entrata

in funzione costituito dalla Tangenziale e dalla circumvallazione nord che da via Montagna

Spaccata porta allo svincolo di via Pigna.

L’Istituto è intitolato ad un celebre giornalista, scrittore e drammaturgo napoletano, nato a

Napoli il 10 novembre 1861 e morto a Sorrento il 20 aprile 1943.

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Roberto Bracco

Roberto Bracco collaborò alla stesura di diversi giornali tra cui il Corriere del Mattino,

Capitan Fracassa, Il Corriere di Napoli in qualità di critico teatrale e musicale. Fu autore di

numerose novelle, poesie ed opere teatrali, tra cui: Non fare ad altri, Una donna,

Maschere, Infedele, Il trionfo, Don Pietro Caruso, Sperduti nel buio, Il piccolo santo, Una

donna.

La sua produzione fu eclettica in considerazione dei vari generi letterari trattati. Fu

dimenticato per molti anni, e solo nel 2009 la compagnia teatrale "Gli Sbandati" decise di

ridare vita ad una delle sue opere teatrali più belle: "Infedele". L'omaggio è stato reso nel

"Teatro Bracco" sito in Napoli. Bracco è stato considerato dalla critica uno dei più grandi

autori italiani di teatro del Novecento.

Il quartiere in cui sorge l’Istituto Roberto Bracco è immortalato dal celebre film Matrimonio

all’italiana del 1964 diretto da Vittorio De Sica e tratto dalla commedia teatrale Filumena

Marturano di Eduardo De Filippo in cui in una delle più celebri scene interpretate da Sofia

Loren e Marcello Mastroianni è visibile la zona alta del quartiere in costruzione.

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1.2 L’Istituto Comprensivo, le sedi e l’uso degli spazi

L’istituto Comprensivo Roberto Bracco è dislocato in due sedi contigue l’una con accesso

da via Tevere 45 e l’altra da via Arno 14, che attualmente ospitano rispettivamente due cicli

di istruzione: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo Grado.

La scuola dell’Infanzia è il percorso pre-scolastico, che si rivolge ai bambini dai tre ai

cinque anni, integrandosi come grado preparatorio all’educazione, istruzione e formazione

della scuola primaria. L’iscrizione è facoltativa per chi compie tre anni entro il 30 aprile

dell’anno successivo.

Il primo ciclo di Istruzione si articola in due percorsi scolastici: la Scuola Primaria, della

durata di cinque anni, obbligatoria per tutti i bambini italiani e stranieri che abbiano

compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre. L’iscrizione è obbligatoria per tutti i bambini

italiani e stranieri che compiono sei anni entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in

corso.

La Scuola Secondaria di Primo Grado, della durata di tre anni, obbligatoria per tutti i

ragazzi italiani e stranieri che abbiano concluso il percorso della scuola Primaria. Il primo

ciclo di istruzione si conclude con l’esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di

accesso al secondo ciclo. L’accorpamento dei cicli di istruzione risale gli inizi degli anni

novanta, con l’introduzione della legge dell’8 giugno 1990 n.142 nota come la legge delle

aree metropolitane.

Originariamente l’Istituto era costituito dal 65° Circolo Didattico Monsignor Alfano e dalla

Scuola Media Roberto Bracco, entrambe scuole di quartiere, poi successivamente

accorpate per contrastare il fenomeno dell’isolamento delle piccole comunità destinate alla

perdita di qualsiasi identità culturale, alle tipicità delle vocazioni territoriali cosi come

previsto dalla successiva legge n.97 del 31 gennaio 1994. In seguito al Dimensionamento

delle Istituzioni scolastiche, introdotto dal D.L. 98/2011 convertito in Legge 111/2011,

l'Istituto si configura come “Comprensivo”' di tre gradi scolastici: dalla scuola dell'infanzia

alla scuola secondaria di primo grado; sotto un'unica denominazione:

Istituto Comprensivo Roberto Bracco.

L’accorpamento delle sedi è lo stretto rapporto con il territorio hanno creato le premesse

per lo sviluppo di un curricolo unitario, ovvero di raccordo tra cicli diversi per promuovere la

continuità nel processo di apprendimento e rinnovando, nel passaggio tra un ciclo di

istruzione e l’altro la formazione del gruppo classe. L’offerta formativa dell’Istituto non è

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rivolta unicamente al quartiere ed allo sviluppo verticale del curriculo, ma anche agli spazi

in esubero rispetto all’attuale popolazione scolastica, alla facile accessibilità ed al contesto

dotato di infrastrutture e di spazi verdi con cui gli alunni risultano a stretto contatto dopo le

ore di lezione.

L’edificio che ospita la scuola Primaria e dell’Infanzia è strutturato su tre piani ed è

circondato da spazi all’aperto:

Il seminterrato ospita un laboratorio creativo, un’aula multifunzione ed un palco attrezzato

per le rappresentazioni di musica e spettacolo.

Il pianoterra è collegato al primo piano attraverso due rampe di scale, dotato di scivolo per

disabili, uscite di sicurezza e porte antincendio. Esso ospita sei sezioni di Scuola

dell’Infanzia, una sala dei docenti, un’aula con fotocopiatrice, un laboratorio blindato di

informatica (dotato di server e computer in rete), due aule di psicomotricità con materiale

strutturato e non (una delle quali allestita specificamente per bambini diversamente abili),

una palestra coperta attrezzata, un’aula multifunzionale, un’aula con piscina di palline

colorate. Inoltre ospita sette classi della Scuola Primaria.

Il primo piano ospita dieci classi della Scuola Primaria, la biblioteca, un'aula sussidi, un

laboratorio scientifico, un’aula multimediale e un laboratorio di musica.

Il piano inferiore ospita quattro aule dove si svolgono attività laboratoriali (pittura, ceramica,

bricolage, ecc.) e rappresentazioni dove è prevista la partecipazione dei genitori e un

ampio spazio con tennis da tavolo. Inoltre è dotato di servizi igienici e di un’uscita

indipendente.

L’edificio che ospita la scuola Secondaria di Primo grado è strutturato su tre piani ed è

stato ristrutturato negli anni 1996 – ’97.

Il pianoterra è collegato ai due piani sovrastanti con due rampe di scale, un ascensore ed

una rampa esterna di sicurezza; è dotato di scivolo per disabili, alloggio per il custode e

uscite di sicurezza. Esso comprende: sala professori, quattro laboratori (n. 2 musicali, n. 1

artistico, n.1 scientifico), sette aule, di cui cinque provviste di LIM, n.2 aule attrezzate con

tavoli per il tennis da tavolo e una palestra coperta attrezzata sede del Centro Sportivo

Scolastico (C.S.S.) costituito il 27.11.2015.

Al primo piano è situata la Presidenza, tre uffici di Segreteria: una amministrativa, una

didattica, ufficio del DSGA, due laboratori blindati di informatica, dotati di server e computer

in rete, archivio e n.6 di aule, tutte provviste di LIM.

Il secondo piano è dotato di un laboratorio di ceramica, biblioteca e di 10 aule, di cui

quattro provviste di LIM. Nel piano sotterraneo c’è un altro archivio.

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Tutti i piani hanno i servizi per gli alunni, il piano terra ed il secondo anche per i professori.

L’edificio è circondato da spazi scoperti utilizzati per attività motorie.

L’edificio è dotato di aule in eccedenza rispetto all’attuale popolazione scolastica che è

costituita da tredici classi suddivise in quattro sezioni: A, B, C e D, e di una terza classe

residua di una estinta sezione E.

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1.3 L’utenza e la prima annualità di autovalutazione di Istituto.

L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco, è pubblico, ovvero finanziato ed organizzato a

livello statale, all’interno del cosiddetto Stato Sociale.

Pilastro dell'istruzione pubblica è l’obbligo formativo che consente la scolarizzazione di

massa, nato a metà Ottocento e diffuso nella maggior parte dei Paesi del mondo, come

strumento per combattere l’analfabetismo ed il lavoro minorile.

L'istruzione pubblica ha lo scopo di garantire l'inserimento occupazionale, così come la

piena realizzazione e felicità della persona nel suo tempo libero. Perciò, è previsto lo

studio di materie pratiche inerenti al lavoro, e allo studio di ciò che permette all'individuo di

emanciparsi dalla famiglia di origine e di costruire e gestire in autonomia una propria vita

sociale.

L’Istituto concorre all’offerta formativa con altre scuole limitrofe nella propria esclusività di

Comprensivo a riparo dal traffico cittadino, dotato di facile e differenziata raggiungibilità e

a stretto contatto di un piccolo polmone verde godibile dagli interni. Rivolge le proprie

prerogative ad un utenza che non è unicamente quella del quartiere residenziale Ina Casa

di cui fa parte.

Nel corso degli anni il quartiere ha subito un forte incremento demografico dovuto

all’insediamento di famiglie provenienti da altri centri cittadini. Da un quartiere dormitorio,

caratterizzato da un edilizia economica e popolare con riferimenti abitativi di tipologie nord

europee, si è trasformato, attraverso iniziative di edilizia privata in un quartiere ad alta

densità demografica con massiccia presenza del settore commerciale.

Il sistema di accesso alla scuola accoglie provenienze meno prossime al quartiere

offrendo possibilità differenziate che vanno dalla pedonalità, al trasporto su gomma, su

rotaie.

L’integrazione di fasce sociali molto diverse tra loro si pone come uno degli obiettivi

didattici fondamentali nell’applicazione della legislazione vigente che ricorre nei vari

articoli di legge unitamente all’inclusione territoriale ed al diritto allo studio come

predisposto nello specifico piano. In fine l’Istituto nelle proprie scelte organizzative

consente, nel passaggio da un ciclo di Istruzione all’altro, la ricomposizione dei vari

gruppi–classe in funzione delle scelte selettive maturate ed indirizzate soprattutto nelle

preferenze linguistiche e nelle vocazioni musicali e strumentali.

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Quest’anno sono stati rielaborati i questionari di Rilievo Auto Valutazione di Istituto in

coerenza con la successiva redazione del POFT che costituiranno la base di supporto

ricorsiva annuale per la costruzione del Piano di Miglioramento.

E’ stato esaminato con successo l’accostamento del termine percezione a quello di

valutazione intesa come processo di elaborazione delle informazioni sensoriali che l’Istituto

è capace di diffondere sul territorio.

Il modello di autovalutazione che è stato somministrato è di tipo intergato, ovvero un

modello in cui le parti, Istituto ed Utenza, nei rispettivi ruoli, si costituiscono come sistema,

si valutano tra di loro e si auto valutano come di seguito riportato in una tabella

esemplificativa:

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I compilatori dei

questionari

Distinzione delle parti

Discriminanti Campionature Is

titu

to C

om

pre

nsiv

o R

.Bra

cco

Doce

nti

I docenti si auto valutano e valutano il D.S., i collaboratori, le famiglie e gli alunni

Comunicazione

Immagine dell’Istituto

Coinvolgimento

Relazioni Sociali e Comportamenti

Clima

Ambiente di lavoro

Soddisfazione professionale

Tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo R. Bracco

Colla

bo

rato

ri

I collaboratori si auto valutano e valutano il D.S. ed il D.S.G.A., i docenti, le famiglie e gli alunni

Tutti i collaboratori dell’Istituto Comprensivo R. Bracco

Ute

nza

Alu

nn

i

Gli alunni valutano il D.S., i docenti e i collaboratori

L’organizzazione

Immagine dell’Istituto

Coinvolgimento/Inserimento

Trasparenza e Informazione

Offerta formativa

Tutti gli alunni delle classi quarte, quinte s. primaria e classi seconde della scuola Secondaria di primo grado

Ge

nito

ri

I genitori valutano il D.S., i docenti e i collaboratori

Tutti i genitori delle classi quarte, quinte s. primaria ,classi seconde della scuola Secondaria di primo grado e i genitori degli alunni di cinque anni delle sezioni della scuola dell’infanzia

Le affermazioni sono state selezionate, private dell’aspetto auto critico e circoscritte agli

ambiti in cui l’utenza è legittimata ad esprimersi, non equiparandola alla clientela di

acquisto di un prodotto ma alla valutazione del servizio scolastico. L’utenza in questo caso

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è stata assimilata alla altra parte della comunità scolastica accomunata nell’obiettivo

comune del successo scolastico dei bambini/ragazzi, che all’inizio di ciascun anno

sottoscrive un patto di corresponsabilità con il personale docente, ciascuno nel proprio

ruolo e nelle proprie prerogative. Si è ritenuto pertanto di ascrivere alle figure dei genitori il

ruolo di utenti dell’Istituzione scolastica e di eliminare gli ambiti riguardanti l’attività didattica

in cui si ritiene non abbiano titolo ad esprimersi.

La valutazione è stata modificata aggiungendo alle quattro posizioni: Per niente d’accordo,

Poco d’accordo, D’accordo e Molto d’accordo, una quinta posizione: Non lo so, che è stata

inserita nel questionario Genitori per restituire il dato di partecipazione alla vita scolastica e

la identificazione della percezione che ne deriva. Questo dato è stato di supporto alla

scelta di somministrare i questionari ad entrambi i genitori che non sempre in sintonia

partecipano alla vita scolastica dei loro figli/e.

La quinta posizione: Non lo so, inserita in alcune parti del questionario Alunni ha avuto il

senso di concentrarsi sul termine percezione, non sempre elaborato in valutazione. E’ stato

osservato e discusso il fatto che i bambini/ragazzi spesso non hanno una propria idea sulla

valutazione delle discriminanti proposte dal questionario, ma la formulazione delle posizioni

con un linguaggio semplice ed accessibile potrà in futuro aiutarli a costruirsene una ed a

realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e

innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, come

recita l’art.1 della legge 107 del 31.07.2015.

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1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti:

Apprendimenti nella Prima annualità del POFT

Con scadenza quadrimestrale sono stati svolti monitoraggi verticali sul binomio

Comportamenti/Apprendimenti attingendo ai dati dalle schede di rilevamento compilate

dai coordinatori di ogni classe e proiettati in grafico nel Collegio dei Docenti di fine a.s.

come elementi di auto-analisi di Istituto afferenti diffusamente al Piano di Miglioramento.

I grafici utilizzati sono stati:

IST

OG

RA

MM

I

Sono stati visualizzati i valori

delle valutazioni conseguite

nel primo quadrimestre e

differenziate in tre valori per i

comportamenti e cinque per

gli apprendimenti e colorati

con sfumature cromatiche di

due colori diversi dai più

scuri, corrispondenti ai valori

più bassi ai più chiari

corrispondenti ai valori più

alti.

Comportamenti/Apprendimenti per classi distinte

Il grafico identifica ogni singola classe e la confronta alle altre.

Comportamenti/Apprendimenti per classi parallele

Il grafico identifica i gruppi classe del triennio dividendoli in annualità e descrivendone l’avanzamento progressivo.

GR

AF

ICI A

TO

RT

A

Sono stati visualizzati i valori

delle valutazioni conseguite

nel primo quadrimestre e

generalizzate al livello di

Istituto Secondario di Primo

Grado e trasformati i valori in

percentuali. I colori usati sono

stati scelti in analogia con

quelli del semaforo e sfumati

in tonalità crescenti per

differenziarne le scale di

valori.

Le percentuali dei comportamenti

Il grafico ripartisce la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico in base alle criticità.

Le percentuali degli apprendimenti

Il grafico ripartisce la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico ed una sfumatura in base alle criticità.

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1.5 Il tempo scuola

La Scuola dell’Infanzia Monsignor Alfano, viste le richieste delle famiglie all’atto

dell’iscrizione per l’a.s. 2015/16, e considerata la disponibilità di organico assegnata

all’Istituzione scolastica dagli organi competenti, è organizzata secondo i seguenti modelli

orari:

25 ore settimanali per le classi a tempo ridotto con orario solo antimeridiano (con un docente di classe) dal lunedì al venerdì h 8,15-13,15;

40 ore settimanali per le classi a tempo normale (con due docenti di classe) dal lunedì al venerdì h 8,15-16,15.

Ai docenti di classe si affiancano un insegnante di religione cattolica e, laddove previsto,

uno o più docenti di sostegno.

La Scuola Primaria Monsignor Alfano, viste le richieste delle famiglie all’atto dell’iscrizione

per l’a.s. 2015/16, e considerata la disponibilità di organico assegnata all’Istituzione

scolastica dagli organi competenti, è organizzata secondo i seguenti modelli orari:

28 ore settimanali per le classi con orario antimeridiano dal lunedì al mercoledì h 8:00-14:00 giovedì e venerdì h 8:00-13:00

40 ore settimanali per le classi a tempo pieno dal lunedì al venerdì h 8:00-16:00

Il modello orario per le classi con orario antimeridiano prevede, di norma, un team docente

composto da un docente prevalente, responsabile di gran parte delle discipline di

insegnamento, un docente di supporto per il completamento del curricolo, un docente di

lingua inglese, (se il docente prevalente non è in possesso del titolo per insegnare la lingua

straniera), e un insegnante di religione cattolica; laddove previsto, il team docente viene

integrato con la presenza di uno o più docenti di sostegno.

Il modello orario da 40 h settimanali per le classi funzionanti a Tempo Pieno prevede la

tradizionale divisione delle discipline di studio in due ampie macro aree disciplinari: la prima

linguistico-antropologica e la seconda logico-matematico-scientifica. Ciascuno dei due

ambiti viene assegnato ad un singolo docente che assume la contitolarità del gruppo

classe, unitamente ai docenti di Religione Cattolica e Lingua Inglese (laddove all’ interno

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del team non siano presenti insegnanti con tale competenza) e agli insegnanti di sostegno

laddove previsti.

La Scuola Secondaria di I grado, viste le richieste delle famiglie all’atto dell’iscrizione per

l’a.s. 2015/16, e considerata la disponibilità di organico assegnata all’Istituzione scolastica

dagli Organi competenti, è organizzata secondo i seguenti modelli orari:

30 ore settimanali per tutte le classi dal lunedì al venerdì h 8:00-14:00

2 ore curricolari in più di pratica strumentale per le sezioni di strumento musicale.

L’ orario scolastico prevede:

per la Scuola dell’INFANZIA:

Ingresso dalle ore 8.15 alle ore 8:45

Prima uscita senza refezione ore 13:15

Seconda uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.15

per la scuola PRIMARIA 28 ore:

dal lunedì al mercoledì

Ingresso ore 8.00

Uscita ore 14:00

dal giovedì al venerdì:

Ingresso ore 8.00

Uscita ore 13:00

per la scuola PRIMARIA 40 ore, tempo prolungato:

dal lunedì al venerdì:

Ingresso ore 8.00

Uscita ore 16:00

per la SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:

dal lunedì al venerdì:

Ingresso ore 8.00

Uscita ore 14:00

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CLASSI AD INDIRIZZO MUSICALE

Inizio 14.00

Rientro 15:30/16:00

Uscita Entro le 18:00

L’ingresso degli alunni dell’Istituto Comprensivo è così articolato secondo i diversi gradi

scolastici:

La scuola dell’Infanzia prevede che gli alunni siano accompagnati dai rispettivi

genitori direttamente nelle sezioni e che da queste siano prelevati all’uscita.

La scuola Primaria accoglie gli alunni nell’androne della scuola facendoli confluire in

classe con la presenza dei docenti della prima ora e l’aiuto dei collaboratori secondo

il criterio a scalare dalle classi quinte alle prime. Il medesimo tipo di organizzazione

viene rispettato anche per l’uscita. Sono esentate da tale procedura in uscita le

classi a tempo prolungato.

La scuola secondaria di Primo grado è organizzata in modo tale che gli alunni

vengano accolti nelle classi dagli insegnanti della prima ora. Al termine delle attività

didattiche i ragazzi vengono accompagnati in fila per due dagli insegnanti dell’ultima

ora, fino al cancello nel rispetto delle regole di svuotamento dell’edificio previste

dalla norme di sicurezza e regolate dai relativi segnali acustici differenziati per piani

di provenienza delle classi.

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1.6 Il regolamento delle classi ad Indirizzo Musicale

Il corso ad Indirizzo Musicale offre la possibilità ad alunni con interessi e doti musicali di

iscriversi alla scuola media seguendo, parallelamente alle altre materie, un percorso

triennale di strumento musicale. Sono presenti quattro specialità strumentali: flauto

traverso, percussioni, chitarra e pianoforte. La partecipazione al corso è completamente

gratuita.

L'iscrizione all’ indirizzo musicale dovrà avvenire contestualmente all'iscrizione alla scuola

media, attraverso il modello telematico predisposto dal Ministero. Nel corso del mese di

marzo si effettueranno le prove orientative fisico-attitudinali previste per l’accesso allo

studio dello strumento. All’alunno ammesso verrà assegnato lo strumento ritenuto più

idoneo dalla commissione, che terrà conto delle preferenze indicate dal candidato. Il

numero degli allievi prescelti varierà in base ai posti disponibili per le diverse specialità

strumentali. L’esito delle prove verrà reso noto al termine delle selezioni. Le lezioni singole

e di gruppo si svolgeranno in orario pomeridiano. Gli allievi formeranno gruppi di musica

d’insieme, esibendosi, durante l’anno, in saggi finali. Per partecipare alle selezioni è

necessario compilare il modulo richiesto e consegnarlo in segreteria.

Indirizzo musicale

Il corso ad indirizzo musicale risponde alla convinzione che la musica possa contribuire

attivamente alla formazione cognitiva ed espressiva dei ragazzi.

I Corsi ad Indirizzo musicale hanno un’importante funzione educativa e nascono

dall’esigenza di offrire agli alunni la possibilità di accostarsi alla cultura e alla tecnica

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musicale non solo dal punto di vista teorico, ma anche e soprattutto da quello pratico,

attraverso lo studio triennale di uno strumento.

Viene, quindi, offerta l’opportunità di studiare concretamente uno strumento musicale (n.b.

la scelta dello strumento sarà legata al parere vincolante dei docenti) anche ad alunni

che altrimenti non avrebbero la possibilità economica di affrontare le spese relative ad un

corso privato, ma in particolare sarà possibile individuare quegli alunni che, per maggiore

attitudine ed impegno, sono portati a proseguire gli studi musicali. A questo scopo, il

curricolo didattico prevede, per la classe ad indirizzo musicale, uno/due rientri pomeridiani

per la pratica strumentale.

Delle classi ad indirizzo musicale entreranno a far parte gli alunni che ne avranno fatto

specifica richiesta al momento dell’iscrizione, che abbiano sostenuto una prova attitudinale

a seguito della quale si forma una graduatoria di merito in cui si trovino non oltre il 26°

posto.

Le ore di insegnamento, affidate alla competenza di insegnanti specializzati, sono destinate

alla pratica strumentale individuale e per piccoli gruppi, all’ascolto partecipativo, alle attività

di musica di insieme, nonché alla teoria e lettura della musica.

Nell’ambito dell’autonomia organizzativa e didattica i docenti di strumento potranno

adeguare il suddetto modello organizzativo alle situazioni particolari di funzionamento dei

corsi, al fine di realizzare l’impiego ottimale delle risorse, anche prevedendo attività di

approfondimento, potenziamento e recupero.

L’insegnante di strumento musicale in sede di valutazione periodica e finale, esprimerà una

valutazione sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno. Al termine del

triennio, In sede d'esame verrà verificata, nell'ambito del previsto colloquio pluri-

disciplinare, anche la competenza musicale raggiunta sia sul versante della pratica

esecutiva, individuale e/o d'insieme, sia su quello teorico.

Il Consiglio d’Istituto

Visto la normativa vigente in materia di insegnamento dello strumento musicale nella secondaria di I grado alla data di adozione del presente regolamento D.M. del 6 agosto 1999 n. 235 - Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3.05.1999 n. 124 art.11, comma 9; D.M. del 6 agosto 1990 n. 201- Corsi ad indirizzo Musicale nella scuola Media-Riconduzione e Ordinamento -Istituzione classe di concorso di "strumento musicale" nella scuola media;

Visto la normativa vigente in materia iscrizioni alle scuole di ogni ordine grado alla data di adozione del presente Regolamento;

Visto il POFT adottato dall’Istituto Comprensivo Roberto Bracco per 2016/19;

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Visto la delibera del Collegio Docenti n.169 del Comprensivo Roberto Bracco del 22/04/2016 di proposta di adozione del Regolamento del Corso ad Indirizzo Musicale

ha approvato con delibera n.196 del 22 aprile 2016 il

REGOLAMENTO DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE quale parte integrante del

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

Premessa

L'insegnamento dello strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare ed

arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio

quadro delle finalità della secondaria di I grado e del progetto complessivo di formazione

della persona.

Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di

cui fornisce all'alunno una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con

quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza

dell'educazione musicale; orienta quindi le finalità di quest'ultima anche in funzione di un

più adeguato apporto alle specifiche finalità dell'insegnamento strumentale stesso.

Sviluppare l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un

mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione,

spesso soltanto subita, una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, una

ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé.

Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole

alfabetizzazione musicale, è porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti

raggiunti. Il rispetto delle finalità generali di carattere orientativo della scuola media non

esclude la valorizzazione delle eccellenze.

Ammissione al corso Art. 1. Il Corso ad Indirizzo Musicale è opzionale. Esso ha la durata di tre anni ed è parte integrante del piano di studio dello studente e materia degli esami di stato al termine del primo ciclo d’istruzione. La volontà di frequentare il corso di ordinamento ad indirizzo musicale è espressa all’atto dell’iscrizione alla classe prima. Art. 2. Si accede al Corso ad Indirizzo Musicale previo superamento di una prova di ammissione orientativo attitudinale. La Commissione Esaminatrice è composta dagli insegnanti di Strumento Musicale, da un docente di Educazione musicale ed è presieduta dal Dirigente scolastico. Art. 3. Il numero di alunni ammessi a frequentare il Corso ad Indirizzo Musicale è determinato tenuto conto delle indicazioni espresse dall’art.2 del D.M. n°201/1999.

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Art. 4. L’alunno può esprimere all’atto dell’iscrizione l’ordine di preferenza degli strumenti insegnati nel Corso ad Indirizzo Musicale. Le indicazioni fornite hanno valore informativo e orientativo, ma non vincolante. L’assegnazione dello strumento, è determinata dalla Commissione sulla base della prova orientativo-attitudinale. La Scuola predispone la prova orientativo-attitudinale entro il termine di scadenza delle iscrizioni e comunque non oltre i dieci giorni entro tale scadenza. Art. 5. Gli esiti della prova orientativo-attitudinale e l’attribuzione dello strumento di studio vengono pubblicati all’albo dell’istituzione Scolastica. Entro 10 giorni dalla data di pubblicazione è ammessa rinuncia da parte della famiglia alla frequenza da parte dell’alunno al Corso ad Indirizzo Musicale. Frequenza Art. 6. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero triennio di corso. Art. 7. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio. Art. 8. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio (salvo non ammissione alla classe successiva, vedi punto 12). Art. 9. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe. Art. 10. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: teoria e solfeggio, musica d’insieme e strumento. Art. 11. Dopo 5 assenze continuative (non dovute a malattia) viene inviata lettera alla famiglia finalizzata ad un approfondimento complessivo della situazione. Art. 12. Nel caso in cui il Consiglio di classe disponga la non ammissione alla classe successiva si valutano le seguenti variabili: a) se l’alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane all’interno dello stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento alternativo dei C.d.C.; b) se l’alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso transita in uno dei corsi ordinari. Art. 13. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo all’insegnante della prima ora. Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il regolamento generale di Istituto. Se si è stati assenti anche il mattino è sufficiente una sola giustificazione per tutta la giornata. Art. 14. Nel caso di assenza del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le famiglie degli alunni interessati. Art. 15. L’acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è in capo alle famiglie degli studenti. Art. 16. E’ obbligatorio portare a scuola lo strumento e libri durante le ore di lezione.

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Art. 17. E’ possibile usufruire di un prestito temporaneo dello strumento flauto, previa compilazione di richiesta e compatibilmente con la disponibilità dello strumento . Orario Art. 18. Non è possibile cambiare l’orario personale stabilito all’inizio dell’anno scolastico, salvo diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide e comprovate motivazioni). Art. 19. Durante l’anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni, partecipazione a concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell’orario pomeridiano (accorpamento di più ore per prove d’insieme). Di tale variazione sarà data preventiva comunicazione alle famiglie degli interessati. Art. 20. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in previsione della partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali. Art. 21. Durante la riunione con i genitori, per la stesura dell’orario pomeridiano, saranno agevolati gli alunni che abitano più lontano o che necessitano di mezzi di trasporto pubblici. Tali attività vengono collocate, in linea con gli ordinamenti vigenti, in orario pomeridiano. Art. 22. Le varie attività musicali(concerti, manifestazioni ,concorsi e rassegne) vedranno partecipazione di tutti gli alunni del corso ad indirizzo musicale, salvo diversa decisione dei docenti di strumento musicale per comprovati motivi(come ad es. la bassa frequenza o la mancanza di esercitazione a casa) o in seguito alla decisione dei docenti di creare una piccola ensemble. I docenti di strumento musicale inoltre stabiliranno in piena autonomia le modalità di organizzazione e di coinvolgimento degli alunni nelle suddette attività musicali.

Il Regolamento è vincolante per tutte le componenti (docenti, personale non docente, allievi, genitori) ed ha validità sino a che il Consiglio di Istituto non vi provveda con una nuova deliberazione.

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Irene De Riccardis

firma autografa sostituita a mezzo stampa

ai sensi dell'art. 3, comma 2 del D.L.vo n° 39/1993

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1.7 L’organizzazione

L’organizzazione è l’insieme di persone, modalità operative, risorse e processi

consapevolmente strutturati e coordinati al fine di conseguire determinati obiettivi, volti al

raggiungimento di una Mission. Si tratta dell’enunciazione delle finalità che l’organizzazione

intende perseguire e dei valori in cui crede. Per il suo raggiungimento ha bisogno di essere

comunicata attraverso una Vision.

L’organizzazione di tutte le risorse umane della Scuola, l’organizzazione dell’orario

scolastico e delle attività di aggiornamento e formazione rientrano nelle strategie messe in

atto dall’Istituto secondo i riferimenti di legge: art. 21 della legge n. 59/97; il DPR n.275/99;

il D.lgs. 165/01 e la legge 107/15 nei commi 1 e 4 in cui si illustrano le finalità del

provvedimento: dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche.

La recente Riforma afferma il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e

richiama una serie di principi già presenti all’interno della normativa vigente, quali: il

successo formativo degli studenti, la partecipazione degli organi collegiali, la flessibilità

didattica ed organizzativa.

In relazione a quest’ultima, l’Istituto Comprensivo Bracco evidenzia due peculiari

organizzazioni:

1. Organizzazione del personale

2. Organizzazione delle attività di aggiornamento/formazione

1. Organizzazione del personale: organo direttivo, corpo docente e segreteria

scolastica.

Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria della Istituzione Scolastica e ne è il

Legale Rappresentante. Le sue responsabilità ricadono nella gestione delle risorse

finanziarie e strumentali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi e della qualità

del processo formativo, approntando gli strumenti attuativi del Piano Triennale dell’Offerta

Formativa. E’ cura del Dirigente Scolastico coinvolgere e valorizzare le singole

professionalità, tenendo conto delle competenze e delle esperienze realizzate, per

promuovere esperienze legate al contesto, nonché percorsi didattici formativi e

motivazionali nell’ambito della quota dell’autonomia riservata alle scuole. Nello svolgimento

delle proprie funzioni organizzative ed amministrative il Dirigente Scolastico è coadiuvato da

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uno Staff di Direzione a cui sono affidati incarichi di Pianificazione dell’organizzazione

interna.

I Docenti

La nuova offerta formativa, così come delineata dalla Legge 107, va organizzata secondo il

fine di fornire base di legittimità all’organico: posti comuni sulla base delle classi; posti

sostegno sulla base dei disabili; posti di potenziamento secondo indicatori inseriti nel PTOF.

Si precisa che c’è un nuovo modello di titolarità che, per il momento, è sdoppiato: da una

parte, c’è la classica cattedra su singola scuola che va ad esaurimento (solo vecchi titolari)

dall’altra, la nuova titolarità su ambito territoriale che riguarderà tutti i nuovi assunti del piano

assunzioni. Nel tempo, esisterà solo questo secondo tipo: ambiti territoriali sostituiscono

organici provinciali, ma hanno estensione sub-provinciale e sub-città metropolitana.

Saranno predisposti entro il 30 giugno di ciascun anno e comprenderanno un certo numero

di scuole inserite nell’ambito.

La scelta dei docenti sarà, dunque, sempre in funzione del POFT, tenendo conto delle

richieste delle scuole e delle necessità formative integrate con iniziative di potenziamento e

da attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi, che dovranno essere

individuati per un triennio ed integrati annualmente.

Staff di Direzione: Coordinatore di Plesso

Le sue funzioni sono:

Controlla l’entrata e l’uscita degli alunni

Controlla che i turni di assistenza durante l’intervallo e di ricevimento, da parte dei

docenti siano rispettati;

Controlla quotidianamente la puntualità nella presa di servizio dei docenti;

Informa tempestivamente il Dirigente Scolastico o il docente Vicario di incidenti

avvenuti nel plesso a persone e cose e di sanzioni disciplinari comminate ad alunni,

nonché di non corrette esecuzioni di comunicazioni del Dirigente;

Crea tabelle di disponibilità dei docenti per eventuali sostituzioni di docenti assenti e

le invia in segreteria;

Coordina i Consigli di Interclasse nella scuola primaria e di Intersezione nella scuola

dell’infanzia.

Coordinatori di classe

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Le sue funzioni sono:

Predispone la distribuzione ottimale degli alunni in classe;

Decide ad inizio anno scolastico se nominare o meno il capoclasse ed altre figure;

Sottopone al Consiglio di Classe il piano annuale di lavoro dello stesso;

Nei consigli di classe parla ai rappresentanti dei genitori a nome di tutti i docenti;

Rappresenta il Dirigente Scolastico, se ha ricevuto delega, nei Consigli di Classe e

nella riunione che precede l’elezione dei rappresentanti dei genitori;

Riceve i genitori degli alunni in difficoltà o con problemi a nome dei componenti il

Consiglio di Classe;

Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la

stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla

normativa vigente.

Prepara e propone al Consiglio di Classe la valutazione finale del 1° e 2°

quadrimestre;

Raccoglie i piani di lavoro annuali dei Docenti della classe;

Consegna le schede di valutazione degli alunni sia nel 1° che nel 2° quadrimestre;

Raccoglie fondi e permessi per le uscite didattiche, foto di gruppo e per altre attività

programmate;

Raccoglie in apposite cartelline le relazioni finali dei docenti ed eventualmente i

programmi per gli esami di licenza;

Prepara e sottopone al Consiglio di Classe la sua relazione finale della classe;

Collabora con il responsabile di plesso all’organizzazione e alla buona riuscita degli

esami di Stato;

In generale, favorisce buoni rapporti tra tutti i componenti il Consiglio di Classe.

Responsabili di Dipartimento

Le sue funzioni sono:

Garantire uniformità di percorso didattico orizzontale in tutte le sezioni dell’Istituto per

materia di insegnamento;

Condividere le programmazioni per classi parallele;

Uniformare, per quanto possibile, lo svolgimento dei programmi di studio finalizzati

alla maturazione delle competenze.

Collaboratori del Dirigente

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Le loro funzioni sono:

Attività di diretta collaborazione con il Dirigente nella gestione ordinaria dell’istituzione

scolastica;

Attività di supporto al Dirigente nella gestione ordinaria dell’istituzione scolastica e

nello specifico in relazione alle problematiche della scuola dell’Infanzia, primaria e

secondaria;

Partecipare alle riunioni dello staff di supporto del Dirigente, verbalizzano le sedute

del Collegio dei Docenti;

Sostituire il Dirigente nella gestione dell’Istituto in caso di assenza o impedimento di

vario genere;

Firmare gli atti contabili in caso di impedimento da parte del Dirigente;

Partecipare alle riunioni dello staff di supporto al Dirigente.

Il Dirigente è coadiuvato da un Direttore dei Servizi Generali Amministrativi per

l’espletamento delle funzioni organizzative ed amministrative. Il DSGA sovrintende,

nell’ambito degli indirizzi assegnategli, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali della

Scuola, occupandosi del coordinamento di assistenti amministrativi e di collaboratori

scolastici per la gestione delle risorse umane e materiali.

Nello specifico, i collaboratori scolastici, assegnati ai due plessi Bracco e Mons. Alfano, oltre

a curare l’ordine e la pulizia dei locali della scuola, hanno funzioni di sorveglianza degli

ambienti e di vigilanza sugli studenti, di assistenza in particolari necessità e di supporto per i

portatori di handicap.

2. Organizzazione delle attività di aggiornamento/formazione

La formazione e l’aggiornamento dei Docenti, in linea con le direttive della riforma e nel

quadro delle innovazioni scolastiche, costituisce un punto strategico fondamentale per lo

sviluppo professionale, nonché un aspetto necessario per il conseguimento degli obiettivi di

cambiamento e per l’attuazione di un'efficace politica delle risorse umane.

Obiettivi:

Sostenere ed incentivare la motivazione alla professione docente;

Migliorare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in

riferimento alla qualità del servizio scolastico;

Rafforzare le competenze psicopedagogiche;

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Integrare la programmazione e la valutazione rispondendo alle richieste della nuova

riforma.

Azioni:

Pianificare ed organizzare corsi interni, predisposti dall'Istituto, per consentire un

adeguato sviluppo professionale;

Incentivare la partecipazione a corsi esterni inerenti la didattica innovativa per ogni

singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico

nel suo complesso.

Risorse:

Esperti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza

mediante seminari e incontri-dibattito;

formazione a distanza e apprendimento in rete;

corsi di aggiornamento e formazione tenuti da Istituti riconosciuti per la formazione

in servizio.

Allegati Atto costitutivo del Centro Sportivo Scolastico (C.S.S.) Prot. n.5734/C32 del 30.11.2015;

Questionari di auto diagnosi di Istituto Prot. n.2485/C23 del 26.04.2016;

Risultati conseguiti dagli alunni in. . . . grafico Allegato fuori testo;

Figure ed Orari di Riferimento Allegato nel testo.

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione

Figure ed Orari di Riferimento

a cura del

Collegio dei Docenti

delibera del 18.10.2016

Allegato al Capitolo 1

L’ambiente di apprendimento

Paragrafo 1.7

L’organizzazione

a.s.

2016 – 2017

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione

Figure di Riferimento

Dirigente Scolastica dott. Irene De Riccardis

Direttore Servizi Generali Amministrativi

dott. Rosanna Mercurio

Primo e Secondo Collaboratore Patrizia Infante e

Maria Rosaria Cinicolo

Responsabile di Plesso per la Scuola dell’Infanzia

Amelia Iaboni

Coordinatori di Interclasse Scuola Primaria

Prime Concetta Brigida

Seconde Maria Rosaria Silvestro

Terze Antonella Sica

Quarte Maria Colucci

Quinte Elena Vitiello

Coordinatori di Classe Scuola Secondaria di Primo Grado

1A Marinella Di Ieso

2A Chiara Paolella

3A Giovanna Di Donna

1B Rita Cieri

2B Filomena Orofino

3B Silvana Molfesi

1C Silvana Rainone

2C Giuseppina Piscopo

3C Rosalba Iodice

1D Donatella Abate

2D Adelaide Ragucci

3D Alessandra Trezza

3E Lorella Lucivero

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione

Responsabili per la Sicurezza RSPP

Responsabile Sicurezza e Protezione del Personale

arch. Alessandro Luongo

Medico Competente dott. Francesca Cimmino

RSL Responsabile Sicurezza dei Lavoratori

Infanzia e Primaria Secondaria di Primo Grado

Amelia Iaboni e arch. Elena Luigia Cappelli

Orari di Riferimento

Dirigente Scolastica dott. Irene De Riccardis

riceve il mercoledì dalle ore 10:00 alle 11:00 previo appuntamento

Direttore Servizi Generali Amministrativi

dott. Rosanna Mercurio

riceve il mercoledì dalle ore 10:00 alle 11:00

Gli Uffici di Segreteria Didattica ed Amministrativa

Assistenti Amministrativi Anna Rippa e Massimo Savino

Assistente Amministrativo Scuola dell’Infanzia e Primaria

Anna Lucente

Assistente Amministrativo Scuola Secondaria di Primo Grado

Giuseppina Sollazzo

ricevono nei seguenti orari: Lunedì dalle 8:10 alle 11:00

Mercoledì dalle 10:00 alle 11:00 Giovedì dalle 13:00 alle 15:00 Venerdì dalle 10:00 alle 11:00

Lo Sportello Genitori è funzionante dal mese di ottobre 2016 presso:

Scuola dell’Infanzia e Primaria Plesso Mons. Alfano -Via Arno 16

Docente referente

Carmine Frenda Giovedì dalle 12:00 alle 13:00

Scuola Secondaria di Primo Grado Plesso Bracco - Via Tevere, 45

Docente referente

Manuela Monaco Giovedì Dalle 12:00 alle 13:00

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento - Paragrafo 1.7 L’organizzazione

CONSIGLIO DI

ISTITUTO

GIUNTA ESECUTIVA

COMPONENTE GENITORI

COMPONENTE DOCENTI

PRIMO COLLABORATORE

SECONDO COLLABORATORE

DIRIGENTESCOLASTICO

PERSONALE A.T.A.

ASSISTENTI AMMINISRATIVI

COLLABORATORI SCOLASTICI

DSGAFUNZIONI STRUMENTALI

TEAM DOCENTE

RESPONSABILI DI PLESSO

COMITATO DI VALUTAZIONE

COMMISSIONI

R.S.U.

ADDETTI ALLA SICUREZZA

COMITATO DIDATTICO

CONSIGLI DI INTERCLASSE/INT.SEZ.

COLLEGIO DOCENTI

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30

Capitolo 2 CURRICULO; SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE

AREA 2

2.1 La verticalità del curriculo nell’Istituto Comprensivo

Nella realtà dell’Istituto Comprensivo si concretizza l’esigenza di una effettiva continuità e

uniformità del percorso scolastico degli allievi, al fine di condurli all’acquisizione di

conoscenze, abilità e competenze via via più articolate e complesse, alla conquista di

capacità linguistiche, logiche, scientifiche, operative e creative adeguate alle differenti età,

all’acquisizione progressiva di un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà

nei suoi differenti aspetti.

La necessità di progettare un curricolo disciplinare unico che si sviluppi dalla scuola

dell’infanzia alla scuola secondaria risponde alle disposizioni previste dalle Indicazioni

Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo d’Istruzione”, senza

prescindere dall’ autonomia delle istituzioni scolastiche.

Durante il corrente anno scolastico, la Commissione per l’Aggiornamento delle

Programmazioni ha dato un ordine gerarchico agli indicatori-descrittori e, in base a ciò, ha

delineato il profilo delle competenze in uscita dalla scuola dell’infanzia, dalla scuola

primaria (scandite in due cicli: al termine della 3 classe e al termine della 5 classe) e dalla

scuola secondaria di primo grado.

Nel tentativo di realizzare un curricolo verticale sempre più completo e rispondente alle

esigenze dell’utenza dell’Istituto, si è manifestato il bisogno di condividere quelle linee

teoriche e didattiche che da tempo animano le scelte progettuali intraprese dai vari ordini di

scuola del Comprensivo e che hanno portato a riprogrammare l’apprendimento nell’ottica

dell’unitarietà e della verticalità.

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31

2.2 L’individuazione delle difficoltà:

gli alunni con Bisogni Educativi speciali

Sempre più numerosi sono gli studenti che presentano bisogni educativi speciali con

difficoltà di apprendimento, di sviluppo, di abilità e di competenze, con disturbi del

comportamento stabili o temporanei; essi richiedono strategie di intervento

individualizzato e personalizzato nonché adattamenti al contesto scolastico.

Ogni persona, infatti, nel corso della propria vita, può essere portatrice di bisogni specifici

o di limitazioni temporanee che implichino di volta in volta modelli flessibili, soggetti a

revisione. Includere vuol dire riconoscere e valorizzare le differenze; vuol dire superare gli

ostacoli che emarginano il diverso; vuol dire puntare sulla partecipazione di tutti e su una

didattica per tutti.

Protagonisti dell’inclusione sono, dunque, i docenti, che devono osservare e cogliere i

segnali di disagio; le famiglie, che devono porre fiducia in una scuola competente che

affermi il ruolo centrale dello studente e nello stesso tempo valorizzi le diversità

considerandole una risorsa per tutta la comunità scolastica.

Alla specificità individuale la scuola è chiamata a rispondere con interventi e competenze

didattiche e pedagogiche diversificate ma integrate tra loro, capaci di coinvolgere l’intero

contesto scolastico, le famiglie e le risorse presenti sul territorio.

Allegati Curriculo Verticale Allegato fuori testo;

Piano di Inclusività Allegato fuori testo.

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Capitolo 3 CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO

AREA 3

3.1 Percorsi di continuità verticale

PREMESSA:

Il progetto "continuità” nasce dall'esigenza di costruire percorsi didattici basati

sull’individuazione e la condivisione di obiettivi per favorire una graduale passaggio di ciclo

scolastico al fine di rendere meno brusco l’approccio con il nuovo percorso da

intraprendere.

Il passaggio tra i diversi ordini di scuola rappresenta per lo studente un momento delicato

attorno al quale si concentrano pensieri, paure e interrogativi. Pertanto diventa

fondamentale la condivisione di un progetto unitario, che riconosca ad ogni alunno il diritto

ad un percorso in continuità nei tre ordini di scuola che il nostro Istituto rappresenta.

FINALITA'

Garantire all'alunno un processo di crescita unitario, organico e completo nei tre

ordini di scuola;

Prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico.

OBIETTIVI:

Mettere gli alunni nelle condizioni ideali di iniziare con serenità il futuro percorso

scolastico;

Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed

educativa;

Promuovere l'integrazione degli alunni di culture diverse, degli alunni diversamente

abili e degli alunni con disagi sociali;

Proporre e sviluppare attività comuni e condivise dagli insegnanti dei diversi ordini

di scuola.

Sviluppare attività individuali e di gruppo

PARTECIPANTI E DESTINATARI:

Alunni e insegnanti delle classi prime, quarte e quinte della scuola Primaria.

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33

Alunni e insegnanti delle classi prime della scuola secondaria.

Alunni e docenti dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia.

SPAZI:

Aule

Palestra

Laboratori

Atrio della scuola

Cortile

TEMPI:

Da novembre a maggio

CONTINUITA’ INFANZIA/PRIMARIA

Durante l’anno scolastico sono previsti incontri tra i bambini delle classi della scuola

primaria e i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, i quali visiteranno “i luoghi”

della scuola primaria.

I primi incontri saranno avverranno con le classi prime nel periodo novembre/dicembre e le

attività saranno incentrate sul tema autunnale e ambientale. Le attività saranno

diversificate a secondo dei gruppi e nelle modalità d’intervento concordate dai docenti nel

corso dell’anno.

Nel periodo marzo/aprile gli incontri degli alunni della scuola dell’infanzia cinquenni

avverranno con gli alunni delle classi quarte che diventeranno loro “tutor” nel prossimo

anno scolastico.

Sarà organizzata una “caccia al tesoro” nei luoghi della scuola per scoprirne gli ambienti,

alla ricerca di oggetti e indizi, anche attraverso giochi con l’utilizzo dei 5 sensi. Le attività,

funzionali al tema scelto per l’Unità di Apprendimento che sarà sviluppata durante tutto

l’anno scolastico che ha per tema “S.O.S. PIANETA TERRA”, saranno finalizzate alla tutela

dell’ambiente ed in particolare verteranno sull’emergenza rifiuti, al fine di sviluppare nei

bambini una consapevolezza attiva verso la conservazione e il rispetto dell’ambiente

nell’ottica di garantire per loro stessi un futuro migliore.

A conclusione del percorso sarà prevista una merenda condivisa a base di frutta da

consumare in cortile o in altro luogo della scuola.

CONTINUITA’ PRIMARIA/SECONDARIA

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Per la continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, verranno

effettuate anche visite guidate dei ragazzi delle classi quinte alla scuola secondaria di 1°

grado, al fine di far conoscere il funzionamento del nuovo corso di studi e di orientare i

ragazzi nella loro scelta futura. Durante gli incontri agli allievi, dopo una visita all’edificio

scolastico e una breve illustrazione dell’offerta didattica della scuola sarà data la possibilità

di partecipare in prima persona alle attività che si svolgono nelle classi e nei vari laboratori.

Saranno attivati percorsi laboratoriali di teatro e di lettura durante l’anno scolastico i cui

temi saranno concordati dai docenti interessati.

Gli alunni delle classi quinte saranno avviati allo strumento musicale dai docenti di

strumento della scuola secondaria di primo grado e coinvolti nella preparazione di uno

spettacolo di Natale.

OPEN DAY

Saranno programmate giornate di "OPEN DAY” rivolte agli alunni delle classi quinte e ai

bambini che si iscriveranno alla scuola primaria. In queste giornate, la scuola sarà aperta al

territorio e offrirà l’opportunità di far visitare agli alunni stessi e ai loro genitori, i vari plessi

per conoscere la realtà scolastica e le proposte educative e formative dell’Istituto.

Per l’occasione sarà allestita una mostra/mercato con manufatti degli alunni di ogni classe;

si organizzeranno, in con la collaborazione di alunni “tutor” della scuola Primaria, banchetti

di attività grafico-pittoriche-manipolative e giochi finalizzati alla socializzazione e alla

cooperazione allo scopo di costruire aspettative positive verso l'ingresso della scuola

primaria, curiosità verso la nuova scuola e i compagni che incontreranno

Per la scuola dell’infanzia si proporranno attività didattiche dimostrative in classe.

Per la scuola Primaria si organizzeranno attività laboratoriali dimostrative rivolte ai futuri

alunni.

Per la scuola secondaria, si organizzeranno mini-laboratori e si proporranno lezioni

interattive con la LIM. I docenti dell'indirizzo musicale presenteranno lezioni-concerto e gli

alunni delle classi terze accompagneranno i giovani ospiti e i loro genitori a visitare i locali

della scuola.

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3.2 La formazione delle classi

Al fine di formare delle classi equilibrate, si rende necessario acquisire preventivamente

delle informazioni sui livelli di apprendimento raggiunti dagli allievi nonché’ sul loro grado di

socializzazione. Pertanto si chiederà ai docenti delle classi in uscita di redigere delle

schede di profilo cognitivo e relazionale. Saranno concordati degli incontri tra le nostre

Funzioni Strumentali dell’area della continuità e dell’orientamento e i docenti delle scuole di

provenienza. I criteri per la formazione delle classi sono i seguenti:

Per la scuola dell’Infanzia:

sezioni quanto più omogenee possibile per fascia d’età’, con numero equilibrato, nei limiti

del possibile di maschi e femmine e rispetto delle richieste del tempo scuola.

Per la scuola Primaria e Secondaria i criteri proposti sono:

equa distribuzione delle fasce di livello;

equa distribuzione delle problematiche: difficolta cognitive, difficoltà

comportamentali, difficoltà emotive relazionali.

Nei limiti del possibile, si terranno in considerazione le scelte reciproche (previa

consultazione dei docenti di provenienza)

Per la scuola secondaria, se richiesto, si procederà all’assegnazione dell’alunno al corso

frequentato da un fratello nell’anno precedente e si terrà conto della scelta della II lingua

comunitaria effettuata in sede di iscrizioni. Laddove per il corso di lingua spagnola

risultasse un esubero di richieste rispetto alla disponibilità di posti, si procederà con un

regolare sorteggio. Gli alunni iscritti, dopo una prova di controllo della predisposizione, al

corso ad indirizzo musicale, saranno assegnati ad un’unica sezione.

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3.3 La valutazione degli alunni

Alla scuola spetta il compito della valutazione degli alunni per monitorare i processi di

insegnamento-apprendimento, per ridefinire obiettivi, tempi e metodologie della

programmazione e per approntare idonei interventi di recupero, di sostegno a favore di

tutti gli iscritti – in particolare per gli stranieri e gli alunni BES.

La valutazione, infatti, rappresenta una dimensione importante dell’insegnamento perché

incide notevolmente sulla formazione della persona, contribuisce a determinare la

costruzione dell’identità nei ragazzi, può far crescere la fiducia in sé quale presupposto

della realizzazione e della riuscita nella scuola e nella vita. Gestire bene la valutazione è

fattore di qualità dell’insegnante e della sua stessa azione educativa e didattica. Per fare

ciò e necessario prima di tutto avere presenti le diverse funzioni da assegnare alla

valutazione e perseguirle in equilibrio senza sbilanciamenti verso l’una o l’altra.

Per consentire agli insegnanti l’acquisizione di sufficienti elementi di valutazione, il

collegio ha optato per la suddivisione dell’attività didattica in due quadrimestri, come

avviene per legge nella scuola primaria.

La scuola si propone due modelli di valutazione: la valutazione formativa e la valutazione

sommativa.

Con la valutazione formativa, l’alunno prende atto del suo processo di apprendimento e,

nei casi in cui gli obiettivi prefissati non siano stati raggiunti, riformula il proprio percorso

con l’aiuto dei docenti che modificano, a loro volta, la qualità e l’impostazione dell’azione

didattica, ricorrendo ad altre strategie, ritenute più idonee ed efficaci in quel determinato

contesto per quel determinato alunno. In sostanza l’alunno rileva, da un lato, i progressi o

i regressi rispetto alla situazione precedente e, per l’altro verso, se l’obiettivo non è stato

conseguito, impara a percorrere nuove strade, più rispondenti al proprio stile di

apprendimento, per conseguire il massimo risultato e, in ogni caso, acquisire livelli di

conoscenza, abilità e competenza irrinunciabili su cui poter costruire e sviluppare ulteriori

processi formativi.

La valutazione sommativa, invece, è la registrazione obiettiva, “esterna” degli

apprendimenti; viene attuata ricorrendo a strumenti di verifica che ignorano gli aspetti

soggettivi e personali di una prestazione per isolare solo le conoscenze e le abilità

raggiunte, che sono testate somministrando essenzialmente prove chiuse o semichiuse.

Quest’ultima valutazione è utilizzata in modo particolare a conclusione dei quadrimestri,

nonché nel corso degli esami finali. Per la valutazione (quadrimestrale e finale) si tiene

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conto della crescita globale dell’alunno dal punto di vista personale (psicologico –

comportamentale e relazionale) e dal punto di vista cognitivo (capacità, comprensione,

conoscenze). Le aree di rilevazione delle conoscenze e abilità acquisite sono quelle

riferite alle discipline e al comportamento.

Costituiscono oggetto della valutazione periodica ed annuale:

1. Gli apprendimenti: i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/abilità

individuate negli obiettivi formativi formulati dai docenti per le diverse

unità di apprendimento elaborati dall’équipe dei docenti secondo le

Indicazioni Nazionali del MIUR.

2. Il comportamento dell’alunno: viene considerato in ordine al grado di

interesse e alle modalità di partecipazione alla comunità educativa della

classe e della scuola, all’impegno, alla capacità di relazione con gli altri.

In sintesi ciascuna sezione di scuola dell’infanzia, classe di scuola primaria e secondaria

di primo grado individua gli strumenti di verifica più idonei alla rilevazione della situazione

iniziale, intermedia e finale di ciascun alunno, alla verifica e valutazione dei percorsi

didattici, tenendo presenti:

Livello iniziale di ogni alunno

Sviluppo delle competenze e delle abilità a livello individuale

Sviluppo delle competenze e delle abilità medie del gruppo.

Competenze intermedie di ciascun alunno.

LE PROVE DI VERIFICA

L’Istituto ha individuato nel corso dell’anno scolastico tre momenti di verifica

1. una verifica di ingresso che avviene all’inizio dell’anno scolastico per ogni

classe attraverso un’indagine conoscitiva della realtà del bambino/ragazzo e dei

suoi prerequisiti;

2. una verifica intermedia alla fine del primo quadrimestre

3. Verifica finale al termine dell’anno scolastico

In aggiunta il docente in autonomia, nelle modalità e nei tempi da lui stabiliti, può avvalersi

di:

osservazioni (sistematiche, continue, formative);

prove oggettive di profitto (prove “chiuse” come schede, test, materiale strutturato,

ecc. e prove “aperte” come conversazioni, drammatizzazioni, espressioni grafico-

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pittoriche, ecc.), per rilevare i cambiamenti rispetto agli obiettivi da raggiungere e i

risultati degli interventi di recupero, di consolidamento e potenziamento.

Al termine di ogni ciclo di istruzione, nel passaggio al grado successivo (classe quinta di

Scuola Primaria e classe terza della Scuola Secondaria di primo grado) viene rilasciata

una certificazione delle competenze acquisite.

Il documento di certificazione delle competenze, insieme con il documento di

valutazione, segue il percorso dell’alunno e fornisce informazioni utili, poiché descrive i

risultati del processo formativo, quinquennale e triennale.

I criteri di attribuzione voti Bracco (Infanzia, primaria, secondaria I grado) + voti

comportamento possono essere rilevati dagli allegati presenti all’interno del curricolo

verticale.

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3.4 L’esame finale

La valutazione riguarda lo sviluppo complessivo dell’alunno in connessione con gli

obiettivi formativi individuati; tiene conto, inoltre, degli alunni con disturbi specifici

dell’apprendimento e degli alunni con disabilità.

Le valutazioni periodiche e annuali disciplinari e comportamentali, si esprimono in decimi.

I criteri terranno conto:

Influenze socio – familiari

Analisi dei progressi compiuti dall’alunno rispetto al livello di partenza, alle abilità

di base, al ritmo di apprendimento, al raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

Grado di socializzazione e di responsabilità, del comportamento nel lavoro

individuale e/o di gruppo;

Grado di maturità raggiunto;

Apprendimento dei contenuti;

Sviluppo delle abilità;

Assiduità alla frequenza;

Interesse a partecipare alla vita di classe e al gruppo di lavoro;

Motivazione al mondo scolastico;

Comportamento nel contesto sociale della classe;

Impegno.

CRITERI PER LE PROVE SCRITTE DELL’ESAME DI STATO

Le prove scritte dell’esame saranno valutate in decimi secondo i descrittori e gli indicatori

condivisi di seguito esplicitati.

Italiano

aderenza alla traccia e coerenza logica

Esposizione degli argomenti

Correttezza ortografica e sintattica

Lingue straniere

Comprensione e produzione

Conoscenza ed uso delle funzioni e strutture grammaticali e sintattiche

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Matematica

Svolgimento

Presentazione dell’elaborato

Conoscenze di regole e proprietà

Il colloquio

Il colloquio sarà volto ad accertare il livello di conoscenza acquisito, il processo di

maturazione personale e senso di responsabilità rispetto alla sua situazione di partenza e

alle sue capacità cognitive.

Relativamente alle prove scritte d’esame, il Consiglio di classe ha deciso che queste

verteranno sui contenuti affrontati durante l’anno scolastico.

Inoltre, considerato che sia i programmi, sia i criteri di scuola media si propongono di

offrire opportunità di applicazione delle capacità acquisite che superino l’ambito delle

singole discipline, per alcune discipline sono stati articolati percorsi tematici attorno ad un

nucleo portante; tali percorsi hanno lo scopo di consentire agli alunni di collegare un

insieme di conoscenze. Gli alunni potranno proporre mappe concettuali, grafici,

illustrazioni da commentare, un testo da leggere e comprendere, un documento storico,

un’opera d’arte da esaminare insieme, una semplice situazione scientifico-sperimentale

da descrivere, un elaborato, una ricerca, un lavoro o un’esperienza da esporre.

Per gli alunni iscritti all’indirizzo musicale sono previste, durante il colloquio orale, una

prova pratica di strumento e delle domande di teoria musicale.

Potranno essere presi in considerazione gli elaborati scritti, in particolare per coloro che

hanno svolto la prova ad un livello inferiore alle loro effettive capacità per consentire loro

di auto correggersi evidenziando le loro reali conoscenze.

Gli alunni più preparati potranno dimostrare durante il colloquio la propria capacità di

rielaborazione personale delle conoscenze acquisite e di sapere operare collegamenti e

riferimenti tra le varie discipline.

Per gli alunni più deboli, con problemi di esposizione e di rielaborazione dei contenuti, si

pensa di orientare la prova su argomenti a loro congeniali preparati eventualmente con il

contributo delle varie discipline, in modo da far emergere i progressi conseguiti dell’allievo

nel corso del triennio.

In particolare per gli alunni che hanno effettive difficoltà di apprendimento e una

preparazione di base molto scarsa e lacunosa, si è pensato di partire con un argomento a

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scelta per poi passare a collegamenti facili che dimostreranno il percorso che questi

ragazzi hanno realizzato.

Si ricorda, dunque, che gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento possono

avvalersi della legge 170/2010, art.7, comma 2 e successive disposizioni per l’anno

scolastico 2016/ 2017. Tali disposizioni prevedono che per l’esame di Stato, a chiusura

del primo ciclo di scuola secondaria di I grado, l’alunno può avvalersi per l’esame scritto di

tutte le misure compensative, dispensative e di tempi aggiuntivi.

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3.5 Orientamento per il proseguimento degli studi e monitoraggio a

distanza

In ottemperanza al nuovo decreto ministeriale i vari ordini di scuola devono contribuire a

realizzare la continuità del processo educativo, mediante forme di raccordo pedagogico,

curricolare ed organizzativo; anche il nostro Istituto Comprensivo, sulla base di positive

esperienze avute negli ultimi anni, ha ideato un progetto educativo che coinvolge la

continuità fra i tre ordini di scuola.

Il progetto continuità nasce, pertanto, dall’ esigenza di garantire all’ alunno un percorso

formativo organico e completo. La condivisione del progetto tra i tre ordini di scuola

(infanzia- primaria- secondaria I grado) consente di facilitare il passaggio da un istituto

all’altro, in quanto esso è un momento importante ma pieno di incertezze, novità ed

impegni sia scolastici che extrascolastici.

Il progetto mira a supportare l’alunno nell’ approccio con la nuova scuola, mettendolo a

contatto con gli ambienti fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo

di lavoro sempre più proficuo.

Valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le

caratteristiche proprie dell’età evolutiva dell’allievo, verranno promosse attività che

stimolino il desiderio di apprendimento.

OBIETTIVI GENERALI

Semplificare il passaggio graduale da un ordine di scuola all’altro

Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed educativa

Promuovere la conoscenza reciproca e relazionale fra gli alunni dei vari ordini di

scuola

Proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare

FINALITA’

Favorire un rapporto di continuità metodologica e didattica

Consentire agli alunni di conoscere, in modo graduale, l’ambiente della scuola

dell’ordine successivo

Promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà

Realizzare fra i docenti uno scambio di informazioni utili alla conoscenza degli

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alunni sotto l’aspetto cognitivo e metacognitivo e i percorsi didattici da loro effettuati

Per favorire il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria, gli alunni saranno

coinvolti nelle attività didattiche della scuola media in orario antimeridiano attraverso

progetti comuni di carattere sportivo e ludico o anche attraverso attività laboratoriali delle

discipline di base. Anche le giornate previste di OPEN DAY saranno utili per favorire la

conoscenza dei nuovi ambienti, dei nuovi docenti, dei nuovi compagni.

ORIENTAMENTO

“Scegliere il futuro” è il vero progetto di orientamento e tutte le attività e le metodologie

devono tendere a valorizzare le attitudini degli alunni; ad esso contribuiscono tutti i

docenti, soprattutto quelli che hanno seguito gli allievi in tutto il triennio.

OBIETTIVI GENERALI

Finalità dell’attività di orientamento è l’acquisizione della capacità di compiere scelte

autonome consapevoli e razionali da parte dei singoli alunni per valorizzare al massimo

le attitudini e le potenzialità di ciascuno. In tal senso gli obiettivi che si intendono

perseguire vanno ricondotti a quattro aree:

La conoscenza di sé

La conoscenza dei diversi percorsi scolastici e le prospettive di lavoro legati ad essi

La conoscenza del territorio, con particolare riguardo alle offerte formative ed

occupazionali, alle tradizioni locali nei vari settori produttivi, ai rapporti fra attività

economica e territorio

La conoscenza del mondo del lavoro nei suoi aspetti principali

FINALITA’

Il progetto di Orientamento si propone le seguenti finalità:

Sostenere la formazione dell’identità personale e l’autostima

Educare alla scelta favorendo comportamenti improntati alla progettualità

Sviluppare competenze strategiche in relazione alla gestione del sapere

Sviluppare competenze strategiche in relazione alla gestione del sapere

E’ appena il caso di ricordare che concorrono alle attività di Orientamento, in modo

trasversale, tutti quei progetti ed interventi adottati a scuola che aiutano a sviluppare la

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conoscenza di sé, la consapevolezza di un percorso di crescita e che richiedono una

pluralità di risorse umane. I docenti di tutte le discipline contribuiscono in maniera

significativa a tale finalità. Questionari e test comuni verranno somministrati nel corso

dell’anno, prima delle iscrizioni, per fornire utili informazioni sulle scelte future.

Uno sportello fisso di Orientamento (1h settimanale) fornirà chiarimenti e materiale

informativo. Visite ed incontri con le scuole del territorio sono di solito previste nel primo

quadrimestre mentre a gennaio saranno accolti i referenti dell’orientamento degli Istituti

Secondari di II grado del territorio e quelli più richiesti che, in quell’ occasione

incontreranno alunni e genitori del nostro istituto per avere ulteriori chiarimenti sulle scelte

future.

Saranno, inoltre, monitorati nei limiti del possibile, i risultati conseguiti nel primo

quadrimestre da un gruppo campione di nostri ex alunni soprattutto nelle discipline nelle

quali sono state evidenziate delle criticità.

Allegati I modelli di iscrizione (agli Atti della scuola); Il modello di pagella (agli Atti della scuola); Il certificato delle competenze (agli Atti della scuola).

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Capitolo 4 I PROGETTI

AREE 1, 4, 5 e 6

La parola progetto assume significati diversi se riferita ad una azione o ad un oggetto

materiale. In entrambi i casi il progetto ha bisogno di una ideazione che precede l’azione o

la costruzione dell’oggetto o dell’evento. Azione e costruzione hanno in comune il fatto di

compiersi in un tempo, e sono entrambe conseguenza della progettazione e della

ideazione: azione di pensiero senza spazio e senza tempo che si manifesta con

immediatezza, creatività ed intuizione.

Ogni progetto, nella sua eseguibilità ha bisogno di un programma che ne definisce i tempi e

gli spazi di attuazione. Parte da un’analisi che contiene i presupposti e ne immagina i

risultati. A questo scopo la progettualità dell’Istituto individua i traguardi di sviluppo delle

competenze da perseguire a livello disciplinare e interdisciplinare e gli obiettivi di

apprendimento.

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4.1 Le Metodologie

Le metodologie dell'Istituto Bracco sono incentrate su scelte condivise finalizzate al

miglioramento della rapporto insegnamento - apprendimento. Gli interventi metodologici

sono calibrati ai bisogni educativi e formativi degli alunni, nel pieno rispetto e con la dovuta

valorizzazione delle conoscenze, degli interessi e degli stili cognitivi dei discenti. I docenti

mettono in atto tutte le strategie necessarie affinché gli studenti possano migliorare la

propria autostima e la fiducia in se stessi, a saper collaborare, a saper esprimere e gestire

le proprie emozioni. I docenti si impegnano nel creare le condizioni adatte affinché gli

alunni possano collaborare con gli altri, sia con il docente stesso che con i compagni.

Compito precipuo del Docente è quello di insegnare tenendo in debito conto lo stile di

apprendimento di ciascun allievo, ponendo delle domande sulle questioni in oggetto e

sviluppando la coscienza dell’autovalutazione negli studenti.

Le scelte metodologiche saranno, oltremodo, calibrate alle necessità degli alunni distinti

per fasce di età, per gruppi classe, per gruppi di interclasse, per gruppi di istituto (continuità

orizzontale e verticale).

Metodologie e Strumenti adottati dai Docenti:

La lezione frontale

L'apprendimento cooperativo

L'apprendimento per scoperta

L'apprendimento per ricerca- azione

Classi aperte

Gioco di ruoli

Il lavoro di gruppo

Mappe concettuali

Lo studio di casi

Problem-solving

Coding e pensiero computazionale

Laboratori creativi

L'apprendimento attraverso l'utilizzo di mediatori didattici nonché con hardware e

software specifici.

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Il metodo educativo adottato dai Docenti della Scuola dell'Infanzia è incentrato soprattutto

su:

l'osservazione del gruppo sezione, del gruppo piccolo e del singolo bambino

il gioco, risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni

l'esportazione e la ricerca, per stimolare la curiosità e l'atteggiamento critico nei

bambini

la narrazione e la drammatizzazione

classi aperte: attività di intersezione per piccoli e grandi gruppi

il laboratorio

Il metodo educativo adottato dai Docenti della Scuola Primaria e dai Docenti della Scuola

secondaria di secondo grado è incentrato soprattutto su:

analisi dei prerequisiti, delle conoscenze e delle abilità pregresse attuando

metodologie condivise (osservazione della realtà della classe e dei ritmi

d’apprendimento dei singoli alunni per programmare obiettivi didattici a medio e

lungo termine)

incoraggiare i rapporti di collaborazione interpersonale fra alunni e docenti

ricorrere frequentemente alla metodologia della comunicazione, nelle varie forme

possibili: iconica (disegni, immagini, audiovisivi), verbale (lezioni espositive, letture,

conversazioni, discussioni), grafica (relazioni, test liberi, composizioni,

rielaborazioni, interpretazioni); digitale e multimediale

favorire il rafforzamento delle capacità di astrazione e di sintesi, attraverso una

metodologia di tipo sistematico induttivo-deduttivo

avviare gli alunni alla conoscenza dei fondamenti delle singole discipline;

adottare la metodologia della ricerca, tenendo conto delle reali situazioni delle

singole classi, del livello culturale dei ragazzi e della effettiva disponibilità dei mezzi

necessari

Strategie didattiche

Lavori individuali e di gruppo, guidati e non

Interventi individualizzati

Esercizi differenziati

Ricerche guidate

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Attività progettuali

Attività di recupero, consolidamento e sviluppo

Iniziative di sostegno

Visite e viaggi d’istruzione

Interventi di esperti su specifici argomenti

Partecipazione a cineforum, spettacoli teatrali, manifestazioni sportive, concorsi

Attività laboratoriali

Strumenti didattici

Giochi, didattici e non

Libri di testo e libri integrativi

Sussidi audiovisivi

Materiale didattico strutturato, tecnico, artistico, musicale, sportivo, informatico

Strumenti e attrezzature presenti nei vari laboratori

Biblioteca di classe, di Istituto.

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4.2 Le Programmazioni dei Dipartimenti

La programmazione didattica è una delle attività fondamentali dell’attività scolastica

triennale come recita l’art.2 della legislazione vigente in cui tale attività viene finalizzata al

potenziamento dei saperi e della competenze ed all'apertura della comunità scolastica al

territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Essa rappresenta

uno strumento fondamentale per il compimento dell’azione didattica per il progresso del

sistema scolastico secondo le Indicazioni Nazionali 2012.

Nella scuola secondaria di primo grado la programmazione disciplinare per classi parallele

è redatta dai dipartimenti suddivisi per materie di insegnamento:

1. Italiano, Storia, Geografia e Potenziamento - Materie Letterarie; 2. Lingua Inglese; 3. Seconda Lingua Comunitaria: Francese e Spagnolo; 4. Matematica e Scienze; 5. Tecnologia; 6. Arte ed Immagine; 7. Musica; 8. Scienze Motorie; 9. Religione 10. Strumento musicale.

I Dipartimenti si riuniscono prima dell’inizio delle lezioni ed hanno il compito di redigere Le

Programmazioni didattiche annuali puntualizzando:

1. Strumenti attivati per individuare la situazione di partenza; 2. Modalità e strumenti di rilevazione delle risorse e dei bisogni degli alunni; 3. Divisione in fasce di livello; 4. Obiettivi e competenze; 5. Competenze trasversali; 6. Unità di apprendimento per nuclei tematici e traguardi; 7. Laboratori; 8. Procedimenti personalizzati di recupero, consolidamento e potenziamento; 9. Metodi e Strumenti; 10. Verifiche e Monitoraggi 11. Criteri di Valutazione 12. Rapporti con le famiglie. I Dipartimenti sono stati ulteriormente raggruppati in quattro aree interdisciplinari:

1. Italiano, storia e geografia e potenziamento materie letterarie; Arte ed Immagine e Religione;

2. Lingua Inglese e Seconda Lingua comunitaria: Francese e Spagnolo; 3. Matematica e Scienze; Tecnologia e Scienze Motorie 4. Musica; Strumento musicale

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allo scopo di confrontare gli insegnamenti per affinità e divergenze e di redigere percorsi

didattici integrati.

Le riunioni, programmate dalla dirigenza nel Piano annuale delle attività funzionali, vengono

rivalutate annualmente alla luce degli aggiornamenti delle varie normative vigenti ed

arricchite da nuove esperienze didattiche nel caso di nuove formazioni dell’organico di

Istituto.

Le programmazioni dei dipartimenti vengono consegnate in cartaceo al coordinatore delle

aree interdipartimentali ed aggiornate sulla piattaforma del registro elettronico nella

Condivisione Documenti / Area Docenti.

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4.3 Le Programmazioni delle Classi

La programmazione didattica annuale nella Scuola dell’Infanzia verte sul curriculo verticale

organizzato in quattro macro-aree:

1. Area socio-affettiva; 2. Area psicomotoria; 3. Area cognitiva; 4. Area linguistico-espressiva.

L’obiettivo prioritario della programmazione della Scuola Primaria è quello di selezionare

saperi, metodi, contenuti come punti di riferimento per elaborare percorsi individualizzati,

per valorizzare le esperienze e le conoscenze di ciascun alunno, rispettando i diversi stili

cognitivi, favorendo l’esplorazione e la ricerca, stimolando la fantasia ed il pensiero

divergente, dando il congruo valore all’apprendimento cooperativo, al problem solving ed

alla didattica laboratoriale; questo per formare cittadini dell’Europa e del mondo

consapevoli, autonomi, responsabili e critici.

Nella Scuola Secondaria di Primo grado le programmazioni delle classi rappresentano una

applicazione di quanto stabilito per materia nei dipartimenti. Vengono inserite da ogni

docente sulla piattaforma Argo-scuola del registro elettronico nella Bacheca Classi del

menù Comunicazioni dell’area riservata Docenti con una settimana di anticipo rispetto alla

data di convocazione dei primi Consigli di Classe, in modo da consentire ai docenti

coordinatori la consultazione dei dati per ogni singola materia necessaria alla redazione

della Programmazione coordinata per classe.

La costituzione del gruppo- classe si costituisce o ricostituisce secondo la suddivisione in

fasce di livello ottenuta dalla somministrazione delle prove di ingresso concordate e

condivise univocamente nelle riunioni dei dipartimenti.

La suddivisione in fasce di livello per singola materia concorre in media alla costruzione del

profilo generale di ogni singolo alunno ed all’inserimento nel relativo livello della classe

nella programmazione coordinata redatta dal coordinatore di classe sulla base dei profili

descritti dall’osservazione di ogni singolo docente del Consiglio di Classe. Esso costituisce

il primo passo per la costruzione triennale dell’orientamento dell’alunno secondo le attitudini

rilevate e le competenze maturate.

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4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

L’Istituto Comprensivo “Roberto Bracco”, col fine di potenziare i processi di

insegnamento/apprendimento migliorando la qualità del servizio offerto alla propria utenza,

promuove iniziative formative alternative integrando nella didattica quotidiana con attività

laboratoriali e progetti di vario tipo, che consentano l’utilizzo delle differenti risorse

economiche disponibili, in maniera più sinergica ed efficace.

Si distinguono di seguito i seguenti Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa, studiati

e calendarizzati tra loro in maniera integrata, per offrire ai bambini/ragazzi e alle loro

famiglie una qualificazione del Tempo Scuola e una estensione delle iniziative nell’ arco

dell’anno:

1) Progetti Curricolari di Arricchimento dell’Offerta Formativa compresi nel Curricolo

2) Progetti Curricolari di Arricchimento dell’Offerta Formativa a carico delle Famiglie

Denominazione del Progetto PROGETTO MADRELINGUA

a cura di S. Peter per progetto curricolare e Accademia delle Lingue in orario extracurricolare

Docenti referenti G. Piscopo, F. Orofino, e per la Scuola dell’ Infanzia e della Primaria M. De Luca

Destinatari e

Numero di partecipanti Coinvolge varie classi della scuola Primaria, Secondaria e dell’Infanzia. Tutti gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria. Solo per la Scuola dell’Infanzia è prevista un’ organizzazione in gruppi misti di alunni di 5 anni.

Eventuale suddivisione alunni Il progetto si svolgerà in classe con il docente di inglese

(che avrà la funzione di tutor) e l’esperto madrelingua che condurrà la lezione.

Durata 20 ore, un’ora alla settimana in orario curricolare

Obiettivi Arricchire l’offerta formativa rafforzando la fondamentale competenza di comunicazione in lingua inglese con l’ausilio di docenti madrelingua.

Contenuti Il corso è finalizzato ad arricchire l’offerta formativa

introducendo nell’ambito del programma curricolare d’inglese, la conversazione col docente madrelingua.

Costi Ogni alunno dovrà versare 28.00 euro.

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Denominazione del Progetto PROGETTO QUADRIFOGLIO

Docente referente A. Fedele Scuola Secondaria A. Sica Scuola Primaria

Docenti coinvolti Scafidi, Silvestri, Buiano; Sarracino, Sica, Iacovitti; Costa ( Scuola Primaria); prof.sse Di Ieso, Rainone, Ragucci, Cieri, Martone.

Destinatari e

Numero di partecipanti Gli alunni delle 4 classi seconde e delle 3 terze della Scuola Primaria; classi seconde della scuola secondaria di I grado.

Eventuale suddivisione alunni Il progetto si svolgerà in classe con i docenti e gli esperti dell’ASL Napoli1, Centro promozione alla salute (Ex Ospedale Frullone).

Durata Da novembre a maggio.

Numero di incontri Da novembre a marzo gli insegnanti realizzeranno

percorsi educativi sui seguenti argomenti: educazione alimentare, prevenzione del tabagismo, promozione dell’attività fisica. Da marzo a maggio interverranno gli esperti nelle classi partecipanti secondo un calendario da concordare.

Obiettivi e Contenuti Il corso è finalizzato ad approfondire con gli alunni le

conoscenze relative all’educazione alla salute, alla promozione dell’attività fisica, all’educazione alimentare e alla prevenzione del tabagismo in ambito scolastico.

Verifica/Valutazioni A discrezione dei docenti coinvolti (es. produzione di

elaborati, colloquio orale, approfondimenti personali, partecipazione alla manifestazione finale che coinvolge tutte le scuole napoletane partecipanti al progetto, con il patrocinio del Comune di Napoli)

Spazi Aula, laboratorio informatico, aula docenti (nel caso di

incontri con l’esperto che coinvolgano più classi contemporaneamente).

Materiali di facile consumo dispense fornite dagli esperti, libri di testo, computer,

LIM

Costi Progetto interamente gratuito.

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Denominazione del Progetto

LE SCUOLE ADOTTANO I MONUMENTI DELLA

NOSTRA ITALIA

Docente referente A. Fedele e M De Luca

Destinatari e Numero di partecipanti

E’ effettuata da tutto l’Istituto.

Durata L’adozione ha durata triennale (novembre 2015/ottobre

2018)

Motivazioni La scuola adotta un monumento, nato a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, è un progetto di educazione permanente al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell'ambiente. Il progetto muove dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l'affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Cosa significa nuova consapevolezza? Significa imparare a riconoscere i beni culturali come emergenze monumentali e insieme manufatti antropologici, radicati nel tessuto culturale e sociale di una comunità, segno forte della sua identità e, al tempo stesso, veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione. La scuola adotta un monumento si inserisce in tale prospettiva formativa indicando, quale strumento privilegiato per l'acquisizione delle proprie radici culturali e di atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro, la conoscenza del bene culturale: "adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all'oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione."

Obiettivi Promuovere nei giovani studenti la conoscenza del proprio territorio con le sue bellezze storico artistiche. Sensibilizzare gli studenti sul tema dell’importanza della tutela e conservazione dei beni culturali; considerare il “monumento” una testimonianza della storia, della cultura, delle tradizioni di un territorio, nello specifico del nostro territorio napoletano. Accrescere negli studenti il sentimento di appartenenza, di solidarietà, di condivisione.

Contenuti La storia del monumento Certosa di San Martino, la

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storia del presepe, le caratteristiche del manufatto artigianale, la musica sacra napoletana legata al Natale, l’arte presepiale. Il Presepe nella tradizione napoletana moderna: San Gregorio Armeno.

Metodologia Lezione interattiva, uscite didattiche, visite guidate presso il museo.

Verifica/Valutazioni La partecipazione delle classi quinte della Scuola Primaria al maggio dei monumenti.

Spazi Scuola; Certosa e Museo di San Martino, San Gregorio Armeno.

Costi Costo dei pullman per il trasporto alla Certosa.

Denominazione del Progetto

MENTORE: UN ADULTO PER AMICO

Docente referente M. Monaco

Destinatari e Numero di partecipanti

Tutti gli alunni della Scuola Secondaria

Durata Tutto l’anno scolastico.

Motivazioni Il Mentoring è una metodologia adottata per la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica ma viene utilizzata anche per affrontare le problematiche legate all’età adolescenziale e preadolescenziale, in particolare la scarsa autostima, l’assenza di fiducia nelle proprie capacità di apprendimento, insoddisfazioni e malesseri che talora sembrano non avere una causa evidente. Si tratta di un aiuto basato su uno scambio relazionale tra adulto e allievo, all’interno dell’ambito scolastico, che ha come obiettivo l’instaurarsi di un rapporto d’amicizia e di fiducia reciproca che rafforzi gradualmente il senso di sicurezza e l’autostima del giovane.

Obiettivi Si tratta di un programma della Società Mentore Fondazione Umaniter che applica il “metodo del Mentore” inteso all’incremento dell’autostima e delle motivazioni all’impegno al fine di prevenire l’insuccesso scolastico e il successivo abbandono.

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Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto INCONTRI A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA’

Docente referente M. Monaco

Destinatari e Numero di partecipanti

Genitori degli alunni di tre classi della Scuola Secondaria.

Durata Quattro incontri da svolgersi durante l’anno scolastico.

Numero di incontri

Motivazioni /Obiettivi Nell’ambito delle attività di collaborazione tra Istituzione sanitaria (ASL NA 1, Distretto 26 - UOC di Psicologia Clinica) e Istituzione scolastica per la prevenzione del disagio in età infantile e adolescenziale, l’UOC propone un ciclo di quattro incontri che saranno tenuti dalla sua Dirigente responsabile, dott.ssa Vittoria Sardelli, sul tema dell’essere genitori nella complessità della società moderna.

Obiettivi Miglioramento della comunicazione con i figli e promozione dei fattori di protezione dal disagio e dai comportamenti a rischio.

Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto

PROGETTO LEGALITA’

Docente referente A. Fedele e M. De Luca

Destinatari e Numero di partecipanti

A seconda della tematica, saranno coinvolti bambini e ragazzi dell’età adatta all’argomento proposto.

Eventuale suddivisione alunni Le classi parteciperanno in un numero di tre o quattro

per volta; nella stessa mattinata si terranno uno, max due incontri con le forze dell’ordine.

Motivazioni Il progetto prevede incontri a scuola con le forze dell’ordine allo scopo di informare e sensibilizzare gli alunni su problematiche cogenti della nostra attualità: il pericolo dei fuochi d’artificio, la sicurezza stradale, la sicurezza in rete.

Contenuti e Obiettivi Il progetto prevede incontri a scuola con le forze dell’ordine allo scopo di informare e sensibilizzare gli alunni su problematiche cogenti della nostra attualità: il pericolo dei fuochi d’artificio, la sicurezza stradale, la sicurezza in rete.

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Spazi Aula dei professori del plesso Bracco.

Materiali Video e materiali informativi forniti dalle forze dell’ordine

Costi Gratuito

Denominazione del Progetto

PROGETTO AUSER: INCONTRI PIENI DI ENERGIA

Numero di incontri Tre incontri per classe ciascuno della durata di un’ora. I 3 incontri si terranno nel corso del mese di febbraio, dalle ore 9 alle ore 12 (un’ora per ogni classe per un totale di 3 ore per classe).

Motivazioni/Obiettivi Promuovere la conoscenza dell’importanza dell’energia, del risparmio energetico e dell’impatto della produzione dell’energia sull’ambiente per diffondere al contempo, tra gli studenti, la cultura del rispetto e della sostenibilità ambientale.

Contenuti L’ associazione di Volontariato “Auser Napoli Centro” svolgerà gratuitamente, come ogni anno, una serie di incontri con gli alunni delle classi quinte della scuola primaria in tutto il territorio cittadino per una prima alfabetizzazione sui molteplici aspetti dell’energia, del risparmio energetico, dell’ambiente, e del sicuro utilizzo dell’elettricità, per diffondere tra gli studenti una cultura rispettosa dell’ambiente.

Metodologia Lezione interattiva con l’ausilio delle TIC

Spazi Gli incontri si svolgeranno in classe in presenza della docente di scienze

Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto

POTENZIAMENTO DELL’EDUCAZIONE MUSICALE

NELLA SCUOLA PRIMARIA

Destinatari e Numero di partecipanti

Le classi quarte e quinte della scuola Primaria.

Durata Il progetto sarà avviato presumibilmente ad inizio del nuovo anno scolastico e proseguirà per il resto dell’anno nella misura di 2 ore settimanali in orario

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curricolare

Contenuti/Obiettivi Il progetto di potenziamento dell’educazione musicale nella scuola Primaria consiste in un percorso ludico-didattico basato sul gioco, diretto a promuovere il confronto, la cooperazione, e le capacità di sviluppare idee e progetti. Esso si realizza attraverso un percorso di apprendimento del linguaggio musicale, nel quale ciascun alunno possa sviluppare competenze musicali in proporzione ai propri bisogni e potenzialità, attraverso esperienze ludico espressive. La pratica musicale è dunque finalizzata a potenziare la socializzazione, la cooperazione e a stimolare la creatività di ciascun alunno.

Spazi Aule e palestra.

Denominazione del Progetto

PROGETTO PSICOMOTRICITA’

Docente referente A. Iaboni.

Destinatari e Numero di partecipanti

Tutti gli alunni di tre, quattro, cinque anni della Scuola dell’Infanzia.

Numero di incontri Circa 12 incontri.

Motivazioni /Obiettivi Lo sviluppo delle capacità motorie dei bambini attraverso attività psicomotorie ludiche globali e introduzione di giochi strutturati.

Metodologia In corso di definizione.

Spazi La palestra.

Costi In corso di definizione.

Denominazione del Progetto

PROGETTO MINIVOLLEY

Destinatari e Numero di partecipanti

Tutte le classi della scuola Secondaria di Primo Grado

Eventuale suddivisione alunni

Durata Da novembre a maggio, per un’ora a settimana

Motivazioni Conoscere e praticare uno sport di squadra come la pallavolo con l’ausilio di docenti esperti in compresenza col docente di Educazione Motoria. Educare al rispetto delle regole e al rispetto dell’avversario nel gioco di

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squadra.

Metodologia Lezione frontale e interattiva (fase della spiegazione delle regole del gioco); pratica sportiva in palestra.

Spazi Palestra.

Costi Gratuito.

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Denominazione del Progetto PROGETTO DI COUNSELING

Docente referente M.R. Cinicolo

Destinatari e Numero di partecipanti

I genitori e operatori scolastici dell’I.C Bracco

Obiettivi 1. Favorire una dimensione comunicativa funzionale al

recupero delle risorse e al fronteggi amento dei

problemi presenti nella relazione educativa

2. Fornire uno spazio di ascolto delle emozioni nel

rispetto delle esperienze di genitori, insegnanti, alunni.

3. Sostenere il benessere individuale come risorsa

fondante per la costruzione di relazione sane

Contenuti Il counseling è un intervento che restituisce valore

anche a coloro che, provati dai problemi, si sentono

impotenti e senza risorse. Sono previsti colloqui di

counseling ad orientamento sistemico-relazionale per la

presa in carico di individui, coppie e famiglie. In base

alla richiesta e alla necessità, si prevede un numero di

1 e/o 2 incontri con un counselor esperto

dell’Associazione Caraxe. Gli incontri saranno di 50

minuti ciascuno.

Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto

ALLESTIAMO AREE VERDI

NEGLI SPAZI SCOLASTICI

Docente referente Natacha Solange de Carvalho Fernandes, Melania Ospite, Enzo Bolano.

Destinatari e Numero di partecipanti

Tutti gli Utenti del Plesso Mons. Alfano: alunni, genitori, docenti.

Motivazioni Promuovere l’importanza dell’ambiente per diffonderne

il rispetto.

Obiettivi Il progetto promuove, attraverso attività didattiche mirate, l’importanza dell’ambiente al fine di diffonderne il rispetto e la cura.

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Spazi Le aiuole antistanti il plesso Alfano.

Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto ARTEVUTAMM

I BENI CULTURALI MI APPARTENGONO Docente referente A. Trezza e R.Iodice

Destinatari e Numero di partecipanti

Classi III sez. B, III sez. D, III sez. E; I sez. C, II sez A. Tutte le altre classi della Scuola Secondaria sono invitate ad approfondire le tematiche proposte con contributi personali.

Durata Da dicembre a maggio.

Obiettivi Adozione di un monumento. Il nostro istituto ha scelto di adottare Palazzo Reale e la Chiesa di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito.

Motivazioni L’adozione di un monumento ha lo scopo prioritario di far conoscere più approfonditamente agli alunni il nostro patrimonio storico artistico e di renderli consapevoli dell’immenso valore che esso possiede suscitando in essi il vivo desiderio di proteggerlo e tutelarlo.

Contenuti Nel trecentesimo anniversario della nascita del re Carlo III di Borbone (1716-2016), la Scuola Secondaria di Primo Grado ha aderito alla proposta di adozione di monumenti particolarmente rappresentativi per la storia del regno borbonico a Napoli e, in occasione della succitata ricorrenza, strettamente legati alla figura del re Carlo III. Palazzo Reale e Chiesa di San Francesco di Paola in Piazza del Plebiscito saranno pertanto oggetto di studio e di approfondimento da parte di diverse classi della scuola secondaria. Il progetto è suddiviso in tre fasi: la ricerca, intesa come primo momento di conoscenza del monumento, della sua storia e delle sue caratteristiche più essenziali; la visita guidata, che consentirà il contatto diretto con il Bene, una sua conoscenza concreta e approfondita e durante la quale gli alunni potranno raccogliere materiale fotografico e video che diventerà la risorsa più importante per il lavoro successivo; la terza ed ultima fase ovvero la realizzazione di un e-book contenente elaborati ed immagini foto e video che documentino la ricchezza storico-artistica del monumento.

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Metodologia Brain storming, ricerca autonoma e guidata soprattutto attraverso internet; lavoro di gruppo.

Verifica/Valutazioni Sarà valutato il processo finalizzato alla realizzazione del prodotto finale (l’e-book).

Spazi Aula, laboratorio informatico, spazi esterni (Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, Biblioteca Nazionale, chiesa di San Francesco di Paola)

Costi 3.00€ per la guida a Palazzo Reale e 3.00€ circa per i biglietti della Ferrovia Circumflegrea

Denominazione del Progetto

REPUBBLIC@SCUOLA

Docente referente S. Molfesi

Destinatari e

Numero di partecipanti Classe III sez. B della Scuola Secondaria

Durata Da dicembre a maggio.

Obiettivi Avvicinare gli studenti alla lettura dei quotidiani; sviluppare nei giovani l’interesse alla conoscenza degli eventi dell’attualità locale, nazionale ed internazionale.

Contenuti Partecipazione alle attività proposte dalla piattaforma on line Repubblic@scuola e cioè: lettura del quotidiano La Repubblica, stesura di articoli, compilazione di didascalie, produzione di disegni e foto originali, scrittura creativa, partecipazione a concorsi.

Metodologia Brain storming, ricerca autonoma e guidata soprattutto attraverso internet; lavoro di gruppo.

Verifica/Valutazioni Saranno valutati il processo e il prodotto finale

Spazi Aula, laboratorio informatico

Costi Gratuito

Denominazione del Progetto

CODING: IMPARA L’INFORMATICA ATTRAVERSO IL GIOCO

Docente referente S. Molfesi

Destinatari e

Numero di partecipanti Classi III sez. B, II sez A.

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Durata Da ottobre a maggio.

Obiettivi Sviluppare il pensiero computazionale; imparare i principi della programmazione informatica attraverso il gioco

Motivazioni Il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi attraverso una specifica metodologia che richiede capacità di analisi a capacità logica. Tali capacità sono indispensabili per tutti, non solo in ambito informatico, ma in tutti gli ambiti disciplinari.

Contenuti Partecipazione all’attività denominata: “L'Ora del Codice”. Questa è la modalità base di avviamento al pensiero computazionale consistente nello svolgimento di un'ora di attività di gioco preceduto dalla somministrazione di istruzioni, fornite agli alunni prima dell’inizio dell’attività stessa. Solo la precisa esecuzione delle istruzioni consentirà agli alunni di risolvere il gioco proposto (primo step) e di costruirne uno proprio (secondo step)

Si suggerisce che questa attività avvenga nelle settimane 15-23 ottobre 2016 oppure 5-11 dicembre 2016, in concomitanza con analoghe attività in corso in tutto il mondo. Tuttavia è possibile partecipare al progetto in qualsiasi momento accedendo alla piattaforma in rete: “Programmailfuturo.it”

Metodologia Pensiero computazionale, problem solving, cooperative

learning.

Verifica/Valutazioni la risoluzione delle attività proposte in piattaforma

Spazi Aula, laboratorio informatico

Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto

GENERAZIONI CONNESSE

Docente referente S. Molfesi

Destinatari e

Numero di partecipanti Classe II sez. A , III sez. B, II sez. B, III sez. C.

Durata Da dicembre a maggio.

Obiettivi Promuovere un sano rapporto tra i giovani e i nuovi media attraverso esperienze educative e formative; promuovere la sicurezza in rete ed attività di contrasto al bullismo e al cyberbullismo.

Motivazioni il Progetto “Generazioni Connesse”, nella sua nuova edizione, co-finanziata dalla Commissione Europea

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nell’ambito del programma The Connecting Europe Facility (CEF) - Safer Internet, promuove strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole. Il progetto è coordinato dal MIUR, in partenariato col Ministero dell’Interno-Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Skuola.net, Cooperativa E.D.I. e Movimento Difesa del Cittadino.

Contenuti Le attività proposte dalla piattaforma on line

“generazioniconnesse.it”.

Metodologia Didattica digitale, cooperative learning.

Verifica/Valutazioni Valutazione del processo e del prodotto finale

Spazi Aula, laboratorio informatico

Costi Gratuito.

Denominazione del Progetto

Docente referente M.R. Cinicolo

Destinatari e Numero di partecipanti

Tutti gli alunni della scuola Primaria

Durata L’organizzazione e i tempi sono incorso di definizione.

Motivazioni/Obiettivi Incoraggiare i bambini ad adottare buone abitudini alimentari.

Contenuti Nutrirsi bene. Un insegnamento che frutta.

Metodologia Il progetto prevede la somministrazione di frutta ai bambini nelle scuole.

Spazi Il plesso Alfano

Materiali di facile consumo La frutta.

Costi Gratuito.

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Denominazione del Progetto SPORT IN CLASSE

Destinatari e Numero di partecipanti

Gli alunni di tutte le classi della scuola Primaria

Durata In via di definizione.

Obiettivi La valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nella Scuola Primaria

Contenuti Il progetto intende promuovere la valorizzazione

dell’educazione fisica e sportiva nella Scuola Primaria, favorendo lo star bene con se stessi e con gli altri. Il progetto prevede l’insegnamento dell’educazione fisica per due ore settimanali e l’affiancamento di un Tutor Sportivo due volte al mese.

Metodologia In via di definizione.

Spazi La palestra.

Costi Gratuito.

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4.5 La Scuola Digitale

LE INFRASTRUTTURE DIGITALI DELLA SCUOLA

Negli ultimi anni sono state promosse “nel mondo della scuola azioni e strategie dirette a

favorire l’uso delle tecnologie nella didattica e a potenziare le competenze dei docenti e

degli studenti nel campo digitale”, come recita il Piano Nazionale per la Scuola Digitale.

Grazie al PNSD e ai finanziamenti FSE (Fondi Strutturali Europei) e FESR, attualmente si

ha un diffuso utilizzo delle nuove tecnologie.

Tutte le aule della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado sono

corredate da LIM. Resta da rinnovare la dotazione LIM in alcune aule dell’istituto,

dove negli anni la strumentazione non è più efficiente, e nei laboratori di

informatica.

Una LIM è a disposizione della scuola dell’infanzia in uno dei laboratori della

scuola “Mons. Alfano”.

Sono presenti nell’istituto tre laboratori di informatica, ma anche questi hanno

attrezzature in parte obsolete.

Si sta cercando di diffondere una didattica digitale per l’inclusione grazie all’uso

degli strumenti compensativi per alunni con specifiche difficoltà di apprendimento.

I laboratori di informatica delle due sedi sono stati cablati, i due edifici sono anche

dotati di connessione internet in Wi-Fi.

In virtù di disposizioni ministeriali le iscrizioni alle nuove classi avvengono online.

La governance della scuola si realizza su piattaforma digitale.

L’istituto ha creato e usa il sito web di cui si è dotato quale strumento di diffusione

delle informazioni.

L’albo pretorio è online.

I docenti utilizzano il Registro elettronico per l’archiviazione degli adempimenti

professionali e la redazione dei giudizi quadrimestrali degli alunni.

E’ in uso la pagella online.

Il processo di alfabetizzazione digitale dei docenti è in corso, nonostante vi siano

nell’istituto docenti in possesso di diversi livelli di padronanza delle competenze.

Sono progettate esperienze di clouding computing, di educazione al pensiero

computazionale e di educazione alla navigazione internet.

Ancora lungo resta il cammino verso una padronanza delle competenze digitali per una

didattica realmente innovativa.

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L’introduzione delle TIC a scuola non è solo una questione di attrezzature o infrastrutture: è

anche e soprattutto una questione culturale che mette in gioco la professionalità e le

competenze didattiche dei docenti. La sola presenza della dotazione tecnologica di per sé

è, infatti, scarsamente significativa e non è in grado di modificare i processi. Le tecnologie

consentono, attraverso gli ambienti virtuali, attraverso la rete e l’interconnessione, di

apprendere in modo naturale, non formalizzato, fondato sul contributo e la cooperazione tra

pari, in una grande community dove tutti i soggetti concorrono a definire e ad accrescere le

competenze comuni.

Il progetto triennale d’istituto individua, in merito al piano di digitalizzazione delle proprie

sedi obiettivi e azioni rivolti a:

A) STUDENTI;

B) DOCENTI;

C) ORGANIZZAZIONE;

D) INFRASTRUTTURE

A) STUDENTI Obiettivo prioritario individuato sarà quello di approntare anche oltre il

triennio di riferimento con esperienze pilota e laddove le risorse logistiche lo consentano

nuovi ambienti di apprendimento (con l’obiettivo di trasformare gradualmente le tradizionali

aule che ospitano le classi in aule-laboratorio digitalizzate).

Verranno promosse la conoscenza e la partecipazione a progetti nazionali e la

partecipazione a Piattaforme “sicure italiane” di Social Learning. Si provvederà

all’installazione di software dedicati alla formazione a distanza, sia per favorire eventuali

casi di istruzione domiciliare, sia per agevolare la realizzazione e tabulazione di prove di

ingresso e/o di verifica in itinere e finali digitalizzate.

Tutto ciò consentirà la realizzazione di attività volte allo sviluppo di competenze digitali per

favorire la trasformazione del modello organizzativo-didattico, promuovendo ruoli attivi degli

studenti, in modo da garantire il processo di costruzione delle competenze, superando i

parametri tradizionali di organizzazione dello spazio e del tempo a scuola e a casa.

B) DOCENTI E PERSONALE ATA: formazione per l’innovazione didattica e per lo

sviluppo della cultura digitale.

In merito a ciò si è proceduto con l’individuazione nel corso dell’a.s. 2015-16 di un

animatore digitale con il compito di seguire il processo di digitalizzazione triennale della

scuola, ovvero attività e laboratori sulle nuove tecnologie e di operare per la diffusione di

una cultura digitale condivisa tra docenti e studenti, con l'obiettivo di stimolare soprattutto la

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

69

partecipazione e la creatività degli studenti. Il piano triennale dell’animatore digitale è in

Allegato a questa sezione del PTOF.

Per la formazione del personale si intende:

promuovere e favorire la partecipazione a iniziative di formazione personali di tipo

istituzionalizzato;

promuovere la conoscenza e la partecipazione a progetti nazionali (Progetto di

educazione al pensiero computazionale” Programma il futuro”, Progetto

“Generazioni Connesse”, ecc.).

promuovere azioni formative interne all’inizio di ogni anno scolastico del triennio

(obbligatorie e gestite per interesse tematico) relativamente a Clouding Computing,

partecipazione a piattaforme italiane di social learning, gestione della piattaforma

del registro elettronico e infine gestione pagine internet.

allestire focus group e workgroup con docenti esterni testimoni di esperienze

significative di scuola digitalizzata, al fine di realizzare entro il triennio un

CURRICOLO DELLE COMPETENZE DIGITALI in linea con le Raccomandazioni

del Parlamento Europeo e delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo.

C) ORGANIZZAZIONE: strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza, la condivisione di dati, lo scambio di informazioni e strumenti didattici e

laboratoriali per migliorare formazione ed innovazione.

D) INFRASTRUTTURE: potenziamento delle infrastrutture di rete e in particolare

implementazione e il completamento di dotazioni tecnologiche nelle classi e nei laboratori

di informatica dell’Istituto.

RISULTATI ATTESI

cambiamento dell’ottica delle situazioni di insegnamento/apprendimento;

l’implementazione di dotazioni multimediali nonché il potenziamento delle strutture

di rete.

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali:

Lavagne interattive multimediali

Nel prossimo triennio si prevede di incrementare la dotazione di Lavagne Multimediali

Interattive dell’istituto e di sostituirne alcune. Nell’ottica di un funzionamento ottimale delle

LIM e della gestione dei plessi sarà necessario anche l’acquisto di altrettanti notebook.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

70

Laboratori multimediali

La dotazione informatica di gran parte dei laboratori multimediali dell’istituto risulta obsoleta

e il parco macchine deve essere completamente rinnovato. Nello specifico, si rendono

necessari questi interventi:

per il Laboratorio multimediale della Scuola Secondaria di I grado: acquisto di n. 15 pc, 15

notebook e n.1 server per la postazione docenti, 2 stampanti laser multifunzione, 2

Document Camera, 50 tablet per creare un ambiente di apprendimento digitale alternativo

alla classe tradizionale;

Per il Laboratorio multimediale della Scuola Primaria: acquisto di n. 15 pc, 15 notebook e

n.1 server per la postazione docenti, 2 stampanti laser multifunzione, 2 Document Camera,

50 tablet per creare un ambiente di apprendimento digitale alternativo alla classe

tradizionale. Si prevede, inoltre, di dotare di LIM i due laboratori multimediali principali

attualmente presenti nell’istituto e l’aula magna della sede di Presidenza.

Ufficio amministrativo

Il parco macchine dell’ufficio amministrativo è stato di recente rinnovato, ma va

ulteriormente implementato con i seguenti acquisti: n. 1 server PC, n. 3 PC client (2 per

segreteria, e 1 per la vicepresidenza), 2 stampanti multifunzione. Sarebbe, inoltre,

auspicabile un potenziamento della connessione di rete che risulta particolarmente lenta sia

in upload che in download.

La scuola ha partecipato per i PON annualità 2007-2013 ai FSE e FESR con vari progetti,

ultimi dei quali in ordine di tempo sono il FESR E-1-FESR-2014-720, e i nuovi PON “Per la

scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” annualità 2014-20 con il Progetto

“FESR 10.8.1.A1 Realizzazione rete LAN/WLAN” e il Progetto “10.8.1.A3 Ambienti

multimediali”.

PIANO TRIENNALE ANIMATORE DIGITALE

Ins. Sapone Donatella

Premessa

L’Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015)

”destinatario di un percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD inteso a

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore digitale nei suoi compiti principali

(organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità

scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola) e dovrà, quindi, “favorire il

processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate

all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio

del Piano nazionale Scuola digitale”. Si tratta di una figura di sistema che ha un ruolo

strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a scuola e il Piano Nazionale Scuola

Digitale prevede un’azione dedicata, la n°28.

Il suo profilo (cfr. azione n° 28 del PNSD) è rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del

PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la

partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e

stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,

anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle

famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e

tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di

particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia

comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole…), coerenti con l’analisi dei

fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta

da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale in qualità di

Animatore Digitale dell’Istituto e in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del

19/11/2015, la sottoscritta presenta il Piano-Progetto di intervento, sottolineando che il

piano seguente essendo parte di un Piano triennale, potrebbe essere modificato o subire

delle variazioni in itinere, secondo le necessità espresse dall’utenza con cui la scuola

opera.

Prima annualità : a.s. 2016-17

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Nel sito della scuola www.icbracconapoli.gov.it verrà pubblicata una versione in pdf del

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE con spazio dedicato al Piano realizzato dall’AD

per avviare una seria riflessione sul merito.

Ricognizione

Tale ricognizione terrà presenti i risultati del recente RAV (rapporto di autovalutazione)

redatto e pubblicato e dei Piani di Miglioramento.

Mappatura e verifica funzionalità delle attrezzature presenti nella scuola;

Indagine sull’uso (quanto e come) delle attrezzature: aula informatica, LIM, computer

portatili, computer fissi, tablet ecc.).

Individuazione di Buone pratiche (digitali) attuate nell’ istituto, attraverso questionari.

Analisi dei bisogni

Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle esigenze di

formazione.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite;

Interventi ad hoc

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

Formazione specifica per Animatore Digitale.

Partecipazione ai corsi e a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con

la rete nazionale.

Formazione del sottoscritto Animatore Digitale all’utilizzo di piattaforme didattiche condivise

(tipo ARGO Scuola Network Plus, MY STUDIO o GOOGLE Classroom), per

l’organizzazione, la condivisione dei documenti e per la didattica, all’utilizzo di Repository

per archiviare le prove di ingresso e di uscita in formato digitale.

Valutazione ed Autovalutazione

Redazione di un rapporto comprendente alcune preliminari conclusioni sui primi interventi

ed approcci per eliminare eventuali criticità.

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal DS, dal DSGA, dall’AD e da un piccolo

numero di docenti che possano e vogliano mettere a disposizione le loro competenze

digitali nell’ottica di una crescita condivisa.

Partecipazione alla Programmazione operativa nazionale – PON “Per la Scuola” 2014-2020

- creazione di ambienti “leggeri” e flessibili pienamente adeguati all’uso del digitale:

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

73

Aule aumentate dalla tecnologia

Laboratori Mobili

Spazi Alternativi per l’apprendimento - Atelier creativi e laboratori per le competenze

chiave;

Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al

PNSD.

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Approfondimenti sull’uso del registro elettronico e della piattaforma ARGO ScuolaNext (ed

eventuale estensione della piattaforma alla versione PLUS).

Monitoraggio della Realizzazione di una rete cablata nei due plessi, grazie al finanziamento

con i fondi PON FESR A1 appena ottenuto.

Primo approccio con la creazione di un Repository d’istituto per la condivisione di materiali

didattici. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le

attrezzature in dotazione alla scuola.

Seconda annualità : a.s. 2017-18

AMBITO: FORMAZIONE INTERNA

Pubblicizzazione PNSD

Pubblicizzazione e socializzazione dei risultati ottenuti nella prima annualità del PNSD nella

sezione dedicata nel sito dell’istituto www.icbracconapoli.gov.it

Interventi ad hoc

Sportello di assistenza permanente.

Formazione docenti per l’uso di software open source per la LIM, l’utilizzo di Repository per

archiviare le prove di ingresso e di uscita in formato digitale, l’utilizzo di piattaforme come

GOOGLE Classroom o MY STUDIO per condividere materiali didattici online; strumenti per

la realizzazione di test, web quiz online.

Formazione all’utilizzo del Registro elettronico per i nuovi docenti d’istituto.

Valutazione ed Autovalutazione

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze acquisite attraverso la

somministrazione di questionari ad hoc per verificare i punti critici e i punti di forza del

Piano valutazione ex ante - in itinere e finale.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con il gruppo di lavoro.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali;

Organizzazione di workshop e attività per condividere con le famiglie e il territorio i temi del

PNSD;

Momenti formativi dedicati alle famiglie dedicati al tema del cyber bullismo e dell’utilizzo

consapevole e responsabile della rete.

Creazioni di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al

PNSD;

Creazione di un calendario condiviso per il piano delle attività.

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Aggiornamento del Repository d’Istituto per la condivisione del materiale prodotto delle

varie discipline d’insegnamento;

Attività rivolte a diffusione tra gli alunni di buone pratiche nell’utilizzo della rete e degli

strumenti di comunicazione (cyber bullismo, social network ecc.);

Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con

l’utilizzo di nuove metodologie.

Promuovere la costruzione di laboratori mobili per stimolare la creatività.

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in

dotazione alla scuola.

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato

digitale;

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

Terza annualità : a.s. 2018-19

AMBITO: FORMAZIONE INTERNA

Pubblicizzazione PNSD

Pubblicizzazione e socializzazione dei risultati ottenuti nella prima annualità del PNSD nella

sezione dedicata nel sito dell’istituto www.icbracconapoli.gov.it

Interventi ad hoc

Sportello di assistenza permanente.

Formazione all’utilizzo del Registro elettronico per i nuovi docenti d’istituto.

Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi.

Azioni di segnalazione eventi/opportunità formative in ambito digitale;

Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (tablet).

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

75

Valutazione ed Autovalutazione

Somministrazione di questionari ad hoc per verificare i punti critici e i punti di forza del

Piano valutazione ex ante - in itinere e finale.

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze acquisite.

Relazioni finali

AMBITO: COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e con il gruppo di lavoro.

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione;

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato

digitale;

Organizzazione di workshop e attività per condividere con le famiglie e il territorio i temi del

PNSD;

Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni

relative al PNSD.

AMBITO: CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Implementazione del Repository d’istituto per la condivisione del materiale prodotto delle

varie discipline d’insegnamento;

Potenziamento delle attività rivolte allo sviluppo delle competenze dell’area computazionale

degli alunni;

Implementazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con

l’utilizzo di nuove metodologie.

Implementazione di laboratori mobili per stimolare la creatività.

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in

dotazione alla scuola.

Creazione di un calendario condiviso per il piano delle attività.

Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del

PNSD.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

76

4.6 Le Uscite Didattiche e la Visite Guidate

I docenti dell’Istituto Comprensivo “Roberto Bracco” scelgono, per le visite guidate, mete e

tematiche in linea con le rispettive programmazioni didattico-educative. Si presta

particolare attenzione all’età, agli interessi e all’esperienza degli alunni allo scopo di

proporre attività e destinazioni istruttive e, al contempo, stimolanti.

La partecipazione degli alunni alle visite e, in generale, alle uscite sul territorio e/o alla

visione di spettacoli teatrali, ha come obiettivi prioritari:

stimolare culturalmente bambini e ragazzi;

favorire una loro maggiore affezione al patrimonio ambientale, artistico e culturale;

accrescere il senso di appartenenza al proprio territorio con le sue tradizioni

artistiche ed artigianali;

favorire l’acquisizione di una maggiore autonomia e capacità di relazione e

socializzazione.

Pertanto, nella scelta delle mete, si adottano i seguenti criteri:

scegliere gli itinerari sulla base di percorsi didattici comuni;

far precedere sempre le visite dall’approfondimento dei contenuti disciplinari

pertinenti;

valutare la ricaduta didattico-educativa dell’esperienza.

Sulla base di tali criteri, i Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione sottopongono

gli itinerari scelti al Collegio dei Docenti e in seguito, al Consiglio di istituto.

Le visite guidate vengono effettuate, laddove possibile, con mezzi pubblici per la riduzione

del costo e, con gli autobus privati della ditta di trasporti vincitrice del bando pubblico

indetto dall’Istituto.

Criteri per la programmazione delle uscite didattiche e viaggi di istruzione così come

deliberato dal Consiglio di Istituto (stralcio).

Per le uscite didattiche della scuola dell’Infanzia dovrà essere garantito il rapporto alunni /

accompagnatori di 1 a 5 mentre per la scuola Primaria e Secondaria il rapporto dovrà

essere di 1 a 10: per raggiungere tale rapporto si prevede anche la presenza dei

collaboratori scolastici e dei rappresentanti di classe o di altri genitori da sorteggiare e/o

individuare possibilmente il giorno delle elezioni del rappresentante di classe. Per

l’accompagnamento degli alunni diversamente abili oltre al docente di sostegno è possibile

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

77

la presenza del collaboratore scolastico, dove previsto dell’assistente materiale e di uno dei

genitori.

Per la scuola Secondaria: saranno esclusi gli alunni che avranno tenuto comportamenti

scorretti in classe, che abbiano avuto ammonizioni o rapporti sul registro. L’eventuale

esclusione sarà decisa dal Consiglio di classe tutto, che provvederà tempestivamente a

darne avviso alla famiglia , motivando la decisione.

Per le classi terze della scuola secondaria: in caso di scarsa adesione, laddove gli alunni

richiedenti siano particolarmente meritevoli, si stabilisce che gli stessi, previa accettazione

dei docenti accompagnatori, possono aggregarsi ad altri gruppi di alunni di altre sezioni.

Per le visite è necessaria l’adesione e la reale partecipazione di 2/3 della classe.

Inoltre, si è constatato che spesso i genitori dopo aver autorizzato il proprio figlio a

partecipare alla visita e/o al viaggio, all’atto del versamento della quota, revocano

l’autorizzazione. Si precisa, pertanto, che unitamente all’autorizzazione per le uscite

didattiche, il genitore dovrà versare la quota prevista, precisando che la stessa non verrà

restituita in caso di mancata partecipazione.. per i viaggi, altresì si richiede, insieme alla

conferma definitiva dell’adesione/autorizzazione, l’anticipo del 50% della quota da versare

entro 10 giorni dalla comunicazione della dirigente scolastica. Tale quota non verrà

restituita in caso di mancata partecipazione.

Allegati Le programmazioni dei dipartimenti (agli atti della scuola);

Le programmazioni delle classi (agli atti della scuola);

Le programmazioni coordinate (agli atti della scuola);

I modelli di iscrizione (agli atti della scuola);

Il certificato delle competenze (agli atti della scuola);

Proposta di Progetti in relazione Avviso prot.n. AOODGEFID\prot.n.10862 del 16 settembre 2016 - “Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” (delibera del Collegio dei Docenti del 18.10.2016 n.198 e del Consiglio di Istituto 21.10.2016 n.11) Allegato fuori testo;

Prospetto uscite scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria Allegato fuori testo.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Capitolo 5 LE RISORSE UMANE DELL’ ISTITUTO E LA

VALORIZZAZIONE DEL MERITO

DEL PERSONALE DOCENTE

5.1 La formazione dell’organico e le funzioni nell’organizzazione scolastica

L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco è costituito dalle seguenti figure preposte allo

svolgimento dei relativi compiti:

Il Dirigente Scolastico dott. Irene De Riccardis

Valorizza le risorse umane e professionali, sostiene ed agevola lo sviluppo dei processi formativi e dei progetti didattici dell’Istituto;

Costruisce un clima di lavoro positivo per sostenere e sviluppare la ricerca e l’innovazione didattica e metodologica dei docenti, per garantire l’esercizio della libertà di scelta delle famiglie e il diritto di apprendimento degli alunni;

Garantisce un efficace livello di comunicazione tra gli organismi scolastici, favorisce la circolazione delle informazioni, il confronto delle idee e la collaborazione;

Assicura la collaborazione con le Istituzioni Culturali, Sociali ed Economiche del Territorio.

Direttore Servizi Generali Amministrativi

dott. Rosanna Mercurio

Cura l’organizzazione ed ha autonomia operativa rispetto ala gestione dei servizi

Primi e Secondo Collaboratore Patrizia Infante e Maria Rosaria Cinicolo

Responsabile di Plesso per la Scuola dell’Infanzia

Amelia Iaboni

Nel rispetto delle direttive ricevute dal Dirigente Scolastico:

Svolgono le funzioni assegnate e/o delegate;

Sostituiscono il DS in caso di assenza o impedimento;

Predispongono le sostituzioni dei docenti assenti in relazione alle necessità;

Gestiscono in prima istanza i rapporti con l’utenza;

Predispongono con il D.S. ordini del giorno di Collegi e riunioni varie;

Attuano provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

79

Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa

AREA 1 ELABORAZIONE E GESTIONE DEL POFT

Scuola dell’Infanzia e Primaria Angela Cascella e Scuola Secondaria di Primo Grado Viera Bolognesi

AREA 2 SUCCESSO FORMATIVO ED INCLUSIONE

Scuola dell’Infanzia e Primaria Carmine Frenda e Scuola Secondaria di Primo Grado Manuela Monaco

AREA 3 CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO

Scuola dell’Infanzia e Primaria Roberta Buiano e Scuola Secondaria di Primo Grado Rosalba Iodice

AREA 4 COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

Scuola dell’Infanzia e Primaria Donatella Sapone e Scuola Secondaria di Primo Grado Silvana Molfesi

AREA 5 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

Scuola dell’Infanzia e Primaria Miriam De Luca e Scuola Secondaria di Primo Grado Arianna Fedele

AREA 6 REALIZZAZIONE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

D’intesa con Enti ed Istituzioni esterni

Scuola dell’Infanzia e Primaria Giuliana Polito e Scuola Secondaria di Primo Grado Maria Fiorentino

Sono individuate annualmente sulla base delle aree scelte dal Collegio dei docenti, in base alle disposizioni previste a livello contrattuale dall’attuale normativa vigente (Art.33 del CCNL 2007);

Svolgono attività di progettazione, di coordinamento, di consulenza, di supporto, di rinforzo organizzativo nel settore per il quale hanno ricevuto l’incarico.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Coordinatori di Interclasse

Scuola Primaria

Prime Concetta Brigida

Seconde Maria Rosaria Silvestro

Terze Antonella Sica

Quarte Maria Colucci

Quinte Elena Vitiello

Coordinatori di Classe

Scuola Secondaria di Primo Grado

1A Marinella Di Ieso

2A Chiara Paolella

3A Giovanna Di Donna

1B Rita Cieri

2B Filomena Orofino

3B Silvana Molfesi

1C Silvana Rainone

2C Giuseppina Piscopo

3C Rosalba Iodice

1D Donatella Abate

2D Adelaide Ragucci

3D Alessandra Trezza

3E Lorella Lucivero

Rappresentano il punto di riferimento e di coordinamento delle problematiche formative e didattiche del gruppo-classe rispetto ai colleghi del Consiglio di Classe ed alle famiglie;

Garantiscono un confronto sereno tra i componenti del Consiglio di Classe, favorendo un clima di relazioni positive con le famiglie;

Informano periodicamente la D.S. sull’andamento didattico-disciplinare e sulle problematiche della classe;

Illustrano ai genitori degli alunni le linee generali dell’andamento disciplinare della classe e della programmazione didattica in corso di svolgimento.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

81

Figure professionali individuate nell’ambito del PNSD:

Animatore Digitale Ins. Donatella Sapone

Team per l’Innovazione Digitale Ins. Nicola della Corte

Prof. Arianna Fedele

Prof. Silvana Molfesi

Presidio Pronto Soccorso Ins. Roberta Buiano

Sig.ra Giuseppina Sollazzo

Sig.ra Anna Rippa

10 Docenti da formare su Tecnologie ed Approcci Metodologici Innovativi

Ins. Giuliana Polito

Ins. Stefania de Cicco

Ins. Alessandra Cappa

Ins. Angela Cascella

Ins. Maria Rosaria Cinicolo

Ins. Maria Di Netta

Ins. Antonella Sica

Prof. Francesco Ciannella

Prof. Manuela Monaco

Prof. Simonetta Viggiani

Referente B:E.S. Ins. Emanuela Attanasio

Prof. Alessandra Trezza

Referente formazione docenti Prof. Alessandra Trezza

Gruppo Inclusività Ins.. Carmine Frenda Ins. Emanuela Attanasio Prof. Manuela Monaco Prof. Alessandra Trezza

Gruppo Curriculo Ins. Emanuela Attanasio Ins. Giuliana Polito Ins. Miriam De Luca Ins. Concetta Brigida Prof. Rita Cieri Prof. Alessandra Trezza

Addetti al Primo Soccorso e all’uso del defibrillatore

Proff. Alessandra Trezza e Patrizia Infante.

Addetti lotta antincendio Proff. Patrizia Infante e Alessandra Trezza (Secondaria); Inss. Alessandra Cappa, Maria Rosaria Silvestro, Carmelina Colatruglio e Nicola Della Corte (Primaria); Sigg. Savino, Ferrara (ATA).

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Responsabili per la Sicurezza

RSPP Responsabile Sicurezza e Protezione

del Personale

arch. Alessandro Luongo

Medico Competente dott. Francesca Cimmino

RSL Responsabile Sicurezza dei Lavoratori

Infanzia e Primaria Secondaria di Primo Grado

Amelia Iaboni e arch. Elena Luigia Cappelli

Sono state individuate le figure sensibili (addetti primo soccorso, lotta antincendio, ecc.…. Il Piano di Aggiornamento e di formazione dell’Istituto viene deliberato dal Collegio docenti ogni anno scolastico, coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POFT, considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Il piano tiene conto dei contenuti della direttiva annuale del Ministro e si avvale di corsi organizzati dal MPI, dall’ USP, dall’USR a livello regionale, da altri enti territoriali o istituti e comprende le iniziative progettate dalla stessa scuola, autonomamente o in rete con altre in base ai fabbisogni del personale. Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, sono favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on line e all’autoformazione. Il personale docente ed ATA, individualmente o a gruppi, potrà aderire ad eventuali corsi proposti in itinere conformemente alle linee programmatiche del POF e alla propria professionalità.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

83

5.2 Fabbisogno organico 2016 – 2019

La legge 107/15, introducendo una novità rispetto al passato, imprime una autentica svolta,

alla individuazione del personale docente e ATA necessario alla vita della scuola.

Le legge prevede di garantire alle scuole, in proporzione al numero degli studenti iscritti,

sino al 10%, un “organico potenziato”, cioè “aggiuntivo” all’ordinario “organico di diritto”

conseguente al calcolo degli indirizzi e delle classi autorizzate.

L’obiettivo dichiarato è offrire a tutte le scuole concrete opportunità di miglioramento e

potenziamento della propria offerta formativa, sia in termini di integrazione dei percorsi

curricolari ed extra-curricolari, sia per rendere più funzionale e flessibile la sua

organizzazione della scuola, attraverso lo “staff dirigenziale”.

Organico ordinario e organico aggiuntivo vanno dunque a costituire, con periodizzazione

triennale, l’organico della autonomia (commi 7, 64 e 85 dell’art. 1 legge 107/2015).

Ogni scuola, sulla base del RAV e del Piano di Miglioramento, ma in relazione, anzitutto,

alle nuove domande formative degli utenti, sono chiamate a prevedere le aree culturali,

riconducibili agli insegnamenti, e quindi alle classi di concorso, che possono sostenere e

rispondere alle diverse esigenze, secondo un ordine di priorità. Il fabbisogno dei posti

comuni e di sostegno è calcolato sulla base delle iscrizioni e delle relative classi che si

formeranno rispetto alle quali, da un punto di vista quantitativo, è possibile fare solo ipotesi

numeriche previsionali.

In via previsionale, considerando le richieste medie dell’utenza nei prossimi anni scolastici

l’Organico di Istituto dovrà essere tarato sul seguente assetto organizzativo:

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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A - POSTI COMUNE E DI SOSTEGNO Scuola Infanzia e Primaria

Annualità

Fabbisogno per il triennio

Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi…)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17 11

4 sezioni a 40 ore

3 sezioni a 25 ore a.s. 2017-18

11 4 sezioni a

40 ore 3 sezioni a

25 ore a.s. 2018-19 11

4 sezioni a 40 ore

3 sezioni a 25 ore Scuola

primaria

a.s. 2016-17 24

8

12 classi a 28 h

5 classi a 40 h

8 alunni H di cui 3

Sentenza TAR

a.s. 2017-18 26

6

10 classi a 28 h

7 classi a 40 h

6 alunni H di cui 3

Sentenza TAR

a.s. 2018-19 28

3

8 classi a 28 h 9 classi a 40 h 3 alunni H con gravità

B - CLASSE DI CONCORSO E DI SOSTEGNO Scuola Secondaria di Primo Grado

Classe di

concorso/sostegno

a.s.

2016-17

a.s.

2017-18

a.s.

2018-19

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

A043 Lettere

7 catt.+ 4h

6 catt.+ 12h

6 catt. +12h

a. s. 2016/17 n. 13 classi di cui n. 3 ad indirizzo musicale sentenze TAR + 2 con gravità n.10 al. div. abili di cui 4 con

A059

Matematica/scienze

4 catt.+ 6h

4 catt.

4 catt.

a. s. 2017/18 n. 12 classi di cui n. 3 ad indirizzo

b. musicale c. n.8 al. div. abili di

cui 1 con sentenze TAR + 2 con gravità

A345 Inglese

2 catt.+ 3h

2 catt.

2 catt.

a. s. 2018/19 n. 12 classi di cui n. 3 ad indirizzo musicale n.7 al. div. abili di cui 3 con sentenze TAR + 1 con gravità

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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A445 Spagnolo

6 h

6h

6h

A245 Francese

1 catt. 2h

1 catt.

1 catt.

A033 Ed. tecnologica

1 catt.+ 8h

1 catt.+ 6h

1catt.+6h

A028 Ed. artistica

1 catt.+ 8h

1 catt.+ 6h

1catt.+6h

A032 Ed. musicale

1 catt.+ 8h

1 catt.+ 6h

1catt.+6h

A030 Ed. fisica

1 catt.+ 8h

1 catt.+ 6h

1catt.+6h

AG77 flauto

18h

18h

18h

AJ77

pianoforte

18h

18 h

18 h

AB77 chitarra

18h

18h

1 h

AI77 percussioni

18h

18h

18h

AD00 sostegno

11 catt.

8 catt.

7 catt.

C – POSTI PER IL POTENZIAMENTO

Tipologia

(es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al

capo I e alla progettazione del capo

III)

Scuola secondaria classe di concorso A059 Matematica/scienze

1

Laboratori con didattica innovativa per il potenziamento delle competenze chiave scientifico/matematiche in continuità classi 5 primaria da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Scuola secondaria classe di

concorso A028 Artistica e/o

A033 TECNICA

1

Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa per il potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra

Scuola secondaria classe di

concorso A345

1

Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa per il potenziamento delle competenze chiave di lingua inglese da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra

Scuola primaria posto comune

4

Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa per il potenziamento delle competenze chiave scientifico/matematiche, musicali, artistiche motorie; da realizzare attraverso una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli gruppi, in orario curricolare e/o extra

D – POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO

nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia numero

Assistente amministrativo 5

Collaboratore scolastico 12

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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5.3 Prima annualità del Piano di formazione triennale

La scuola assicura e sostiene la formazione del proprio personale quale elemento

fondamentale per la crescita professionale individuale e per il miglioramento della qualità

dei servizi offerti. La formazione del personale, obbligatoria, permanente, viene pianificata e

realizzata attraverso la redazione di un Piano della formazione che copre un orizzonte di

tre anni, in modo da avere un respiro sufficientemente ampio da consentire di governare gli

effetti e le ricadute degli interventi formativi e di assicurare la copertura graduale e

distribuita su più anni di tutto il personale.

Il Piano della formazione che, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 107/2015 (in

particolare commi 121-125), definisce in forma sintetica le iniziative formative che saranno

attuate, dà conto delle criticità e delle proposte emerse dal Rapporto di Autovalutazione, dal

Piano di Miglioramento, che hanno coinvolto, a vario titolo, diversi attori, in particolar modo

in sede di rilevazione ed analisi dei fabbisogni formativi.

Considerato, pertanto, che nel prossimo triennio la formazione sarà chiamata a svolgere un

ruolo fondamentale nell’assicurare l’accompagnamento e lo sviluppo delle innovazioni in

atto, considerato che il relativo processo di revisione al momento della redazione del

presente documento risulta appena avviato, è verosimile che l’attuale programmazione

della formazione, per quanto già prenda in considerazione tali aspetti, possa, tuttavia,

subire delle variazioni.

La programmazione della formazione:

tiene conto della programmazione degli obiettivi strategici definiti sulla dimensione

triennale e degli obiettivi operativi annuali;

garantisce il diritto del singolo alla formazione permanente e la trasparenza sugli

obiettivi formativi perseguiti, anche in termini di trasferibilità dei risultati raggiunti e

della loro capitalizzazione nel percorso formativo individuale;

tiene conto dei principi di contenimento della spesa pubblica ed è realizzata

attraverso un efficiente utilizzo delle risorse finanziarie disponibili garantendo al

contempo la qualità delle azioni formative;

presta attenzione alla qualità, all’efficacia e all’efficienza dell’attività formativa, che deve

rispondere a standard qualitativi elevati e il cui risultato deve essere valutato in termini di

cambiamento prodotto (incidenza sulla crescita professionale dei partecipanti, impatto

organizzativo, miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio ecc.).

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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saranno privilegiate le attività formative che si basano su metodologie innovative

(laboratori, workshop, ricerca-azione, peer review, social networking, mappatura delle

competenze) con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, riflessione, lavoro in rete,

rielaborazione e documentazione.

Le esigenze formative accolte dal Piano della formazione possono essere soddisfatte:

1. mediante iniziative di aggiornamento in sede realizzate dalla scuola, ricorrendo alla

collaborazione di docenti esterni o di altre amministrazioni o enti (selezionati con le

procedure previste per l’acquisizione di beni e servizi), che realizzano gli interventi

necessari secondo le puntuali indicazioni della scuola medesima;

2. facendo partecipare il personale ad iniziative progettate e svolte da soggetti esterni

presso scuole in rete o Enti accreditati dal MIUR.

3. mediante l’autoformazione attraverso le iniziative che fanno ricorso alla formazione

on-line 4.favorendo la partecipazione del personale ad attività di orientamento

formativo (seminari, giornate di inter confronto, congressi, conferenze)

4. attraverso modalità di affiancamento e addestramento con o senza esperto

esterno. In particolare, per il personale di segreteria, laddove possibile, saranno

privilegiati tali percorsi formativi rappresentati da attività di formazione per

affiancamento/addestramento svolta, di norma, tra operatori della scuola nei casi in

cui sia necessario trasferire delle conoscenze e competenze da un operatore

all’altro in seguito a specifiche circostanze come il rientro dopo prolungata

assenza, il trasferimento ad altra sede, l’avvicendamento a causa di

pensionamento. L’affiancamento può essere realizzato anche mediante il

coinvolgimento di un esperto qualora sia necessario acquisire specifiche

competenze non reperibili all’interno dell’amministrazione.

Va, altresì, ricordato che l’aggiornamento professionale avviene anche attraverso l’uso

autonomo di testi, riviste tecniche e altro materiale bibliografico.

Il finanziamento del Piano

Il permanere delle condizioni di incertezza finanziaria derivanti da una crisi economica

nazionale e le norme di contenimento della spesa pubblica hanno prodotto, negli ultimi

anni, una importante contrazione della disponibilità finanziaria complessiva destinata alle

attività di formazione dei pubblici dipendenti; tuttavia, pur tenendo conto di queste criticità,

le previsioni annuali consentono alla scuola di destinare alla formazione risorse finanziarie

certe e sufficienti a garantire una formazione iniziale.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Nell’ottica dello sviluppo di un sistema di opportunità formative per i docenti e di tutti gli

operatori scolastici, è previsto un incremento di fondi destinati alla formazione, sia in forma

di carta elettronica per i singoli docenti (v. DPCM 23 /09/2015) sia come risorse per

l’organizzazione di attività formative (art.1 comma 125 della citata legge 107).

Monitoraggio della qualità e dell’efficacia delle attività formative

Le azioni di formazione saranno oggetto di monitoraggio per validarne la qualità e l’efficacia

e documentare gli esiti della formazione.

Altresì, sarà curata la diffusione dei contenuti formativi e del materiale didattico.

I partecipanti alle iniziative formative, ivi comprese quelle erogate da soggetti esterni alla

scuola, saranno tenuti a trasmettere le conoscenze acquisite agli altri operatori impiegati

nell’ambito lavorativo oggetto delle iniziative medesime. Ciò potrà avvenire, mediante

esemplificazione pratica (da attuarsi anche nell’ordinario contesto lavorativo), attraverso

comunicazione orale/teorica, infine, in caso di partecipazione ad eventi esterni alla scuola,

trasmettendo il materiale e la documentazione acquisiti, corredati di una relazione sintetica

sugli aspetti più significativi dell’intervento formativo, alla segreteria didattica che

provvederà ad assicurarne la circolazione attraverso le forme della consultazione, del

prestito, della riproduzione, nella misura e nei modi consentiti e la pubblicazione nella

sezione “Formazione” dell’area riservata del sito.

A coloro che partecipano ai corsi di formazione organizzati dalla scuola verrà fornito del

materiale didattico a supporto delle lezioni in aula, messo a punto dai docenti/esperti e reso

comunque disponibile a tutti gli operatori mediante la pubblicazione nella sezione

“Formazione” dell’area riservata del sito.

Le iniziative di formazione d’Istituto sono progettate tenendo conto dei bisogni formativi

relativamente ai temi delle competenze educativo- didattiche, relazionali e metodologiche,

nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e/o

strutturali in corso.

Al fine, quindi, di garantire migliore qualità e organizzazione dei corsi che si terranno presso

il nostro Istituto, si è predisposto un questionario, in modalità on-line, in cui i docenti

indicano delle priorità rispetto alle aree tematiche, alla struttura organizzativa del percorso

formativo , alle modalità di pagamento, ai tempi.

Come da questionario di seguito riportato:

Al fine di coordinare la progettazione e l’organizzazione delle attività formative, si richiede

ai docenti di indicare le priorità in scala decrescente da 9 a 1 (uno rappresenta max

priorità).

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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AREE TEMATICHE RELATIVE ALLE

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE

Autonomia organizzativa e didattica

Valutazione e miglioramento

Didattica per competenze e innovazione metodologica

Competenze di lingua straniera: formazione linguistica CLIL

Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento:

Alternanza scuola e lavoro

Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile – istituzionale

Inclusione e disabilità: BES e DA

Nuove tecnologie

Problematiche relazionali e gestione classi

Dispersione scolastica

Intercultura

AMA: Apprendimento, memorizzazione e arte oratoria

Struttura Organizzativa del percorso formativo

Attività in presenza

Attività mista: on-line e in presenza

Tutti i docenti della stesa scuola

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Destinatari del percorso formativo

Docenti divisi per ordini di scuola

Per dipartimenti disciplinari

Per docenti referenti

Modalità di pagamento

Sei disposto/a ad utilizzare parte del bonus?

In caso di risposta affermativa indicare la quota:

50 euro

100 euro

150 euro

200 euro

Tempi

Settimanale

Quindicinale

Mensile

Intensivo( Concentrato in giorni

consecutivi)

I nuclei tematici sui quali saranno declinati i percorsi di formazione dei docenti verteranno

su:

1. la valutazione: definizione e uso di criteri comuni di valutazione per i diversi

ambiti/discipline, uso di prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti

(discipline e classi), adozione di criteri comuni per la correzione delle prove, uso di

strumenti quali prove di valutazione autentiche o griglie di valutazione, progettazione e

realizzazione di interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti.

2. la didattica per competenze, in particolare per: l’elaborazione del curricolo relativo a

competenze trasversali di educazione alla cittadinanza ; modalità di valutazione delle

competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso

di legalità e di un’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo),

modalità di valutazione delle competenze chiave degli studenti come l’autonomia di

iniziativa e la capacità di orientarsi (osservazione del comportamento, individuazione di

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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indicatori, questionari, ecc.).

Il laboratorio come ambiente di apprendimento finalizzato alla prevenzione del disagio e

alla valorizzazione del talento.

3. Sviluppo delle competenze digitali (vedi Progetto Scuola Digitale )

4. Autonomia organizzativa e didattica

5. Competenze di lingua straniera

6. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile-istituzionale

7. Inclusione e disabilità

8. Problematiche relazionali e gestione classi

9. Intercultura

10. Apprendimento, memorizzazione e arte oratoria

Per quanto concerne il Piano di aggiornamento/formazione del personale A.T.A. di

Segreteria, i nuclei principali della formazione verteranno su:

1. l'innovazione digitale nell’amministrazione: strumenti organizzativi e tecnologici per

favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati. In particolare saranno

attivati percorsi di formazione relativi alla conservazione giornaliera del Registro di

protocollo informatico;

2. produzione, conservazione e archiviazione dei documenti informatici;

3. contabilità finanziaria e patrimoniale, l’acquisto dei beni e dei servizi, l’esecuzione

dei lavori compresa la fase dei controlli (anche PON).

4. le relazioni interne ed esterne: strumenti e strategie per una comunicazione verbale

efficace.

I nuclei tematici individuati saranno declinati ulteriormente in base agli accordi con i relatori

esterni nell’ambito di eventuali accordi di rete.

Per tutto il personale sono fatti salvi:

gli obblighi informativi e formativi per tutto il personale in materia d’igiene e di sicurezza nei luoghi di lavoro;

le formazioni previste per i docenti neo immessi in ruolo.

Allegati Il Piano di Miglioramento Allegato fuori testo;

Programma di formazione a cura del Centro Ricerca Pedagogica - Accademia per la Formazione, a.s. 2016 – 2017 (agli atti della scuola).

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Capitolo 6 IINTEGRAZIONE CO IL TERRITORIO E RAPPORTI CON

LE FAMIGLIE

6.1 I rapporti con gli enti e le istituzioni esterne

L’iscrizione rappresenta l’atto di ingresso nel sistema di Istruzione e Formazione.

Istruzione e formazione sono ambiti che dipendono da diversi livelli istituzionali: lo Stato, le

Regioni e gli Enti Locali, tutti con ruoli propri ed interagenti.

La riforma della Costituzione del 2001 ha ridefinito i livelli istituzionali di competenza,

attribuendo allo Stato il potere di definire le norme generali del sistema di istruzione e alle

Regioni e agli Enti territoriali la competenza di organizzare il servizio d’istruzione e

formazione sul territorio. Stato e Regioni devono comunque concorrere a definire insieme

molte funzioni inerenti al sistema di istruzione ed all’istruzione e formazione professionale.

Anche il ministero dell’istruzione è stato riformato ed ha trasferito poteri e competenze in

sede regionale e territoriale. In tutte le regioni sono nati gli Uffici Scolastici Regionali Statali,

alle dipendenze di un direttore generale per l’Istruzione. Contemporaneamente, sempre

nella logica del decentramento e del rafforzamento dell’autonomia territoriale, talune

funzioni e competenze amministrative già del ministero dell’istruzione sono state trasferite

alle Regioni, ai Comuni e alle Province:

L’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione

degli strumenti di programmazione;

la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;

i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con

handicap o in situazione di svantaggio;

il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d’intesa con le

istituzioni scolastiche;

la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti;

le iniziative e le attività di promozione relative all’ambito delle funzioni conferite;

la costituzione, i controlli e la vigilanza, ivi compreso lo scioglimento, sugli organi

collegiali scolastici a livello territoriale;

sono competenze degli Enti Locali.

Inoltre i Comuni esercitano, anche d’intesa con le istituzioni scolastiche, iniziative relative

all’educazione degli adulti, ad interventi integrati di orientamento scolastico e professionale,

ad azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione e la coerenza tra i diversi gradi e

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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ordini di scuola, ad interventi di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione

alla salute.

L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco intesse rapporti con i seguenti enti ed istituzioni:

Centri socio Educatici

Attivita Ludiche ed Aggregative

Educazione alla Salute Servizi Sociali

ASL NA1 – distretto Soccavo-Pianura

Educazione alla Sicurezza ed alla Legalità

Vigili del Fuoco Polizia Polizia Municipale Carabinieri Guardia di Finanza

Federazioni ed Associazioni Sportive

Asociazioni Inserimento Disabili

Servizio Neuropsichiatria Infantile

Interazioni con il Territorio Continuità Secondaria di Secondo Grado

I.T.C. De Nicola L.S. Galileo Galilei I.T.N. Duca degli Abruzzi I.T.I. Francesco Giordani, Enzo Striano e Augusto Righi I.T.G. Porzio Rossini L.C. Pansini Nitti I.P.I.A. Giustino Fortunato, Bernini, Vittorio Emanuele Secondo, Casanova I.S.A. Boccioni

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

95

6.2 La partecipazione dei genitori

Nel rispetto della competenza educativa e della libertà di insegnamento ad essi

riconosciuta, i docenti ritengono indispensabile portare avanti il proprio lavoro in un

rapporto di fiducia e di collaborazione con i genitori degli alunni.

Per questo motivo hanno elaborato questo documento, che si presenta come strumento di

informazione agile e sintetico dell’offerta formativa dell’Istituto, in cui si è tenuto conto tra

l’altro:

degli indirizzi generali forniti dal Consiglio di Istituto, nel quale operano otto rappresentanti dei genitori;

dell’indice di gradimento espresso dai genitori sulle attività del piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico trascorso;

delle valutazioni – sia di apprezzamento sia critiche – da essi espresse.

Al fine di assicurare costantemente una corretta informazione, si ritiene necessario

stabilire un costante rapporto con i genitori, in particolare all’inizio dell’anno scolastico,

quando si programmano i percorsi didattici ed è indispensabile conoscere appieno i

bisogni formativi degli alunni.

Inoltre, un estratto del Piano sarà consegnato ad ogni genitore rappresentante di

intersezione, interclasse, classe e ai genitori degli alunni che, nel prossimo mese di

gennaio, si iscriveranno ad uno degli ordini di scuola di questo Istituto Comprensivo che

funzioneranno nell’anno scolastico 2017/2018.

Il nostro Istituto, in collaborazione con le strutture sanitarie pubbliche, organizza incontri,

in orario pomeridiano, con esperti di educazione sanitaria.

Il Patto di Corresponsabilità è illustrato ai genitori nel corso degli incontri programmati,

affisso all'Albo di ogni plesso scolastico e pubblicato sul sito-web dell'Istituto. Sarà altresì

illustrato ed analizzato con gli studenti nel corso delle attività di Educazione alla

cittadinanza. Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in

maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le

famiglie, le studentesse e gli studenti. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti

coinvolti per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo-

formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi.

La vita della scuola si esplica infatti attraverso la responsabile collaborazione tra tutte le

componenti scolastiche, nell’esercizio delle rispettive competenze. A tal fine viene redatto

dal nostro Istituto un Patto educativo di corresponsabilità, previsto dal D.P.R. 21

novembre 2007, 235.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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Le famiglie si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli,

nell’ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei diritti e dei doveri verso la

Scuola. La sottoscrizione del Patto implica il rispetto dei documenti fondamentali

dell’Istituto: Piano Triennale dell’Offerta formativa e Regolamento di Istituto. Questi

documenti vengono revisionati annualmente, nel collegio dei docenti e sono sempre

disponibili per la consultazione. Il rispetto del Patto costituisce la condizione

indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per consentire, attraverso la

partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica, il confronto e

la mediazione, finalizzati al conseguimento del successo degli alunni.

La scuola si impegna a:

fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;

offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;

favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy.

Lo studente si impegna a:

prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature;

rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;

accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti.

La famiglia si impegna a:

valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli

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97

alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;

discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica

stringere con l’Istituto una. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

ALLEANZA EDUCATIVA

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98

6.3 Il calendario degli incontri

L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco attiva un dialogo costante con le famiglie degli

alunni che ha la durata di un quinquennio per la scuola Primaria ed un triennio per la

Secondaria di primo grado. Il dialogo è costituito da incontri fisici, messaggi cartacei e

telecomunicazioni attraverso gli spazi visibili alle famiglie sul sito dell’Istituto.

Nel Piano annuale delle attività funzionali per anno scolastico il collegio dei docenti prevede

spazi e tempi destinati agli incontri nel rispetto del art.29 del CCNL del 29.09.2007 dei

docenti.

Nella Scuola dell’Infanzia

l’incontro con i genitori è quotidiano. I docenti incontrano i genitori a scadenze bimestrali in orario pomeridiano.

Nella Scuola Primaria

i docenti incontrano i genitori a scadenze bimestrali in orario pomeridiano. In caso di necessità i genitori, previo appuntamento, sono ricevuti il lunedì, giorno dedicato alla programmazione dalle ore 14.20 alle 14.50.

Nella Scuola Secondaria di Primo Grado

le comunicazioni e le telecomunicazioni dei docenti con le famiglie avvengono per gruppo classe attraverso i colloqui dei rappresentanti dei genitori presenti nei consigli di classe nel rispetto della privacy di ciascun alunno e singolarmente nell’ora di disponibilità che ciascun docente dedica a questi incontri nella prima settimana dei mesi di novembre, gennaio, marzo e maggio. Le riunioni di tutti i docenti con le famiglie sono stati previsti nei mesi di dicembre, febbraio ed aprile e suddivisi in due giornate consecutive:

nella prima giornata riceveranno i docenti di Italiano, Storia e Geografia, prima e seconda lingua comunitaria, Arte ed Immagine ed Educazione Musicale;

nella seconda giornata riceveranno i docenti di Matematica e Scienze, Tecnologia, Educazione Motoria, Strumento Musicale e Sostegno.

Inoltre, ogni docente mette individualmente a disposizione per i colloqui con le famiglie un’ora (nella prima settimana di ogni mese). Nei colloqui generali con i genitori, i docenti di tutte le discipline scolastiche forniscono informazioni sui livelli di maturazione raggiunti dai ragazzi sia nell’area comportamentale, sia nell’area cognitiva.

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99

È attivo già da alcuni anni nella scuola uno sportello rapporti scuola/famiglia per quei

genitori che vogliano avvalersi della collaborazione dei docenti per problematiche

riguardanti i figli. Esso è curato dai docenti:

Carmine Frenda per la scuola dell’Infanzia e Primaria

e

Rosalba Iodice per la scuola secondaria di Primo Grado.

Allegati Il Patto Educativo di Corresponsabilità (agli atti della scuola)

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100

Capitolo 7 LA SICUREZZA DELL’ISTITUTO

L’Istituto è dotato di un Piano di Emergenza per entrambi gli edifici. Nel corso di ogni anno

scolastico verranno effettuate delle prove di evacuazione durante le quali gli alunni ed il

personale scolastico saranno guidati ad adottare i comportamenti adeguati ad affrontare

un’emergenza.

L’Istituto dispone del piano integrato della Sicurezza:

Datore di Lavoro Dirigente Scolastico

Lavoratori Tutto il personale Gli alunni Tutti coloro che entrano occasionalmente nell’edificio scolastico

Obblighi e attribuzioni del Dirigente Scolastico

Obblighi non delegabili:

Valutare i rischi

Designare i responsabili

Verificare il rispetto

Compilare il Registro Infortuni

Custodire la cartella di Rischio

Consentire al RLS di verificare l’applicazione delle misure di sicurezza

Designare il R.S.P.P., gli addetti al servizio di prevenzione e protezione, gli incaricati di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di pronto soccorso e di gestione dell’emergenza

Incaricare il medico competente

Servizio di prevenzione e protezione

Il servizio, designato dal D.S., è composto da un responsabile e da lavoratori o persone

interne o esterne alla scuola.

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione

E’ lo strumento organizzativo di supporto al D.S., con il quale collabora nel predisporre ed

attuare le misure di prevenzione e protezione nella scuola.

Il Responsabile del S.P.P

è incaricato del coordinamento per la sicurezza

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101

promuove iniziative di formazione e informazione

è responsabile della valutazione dei rischi

Il Servizio di Prevenzione e Protezione si riunisce almeno una volta l’anno su convocazione

del datore di lavoro.

Compiti del R.S.P.P.

Individuare e valutare i fattori di rischio, ed elaborare le misure di prevenzione e sicurezza e le procedure per i relativi controlli

Informare i lavoratori sui rischi nella scuola, sulle procedure di prevenzione, sulle misure antincendio, le emergenze, il pronto soccorso e sull’organizzazione della sicurezza nella scuola

Proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori

Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione Collaborano con il responsabile del S.P.P.

a:

Valutare i rischi, individuare le misure di prevenzione e protezione in base alla specifica conoscenza dell’organizzazione scolastica

Elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività scolastiche e i sistemi di controllo della loro attuazione

Collaborare nella definizione di informazione e/o formazione del personale scolastico e degli studenti

Partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza di cui al D.lgs. 81/2008

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Eletto o designato dai lavoratori, svolge i

seguenti compiti:

Ha libero accesso ai luoghi di lavoro e alla documentazione della scuola relativa all’igiene e alla sicurezza

Promuove iniziative e fa proposte in materia di prevenzione e protezione

Partecipa alle riunioni periodiche

Segnala al responsabile i rischi da lui individuati.

E’ consultato preventivamente per

1. La valutazione dei rischi 2. Il programma di prevenzione e protezione 3. La designazione del Responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione

e protezione, degli addetti all’antincendio, al pronto soccorso e all’emergenza 4. La formazione di tutto l’organico (docenti ed ATA) e degli studenti 5. L’adozione dei dispositivi di protezione individuale

La consultazione deve essere preventiva, tempestiva ed effettiva; oltre a sottoscrivere il

verbale dell’avvenuta consultazione, il RLS ha la facoltà di formulare a verbale proposte,

opinioni ed osservazioni.

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102

Riceve informazioni inerenti a:

Valutazione dei rischi e misure di prevenzione per l’uso delle sostanze, delle macchine e degli impianti

L’organizzazione degli ambienti di lavoro

Gli infortuni e le malattie professionali

Le prescrizioni degli organi di vigilanza

Addetti a compiti speciali

Previa consultazione con il RLS, il D.S. designa tra l’organico della scuola, per ogni posto di

lavoro o area, il Personale addetto ai servizi di emergenza relativi a:

Prevenzione e lotta antincendio

Primo soccorso

Salvataggio

Evacuazione in caso di emergenza per pericolo grave ed immediato Chi è designato non può rifiutare il compito, salvo gravi e particolari motivi, ed ha diritto ad

una formazione specifica per assolvere l’incarico.

Compiti degli addetti

Verifica della manutenzione delle attrezzature antincendio, controllandone la validità, la scadenza e la loro sostituzione

Cura della manutenzione dei presidi medici, dell’approvvigionamento e della sostituzione alla data di scadenza

Prestare le cure di primo soccorso in attesa degli operatori sanitari

In caso di emergenza mettere in atto un primo intervento antincendio in attesa dei VV.FF.

Medico competente - Obblighi art.25 Collabora con il Dirigente scolastico e il RSPP a:

valutazione rischi

predisposizione delle misure di prevenzione e protezione

pianificazione della in-formazione

programmazione della sorveglianza sanitaria

organizzazione del servizio di primo soccorso

programma ed effettua la sorveglianza sanitaria (protocolli sanitari)

istituisce, aggiorna e custodisce (o concorda con il DS il luogo della custodia) le “cartelle sanitarie e di rischio”

fornisce informazioni ai lavoratori, e, a richiesta, ai RLS, sul significato della sorveglianza sanitaria

visita gli ambienti della scuola almeno una volta all’anno o con cadenza diversa.

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103

Informazione/Formazione

L’Accordo Stato-Regioni del 21 /12/2011 disciplina la durata, i contenuti minimi, le modalità

della formazione ed aggiornamento dei lavoratori, dei dirigenti e preposti ai sensi dell’art.37

del D.lgs. 81/2008.

Sono, pertanto, programmati i corsi per la formazione e/o aggiornamento delle figure

sensibili; il corso di primo soccorso è stato già svolto nel mese di ottobre 2015.

Tutto il personale ha ricevuto un’informazione adeguata sui rischi per la salute e sicurezza

sul lavoro (art.36 del D.lgs. 81/2008) connessa alle attività scolastiche, sulle procedure

relative al primo soccorso, lotta antincendio, evacuazione sui luoghi di lavoro.

A partire dall’anno scolastico in corso si prevede di effettuare per gli alunni della scuola

secondaria di I grado un corso di conoscenza delle tecniche di primo soccorso.

Allegati Il Piano della Sicurezza (agli atti della scuola)

Il piano di evacuazione (agli atti della scuola)

Il regolamento di Istituto.

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Risultati conseguiti dagli alunni. . . . in grafico

a cura della

AREA1

Allegato al Capitolo 1

L’ambiente di apprendimento

Paragrafo 1.4

Il Monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti

nella prima annualità del POFT

a.s.

2016 – 2017

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

1

SCUOLA PRIMARIA

1A; 7 1B; 7 1C; 3 1D; 0 2A; 1 2B; 0 2C; 10

3A; 0 3B; 0 3C; 1 4A; 2 4B; 0 4C; 1 5A; 1 5B; 5 5C; 4

TOTALE; 42

1A; 12 1B; 11 1C; 22 1D; 24 2A; 19 2B; 20 2C; 14 3A; 22 3B; 23 3C; 21 4A; 20 4B; 22 4C; 21 5A; 19 5B; 16 5C; 19

TOTALE; 305

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

RILEVAZIONE DEI COMPORTAMENTI

COMPORTAMENTO 0 COMPORTAMENTO +

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

2

0

50

100

150

200

250

300

350

COMPORTAMENTO 0 COMPORTAMENTO +

RILEVAZIONI DEI COMPORTAMENTI

1A

1B

1C

1D

2A

2B

2C

3A

3B

3C

4A

4B

4C

5A

Comportamento + Voto 8/9/10

Comportamento 0 Voto 7/6

Comportamento - Voto insufficiente

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

3

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

1A

1B

1C

1D

2A

2B

2C

3A

3B

3C

4A

4B

4C

5A

5B

5C

MONITORAGGIO COMPORTAMENTO I E II QUARIMESTRE

COMPORTAMENTO + I QUADR.

COMPORTAMENTO + II QUADR.

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

4

1 2 3

0 0

90,66%

87,89%

PERCENTUALI A CONFRONTO RILEVAZIONE COMPORTAMENTO (+)

2014/15 2015/16

COMPORTAMENTO 0 = MEDIO = 6-7

COMPORTAMENTO += ELEVATO = 8-9-10

ANNO SCOLASTICO 2014/15 MONITORAGGIO COMPORTAMENTO :

301 SU 332 ALUNNI HANNO CONSEGUITO LA VOTAZIONE COMPRESA TRA 8/10

ANNO SCOLASTICO 2015/16 MONITORAGGIO COMPORTAMENTO :

305 SU 347 ALUNNI HANNO CONSEGUITO LA VOTAZIONE TRA 8/10

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

5

2014/15 2015/16

90,66 87,89

71,98 72

PERCENTUALI A CONFRONTO RILEVAZIONE COMPORTAMENTO/APPRENDIMENTO

2014/15 2015/16 APPRENDIMENTO COMPORTAMENTO

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

6

1A 4%

1B 4%

1C 7%

1D 8%

2A 6%

2B 7%

2C 5%

3A 7% 3B

8%

3C 7%

4A 7%

4B 7%

4C 7%

5A 6%

5B 5%

5C 6%

COMPORTAMENTO +

0

5

10

15

20

25

30

1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 3A 3B 3C 4A 4B 4C 5A 5B 5C

COMPORTAMENTO +

COMPORTAMENTO +

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

7

0

5

10

15

20

25

1A 1C 2A 2C 3B 4A 4C 5B

APPRENDIMENTO (10)

APPRENDIMENTO(10)

6% 4%

8%

8%

6%

7%

8% 6%

8%

6%

5%

5%

4%

6%

6%

7%

APPRENDIMENTO (10)

1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 3A

3B 3C 4A 4B 4C 5A 5B 5C

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

8

apprendimento classi sez A - apprendimento classi sez. B

apprendimento classi sez. C apprendimento classi sez. D

1A 22%

1B 17%

1C 31%

1D 30%

CLASSI PRIME

2A 28%

2B 32%

2C 40%

CLASSI SECONDE 3A

29%

3B 40%

3C 31%

CLASSI TERZE

4A 36%

4B 36%

4C 28%

CLASSI QUARTE 5A 30%

5B 33%

5C 37%

CLASSI QUINTE

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

9

0 5 10 15 20 25 30 35

1A

1B

1C

1D

2A

2B

2C

3A

3B

3C

4A

4B

4C

5A

5B

5C

MONITORAGGIO APPRENDIMENTO I E II QUADRIMESTRE

APPRENDIMENTO (10) I QUADR.

APPRENDIMENTO (10)II QUADR.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

10

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

11

Punti di forza e di debolezza per la redazione del PdM

IST

OG

RA

MM

I

Sono state visualizzate le

valutazioni conseguite dagli

alunni nel Primo e nel

Secondo quadrimestre e

differenziate in tre valori per i

Comportamenti e in cinque per

gli Apprendimenti.

COMPORTAMENTI / / APPRENDIMENTI

per classi distinte

Il grafico visualizza l’andamento singolare di ogni classe e lo confronta alle altre.

I valori comportamento/ apprendimento appaiono indipendenti: nella costituzione del gruppo classe.

Ogni classe si identifica nel proprio carattere diffuso del gruppo.

Ogni Consiglio di Classe si riconosce nella propria valutazione. Il grafico invita alla riflessione sulla costituzione dei gruppi classe e

sui criteri di assegnazione dei docenti alle classi.

COMPORTAMENTI / / APPRENDIMENTI

per classi parallele

l grafici identificano i gruppi classe del triennio dividendoli in annualità e descrivendone l’avanzamento progressivo.

I valori dei comportamenti appaiono identici nello sviluppo temporale dei due quadrimestri e in evoluzione nel corso del triennio conferendo uno specifico significato nei processi di crescita dei preadolescenti.

Ogni annualità assume un significato specifico nel percorso triennale delle competenze e della scolarizzazione.

Il grafico invita alla riflessione sull’inserimento dei singoli casi nella generalità del gruppo (piano di inclusione), sui tempi degli apprendimenti (elaborazione delle unità di apprendimento) e sulla maturazione delle competenze (triennalità dei traguardi).

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

12

COMPORTAMENTI / APPRENDIMENTI per classi distinte Primo e Secondo Quadrimestre

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 2E 3A 3B 3C 3D

Cattivo comportamento

Comportamento accettabile

Buon comportamento

Apprendimento insufficiente

Apprendimento sufficiente

Apprendimento buono

Apprendimendo distinto

Apprendimento ottimo

0

5

10

15

20

25

1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 2E 3A 3B 3C 3D

Cattivo comportamento

Comportamento accettabile

Buon comportamento

Apprendimento insufficiente

Apprendimento sufficiente

Apprendimento buono

Apprendimendo distinto

Apprendimento ottimo

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

13

COMPORTAMENTI / APPRENDIMENTI per classi parallele - Primo e Secondo Quadrimestre

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Prime Classi Seconde Classi Terze Classi

Cattivo comportamento

Comportamento accettabile

Buon comportamento

Apprendimento insufficiente

Apprendimento sufficiente

Apprendimento buono

Apprendimendo distinto

Apprendimento ottimo

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Prime Classi Seconde Classi Terze Classi

Cattivo comportamento

Comportamento accettabile

Buon comportamento

Apprendimento insufficiente

Apprendimento sufficiente

Apprendimento buono

Apprendimendo distinto

Apprendimento ottimo

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Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

14

Istituto Comprensivo Roberto Bracco – Via Tevere, 45 – 80126 Napoli – www icbracconapoli.it

Punti di forza e di debolezza per la redazione del PdM

GR

AF

ICI

A

TO

RT

A

Sono state visualizzate le

valutazioni conseguite dagli

alunni nel Primo e nel

Secondo quadrimestre,

nella generalità dell’ Istituto

Secondario di Primo Grado

e trasformate in

percentuali.

I colori usati sono stati

scelti in analogia con quelli

del semaforo e sfumati in

tonalità crescenti per

differenziarne le scale di

valori.

LE PERCENTUALI dei

COMPORTAMENTI

I grafici ripartiscono la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico in base alle criticità.

I valori in percentuale sostituiscono all’identità delle classi la generalità dell’Istituto.

Tra il Primo e Secondo Quadrimestre si registra un visibile miglioramento dei comportamenti come risultato positivo verso l’applicazione ed i rispetto delle norme del Regolamento di Istituto.

LE PERCENTUALI degli

APPRENDIMENTI

I grafici ripartiscono la totalità dei risultati in percentuali attribuendo a ciascuna un colore simbolico ed una sfumatura in base alle criticità.

I valori in percentuale sostituiscono all’identità delle classi la generalità dell’Istituto.

Tra il Primo e Secondo Quadrimestre si registra un visibile miglioramento degli apprendimenti come risultato positivo generalizzato delle Programmazioni annuali per materia di Insegnamento.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

15

LE PERCENTUALI DEI COMPORTAMENTI Primo Quadrimestre

Secondo Quadrimestre

5%

37%

58%

Cattivo Comportamento

Comportamento Accettabile

Comportamento Buono

1%

24%

75%

Cattivo Comportamento

Comportamento Accettabile

Comportamento Buono

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 1 L’ambiente di apprendimento Paragrafo 1.4 Il monitoraggio degli Insegnamenti – Apprendimenti nella prima annualità del POFT

16

LE PERCENTUALI DEGLI APPRENDIMENTI - Primo e Secondo Quadrimestre

14%

35% 31%

15% 5%

Apprendimento Insufficiente

Apprendimento Sufficiente

Apprendimento Buono

Apprendimento Distinto

Apprendimento Ottimo

6%

41%

34%

15% 4%

Apprendimento Insufficiente

Apprendimento Sufficiente

Apprendimento Buono

Apprendimento Distinto

Apprendimento Ottimo

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Curriculo Verticale

a cura della

AREA2

Allegato al Capitolo 2

Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione

Paragrafo 2.1

La verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

a.s.

2016 – 2017

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

1

COMPETENZE TRASVERSALI

In riferimento alle competenze –chiave (Documento 2006/962/CE), si riportano le competenze trasversali alla fine del percorso didattico dell’alunno:

Competenza in madrelingua, ossia la capacità di esprimere e interpretare concetti, sentimenti, pensieri, fatti sia in forma orale, sia in forma

scritta per meglio interagire in ogni contesto culturale e sociale.

Competenza in lingua straniera, ossia l’abilità di comprendere ed esprimere in forma orale e scritta altri contesti culturali diversi da quelli

d’origine; si ricorda anche che la comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali mediazione e comprensione

interculturale, senza le quali è impossibile ogni forma di comunicazione.

Competenza matematica, ossia l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico al fine di risolvere problemi nel quotidiano.

Competenza scientifica, ossia la capacità di applicare il pensiero scientifico per conoscere e spiegare il mondo che ci circonda.

La competenza tecnologica ci consente di dare una risposta ai desideri e ai bisogni avvertiti dagli esseri umani. Competenza digitale, ossia

la capacità di saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la

comunicazione.

Imparare ad imparare: saper acquisire, elaborare e assimilare nuove conoscenze e abilità per usarle e applicarle nei vari contesti con una

gestione efficace del tempo e delle informazioni.

Competenze sociali e civiche: saper partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita in società sempre più diversificate.

Consapevolezza ed espressione culturale: saper utilizzare in modo creativo le idee, esperienze ed emozioni nell’ampia varietà dei mezzi di

comunicazione.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

2

ITALIANO Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

I discorsi e le parole

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

mantiene l’attenzione per un tempo adeguato allo svolgimento delle attività

si esprime con semplici pensieri in forma chiara

racconta , ascolta e comprende la lettura di storie e chiede spiegazioni

usa il linguaggio per progettare le attività e definire le regole del gioco

Scuola Primaria

Ascolto parlato Lettura e comprensione Scrivere Riflessione linguistica

Al termine della terza classe, l’alunno:

interagisce e comunica verbalmente in contesti di diversa natura.

legge , analizza e comprende diversi tipi di testi

produce testi in relazioni a diversi scopi comunicativi

rispetta le principali convenzioni ortografiche e riflette sulla lingua

Ascolto e parlato Lettura e comprensione Scrivere Riflessione linguistica

Al termine della quinta classe, l’alunno:

partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro adeguato alla situazione

comprende testi di vario tipo (letti o ascoltati) individuando le informazioni essenziali.

legge, in modo funzionale, e comprende vari tipi di testo.

individua, in testi di diverso genere, le informazioni essenziali e le organizza

produce semplici testi orali e scritti in forme e per scopi diversi, correttamente

conosce ed usa le convenzioni ortografiche apprese

sa riconoscere le parti principali del discorso e distingue in una frase le componenti fondamentali

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

3

ITALIANO Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola Secondaria di Primo Grado

Ascolto e parlato Lettura

Al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado, l’alunno:

Ascolta testi prodotti da altri, anche quelli trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente;

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri;

Interviene in una conversazione o in una discussione in modo adeguato e fornendo un contributo personale;

Utilizza le informazioni raccolte e selezionate durante l’ascolto per rielaborare quanto appreso;

Riconosce in un testo poetico elementi ritmici e sonori;

Narra e descrive in modo chiaro ed esauriente situazioni, esperienze ed eventi, selezionando informazioni e ordinandole in base ad un criterio logico- cronologico, usando un registro adeguato;

Rielabora oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici( schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.);

Ascolta e confronta opinioni e punti di vista diversi, sostenendo con pertinenti argomentazioni, il proprio.

Legge ad alta voce in modo espressivo e fluido;

Legge in modo silenzioso testi di varia natura, applicando tecniche di supporto alla comprensione, come sottolineature, note a margine, appunti e mettendo in atto strategie differenziate( lettura selettiva, orientativa, analitica);

Legge e seleziona da più fonti le informazioni più significative e affidabili per rielaborarle in modo personale;

Comprende testi descrittivi, individua gli elementi della descrizione( soggettiva ed oggettiva), la loro collocazione nello spazio ed il punto di vista dell’osservatore

Legge semplici testi argomentativi, individuando tesi centrale e argomenti a sostegno;

Legge e riconosce il contenuto e le caratteristiche principali di testi letterari di diverso tipo

Applica in modo autonomo procedure di pianificazione per la stesura di un testo scritto;

Sa revisionare un testo;

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

4

Scrittura

Acquisizione ed espansione

del lessico ricettivo e

riproduttivo

Elementi di grammatica esplicita e riflessioni sull’uso della lingua

Scrive testi di diverso tipo e forma, corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.

Sintetizza testi letti ed ascoltati;

Scrive testi adottando programmi di videoscrittura;

Realizza forme diverse di scrittura creativa, in prosa o in versi.

Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base;

Riconosce il significato delle parole in senso figurato;

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso;

Sceglie un lessico adeguato alle diverse situazioni comunicative ed agli interlocutori

Riconosce ed utilizza diversi registri linguistici;

Riconosce le caratteristiche e le strutture dei principali tipi di testo;

Riconosce i rapporti di significato tra le parole, rilevando i campi semantici e le famiglie lessicali;

Conosce i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione, composizione;

Riconosce le relazioni logiche e sintattiche nella frase semplice;

Riconosce la costruzione della frase complessa; individua i rapporti tra le singole proposizioni;

Riconosce ed analizza in un testo le parti del discorso ed i loro tratti grammaticali e li sa analizzare;

Conosce ed utilizza i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica;

Riconosce e riflette sui propri errori per autocorreggersi nella produzione scritta.

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5

STORIA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Il se e l’altro La conoscenza del mondo

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

sa collocare le azioni quotidiane nel tempo :prima – dopo /ieri – oggi – domani

esprime graficamente storie e/o il proprio vissuto

conosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi delle principali tradizioni culturali e religiose.

elabora graficamente successioni e contemporaneità

Scuola Primaria

Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali

Produzione scritta e orale

Al termine della terza classe, l’alunno:

colloca fatti e fenomeni storici nello spazio e nel tempo.

individua relazioni fra fatti e fenomeni storici stabilendo nessi causali e inter relazionali

riconosce le componenti costruttive e le caratteristiche dei diversi periodi preistorici

conosce e utilizza le fonti per compiere semplici operazioni di ricerca storica

raggruppa tematicamente e riferisce le conoscenze apprese

Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali

Produzione scritta e orale

Al termine della quinta classe, l’alunno:

comprende che i fenomeni storici e sociali possono essere conosciuti solo con la ricerca storica e l’uso di fonti documentate.

sa riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

conosce gli elementi essenziali delle civiltà studiate e saper operare confronti.

sa riconoscere ed indicare gli elementi di interdipendenza fra ambiente e attività umane.

sa trarre informazioni da testi, carte, immagini e strumenti informatici e organizzare le conoscenze

sa raccontare in sintesi i fatti studiati.

sa produrre semplici testi storici e mappe concettuali

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

Sa reperire fonti;

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6

Scuola Secondaria di Primo Grado

Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali Produzione orale e scritta con uso del lessico specifico

Usa fonti di diverso tipo( documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.

Seleziona e organizza informazioni utilizzando mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali;

Costruisce grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate;

Colloca la storia locale in relazione con la storia italiana, europea, mondiale.

Comprende aspetti e strutture di processi storici italiani, europei e mondiali;

Conosce il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati;

Usa le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile;

Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite,

operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;

Produce testi utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazioni diverse;

Argomenta su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina

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7

GEOGRAFIA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

La conoscenza del mondo Il corpo in movimento

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

individua le posizioni di oggetti e persone.

segue un percorso sulla base di indicazioni verbali.

sa occupare ed organizzare uno spazio delimitato in accordo con i compagni.

colloca nello spazio se stesso, oggetti e persone

si orienta nell’ambiente seguendo le principali indicazioni topologiche

Scuola Primaria

Orientamento

Linguaggio della geograficità’ Paesaggio

Al termine della terza classe, l’alunno:

legge l’organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio e gli strumenti specifici della geografia

comprende il rapporto di interazione tra ambiente fisico e antropico

distingue i diversi paesaggi geografici e ne riconosce le principali caratteristiche fisico-antropiche

Orientamento

Linguaggio della geograficità’ Paesaggio Regione e sistema territoriale

Al termine della quinta classe, l’alunno:

conosce e localizza i principali oggetti geografici fisici ed antropici dell’Italia e delle sue regioni

sa interpretare carte geografiche e ricavarne informazioni.

individua le caratteristiche degli spazi geografici e le loro funzioni in relazione all’ intervento antropico

Orientamento

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

Si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali, alle coordinate

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Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

8

Scuola Secondaria di Primo Grado

Il linguaggio della geograficità Paesaggio Regione e sistema territoriale

geografiche e ai punti di riferimento fissi; sa orientare una carta geografica facendo ricorso a

punti di riferimento fissi;

Si orienta nelle realtà territoriali vicine e lontane anche attraverso l’utilizzo di programmi

multimediali di visualizzazione dall’alto.

Legge ed interpreta diversi tipi di carte geografiche( da quelle topografiche al planisfero),

utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia;

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie (attuali e d’epoca), immagini da

telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per

comunicare efficacemente informazioni spaziali e fenomeni territoriali.

Interpreta e confronta alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei, mondiali anche in relazione

alla loro evoluzione nel tempo;

Conosce temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e

progetta azioni di valorizzazione.

Consolida il concetto di regione geografica( fisica, climatica, storica, economica) applicandolo

all’Italia, all’Europa e agli altri continenti;

Analizza in termini di spazio le interrelazioni fra fatti e fenomeni demografici, sociali ed

economici di portata nazionale, europea e mondiale;

Valuta l’effetto dell’azione dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

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9

CONVIVENZA CIVILE

Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Il se’ e l’ altro

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

ha sviluppato il senso dell’identità personale e familiare.

ha una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

è in grado di lavorare in gruppo gestendo almeno in parte i conflitti.

Scuola Primaria

Conoscenza e rispetto delle regole

della convivenza civile

Conoscenza e rispetto della

realtà ambientale

Conoscenza e comprensione

delle regole e delle forme della

convivenza democratica e

dell’organizzazione sociale

Al termine della terza classe, l’alunno:

riconosce ed applica le fondamentali regole del vivere insieme

ha sviluppato un atteggiamento cooperativo e di condivisione

distingue ruoli, compiti e funzioni in ambito familiare, scolastico e sociale

Al termine della quinta classe, l’alunno:

aderisce consapevolmente ai valori sociali condivisi con un atteggiamento cooperativo che

gli consente di praticare la convivenza civile.

continua la costruzione del senso di legalità, iniziata nella scuola dell’Infanzia sviluppando

l’etica della responsabilità.

inizia a conoscere la Costituzione della Repubblica italiana e impara a riconoscerne i

principi.

identifica e distingue procedure, compiti, ruoli e poteri

Conoscenza generale delle principali

norme socio-giuridiche

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

Sa prendersi cura di se stesso, degli altri, dell’ambiente;

Sa essere collaborativo e solidale;

Ha acquisito il senso di legalità e di responsabilità;

Sceglie e agisce in modo consapevole;

Elabora idee e promuove azioni finalizzate al miglioramento del proprio contesto di vita, a

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10

Scuola Secondaria di Primo Grado

Conoscenza della storia

costituzionale e dell’ordinamento

della repubblica

Conoscenza dell’unione europea, dell’Onu e delle organizzazioni internazionali

partire dalla scuola.

Conosce la Costituzione della Repubblica italiana

Conosce l’Unione Europea, l’Onu e le organizzazioni internazionali

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

I Discorsi e le Parole

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

è consapevole della propria lingua e comprende l’esistenza di altre lingue.

confronta in modo semplice lingue diverse.

Scuola Primaria

Ascolto (comprensione orale)

Parlato (produzione e interazione orale) Lettura (comprensione scritta) Scrittura (produzione scritta)

Al termine della terza classe, l’alunno:

riconosce e comprende semplici messaggi orali.

interagisce nel gioco in scambi di semplici informazioni.

legge e comprende istruzioni e brevi messaggi scritti

scrive vocaboli abbinando suoni/parole

Al termine della quinta classe, l’alunno:

comprende attraverso l’ascolto semplici strutture linguistiche

comprende attraverso la lettura semplici strutture linguistiche

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11

produce oralmente semplici messaggi

produce per iscritto semplici messaggi

Scuola Secondaria di Primo Grado

Ascolto Lettura Parlato Scrittura

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno:

Comprende globalmente e analiticamente i messaggi;

Riconosce espressioni idiomatiche;

Comprende il senso generale di una comunicazione.

Riconosce lo stile di un brano;

Comprende globalmente e analiticamente un brano letto;

Ricava l’idea centrale di un testo.

Riferisce un fatto noto;

Sintetizza ed espone un testo letto;

Esprime opinioni;

Si esprime in modo autonomo e personale.

Esegue sintesi;

-Scrive comunicazioni di vario genere.

ARTE E IMMAGINE

Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Immagini, suoni, colori

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

si esprime attraverso linguaggi non verbali.

usa diverse tecniche espressive, grafiche, pittoriche e plastiche per rappresentare e comunicare.

rappresenta graficamente il proprio corpo nelle sue parti essenziali.

osserva luoghi, oggetti, immagini anche attraverso la multimedialità.

manipola, taglia, infila, punteggia.

Esprimersi e comunicare con le immagini (anche multimediali)

Sperimentare materiali,

Al termine della terza classe, l’alunno:

osserva , descrive ed interpreta le immagini.

rielabora , modifica e compone immagini con l’uso di tecniche e materiali diversi

esprime e comunica emozioni ed esperienze attraverso il linguaggio visivo

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12

Scuola Primaria

strumenti e tecniche. Osservare, esplorare,leggere e descrivere immagini

Esprimersi e comunicare con le

immagini (anche multimediali)

Sperimentare materiali, strumenti

e tecniche. Osservare,

esplorare,leggere e descrivere

immagini

Apprezzare alcuni beni artistico-

culturali del proprio territorio.

AL TERMINE DELLA QUINTA CLASSE, L’ALUNNO:

Usa tecniche grafico-pittoriche miste a fini espressivi

Rielabora in maniera creativa un’immagine.

Sperimenta in maniera autonoma scelte significative di materiali diversi a seconda dello scopo comunicativo

Comprende ed apprezza le opere d’arte.

Scuola Secondaria di Primo Grado

Ideare, progettare, realizzare elaborati

Conoscere e usare strumenti e tecniche

Osservare, leggere e descrivere immagini Conoscere la produzione artistica nel tempo e le problematiche del patrimonio artistico

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno: Approfondisce le capacità di osservazione e analizza elementi della realtà; Conosce gli elementi del linguaggio visuale e le loro funzioni comunicative; Conosce e sa usare la terminologia specifica, sa descrivere l’elaborato prodotto e il suo

contenuto espressivo

Usa gli strumenti e i materiali inerenti le più semplici tecniche artistiche; Applica correttamente le tecniche proposte. Sa esprimersi con un linguaggio grafico adeguato

Sa rielaborare temi, soggetti e messaggi visivi.

Ha acquisito e sa applicare un corretto metodo di lettura di un’opera d’arte

Conosce ed usa una terminologia semplice ma appropriata

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13

MATEMATICA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

La conoscenza del Mondo

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

raggruppa e ordina secondo criteri diversi

intuisce il concetto di insieme

confronta e valuta quantità ed esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata

conosce i più semplici concetti topologici

Scuola Primaria

Numeri Spazio e figure

Relazioni, dati e previsioni

Al termine della terza classe, l’alunno:

utilizza con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali.

rappresenta, confronta ed analizza figure geometriche a partire da situazioni reali.

rileva dati significativi, sa analizzarli, interpretarli e sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo.

riconosce e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici

Numeri Spazio e figure

Relazioni, dati e previsioni

Al termine della quinta classe, l’alunno:

comprende l’importanza del valore posizionale delle cifre.

utilizza il calcolo scritto e orale con i numeri naturali e decimali.

comprende ed utilizzare in modo consapevole il linguaggio e i simboli matematici.

affronta e risolve facili problemi, rendendosi conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.

descrive e classificare figure in base a caratteristiche geometriche.

conosce e utilizzare le regole per il calcolo di perimetri e aree.

sa usare le unità di misura convenzionali.

utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa usare in situazioni significative per ricavarne informazioni

Numeri

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

Si muove con sicurezza nel calcolo aritmetico ed algebrico, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni;

Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite: utilizza i concetti di proprietà e di definizione;

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Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

14

Scuola Secondaria di Primo Grado

Spazio e figure

Relazioni, dati e previsioni

Utilizza ed interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto con il linguaggio naturale.

Riconosce e determina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie relazioni tra gli elementi.

Riconosce e valuta nei problemi, anche in contesti diversi, le informazioni ricevute, confronta più procedimenti per giungere a soluzione ed infine spiega il procedimento seguito.

Analizza ed interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

Nelle situazioni di incertezza si orienta con valutazioni di probabilità.

Ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni

SCIENZE

Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Il corpo e il movimento

La conoscenza del mondo

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

conosce caratteristiche stagionali e intuisce le trasformazioni della natura nelle diverse stagioni

riflette sul mondo animale e vegetale, sui loro ambienti, sui fenomeni naturali e ne rileva caratteristiche e cambiamenti

individua caratteristiche percettive degli oggetti

riconosce materiali semplici: plastica, vetro, legno, metallo.

Scuola Primaria

Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L’uomo, i viventi e l’ambiente

Al termine della terza classe, l’alunno:

osserva, analizza e descrive fenomeni appartenenti alla realtà naturale e agli aspetti della vita quotidiana.

problematizza la realtà osservata, formula ipotesi e ne verifica la validità con semplici esperimenti.

relaziona i contenuti appresi con linguaggio specifico, utilizzando anche semplici schematizzazioni

Al termine della quinta classe, l’alunno:

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

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Oggetti, materiali e trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L’uomo, i viventi e l’ambiente

conosce le forme e le fonti energetiche.

conosce ed ha cura del proprio corpo, con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.

sa indagare la realtà e problematizzarla partendo dalle proprie esperienze o da altre fonti

Scuola Secondaria di Primo Grado

Fisica e chimica

Biologia

Astronomia e Scienze della Terra

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

Esplora e sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce la loro diversità e i bisogni; fondamentali negli specifici contesti ambientali.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti ed è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra e adotta modi di vita ecologicamente responsabili;

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’Uomo;

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza, nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

TECNOLOGIA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Immagini, suoni , colori La conoscenza del mondo

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

riconosce materiali semplici: plastica, vetro, legno, metallo;

utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative

esplora le funzioni delle nuove tecnologie

L’ uomo e il mondo esterno L’ uomo e le macchine

Al termine della terza classe, l’alunno:

esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo individuando le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina.

usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni e nel rispetto delle norme di

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16

Scuola Primaria

sicurezza.

impiega le TIC e i loro principali linguaggi multimediali.

L’ uomo e il mondo esterno L’ uomo e le macchine

Al termine della quinta classe, l’alunno:

individua le caratteristiche, la funzione e il funzionamento di un artefatto.

si dimostra sensibile ai problemi ambientali.

compone e scompone oggetti riconoscendo le parti costituenti, i materiali impiegati e le modalità di assemblaggio.

classifica i materiali conosciuti in base alle loro caratteristiche.

utilizza schemi per sintetizzare il lavoro svolto.

utilizza le nuove tecnologie per eseguire, sintetizzare e documentare il lavoro svolto e cercare informazioni (Internet).

riflette sulle potenzialità, i limiti e i vantaggi dei mezzi di telecomunicazione.

Scuola Secondaria di Primo Grado

Fonti e forme di energia

Macchine Disegno geometrico

Il PC e la grafica computerizzata

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno:

Riconosce i vari processi di trasformazione di risorse e beni e le diverse forme di energia coinvolte;

Affronta la complessità dei fenomeni ambientali e delle questioni che vi si riconnettono;

Si interfaccia alle varie tipologie di strumenti e macchine attraverso la lettura e la comprensione di manuali d’uso;

Legge, interpreta e traduce in forma grafica sequenze di istruzioni.

Individua, analizza e supera errori nell’esperienza grafica;

Legge e consulta il libro di testo e le immagini;

Si orienta nello spazio cartesiano e cambia punti di vista.

Si approccia al rapporto uomo-macchina nell’uso del PC;

Accede ed apprende autonomamente software di computer grafica nella logica del problem-solving

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MUSICA Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Immagini, suoni, colori

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

segue con curiosità e piacere spettacoli teatrali, musicali, di animazione

riconosce i suoni dell’ambiente circostante e ha imparato ad apprezzare quelli della natura

utilizza la musica come linguaggio espressivo

Scuola Primaria

Imparare ad ascoltare

“l’ambiente circostante”

Imparare “ la musica come linguaggio” Sviluppare la capacità creativa

Al termine della terza classe, l’alunno:

utilizza la voce nel canto e semplici “strumenti” musicali per esprimersi

comprende e utilizza linguaggi sonori e musicali diversi

esprime e comunica emozioni ed esperienze attraverso il linguaggio musicale

Ascoltare, analizzare e

rappresentare fenomeni sonori

e linguaggi musicali

Esprimersi con il canto e la

musica

Al termine della quinta classe, l’alunno:

canta in coro ed individualmente mantenendo ritmo e controllo della voce

ascolta con attenzione brani musicali e dimostra di averne compreso il significato attraverso la descrizione scritta e/o orale e il disegno.

coglie all’ascolto gli aspetti fondamentali di un brano musicale

conosce ed apprezza alcuni aspetti del patrimonio musicale della propria regio

Scuola Secondaria di Primo Grado

Comprensione ed uso dei linguaggi specifici

Espressione vocale ed uso

dei mezzi strumentali

Capacità di ascolto e comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali con rielaborazione personale dei materiali sonori.

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

Comprende ed usa sistemi di notazione funzionali alla lettura di brani musicali.

E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione, messaggi musicali, utilizzando anche sistemi informatici.

Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture diversi.

Comprende e valuta eventi ,materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali;

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali.

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EDUCAZIONE FISICA

Nucleo fondante Traguardi per il raggiungimento delle competenze

Scuola dell’infanzia

Il corpo e il movimento

Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino:

riconosce il proprio corpo e le sue parti essenziali.

dimostra autonomia nel movimento e nella cura di sé

si mette in relazione con gli altri, lo spazio e i materiali attraverso il corpo.

sfrutta le basilari capacità sensoriali, ritmiche ed espressive del proprio corpo.

ha sperimentato schemi dinamici e posturali, di equilibrio e disequilibrio.

Scuola Primaria

Il corpo in relazione a

spazio e tempo

Il linguaggio del corpo

Il gioco , lo sport e le regole Salute, benessere prevenzione

Al termine della terza classe, l’alunno:

acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali

partecipa in modo corretto alle attività ludiche e pre-sportive rispettando le regole, cooperando con gli altri, accettando le decisioni arbitrali e la sconfitta

si muove nell’ ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri

adotta semplici comportamenti igienico-alimentari per il proprio benessere

Il corpo in relazione a

spazio e tempo

Il linguaggio del corpo

Il gioco , lo sport e le

regole

Salute, benessere

prevenzione

Al termine della quinta classe, l’alunno: utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,

anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico – musicali. ha sperimentato una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare

molteplici discipline sportive. ha sperimentato in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse

gestualità tecniche. comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e

l’importanza di rispettarle si muove nell’ ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli

altri riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio corpo ed a un corretto regi

Scuola Secondaria di Primo Grado

Il corpo e la sua relazione con

lo spazio e il tempo

Al termine della scuola secondaria di primo grado, l’alunno

E’ consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazioni;

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Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.1 La Verticalità del Curriculo nell’Istituto Comprensivo

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Il linguaggio del corpo

Il gioco , lo sport , le regole e il fair play Salute, benessere prevenzione e sicurezza

Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri.

Pratica attivamente i valori sportivi come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole

E’ capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti per favorire il proprio “star bene” assumendo un sano stile di vita e una attenta prevenzione;

Rispetta criteri di sicurezza per sé e per gli altri.

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Piano annuale per l’Inclusività

a cura di

Miriam De Luca e Giuliana Polito

per l’Infanzia Emanuela Attanasio, Concetta Brigida ed Elena Vitiello

per la Primaria Rita Cieri, Giuseppina Piscopo ed Alessandra Trezza

per la Secondaria

Allegato al Capitolo 2

Curriculo, Successo Formativo ed

Inclusione

Paragrafo 2.2

L’individuazione delle difficoltà:

gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

a.s.

2016 – 2017

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Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.2 L’ individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

1

UNO SGUARDO ALLA NORMATIVA

LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Art.3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Art. 34

La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi…..

LA NORMATIVA ITALIANA 1992:Legge n. 104; Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti

delle persone handicappate;

2006:Documento generale di indirizzo per l'integrazione degli alunni per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'integrazione interculturale;

2010:Legge n. 170/2010 - Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento;

2012:Direttiva MIUR del 27/12/2012- Strumenti di intervento con alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica

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Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.2 L’ individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

2

CHE COSA E’ L’INCLUSIVITA’?

L’inclusione è ciò che avviene quando” ognuno sente di essere apprezzato e (sente) che la

sua partecipazione è gradita”(Center for studies on inclusive education). L’inclusione non

riguarda solo gli alunni disabili, ma ogni forma di esclusione derivante da differenze

culturali, etniche, socioeconomiche, sessuali.

Dalla scuola dell’integrazione alla scuola dell’inclusione

I sempre più differenti bisogni educativi degli alunni portano la scuola tradizionale a

cambiare veste: essa non ha più solo il compito di integrare le diversità ad un contesto già

precostituito, ma modificare il contesto stesso.

Recenti studi hanno dimostrato che la scuola dell’integrazione è:

1. statica, ossia individua mezzi, strumenti, metodologie con i quali trasmettere servizi

educativi a soggetti che ne sono esclusi;

2. a-problematica, cioè non si pone il problema di rivisitare e trasformare il contesto e

le strategie adoperate che hanno prodotto l’esclusione;

3. promuove l’uguaglianza ma separata dal rispetto della diversità.

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Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.2 L’ individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

3

La scuola dell’integrazione, in sostanza, adatta il diversamente abile, il DSA, il BES, il NAI

ad un’organizzazione scolastica strutturata per gli alunni normodotati; usa strategie e

metodi per livellare tutti gli alunni .

La scuola inclusiva, invece, tiene conto delle diversità, le rispetta adottando percorsi,

strategie comprensibili a tutti e adattando il suo insegnamento ai vari stili di apprendimento

(ricordiamo la teoria delle intelligenze multiple di Gardner). La scuola inclusiva, dunque,

presenta delle novità; è:

1. Processuale, ossia pone in questione lo status quo, si pone il problema di

modificare, di trasformare i propri percorsi per superare l’esclusione;

2. Favorisce contesti educativi accoglienti e stimolanti per tutti;

3. Trasforma il curriculum, le strategie organizzative, i metodi nel rispetto delle diversit

OBIETTIVO DELLA SCUOLA INCLUSIVA

SVILUPPARE LE COMPETENZE DELL’ALUNNO NEGLI

APPRENDIMENTI,NELLA COMUNICAZIONE, NELLA

RELAZIONE, NELLA SOCIALIZZAZIONE

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4

DISTURBO

BES

DIVERSE TIPOLOGIE DI CONDIZIONI

DA

ALUNNI DIVERSAMENTE

ABILI

L.104/1992

Disturbi del

linguaggio

Disturbi da danno

neurologico

(epilessia-

microcefalia)

Disturbi

psicologici-

psicomotori

SVANTAGGIO

Alunni con svantaggio

familiare

socio-economico

linguistico – culturale

Comportamentale-relazionale

C.M 27/12/2012

C. n.8 del 6/03/2013

DSA

ALUNNI CON

DISTURBI SPECIFICI

DI APPRENDIMENTO

L.170/2010

SOSPETTI DSA NON

ANCORA CERTIFICATI

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5

QUALI SOLUZIONI PER UNA SCUOLA INCLUSIVA?

Soluzioni pedagogiche e didattiche: grazie alla professionalità docente si può creare un ambiente di apprendimento/insegnamento coerente con gli obiettivi prefissati e cioè integrare/ includere gli alunni con bisogni educativi speciali;

Strategie compensative, ossia l’insieme di procedimenti, strategie, stili di lavoro che possano ridurre le disabilità il disturbo;

Soluzioni tecnologiche: i docenti devono integrare il loro insegnamento con supporti tecnologici atti a ridurre gli impedimenti della disabilità/disturbo, considerando che l’ausilio tecnologico deve essere visto come una forma di comunicazione che valorizzi tutte le risorse comunicative (linguistiche, vocali, motorie, ecc)

QUALE INTERVENTO?

PEI Piano educativo individualizzato

Per alunni con certificazioni di abilità

PDP PIANO

EDUCATIVO PERSONALIZZAT

O

PER ALUNNI CON DISTURBI

SPECIFICI DELL’APPREN

DIMENTO

PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI

NON ESPLICITATI DALLA L. 170/2010 ma

richiamati dalla C. 8/03/2013,(deficit da

disturbo dell’attenzione/iperattività , funzionamento cognitivo

limite, anche non certificati

ALUNNI CON SVANTAGGIO

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PROCEDURE DA ATTUARE DA PARTE DELLA SCUOLA

Azioni Svolte da Inserimento delle procedure per gli alunni BES nel POF

Docenti e funzioni strumentali

Incontri di continuità con colleghi di ordine precedenti

Referenti BES- H Coordinatore di classe

Accoglienza famiglie: colloqui preliminari con i genitori di V primaria anche in occasione degli Open day

Referenti BES -H

icezione, custodia e archiviazione delle certificazioni

Dirigente scolastico Referenti BES- H

Condivisione documentazione

Dirigente scolastico Referenti BES- H Coordinatore di classe

Presentazione dell’allievo ai Consigli di classe

Coordinatore di classe

Presa d’atto delle indicazioni presenti nelle diagnosi

Consiglio di classe

Attività di accoglienza nella classe

Consiglio di classe Referenti BES- H Studente e compagni

Individuazione, esplicitazione e formalizzazione di percorsi didattici personalizzati ed individualizzati (PDP-PEI)

Consiglio di classe Referenti BES- H Genitori Servizi sanitari

Controlli e verifiche in itinere e globali

Consiglio di classe Referenti BES- H

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7

I PROTAGONISTI La problematica dei BES mette alla prova continuamente la scuola: è necessario agire a

livello di sistema, modificando il sistema tradizionale organizzativo e la formazione dei

singoli docenti.

La nostra scuola ,infatti, sempre attenta a questo tipo di bisogni si apre e collabora

costantemente con il territorio e con le famigli

I PROTAGONISTI

SCUOLA

FAMIGLIA

SERVIZI

SANITARI

DIRIGENTE

SCOLASTICO

REFERENTI DSA -H

DOCENTI

ALUNNI

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PERSONALE COINVOLTO

Dirigente scolastico

Promuove, tra tutte le componenti, il processo di integrazione e di inclusione all’interno dell’Istituto, favorendo attività di formazione e aggiornamento.

Verifica che nel POF siano presenti progetti e azioni mirate ai BES e ai DVA con linee guida su: accoglienza, presa in carico degli alunni, compilazione dei PDP e PEI

Individua le risorse esterne e interne per rispondere alle esigenze di inclusione

Assegna i docenti di sostegno

Gestisce le risorse umane e strumentali

Garantisce i rapporti con gli enti coinvolti

Promuove attività di formazione e aggiornamento per il conseguimento di di competenze specifiche diffuse

Promuove e valorizza progetti mirati, assicurandone il coordinamento delle azioni(tempi, finalità, finanziamenti)

Definisce il Piano Annuale per l’Inclusività

Collegio docenti

Delibera il Piano Annuale per l’Inclusività

Referente BES

Approfondisce le tematiche sui BES per attuare tutte le procedure del caso

Realizza il modello PDP d’Istituto

Fornisce indicazioni operative al fine di sostenere la “presa in carico” dell’allievo, mediante una didattica inclusiva

Sensibilizza i colleghi, anche supplenti, e divulga le norme vigenti

Supporta i colleghi con indicazioni su materiali, strategie didattiche e valutazione

E’ punto di riferimento rispetto ai BES e fornisce informazioni su associazioni, enti di ricerca, istituzioni, università, agenzie formative accreditate, siti web, ecc.

Cura i primi colloqui con i genitori, specialisti e fa da mediatore tra docenti, genitori, allievi, operatori servizi sanitari

Collabora con i colleghi nella ricerca di modalità di verifica e di valutazione specifiche per ogni alunno

Informa su nuove tecnologie e software

Ricorda a tutti i colleghi di redigere ogni anno il PDP per i nuovi ingressi e di aggiornare quelli dell’anno precedente

Ricorda a tutti i colleghi di inserire nei verbali(compresa la relazione finale di presentazione della classe) tutte le misure e gli strumenti adottati durante l’anno in base al PDP

Avvisa i colleghi che occorre utilizzare strategie, misure dispensative e strumenti compensativi idonei anche quando l’alunno è in via di diagnosi.

In sede d’esame, per garantire l’utilizzo di misure

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dispensative e strumenti compensativi

è necessaria la diagnosi;

Ricorda ai colleghi che durante l’anno e agli esami di Stato il DSA può essere dispensato dalle prestazioni scritte in lingua straniera o esonerato dalla lingua straniera solo in casi di certificazione, richiesta della famiglia e conseguente approvazione del Consiglio di classe. Nel caso dell’esonero( solo in gravi casi di disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbo o patologie)l’alunno seguirà durante l’anno un percorso didattico differenziato e sarà valutato dal C.d.c. relativamente allo svolgimento di tale piano e sosterrà prove d’esame differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestazione di cui all’art. 13 del D.P.R. n.323/1998

tempi aggiuntivi

prove non differenziate;

Crea raccordi tra i diversi ordini di scuola per garantire la continuità;

Promuove azioni di formazione e aggiornamento per insegnanti e genitori;

Avvisa la segreteria di indicare per le prove INVALSI, la presenza di alunni con DSA;

Prepara per il Presidente di Commissione d’esame, l’elenco degli alunni con DSA, con riferimento al PDP e alla relazione finale di classe;

Consiglia ai genitori un aggiornamento della diagnosi, se redatta nei primi anni della scuola primaria, prima del passaggio alla scuola secondaria di secondo grado;

Predispone un archivio delle certificazioni e dei materiali creati per /da alunni con DSA

Segreteria didattica

Istituisce un’ anagrafe d’istituto e comunica i nominativi ai refernti;

Aggiorna il fascicolo personale dello studente inserendo PDP, PEI;

Riceve dalla famiglia la certificazione dell’eventuale diagnosi, dandone comunicazione al Dirigente scolastico e al Referente BES e al referente di sostegno;

Accetta e svolge tutte le pratiche per l’iscrizione di alunni stranieri

Contatta la famiglia per chiarimenti, aggiornamenti o integrazioni

Il docente

Accoglie tutti gli alunni DSA,DVA, NAI;

Approfondisce le tematiche relative ai BES, DVA,NAI;

Osserva le prestazioni e gli stili di apprendimento dei suoi allievi;

Sa cogliere i campanelli d’allarme e comunica al Consiglio di classe quanto rilevato;

Individua eventuali DSA e concorda con il referente DSA le forme di comunicazione alla famiglia;

Attua una didattica personalizzata in attesa di diagnosi;

Prende visione delle diagnosi( DSA, DVA) e si confronta con i referenti, i colleghi, la famiglia;

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Inserisce in tutti i verbali( compresa la relazione finale di presentazione della classe)tutte le misure e gli strumenti adottati durante l’anno indicati nel PDP;

Collabora collegialmente alla compilazione annuale del modello di PDP d’Istituto;

Si aggiorna sulle nuove tecnologie e le utilizza

Funzione strumentale

Docente di sostegno

GLI

Collaboratore scolastico

Su richiesta, aiuta l’alunno negli spostamenti interni

PRINCIPALI FASI DELL’ ACCOGLIENZA NELLA NOSTRA SCUOLA ISCRIZIONE Entro il mese di gennaio, la famiglia incontra il Dirigente Scolastico ed eventualmente il docente Funzione Strumentale; visita la scuola; presenta la domanda di iscrizione in Segreteria entro i termini di legge, corredata di certificazione e diagnosi funzionale secondo la L.104/1992 CONOSCENZA Tra gennaio e giugno Sono previsti diversi incontri che vedono coinvolte, a vario titolo, le seguenti figure: il Dirigente, il docente Funzione Strumentale, futuri insegnanti, la famiglia, gli specialisti e gli insegnanti dell’ordine di scuola precedente. Tali riunioni sono volte a conoscere la situazione dell’alunno e a predisporre al meglio il suo ingresso nel nuovo ordine di scuola. Inoltre si organizzano attività tra i diversi ordini di scuola interni all’Istituto, in linea con i progetti di continuità ed orientamento per l’alunno e i suoi compagni, per favorire la conoscenza del nuovo ambiente e dei nuovi insegnanti. INSERIMENTO A settembre I nuovi insegnanti incontrano la famiglia e i docenti del precedente ordine di scuola, per ricercare le condizioni migliori per creare l’ambiente didattico più adatto all’alunno. Il bambino inizia la sua nuova esperienza scolastica!

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 2 Curriculo, Successo Formativo ed Inclusione Paragrafo 2.2 L’ individuazione delle difficoltà: gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

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Nel caso della Scuola dell’Infanzia o di specifiche situazioni di particolare complessità, si può prevedere un inserimento graduale: per alcune ore al giorno, fino aggiungere alla frequenza ritenuta ottimale per l’alunno. Naturalmente queste decisioni vengono prese dalla famiglia, in accordo con il Dirigente, il docente Funzione Strumentale, i docenti di sostegno o di classe o sezione e sentito il parere degli specialisti che hanno incarico il bambino. INCLUSIONE Durante l’intero anno scolastico si realizza nella pratica il processo di integrazione e di inclusione: dopo un’iniziale fase di osservazione, si procede alla realizzazione del P.E.I. e P.D.P; quotidianamente si portano a compimento le attività per favorire il benessere dell’alunno, il suo pieno inserimento nell’ambiente scolastico ed il suo cammino nel progetto di vita. Periodicamente gli insegnanti incontrano la famiglia e gli specialisti per discutere dell’andamento didattico ed educativo dell’alunno e per apportarvi eventuali modifiche, al fine di condividere una linea pedagogica comune, base imprescindibile per la realizzazione di un vero progetto di vita.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

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PROGRAMMAZIONE

Punto di riferimento per la programmazione di un alunno con DSA sono le caratteristiche

del disturbo, che tutti gli insegnanti devono conoscere per poter adottare le strategie

necessarie.

L’adozione di strategie didattiche specifiche all’interno della normale attività didattica delle

scuole non richiede pre-condizioni particolari (tranne la delibera dei competenti Organi

Collegiali), mentre l’adozione di specifiche misure compensative e dispensative in sede di

valutazione finale può essere effettuata esclusivamente in presenza di diagnosi

specialistiche di disturbo specifico.

Il Piano Didattico Personalizzato

La scuola, la famiglia, il servizio sanitario (o lo specialista privatamente scelto dalla

famiglia), devono costruire rapporti di reciproca collaborazione, nel rispetto delle diverse

competenze e dei ruoli, con lo scopo di giungere alla definizione e all’attuazione di un

Piano Didattico Personalizzato, effettivamente tarato sulle specifiche condizioni di ciascun

alunno, e a forme di valutazione dell’efficacia degli interventi che producano – ove

necessario - rapide modifiche.

Struttura del Piano Didattico Personalizzato

Come ogni programmazione educativa, il Piano Didattico Personalizzato per un allievo con

DSA deve contenere, essenzialmente, i seguenti punti:

1) Analisi della situazione iniziale dell’alunno L’analisi della situazione dell’alunno deve riportare le indicazioni fornite da chi ha redatto la segnalazione, quelle pervenute dalla famiglia e dall’allievo stesso ed i risultati del lavoro di osservazione condotto a scuola. Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’allievo presenta ed anche i suoi punti di forza. 2) Livello dell’apprendimento Nelle diverse materie o nei diversi ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, con le modalità più adeguate a valorizzare le effettive competenze dell’allievo “oltrepassando” le sue specifiche difficoltà: la didattica consigliata per chi ha DSA è adatta a favorire e a facilitare l’apprendimento di tutti gli alunni. Molta importanza assume ogni attività metacognitiva, verso cui occorre indirizzare l’intervento didattico, per potenziare i processi “altri” legati all’anticipazione, alle rappresentazioni mentali e alle mnemotecniche visive. 3) Obiettivi e contenuti di apprendimento per l’anno scolastico Per ciascuna materia o ambito di apprendimento vanno individuati gli obiettivi essenziali ed i contenuti fondamentali che l’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi, ma, al contempo, assicurando un volume di lavoro compatibile

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con le specifiche modalità di funzionamento (tenere conto che ciò che ad un altro “costa cinque”, ad esempio, ad un allievo con DSA “costa dieci”). 4) Metodologie Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie più adatte ad assicurare l’apprendimento dell’allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (ad es. metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura). 5) Azione didattica

Deve adattare i compiti agli alunni Deve alternare stimoli visivi, uditivi, cinestetici Deve prevedere attività individuali, di coppia, di gruppo, di classe Deve sfruttare i punti di forza di ciascun alunno, adattando i compiti agli studenti e

assicurando varietà e opzioni nei materiali e nelle strategie d’insegnamento Deve rafforzare i punti di debolezza, adattando gli studenti ai compiti e

promuovendo strategie di apprendimento.

6) Misure e strumenti compensativi e dispensativi Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. Tra questi nella Scuola Secondaria di Secondo Grado, vanno individuati con particolare cura gli strumenti compensativi e dispensativi che sarà possibile assicurare anche in sede di Esame di Stato; tali strumenti vanno indicati nel Documento del 15 maggio in cui il Consiglio di Classe dovrà esattamente indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti per le prove d’esame, corrispondenti a quanto attuato durante l’anno. Strumenti compensativi

Tabelle delle misure delle formule geometriche e chimiche…. Calcolatrice Registratore Cartine geografiche e storiche, tabelle della memoria di ogni tipo Computer con programmi di videoscrittura e correttore automatico Cassette registrate Audiovisivi Dizionari elettronici

Misure dispensative

Le “misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento (es. la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline). L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni con DSA, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale, comunque, da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dello studente in questione. Esempi di misure dispensative sono: • Dispensa, ove necessario e comprovato dalla diagnosi, dallo studio della lingua straniera in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia; • Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa, ovvero diminuzione della quantità di prove assegnate; • Assegnazione di compiti a casa in misura adeguata alle effettive possibilità dell’allievo; • Possibilità di uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine;

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• Privilegiare le verifiche orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione; • Organizzazione di interrogazioni programmate; • Valutazione delle prove scritte ed orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma, utilizzando anche prove con domande a risposta multipla. Dispensa da: Lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura; scrittura alla lavagna; copiatura dalla lavagna; copiatura di testi o esercizi nelle verifiche, nelle esercitazioni e nei compiti a casa; disegni tecnici; uso del vocabolario; scrittura e lettura di numeri romani; studio mnemonico ( poesie, regole grammaticali, definizioni, tabelline); prendere appunti. 7) Valutazione formativa e valutazione finale Si devono specificare le modalità attraverso le quali si intende valutare i livelli nelle diverse discipline. 8) Esami di Stato Le Commissioni degli Esami di Stato, al termine del secondo ciclo di istruzione, tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, le Commissioni possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, sia in fase di colloquio. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni con DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA. Si possono dispensare alunni DSA dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni […] In sede di esami di Stato, conclusivi del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali – sostitutive delle prove scritte – sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe. I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado ovvero all’università. Solo in casi di particolari gravità […] l’alunno può […] essere esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti:

Secondaria

Primaria

Infanzia

DISABILITA’ CERTIFICATE (L.104/92 art..3 commi 1 e3)

minorati vista minorati udito psicofisici 12 9 1

DISTURBI SPECIFICI EVOLUTIVI

DSA 12 4 SOSPETTI DSA non certificati 4 9 ADHD/DOP BORDELINE COGNITIVO DISTURBO DEL LINGUAGGIO 9 7 DISTURBI DA DANNI NEUROLOGICI

(epilessia, microcefalia, ecc…) 1 1

DISTURBI PSICOMOTORI 1 1 SVANTAGGIO (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 2 1 Linguistico-culturale 2 3 Disagio comportamentale/relazionale 2 5 Disagio familiare 1 5

Totali % su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLH

12

9

1

N° PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazioni sanitaria

12

4

N° PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazioni sanitaria

12

4

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Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in (indicare SI/ NO)

Secondaria

Primaria

Infanzia

Insegnanti di sostegno

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

SI

SI

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, laboratori, protetti, ecc.)

NO

NO

NO

AEC ( Assistente educativo culturale)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

NO

NO

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, lab, protetti)

NO

NO

NO

Assistenti alla comunicazione

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

NO

NO

Attività laboratoriali integrate(classi aperte, lab, protetti)

NO

NO

NO

Funzioni strumentali / Coordinamento

SI

SI

SI

Referenti di istituto (DSA,BES)

SI

SI

SI

Psicopedagogisti e affini esterni

Sportello Counseling

SI

SI

SI

Docenti tutor/mentor

NO

NO

NO

Altro Operatore OSA

SI

SI

NO

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Coinvolgimento personale ATA

Assistenza

alunni disabili

Secondaria

si

Primaria

si

Infanzia

si

Progetti di inclusione

NO

NO

NO

Coinvolgimento

docenti curricolari

Secondaria

si

Primaria

si

Infanzia

si

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione ai GLI

NO

NO

NO

Rapporti con le famiglie

SI

SI

SI

Tutoraggio alunni

NO

NO

NO

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

NO

NO

Altro

Docenti di specifica preparazione

Partecipazione ai GLI

NO

NO

NO

Rapporti con le famiglie

NO

NO

NO

Tutoraggio alunni

NO

NO

NO

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

NO

NO

Altro

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Altri docenti

Partecipazione ai GLI

NO

NO

NO

Rapporti con le famiglie

SI

NO

NO

Tutoraggio alunni

NO

NO

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

(GALLERIA BRACCO)

SI

NO

Altro

Coinvolgimento famiglie

Secondaria

Primaria

Infanzia

Informazione/ formazione su genitorialità

SI

(ASL NA1.DIST.26)

SI

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione

NO

NO

NO

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

( dott. Sardelli )

NO

NO

Altro

Rapporti con servizi socio-sanitari Territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza

Accordi di programma /protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

NO

NO

NO

Accordi di

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programma /protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI (PROGETTO MONITORE)

NO NO

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

SI

SI

Procedure condivise di intervento sul disagio e simili

SI

SI

SI

Progetti territoriali integrati

NO

NO

NO

Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

NO

NO

Rapporti con CTS/ CTI

SI

NO

NO

Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati

SI

SI

NO

Progetti integrati a livello di singola scuola

NO

NO

NO

Formazione docenti Strategie e metodologie educative-didattiche /gestione della classe

SI

SI

SI

Didattica speciale e progetti educativi didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

SI

NO

Didattica interculturale

NO

NO

NO

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Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA,ADHD,ecc.)

NO

NO

NO

Formazione su specifiche disabilità (autismo,ADHD,dis.intellettive, sensoriali)

NO

NO

NO

Sintesi dei punti di forza e di criticità Assegnare un punteggio * 0/1/2/3/

0

1

2

3

4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola ,in rapporto ai diversi servizi esistenti

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano delle attività didattiche

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

x

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Valorizzazione delle risorse esistenti

x

Acquisizione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione di progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

x

Altro

* 0= per niente ; 1= poco ; 2= abbastanza ; 3 =molto; 4=moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici. Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno. Aspetti organizzativi e gestionali Si propone di costituire un Gruppo di lavoro per l’inclusività (GLI)coordinato dal Dirigente scolastico ( o da un sostituto su delega) e da : n° 2 coordinatori per il sostegno e n° coordinatori per il disagio, che partecipano a seminari di formazione ed informazione, che facciano da mediazione tra ciò che esperiscono e la scuola, tra le strutture esterne a supporto degli alunni EH, DSA, BES e gli insegnanti ,che curino gli incontri e la documentazione necessaria per i vari interventi.

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Progetti di inclusione sociale lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle

scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle

periferiche

a cura della

AREA 4

Allegato al Capitolo 4

I Progetti

Paragrafo 4.4

I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

a.s.

2016 – 2017

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

1

Proposta di Progetti per l’Istituto Comprensivo “R.Bracco” in relazione all'Avviso prot. n° AOODGEFID\prot. n. 10862 del 16 settembre 2016

- “Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico

soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” (delibera del Collegio dei Docenti del 18.10.2016 n.198 e del Consiglio di Istituto

21.10.2016 n.11).

Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE).

Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi

di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di

sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extrascolastico, azioni rivolte alle famiglie di

appartenenza, ecc.)"

N di progetti richiesti: 6 (8 MODULI PON FSE)

Ambito e titolo dei progetti:

Potenziamento delle competenze di base (matematica):

“PASSEGGIATE MATEMATICHE”

1 modulo per la scuola primaria

Potenziamento delle competenze di base (italiano) :

“SCRITTURA CREATIVA”

1 modulo per la scuola sec. di I grado

Educazione motoria, sport, gioco didattico:

“RUGBY PER TUTTI”

1 modulo per la scuola primaria + 1 modulo per la scuola sec. di I grado

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

2

Potenziamento della lingua straniera:

“ENGLISH SUMMER CAMP”

1 modulo per la scuola primaria

Laboratorio creativo e artigianale per la valorizzazione delle vocazioni territoriali:

“ARTE PRESEPIALE”

1 modulo per la scuola sec. di I grado

Innovazione didattica e digitale:

“CODING E PENSIERO COMPUTAZIONALE”

1 modulo per la scuola primaria + 1 modulo per la scuola sec. di I grado

PASSEGGIATE MATEMATICHE: "TUTTI FUORI!"

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO E OBIETTIVI SPECIFICI Fare scuola fuori dall’aula, portare i bambini a guardarsi intorno con spirito di osservazione e voglia di scoprire, ad guardare la realtà che li circonda da diversi punti di vista. Gli studenti saranno i costruttori e i protagonisti di una passeggiata urbana vissuta attraverso uno sguardo matematico . La realtà sarà solo il punto di partenza per catturare l’attenzione dei discenti, per “fare matematica” in modo non tradizionale e per scoprire la storia e le curiosità di un pezzo della loro città. In questo modo saranno approfondite le competenze di base sia dall’area logico –matematica che di quella linguistica. Inoltre sarà messa in evidenza l’importanza dell’osservare uno stesso oggetto da prospettive diverse. Tutto con una didattica laboratoriale (svolta dentro e fuori la scuola) che si presta naturalmente a stimolare la curiosità e favorire il coinvolgimento dei ragazzi. DESTINATARI Destinatari 19 bambini di classe 5^ scuola primaria. Il progetto vuole dare ai discenti un’idea diversa di scuola: una scuola dinamica, che non li tenga sempre dietro un banco, che li sappia appassionare e che li porti a pensare che il loro sguardo deve essere aperto a prospettive diverse. Inoltre, partire dalla propria città, dalla scoperta di luoghi vicini, ma che i bambini probabilmente non conoscono, farli uscire dai confini del quartiere in cui vivono significa incidere sul loro senso di appartenenza ad una comunità che è più ampia di quella che sono abituati a vivere e a sentire come “la loro città”. Significa, insomma, cercare di portarli a sentirsi cittadini e cittadini di Napoli e non solo di un quartiere ( come spesso accade a Soccavo) attraverso strumenti come la decontestualizzazione e un insegnamento outdoor, alleati preziosi per avvicinarli alla scuola, nell’ottica di gettare le basi per combattere la dispersione scolastica, molto forte nel quartiere in cui sorge l’istituto.

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

3

FASI REALIZZATIVE Prima fase (5 ore): la scoperta. Saranno effettuate due uscite in cui i bambini dovranno osservare lo spaccato urbano che li circonda e fotografarlo. Da una parte forme geometriche, numeri sui palazzi, scalinate, discese e salite, linee curve, … sono tanti gli elementi urbani che si prestano ad una lettura matematica, dall’altra lo stile di una pavimentazione, la facciata di un palazzo, gli affreschi di una chiesa, le leggende che si narrano sul nome di un castello… particolari che sapranno raccontare la storia di quei luoghi. In questa fase si vuole stimolare la curiosità dei bambini, portarli ad osservare in maniera differente e a scoprire o riscoprire una parte della loro città. Seconda fase: (22 ore): la costruzione. Gli incontri di questa fase avranno come obiettivo la familiarizzazione con gli aspetti matematici e storici incontrati nella prima fase, attraverso attività laboratoriali dinamiche e divertenti. L’obiettivo sarà la costruzione delle varie tappe della passeggiata. I bambini, a partire dalle foto fatte precedentemente, saranno portati a riflettere: alcuni sulla matematica come strumento di descrizione della realtà e ad approfondire le loro competenze logico-matematiche, altri su come un luogo sia la somma della storia che ha vissuto, scoprendo curiosità e stranezze di un pezzettino di Napoli e approfondendo sia le competenze linguistiche che quelle di cittadinanza. Terza fase (3 ore): il racconto, tutti insieme fuori dall’aula! Sarà svolta una passeggiata in cui, a turno, i bambini racconteranno ai genitori tutto quanto scoperto. Inoltre si sfideranno, divisi in gruppi, in una caccia al tesoro matematica. La gara avrà l’obiettivo di promuovere una sana competizione tra bambini, di essere una verifica divertente e non “ canonica” di quanto da loro appreso e di essere da stimolo durante le fasi precedenti del modulo per ottenere, ancora di più, la loro attenzione. BENI E ATTREZZATURE Lim, pc, dispositivi fotografici digitali, materiali di cancelleria, materiali grafici, noleggio bus per il trasporto dei bambini. APPROCCI METODOLOGICI PROPOSTI Il progetto propone una modalità non convenzionale per conoscere e comunicare la matematica. L’approccio informale, dinamico e coinvolgente, renderà gli alunni protagonisti attivi del processo di insegnamento-apprendimento, attraverso attività di problem posing e problem solving, l’osservazione, la sperimentazione, il gioco, il confronto orizzontale. La metodologia didattica impiegata sarà laboratoriale, basata su cooperative learning, peer education, role play e sulla creazione di un clima empatico sia tra gli studenti ( che dovranno collaborare tra loro) sia tra docenti e discenti.

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PROGETTO

DESTINATARI

TEMPI

DOCENTI E ORE PRO CAPITE

SPESA ESPERTI ESTERNI

SPESA COSTI di gestione

PASSEGGIATE MATEMATICHE "TUTTI FUORI!"

N° 19 alunni di

5^ classe Scuola

Primaria

Marzo-maggio 2017 n°10

incontri pomeridiani.

da 3 ore

Esperto matematica 30 h 1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)

30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi

SPESA TUTOR

30 h x 30,00€ lordi = 900,00€ lordi

(materiali didattici, personale ATA, referente

per la valutazione pubblicità)

30h x 20 alunni x €3,47=2.082€ lordi

SPESA TOTALE Docenti 3.000€ lordi

SPESA tot. COSTI digestione

2.082€ lordi

SPESA TOTALE

PROGETTO 5.082€

lordi

PROGETTO LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA

Corso di impostazione narrativa del racconto breve per giovanissimi

(Da svolgersi preferibilmente con un incontro di un’ora e mezza-due alla settimana a partire da gennaio fino a maggio 2017)

Il nostro percorso di scrittura narrativa è un’officina, appunto, in cui praticare, come in una palestra, l’addestramento alla scrittura. Come? Nel solo

modo in cui si può imparare a scrivere: scrivendo. E leggendo, soprattutto.

Il percorso è basato su esercitazioni pratiche che mirano al potenziamento, alla ricerca, al perfezionamento della propria pratica di scrittura, intesa

inizialmente come scrittura libera o come flusso o onda di coscienza, attraverso una serie di sollecitazioni che permettono di seguire il filo della nostra

memoria più antica e profonda e le radici della propria consapevolezza emotiva. Inoltre sulla lettura e divulgazione di brani letterari sempre allo scopo

di perfezionare la propria capacità nella scrittura.

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Modulo numero 1

Primo approccio alla pagina: Sciogliere le articolazioni. Cominciare da una parola; l’uso degli incipit e le sollecitazioni sensoriali. Cominciare e

proseguire: da dove vengono le idee? Memoria emotiva e di finzione.

Lettura e analisi di brani di autori in cui è vivissimo l’elemento della narrazione emotiva e autobiografica fondata sul ricordo. Nello specifico alcuni brani di Althènopis di Fabrizia Ramondino, ‘L’armonia perduta’ di Raffaele La Capria e i ‘Racconti’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Modulo numero 2 Come si realizzano il punto di vista e la focalizzazione del narratore. Lettura e analisi di brani di autori nello specifico; ‘Il mio nome è rosso’’ di Orhan Pamuk, ‘Memorie di Adriano’ di Marguerite Yourcenar, ‘Il barone rampante’ di Italo Calvino. Esercitazioni pratiche di scrittura sul punto di vista all’interno della narrazione. Modulo numero 3 La temporalità, l’intreccio e le svolte nel racconto breve. Ci accosteremo ai tempi della narrazione breve, alle sue svolte e all’intreccio della trama attraverso l’analisi di alcuni racconti specifici di Guy de Maupassant e Dino Buzzati e di altri autori. Esercitazioni pratiche sui tempi della narrazione e realizzazione del passaggio dalla scrittura libera alla vera e propria elaborazione di alcune piccole narrazioni. N.B. Si prevede all’interno del progetto una passeggiata letteraria in un parco napoletano dialogando su un autore da scegliersi durante il laboratorio di scrittura.

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PROGETTO

DESTINATARI

TEMPI

DOCENTI E ORE

PRO CAPITE

SPESA ESPERTI

ESTERNI

SPESA

COSTI di gestione

SCRITTURA CREATIVA

N° 19 alunni di 1^ e 2^ classe

Scuola SEC.I grado

Gennaio-maggo

2017 N°15 incontri da 2h

Esperto 30 h 1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)

30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi

SPESA TUTOR

30 h x 30,00€ lordi =

900,00€ lordi

(materiali didattici,

personale ATA, referente per la

valutazione pubblicità)

30h x 20 alunni x €3,47= 2.082€

lordi

SPESA TOTALE docenti

SPESA TOTALE PROGETTO

5.082€

lordi

3.000,00€ lordi

RUGBY PER TUTTI “ANDIAMO IN ‘‘META”

FINALITÀ Il Rugby è uno sport nato nella scuola e, con la Scuola, contribuisce alla formazione dell’Uomo Cittadino attraverso il “gioco della meta”. LA SCUOLA CON LO SPORT OBIETTIVO: FORMARE L’UOMO CITTADINO Capace di pensare liberamente, valutare e scegliere razionalmente, mirare alle mete più alte possibili in ragione delle proprie possibilità e nel rispetto dei diritti e della libertà altrui

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OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Educazione alla convivenza civile Far vivere giuste esperienze di successo ai partecipanti nel contesto scolastico Aiutare a colmare il disavanzo che intercorre tra la domanda di “agio” da parte dei fruitori dell’istituzione scolastica e la relativa offerta Potenziare l’esercizio della produzione nel rispetto coerente dei bisogni, aspettative ed interessi dei praticanti Potenziare la capacità di far parte di un progetto comune mettendo l’individualità a servizio della collettività senza modificarla Favorire l’abitudine a mantenere un livello ottimale di attenzione e motivazione OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI

Ascoltare e interagire con compagni ed adulti

Accettare i propri errori e quelli degli altri

Correggere i propri errori

Rispettare le regole del gioco o della proposta

Accettare il risultato scaturito dal gioco

Esprimersi correttamente nei vari linguaggi

Proporsi puntualmente ed opportunamente

Usare correttamente regole e sussidi didattici

Saper operare con autonomia

OBIETTIVI MOTORI Consolidamento e potenziamento di:

Abilità motorie generali

Capacità percettive

Schemi motori di base e posturali

Mobilità articolare

Capacità coordinative

Intelligenza motoria e capacità di comprensione di situazione

Capacità condizionali

Disponibilità al movimento in ambiente naturale

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METODO Il metodo è basato sulla proposta del “gioco sport della meta” mediante l’applicazione delle sue regole fondamentali e dei suoi principi:

attenersi al regolamento;

rispettare le regole;

non contestare le decisioni dell’educatore e dell’arbitro;

andare avanti verso la meta sia per segnare punti sia per non fare segnare punti;

aiutare (sostenere) chi avanza per segnare o per non far segnare;

perseverare nell’avanzare e nel sostenere;

verifiche sistematiche anche con altri gruppi scolastici

Festa finale con coinvolgimento attivo dei genitori

PROGETTO DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE

SPESA ESPERTI ESTERNI

SPESA COSTI di gestione

RUGBY PER TUTTI “ANDIAMO IN META”

Due moduli da 30h ciascuno

N° 20 alunni di 1^ e 2^ classe

Scuola SEC.I grado

N° 20 alunni di Classe

Scuola primaria (2 moduli)

(per ciascun modulo)

Gennaio-maggo 2017

N°15 incontri da 2h

Oppure N°10 incontri da 3h

(per ciascun modulo)

1 Esperto di rugby 30 h pro capite 1 docente interno tutor 30h pro capite (oppure 2 tutor interni, 15 ore pro capite)

(per ciascun modulo)

30h x70 € lordi= 2.100,00€ lordi SPESA TUTOR

30 h x 30,00€ lordi =

900,00€ lordi

(per ciascun modulo)

(materiali didattici, personale ATA, referente per la

valutazione pubblicità)

30h x 20 alunni x €3,47=2.082€ lordi

SPESA TOTALE Docenti

(per ciascun modulo)

SPESA TOTALE (per

ciascun modulo) 5.082€

lordi 3.000€ lordi

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Progetto ENGLISH SUMMER CAMP - campo estivo in lingua inglese:

Si basa sull’impianto teorico dell’approccio umanistico affettivo (Paolo Balboni) e l’approccio REAL (Rational, Emotional, Affective, Learning) dell’ACLE, che coinvolge e stimola la globalità affettiva e sensoriale del discente, aiutandolo ad acquisire la lingua in modo naturale (S. Krashen). L’ approccio umanistico affettivo ha il grande vantaggio di motivare la volontà di apprendere e fissare l’esperienza nella memoria a lungo termine, stimolando la sinergia tra discente e docente. La metodologia applicata nel progetto fonda le proprie basi sulle più recenti scoperte della neurolinguistica, della glottodidattica e della pedagogia umanistica (Le Doux, Greenspan, Gardner, Goleman, Damasio, Titone, Hasher) che sostengono l’insegnamento e l’acquisizione della lingua attraverso un approccio dinamico e affettivo

Nel progetto ENGLISH CITY CAMP le competenze “aural comprehension” e “oral production” vengono stimolate mediante l’approccio ludico e attraverso attività di drama, learning games, graded manuals, action songs, competitions, creative works, arts and crafts, sports, CLIL activities.

Il progetto intende:

motivare i ragazzi e incoraggiarli a esprimersi in inglese in modo spontaneo e naturale grazie alle avvincenti attività proposte dagli esperti madrelingua inglese provenienti da tutto il mondo;

attraverso le attività ludiche e formative svolte interamente in inglese, stimolare la relazione e il confronto con gli altri, favorendo l’apertura a nuovi modelli culturali;

aiutare i ragazzi ad assimilare e consolidare le strutture e le funzioni linguistiche, ampliare il proprio lessico e migliorare la capacità di comprehension, la fluency e la pronunciation.

Al termine del Summer Camp, la consegna dell’English Certificate e l’English Final Show trasmetteranno l’entusiasmo e i frutti di questa life changing experience e farà amare l’inglese per la vita!!!

Il corso proposto in questo progetto, da realizzare nell’ambito del PON, prevede una frequenza di 30 ore annue, da svolgersi possibilmente nel mese di giugno 2016, per 20 alunni di scuola elementare (classi 3^-4^). L’inglese è una chiave d’apertura nel mondo, e l’istituto “R. Bracco” sarebbe lieto di contribuire, con questo progetto, ad aiutare i propri alunni a conoscerla ed utilizzarla attraverso un apprendimento spontaneo ed efficace. Soggetti da reclutare tramite bando pubblico: associazione che abbia esperienza nell’insegnamento della lingua inglese usando l’approccio umanistico e l’approccio R.E.A.L. e che fornisca esperti madrelingua inglese nel settore di competenza. Esperti coinvolti: uno o due esperti madrelingua (per un totale di 30 ore di lezione). Docenti coinvolti: uno o due docenti interni di lingua inglese in qualità di tutor (per un totale di 30 ore). Personale coinvolto: un collaboratore scolastico

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PROGETTO DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE

SPESA ESPERTI ESTERNI

SPESA COSTI di gestione

ENGLISH SUMMER CAMP

N° 30 alunni di 3^ e 4^ classe

Scuola primaria

Giugno 2017 N°6 incontri da 5h (full immersion dal lun al sab) oppure n°10 incontri da 3 ore (2 settimane)

Esperto madrelingua 30 h 1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)

30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi

SPESA TUTOR

30 h x 30,00€ lordi =

900,00€ lordi

(materiali didattici, personale ATA, referente per la

valutazione pubblicità)

30h x 20 alunni x €3,47= 2.082€

lordi

SPESA TOTALE docenti

SPESA TOTALE PROGETTO

5.082€

lordi

3.000,00€ lordi

ARTE PRESEPIALE In naturale prosecuzione della tradizione settecentesca, il tema presepiale diventa occasione di recupero e di rivitalizzazione di tale memoria, intesa come patrimonio artistico, cultura materiale, testimonianza di riti e di mestieri, spaccato di vita quotidiana, in sintesi, un percorso nella stratificazione storica della comunità. II Presepe diventa cosi veicolo di aggregazione e sviluppo, volto alla crescita delle capacita espressive per un migliore inserimento nel mondo della cultura e del lavoro. L'attività presepiale si pone come obiettivo la motivazione, il recupero sociale, estendendo questa attività a diversi campi dell'agire, legati soprattutto alla capacità di esprimersi, a concepire e portare a termine dei progetti che consentano di trasformare in pratica le idee. PREMESSA L'attività della Sezione e presente e nota nella citta di Napoli e all'estero da venti anni. Ha promosso l'inserimento della qualifica di 'Artigiano del Presepe' nell' apposita Tabella regionale, tenendo Corsi di formazione Professionale, autofinanziati, per giovani disoccupati consentendo cosi uno sbocco lavorativo. Opera con corsi di formazione e convegni, anche in altre regioni.

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Orario svolgimento Corso: da concordare Le lezioni saranno a carattere essenzialmente pratico ma sempre permeate e sorrette da informazioni teoriche a cura dei docenti. Scenografia. IL corso prenderà inizio dalla presentazione e trattazione dei materiali che saranno usati progressivamente: sughero, vari tipi di esso, varie specie e relative caratteristiche. Saranno eseguite scenografie per figure medie e per figure grandi. Progressiva esecuzione di tali manufatti fino alla dipintura. Accessori in legno (sedie, tavoli, ecc) Eventuale intreccio di cestini in fibra vegetale. Tot. 10 Modellato Accenni sull'anatomia della testa. Proporzioni della testa e del corpo in scala. Modellatura, con maestro. Esercitazione da parte di tutti i frequentanti. Si sproneranno gli allievi fino ad individuare le eventuali innate attitudini. Cottura in apposito forno, problemi attinenti la cottura. Tot. 10 ore ORGANIZZAZIONE DEL CORSO PROGRAMMA DIDATTICO. Accessori. Creazioni di accessori per la scenografia ed i pastori. Tot. 10

PROGETTO DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE

SPESA ESPERTI ESTERNI

SPESA COSTI di gestione

Arte Presepiale N° 19 alunni di 1^ e 2^ classe

Scuola SEC.I grado

Gennaio-maggio 2017

N°15 incontri da 2h

Esperto 30 h

1 docente interno tutor 30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro capite)

30h x70 € lordi = 2.100,00€ lordi

SPESA TUTOR 30 h x 30,00€

lordi = 900,00€ lordi

(materiali didattici, personale ATA, referente per la

valutazione pubblicità) 30h x 20 alunni x

€3,47= 2.082€ lordi

SPESA TOTALE docenti

SPESA TOTALE

PROGETTO

5.082€ lordi

3.000,00€ lordi

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PROGETTO: Coding e pensiero computazionale Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le persone. Per essere culturalmente preparato a

qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica.

Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.

Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere

problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero

computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.

Obiettivi: ● sviluppare percorsi nell’area tecnologica-scientifica;

● coinvolgere gli alunni nel loro processo di apprendimento e di costruzione delle conoscenze, promuovendo il pensiero creativo;

● intrecciare le competenze della tecnologia e delle scienze in un rapporto di scambio reciproco;

● utilizzare l’operatività, stimolare la capacità di analisi, la capacità organizzativa e la capacità di comunicare;

● far acquisire metodi per risolvere problemi

Destinatari: -Destinatari 19 bambini di scuola primaria (classi terze e quarte) -Destinatari 19 ragazzi di scuola secondaria di 1°gr. (classi prime e seconde) Tempi: Dieci incontri pomeridiani di tre ore ciascuno da tenersi dal mese di aprile a quello di giugno Beni e attrezzature: Lim, pc, notebook, tablet, materiali di cancelleria, materiali grafici.

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

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PROGETTO

SC. PRIMARIA

DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE

PRO CAPITE

SPESA ESPERTI ESTERNI

SPESA

COSTI di gestione

CODING -N° 15-20 alunni di

3° e 4° cl.

Scuola primaria

Aprile-giugno 2017

n°10 incontri pomer. da 3

ore

Esperto di di Coding 30 h

1 docente interno tutor

30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro

capite)

30h x70 € lordi =

2.100,00€ lordi

SPESA TUTOR

30 h x 30,00€ lordi =

900,00€ lordi

(materiali didattici, personale ATA, referente

per la valutazione pubblicità)

30h x 20 alunni x €3,47=

2.082€

lordi

SPESA TOTALE

docenti

3.000€

lordi

SPESA tot

COSTI digestione

2.082€

lordi

SPESA TOTALE PROGETTO

5.082€

lordi

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.4 I Progetti Curricolari ed Extracurricolari

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PROGETTO SC.SECONDA

RIA

DESTINATARI TEMPI DOCENTI E ORE PRO CAPITE

SPESA ESPERTI ESTERNI

SPESA

COSTI di

gestione

CODING -N°15-20 alunni di

1° e 2° cl.

Scuola secondaria

Aprile- Giugno 2017

n°10 incontri pomer. da 3

ore

Esperto Coding 30 h

1 docente interno tutor

30 h (oppure due docenti interni tutor, 15 ore pro

capite)

30h x70 € lordi =

2.100,00€ lordi

SPESA TUTOR

30 h x 30,00€ lordi =

900,00€ lordi

(materiali didattici, personale ATA, referente

per la valutazione pubblicità)

30h x 20 alunni x €3,47=

2.082€

lordi

SPESA TOTALE

docenti

3.000€

lordi

SPESA tot.

COSTI digestione

2.082€

lordi

SPESA TOTALE

PROGETTO

5.082€

lordi

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Le uscite didattiche e le visite guidate

a cura delle docenti

dell’Infanzia e Primaria

Secondaria di Primo Grado

Giovanna Polito e

Maria Fiorentino

Allegato al Capitolo 4

I Progetti

Paragrafo 4.6

Le uscite didattiche e le visite guidate

a.s.

2016 – 2017

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

1

Scuola dell’Infanzia

Sezione Destinazione Durata Periodo

Sez. A

Teatro Palapartenope

“Il canto di Natale di Topolino” Mezza giornata 14 Dic.

Teatro “Il Piccolo”

“Il racconto di Biancaneve e i sette nani” Mezza giornata Dal 13 Marzo al 26 Aprile

Cioccolateria Perzechella

Laboratorio Mezza giornata Prima decade di Maggio

Sez. B-D-E-F-G In sede

Teatro dei burattini Orario scolastico Febbraio

Sez. C-E

Museo di San Martino

Museo Presepiale Mezza giornata Gennaio

Pianura Fattoria Didattica Balestrieri Mezza giornata

Maggio

Sez. C In sede

“Io amica ape” Associaz. Verdeterra

Orario scolastico Marzo/Aprile

Sez. D-G In sede

Teatro in tour “La magica storia di Babbo Natale”

Orario scolastico Dicembre

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

2

PROPOSTE VISTE GUIDATE; SPETTACOLI E LABORATORI

Scuola Primaria

Classe Destinazione Durata Periodo

I A-B-C-D

Fuorigrotta Teatro il Piccolo

Hansel e Gretel “La favola del saper mangiare”

Mezza giornata 14-15 Marzo

Fattoria Didattica Vigna di San Martino “Piede per la terra ONLUS”

“Km 0 dall’orto alla pentola” Mezza giornata Aprile/Maggio

II A-B-C-D

In sede La Bottega di Will – Teatro “Le fruttavventure di re carciofone” – corretta alimentazione e salute

Orario scolastico Febbraio

Fattoria Didattica Vigna di San Martino “Piede per la terra ONLUS”

“Il mondo delle api” Mezza giornata Aprile/Maggio

Città della Scienza

Mostra sul Mare Lab. “Il mondo marino” oppure Lab. “proprietà dell’acqua ”

Mezza giornata Aprile

III A-B-C

In sede La Bottega di Will – Teatro “Le fruttavventure di re carciofone” – corretta alimentazione e salute

Orario scolastico Febbr/Marzo

In sede (in aula) Neapolis Itinera Lab. “Un giorno da…paleontologo!”

Orario scolastico Febbr/Marzo

In sede (in aula) Neapolis Itinera Lab. “Un giorno da…preistorico!”

Orario scolastico Febbr/Marzo

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

3

In sede THEATRINO ACLE in lingua inglese Spettacolo interattivo

Orario scolastico Marzo

Brusciano Laboratorio di ceramica Mezza giornata Aprile

IV A-B-C

- Sant’Agata dei Goti - Aversa

Fattoria Didattica “Biancaneve” oppure Fattoria Didattica“Fuori di zucca”

Mezza giornata Maggio

Museo Nazionale + laboratorio a scuola

Sez. Egizia

Museo dell’acqua oppure Città della Scienza

Mezza giornata Aprile

In sede THEATRINO ACLE in lingua inglese Spettacolo interattivo

Orario scolastico Maggio

V A-B-C

Pompei Visita agli scavi Visione di un filmato tridimensionale

Mezza giornata Marzo/Aprile

Città della Scienza

Il nuovo planetario (visita guidata)

Mezza giornata Aprile

Museo di San Martino

Mezza giornata Gennaio Maggio

In sede THEATRINO ACLE in lingua inglese Spettacolo interattivo

Orario scolastico Marzo

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

4

Scuola Secondaria di Primo Grado

CLASSE SPETTACOLI

TEATRALI

VISITE ½ GIORNATA VISITE INTERA GIORNATA VIAGGIO D’ISTRUZIONE 3

gg.

PERIODO

3B

3C

Museo di San Martino 20 Ottobre

3A

3B

3C

Palazzo Madama 07 Novembre

3D

3E

Museo di San Martino 17 Novembre

3B

3D

3E

1C

Palazzo Reale 15 Dicembre

1A SAN CARLO

“Il Flauto Magico”

Fattoria didattica

“ Le Parissienne ”

APRILE

24 Aprile

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

5

1B “Le favole sottoterra”

Museo del Sottosuolo

SAN CARLO

“Il Flauto Magico”

Fattoria didattica

“ Le Parissienne ”

23 Febbraio

APRILE

24 Aprile

1C “Le favole sottoterra”

Museo del Sottosuolo

“Dr. Jekyll and Mr. Hyde”

Teatro in lingua Inglese

Fattoria didattica

“ Le Parissienne ”

23 Febbraio

21 Marzo

24 Aprile

1D “Le favole sottoterra”

Museo del Sottosuolo

“Dr.Jekyll and Mr. Hyde”

Teatro in lingua Inglese

Fattoria didattica

“ Le Parissienne ”

23 Febbraio

21 Marzo

24 Aprile

2A “ Sotto lo stesso cielo“ CITTA’ della SCIENZA

“ Corporea “

07 Febbraio

07 Marzo

2B “ Il coraggio di avere

paura “

CITTA’ della SCIENZA

“ Corporea “

Caserta Vecchia

San Leucio

06 Febbraio

07 Marzo

09 Maggio

2C “ Il coraggio di avere

paura “

“Dr. Jekyll and Mr.Hyde”

Teatro in lingua Inglese

Caserta Vecchia

San Leucio

06 Febbraio

21 Marzo

09 Maggio

2D “Dr. Jekill and Mr.

Hyde”

CITTA’ della SCIENZA

“ Corporea “

Caserta Vecchia

San Leucio

21 Marzo

07 Marzo

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

6

Teatro in lingua

Inglese

09 Maggio

3A “ Sotto lo stesso cielo“ CITTA’ della SCIENZA

“ I Terremoti “

BASILICATA

o

PUGLIA

29/30/31 Marzo

05/06/07 Aprile

10/11/12 Maggio

07 Febbraio

24 Gennaio

3B “ Il coraggio di avere

paura “

BASILICATA

o

PUGLIA

29/30/31 Marzo

05/06/07 Aprile

10/11/12 Maggio

06 Febbraio

3C “ Il coraggio di avere

paura “

BASILICATA

o

PUGLIA

29/30/31 Marzo

05/06/07 Aprile

10/11/12 Maggio

06 Febbraio

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Allegato al Capitolo 4 I Progetti - Paragrafo 4.7 Le uscite didattiche e le visite guidate

7

3D “ Il coraggio di avere

paura “

CITTA’ della SCIENZA

“ Corporea “

Caserta Vecchia

San Leucio

BASILICATA

o

PUGLIA

29/30/31 Marzo

05/06/07 Aprile

10/11/12 Maggio

06 Febbraio

07 Marzo

09 Maggio

3E “ Il coraggio di avere

paura “

Caserta Vecchia

San Leucio

BASILICATA

o

PUGLIA

29/30/31 Marzo

05/06/07 Aprile

10/11/12 Maggio

06 Febbraio

09 Maggio

Si richiede al Consiglio di Istituto l’ autorizzazione per le uscite a costo zero (solo i biglietti dei mezzi pubblici).

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

Allegato al Capitolo 5

Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del

personale docente

a.s.

2016 – 2017

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

1

Nome e Cognome

Ruolo nell’organizzazione scolastica

Ruolo nel team di miglioramento

Irene De Riccardis

Dirigente Scolastico

Responsabile del Piano Responsabile Monitoraggio

Elena Luigia Cappelli

Docente scuola secondaria di Primo Grado

I° collaboratore Dirigente Coordinatore del Piano scuola secondaria di Primo Grado

Mariarosaria Cinicolo

Docente scuola primaria

II° collaboratore Dirigente Coordinatore del Piano scuola primaria

Emanuela Attanasio

Docente scuola primaria

Referente azione di miglioramento

Progetto formazione docenti sulla didattica delle competenze

Alessandra Trezza

Docente scuola secondaria di Primo Grado

Referente azione di miglioramento

Progetto formazione docenti sulla didattica delle competenze

Carmine Frenda

Docente scuola primaria

Referenti processi di monitoraggio valutazione del piano

Angela Cascella

Docente scuola primaria

Referente processi di monitoraggio e valutazione del piano

Miriam De Luca

Docente scuola infanzia

Coordinatore del Piano per la scuola per l’ infanzia

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

2

Rita Cieri

Docente scuola secondaria di Primo Grado

Referente azione di miglioramento Progetto definizione di strumenti di valutazione

Arianna Fedele

Docente scuola secondaria di Primo Grado

Referente azione di miglioramento Progetto definizione di strumenti di valutazione

Brigida Concetta

Docente scuola primaria

Referente azione di miglioramento Progetto definizione di strumenti di valutazione

Silvana Molfesi

Docente scuola secondaria di Primo Grado

Referente Pubblicizzazione

Donatella Sapone

Docente scuola primaria

Referente Pubblicizzazione

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

3

PRIMA SEZIONE

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

La compilazione del RAV ha consentito alla Scuola di mettere a fuoco i punti di forza e di criticità dell’Istituto, nel quadro delle azioni di miglioramento.

L’intento è quello di mettere in connessione esigenze formative con risorse umane e materiali della scuola e proporre azioni concrete, sulla base di

traguardi ed obiettivi prioritari individuati.

Nell’avviare il processo di autoanalisi e di miglioramento all’interno della Istituzione Scolastica, si è tenuto debito conto sia della realtà esterna,

relativa alle esigenze e le opportunità offerte dal territorio, sia della realtà interna attraverso un approccio concertativo nei confronti delle opportunità

educative, formative ed istruttive per consentire una congrua ed esaustiva interpretazione dei bisogni formativi ed un’analisi costante

sull’organizzazione didattica e sui risultati.

L’intento è quello di mettere in atto un sistema partecipato per definire con chiarezza le priorità ed i traguardi necessari allo sviluppo delle

competenze chiave e quelle di cittadinanza.

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita

(Reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del

tempo libero)

L’Istituto Comprensivo Roberto Bracco è situato nel distretto scolastico n.42 del quartiere di Soccavo, zona occidentale della città. La realtà socio-

culturale in cui si innesta è alquanto variegata per la presenza nella zona di fasce sociali diverse e distanti tra loro tra loro. Esso ha avuto nel corso

degli anni un notevole sviluppo urbano ed un incremento demografico dovuto all’insediamento di famiglie provenienti dal centro cittadino. Da

“quartiere dormitorio” caratterizzato da un’edilizia di tipo popolare, si è trasformato, attraverso iniziative di edilizia privata, in un mega-quartiere ad

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

4

alta densità demografica con la preponderanza del settore commerciale in alcune zone, mentre persiste il lavoro saltuario e la disoccupazione

giovanile. Le strutture sociali esistenti sono esigue, costituite in genere dai centri giovanili della parrocchia, associazioni sportive private che fungono

da autentici centri di aggregazione. Gli spazi verdi pubblici sono pochi, ma è presente nei pressi della sezione municipale, il parco pubblico

Costantino (dal nome del celebre maratoneta più volte campione italiano) che consta di pista di atletica e spazio attrezzato per bambini.

Parte dell’Istituto Comprensivo, quello di via Tevere 45, è dotato di un ampio spazio antistante l’edificio e di un boschetto. Gli spazi verdi

presenti nei pressi dell’Istituto risultano inseriti nel programma di riqualificazione ambientale e nel sistema dei parchi territoriali previsti

dalla variante al P.R.G. della città. E’ presente una biblioteca pubblica comunale in Piazza Giovanni XXIII. Le famiglie sono in generale

attenti ai problemi dell’ educazione, tuttavia, sono presenti alcuni casi di disadattamento su basi socio-culturali.

Il contesto strutturale della scuola

(caratteristiche degli ambienti educativi, condizioni e risorse strutturali, spazi laboratoriali, spazi esterni, logistica e posizione urbanistica)

L’istituto Comprensivo “Roberto Bracco” è dislocato in due sedi contigue, l’una con accesso da via Tevere 45 e l’altra da via Arno 14, che

attualmente ospitano rispettivamente due cicli di istruzione: Secondaria di Primo Grado, Primaria e dell’Infanzia. L’edificio che ospita la scuola

Primaria e dell’Infanzia è strutturato su tre piani ed è circondato di spazi all’aperto. Il pianoterra è collegato al primo piano attraverso due rampe di

scale, dotato di scivolo per disabili, uscite di sicurezza e porte antincendio a norma. Esso ospita otto sezioni di scuola dell’infanzia e un reparto di

scuola Primaria (il reparto ha 5 aule). Inoltre comprende una sala insegnanti e un’aula con fotocopiatrice, un laboratorio blindato di informatica

(dotato di server e computer in rete), una stanza giochi per i bambini della scuola dell’infanzia, un’ ampia palestra coperta attrezzata e un’aula più

piccola per la psicomotricità dotata di materiale strutturato.

Il primo piano ha tre reparti per la scuola primaria (ogni reparto è formato da 5 aule); la biblioteca, un'aula sussidi, un laboratorio scientifico, un’aula

multimediale, un laboratorio di musica. Tutte le aule di scuola primaria sono dotate di Lim .

Il piano inferiore comprende tre aule laboratorio, un bagno, un ampio spazio multifunzionale è dotato di un’uscita indipendente. L’edificio che ospita

la scuola Secondaria di Primo grado è strutturato su tre piani ed è stato ristrutturato negli anni 1996 – 1997. Il pianoterra è collegato ai due piani

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

5

sovrastanti con due rampe di scale, un ascensore interno ed una rampa esterna di sicurezza; è dotato di scivolo per disabili e uscite di sicurezza a

norma. Esso comprende sala professori, n.4 laboratori (1 artistico, 2 musicali e 1 scientifico), n. 5 aule provviste di LIM ,un una palestra coperta

attrezzata, 2 aule per il tennis da tavolo.

Al primo piano è situata la Presidenza, tre uffici di Segreteria: una amministrativa, una didattica, ufficio del DSGA, due laboratori blindati di

informatica, dotati di server e computer in rete, archivio e n. 6 di aule, tutte provviste di LIM.

Il secondo piano è dotato di un laboratorio di ceramica, biblioteca e di 10 aule di cui n. 4 dotate di LIM.

Nel piano sotterraneo c’è un altro archivio. Tutti i piani hanno i servizi per gli alunni, il piano terra ed il secondo anche per i professori. L’edificio è

circondato da spazi scoperti protetti utilizzati per attività motorie e per attività di giardinaggio. Parte dell’Istituto Comprensivo, quello di viaTevere, è

dotato di un ampio spazio antistante l’edificio e di un boschetto costituito da trentotto ippocastani che, nell’alternanza delle stagioni, scandiscono lo

scorrere dell’anno solare. Gli spazi verdi presenti risultano inseriti nel programma di riqualificazione ambientale e nel sistema dei parchi territoriali

previsti dalla variante al P.R.G. della città.

L’organizzazione scolastica

(Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POFT, modalità di condivisione

metodologica e didattica tra insegnanti, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)

La popolazione scolastica risulta fortemente eterogenea, come conseguenza di una posizione logistica legata a quartieri di diversa

strutturazione abitativa, insediativa e culturale. Tenendo conto della comunità di riferimento, l’Istituto si impegna nella implementazione

dell’offerta formativa attraverso una progettualità ricercata per favorire un innalzamento ed un adeguamento delle competenze,

promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi ed ai processi di apprendimento permanente attraverso azioni di

continuità e di condivisione metodologico-didattiche tra i diversi gradi scolastici. Il fine è quello di garantire una ‘governance’ in linea con

le direttive ministeriali nel quadro dell’autonomia scolastica. La promozione di una comunicazione efficace interna ed esterna è l’obiettivo

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

6

prioritario che l’Istituto ha richiesto e richiede sempre più, perché consapevole dell’ importanza che essa riveste nella motivazione dei

Docenti, del territorio e della platea scolastica. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, a parte quelli

formalizzati (consigli di intersezione, Interclasse, classe) che tuttavia producono esiti di buona qualità. Sono presenti spazi per la

condivisione di materiali didattici (collegamento wi fi diffuso nei due plessi, biblioteca magistrale, materiale didattico strutturato per alunni

BES e D. A.). Lo scambio e il confronto professionale tra docenti è presente in modalità differenti nei vari ordini di scuola, tenendo conto

della diversa organizzazione dei segmenti di scuola.

Il lavoro in aula e organizzazione della didattica

(attenzione alle relazioni docenti-alunni, attenzione alle dinamiche tra pari, cura degli ambienti di apprendimento, progetti di recupero e

potenziamento degli apprendimenti, personalizzazione, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)

L’attenzione alle elazioni docenti-alunni nasce dalla analisi delle necessità dell’utenza e si rinviene nelle azioni di miglioramento tese alla

motivazione e rimotivazione alla frequenza scolastica. Ciò richiede una qualificazione professionale ed una formazione permanente con azioni

finalizzate ad aumentare l’appeal della scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli

ambienti di apprendimento, studiando spazi adeguati a nuovi ed innovativi approcci della didattica. La proposta progettuale dell’Istituto è in line acon

l’inclusione sociale e la personalizzazione degli apprendimenti, e incentrata su approcci curriculo – disciplinari congruenti con i bisogni educativi e

formativi degli alunni.

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

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IDEE GUIDA PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

PROCESSI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ESTERNA

Criticità individuate/piste di miglioramento

RISULTATI DEI PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE

Criticità individuate/piste di miglioramento

Da una attenta lettura dei dati INVALSI è emerso che il livello delle

competenze chiave e di cittadinanza non omogeneo.

Si evidenziano più difficoltà nelle classi con maggiore concentrazione di

alunni svantaggiati con un background familiare e socio- economico-

culturale basso. Per tali alunni le difficoltà sono legate alla comprensione

e all’uso della lingua italiana in tutti gli ambiti disciplinari.

Alla luce di tali riflessioni si rileva che:

è necessario evitare la formazione di classi composta da alunni con provenienza simile;

bisogna intensificare e favorire il lavoro di progettazione per classi, interclassi, intersezioni, dipartimenti/assi discipinari e gruppi docenti.

Criticità 1: Risultati scolastici disomogenei nelle classi e fra le classi. Priorità: Innalzare il livello delle competenze di base degli alunni. Obiettivo di processo: Portare tutti gli alunni al successo formativo, misurando il miglioramento delle competenze con prove oggettive condivise e griglie di valutazione. Criticità 2: Competenze chiave e di cittadinanza: riduzione di alcune situazioni di criticità. Priorità: Il curricolo di scuola va integrato con la definizione delle competenze trasversali e strumenti di valutazione condivisi. Obiettivo di processo: Far conseguire a tutti gli alunni comportamenti adeguati a divenire cittadini autonomi e responsabili. Criticità 3: Mancanza di un monitoraggio dei risultati a distanza. Priorità: Verificare l'efficacia dell'intervento educativo e dell'azione di orientamento dell'Istituto. Obiettivo di processo: Avviamento di un'azione di monitoraggio degli esiti degli alunni in uscita dall'Istituto.

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

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Linea strategica del Piano

L’Istituto Comprensivo Bracco intende dare priorità alla coerenza dell’azione progettuale rispetto agli esiti del processo di autovalutazione ed in

particolare alle priorità ed ai traguardi individuati nel RAV; si darà spazio ad azioni innovative ispirate alla metodologia della ricerca; si individueranno

indicatori coerenti con il monitoraggio e la valutazione delle azioni; si avvierà l’azione di documentazione degli esiti e delle competenze chiave e di

cittadinanza in modo da rendere nel tempo sempre più trasparenti, concreti e fruibili i materiali di ricerca e le metodologie realizzate.

Una scelta di fondo è quella di investire nella formazione dei docenti per garantire una adeguata implementazione della pianificazione dell’offerta

formativa in relazione allo sviluppo delle competenze chiave e trasversali ed alla loro valutazione, e per innovare gli approcci didattico-metodologici e

le strategie d' insegnamento.

Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa e risultano valide. Per incrementare ulteriormente i legami positivi

con il territorio si stanno avviando diverse iniziative e progetti curriculari nell’ottica di un’apertura al contesto sociale territoriale e alle sue risorse. (es.

Progetto Quadrifoglio sull’alimentazione e Progetto Salute in collaborazione con la ASL 1 di Napoli, accordo di rete con altre scuole per l’animatore

digitale, protocolli di intesa con diverse associazioni di volontariato). La scuola tenterà di coinvolgere maggiormente i genitori a partecipare alle sue

iniziative, alle attività di orientamento, cercando di accoglierne idee i suggerimenti validi.

Il nostro Piano di Miglioramento investirà le aree delle pratiche educative e didattiche interessando trasversalmente la DIMENSIONE

ORGANIZZATIVA - GESTIONALE (controllo dei processi, organizzazione e sviluppo delle risorse umane e di prassi di lavoro per gruppi, gestione

degli incarichi) DIMENSIONE SOCIO-TERRITORIALE (maggiore coinvolgimento e partecipazione attiva delle famiglie; partecipazione a iniziative in

rete tra scuole; incremento dell'integrazione con il territorio e degli accordi con enti e associazioni), e la DIMENSIONE CURRICOLARE (formazione e

valorizzazione dei docenti per realizzare interventi didattici innovativi nel quadro della continuità curricolare, migliorare le competenze progettuali del

personale docente, sviluppare una didattica per competenze, implementare i processi di valutazione e verifica condivisi).

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

9

La definizione delle competenze trasversali e degli strumenti di valutazione più idonei, accanto ad un’attenta e precisa opera di valutazione delle

competenze disciplinari, consentirà il raggiungimento dei traguardi relativi alle competenze chiave di cittadinanza e una più precisa opera di

orientamento in uscita.

In Sintesi: le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:

ESITI: competenze chiave e trasversali

PROCESSI: Curricolo ,progettazione e valutazione

PROCESSI: Continuità e orientamento

La coerenza e l’ integrabilità degli interventi previsti nel piano si evidenziano dalla condivisione del lavoro messo in

atto per produrre il piano stesso di miglioramento, dalla aderenza dei progetti di seguito illustrati, dalla costante lettura

della situazione di partenza e dei bisogni formati.

Priorità

Traguardi

Risultati attesi

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

10

Priorità

Traguardi

Risultati 1° anno

Risultati 2° anno

Risultati 3° anno

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni. Riduzione della varianza tra le classi e nelle classi rispetto agli esiti di apprendimento.

Portare tutti gli alunni ad un successo formativo e ad un apprendimento autonomo, misurando il miglioramento delle competenze con prove oggettive e condivise e griglie di valutazione. Adozione di una progettazione curricolare trasversale di pratiche metodologiche valutative comuni. Garantire una reale integrazione dei gruppi classe curando la formazione, l’eterogeneità del gruppo e le relazioni interne.

Miglioramento dei risultati di appendimento del 2%. Definizione e percentuale di utilizzo di strumenti oggettivi di valutazione (Prove standardizzate e test di ingresso e di uscite). Partecipazione dei docenti ad attività di formazione sulla didattica delle competenze. Aumento del 3% degli studenti che ottengono 8/9 come voto di comportamento. Miglioramento dell’omogeneità dei risultati del 2%. Miglioramento del 2% dell’omogeneità tra le varie classi dei risultati di comportamento.

Miglioramento dei risultati dei apprendimento del 5%. Percentuale del 40% di utilizzo di strumenti oggettivi di valutazione(prove standardizzate e test di ingresso e di uscita). Condivisione strategica del 30% dei docenti che utilizza tecniche di progettazione ispirate allo sviluppo delle competenze. Aumento del 3% degli studenti che ottengono 8/9 come voto di comportamento. Miglioramento dell’omogeneità dei risultati del 3%. Miglioramento del 3% dell’omogeneità tra le varie classi dei risultati di comportamento.

Miglioramento dei risultati di apprendimento del 5%. Implementazione di un ulteriore 30% di utilizzo di strumenti oggettivi di valutazione (prove standardizzate e test di ingresso e di uscita). Implementazione di un ulteriore 30% che utilizza in modo condiviso strategie e tecniche di progettazione ispirate allo sviluppo delle competenze. Aumento del 5% degli studenti che ottengono 8/9 come voto di comportamento. Miglioramento dell’omogeneità dei risultati del43%. Miglioramento del 5% dell’omogeneità tra le varie classi dei risultati di comportamento.

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Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

11

PIANIFICAZIONE

AREA di INTREVENTO

Priorità

Azioni

Tempi

INDICAZIONI per il Monitoraggio

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Formare i docenti alla progettazione per competenze per arrivare a strutturare un curriculo verticale.

Anno solare 2016

Percentuale di presenza alla formazione sulla progettazione per competenza (registro delle presenze).

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Realizzare una progettazione curricolare trasversale attraverso incontri di lavoro di gruppo.

Primo anno

Percentuale di condivisione del modello di programmazioni didattico - educative per competenze. Numero di docenti che programma per competenze. Numero di iniziative a supporto della didattica e dell’innovazione progettuale.

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Realizzare di una unità di apprendimento per competenze trasversali per migliorare la capacità degli studenti di lavorare in gruppo, sviluppando senso di iniziativa e spirito di responsabilità.

Secondo anno

Numero di iniziative e di progetti con gruppi di alunni a formazione mista (primaria e secondaria). Rilevazione degli esiti dei test di ingresso e uscita al termine del percorso formativo.

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12

Numero di progetti realizzati con l’organico interno e potenziato.

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Realizzare una unità di apprendimento per competenze trasversali comune ai tre ordini di scuola.

Terzo anno

Numero di progetti realizzati con l’organico interno e potenziato. Numero di progetti realizzati con l’organico interno e potenziato. Numero di alunni che partecipa ai progetti.

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Definizione di moduli formativi curricolari di ampliamento dell’offerta formativa (con organico interno e potenziato).

gennaio - giugno 2016

Numero progetti realizzati Numero di alunni che partecipano ai progetti.

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Definizione di moduli formativi curricolari ed extracurricolari di ampliamento dell’offerta formativa (con organico interno e potenziato).

Settembre 2016 – giugno 2017

Numero di percorsi didattici e di prove di verifica comuni.

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali degli alunni.

Partecipazione a progetti PON FSE

Tempistica da definire, in attesa dei bandi

Esiti di apprendimento

Innalzare il livello delle competenze di base e trasversali

Definizione di una valutazione condivisa.

Entro il secondo anno.

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Piano Triennale dell’Offerta Formativa ai sensi della Legge 107 del 13 luglio 2015 Prima annualità

Allegato al Capitolo 5 Le risorse umane dell’Istituto e la valorizzazione del merito del personale docente

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degli alunni.

Esiti di apprendimento

Riduzione della varianza tra le classi e nelle classi rispetto agli esiti di apprendimento.

Incontri di lavoro di gruppo per la definizione di strumenti di valutazione (Test di ingresso/Uscita della commissione “Formazione classi” per la costituzione di gruppi di alunni eterogenei.

marzo/maggio/giugno/settembre 2016

Numero di incontri del gruppo di lavo.ro che definisce i criteri comuni di valutazione e gli strumenti di verifica. Percentuale di diffusione/utilizzo degli strumenti di verifica e di valutazione predetti. Campionamento esiti delle verifiche. Controllo variabilità interna alle classi come da rilevazione statistica fine primo e secondo quadrimestre con modello condiviso. Percentuale di omogeneità dei risultati.

Esiti di apprendimento

Riduzione della varianza tra le classi e nelle classi rispetto agli esiti di apprendimento.

Incontri di lavoro di gruppo per la definizione di strumenti di valutazione (prove comuni di verifica in itinere).

settembre 2016/gennaio 2017

Percentuale omogeneità dei risultati. Numero di presenze di partecipazione agli OO.CC. dei docenti.

Esiti di apprendimento

Migliorare le azioni di orientamento

Consigli di intersezione/interclasse/classe per la revisione sistematica dele UU.AA. e la condivisione di criteri di progettazione e

incontri collegiali bimestrali

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valutazione.

Esiti di apprendimento

Migliorare le azioni di orientamento.

Sportello fisso di orientamento.

In funzione.

Somministrazione di questionari attitudinali agli alunni prima delle iscrizioni.

Esiti di apprendimento

Incontri con i referenti dell’orientamento degli Istituti Secondari di Secondo grado. Incremento della comunicazione scuola-famiglia per un efficace azione di orientamento.

da gennaio 2016

Raccolta dati statistici sugli esiti formativi degli ex studenti frequentanti le scuole superiori che hanno accolto il maggior numero di alunni uscenti.

PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

Priorità

Area di processo

Progetto

Innalzare il livello di competenze di base e trasversali degli alunni.

Curriculo, progettazione e valutazione. OBIETIVO STRATEGICO: Formare i docenti alla progettazione per competenze per arrivare a strutturare un curriculo verticale.

Progetto di formazione docenti sulla didattica per competenze.

Innalzare il livello di competenze di base e trasversali degli alunni.

ESITI DI APPENDIMENTO

Progetto “Accoglienza”; Progetto “Legalità”; Progetto triennale “Le scuole adottano un monumento della nostra Italia”;

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Progetto “Young Leaners”; Progetto “Auser”; Lezioni di Yoga “Sviluppo armonico dell’essere umano”; Progetto di educazione alla salute “Quadrifoglio”; Progetto di giornalismo “La Repubblica @scuola”; Progetto “Sport in classe”.

Innalzare il livello di competenze di base e trasversali degli alunni.

Continuità ed orientamento. OBIETTIVO STRATEGICO: Rafforzamento dell’identità della scuola come Istituto Comprensivo con azioni e progetti di continuità tra i tre ordini di scuola

Progetto “Continuità”.

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Monitoraggio del Piano Tempi di attuazione

Metodologia Si prevedono momenti intermedi e finali di monitoraggio con produzione di materiale cartaceo e digitale (predisposizione di schede per annotare in progress le attività, gli eventuali eventi ostacolanti e i percorsi di aggiustamento). Al termine dell’anno scolastico in corso, concluse le prime azioni del Piano di Miglioramento, il percorso sarà sistematizzato in ordine alla procedura adottata in tutte le sue parti: figure coinvolte, ruoli e compiti, scansione temporale delle azioni realizzate e dei risultati ottenuti in modo da verificare la tenuta del piano rispetto ai tempi e alle risorse che verranno di seguito assegnate alla scuola.

Indicatori Numero di azioni attivate;

Numero di alunni che ha partecipato alle azioni /numero complessivo alunni numero di docenti coinvolti nelle azioni/numero dei docenti in servizio incremento dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni; Incremento del numero di alunni che segue il consiglio orientativo Percentuale di azioni attivate e concluse.

Tempi La realizzazione dell'intero piano investe l'a.s. 2015/16 ; 2016/17 ; 2017/18.

Documentazione e diffusione del Piano

Sintesi dei materiali prodotti saranno pubblicate sul sito della scuola. La diffusione dell’intero percorso, parte integrante del POFT, avverrà attraverso specifica presentazione al Collegio e Consiglio di Istituto. Ulteriore presentazione del Piano avverrà per l’utenza esterna durante appositi incontri informativi e con presentazione sul sito web istituzionale.