ACQUA, ARIA, FUOCO, TERRA - studio71.it aria/Pieghevole.pdf · Il fuoco è elemento vivo, energia...

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27 settembre - 11 ottobre 2014 Galleria d’arte Studio 71 Via Vincenzo Fuxa, 9 - 90143 Palermo Tel. 091.6372862 - 333.2737182 [email protected] - www.studio71.it Stampa: Officine Tipografiche Aiello & Provenzano - Bagheria (Palermo) D’aria, d’acqua, di fuoco e di terra. Lo Sfero di Empedocle si è frantumato. Contesa e Amore aggregano e disfano cicli- camente le radici, reinventando quotidiana- mente il mondo. L’arché è nascosto e il conflitto è in corso. Gli Dei si sono assoggettati a un Dio e le particelle di materia si sono scontrate con l’antimateria. Tutto è stato inghiottito e tutto è stato ri- fatto. “Non vi è nascita di nessuna delle cose mortali, né fine alcuna di morte funesta.” 1 Tutto si compie in noi. Noi creature d’aria, d’acqua, di fuoco e di terra, noi creature in continuo divenire attraversiamo le Ere dimentichi di ciò che fummo e di ciò che siamo. La mostra dedicata ai quattro elementi primari della natura è in realtà un omaggio all’uomo, frutto e figlio di essi. Antonella Affronti, Maria Pia Lo Verso, Gilda Gubiotti e Franco Mineo sono gli artisti chiamati ad interpretare ognuno un elemento differente. Così come dopo la rottura dello Sfero empedoclino, nelle sale del museo l’Arte diviene l’armonia che li lega, mentre la Materia è il caos che li divide. Quattro elementi, quattro temperamenti differenti, quattro visioni, quattro stili che ben si differen- ziano tra loro, quattro “radici dell’universo” in perenne conflitto. L’acqua di Antonella Affronti è strettamente connessa al mondo femminile. In lei i flutti si mischiano e si fanno spuma. Nereidi e fossili ci parlano di tempi perduti a cavallo tra le epoche e i miti. L’acqua corrode, segna ma anche genera in un movimento continuo e incessante. È l’arché di Talete, principio di ogni cosa e bastante a se stessa. Il colore emerge dall’oscurità in un alternarsi di forze; uno scontro ora rumoroso ora sospeso nel tempo in un silenzio irreale. Per Antonella Affronti l’acqua è il mare con le sue maree, i suoi racconti, le sue devastazioni e la sua forza corrosiva e dirompente, ma è anche l’acqua della vita, quel liquido amnio- tico che ci ha sostenuto ed alimentato nei nostri primi mesi di vita. Opposta all’acqua troviamo l’aria di Maria Pia Lo Verso. Le sue opere ci rimandano a Fabrizio De Andrè e al suo album “Le nuvole”. “Vanno, vengono, qualche volta si fermano…” ci racconta il can- tautore genovese e lo stesso fa la Lo Verso, ma le sue sono pennellate bianche nel cielo, rappresenta- zione fisica e quasi mai simbolica. La sua è l’aria di Anassimene, è il vento che sospinge le nuvole e le modella come un fantasioso scultore, è l’immenso sotto l’aspetto di un cielo variopinto ora d’azzurro intenso ora d’un celeste pallido ora ancora di rosa. È il freddo benefico, il senso di respiro infinito che allarga i polmoni e dilata il pensiero, la nostra essenza più profonda, la nostra anima, siamo noi stessi. Gilda Gubiotti, invece, è il fuoco, l’elemento caldo. Fondazione La Verde La Malfa San Giovanni La Punta (CT) Azienda vitivinicola Al-Cantàra (Catania) Motta S. Anastasia (CT) Garden Hotel San Giovanni La Punta (CT) Casa della Divina Bellezza Forza d’Agrò (ME) ACQUA, ARIA, FUOCO, TERRA a cura di Vinny Scorsone ANTONELLA AFFRONTI MARIA PIA LO VERSO GILDA GUBIOTTI FRANCO MINEO 21 giugno - 18 luglio 2014 Le tele si accendono. Il suo è sia il fuoco naturale dei vulcani sia il fuoco provocato dall’uomo. La furia distruttiva del prodotto umano si scontra con quello della natura che se prima distrugge poi però nutre. Due concezioni differenti per uno stesso elemento che pulsa e incendia, scava montagne e bru- cia foreste, palpita e procede lento e maestoso o si propaga veloce e inesorabile. Luce e colore si impastano con la materia. Il fuoco è elemento vivo, energia pura fatta di esplosioni in- terne ed esterne, che mai passa inosservato. Si innalza alto nel cielo e al suo passaggio ghermisce ogni cosa. Una visione dell’elemento Terra che si discosta molto dalla comune concezione viene offerta da Franco Mineo. La sua difatti non è la terra delle radici, della zolla, dei fiori, ma sostanzialmente quella umana. Non elemento attivo ma passivo. Nei suoi quadri, Terra e uomo divengono una sola cosa in una sim- biosi che vede, però, prevalere quest’ultimo. Non terra legata al territorio naturale quindi ma vista da una prospettiva sociale. Difatti, poiché l’uomo ha perso il legame arcaico con Gea e con Demetra, pas- sando da creatura naturale a creatura sociale, Mineo ha deciso di rompere lo schema tradizionale af- fidandosi ad una visione alternativa. I suoi campi non sono solo le distese di grano o di fiori, ma prevalentemente sono il terreno solcato dall’aratro, il recinto, la città, la fabbrica. La sua è una natura messa al guinzaglio che ha perso la caratteristica “secca” per diventare semmai sempre più complessa, unione centrale di tutti e quattro gli elementi, quasi cancellata e sottomessa. In una continua alternanza di colori freddi e colori caldi, questa mostra si pone come una ricerca con- tinua del sé, delle nostre stesse radici in un viaggio a ritroso nel tempo e nello spirito. Vinny Scorsone Museo degli Angeli Sant’Angelo di Brolo (ME) Comune di Sant’Angelo di Brolo (ME) 1 (Empedocle, D-K 31 B 8, traduzione di Gabriele Giannantoni in Presocratici vol.1, Milano, Mondadori, 2009)

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27 settembre - 11 ottobre 2014Galleria d’arte Studio 71

Via Vincenzo Fuxa, 9 - 90143 PalermoTel. 091.6372862 - 333.2737182

[email protected] - www.studio71.it

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D’aria, d’acqua, di fuoco e di terra.

Lo Sfero di Empedocle si è frantumato.

Contesa e Amore aggregano e disfano cicli-

camente le radici, reinventando quotidiana-

mente il mondo.

L’arché è nascosto e il conflitto è in corso.

Gli Dei si sono assoggettati a un Dio e le

particelle di materia si sono scontrate con

l’antimateria.

Tutto è stato inghiottito e tutto è stato ri-

fatto. “Non vi è nascita di nessuna delle cose

mortali, né fine alcuna di morte funesta.”1

Tutto si compie in noi.

Noi creature d’aria, d’acqua, di fuoco e di terra, noi creature in continuo divenire attraversiamo le Ere

dimentichi di ciò che fummo e di ciò che siamo.

La mostra dedicata ai quattro elementi primari della natura è in realtà un omaggio all’uomo, frutto e

figlio di essi.

Antonella Affronti, Maria Pia Lo Verso, Gilda Gubiotti e Franco Mineo sono gli artisti chiamati ad

interpretare ognuno un elemento differente.

Così come dopo la rottura dello Sfero empedoclino, nelle sale del museo l’Arte diviene l’armonia che

li lega, mentre la Materia è il caos che li divide.

Quattro elementi, quattro temperamenti differenti, quattro visioni, quattro stili che ben si differen-

ziano tra loro, quattro “radici dell’universo” in perenne conflitto.

L’acqua di Antonella Affronti è strettamente connessa al mondo femminile. In lei i flutti si mischiano

e si fanno spuma. Nereidi e fossili ci parlano di tempi perduti a cavallo tra le epoche e i miti.

L’acqua corrode, segna ma anche genera in un movimento continuo e incessante. È l’arché di Talete,

principio di ogni cosa e bastante a se stessa.

Il colore emerge dall’oscurità in un alternarsi di forze; uno scontro ora rumoroso ora sospeso nel tempo

in un silenzio irreale. Per Antonella Affronti l’acqua è il mare con le sue maree, i suoi racconti, le sue

devastazioni e la sua forza corrosiva e dirompente, ma è anche l’acqua della vita, quel liquido amnio-

tico che ci ha sostenuto ed alimentato nei nostri primi mesi di vita.

Opposta all’acqua troviamo l’aria di Maria Pia Lo Verso. Le sue opere ci rimandano a Fabrizio De

Andrè e al suo album “Le nuvole”. “Vanno, vengono, qualche volta si fermano…” ci racconta il can-

tautore genovese e lo stesso fa la Lo Verso, ma le sue sono pennellate bianche nel cielo, rappresenta-

zione fisica e quasi mai simbolica. La sua è l’aria di Anassimene, è il vento che sospinge le nuvole e le

modella come un fantasioso scultore, è l’immenso sotto l’aspetto di un cielo variopinto ora d’azzurro

intenso ora d’un celeste pallido ora ancora di rosa. È il freddo benefico, il senso di respiro infinito che

allarga i polmoni e dilata il pensiero, la nostra essenza più profonda, la nostra anima, siamo noi stessi.

Gilda Gubiotti, invece, è il fuoco, l’elemento caldo.Fondazione La Verde La Malfa

San Giovanni La Punta (CT)

Azienda vitivinicola

Al-Cantàra (Catania)Motta S. Anastasia (CT)Garden Hotel

San Giovanni La Punta (CT)

Casa della Divina Bellezza

Forza d’Agrò (ME)

ACQUA, ARIA, FUOCO, TERRA a cura di Vinny Scorsone

ANTONELLA AFFRONTI

MARIA PIA LO VERSO

GILDA GUBIOTTI

FRANCO MINEO

21 giugno - 18 luglio 2014

Le tele si accendono. Il suo è sia il fuoco naturale dei vulcani sia il fuoco provocato dall’uomo. La

furia distruttiva del prodotto umano si scontra con quello della natura che se prima distrugge poi però

nutre. Due concezioni differenti per uno stesso elemento che pulsa e incendia, scava montagne e bru-

cia foreste, palpita e procede lento e maestoso o si propaga veloce e inesorabile.

Luce e colore si impastano con la materia. Il fuoco è elemento vivo, energia pura fatta di esplosioni in-

terne ed esterne, che mai passa inosservato. Si innalza alto nel cielo e al suo passaggio ghermisce ogni cosa.

Una visione dell’elemento Terra che si discosta molto dalla comune concezione viene offerta da Franco

Mineo. La sua difatti non è la terra delle radici, della zolla, dei fiori, ma sostanzialmente quella umana.

Non elemento attivo ma passivo. Nei suoi quadri, Terra e uomo divengono una sola cosa in una sim-

biosi che vede, però, prevalere quest’ultimo. Non terra legata al territorio naturale quindi ma vista da

una prospettiva sociale. Difatti, poiché l’uomo ha perso il legame arcaico con Gea e con Demetra, pas-

sando da creatura naturale a creatura sociale, Mineo ha deciso di rompere lo schema tradizionale af-

fidandosi ad una visione alternativa. I suoi campi non sono solo le distese di grano o di fiori, ma

prevalentemente sono il terreno solcato dall’aratro, il recinto, la città, la fabbrica. La sua è una natura

messa al guinzaglio che ha perso la caratteristica “secca” per diventare semmai sempre più complessa,

unione centrale di tutti e quattro gli elementi, quasi cancellata e sottomessa.

In una continua alternanza di colori freddi e colori caldi, questa mostra si pone come una ricerca con-

tinua del sé, delle nostre stesse radici in un viaggio a ritroso nel tempo e nello spirito.

Vinny Scorsone

Museo degli Angeli

Sant’Angelo di Brolo (ME)Comune di

Sant’Angelo di Brolo (ME)

1(Empedocle, D-K 31 B 8, traduzione di Gabriele Giannantoni in Presocratici vol.1, Milano, Mondadori, 2009)

ANTONELLA AFFRONTI

Sono nata a Palermo. Vivo ed opero nella stessa città. La mia prima mostra personale a Palermo risale al 1982

via via altre mostre personali e collettive vengono realizzate nell’ambito del territorio siciliano e non solo. Nel

1991 sono presente a Mantova alla “Rassegna di Pittura, Scultura, Grafica e Poesia”. Nel 1996 a Roma per una

mostra personale alla Ca’ D’oro.

Sono anni ricchi di presenze a mo-

stre collettive di notevole qualità sia

a Palermo che nel resto d’Italia. En-

tro a far parte del “Gruppo 2001”

di Marsala. Un gruppo di artisti pre-

maturamente scioltosi.

Dal 2001 faccio parte di “Graffiti &

Addaura Art” artisti contemporanei

di Palermo Negli anni 2007, 2008,

2009 e 2013 vengono acquisite mie

opere dalla pinacoteca del Castello di

Carini, da Chateau Des Réaux –

Chouzè sur Loire (Francia), dalla

Fondazione La Verde La Malfa di San

Giovanni La Punta (CT), dal museo

degli Angeli in Sant’angelo di Brolo

(Me).

Nel 2009 partecipo al Graffiti day

con il totem “Mutazione della pie-

tra” e alla performance della Fon-

dazione La Verde La Malfa di San

Giovanni La Punta CT con l’opera

“Solstizio d’ estate”, realizzata assie-

me a Giuseppa D’Agostino e Anto-

nino G. Perricone.

Mie opere si trovano in collezioni

pubbliche e private. Della mia pit-

tura si sono interessati giornalisti e

critici d’arte nonché giornali e rivi-

ste specializzate nell’ambito delle arti

figurative.

Ho un sito personale www.affron-

ti.com e sono presente in moltissi-

mi altri siti d’arte tra cui www.pit-

torica.it

GILDA GUBIOTTI

Nasce a Palermo. Vive e opera nella stessa città. Allieva di Michele Dixit Domino e di Albano Rossi, ha iniziato

giovanissima, ma si è dedicata per alcuni anni all’artigianato artistico e al disegno di gioielli e dei tessuti per l’ar-

redamento ha anche disegnato costumi per il teatro. Dal ’78 trovandosi a Milano per un breve periodo frequen-

ta gli studi di Lilloni e Mi-

chele Cascella. Affascina-

ta dal loro mondo lirico di

rappresentare la natura

inizia a dipingere, boschi,

giardini e paesaggi sicilia-

ni, ora lussureggianti, ora

brulli ed assolati, immer-

gendosi nella natura e

contemplandone la bellez-

za. Recentemente la sua ri-

cerca è orientata verso la

rappresentazione del pia-

neta Terra ora visto dallo

spazio ora visto dall’aereo

o semplicemente dall’alto.

Nel corso della sua attivi-

tà artistica recensioni sul-

la sua pittura sono state

pubblicate da diverse testa-

te giornalistiche. Dal 1999

ad oggi ha partecipato ad

una serie di mostre e im-

portanti rassegne inter-

nazionali:

L’Expo Arte di New York

nel 2000, il Salone Inter-

nazionale di Parigi pres-

so la Piramide del Louvre

nel 2003, il II Salone In-

ternazionale di Parigi

presso la Casa Sicilia nel

2004 e sempre nello stes-

so anno il Salone Interna-

zionale Cantieri Cultura-

li di Palermo.

FRANCO MINEO

Nasce nel 1936 a

Trapani. Negli anni

’50, terminati gli

studi si trasferisce a

Milano, dove ap-

profondisce la sua

vocazione artistica

con corsi di arte fi-

gurativa, coltivando

così, un’espressione

pittorica di tipo de-

corativo.

Negli anni ’80 si tra-

sferisce in Toscana,

dove coordina pro-

getti di modellistica

e di decorazione, de-

stinati in particolar

modo alla produ-

zione di mobili lac-

cati e antichizzati.

Negli anni ’90 si trasferisce a Trapani conti-

nuando il suo viaggio itinerante con mostre in

Italia:

- Chiostro di Santa Caterina d’Alessandria - Ga-

latina (Lecce) a cura di Vittorio Sgarbi.

- Galleria Il Cenacolo - Palermo a cura di G.

Amendola.

- Galleria Il mondo dell’arte - Via Margutta -

Roma - a cura di Aldo Gerbino.

all’estero:

- su invito del Consolato Italiano a Dubai - “Tra

Oriente e Occidente” - a cura di Erika Baur.

- Salon 2003 Musée Du Louvre – Parigi.

MARIA PIA LO VERSO

Nata a Palermo, vive e lavora nella stessa città. Fin da giovanissima è stata una grande appassionata di fotogra-

fia, ha curato sempre questo interesse alternandolo con la pittura ed il modellato. Suoi scatti fotografici sono ap-

parsi su quotidiani, cataloghi e riviste specializzate d’arte. Ha inoltre curato servizi fotografici in occasione di

mostre e di eventi culturali. Ha realizzato una serie di ritratti fotografici a personaggi del mondo dell’arte e della

cultura. Lavora per cicli tematici quali ad esempio: paesaggio urbano, tradizioni popolari, monumenti, tabacche-

rie siciliane, fumatori, fichidindia, angeli, il mare, il cielo etc.. La sua attività espositiva è abbastanza recente. Nel

2005 ha presentato la mostra dal titolo Una questione di fumo, luoghi e fumatori di tabacco in Sicilia, prima alla

galleria d’arte Studio 71 di Palermo e, successivamente, al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di

Roma. Nel 2006 Con Melo Minnella e Nino Giaramidaro ha realizzato la mostra Icone Siciliane esposta alla

Fondazione Giuseppe Maz-

zullo di Taormina. Nell’ambito

di “Provincia in Festa”, ha

esposto nel 2006 presso il Ta-

bularium del Loggiato San

Bartolomeo di Palermo la mo-

stra Il Giardino degli Angeli.

Quest’ultima mostra è stata

esposta anche presso la Fonda-

zione Giuseppe Mazzullo di

Taormina nel corso del 2007.

Nel 2008 ha realizzato, pun-

tando sulla tradizione siciliana,

la mostra “Sicilia da una

sponda all’altra” mentre nel

2009 ha esposto assieme ad

altri fotografi tra cui Elsa Mez-

zano e Malena Mazza nella col-

lettiva dal titolo I luoghi, il

sogno. Nel 2010 presso il re-

staurato ex convento di San

Francesco di Sant’Angelo di

Brolo è stata allestita una sua

mostra personale dal titolo:

Angeli silenziosi. Nel 2012, alla

Libreria del mare, espone la

mostra personale, Obiettivo sul

mare, mentre nel 2013 espone

una ricca collezione di ritratti

dal titolo Istantanee.

“La trama della clorofilla” - acrilico su tela, cm 100x100

“Giardino assolato” - Acrilico su tela, cm 80x110“Fuoco sulla discarica” - olio su tela, cm 50 x 70

“Eruzione 2014” - olio su tela, cm 80 x 80

“Capo d’Orlando” foto digitale su carta cm 70x100

“Palermo” foto digitale su carta cm 70x100

“Frammenti di mare” - tec. mista su tela cm 100x90

“Nereidi” - acrilico su tela, cm 90x120