Accertamento conoscenza lingua inglese (mn) Docente: n.d. · 2009-11-20 · le aziende sul mercato...

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n.d. - Accertamento conoscenza lingua inglese (mn) Accertamento conoscenza lingua inglese (mn) Docente: n.d. Codice del corso: 062113 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): Obiettivi formativi specifici Il corso è mirato a migliore l'utilizzo della Lingua inglese nelle quattro aree esaminate nel Cambridge University Preliminary English Test (PET), ovvero Reading, Writing, Speaking and Listening. Programma del corso Argomenti principali Nelle lezioni con il docente è previsto l'utilizzo dell'inglese per svolgere compiti comunicativi mirati. Verranno ripassati i principali argomenti grammaticali e lessicali di cui è richiesta la co- noscenza al livello B1 del Consiglio d'Europa Common European Framework of Reference for Languages. Settimanalmente verranno assegnati compiti da svolgere autonomamente in pre- parazione della successiva lezione. Materiali del corso I materiali del corso, disponibili online, contengono testi video autentici e sono corredati da esercizi pratici simili a quelli affrontati nell'esame PET. Informazioni sull'esame PET Informazioni dettagliate sull'esame PET sono reperibili presso il sito http://www.cambridgeesol.org/exams/pet.htm. Prerequisiti Nessuno. Materiale didattico consigliato Unità didattiche disponibili online. Raymond Murphy. Essential Grammar in Use: Italian Edition. Cambridge University Press. Consigliato solo ai principianti. Raymond Murphy. Essential Grammar in Use: Soluzioni. Cambridge University Press. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una simulazione dell'esame PET (Preliminary English Test) della Cambridge University.

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n.d. - Accertamento conoscenza lingua inglese (mn)

Accertamento conoscenza lingua inglese (mn) Docente: n.d. Codice del corso: 062113 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Il corso è mirato a migliore l'utilizzo della Lingua inglese nelle quattro aree esaminate nel Cambridge University Preliminary English Test (PET), ovvero Reading, Writing, Speaking and Listening.

Programma del corso Argomenti principali Nelle lezioni con il docente è previsto l'utilizzo dell'inglese per svolgere compiti comunicativi mirati. Verranno ripassati i principali argomenti grammaticali e lessicali di cui è richiesta la co-noscenza al livello B1 del Consiglio d'Europa Common European Framework of Reference for Languages. Settimanalmente verranno assegnati compiti da svolgere autonomamente in pre-parazione della successiva lezione. Materiali del corso I materiali del corso, disponibili online, contengono testi video autentici e sono corredati da esercizi pratici simili a quelli affrontati nell'esame PET. Informazioni sull'esame PET Informazioni dettagliate sull'esame PET sono reperibili presso il sito http://www.cambridgeesol.org/exams/pet.htm.

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Unità didattiche disponibili online. Raymond Murphy. Essential Grammar in Use: Italian Edition. Cambridge University Press. Consigliato solo ai principianti. Raymond Murphy. Essential Grammar in Use: Soluzioni. Cambridge University Press.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una simulazione dell'esame PET (Preliminary English Test) della Cambridge University.

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Motta - Analisi dei processi produttivi (mn)

Analisi dei processi produttivi (mn) Docenti: Gianmario Motta Codice del corso: 064206 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento propone una metodologia di ingegneria dei processi articolata su tre livelli: analisi della configurazione organizzativa dei processi, analisi delle prestazioni dei processi, analisi dei requisiti informativi ed IT dei processi. Per la modellazione dei flussi dei processi e dei requisiti informativi è utilizzato lo standard UML (Unified Modeling Language). Esercita-zioni illustrano la applicazione dei principi di analisi e progettazione a casi reali.

Programma del corso I processi produttivi includono il flusso delle attività mediante cui una azienda risponde alla richiesta di servizio e/o prodotto fatta da un cliente tipicamente esterno (p.e. produzione di auto ma anche assistenza medica). I processi prodottivi si distinguono dai processi di suppor-to che sono finalizzati all'autofunzionamento della azienda, e includono la amministrazione, la finanza, il controllo di gestione ed altri. Le aziende industriali, commerciali e di servizio opera-no attraverso processi, ovvero cicli di attività che coinvolgono una o più funzioni della stessa azienda o di più aziende. Efficacia ed efficienza dei processi determinano la competitività del-le aziende sul mercato e larga parte del valore percepito dal cliente. I processi sono modellati mediante appositi diagrammi di flusso che descrivono la sequenza delle attività. Gli schemi così ottenuti sono utilizzati per documentare i processi o per informatizzare i processi con l'impiego combinato (workflow) di applicazioni informatiche specifiche. Introduzione I processi nella organizzazione aziendale. Processi, attività, strutture. I processi come catene di servizio svolta da una o più organizzazioni per fornire un prodotto o servizio al cliente. Pro-cessi e tecnologia IT. Processi e service science. Cenni alle metodologie di analisi e ottimiz-zazione dei processi: BPM/BPR, Sigma, Metodologie commerciali. Analisi strategica dei processi gestionali Modelli classici di mappatura dei processi: la catena del valore di Porter. Schemi settoriali di mappatura dei processi: SCOR, TMF. Modelli commerciali. Analisi delle prestazioni dei processi (Business Process Performance) Metriche di valutazione delle prestazioni (qualità, costo, servizio) e prospettive di valutazione delle prestazioni (manager, cliente, operatore). Strumenti per la definizione e la misurazione delle prestazioni: Carte dei servizi, Cruscotti di misurazione delle prestazioni, SLA. Esercita-zioni sulla modellazione degli schemi di analisi (KPI) e sulla definizione di cruscotti per catene di servizio. Analisi sistemica dei processi Le variabili di analisi: flusso attività, strutture organizzative, competenze, pianificazione e con-trollo, tecnologia del processo. Il metodo di analisi. Analisi del flusso dei processi gestionali UML e modellazione del flusso dei processi. Modellazione della struttura dei processi, flusso dei processi, analisi delle attività elementari. Esercitazioni sulla modellazione dei processi con UML esteso: Diagrammi di struttura, Diagrammi delle attività.

Prerequisiti

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Motta - Analisi dei processi produttivi (mn)

Materiale didattico consigliato G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta. Sistemi Informativi e imprese in rete. McGraw-Hill Italia, Milano, 2001. Motta G., Loparco G. Appunti del corso. Copisteria Virtuale della Università di Pavia, Facoltà di Ingegneria.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti svolgono un progetto di gruppo sotto la guida del docente applicando le metodo-logie illustrate a lezione. La valutazione si basa sulla somma di valutazioni complementari 1. valutazione del progetto di gruppo 2. illustrazione orale da parte dello studente del progetto svolto 3. breve verifica ella comprensione della parte teorica del corso In alternativa gli stu-denti possono svolgere una prova scritta di modellazione dei processi di un caso aziendale applicando la modellazione UML illustrata nel corso. La prova scritta è integrata da un collo-quio orale che verifica la comprensione della parte teorica del corso.

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Faravelli - Analisi del rischio eolico e sismico

Analisi del rischio eolico e sismico Docente: Lucia Faravelli Codice del corso: 064012 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Caratterizzazione di vento e sisma ai fini della modellazione della loro interazione con la strut-tura. Problemi di zonazione. Valutazione di rischio.

Programma del corso Caratterizzazione dell'azione eolica Caratterizzazione dell'azione sismica Analisi di pericolosità Analisi di vulnerabilità; esposizione Analisi di rischio Prerequisiti Conoscenza di Scienza delle Costruzioni A e B; Teoria delle strutture; Geotecnica.

Materiale didattico consigliato Sono consigliati alcuni testi a corredo del materiale didattico fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante lo svolgimento del corso verranno svolte due prove in itinere. La votazione risultante potrà essere accettata dal candidato come voto d'esame. In caso contrario, l'esame consiste in una prova orale.

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Bressan - Antenne

Antenne Docente: Marco Bressan Codice del corso: 064013 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Eln e delle Telecomunicazioni Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo del corso è far acquisire agli studenti padronanza sull'uso dei parametri con cui normalmente vengono caratterizzate le antenne sia trasmittenti che riceventi e far conoscere le prestazioni dei principali tipi di antenne con i relativi impieghi. Il corso si propone inoltre di fornire indicazioni su alcuni metodi di analisi e sui principali criteri di progetto di alcune classi di antenne. A questo scopo sono impiegate anche le ore di laboratorio, in cui gli studenti, uti-lizzando pacchetti software dedicati, possono dimensionare alcune semplici antenne.

Programma del corso Il corso riprende i concetti di base relativi alla radiazione e alle antenne, già acquisiti nel primo corso di Campi Elettromagnetici, e li integra con conoscenze di carattere tecnico. Nel corso vengono descritti i tipi di antenne più comunemente impiegati nelle telecomunicazioni, vengo-no illustrate le loro caratteristiche principali, i criteri di progetto e le modalità di realizzazione. Per ciascuna tipologia di antenne vengono infine indicati i metodi analitici e/o numerici più comunemente utilizzati per l'analisi delle prestazioni. In ogni trattazione è privilegiato l'aspetto applicativo. In particolare verranno trattati: I radiatori elementari dipoli, spire, fenditure, elementi stampati. Le antenne ad apertura guide troncate, trombe, antenne a riflettore. Viene illustrata l'analisi delle prestazioni delle an-tenne a riflettore tramite la valutazione dell'efficienza d'apertura in cui si considerano gli effetti della legge d'illuminazione d'ampiezza, di polarizzazione e fase, gli effetti del bloccaggio, dello spillover, delle tolleranze meccaniche e delle perdite. Vengono considerate antenne a singolo e doppio riflettore in configurazione simmetrica e offset, con cenni alle antenne multifascio per applicazioni spaziali. Le antenne a schiera la teoria elementare delle schiere viene ripresa e sviluppata. Vengono considerati i principali metodi di sintesi della legge d'illuminazione per schiere lineari uniformi, i fenomeni di accop-piamento mutuo tra radiatori posti in prossimità e le caratteristiche dei circuiti di alimentazione più comunemente impiegati. Infine viene introdotto il modello della schiera piana infinita come punto di partenza per l'analisi di schiere di grandi dimensioni, nei casi in cui la teoria elemen-tare cade in difetto. Altri tipi di antenne compatibilmente con i limiti di tempo, potranno essere trattate a lezione o in seminari specifi-camente organizzati altre tipologie di antenne, come le antenne ad onda di superficie, le an-tenne ad onda leaky, i radiatori a larga banda o le antenne a lente.

Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza della teoria della radiazione elettromagnetica, compresa l'approssimazione dell'ottica geometrica, nonché della teoria e delle tecniche di analisi dei cir-cuiti ad alta frequenza.

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Bressan - Antenne

Materiale didattico consigliato R.E. Collin. Antennas and radiowave propagation. Mc. Grow Hill, 1985. limitatamente alla prima parte, relativa alle antenne. A. Paraboni. Antenne. Mc. Grow Hill, 1999. R.E. R. E. Collin, S.J Zucker. Antenna Theory. Mc. Graw-Hill, 1969. Testo di teoria delle an-tenne, utile per consultazione. A.W. Rudge, K. Milne, A.D. Olver, P. Knight. The handbook of antenna design. P. Peregrinus Ltd., London, 1983. Testo utile per consultazione. H. Jasik. Antenna Engineering Handbook. Mc. Graw-Hill, 1961. Testo utile per consultazione. I. J. Bahl, P. Bhartia. Microstrip antennas. Artech House, 1980. Testo utile per approfondi-mento sulle antenne stampate.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova orale. È facoltà dello studente portare come argomento di di-scussione il progetto di un'antenna realizzato con gli strumenti appresi durante i laboratori.

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Bellazzi - Apprendimento automatico in biomedicina

Apprendimento automatico in biomedicina Docente: Riccardo Bellazzi Codice del corso: 064014 Lezioni (ore/anno): 27 Corso di laurea: Biom, Inf Esercitazioni (ore/anno): 13 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente competenze metodologiche e tecniche per impiega-re in ambito biomedico una vasta classe di algoritmi che sono in grado di apprendere regole decisionali da dati e di migliorare automaticamente le loro prestazioni sulla base dell'espe-rienza. Ogni argomento trattato durante le lezioni sarà oggetto di esercitazioni e laboratori.

Programma del corso Lezioni teoriche - concetti di base • Introduzione al corso: Apprendimento automatico e Data mining nelle scienze biomedi-

che. • Ambiti di applicazione: classificazione e prognosi, problemi di decisione dinamica • I concetti di base: esempi, istanze, attributi e rappresentazione delle regole decisionali Lezioni teoriche - apprendimento supervisionato • Alberi decisionali: apprendimento, tecniche di pruning • Naive Bayes e metodi bayesiani • Modelli di regressione: modello lineare, regressione logistica, reti neurali, support-vector

machines • Metodo k-nearest e misure di distanza • Apprendimento di regole: metodi di covering, metodi beam-search • Tecniche di feature selection. Information gain e Relief Valutazione degli algoritmi di apprendimento e problemi di valutazione in ambito biomedico • Training e Testing. Accuratezza, calibrazione, specificità e sensitività, precisione e recall,

misura F • Metodi per la valutazione delle prestazioni. Cross validazione e Curve ROC. Apprendimento non supervisionato • Regole di associazione • Metodi di clustering: K-means, K-medoids, clustering gerarchico, Self-organizing maps • Valutazione dei risultati dei metodi di clustering Metodologie per il data mining in bio-medicina • Problemi biomedici: diagnosi, prognosi, classificazione, genomica funzionale • La metodologia CRISP per il data mining in bio-medicina. Esercitazioni e laboratori • Uso dei software Orange, Weka e Matlab per la soluzione di problemi di classificazione. • Soluzione di problemi su data set forniti durante il corso.

Prerequisiti Nessun prerequisito.

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Bellazzi - Apprendimento automatico in biomedicina

Materiale didattico consigliato T. Mitchell. Machine Learning. Mc Graw Hill. P. Tan, M. Steinbach, V. Kumar. Introduction to Data Mining. Addison Wesley. Riccardo Bellazzi. Slides delle lezioni. disponibili presso aim.labmedinfo.org. I. Witten, E. Frank. Data Mining. Morgan Kaufmann.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale con relazione su un problema di apprendimento.

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Ferretti - Architettura dei processori

Architettura dei processori Docente: Marco Ferretti Codice del corso: 064015 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso illustra in maniera approfondita l'architettura dei processori usati sia per le applicazio-ni generali che per quelle verticali. L'obiettivo è consentire allo studente di valutare l'efficacia delle strutture di elaborazione delle varie tipologie di microprocessori nelle applicazioni: parti-colare attenzione verrà posta nell'esame della microarchitettura dei microprocessori INTEL e dei più diffusi microprocessori per applicazioni embedded, con particolare riferimento all'archi-tettura VLIW. Il corso ospita contributi da professionisti di aziende manifatturiere, con l'obietti-vo di familiarizzare gli studenti con l'ottimizzazione del software per processori embedded.

Programma del corso Il processore: aspetti generali • Caratterizzazione del set di istruzioni (ISA); • Classificazione delle architetture: CISC, RISC, general purpose, embedded, estensioni

per la multimedialità. Il processore RISC: tecniche realizzative • CPU RISC: la pipeline semplice; • Il controllo nella pipeline semplice; • Le superpipeline e la gestione di più unità; • Superscalarità; • Schedulazione dinamica ed esecuzione speculativa; Gestione della memoria Le cache: principio di località. Organizzazione e dimensionamento. Strutture associative a più vie. Applicazioni multimediali e lo streaming buffer. Architetture non standard • I processori embedded. • Video processor; media processor. • L'approccio VLIW. • Estensioni multimediali nei processori general purpose (MMX-SSE...). Ottimizzazione delle applicazioni Lo sviluppo di applicazioni efficienti (codice compatto, codice veloce) è un obiettivo molto im-portante soprattutto quando l'architettura di riferimento è quella dei processori embedded. L'u-tilizzo dei compilatori ottimizzanti da solo non garantisce di ottenere le migliori prestazioni; la codifica rimane uno degli strumenti principali. Con una serie di seminari in aula tenuti in colla-borazione di esperti di aziende leader nel settore, si illustreranno le tecniche di ottimizzazione per processori della classe VLIW, su semplici esempi di applicazioni multimediali. Il linguaggio di riferimento è il C language.

Prerequisiti La conoscenza dell'architettura di base di un elaboratore e dell'interazione fra architettura e sistema operativo. Capacità di programmare in un linguaggio imperativo.

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Ferretti - Architettura dei processori

Materiale didattico consigliato J. Hennessy, D. Patterson. Struttura e progetto dei calcolatori. Zanichelli, 2006. Già adottato nel corso di Calcolatori Elettronici, qui si utilizzano i capitoli 6 e 7. J. Hennessy, D. Patterson. Architettura dei computer: un approccio quantitativo. Jackson Li-bri, 2001. Non reperibile sul mercato, utilizzato nei capitoli 2, 3 e 4. È reperibile la versione in inglese: "Computer Architecture: a quantitative approach", 3rd Edition, Morgan Kaufmann Pu-blishers, 2003. Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/ferretti/cdol/cii/Index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento È prevista una prova finale scritta, integrata da un orale. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.

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Vacchi - Architetture VLSI per l'elaborazione digitale dei segnali

Architetture VLSI per l'elaborazione digitale dei segnali Docente: Carla Vacchi Codice del corso: 064016 Lezioni (ore/anno): 29 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo del corso è quello di mettere lo studente in condizioni di operare scelte tra differenti architetture che soddisfano la stessa specifica logica. Vengono perciò presentati i differenti approcci per implementare le operazioni elementari, dettagliate le strutture di filtri FIR ed IIR e di un DSP. Le lezioni teoriche sono accompagnate da esercitazioni in laboratorio, in modo da ampliare la conoscenza degli strumenti CAD per la progettazione digitale. Lo studente alla fine del corso deve essere in grado di simulare in VHDL e sintetizzare corret-tamente le strutture studiate a vari livelli di dettaglio, applicandole a casi di interesse nel con-dizionamento di segnali in applicazioni tipiche della microelettronica, delle telecomunicazioni e dell'informatica.

Programma del corso Nella prima settimana di lezione verranno illustrati alcuni argomenti necessari alla miglior comprensione dei contenuti del corso (caratteristiche elettriche statiche e dinamiche di una porta CMOS, vincoli temporali per le reti sequenziali, processo di integrazione CMOS). Implementazione hardware di alcune operazioni Addizione/sottrazione. Moltiplicazione. Calcolo di funzioni trigonometriche. Estrazione di radi-ce quadrata. Ottimizzazione delle strutture Parallelismo. Pipelining. Esempi di prestazioni. Elaborazione digitale del segnale Classificazione dei segnali. Elaborazione digitale e conversione. Sistemi Discreti. Sistemi Li-neari Tempo Invarianti. Filtri FIR e IIR (forme canoniche e trasposte). Digital Signal Proces-sors. Linguaggio VHDL Simulazione di alcune strutture studiate. Esempi di circuiti di interesse informatico, microelet-tronico e delle telecomunicazioni. Verifiche e confronti con descrizioni softwares differenti.

Prerequisiti Serie numeriche. Calcolo differenziale. Rappresentazioni di funzioni. Aritmetica dei calcolato-ri. Reti combinatorie. Reti sequenziali. Analisi spettrale dei segnali.

Materiale didattico consigliato Dispense e raccolta di temi d'esame disponibili sul sito del docente. Altro materiale didattico verrà consigliato per gli approfondimenti (relazione del progetto facoltativo). Sito web del corso: http://www.unipv.it/vacchi/ArchitettureVLSI.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta (50% della valutazione) e in una prova orale (50% della valutazione). La prova orale può essere sostituita dalla discussione di un lavoro autonomo di

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Vacchi - Architetture VLSI per l'elaborazione digitale dei segnali

progettazione di un sistema digitale. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, composta ciascuna da esercizi da risolvere e quesiti sulla parte teorica. L'esito positivo delle prove dispensa lo studente dall'obbligo della prova scritta e della prova orale, purché l'esame venga registrato entro la sessione di esami di settembre.

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Montagna - Automazione dei sistemi elettrici

Automazione dei sistemi elettrici Docente: Mario Montagna Codice del corso: 064113 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, Inf Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Completamento delle nozioni apprese nel Corso di Laurea di I livello in Ingegneria Elettrica, con particolare riferimento ai sistemi di controllo della produzione, trasmissione e distribuzio-ne dell'energia elettrica, agli schemi di supervisione e controllo per gli impianti di produzione dell'energia elettrica, alla regolazione della frequenza e della tensione sulle reti elettriche.

Programma del corso Sistemi SCADA Sistemi di supervisione e controllo per la gestione di sistemi ed impianti elettrici Considera-zioni generali sui centri di controllo, configurazioni dei calcolatori. Il sistema di supervisione ed acquisizione dati (SCADA) per un sistema di generazione e trasmissione dell'energia elettri-ca. Stima dello stato Cenni al problema di stima dello stato del sistema e soppressione degli errori sistematici di misura. Stati operativi del sistema e analisi della sicurezza. Controllo preventivo e controllo correttivo di un sistema elettrico. Automazione dei sistemi per la produzione di energia elettri-ca. Stabilità di un sistema elettrico Comportamento del sistema elettrico in regime transitorio. Stabilità del sistema alle piccole e alle grandi variazioni. Studio della stabilità in regime perturbato con l'impiego del metodo delle aree. Regolazione della frequenza e della tensione Regolazione della frequenza e della potenza generata, errore di scambio tra reti interconnes-se e regolazione secondaria. Regolazione della tensione e della potenza reattiva. Modello del sistema di eccitazione di un alternatore. Automazione industriale Sistemi di controllo a logica programmabile (PLC); linguaggi di programmazione dei PLC; e-sempi di programmazione. Cenni alle reti informatiche per l'automazione industriale e ai si-stemi SCADA utilizzati in ambito industriale.

Prerequisiti Conoscenze fornite dagli insegnamenti di Fondamenti di Impianti elettrici, Impianti Elettrici e Sistemi Elettrici per l'Energia Elettrica del Corso di Laurea (I livello) in Ingegneria Elettrica.

Materiale didattico consigliato P. Pinceti. SCADA per sistemi elettrici. Franco Angeli, Milano. P. Chiacchio. PLC e automazione industriale. McGraw-Hill Italia, Milano. N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. Pàtron, Bologna. F. Iliceto. Impianti elettrici, Vol. 1. Pàtron, Bologna.

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Montagna - Automazione dei sistemi elettrici

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere che verteranno, rispettivamente, sulla prima e sulla seconda parte del corso. La prova finale consisterà di una prova scritta e di una prova orale che verteranno su tutti gli argomenti del corso. Coloro che avranno sostenuto (con esito posi-tivo) entrambe le prove in itinere, saranno esentati dalla prova scritta finale.

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Ferrari Trecate - Automazione industriale

Automazione industriale Docente: Giancarlo Ferrari Trecate Codice del corso: 064017 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, ElTel, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obbiettivo del corso È illustrare le principali tecniche di pianificazione e gestione dei processi produttivi. In particolare, vengono forniti gli strumenti metodologici per l'interpretazione e la modellizzazione di processi decisionali comuni in ambito industriale, al fine di automatizzare la loro risoluzione.

Programma del corso 1. Automazione dei processi produttivi Descrizione dei processi produttivi. Sistemi di produzione flessibili. Management science. Ruolo dei metodi di ottimizzazione nella risoluzione di problemi decisionali complessi. 2. Metodi di programmazione matematica per la risoluzione di problemi decisionali Modellizzazione dei processi decisionali. Variabili decisionali, funzione obiettivo e vincoli. Cenni di programmazione convessa. Problemi decisionali classici (problema del mix produtti-vo, di miscelazione, di allocazione delle risorse, di trasporto, di selezione del portafoglio, ecc.). Programmazione lineare: tecniche di risoluzione e analisi di sensitività. 3. Metodi di ottimizzazione su reti per problemi gestionali Nozioni di base di teoria dei grafi e di teoria della complessità computazionale. Progetto di reti di trasporto: l'algoritmo di Kruskal. Problemi di cammino minimo. Algoritmi di Dijkstra e Floyd-Warshall. Problemi di flusso: l'algoritmo di Ford-Fulkerson. Metodi per la gestione di progetti: rappresentazioni AON e AOA, metodo dei cammini critici e analisi PERT. Applicazione della programmazione dinamica alla risoluzione di problemi decisionali.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza dei concetti di base della teoria dei controlli automatici e di informa-tica.

Materiale didattico consigliato C. Vercellis. Modelli e Decisioni: Strumenti e Metodi per le Decisioni Aziendali. Esculapio, 1997. M. Fischetti. Lezioni di ricerca operativa, 2 edizione. Edizioni Libreria Progetto, Padova, 1999.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate sia la conoscenza dei fonda-menti teorici, sia la capacità di risolvere semplici esercizi.

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Dulio - Automazione nell'industria calzaturiera

Automazione nell'industria calzaturiera Docente: Sergio Dulio Codice del corso: 064188 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire un inquadramento generale del settore produttivo della calzatura e delle tecnologie impiegate nei processi di progettazione, produzione e vendita; fornire inoltre elementi comple-ti di conoscenza circa i principali macchinari e sistemi di produzione dal punto di vista dei loro aspetti progettuali più importanti.

Programma del corso Il programma del corso parte da un'analisi macro economica del contesto calzaturiero mon-diale e del posizionamento in tale contesto della filiera calzaturiera italiana. Vengono quindi trattate nel dettaglio le tematiche relative agli aspetti di automazione di tutte le più importanti fasi del processo produttivo della scarpa. 1) Il contesto economico mondiale • La produzione mondiale di calzature • L'industria calzaturiera italiana (caratteristiche, minacce, congiuntura) • La filiera calzaturiera • Il comparto meccano calzaturiero • I distretti e la loro evoluzione 2) Il prodotto ed il suo ciclo di vita • Il ciclo di vita del prodotto • La scarpa e le sue parti componenti • La forma e la sua rilevanza progettuale e produttiva • La progettazione • La prototipazione • La produzione • La dismissione ed il riciclaggio • Le tecnologie di processo a sostegno del ciclo di vita del prodotto 3) Automazione nelle varie fasi del processo progettuale e produttivo 3.1) Automazione nella progettazione e prototipazione. • La progettazione della calzatura (stile e modelleria); concetti generali • Il CAD nella progettazione della scarpa (CAD 2D e 3D per calzatura e forma) • I digitalizzatori 2D e 3D • Il ruolo ed i benefici del CAD in calzatura • Le applicazioni CAM ed il loro utilizzo • La prototipazione rapida (terminologia, tecnologie e loro uso in calzatura)

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Dulio - Automazione nell'industria calzaturiera

3) Automazione nelle varie fasi del processo progettuale e produttivo 3.2) L'automazione del taglio. • La rilevanza della fase di taglio dei materiali e le problematiche tecniche connesse • Meccanizzazione del taglio; fustellatrici manuali ed automatiche • Fustellatrici a Controllo Numerico ed automatizzate • Tecnologie di taglio senza fustella • Le principali famiglie di sistemi di taglio senza fustella • Integrazione dei sistemi di taglio nel flusso progettuale e produttivo 3) Automazione nelle varie fasi del processo progettuale e produttivo 3.3) L'automazione nelle fasi di orlatura e giunteria. • La rilevanza della fase di montaggio; diverse tipologie/modalità di montaggio • La meccanizzazione del montaggio; macchinari principali e loro evoluzione • Automazione del montaggio: macchinari CN e macchinari flessibili • I sistemi di movimentazione (logistica di reparto) • La logistica interdipartimentale e la gestione dei semilavorati 4) Robotica calzaturiera • L'impiego di robot per la lavorazione della calzatura; esigenze e problematiche • Le più comuni famiglie di robot calzaturiera • Panoramica delle applicazioni di robotica calzaturiera 5) L'automazione nella fabbricazione di componenti ed attrezzature • Automazione nella realizzazione di fondi in materiale plastico (iniezione) • Automazione nella produzione della forma • Automazione nella produzione dei componenti • La lavorazione degli stampi • Cenni alla programmazione e gestione della produzione 6) L'evoluzione del prodotto scarpa: modelli di business e tecnologie • Tendenze in atto nell’evoluzione del prodotto scarpa • Paradigmi di business emergenti (calzatura personalizzata) • Le conseguenze ipotizzabili sulle tecnologie di prodotto e di processo • L'evoluzione futura del settore, della filiera calzaturiera e delle tecnologie 7) Visita ad un'azienda calzaturiera Le ore di lezione in aula saranno completate da una visita ad un'azienda calzaturiera durante la quale sarà possibile per gli studenti approfondire praticamente le tematiche trattate nel cor-so; l'azienda verrà scelta in base alla completezza del suo ciclo produttivo, alle caratteristiche della produzione stessa ed al suo livello di automazione.

Prerequisiti Conoscenze di base ed applicativa nell'ambito dell’informatica e della automazione; cono-scenze di base nell'ambito della organizzazione dei processi produttivi.

Materiale didattico consigliato Verrà fornito materiale didattico specifico costituito da dispense in formato digitale e da copia delle slide usate durante la lezione. Testi complementari verranno indicati durante il corso.

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Dulio - Automazione nell'industria calzaturiera

Modalità di verifica dell'apprendimento Al termine del corso è prevista una prova di valutazione consistente nella redazione e discus-sione da parte degli studenti, riuniti in gruppi di lavoro, di elaborati assegnati sulla base di una serie di tematiche definite durante il corso stesso. Pur nell'ambito del lavoro gruppo, ad ogni studente verrà chiesto di dimostrare il proprio livello di apprendimento delle tematiche trattate nel corso. È prevista la fornitura di adeguato materiale didattico (dispense in formato elettro-nico e copia delle slide utilizzate durante la lezione).

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Ferretti - Basi di dati

Basi di dati Docente: Marco Ferretti Codice del corso: 340030 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Basi di Dati è un'introduzione alla gestione di grandi quantità di informazioni me-diante l'uso della tecnologia corrente dei DBMS. Lo studente acquisirà le capacità necessarie ad utilizzare basi di dati preesistenti mediante il linguaggio standard SQL e a progettare schemi di basi di dati a partire da specifiche funzionali di alto livello. Su gli schemi logici deri-vati dalla metodologia di progettazione concettuale Entità Relazione Attributo, lo studente sa-rà in grado di eseguire verifiche di correttezza formale utilizzando lo strumento delle dipen-denze funzionali. Il riferimento principale di tutto il corso è il modello relazionale. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di intraprendere l'analisi di sistemi basati su DBMS, indi-pendentemente dalla tecnologia e dall'infrastruttura che li ospita; in questo senso, l'ambiente operativo (rete locale, rete geografica o Web) non sarà un elemento discriminante delle capa-cità acquisite.

Programma del corso Parte I. Introduzione ai DBMS Architettura di un DBMS. La struttura a livelli della rappresentazione dell'informazione. Il con-cetto di schema e i metadati. Modelli dei dati: strutture di rappresentazioni, operatori e vincoli. Linguaggi per la descrizione (DDL) e la manipolazione dei dati (DML). Proprietà ACID delle transazioni (cenni). Il modello client server e ODBC. Connettività Web. Parte II. Il modello relazionale Dalle tabelle alle relazioni: fondamento algebrico del modello. Domini e relazioni. Il concetto di superchiave e di chiave primaria. I vincoli di integrità. Algebra relazionale. Operatori insie-mistici. Restrizione, proiezione e giunzione. Costruzione di espressioni che traducano query formulate in linguaggio naturale. Parte III. La progettazione di una base di dati Dai requisiti allo schema logico: progettazione concettuale e logica. Progettazione concettua-le mediante il modello Entità, Relazione e Attributi (ERA). Dati di carico delle transazioni e ri-strutturazione dello schema ERA. Traduzione nel modello logico secondo lo schema relazio-nale. Il concetto di dipendenza funzionale come strumento di verifica della struttura delle rela-zioni. Forma normale di Boyce Codd. Parte IV. SQL SQL come standard. Rapporti con l'algebra relazionale. Sintassi completa di SELECT FROM. Operatori insiemistici. Query semplici, nidificate e correlate. Raggruppamento. SQL come DDL. Il CATALOG. SQL ospitato: il concetto di cursore. SQLCA. Esercitazioni in aula.

Prerequisiti Capacità di formulare algoritmi. Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici. Il corso è logicamente coordinato con l'insegnamento di Sistemi In-formativi, del quale è il presupposto tecnologico.

Materiale didattico consigliato Agli studenti verrà distribuita, dopo la sottoscrizione di una licenza gratuita per scopi non commerciali, la versione 'Personal Edition' di un DBMS commerciale, da usarsi a supporto

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Ferretti - Basi di dati

delle Esercitazioni di SQL. I testi su SQL sono indicativi e non vincolanti. P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di dati: Modelli e linguaggi di interrogazio-ne. Mc Graw Hill, 2006. Testo di base. K. Stephens, R. Plew, B. Morgan, J. Perkins. SQL, Il Manuale. Mc Graw Hill, 1997. Testo di supporto all'SQL. L. Welling, L. Thomson. MySQL, Tutorial. Pearson Education Italia, 2004. Utile per chi installa MySQL (versione 4.1). Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/ferretti/cdol/bd/index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere; inoltre, è prevista una prova pratica di SQL, che si terrà alla fine del corso. L'esame verterà su una verifica orale, necessaria solo a chi volesse incrementare la votazione risultante dalle prove in itinere: inoltre, coloro che non avessero superato una o più prove in itinere, dovranno sostenere in sede di appello la prova (o le pro-ve) non superate. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.

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Civardi - Basi di dati II e data mining (mn)

Basi di dati II e data mining (mn) Docente: Francesco Civardi Codice del corso: 064204 Lezioni (ore/anno): 45 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Basi di Dati II e Data Mining è un'introduzione alla progettazione di basi di dati fina-lizzate all'analisi, i cosiddetti Data Warehouse, e al loro impiego a fini analitici e previsivi (KDD, Knowledge Discovery from Database). Lo studente acquisirà le capacità necessarie a progettare schemi dimensionali a partire da specifiche funzionali di alto livello, e ad implemen-tare tali schemi su tecnologia relazionale (DBMS) e multidimensionale (OLAP). Al termine del corso, lo studente sarà inoltre in grado di applicare algoritmi di Data Mining a fini di classifica-zione, predizione, clustering e analisi di associazioni.

Programma del corso La gestione del territorio e dell'ambiente richiede decisioni basate su fatti, e il cui impatto è valutato tramite metriche quantitative. L'attuale armamentario di strumenti a supporto delle decisioni (data warehouse, "cubi", data mining, sistemi avanzati di reporting) si presta a forni-re la base metodologica e tecnologica ad una "evidence based policy" (politica basata sulle "evidence", ossia sulle prove, sui fatti). Bilancio di sostenibilità e reporting ambientale costitui-scono esempi di applicazioni significative degli argomenti trattati nel corso. Parte I: Introduzione al Data Warehousing e alla modellazione dimensionale Il processo di Knowledge Discovery from Database (KDD). Definizione di Data Warehouse. I componenti di un processo di Data Warehousing (Data Sources, ETL, Staging Area, Star Schema). Il modello dimensionale secondo la metodologia di Kimball: Fatti e Dimensioni, Star e Snowflake schema. Strumenti per la progettazione dimensionale. Parte II. Il progetto multidimensionale (OLAP) I DB multidimensionali (OLAP) o "iper-cubi". Strumenti per la progettazione multi-dimensionale. La metodologia LC di Thomsen. L'ambiente multidimensionale di MS Analysis Services. Parte III Il linguaggio di interrogazione di basi dati multidimensionali (MDX) Introduzione al linguaggio MDX, "standard de-facto" per i DB multidimensionali (introdotto da Microsoft e adottato da SAS, SAP, Hyperion, Pentaho, IBM DB2 Alphablox e altri). L'MDX come strumento di interrogazione (Query) e di manipolazione (DML). La definizione di indica-tori (KPI). Strumenti di visualizzazione (Excel) e Reporting (e.g. Reporting Services). Parte IV Il Data Mining Analisi esplorativa dei dati (pivot table, cross tabulazioni). Lo standard CRISP-DM. Algoritmi di Data Mining per la Classificazione e la Previsione (Alberi Decisionali, Naive Bayes, Reti Neuronali, Regressione Logistica), per il Raggruppamento (Clustering), per l'Analisi delle As-sociazioni e delle Sequenze, per l'analisi delle Serie Temporali. Data Mining con MS Analysis Services ed Excel 2007.

Prerequisiti Capacità di formulare algoritmi. Nozioni introdotte nei corsi di Basi di Dati I, Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici.

Materiale didattico consigliato Durante il corso verranno fornite slide sugli argomenti trattati. I testi riportati in bibliografia so-

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Civardi - Basi di dati II e data mining (mn)

no indicativi e non vincolanti. R. Kimball, R. Margy. The Data Warehouse Toolkit, 2nd edition. Wiley, 2002. (tradotto in Ita-liano da Hoepli, "Data Warehouse: La guida completa"). Erik Thomsen. Olap Solutions, 2nd edition. Wiley, 2002. G. Spofford, S.Harinath, C.Webb, D.H. Huang, F. Civardi. MDX Solutions, 2nd edition. Wiley, 2006. P.N. Tan, M. Steinbach, V. Kumar. Introduction to Data Mining. Pearson International Edition /Addison Wesley, 2005. Paolo Giudici. Data mining. Modelli informatici, statistici e applicazioni, 2/ed. McGraw-Hill, 2005. C.Vercellis. Business intelligence. Modelli matematici e sistemi per le decisioni. McGraw-Hill, 2006.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere; inoltre, è prevista una prova pratica di MDX, che si terrà alla fine del corso. L'esame verterà su una verifica orale, necessaria solo a chi voles-se incrementare la votazione risultante dalle prove in itinere; coloro che non avessero supera-to una o più prove in itinere, dovranno sostenere in sede di appello la prova (o le prove) non superate. È previsto che gli studenti completino la preparazione sulle tematiche del corso svolgendo, in sede di tirocinio, un esercizio di progettazione, sotto la guida del docente del corso. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.

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Albanesi - Basi di dati LS

Basi di dati LS Docente: Maria Grazia Albanesi Codice del corso: 064019 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Lo studente acquisirà i concetti avanzati della gestione delle basi di dati, estendendo la tratta-zione a database multimediali (immagini, audio e video), con particolare riguardo alle tecno-logie emergenti nella memorizzazione, compressione e gestione dei dati. Saranno inoltre for-niti esempi di studi e ricerche per fornire le necessarie conoscenze e il metodo di studio per approfondire tematiche avanzate, come la ricerca per contenuto e l'accesso sicuro a database.

Programma del corso Il corso si articolerà nei seguenti punti principali:. Evoluzione nelle strutture e architetture dei database Data warehouse e data mining. Applicazioni pratiche. Database multimediali Basi di dati supporto alla multimedialità: formato dei dati multimediali adatti alla memorizza-zione in database. La compressione di dati testuali e multimediali. Esempio di progetto di database multimediale. Accesso a database multimediali per contenuto. Casi di studio di database multimediali: database biometrici.

Prerequisiti La conoscenza dei concetti fondamentali sulla struttura, la progettazione e la realizzazione di basi di dati testuali e delle tecniche più comuni di interrogazione di database relazionali (lin-guaggio SQL).

Materiale didattico consigliato I lucidi proiettati a lezione sono integrati dal materiale bibliografico proposto. Vista la natura avanzata di molti argomenti del corso, si invita gli studenti ad eseguire ricerche bibliografiche e in rete sui principali temi trattati. Gonzales, Woods. Digital Image Processing Second Edition. Prentice Hall. Capitoli 1-2 per chi non ha nel proprio curriculum il corso di Visione Artificiale. Capitoli 7, 8, 11 Disponibile in biblioteca in più copie. Articoli vari da riviste scientifiche discussi a lezione. Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/cdol

Modalità di verifica dell'apprendimento Una prova scritta con domande a risposta multipla e domande aperte su tutti gli argomenti del corso.

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Magni - Bioinformatica

Bioinformatica Docente: Paolo Magni Codice del corso: 064114 Lezioni (ore/anno): 27 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 13 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici La Bioinformatica è una nuova disciplina che nasce dall'integrazione fra la Biologia e l'Infor-matica allo scopo di utilizzare e diffondere il notevole patrimonio di conoscenze rese disponi-bili dai recenti sviluppi della biologia molecolare e della genetica. Il corso si propone di intro-durre lo studente alle principali problematiche relative allo sviluppo di adeguati strumenti computazionali per la soluzione di problemi derivanti dall'analisi di sequenze biologiche (DNA, RNA). L'obiettivo principale del corso è quello di fornire allo studente un inquadramento si-stematico del problema, in un settore caratterizzato da una recente e rapida evoluzione, oltre gli strumenti necessari per poter affrontare svariati problemi nell'ambito della biologia moleco-lare. Da un punto di vista metodologico verranno introdotti gli Hidden Markov Models e gli al-goritmi EM. Questo corso fornisce le conoscenze di base per chi vuole sfruttare le opportunità offerte dal recente sviluppo della Bioinformatica.

Programma del corso Introduzione alla bioinformatica Cos'è e perché è importante. Richiami di biologia molecolare Struttura delle molecole biologiche, duplicazione ed espressione dell'informazione genica. Perl Introduzione e descrizione delle caratteristiche fondamentali del linguaggio. Tecniche per lo studio della struttura e della funzione genica Sequenziamento, analisi di genomi, del trascriptoma e del proteoma. Base dati di sequenze di DNA e di proteine Loro organizzazione, come accedervi e sottomettere nuove sequenze. Internet, il progetto Genoma Umano, le banche dati biologiche Strumenti metodologici Hidden Markov models e algoritmi EM. Confronto di sequenze biologiche L'importanza del confronto di sequenze biologiche. La distanza di edit tra due sequenze. Alli-neamento di due sequenze, allineamento multiplo. La programmazione dinamica per la co-struzione dell'allineamento. Ricerca di similarità nelle banche dati. Le matrici di DNA Lo studio dell'espressione genica. Tecniche di misura e di analisi dati. Altri argomenti Nelle ultime lezioni saranno presentati alcuni argomenti di ricerca di particolare attualità. Esercitazioni Esempi di applicazione delle metodologie studiate per la risoluzione di alcuni problemi speci-fici. Laboratori Analisi individuale di uno o più casi di studio in aula computer.

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Magni - Bioinformatica

Prerequisiti Nozioni base di statistica e di biologia.

Materiale didattico consigliato Materiale distribuito dal docente agli iscritti alla mailing list del corso. G. Valle, M. Helmer Citterich, M. Attimonelli, G. Pesole. Introduzione alla bioinformatica. Zani-chelli, 2003. A. M. Lesk. Introduzione alla Bioinformatica. McGraw-Hill, 2004. L. H. Hartwell, L. Hood, M. L. Goldberg, A. E. Reynolds, L. M. Silver, R.C. Veres. Genetica - dall'analisi formale alla genomica. McGraw-Hill, 2004. Consultazione. Biondi, Grattarola, Magenes, Stefanelli, Tagliasco. Analisi e modifica di biomolecole e cellule. Patron, 2000. Consultazione. B. Alberts, A. Johmson, J. Lewis, M.Raff, R. Keith, P. Walter. Biologia molecolare della cellu-la. Quarta edizione, Zanichelli, 2004. Consultazione: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/ query.fcgi?db=Books (Terza edizione, accessibile on line in inglese). H. Lodish, A. Berk, S. Zipursky, P. Matsudaira, D. Baltimore, J.E.Darnell. Biologia molecolare della cellula. Seconda edizione italiana condotta sulla quarta edizione americana, Zanichelli, 2002. Consultazione. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=Books (Accessibile on line in inglese). Sito web del corso: http://aimed11.unipv.it/iscrizioni/main.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale orale che prevede anche una breve presentazione di approfondimento (20 min. circa) su un argomento inerente al corso liberamente scelto dello studente.

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Colli Franzone - Biomatematica

Biomatematica Docente: Piero Colli Franzone Codice del corso: 064115 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 9 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 16 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di introdurre lo studente ad alcune problematiche relative alla modellizza-zione matematica e simulazione di fenomeni fisiologici ( elettrofisiologia cellulare, fenomeni di reazione-diffusione, processi bioelettrici nervosi e cardiaci) fornendo gli strumenti concettuali e metodologici sia analitici che numerici.

Programma del corso Modelli della fisiologia cellulare: Reazioni biochimiche, cinetica enzimatica, legge di Michaelis-Menten, approssimazione qua-si-stazionaria, fenomeni cooperativi, effetti di attivazione, inibizione e di autocatalisi. Dinamica di popolazioni Modelli di crescita di una singola specie, modelli di popolazioni interagenti di tipo preda-predatore, competitivo e cooperativo. Elettrofisiologia cellulare: • Membrana cellulare: diffusione e trasporto attivo. • Potenziale transmembranario, elettrodiffusione, potenziale di equilibrio di Nerst. • Dinamica delle correnti ioniche di membrana, modelli di canali ionici a subunità multiple,

formalismo di Hodgkin-Huxley. • Modelli con due variabili: analisi qualitativa, effetto soglia, eccitabilità e cicli limite. • Modello di FitzHugh-Nagumo. Generalità di teoria della biforcazione Introduzione ai sistemi di reazione-diffusione Leggi di bilancio, equazione di diffusione. Termini reattivi, chemotattici e di trasporto. Condi-zioni iniziali ed al contorno. Cenni sull'approssimazione numerica di problemi di evoluzione. Introduzione alla propagazione in mezzi eccitabili Modello del cavo eccitabile: bidominio e monodominio. Accoppiamento cellulare: omogeneiz-zazione di un assemblaggio di cellule. Equazioni bistabili e soluzioni di tipo traveling wave. Modelli matematici in elettrocardiologia Modello bidominio anisotropo. Struttura macroscopica delle sorgenti cardiache. Potenziale extracellulare ed elettrogrammi. Propagazione in mezzi eccitabili bi- e tri-dimensional.

Prerequisiti I corsi di matematica della laurea triennale. Il corso di Sistemi dinamici: teoria e metodi nume-rici.

Materiale didattico consigliato F. Britton. Essential Mathematical Biology. Springer-Verlag, Heidelberg, 2003. J.P. Keneer, J. Sneyd. Mathematical Physiology. Springer-Verlag, New York, 1998. J.D. Murray. Mathematical Biology I: An Introduction, II: Spatial Models and Biomedical Appli-cations. Springer-Verlag, New York, 2002.

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Colli Franzone - Biomatematica

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale e verifica con discussione della prova di laboratorio.

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Bandi - Biomateriali e ingegneria tissutale

Biomateriali e ingegneria tissutale Docente: Giovanni Bandi Codice del corso: 064116 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze sulla composizione chimica dei mate-riali e dei polimeri utilizzati in campo medico-chirurgico e soprattutto nelle protesi, con riguar-do alle caratteristiche di biocompatibilità e di inerzia fisiologica.

Programma del corso Concetti base Concetti base e principi di chimica organica, idrocarburi saturi e insaturi, doppio legame, reat-tività. Gruppi funzionali Aldeico, chetonico, carbossilico, alcoolico, amminico, ammidico. Cenni alla serie aromatica Reazioni di polimerizzazione Per poliaddizione e policondensazione. Classificazione dei polimeri Termoplastici e termoindurenti; proprietà chimiche e fisiche. Polimeri organici Polietilene, polipropilene, polivinile, polistirene, poliuretani, polimetacrilati, policarbonati, resi-ne poliammidiche, arammidiche, poliestere, polifenoliche, amminoplasti, resine epossidiche, resine siliconiche, elastomeri. Materiali inorganici Metallici, leghe ferrose e non, metalli di transizione. Prodotti ceramici Reattività corrosione, inerzia fisiologica Degradazione naturale dei materiali, corrosione, ossidazione, potenziali redox Biocompatibilità Composizione, struttura e principi di chimismo tissutale Proteine semplici e coniugate polisaccaridi lipidi e fosfolipidi.

Prerequisiti Conoscenze di chimica generale e inorganica, elettrochimica, principi basilari di chimica or-ganica e fisiologia.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico fornito dal docente. Riccardo Pietrabissa. Biomateriali per protesi e organi artificiali. Patron Editore, Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova in itinere oppure esame orale finale.

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Carli - Biomeccanica LS

Biomeccanica LS Docente: Fabio Carli Codice del corso: 064022 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/34 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso fornisce allo studente conoscenze di meccanica e metodologie per lo studio di sistemi biomeccanici. In particolare vengono estesi i concetti di statica, cinematica e legame costituti-vo sino ad includere alcuni comportamenti non lineari fondamentali relativi ai materiali biologi-ci. Il corso include inoltre i fondamenti della modellazione meccanica monodimensionale for-nendo anche conoscenze di base relative a metodi analitici e numerici per lo studio e la mo-dellazione di problemi meccanici in ambito biomedicale.

Programma del corso Complementi di meccanica dei corpi deformabili Richiami di statica e cinematica, Stato di sforzo e di deformazione. Legame costitutivo e teorie di rottura Relazioni sforzi-deformazioni ed evidenza sperimentale. Elasticità, anelasticità, rottura e di-pendenza dal tempo. Legame elastico: aspetti energetici, esistenza ed unicità della risposta elastica. Limite elastico e criteri di resistenza. Fatica. Concentrazione di sforzo. Legami ane-lastici: viscoelasticità. Modelli viscoelastici empirici. Biomeccanica dell'osso. Biomeccanica dei tessuti molli: tendini e legamenti, muscoli, cartilagini, pelle, vasi sanguigni. Problema elastico Formulazione del problema ed unicità della soluzione, azione assiale e flessione, Tensofles-sione, Momento torcente, Taglio: trattazione approssimata. Comportamento di elementi 1D e metodi energetici Cinematica e statica di elementi 1D rettilinei. Equazione della linea elastica. Principio dei lavo-ri virtuali. Aspetti energetici: energia potenziale. Stabilità dell'equilibrio: sistemi ad elasticità concentrata e ad elasticità distribuita. Programma esercitazioni CINEMATICA: atti di moto e vincoli, Vincoli biomeccanici e muscoli, STATICA: sistemi di forze esterne e reazioni vincolari, Metodi di soluzione grafici ed analitici, APPLICAZIONE DELLA STATICA ALLA BIOMECCANICA: gomito, spalla, colonna vertebrale, anca, ginocchio, cavi-glia, Azioni interne e valutazione dello stato di sollecitazione, Tracciamento diagrammi azioni interne, Linea elastica, Analogia di Mohr, Applicazione del teorema dei lavori virtuali, Verifica di sezioni e principi di dimensionamento, MECCANICA SPERIMENTALE: cenni, DISCRE-TIZZAZIONE DI UN CONTINUO DEFORMABILE: cenni, Approccio numerico alla soluzione di un continuo deformabile.

Prerequisiti Elementi di meccanica del continuo (deformazione, tensione, legami costitutivi, criteri di resi-stenza).

Materiale didattico consigliato Copia dei lucidi utilizzati per le lezioni e le esercitazioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le modalità d'esame prevedono le due seguenti tipologie alternative di valutazione:

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Carli - Biomeccanica LS

a) 1 prova scritta "in itinere" + 1 presentazione di argomento + prova orale riservata ai suffi-cienti nella prova scritta b) prova scritta + prova orale per chi non rientra nella tipologia di cui al punto a).

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Motta - Business analysis I

Business analysis I Docente: Gianmario Motta Codice del corso: 064180 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le basi per l'analisi dei processi gestionali, che è elemento fon-damentale dell’ingegneria dei servizi. Lo studente svilupperà, anche mediante una didattica attiva, le capacità di (1) individuare i processi gestionali di una azienda, (2) di modellarne il flusso sino ad individuarne le attività elementari, (3) di modellarne la configurazione in termini di strutture, competenze, elementi di pianificazione controllo e tecnologia (4) di individuarne e misurarne le prestazioni. Le capacità progettuali sono sviluppate nel modulo successivo Bu-siness Analysis 2.

Programma del corso Aziende ed enti pubblici operano attraverso processi. Questi processi sono detti gestionali (Business Process) per distinguerli dai processi di elaborazione di informazioni o di fabbrica-zione. I processi sono sequenze di attività, attraverso cui una organizzazione risponde a una richiesta fatta da un cliente interno od esterno. Scopo specifico della ingegneria dei servizi digitali è proprio la informatizzazione integrata e la ottimizzazione di tali sequenze. La meto-dologia di analisi dei processi gestionali si fonda su quattro livelli di analisi, i primi tre dei quali sono svolti nel presente modulo. Il primo livello è la mappa dei processi, in cui l'analista, ser-vendosi di schemi di riferimento sia generici sia settoriali identifica i processi di una organiz-zazione. Il secondo livello è l'analisi delle prestazioni dei processi, che si vale di una griglia multi-dimensionale di misurazione delle prestazioni, che incrocia metriche ed attori. Il terzo livello è l'analisi sistemica del processo che esamina le variabili che determinano le presta-zioni del processo (flusso delle attività, struttura organizzativa, competenza, pianificazione e controllo, tecnologia). Il quarto livello è la analisi dei requisiti informativi del processo, che ap-profondisce la variabile "flusso delle attività" mediante una estensione UML. Modellazione globale dei processi aziendali e delle informazioni aziendali Ogni settore di attività è caratterizzato da una mappa di processi gestionali primari che for-mano la catena del valore attraverso cui la azienda serve i clienti. Sono quindi presentati e discussi una serie di casi aziendali reali con la relativa mappa di processi. Analogamente è definita la mappa dei dati aziendali, attraverso il modello ABE (Aggregated Business Entity). • Introduzione e definizioni: processo gestionale, macro-processo, attività, attore, evento • Mappa dei processi nelle aziende: la catena del valore di Porter, Modelli settoriali (Tele-

comunicazioni, SCOR, altri) • Modellazione strategica delle informazioni: il metodo ABE • Esercitazione: mappatura dei processi e delle ABE di una azienda Modellazione delle prestazioni dei processi (Business Performance Modeling) • Modelli per la misurazione delle prestazioni gestionali: ratio di bilancio; CSF; KPI; il mo-

dello BSC; 6-Sigma. La griglia di misurazione delle prestazioni dei processi: le metriche di qualità, di costo, di servizio/tempo; le prospettive cliente, manager, operatore. Eserci-tazione: analisi e benchmarking indicatori su un caso di riferimento; definizione di cru-scotti di monitoraggio degli indicatori.

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Motta - Business analysis I

Modellazione della configurazione organizzativa del processo (Analisi delle determinanti) La configurazione organizzativa del processo forma una sorta di ecosistema in cui opera il flusso delle attività del processo gestionale. Tale configurazione organizzativa è descritta da una serie di variabili: struttura organizzativa, sistema delle competenze, sistema di pianifica-zione ed incentivazione, tecnologia. Tali variabili condizionano con un rapporto causa-effetto le prestazioni del processo che sono rilevate dalla matrice degli indicatori e sono perciò dette "determinanti". L'analisi delle determinanti rappresenta quindi il cuore della analisi critica del processo. • Scopo e contenuti della analisi delle determinanti. • Definizione e metodo di analisi delle variabili: flusso delle attività, struttura, competenze,

sistema di pianificazione e incentivazione, tecnologia. • Esercitazione: analisi di un caso di riferimento; definizione di cruscotti di monitoraggio

degli indicatori. Modellazione del flusso dei processi • Modelli e tecniche per la modellazione dei processi. La modellazione del flusso delle atti-

vità dei processi con la notazione UML estesa: struttura dei processi, flusso dei processi, swimlane; cenni alle modellazioni alternative. Esercitazione: modellazione di un caso di riferimento.

Prerequisiti Il corso richiama ed applica numerosi concetti dell'insegnamento di Organizzazione Aziendale svolto nel primo semestre. Sono raccomandati gli insegnamenti di Basi Dati LS e di Ingegne-ria del Software LS.

Materiale didattico consigliato Bracchi G., Francalanci C., Motta G. Sistemi informativi e azienda digitale. Mc Graw Hill 2005. Gianmario Motta (a cura di). La analisi dei processi - metodo HIGO. Dispense del corso. Teo-ria, casi ed esercizi.

Modalità di verifica dell'apprendimento Allo studente sarà assegnato un caso di analisi di un processo. Lo studente dovrà (a) prepa-rare un elaborato di analisi che applicherà le tecniche illustrate nel corso (b) presentare oral-mente l'elaborato con il docente giustificando le analisi e le modellazioni adottate.

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Barbieri - Business analysis II

Business analysis II Docente: Thimoty Barbieri Codice del corso: 064181 Lezioni (ore/anno): 24 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è fornire all'allievo una metodologia pratica per raccogliere e sistematizza-re i requisiti di un sistema informativo a supporto di una reingegnerizzazione di un processo aziendale, e di fornire le conoscenze per il disegno e l'implementazione di tale sistema, gui-dando fino alla realizzazione di un prototipo funzionante di quanto progettato. L'approccio del corso è quello di riprendere concetti già in possesso dell'allievo, ripresentandoli con un taglio fortemente pratico e applicativo attraverso un "caso aziendale" guida di riferimento, fornendo un esempio pratico di "come si fa" ad usare le tecnologie e le tecniche proposte.

Programma del corso Riprogettazione TO-BE Descrive la metodologia per disegnare la nuova configurazione di un processo aziendale, e capire in quali processi è utile inserire funzionalità del sistema informativo a supporto. • Disegno dei processi aziendali TO-BE. • Aspetti fondamentali della leva informatica. • Derivazione dei casi d'uso e delle entità informative candidate. Assembly Lines. Specifica dei Requisiti e Analisi Tecnica Presenta la metodologia per organizzare i requisiti funzionali del sistema. • Diagramma dei Casi d'Uso • Stesura di Piani di Collaudo Preliminari • Descrizione in Linguaggio Naturale. La griglia di Jacobson. • Criterio della prova CRUD • Creazione di Mock-Up e Maschere. Criteri per le costruzioni di GUI. Disegno Tecnico Presenta aspetti fondamentali per la progettazione tecnica del sistema. Presenta l'utilizzo di un tool professionale per il disegno tecnico del sistema. • Analisi e Disegno tecnico del sistema • Diagramma delle classi • Diagrammi dinamici • Utilizzo di Design Patterns • Utilizzo di Rational Rose (TM) Stima di tempi e costi Offre alcuni spunti sulla valutazione dei tempi e dei costi legati allo sviluppo del software pro-gettato. • La valutazione delle dimensioni funzionali. Cenni ai FP. • Cenni alla creazione di un programma di progetto. Stima di tempi. Assegnazione di Ri-

sorse. • Cenni al controllo di andamento del progetto.

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Barbieri - Business analysis II

Implementazione e Tecnologie Introduce delle tecnologie di riferimento per l'implementazione di sistemi informativi in rete. • Brevi cenni a J2EE e architetture standard per Sistemi Informativi in Rete. • Architetture SOA. Sistemi di Workflow. jBPM, JBoss. jPDL / BPEL. • Utilizzo di Eclipse, J2EE, plug-in per il design di flussi jBPM

Prerequisiti Il corso è il naturale proseguimento del corso di Business Analysis I. Sono raccomandati gli insegnamenti di Basi Dati LS e di Ingegneria del Software LS.

Materiale didattico consigliato Bracchi G., Francalanci C., Motta G. Sistemi informativi e azienda digitale. Mc Graw Hill 2005. Leszek Maciaszek. Sviluppo di sistemi informativi con UML. Pearson Education. Eriksson Hans Erik, Penker Magnus. Business Modeling with UML. OMG Press. Bennett, Skelton, Lunn. Introduzione a UML. McGraw-Hill. Sito web del corso: http://www.thimoty.it/

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso viene richiesta la redazione e la consegna di due deliverable progettuali, ela-borati in gruppo. Il voto dell'esame è dato dalla media tra le valutazioni dei deliverable scritti ed un colloquio orale che comprende la verifica della conoscenza del deliverable stesso, e la verifica delle principali nozioni teorico-pratiche erogate durante il corso.

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Lovadina - Calcolo numerico per applicazioni idrodinamiche

Calcolo numerico per applicazioni idrodinamiche Docente: Carlo Lovadina Codice del corso: 064023 Lezioni (ore/anno): 17 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire agli Studenti i concetti di base dei metodi numerici per il trattamento di equazioni diffe-renziali alle derivate parziali derivanti dalle applicazioni idrodinamiche.

Programma del corso Il programma del corso comprende i seguenti argomenti. Introduzione al metodo delle differenze finite ed al metodo degli elementi finiti: Il caso monodimensionale per un problema ellittico. Estensione al caso multidimensionale. Elementi finiti per problemi di diffusione-trasporto: Il problema monodimensionale: comportamento della soluzione numerica per il caso di tra-sporto dominante. Metodi di stabilizzazione: diffusione artificiale e schemi decentrati agli ele-menti finiti; schema di Petrov-Galerkin. Cenni sul metodo della diffusione artificiale e della streamline diffusion nel caso bidimensionale. Discretizzazione di problemi parabolici: Approssimazione mediante elementi finiti in spazio ed approssimazione mediante theta-metodo in tempo. Cenni al caso di due dimensioni spaziali. Discretizzazione di problemi iperbolici: Semidiscretizzazione spaziale con elementi finiti continui o discontinui. Stabilizzazione con diffusione artificiale. Elementi finiti spazio-temporali. Cenni sui problemi iperbolici non lineari.

Prerequisiti Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di una e più variabili reali. Rudimenti di equa-zioni differenziali alle derivate parziali. Calcolo vettoriale e matriciale. Concetti di base del Calcolo Numerico.

Materiale didattico consigliato A. Quarteroni. Modellistica numerica per problemi differenziali. Springer Italia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale orale.

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Caorsi - Campi elettromagnetici ed impatto ambientale

Campi elettromagnetici ed impatto ambientale Docente: Salvatore Caorsi Codice del corso: 064117 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, Ingegnaria Biomedica Esercitazioni (ore/anno): 9 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 9 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire i principi fondamentali della teoria dei campi elettromagnetici, dai fenomeni di generazione e propagazione alla loro interazione con l'ambiente e i sistemi biolo-gici. Al termine del corso lo studente avrà acquisito sia la capacità di individuare gli elementi caratteristici della emissione elettromagnetica delle più importanti sorgenti presenti sul territo-rio e negli ambienti industriale e residenziali (ad esempio elettrodotti, antenne, elettrodome-stici, macchine industriali etc.) che quelli dell'interazione bioelettromagnetica; avrà acquisito anche la capacità di poter scegliere i metodi e gli strumenti di misura adeguati ai fini del rile-vamento dell'esposizione elettromagnetica.

Programma del corso Fondamenti di teoria dei campi elettromagnetici Sorgenti di campo elettromagnetico e loro caratterizzazione Esposizione elettromagnetica in spazio libero e in ambienti reali Metodi di misura e strumentazione per il rilevamento e il monitoraggio ambientale e personale dell'esposizione elettromagnetica Interazione campi e sistemi biologici Meccanismi d'azione ed effetti; sistemi di esposizione in vitro e in vivo; cenni ai sistemi epi-demiologici. Legislazione e normativa sulla tutela ambientale e sulla esposizione della popolazione e dei lavoratori Esempi applicativi.

Prerequisiti Conoscenze di base di matematica, di fisica e di elettronica.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale finale.

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Lovadina - Complementi di analisi matematica

Complementi di analisi matematica Docente: Carlo Lovadina Codice del corso: 064003 Lezioni (ore/anno): 17 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire agli Studenti alcune nozioni di base per lo studio delle equazioni differenziali alle deri-vate parziali. In particolare si svilupperanno gli argomenti necessari per affrontare il corso di ''Calcolo Numerico per Applicazioni Idrodinamiche’.

Programma del corso Il programma del corso comprende i seguenti argomenti. GENERALITÀ SULLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI: definizione di equazione differenziale alle derivate parziali di ordine m, equazioni lineari, semi-lineari e quasi-lineari. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI DEL PRIMO ORDINE: caso lineare e a coefficienti costanti; problema di Cauchy. EQUAZIONI DIFFERENZIALI ALLE DERIVATE PARZIALI DEL SECONDO ORDINE: equazioni lineari a coefficienti costanti omogenee; le curve caratteristiche e la classificazione delle equazioni del secondo ordine. Equazioni ellittiche: il problema di Poisson; formulazione debole. Equazioni paraboliche: il problema del calore; formulazione debole. Equazioni iperbo-liche: il problema della propagazione delle onde; formulazione debole.

Prerequisiti Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di una e più variabili reali. Numeri complessi. Calcolo vettoriale e matriciale.

Materiale didattico consigliato C. Citrini. Analisi Matematica 2. Bollati Boringhieri. A. Quarteroni. Modellistica numerica per problemi differenziali. Springer Italia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale finale.

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Conciauro - Complementi di campi elettromagnetici

Complementi di campi elettromagnetici Docente: Giuseppe Conciauro Codice del corso: 064024 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso tratta alcuni argomenti di fondamentale importanza per le applicazioni specialistiche delle onde elettromagnetiche in vari campi, in particolare nelle tecniche a microonde e in otti-ca.

Programma del corso Le applicazioni della Teoria dell'Elettromagnetismo nei settori delle Microonde e dell'Ottica richiedono competenze di tipo metodologico più avanzate di quelle acquisite nel corso di lau-rea triennale. In particolare sono fondamentali le nozioni sulle rappresentazioni spettrali del campo elettromagnetico e sulla propagazione guidata. 1. Guide d'onda metalliche Teoria generale e sviluppi modali. Guida rettangolare, guida circolare, cavo coassiale. Atte-nuazione nelle guide d'onda. 2. Cavità risonanti Rappresentazione spettrale del campo elettromagnetico in una regione chiusa (autovettori irrotazionali e solenoidali). Cavità risonanti ideali. Cavità risonanti reali. 3. Rappresentazione del campo e dei potenziali elettromagnetici nello spazio libero Rappresentazione integrale. Sviluppo in onde piane. Sviluppo in onde sferiche. Fasci gaus-siani. 4. Guide dielettriche Propagazione nelle guide dielettriche a salto d'indice. Teoria della propagazione nella lastra dielettrica. Risultati della teoria della propagazione nella guida a sezione circolare. Modi ra-dianti, guidati, evanescenti. Fibre ottiche a salto d'indice. Fibre monomodali e multimodali. Di-spersione. 5. Strutture periodiche Modi di Floquet. Curve di dispersione. Bande passanti e bande oscure. Armoniche spaziali. Zone di Brilluin. Velocità di fase e di gruppo. Cenni sulle strutture d'interazione cam-po/particelle cariche. Guide periodiche riconducibili a quadripoli in cascata.

Prerequisiti Fondamenti di onde elettromagnetiche, di microonde e di metodi matematici.

Materiale didattico consigliato Gli argomenti 1, 2, 3 sono trattati nel volume sotto citato. I rimanenti argomenti sono trattati nelle dispense scaricabili dal sito http://microwave.unipv.it (cliccare "Info for Students" e "Cor-so di Complementi di Campi Elettromagnetici"). G. Conciauro. Introduzione alle Onde Elettromagnetiche. McGraw-Hill-Italia 1993. G. Conciauro. Guide dielettriche. Dispensa disponibile in rete. G. Conciauro. Propagazione nelle fibre ottiche. Dispensa disponibile in rete. G. Conciauro. Guide periodiche. Dispensa disponibile in rete.

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Conciauro - Complementi di campi elettromagnetici

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, da sostenersi nello stesso appello. È ammesso alla prova orale solo chi abbia conseguito nella prova scritta almeno 15/30. Non sono previste prove "in itinere".

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Dallago - Complementi di elettronica

Complementi di elettronica Docente: Enrico Dallago Codice del corso: 064006 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Completare le conoscenze di tipo elettronico di base e fornire informazioni di optoelettronica, sensori e trasduttori e MEMS.

Programma del corso Transistori BJT Principio di funzionamento. Caratteristiche statiche. Reti di polarizzazione. Circuiti equivalenti di piccolo segnale. Circuiti elementari di amplificazione con BJT. Amplificatori a più stadi in cascata. Configurazione Darlington. Cascode e specchio di corrente. Esempi di dispositivi commerciali. Complementi sugli amplificatori operazionali Limitazioni degli amplificatori operazionali reali. Esempi di dispositivi commerciali. Esempi ap-plicativi: diodo di precisione, generatori di forme d'onda, reti di formazione del segnale. Ampli-ficatore delle differenze. Amplificatori di potenza Definizioni e classificazioni. Amplificatori in classe A, in classe B e in classe A-B. Optoelettronica Fibre ottiche. Dispositivi optoelettronici (Fotoresistenze, Fotodiodo, Fototransistor, LED, Op-toisolatori, Laser a semiconduttore). Esempi di dispositivi commerciali. Esempi di applicazioni (amplificatore a transimpedenza per fotodiodo, alimentatore per diodo laser). Esempi di si-stema di trasmissione in fibra ottica. Sensori e trasduttori Complementi su sensori e trasduttori e applicazioni. Misure di temperatura (sensori, interfac-ce, circuiti di elaborazione per diagnostica in ambito industriale). Sensori di campo magnetico. Dispositivi piezoelettrici e applicazioni. MEMS e nanotecnologie Generalità. Sensori e attuatori MEMS e applicazioni. Esempi di dispositivi commerciali. Nano-tecnologie ed applicazioni industriali.

Prerequisiti Conoscenze di base di elettronica e fisica.

Materiale didattico consigliato A. S. Sedra, K. C. Smith. Circuiti per la microelettronica. Edizioni Ingegneria 2000. S. Donati. Fotorilevatori. Edizioni AEI 1998. Dispense su alcuni argomenti del corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, una a metà del Corso e l'altra alla fine. Per coloro che avranno sostenuto le due prove, l’esame consisterà in una discussione sui due elaborati che porterà alla proposta del voto finale. Se il voto proposto non viene accettato

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Dallago - Complementi di elettronica

lo studente dovrà sostenere una prova orale sull'intero argomento del Corso. Chi non avrà sostenuto le due prove in itinere sosterrà una prova scritta sull'intero argomento del corso seguita da una prova orale.

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Montagna - Complementi di impianti elettrici

Complementi di impianti elettrici Docente: Mario Montagna Codice del corso: 064007 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Completamento delle nozioni sugli Impianti Elettrici apprese nel Corso di Laurea di I livello in Ingegneria Elettrica, con particolare riferimento alla acquisizione di conoscenze specialistiche sulle linee di trasmissione ad alta e altissima tensione, sulla trasmissione in corrente continua, sulle sovratensioni e sul coordinamento dell'isolamento, sui sistemi di protezione delle reti e del macchinario elettrico.

Programma del corso Linee di trasmissione Equazioni generali della propagazione. Equazioni in regime sinusoidale, linea di lunghezza infinita, linea di lunghezza finita, linea a vuoto, in corto circuito, chiusa sull'impedenza caratte-ristica. Calcolo elettrico delle linee lunghe ad alta tensione: costanti ausiliarie, caratteristiche di funzionamento, diagrammi caratteristici. Sviluppo della trasmissione in corrente alternata. Trasmissione in corrente continua. Sovratensioni Generalità e definizioni. Propagazione delle sovratensioni sulle linee. Sovratensioni di origine interna. Sovratensioni di origine esterna. Prove ad impulso. Protezione contro le sovratensioni preventiva e repressiva. Scaricatori. Coordinamento dell'isolamento; metodo convenzionale e metodo statistico. Sistemi di protezione Generalità e definizioni sui sistemi di protezione. Generalità e definizioni sui relè elettrici. E-quazioni di equilibrio e caratteristiche dei relè. Tipi di relè. Trasformatori di corrente e di ten-sione utilizzati per le protezioni. Sistemi di protezione dei componenti degli impianti elettrici: protezione dei generatori, dei trasformatori, delle linee di distribuzione e di trasmissione. Te-leprotezioni. Protezioni statiche. Protezioni digitali. Esercitazioni Calcolo delle costanti ausiliarie delle linee aeree e in cavo. Analisi del funzionamento di una linea in differenti condizioni di esercizio. Analisi della stabilità statica di una linea. Simulazione di fenomeni di sovratensione di origine interna. Studio di un sistema di protezione distanzio-metrica.

Prerequisiti Conoscenze fornite dagli insegnamenti di Fondamenti di Impianti elettrici, Impianti Elettrici e Sistemi Elettrici per l'Energia Elettrica del Corso di Laurea (I livello) in Ingegneria Elettrica.

Materiale didattico consigliato N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. Pàtron, Bologna. G. Corbellini. Impianti elettrici. La Goliardica Pavese, Pavia. F. Iliceto. Impianti elettrici Vol. 1. Pàtron, Bologna. V. Cataliotti. Impianti elettrici. S.F. Flaccovio, Palermo. G. Pratesi. Le protezioni dei sistemi elettrici di potenza. CEI, Milano.

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Montagna - Complementi di impianti elettrici

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere che verteranno, rispettivamente, sulla prima e sulla seconda parte del corso. La prova finale consisterà di una prova scritta e di una prova orale che verteranno su tutti gli argomenti del corso. Coloro che avranno sostenuto (con esito posi-tivo) entrambe le prove in itinere, saranno esentati dalla prova scritta finale.

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Arcioni - Complementi di microonde

Complementi di microonde Docente: Paolo Arcioni Codice del corso: 064025 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di completare ed approfondire la conoscenza degli aspetti teorici ed appli-cativi dello studio dei circuiti a microonde. In particolare, alla fine del corso lo studente deve aver acquisito le conoscenze teoriche alla base della teoria delle giunzioni a microonde; deve comprendere il principio di funzionamento dei principali componenti passivi (attenuatori, sfa-satori, accoppiatori direzionali, divisori di potenza, circolatori, isolatori, filtri, ecc.) impiegati nei circuiti in guida d'onda e in microstriscia; deve essere in grado di progettare semplici circuiti attivi (amplificatori, oscillatori), utilizzando i moderni mezzi di progettazione assistita dal calco-latore e discutendo in maniera critica i risultati.

Programma del corso Teoria delle giunzioni a microonde Fondamenti teorici della rappresentazione di giunzioni lineari mediante matrici di impedenza, ammettenza e diffusione. Condizioni di fisica realizzabilità di giunzioni passive o senza perdi-te. Uso delle cavità risonanti nei circuiti a microonde. Componentistica a microonde Studio del principio di funzionamento e dimensionamento di massima dei principali compo-nenti passivi impiegati nei circuiti a microonde. Tecniche di progetto assistito dal calcolatore: metodi di CAD basati su circuiti equivalenti e metodi basati su analisi elettromagnetica. Progetto di circuiti attivi e/o non lineari Studio di amplificatori per piccoli segnali. Condizioni di stabilità dedotte a partire dai parametri di diffusione del modello linearizzato del componente attivo: cerchi di stabilità, parametro di Rollet. Amplificatori a banda larga: metodi di equalizzazione del guadagno. Amplificatori di potenza a stato solido: tecniche di analisi non lineare nel dominio del tempo; metodi di bilan-ciamento armonico; parametri caratteristici di amplificatori di potenza (potenza in condizione di saturazione, IP3, ecc.). Mixer semplici, mixer bilanciati e mixer a reiezione di immagine. Studio delle condizioni di innesco e di regime di un oscillatore a conduttanza/impedenza ne-gativa. Esempi di oscillatori a stato solido. Cenni sul principio di funzionamento di tubi elettro-nici per microonde (Klystron, Magnetron, TWT).

Prerequisiti Complementi di Campi Elettromagnetici.

Materiale didattico consigliato Robert E. Collin. Foundation for Microwave Engineering. McGraw-Hill, 1994. Testo di consul-tazione. Materiale didattico distribuito dal docente. Roberto Sorrentino, Giovanni Bianchi. Ingegneria delle microonde e radiofrequenze. McGraw-Hill, 2006.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale consistente in un esame orale.

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Cinquini - Complementi di scienza delle costruzioni

Complementi di scienza delle costruzioni Docente: Carlo Cinquini Codice del corso: 064026 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso si propone anzitutto di fornire all'allievo gli elementi necessari a completare la prepa-razione di base nella disciplina, solo in parte sviluppati nella Laurea di primo livello. Si intende altresì proporre alcuni ulteriori contenuti, con l'obiettivo di formare un Ingegnere dotato delle competenze strutturistiche di base e in grado comunque di inquadrare correttamente le pro-blematiche più complesse.

Programma del corso Stabilità delle strutture Metodo statico e metodo energetico per travi caricate di punta. Rapporto di Raileigh, metodo di Trefftz. Complementi di Meccanica del Continuo Complementi di meccanica della trave Geometrie e sollecitazioni particolari, trave su suolo elastico. Lastre Definizioni e formulazioni conseguenti. Piastre inflesse Soluzione generale e soluzioni per casi particolari. Gusci Formulazioni e soluzioni per casi particolari. Metodi numerici Modelli e soluzioni.

Prerequisiti Si presuppongono essenziali i contenuti del corso di Fondamenti di Scienza delle Costruzioni proposto nel Corso di Laurea di primo livello.

Materiale didattico consigliato Cinquini C. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Spiegel, Milano. Baldacci R. Scienza delle Costruzioni, Vol. I, II. UTET, Torino. Corradi Dell'Acqua L. Meccanica della Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Eventuale prova in itinere, Prova finale.

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Favalli - Comunicazioni numeriche

Comunicazioni numeriche Docente: Lorenzo Favalli Codice del corso: 064119 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 7 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Introdurre le tecniche di trasmissione e codifica numerica dell'informazione.

Programma del corso Prestazioni schemi di modulazione in presenza di rumore AWGN Prestazioni in presenza di limitazioni in banda e Interferenza Intersimbolica Generazione del fenomeno dell'ISI. Descrizione mediante diagramma ad occhio e scattero-gramma. Criterio di Nyquist per l'eliminazione dell'ISI. Segnali a coseno rialzato. Impulsi a ri-sposta parziale per il controllo dell'ISI. Principi di equalizzazione lineare. Ricevitore MLSE. Metriche secondo Ungerboeck, demodulazione iterativa. L'algoritmo di Viterbi. Probabilità d'errore di un ricevitore MLSE. Trasmissione e ricezione in canali affetti da fading Caratterizzazione del fading. Prestazioni di modulazioni con e senza memoria. OFDM. Tecniche di codifica per la protezione dell'informazione Codici convoluzionali. Caratteristiche, descrizione mediante diagramma degli stati. Definizio-ne e calcolo della distanza. Decodifica secondo algoritmo di Viterbi e con metodi sequenziali. Codifiche concatenate. Turbo codici.

Prerequisiti Nozioni impartite nei corsi di Teoria dei segnali, Comunicazioni Elettriche, Trasmissioni Nu-meriche.

Materiale didattico consigliato La maggior parte del materiale sarà costituita da dispense e fotocopie distribuite durante il corso. Come riferimento/approfondimento gli studenti possono consultare il libro indicato nel seguito. J Proakis. Digital Communications. Mc Graw Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste di un colloquio orale.

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Annovazzi Lodi - Comunicazioni ottiche

Comunicazioni ottiche Docente: Valerio Annovazzi Lodi Codice del corso: 064027 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 4 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire una panoramica sulle comunicazioni ottiche, trattando, in partico-lare, il mezzo trasmissivo (la fibra ottica), i componenti passivi, l'amplificazione ottica e, infine, i sistemi di telecomunicazione in fibra.

Programma del corso Fibre ottiche Fibre monomodali e multimodali, fibre speciali. Parametri geometrici e ottici. Propagazione in fibra: cenni sulla teoria modale. Effetti di attenuazione. Risposta in frequenza e dispersione. Sorgenti e fotorivelatori Sorgenti per le telecomunicazioni ottiche. Accoppiamento sorgente-fibra. Cenni sui fotorivela-tori per le telecomunicazioni ottiche. Componenti passivi per comunicazioni ottiche Connettori e giunti. Cenni alla teoria dei modi accoppiati. Accoppiatori, specchi e risuonatori ad accoppiatore. Ritardatori e polarizzatori tutto fibra. Isolatori e circolatori. Modulatori. Filtri, reticoli di Bragg, Arrayed Waveguide Devices. Sistemi di telecomunicazione Sistemi di telecomunicazione in fibra ottica. Rigenerazione elettroottica, Rivelazione diretta e coerente. Trasmissione punto-punto su grandi distanze. Reti locali. Amplificazione ottica. Tra-smissioni multicanale dense (DWDM). Misure Misure su fibre ottiche e su dispositivi per le telecomunicazioni ottiche: potenza, attenuazione, perdita di ritorno, parametri geometrici, dispersione e taglio in frequenza, riflettometria tempo-rale, BER.

Prerequisiti Sono propedeutiche al corso le nozioni fondamentali di elettromagnetismo, di ottica e di elet-tronica fornite nei corsi di base della Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunica-zioni, nonché nozioni fondamentali sui laser a semiconduttore e sui fotorivelatori.

Materiale didattico consigliato S. Merlo, S. Gabba, G. Giuliani. Dispense del corso di Comunicazioni Ottiche. CUSL. Gerd Keiser. Optical Fiber Communications, III ed. McGraw Hill. Testo di consultazione. Sito web del corso: http://www.unipv.it/optoele/didattica/didattica.html

Modalità di verifica dell'apprendimento È prevista una prova d'esame scritta, che include sia esercizi numerici che domande di teoria.

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Magni - Controllo industriale

Controllo industriale Docente: Lalo Magni Codice del corso: 064120 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di introdurre gli allievi alle principali metodologie di sintesi di regolatori per sistemi dinamici lineari, multivariabili sia a tempo continuo sia a tempo discreto. Vengono e-stese le definizioni di funzioni di sensitività, sensitività complementare, sensitività del controllo e se ne analizzano le caratteristiche tramite indici di prestazioni opportunamente definiti. Si presentano i metodi di stima dello stato per sistemi deterministici e stocastici, con particolare enfasi sul filtraggio alla Kalman. Tramite numerosi esempi di simulazione si discute l'applica-zione delle tecniche precedenti a significativi problemi di controllo industriale.

Programma del corso Sistemi multivariabili Norme, norme indotte, valori singolari. Funzioni di sensitività, sensitività complementare, sen-sitività del controllo. Rappresentazioni dell'incertezza. Analisi della robustezza e delle presta-zioni. Controllo Lineare Quadratico Formulazione del problema, algoritmo risolutivo, proprietà di robustezza. Stima dello stato Stimatori di ordine intero e ridotto per sistemi deterministici. Filtro e predittore di Kalman. Pro-cedura LTR per la robustezza. Predittore linearizzato ed esteso. Applicazioni alla stima di pa-rametri incerti e alla diagnostica industriale. Controllo H2, definizione, proprietà, applicazioni. Controllo H_infinito Formulazione del problema. Parametrizzazione di Youla. Algoritmo risolutivo. Applicazioni delle metodologie di stima e controllo a processi industriali Progetto del sistema di controllo di aeromobili, colonne di distillazione, sistemi termici. Prerequisiti Sono richieste le conoscenze acquisite in corsi di base di Fondamenti di Automatica, o in al-ternativa di Teoria dei Sistemi e Controlli Automatici. È utile la conoscenza dei sistemi a tem-po discreto e degli elementi del controllo digitale.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni. J.M. Maciejowski. Multivariable Feedback Design. Addison-Wesley, 1991.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. In alternativa è possibile sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli ar-gomenti trattati durante il Corso.

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Tufariello - Coprogettazione dei sistemi digitali

Coprogettazione dei sistemi digitali Docente: Christian Tufariello Codice del corso: 064121 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: Inf, ElTel Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 22 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 23

Obiettivi formativi specifici Il corso si prefigge di avvicinare lo studente alle metodologie di progettazione di sistemi com-plessi con particolare riguardo alla realizzazione di sistemi integrati (SoC: System on Chip), anche attraverso la presentazione di casi illustrativi dell'approccio e facenti riferimento ad ap-plicazioni complesse reali.

Programma del corso Il corso è strutturato in una parte istituzionale, nella quale vengono introdotte le tematiche del-la co-simulazione, ed in una parte applicativa, che illustra le tematiche alla luce di alcuni casi di studio. Il corso si avvale delle competenze di esperti dell'industria, che portano contributi in particolare nell'illustrazione e nell'esame dei casi d'uso. La co-progettazione di hardware e software • Introduzione al System Level Design. Caratteristiche dei sistemi integrati su chip (System

on Chip). • La specifica dei requisiti: specifiche eseguibili. • Modelli algoritmici per l'analisi di trade-off fra HW e SW • Partizionamento e riutilizzo di IP (Intellectual Properties) • Coprogettazione: software e hardware su un'unica piattaforma di specifica e simulazione. • Modelli di specifica comportamentale: funzionali, untimed, timed, RTL. • Ambienti di co-simulazione: SystemC. Casi applicativi Casi di studio. Ad ogni edizione del corso vengono proposti almeno due casi di studio, scelti assieme all'esperto dall'industria, anche sulla base delle competenze pregresse degli studen-ti. • Specifica e co-simulazione della catena di elaborazione di una stampante a getto d'in-

chiostro. • Un processore per la compressione JPEG2000. Introduzione al C e C++ Breve introduzione alla programmazione C e C++ necessaria per l'utilizzo dei sistemi di co-progettazione. Prerequisiti Le conoscenze acquisibili in un corso di elettronica digitale e quelle tipiche della programma-zione in linguaggi di alto livello. È preferibile, ma non indispensabile, aver frequentato un cor-so di progettazione in VHDL.

Materiale didattico consigliato Appunti alle lezioni. T. Groetker, S. Liao, G. Martin, S. Swan. System Design with SystemC. KLuwer Academic Publisher, London, 2002. Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale orale con discussione sull'attività individuale svolta, che sarà un breve progetto.

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Degli Esposti - Costruzioni elettromeccaniche

Costruzioni elettromeccaniche Docente: Gianfranco Degli Esposti Codice del corso: 064010 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 5 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 2

Obiettivi formativi specifici Approfondire le conoscenze relative al funzionamento degli apparecchi e delle macchine elet-triche in relazione alle prestazioni richieste nei sistemi elettrici di potenza. Fornire i criteri ge-nerali per il dimensionamento degli apparecchi e delle macchine elettriche destinati ai sistemi elettrici di potenza, basati su uno sfruttamento ottimale dei materiali impiegati nella costruzio-ne.

Programma del corso 1. Problemi relativi all'isolamento delle apparecchiature elettriche Sollecitazioni dielettriche; sovratensioni e coordinamento dell'isolamento; scariche parziali; passanti a condensatore. 2. Problemi termici Trasmissione del calore; invecchiamento termico dei materiali; sistemi di raffreddamento delle apparecchiature. 3. Trasformatori Tipi costruttivi; circuito magnetico; avvolgimenti e loro collegamento; reattanza di corto circui-to; perdite e rendimenti; regolazione della tensione; formule di dimensionamento e criteri di progetto. 4. Macchine rotanti Avvolgimenti delle macchine rotanti; f.e.m indotte; circuiti magnetici; f.m.m negli avvolgimenti; reattanze di dispersione; isolamento degli avvolgimenti. 5. Macchina sincrona Macchina isotropa ed anisotropa; circuiti magnetici relativi; f.e.m. indotte; armoniche indotte e loro riduzione; reazione d'indotto; diagrammi di funzionamento; calcolo della corrente di ecci-tazione reattanza di dispersione, di reazione, sincrone di Potier; perdite - formule di dimen-sionamento. 6. Macchine ad induzione Tipi costruttivi; circuito equivalente e diagrammi di funzionamento; diagramma circolare; cal-colo dei vari parametri (corrente a vuoto e in cto.cto., fattore di potenza, scorrimento, coppia massima e di spunto); caratteristica meccanica; perdite e rendimenti; disturbi dovuti ai campi armonici e vibrazioni; formule di dimensionamento. 7. Macchine a corrente continua Tipi costruttivi e funzionamento; reazione d'indotto; collettori e commutazione; formule di di-mensionamento e limiti imposti dalla commutazione. 8. Apparecchi di manovra Interruttori, sezionatori, contattori; grandezze nominali; arco elettrico e sistemi di estinzione; problemi connessi con i sistemi di potenza. Prerequisiti Conoscenza approfondita dell'elettrotecnica e dei sistemi trifasi - conoscenza delle caratteri-stiche dei materiali impiegati nell'ingegneria elettrica - nozioni sui metodi di calcolo dei campi elettromagnetici con particolare riferimento a programmi di calcolo utilizzabili su PC.

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Degli Esposti - Costruzioni elettromeccaniche

Materiale didattico consigliato Saranno fornite dispense durante il corso. Correggiari. Costruzione di macchine elettriche. Goliardica, Milano. Someda. Costruzione di macchine elettriche. Patron, Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento 2 prove scritte in itinere, esame orale.

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Giuliani - Costruzioni optoelettroniche

Costruzioni optoelettroniche Docente: Guido Giuliani Codice del corso: 064122 Lezioni (ore/anno): 12 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 22 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 44

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le linee guida per la progettazione e la costruzione di strumenti ed apparati optoelettronici per la misura di grandezze fisiche e la trasmissione di dati. Il corso ha un contenuto marcatamente applicativo e complementare, sotto il profilo delle conoscenze tecnologiche e della fattibilità ingegneristica, la preparazione fornita dagli altri corsi in optoe-lettronica. È costante nel corso lo stimolo allo sviluppo innovativo di prodotti optoelettronici e delle tecniche per realizzarli. Lo studente acquisirà capacità critiche di progettazione di appa-rati di misura, e svilupperà l'attitudine al lavoro sperimentale di gruppo.

Programma del corso Il corso si articola in due parti di pressoché uguale estensione: la prima è dedicata allo studio di esempi scelti o "case studies" relativi a manufatti optoelettronici disponibili in laboratorio, dei quali si esaminano gli approcci progettuali e si caratterizzano le prestazioni con misure e valutazioni sperimentali. La seconda parte è dedicata allo sviluppo, inclusi il progetto, la co-struzione e la caratterizzazione sperimentale, di un prototipo di apparato optoelettronico per applicazioni di misura oppure per le telecomunicazioni in fibra ottica. Esempi di "case studies" Sistema di trasmissioni dati in fibra ottica per reti locali; sensore di diametri; apparato per la produzione di accoppiatori a fusione; misuratore di attenuazione spettrale di fibre ottiche; OTDR (Optical Time Domain Reflectometry); vibrometro laser; giroscopio per avionica; inter-ferometro per posizionamento di macchine utensili; telemetria optoelettronica di dati biologici; intensificatore di immagini. Esempi di progetti Laser a semiconduttore sintonizzabile con cavità esterna; amplificatore ottico a fibra drogata; misura di distanza assoluta con tecniche di triangolazione o di telemetria; sensori a fibra otti-ca; velocimetro laser Doppler per fluidi; granulometro laser per titolazione di polveri e cementi; altri possibili progetti, selezionati anche in relazione all'interesse degli studenti.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza delle nozioni di base di elettronica, di dispositivi elettronici e dei principali sistemi e schemi per l'acquisizione e l'elaborazione dei segnali. È richiesta inoltre la conoscenza di concetti di base attinenti l'optoelettronica e la fotonica, cioè: sorgenti laser a semiconduttore e LED, fotorivelatori, fibre ottiche, propagazione di onde elettromagnetiche.

Materiale didattico consigliato Verranno forniti appunti specifici relativi ai diversi argomenti trattati. S. Donati. Electro-optical instrumentation. Prentice Hall.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale, consistente in una prova orale e nella valutazione delle relazioni di laboratorio e di avanzamento di progetto svolte durante l'anno.

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Bertoluzza - Crittografia e protezione dell'informazione

Crittografia e protezione dell'informazione Docente: Carlo Bertoluzza Codice del corso: 064028 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza approfondita dei più usati cifrari attuali a chiave privata e a chiave pubblica.

Programma del corso Elementi di storia della crittografia Cenni, massimo 2 ore. I cifrari di base Sostituzione e trasposizione. Cenni sulla loro crittanalisi. Elementi di crittografia teorica I criteri di Shannon, il cifrario perfetto. Cifrari a chiave privata • Polinomi formali in campi finiti • Cifrari a flusso (criteri di Golomb e registri a scorrimento) • Cifrari a blocchi (DES, IDEA, AES) Cifrari a chiave pubblica • Elementi della teoria della complessità (problemi di classe P, NP, NPC) • Elementi di aritmetica modul p. • Alcuni problemi NP • Il cifrario delle somme parziali • I cifrari basati sulla fattorizzazione degli interi, su logaritmo e sulla radice in campi finiti.

Prerequisiti Concetti e risultati elementari di calcolo delle probabilità in spazi finiti (fino al teorema di Ba-yes e alla legge dei grandi numeri).

Materiale didattico consigliato Dispense. Becker & Piper. Cypher Syatems. Northwood Books, 1982. D.R. Stinson. Cryptography. Chapman & Hall 2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento Solo colloquio di verifica finale.

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Giudici - Data mining

Data mining Docente: Paolo Giudici Codice del corso: 340031 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici l corso costituisce un'introduzione alle principali metodologie impiegate nella moderna meto-dologia di analisi dei dati nota come Data Mining. La metodologia verrà corredata dallo svol-gimento di esercitazioni pratiche mediante software di analisi statistica dei dati. Il corso dapprima introdurrà il significato e l'ambito applicativo del data mining. Verranno quindi esaminati i principali concetti statistici e computazionali necessari per risolvere proble-mi di data mining: dall'organizzazione delle basi di dati, all'analisi esplorativa, alla specifica-zione di modelli, computazionali e statistici, di tipo descrittivo e previsivo, ai modelli locali. Particolare enfasi verrà dedicata al tema del confronto fra metodi alternativi, mediante oppor-tune metodologie di validazione. La metodologia presentata verrà illustrata facendo riferimen-to ad applicazioni reali in ambito aziendale ed istituzionale, con particolare riferimento al tema della misurazione e gestione dei rischi, finanziari, operativi e sanitari. Le lezioni verranno corredate da esercitazioni pratiche, attività di laboratorio e testimonianze di esperti qualificati.

Programma del corso Nell'anno accademico 2007-2008 il corso di data mining si focalizzerà, oltre che sugli aspetti di base inerenti l'attività di analisi statistica dei dati (data mining), sugli aspetti metodologici inerenti la misurazione e la gestione del rischio in organizzazioni complesse. La crescente complessità della nostra società, dovuta in particolare alla forte crescita dell'informatizzazione e dell'internazionalizzazione, ha determinato una crescente attenzione non solo ai risultati at-tesi, ma anche ai rischi connessi a qualunque tipo di attività socio-economica, con particolare riferimento a contesti di grande impatto sulla popolazione, come il credito, la finanza e la sani-tà. Acquisisce pertanto maggiore rilevanza la conoscenza degli strumenti metodologici ed in-formatici necessari per addivenire alla misurazione di tali rischi, alla simulazione di scenari ed alla gestione strategica degli stessi. Il corso si propone di investigare tali strumenti, nei conte-sti nei quali la necessità di misurazione è particolarmente importante, a causa di obblighi normativi oppure per motivi di sostenibilità economica delle relative attività. Nell'ultima parte del corso verrà affrontata la misurazione dei rischi nelle strutture ospedaliere, introducendo sia la problematica della gestione del rischio clinico che le tecnologie informatiche adatte alla simulazione di organizzazioni complesse. Articolazione del corso Il corso si articolerà in quattro moduli principali: - Introduzione all'analisi statistica dei dati (da-ta mining) - Misurazione dei rischi finanziari e di impresa - Gestione dei rischi finanziari e di impresa - Misurazione e gestione dei rischi clinici e sanitari Per ciascuno dei quattro argo-menti sono previste lezioni, tenute da docenti e professionisti esperti ed esercitazioni con il software di analisi che verrà reso disponibile.

Prerequisiti Prerequisito è avere sostenuto almeno un corso di analisi statistica dei dati e/o di basi di dati.

Materiale didattico consigliato GIUDICI, P., 2005. Data Mining: metodi informatici, statistici e applicazioni. Mc Graw Hill, Mi-lano.

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Giudici - Data mining

Paolo Giudici. Materiale distribuito in aula. Sito web del corso: http://www.unipv.it/dipstea

Modalità di verifica dell'apprendimento Analisi completa del database a disposizione, con elaborazione di presentazione finale (50%) Discussione orale sull'elaborato (50%).

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Frosini - Diagnostica di macchine e azionamenti elettrici

Diagnostica di macchine e azionamenti elettrici Docente: Lucia Frosini Codice del corso: 064187 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di introdurre gli allievi allo studio dei sistemi diagnostici per l'identificazione di guasti esistenti o incipienti nelle diverse parti che possono costituire un azionamento elet-trico (trasformatore, convertitore, macchina elettrica rotante, albero di trasmissione, carico). Vengono analizzati gli strumenti diagnostici necessari per evidenziare una condizione di mal-funzionamento, identificare l'elemento danneggiato e determinare la causa del guasto (mec-canica, termica, elettrica, ambientale).

Programma del corso 1. Introduzione al corso Finalità di un sistema diagnostico: individuazione (detection), localizzazione (isolation) e iden-tificazione (identification) del guasto. Strumenti base per la diagnostica: sensori e strumenti non invasivi per la misura di parametri della macchina; analisi dei parametri rilevati nel domi-nio del tempo, delle frequenze e tramite tecniche avanzate di analisi del segnale; individua-zione degli indicatori di guasto; modelli per la simulazione delle macchine in diverse condizio-ni di funzionamento; metodologie e algoritmi per la discriminazione automatica della situazio-ne di guasto incipiente dal funzionamento normale della macchina. 2. Tipi di guasti negli azionamenti elettrici Guasti nell'isolamento degli avvolgimenti; usura dei cuscinetti; rottura delle sbarre di rotore; irregolarità statiche e dinamiche del traferro; altri tipi di guasti. 3. Misura di parametri non-invasivi Misure di tipo elettrico: correnti di statore (sonde a effetto Hall), potenza ai morsetti, flusso magnetico disperso (bobine-sonda), tensioni d'albero, correnti nei cuscinetti, scariche parziali. Misure di tipo meccanico: vibrazioni (accelerometri piezo-elettrici), rumore acustico, coppia, velocità. Misure di tipo chimico e di temperatura. 4. Tecniche di analisi del segnale Analisi nel dominio del tempo. Analisi nel dominio delle frequenze. Tecniche avanzate di ana-lisi del segnale (cepstrum, wavelet, kurtosis, sequenze positive e negative delle correnti). 5. Metodi per l'individuazione del guasto Approcci basati sul modello; soglie di guasto e regioni di accettabilità; reti neurali, logica fuzzy e sistemi esperti.

Prerequisiti Conoscenze degli aspetti costruttivi e funzionali delle macchine e degli azionamenti elettrici.

Materiale didattico consigliato Dispense preparate a cura del docente. Tavner P.J., Penman J. Condition monitoring of electrical machines. Research Studies Press Ltd., 1987.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla

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Frosini - Diagnostica di macchine e azionamenti elettrici

seconda parte del corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con esi-to soddisfacente la prova finale consisterà in un breve colloquio sui contenuti delle prove stesse.

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Capodaglio - Diffusione degli inquinanti in atmosfera

Diffusione degli inquinanti in atmosfera Docente: Andrea Capodaglio Codice del corso: 064036 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si prefigge di fornire allo studente le conoscenze necessarie per comprendere i feno-meni di diffusione degli inquinanti immessi in atmosfera e di svolgere quindi, utilizzando stru-menti modellistici appropriati, studi di diffusione/ricaduta di tali sostanze, utili ai fini della valu-tazione di impatto di opere ed infrastrutture (impianti termoelettrici, inceneritori di rifiuti, strade, ecc.) sull'ambiente e la popolazione circostante.

Programma del corso Inquinanti atmosferici Composizione dell'atmosfera. Inquinamento a scala urbana, regionale e globale. Ozono stra-tosferico. Effetto serra. Trasporto in atmosfera e trasformazioni chimiche Diffusione. Deposizione. Fondamenti di chimica dell'atmosfera. Equazione di diffusione. Meteorologia Fisica dello strato limite planetario (cenni). Fenomeni locali. Modelli. Qualità dell'aria Modelli di qualità dell'aria. I modelli gaussiani. Modelli euleriani. Modelli fotochimici. Strategie di risanamento della qualità dell'aria Tecniche di controllo delle emissioni. Normativa. Esercitazioni Simulazione al PC di un caso di studio con un modello di diffusione di inquinante da sorgente puntuale elevata.

Prerequisiti Conoscenze di chimica ambientale, conoscenze di ingegneria sanitaria-ambientale.

Materiale didattico consigliato Finzi, Pirovano, Volta. Gestione della Qualità dell'aria. McGraw Hill, Milano 2001.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere (scritte) e consegna di elaborato relativo alle esercitazioni svolte.

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Gobetti - Dinamica delle costruzioni

Dinamica delle costruzioni Docente: Armando Gobetti Codice del corso: 064002 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze essenziali relative al comportamento ed alla analisi di organi strutturali in movimento, sia dal punto di vista teorico che da quello numerico e applicativo.

Programma del corso Sistemi continui Richiami sui concetti di equilibrio, congruenza e legame costitutivo per sistemi continui a una e più dimensioni. Sistemi discreti con cenni di dinamica lagrangiana Definizione di sistema discreto e tecniche di discretizzazione nello spazio. Metodi risolutivi analitici e numerici di sistemi rigidi in grandi spostamenti Introduzione ai sistemi in grandi spostamenti e alle problematiche connesse, prima fra tutte la non linearità geometrica.

Prerequisiti Nozioni di base di Meccanica introdotte nei corsi di Meccanica Applicata A e B, nozioni di cal-colo differenziale e integrale introdotte nel corso di Analisi Matematica B.

Materiale didattico consigliato A. Castiglioni. Corso di Dinamica delle Strutture. CLUP.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'allievo dovrà svolgere un elaborato progettuale da presentare alla prova orale che verterà sull'intero programma del corso. È eventualmente prevista una prova scritta preliminare.

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Bassi - Dinamica e regolazione di azionamenti elettrici

Dinamica e regolazione di azionamenti elettrici Docente: Ezio Bassi Codice del corso: 064005 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 2 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso mira a integrare le conoscenze sugli azionamenti, introducendo al comportamento dinamico delle macchine elettriche alimentate da convertitori statici. Allo scopo vengono ri-chiamati i modelli dei componenti del sistema validi in regime comunque variabile, utilizzando-li quindi per la definizione di algoritmi e schemi della regolazione ad elevate prestazioni, con particolare riferimento alle applicazioni per l'automazione industriale e la robotica.

Programma del corso Macchine elettriche Motori sincroni a magneti permanenti sul rotore (brushless): cenni costruttivi, tipi di magneti e loro disposizione, forze elettromotrici indotte ad andamento trapezio e sinusoidale; macchine isotrope e anisotrope; espressione della coppia e cogging; circuiti di comando e schemi di re-golazione; caratteristiche di coppia degli azionamenti con macchine brushless. Motori sincroni a riluttanza: principio di funzionamento. Motori a riluttanza commutata: generalità. Convertitori Raddrizzatori: comando e schema a blocchi; funzionamento intermittente; caratteristica ester-na. Inverter a tensione impressa: significato e utilizzo dei vettori di spazio;confronto di metodi PWM per la modulazione di inverter; limiti di tensione e sequenza ottima di commutazione. Inverter a corrente impressa (CSI): cenni sul funzionamento. Chopper a quattro quadranti: controllo della tensione e della corrente. Convertitori front-end (cenni). Regolazione e dinamica degli azionamenti elettrici Caratteristiche e modelli delle macchine in regime comunque variabile, funzioni di trasferi-mento, stabilità del funzionamento; regolazione ad anello aperto e chiuso, controllo di corren-te (sistemi di riferimento fisso e rotante, controllo ad isteresi e con regolatori PI, disaccoppia-mento nel controllo delle componenti di corrente, controllo predittivo). Regolazione di velocità e di posizione negli azionamenti; schemi di regolazione in cascata e cenni ad altri metodi di controllo ed ai sistemi sensorless. Accoppiamento non rigido tra motore e carico; sistemi a inerzia variabile (cenni). Azionamenti con macchine in corrente continua. Azionamenti con CSI: regolazione, relazioni tra le grandezze sul circuito in continua e sul motore, frenatura. Controllo diretto di coppia (DTC) per macchine a induzione. Complementi sull'orientamento di campo.

Prerequisiti Conoscenza dei principi di funzionamento delle macchine elettriche e dei convertitori statici e degli elementi di base dei controlli automatici.

Materiale didattico consigliato W. Leonhard. Control of Electrical Drives. Springer Verlag, 1996. B. K. Bose. Power Electronics and Variable Frequency Drives. Technology and Applications. IEEE Press, 1997. L. Bonometti. Convertitori di potenza e servomotori brushless. UTET, 2001. Mohan, Undeland, Robbins. Elettronica di potenza. Convertitori e applicazioni. Hoepli, 2005.

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Bassi - Dinamica e regolazione di azionamenti elettrici

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti del corso. L'esito di eventuali prove scritte sostenute durante il corso, così come quello di relazioni svolte su argomenti specifici concordati col docente, concorrerà all'attribuzione del voto finale.

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Robecchi Majnardi - Diritto dell'ambiente e dell'assetto territoriale

Diritto dell'ambiente e dell'assetto territoriale Docente: Ambrogio Robecchi Majnardi Codice del corso: 064035 Lezioni (ore/anno): 42 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: IUS/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire agli studenti le necessarie conoscenze sulla legislazione urbanistica ed ambientale, nonché sulle principali problematiche giuridiche dei due settori. Verrà curato un maggior ap-profondimento per quei settori più strettamente collegati ad altre materie della laurea speciali-stica (inquinamento idrico, atmosferico, acustico; rifiuti; VIA; ecc.) senza trascurare la pianifi-cazione urbanistica ed ambientale, la disciplina dell'attività edilizia e delle autorizzazioni.

Programma del corso Assetto e utilizzazione del territorio come settore organico omogeneo La pianificazione urbanistica come pianificazione generale La pianificazione ambientale e le pianificazioni di settore La pianificazione attuativa La disciplina dell'attività edilizia: atti di assenso e DIA Segue: abusi edilizi, sanzioni sanatorie e condoni L'ambiente come fenomeno unitario: caratteri generali della normativa in materia Tutela e gestione delle acque. Inquinamento idrico La difesa del suolo ed il vincolo idrogeologico I rifiuti: normativa nazionale e comunitaria Inquinamento atmosferico, acustico e luminoso La disciplina delle aree protette a livello statale e regionale Prerequisiti Laurea triennale in Ingegneria dell'Ambiente (esame di Diritto amministrativo).

Materiale didattico consigliato Letture verranno concordate con gli studenti per garantire il massimo dell'aggiornamento. Salvia Teresi. Diritto urbanistico. CEDAM 2002. Caravita Di Torritto. Diritto ambientale. Il Mulino. (in corso di stampa).

Modalità di verifica dell'apprendimento Relazioni in aula. Prove scritte in itinere e prova scritta finale. Eventuale esame orale finale.

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Auteri - Diritto industriale (proprietà intellettuale)

Diritto industriale (proprietà intellettuale) Docente: Paolo Auteri Codice del corso: 340012 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: IUS/04 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Tutela della proprietà intellettuale e repressione della concorrenza sleale: in particolare tutela dei segni distintivi dell’impresa (ditta, insegna e marchio); tutela delle creazioni tecniche (so-prattutto invenzioni industriali) e repressione della concorrenza sleale (imitazione servile, pubblicità ingannevole, pubblicità comparativa, sottrazione di segreti aziendali). Prerequisiti Materiale didattico consigliato Auteri, Floridia, Mangini, Olivieri, Ricolfi e Spada, Diritto industriale. Proprietà intellettuale e concorrenza, Giappichelli, Torino, 2° ed., 2005 (parte II, segni distintivi d’impresa, pp. 53-175; parte III, Le creazioni intellettuali a contenuto tecnologico, pp. 177-285, esclusi i capp. VI e IX; parte IV, Concorrenza sleale e pubblicità, pp. 287-360). Modalità di verifica dell'apprendimento Solo orale.

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Auteri - Diritto privato dell'informazione e dei mezzi di comunicazione

Diritto privato dell'informazione e dei mezzi di comunicazione Docente: Paolo Auteri Codice del corso: 340018 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: IUS/01 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso 1) Tutela costituzionale della libertà di espressione e informazione anche nei confronti dei pri-vati. I limiti derivanti dalla tutela della reputazione personale ed economica e della riservatez-za. 2) Il regime della stampa periodica e delle emissioni radiotelevisive. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il regime di internet (in particolare le responsabilità dei provider) 3) La normativa “antitrust” speciale nel settore radiotelevisivo e dell’editoria. 4) La tutela della privacy. 5) La disciplina della pubblicità, con particolare riguardo alla repressione della pubblicità in-gannevole e alla regolamentazione della pubblicità comparativa. 6) La tutela del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione. La tutela delle banche dati. 7) L’E-commerce e la conclusione dei contratti su internet. Prerequisiti Materiale didattico consigliato Le indicazioni bibliografiche verranno fornite agli studenti frequentanti durante le lezioni e agli altri studenti su richiesta personalmente. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame consisterà in una prova orale. Lo studio della materia presuppone la conoscenza del diritto privato; si consiglia caldamente il superamento del relativo esame.

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Rovida - Disegno di macchine

Disegno di macchine Docente: Edoardo Rovida Codice del corso: 062223 Lezioni (ore/anno): 18 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 36 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/15 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso fornisce agli allievi la conoscenza delle metodologie che sono alla base della proget-tazione delle macchine. In particolare vengono trattate la morfologia degli elementi delle mac-chine e le tecniche di rappresentazione grafica a mano libera e con l'ausilio di strumenti CAD. Al termine del corso, gli allievi saranno in grado di esprimere in forma grafica sia la funzione svolta da un semplice gruppo meccanico, sia le informazioni costruttive relative ai pezzi che lo compongono. È previsto un ampio ricorso a esercitazioni e laboratori allo scopo di finalizzare gli argomenti trattati a problemi reali di progettazione.

Programma del corso Concetti introduttivi Introduzione al processo di progettazione. Tipologie di disegno tecnico (illustrativo, schemati-co, costruttivo). Scopi della unificazione. Metodi di rappresentazione grafica Elementi di geometria descrittiva. Fondamenti di grafica informatizzata 2D e 3D. Metodologie di ottenimento e controllo dei pezzi Proprietà, classificazione e designazione dei materiali usati nelle costruzioni meccaniche. Ti-pologie e proprietà dei semilavorati. Introduzione ai processi di fabbricazione, assemblaggio e misura. Quotatura dei pezzi in riferimento alle tecnologie di ottenimento e alle procedure per il controllo dimensionale. Specifiche di precisione e finitura Tolleranze dimensionali e geometriche. Indicazioni di finitura superficiale. Procedura di de-terminazione delle tolleranze in relazione alle esigenze funzionali e di assemblaggio. Funzionalità e morfologia degli elementi di macchine Espressione, mediante rappresentazione grafica, degli aspetti funzionali e costruttivi relativi a organi di collegamento (organi filettati, saldature, chiodature, incollaggi), di trasmissione del moto (alberi, assi, cuscinetti, mozzi, giunti) e di trasformazione del moto (cinghie, catene, funi, rotismi). Prerequisiti Materiale didattico consigliato E. Chirone, S. Tornincasa. Disegno tecnico industriale, Voll. 1 e 2. Il Capitello. Testo di riferi-mento. G.F. Biggioggero, E. Rovida. Disegno di Macchine - Esercizi. CittàStudi. Riferimento per le esercitazioni. Norme per il disegno tecnico, UNI M1, Voll. I, II. Manuali di consultazione. Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove in itinere, riguardanti rispettivamente i metodi di rappresentazione grafica e il disegno degli elementi di macchine: agli allievi sufficienti verrà proposta una valu-tazione da confermare mediante un colloquio orale. Per gli allievi insufficienti in una delle due prove sono previste le prove di recupero. Per gli allievi che per gravi motivi non abbiano potu-to svolgere le prove in itinere è previsto un esame completo con prova grafica e orale.

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Castello - Dispositivi elettronici

Dispositivi elettronici Docente: Rinaldo Castello Codice del corso: 064009 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 4 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso presuppone la conoscenza dei fenomeni fisici che stanno alla base del funzionamen-to dei vari dispositivi elettronici allo stato solido. Da questa base si intende portare lo studente alla conoscenza dei modelli circuitali analitici che descrivono tali dispositivi inclusi quelli più empirici usati nei simulatori numerici. L'enfasi è sui dispositivi più largamente diffusi vale a dire quelli disponibili nelle tecnologie integrate Bipolari e CMOS.

Programma del corso Il corso utilizza come conoscenze di base su cui costruire i modelli dei dispositivi studiati i ri-sultati del corso di Fisica dei Semiconduttori. Per creare il più possibile continuità, il corso ini-zia con un riepilogo dei punti salienti di tale corso. Giunzione pn Distribuzione disuniforme di impurità. Giunzione p-n rovesciata. Giunzione p-n in diretta, ca-ratteristica corrente tensione. Accumulo di carica ed analisi in transitorio. Modello del diodo nelle varie regioni di funzionamento. Transistore bipolare BJT Effetto transistor. Modello di Ebers-Moll e modelli usati dai simulatori (SPICE). Descrizione del BJT Integrato. Effetto Early, alti e bassi livelli di iniezione, Effettei Kirk e Webster. Modello a controllo di carica e analisi in transitorio. Modello "pi greco" per piccoli segnali. Struttura MOS Caratteristica capacità tensione della struttura MOS. Condizioni di accumulazione inversione e svuotamento. Tensioni di banda piatta e di soglia. Transistore MOS Caratteristica corrente tensione di un transistore MOS, zona lineare e zona satura. Modelli per grandi e piccoli segnali. Effetti del secondo ordine: canali corti e stretti e conduzione sot-tosoglia. Transistore JFET Caratteristica tensione corrente.

Prerequisiti Conoscenze di base di Fisica dei Solidi quali Meccanica quantistica e Meccanica statistica.

Materiale didattico consigliato Il testo di riferimento in inglese è stato tradotto anche in italiano nelle prime edizioni. Si rac-comanda tuttavia di utilizzare l'ultima edizione che esiste solo in inglese. Muller. R.S. Kamins T.I. Device Electronics for Integrated Circuits Second Edition. John Wiley & Sons New York.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova Finale Orale con punteggio per Esercitazioni.

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Vendegna - Ecologia applicata LS

Ecologia applicata LS Docente: Valerio Vendegna Codice del corso: 064029 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: BIO/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici In comune con il corso omonimo impartito nell'ambito della Laurea, l'obiettivo è quello di forni-re la capacità di ottimizzare l'efficacia ambientale dei progetti. Il corso per la laurea speciali-stica ha, rispetto a quello del triennio, una impostazione più pratica - operativa, tendente co-involgere lo studente in un ruolo attivo, guidandolo all'acquisizione di autonome capacità di analisi e di elaborazione di uno studio per l'ottimizzazione ambientale di un progetto. Le co-noscenze di base impartite riguardano: la caratterizzazione dell'ecosistema considerato, l'in-dividuazione del rischio ambientale, la valutazione quantitativa degli effetti degli inquinamenti e delle alterazioni degli habitat. Le capacità conseguite riguardano: il metodo di inquadramen-to del problema ambientale, la ricerca della documentazione per impostare correttamente lo studio ambientale, l'analisi critica del materiale trovato, l'elaborazione dei dati, la costruzione di un modello di simulazione dell'evoluzione del sistema ambiente - intervento, coerente con il progetto. Le abilità apprese dagli studenti che frequentano il corso sono: la concettualizzazio-ne e lo sviluppo ad hoc di un modello di simulazione coerente con il caso ambientale in stu-dio, il suo impiego come supporto alle decisioni, il reporting ambientale. Il comportamento in-dotto, necessariamente, è quello collaborativo. Infatti, l'impostazione del corso è fondata sull'organizzazione del lavoro in team e sullo sviluppo dell'attitudine a scambiare ed ad inte-grare le diverse parti di lavoro, individualmente realizzate, in un coerente studio ambientale assegnato al gruppo. Lezioni ed esercitazioni procedono in sincronia di tempi e contenuti. Le prove in itinere hanno carattere seminariale, operativo e non solo nozionistico, e simulano lo svolgimento di uno studio ambientale applicato ad un intervento ingegneristico.

Programma del corso Caratterizzazione degli ecosistemi, con particolare riferimento alle acque interne e costiere Modelli di simulazione di ecosistemi e processi ecologici Esempi applicativi di calcoli previsionali delle dinamiche ecologiche indotte dagli inquinamenti e dalle alterazioni dell'habitat. Diversi aspetti del rischio ambientale: • Equilibri ecologici, biodiversità, disponibilità della risorsa • Il concetto di massimo carico inquinante tollerabile • Elementi di ecotossicologia • Relazione tra ecosistemi e rischio sanitario Analisi, valutazione e gestione della funzionalità ecologica di un ambiente Metodo TMDL Metodo IFF Metodo IFIM Procedura operativa e metodi di svolgimento di uno studio ambientale, applicato ad un'opera di ingegneria. Elementi di reperimento, rilevamento, trattamento e presentazione dei dati ambientali.

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Vendegna - Ecologia applicata LS

Prerequisiti Non vi sono propedeuticità, tuttavia la conoscenza dell'inglese (capacità di lettura di testi tec-nico-scientifici) è utilissima, poiché la maggior parte del materiale di riferimento è in questa lingua. Avere sostenuto l'esame di Ecologia Applicata (Laurea). È sicuramente molto vantag-gioso da un punto di vista formativo, anche se non indispensabile, poiché i due corsi sono in-dipendenti per quanto riguarda l'acquisizione di specifiche capacità professionali.

Materiale didattico consigliato Viene fornito dal docente un CD del corso, contenente la traccia completa delle lezioni, come file di PowerPoint le cui slide sono collegate ipertestualmente a modelli di simulazione dina-mica e a tutto il materiale di approfondimento necessario, fornito nel CD stesso e per la cui consultazione viene contestualmente data una guida. Questo materiale di riferimento non è utile solo alla preparazione dell'esame ma orientato fino alle prime applicazioni professionali. Al termine di ogni lezione viene citata una bibliografia, tradizionale ed on-line, della quale è indicato l'uso più appropriato (a livello formativo e/o professionale).

Modalità di verifica dell'apprendimento La valutazione dello studente frequentante è basata su: Applicazione e rendimento alle eser-citazioni (alle quali la frequenza è obbligatoria). Coinvolgimento nelle riunioni di discussione seminariale, e risultati ottenuti nel lavoro in team. I seminari hanno valore di prove in itinere. Chi segue il corso ottiene un punteggio composto, durante lo svolgimento delle esercitazioni e dei seminari, sulla base della partecipazione e del rendimento. Per coloro che non abbiano seguito le lezioni e/o i seminari, la valutazione sarà, invece, basata su una prova scritta (volta ad accertare la conoscenza degli argomenti del programma) propedeutica ed un successivo esame a carattere pratico (uso del software Stella, fornito nel CD di documentazione) ed e-spositivo (un caso di studio precedentemente concordato tra docente e candidato).

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Balconi - Economia dell'innovazione

Economia dell'innovazione Docente: Margherita Balconi Codice del corso: 064125 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Elt, ElTel, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di far acquisire agli studenti la griglia concettuale e la conoscenza dei mo-delli di base volti a interpretare le strategie innovative delle imprese, le dinamiche competitive e le politiche pubbliche nel campo del trasferimento tecnologico, dei diritti di proprietà intellet-tuale e della ricerca. Particolare attenzione è volta all'impatto economico delle tecnologie del-la comunicazione e dell'informazione (ICTs). Le conoscenze trasmesse attraverso il corso sono fondamentali per orientare manager, imprenditori, operatori del sistema tecnologico e scientifico in contesti ad elevato tasso di innovazione e più in generale nell'economia basata sulla conoscenza e sul paradigma dell'ICT.

Programma del corso 1) Introduzione: dalla concorrenza statica alla concorrenza dinamica. 2) Innovazione e ricer-ca. Ricerca di base, applicata e sviluppo. Il modello lineare, il modello a catena e il modello a quadranti della ricerca scientifica. Le relazioni tra università e industria. Le ragioni per il finan-ziamento pubblico della ricerca di base. I paradigmi e le traiettorie tecnologiche. La Repubbli-ca della Scienza e il Regno della Tecnologia. 3) Le caratteristiche del processo innovativo. Le diverse modalità di generazione delle innovazioni. La curva di apprendimento. I modelli setto-riali di progresso tecnico. I principali indicatori di innovazione. La bilancia tecnologica dei pa-gamenti. I sistemi di innovazione. 4) Appropriabilità e incentivi all'innovazione. Caratteristiche e logica del sistema brevettuale. Il brevetto italiano ed europeo. I fondamentali trade-off. Le diverse teorie economiche sui benefici e i costi dei brevetti. Sistema dei brevetti e struttura di mercato. Potere di monopolio e brevetti dormienti. Le statistiche basate sui brevetti. Il proble-ma della qualità dei brevetti. 5) I limiti della razionalità. Risorse/competenze, vantaggi compe-titivi e rendite. L'inerzia delle grandi imprese e il vantaggio degli attaccanti nel lancio di disrup-tive technologies. Case study: l'industria dei dischi rigidi. 6) Le principali caratteristiche dell'imprenditorialità nelle alte tecnologie. L'acquisizione di risorse finanziarie in condizioni di incertezza e asimmetria informativa. 7) L'economia dell'informazione. La produzione e lo scambio di beni-informazione. La competizione nei contesti con esternalità di rete e altre for-me di rendimenti crescenti. 8) La diffusione delle innovazioni. Introduzione. Il modello epide-mico e i modelli a soglia. 9) L'internazionalizzazione delle attività produttive e innovative.

Prerequisiti Conoscenze di base di microeconomia.

Materiale didattico consigliato Le dispense del corso sono disponibili in rete. Non sono previsti altri testi.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una prova scritta in itinere basata su domande aperte relative ai contenuti della prima parte del corso e una seconda prova, scritta al termine del corso, sui contenuti della seconda parte. Una prova finale orale integrativa può essere svolta su richiesta degli studenti interessati. Per i non frequentanti è prevista un’unica prova scritta finale, basata su domande aperte, eventualmente integrabile da una prova orale su richiesta.

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Balconi - Economia dell'innovazione

Economia dell'innovazione Docente: Margherita Balconi Codice del corso: 340027 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Management e tecnologie dell'informazione Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di far acquisire agli studenti la griglia concettuale e la conoscenza dei mo-delli di base volti a interpretare le strategie innovative delle imprese, le dinamiche competitive e le politiche pubbliche nel campo del trasferimento tecnologico, dei diritti di proprietà intellet-tuale e della ricerca. Particolare attenzione è volta all'impatto economico delle tecnologie del-la comunicazione e dell'informazione (ICTs). Le conoscenze trasmesse attraverso il corso sono fondamentali per orientare manager, imprenditori, operatori del sistema tecnologico e scientifico in contesti ad elevato tasso di innovazione e più in generale nell'economia basata sulla conoscenza e sul paradigma dell'ICT.

Programma del corso 1) Introduzione: dalla concorrenza statica alla concorrenza dinamica. 2) Innovazione e ricer-ca. Ricerca di base, applicata e sviluppo. Il modello lineare, il modello a catena e il modello a quadranti della ricerca scientifica. Le relazioni tra università e industria. Le ragioni per il finan-ziamento pubblico della ricerca di base. I paradigmi e le traiettorie tecnologiche. La Repubbli-ca della Scienza e il Regno della Tecnologia. 3) Le caratteristiche del processo innovativo. Le diverse modalità di generazione delle innovazioni. La curva di apprendimento. I modelli setto-riali di progresso tecnico. I principali indicatori di innovazione. La bilancia tecnologica dei pa-gamenti. I sistemi di innovazione. 4) Appropriabilità e incentivi all'innovazione. Caratteristiche e logica del sistema brevettuale. Il brevetto italiano ed europeo. I fondamentali trade-off. Le diverse teorie economiche sui benefici e i costi dei brevetti. Sistema dei brevetti e struttura di mercato. Potere di monopolio e brevetti dormienti. Le statistiche basate sui brevetti. Il proble-ma della qualità dei brevetti. 5) I limiti della razionalità. Risorse/competenze, vantaggi compe-titivi e rendite. L'inerzia delle grandi imprese e il vantaggio degli attaccanti nel lancio di disrup-tive technologies. Case study: l'industria dei dischi rigidi. 6) Le principali caratteristiche dell'imprenditorialità nelle alte tecnologie. L'acquisizione di risorse finanziarie in condizioni di incertezza e asimmetria informativa. 7) L'economia dell'informazione. La produzione e lo scambio di beni-informazione. La competizione nei contesti con esternalità di rete e altre for-me di rendimenti crescenti. 8) La diffusione delle innovazioni. Introduzione. Il modello epide-mico e i modelli a soglia. 9) L'internazionalizzazione delle attività produttive e innovative.

Prerequisiti Conoscenze di base di microeconomia.

Materiale didattico consigliato Le dispense del corso sono disponibili in rete. Non sono previsti altri testi.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una prova scritta in itinere basata su domande aperte relative ai contenuti della prima parte del corso e una seconda prova, scritta al termine del corso, sui contenuti della seconda parte. Una prova finale orale integrativa può essere svolta su richiesta degli studenti interessati. Per i non frequentanti è prevista un’unica prova scritta finale, basata su domande aperte, eventualmente integrabile da una prova orale su richiesta.

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Velo - Economia e gestione delle imprese (Istituzioni)

Economia e gestione delle imprese (Istituzioni) Docente: Dario Velo Codice del corso: 340034 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Le imprese nel sistema economico Impresa, ambiente, mercato: il contesto di riferimento per l'impresa. Dal mercato locale alla globalizzazione Le funzioni dell'impresa e le teorie sulle fi-nalità imprenditoriali Il ruolo degli stakeholders nel sistema aziendale Il governo dell'impresa La gestione strategica Le funzioni di gestione dell'impresa: introduzione Il ruolo della gestione commerciale È prevista attività di tutorato per studenti lavoratori.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Sergio Sciarelli. Fondamenti di Economia e gestione dell'impresa. CEDAM 2004. Parte del volume che copre il programma del corso: da pag. 1 a pag. 215.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta.

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Velo - Economia e gestione delle imprese (progredito)

Economia e gestione delle imprese (progredito) Docente: Dario Velo Codice del corso: 340008 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso La grande impresa pubblica nazionale L’impresa pubblica nel modello di sviluppo italiano L’evoluzione dei rapporti pubblico-privato nei diversi sistemi Il modello europeo di economia e società e la globalizzazione Il modello europeo di società e il modello europeo di impresa Le nuove forme organizzative delle imprese: le tendenze europee versus il modello multina-zionale statunitense Le ragioni a favore della creazione di un’impresa pubblica europea di nuova generazione L’impresa pubblica europea nel processo di integrazione oggi L’impresa e la sussidiarietà: l’impresa pubblica europea come forma organizzativa innovativa d’impresa Il governo europeo dell’economia e l’impresa pubblica europea Impresa pubblica, impresa federale, impresa cosmopolitica: verso una nuova teoria d’impresa

Prerequisiti Materiale didattico consigliato DARIO VELO, La grande impresa federale europea. Per una teoria cosmopolitica dell’impresa. Giuffré editore, 2004. Testo di casi aziendali: DARIO VELO, L’Europa dei progetti. Impresa, innovazione e sviluppo, Giuffrè Editore, Milano, 2007; gli studenti che non conoscono la lingua francese sono esentati dalla preparazione dell’ultimo capitolo.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta

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Panella - Economia pubblica

Economia pubblica Docente: Giorgio Panella Codice del corso: 064040 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha lo scopo di fornire allo studente conoscenze teoriche e empiriche utili alla forma-zione professionale in relazione alla valutazione degli investimenti pubblici e privati e alla ge-stione dei servizi pubblici.

Programma del corso Il programma si articola in tre parti: La valutazione degli investimenti dal punto di vista dell'operatore privato. I principali criteri di valutazione. La valutazione degli investimenti dal punto di vista dell'operatore pubblico (l'analisi costi-benefici; l'analisi costo-efficienza). La regolamentazione dei servizi pubblici e la determinazione delle tariffe pubbliche con parti-colare riferimento al settore dei servizi idrici, dei servizi di igiene urbana, dei servizi di traspor-to e alla fornitura di energia elettrica.

Prerequisiti Conoscenze elementari del calcolo differenziale. Elementi istituzionali di economia politica.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico verrà fornito dal docente durante il corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in itinere o esame orale alla fine del corso.

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Savazzi - Elaborazione numerica dei segnali

Elaborazione numerica dei segnali Docente: Pietro Savazzi Codice del corso: 064030 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Capacità di trattare matematicamente segnali e sistemi tempo-discreti. Saper analizzare un segnale discreto. Saper calcolare la trasformata Z di segnali rappresentati mediante equazio-ni alle differenze. Saper progettare semplici filtri numerici di tipo sia FIR sia IIR.

Programma del corso Introduzione alla teoria dei segnali numerici Segnali a tempo discreto, ripasso del teorema del campionamento, sistemi numerici lineari invarianti alle traslazioni. Analisi dei segnali numerici nel dominio della frequenza e della trasformata Z Definizione e proprietà della trasformata Z, definizione e proprietà della trasformata di Fourier a tempo discreto (DTFT), definizione e proprietà della trasformata discreta di Fourier (DFT); la trasformata di Fourier veloce (FFT). Progetto di filtri numerici Progetto di filtri numerici a risposta impulsiva finita (FIR) e ricorsivi (IIR), tecniche di finestratu-ra, studio degli effetti di quantizzazione dei coefficienti. Analisi spettrale Analisi tutti zeri, analisi tutti poli, stima spettrale MA, AR, ARMA. Predizione lineare, stima e filtraggio ottimo Predizione lineare e analisi MA, AR e ARMA, stime con rumore, filtro di Wiener, filtraggio a-dattivo, algoritmi LMS, RLS, Kalman. Sistemi multi-rate Decimazione e interpolazione: filtri polifase, banchi di filtri ad ottave, wavelet e wavelet fra-mes, cenni al filtraggio 2D.

Prerequisiti Nozioni impartite nel corso di Teoria dei Segnali e Comunicazioni Elettriche.

Materiale didattico consigliato M.H. Hayes. Statistical Digital Signal Processing and Modeling. Wiley. A.V. Oppenheim, R.W.Schafer. Elaborazione numerica dei segnali. Franco Angeli Editore, 1983.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova orale. È richiesta la presentazione di una relazione riguardante l'attività svolta durante le esercitazioni.

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Dallago - Elementi di elettronica di potenza

Elementi di elettronica di potenza Docente: Enrico Dallago Codice del corso: 064031 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso intende fornire una conoscenza di base sui dispositivi a semiconduttore, sui converti-tori elettronici di potenza e sulle relative applicazioni.

Programma del corso L'elettronica di potenza è finalizzata al processamento della potenza elettrica usando disposi-tivi elettronici. Generalità L'energia elettrica e sue applicazioni. Necessità dei processi di conversione. Il convertitore elettronico di potenza. Semiconduttori: il silicio. Il problema termico in elettronica. Trasforma-tore in alta frequenza. Dispositivi a semiconduttore La giunzione pn. Il diodo pin e diodo Schottky. Il transistor bipolare a giunzione (BJT). I tiristori (SCR, TRIAC, GTO). L'IGBT. Il MOSFET. Cenni sui circuiti integrati di potenza. Convertitori elettronici di potenza Il convertitore ac/dc: raddrizzatore a diodi ed a SCR (a ponte monofase e trifase). Cenni sulle armoniche di tensione e di corrente legate ai raddrizzatori. Il convertitore dc/dc per alta po-tenza: il chopper ad SCR e a GTO. Convertitori dc/dc per bassa potenza (switch-mode power supply): buck, boost, buck-boost, flyback. Cenni sugli alimentatori a capacità commutate. Il convertitore dc/ac: l'inverter monofase e trifase. La tecnica pulse width modulation (PWM). Il cicloconverter. Cenni ai problemi di compatibilità elettromagnetica. Applicazioni Generalità sulle applicazioni dell'Elettronica di potenza al controllo delle macchine elettriche e sulle applicazioni civili ed industriali dell'Elettronica di potenza.

Prerequisiti Conoscenze di base di Analisi matematica e di Teoria dei circuiti.

Materiale didattico consigliato C. W. Lander. Power Electronics. Mc Graw-Hill Book Company. B. W. Williams. Power Electronics. MacMillan.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, una a metà del Corso e l'altra alla fine. Per coloro che avranno sostenuto le due prove l'esame consisterà in una discussione sui due elaborati che porterà alla proposta del voto finale. Se il voto proposto non viene accettato lo studente dovrà sostenere una prova orale sull'intero argomento del Corso. Chi non avrà sostenuto le due prove in itinere sosterrà una prova scritta sull'intero argomento del corso seguita da una prova orale.

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Marannino - Elementi di sistemi elettrici

Elementi di sistemi elettrici Docente: Paolo Marannino Codice del corso: 064123 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 26 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine del corso lo studente deve avere acquisito le conoscenze di base sul complesso processo di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. Deve inoltre avere presente come attraverso una programmazione accurata dello sviluppo dei componenti ed un controllo coordinato dell'esercizio dell'intero sistema sia possibile garantirne il grado di affida-bilità necessario per uno sviluppo ordinato della moderna civiltà industriale.

Programma del corso RICHIAMI DI ELETTROTECNICA • Grandezze e componenti fondamentali. Definizione operativa di tensione, corrente, po-

tenza. • Reti elettriche resistive. Bipoli, leggi di Kirchhoff. Partitori; bipoli attivi, serie e parallelo. • Grandezze sinusoidali, fasori e vettori nel piano complesso: Operazioni sui fasori. Bipoli

in regime sinusoidale, impedenza e ammettenza, potenza apparente. • Sistemi trifase in regime simmetrico ed equilibrato, rete monofase equivalente. • Cenni sulle macchine elettriche: Induzione elettromagnetica. Auto e mutue induttanze.

Circuito equivalente del trasformatore, macchina sincrona, macchina asincrona. STRUTTURA DEI SISTEMI ELETTRICI • Domanda di energia elettrica e modalità di copertura del fabbisogno. Sviluppo dei sistemi

elettrici in Italia e nel mondo. Il passaggio da strutture monopolistiche e verticalmente in-tegrate alla competizione nel mercato della domanda e dell'offerta, la direttiva CE 96/92; struttura del mercato italiano, dati sulla situazione elettrica europea. sistema elettrico di produzione, trasmissione, subtrasmissione, distribuzione primaria e secondaria: Sistemi in CC, sistemi in CA monofase e trifase. Struttura delle reti elettriche: impianti di genera-zione, trasformatori, linee di trasmissione, carichi. generazione: Fonti primarie per la ge-nerazione, fabbisogni di energia elettrica, bilanci energetici, diagrammi di carico e loro copertura con i mezzi di produzione. Centrali idroelettriche ad acqua fluente, a bacino, a serbatoio e di pompaggio. Centrali termoelettriche a vapore di condensazione, a gas e con cicli combinati. Centrali eoliche e solari, centrali che utilizzano altre fonti rinnovabili, certificati verdi. Numero ore di utilizzazione della potenza e perdite. Costi di produzione. Interazione tra gli impianti di generazione e l'ambiente. Trasmissione: linee elettriche ae-ree e in cavo, caratteristiche costruttive. Distribuzione della corrente nei conduttori in c.a.; perdite e resistenza in c.a. Induttanza delle linee: caso monofase con calcolo diret-to. Capacità: sistemi di equazioni e impostazione generale del calcolo. Perdite laterali e conduttanza; effetto corona: tensione critica, perdite, disturbi. Linee elettriche come dop-pio bipolo. Matrice delle impedenze, matrice delle ammettenze e matrice di trasmissione. Equazioni differenziali delle linee elettriche, rappresentazione delle linee tramite doppio dipolo a parametri distribuiti, lunghezza d'onda, linee corte e rappresentazione a parame-tri concentrati, impedenza caratteristica e potenza naturale. Doppi dipoli equivalenti dei trasformatori a due avvolgimenti. Rappresentazione per unità. Trasformatori elevatori di centrale, autotrasformatori di interconnessione, trasformatori di distribuzione. Distribuzio-ne: Reti a M.T. e B.T. Reti radiali ed a maglie. Cabine di sezionamento, smistamento,

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Marannino - Elementi di sistemi elettrici

trasformazione e regolazione. Stato del neutro, sovratensioni transitorie e coordinamento dell'isolamento. Sicurezza elettrica.

CALCOLI DI RETE E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI • Calcolo dei flussi di potenza in una rete elettrica: Equazioni dei flussi di potenza in una

linea o in un trasformatore. Equazioni di bilancio nodale delle potenze. Metodo semplifi-cato in corrente continua (DC load flow). Dispacciamento: La programmazione della ge-nerazione delle potenze attive dei gruppi generatori, dispacciamento ad uguali costi in-crementali. La competizione nel mercato dell'energia elettrica: curve di domanda e di of-ferta. Il ruolo dei diversi operatori del mercato. La sicurezza dell'esercizio: il ruolo del si-stema elettrico di trasmissione. Metodi di calcolo con i valori relativi (per unità): caduta di tensione; rifasamento. Calcoli di corto circuito: Calcoli di corto circuito per guasto simme-trico e dissimmetrico e dimensionamento dei dispositivi di protezione. Comportamento termico dei conduttori a regime e in caso di corto circuito: legge di Arrhenius. Criteri per il dimensionamento delle linee elettriche MT e BT.

CONTROLLO DELLA FREQUENZA E DELLA TENSIONE • La regolazione della frequenza dei gruppi di generazione: regolazione primaria, regola-

zione secondaria di sistemi isolati. La regolazione della frequenza e delle potenze di scambio di sistemi interconnessi. La regolazione della tensione nelle reti elettriche: Re-golazione locale nei nodi di carico. Regolazione primaria dei generatori sincroni, sistemi di eccitazione rotanti e statici, controllo gerarchico della tensione e della potenza reattiva.

Prerequisiti Avere un'adeguata conoscenza dell'analisi matematica e della fisica generale.

Materiale didattico consigliato [1] F. Iliceto. Impianti elettrici, Vol. 1. Pàtron, Bologna. [2] N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. Vol. 1 e 2. Pàtron, Bologna. [3] Olle Elgerd. Electric Energy Systems Theory - An Introduction. McGraw-Hill. [4] Appunti delle lezioni, articoli da riviste nazionali e internazionali, informazioni dai siti internet del gestore della rete di trasmissione nazionale (TERNA) e dell'Autorità dell'Energia Elettrica e del Gas.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'accertamento delle conoscenze degli studenti verrà effettuato, oltre che con prove in itinere e a conclusione del corso, con l'esame orale a completamento della preparazione della mate-ria.

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Mercandino - Elementi di tecnica urbanistica

Elementi di tecnica urbanistica Docente: Augusto Mercandino Codice del corso: 064032 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/20 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Tecnica Urbanistica, nell'avviare l'allievo alle discipline urbanistiche e territoriali, si prefigge prima di tutto di far comprendere quali siano i rapporti tra uomo e ambiente e quali gli effetti delle azioni umane comportanti trasformazioni dell'ambiente. In secondo luogo vengono introdotte quelle nozioni generali e metodologiche di Tecnica Urbanistica necessarie agli stu-denti di Ingegneria che, pur indirizzati verso settori professionali differenti, si troveranno tutta-via ad avere contatti con la disciplina urbanistica. In terzo luogo il corso approfondisce i temi più strettamente tecnici, al fine di consentire all'allievo di conseguire dimestichezza con i me-todi e gli indicatori urbanistici-territoriali.

Programma del corso L'uomo e l'ambiente L'evoluzione dei rapporti tra uomo e l'ambiente e la graduale presa di coscienza degli effetti dell'azione umana. Una metodologia generale di pianificazione urbanistica e territoriale Le procedure, L'articolazione del sistema territorio, L'articolazione del lavoro. Aspetti tecnici; metodi di indagini ed elementi progettuali L'inquadramento, L'ambiente naturale e le risorse fisiche, Aspetti socio-demografici, Le strut-ture residenziali, Le strutture produttive e le attività economiche, Le infrastrutture cinematiche e la mobilità, Gli impianti ed i servizi tecnologici. La normativa urbanistica italiana vigente La legge urbanistica del 1942, le leggi 167/1962, 765/1967 e i D.M. collegati, 865/1971, 10/1977, 457/1978, il D.P.R. 380/2001 (Testo Unico in materia edilizia). Nozioni di legislazio-ne regionale.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici, capacità di stendere una relazione, conoscenza di tecniche di rappresentazione manuali o computerizzate.

Materiale didattico consigliato A. Mercandino. Manuale di Urbanistica Tecnica. Il Sole 24 ore, Milano, 2003. AA.VV. (I.A.S.M.). Manuale delle opere di urbanizzazione. F. Angeli, Milano, 1983. AA.VV. Urban Design Compendium. Llewelyn-Davies, English Partnership, The Housing Cor-poration, London, 2000. H. Barton, M. Grant, R. Guise. Shaping Neighbourhoods. Spon Press, London & New York, 2003. C. Chiodi. La città moderna. Hoepli, Milano 1945. G. Colombo, F. Pagano, M. Rossetti. Manuale di Urbanistica. Il Sole 24 ore, Milano, 2001. V. Columbo. La ricerca urbanistica. Giuffrè, Milano, 1966. L. Dodi. Città e territorio. Masson, Milano, 1978. J.B. Mc Loughlin. La pianificazione urbana e regionale. Marsilio, Venezia 1973.

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Mercandino - Elementi di tecnica urbanistica

K. Müller - Ibold. Einführung in die Stadtplanung. Kohlhammer, Stoccarda, Colonia, Berlino, 1997. Modalità di verifica dell'apprendimento Gli allievi saranno ammessi ad un colloquio orale, dopo aver terminato il progetto sviluppato durante l'attività di laboratorio e dopo aver superato una prova scritta. Durante l'anno gli allievi potranno sostenere più prove scritte di autoverifica della preparazione conseguita.

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Dallago - Elettronica di potenza

Elettronica di potenza Docente: Enrico Dallago Codice del corso: 064001 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire una conoscenza specifica sull'applicazione dei semiconduttori di potenza assieme a conoscenze sulla progettazione dei convertitori elettronici di potenza.

Programma del corso Dispositivi a semiconduttore Richiami sul funzionamento reale dei dispositivi a semiconduttore di potenza, controllo di temperatura, protezioni e packaging. Circuiti di pilotaggio discreti ed integrati. Montaggi serie e parallelo di diodi ed SCR. Moduli a semiconduttore. Componenti a semiconduttore innovati-vi. Circuiti integrati di potenza. Convertitori raddrizzatori Raddrizzatori trifase a diodi ed SCR. Montaggi con trasformatore interfasico. Caratteristiche dei trasformatori trifase per i circuiti raddrizzatori. Rendimento di conversione di un raddrizza-tore. Armoniche di tensione lato continua. Armoniche di corrente lato alternata. Filtri lato con-tinua e lato alternata. Buchi di tensione. Convertitori bidirezionali. Convertitori cc/cc per alta potenza (chopper) Chopper a SCR e chopper a GTO. L'impiego del chopper in trazione elettrica. Convertitori cc/cc per bassa potenza ed alta frequenza di commutazione (SMPS) Alimentatori lineari e convertitori commutati. Tecniche di commutazione soft. Convertitori riso-nanti e quasi risonanti. Convertitori a capacità commutate. Applicazioni. Convertitori cc/ca Inverter trifase. Inverter a tensione impressa, inverter a corrente impressa. Regolazione della tensione e della frequenza in uscita ad un inverter. Modulazione basata sui vettori di spazio. Inverter ad alta frequenza. Principi e metodi dell'affidabilità Prerequisiti Corso di Elementi di elettronica di potenza.

Materiale didattico consigliato Baliga B.J. Modern Power Devices. John Wiley & Sons. Antognetti P. (Editor). Power Integrated Circuits: Physics, Design and Applications. McGraw-Hill Book Company. B. Murari, F. Bertotti, G.A. Vignola (Eds). Smart Power ICS, Techhnologies and Applications. Springer. Mohan N, Undeland T.M., Robbins W.P. Power Electronics. John Wiley & Sons. Buehler H. Electronique de Puissance. Presses Polytechniques et Universitaires Romandes. Chryssis G.C. High-Frequency Switching Power Supplies: Theory and Design. Mc Graw-Hill Company.

Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto un esame orale su tutto il programma del corso. Lo studente potrà presentare un elaborato su un argomento del corso che contribuirà alla valutazione durante la prova orale.

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Agnesi - Elettronica quantistica

Elettronica quantistica Docente: Antoniangelo Agnesi Codice del corso: 064037 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 5 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 3 Settore scientifico disciplinare: FIS/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Descrizione del funzionamento e delle proprietà di sorgenti laser continue e impulsate, e delle tecniche di generazione e misura di impulsi ultracorti. Progettazione di laser di potenza e loro applicazioni meccaniche e biomediche.

Programma del corso 1. Introduzione: L'elettronica quantistica. Confronto laser e sorgenti ottiche convenzionali. Amplificazione di radiazione elettromagnetica. Modello classico di oscillatore atomico. Cause di allargamento di riga. Schema del laser. 2. Descrizione del laser: Funzionamento in conti-nua. Proprietà delle cavità ottiche. Modi gaussiani. Tecniche ABCD per il progetto di risuona-tori. Equazioni di bilancio energetico. Caratteristiche del fascio di uscita. Isolamento di un sin-golo modo. 3. Tipi di laser: Laser a stato solido. Laser a semiconduttore. Laser in fibra e am-plificatori ottici. Laser ad elio-neon e ad argon. Laser ad anidride carbonica. Laser a coloranti organici. Laser ad eccimeri. Laser chimici. Laser ad elettroni liberi 4. Laser impulsati: Q-switching: principio e risultati. Tecniche di Q-switching. Mode locking: principio e risultati. Tecniche di mode-locking. Tecnologia degli impulsi ultracorti. Tecniche di misura di impulsi ultracorti. 5. Progettazione di laser a stato solido e loro applicazioni.

Prerequisiti Nozioni di elettromagnetismo, di ottica geometrica e ondulatoria, di componenti ottici e optoe-lettronici.

Materiale didattico consigliato Settimanalmente vengono distribuite dispense (appunti del docente). O. Svelto. Principles of Lasers. Plenum, New York, 1998. (per approfondimenti).

Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto un esame orale.

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Maccarini - Energia, ambiente e sicurezza

Energia, ambiente e sicurezza Docente: Piero Maccarini Codice del corso: 064179 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Elt, AmbT Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 2 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/09 Progetti (ore/anno): 3

Obiettivi formativi specifici Il corso propone una serie di lezioni che interessano diversi ambiti applicativi, allo scopo di fornire allo studente un significativo panorama di esperienze sui temi dell'ambiente in senso lato, della normativa e della sicurezza degli impianti e della gestione dell'energia. Il corso è promosso dall'Unione degli Industriali della Provincia di Pavia con l'intervento di alcune di al-cune Aziende Associate.

Programma del corso Energie alternative Solare fotovoltaico, solare termico, impianti di microgenerazione, combustibili a basso impatto per l'autotrazione. Descrizione e analisi del processo di cogenerazione in una centrale termoelettrica Struttura della centrale e aspetti salienti del ciclo produttivo, sistema di combustione, confron-to con altre tipologie di centrali, abbattimento delle emissioni in atmosfera. Aspetti della manutenzione degli impianti Diagnostica predittiva delle macchine elettriche, manutenzione dei sistemi di monitoraggio delle emissioni Gestione della sicurezza: normativa di riferimento, politica di prevenzione degli incidenti rilevanti, manuale del sistema di gestione. Gestione di terre e rocce da scavo Riferimenti normativi, requisiti per l'utilizzo di terre e rocce da scavo, cautele e indicazioni per la corretta gestione dello smarino da galleria.

Prerequisiti Sono quelli richiesti per l'iscrizione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato I riferimenti bibliografici e il materiale didattico saranno indicati dai docenti nel corso delle le-zioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le prove d'esame si basano su relazioni tematiche relative agli argomenti proposti durante lo svolgimento delle lezioni e su un colloquio.

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Loparco - Enterprise systems I

Enterprise systems I Docente: Gianluca Loparco Codice del corso: 064182 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Una parte crescente del software utilizzato dalle imprese è formato da soluzioni software pre-confezionate che formano suite più o meno ampie che arrivano ad includere centinaia di rela-zioni e di funzionalità. Compito del progettista è quindi (a) supportare la selezione della solu-zione software (b) analizzare le esigenze della azienda (c) personalizzare la soluzione softwa-re (d) integrare le soluzioni software in modo che cooperino fra di loro nel supportare i pro-cessi gestionali. Sviluppare queste competenze progettuali è preciso scopo di questo corso, che nel presente modulo si focalizza sui sistemi front end che fanno interagire cliente ed a-zienda, mentre il successivo modulo si concentra sui sistemi back end e sulla integrazione fra sistemi.

Programma del corso La trattazione dei sistemi di impresa si muove su quattro filoni: 1) Mappa concettuale dei si-stemi di impresa e della entità di business 2) Analisi e selezione dei sistemi di impresa per multinazionali e per PMI 3) Architettura delle principali suite di software di impresa: CRM, ERP verticali, sistemi orizzontali, SCM, sistemi di settore 4) Progettazione della integrazione fra le isole informative 5) Progettazione e gestione dei sistemi di impresa: parametrazione /installazione, personalizzazione, rilascio, evoluzione Gli argomenti sono trattati con un ciclo di stimolo-rinforzo, che prevede, per ogni argomento, una lezione sui principi, la illustrazione di un caso aziendale reale, un semplice esercizio svolto insieme con gli studenti. Gli argo-menti sono trattati in due moduli. Il modulo 1 degli Enterprise Systems si focalizza sulla map-pa concettuale dei sistemi, sui sistemi CRM, sui metodi di progettazione dei sistemi. Architettura dei sistemi CRM Questa parte del corso ha lo scopo di sviluppare la capacità di analizzare l’architettura dei si-stemi CRM, attraverso la comprensione delle macro funzionalità e delle piattaforme tecnolo-giche di riferimento. • Evoluzione delle suite CRM. Principali produttori delle suite CRM. Il caso Siebel • Moduli fondamentali del sistema CRM: Sales Force Automation, Partner Relationship

Management, Customer Care, Field Services, Campaign & Marketing. • L'automazione dei canali di contatto: web/email, call center, sportello, agente, fax/mail. • Analisi delle funzionalità e delle entità aggregate di casi concreti di CRM: Telefonia, Uti-

lity, eGovernment, altri settori. Progettazione dei sistemi CRM Questa parte del corso ha lo scopo di sviluppare nello studente i concetti fondamentali di pro-gettazione di sistemi CRM sia sul fronte software (personalizzazione e collaudo) sia sul fronte delle architetture di elaborazione. Gli studenti svilupperanno in gruppo un prototipo basato su un caso guida. • Progettazione delle suite software preconfezionate: parametrazione, popolarmente, per-

sonalizzazione • Esempi di personalizzazione: definizione delle esigenze, prototipazione, personalizza-

zione delle funzionalità e della base dati

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Loparco - Enterprise systems I

• Progettazione dell’architettura di elaborazione • Progettazione della business logic

Prerequisiti Il corso ha come prerequisiti alcuni corsi caratterizzanti del primo semestre: (1) Sistemi e tec-nologie multimediali (in quanto si riferisce al disegno di interfacce web) (2) Basi di dati LS (in quanto si riferisce alla progettazione ed alla ottimizzazione di basi dati) (3) Ingegneria del sof-tware (in quanto fa riferimento a tecniche di ingegneria del software). Il corso è inoltre stret-tamente integrato con il corso di Business Analysis 1.

Materiale didattico consigliato Bracchi G., Francalanci C., Motta G. Sistemi informativi e azienda digitale. Mc Graw Hill 2005. Motta G., Loparco G. Progettazione dei sistemi di impresa - parte 1. Dispense del corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento Allo studente sarà assegnato un caso di analisi e progettazione di un sistema di impresa. Lo studente dovrà (a) preparare un elaborato di analisi che applicherà le tecniche illustrate nel corso (b) presentare oralmente l'elaborato con il docente giustificando le analisi e le modella-zioni adottate.

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Castello - Filtri e convertitori

Filtri e convertitori Docente: Rinaldo Castello Codice del corso: 064038 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 32 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso presuppone la conoscenza delle caratteristiche di funzionamento dei dispositivi elet-tronici allo stato solido (specialmente Transistore MOS) e dei modelli che li descrivono oltre alle conoscenze di base sull'analisi di circuiti elettronici elementari (Elettronica I). Il corso in-tende fornire allo studente le conoscenze di base per affrontare la progettazione di filtri ana-logici integrati e una introduzione, necessariamente molto qualitativa, alle principali architettu-re di convertitori Analogici Digitali e Digitali Analogici. In particolare la realizzazione in labora-torio di differenti tipi di filtri analogici integrati sarà usato come riferimento per l'apprendimento non solo delle tecniche di progettazione ma anche degli strumenti CAD usati nel flusso di progetto.

Programma del corso Il corso ha una componente molto importante di laboratorio in cui si insegna l'uso di vari stru-menti software per la progettazione assistita dal calcolatore (CAD). L'insegnamento degli strumenti CAD avviene tramite l'esecuzione di progetti presi da esempi concreti realizzati in ambito industriale. I progetti coprono l'area dei convertitori A/D e dei filtri integrati di differenti tipologie quali SC gm-c a RC attivi. Convertitori A/D e D/A Introduzione alle principali architetture di Convertitori A/D e D/A. Esercitazione sulla progetta-zione della parte analogica di un convertitore di tipo Delta Sigma con l'uso di MATLAB. Introduzione ai filtri Tipi di filtri, Normalizzazione e denormalizzazione,scalamento in frequenza e in impedenza, trasformazione di frequenza. Passi per la sintesi di un filtro Approssimazione della funzione di trasferimento (Caratteristiche di trasferimento di Batter-worth, Chebyshev ed Ellittiche), Funzioni di rete (Batterworth, Chebyshev ed Ellittiche). Sintesi di reti passive Reti senza perdite, realizzazioni canoniche. Reti a scala di tipo LC terminate singolarmente o doppiamente. Sensitività di un filtro. Filtri di tipo RC attivo Celle biquadratiche di tipo RC Attivo Filtri RC attivo di ordine superiore. Esercitazione sulla progettazione di un filtro RC attivo con l'uso di SPCE. Filtri del tipo Switched Capacitor Concetto di filtro SC. Cella biquadratica di Flesher and Laker. Esercitazione sulla progettazio-ne di un Filtro di tipo Switched Capacitor con l'uso di SPICE ed altro simulatore (switcap). Filtri basati su operazionali a transconduttanza (gm-C) Filtro per applicazioni a banda larga. Filtro gm-c del primo ordine. Cella biquadratica gm-c. Problemi pratici (guadagno e banda finita, tuning ecc). Esercitazione sulla progettazione di un filtro di tipo gm-C con l'uso di SPICE.

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Castello - Filtri e convertitori

Prerequisiti Progettazione di Circuiti Analogici (Consigliato).

Materiale didattico consigliato Il libro di testo copre la maggior parte degli argomenti relativi ai filtri ed è integrato da note del docente. La parte dei convertitori si basa su materiale (lucidi) distribuito dal docente. Kendall Su. Analog Filters, Second Edition. Kluwer Academic Publisher Group The nether-land.

Modalità di verifica dell'apprendimento Una Prova in itinere più un esame finale (scritto con discussione orale) più un punteggio as-segnato ai laboratori.

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Malvezzi - Fisica dei semiconduttori

Fisica dei semiconduttori Docente: A. Marco Malvezzi Codice del corso: 064039 Lezioni (ore/anno): 37 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 3 Settore scientifico disciplinare: FIS/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Si intende fornire la conoscenza dei principi della meccanica ondulatoria e della fisica quanti-stica che sono alla base della fisica e tecnologia dei semiconduttori e dell'ottica quantistica. Il corso dovrebbe altresì indurre una certa dimestichezza dello studente ai concetti che verran-no applicati e sviluppati nei corsi successivi di dispositivi elettronici, di elettroottica e di teoria ed applicazioni della meccanica quantistica.

Programma del corso Cenni di meccanica ondulatoria • limiti della fisica classica • equazione di Shroedinger per la particella singola • particelle identiche non interagenti, spin e principio di esclusione • distribuzione di Fermi-Dirac, densità degli stati Solidi • stati di elettrone singolo in un potenziale periodico • formazione delle bande • metalli ed isolanti, massa efficace Semiconduttori • elettroni e lacune • distribuzione di equilibrio, energia di Fermi • giunzione p-n • caratteristica tensione - corrente

Prerequisiti È essenziale aver ben compreso i principi ed il formalismo della Fisica classica, in particolare dell'elettromagnetismo, e possedere nozioni elementari di fisica statistica.

Materiale didattico consigliato I primi tre testi sono molto elementari e non adeguati alla preparazione dell'esame. Danno tuttavia utili spunti alla comprensione della materia. L'ultimo riferimento è più completo ed e-sauriente. Sono anche disponibili dispense su tutto il corso. Halliday, Resnick, Krane. Fondamenti di Fisica, Fisica Moderna. Ambrosiana. Gasiorowics. Quantum Mechanics. Wiley. Bernstein, Fishbane, Gasiorowicz. Modern Physics. Prentice Hall. Kroemer. Quantum Mechanics for Engineers, Material Science and Applied Physics. Prentice Hall.

Modalità di verifica dell'apprendimento La base della valutazione finale è una prova scritta della durata di tre ore. Ad essa segue, in caso di valutazione sufficiente, una prova orale.

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Magrini - Fisica tecnica ambientale

Fisica tecnica ambientale Docente: Anna Magrini Codice del corso: 064042 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso si rivolge agli allievi ingegneri per l'ambiente ed il territorio per approfondire le cono-scenze sulle problematiche relative all'inquinamento ambientale acustico ed atmosferico. Nell'ambito del Corso vengono introdotti i concetti per la prevenzione delle cause di inquina-mento e le tecniche per ridurne gli effetti. La disciplina si rivolge, pertanto, a quanti vogliano apprendere le metodiche rivolte alla prevenzione del degrado ed al recupero ambientale delle aree inquinate.

Programma del corso Inquinamento Acustico Ambiente esterno: sorgenti di rumore nel territorio urbano; classificazione dei rumori; misura del rumore e criteri per la valutazione del disturbo prodotto; tecniche di predeterminazione del livello di pressione sonora; analisi degli interventi per la riduzione del rumore. Piani di salva-guardia della qualità ambientale; tutela dell'ambiente dall'inquinamento acustico. Analisi delle caratteristiche geomorfologiche, meteoclimatiche, antropologiche ed insediative del territorio. Censimento delle sorgenti di rumore e mappatura del territorio dal punto di vista dell'inquina-mento acustico. Le metodologie di intervento per il risanamento delle aree inquinate. Psicrometria Psicrometria. Termodinamica dell'aria umida: umidità relativa e assoluta, entalpia, diagramma di Mollier. Applicazioni al dimensionamento di impianti di condizionamento. Elementi di Ter-modinamica dell'atmosfera: gradiente termico e relativa influenza sui moti convettivi. Inversio-ni termiche e correlazioni intercorrenti tra temperatura e movimento orizzontale delle masse d'aria. Sfruttamento dell'energia solare Il risparmio energetico si basa anche sul migliore sfruttamento delle risorse naturali. La capta-zione di energia solare per il riscaldamento dell'acqua offre buoni spunti per la riduzione dei consumi di combustibile e degli inquinanti in atmosfera. Valutazione dell'energia solare che può essere utilizzata da pannelli. Tipologie comuni e innovative di pannelli solari. Circuito i-draulico e possibilità di uso come acqua calda sanitaria e supporto al riscaldamento degli edi-fici. Analisi del risparmio energetico conseguibile.

Prerequisiti Per una chiara comprensione delle tematiche trattate, è necessario far precedere lo studio degli argomenti trattati nel corso di Fisica Tecnica.

Materiale didattico consigliato A. Magrini. Progettare il silenzio. EPC Libri, 2003. I. Sharland. Manuale di acustica applicata. Woods Italia 1980. A. Magrini. Dispense on-line sul sito del Dipartimento di Ing. Idraulica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Per accedere all'esame È necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni degli edifici (applicazione delle tecniche di sfruttamento di energie alternative e di controllo del rumore).

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Magrini - Fisica tecnica ambientale

Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli ap-pelli.

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Cantoni - Fondamenti di informatica

Fondamenti di informatica Docente: Virginio Cantoni Codice del corso: 340015 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici del funzionamento e della organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle metodologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della strut-tura funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di ela-borazione. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito un insieme di attrezzi culturali per facilitare lo studio di altri argomenti del proprio curriculum scolastico e, d'altra parte, abbia appreso quali argomenti dovrà autonomamente approfondire per acquisire competenze non previste dal proprio piano degli studi.

Programma del corso Concetti introduttivi Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Suc-cintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali scenari tecnologici e commerciali. La codifica delle informazioni Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali, grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivela-tori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole. Algoritmi e programmi Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma. Architetture degli Elaboratori Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di ese-cuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento. La descrizione mira a fornire una visione complessiva dell'architettura, nei suoi aspetti sia hardware che software. Pertanto questo filone include anche una descrizione della funzionalità dei software di base. Sistemi operativi Vengono presentate le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del sof-tware di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti completata dalle relative caratteristiche principali. Strutture dati Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo. Sistemi transazionali e Database Vengono presentati i sistemi transazionali, i database e i relativi criteri di progettazione e ge-stione. Viene presentato il problema dell'interrogazione dei database.

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Cantoni - Fondamenti di informatica

Le comunicazioni e le reti di calcolatori Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di Internet e del suo utilizzo.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Risultano disponibili le dispense: Appunti delle lezioni di Fondamenti di Informatica del Prof. V. Cantoni a cura di A. Piccolini, Edizioni CUSL. Lucidi delle lezioni del Prof. Danese reperibili sul sito del corso. J. Glenn Brookshear. INFORMATICA una panoramica generale. Pearson - Addison Wesley. 2004. P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le prove d'esame prevedono una prova scritta di teoria in cui vengono proposti 8 argomenti trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candidato. Per le prove in itinere valgono le seguenti regole: 1. la prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni e vengono proposti al candidato 4 argomenti oggetto di approfondimento; 2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni nel periodo che intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle lezioni e vengono proposti al candidato 4 argomenti oggetto di approfondimento; l'accesso a questa prova è vincolato al superamento della prima prova. 3. la valutazione globale è la media aritmetica delle valutazioni conseguite nelle due prove in itinere. Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili alle pagine Web dei docenti del corso presenti nel sito della Facoltà di Ingegneria.

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Lombardi - Fondamenti di informatica (lab)

Fondamenti di informatica (lab) Docente: Luca Lombardi Codice del corso: 340016 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 24 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi ingegneri i principi e l'ambiente della programmazione degli elaboratori. Tale obiettivo è raggiunto mediante la pre-sentazione dei fondamenti e degli strumenti della programmazione e dell'utilizzo del calcolato-re che costituiscono un aspetto formativo essenziale e che stanno alla base della necessaria attività sperimentale. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito competenze di base per lo sviluppo di soluzioni algoritmiche per problemi di limitata comples-sità e per la codifica e la messa a punto di programmi in linguaggio Java.

Programma del corso Principi di programmazione Vengono illustrati i principi della programmazione dei calcolatori elettronici. Si affrontano in particolare gli aspetti di formalizzazione dei problemi, il progetto e la codifica degli algoritmi attraverso le metodologie e le tecniche della programmazione strutturata e i criteri per l'anali-si, testing e convalida dei programmi. L'obiettivo è quello di fornire agli allievi una capacità operativa nello sviluppo dei software ed una sensibilità ai problemi di buona documentazione e affidabilità delle applicazioni. Supporti per lo sviluppo di programmi Vengono presentate le funzioni e le caratteristiche dei supporti per lo sviluppo dei programmi; in particolare vengono descritte le caratteristiche e il funzionamento di compilatori ed interpre-ti. Algoritmi per l'implementazione e la gestione di strutture dati Vengono presentate le strutture di memorizzazione dati e gli algoritmi per il loro utilizzo. Il linguaggio Java Il ciclo di lezioni relativo alla programmazione prevede la presentazione dei principi della pro-grammazione basata sugli oggetti e la descrizione dettagliata della sintassi del linguaggio Java. L'attività teorica è integrata da esercitazioni nel laboratorio di Informatica di Base duran-te le quali vengono presentate soluzioni a problemi di calcolo numerico e su strutture dati. In particolare vengono implementati algoritmi di ordinamento, di ricerca nelle tavole, di gestione di strutture dati, ecc. La prova d'esame prevede la soluzione di un problema nel linguaggio Java.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Sono disponibili i lucidi utilizzati durante le lezioni. Si consiglia la consultazione di un libro a scelta, in ordine preferenziale, fra: G.Pighizzini, M.Ferrari. Dai fondamenti agli oggetti: corso di programmazione. Java Addison-Wesley. Cay Horstmann. Concetti di informatica e fondamenti di Java 2. Apogeo, 2002. Ken Arnold, James Gosling. Java, Didattica e Programmazione. Addison-Wesley, 1999.

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Lombardi - Fondamenti di informatica (lab)

John Lewis, William Loftus. Java, Fondamenti di progettazione software. Prima edizione, Ad-dison-Wesley, 2001. Judy Bishop. Java Gently, Corso introduttivo. Seconda edizione, Addison-Wesley, 1999.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. La prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni; la seconda prova consiste nella scrittura di un programma sulle mac-chine delle aule didattiche. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere un esame che prevede una prova scritta di teoria e una prova pra-tica di programmazione. Le due prove possono essere sostenute anche in appelli d'esame differenti. In caso di esito non sufficiente o non soddisfacente di una prova il candidato può ripetere solo la prova suddetta.

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Lai - Fondazioni e opere di sostegno

Fondazioni e opere di sostegno Docente: Carlo Giovanni Lai Codice del corso: 064127 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha per scopo l'applicazione dei principi della geotecnica e di tecnica delle costruzioni alla progettazione e al calcolo di sistemi fondazionali e opere di sostegno delle terre. Il corso comprende ore di lezione durante le quali verranno svolti gli argomenti di teoria ed ore di e-sercitazione dedicate alla soluzione di problemi di ingegneria delle fondazioni. Lo studente al termine del corso dovrà essere in grado di applicare i principi della geotecnica alla progetta-zione e al calcolo delle più comuni strutture di fondazione e di sostegno delle terre.

Programma del corso Primo modulo didattico (8L+2E): Concetti introduttivi. Tipologie di fondazione e di opere di so-stegno delle terre. Richiami di meccanica dei terreni. Materiali a grana fine e a grana grossa. Principio degli sforzi efficaci, tensioni geostatiche, percorsi di sollecitazione nel piano Mohr-Coulomb. Terreni NC e OC. Parametri di resistenza al taglio e di deformabilità dei terreni sciolti in condizioni drenate e non drenate. Caratterizzazione geotecnica dei siti mediante prove in sito e di laboratorio. Secondo modulo didattico (20L+8E): Tipologie di fondazioni di-rette. Plinti, fondazioni nastriformi, travi rovesce, piastre e graticci di fondazione. Interazione terreno-struttura in condizioni statiche. Cenni al caso dinamico. Capacità portante di fonda-zioni dirette su terreni a grana fine e su terreni a grana grossa. Calcolo dei cedimenti di fon-dazioni dirette: approccio empirico e teorico attraverso l'impiego della teoria dell'elasticità. Fondazioni profonde. Classificazione dei pali di fondazione. Pali infissi e trivellati. Formule statiche per il calcolo della capacità portante di un palo singolo soggetto a carichi assiali. Por-tata di base e portata laterale. Attrito negativo e calcolo dei cedimenti di fondazioni profonde. Effetti di interazione e di gruppo in condizioni statiche. Pali soggetti ad azioni orizzontali. Ca-pacità laterale e di momento di pali e fondazioni a pozzo. Terzo modulo didattico (10L+6E): Classificazione delle opere di sostegno delle terre. Richiami sul calcolo della spinta attiva e resistenza passiva secondo le teorie classiche di Coulomb e di Rankine. Influenza degli spo-stamenti e dell'attrito sul regime di spinta. Spinte dovute all'acqua e ai sovraccarichi acciden-tali. Opere di drenaggio. Analisi di stabilità in condizioni drenate e non-drenate. Verifiche sta-tiche di muri a gravità. Opere di sostegno flessibili. Paratie a sbalzo e ancorate. Metodi di cal-colo semplificati della "trave equivalente". Teoria di Rowe. Normativa Italiana vigente e cenno all'Eurocodice 7. Guida all'utilizzo di codici di calcolo commerciali.

Prerequisiti Contenuti degli insegnamenti di Geotecnica, Scienza delle costruzioni A e B, Tecnica delle costruzioni A.

Materiale didattico consigliato Verranno distribuiti articoli scientifici e materiale didattico durante le lezioni. Si consigliano i-noltre i seguenti testi: Reese, L.C., Isenhower, W.M., Wang, S.T. (2005). Analysis and Design of Shallow and Deep Foundations. Wiley, 608 pp. Fleming, W.G., Weltman, A.J., & Randolph, M.E. (1998). Piling Engineering. Taylor & Francis Inc., 390 pp. Lancellotta, R. e Calavera, J. (1999). Fondazioni. McGraw-Hill, 611 pp.

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Lai - Fondazioni e opere di sostegno

Viggiani, C. (1999). Fondazioni. Hevelius, 568 pp. Bowles, J.E. (1995). Foundation Analysis and Design. McGraw-Hill, 1175 pp. Fang, H.-Y. (1997). Foundation Engineering Handbook. Kluwer Acad. Publ., 923 pp. Sito web del corso: http://www.roseschool.it/download/Fondazioni/

Modalità di verifica dell'apprendimento Lavori assegnati: durante il corso verranno assegnate quattro tesine aventi per oggetto la ri-soluzione di problemi inerenti l'ingegneria delle fondazioni e delle opere di sostegno delle ter-re. Modalità d'esame: l'esame consiste in una prova scritta finale della durata di tre ore sugli argomenti svolti durante il corso unita ad una verifica del contenuto delle tesine.

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Peloso - Geologia applicata alla pianificazione territoriale e alla difesa ambientale

Geologia applicata alla pianificazione territoriale e alla difesa ambientale Docente: Gian Francesco Peloso Codice del corso: 064044 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: GEO/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è quello di fornire i principi per individuare, analizzare e risolvere i proble-mi di ordine geologico relativi alla difesa e gestione del territorio e delle risorse idriche sotter-ranee, nonché gli elementi essenziali per la progettazione sia di opere localizzate che di in-terventi a carattere regionale.

Programma del corso Geomorfologia Applicata Analisi morfometrica dei bacini imbriferi e valutazione del loro grado di evoluzione. La carto-grafia geomorfologica e la sua applicazione alle problematiche ambientali. Il metodo Kennes-sey per il calcolo del coefficiente di deflusso. Stabilità dei Versanti Interventi di prevenzione, difesa e risanamento dei movimenti franosi. Opere di difesa contro l'erosione del suolo. Difesa dalle valanghe. Gestione delle Risorse Idriche Sotterranee Il ciclo dell'acqua ed il bilancio idrico: misure strumentali e le formule di Turc e Thornthwaite. Bacino imbrifero e bacino idrogeologico. Rapporti tra acque superficiali ed acque di falda. I pozzi per acqua: problemi di trivellazione e loro soluzioni. La scelta dei filtri e del dreno. Le formule di Du Puit e la loro applicazione. I fontanili ed il loro significato economico ed ambien-tale. Studio delle sorgenti e progettazione delle opere di presa. Genesi e chimismo delle ac-que minerali e termominerali. Immissione e propagazione degli inquinanti idroveicolati. Princi-pali opere di difesa e di bonifica degli acquiferi. Difesa degli acquiferi costieri dall'insalinamen-to. La ricarica artificiale degli acquiferi. Gestione del Territorio Alcuni esempi negativi di gestione del territorio. Qualità delle acque superficiali. Opere di dife-sa contro l'erosione esercitata dalle acque correnti. Difesa delle coste basse. Apertura, ge-stione e recupero delle cave: cave per inerti, per argille e per materiale lapideo. Progettazio-ne, gestione e destinazione finale delle discariche: discariche per R.S.U., per rifiuti tossici e nocivi, per rifiuti speciali e strategici. Inquinamento atmosferico e suoi effetti sulle rocce orna-mentali. La Cartografia Geologico-Tecnica e le sue Applicazioni Esercitazioni Elaborazioni cartografiche. Lettura ed interpretazione di carte tematiche. Metodi per la costru-zione delle carte della vulnerabilità intrinseca degli acquiferi e per la delimitazione delle aree di rispetto dei punti acqua. Il concetto di rischio di inquinamento degli acquiferi e la costruzio-ne della carta del rischio.

Prerequisiti Conoscenze di base di Chimica, Litologia, Idrogeologia e Geotecnica.

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Peloso - Geologia applicata alla pianificazione territoriale e alla difesa ambientale

Materiale didattico consigliato G.F. Peloso. Dispense del Corso di Geologia applicata alla pianificazione territoriale ed alla difesa ambientale. CUSL, Pavia. L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni. Geologia Applicata. Applicazione ai progetti di Ingegneria Civile, vol. 2. Casa Editrice Ambrosiana, Milano. G.F. Bell. Geologia Ambientale. Teoria e Pratica. Zanichelli, Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta finale il cui superamento è vincolante per essere ammessi all'esame orale.

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Spalla - Geomatica e GIS

Geomatica e GIS Docente: Anna Spalla Codice del corso: 064048 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Rendere gli studenti in grado di conoscere e gestire dati territoriali di natura differente me-diante tecnologie informatiche.

Programma del corso Cartografia numerica • Cartografie numeriche vettoriali e raster. • Cartografie numeriche tecniche e tematiche. • Rassegna sui metodi di produzione della cartografia numerica vettoriale. Prodotti cartografici specialistici • Digital Terrain Model. • Digital Surface Model. • Ortofoto. Dati da inserire nei Sistemi Informativi Teritoriali e loro strutture • Standard di trasferimento di dati territoriali in forma vettoriale e raster. • Utilizzazione a fini di conoscenza territoriale di data base descrittivi. Sistemi Informativi territoriali • Rassegna dei più diffusi strumenti informatici GIS. • Sistemi informativi territoriali gestionali e a supporto di decisioni. I differenti modelli con-

cettuali. • Utilizzazione dei dati territoriali, dei data base descrittivi e degli strumenti GIS per la co-

struzione di sistemi informativi territoriali gestionali e a supporto di decisioni. • Approfondimento della conoscenza del sistema ESRI ArcView. • I WEBGIS.

Prerequisiti Conoscenze di base di Informatica, di Topografia, Cartografia e Geodesia.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso e manualistica dei prodotti software utilizzati. Le dispense e il materiale proiettato durante le lezioni sono scaricabili dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte, una in itinere e una finale. Il non superamento dell'una o dell'altra comporta il dover sostenere l'esame orale sugli argomenti relativi.

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Braschi - Geotecnica LS

Geotecnica LS Docente: Giovanni Braschi Codice del corso: 064049 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire gli elementi necessari per: - il calcolo del cedimento di una fon-dazione superficiale e il suo andamento nel tempo; - il calcolo della capacità portante di pali di fondazione; - la valutazione della stabilità di un pendio nella situazione naturale ed in seguito ad interventi ingegneristici; - lo studio di moti di filtrazione indotti da opere di ingegneria. In particolare lo studente affronta le problematiche della simulazione numerica di alcuni problemi in tutte le sue fasi: dalla schematizzazione, alla discretizzazione, ai dettagli operativi del codi-ce e infine alla discussione critica dei risultati forniti dal software.

Programma del corso Il corso si propone di approfondire ed ampliare le tematiche affrontate dalla Geotecnica del triennio nonché di introdurre problematiche più specialistiche, sempre ponendo in evidenza gli aspetti applicativi degli argomenti trattati. Cedimenti di fondazioni superficiali Cedimenti immediati. Cedimenti in condizioni non edometriche. Andamento dei cedimenti nel tempo (teoria della consolidazione monodimensionale di Terzaghi). Esercitazione: determina-zione del coefficiente di consolidazione e della evoluzione del cedimento nel tempo. Fondazioni profonde Tipologie e tecnologie costruttive dei pali. Calcolo della capacità portante di un palo singolo e di una palificata. Cenni al calcolo dei cedimenti di una palificata. Esercitazione: calcolo della capacità portante di pali. Stabilità dei pendii Pendii naturali ed artificiali. Caratteristiche dei pendii. Frane. Verifiche di stabilità. Metodologia di impiego dei metodi delle strisce. Esercitazione: effetto di interventi su un pendio naturale. Moti di filtrazione indotti da opere di ingegneria Impiego della soluzione grafica (rete di flusso) nel caso di terreno con permeabilità non iso-tropa. Soluzioni numeriche per il caso generale di terreno con permeabilità non omogenea e non isotropa. Esercitazione: metodologia di utilizzo di software in alcuni casi tipici.

Prerequisiti Geotecnica CL3.

Materiale didattico consigliato Testi di riferimento + copie dei lucidi usati dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale sugli argomenti trattati a lezione e nelle esercitazioni.

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Lai - Geotecnica sismica

Geotecnica sismica Docente: Carlo Giovanni Lai Codice del corso: 064084 Lezioni (ore/anno): 22 Corso di laurea: Ingegneria civile Esercitazioni (ore/anno): 4 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha l'obiettivo di introdurre gli studenti alle teorie e ai metodi della moderna geotecnica sismica. Nella prima parte del corso verranno introdotti alcuni concetti fondamentali di sismo-logia sull'origine dei terremoti e sulle grandezze di misura dell'intensità macrosismica e della magnitudo. Successivamente saranno definiti i parametri di scuotimento del terreno, introdot-te alcune nozioni di sismometria e illustrato il concetto di spettro di risposta. Verrà quindi trat-tato il tema della pericolosità sismica di un sito o di una porzione di territorio e della definizio-ne del terremoto di progetto mediante analisi probabilistiche. Nell'ultima parte del corso ver-ranno introdotti alcuni concetti di elastodinamica e di propagazione delle onde sismiche in un mezzo continuo. Essi verranno applicati allo studio della risposta sismica locale e di alcuni fenomeni sismo-indotti come l'instabilità co-sismica dei versanti naturali e altri comportamenti instabili dei terreni come la liquefazione e la mobilità ciclica. La suddivisione del corso in mo-duli, con le relative ore di lezione (L) ed esercitazione (E) è indicata nel seguito.

Programma del corso Introduzione alla geotecnica sismica (primo modulo didattico: 2L) Scopi della geotecnica sismica, pericolosità e rischio sismico, scuotimento ed effetti sismo-indotti. Zonazione geotecnico sismica del territorio, livelli I, II, e III. Macro e microzonazione sismica. Terremoti storici significativi, interventi di mitigazione, normative nazionali ed interna-zionali. Elementi di sismologia applicata (secondo modulo didattico: 4L) Sismicità, teoria della tettonica delle zolle, meccanismi di generazione dei terremoti, stili di fagliazione. Margini trascorrenti e di subduzione, lacune sismiche, cenni sulle cause della si-smicità italiana. Misure della grandezza di un terremoto, intensità macrosismica, scale di in-tensità e magnitudo. Cenni di sismometria, strumenti di misura analogici e digitali, banche dati accelerometriche. Parametri di severità del moto sismico, valori di picco, spettro di risposta, spettro di Fourier. Propagazione di onde sismiche (terzo modulo didattico: 4L) Introduzione all'elastodinamica, propagazione di disturbi meccanici in un mezzo elastico inde-finito. Onde longitudinali e trasversali, onde e oscillazioni stazionarie, soluzione equazione delle onde 1D. Condizioni iniziali e al contorno, propagazione in continui elastici eterogenei, principio di Fermat e legge di Snell. Coefficienti di riflessione e trasmissione per incidenza normale, cenni alla propagazione di onde 2D e alle onde superficiali. Analisi di pericolosità sismica (quarto modulo didattico: 4L) Identificazione delle sorgenti sismiche, faglie attive, sismicità storica e strumentale. Cataloghi dei terremoti, processo di accadimento degli eventi sismici, modello Poissoniano. Analisi di completezza. Rappresentazione della sismicità regionale, relazione frequenza-magnitudo di Gutenberg-Richter. Modelli di attenuazione e relazioni predittive dello scuotimento sismico, zonazione sismogenetica. Metodo probabilistico di Cornell-McGuire di previsione della perico-losità sismica. Terremoti di progetto e di scenario.

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Lai - Geotecnica sismica

Analisi di risposta sismica locale (quinto modulo didattico: 4L + 2E) Risposta dello strato omogeneo su semispazio elastico in regime stazionario, amplificazione sismica. Funzioni di trasferimento di uno strato su semispazio, effetto dello smorzamento del mezzo. Esempi di amplificazione sismica locale in terremoti recenti: il caso di Coalinga in Ca-lifornia e di Città del Messico. Analisi di risposta sismica monodimensionale, analisi lineari e lineari-equivalenti, codici di calcolo. Curve di degradazione del modulo di taglio e dello smor-zamento. Cenni agli effetti di non-linearità sulla risposta sismica dei terreni. Fenomeni di pericolosità geotecnica sismo-indotti (sesto modulo didattico: 4L + 2E) Generalità sugli effetti sismo-indotti, rotture di faglie in superficie e cedimenti del suolo. Com-portamento dinamico dei terreni, soglie di deformazione ciclica, dilatanza, teoria dello stato critico. Degradazione ciclica della rigidezza e della resistenza, dissipazione di energia, rispo-sta non-drenata. Modellazione costitutiva semplificata del comportamento dinamico dei terre-ni, modelli ciclici, curve scheletro, criterio di Masing. Liquefazione e mobilità ciclica, metodi semplificati per la valutazione suscettibilità alla liquefazione. Instabilità co-sismiche e post-sismiche dei versanti naturali, analisi pseudo-statiche e metodo di Newmark.

Prerequisiti Contenuti degli insegnamenti di Scienza delle Costruzioni e Geotecnica.

Materiale didattico consigliato Kramer, S.L. (1996). Geotechnical Earthquake Engineering. Prentice-Hall, pp. 653. Faccioli, E. & Paolucci, R. (2005). Elementi di Sismologia Applicata all'Ingegneria. Pitagora Editrice Bologna, pp. 268. Day, R. (2001). Geotechnical Earthquake Engineering Handbook. Mc Graw Hill, pp. 623. Ishihara, K. (1996). Soil Behaviour in Earthquake Geotechnics. Oxford Press, pp. 350. Sito web del corso: http://www.unipv.it/webgeotk/geotecnica_sismica.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consisterà in una prova scritta finale e in una prova orale nella quale sarà discusso il risultato della prova scritta e gli argomenti trattati durante il corso.

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Perinati, Bocchieri - Gestione delle tecnologie sanitarie

Gestione delle tecnologie sanitarie Docenti: Leonardo Perinati, Andrea Bocchieri Codice del corso: 064130 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Modulo a. Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi di base per la gestione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) in ambito sanitario. A questo scopo vengono esaminate alcune delle tecnologie più diffuse e sono presentate alcune metodologie utili durante le diverse fasi della gestione. Ciascun argomento è sviluppato attraverso l'analisi e la discussione di casi concreti.

Programma del corso Modulo a - 1. Introduzione Le fasi della gestione; l'ambito sanitario; panoramica di tecnologie e metodologie. Modulo a - 2. Tecnologie Storage: architetture RAID; DBMS relazionali: database e istanza; reti dati: cablaggio struttu-rato; nozioni di TCP/IP: subnetting, routing, ARP, DHCP, switched Ethernet, wireless LAN; architetture applicative: centralizzata, client / server, distribuita, servizio DNS, servizio di directory; firewall, IDS e IPS, VLAN, NAT, proxy, VPN; cluster: meccanismi di funzionamento e tipologie. Modulo a - 3. Gestione Concetti di SLA, availability, security e performance; progettazione di una soluzione tecnolo-gica: considerazioni tecniche, TCO, contratti informatici; esercitazioni: esempi di dimensiona-mento e restore di database, architetture per l'accesso a Internet; concetto di processo, cenni di project management.

Prerequisiti Modulo a. Nozioni di sistemi operativi, database, reti dati, TCP/IP, UML.

Materiale didattico consigliato Modulo a. Dispense disponibili sul sito web del corso. Sito web del corso: http://aim.labmedinfo.org

Modalità di verifica dell'apprendimento Una prova scritta al termine del corso oppure una prova orale per gli altri appelli annuali.

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De Lotto - Grafica 3D e realtà virtuale

Grafica 3D e realtà virtuale Docente: Ivo De Lotto Codice del corso: 064213 Lezioni (ore/anno): 24 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 28 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 21 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Progettare e realizzare applicazioni interattive con grafica tridimensionale. Familiarizzare con algoritmi e strutture dati tipici della modellazione e visualizzazione tridimensionale. Apprende-re le basi delle interfacce di programmazione per la grafica tridimensionale. Conoscere i prin-cipale strumenti per la grafica 3D, dal CAD per la modellazione alla struttura delle schede gra-fiche.

Programma del corso Il corso intende approfondire gli aspetti relativi alla creazione di software che faccia uso di grafica tridimensionale. Grafica 3D • Introduzione alla grafica all'elaboratore. • Trasformazione di Coordinate. • Metodi e modelli per la grafica in tempo reale. • Modellazione di superfici. • Tecniche basate sul Texture Mapping. • Organizzazione degli scenari tridimensionali. • Illuminazione Globale. • Tecniche di Animazione • OpenGL e l'interfaccia JOGL per Java. • Modellazione di oggetti 3D mediante strumenti CAD e metodi di importazione all'interno

delle applicazioni 3D. • Laboratorio di grafica Grafica 3D avanzata • Hardware Grafico: struttura dell'hardware ed estensioni OpenGL • Pipeline programmabili e linguaggi di shading.

Prerequisiti Programmazione (Fondamenti di Informatica (lab), Fondamenti di Informatica II), basi di cal-colo vettoriale e matriciale.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso, riferimenti bibliografici e testi di approfondimento comunicati lezione per lezione durante il corso. Tomas Akenine-Möller - Eric Haines. Real-Time Rendering - second edition. AK Peters. Wright, Lipchak. OpenGL SuperBible third Edition. SAms. Sito web del corso: robot.unipv.it/g3d/

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De Lotto - Grafica 3D e realtà virtuale

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà richiesto agli studenti di presentare, come attività progettuale, una simulazione visuale da loro realizzata. L'esame sarà di tipo orale e richiederà, oltre alla preparazione degli argo-menti teorici trattati durante il corso, la presentazione di alcune delle esercitazioni effettuate in laboratorio.

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De Lotto - Grafica 3D e simulazioni visuali

Grafica 3D e simulazioni visuali Docente: Ivo De Lotto Codice del corso: 064132 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 21 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 21 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Progettare e realizzare applicazioni interattive con grafica tridimensionale. Familiarizzare con algoritmi e strutture dati tipici della modellazione e visualizzazione tridimensionale. Apprende-re le basi delle interfacce di programmazione per la grafica tridimensionale. Conoscere i prin-cipale strumenti per la grafica 3D, dal CAD per la modellazione alla struttura delle schede gra-fiche.

Programma del corso Il corso intende approfondire gli aspetti relativi alla creazione di software che faccia uso di grafica tridimensionale. Grafica 3D • Introduzione alla grafica all'elaboratore. • Trasformazione di Coordinate. • Metodi e modelli per la grafica in tempo reale. • Modellazione di superfici. • Tecniche basate sul Texture Mapping. • Organizzazione degli scenari tridimensionali. • Illuminazione Globale. • Tecniche di Animazione • OpenGL e l'interfaccia JOGL per Java. • Modellazione di oggetti 3D mediante strumenti CAD e metodi di importazione all'interno

delle applicazioni 3D. • Laboratorio di grafica Grafica 3D avanzata • Hardware Grafico: struttura dell'hardware ed estensioni OpenGL • Pipeline programmabili e linguaggi di shading.

Prerequisiti Programmazione (Fondamenti di Informatica (lab), Fondamenti di Informatica II), basi di cal-colo vettoriale e matriciale.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso, riferimenti bibliografici e testi di approfondimento comunicati lezione per lezione durante il corso. Tomas Akenine-Möller - Eric Haines. Real-Time Rendering - second edition. AK Peters. Wright, Lipchak. OpenGL SuperBible third Edition. SAms. Sito web del corso: robot.unipv.it/g3d/

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De Lotto - Grafica 3D e simulazioni visuali

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà richiesto agli studenti di presentare, come attività progettuale, una simulazione visuale da loro realizzata. L'esame sarà di tipo orale e richiederà, oltre alla preparazione degli argo-menti teorici trattati durante il corso, la presentazione di alcune delle esercitazioni effettuate in laboratorio.

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Nascimbene - Gusci e serbatoi

Gusci e serbatoi Docente: Roberto Nascimbene Codice del corso: 064133 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 16

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei principi fondamentali della meccanica delle strutture bidimensionali a sempli-ce e doppia curvatura. Capacità di eseguire il calcolo dei parametri di comportamento struttu-rale (sollecitazioni e spostamenti) per effetto di carichi prevalentemente statici. Conoscenza dei criteri di progettazione strutturale ispirati ai più recenti documenti normativi.

Programma del corso Nella parte iniziale del corso vengono trattati gli aspetti teorici di base necessari per la com-prensione del funzionamento meccanico di strutture bidimensionali quali volte cilindriche e sferiche, piastre piegate, paraboloidi iperbolici e serbatoi. In particolare vengono introdotte le teorie membranale e flessionale e i metodi di soluzione dei sistemi di equazioni differenziali derivanti. Vengono inoltre trattati i metodi di soluzione basati sulla discretizzazione del conti-nuo tra cui la modellazione ad elementi finiti. La seconda parte del corso è orientata agli a-spetti applicativi trattando da un punto di vista analitico e progettuale i problemi relativi a: ser-batoi interrati e fuori terra a pianta rettangolare e circolare in c.a.; gusci in c.a. e tensostruttu-re; tubazioni in c.a. e acciaio. Verranno infine introdotti alcuni degli aspetti di rilevante interes-se nella progettazione di strutture bidimensionali in zona sismica. Strutture bidimensionali piane • Comportamento delle piastre in c.a. • muri di sostegno • serbatoi a pianta rettangolare • collegamenti tra pareti verticali, fondazioni e coperture • progetto e analisi di piastre piegate Progetto e analisi di strutture bidimensionali a semplice curvatura • Prospettiva storica • serbatoi cilindrici: teoria membranale e flessionale, spostamenti, effetti di fondazioni, co-

perture, anelli di irrigidimento, post-compressione • coperture cilindriche e tubazioni: approssimazione a travi e archi, soluzioni numeriche e

analitiche, disposizione delle armature Strutture sottili in doppia curvatura • Progetto e analisi di volte e serbatoi a calotta sferica • progetto e analisi di paraboloidi iperbolici ed ellittici • tensostrutture Aspetti sismici e di interazione con il terreno • Cenni sull'azione sismica • strutture di sostegno • serbatoi fuori terra, interrati e pensili • tubazioni in c.a. e in acciaio

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Nascimbene - Gusci e serbatoi

Prerequisiti Contenuti degli insegnamenti di Scienza delle Costruzioni A e B, Tecnica delle Costruzioni A e B.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico distribuito dal docente coprirà parte degli argomenti. Di volta in volta ver-ranno segnalati testi utili relativamente agli argomenti del corso, fra i quali: D.P. Billington. Thin Shells Concrete Structures. McGraw-Hill, 1990. O.Belluzzi. Scienza delle Costruzioni - vol. 1, 2, 3. Zanichelli Bologna. V. S. Kelkar and R. T. Sewell. Fundamentals of the analysis and design of shell structures. Prentice Hall, 1987.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede una prova finale scritta ed una prova finale orale. Alla prova orale verranno ammessi gli studenti che avranno ottenuto una votazione sufficiente nello scritto. Il risultato finale sarà valutato sulla base di quattro parametri, con peso pressoché equivalente: uno o più elaborati progettuali che gli allievi predisporranno nel corso del semestre; una prova scrit-ta di medio termine; una prova scritta finale; una prova orale finale. È possibile essere esen-tati dalla prova orale finale, nel qual caso il voto sarà basato sui primi tre parametri.

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De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati LS

Identificazione dei modelli e analisi dei dati LS Docente: Giuseppe De Nicolao Codice del corso: 064050 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Biom, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 19 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle nozioni di base di: teoria della stima (stima a massima verosimiglianza, stima a posteriori); identificazione di modelli mediante reti neurali; processi casuali (media, autocovarianza, densità spettrale di potenza, predizione ottima); identificazione di modelli ARMAX. Capacità di risolvere problemi di identificazione e predizione a partire dalla formaliz-zazione del problema di identificazione fino all'uso di strumenti informatici per stimare i para-metri ed effettuare simulazioni.

Programma del corso Teoria della stima • il criterio della massima verosimiglianza: proprietà ed esempi; • stima "a posteriori": stimatore di Bayes. Cenni sulle reti neurali • reti neurali a base radiale; • reti di percettroni. Processi casuali e predizione ottima • media, autocorrelazione, autocovarianza, indipendenza, incorrelazione; • rumore bianco, passeggiata casuale, processi MA, AR, ARMA; • stazionarietà, densità spettrale di potenza, stima spettrale non parametrica; • processi MA, AR, ARMA, equazioni di Yule-Walker; • teorema della fattorizzazione spettrale, predittore ottimo. Identificazione di modelli dinamici • modelli a errore di uscita, ARX, ARMAX; • l'approccio predittivo all'identificazione; • stima ai minimi quadrati di modelli ARX: analisi probabilistica, persistente eccitazione.

Prerequisiti Nozioni base di probabilità e statistica, conoscenza del metodo dei minimi quadrati.

Materiale didattico consigliato G. De Nicolao, R. Scattolini. Identificazione Parametrica. Edizioni CUSL, Pavia. A.Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill. S. Bittanti. Teoria della Predizione e del Filtraggio. Pitagora Editrice, 2000. S. Bittanti. Identificazione dei Modelli e Controllo Adattativo. Pitagora Editrice, 2000. Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-

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De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati LS

to dell'esame. In alternativa è possibile sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli ar-gomenti trattati durante il Corso. La valutazione finale potrà tener conto di eventuali progetti svolti nell'ambito dell'attività di laboratorio.

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Ghilardi – Idraulica fluviale

Idraulica fluviale Docente: Paolo Ghilardi Codice del corso: 064134 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire le conoscenze di base sul moto dell'acqua negli alvei naturali, con particolare riferi-mento al trasporto solido e alla resistenza al moto. Gli allievi dovranno acquisire la capacità di predisporre modelli di calcolo a varie scale allo scopo di prevedere l'evoluzione morfologica degli alvei e di interpretare dati misurati sul campo.

Programma del corso In questo corso vengono studiati gli aspetti dell'Idraulica tipici dei corsi d'acqua naturali: largo spazio viene dedicato al trasporto solido e alla resistenza al moto, in modo da fornire informa-zioni utili allo sviluppo di modelli matematici e fisici delle correnti in alvei a fondo mobile. La resistenza al moto negli alvei naturali • resistenza di parete e di forma • legame fra gli sforzi alla parete e la distribuzione di velocità nella corrente • fenomeni localizzati • influenza del moto vario • resistenza dovuta alla vegetazione • criteri per la valutazione della resistenza negli alvei a fondo mobile Il trasporto solido negli alvei naturali • caratteristiche dei materiali trasportati • condizioni di incipiente movimento: valori critici di sforzo alla parete, velocità, portata,

pendenza • moto incipiente negli alvei a granulometria eterogenea • fenomeni di corazzamento dell'alveo • trasporto di fondo: interpretazioni deterministiche e probabilistiche, teoria di Einstein,

formule per la stima del trasporto, ruolo dell'eterogeneità della granulometria • trasporto in sospensione: equazione di Rouse, influenza del trasporto sulla dinamica del-

la corrente • formule per la stima del trasporto totale • il trasporto solido in condizioni non equilibrate: fenomeni di erosione e deposito, influen-

za delle correnti secondarie, evoluzione morfologica degli alvei • tecniche per la misura del trasporto solido • correnti detritiche: principali schemi interpretativi della reologia dei miscugli solido-liquido,

innesco del moto, erosione dell'alveo, processi di deposito e di arresto, azioni dinamiche su ostacoli o opere idrauliche.

Modelli matematici di alvei naturali a fondo mobile • schemi di moto permanente e di moto vario

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Ghilardi – Idraulica fluviale

Modellazione fisica degli alvei a fondo mobile • peculiarità dei modelli fisici di alvei naturali Cenni sulla normativa tecnica in materia di idraulica fluviale • pericolosità, vulnerabilità, rischio • compatibilità idraulica di infrastrutture • interventi di modifica dell'alveo • piani per le attività estrattive

Prerequisiti Analisi matematica: funzioni di più variabili, limiti, integrali, derivate, equazioni differenziali or-dinarie e alle derivate parziali. Geometria e algebra: trigonometria, algebra elementare, geo-metria analitica elementare, fondamenti di calcolo matriciale. Fisica: misura delle grandezze fisiche e unità di misura, principi ed equazioni fondamentali della meccanica, energia, principi di conservazione. Fisica matematica: grandezze scalari e vettoriali, fondamenti di calcolo vet-toriale. Geotecnica: analisi granulometriche, coesione, angolo d'attrito interno dei terreni. Idro-logia: linee segnalatrici di probabilità pluviometrica. Idraulica: idrostatica, regime laminare e turbolento, correnti gradualmente e rapidamente variate in moto permanente, elementi base di acque sotterranee.

Materiale didattico consigliato A. Armanini. Principi di idraulica fluviale. BIOS, 2000.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere, prova finale.

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Moisello - Idrologia LS

Idrologia LS Docente: Ugo Moisello Codice del corso: 064051 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di completare le nozioni di idrologia già in possesso dell'allievo (generalmente finalizzate alla stima delle portate di piena con i metodi più semplici) con quel-le necessarie alla redazione (che richiede l'analisi della disponibilità d'acqua e uno studio ap-profondito delle piene) di importanti progetti di sfruttamento delle risorse idriche e di piani di bacino.

Programma del corso Idrologia (ogni gruppo di argomenti è svolto in due ore). • Gli scambi energetici tra la Terra e lo spazio esterno. L'atmosfera standard. La stabilità

dell'atmosfera. La distribuzione delle pressioni. • Masse d'aria e fronti. Venti e correnti a getto. La relazione tra gradiente di pressione e

velocità del vento. La circolazione generale dell'atmosfera. La cella di Hadley, la cella po-lare e la cella di Ferrel. Origine e sviluppo dei cicloni extratropicali. L'influenza dell'oro-grafia sulla circolazione atmosferica. L'effetto delle masse d'acqua. le correnti marine. I monsoni.

• Le analisi statistiche regionali delle piene. • La precipitazione massima probabile (prima parte). • La precipitazione massima probabile (seconda parte). • La determinazione dei fabbisogni irrigui. • I modelli completi della trasformazione afflussi-deflussi. Il modello di Dawdy e O'Donnel. • Il modello di Clark, il modello del triangolo laminato e quello del rettangolo laminato L'uso

dei diagrammi dei momenti adimensionali per la scelta del modello. Approfondimento del modello di Nash.

• L'idrogramma unitario e l'idrogramma unitario sintetico di Snyder. Il metodo di Nash per la determinazione di un idrogramma unitario istantaneo sintetico. Il metodo di McSparran per la determinazione di un modello di piena sintetico.

• Lo studio della disponibilità d'acqua. • La regolazione dei serbatoi (prima parte). • La regolazione dei serbatoi (seconda parte). • L'uso dei processi stocastici nello studio della disponibilità d'acqua. • La propagazione delle piene. Le equazioni di De Saint Venant. La semplificazione delle

equazioni di de Saint Venant. • Il modello cinematico e il modello parabolico. • La soluzione delle equazioni di De Saint Venant (cenni). I modelli linearizzati. I modelli

idrologici: il metodo Fantoli-De Marchi e il metodo Muskingum. I modelli empirici (cenni).

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Moisello - Idrologia LS

Statistica (ogni gruppo di argomenti è svolto in due ore). • Le distribuzioni di probabilità congiunte. • La regressione. • La distribuzione multinormale. La regressione nella distribuzione multinormale. La scelta

delle variabili da introdurre nella regressione. • I processi stocastici (prima parte). • I processi stocastici (seconda parte). Esercitazioni (ogni esercitazione o parte di esercitazione è svolta in due ore). • Es. n. 1 (prima parte, in aula). Determinazione della portata al colmo con assegnato

tempo di ritorno con il metodo della portata indice. • Es. n. 1 (seconda parte, in aula informatica). Determinazione della portata al colmo con

assegnato tempo di ritorno con il metodo della portata indice (uso del programma RE-GIONE).

• Es. n. 2 (prima parte, in aula informatica). Uso di un modello completo della trasforma-zione afflussi-deflussi per la determinazione dei deflussi giornalieri (uso del programma DAFNE).

• Es. n. 2 (seconda parte, in aula informatica). Uso di un modello completo della trasfor-mazione afflussi-deflussi per la determinazione dei deflussi giornalieri (uso del program-ma DAFNE).

• Es. n. 3 (prima parte, in aula informatica). Individuazione di relazioni idrologiche con il metodo della regressione multipla (uso del programma FORW).

• Es. n. 3 (seconda parte, in aula informatica). Individuazione di relazioni idrologiche con il metodo della regressione multipla (uso del programma FORW).

• Es. n. 4 (prima parte, in aula informatica). La determinazione della portata al colmo con un idrogramma unitario istantaneo sintetico (uso del programma piene).

• Es. n. 4 (seconda parte, in aula informatica). La determinazione della portata al colmo con un idrogramma unitario istantaneo sintetico (uso del programma piene).

Prerequisiti ANALISI MATEMATICA GEOMETRIA E ALGEBRA, FISICA, FISICA MATEMATICA, IN-FORMATICA: gli stessi requisiti di Idrologia I livello. IDRAULICA I diversi tipi di moto: unifor-me, permanente e vario. La distribuzione idrostatica delle pressioni. L'equazione di continuità. Il teorema di Bernoulli. Formule di resistenza. Caratteristiche fondamentali delle correnti a pe-lo libero. Correnti lente e veloci, stato critico. Profili di moto permanente. IDROLOGIA Lessico idrologico di base e unità di misura. Le precipitazioni. Le misure di precipitazione. La dipen-denza dell'altezza di pioggia dalla durata e dall'area. Il bacino idrografico. Le perdite del baci-no (evapotraspirazione, infiltrazione) e le diverse forme di immagazzinamento dell'acqua. I metodi pratici per la determinazione delle perdite del bacino. I deflussi superficiali. Le misure di portata. La trasformazione afflussi-deflussi: i diversi tipi di modelli. Modelli lineari e stazio-nari. L'idrogramma istantaneo. Il canale lineare e il modello della corrivazione. Il serbatoio li-neare e il modello di Nash. STATISTICA Il concetto di variabile casuale e quello di distribu-zione di probabilità. Gli assiomi del calcolo delle probabilità. Il tempo di ritorno. Le principali distribuzioni di probabilità (normale, lognormale, di Gumbel). Il concetto di campione e quello di frequenza. L'individuazione della funzione di probabilità. La stima dei parametri: il metodo dei momenti. Le carte probabilistiche. I test delle ipotesi. Il test di adattamento di Pearson.

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Moisello - Idrologia LS

Materiale didattico consigliato V.T. Chow, D.R. Maidment, L.W. Mays. Applied Hydrology. New York, Mc Graw-Hill Book Company, 1988. R.K. Linsley,M.A. Kohler, J.L.H. Paulus. Applied Hydrology. New York, Mc Graw-Hill Book Company, 1949. U. Maione, U. Moisello. Elementi di statistica per l'idrologia. Pavia, la Goliardica Pavese, 1993. U. Moisello. Idrologia tecnica. La Goliardica Pavese, 1998.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il profitto è valutato attraverso due prove scritte in itinere, valide ai fini dell'esame di profitto. L'esame finale consiste in una prova orale, che comprende tutti gli argomenti del corso oppu-re soltanto una parte, a seconda che lo studente non abbia oppure abbia superato le prove in itinere. L'esame finale consiste, nel caso di superamento di entrambe le prove in itinere, nella discussione di una esercitazione.

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Maugeri - Igiene ambientale

Igiene ambientale Docente: Umberto Maugeri Codice del corso: 064043 Lezioni (ore/anno): 80 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MED/42 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Tendente a evocare nel futuro ingegnere un particolare atteggiamento nei confronti del rischio professionale, che deve essere costantemente individuato e contenuto - o, possibilmente, e-liminato - non solo in ordine a ovvie motivazioni umanitarie, ma anche in rapporto alle esigen-ze della produzione.

Programma del corso I rischi da lavoro: infortuni, malattie professionali, riduzione del benessere lavorativo. L'am-biente di lavoro: la prevenzione dei rischi fisici. Organismo e microclima. Le elevate tempera-ture. Le basse temperature e l'eccesso di umidità. La respiribilità dell'ambiente, elementi di viziosità dell'aria nell'ambiente. Il rumore nell'ambiente di lavoro. Vibrazioni, scuotimenti, uso di strumenti vibranti a mano. Infortuni da elettricità: elementi di rischio. I lavoratori in iper e ipopressione. L'uso nel lavoro industriale delle radiazioni ionizzanti. Criteri di idonea illumina-zione del luogo di lavoro. Rischi da radiazioni ultraviolette, infrarosse, laser, radioelettriche. La prevenzione dei rischi di inquinamento chimico. Le industrie polverose. Gas e vapori tossici. Concetto di MAC. I principali rischi nelle varie lavorazioni e schemi di prevenzione: nell'indu-stria estrattiva, nell'industria tessile e conciaria, nell'industria del combustibile. Il corpo umano al lavoro. La fatica fisica e mentale. I ritmi eccessivi, monotonia, ripetitività. La prevenzione della fatica. Tutela sociale del lavoratore.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento

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Maugeri - Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro

Igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro Docente: Umberto Maugeri Codice del corso: 064137 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Tendente a fornire all'ingegnere informazioni sui metodi di valutazione dei rischi professionali che gravano sul personale delle varie industrie nelle quali egli potrà trovarsi a prestare la sua opera, sulle modalità da seguire per contenere i rischi suddetti entro i limiti noti ed accettabili o preferibilmente per eliminarli.

Programma del corso Interventi pratici: rilevamento degli inquinamenti ambientali anche con sopralluoghi nelle fab-briche (rilevazioni dei livelli sonori, di vibrazioni, misure termometriche, preparazione e lettura delle polveri, conteggio del quarzo, determinazioni numeriche e ponderali delle polveri, prelie-vi e determinazioni di gas nell'aria ecc.ecc.).

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento

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Calzarossa - Impianti di elaborazione LS

Impianti di elaborazione LS Docente: Maria Carla Calzarossa Codice del corso: 064052 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf, Biom, Serv Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di studiare gli impianti di elaborazione con particolare riferimento alla valu-tazione delle prestazioni e della Qualità del Servizio (QoS). Si introdurranno le tecniche e gli strumenti per analizzare e prevedere le prestazioni di un impianto e si discuteranno alcuni ca-si di studio. Al termine del corso lo studente avrà acquisito competenze sufficienti per pianifi-care e intraprendere autonomamente attività di valutazione delle prestazioni e di capacity planning.

Programma del corso Valutazione delle prestazioni di impianti di elaborazione: sistemi, reti e servizi. Tecniche e strumenti per il capacity planning. Metriche di QoS. Analisi operazionale. Modelli a reti di code a classe singola e multiclasse. Analisi asintotica. Studio di casi: servizi Web, servizi di com-mercio elettronico.

Prerequisiti Conoscenze di servizi web-based acquisite nel corso di Impianti di Elaborazione.

Materiale didattico consigliato Edward D. Lazowska, John Zahorjan, G. Scott Graham, Kenneth C. Sevcik. Quantitative System Performance Computer System Analysis Using Queueing Network Models. Prentice Hall, 1984. Giuseppe Iazeolla. Impianti, Reti, Sistemi Informatici. Franco Angeli, 2004. Appunti delle lezioni. Sito web del corso: http://peg.unipv.it/impiantiLS

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso verranno svolte due prove in itinere. Le prove in itinere, se entrambe suffi-cienti e con risultati di gradimento per lo studente, saranno sostitutive dell'esame finale. L'e-same finale consisterà in una prova scritta.

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Bertanza- Impianti di trattamento di acque e rifiuti (mn)

Impianti di trattamento di acque e rifiuti (mn) Docente: Giorgio Bertanza Codice del corso: 062340 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 26 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente avrà acquisito la conoscenza dei principali sistemi di trattamento delle acque di approvvigionamento e di scarico e di trattamento/smaltimento/ re-cupero dei rifiuti, nonché dei relativi campi di applicazione. Sarà inoltre in grado di eseguire il dimensionamento di massima di detti impianti.

Programma del corso 1. Trattamento delle acque di scarico Principi generali dei processi di trattamento. Cinetica dei processi biochimici. Processi biolo-gici a colture sospese (fanghi attivi). Pretrattamenti fisici e meccanici. Schemi tipici dei pro-cessi di trattamento di liquami civili. Criteri di dimensionamento. 2. Trattamento delle acque di approvvigionamento Impianti di potabilizzazione di acque di falda e superficiali (tecniche di rimozione di inquinanti specifici, schemi impiantistici e criteri di dimensionamento). 3. Trattamento dei rifiuti Tecniche di raccolta (ordinaria e differenziata) dei rifiuti solidi urbani e assimilabili. Impianti di selezione dei rifiuti solidi urbani, produzione di CDR, compostaggio, digestione anaerobica (tecnologie e schemi impiantistici). Termodistruzione dei rifiuti (tipi di forni, campi di applica-zione, tecnologie di trattamento dei fumi). Discarica controllata (tipologie, classificazione, cri-teri costruttivi di massima).

Prerequisiti Chimica: Nozioni di base di termochimica, proprietà delle soluzioni, cambiamenti di fase, equi-librio chimico, elettrochimica, cinetica chimica, principi di chimica organica. Ingegneria sanita-ra-ambientale: Conoscenza di base sui fenomeni di inquinamento e sui processi di disinqui-namento, nei settori delle acque di approvvigionamento, delle acque di scarico, dei rifiuti.

Materiale didattico consigliato Dispense saranno eventualmente distribuite in relazione agli argomenti trattati. Eventualmen-te, durante lo svolgimento del corso, verranno suggeriti tesi di riferimento per l'approfondi-mento di argomenti specifici.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale cui lo studente può accedere purché abbia supera-to positivamente la prova scritta.

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Leporati - Informatica industriale

Informatica industriale Docente: Francesco Leporati Codice del corso: 064054 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Lo scopo del corso è quello di trasmettere conoscenze circa l'uso di alcune metodologie in-formatiche nello sviluppo e nella gestione di processi industriali. Al termine delle attività, lo studente dovrebbe essere in grado di affrontare l'interfacciamento di un computer con diversi sistemi di controllo, acquisire dati sensoriali da periferiche, pilotare comuni attuatori di uso in-dustriale, gestire la comunicazione digitale con altri computer, elaborare dati digitali, eseguire qualche semplice filtraggio numerico di segnali. Il corso si prefigge, inoltre, l'obiettivo di intro-durre lo studente al mondo dei sistemi embedded offrendo una panoramica di architetture comunemente utilizzate e di sistemi di accelerazione del calcolo basati su logiche program-mabili.

Programma del corso Tecniche di acquisizione dati Interfacciamento digitale e rilevamento fronti e livelli di segnale: pilotaggio di componenti (latch, buffer, contatori) disponibili sul mercato. Tecniche di filtraggio elettrico e algoritmico. Algoritmi ed implementazioni in codice C per l'acquisizione di segnali ad impulso. Algoritmi ed implementazioni in codice C per l'acquisizione da encoder ottici incrementali e la rilevazione di velocità angolari. Tecniche per l'emissione di impulsi, e per l'acquisizione di codici numerici da contraves ed encoder assoluti. Interfacciamento analogico: catene di acquisizione dati. Esempi di componenti commerciali per la trasduzione, il multiplexaggio e la conversione A/D e loro pilotaggio. Convertitori Sigma/Delta. Cenni su linearizzazione, taratura e filtraggio nu-merico di tipo ARMA, media mobile ed esponenziale. Tecniche di pilotaggio motori Interfacciamento hardware e software di motori in corrente continua e servomotori da modelli-smo. Pilotaggio in PWM e funzionamento di dispositivi H-bridge. Interfacce di comunicazione Introduzione alle comunicazioni basate su porte parallele e seriali (tecniche di sincronizzazio-ne di bit, carattere e messaggio e codifica in banda base/modulata). Esempi specifici con co-dici in linguaggio ad alto livello concernenti bus GPIB IEEE 488, RS232, RS485. Pilotaggio assembler di un dispositivo USART ed esempio in codice ad alto livello di implementazione di un protocollo di comunicazione seriale punto-punto. Sintesi di filtri numerici Passa-basso, passa alto, passa banda, filtri IIR, FIR, autoregressive moving-average (AR-MA). Bus di campo Reti di comunicazione basate su Field bus. Dettagli su bus FIP e CAN. Sistemi Embedded Introduzione ai sistemi embedded. Architettura e set istruzioni dei processori ARM (Von Neumann) e SHARC (Harvard) con esempi di codice assembly. Sistemi special purpose per l'accelerazione del calcolo basati su ASIC e FPGA. Introduzione al concetto di FPGA.

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Leporati - Informatica industriale

Prerequisiti Nozioni generali di elettronica, elettronica industriale, calcolatori elettronici e fondamenti di informatica.

Materiale didattico consigliato Wayne Wolf. Computer as components. Morgan Kaufmann. Testo di riferimento per la parte di Sistemi Embedded. L. Mezzalira. Dispense di Informatica Industriale. Dispense adottate per l'omonimo corso del Politecnico di Milano. Materiale di riferimento per l'interfacciamento digitale e analogico, per le tecniche di comunicazione e i bus di campo. Materiale didattico fornito dal docente (si veda il sito del corso gamma.unipv.it/infind). A com-pletamento del materiale fornito per quanto riguarda bus di campo, filtraggi e interfacciamento analogico. Sito web del corso: gamma.unipv.it/infind

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta su argomenti teorici e relativi esercizi riguardanti le te-matiche sviluppate nel corso. Durante l'anno, verranno svolte 2 prove scritte in itinere che ver-teranno rispettivamente sulle parti trattate fino a quel momento. Il non superamento della pri-ma prova in itinere, preclude l'ammissione alla seconda.

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Reitani - Infrastrutture di trasporto (mn)

Infrastrutture di trasporto (mn) Docente: Giuseppe Reitani Codice del corso: 064193 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole introdurre gli studenti nel campo dell'ingegneria dei trasporti, ed in particolare offrire gli strumenti di base per impostare ed affrontare problematiche legate alla pianificazio-ne, alla progettazione e alla gestione dei sistemi e delle infrastrutture di trasporto.

Programma del corso Mobilità e sistema dei Trasporti Sistema dei trasporti ed uso del territorio. Pianificazione dei trasporti. Indagini O/D. Analisi previsionale degli spostamenti. Modelli di generazione, distribuzione, ripartizione modale. Elementi di economia dei Trasporti Struttura della domanda e struttura dell'offerta nei trasporti. Analisi dei costi. Prezzi e tariffe. Produttività nei trasporti. Confronti di alcuni parametri economici tra più modi di trasporto. A-nalisi costi - benefici. Infrastrutture Stradali Calcolo degli itinerari di percorso minimo. Modelli di assegnazione delle portate sulle infra-strutture stradali. Curve di deflusso delle strade. Capacità e livelli di servizio. Calcolo delle portate per diverse tipologie stradali. Infrastrutture di trasporto stradali e ferroviarie Calcolo delle potenzialità per i due sistemi a confronto. Organizzazione e gestione della circo-lazione. Il problema della sicurezza nei trasporti. Differenze ed analogie tra i due modi di tra-sporto. Sistemi di regolazione e controllo nei sistemi di trasporto Regolazione e controllo nel trasporto ferroviario. Controllo e regolazione delle intersezioni semaforizzate nel trasporto stradale. Verifica dei parametri di progetto per una intersezione semaforizzata. Capacità e livelli di servizio di una intersezione. Trasporto pubblico Sviluppo del trasporto urbano. Caratteristiche del sistema di trasporto collettivo. Capacità e livelli di offerta del trasporto pubblico. Confronto tra più soluzioni modali. Progetto di un servizio di trasporto pubblico urbano Viene sviluppato, per gruppi, il progetto della rete di trasporto collettivo per una città di carat-teristiche assegnate. A partire dalla matrice O/D della domanda e dalla pianta della città si arriva alla definizione della rete di trasporto articolata in linee e allo schema di esercizio per ciascuna linea. La metodologia seguita è quella di cercare di ottimizzare lo schema di rete, sulla base degli itinerari di tempo minimo per gli utenti. Ci si avvale in proposito di un pro-gramma di calcolo predisposto per questo tipo di utilizzo. Sicurezza delle Infrastrutture Stradali Tecniche e metodologie di analisi e di ricostruzione degli incidenti stradali.

Prerequisiti Nozioni elementari di analisi e di fisica; fondamenti di cinematica; fondamenti di informatica; capacità di utilizzare i software di base di un personal computer.

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Reitani - Infrastrutture di trasporto (mn)

Materiale didattico consigliato C.J. Khisty, B.K. Lall. Transportation Engineering. An introduction. Second edition, Prentice Hall, New Jersey 1998. G.E. Cantarella (a cura di). Introduzione alla Tecnica dei Trasporti e del Traffico con Elementi di Economia dei Trasporti. UTET, Torino 2001. Juan de Dios Ortuzar - Louis G. Willumsen. Pianificazione dei Sistemi di Trasporto. Hoepli Milano, 2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto lo svolgimento, durante il semestre, di due prove in itinere.

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Barili - Ingegneria del software LS

Ingegneria del software LS Docente: Antonio Barili Codice del corso: 064056 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso illustra il processo di sviluppo software con particolare attenzione alle metodologie di analisi dei requisiti ed ai temi dell'economia e della gestione dei progetti software. Parallela-mente alla parte generale si sviluppa una serie di esercitazioni durante le quali vengono pre-se in esame alcune applicazioni software e ne vengono analizzate le principali funzionalità. Il principale obiettivo del corso consiste nel mettere l'allievo in grado di sviluppare un progetto software completo incorporando elementi significativi di innovazione tecnologica.

Programma del corso Il corso è articolato in una parte generale, dove vengono richiamate le principali nozioni relati-ve alla modellizzazione del ciclo di vita del software e si presenta la notazione UML (Unified Modeling Language), ed una parte applicativa dove si analizzano una serie di applicazioni software particolarmente significative.

Prerequisiti Conoscenza approfondita dell'architettura dei sistemi di elaborazione dati e di uno o più lin-guaggi di programmazione. Conoscenza di base delle metodologie e delle tecniche di proget-tazione software.

Materiale didattico consigliato Il materiale presentato a lezione e gli esercizi proposti sono disponibili on-line sul sito del cor-so http://www.unipv.it/abarili/didattica/isls/index.htm. I. Sommerville. Ingegneria del Software (7° ed). Pearson. Testo di riferimento per la parte ge-nerale del corso. M. Fowler. UML Distilled.(3° ed). Pearson. Testo di riferimento per lo studio della notazione UML. D. Tansley. Pagine Web Dinamiche con PHP e MySQL. Pearson. Testo complementare per l'approfondimento della parte applicativa. Sito web del corso: http://www.unipv.it/abarili/didattica/isls/index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento consiste in una prova scritta comprendente una serie di do-mande relative alla parte generale ed un esercizio di progettazione avanzata.

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Martignano - Ingegneria del software LS (mn)

Ingegneria del software LS (mn) Docente: Maurizio Martignano Codice del corso: 064212 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici L'Organizzazione IEEE definisce "ingegneria del software" come: l'applicazione di un approc-cio sistematico, disciplinato e quantificabile allo sviluppo, esercizio e manutenzione di sistemi software; in altre parole l'applicazione dell'ingegneria al software. L'obiettivo del corso è avvi-cinare lo studente all'applicazione di tale approccio sistematico, disciplinato e quantificabile su casi concreti, su esempi presi da progetti reali. Elenco degli argomenti Introduzione. Processi, Metodi e Tools. L'approccio Agile. Lavorare in gruppo - l'importanza della comunicazione. A-nalisi dei requisiti. Metodi formali e non. Prepararsi per i cambiamenti. La progettazio-ne/UML/Java. L'utilizzo delle interfacce come meccanismo per garantire la modularità. Inte-grazione. Ereditarietà a confronto con Object Aggregation/Composition. Design Patterns. To-olKits/Frameworks. Aspect Oriented Programming. Service Oriented Architecture. Tools per la costruzione di prodotti software. Ambienti di sviluppo/IDE. Gestione della configurazione. Gestione della costruzione e dei tests (build). Rilascio e distribuzione. Interoperabilità. Com-ponenti. Tecnologie proprietarie. Web Services. Ubiquitous Computing.

Programma del corso Prerequisiti Materiale didattico consigliato Ghezzi Carlo, Jazayeri Mehdi, Mandrioli Dino. Ingegneria del software. Fondamenti e principi. Pearson Education Italia, 2 Edizione, 2004. Ian Sommerville. Software Engineering. Addison Wesley, Eighth edition, 2006. Guide to the Software Engineering Body of Knowledge. http://www.swebok.org. FAQs: http://www.faqs.org/faqs/by-newsgroup/comp/comp.software-eng.html. Sito web del corso: http://www.friendlybits.com/en/inf_tec_en/

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica del profitto avviene mediante un esame personale dove si valuta un progetto con-creto (eseguito singolarmente o in gruppo) ed il livello di conoscenza dei vari argomenti del corso.

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Zambarbieri - Ingegneria della riabilitazione e protesi

Ingegneria della riabilitazione e protesi Docente: Daniela Zambarbieri Codice del corso: 064139 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 ING-IND/3 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenza di base riguardanti le disabilità moto-rie e sensoriali ed i criteri di progettazione e valutazione funzionale delle protesi.

Programma del corso Definizione di disabilità/handicap Amputazione arto superiore Livelli di amputazione. Classificazione delle protesi d'arto superiore; componentistica. La pro-tesi mioelettrica. Controllo on-off e controllo proporzionale. Sensorizzazione della mano artifi-ciale. Amputazione arto inferiore Livelli di amputazione. Componentistica: protesi tradizionale e protesi modulare. Il piede pro-tesico, il ginocchio protesico, l'invasatura. Sensorizzazione. Il processo riabilitativo. Valutazio-ne delle performance motoria: strumentazione per l'analisi del cammino. Protesi sensoriali Classificazione delle protesi sensoriali. Il sistema visivo: protesi sostitutive per micro e macro-visione; protesi naturali; stimolazione corticale. Il sistema acustico: protesi sostitutive; protesi naturali cocleari. Ausili Ausili per la comunicazione, ausili per la mobilità. L'uso del computer nelle disabilità sensoriali e motorie. La domotica.

Prerequisiti Principi di fisiologia umana. Principi generali della strumentazione biomedica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso disponibili in rete: http://www.labmedinfo.org/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in itinere, oppure esame orale.

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Piastra - Intelligenza artificiale I

Intelligenza artificiale I Docente: Marco Piastra Codice del corso: 064058 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Eln, Inf Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire gli elementi di base dei metodi di rappresentazione cognitiva, simbolica e non, ai fini della descrizione progettuale e la programmazione di sistemi informati-ci. In particolare, sono trattati gli elementi fondamentali del calcolo logico-simbolico e delle reti neurali.

Programma del corso Che cos'è l'intelligenza artificiale Rappresentazione cognitiva simbolica e non simbolica Logica proposizionale e inferenza Ricerca nello spazio degli stati Automazione della logica proposizionale Logica del primo ordine (introduzione) Sistemi a regole, sistemi esperti Pianificazione ed azione Ricerca euristica Reti neurali (introduzione) Prerequisiti Buona conoscenza del linguaggio Java.

Materiale didattico consigliato Reperibili presso la pagina del corso: lezioni, letture consigliate, software per le esercitazioni ed il progetto. Stuart Russell, Peter Norvig,. Intelligenza Artificiale: un approccio moderno. UTET, ISBN 88-7750-406-4. Traduzione di Luigia Carlucci Aiello. Lorenzo Magnani, Rosella Gennari. Manuale di logica. Guerini Scientifica, 1997, ISBN 888107097-9. Sito web del corso: http://vision.unipv.it/IA1/

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede la realizzazione di un progetto ed una prova orale.

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Piastra - Intelligenza artificiale II

Intelligenza artificiale II Docente: Marco Piastra Codice del corso: 064140 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Inf Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire la descrizione delle tecniche avanzate per rappresentazione co-gnitiva automatica, in forme esplicite (simboliche), implicite (numeriche) e distribuite (o multi-agente). Sono previste esperienze di programmazione logica e l'uso di tecniche di calcolo e-volutivo. Al termine del corso, lo studente dovrà aver acquisito le nozioni fondamentali relative alle tecniche trattate, anche attraverso la realizzazione di un progetto di laboratorio.

Programma del corso Automazione della logica del primo ordine Programmazione logica Ragionamento abduttivo, logiche modali e temporali Logiche sfumate (fuzzy logics) Rappresentazione probabilistica e modelli grafici Inferenza probabilistica, apprendimento Sistemi auto-organizzanti Automi cellulari Calcolo evolutivo: algoritmi genetici Programmazione genetica, programmazione evolutiva Prerequisiti Intelligenza Artificiale I, buona conoscenza del linguaggio Java.

Materiale didattico consigliato Reperibili presso la pagina del corso: lezioni, letture consigliate, software per le esercitazioni ed il progetto. Stuart Russell, Peter Norvig. Intelligenza Artificiale: un approccio moderno. UTET, ISBN 88-7750-406-4. Traduzione di Luigia Carlucci Aiello. Lorenzo Magnani, Rosella Gennari. Manuale di logica. Guerini Scientifica, 1997, ISBN 888107097-9. Ulf Nilsson, Jan Maluszynski. Logic, Programming and Prolog (2ed). John Wiley & Sons Ltd. (Liberamente accessibile in formato PDF: http://www.ida.liu.se/~ulfni/lpp/). Sito web del corso: http://vision.unipv.it/IA2/

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede la realizzazione di un progetto ed una prova orale.

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Stefanelli - Intelligenza artificiale in medicina

Intelligenza artificiale in medicina Docente: Mario Stefanelli Codice del corso: 064060 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Serv Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 25 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Lo studente potrà acquisire i concetti fondamentali dell'ingegneria della conoscenza. Partico-lare enfasi verrà posta nella prima parte del corso sul problema della modellizzazione dei di-versi tipi di conoscenze necessari per costruire sistemi di gestione delle conoscenze che permettano alle organizzazioni di migliorare la loro performance. Nella seconda parte del cor-so lo studente applicherà le metodologie e le tecniche di ingegneria della conoscenza per fa-vorire la diffusione di processi decisionali basati sulle evidenze scientifiche. Lo studente ap-prenderà l'uso di ambienti di programmazione avanzati che consentono di implementare si-stemi di gestione dei processi di lavoro cooperativo in ambito sanitario. L'obiettivo formativo prevalente del corso è quello di apprendere quanto sia necessario sviluppare modelli concet-tuali adeguati di sistemi di gestione delle conoscenze prima di avviare le fasi di progetto, svi-luppo e valutazione di innovativi sistemi informativi sanitari.

Programma del corso Il corso si articola in lezioni che riguarderanno prima il tema generale dell'ingegneria delle co-noscenze e del suo impatto per aumentare il livello di competitività delle organizzazioni. Si focalizzerà, successivamente, sui temi specifici del corso: l'utilizzo di metodi di intelligenza artificiale in medicina e la gestione delle conoscenze biomediche e dei processi di cura nelle organizzazioni sanitarie. A questo scopo verranno illustrati i principali metodi per modellizzare le conoscenze e i processi di lavoro. Questi verranno utilizzati per sviluppare prototipi di si-stemi informativi sanitari in alcuni ambiti clinici selezionati per illustrare il complesso lavoro di esplicitazione delle conoscenze disponibili in documenti. A. L'ingegneria della conoscenza e le organizzazioni • Il valore della conoscenza • I compiti e il loro contesto organizzativo • La gestione della conoscenza • I componenti e la costruzione di un modello della conoscenza • Il progetto e la realizzazione di un sistema di gestione della conoscenza B. La gestione delle conoscenze biomediche nelle organizzazioni sanitarie • La storia dell'Intelligenza Artificiale in Medicina • Le ontologie e le terminologie biomediche • Le linee guida per rappresentare i comportamenti consigliati in medicina: la loro costru-

zione e disseminazione in ambito sanitario • Il progetto e la realizzazione di sistemi di gestione di processi di cura • L'interazione tra gli utenti e i sistemi di gestione dei processi di cura • La valutazione dell'efficienza e dell'efficacia di processi di cura C. Gli strumenti per la costruzione di modelli di conoscenze mediche • Editor di ontologie: OILed e Protègè • Editor di linee guida: GUIDE e ProForma • Editor di modelli di processi: Oracle Engine Workflow

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Stefanelli - Intelligenza artificiale in medicina

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Slide del corso utilizzate dal docente durante le lezioni. Articoli pubblicati su riviste scientifiche ed utilizzati dal docente per fornire esempi di prototipi di sistemi considerati particolarmente innovativi. M. Stefanelli. Sistemi esperti in medicina. La Nuova Italia Scientifica. D. Pisanelli (editor). Ontologies in medicine. IOS Press. N.J. Nilsson. Artificial intelligence: a new synthesis. Morgan Kaufmann Publishers, Inc. I. Nonaka and H. Takeuchi. The knowledge-creating company. Oxford University Press. W. van der Aalst and K. van Hee. Workflow management. MIT Press.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nello sviluppo e nella presentazione di un progetto durante la quale lo stu-dente dovrà dimostrare di aver acquisito le metodologie e le tecniche per lo sviluppo di siste-mi di gestione di conoscenze biomediche. Ogni studente verrà inserito in un gruppo di lavoro (costituito da non più di due o tre unità) cui verrà affidato il compito di progettare e di realizza-re un prototipo di un sistema di gestione delle conoscenze biomediche in uno specifico domi-nio. Durante la presentazione e la discussione dei risultati del progetto ogni componente del gruppo verrà valutato sulla base del contributo personale e del livello di conoscenza delle at-tività svolte da tutti i componenti del gruppo.

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Mosconi - Interazione uomo macchina

Interazione uomo macchina Docente: Mauro Mosconi Codice del corso: 064141 Lezioni (ore/anno): 31 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 7 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 5 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 4

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è quello di avviare gli studenti alla progettazione, lo sviluppo e la valuta-zione di interfacce utente per sistemi interattivi. Il corso privilegia il World Wide Web come ambito di studio e intende presentare un approccio strutturato all'usabilità del Web (Web usa-bility). I concetti, le tecniche e le linee guida proposti vengono illustrati attraverso numerosi esempi reali. Al termine del corso si presuppone che gli studenti possano: capire le teorie co-gnitive rilevanti ai fini dell'interazione uomo-macchina; discutere e analizzare l'uso pratico di differenti stili di interazione; possedere una visione d'insieme delle linee guida, degli standard e degli strumenti per il progetto e la prototipazione delle interfacce grafiche; applicare i princi-pi della progettazione incentrata sull'utente al progetto di interfacce uomo-macchina e di siti Web in particolare; valutare l'usabilità delle interfacce utente (Web in particolare).

Programma del corso Fondamenti e progettazione • Introduzione all'HCI • Attributi psicologici e fisiologici dell'utente • Il computer e i dispositivi di input-output • La comunicazione tra utente e sistema • Paradigmi per l'interazione • Le basi del progetto dell'interazione • Interazione uomo-macchina nel progetto software • Regole di design • Tecniche di valutazione Monografie Una parte delle lezioni sarà dedicata ad argomenti che potranno variare anno per anno e che saranno supportati da apposite dispense o siti web. Esempi di argomenti: • Il progetto della navigazione delle pagine web • Il progetto della homepage dei siti web • I principi del design grafico • Tecniche per favorire l'accessibilità dei siti web Progetti attuati dagli studenti relativi allo sviluppo di prototipi e alla valutazione dell'usabilità di interfacce utente. Prerequisiti Non sono richieste competenze specifiche di carattere tecnico. Sono da ritenere vantaggiose conoscenze relative alla realizzazione di siti web e di applicazioni multimediali.

Materiale didattico consigliato Il testo di riferimento per il corso è "Interazione uomo-macchina" di Alan Dix e altri (McGraw-Hill).

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Mosconi - Interazione uomo macchina

Le parti monografiche sono invece coperte da apposite dispense, disponibili presso la copi-steria interna alla facoltà. Sito web del corso: http://mauro.mosconi.it/hci

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta (sugli argomenti presentati in aula) obbligatoria. Facoltativi: sviluppo di un pro-getto (prototipo di un'interfaccia) o preparazione di una presentazione concordata con il do-cente.

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Mosconi - Interazione uomo macchina

Interazione uomo macchina Docente: Mauro Mosconi Codice del corso: 340026 Lezioni (ore/anno): 31 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 7 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 5 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 4

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è quello di avviare gli studenti alla progettazione, lo sviluppo e la valuta-zione di interfacce utente per sistemi interattivi. Il corso privilegia il World Wide Web come ambito di studio e intende presentare un approccio strutturato all'usabilità del Web (Web usa-bility). I concetti, le tecniche e le linee guida proposti vengono illustrati attraverso numerosi esempi reali. Al termine del corso si presuppone che gli studenti possano: capire le teorie co-gnitive rilevanti ai fini dell'interazione uomo-macchina; discutere e analizzare l'uso pratico di differenti stili di interazione; possedere una visione d'insieme delle linee guida, degli standard e degli strumenti per il progetto e la prototipazione delle interfacce grafiche; applicare i princi-pi della progettazione incentrata sull'utente al progetto di interfacce uomo-macchina e di siti Web in particolare; valutare l'usabilità delle interfacce utente (Web in particolare).

Programma del corso Fondamenti e progettazione • Introduzione all'HCI • Attributi psicologici e fisiologici dell'utente • Il computer e i dispositivi di input-output • La comunicazione tra utente e sistema • Paradigmi per l'interazione • Le basi del progetto dell'interazione • Interazione uomo-macchina nel progetto software • Regole di design • Tecniche di valutazione Monografie Una parte delle lezioni sarà dedicata ad argomenti che potranno variare anno per anno e che saranno supportati da apposite dispense o siti web. Esempi di argomenti: • Il progetto della navigazione delle pagine web • Il progetto della homepage dei siti web • I principi del design grafico • Tecniche per favorire l'accessibilità dei siti web Progetti attuati dagli studenti relativi allo sviluppo di prototipi e alla valutazione dell'usabilità di interfacce utente. Prerequisiti Non sono richieste competenze specifiche di carattere tecnico. Sono da ritenere vantaggiose conoscenze relative alla realizzazione di siti web e di applicazioni multimediali.

Materiale didattico consigliato Il testo di riferimento per il corso è "Interazione uomo-macchina" di Alan Dix e altri (McGraw-Hill).

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Mosconi - Interazione uomo macchina

Le parti monografiche sono invece coperte da apposite dispense, disponibili presso la copi-steria interna alla facoltà. Sito web del corso: http://mauro.mosconi.it/hci

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta (sugli argomenti presentati in aula) obbligatoria. Facoltativi: sviluppo di un pro-getto (prototipo di un'interfaccia) o preparazione di una presentazione concordata con il do-cente.

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Dell’Acqua – Interpretazione di dati telerilevati

Interpretazione di dati telerilevati Docente: Fabio Dell'Acqua Codice del corso: 064142 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza di base dei tipi di dati ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili per lo studio dell'ambiente e del territorio che è possibile estrarre da ognuno di essi. Capacità di effettuare valutazioni sull'utilità delle diverse immagini telerilevate ai fini della soluzione di un problema. Capacità elementari di elaborazione ed interpretazione d'immagini telerilevate utilizzando programmi commerciali.

Programma del corso Questo corso vuole fornire agli studenti di Ingegneria Elettronica una conoscenza di base del telerilevamento, che sta sempre più prendendo piede in diversi campi applicativi, in special modo l'osservazione della terra da satellite. Il corso comprende sia aspetti teorici e di base, sia applicativi e pratici (esercitazioni con casi reali di trattamento di immagini satellitari). Concetti di base Introduzione alla materia. • Cos'è il telerilevamento • I principi fisici del telerilevamento: interazione tra onde elettromagnetiche e materiali. Il

corpo nero. • Piattaforme e sensori. Sensori Come si effettua il telerilevamento e cosa ne risulta. • Bande dello spettro elettromagnetico. • I diversi tipi di sensori, loro classificazione e loro caratteristiche. • Sensori ottici: multispettrali ed iperspettrali. • Radar ad apertura sintetica. Il rumore "speckle". • Esempi concreti di sensori, loro caratteristiche e caratteristiche dei dati da essi prodotti. Trattamento dei dati Come si elaborano i dati risultanti dal telerilevamento. • I dati telerilevati: caratteristiche ed organizzazione. • Correzione radiometrica. • Correzione geometrica. • Tecniche di enfatizzazione: operazioni basate sull'istogramma, filtratura. • Miglioramento della risoluzione. Estrazione dell'informazione Preparati opportunamente i dati, come si estraggono da essi le informazioni di interesse. • Richiami di teoria su segnali e variabili stocastiche • Mappe tematiche e classificazione • La realtà a terra

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Dell’Acqua - Interpretazione di dati telerilevati

• Classificazione con supervisione, senza supervisione • Classificazione contestuale e basata sull'elemento • Insieme di addestramento, insieme di verifica, realtà a terra, matrici di confusione, accu-

ratezze, indice k • Separabilità delle classi • Indice di vegetazione • Classificazione dei dati iperspettrali • I dati radar polarimetrici • Fusione dei dati • Interpretazione visuale • Le applicazioni Laboratorio Esercitazioni di trattamento di dati telerilevati utilizzando l'ambiente ENVI, che è un esempio di programma concepito per tale scopo, e l'ambiente MATLAB.

Prerequisiti Le conoscenze che lo studente di ingegneria ha acquisito dai corsi di base; è preferibile aver seguito il corso di "sistemi di telerilevamento" per elettronici.

Materiale didattico consigliato La bibliografia è fornita per facilitare gli studenti negli eventuali approfondimenti, ma gli ap-punti del corso e le trasparenze disponibili in rete sono normalmente sufficienti. I testi consi-gliati sono in inglese perché in questa lingua è scritta la maggior parte delle pubblicazioni sull'argomento; durante il corso saranno forniti riferimenti a materiale in lingua italiana. Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer, Jonathan W. Chipman. Remote Sensing and Image Interpretation - 5th edition. John Wiley & Sons, 2004. ISBN 0-471-15227-7. John R. Schott. Remote Sensing: The Image Chain Approach. Oxford Univ. Press, 1996. ISBN: 0-1950-8726-7. Sito web del corso: http://tlclab.unipv.it/sito_tlc/home.do

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale finale.

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Magenes - Laboratorio di progettazione strutturale B

Laboratorio di progettazione strutturale B Docente: Guido Magenes Codice del corso: 064146 Lezioni (ore/anno): 8 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 16 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 16

Obiettivi formativi specifici Lo studente apprenderà le fasi e i metodi del progetto strutturale completo di un edificio.

Programma del corso Gli studenti, divisi in gruppi, sviluppano sotto la guida dei docenti un progetto strutturale com-pleto di un edificio di civile abitazione o industriale, partendo da un progetto architettonico di massima, utilizzando i materiali e le tecniche costruttive più idonee, nel rispetto delle normati-ve nazionali o europee per la progettazione strutturale. L'attività prevede solitamente un pro-getto in zona sismica.

Prerequisiti Contenuti degli insegnamenti di Teoria e progetto delle strutture in c.a., Teoria e progetto del-le costruzioni. in acciaio, Fondazioni e opere di sostegno, Progetto di strutture in zona sismi-ca.

Materiale didattico consigliato La bibliografia e i documenti normativi di riferimento saranno segnalati in funzione del proget-to assegnato.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede la discussione finale orale degli elaborati progettuali.

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Canevari – Legislazione ed ordinamento professionale

Legislazione ed ordinamento professionale Docente: Giampiero Canevari Codice del corso: 064147 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Biom, Civ, Elt, ElTel, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: IUS/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha l'obiettivo di predisporre gli interessati ad affrontare le problematiche di natura tec-nico-giuridica che sempre più spesso investono la professione dell'ingegnere nei suoi diversi settori di attività, orientando nel contempo sulla scelta dell'impegno professionale post-laurea più consono e favorevole. È destinato agli studenti dell'ultimo anno dei diversi corsi di laurea e di laurea specialistica: in particolare a quelli intenzionati a sostenere l'Esame di Stato per conseguire l'abilitazione professionale, per il cui superamento le notizie apprese formano specifico oggetto di verifica secondo il dettato del D.P.R. 328/2001.

Programma del corso Il corso si sviluppa su due percorsi paralleli - specifici per i settori Civile-Edile / Industriale e dell'Informazione - e si articola in una serie di seminari monografici della durata di 2 ore cia-scuno. Settori Civile-Edile e Industriale (Ing. Giampiero Canevari). • Inserimento professionale nel campo operativo: inquadramento tecnico-giuridico. Norme

fondamentali nel settore privato. Libera professione: modalità, aspettative, esercizio, norme civili e penali. Libera professione: associazioni, formazione continua, qualificazio-ne. Norme fondamentali nel settore pubblico. Accesso, carriera, mobilità nella P.A. Figu-re professionali nelle opere pubbliche. Corsi e formazione professionale in Italia e nella U.E. Mobilità intersettoriale e condizioni operative in Italia e nella U.E. Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (settore civile-edile e industriale)

Settore dell'Informazione (Ing. Antonio Barili). • Ruolo e competenze dell'ingegnere dell'informazione. Ordinamento e deontologia pro-

fessionale. I rapporti di lavoro: lavoro subordinato, lavoro autonomo, impresa. Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (settore informazione). Il documento informatico e la firma digitale. La proprietà intellettuale: diritto d'autore, brevetto. La tutela giuridica dei pro-grammi per elaboratore e delle banche dati. I contratti informatici e la disciplina del com-mercio elettronico. La tutela della riservatezza e dei dati personali. Diritto penale dell'in-formatica. I reati informatici. Informatica per la P.A. La tutela dei diritti: la consulenza tec-nica e l'informatica forense.

Prerequisiti Il corso non prevede prerequisiti particolari.

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico utilizzato a lezione, inclusi testi di legge e commenti, sarà reso disponibi-le direttamente dai docenti sul sito del corso http://www.unipv.it/abarili/didattica/lop/ index.htm. Sito web del corso: http://www.unipv.it/abarili/didattica/lop/index.htm

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Canevari – Legislazione ed ordinamento professionale

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento si effettua per mezzo di un esame finale consistente nello svi-luppo di un elaborato scritto su un tema scelto dal candidato fra quelli proposti dalla commis-sione.

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De Vecchi - Macroeconomia

Macroeconomia Docente: Nicolò De Vecchi Codice del corso: 340001 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Natura e funzioni della moneta nel capitalismo. La teoria neoclassica della moneta: Pigou e Wicksell. Keynes e il capitalismo come economia monetaria: incertezza, aspettative e speculazione; la politica monetaria e i suoi effetti reali. La teoria neo-neoclassica della moneta: Patinkin I neokeynesiani e i monetaristi: inflazione e disoccupazione. La “nuova macroeconomia classica”: l’inefficacia e l’inopportunità della politica monetaria. Il sistema aperto: bilancia dei pagamenti; mercato della valuta; il modello di Mundell-Fleming in cambi fissi e cambi flessibili; gli effetti della politica monetaria e della politica fiscale. Prerequisiti Sono richieste nozioni base dei corsi di Matematica generale (in particolare studio di funzioni), del corso di Economia politica (Istituzioni) (in particolare economia keynesiana e modello IS/LM), del corso di Microeconomia (curve di indifferenza, funzione di produzione), del corso di Analisi dei dati (indici di posizione e di variabilità, nozioni di probabilità). Materiale didattico consigliato N. De Vecchi, Moneta ed economia reale, dispense del corso di Macroeconomia. Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta.

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Bianchi - Macroeconomia applicata

Macroeconomia applicata Docente: Carluccio Bianchi Codice del corso: 340004 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Il corso si propone di mostrare come gli strumenti analitici appresi nei precedenti corsi di eco-nomia possano essere utilizzati per discutere i principali problemi dell’economia italiana e per comprendere le decisioni di politica economica che sono state adottate; si esamineranno inol-tre obiettivi e modalità di funzionamento della politica economica (monetaria e fiscale) nel nuovo contesto dell’Unione Economica e Monetaria Europea. Nel corso si affronteranno per-tanto tematiche quali la crescita del reddito e le sue determinanti (punto di vista neoclassico e keynesiano), i possibili vincoli allo sviluppo economico, il ruolo della bilancia dei pagamenti e dei cambi, l’evoluzione e i problemi della finanza pubblica (con particolare riferimento ai re-quisiti del Trattato di Maastricht e del successivo Patto di Stabilità e Crescita), l’andamento temporale e le determinanti dell’inflazione, la dinamica della disoccupazione ed il dibattito sul-le misure volte a combatterla, gli obiettivi e le strategie della Banca Centrale Europea, le mo-dalità operative di funzionamento della politica monetaria.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato C. BIANCHI, L’economia italiana e i problemi della politica economica, II Edizione, Guerini Studio, Milano, 1998. G. MANKIW, Macroeconomia, IV edizione, Zanichelli, Bologna, 2004 (capp. 7 e 8); o alterna-tivamente O. BLANCHARD, Macroeconomia, III edizione, Vol. 1, Il Mulino, Bologna. 2002, capp. 10-13. F. COTULA, La politica monetaria in Italia, Il Mulino, Bologna, 1989 (vol. II, par. 4.1, 4.2, 11.1). BANCA CENTRALE EUROPEA, La strategia di politica monetaria dell’Eurosistema, orientata alla stabilità, Bollettino mensile, gennaio 1999, pp. 39-49; I risultati della valutazione svolta dalla BCE sulla sua strategia di politica monetaria, Bollettino mensile, giugno 2003, pp. 85-99. Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell’apprendimento dei contenuti del corso, e la conseguente valutazione del profit-to individuale, vengono effettuate con il ricorso a due prove scritte, tra di loro immediatamente sequenziali. In primo luogo lo studente deve rispondere in maniera concisa ad una serie di domande riguardanti l’intero programma; a tale test iniziale viene assegnato un punteggio pari ad un terzo del totale. Successivamente lo studente deve discutere in maniera analitica due temi scelti dal docente tra i vari argomenti del corso. La valutazione complessiva viene otte-nuta sommando i punteggi riportati nelle due prove.

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Zucchella - Management dell'innovazione

Management dell'innovazione Docente: Antonella Zucchella Codice del corso: 340029 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso 1) Un quadro introduttivo: il ruolo dell’innovazione e la strategia aziendale. Elementi di kno-wledge management. 2) Competenze dinamiche di azienda e di network. Networks for explo-ration and networks for exploitation. 3) I sistemi territoriali di innovazione e il trasferimento tecnologico. 4) Il management dell’innovazione: concetti di base. 5) Organizzazione e gestio-ne della attività innovativa nelle imprese. Gestione internazionale delle attività innovative. 6) La finanza dell’innovazione. 7) Il business planning delle start up innovative. Prerequisiti Materiale didattico consigliato Gli studenti potranno preparare l’esame sulle letture e sui materiali distribuiti durante il corso e sulla pagina personale del docente nel sito web di Facoltà e sui seguenti testi: A. Zucchella, S. Denicolai, Analisi strategico-organizzativa per lo sviluppo locale: modelli innovativi ed esperienze, F. Angeli, 2006. A. Zucchella, P. Scabini, International Entrepreneurship, Palgrave, London, 2007. Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame è solo scritto, si compone di norma di 5-6 domande, in parte sulla teoria ed in parte su case studies, il tempo a disposizione può variare dai 45 ai 60 minuti.

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Cattaneo - Marketing relazionale

Marketing relazionale Docente: Carla Cattaneo Codice del corso: 340007 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso L’analisi del diverso ruolo della funzione marketing nell’impresa quale conseguenza dello svi-luppo di relazioni e di nuovi rapporti interattivi tra la stessa impresa ed i consumatori, i fornito-ri, le altre imprese è argomento centrale del corso. Più in particolare vengono considerati gli effetti dei processi di innovazione tecnologica in atto sul ruolo e sui modelli operativi della fun-zione marketing. Oggetto di più specifica analisi è il modello comunicativo che deriva dall’affermarsi delle nuove tecnologie, la cui complessità è riconducibile al confronto di due distinte forme di comunicazione: quella unidirezionale e quella interattiva multimediale. Quest’ultima forma di comunicazione rappresenta l’aspetto di maggiore interesse nello studio dei modelli di comunicazione, andando a modificare il ruolo del consumatore che diviene soggetto attivo che partecipa ed interagisce con l’ambiente. Nello specifico saranno affrontati temi riguardanti: la costruzione di percorsi personalizzati di comunicazione e di erogazione dei servizi; la definizione di rapporti di fiducia correlabili all’interattività personale (one-to-one, many-to-many); le innovazioni che internet offre in tema di comunicazione, acceso a fonti in-formative, interazione dinamica con il testo. Prerequisiti Materiale didattico consigliato Durante lo svolgimento del corso verranno fornite ampie indicazioni bibliografiche. Lo studen-te che non abbia la possibilità di seguire regolarmente il corso, è invitato a mettersi in contatto con il Docente per la definizione dei testi per la preparazione dell’esame. Modalità di verifica dell'apprendimento Durante lo svolgimento del corso potranno essere programmati test di autovalutazione e potrà essere prevista la redazione e discussione di tesi/relazioni su tematiche concordate con il do-cente. L’esame consiste in una prova scritta e/o orale.

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Gobetti - Meccanica computazionale delle strutture

Meccanica computazionale delle strutture Docente: Armando Gobetti Codice del corso: 064000 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Dopo una necessaria trattazione dei sistemi continui, si passerà ad una approfondita analisi dei sistemi discreti fino a giungere ai concetti di base di dinamica lagrangiana. Ampio spazio verrà infine dato alle applicazioni, queste ultime indirizzate al calcolo ed alla risoluzione dei sistemi meccanici, cioè orientate piuttosto al calcolo analitico che alla progettazione.

Programma del corso Sistemi continui Definizione del problema dell'elastodinamica e possibili approcci risolutivi. Cenni all'equazione di Navier e a tecniche risolutive di tipo misto. Formulazioni integrali e punto di vista energeti-co. Sistemi discreti con cenni di dinamica lagrangiana Modellazione essenziale di sistemi a parametri concentrati: elementi elastici, viscosi e massivi e loro relazione con le rispettive controparti continue. Principi variazionali in dinamica ed e-quazioni di Lagrange. Metodi risolutivi analitici e numerici di sistemi rigidi in grandi spostamenti Tecniche di linearizzazione al passo e di integrazione numerica nel tempo. Esempi applicativi: soluzioni in forma chiusa e per via numerica di sistemi piani.

Prerequisiti Nozioni di base di Meccanica introdotte nei corsi di Meccanica Applicata A e B, nozioni di cal-colo differenziale e integrale introdotte nel corso di Analisi Matematica B.

Materiale didattico consigliato A. Castiglioni. Corso di Dinamica delle Strutture. CLUP.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'allievo dovrà svolgere un elaborato progettuale da presentare alla prova orale che verterà sull'intero programma del corso. È eventualmente prevista una prova scritta preliminare.

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Gallati - Meccanica dei fluidi LS

Meccanica dei fluidi LS Docente: Mario Gallati Codice del corso: 064064 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Biom, Civ Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire gli elementi concettuali indispensabili per lo studio e la simulazione numerica di campi di moto pluridimensionali tipici delle applicazioni tecniche. Introdurre lo studio della propaga-zione ondosa nelle correnti a superficie libera. In questa ottica si inquadrano le conoscenze fornite nei precedenti corsi di idraulica per le correnti liquide (moti unidimensionali) in contesto pluridimensionale estendendole al caso di fluidi comprimibili e si introducono gli approcci alla simulazione degli effetti turbolenti.

Programma del corso Termodinamica e equazione di stato dei fluidi comprimibili e incomprimibili Principio di continuità e sue formulazioni matematiche in vari contesti (puntuali e globali, eule-riane e lagrangiane) Formulazione matematica generale (puntuale e globale) delle condizioni di equilibrio idrodi-namico per liquido perfetto Moto a potenziale di velocità. Situazioni tecniche che si studiano con questo schema, pro-blemi tipici e soluzioni. Introduzione degli effetti viscosi Equazioni di Navier e Stokes e descrizione del moto laminare. Condizioni al contorno e cenni sulle strategie di soluzione numerica. Turbolenza Fenomenologia dei flussi turbolenti, strategie di descrizione matematica e sforzi turbolenti, loro modellazione. Moto vario nelle correnti a superficie libera e propagazione ondosa Teoria delle caratteristiche, propagazione di onde positive e negative, problemi tipici. Forma-zione e propagazione delle onde a fronte ripido.

Prerequisiti Fisica matematica: Grandezze tensoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Teore-mi integrali del calcolo vettoriale.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato pur-ché superi positivamente (voto >=18/30) entrambe le prove scritte in itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine dell'insegnamento. In ogni caso il voto ottenibile senza esame orale non può essere superiore a 26/30.

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Auricchio - Meccanica dei materiali biologici

Meccanica dei materiali biologici Docente: Ferdinando Auricchio Codice del corso: 064067 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/34 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso fornisce allo studente conoscenze avanzate di meccanica e metodologie per lo studio di sistemi biomeccanici. Si forniscono anche conoscenze di base relative a tecniche numeri-che per lo studio e la modellazione di problemi meccanici in ambito biomedicale.

Programma del corso Richiami di meccanica dei continui. Modelli elastici per materiali biologici: materiali a fibre. Modelli inelastici per materiali biologici: comportamento plastico non-viscoso e viscoso; svi-luppo analitico di modelli monodimensionali e tridimensionali. Cenni sul metodo degli elementi finiti per problemi di meccanica dei solidi. Introduzione al codice di calcolo agli elementi finiti Pv-Feap ("open-source"). Elemento finito 3D per materiale elastico isotropo. Elemento finito 3D per materiale elastico a fibre. Utilizzo del codice di calcolo Pv-Feap per la soluzione di problemi di biomeccanica.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Appunti e materiale fornito dal docente. Y.C. Fung. Biomechanics: mechanical properties of living tissues. Springer 1993. R.L. Taylor. FEAP: A finite-element analysis program. University of California at Berkeley. http://www.ce.berkeley.edu/rlt, 2002. O.C. Zienkiewicz and R.L. Taylor. The finite element method: the basis, vol. 1. V, Butterworth-Heinemann, 2000.

Modalità di verifica dell'apprendimento Svolgimento durante il corso di esercizi con l'utilizzo del codice di calcolo Feap. Sviluppo di due elaborati, di cui uno in itinere ed uno a fine corso. Esame orale con discussione degli e-laborati.

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Colucci - Metodi e tecniche di ricerca sociale

Metodi e tecniche di ricerca sociale Docente: Celestino Colucci Codice del corso: 340022 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SPS/07 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Vengono approfonditi i temi trattati in Metodologia della Ricerca e i principi di analisi quantita-tiva e qualitativa nelle scienze sociali; vengono presentate le tecniche di ricerca empirica più frequentemente usate in economia, politologia e sociologia sia a livello micro che a livello ma-cro. Il corso si prefigge di fornire strumenti conoscitivi sulle tecniche di ricerca attraverso l’esposizione delle procedure che si sono rilevate fondamentali sia nell’approccio quantitativo che in quello qualitativo. In particolare saranno approfonditi metodi e tecniche per: la ricerca sul campo, l’analisi del contenuto, gli studi fondati su statistiche, documenti e dati già esisten-ti, la ricerca valutativa, gli esperimenti ed i sondaggi. L’ultima parte del corso sarà dedicata alla analisi, alla presentazione ed alla interpretazione dei dati, sia che essi siano di natura qualitativa che quantitativa. In questa sede saranno affrontati i temi relativi alla corretta impo-stazione, manipolazione ed elaborazione di una base di dati: codifica delle informazioni rac-colte, costruzione di scale ed indici, analisi bivariata e multivariata. Per poter correttamente seguire il corso e sostenere l’esame lo studente deve aver frequentato e superato l’esame di Metodologia della Ricerca.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Per gli studenti frequentanti: dispense ed indicazioni bibliografiche verranno indicate durante il corso e messe on-line. Per gli studenti non frequentanti l’esame dovrà essere preparato sui seguenti testi: Madge J., Lo sviluppo dei metodi di ricerca empirica in sociologia, Bologna, Il Mulino, (com-pletare). Corbetta P., La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. 3: Le Tecniche qualitative e Vol. 4: L’Analisi dei Dati, Bologna, Il Mulino, 2003. Modalità di verifica dell'apprendimento Per gli studenti frequentanti: prove pratiche multiple durante il corso e prova finale, tutte basa-te sul programma esposto a lezione. Per gli studenti che non abbiano potuto o voluto frequen-tare: prima prova di selezione al calcolatore (12 domande a risposta chiusa ed una a risposta aperta per non più di cinque righe) seguita, ove lo studente lo richieda, da colloquio orale. Domande e prova riguarderanno solo ed esclusivamente quanto esposto nei libri di testo indi-cati.

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Auricchio - Metodi numerici per l'analisi di materiali e strutture

Metodi numerici per l'analisi di materiali e strutture Docente: Ferdinando Auricchio Codice del corso: 064070 Lezioni (ore/anno): 22 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 22

Obiettivi formativi specifici Si introduce lo studente a problemi di meccanica computazionale attraverso la formulazione e lo sviluppo di elementi finiti per lo studio di problemi strutturali standard e/o avanzati. In parti-colare, il corso prevede lo sviluppo e l'utilizzo di semplici codici Matlab e del codice Feap.

Programma del corso Elemento finito trave Formulazione agli spostamenti, fenomeni di "locking", formulazione mista. Assemblaggio e punto di vista dell'"elemento". Problema modello 1D Formulazione forte/debole e loro equivalenza. Approssimazione alla Galerkin ed esempio di funzioni interpolanti. Assemblaggio e punto di vista dell'"elemento". Comportamento costitutivo non-lineare Un semplice modello visco-elastico, visco-plastico, elasto-plastico. Modelli di travi con non-linearità materiale e geometrica Esercitazioni Utilizzo e sviluppo di semplici codici Matlab. Introduzione al codice di calcolo "open-source" Feap. Possibili argomenti trattabili a richiesta Piastre e laminati compositi, dinamica lineare e nonlineare, modelli costitutivi 3D (fibro-rinforzati, comportamento non-lineare).

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Appunti forniti dal docente. T. J. R. Hughes. The finite element method. Prentice Hall, 2000. O. C. Zienkiewicz and R. L. Taylor. The finite element method: the basis, vol 1. Butterworth-Heinemann, 2000. J. C. Simo and T. J. R. Hughes. Computational inelasticity. Springer-Verlag, 1998. R. L. Taylor. FEAP: A finite-element analysis program. University of California at Berkeley. http://www.ce.berkeley.edu/rlt, 2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento Discussione degli argomenti trattati nel corso. Presentazione dei risultati ottenuti dallo svilup-po e dall'uso di codici agli elementi finiti. Preparazione di un progetto finale e relativa discus-sione.

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Marini - Metodi numerici per l'ingegneria

Metodi numerici per l'ingegneria Docente: Luisa Donatella Marini Codice del corso: 064069 Lezioni (ore/anno): 31 Corso di laurea: Elt, ElTel, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 21 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Portare gli studenti ad un sufficiente grado di dimestichezza nella classificazione dei problemi e nella scelta degli algoritmi numerici idonei alla loro risoluzione. Introdurre il concetto di stabi-lità e di condizionamento per problemi ed algoritmi. Fornire i risultati elementari relativi alla convergenza dei processi iterativi e dei metodi di approssimazione. Sviluppare la pratica computazionale matriciale e l'uso individuale delle funzioni di MATLAB.

Programma del corso Richiami di Algebra lineare • Norme di vettori e matrici, prodotto scalare, autovalori e autovettori, matrici definite posi-

tive, a dominanza diagonale, triangolari, tridiagonali Risoluzione di sistemi lineari con metodi diretti • Analisi di stabilità: studio del condizionamento di una matrice. • Il metodo di eliminazione di Gauss e la fattorizzazione LU. • Aspetti implementativi della fattorizzazione LU e analisi dei costi. • Matrici simmetriche e definite positive: fattorizzazione di Cholesky. • Fattorizzazione per matrici tridiagonali. • (Matrici rettangolari: fattorizzazione QR, metodo di Householder). Risoluzione di sistemi lineari con metodi iterativi • Metodi iterativi di splitting: i metodi di Jacobi, di Gauss-Seidel e di rilassamento. • Risultati di convergenza e aspetti implementativi. • Metodi iterativi di discesa: il metodo del gradiente e del gradiente coniugato. Analisi di

convergenza. • Criteri di arresto: sul controllo dell'incremento e/o del residuo. • (Precondizionamento di matrici mal condizionate: il metodo del gradiente coniugato pre-

condizionato). Approssimazione di autovalori e autovettori • Il metodo delle potenze: calcolo dell'autovalore di modulo massimo e minimo. Analisi di

convergenza e dei costi. • Cenni sui metodi di shifting Ricerca di radici di equazioni e sistemi non lineari • Equazioni non lineari: metodi di bisezione, delle corde, delle secanti e di Newton. Con-

vergenza e ordini di convergenza. • Il metodo delle iterazioni di punto fisso e risultati di convergenza. • Criteri di arresto. • Sistemi non lineari: il metodo di Newton e le sue varianti

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Marini - Metodi numerici per l'ingegneria

Approssimazione polinomiale di funzioni e dati • Interpolazione di Lagrange: errore di interpolazione e limiti dell'interpolazione polinomiale

su nodi equispaziati. • Interpolazione di Hermite e cenni sulle funzioni splines. • Interpolazione composita di Lagrange. Integrazione numerica • Formule di quadratura interpolatorie: formula del punto medio, dei trapezi, di Cavalieri-

Simpson e studio dell'errore. • Formule di Newton-Cotes semplici e composite. Algoritmi di integrazione adattivi. • Formule gaussiane. Introduzione dei polinomi di Legendre. • Estensione a 2 dimensioni su domini rettangolari. Formule del baricentro, dei vertici e dei

punti medi dei lati per domini triangolari. Approssimazione di funzioni e dati • Approssimazione di funzioni nel senso dei minimi quadrati: i polinomi di Legendre e i po-

linomi trigonometrici di Fourier. (Sviluppi in serie di Fourier, esempi e applicazioni. Cenni sulla FFT.)

• Il metodo dei minimi quadrati per il data fitting: retta di regressione e vari altri esempi. Risoluzione numerica di equazioni differenziali ordinarie • Metodi a un passo: i metodi di Eulero esplicito, di Eulero implicito, dei trapezi, di Heun.

Stabilità e A-stabilità, consistenza, convergenza e ordini di convergenza. • Metodi multistep: i metodi di Adams espliciti e impliciti. • Metodi predictor-corrector. • Metodi di Runge-Kutta: derivazione di un metodo di RK esplicito. • Sistemi di equazioni differenziali ordinarie: i problemi stiff.

Prerequisiti Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, numeri complessi, calcolo vettoriale e ma-triciale.

Materiale didattico consigliato A. Quarteroni, R. Sacco, F. Saleri. Matematica Numerica (seconda edizione). Springer-Verlag, 2000. Sito web del corso: Per informazioni dettagliate consultare il sito http://www.imati.cnr.it/marini

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso. Per accedere alla prova orale lo studente dovrà partecipare attivamente alle esercitazioni di Laboratorio e conseguire una valutazione sufficiente nella relazione svolta. Tale relazione va consegnata entro i termini che saranno stabiliti dal docente durante il corso.

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Colucci - Metodologia della ricerca

Metodologia della ricerca Docente: Celestino Colucci Codice del corso: 340000 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SPS/07 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Il corso si propone di introdurre gli studenti alla logica ed al metodo cui sono improntate le scienze sociali (economia, sociologia, psicologia sociale) e la ricerca scientifica. Scienze u-mane e scienze naturali: cenni al dibattito epistemologico; elementi di storia del pensiero scientifico; la conoscenza della realtà nella “human native inquiry”; conoscenza della realtà e metodo scientifico; paradigmi della Scienza; il linguaggio scientifico; le proposizioni scientifi-che nelle discipline sociali; approcci micro e macro nella ricerca; etica e ricerca. Il disegno della ricerca: come impostare un disegno di ricerca; la definizione dei concetti teorici; dalla definizione teorica alla definizione operativa; la scala di astrazione dei concetti e delle propo-sizioni scientifiche; gli indicatori; classificazione e misurazione; le variabili. Il disegno di cam-pionamento; popolazione e campione; la rappresentatività, disegni probabilistici e non proba-bilistici; la stratificazione; campionamento a grappolo; i “quota sample”; la tecnica di “ma-tching”. Analisi ed interpretazione dei risultati: come affrontare il test delle ipotesi nell’approccio comprensivo e in quello esplicativo. L’interpretazione di un fenomeno tramite le statistiche descrittive: analisi univariata: distribuzioni di frequenza, tavole e diagrammi; distri-buzioni cumulative: misure di tendenza centrale e di dispersione; curtosi e simmetria; norma-lizzazione e standardizzazione. Significatività statistica di un fenomeno: la probabilità, alcune definizioni; proprietà additiva della probabilità e probabilità composta; indipendenza statistica; le distribuzioni di probabilità, distribuzione normale e distribuzione binomiale; la stima: stime puntuali e ad intervalli. Infine verranno sinteticamente descritte le tecniche di rilevazione più frequentemente utilizzate nel campo delle scienze umane e sociali. Prerequisiti Materiale didattico consigliato Per gli studenti frequentanti: dispense ed indicazioni bibliografiche verranno indicate durante il corso e messe on-line. Per gli studenti non frequentanti l’esame dovrà essere preparato sui seguenti testi: Madge J., Lo sviluppo dei metodi di ricerca empirica in sociologia, Bologna, Il Mulino, (capp. da I a V, VIII e X). Corbetta P., La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. 1: I Paradigmi di Riferimento e Vol. 2: Le Tecniche quantitative, Bologna, Il Mulino, 2003. Modalità di verifica dell'apprendimento Per gli studenti frequentanti: prove pratiche multiple durante il corso e prova finale, tutte basa-te sul programma esposto a lezione. Per gli studenti che non abbiano potuto o voluto frequen-tare: prima prova di selezione al calcolatore (12 domande a risposta chiusa ed una a risposta aperta per non più di cinque righe) seguita, ove lo studente lo richieda, da colloquio orale. Domande e prova riguarderanno solo ed esclusivamente quanto esposto nei libri di testo indi-cati.

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Svelto - Microelettronica a radiofrequenza

Microelettronica a radiofrequenza Docente: Francesco Svelto Codice del corso: 064149 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 22 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di illustrare le problematiche insite nella progettazione di sistemi integrati di ricezione e di trasmissione per telecomunicazioni mobili. Lo studente, al termine del corso, possederà conoscenze specifiche sulle architetture alternative di processamento del segnale, e sulla progettazione dei seguenti blocchi analogici: amplificatori a basso rumore, traslatori di frequenza, amplificatori di potenza, filtri integrati. Verrà inoltre illustrato, come esempio, il pro-getto di un intero rice-trasmettitore, a partire dalle specifiche dettate dal sistema di telecomu-nicazioni. Sulla base di esperienze di laboratorio, lo studente sarà in grado di effettuare in modo autonomo il progetto di uno dei blocchi proposti a lezione, ed avrà conoscenze adegua-te per affrontare il progetto di un intero rice-trasmettitore.

Programma del corso Concetti base in ricetrasmettitori Non-linearità, interferenza inter-simbolica, rumore di fase in oscillatori, sensitività e range di-namico, reiezione di immagine. Modulazioni Analogica, digitale. Schemi di modulazione per ottimizzare l' efficienza di potenza. Architetture di rice-trasmissione Super-eterodina, conversione diretta, conversione a bassa frequenza intermedia. Progettazione di blocchi integrati in tecnologia CMOS Amplificatori a basso rumore; traslatori a bassa ed alta frequenza; oscillatori controllati in ten-sione; amplificatori di potenza. Esempio di applicazione: Progetto di un rice-trasmettitore in tecnologia CMOS per standard di interesse commerciale.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato B. Razavi. RF Microelectronic circuits. Prentice Hall PTR, Upper Saddle River, NJ 07458. T. H. Lee. The design of CMOS Radio-Frequancy Integrated Circuits. Cambridge University Press, 1998.

Modalità di verifica dell'apprendimento Al termine del corso verrà presentato un progetto e sostenuto un colloquio orale finalizzato alla verifica delle conoscenze apprese. Il progetto svolto in laboratorio verrà valutato ai fini del voto finale. Non sono previste prove di verifica intermedia.

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Malcovati - Microsensori, microsistemi integrati e MEMS

Microsensori, microsistemi integrati e MEMS Docente: Piero Malcovati Codice del corso: 064150 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: ElTel, Inf, Biom Esercitazioni (ore/anno): 3 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso, a carattere principalmente informativo, si propone di fornire allo studente una pano-ramica delle tecnologie di fabbricazione, dei principi di funzionamento e delle applicazioni dei sistemi micro-elettro-meccanici (MEMS) e micro-opto-elettro-meccanici (MOEMS) su silicio. Al termine del corso lo studente avrà acquisito anche conoscenze relative agli aspetti di carat-terizzazione sperimentale di MEMS e MOEMS, nonché dell'interfacciamento con l'elettronica di elaborazione.

Programma del corso Essendo il corso a carattere interdisciplinare, esso verrà tenuto da un gruppo di docenti della facoltà e da esperti dell'industria. Introduzione su sensori e attuatori Principi generali; parametri caratteristici dei sensori e degli attuatori; evoluzione dai macro-dispositivi ai micro-dispositivi; microsistemi integrati e micromoduli; incapsulamento; applica-zioni. Tecnologie di fabbricazione basate sulla micro-lavorazione del silicio (micromachining) Bulk micromachining; surface micromachining; metodi epitassiali; electroplating; taglio wafer (dicing); wafer/wafer bonding. Microattuatori, microsensori, MEMS e MOEMS Principi di attuazione meccanica e termica; strutture di attuazione e rivelazione; esempi appli-cativi di sensori inerziali, sensori di pressione, microspecchi, attenuatori ottici, matrici di com-mutazione ottica, microfluidica, sensori magnetici. Misure per la caratterizzazione di MEMS e MOEMS Misure elettriche; misure ottiche; esempi applicativi. Circuiti di interfaccia Circuiti di interfaccia per sensori capacitivi e resistivi; circuiti di pilotaggio degli attuatori; e-sempi applicativi.

Prerequisiti Conoscenze di meccanica, elettromagnetismo, teoria dei circuiti, elettronica, materiali e tec-nologie per l'elettronica.

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico fornito dai docenti (lucidi e dispense) coprirà tutti gli argomenti trattati nel corso. Informazioni integrative possono essere reperite in: P. Ray-Choudhory. MEMS e MOEMS, Technology and Applications. SPIE Press.

Modalità di verifica dell'apprendimento Lo studente dovrà approfondire una tematica, concordata con il docente, relativa agli argo-menti trattati nel corso. Egli dovrà quindi tenere una relazione su questo tema in forma semi-nariale durante la prova di esame, che sarà completata dalle domande del docente sul conte-nuto del corso.

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Perregrini - Misure a microonde

Misure a microonde Docente: Luca Perregrini Codice del corso: 064151 Lezioni (ore/anno): 22 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 9 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 32 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di presentare le tecniche di misura per la caratterizzazione di circuiti e an-tenne utilizzati nella banda delle microonde. Al termine del corso lo studente sarà in grado di pianificare una misura a microonde scegliendo la strumentazione e la componentistica più adatta. Inoltre, sarà in grado di effettuare in maniera autonoma alcune semplici misure.

Programma del corso Componenti e dispositivi per misure a microonde: accoppiatori direzionali, circolatori, attenua-tori, adattatori, carichi adattati, filtri, ondametri, linee fessurate, oscillatori, bolometri, detector, mixer. Caratteristiche di connettori, cavi, guide d'onda e transizioni. Misure di impedenza con tecniche riflettometriche. Schema di funzionamento e utilizzo dell'analizzatore di reti vettoriale e tecniche di calibrazione. Problematiche connesse alla misura di dispositivi non lineari e atti-vi. Misure di cavità risonanti. Misure sulle antenne: misure in spazio libero e in camera ane-coica; misura in zona di radiazione; misura in campo vicino (sistema piano, cilindrico e sferi-co). Misure di campo elettromagnetico nell'ambiente a fini protezionistici.

Prerequisiti Fondamenti di Campi elettromagnetici, Microonde e Antenne.

Materiale didattico consigliato Materiale fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale consistente in esame orale e nello svolgimento di una misura.

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Malcovati - Misure elettriche industriali

Misure elettriche industriali Docente: Piero Malcovati Codice del corso: 064008 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha lo scopo di approfondire le tecniche delle misure elettriche industriali attraverso un approccio sperimentale. Vengono considerate sia grandezze sinusoidali sia grandezze non-sinusoidali. I principali obiettivi formativi sono la conoscenza dei concetti di misurazione, mi-sura e incertezza di misura, la conoscenza dei principali metodi di misura di grandezze elettri-che dal punto di vista sia teorico sia pratico, la conoscenza dei principali strumenti di misura di grandezze elettriche dal punto di vista sia teorico sia pratico.

Programma del corso Il corso si può dividere in due parti, la prima più teorica, dedicata all'approfondimento del con-cetto di misura con la relativa incertezza, alla descrizione della strumentazione avanzata e dei campioni di laboratorio, mentre la seconda più applicativa incentrata sui metodi di misura e sulla loro applicazione. Prima parte Teoria delle misure e strumentazione. • Concetti generali • Campioni di laboratorio • Riferibilità e ripetibilità delle misure • Taratura degli strumenti • Oscilloscopi analogici e digitali • Trasformatori di misura • Sistemi di acquisizione dati e di condizionamento dei segnali • Sensori e trasduttori Seconda parte Metodi di misura. • Metodi di misura di grandezze in regime non-sinusoidale con uso degli strumenti • Metodi di misura di grandezze in sistemi in alta tensione con uso degli strumenti • Metodi di ponte in corrente alternata con uso degli strumenti • Metodi di misura di grandezze caratteristiche dei materiali magnetici con uso degli stru-

menti

Prerequisiti Esame di Misure Elettriche (corso di laurea triennale), nonché conoscenze di matematica, statistica, fisica e elettrotecnica.

Materiale didattico consigliato Le dispense (A. Bossi, P. Malcovati, Dispense di Misure Elettriche) e i lucidi utilizzati durante le lezioni (disponibili in formato elettronico sul sito http://ims.unipv.it/~piero/Misure.html) co-prono l'intero corso. Informazioni integrative possono essere reperite in:

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Malcovati - Misure elettriche industriali

M. Savino. Fondamenti di Scienza delle Misure. La Nuova Italia Scientifica. G. Zingales. Misure Elettriche: Metodi e Strumenti. UTET.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, una a metà del corso e l'altra alla fine. Verranno inoltre preparate a cura degli studenti delle relazioni sulle attività svolte durante le esercita-zioni di laboratorio. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte e avranno frequentato le esercitazioni, la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere e/o non avranno seguito le esercitazioni di laboratorio dovranno sostenere una prova orale completa che verterà sull'intero programma del corso.

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Sibilla - Misure idrauliche

Misure idrauliche Docente: Stefano Sibilla Codice del corso: 064152 Lezioni (ore/anno): 16 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 20 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Illustrare le metodologie impiegate in laboratorio e in campagna per misurare le grandezze idrauliche significative dal punto di vista tecnico (pressioni, velocità, portate, ecc...). Mettere in pratica le metodologie apprese realizzando campagne di misura nel corso di esercitazioni pratiche.

Programma del corso Introduzione Cenni alla teoria della misura, alle proprietà dimensionali e alla valutazione degli errori. Tecni-che di analisi statistica dei risultati. Misura della pressione Richiami di manometria. Impiego dei trasduttori di pressione per le misure dinamiche. Misura della velocità Misure basate su principi meccanici: tubo di Pitot, anemometro ad elica. Misure basate su principi ottici: anemometro laser (LDA) e sua applicazione alla misura di quantità turbolente, cenni alla velocimetria a particelle (PIV). Tecniche ultrasoniche. Misura di livelli e velocità in correnti a pelo libero Idrometria. Misure di velocità basate su principi meccanici: impiego dei mulinelli idraulici e loro taratura. Misure basate su tecniche ultrasoniche. Misura della portata in correnti a pelo libero Misure di tipo idraulico: stramazzi, stramazzi a larga soglia, modellatori a risalto. Metodologie di calcolo della portata basate sulle misure locali di velocità. Misure di portata basate su tec-niche ultrasoniche. Costruzione della scala di deflusso. Misura della portata in correnti in pressione Richiamo alle tecniche tradizionali (venturimetri, boccagli, diaframmi, asametri, ecc..) e loro metodologie di impiego. Flussimetri a ultrasuoni.

Prerequisiti Conoscenze di base di idraulica e di meccanica dei fluidi.

Materiale didattico consigliato S. Longo, M. Petti. Misure e controlli idraulici. McGraw-Hill, 2006.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale comprendente la discussione di una relazione scritta sulle prove sperimentali svolte.

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Gianazza - Modelli e metodi matematici I

Modelli e metodi matematici I Docente: Ugo Pietro Gianazza Codice del corso: 064071 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni elementari e il linguaggio preliminare proprio dell'analisi funzionale lineare (spazi di Hilbert) e dei principi variazionali, introducendo-lo contemporaneamente alle problematiche e alle tecniche risolutive più semplici legate all'e-quazione di Laplace.

Programma del corso Conoscenze di base da richiamare ed approfondire • Spazi vettoriali e matrici • Autovalori ed autovettori. Equazioni differenziali ordinarie • Definizione generale di equazione e sistema differenziale in forma normale • Teoremi di esistenza ed unicità in piccolo e in grande • Sistemi ed equazioni differenziali lineari: struttura della soluzione, metodo della variazio-

ne delle costanti arbitrarie, Teorema di Liouville • Sistemi ed equazioni per cui la matrice di transizione si scrive esplicitamente: coefficienti

costanti, Eulero (cenni). Introduzione ai problemi in cui le incognite sono funzioni • Spazi funzionali vettoriali • Spazi normati • Spazi di Hilbert • Teorema delle proiezione, problema della migliore approssimazione e minimi quadrati • Basi ortonormali negli spazi di Hilbert • Lo spazio L2 e le serie di Fourier. Introduzione alle equazioni alle derivate parziali • Esempi di alcuni fenomeni modellizzati da equazioni alle derivate parziali • Classificazione delle equazioni del secondo ordine • Riduzione alla forma canonica • Principali proprietà delle equazioni ellittiche, paraboliche ed iperboliche • Problemi ai limiti • Condizioni al contorno • Soluzioni particolari • Separazione di variabili • Uso delle Trasformate di Fourier e di Laplace • Introduzione alle equazioni del primo ordine quasi lineari.

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Gianazza - Modelli e metodi matematici I

Metodi hilbertiani per la risoluzione dei problemi ai limiti • Operatori lineari • Limitatezza e continuità • Operatori aggiunti, simmetrici ed autoaggiunti • Problemi di autovalori • Principali proprietà degli operatori simmetrici • Sviluppo in serie di autovettori delle soluzioni di equazioni alle derivate parziali in sempli-

ci geometrie.

Prerequisiti I contenuti dei corsi di Matematica della Laurea Triennale.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta finale e prova orale condizionata al superamento della prova scritta.

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Savarè- Modelli e metodi matematici II

Modelli e metodi matematici II Docente: Giuseppe Savarè Codice del corso: 064072 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici l corso si propone di introdurre lo studente al linguaggio della Teoria delle Distribuzioni e alle sue applicazioni alla convoluzione e alle trasformate di Fourier, Laplace e Zeta, fornendo un punto di vista comune per trattare segnali "continui" e "discreti". Alcune tecniche verranno poi applicate per studiare alcune equazioni differenziali ordinarie e alle derivate parziali mediante la nozione di soluzione fondamentale.

Programma del corso Distribuzioni Introduzione al concetto di distribuzione, esempi e applicazioni. Principali operazioni sulle di-stribuzioni, convergenza e serie. Trasformate di Fourier distribuzionali Distribuzioni temperate, estensione delle trasformate di Fourier alle distribuzioni, principali proprietà e legame con le serie di Fourier. Convoluzione La nozione di convoluzione, principali proprietà e l'estensione alle distribuzioni, equazioni di convoluzione e soluzione fondamentale. Trasformate di Laplace distribuzionali Teoremi di Paley-Wiener, distribuzioni causali e trasformate di Laplace, teoremi di inversione e applicazioni alle equazioni di convoluzione. Segnali discreti e trasformata Z Rappresentazione distribuzionale dei segnali discreti, il teorema del campionamento, DFT, filtri digitali e equazioni alle differenze, trasformata di Laplace di segnali discreti e trasformata Z..

Prerequisiti I corsi di matematica della laurea triennale e il corso di Modelli e Metodi Matematici I.

Materiale didattico consigliato C. Gasquet, P. Witomski. Fourier Analysis and Applications. Filtering, Numerical Computa-tion, Wavelets. Springer, New York, 1999. P. Brèmaud. Mathematical principles of signal processing: Fourier and wavelet analysis. Springer, New York, 2002. E. Roubine. Distributions Signal. Ed. Eyrolles, Paris, 1982. G. Gilardi. Analisi Tre. Mc Graw Hill, Milano, 1994. Sito web del corso: http://www.imati.cnr.it/~savare/didattica/modelli/index.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta finale e prova orale condizionata al superamento della prova scritta.

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Bozzi - Modelli numerici per l'elettromagnetismo

Modelli numerici per l'elettromagnetismo Docente: Maurizio Bozzi Codice del corso: 064154 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di presentare i più diffusi metodi numerici per l'analisi elettromagnetica di antenne e circuiti a microonde e onde millimetriche. Al termine del corso lo studente avrà ac-quisito le conoscenze di base per individuare il metodo più indicato per la soluzione di un pre-fissato problema elettromagnetico, e realizzare programmi per l'analisi di semplici strutture. Inoltre, sarà in grado di utilizzare software commerciali basati su diversi metodi numerici, e di interpretarne criticamente i risultati.

Programma del corso Introduzione ai metodi numerici per l'elettromagnetismo. Il metodo delle differenze finite nel dominio del tempo (FDTD) e della frequenza (FDFD). Il metodo dei momenti (MoM). Il metodo degli elementi finiti (FEM). Il metodo degli elementi al contorno (BEM). Metodi ibridi: il metodo MoM/BI-RME. Metodi basati sull'analisi modale.

Prerequisiti Fondamenti di onde elettromagnetiche, di microonde e di metodi matematici.

Materiale didattico consigliato M. N. O. Sadiku. Numerical Techniques in Electromagnetics. CRC press, 2000. R. F. Harrington. Field Computation by Moment Methods. IEEE Press, 1993. (per consulta-zione). Jianming Jin. The finite element method in electromagnetics. J.Wiley & Sons, 1993. (per con-sultazione). R. Mittra and S.W. Lee. Analytical Techniques in the Theory of Guided Waves. The Macmillan Company, 1971. (per consultazione). Materiale fornito dal docente. Sito web del corso: http://microwave.unipv.it/pages/modelli_numerici_per_elettromagnetismo/

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale consistente in esame orale e nella discussione di un progetto svolto durante il corso.

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Bellazzi - Modelli probabilistici in medicina

Modelli probabilistici in medicina Docente: Riccardo Bellazzi Codice del corso: 064073 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Si forniscono le basi metodologiche e si illustrano gli obbiettivi di un approccio allo studio di sistemi biologici complessi basato su metodi di riconoscimento e apprendimento automatico, metodi algoritmici e metodi di modellizzazione statistica avanzata. Il corso insisterà su ap-procci statisticamente ben fondati, piuttosto che euristiche. I metodi verranno motivati in rela-zione a problemi emersi in aree-chiave della scienza e della tecnologia quali lo studio delle malattie complesse, la bioinformatica, la genetica, l'analisi di sequenze biologiche, lo studio di meccanismi molecolari e la comprensione di immagini.

Programma del corso Teoria statistica Concetti statistici di base. Indipendenza condizionale. Inferenza basata su verosimiglianza. Modelli di regressione. Scelta del modello. Analisi di serie temporali. Approccio bayesiano. Problemi computazionali nell'approccio bayesiano. Classi di problemi Test di ipotesi; classificazione e regressione; previsione; apprendimento supervisionato e non-supervisionato; problemi con dati mancanti; rilevazione di patterns interessanti. Approcci Metodi basati su kernel; metodi bayesiani; processi gaussiani; combinazione di classificatori; alberi decisionali; modelli grafici; modelli Hidden Markov; modelli a mistura. Algoritmi EM; metodi Monte Carlo; metodi di simulazione; Markov chain Monte Carlo. Applicazioni Individuazione di fattori di rischio medico; verifica di ipotesi epidemiologiche; analisi di se-quenze DNA e proteiche; predizione della struttura delle proteine; analisi di reti metaboliche nel proteoma, annotazione del genoma, genomica comparativa. Analisi di serie temporali biomediche. Esercitazioni Descrizione degli strumenti software disponibili (SPLUS). Soluzione di problemi su basi di dati biomedici.

Prerequisiti Conoscenze di statistica di base.

Materiale didattico consigliato Un testo di biostatistica. Un testo di bioinformatica. Dispense. Raccolta di esercizi risolti sulla parte dei metodi di base.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale; Prova orale e prova pratica di analisi dati.

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Capodaglio - Modellistica della contaminazione degli acquiferi

Modellistica della contaminazione degli acquiferi Docente: Andrea Capodaglio Codice del corso: 064074 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: AmbT, Elt Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si prefigge di far comprendere allo studente i fenomeni di trasporto, diffusione e rea-zione che influenzano i vari contaminanti immessi in un sistema di acque sotterranee e di metterli in condizione di utilizzare strumenti di simulazione avanzati per studiare situazioni re-ali e progettare interventi di protezione e/o bonifica di tali sistemi.

Programma del corso Prerequisiti Conoscenze di Idraulica, Geologia Applicata, Ingegneria Sanitaria-Ambientale.

Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento Durante lo svolgimento del corso verranno svolte una o due prove in itinere, con domande sia di tipo "chiuso" (multiple choice) che "aperto", inoltre gli studenti dovranno presentare, alla fine del corso, una relazione individuale su un problema assegnato, analogo a quelli svolti in sede di esercitazione su modelli di calcolo numerici.

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Savini, Virga, Di Barba - Modellistica elettrica e magnetica

Modellistica elettrica e magnetica Docenti: Antonio Savini, Epifanio Giovanni Virga, Paolo Di Barba Codice del corso: 064004 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: MAT/07, ING-IND/31 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Apprendere le equazioni di Maxwell e le loro applicazioni all'ingegneria elettrica, attraverso l'uso di metodi analitici e numerici.

Programma del corso Il corso consta di due moduli distinti, inscindibili e sequenziali, riguardanti i fondamenti e le applicazioni rispettivamente. Modelli fisico-matematici dell'elettromagnetismo (s.s.d. MAT/07) - 2 CFU Formulazione matematica dell'elettromagnetismo classico. Equazioni di Maxwell dei campi statici. Potenziali. Formula di Green. Energia e forze elettromagnetiche. Potenziali e flussi. Modelli analitici per il calcolo di campi particolari. Modelli numerici per campi e circuiti (s.s.d. ING-IND/31) - 4 CFU Calcolo di campi stazionari a partire dalle equazioni di Maxwell. Calcolo dei campi statici me-diante le funzioni di Green. Soluzioni di campi tempo-varianti nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza. Metodi numerici per l'analisi dei campi. Metodo degli elementi finiti. Progettazione assistita da calcolatore di dispositivi elettrici e magnetici.

Prerequisiti Argomenti di: teoria dei circuiti, elettrotecnica, metodi matematici per l'ingegneria, calcolo nu-merico.

Materiale didattico consigliato Appunti e dispense.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti sosterranno una prova scritta in itinere al termine della prima parte del corso e un colloquio finale basato sulla discussione di un elaborato personale.

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Barbolini - Neve e valanghe

Neve e valanghe Docente: Massimiliano Barbolini Codice del corso: 064156 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito i concetti e gli strumenti operati-vi necessari per affrontare un problema pratico di valutazione del pericolo di valanga e di pro-gettazione preliminare degli opportuni interventi di difesa. Deve saper valutare la probabilità di distacco delle valanghe in base alle caratteristiche stratigrafiche del manto nevoso, deve sa-per stimare le distanze di arresto delle valanghe e deve sapere individuare la tipologia di in-tervento di difesa ottimale in un'ottica di analisi "costi-benefici".

Programma del corso Introduzione al corso Principi di nivologia • Formazione ed evoluzione della neve nell'atmosfera • Formazione ed evoluzione del manto nevoso, metamorfismi • Reologia del manto nevoso • Stabilità del manto nevoso e meccanismi di distacco delle valanghe • È prevista 1 uscita sul campo (prove stratigrafiche, riconoscimento cristalli, test di stabili-

tà, compilazione modulo 1 Aineva) Le valanghe di neve • Aspetti fenomenologici (classificazione delle valanghe; terreno da valanghe) • La fisica del fenomeno (formazione delle valanghe; dinamica delle valanghe) • Modelli di calcolo (modelli di dinamica, modelli statistici) • Valanghe e tempi di ritorno La mitigazione del rischio di valanghe • Introduzione alle strategie di difesa dalle valanghe • Metodi di previsione (test di stabilità, modelli per la previsione, etc.) • Metodi di prevenzione (rappresentazioni cartografiche del dato storico - CLPV -, mappe

di pericolosità - PZEV -, mappe di rischio) • Opere di difesa (opere attive, opere passive, opere per il trasposto di neve da vento,

etc.) • Quadro normativo • È prevista 1 uscita sul campo (visita a centro valanghe, sopralluogo su siti valanghivi e

opere di difesa) Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Verranno fornite dal docente dispense sugli argomenti specifici trattati nel corso. D. M. McClung, P. A. Schaerer. Il Manuale delle valanghe. Zanichelli Edizioni, (1993). Modalità di verifica dell'apprendimento La valutazione dello studente è basata su un esame finale.

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Merlo - Optoelettronica biomedica

Optoelettronica biomedica Docente: Sabina Merlo Codice del corso: 064075 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 4 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 2 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 9

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo del corso è di fare conoscere allo studente la rilevanza e le potenzialità dell'optoe-lettronica per diagnostica, terapia e monitoraggio in campo biomedico. Al termine del corso lo studente avrà una conoscenza generale di sorgenti, rivelatori, fibre ottiche. Conoscerà il prin-cipio di funzionamento dei laser e i meccanismi di interazione fra radiazione laser e tessuti biologici. Avrà acquisito conoscenze relative alla sicurezza laser. Conoscerà il principio di funzionamento e la struttura a blocchi di strumenti e sensori ottici già impiegati in campo bio-medico o in fase di avanzata sperimentazione. Saprà affrontare l'analisi critica di alcune te-matiche di ricerca nel settore dell'optoelettronica biomedica, grazie a seminari specifici e ap-profondimenti individuali e/o di gruppo che verranno discussi in classe. Saprà presentare queste tematiche con caratteristiche fortemente interdisciplinari, ad un pubblico con formazio-ne di base diversa (medici e ingegneri).

Programma del corso La radiazione elettromagnetica Spettro della radiazione elettromagnetica, con particolare riferimento alle regioni UV, Visibile, IR. Richiamo di concetti di frequenza, lunghezza d'onda, energia, potenza media e di picco, frequenza di ripetizione di impulsi, densità di energia, densità di potenza. Interazione fra radiazione ottica e materia Fenomeni di base relativi agli effetti dei mezzi sulla radiazione (riflessione e rifrazione, assor-bimento, diffusione, "scattering"). Fluorescenza. Laser Principi di funzionamento: fenomeni coinvolti - assorbimento, emissione spontanea, emissio-ne stimolata; definizione di mezzo assorbitore e amplificatore; inversione di popolazione e mezzo attivo; pompaggio ottico ed elettrico laser a tre livelli e a quattro livelli; laser come o-scillatore - mezzo attivo con reazione positiva; mezzi attivi e lunghezza d'onda di emissione; duplicazione di frequenza. Proprietà dei fasci laser. Tipi di laser (con interesse medico): a gas (CO2, N2, eccimeri); a stato solido (Rubino, Nd:YAG, Ho:YAG, KTP); a coloranti; a semicon-duttore. Meccanismi di interazione fra radiazione laser e tessuti biologici Fenomeni di base relativi agli effetti della radiazione laser sui tessuti. Spettri di assorbimento di alcuni tessuti biologici. • Interazione fotochimica • Interazione termica - coagulazione, vaporizzazione, carbonizzazione, fusione (melting) • Fotoablazione • Ablazione per induzione di plasma (plasma-induced ablation) • Fotodisgregazione (photodisruption) La normativa laser in ambiente medicale Presentazione delle norme CEI in vigore: norma CEI EN 60825-1 - sicurezza laser - e norma CEI EN 60825-8 - guida all'utilizzatore in ambiente medico.

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Merlo - Optoelettronica biomedica

Cenni sui fotorivelatori Fotodiodi, tubo fotomoltiplicatore. Sensori ottici Sensori ottici di parametri fisici e biochimici, per diagnostica e monitoraggio. Biosensori ottici. Sensori a fibra ottica. Tecniche ottiche per monitoraggio e diagnostica • Citometria a flusso. • Tomografia ottica coerente. • Flussimetria laser Doppler. • Ossimetria impulsata.

Prerequisiti Conoscenze di elettronica di base e di fisica generale con particolare riferimento alle onde elettromagnetiche. Conoscenze di base di strumentazione biomedica, relativamente soprat-tutto alle problematiche di interazione fra strumentazione elettronica e sistemi biologici. Cono-scenze elementari di fisiologia umana.

Materiale didattico consigliato Copie delle trasparenze usate a lezione sono disponibili sul sito web di questo insegnamento. È necessario conoscere login e password, fornite dal docente durante le lezioni a tutti gli stu-denti che frequentano il corso. Chi non frequenta, può ottenere login e password recandosi di persona dal docente, previo appuntamento da fissarsi via e-mail. Tuan Vo-Dinh, editor. Biomedical Photonics. CRC Press, 2003. Per consultazione. M. H. Niemz. Laser-Tissue interactions. Springer, 1996. Per consultazione. Sito web del corso: http://www.unipv.it/merlo/optobio.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo chi abbia superato la prova scritta con almeno 15/30. Durante lo svolgimento del corso verrà svolta una prova in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto entro l'inizio del semestre successivo. Lo studente potrà inoltre approfondire una tematica di suo interesse da concordare con il docente, che porterà ad una presentazione in aula di tipo seminariale, da svolgersi durante l'ultima setti-mana del corso. L'esito positivo di questa attività dispenserà lo studente dalla prova orale.

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Greco - Organizzazione aziendale

Organizzazione aziendale Docente: Giorgio Greco Codice del corso: 064076 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire allo studente la visione più aggiornata disponibile sui temi della progettazione orga-nizzativa, integrando i concetti e i modelli della teoria organizzativa con i mutevoli eventi del mondo contemporaneo. Il fine è quello di aiutare lo studente a comprendere i propri mondi organizzativi di riferimento e a risolvere i problemi che dovrà affrontare nello svolgimento dell'attività lavorativa. Una particolare attenzione viene dedicata ai fenomeni emergenti nell'e-ra di Internet attraverso l'analisi delle implicazioni organizzative derivanti dalle nuove tecnolo-gie dell'informazione e del management della conoscenza.

Programma del corso Organizzazione e architetture organizzative Definizione di organizzazione. Le organizzazioni come sistemi aperti. Il modello di Mintzberg. Le dimensioni della progettazione organizzativa: dimensioni strutturali e dimensioni conte-stuali. Evoluzione della teoria organizzativa. La direzione strategica: il ruolo del Top Management. Strategie organizzative e progettazione organizzativa: il modello di Porter; il modello di Miles e Snow. La progettazione della macrostruttura. Approccio alla struttura basa-to sul trattamento delle informazioni: collegamenti verticali e collegamenti orizzontali. I vari tipi di struttura organizzativa: struttura funzionale, struttura divisionale, struttura a matrice, struttu-ra orizzontale, struttura ibrida. Applicazioni della progettazione organizzativa alle contingenze strutturali. Elementi di progettazione dei sistemi organizzativi Il ciclo di vita organizzativo. L'influenza della dimensione dell'organizzazione sulla progetta-zione ed il funzionamento organizzativo. L'analisi dell'ambiente di riferimento. Le risposte or-ganizzative alle incertezze e alle complessità ambientali. Modelli di integrazione organizza-zione - ambiente. Le relazioni interorganizzative. La progettazione organizzativa per le azien-de manifatturiere. La progettazione organizzativa per le aziende di servizi. Il modello di Per-row nell'analisi delle tecnologie a livello di unità organizzativa. La progettazione della micro-struttura. L'information tecnology come risorsa di business. Applicazioni organizzative dell'in-formation tecnology ed utilizzo dell'information technology come arma strategica. L'impatto dell'information technology sulla progettazione organizzativa:la struttura organizzativa a network dinamico. Approcci al knowledge management. I processi decisionali I processi decisionali individuali: approccio razionale; approccio della razionalità limitata. I processi decisionali delle organizzazioni: l'approccio delle scienze manageriali; il modello Carnagie; il modello del processo incrementale decisionale; il modello del contenitore di rifiuti; i modelli della learning organisation. Il potere individuale e il potere organizzativo. La gestione del potere e dei conflitti nelle organizzazioni. Innovazione e cambiamento Il ruolo strategico del cambiamento: cambiamento incrementale e cambiamento radicale. Il cambiamento tecnologico. Cambiamenti strategici e strutturali. IL cambiamento culturale: re-engineering e organizzazioni orizzontali; il management della qualità totale; l'organizzazione che apprende. Strategie e tecniche per la realizzazione del cambiamento. I principi guida per l'eccellenza organizzativa.

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Greco - Organizzazione aziendale

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Durante lo svolgimento del corso saranno fornite indicazioni bibliografiche specifiche ed altro materiale di supporto preparato dal docente. Richard L. Daft. Organizzazione Aziendale. Casa Editrice Apogeo, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante lo svolgimento del corso verranno svolte due prove in itinere. A coloro che avranno sostenuto con esito positivo entrambe le prove verrà proposto un voto che sarà possibile in-tegrare con un colloquio finale. Gli studenti che non abbiano svolto le prove in itinere, o che non le abbiano superate con esito positivo, dovranno sostenere un esame che consisterà in una prova orale.

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Marconi - Organizzazione aziendale (mn)

Organizzazione aziendale (mn) Docente: Marzio Marconi Codice del corso: 064191 Lezioni (ore/anno): 24 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire una visione di insieme sulle problematiche inerenti alla organizzazione aziendale e sui temi della progettazione organizzativa con particolare riguardo alle esigenze che sorgono dal-le mutevoli evoluzioni del mercato ed alle necessità di adeguamento della struttura con gli in-dirizzi strategici intrapresi.

Programma del corso Principi base di organizzazione aziendale L'organizzazione verso il mercato. Le parti dell'organizzazione, la divisione del lavoro ed i meccanismi di coordinamento. I parametri della progettazione organizzativa. La microstruttu-ra, la macrostruttura, i processi decisionali ed il potere nella organizzazione. La progettazione delle posizioni individuali, il processo di raggruppamento in unità e la loro dimensione ottima-le. La progettazione dei collegamenti laterali. Le principali configurazioni organizzative. La gestione dei processi organizzativi L'analisi dell'ambiente esterno e del mercato. Le relazioni interorganizzative. Il ruolo strategi-co del cambiamento. Cambiamenti strategici e strutturali. Strategie e tecniche per l'adatta-mento della struttura e la realizzazione del cambiamento. Il sistema qualità nelle imprese e l'organizzazione. Vision 2000 e la gestione dei processi. La costruzione dei modelli di orga-nizzazione, gestione e controllo ex L. 231/2001. La struttura organizzativa e la Sarbanes-Oxley Act.

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Richard L. Daft. Organizzazione aziendale. Casa Editrice Apogeo, Milano. G.Costa - P. Gubitta. Organizzazione aziendale - mercati gerarchie e convenzioni. McGraw-Hill, Milano 2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale a fine corso.

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Degiorgio - Ottica nonlineare

Ottica nonlineare Docente: Vittorio Degiorgio Codice del corso: 064077 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: FIS/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Descrizione dell'interazione tra fasci laser e materiali, finalizzata alla comprensione degli ef-fetti nonlineari che stanno alla base dei dispositivi ottici che convertono la frequenza e che hanno funzioni di modulazione o funzioni logiche. Applicazioni alle tecnologie dell'informazio-ne, alla diagnostica ambientale e biomedica.

Programma del corso Ottica nonlineare del secondo ordine Propagazione non lineare. Phase matching. Generazione di armoniche. Effetti parametrici. Oscillatori parametrici. Ottica nonlineare del terzo ordine Effetto Kerr ottico, self-focussing, automodulazione di fase. Mescolamento a più onde. Coniu-gazione di fase. Applicazioni dell'ottica nonlineare Materiali ottici nonlineari. Guide nonlineari. Propagazione solitonica. Interruttori ottici e con-vertitori di frequenza. Coerenza e funzioni di correlazione Tecniche sperimentali per la misura della coerenza spazio-temporale, impulsi ultracorti, con-fronto laser-sorgente convenzionale. Diffusione di luce e sue applicazioni Diffusione Rayleigh, Brillouin, e Raman. Diffusione da particelle. Velocimetria laser. Tecniche LIDAR per la diagnostica ambientale. Applicazioni biomediche. Diffusione stimolata Brillouin e Raman Amplificatori e oscillatori Raman, tecnica CARS.

Prerequisiti Fotonica.

Materiale didattico consigliato Verranno distribuite dispense. Parte del corso è coperta da: A. Yariv. Quantum Electronics. Wiley, New York, 1989. Sito web del corso: http://www.unipv.it/eqn/ONL/

Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto un esame orale.

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Guglielmann - Ottimizzazione

Ottimizzazione Docente: Raffaella Guglielmann Codice del corso: 064078 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 9 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 15 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire i concetti ed il linguaggio relativi ai problemi di minimo, sia libero che vincolato, e di stimolare lo studente a formulare, classificare e risolvere i problemi di otti-mizzazione. Lo studente verrà inoltre introdotto ai principali algoritmi implementati sia in libre-rie di calcolo scientifico che nell'Optimization Toolbox di MATLAB ed alla valutazione dell'effi-cienza e dei limiti degli algoritmi mediante applicazioni a problemi modello.

Programma del corso Durante il corso verranno illustrati i principali algoritmi di ottimizzazione per problemi di mini-mo, vincolati e non, con particolare attenzione alle relative proprietà di convergenza. Fanno parte integrante del corso le esercitazioni svolte in laboratorio, necessarie per la verifica nu-merica dei risultati teorici illustrati durante le lezioni. 1. Sistemi di equazioni non lineari • Modello affine e metodo di Newton-Raphson: proprietà di convergenza. • Metodi senza derivate: jacobiana approssimata e proprietà di convergenza. Approssima-

zione secante o quasi-newton: updates quasi-newton di rango 1. • Update di Broyden: good Broyden. Formula di Sherman-Morrison-Woodbury. Update in

forma inversa. Dualità e diagramma commutativo con update bad Broyden. Forma diret-ta: update della fattorizzazione.

• Metodi di Newton inesatti. 2. Problemi di ottimizzazione non vincolati Dopo aver caratterizzato i punti di minimo locale, si passa alla descrizione dei principali meto-di di risoluzione. • Metodo di Newton: modello quadratico. Proprietà di convergenza. Vantaggi e svantaggi. • Metodi basati su ricerche lungo direzioni di discesa: metodo del gradiente. Prototipo al-

goritmo basato su ricerche unidimensionali approssimate. Regole di Wolfe-Powell. Risul-tati di convergenza: teorema di Dennis-Morè. Ammissibilità asintotica dello step di Newton in relazione alle regole di Wolfe-Powell.

• Metodi Quasi-Newton: equazione quasi-newton. Update simmetrico di rango 1: SR1. Updates simmetrici quasi-newton di rango 2. Proprietà variazionali degli updates. Upda-tes definiti positivi: DFP e BFGS. Updates duali e inversi. Famiglia di Broyden. Proprietà per funzioni quadratiche. Risultati di convergenza globale e superlineare.

• Metodi a direzioni coniugate: terminazione finita per funzioni quadratiche. • Metodo del gradiente coniugato lineare. Metodi di tipo gradiente coniugato non lineare.

Regole di Wolfe-Powell forti e convergenza globale del metodo di Fletcher-Revees. Me-todo BFGS a memoria limitata e relazione con i metodi di tipo gradiente coniugato non li-neare.

• Metodo della Trust Region: prototipo algoritmo. Risultato di convergenza globale quadra-tica. Metodi di risoluzione esatta ed approssimata. Metodo alla Levenberg-Marquardt.

• Problemi di minimo quadrato non lineari: metodi di Gauss-Newton, Gauss-Newton dam-

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Guglielmann - Ottimizzazione

ped, Levenberg-Marquardt, Trust-region. Formule di updates per metodi Quasi-Newton. Metodi ibridi.

3. Problemi di ottimizzazione vincolati Dopo aver definito la struttura dei problemi di minimo vincolati, se ne dà una classificazione sulla base delle caratteristiche della funzione obiettivo e dei vincoli e si illustrano alcuni dei metodi per la loro risoluzione. • Vincoli di uguaglianza e disuguaglianza: condizioni di ottimalità di Kuhn-Tucker e condi-

zioni del secondo ordine. Funzione Lagrangiana, moltiplicatori di Lagrange. • Ottimizzazione non lineare: metodi di penalizzazione e delle barriere; risultati di conver-

genza e approssimazione dei moltiplicatori; metodo della Lagrangiana aumentata. Pro-grammazione quadratica sequenziale (SQP).

• Problemi di programmazione lineare: descrizione del problema in forma standard. Rap-presentazione dei vincoli lineari. Metodo del simplesso e del simplesso revised.

Prerequisiti I contenuti dei corsi di matematica della laurea triennale (con particolare attenzione al calcolo vettoriale e matriciale, alla definizione di gradiente, jacobiana, hessiana).

Materiale didattico consigliato J. Nocedal, S.J. Wright. Numerical Optimization. Springer Verlag, 1999. (Testo di riferimento). R. Fletcher. Practical Methods of Optimization. John Wiley, 1991. S.G. Nash, A. Sofer. Linear and Nonlinear Programming. McGraw-Hill, 1996. P.E. Gill, W. Murray, M.H. Wright. Practical Optimization. Academic Press, 1981. MATLAB Optimization Toolbox User's Guide. The Math WOrks Inc., 1996. Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/~gugliel/teach.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Valutazione delle esercitazioni svolte in laboratorio e prova orale.

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Capodaglio - Pianificazione della qualità delle acque superficiali

Pianificazione della qualità delle acque super-ficiali Docente: Andrea Capodaglio Codice del corso: 064079 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: AmbT, Elt Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza del quadro normativo italia-no/europeo sulla tutela delle acque superficiali (L. 152/99 e s.m.i., Direttiva 2000/60/CE), la conoscenza dei processi che danno luogo alla formazione della qualità delle acque, e di met-terli in grado di identificare possibili problemi e opportuni interventi risolutivi utilizzando metodi di calcolo appropriati.

Programma del corso Lezioni • Normativa Italiana/Comunitaria in materia di qualità delle acque: Legge 152/99. Legge

258/00, Direttiva -Quadro (Dir. 2000/60/CE). La tutela della qualità delle acque in Italia. • Caratterizzazione dei corpi idrici superficiali. Caratteristiche fisiche e fisico-chimiche. Mo-

nitoraggio. Derivazione delle equazioni differenziali di trasporto e diffusione degli inqui-nanti. Derivazione dei modelli numerici (alle differenze finite) a partire dalle equazioni dif-ferenziali.

• Il problema dell'ossigeno disciolto come caso significativo di applicazione dell'analisi di qualità ad un corpo idrico superficiale. Controllo dell'ossigeno disciolto.

• Inquinanti tossico-nocivi: principali componenti fisico-chimiche dell'analisi del problema delle sostanze tossiche. Componenti biologiche. Controllo delle sostanze tossiche

Esercitazioni Elaborazione al PC di un caso di studio con l'utilizzo di modelli numerici.

Prerequisiti Conoscenze di chimica ambientale e ingegneria sanitaria-ambientale.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente e/o da scaricare da Internet (riferimenti forniti dal docente). Thomann & Mueller. Principles of Surface Water Quality Modelling and Control. Harper & Row, New York, 1987.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere (scritte), presentazione di elaborato su esercitazioni svolte.

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Anglani - Pianificazione delle trasformazioni energetiche

Pianificazione delle trasformazioni energetiche Docente: Norma Anglani Codice del corso: 064157 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, AmbT Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Preparare lo studente ad affrontare la pianificazione di un sito sia esso un territorio, piuttosto che sede di impianti di conversione dell'energia di natura convenzionale (termoelettrico, idroe-lettrico, nucleare) o che coinvolga fonti alternative (eolico, fotovoltaico). Attraverso la model-lizzazione si indagherà il sistema nell'ottica di una visione globale degli aspetti di tipo normati-vo, tecnico-economico, ambientale, energetico e sociale.

Programma del corso Classificazione delle conversioni energetiche e relativi aspetti e impatti ambientali, energetici, economici legati alla pianificazione. Normativa di riferimento nazionale e comunitaria. Pianifi-cazione attraverso la modellizzazione ed ottimizzazione di sistemi energetici. Esempi di piani-ficazione. Procedure di valutazione di impatto ambientale. Il ruolo dei Sistemi di gestione Am-bientale UNI EN ISO 14001, la registrazione Emas. Esempi di pianificazione.

Prerequisiti Conoscenza di fisica tecnica, modelli matematici, economia, conversione dell'energia, ener-getica elettrica.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico che verrà messo a disposizione degli studenti in rete sul sito del gruppo di Energetica Elettrica. http://www.unipv.it/energy/. Sito web del corso: http://www.unipv.it/energy/2006/PTE/pte06_.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame sugli argomenti delle lezioni e discussione della tesina.

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De Lotto - Pianificazione territoriale e urbanistica (mn)

Pianificazione territoriale e urbanistica (mn) Docente: Roberto De Lotto Codice del corso: 064195 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/20 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si pone l'obiettivo di fornire modelli interpretativi dei processi di trasformazione territo-riale e urbana, e dei rapporti tra questi e gli strumenti operativi finalizzati all'intervento urbani-stico: piani territoriali, piano urbanistico comunale e progetto urbano. Viene inoltre approfondi-ta la relazione tra i temi disciplinari e i recenti strumenti informatici di gestione e simulazione urbana.

Programma del corso Introduzione all'Urbanistica Nella prima parte del Corso si studiano gli aspetti fondativi e le principali fasi di evoluzione della disciplina Urbanistica. A partire da una breve ricostruzione dell'evoluzione della città e della disciplina urbanistica moderna, con particolare attenzione al ruolo dei grandi piani otto-centeschi europei e degli aspetti innovativi apportati dal Movimento Moderno, si analizzano i principali elementi costitutivi del territorio e delle città nel rapporto con la pianificazione urba-na e territoriale. In riferimento al contesto italiano vengono messi in luce i fattori storici, politici, economici e sociali che hanno guidato l'urbanizzazione e si approfondiscono gli strumenti (piani, progetti, norme, regole) utilizzati per orientare i processi di trasformazione territoriale e gli sviluppi urbani. • La nascita dell'urbanistica • La rivoluzione industriale • Lineamenti generali fra l'800 e il 900 • Le tipologie edilizie • I centri storici • L'espropriazione per pubblica utilità • I primi piani • La legislazione per settori di intervento • I Piani alle diverse scale (Regionale, Provinciale, Comunale) La costruzione del Piano contemporaneo Nella seconda parte del Corso vengono approfonditi gli aspetti tecnici della pianificazione ur-banistica, evidenziando i fattori strutturali della pianificazione quali il Sistemi Ambientale, il Sistema Infrastrutturale ed il Sistema Insediativo. Con particolare riferimento alla normativa vigente in Regione Lombardia si studiano gli strumenti previsti dalla LR 12/2005 e si descri-vono gli elementi principali della Valutazione Ambientale Strategica. • L'approccio sistemico alla pianificazione • Pianificare per Sistemi: Sistema Ambientale, Infrastrutturale ed Insediativo • Aspetti tecnici: obiettivi strategici e dimensionamento del piano • LR 12/2005: Documento di Piano, Piano dei Servizi, Piano delle Regole • La Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Comunali

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De Lotto - Pianificazione territoriale e urbanistica (mn)

Strumenti di gestione territoriale e di simulazione urbana In ultimo, attraverso le esercitazioni, si analizzano e si testano gli strumenti informatici di ge-stione territoriale (SIT) e si approfondiscono alcuni dei recenti modelli di simulazione urbana (modelli di ottimizzazione, modelli multi-agente, modelli di Geocomputazione).

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Valeria Erba. Strumenti urbanistici per interventi di qualità. Franco Angeli, Milano, 2001. Valeria Erba. Il piano urbanistico comunale. Edizioni Autonomie, Roma, 1991. Guido Morbelli. Città e piani d'Europa. Edizioni Dedalo, Bari, 1997. Giovanni Rabino. www.geomemo.org.

Modalità di verifica dell'apprendimento A partire dalla verifica delle esercitazioni sul tema d'anno, l'esame verrà espletato attraverso un colloquio con il Docente in relazione agli argomenti trattati a lezione ed alla bibliografia.

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Biffi - Processi e progetti di ICT

Processi e progetti di ICT Docente: Alfredo Biffi Codice del corso: 340013 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-P/10 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Il corso ha come obiettivo l'approfondimento dei modelli descrittivi e normativi per l'imposta-zione delle attività di gestione e di innovazione dei sistemi informativi aziendali, con particola-re riferimento alla evoluzione dei SI in logica di net economy. Vengono affrontati temi riguar-danti: • i processi di governo organizzativo ed economico dei sistemi informativi aziendali; • i criteri e i metodi manageriali per la scelta delle soluzioni organizzative e tecnologiche at-

tinenti ai sistemi informativi; • metodi e tecniche di analisi dei processi aziendali; • metodi e strumenti di impostazione dei progetti di sistemi informativi. Alle lezioni si affiancano analisi di casi aziendali e interventi di testimoni ed esperti impegnati nelle aziende in attività di impostazione e gestione dei sistemi informativi. Gli interessati pos-sono inoltre prendere parte a gruppi di lavoro finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca, come approfondimento dei temi affrontati a lezione. È prevista attività di tutorato per studenti lavoratori.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato A. Biffi. Processi e progetti di sistemi informativi. Etas 2002. (capitoli indicati dal docente). A. Biffi, a cura di, Net Economy. Tecnologie e nuovi paradigmi manageriali. Franco Angeli 2001. Baglieri-Biffi-Coffetti-Ondoli-Pecchiari-Pilati. Organizzare e gestire progetti. ETAS 1998. (lettu-ra consigliata).

Modalità di verifica dell'apprendimento I frequentanti sosterranno l'esame, in forma orale, sulle parti svolte in aula e indicate di volta in volta dal docente. Sono previsti lavori di ricerca facoltativi come sostitutivi di parte dell'e-same le cui modalità saranno specificate dal docente ad inizio corso. I non frequentanti so-sterranno l'esame orale negli appelli previsti, su tutte le parti dei testi d'esame indicati in bi-bliografia.

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Maloberti - Progettazione CAD avanzata

Progettazione CAD avanzata Docente: Franco Maloberti Codice del corso: 064159 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 2 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 20 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso, complementare al corso "Filtri e convertitori" vuole fornire gli elementi necessari per la progettazione di fitri e convertitori integrati con l'ausilio di strumenti CAD. I tool che verran-no usati riguardano la simulazione a livello sistema, a livello transistor e il layout. Il corso dopo una rapida descrizione di strumenti di progettazione di filtri si focalizza sulla progettazione e la simulazione di convertitori.

Programma del corso Programma dettagliato Parte 1: Utilizzo di MATLAB per il progetto di un filtri convenzionali e tempo continuo. Simula-zione di filtri passivi e attivi con HDL-AMS. Progetto di filtri a condensatori commutati con Swi-tcap. Studio con Simulink delle non idealità in condensatori commutati. Simulazione con Spi-ce di filtri OTA-C e Mosfet-C. Parte 2: Studio di campionamento, quantizzazione e ricostruzio-ne con MATLAB. Studio di proprietà e limiti della FFT con Simulink. Simulazione comporta-mentale e a livello transistor di convertitori Nyquist-rate: full-flash, two step flash, folding, pipeline e approssimazioni successive. Simulazione circuitale del sample and hold: realizza-zione CMOS e bipolare. Simulazione di modulatori sigma-delta con Simulink. Parte 3: Layout di circuiti integrati analogici. Layout di componenti passivi e attivi. Floor plan e layout di siste-mi misti.

Prerequisiti Progettazione di Circuiti Analogici. Filtri e Convertitori.

Materiale didattico consigliato R. van de Plassche. Integrated Analog-to-Digital and Digital-to-analog Converters. Kluwer Academic Publisher, ISBN 0-7923-9436-4, 1994. S. R. Norsworthy, R.Schreier, G.B. Temes. Delta-Sigma Data Converters. Converters, IEEE Press, ISBN 0-7803-1045-4, 1997. F. Maloberti. Note su convertitori A/D e D/A.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del corso. Verranno inoltre preparate a cura degli studenti delle relazioni sulle attività svolte durante le esercitazioni di laboratorio. Per coloro che avranno sostenuto en-trambe le prove scritte e avranno frequentato le esercitazioni, la prova finale consisterà in una presentazione in forma seminariale dell'attività svolta. Coloro che non avranno sostenuto en-trambe le prove in itinere e/o non avranno seguito le esercitazioni di laboratorio dovranno so-stenere una prova orale completa che verterà sull'intero programma del corso.

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Morandotti - Progettazione degli elementi costruttivi

Progettazione degli elementi costruttivi Docente: Marco Morandotti Codice del corso: 064080 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si prefigge di fornire agli studenti i fondamenti per la conoscenza delle fasi progettuali e realizzative dei singoli elementi costruttivi che caratterizzano l'organismo edilizio e le inter-relazioni che si instaurano tra di essi una volta posti in opera.

Programma del corso L'insegnamento si prefigge lo scopo di porre lo studente in grado di affrontare e risolvere i problemi di carattere tecnologico che stanno alla base della progettazione architettonica di un edificio, con particolare riferimento all'edilizia ordinaria ed alle tecniche costruttive tradizionali. Durante il corso vengono trattati gli elementi costruttivi che compongono l'organismo edilizio e la loro aggregazione finalizzata alla definizione del corpo di fabbrica; vengono affrontate le tecniche costruttive e i materiali impiegati secondo la tradizione e secondo le innovazioni re-centi che caratterizzano il mondo dell'edilizia. Il programma è completato da esercitazioni du-rante le quali gli studenti saranno chiamati ad approfondire alcuni degli elementi costruttivi affrontati nelle lezioni in aula, proponendo una soluzione personale.

Prerequisiti Conoscenze di base del disegno tecnico e di scienza delle costruzioni.

Materiale didattico consigliato In bibliografia vengono indicati solo alcuni dei volumi che toccano gli argomenti trattati nel corso. Si tratta dei volumi di riferimento per la parte generale del corso. Durante lo svolgimen-to del programma potranno essere indicati libri, manuali e riviste da consultare per l'approfon-dimento di specifici temi trattati. G. Calvi (a cura di ). Progetto qualità edilizia. Edizioni Edilizia Popolare, 2002. L. Caleca. Architettura tecnica. E. Mandolesi. Edilizia (voll. 1,2,3,4). UTET, Torino.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove in itinere (scritte), una che verte sugli argomenti trattati nella prima parte del corso ed una che riguarda la seconda parte del corso. Anche gli elaborati svolti all'interno del programma didattico delle esercitazioni sono oggetto di valutazione. La prova orale finale è obbligatoria per chi non ha sostenuto le prove in itinere e facoltativa per chi vuo-le migliorare il voto risultante dalla media delle due prove in itinere e degli elaborati progettua-li.

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Sorlini - Progettazione degli impianti di depurazione e potabilizzazione

Progettazione degli impianti di depurazione e potabilizzazione Docente: Sabrina Sorlini Codice del corso: 064124 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente avrà appreso le tecniche per il dimensionamento e la progettazione di impianti di trattamento delle acque (di approvvigionamento e di scarico), potendo in particolare valutare criticamente approcci differenti.

Programma del corso Acque di scarico Definizione dei dati di progetto (portate da trattare, carico inquinante) attraverso valutazioni statistiche, indagini, campagne analitiche. Dimensionamento delle varie fasi di un impianto di depurazione per acque di scarico di urbane (linea acque e linea fanghi). Definizione del layout di impianto, includendo anche aree accessorie e servizi. Calcolo del profilo idraulico. Prepa-razione di elaborati grafici progettuali. Esempi di progetti di impianti di trattamento di acque di scarico industriali e percolati di discarica. Acque di approvvigionamento Definizione dei dati di progetto (portate da trattare, caratteristiche delle acque prelevate) at-traverso valutazioni statistiche, indagini, campagne analitiche. Dimensionamento delle varie fasi di un impianto di potabilizzazione di acque superficiali. Definizione del layout di impianto, includendo anche aree accessorie e servizi. Calcolo del profilo idraulico. Esempi di progetti di impianti per la produzione di acqua di approvvigionamento aduso industriale.

Prerequisiti Ingegneria sanitaria-ambientale: conoscenza di base sui fenomeni di inquinamento e sui pro-cessi di disinquinamento, nei settori delle acque di approvvigionamento, delle acque di scari-co, dei rifiuti. Impianti di trattamento di acque e rifiuti: conoscenza dei principali sistemi di trat-tamento delle acque di approvvigionamento e scarico e dei criteri di dimensionamento.

Materiale didattico consigliato Metcalf and Eddy. Wastewater Engineering: treatment, disposal, reuse. McGraw-Hill. L. Masotti. Depurazione delle acque. Ed. Calderini. AWWA. Water Treatment Plant Design. McGraw-Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale cui lo studente può accedere purché abbia supera-to positivamente le due prove scritte in itinere (voto medio maggiore o uguale a 18/30), previ-ste rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. In alternativa alle due prove scritte in itinere, lo studente può svolgere un'unica prova sull'intero programma dell'insegnamento negli appelli d'esame prestabiliti.

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Maloberti - Progettazione di circuiti analogici

Progettazione di circuiti analogici Docente: Franco Maloberti Codice del corso: 064081 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 22 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso presuppone la conoscenza delle caratteristiche di funzionamento dei dispositivi elet-tronici allo stato solido (specialmente Transistore MOS) e dei modelli che li descrivono oltre alle conoscenze di base sull'analisi di circuiti elettronici elementari (Elettronica I). Il corso in-tende fornire allo studente le conoscenze di base per affrontare la progettazione dei circuiti integrati analogici. In particolare il progetto di un amplificatore operazionale integrato sarà u-sato come riferimento per l'apprendimento non solo delle tecniche di progettazione ma anche degli strumenti CAD usati nel flusso di progetto.

Programma del corso Il corso riguarda la progettazione di circuiti integrati analogici in tecnologia CMOS. Programma dettagliato 1. Richiami sulle caratteristiche dei Dispositivi elettronici Transistore MOS, spiegazione intuiti-va del comportamento fisico, modelli a grandi e piccoli segnali, rumore, effetti del secondo ordine (conduzione sottosoglia, effetti degli alti campi, effetti di canali corti, ecc.). Confronto MOS-Bipolare, componenti passivi (Resistori, Condensatori e induttori) problemi e tecniche di Layout. 2. Progettazione di blocchi analogici elementari Circuiti di polarizzazione di tensione e di corrente. Specchi di corrente. Coppia differenziale. 3. Amplificatori operazionali a 2 stadi Specifiche tipiche di un operazionale integrato, guadagno, offset reiezione all'alimentazione e al modo comune. Banda passante e compensazione, slew rate. Rumore ecc. 4. Amplificatori operazionali con differenti topologie Stadio singolo ripiegato, cascode telescopico, amplifica-tore con doppio specchio, amplificatori pluristadio, amplificatori completamente differenziali. 5. Amplificatori di tipo Buffer.

Prerequisiti Dispositivi Elettronici (Consigliato).

Materiale didattico consigliato F. Maloberti. Analog Design for CMOS VLSI Systems. Kluwer Academic Publishers 2001.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova in itinere più un esame finale (scritto con discussione orale). In alternativa all'esame finale, progetto finale con relazione.

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Torelli - Progettazione di circuiti digitali

Progettazione di circuiti digitali Docente: Guido Torelli Codice del corso: 064082 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è fornire agli allievi le conoscenze di base della progettazione circuitale digitale in tecnologia CMOS. Le lezioni teoriche saranno accompagnate da esercitazioni in laboratorio, durante le quali gli allievi potranno avvalersi del simulatore circuitale SPICE per l'analisi di blocchi digitali elementari. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di progettare e analizzare i blocchi circuitali digitali fondamentali e le soluzioni architetturali di base in tecnologia CMOS, e di valutarne le prestazioni.

Programma del corso Porte logiche in tecnologia CMOS Richiami sul transistore MOS. Richiami sull'invertitore e sulle porte logiche combinatorie in tecnologia CMOS. Dimensionamento delle porte. Calcolo del tempo di salita, del tempo di di-scesa e dei ritardi di propagazione delle porte. Valutazione delle prestazioni dei circuiti Stima dei parametri elettrici parassiti. Effetti RC distribuiti delle linee di collegamento. Oscilla-tore ad anello. Analisi delle prestazioni in velocità delle porte. Stadio di adattamento per il pi-lotaggio di carichi capacitivi pesanti. Valutazione del consumo di potenza e accorgimenti per la sua riduzione. Margini di progetto. Dimensionamento delle interconnessioni. Cenno alla lo-gica a interruttori. Shrink e scaling down tecnologico. Progettazione in tecnologia CMOS Strategia di progettazione in logica combinatoria. Logica CMOS dinamica; logica a precarica; logica Domino; logica clocked CMOS. Sistemi sequenziali con clock. Richiami agli elementi base di memoria statica (latch, flip-flop). Temporizzazioni a fase singola e a due fasi. Elementi di memoria dinamica. Sistemi sincroni. Architettura pipeline. Distribuzione del clock. Skew del clock in sistemi sincroni. Considerazioni sul progetto di circuiti digitali CMOS a bassa potenza. Memorie a semiconduttore Introduzione alle memorie. Tipi di memoria. Organizzazione di una memoria. Circuiti di indi-rizzamento di riga e di colonna. Memorie non volatili: ROM; memorie Flash; cenno alle memo-rie non volatili di nuova generazione. Memorie indirizzabili per contenuto (CAM). Elevatori di tensione integrati a pompa di carica.

Prerequisiti Reti Logiche, Calcolatori, Basi di Elettrotecnica, Elettronica, Basi di Elettronica Digitale, Basi di Porte Logiche CMOS e di Tecnologia di integrazione CMOS.

Materiale didattico consigliato N. H. E. Weste, K. Eshraghian. Principles of CMOS VLSI Design. A Sistem Perspective. 2nd edition. Addison-Wesley Publishing Company, 1994. J. M. Rabaey, A. Chandrakasan, B. Nikolic'. Digital Integrated Circuits, A Design Perspective. 2nd Edition. Pearson Education, Inc. (Prentice Hall), Upper Saddle River, NJ, USA, 2003. È disponibile anche la traduzione in italiano: J. M. Rabaey, A. Chandrakasan, B. Nikolic': Circuiti Integrati Digitali, L'ottica del Progettista. (a cura di Andrea Cester e Andrea Gerosa). Pearson Education Italia, Milano, 2005.

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Torelli - Progettazione di circuiti digitali

S.M. Kang, Y. Leblebici. CMOS Digital Integrated Circuits: Analysis and Design. The McGraw-Hill Companies, Inc., 1996. Per approfondimenti sulla progettazione circuitale.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consisterà in una prova scritta e in una prova orale. Peso relativo delle due prove: prova scritta 1/2, prova orale 1/2. Verranno svolte due prove in itinere, una durante il corso, una al termine dello stesso: l'esito positivo di queste prove dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta e di (almeno) parte della prova orale, purché la prova finale venga sostenu-ta entro la sessione di esami immediatamente successiva al semestre in cui è tenuto il corso.

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Sproccati - Progetto di infrastrutture (mn)

Progetto di infrastrutture (mn) Docente: Antonio Sproccati Codice del corso: 064205 Lezioni (ore/anno): 54 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 78

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di avviare gli allievi alla progettazione intesa come processo che prende avvio dall'analisi dei dati programmatici e delle condizioni al contorno, che individua tutte le problematiche di carattere funzionale, tecnico e normativo per arrivare alla sintesi delle scelte con la definizione delle componenti dell'infrastruttura, nonché al loro dimensionamento e rap-presentazione. Saranno approfonditi in modo particolare gli aspetti tecnologici e quelli relativi alla progettazione strutturale dell'opera, anche attraverso l'analisi critica di progetti realizzati.

Programma del corso Prerequisiti Le conoscenze acquisite nei corsi di Scienza delle Costruzioni e di Tecnica delle Costruzioni.

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico è costituito dalle dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento avverrà attraverso esercitazioni progettuali e l'elaborazione di un progetto completo che sarà discusso nella prova orale finale.

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Probati - Progetto di infrastrutture viarie

Progetto di infrastrutture viarie Docente: Eugenio Probati Codice del corso: 062252 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di completare le conoscenze necessarie per una corretta progettazione delle infrastrutture stradali, acquisite nel corso di Fondamenti di infrastrutture viarie, con l'ac-quisizione delle conoscenze per la costruzione e gestione di un'infrastruttura stradale.

Programma del corso Lezioni: La realizzazione di un'infrastruttura di trasporto: dall'appalto al collaudo, modalità e-secutive, organizzazione del cantiere e gestione delle commesse; La costruzione delle opere in terra: caratteristiche fisico-meccaniche e classificazione; compressibilità e portanza; spinte attive e passive e cenni sull'instabilità della sede stradale e dei pendii; La costruzione delle opere d'arte: schemi strutturali e tipologie costruttive di ponti e viadotti; generalità metodi di scavo, richiami sul calcolo delle spinte e cenni sui metodi di calcolo del rivestimento nella rea-lizzazione di gallerie; opere d'arte minori e opere di protezione; La costruzione della sopra-struttura: caratteristiche d'accettazione e di qualità dei materiali stradali; fondazione, strati di base e superficiali; cenni sul dimensionamento; La gestione di un'infrastruttura di trasporto: l'organizzazione gestionale delle reti stradali attraverso il catasto delle strade quale strumento di conoscenza e programmazione della manutenzione programmata e straordinaria della so-vrastruttura e delle opere d'arte. Progetto: Elaborazione di un progetto stradale completo di relazione ed elaborati progettuali.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza di base e delle nozioni fondamentali acquisite nel Corso di Fonda-menti di infrastrutture viarie.

Materiale didattico consigliato Tesoriere G. Strade Ferrovie Aeroporti. Volume II, UTET, Torino, 1990. Ferrari P., Giannini F. Ingegneria stradale - 2 Corpo stradale e pavimentazioni. ISEDI, Torino, 1996. Discacciati M. e Filippucci G. Le strade. NIS, Roma, 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto un unico esame orale finale per verificare l'acquisizione, da parte dello studente, sia delle tecniche realizzative e dei requisiti dei materiali caratterizzanti il corpo e la sovra-struttura stradali, sia delle capacità progettuali, profuse nello studio del Progetto stradale.

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Motta - Progetto di servizi digitali I

Progetto di servizi digitali I Docente: Gianmario Motta Codice del corso: 064184 Lezioni (ore/anno): 4 Corso di laurea: Serv Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 40 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 40

Obiettivi formativi specifici Il corso ha lo scopo di sviluppare la capacità di analizzare e progettare un servizio digitale, applicando i concetti e le nozioni apprese nei primi due semestri del corso. Esso può essere considerato un approfondimento pratico dei due corsi Business Analysis 1 e Enterprise Systems 1. La progettazione arriva sino alla definizione ed alla validazione di un prototipo ed è svolta sotto la guida del docente. L'oggetto del progetto è concordato fra lo studente e il do-cente del corso e riguarda un caso concreto aziendale. Sono disponibili progetti di Knowledge Base e di Servizi web. Inoltre sono proposti attraverso un corso integrativo progetti di reti di servizio.

Programma del corso Il corso è assimilabile ad un lavoro di progetto (project work) e può essere svolto singolar-mente o in piccoli gruppi previa una ripartizione programmata e controllata del lavoro. Sono consigliati temi inerenti a processi front end (CRM). Il progetto può riguardare lo studio e/o la progettazione e/o la realizzazione (sino a un prototipo dimostrativo) di (a) processi gestionali finalizzati ad erogare servizi digitali, (b) sistemi gestionali, siti web (c) altre applicazioni. Con-seguentemente la didattica è finalizzata alla realizzazione del progetto. All'inizio del corso so-no introdotte metodologie da seguire per la pianificazione, la documentazione e il controllo di qualità. Le esercitazioni sono finalizzate alla illustrazione (mediante casi ed esempi) delle modalità di raccolta delle informazioni e dei requisiti, realizzazione, prototipazione. Introduzione al lavoro di progetto Scopo del progetto. Metodologia di progetto e standard. Presentazione dei temi. Definizione delle caratteristiche del servizio / prodotto digitale Definizione del target utente. Interviste ed altre fonti per definire le caratteristiche del prodotto/ servizio. Simulazione dello scenario. Raccolta e documentazione dei requisiti di processo Esercizio pratico di raccolta dei requisiti. Tecniche di intervista e di raccolta della documenta-zione. Definizione dei requisiti di sistema Modellazione e documentazione dei requisiti e della interfaccia utente. Definizione dei requisi-ti dei dati. Personalizzazione e realizzazione delle soluzioni software Struttura delle soluzioni software. Livelli di personalizzazione. Modifica di oggetti/servizi. Cre-azione di oggetti/servizi. Esercizi pratici su soluzioni software. Documentazione del progetto e del sistema / processo Schema della documentazione. Documentazione di progetto e documentazione di siste-ma/processo. Template e standard di documentazione da applicare.

Prerequisiti La progettazione farà uso dei concetti e delle nozioni dei due corsi di Ingegneria del software LS e Basi dati LS.

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Motta - Progetto di servizi digitali I

Materiale didattico consigliato Sarà utilizzato materiale ad hoc pubblicato sul sito. I testi di riferimento sono gli stessi di En-terprise Systems 1 e Business Analysis 1.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il progetto dello studente è discusso in una serie di incontri (review) programmati con il do-cente. Questi incontri intermedi hanno lo scopo di guidare lo studente nella realizzazione del progetto e nella sua documentazione. La verifica finale si fonda sulla valutazione del lavoro presentato dallo studente integrata dalle valutazioni intermedie.

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Calvi - Progetto di strutture in zona sismica

Progetto di strutture in zona sismica Docente: Gian Michele Calvi Codice del corso: 064161 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 6

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di avviare gli allievi alla progettazione, alla valutazione della vulnerabilità ed allo studio di interventi di adeguamento di strutture soggette ad azioni di tipo sismico. Il corso è orientato sia ad aspetti concettuali sia applicativi, affrontando un ampio spettro di ar-gomenti a diverso livello di approfondimento.

Programma del corso Il corso affronterà i concetti fondamentali di progettazione antisismica, con una parte introdut-tiva in cui verranno discussi i danni alle strutture in terremoti recenti e le relative implicazioni sulla sicurezza delle strutture. Saranno discussi i rapporti tra filosofia e dettagli di progetto e costruzione e danni specifici e scenari complessivi attesi. Il corso si svilupperà nei seguenti argomenti specifici. Azione sismica Descrizione delle azioni derivanti da un terremoto su diversi tipi di strutture, spettri di risposta e di progetto, effetti geografici e locali, caratteristiche di accelerazione, velocità e spostamen-to al suolo e sulle strutture, mappe di pericolosità e zonazione sismica. Criteri di progetto. De-finizione di stati limite locali e globali, principi di protezione della vita umana, di limitazione dei danni e di funzionalità, classificazione dell'importanza delle costruzioni. Principi di gerarchia delle resistenze. Criteri di progetto Definizione di stati limite locali e globali, principi di protezione della vita umana, di limitazione dei danni e di funzionalità, classificazione dell'importanza delle costruzioni. Principi di gerar-chia delle resistenze. Modelli e metodi di analisi. Modellazione di strutture soggette ad azione sismica, modelli bi- e tri- dimensionali, lineari e non lineari. Analisi lineare statica, non lineare statica, dinamica modale, dinamica non lineare. Edifici in c.a., muratura, acciaio Risposta di elementi e strutture costruite con diverse tecniche e materiali, comportamento se-zionale, di elementi e di strutture. Verifiche di sicurezza e dettagli costruttivi. Ponti. Risposta di ponti, concetti di regolarità, aspetti specifici di azioni, modelli, metodi di analisi e verifiche di sicurezza. Fondazioni e strutture di sostegno Concetti fondamentali di interazione terreno-struttura, azioni, analisi e verifiche di muri di so-stegno, liquefazione dei terreni. Valutazione di strutture esistenti e interventi di adeguamento Problemi fondamentali delle strutture esistenti in muratura e calcestruzzo, risposta sismica di strutture progettate per le sole forze di gravità, tecniche di rinforzo mediante modifiche dell'or-ganismo strutturale o rinforzo di sue parti, utilizzando acciaio o materiali cementizi o composi-ti. Tecniche di isolamento e dissipazione Isolatori e dissipatori, proprietà e prove sperimentali. Progetto, analisi e verifica di strutture isolate.

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Calvi - Progetto di strutture in zona sismica

Prerequisiti Concetti fondamentali di analisi, geometria e fisica. Metodi di analisi strutturale. Proprietà dei materiali da costruzione (acciaio, calcestruzzo, muratura). Comportamento in esercizio ed a rottura di elementi e sezioni in calcestruzzo ed in acciaio, soggetti a presso-flessione, taglio e torsione. Concetti fondamentali di dinamica delle strutture.

Materiale didattico consigliato L. Petrini, R. Pinho, G.M. Calvi. Criteri di Progettazione Antisismica degli Edifici. IUSSPRESS, 2004. E. Cosenza, G. Magliulo, M. Pecce, R. Ramasco. Progetto Antisismico di Edifici in Cemento Armato. IUSSPRESS, 2004. T. Paulay, M.J.N. Priestley. Seismic design of reinforced concrete and masonry structures. Wiley, 1992. M.J.N. Priestley, F. Seible, G.M. Calvi. Seismic design and retrofitting of bridges. Wiley, 1996. CEN. Eurocode 8 - Design of structures for earthquake resistance. CEN - prEN 1998-1, 2003. AA. VV. Ordinanza PCM 20 marzo 2003, allegati e successive modificazioni. G.U. del 8 mag-gio 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il risultato finale sarà valutato sulla base di quattro parametri, con peso pressoché equivalen-te: uno o più elaborati progettuali che gli allievi predisporranno nel corso del semestre; una prova scritta di medio termine; una prova scritta finale; una prova orale finale. È possibile es-sere esentati dalla prova orale finale, nel qual caso il voto sarà basato sui primi tre parametri.

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Magenes - Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura

Progetto e riabilitazione delle strutture in mu-ratura Docente: Guido Magenes Codice del corso: 064086 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei principi fondamentali della meccanica delle strutture in muratura. Capacità di eseguire il progetto strutturale di edifici ordinari in muratura semplice o armata, inclusa la pro-gettazione in zona sismica. Conoscenza delle principali cause e fenomenologie di dissesto nelle costruzioni esistenti in muratura, e dei principali criteri e tecniche di intervento per la ria-bilitazione strutturale.

Programma del corso Parte prima I materiali costituenti le murature. Tipologie delle murature moderne. Il materiale muratura: proprietà meccaniche, modelli costitutivi. Comportamento in stati monoassiali di tensione (compressione, trazione). Stati tensionali complessi. Resistenza a taglio. Stati limite di ele-menti strutturali (pannelli murari in muratura semplice ed armata). Azioni nel piano medio. A-zioni ortogonali al piano medio. Effetti geometrici del secondo ordine. Tipi strutturali e conce-zione dell'edificio. Modelli d'insieme, analisi strutturale e verifiche di sicurezza. Edifici in mura-tura soggetti all'azione sismica. Parte seconda Le murature storiche. Tipologie murarie. Principali elementi costruttivi delle strutture storiche in muratura. Archi e volte, analisi statica. Cause e diagnosi dei dissesti di edifici esistenti. Ri-lievo strutturale. Metodi di indagine. L'analisi strutturale degli edifici esistenti. Criteri e tecniche di intervento. Il consolidamento antisismico. Nota Tutti gli argomenti verranno trattati con riferimento alle normative nazionali ed europee più recenti.

Prerequisiti Contenuti degli insegnamenti di Scienza delle Costruzioni A e B, Tecnica delle Costruzioni A e B.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico distribuito dal docente coprirà gran parte degli argomenti. Di volta in volta verranno segnalati testi utili relativamente ai vari argomenti, fra i quali i seguenti. G.Macchi, G.Magenes. Le costruzioni in muratura, Cap. 13 del libro "Ingegneria delle struttu-re" a cura di E.Giangreco, vol. 3. UTET. G.Righetti, L.Bari. L'edificio in muratura. Consorzio Poroton, edizioni B.I.N. I.V.Carbone, A.Fiore, G.Pistone. Le costruzioni in muratura. HOEPLI. G.Croci. Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici. UTET. A.Giuffrè. Letture sulla meccanica delle murature storiche. Ed. Kappa, Roma.

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Magenes - Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso gli studenti svolgono esercitazioni di progetto aventi lo scopo di applicare la teoria e le disposizioni regolamentari illustrate a lezione. L'accesso alla prova orale finale è subordinato allo svolgimento delle esercitazioni suddette. La prova orale finale riguarda tutto il programma svolto.

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Marannino - Programmazione ed esercizio dei servizi elettrici

Programmazione ed esercizio dei sistemi elet-trici Docente: Paolo Marannino Codice del corso: 064162 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Acquisizione delle nozioni fondamentali e delle metodologie di studio dei problemi di pianifi-cazione ed esercizio dei sistemi elettrici per l'energia con particolare riguardo agli aspetti di economia e sicurezza.

Programma del corso Lo studio delle tecniche di cui debbono servirsi gli ingegneri e gli operatori economici nel campo dell'industria elettrica per programmare lo sviluppo e l'esercizio di un sistema elettrico di potenza ha fatto parte nel vecchio ordinamento del corso di laurea in Ingegneria Elettrica del programma di Sistemi Elettrici per l'Energia, che nel nuovo ordinamento ha dovuto subire un dimezzamento del tempo a disposizione del docente e della classe di studio (passando dal 5 al terzo anno con un impegno didattico ridotto da 110 a 50 ore). Avendo lasciato in Sistemi Elettrici per l'Energia solo dei cenni alla materia che viene trattata nel nuovo corso, nella sua riprogrammazione si è affrontato il complesso problema del passaggio, che sta compiendosi in questi anni in diverse parti del mondo, da una gestione e pianificazione verticalmente inte-grata dei sistemi elettrici, operata dai monopolisti, pubblici o privati, proprietari delle centrali di produzione e della rete di trasmissione, ad una realtà operativa in cui è in atto la separazione (Unbundling) delle funzioni di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, vista come passo necessario all'introduzione della competizione nel mercato dell'energia elet-trica. Il corso copre aspetti di diversa natura del vasto campo di problemi che debbono affron-tare e risolvere i tecnici e i manager cui è affidata la responsabilità di esercire in tempo reale un sistema di produzione e trasmissione dell'energia elettrica e di definire i programmi di svi-luppo su orizzonti temporali di medio o lungo termine delle reti di trasmissione e distribuzione, verificandone la compatibilità con quelli di espansione della generazione proposti dai proprie-tari delle centrali di produzione. La materia trattata richiede frequenti richiami a conoscenze di cui l'allievo deve essersi arricchito nei campi dell'analisi matematica e numerica, dell'econo-mia, della teoria dei sistemi e dei controlli automatici, oltre che delle discipline proprie dell'e-lettrotecnico (dalle macchine agli impianti elettrici). 1. Dal monopolio alla competizione nel mercato dell'energia elettrica Programmazione ed esercizio in sistemi elettrici verticalmente integrati e in sistemi in cui è in atto la separazione (Unbundling) delle funzioni di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica. La competizione nel mercato dell'energia elettrica, curve di domanda e di offerta. Prezzo di equilibrio del mercato. Il ruolo dei diversi operatori del mercato. Il Gestore della rete di trasmissione nazionale o regionale. Il Gestore del mercato. Autorità di controllo. Strutture di mercato in Europa e America. 2. Ottimazione e sicurezza dell'esercizio Definizione degli stati operativi di un sistema elettrico. Sicurezza statica e dinamica. Algoritmi di calcolo numerico per la soluzione delle equazioni di Load Flow (LF) di sistemi di grandi di-mensioni. Ordinamento ottimo delle equazioni di LF, calcolo della matrice jacobiana, fattoriz-zazione di Gauss e bifattorizzazione. Equivalente di Ward di un sistema elettrico esterno. Me-todo delle perturbazioni per l'analisi della sicurezza statica. Lemma di inversione delle matrici

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Marannino - Programmazione ed esercizio dei servizi elettrici

modificate (Woodbury) per il calcolo dei coefficienti di riporto di corrente. Sicurezza preventiva o correttiva. Programmi di Optimal Power Flow. Modello sparso e modelli compatti-ridotti. OPF per il dispacciamento delle potenze attive, per il controllo delle transazioni commerciali e l'eliminazione delle congestioni di rete in strutture di mercato di tipo Pool o con prevalenti scambi bilaterali. Programmazione a medio e a breve termine delle generazioni. Programmi di Unit Commitment. Esercizio in tempo reale del sistema elettrico. 3. I servizi ancillari all'esercizio del sistema elettrico Definizioni dei servizi ancillari. Riserva di potenza attiva. Regolazione primaria della frequen-za. Regolazione frequenza/potenza. Regolazione della tensione e fornitura della potenza re-attiva. Riaccensione del sistema. 4. Regolazione della frequenza Regolazione primaria e secondaria della frequenza. Progetto del regolatore di velocità per gruppi termoelettrici e idroelettrici. Stabilità della regolazione di velocità per impianti idroelet-trici di alta caduta. Modellistica a fluido incomprimibile o a fluido comprimibile di un impianto idroelettrico. La regolazione della frequenza e delle potenze di scambio. Criteri di non intera-genza, di mutuo soccorso e minimale. Controllo dell'errore di tempo e degli scambi di potenza non programmati. 5. Regolazione della tensione e fornitura della potenza reattiva Regolazione locale o centralizzata della tensione. Compound di reattivo nella regolazione primaria della tensione di un generatore sincrono. Curve di prestazione di un generatore sin-crono. Stabilità della regolazione di tensione di un gruppo generatore. Controllo centralizzato delle tensioni. Regolazione secondaria della tensione. Definizione delle aree di regolazione secondaria, scelta dei nodi pilota e delle centrali da assegnare all'area di controllo. Regola-zione terziaria delle tensioni. Programmazione e dispacciamento delle potenze reattive da generare, scelta dei rapporti di trasformazione dei trasformatori di interconnessione a rappor-to variabile. La fornitura della potenza reattiva come servizio ancillare. Calcolo del valore (prezzo) della potenza reattiva fornita dalle unità di generazione. 6. Pianificazione dei sistemi elettrici per l'energia Sicurezza, affidabilità, robustezza e vulnerabilità. Pianificazione dei sistemi di generazione e di trasmissione. Verifiche di affidabilità del sistema. Analisi statiche e dinamiche. Modelli di-namici dei componenti del sistema. Modelli dinamici dei generatori sincroni e dei carichi. Cir-cuiti equivalenti di asse diretto e di asse in quadratura del generatore sincrono. Reattanze sincrone, transitorie e subtransitorie. Modelli dinamici dei trasformatori a rapporto variabile. Analisi di stabilità statica e dinamica. Stabilità d'angolo e stabilità di tensione. Strumenti di calcolo per la determinazione della massima sovracaricabiltà di un sistema e di limiti che la definiscono (riscaldamento dei conduttori o collasso di tensione. Azioni preventive o correttive per limitare la vulnerabilità del sistema elettrico a fronte di perturbazioni. Simulatori del com-portamento del sistema elettrico.

Prerequisiti Avere un'adeguata conoscenza dei componenti degli impianti elettrici e dei sistemi elettrici per l'energia.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni, articoli tratti da riviste nazionali e internazionali, informazioni dai siti internet del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, dell'Autorità dell'Energia Elettrica e del Gas, dell'ETSO (European Transmission System Operators) e del NERC (North American Electric Reliability Council), oltre a testi consigliati di possibile consultazione, indicati nel se-guito. R. Marconato. Electric Power Systems, Vol. 1. CEI, Italian Electrotechnical Committee. R. Marconato. Electric Power Systems, Vol. 2. CEI, Italian Electrotechnical Committee.

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Marannino - Programmazione ed esercizio dei servizi elettrici

K. Bhattacharya, M. Bollen, J. Daalder. Operation of Restructured Power System. Kluwer's Power Electronics and Power Systems Series. O. Elgerd. Electric Energy Sytems Theory - An Introduction. Mc Graw-Hill. F. Saccomanno. Sistemi Elettrici per l'Energia - Analisi e Controllo. UTET. R. Allan, N. Billinton. Reliability assessment of large electric power systems. Kluwer Acade-mic-Boston.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'accertamento delle conoscenze degli studenti verrà effettuato, oltre che con prove scritte in itinere e a conclusione del corso, con l'esame orale a completamento della preparazione della materia.

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Ciaponi - Reti idrauliche

Reti idrauliche Docente: Carlo Ciaponi Codice del corso: 064087 Lezioni (ore/anno): 16 Corso di laurea: Civ, AmbT Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve avere acquisito i concetti fondamentali relativi al moto permanente nei sistemi idraulici in pressione e alla sua modellazione matematica. Deve inoltre essere in grado di operare il dimensionamento e la verifica idraulica di reti nelle diverse configurazioni topologiche e di alimentazione.

Programma del corso Introduzione Generalità sui sistemi di condotte in pressione. Aspetti topologici Reti aperte; reti a maglie chiuse; reti miste. Il problema della verifica idraulica Sistema di equazioni; metodi numerici per la risoluzione delle equazioni; verifica idraulica di reti con sistemi di alimentazione complessi (più serbatoi e pompe). Il problema del dimensionamento Equazioni di massimo tornaconto economico; metodi risolutivi; cenni al dimensionamento con tecniche di programmazione lineare. Software applicativo Il corso è completato da esercitazioni durante le quali, con l'assistenza del docente, gli allievi devono dimensionare e verificare alcune reti di condotte, anche mediante software disponibile in rete.

Prerequisiti Devono essere noti i concetti fisici e le relative schematizzazioni matematiche fornite negli insegnamenti di base dell'Idraulica.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale orale.

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Rossi - Reti telematiche

Reti telematiche Docente: Giuseppe Federico Rossi Codice del corso: 064164 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si pone l'obiettivo di riprendere i concetti di base sulle reti a commutazione di pacchet-to, per poi sviluppare alcuni temi specifici legati agli attuali criteri di progettazione e costruzio-ne delle moderne reti ad alta velocità. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di com-prendere e confrontarsi con le soluzioni tecnologiche attualmente presenti sul mercato e/o in corso di studio/sperimentazione.

Programma del corso Richiami su concetti di base Reti a commutazione di circuito e di pacchetto. Le operazioni di instradamento e commuta-zione. Costruzione di una rete a commutazione di pacchetto: le architetture di comunicazione a strati e i protocolli di comunicazione. Parametri prestazionali: uso di modelli analitici e tecni-che di simulazione. Alcune problematiche particolari delle reti IP Dispositivi NAT, i fondamenti di IPv6, MPLS. Reti IP multiservizio Classificazione delle diverse tipologie di traffico. QoS (Quality of Service) di una rete: defini-zioni, studio dei modelli IntServ e DiffServ. Servizi telefonici su reti a pacchetto: le applicazioni VoIP (Voice over IP). Funzioni dei nodi di commutazione in una rete a pacchetto Il routing gerarchico ed i suoi fondamenti teorici. L'operazione di address lookup: studio di al-cuni algoritmi e della loro complessità computazionale. Problemi di congestione nelle reti a pacchetto Il problema della congestione. Classificazione degli schemi di controllo di flusso secondo la Teoria dei Controlli. I concetti di efficienza ed equità. Analisi delle proprietà di alcuni schemi di tipo congestion avoidance. Strategie di queue management e buffer management. Controllo di flusso & Teoria dei giochi. Discipline di scheduling e loro proprietà Discipline work-conserving e non-work-conserving. Analisi delle proprietà di alcune discipline (FCFS, priorità secca, GPS, WRR, WFQ,... ). Uso delle discipline di scheduling nei problemi di QoS. Reti wireless I principali standard WPAN, WLAN, WMAN. Le comunicazioni multicast Le problematiche specifiche delle comunicazioni multicast su reti a pacchetto. Il caso delle reti IPv4 e IPv6.

Prerequisiti Definizioni e principi di funzionamento delle reti di TLC a commutazione di pacchetto; architet-ture a strati e protocolli di comunicazione; standard LAN; architettura TCP/IPv4 e sue compo-nenti principali.

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Rossi - Reti telematiche

Materiale didattico consigliato La materia trattata è in fase di rapida evoluzione e quindi non ci sono testi che coprono com-pletamente tutti gli argomenti del Corso. G. F. Rossi. RETI TELEMATICHE - Lucidi delle Lezioni. http://www.unipv.it/retical/didattica/ aa2007-08/retitelpv/index.html. Sito web del corso: http://www.unipv.it/retical/didattica/aa2007-08/retitelpv/index.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta finale.

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Rossi - Reti telematiche (mn)

Reti telematiche (mn) Docente: Giuseppe Federico Rossi Codice del corso: 064211 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici l corso si pone l'obiettivo di riprendere i concetti di base sulle reti a commutazione di pacchet-to, per poi sviluppare alcuni temi specifici legati agli attuali criteri di progettazione e costruzio-ne delle moderne reti ad alta velocità. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di com-prendere e confrontarsi con le soluzioni tecnologiche attualmente presenti sul mercato e/o in corso di studio/sperimentazione.

Programma del corso Richiami su concetti di base Reti a commutazione di circuito e di pacchetto. Le operazioni di instradamento e commuta-zione. Costruzione di una rete a commutazione di pacchetto: le architetture di comunicazione a strati e i protocolli di comunicazione. Parametri prestazionali: uso di modelli analitici e tecni-che di simulazione. Alcune problematiche particolari delle reti IP Dispositivi NAT, i fondamenti di IPv6, MPLS. Reti IP multiservizio Classificazione delle diverse tipologie di traffico. QoS (Quality of Service) di una rete: defini-zioni, studio dei modelli IntServ e DiffServ. Servizi telefonici su reti a pacchetto: le applicazioni VoIP (Voice over IP). Funzioni dei nodi di commutazione in una rete a pacchetto Il routing gerarchico ed i suoi fondamenti teorici. L'operazione di address lookup: studio di al-cuni algoritmi e della loro complessità computazionale. Problemi di congestione nelle reti a pacchetto Il problema della congestione. Classificazione degli schemi di controllo di flusso secondo la Teoria dei Controlli. I concetti di efficienza ed equità. Analisi delle proprietà di alcuni schemi di tipo congestion avoidance. Strategie di queue management e buffer management. Controllo di flusso & Teoria dei giochi. Discipline di scheduling e loro proprietà Discipline work-conserving e non-work-conserving. Analisi delle proprietà di alcune discipline (FCFS, priorità secca, GPS, WRR, WFQ,... ). Uso delle discipline di scheduling nei problemi di QoS. Le comunicazioni multicast Il multicasting su reti a pacchetto. Le problematiche di instradamento e gli strumenti forniti dal-la Teoria dei Grafi. Reti wireless I principali standard WPAN, WLAN, WMAN.

Prerequisiti Definizioni e principi di funzionamento delle reti di TLC a commutazione di pacchetto; architet-ture a strati e protocolli di comunicazione; standard LAN; architettura TCP/IPv4 e sue compo-nenti principali.

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Rossi - Reti telematiche (mn)

Materiale didattico consigliato G. F. Rossi. RETI TELEMATICHE - Lucidi delle Lezioni. http://www.unipv.it/retical/didattica/ aa2007-08/retitelmn/index.html. Sito web del corso: http://www.unipv.it/retical/didattica/aa2007-08/retitelmn/index.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta finale.

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Bertanza - Rifiuti e bonifiche di siti contaminati

Rifiuti e bonifiche di siti contaminati Docente: Giorgio Bertanza Codice del corso: 064089 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso mira a fornire gli elementi per affrontare problematiche progettuali e gestionali inerenti i principali sistemi di trattamento e smaltimento dei rifiuti e gli interventi di bonifica dei siti con-taminati.

Programma del corso 1. Aspetti progettuali *Discarica controllata: criteri di scelta del sito idoneo per la realizzazione; modalità di appron-tamento del sito; sistemi di impermeabilizzazione del fondo e delle scarpate; sistemi di coper-tura finale e ripristino ambientale; sistemi per il drenaggio, la raccolta e lo smaltimento del percolato; sistemi per la captazione, il trasporto e lo smaltimento/recupero del biogas. Analisi degli aspetti tecnologici e progettuali con illustrazione di esempi e svolgimento di calcoli di dimensionamento. Requisiti normativi. *Incenerimento dei rifiuti: analisi di dettaglio del pro-cesso di combustione. Bilanci di massa e di energia. Criteri di dimensionamento delle princi-pali unità di un forno di incenerimento. Caratterizzazione delle emissioni inquinanti e destino dei contaminanti. Sistemi convenzionali e innovativi per il trattamento dei gas esausti. Sistemi di recupero energetico e loro dimensionamento. Esempi di calcolo. *Bonifica di siti contamina-ti: principali tecniche di intervento. Esempi pratici di dimensionamento. 2. Aspetti gestionali * Discarica controllata: pretrattamenti e modalità di deposizione del rifiuto in discarica, piani di monitoraggio, gestione di biogas e percolato, interventi di risanamento in caso di contamina-zione. Analisi dei criteri gestionali adottati in casi reali. Criteri di alimentazione del rifiuto, mo-nitoraggio delle emissioni, conduzione del processo di combustione e dei sistemi di trattamen-to gas, gestione dei residui solidi. * Incenerimento dei rifiuti: criteri di alimentazione del rifiuto, monitoraggio delle emissioni, conduzione del processo di combustione e dei sistemi di tratta-mento gas, gestione dei residui solidi. * Bonifica di siti contaminati: problematiche gestionali (impostazione, monitoraggio, verifica di efficacia dell'intervento, analisi di rischio).

Prerequisiti Corsi di Ingegneria Sanitaria-Ambientale e Impianti di trattamento di acque e rifiuti.

Materiale didattico consigliato Eventuali dispense fornite dal Docente. Specifici testi per approfondimenti potranno essere indicati durante il corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta il cui superamento permette di accedere alla prova orale.

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Ferrara, Facchinetti - Robotica

Robotica Docenti: Antonella Ferrara, Tullio Facchinetti Codice del corso: 064165 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Biom, Elt, Inf Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04-05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha l'obiettivo di fornire gli strumenti metodologici di base per la modellizzazione e il controllo dei robot industriali. Il corso prevede due parti tra loro complementari. Una prima parte è dedicata ai sistemi sensoriali, alla rilevazione dell'ambiente operativo e alla sua rap-presentazione. Una seconda parte è dedicata alla formulazione dei modelli geometrico-cinematici e dinamici dei robot e alla risoluzione di problemi di controllo del moto e dell'intera-zione con l'ambiente.

Programma del corso Struttura dei manipolatori. Classificazione. Spazio dei giunti e spazio operativo. Cinematica diretta. Problema cinematico inverso. Singolarità cinematiche. Cinematica differenziale. Rela-zione tra Jacobiano geometrico e Jacobiano analitico. Modellizzazione dinamica. Controllo del moto: controllo nello spazio dei giunti; controllo nello spazio operativo. Cenni ai problemi di controllo dell'interazione.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza dei concetti di base della teoria dei sistemi, della teoria dei controlli automatici e di informatica.

Materiale didattico consigliato L. Sciavicco, B. Siciliano. Robotica Industriale - Modellistica e Controllo dei Manipolatori. McGraw-Hill Libri Italia, Milano 1995. G. Gini, V. Caglioti. Robotica. Zanichelli, 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Tesina riguardante gli argomenti trattati durante le esercitazioni di laboratorio. Prova orale.

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De Lotto - Robotica

Robotica Docente: Ivo De Lotto Codice del corso: 340024 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha l'obiettivo di fornire gli strumenti metodologici di base per la modellizzazione e il controllo dei robot industriali. Il corso prevede due parti tra loro complementari. Una prima parte è dedicata ai sistemi sensoriali, alla rilevazione dell'ambiente operativo e alla sua rap-presentazione. Una seconda parte è dedicata alla formulazione dei modelli geometrico-cinematici e dinamici dei robot e alla risoluzione di problemi di controllo del moto e dell'intera-zione con l'ambiente.

Programma del corso Prima parte: Sensori propriocettivi (trasduttori di posizione, di velocità, di forza, ecc.) ed eterocettivi (sen-sori tattili, di prossimità, di campo, di visione). Elaborazione e interpretazione dei dati senso-riali. Fusione di dati sensoriali. Rappresentazione dell'ambiente operativo. Seconda parte: Struttura dei manipolatori. Cinematica diretta. Spazio dei giunti e spazio operativo. Problema cinematico inverso. Singolarità cinematiche. Statica. Modellizzazione dinamica diretta e inver-sa. Cenni al problema della pianificazione di traiettorie. Controllo del moto: controllo nello spazio dei giunti; controllo nello spazio operativo. Controllo dell'interazione. Elementi di robo-tica mobile.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza dei concetti di base della teoria dei sistemi, della teoria dei controlli automatici e di informatica.

Materiale didattico consigliato L. Sciavicco, B. Siciliano. Robotica Industriale - Modellistica e Controllo dei Manipolatori. McGraw-Hill Libri Italia, Milano 1995. G. Gini, V. Caglioti. Robotica. Zanichelli, 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Tesina riguardante gli argomenti trattati durante le esercitazioni di laboratorio. Prova orale.

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Martini - Rumore in circuiti e sistemi elettronici

Rumore in circuiti e sistemi elettronici Docente: Giuseppe Martini Codice del corso: 064088 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nella misura di segnali deboli si presenta il problema del rumore. In questo insegnamento vengono presentate le tecniche di riduzione del rumore e di estrazione del segnale da un fon-do di rumore. L'obiettivo è quello di fornire allo studente gli strumenti per l'analisi delle presta-zioni di rumore ottenibili da circuiti e sistemi, e per la progettazione di circuiti e sistemi con prestazioni di rumore ottime.

Programma del corso Calcolo delle probabilità (richiami) Trasformazioni di variabili aleatorie Successioni di variabili aleatorie Processi stocastici (richiami) Esempi di processi stocastici Processi stazionari Trasformazioni dei processi stocastici nei sistemi Spettri di potenza Tecniche di analisi di circuiti lineari tempo-invarianti con generatori di rumore Caratterizzazione del rumore Sistemi lineari ottimi Processi ciclostazionari Esempi applicativi Prerequisiti calcolo differenziale e integrale, equazioni differenziali, trasformata di Fourier; analisi dei se-gnali, circuiti elettronici e relative tecniche di analisi; variabili aleatorie, processi stocastici.

Materiale didattico consigliato Durante le lezioni si fa costante riferimento al testo (1), che è fortemente raccomandato. Il te-sto (2) è utile per l'approfondimento degli aspetti circuitali del rumore e del filtraggio ottimo. Il testo (3) tratta con grande dettaglio i processi ciclostazionari ed è raccomandato a chi è inte-ressato allo studio del rumore nei sistemi lineari periodici. I testi (4) e (6) contengono una det-tagliata esposizione delle sorgenti di rumore nei dispositivi, e delle tecniche di misura del ru-more. Il testo (5) contiene alcune applicazioni particolari (oscillatori, ecc.). Il testo (7) è utile per approfondire alcune moderne tecniche di simulazione circuitale, anche per gli oscillatori. (1) A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes - Third Edition. McGraw-Hill, Inc., New York, 1991. Testo fondamentale. (2) V. Svelto e G. Martini. Rumore e Sistemi Ottimi. G. Iuculano Ed., Pavia, 1990. (3) W. Gardner. Introduction to Random Processes - Second Edition. McGraw-Hill, Inc., New York, 1990. (4) A. van der Ziel. Noise in Solid State Devices and Circuits. John Wiley & Sons, New York, 1986.

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Martini - Rumore in circuiti e sistemi elettronici

(5) M. J. Buckingham. Noise in Electronic Devices and Systems. Ellis Horwood Pub., Chiche-ster, 1983. (6) A. Ambrozy. Electronic Noise. McGraw-Hill, New York, 1982. (7) A. Demir and A. Sangiovanni-Vincentelli. Analisys and Simulation of Noise in Nonlinear Electronic Circuits and Systems. Kluwer Academic Publishers, Dordrecht, 1998. Sito web del corso: http://www.unipv.it/martini/rumore/ Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consisterà in una prova orale.

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Faravelli - Sicurezza e affidabilità delle costruzioni

Sicurezza e affidabilità delle costruzioni Docente: Lucia Faravelli Codice del corso: 064166 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Modellazione probabilistica della sicurezza strutturale. Valutazione della probabilità di rag-giungimento di uno stato limite. Sicurezza nei confronti di una molteplicità di stati limite.

Programma del corso Modelli probabilistici per azioni e resistenze Definizione di eventi di collasso in termini di stati limite ultimi e di esercizio Valutazione della probabilità di collasso per componenti strutturali e sistemi Soluzioni esatte; metodi di valutazione dell'affidabilità di primo e secondo ordine; metodi di simulazione Analisi di sensitività Applicazione ai codici strutturali Prerequisiti Scienza delle Costruzioni A e B; Teoria delle Strutture.

Materiale didattico consigliato Sono consigliati alcuni testi a corredo del materiale didattico fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante lo svolgimento del corso verranno svolte due prove in itinere. La votazione risultante potrà essere accettata dal candidato come voto d'esame. In caso contrario, l'esame consiste di una prova orale.

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Osnaghi - Sicurezza nei sistemi e nei servizi

Sicurezza nei sistemi e nei servizi Docente: Alessandro Osnaghi Codice del corso: 064167 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Biom, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente una conoscenza completa di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza dei sistemi informativi e delle reti. Lo studente verrà sensibilizzato non solo su-gli aspetti tecnici della tematica, ma in particolare anche sugli aspetti organizzativi, ammini-strativi e normativi.

Programma del corso Il corso descrive tutti gli aspetti tecnici ed amministrativi relativi alla sicurezza dei sistemi in-formativi e delle reti. Vengono trattati anche gli aspetti regolamentari della sicurezza nel con-testo della normativa italiana. Vengono descritti gli strumenti di autenticazione previsti per l'accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Problemi di protezione informatica • I rischi insiti nell'informatica • Gli obiettivi della sicurezza nell'elaborazione: riservatezza, disponibilità, integrità • Le minacce alla sicurezza dell'elaborazione • Gli strumenti di contrasto: crittografia, controlli di rete, controlli dell'accesso, controlli or-

ganizzativi La crittografia di base • I concetti della crittografia • La crittografia simmetrica: gli algoritmi DES e AES • La crittografia asimmetrica: l'algoritmo RSA • I protocolli di scambio delle chiavi e i certificati • Le funzioni di hash crittografico La sicurezza dei programmi • Codice maligno: virus, worm e cavalli di Troia • Metodi di programmazione e di ingegneria del software per la protezione contro il codice

maligno • Protezione dai difetti dei programmi in esecuzione • Supporto del sistema operativo e di amministrazione La sicurezza dei sistemi operativi e dei database • Come si rende sicuro e trusted un sistema operativo ed i programmi in genere • Il controllo degli accessi ad oggetti generici • L'autenticazione dell'utente • L'integrità dei database: correttezza dei dati, integrità degli aggiornamenti • La sicurezza del database: controllo degli accessi

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Osnaghi - Sicurezza nei sistemi e nei servizi

La sicurezza delle reti • La sicurezza IP • La sicurezza della posta elettronica: PGP • Le applicazioni di autenticazione: Kerberos • La sicurezza Web • La sicurezza di sistema e della gestione di rete: i firewall La gestione della sicurezza • La sicurezza fisica • La pianificazione della sicurezza • Analisi dei rischi • Security policy La sicurezza nella normativa italiana • La tutela della privacy • Il piano per la sicurezza • I certificatori accreditati e la firma digitale • Gli strumenti per l'accesso ai servizi • La posta elettronica certificata

Prerequisiti Si richiede una conoscenza dei fondamenti dei sistemi operativi, dei database e delle reti di calcolatori.

Materiale didattico consigliato William Stallings. Sicurezza delle reti: Applicazioni e standarrd. Addison-Wesley. C. Pfleeger, S. Pfleeger. Sicurezza in informatica. Pearson Prentice-Hall.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica avviene tramite esame orale.

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Osnaghi - Sicurezza nelle reti e nei servizi

Sicurezza nelle reti e nei servizi Docente: Alessandro Osnaghi Codice del corso: 340025 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente una conoscenza completa di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza dei sistemi informativi e delle reti. Lo studente verrà sensibilizzato non solo su-gli aspetti tecnici della tematica, ma in particolare anche sugli aspetti organizzativi, ammini-strativi e normativi.

Programma del corso Il corso descrive tutti gli aspetti tecnici ed amministrativi relativi alla sicurezza dei sistemi in-formativi e delle reti. Vengono trattati anche gli aspetti regolamentari della sicurezza nel con-testo della normativa italiana. Vengono descritti gli strumenti di autenticazione previsti per l'accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Problemi di protezione informatica • I rischi insiti nell'informatica • Gli obiettivi della sicurezza nell'elaborazione: riservatezza, disponibilità, integrità • Le minacce alla sicurezza dell'elaborazione • Gli strumenti di contrasto: crittografia, controlli di rete, controlli dell'accesso, controlli or-

ganizzativi La crittografia di base • I concetti della crittografia • La crittografia simmetrica: gli algoritmi DES e AES • La crittografia asimmetrica: l'algoritmo RSA • I protocolli di scambio delle chiavi e i certificati • Le funzioni di hash crittografico La sicurezza dei programmi • Codice maligno: virus, worm e cavalli di Troia • Metodi di programmazione e di ingegneria del software per la protezione contro il codice

maligno • Protezione dai difetti dei programmi in esecuzione • Supporto del sistema operativo e di amministrazione La sicurezza dei sistemi operativi e dei database • Come si rende sicuro e trusted un sistema operativo ed i programmi in genere • Il controllo degli accessi ad oggetti generici • L'autenticazione dell'utente • L'integrità dei database: correttezza dei dati, integrità degli aggiornamenti • La sicurezza del database: controllo degli accessi

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Osnaghi - Sicurezza nelle reti e nei servizi

La sicurezza delle reti • La sicurezza IP • La sicurezza della posta elettronica: PGP • Le applicazioni di autenticazione: Kerberos • La sicurezza Web • La sicurezza di sistema e della gestione di rete: i firewall La gestione della sicurezza • La sicurezza fisica • La pianificazione della sicurezza • Analisi dei rischi • Security policy La sicurezza nella normativa italiana • La tutela della privacy • Il piano per la sicurezza • I certificatori accreditati e la firma digitale • Gli strumenti per l'accesso ai servizi • La posta elettronica certificata

Prerequisiti Si richiede una conoscenza dei fondamenti dei sistemi operativi, dei database e delle reti di calcolatori.

Materiale didattico consigliato William Stallings. Sicurezza delle reti: Applicazioni e standarrd. Addison-Wesley. C. Pfleeger, S. Pfleeger. Sicurezza in informatica. Pearson Prentice-Hall.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica avviene tramite esame orale.

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Casciati - Simulazione numerica interazione suolo-struttura

Simulazione numerica interazione suolo-struttura Docente: Fabio Casciati Codice del corso: 064111 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Modellazione numerica dell'interazione della struttura con un continuo. Analisi bidimensionale e tridimensionale. Problemi non lineari.

Programma del corso Caratterizzazione sperimentale dei terreni Discretizzazione in strati Discretizzazione in elementi finiti Discretizzazione in elementi di contorno Quantificazione dell'interazione suolo-struttura Sistemi di isolamento alla base. Liquefazione Prerequisiti Conoscenza di Scienza delle Costruzioni A e B; Geotecnica.

Materiale didattico consigliato Sono consigliati alcuni testi a corredo del materiale didattico fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante lo svolgimento del corso verranno svolte due prove in itinere. La votazione risultante potrà essere accettata dal candidato come voto d'esame. In caso contrario, l'esame consiste di una prova orale.

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Sibilla - Simulazioni numeriche di fenomeni idraulici

Simulazioni numeriche di fenomeni idraulici Docente: Stefano Sibilla Codice del corso: 064168 Lezioni (ore/anno): 16 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 20 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Illustrare le metodologie impiegate per risolvere numericamente le equazioni della meccanica dei fluidi. Apprendere un uso "consapevole" dei programmi commerciali di fluidodinamica computazionale, realizzando la simulazione di alcuni problemi semplici di ingegneria idraulica nel corso di esercitazioni pratiche.

Programma del corso Richiami di meccanica dei fluidi Equazioni di Navier-Stokes e loro semplificazione per il caso inviscido (equazioni di Eulero). Proprietà dei sistemi iperbolici. Problemi modello: equazione di convezione lineare, equazio-ne di Burgers. Tecniche di soluzione numerica Il problema della discretizzazione spaziale: metodi alle differenze finite. Ordine di accuratez-za. Mesh di calcolo uniformi e non uniformi. Integrazione temporale esplicita e implicita. Cenni all'analisi della stabilità. Dissipazione numerica. Metodi upwind e a differenze centrate. Metodi a volumi finiti: schemi cell-centered e cell-vertex. Soluzione numerica delle equazioni di Navier-Stokes Metodi di soluzione del problema parabolico in più dimensioni. Linearizzazione dei termini non-lineari negli schemi impliciti. Metodi di proiezione per la soluzione delle equazioni di Na-vier-Stokes per fluidi incomprimibili. Introduzione alla modellazione della turbolenza Richiami di fisica della turbolenza. Simulazione diretta della turbolenza (DNS). Modellazione del tensore degli sforzi di Reynolds: modelli algebrici e modelli a 2 equazioni "k-epsilon". De-scrizione della turbolenza di parete: modelli specifici, wall functions.

Prerequisiti Conoscenze di base di meccanica dei fluidi e di calcolo numerico.

Materiale didattico consigliato J.H. Ferziger, M. Peric. Computational methods for fluid dynamics. Springer, 2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale comprendente la discussione di una relazione scritta sulle simulazioni numeriche svolte.

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Fugazza - Sistemazioni fluviali

Sistemazioni fluviali Docente: Mario Fugazza Codice del corso: 064169 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso è di fornire gli elementi di base nel campo degli interventi necessari per il controllo e la regolazione dei processi e la corretta gestione corsi d'acqua a regime fluviale. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i problemi e di proporre ed impostare interventi relativi alla difesa e protezione spondale, alla stabilizzazione dell'alveo, alla riduzione dei rischi di piena.

Programma del corso Parametri caratteristici e processi fisici della dinamica fluviale Erosione, trasporto, deposito, divagazione del corso d'acqua. Sistemi di controllo e regolazione dei processi di erosione delle sponde e del fondo Generalità e classificazione. Strutture trasversali e strutture longitudinali Generalità, tipologia, utilizzazione. Briglie Funzionalità e tipologia; criteri di dimensionamento; materiali e modalità costruttive. Pennelli Classificazione e criteri di scelta; metodi di dimensionamento, particolari costruttivi. Dighe longitudinali Caratteristiche, materiali, dimensionamento. Rivestimenti Generalità, tipologia, materiali, criteri di scelta e metodologie di progettazione. Opere di protezione contro le piene Arginature, scolmatori e diversivi, vasche di espansione.

Prerequisiti Le conoscenze derivanti dai corsi di base di idraulica e idrologia e dal corso di Idraulica Flu-viale.

Materiale didattico consigliato L. Da Deppo, C. Datei e P. Salandin. Sistemazione dei corsi d'acqua. Libreria Internazionale Cortina, Padova. B. Przedwojsky, R. Blazejewski e K.W. Pilarczyk. River Training Tecniques, Fudamentals, Design and Application. A.A.Balkema/Rotterdam/Brookfield/1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale consistente in una prova orale.

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Ramat - Sistemi biomimetici

Sistemi biomimetici Docente: Stefano Ramat Codice del corso: 064090 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo del corso è di fornire allo studente alcuni strumenti di conoscenza di base e di tec-nologia per la progettazione e la realizzazione di sistemi sensorimotori artificiali in grado di emulare i corrispondenti sistemi biologici. Lo studente dovrà acquisire nozioni di fisiologia e di psicofisica relative alla percezione e alla motricità, insieme a competenze tecnologiche e me-todologiche per la realizzazione di sistemi robotici life-like. Per focalizzare in un corso queste ampie problematiche si farà riferimento alla visione e a semplici compiti motori relativi al pun-tamento e/o alla prensione di un oggetto nello spazio prossimale. Alla fine del corso lo stu-dente dovrà essere in grado di utilizzare strumenti metodologici di machine learning, quali i vari paradigmi di apprendimento neurale, ed avere alcune conoscenze tecnologiche su sen-sori, attuatori e dispositivi utilizzati nel campo della robotica antropomorfa.

Programma del corso Sistemi cognitivi Processi di percezione, discriminazione, apprendimento, memoria, vigilanza. Reti neuronali biologiche. Prove neurofisiologiche e psicofisiche. Valutazione delle sensazioni. Modelli de-scrittivi ed estrazione di parametri. Il Controllo Motorio: un approccio computazionale. Connessionismo Reti neurali artificiali. Neurone di McCulloc e Pitts. Reti feed-forward e retroazionate. Percet-trone multistrato. Addestramento di reti neurali: separabilità lineare, principio di Hebb, regola delta, simulated annealing, propagazione inversa dell'errore. Support Vector Machines. Reti non supervisionate. Self Organizing Maps. Altri algoritmi neurali. Intelligenza nei sistemi sensoriali e applicazioni robotiche Sistemi visivo e tattile: sensori e rilevamento delle informazioni, modelli di elaborazione dei dati acquisiti, segmentazione delle immagini, identificazione di oggetti, riconoscimento di pattern e caratteri, scansione, stereognosi di oggetti. Fuzzy Logic Introduzione alla logica fuzzy. Il ragionamento fuzzy ed i FIS (Fuzzy Inference System). AN-FIS Sugeno. Algoritmi evolutivi Introduzione agli algoritmi evolutivi. Algoritmi genetici. Operatori genetici. Applicazioni a pro-blemi di ottimizzazione, apprendimento nelle reti neurali. Artificial Immune Systems: un ap-proccio avolutivo alla classificazione. Coordinamento di braccio e mano robotici Giunti e sistemi di coordinate. Esempi di arti robotici e sistemi di simulazione. Coordinamento occhi mano nei robot.

Prerequisiti Conoscenze di analisi matematica e di fisica (meccanica e elettromagnetismo), fisiologia u-mana di base, elaborazione numerica dei segnali, tecnologie di base dei sensori. Program-mazione in ambiente Matlab.

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Ramat - Sistemi biomimetici

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente. A. Berthoz. Il senso del movimento. Mc Graw Hill, 1998. F. Purghè. Metodi di Psicofisica e Scaling unidimensionale. Bollati Boringhieri, 1997. S. Haykin. Neural Networks (2nd edition). Prentice Hall, 1999. M. Mitchell. An introduction to genetic algorithms. MIT Press, 1996.

Modalità di verifica dell'apprendimento Un esame finale consistente in una prova scritta su esercizi ed un progetto da realizzare in Matlab.

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Quaglini- Sistemi decisionali in medicina

Sistemi decisionali in medicina Docente: Silvana Quaglini Codice del corso: 064091 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo del corso è quello di fornire le metodologie per modellizzare problemi medici com-plessi, in cui si richiede di prendere decisioni in presenza di incertezza e/o tenendo conto del-le preferenze del paziente. Si tratteranno problemi diagnostici, terapeutici e di monitoraggio. Lo studente, alla fine del corso, deve essere in grado di formalizzare un problema decisiona-le, individuando le variabili del dominio e scegliendo i formalismi più adatti, sia ai fini dell'ac-quisizione della conoscenza (interazione con la controparte medica per la costruzione del modello e interazione con il paziente per l'elicitazione delle preferenze), sia ai fini della risolu-zione del problema. Fra le classi di problemi decisionali, particolare enfasi sarà data alle valu-tazioni economiche preliminari alla decisione sull'avviamento o meno di un programma sani-tario. Verrà inoltre dato spazio all'utilizzo pratico di strumenti informatici per la risoluzione di modelli decisionali.

Programma del corso Introduzione al corso L'incertezza e le preferenze come problemi fondamentali delle decisioni in medicina e breve ripasso dei concetti di base della teoria delle probabilità. La teoria delle decisioni Quantificazione del valore di un esito (stato di salute, vita attesa); metodi per la quantificazio-ne delle utilità (rating scale, standard gamble, time-trade-off; utilità attesa di una decisione; i QALY; dominanza probabilistica di una strategia rispetto alle altre possibili. Alberi decisionali Metodologie per la costruzione e la risoluzione; uso di un software per la gestione di alberi decisionali; rappresentazione di processi di Markov all'interno di un albero decisionale; analisi di sensitività e della soglia, univariata e multivariata;. Diagrammi di influenza Metodologie per la costruzione e la risoluzione; uso di un software per la realizzazione di dia-grammi di influenza. Valutazioni economiche dei programmi sanitari Analisi costo-efficacia, costo-beneficio, costo-utilità; lettura critica di un articolo di letteratura sull'argomento.

Prerequisiti Vengono richieste conoscenze di base sulla teoria delle probabilità. Per la parte pratica, viene richiesta una certa dimestichezza con l'uso del PC (Windows).

Materiale didattico consigliato Le dispense del corso ed una serie di esercizi sono disponibili in rete all'indirizzo www.labmedinfo.org. Sono inoltre consigliati alcuni libri. M.C. Weinstein, H.V. Fineberg. L'analisi della decisione in medicina clinica. Franco Angeli Editore, 1984.

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Quaglini- Sistemi decisionali in medicina

David M. Eddy. Clinical Decision Making - From theory to practice. Jones and Bartlett Publi-shers, Sudbury, Massachussetts, 1996. Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto l'esame a fine corso (nessuna prova in itinere), comprendente una prova pratica sugli alberi decisionali (su computer) e una prova orale.

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Savazzi - Sistemi di trasmissione radio

Sistemi di trasmissione radio Docente: Pietro Savazzi Codice del corso: 064092 Lezioni (ore/anno): 37 Corso di laurea: ElTel, Biom Esercitazioni (ore/anno): 1 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei concetti basilari delle reti di telecomunicazioni mediante connessione radio, degli standard in uso attualmente per tali tipi di trasmissione e di quelli in via di implementa-zione. Capacità di interpretare le scelte effettuate per l'implementazione dei sistemi di teleco-municazione mobile alla luce delle problematiche del canale, del servizio richiesto, della tipo-logia della rete.

Programma del corso Sistemi per mezzi mobili di seconda generazione Lo standard GSM (struttura del sistema e dei suoi sottoblocchi, protocolli di trasmissione e di segnalazione, vocoder, modulazione, equalizzatore, trame e multitrame), lo standard ameri-cano IS-95 (struttura, accesso radio, segnalazione). La transizione dalla seconda alla terza generazione Il GSM fase 2+, GPRS, la proposta EDGE, cenni ai protocolli WAP e I-mode. Sistemi per mezzi mobili di terza generazione Modulazione a spettro espanso. UMTS: struttura del sistema e dei suoi sottoblocchi, la rete di accesso UTRAN (modulazione, struttura della trama), la "core network", UMTS via satellite.

Prerequisiti Conoscenze basilari di statistica, analisi in frequenza dei segnali, conoscenza precisa delle modulazioni digitali, struttura di un sistema di telecomunicazioni, nozioni di base sui principali fenomeni di propagazione.

Materiale didattico consigliato O. Bertazioli, L. Favalli. GSM. Hoepli, Seconda Edizione, 2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consisterà in una prova orale, della durata media di 30 minuti, con più doman-de sugli argomenti del corso.

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Colli Franzone - Sistemi dinamici: teoria e metodi numerici

Sistemi dinamici: teoria e metodi numerici Docente: Piero Colli Franzone Codice del corso: 064093 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 14 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni di base relative ai sistemi di equazioni differenziali ordinarie e alle proprietà qualitative ed al comportamento asintotico delle soluzio-ni e di sviluppare le problematiche relative ai metodi numerici per la simulazione dei sistemi dinamici.

Programma del corso Richiamo di conoscenze di base Spazi vettoriali, matrici, autovalori, norme, equazioni differenziali lineari. Introduzione ai problemi differenziali Problemi ai valori iniziali (PVI), ai limiti e differenziali-algebrici. Riduzione di un PVI a un si-stema differenziale del primo ordine. Sistemi autonomi. Traiettorie, orbite. Esempi di modelli differenziali Modelli di reazioni chimiche mono e bi-molecolari. Modelli di reazioni enzimatiche. Modelli di circuiti RLC. Risolubilità di un problema ai valori iniziali Esistenza locale di un PVI e prolungamento massimale. Esempi. Unicità, esistenza globale e dipendenza continua dal dato iniziale. Dipendenza della soluzione da parametri, sistema di sensitività. Formulazione integrale di un PVI. Metodi di approssimazione Approssimazione di funzioni: interpolazione polinomiale. Integrali: formule di quadratura. So-luzione di sistemi non lineari: metodo delle approssimazioni successive e metodo di Newton. Introduzione ai metodi numerici per un PVI Metodi di Eulero esplicito, implicito, del punto medio e del trapezio. Controllo del passo. Pro-blemi stiff. Difficoltà dei metodi espliciti. Esempi. Stabilità di sistemi dinamici Insiemi limite. Stabilità asintotica di una soluzione di un PVI. Stabilità di punti di equilibrio. Di-namiche per sistemi autonomi in dimensione due e classificazione della stabilità. Stabilità dei sistemi autonomi lineari di dimensione n. Sistemi autonomi non lineari e stabilità per lineariz-zazione. Punti iperbolici. Stabilità con il metodo di Liapunov. Sistemi gradiente. Orbite perio-diche e cicli limite. Struttura e proprietà dei metodi numerici per PVI Metodi ad un passo: consistenza, stabilità e convergenza. Metodi di Runge-Kutta: costruzione mediante quadrature numeriche e con il metodo di collocazione. Metodi lineari Multistep: or-dine, stabilità e convergenza di uno schema. Costruzione dei metodi A-B, A-M e BDF. Stabili-tà a passo finito. Problema test e regione di stabilità assoluta. Esempi e simulazioni.

Prerequisiti I corsi di matematica della laurea triennale.

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Colli Franzone - Sistemi dinamici: teoria e metodi numerici

Materiale didattico consigliato A.M. Stuart, A.R. Humphries. Dynamical Systems and Numerical Analysis. Cambridge Uni-versity Press 1998. M. Crouzeix, A.L. Mignot. Analyse Numeriques des equations Differentielles. Masson, Paris 1984. Mattheij R., Molenaar J. Ordinary differential equations in theory and practice. SIAM, Philael-phia,2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale e verifica con discussione della prova di laboratorio.

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Benzi, Bassi - Sistemi e componenti per l'automazione

Sistemi e componenti per l'automazione Docenti: Francesco Benzi, Ezio Bassi Codice del corso: 064171 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Elt, Inf Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di offrire allo studente una visione integrata dei moderni apparati di auto-mazione industriale e civile, basati in larga misura sull'impiego dei componenti elettrici. A questo scopo intende completare la conoscenza dei componenti, acquisita in precedenti mo-duli, illustrando caratteristiche e funzionalità di alcuni azionamenti e dispositivi impiegati prin-cipalmente nel settore (azionamenti ed attuatori elettrici per l'automazione e robotica, senso-ri). Il corso vuole inoltre fornire le conoscenze necessarie per lo studio dell'integrazione dei com-ponenti stessi nel processo automatico, con particolare riguardo alle architetture e ai sistemi e ai protocolli di comunicazione in ambito industriale e civile (domotica).

Programma del corso Azionamenti elettrici, sensori e algoritmi per l'automazione Motori lineari: caratteristiche costruttive e di funzionamento. Azionamenti con motori a passo e con motori a riluttanza commutata. Inverter: tempo di ritardo e sua compensazione; relazio-ne tra modulazione sinusoidale e con vettori spazio. Cenni sugli azionamenti per la robotica. Cenni sui sensori per le applicazioni di movimentazione: encoder, resolver, guide lineari; sen-sori intelligenti. Sistemi digitali per il controllo di azionamenti elettrici Sistemi digitali per il controllo di azionamenti elettrici: utilizzo di sistemi a microprocessore ne-gli azionamenti e nella robotica industriale; cenni sul controllo adattativo, osservatori e rico-struttori di variabili elettriche (velocità, flusso e coppia, costante di tempo di rotore); algoritmi per la movimentazione e la robotica; moduli di acquisizione dati e interfacce per il controllo in ambito industriale; moduli per il controllo di assi motori. Architetture dei sistemi per l'automazione Architetture dei sistemi per l'automazione. Architettura di fabbrica. Intelligenza centralizzata e distribuita. Dispositivi per l'automazione: PLC e PC industriali, Controllo Numerico. Software per l'automazione industriale (Standard PLC). Elementi di domotica: architetture dell'automa-zione civile e domestica, problemi di sicurezza e normativi. Sistemi e protocolli di comunicazione Elementi della comunicazione in ambito industriale: schemi generali di interconnessione e de-finizione di bus di campo. Standard internazionali. Criteri di classificazione dei diversi ambiti industriali e relative esigenze di comunicazione: industria di processo, continua e discreta. Criteri di scelta dei protocolli: velocità, precisione, determinismo. I principali bus di campo in-dustriali. Bus di comunicazione per l'automazione civile e domestica. Esempi applicativi, esercitazioni, seminari, visite tecniche Prerequisiti Conoscenze di azionamenti elettrici, azionamenti elettrici industriali, elementi di impianti elet-trici.

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Benzi, Bassi - Sistemi e componenti per l'automazione

Materiale didattico consigliato Quaderno tecnico GISI. Bus di campo tra normativa e tecnologia. GISI Milano, 2000. P. Vas. Parameter Estimation, Condition Monitoring, and Diagnosis of Electrical Machines. Oxford University Press, 1993. Daniele Fabrizi. Enciclopedia-Vocabolario dell'Automazione Industriale (2002). Edizioni CEI.

Modalità di verifica dell'apprendimento I due docenti svilupperanno in parallelo gli argomenti 1, 2 e 5 e, rispettivamente, 3, 4 e 5 dai quali l'insegnamento è costituito. L'esame sarà quindi diviso in due parti e la valutazione terrà conto dell'esito di eventuali prove di verifica svolte durante le lezioni e di relazioni preparate su temi specifici.

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Porta - Sistemi e tecnologie multimediali

Sistemi e tecnologie multimediali Docente: Marco Porta Codice del corso: 064094 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf, Biom, Serv Esercitazioni (ore/anno): 5 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 15 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole fornire allo studente le basi teoriche e pratiche che gli consentano di muoversi agevolmente all'interno delle tecnologie per la produzione di contenuti e contenitori multime-diali (on-line/off-line), mettendolo in grado di operare le scelte più opportune nei diversi conte-sti.

Programma del corso Il World Wide Web Il linguaggio HTML, fogli di stile (CSS), il metalinguaggio XML, linguaggi purpose-specific (SMIL, SVG,...), linguaggi di programmazione per il Web, forme di interazione client-side (Ja-vaScript, Java, Flash,...), forme di interazione server-side (programmi CGI, application server,...), cenni di Web styling, usabilità e information architecture. Contenuti e contenitori multimediali on-line/off-line • Immagini e grafica: colore, grafica bitmap (elaborazioni globali/locali/puntuali, uso di livelli

e strumenti), grafica vettoriale (strutturazione a oggetti, gestione dei gruppi), panoramica sui formati grafici (caratteristiche, uso), grafica per il Web (requisiti, strumenti)

• Audio digitale: caratteristiche, formati, uso • Animazioni digitali: animazioni bitmap e animazioni vettoriali (GIF animate, animazioni

Flash,...) • Video digitale: formati, editing non lineare, montaggio video/audio, requisiti per il Web • Contenitori multimediali off-line (cenni): creazione di CD-ROM/DVD Forme avanzate di interazione con gli strumenti multimediali Cenni su realtà virtuale (immersiva/non immersiva), realtà aumentata, telepresenza, interfac-ce percettuali, applicazioni.

Prerequisiti Oltre alle ovvie competenze informatiche essenziali, un prerequisito utile (ma non strettamen-te necessario) può essere quello della conoscenza di base della rete Internet (architetture client/server, protocolli di comunicazione, ecc.).

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico sarà principalmente costituito da dispense e puntatori a risorse utili per approfondire i concetti presentati.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale scritta, eventualmente integrata da un orale (facoltativo).

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Porta - Sistemi e tecnologie multimediali I

Sistemi e tecnologie multimediali I Docente: Marco Porta Codice del corso: 340019 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 5 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 15 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole fornire allo studente le basi teoriche e pratiche che gli consentano di muoversi agevolmente all'interno delle tecnologie per la produzione di contenuti e contenitori multime-diali (on-line/off-line), mettendolo in grado di operare le scelte più opportune nei diversi conte-sti.

Programma del corso Il World Wide Web Il linguaggio HTML, fogli di stile (CSS), il metalinguaggio XML, linguaggi purpose-specific (SMIL, SVG,...), linguaggi di programmazione per il Web, forme di interazione client-side (Ja-vaScript, Java, Flash,...), forme di interazione server-side (programmi CGI, application server,...), cenni di Web styling, usabilità e information architecture. Contenuti e contenitori multimediali on-line/off-line • Immagini e grafica: colore, grafica bitmap (elaborazioni globali/locali/puntuali, uso di livelli

e strumenti), grafica vettoriale (strutturazione a oggetti, gestione dei gruppi), panoramica sui formati grafici (caratteristiche, uso), grafica per il Web (requisiti, strumenti)

• Audio digitale: caratteristiche, formati, uso • Animazioni digitali: animazioni bitmap e animazioni vettoriali (GIF animate, animazioni

Flash,...) • Video digitale: formati, editing non lineare, montaggio video/audio, requisiti per il Web • Contenitori multimediali off-line (cenni): creazione di CD-ROM/DVD Forme avanzate di interazione con gli strumenti multimediali Cenni su realtà virtuale (immersiva/non immersiva), realtà aumentata, telepresenza, interfac-ce percettuali, applicazioni.

Prerequisiti Oltre alle ovvie competenze informatiche essenziali, un prerequisito utile (ma non strettamen-te necessario) può essere quello della conoscenza di base della rete Internet (architetture client/server, protocolli di comunicazione, ecc.).

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico sarà principalmente costituito da dispense e puntatori a risorse utili per approfondire i concetti presentati.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale scritta, eventualmente integrata da un orale (facoltativo).

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Cozza - Sistemi e tecnologie multimediali II

Sistemi e tecnologie multimediali II Docente: Carlo Cozza Codice del corso: 340028 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole introdurre lo studente ai modelli di business aziendali che si fondano su solu-zioni tecnologiche per la produzione di contenuti e sistemi multimediali, con l'obiettivo di forni-re le basi pratiche per procedere nella ideazione, organizzazione e realizzazione di un proget-to multimediale a fini di business.

Programma del corso Il corso sarà composto da una parte teorica d'approfondimento sui temi seguenti: L'industria della multimedialità - Case studies: alcuni esempi concreti di applicazione di tecnologie mul-timediali innovative nell'azienda (l'e-learning, il podcasting, ecc.). La catena del valore della multimedialità: una struttura flessibile in continuo mutamento con il progresso tecnologico e l'evoluzione del mercato. Le figure professionali della multimedialità - Interventi esterni: alcuni esempi di processi a-ziendali nel campo delle tecnologie multimediali, focus sul lavoro di alcune figure chiave Dalla nascita di un'idea innovativa alla sua realizzazione: analisi delle fasi realizzative nel campo dell'industria multimediale, fra cui il corretto approccio all'impostazione di un'indagine di mercato e la redazione di un Business Plan coerente. Una seconda parte del corso consisterà in una sorta di business game, nel quale gli studenti, divisi in gruppi, si cimenteranno nell'ideazione e nello sviluppo di un progetto di business in-novativo e complesso sul tema della multimedialità. L'attività degli studenti verrà costantemente monitorata dal docente attraverso discussioni di classe, così da approfondire le tematiche d'interesse dell'intero gruppo di lavoro e stimolare il dialogo ed il confronto, nonché la capacità a lavorare in team. Tale attività dovrà dare origine, durante il corso, ad una documentazione poi valutata in sede d'esame.

Prerequisiti Prerequisiti utili sono la conoscenza di base della rete Internet (architetture client/server, pro-tocolli di comunicazione, ecc.), le competenze tecniche per la produzione di contenuti multi-mediali ed un generale interesse ed attenzione alle nuove tecnologie ed al relativo mercato.

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico sarà principalmente costituito da dispense, slide e link a risorse utili per approfondire i concetti presentati durante il corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale orale consistente nella presentazione al docente e alla classe del progetto di bu-siness portato a termine durante il corso. In questa sede verrà valutata la documentazione scritta prodotta (Business Plan completo), la realizzazione di una parte applicativa (es. svilup-po di un sito web correlato) ed una breve esposizione orale di tutto il progetto.

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Cambursano - Sistemi informativi direzionali

Sistemi informativi direzionali Docente: Giovanni Cambursano Codice del corso: 064186 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Serv Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso è complementare ad Enterprise Systems 1 & 2 e si propone di fornire una guida all'a-nalisi dei processi aziendali di programmazione e controllo ed alla progettazione di sistemi informativi direzionali di supporto (Management Information Systems). Lo studente sviluppe-rà, anche attraverso workshop e testimonianze dirette, nonché attraverso l'esame di progetti e di casi aziendali reali, le capacità di (1) analisi e di progettazione dei modelli gestionali di bu-dget e di controllo budgetario, di (2) impostazione della architettura informatica dei sistemi di programmazione e controllo, di (3) implementazione e utilizzo di alcuni sistemi di analisi e di Business Intelligence disponibili sul mercato.

Programma del corso Aziende private ed enti pubblici definiscono e controllano i propri piani (obiettivi, azioni, risor-se e risultati) attraverso processi di programmazione e controllo. Questi processi sono detti direzionali, per distinguerli dai processi operativi finalizzati alla gestione delle attività operative quotidiane, e si avvalgono di appositi strumenti (i sistemi di programmazione e controllo) tesi a raccogliere, classificare, elaborare e rappresentare i dati gestionali previsionali e consuntivi in modo da fornire al management un supporto informativo adeguato (Reporting). Il corso for-nisce in primo luogo le nozioni fondamentali in merito ai processi direzionali di Programma-zione e Controllo e alle modalità di elaborazione del Budget e dei consuntivi e di analisi delle cause degli scostamenti riconducibili a variazioni di volume, di prezzo e di efficienza nelle grandezze economiche considerate. In secondo luogo, percorre le tappe necessarie per pro-gettare e realizzare i sistemi informativi direzionali finalizzati a supportare i processi di dire-zionali di programmazione controllo. In particolare, il programma si articola come segue:. 1. Processi e sistemi di programmazione e controllo: • Il Controllo di gestione:definizioni, finalità e contenuti • Processi di programmazione e controllo • Sistemi di programmazione e controllo • Contabilità Generale e Contabilità Analitica • Classificazione di ricavi e costi • Tipologie e tecniche di rilevazione dei costi 2. Budget e controllo budgetario: • Processo di elaborazione del Budget • Processo di elaborazione del consuntivo • Analisi degli scostamenti 3. Reporting direzionale e modelli di programmazione e controllo: • Cruscotti (Cockpit) e Tableau de bord • DSS • Fonti di alimentazione dei dati a preventivo e a consuntivo • Feed forward • Modelli di simulazione di ipotesi alternative

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Cambursano - Sistemi informativi direzionali

4. I passi logici per la progettazione e la realizzazione di un sistema direzionale di program-mazione e controllo: • analisi e valutazione dei pre-requisiti organizzativi • definizione del "modello interpretativo" dell'azienda: • architettura informatica • data base gestionale (struttura logica e "dimensioni" del controllo) • modalità di alimentazione del data base gestionale (fonti e interfacce) • logiche di trattamento e algoritmi di elaborazione dei dati gestionali • reporting periodico (contenuti, destinatari, modalità di rappresentazione, ecc.) 5. Esame di soluzioni informatiche disponibili sul mercato ed esercitazioni pratiche di utilizzo del relativo software (vedi programma riportato di seguito). PROGRAMMA ESERCITAZIONI (Con la collaborazione di IBM Italia) Le esercitazioni si propongono di fornire le basi per lo sviluppo di soluzioni di business intelligence a livello direzionale mediante la definizione di elementi multidimensionali e l'anali-si dei dati con riferimento ad un caso aziendale. A tal fine gli studenti potranno avvalersi di prodotti applicativi e di strumenti di progettazione e analisi messi a disposizione da IBM Italia. Laboratorio 1 - costruzione del modello multidimensionale (circa 8-10 ore) Presentazione dell'ambiente e dei tools resi disponibili e utilizzati dagli studenti nel ciclo com-pleto di trattamento dei dati e applicazione su un caso concreto mediante: • Definizione misure, dimensioni e gerarchie • Definizione di un cubo per area specifica di analisi • Implementazione fisica del cubo disegnato nello step precedente • Creazione di "Materialized Query Table" (MQT) per il miglioramento delle prestazioni • Analisi dell'utilizzo delle MQT Laboratorio 2 - analisi dei dati (circa 4 ore) Presentazione delle funzionalità dei tools utilizzati per l'analisi dei dati e applicazione su un caso concreto mediante: • Costruzione di report analitici di tipo multidimensionale con modalità di presentazione in

forma tabellare ed in forma grafica utilizzando le strutture create nel laboratorio prece-dente (dal lato dello sviluppatore)

• Valutazione delle opportunità di analisi online (dal lato dell'utente finale) Laboratorio 3 - analisi di un caso aziendale (circa 12 ore) Presentazione delle esigenze di un caso aziendale e assegnazione degli obiettivi ai gruppi di progetto; si prevede l'utilizzo di uno schema dati già predisposto per facilitare la costruzione del modello multidimensionale e le successive operazioni di analisi. I gruppi dovranno costrui-re il modello multidimensionale e presentare i report utilizzando i dati forniti e spiegando i con-tenuti e motivando le scelte effettuate.

Prerequisiti Il corso ha lo scopo di sviluppare la capacità di analizzare e progettare un sistema di pro-grammazione e controllo. Esso può essere considerato un approfondimento specialistico dei due corsi Business Analysis 1 e Enterprise Systems 1. La progettazione arriva sino alla defi-nizione ed alla validazione di un prototipo ed è svolta sotto la guida del docente. L'oggetto del progetto è concordato fra lo studente e il docente del corso e può riguardare un caso concre-to aziendale.

Materiale didattico consigliato Lucidi e dispense del corso.

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Cambursano - Sistemi informativi direzionali

Bracchi G. Francalanci C. Motta G. Sistemi informativi per l'impresa digitale. Mc Graw Hill 2005. R. N. Anthony, D.F. Hawkins, D. M. Macrì, K. A. Merchant. Sistemi di controllo. Mc Graw Hill 2005.

Modalità di verifica dell'apprendimento Agli studenti sarà assegnato un caso di analisi, progettazione e realizzazione di un prototipo di sistema informativo direzionale. Gli studenti, riuniti in gruppi di 4-5 componenti, dovranno: a) preparare un elaborato di analisi che applicherà le tecniche illustrate nel corso ed utilizzerà uno dei prodotti applicativi esaminati nel corso b) presentare oralmente l'elaborato con il do-cente, giustificando le analisi e le modellazioni adottate.

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Casella - Sistemi informativi territoriali (mn)

Sistemi informativi territoriali (mn) Docente: Vittorio Casella Codice del corso: 064201 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha tre obiettivi fondamentali. La conoscenza dei sistemi di riferimento geodetici e car-tografici, necessaria per saper inserire in un sistema informativo territoriale, in modo appro-priato, dati geografici di diversa provenienza. La conoscenza delle principali caratteristiche dei prodotti cartografici moderni come la cartografia numerica 2D e 3D, il DTM e l'ortofoto. La conoscenza delle principali funzionalità di un programma GIS e l'apprendimento della loro im-plementazione in un particolare programma.

Programma del corso Sistemi di riferimento geodetici e proiezioni cartografiche Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi si-stemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra si-stemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga. I principali prodotti cartografici moderni La cartografia numerica, raster e vector. Il DTM: concetti fondamentali, struttura, applicazioni. L'ortofoto: concetti fondamentali e come si calcola, i principali parametri qualitativi. Tecniche avanzate per il rilevamento del territorio Fotogrammetria: il principio, la pianificazione dei voli; le precisioni e il dettaglio ottenibili; le moderne camere digitali. Il lidar aereo: il principio di funzionamento, i sensori disponibili e le loro principali caratteristiche. Filtraggio dei dati lidar e loro utilizzazione ai fini ambientali. I Sistemi Informativi Territoriali La gestione integrata di dati geografici eterogenei e alfanumerici. La tipologia dei dati geogra-fici: cartografia, immagini aeree e satellitari, DTM. Interrogazioni congiunte sui dati geografici e alfanumerici. Calcolo e gestione del DTM. Esercitazioni Gestione di cartografia vettoriale e raster. Calcolo e uso del DTM. Interrogazioni congiunte sui dati geografici e alfanumerici. Elaborazione di carte di rischio. Le esercitazioni si svolgeranno in un'aula attrezzata con numerosi computer e altrettante licenze di un programma GIS. Gli studenti saranno guidati a svolgere direttamente la diverse elaborazioni proposte.

Prerequisiti Elementi di Geodesia, Cartografia e Topografia. Nozioni di base di Informatica.

Materiale didattico consigliato Dispense del Corso. Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella

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Casella - Sistemi informativi territoriali (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono supe-rate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla me-dia dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affron-tare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva prova orale opzionale.

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Rubini - Sistemi real-time

Sistemi real-time Docente: Alessandro Rubini Codice del corso: 064095 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Lo scopo del corso è fornire metodologie per lo sviluppo di sistemi in cui sia richiesto il rispet-to di vincoli temporali sui processi applicativi e presentare lo sviluppo di sistemi embedded in ambiente GNU/Linux. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di analizzare un problema di controllo in tempo reale e progettarne l'implementazione, come pure saper affrontare le normali problematiche che si incontrano nella realizzazione di un elaboratore in-dustriale per usi specifici.

Programma del corso Il corso è diviso in due parti. Nella prima vengono trattate le problematiche di schedulazione e gestione di risorse condivise nei sistemi in tempo reale stretto. Nella seconda vengono trattati i sistemi embedded basati su kernel Linux: dal boot loader alla programmazione in spazio kernel alla realizzazione di un file system. Sistemi in tempo reale stretto • Concetti introduttivi: problematiche di progetto di un sistema real-time; architetture gerar-

chiche modulari; tempo reale e prevedibilità; concetto di garanzia; requisiti ideali di un si-stema real-time; modelli di processo e tipi di vincoli; problemi di schedulazione; tasso-nomia dei sistemi real-time.

• Algoritmi di schedulazione: schedulazione di processi aperiodici; schedulazione preem-ptive e non preemptive; gestione di attività periodiche; server aperiodici a priorità statica e dinamica.

• Protocolli l'accesso a risorse condivise: il problema dell'inversione di priorità e analisi del-le possibili soluzioni; valutazione dei tempi di bloccaggio; considerazioni implementative.

• Gestione dei sovraccarichi: controllo del carico dovuto ad attività aperiodiche attivate da eventi casuali; sovraccarichi in sistemi caratterizzati da attività periodiche; tecnica del job-skipping; cenni su processi periodici elastici, problema dell'overrun, tecniche di pro-tezione temporale e meccanismi di resource reservation.

• Meccanismi a supporto dei sistemi real-time: meccanismi di nucleo per il supporto di sof-tware real-time; temporizzazione; considerazioni sull'overhead di sistema; comunicazio-ne sincrona e asincrona, bloccante e non bloccante; gestione delle interruzioni.

• A supporto dell'attività didattica, verrà portato avanti lo studio dell'architettura del kernel real-time S.Ha.R.K., che implementa in modo modulare ed intercambiabile numerose so-luzioni presentate durante il corso.

Programmazione di sistema • Ripasso di linguaggio C: preprocessore, macro variadiche, puntatori a funzione, alloca-

zione statica e dinamica, stringhe e vettori, strutture dati, little-endian e big-endian, alli-neamento dei dati, programmazione orientata agli oggetti in C.

• Compilazione: compilatore assembler e linker, cross-compilazione, decompilazione e debugging, uso del gcc, compilazione di applicazioni, compilazione del boot loader, compilazione del kernel.

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Rubini - Sistemi real-time

• Struttura di un sistema GNU/Linux: kernel, spazio utente, chiamate di sistema, procedura di avvio del sistema, il processo init, primitive di comunicazione tra processi.

• Memoria fisica e memoria virtuale: concetti di memoria virtuale e loro implementazione, DMA, accesso alle periferiche tramite mmap.

• Gestione delle interruzioni: interruzioni ed eccezioni, gestori di interruzione, multiplexing e condivisione, interruzioni sulla soglia e sul livello, corse critiche.

• Problematiche di concorrenza: accesso a risorse condivise e corse critiche, strumenti software per gestire l'accesso concorrente.

Linux Embedded • Definizione di sistema embedded, requisiti di memoria, processori supportati. • Componenti di una distribuzione embedded: busybox, glibc, uclibc. Tipi di filesystem • Dispositivi di memoria di massa: NOR flash, NAND flash, dispositivi esterni (USB, SD,

HD, ecc.). • Applicazioni soft-real-time: primitive per la schedulazione in tempo reale, limitazioni del

modello Bus periferici • PCI: indirizzamento geografico, enumerazione, allocazione nello spazio fisico, allocazio-

ne nello spazio virtuale, primitive di accesso alle periferiche, problematiche di rimozione e inserimento a caldo

• USB: full speed e high speed, controllori USB, classi di dispositivi, registrazione di un dri-ver, gestione di URB e callback, accesso alle periferiche dallo spazio utente.

• I2C: controllori I2C e accesso bit-banging, primitive software per la definizione di un bus i2c, accesso alle periferiche da spazio kernel e da spazio utente.

• CAN: protocollo di comunicazione, controllori hw, caratteristiche "real-time" del bus, e-sempi di applicazioni.

Estensioni real-time del kernel Linux Introduzione alle varie proposte disponibili: RTLinux-GPL, RTAI, Xenomai.

Prerequisiti Nozioni generali sui sistemi operativi e analisi matematica. Conoscenza di base del linguag-gio C (che verrà approfondito durante il corso).

Materiale didattico consigliato Materiale didattico fornito dal docente. Giorgio Buttazzo. Sistemi in tempo reale. Pitagora Editrice, Bologna, 1995. Sito web del corso: http://gnudd.com/srt-2006/

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta, una prova orale e nello svolgimento di un progetto da concordare con il docente. Il progetto potrà essere svolto autonomamente sul proprio PC u-sando GNU/Linux o Shark, oppure nel laboratorio di robotica, con l'assistenza del docente e del personale del laboratorio. Il progetto svolto in laboratorio può essere realizzato su Shark o su Linux embedded in ambiente ARM.

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Rampazi - Sociologia (La società dell'informazione)

Sociologia (La società dell'informazione) Docente: Maria Rita Rampazi Codice del corso: 340017 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SPS/07 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Il corso verte su alcuni fra i principali problemi socio-economici contemporanei. Nella prima parte si analizzano le conseguenze sociali dei processi che hanno prodotto: 1) la crisi del fordismo, con il contemporaneo affermarsi di modelli di produzione flessibile e le trasformazioni che si sono verificate nel mondo del lavoro; 2) lo sviluppo della globalizzazione, vista soprattutto sotto il profilo del cambiamento prodotto-si nelle coordinate spazio-temporali dell’agire. Nella seconda parte, si prendono in considerazione i concetti di rischio, incertezza, fiducia, responsabilità e si propone una riflessione critica sulla loro applicabilità al mutamento in atto nelle società contemporanee, con particolare riguardo ad alcune ricerche sulla realtà italiana. Prerequisiti Materiale didattico consigliato Trigilia C., Sociologia economica. Stato, mercato e società nel capitalismo moderno, Il Mulino, Bologna, 1998, (nella vecchia edizione in un vol. solo capp. XI e XII); (nella nuova edizione in due volumi) vol. II, solo capp.4, 5, 6. Rampazi M., a cura di, L’incertezza quotidiana. Politica, lavoro, relazioni nella società del ri-schio, Guerini ed. Milano, 2002 (solo saggi di: Privitera, De Sandre, Mandich, Rampazi, Nere-sini, Facchini, Palidda). Modalità di verifica dell'apprendimento L’esame prevede una prova scritta ed eventualmente una prova orale facoltativa, per chi in-tendesse migliorare il voto dello scritto.

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Tarantola - Statistica per le applicazioni sociali

Statistica per le applicazioni sociali Docente: Claudia Tarantola Codice del corso: 340005 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: SECS-S/05 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Elementi di teoria dei campioni: il campione, i piani di campionamento (campionamenti non probabilistici, campionamento casuale semplice con ripetizione e senza ripetizione, campio-namento casuale stratificato, campionamento casuale a grappoli, campionamento sistemati-co, campionamento a due stadi), stima del totale, stima della proporzione. Schemi di campio-namento per tabelle di contingenza. 2) Indici di associazione: indici di connessione (indice X2, coefficiente \, coefficiente di contingenza P, indice di Cramer); indici di dipendenza (Goodman and Kruskal); indice di rischio relativo e odds ratio. 3) La cograduazione: indici di Kendall e di Spearman. 4) Tabelle di contingenza a tre e più entrate: paradosso di Simpson, indipendenza condizionale.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Dispense a cura del docente (integrate con gli appunti delle lezioni). Testi consigliati: Agresti, A. (2002). Categorical Data Analysis, Wiley. Brasini, S., Tassinari, F. e Tassinari, G. (1996). Marketing e pubblicità. Metodi di analisi stati-stica, Il Mulino. Cichitelli, G., Herzel, A. e Montanari G.E. (1997). Il campionamento statistico, Il Mulino (di-sponibile presso la biblioteca della facoltà di Economia). Frosini, B.V., Mortinaro, M., Nicolini, G. (1999). Il campione da Popolazioni finite, Utet. Zani, S. (1997). Analisi dei dati statistici, volume 1 e 2, Giuffrè Editore. Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta. Possono sostenere una prova orale integrativa solo coloro che conseguono un punteggio pari o superiore a 25.

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Zambarbieri - Strumentazione biomedica LS

Strumentazione biomedica LS Docente: Daniela Zambarbieri Codice del corso: 064096 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso intende esaminare alcune tipologie di strumentazione per bioimmagini e di strumenta-zione terapeutica con particolare riferimento alle patologie cardiache. Vengono descritti i prin-cipi di funzionamento, le problematiche di progettazione, lo stato dell'arte e le prospettive futu-re di ulteriori sviluppi, tenendo sempre in considerazione le problematiche di interazione col corpo umano e di sicurezza del paziente.

Programma del corso Introduzione alla diagnostica per immagini I raggi X Proprietà dei raggi X. Interazione con la materia, attenuazione. Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti. Radiografia tradizionale Il tubo radiogeno: anodo, catodo e smaltimento del calore. Strumentazione per radiografia. Lastra radiografica, schermi di rinforzo, intensificatori di brillanza. Collimatori, filtri d'alluminio, griglie. L'uso dei mezzi di contrasto. Tomografia assiale computerizzata Ricostruzione dei coefficienti di attenuazione del singolo voxel. Evoluzione degli apparecchi TAC. Detettori solidi e detettori gassosi. Schema generale di un sistema TC. Il gantry. TAC elicolidale e tomografia a fascio di elettroni. Risonanza magnetica nucleare Il principio delle risonanza magnetica. Moto di precessione e frequenza di Larmor. Segnale di FID e di echo, eccitazione a RF, sequenze di impulsi. I gradienti e l'informazione spaziale. Struttura di un tomografo per RM, RM dedicata e RM a cielo aperto. I mezzi di contrasto in RM. Sicurezza del paziente. Immagini funzionali con risonanza magnetica. Strumentazione terapeutica Pacemaker Le alterazioni del ritmo cardiaco. I PM sincroni e asincroni. I PM ad adattamento di frequenza. Gli elettrodi e l'alimentazione del PM. Programmabilità. Defibrillatori I defibrillatori esterni in corrente alternata e in corrente continua. I cardioversori. Defibrillatori impiantati. Valvole cardiache Valvole meccaniche: caged ball, tilting disk e bileaflet. Valvole biologiche. Durata delle valvole e trattamento anticoagulante. Circolazione extracorporea Le linee di connessione tra il paziente e la macchina. Il problema dell'emolisi. Volume di pri-ming. Pompa roller. Ossigenazione del sangue. Ossigenatori a film, a gorgogliamento e a membrane. Lo scambiatore di calore.

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Zambarbieri - Strumentazione biomedica LS

Emodialisi La patologia renale. Il principio della dialisi. Composizione del bagno di dialisi. Vari tipi di dia-lizzatori. Struttura di un emodializzatore e monitoraggio. L'accesso vascolare. Cuore artificiale Cuore artificiale totale e assistenza ventricolare. Il problema energetico. Alimentazione elettri-ca con cavo percutaneo o accoppiamento induttivo. Tecniche di pompaggio e strategie di controllo. Panoramica dello stato dell'arte dei dispositivi esistenti o in fase di sperimentazione.

Prerequisiti Principi di fisiologia umana. Principi generali dell'interazione tra strumento e organismo uma-no. Principi di sicurezza elettrica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Dispense disponibili in rete: http://www.labmedinfo.org/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in itinere, oppure esame orale.

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Speziali - Strumentazione elettronica

Strumentazione elettronica Docente: Valeria Speziali Codice del corso: 064097 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso è volto a dare una conoscenza approfondita di una parte della grande varietà di stru-menti elettronici attualmente esistenti e dei tipi di misure che con essi si possono fare. In par-ticolare degli strumenti si illustrano i principi di funzionamento e gli schemi circuitali più inte-ressanti, mentre per quel che riguarda le misure, alcune delle quali sono di tipo specialistico, vengono messi in luce gli aspetti critici.

Programma del corso Generatori Generatore a radiofrequenza AM/FM, circuiti phase-locked-loop (PLL), sintetizzatori di fre-quenza, generatori di impulsi analogici e digitali. Studio dei segnali nel dominio del tempo Oscilloscopio campionatore, oscilloscopio a memoria digitale (DSO), riflettometria nel dominio del tempo. Strumentazione per la misura delle grandezze variabili nel tempo Definizione di parametri caratteristici di particolari forme d'onda, misura di grandezze variabili nel tempo (convertitori ac-dc a valore medio raddrizzato, a valore di picco, a valore efficace), amplificatore da strumentazione, voltmetro campionatore. Strumenti completamente automatici per misure di impedenze Vector Impedance Meter, LCR Impedance Analyzer (HP 4284A Precision LCR Meter). Strumentazione per misure di intervalli di tempo Esempi applicativi, dipendenza sistematica del ritardo allo scatto dai parametri del segnale, metodo del time-over-threshold per misure di carica di sorgenti capacitive, influenza del rumo-re sulla precisione delle misure di carica. Strumentazione per misure su dispositivi e circuiti Tempi di commutazione dei diodi, caratterizzazione di dispositivi a stato solido (Semiconductor Parameter Analyzer HP 4145B). Strumentazione per misure di rumore in dispositivi e circuiti Misura di densità spettrale di rumore in dispositivi a semiconduttore, misura di carica equiva-lente di rumore (ENC) in circuiti di front-end per rivelatori di tipo capacitivo. Studio dei segnali nel dominio della frequenza Analizzatori di spettro in tempo reale (multicanale) e ad esplorazione di frequenza (con filtro a sintonia variabile, supereterodina), applicazioni dell'analizzatore di spettro, prestazioni gene-rali, analizzatore di spettro digitale (Dynamic Signal Analyzer HP 3265A). Strumentazione per le misure di carica in applicazioni di imaging e di tracking Principio di funzionamento. Pixel monolitici passivi (PPS), pixel monolitici attivi (APS), pixel a photogate e logaritmici. Architettura di lettura di matrici di pixel, valutazione dei tempi di lettu-ra.

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Speziali - Strumentazione elettronica

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei corsi di Elettronica I, Circuiti e Sistemi Elettronici e Comunicazioni Elettriche.

Materiale didattico consigliato E. Oberti, L. Ratti. Strumentazione Elettronica. CUSL, Pavia 2004. C.F. Coombs. Electronic Instrument Handbook. McGraw-Hill, Inc, 2000. J.J. Carr. Elements of Electronic Instrumentation and Meaurements. McGraw-Hill, Inc., 1996. W.D. Cooper, A. D. Helfrick. Electronic Instrumentation and Meaurements. Techniques. Pren-tice-Hall Intern., Inc., 1985. B. Oliver, J. Cage. Electronic Measurements and Instrumentation. McGraw-Hill, 1971.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. A chi avrà sostenuto entrambe le prove con una votazione media sufficiente, verrà proposto un voto. Coloro che non avranno superato una o entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà l'intero pro-gramma del corso. È prevista la possibilità di sostenere un esame orale integrativo.

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Donati - Strumentazione optoelettronica

Strumentazione optoelettronica Docente: Silvano Donati Codice del corso: 064173 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire una trattazione dei metodi e di misura optoelettronici applicati all'ingegneria, illustrando parallelamente le tecniche di sviluppo strumentale atte a implemen-tarne i concetti. Sono obbiettivi del corso sia la conoscenza scientifica della materia che la capacità progettuale in riferimento agli strumenti di misura optoelettronici, con particolare ri-guardo alle prestazioni di banda e rumore. È costante nel corso lo stimolo alla concezione innovativa di metodi di misura e nuove tecniche per realizzarli.

Programma del corso Sistemi di puntamento e di allineamento, livelle laser. Strumentazione di misura per diffrazio-ne, sensori di diametri e granulometri. Telemetri a triangolazione, esempi di progetto. Teleme-tri a modulazione di ampiezza, impulsati e sinusoidali: bilancio di sistema, sviluppi strumentali, teoria del trattamento ottimo. La famiglia dei LIDAR per il telerilevamento. Interferometri per misura di spostamenti,: configurazione base a conteggi di quarti d'onda, estensione della riso-luzione con trattamento analogico e digitale. Correzione dell'indice rifrazione, analisi dei limiti fisici. Vibrometri per l'industria e la diagnostica strutturale, sviluppi strumentali. Speckle pattern: proprietà statistiche. Strumentazione a speckle-pattern per il rilievo di vibrazioni e de-formazioni. Velocimetri Doppler per fluidi, schemi di principio, prestazioni, sviluppi strumentali. Giroscopi laser e a fibra ottica, progetto e prestazioni, campi di applicazione. Altre tecnologie per la giroscopia (MEMS, piezo, a fascio molecolare). Sensori a fibra ottica (estensimetri, sensore di corrente, termometri, fasci di fibre). Memorie ottiche - Stampanti laser e reprogra-fia.

Prerequisiti È richiesta la conoscenza delle nozioni di base di elettronica, di dispositivi elettronici e dei principali sistemi e schemi per l'acquisizione e l'elaborazione dei segnali. È richiesta inoltre la conoscenza di concetti di base attinenti l'optoelettronica e la fotonica, cioè: sorgenti laser a semiconduttore e LED, fotorivelatori, fibre ottiche, propagazione di onde elettromagnetiche.

Materiale didattico consigliato Donati, S. Electro-Optical Instrumentation - Sensing and Measuring with Lasers. Prentice Hall, USA 2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale scritta di ore una, e eventuale colloquio integrativo. Lo studente a sua richiesta potrà anche avvalersi di una prova in itinere.

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Stagnitto - Sviluppo storico della scienza e della tecnica delle costruzioni

Sviluppo storico della scienza e della tecnica delle costruzioni Docente: Giuseppe Stagnitto Codice del corso: 064174 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso è la comprensione del significato e del graduale evolversi dei metodi di pro-getto e di verifica utilizzati dall'Ingegnere nella propria professione. La migliore introduzione al breve corso è questa citazione tratta dal libro di Louis De Broglie "Sui sentieri della scienza": "Quando una giovane mente in formazione intraprende lo studio di un qualsiasi ramo della conoscenza scientifica, deve per prima cosa ripercorrere più o meno rapidamente le principali tappe che l'umanità ha dovuto superare nel passato per costruire la scienza contemporanea".

Programma del corso La meccanica degli antichi La "scienza nuova" e i suoi precursori Il Settecento e la nascita della "scienza del costruire" I primi calcoli strutturali L'Ottocento e l'"architettura degli ingegneri" La nascita del cemento armato Le nuove tecniche costruttive Prerequisiti È consigliabile aver già frequentato i corsi di Scienza e di Tecnica delle Costruzioni.

Materiale didattico consigliato Durante le lezioni sarà distribuito materiale didattico. E. Benvenuto. La scienza delle costruzioni e il suo sviluppo storico. ed. Sansoni. G. Stagnitto. Evoluzione scientifica e costruzioni. CLU, Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale.

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Casella - Tecniche avanzate di rilevamento e rappresentazione del territorio

Tecniche avanzate di rilevamento e rappre-sentazione del territorio Docente: Vittorio Casella Codice del corso: 064098 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 9 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nella parte dedicata al rilevamento l'obiettivo del corso è rendere gli studenti consapevoli del-le potenzialità e delle caratteristiche di due primarie metodologie per l'acquisizione dei dati territoriali su media/larga scala: la fotogrammetria, analitica e digitale, e il laser scanning. O-biettivo delle seconda parte è fare degli studenti degli esperti di alcune importanti tecniche per la gestione ed elaborazione dei dati territoriali, come il DTM, le ortofoto e, parzialmente, i GIS.

Programma del corso Elementi di Fotogrammetria analitica e digitale I principi geometrici della presa e della restituzione fotogrammetriche. L'orientamento interno della camera e il certificato di taratura. I restitutori fotogrammetrici analitici e digitali. Le equa-zioni di collinearità. Il calcolo dell'orientamento esterno per una coppia stereoscopica e per un blocco di fotogrammi. La fase di restituzione. Natura e caratteristiche di un'immagine digitale. Produzione delle immagini digitali mediante camere digitali o scanner. Le novità della tecno-logia digitale: la correlazione automatica e la conseguente esecuzione automatica o semi-automatica di alcune fasi della produzione fotogrammetrica. Il laser scanning Il principio di funzionamento e le equazioni. I sensori disponibili e le loro principali caratteristi-che. Filtraggio dei dati e loro utilizzazione ai fini ambientali. Strumenti moderni per la gestione e la rappresentazione dei dati territoriali Il DTM: concetti, calcolo, validazione, visualizzazione e utilizzo per ulteriori elaborazioni. La produzione di DTM con fotogrammetria e con laser scanning. L'ortofoto: concetti, metodi per la produzione, uso, confronto con altre tipologie di cartografia. I GIS: concetti di base, struttu-ra, potenzialità; uso integrato dei dati territoriali. Esercitazioni Sono previste esercitazioni che accompagnano tutto lo svolgimento del corso, durante le qua-li si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione gli strumenti di cui dispone il Labora-torio di Geomatica: restitutori fotogrammetrici analitici e digitali, tavolo digitalizzatore, scanner ed altri. Nel limite del possibile, viene offerta agli studenti la possibilità di usare direttamente tali strumenti. Altre volte gli studenti, guidati dal docente, potranno lavorare in modo autono-mo nelle aule di informatica, appositamente attrezzate con software specifici.

Prerequisiti Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.

Materiale didattico consigliato Dispense del Corso. Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella

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Casella - Tecniche avanzate di rilevamento e rappresentazione del territorio

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono supe-rate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla me-dia dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affron-tare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva prova orale opzionale.

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Costamagna - Tecniche di espansione di banda ed accesso multiplo

Tecniche di espansione di banda ed accesso multiplo Docente: Eugenio Costamagna Codice del corso: 064099 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza di base delle tecniche di espansione di banda per accesso multiplo, protezione dell'informazione, trasmissione su canali dispersivi. Capacità di effettuare valutazioni pre-gi/difetti dei diversi approcci alla soluzione di un problema di trasmissione a banda espansa o di un problema di accesso multiplo a banda espansa o non espansa.

Programma del corso Canali di propagazione, canali dispersivi e fenomeni di fading selettivo e non selettivo Modelli di canali numerici: modelli descrittivi e generativi "renewal" e "non renewal", modelli markoviani e modelli caotici Tecniche di espansione di banda (Spead spectrum, SS): a sequenza diretta (SS-DS), a salto di frequenza (FH), a salto nel tempo (TH), miste, "chirp" Sequenze pseudo casuali, sequenze ad auto e mutua correlazione controllate Allargamento di banda e codificazione; "hard e soft decision" Tecniche di accesso multiplo al canale, a banda espansa e non espansa: FDMA, TDMA, OFDM, CDMA Tecniche di "multiuser detection" Prerequisiti Nozioni impartite nel corso di Teoria dei Segnali, Comunicazioni Elettriche, Sistemi di Tele-comunicazioni, Trasmissione delle Informazioni, Radiocomunicazioni e Propagazione.

Materiale didattico consigliato R.C. Dixon. Spead Spectum Systems. J. Wiley & Sons. S. Verdù. Multiuser Detection. Cambridge University Press.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale.

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Caorsi - Tecniche elettromagnetiche di telerilevamento e diagnostica

Tecniche elettromagnetiche di telerilevamento e diagnostica Docente: Salvatore Caorsi Codice del corso: 064175 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 9 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 9 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di approfondire la conoscenza degli aspetti elettromagnetici del telerileva-mento e della diagnostica. Al termine del corso lo studente avrà acquisito la capacità di ana-lizzare e formulare un problema applicativo di telerilevamento e diagnostica in termini elettro-magnetici e individuare metodologie adeguate di soluzione.

Programma del corso Il problema elettromagnetico del telerilevamento e della diagnostica L'analisi tensoriale e il tensore diadico di Green nella formulazione dei campi elettromagnetici Scattering elettromagnetico Sorgenti equivalenti volumetriche e superficiali, formulazione dello scattering elettromagnetico in termini di problemi equivalenti. Scattering elettromagnetico da superfici naturali (superficie terrestre, rurale e urbana, superficie del mare etc.). Scattering elettromagnetico Inverso Formulazione deterministica esatta, il problema della unicità della soluzione, correnti non ra-dianti e non misurabili, formulazioni approssimate di Born e Rithov, formulazione probabilisti-ca: funzioni di costo e algoritmi di minimizzazione e ottimizzazione, codici evoluzionali e codici genetici, Markov Random Fields; Reti Neuronali. Introduzione alla Radiometria Applicazioni Imaging elettromagnetico (rilevamento da velivolo da scenari e a terra, ricostruzione dielettri-ca non invasiva, test non distruttivi), telerilevamento e introspezione del terreno (rilevamento oggetti sepolti: inquinanti, mine, sottoservizi, reperti archeologici), rilevamento assorbimento elettromagnetico in corpi biologici esposti (testa umana e telefonia cellulare).

Prerequisiti Fondamenti di Campi elettromagnetici.

Materiale didattico consigliato Materiale fornito dal Docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova finale consistente in esame orale.

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Crespellani Porcella - Tecnologia delle reti e delle comunicazioni I

Tecnologia delle reti e delle comunicazioni I Docente: Carlo Crespellani Porcella Codice del corso: 340020 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi la comprensione del fe-nomeno della Rete attraverso l'acquisizione dei modelli concettuali e dei risvolti tecnologici, organizzativi e di mercato, relativi alle infrastrutture di Rete e alle tecnologie correlate. Ven-gono analizzate le varie tipologie di Rete (fisiche, informative, organizzative, virtuali ecc.). Il corso prevede l'approfondimento dei modelli di Comunicazione e la loro evoluzione per effetto delle reti. Saranno approfonditi temi specifici relativi alle Architetture di Rete, all'ambiente sof-tware e in particolare al Web e infine a specifiche tecnologie emergenti quali reti wireless, Di-gitale Terrestre, satellitari. Verrà fatta un'analisi del mercato e delle principali tipologie di ap-plicazioni. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito gli strumenti culturali per orientarsi anche nello studio di altri argomenti del proprio curriculum scolastico e, d'altra parte, abbia appreso i concetti e le nozioni di base che gli permettano di poter appro-fondire temi specifici e acquisire competenze non previste dal proprio piano degli studi. Il cor-so è complementare a Tecnologie delle Reti e Comunicazioni II nel quale saranno approfon-diti alcuni aspetti tecnologici relativi a infrastrutture e servizi.

Programma del corso Modelli e Concetti sulla RETE - 1 • La rete come modello, ambiente-contesto e infrastruttura • Le varie tipologie di rete e i modelli di riferimento; il concetto di rete multistrato • Schematizzazione di una rete, sue componenti e sistemi di interazione • Topologie e sistemi di relazione: ridondanze, sistemi gerarchici e paritetici • Funzionamento e osservazione: Approccio Lagrangiano ed Euleriano Connection Orien-

ted & Connectionless Services • Rapporti tra soggetti attraverso la Rete; Ricadute in ambito cognitivo, sociale, etico e di

business • Modelli di interazione: Client/Server Peer to Peer, Tier, Master/Slave, Messaging Modelli e Concetti sulla RETE - 2 • Reti fisiche, logiche, virtuali - reti di materia, energia, informazione, conoscenza • Reti analogiche e digitali • Reti di trasporto fisico (PTT energia, stradale, idrauliche) • Reti di comunicazione (fonia, dati) • Reti di Informazione: produzione / distribuzione / fruizione • Accessibilità e Rilevanza • Reti multistrato: (informative: dati e metadati) (fisiche-finanziarie) • Modelli di comunicazione e di contesto • Modalità di interazione: meccanismi interattivi e retroazione

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Crespellani Porcella - Tecnologia delle reti e delle comunicazioni I

Modelli e Concetti sulla RETE - 3 Le reti organizzative. • Suddivisione del lavoro e delle conoscenze - Sistemi di delega • Reti gerarchiche, delle competenze, fiduciarie, informative • Organizzazioni gerarchiche, a pettine, a matrice, a rete • Sviluppo delle reti telematiche, Internet e ambiente web • I nuovi paradigmi organizzativi nell'ambito del lavoro • Evoluzione delle organizzazioni: e-companies, web companies, web-web companies • Ruolo delle reti nella gestione della complessità • Fenomeno del grouping: Comunità di pratiche, di interesse e di apprendimento • Le fasi dell'apprendimento (Nonaka) e tecnologie correlate • Reti e new Media: sistemi e modelli di organizzazione della conoscenza • Acquisizione, produzione elaborazione e distribuzione dell'informazione e delle cono-

scenze attraverso le reti • E-business e ruolo della rete: dal branding, alla presenza informativa e transazionale Modelli e Concetti sulla RETE - 4 Reti neurali e mente. • Neurofisiologia e modelli cognitivi (Damasio, Edelman) • Coscienza, attenzione e identità Modelli e Concetti sulla RETE - 5 • Rete, soggetti individuali e collettivi • Ridefinizione di identità dei soggetti individuali e collettivi (Dennett) • Corporate Identity- Privacy - Diritti d'autore - Software libero vs proprietario • Informazione e attendibilità delle fonti - Diversity approach • Reti miste: modelli per la società della conoscenza Modelli di comunicazione • Semiotica e comunicazione • Comunicazione in presenza e telematica • Tipologie, registri e mediazione della comunicazione • Paradigmi dei diversi modelli comunicativi • Jakobson, Lotman, Mc Luhan • Mass communication: media e multimedialità: editoria, radio televisione e web • Comunicazione analogica e digitale e convergenza Media-IT-TLC • Tecnologie media tradizionali (sistemi editoriali e distributivi) • Positioning dei modelli di comunicazione introdotti dalle nuove tecnologie • Mappe cognitive, Metadati e semantic-web Architetture e tecnologie delle RETI digitali - 1 • Rappresentazione e trasmissione delle informazioni • Velocità e portate; capacità di memorizzazione, indirizzamento ed elaborazione • Fixed & Mobile vs Wired & Wireless • Reti e Topologie di Rete; Sistemi e subnet

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Crespellani Porcella - Tecnologia delle reti e delle comunicazioni I

• Trasmissioni broadcast, multicast, unicast • Gerarchie e Tipologie di Rete: BAN, PAN, LAN, WAN, MAN • Network Devices (reapeter, hub, switch, routers, bridge gateways applicativi Architetture e tecnologie delle RETI digitali - 2 • Le Architetture software • Reference Model, layer, interfacce, servizi, protocolli architetture OSI, TCP/IP • Software proprietario e libero: filosofia, tecnologie e mercato • Connettività e modalità di accesso • LAN Ethernet • Wireless Networks: System Interconnection (Bluetooth IEEE 802.15) WLANs, WWANs

(tacs, gsm, umts, 2,5G, 3G ; wifi) • Internet e il Web: architettura, indirizzamento risorse, servizi non web, e web • Motori di ricerca, portali, siti web: tecnologie, processi comunicativi specificità • Valutazione dei sistemi: prestazioni, Security, QoS, affidabilità, management, granularità

ed evolubilità • Infrastrutture fisiche di Rete: Cable, Terrestrial (Analogico e DTT) e Satellitare • Network Management Approfondimenti specifici sulle tecnologie di base • Teoria del segnale • Telecomunicazioni via cavo, via etere (terrestrial) e satellitari • Principi sulla sicurezza • Layer Networking: Istradamento • Layer Transport: UDP TCP • Reti telefoniche e cellulari • Ethernet • Wireless LAN e Broadband LAN • Bluetooth • Virtual LANs e VPN • Performance e QoS • Internetworking • IP Protocol e mobile IP • Reti radio televisive, TV satellitare e digitale terrestre (DTT) • Videostreaming • VoIP Le Applicazioni • L'accesso alle informazioni su web: Website, Portals e Vortals • Definizioni e mercati: e-business, e-commerce, e-procurement, e-government. e-health;

e-entertainment; Editoria on-line • E-Learning e m-learning t-learning: Ambienti FAD, ambienti e-learning blended; mercato,

nuovi ruoli, trasformazione modelli didattici, piattaforme LCMS, tool authoring • Comunità on-line

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Crespellani Porcella - Tecnologia delle reti e delle comunicazioni I

• Mobile Applications m-commerce, m-learning, t-commerce, t-learning • WebTV e BusinessTV Il mercato • Telecomunicazioni: monopoli e liberalizzazione • Servizi Telefonia di rete fissa e mobile: tipologie utenza, tariffazioni • Fonia e dati • Servizi telefonia fissa e mobile • Servizi via Web: BtB; BtC; BtBtC; P2P • E-Learning e T-Learning • Industries e cross markets

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Materiale didattico consigliato Risulteranno disponibili appunti e moduli didattici relativi alle lezioni. Andrew S. Tanenbaum. Computer Networks, Fourth Edition. Prentice Hall PTR 2003. (http://www.prenhall.com/tanenbaum/). S. Tagliagambe. Il sogno di Dostoevskij - Come la mente emerge dal cervello. Raffaello Cor-tina Editore 2001. (Approfondimento a complemento). C. Crespellani Porcella. L'interruttore di Kandinsky - Linguaggi visione e mondo digitale. Gui-da Editore Napoli 2001. (Approfondimento a complemento).

Modalità di verifica dell'apprendimento Le prove d'esame prevedono l'elaborazione di contenuti relativi al corso attraverso una loro presentazione strutturata. Seguirà una prova orale di confronto e approfondimento dei temi trattati nel corso. Potranno essere previste delle sessioni di verifica durante il corso stesso, basate su ricerche e attività di laboratorio didattico. È prevista anche un'interazione via web principalmente via e-mail attraverso cui si elaborano riflessioni e si elaborano documenti di supporto.

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Panizza - Tecnologia delle reti e delle comunicazioni II

Tecnologia delle reti e delle comunicazioni II Docente: Marco Panizza Codice del corso: 340021 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Ebiz Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari del corso sono quelli di fornire allo studente le corrette categorie concet-tuali che consentano un uso consapevole della terminologia di riferimento nel campo delle reti e delle telecomunicazioni, con particolare riguardo ai servizi offerti a livello applicativo dalle tecnologie correnti. Inoltre sarà; offerta la competenza necessaria a comprendere ruoli e re-sponsabilità; coinvolti nel mondo Internet, principalmente dal punto di vista tecnico e profes-sionale. Saranno infine coltivate le competenze tecniche necessarie ad apprezzare le pro-blematiche relative alla sicurezza e all'internazionalizzazione dei contenuti.

Programma del corso Alle lezioni frontali si alternano attività; in laboratorio volte a incoraggiare la stesura, da parte degli studenti, di testi "progettuali", dell'elaborazione di semplici modelli e l'esecuzione di e-sperienze di comunicazione in rete. Pattern comunicativi La metodologia dei pattern nella progettazione dei sistemi comunicativi. • Che cos'è un pattern • Paradigma client/server • Classificazione analitico/funzionale delle componenti di un sistema • Terminologia • Il pattern Event Notifier Internet e web Che cosa vogliono dire Internet (nome proprio) e internet (aggettivo). Il web come uno dei servizi internet. • Architettura internet • Indirizzamenti (numerici, simbolici, URI) • Ruoli e responsabilità • I servizi non web • Le tecnologie del web Alfabeti, caratteri, codifiche Il processo di codifica è alla base di tutti i sistemi comunicativi. • Perché codificare (Elementi di teoria dei segnali, strato fisico, perché digitale) • Internazionalizzazione e localizzazione • Unicode • Esempi di codifiche stratificate. strato di presentazione (entities XML, Base64, MIME) Scenari Alcuni scenari rilevanti che possono essere incontrati nei sistemi di comunicazione. • Sicurezza: assiomi, paranoie e buone prassi

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Panizza - Tecnologia delle reti e delle comunicazioni II

• Definizione e dimensionamento dei rischi • Classi di attacchi • Strategie di protezione • Architetture distribuite

Prerequisiti Conoscenze di base di sistemi informativi, sia pure a livello intuitivo.

Materiale didattico consigliato Il corso è accompagnato da appunti on-line accessibili da un link sulla scheda personale del docente. Tali appunti vengono mantenuti di continuo sulla base dell'esposizione in aula e, pur essendo sperabilmente utili anche per sopperire ad eventuali assenze dello studente, risulta-no pienamente funzionali solo in accompagnamento alla frequenza alle lezioni. In caso di im-possibilità; alla frequenza è consigliabile usare come testo di riferimento la più organica ed autorevole esposizione offerta dal Tanenbaum. Andrew S. Tanenbaum. Computer Networks - Fourth Edition. Prentice Hall. È; importante rife-rirsi alla quarta edizione. Disponibile anche in italiano col titolo Reti di Computer. Simon Garfinkel. Web Security, Privacy & e-commerce. O'Reilly. Testo di approfondimento sulle problematiche della sicurezza, viste a livello applicativo. Sito web del corso: http://www.marco.panizza.name/dispenseTM/tecRetiCom2/index.html

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento avverrà per mezzo di esame orale al termine del corso. L'inter-rogazione verterà sugli argomenti trattati durante le lezioni frontali e sulla discussione di even-tuali elaborati e progetti sviluppati dal candidato nel corso delle lezioni di esercitazione e di laboratorio.

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Torelli - Tecnologie dei circuiti integrati

Tecnologie dei circuiti integrati Docente: Guido Torelli Codice del corso: 064100 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo fondamentale del corso è fornire agli allievi le conoscenze relative alle tecnologie di fabbricazione dei circuiti monolitici integrati su silicio. Al termine del corso, lo studente cono-scerà i principi di base dell'integrazione monolitica (in particolare della tecnologia CMOS), e dovrà essere in grado di valutare l'impatto della tecnologia sulla fabbricazione e sulle presta-zioni dei circuiti integrati. Saranno inoltre fornite le conoscenze di base relative ai componenti piezoelettrici ed elettrostrittivi. Il corso è diretto agli allievi che svolgeranno la propria attività nei settori della progettazione, della produzione, dell'applicazione e della gestione dei circuiti integrati e degli apparati e sistemi elettronici che li includono.

Programma del corso Componenti piezoelettrici ed elettrostrittivi La piezoelettricità. Cristalli di quarzo: caratteristiche elettriche; tecnologia di produzione; ap-plicazioni; oscillatore al quarzo. Materiali elettrostrittivi e magnetostrittivi; trasduttori. Dispositi-vi a onde acustiche superficiali. Tecnologia planare del silicio Richiami ai semiconduttori. Preparazione del lingotto e delle fette di silicio. Operazioni fonda-mentali della tecnologia planare: ossidazione termica; diffusione termica; impiantazione ioni-ca; deposizione di strati sottili da fase vapore (per via chimica e per via fisica); crescita epi-tassiale; annealing; gettering; litografia (mascheratura; tecniche di esposizione; attacchi selet-tivi). Fabbricazione delle maschere. Tecniche di planarizzazione. Chiusura dei circuiti integrati nel contenitore Flusso produttivo dalla fetta lavorata al pezzo chiuso nel contenitore. Concetto di resa; resa su fetta. Collaudo dei dispositivi (su fetta e su pezzo chiuso). Contenitori per circuiti integrati: contenitori metallici, ceramici, plastici. Chiusura dei circuiti integrati nel contenitore. Utilizzo di dispositivi non incapsulati. Moduli multi-chip. Tecnologie di integrazione monolitica Tecnologia di integrazione MOS; processi fabbricazione CMOS. Tecnologia di integrazione bipolare. Tecnologie di integrazione miste. Scariche elettrostatiche e latch-up nei circuiti inte-grati in tecnologia CMOS.

Prerequisiti Basi di Fisica e Fisica Tecnica, di Chimica, di Elettronica, di Tecnologie e Materiali per l'Elet-tronica.

Materiale didattico consigliato G. Torelli, S. Donati. Tecnologie e Materiali per l'Elettronica (a cura di M. Sozzi). Edizioni CUSL, Pavia, 1999. Per la parte del programma relativa ai materiali piezoelettrici ed elettro-strittivi (primo punto del programma). R. C. Jaeger. Introduction to Microelectronic Fabrication, 2nd Edition. Prentice-Hall, Upper Saddle River, NJ, USA, 2002. Per la parte del programma relativa alle tecnologie dei circuiti integrati (ultimi tre punti del programma). J. D. Plummer, M. D. Deal, P. B. Griffin. Silicon VLSI technology: Fundamental, Practice and

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Torelli - Tecnologie dei circuiti integrati

Modeling. Prentice-Hall, Upper Saddle River, NJ, USA, 2000. Per approfondimenti sulle tec-nologie dei circuiti integrati. C. Y. Chang, S. M. Sze. ULSI Technology. The McGraw-Hill Companies, New York, NY, USA, 1996. Per approfondimenti sulle tecnologie dei circuiti integrati, unitamente al testo suc-cessivo. S. M. Sze. VLSI Technology. McGraw-Hill International Editions, 1988. Per approfondimenti sulle tecnologie dei circuiti integrati, unitamente al testo precedente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale (durante la quale verranno anche proposti per la discussione componenti e/o manufatti). A discrezione della Commissione esaminatrice, la prova orale potrà essere prece-duta da una prova scritta.

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Osnaghi - Tecnologie per sistemi distribuiti

Tecnologie per sistemi distribuiti Docente: Alessandro Osnaghi Codice del corso: 064101 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 18 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente le conoscenze di base ed i riferimenti concettuali e tecnologici per metterlo in grado di progettare e realizzare applicazioni distribuite utilizzando i più moderni ambienti e standard tecnologici, sia di natura aperta che di natura proprietaria. Il corso fornisce anche allo studente una guida per orientarsi nell'utilizzo dei numerosi strumenti oggi ampiamente disponibili come prodotti open source.

Programma del corso Il corso di Tecnologie per i sistemi distribuiti offre una panoramica evolutiva delle tecnologie che hanno consentito la progettazione e la realizzazione di architetture distribuite prima a li-vello intra-aziendale (EAI) e successivamente, grazie agli sviluppi tecnologici stimolati da internet, anche a livello inter-aziendale per realizzare il cosiddetto Business to Business. Il corso si sofferma in particolare sulla recente tecnologia dei Web Service che appare oggi la soluzione più promettente per la gestione delle interazioni tra sistemi informativi appartenenti ad organizzazioni diverse (BtoB). Modelli architetturali per i sistemi distribuiti • Le metodologie di progettazione dei sistemi informativi • Le architetture dei sistemi informativi • I meccanismi di comunicazione nei sistemi informativi Le tecnologie convenzionali di middleware • Il ruolo del middleware nei sistemi distribuiti • Il middleware basato sulla Remote Procedure Call • I TP Monitor • Il middleware basato sui messaggi • Il modello CORBA e gli Object Brokers L'integrazione applicativa dei sistemi aziendali • Le esigenze di integrazione dei sistemi aziendali (Enterprise Application Integration) • L'utilizzo dei Message Brokers per l'EAI • I sistemi di gestione dei flussi di lavoro (Work Flow Management System) Le tecnologie internet • Le tecnologie Web per l'integrazione dei client remoti • Gli Application Server • Le tecnologie Web per l'integrazione applicativa • Il linguaggio XML I Web Service • I Web Service per il calcolo distribuito • I fondamenti tecnologici • L'architettura dei Web Service

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Osnaghi - Tecnologie per sistemi distribuiti

Le tecnologie su cui si basano i Web Service • SOAP • WSDL • UDDI • Gli standard in formazione Il coordinamento dei servizi • L'infrastruttura per il coordinamento • Lo standard WS-coordination • Lo standard WS-transaction

Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza delle architetture dei moderni sistemi informativi, la cono-scenza di base del linguaggio Java, la conoscenza delle tecnologie internet fondamentali e di elementi dei linguaggi HTML e XML. Faciliterà la frequenza una conoscenza dei principali e-lementi delle architetture J2EE o.Net.

Materiale didattico consigliato Gustavo Alonso, Fabio Casati, Harumi Kuno, Vijay Machiraju. Web Services: Concepts, Ar-chitectures and Applications. Springer.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica avviene tramite esame orale.

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Lanzola - Telemedicina

Telemedicina Docente: Giordano Lanzola Codice del corso: 064176 Lezioni (ore/anno): 18 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 16 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 20

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di dare un quadro generale sulle metodologie ed architetture per la realiz-zazione di sistemi distribuiti per l’elaborazione delle informazioni, con particolare riguardo alle applicazioni nel settore della Telemedicina. Nell'ambito del corso verranno inoltre fornite le competenze tecniche per lo sviluppo di alcuni semplici prototipi applicativi. Sono previsti altre-sì alcuni seminari monografici su argomenti di particolare rilevanza metodologica e tecnologi-ca che verranno concordati di anno in anno.

Programma del corso Il corso, collocato all'ultimo anno della Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica riunisce sapientemente aspetti metodologici e tecnologici. Esso prevede, sin dal suo inizio, una stretta alternanza fra lezioni in cui vengono esposti concetti metodologici relativi ai sistemi ad agenti ed esercitazioni in cui lo Studente è chiamato ad applicarli al fine di realizzare un proprio pro-getto. Sistemi di Telemedicina Verrà presentata una panoramica sullo stato dell'arte relativo ai Sistemi di Telemedicina ed Health Care sia dal punto di vista delle applicazioni attualmente in esercizio che delle meto-dologie e dei progetti e/o gruppi di ricerca maggiormente attivi in questo settore. L'argomento sarà integrato da alcuni seminari monografici che illustreranno in maniera più approfondita alcuni sistemi realizzati presso il Laboratorio di Informatica Medica. Sistemi Multi Agente Verranno presentati i principi dei Sistemi Multi Agente e le relative aree di applicazione. Si introdurranno le diverse modalità di cooperazione e comunicazione tra agenti software e si farà cenno ai linguaggi, ai modelli e ai formalismi utilizzati per rappresentarle. Infine, si discu-terà come un sistema di telemedicina possa essere realizzato ricorrendo a tale paradigma e se ne vedrà una possibile implementazione. Esercitazioni e Ambiente di Sviluppo Si fornirà una illustrazione dell'ambiente software appositamente realizzato per il corso e che verrà utilizzato dagli Studenti per sviluppare i loro prototipi di Sistemi Multi Agente. È previsto l'uso di una applicazione di esempio con il duplice scopo di analizzarne il codice e illustrare le funzionalità della libreria applicativa che consente di interagire con il server. Sono altresì pre-visti alcuni richiami alla programmazione ad oggetti con particolare riferimento al Linguaggio Java volti ad approfondire aspetti funzionali alla successiva realizzazione del progetto. Sviluppo di un progetto personale Parallelamente allo svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni, lo studente è chiamato a sfruttare le metodologie e le tecnologie apprese progettando e realizzando un prototipo di Si-stema Multi Agente situato in ambito sanitario. Lo sviluppo avverrà in Linguaggio Java, utiliz-zando alcune librerie applicative rese disponibili nell'ambito del corso.

Prerequisiti Si richiede la conoscenza delle strutture fondamentali connesse con la programmazione (Va-riabili, Istruzioni, Funzioni, Strutture di Controllo e Algoritmi) e una discreta padronanza nel

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Lanzola - Telemedicina

loro uso. Conoscenza dei principi di base relativi ai Linguaggi di Programmazione Orientati agli Oggetti con particolare riferimento al Linguaggio Java. Capacità di scrivere semplici pro-grammi in Java, di compilarli e di mandarli in esecuzione. Conoscenza delle metodologie e tecnologie per la progettazione ed interrogazione dei database relazionali.

Materiale didattico consigliato Per seguire con profitto le lezioni e sviluppare il progetto richiesto è sufficiente il materiale messo a disposizione sull'apposito sito del corso. Si forniscono qui di seguito alcuni riferimenti sia a titolo di esempio che per eventuali ulteriori approfondimenti. La parte metodologica del Corso si richiama parzialmente al testo sui sistemi Multi-Agente indicato. Per la parte di eser-citazione e progetto si richiede una discreta familiarità con la programmazione in Linguaggio Java, ed i relativi testi si propongono come un riferimento per eventuali approfondimenti. Infi-ne, non è necessario l'utilizzo del linguaggio XML, anche se nel corso delle esercitazioni ven-gono forniti alcuni spunti e se ne lascia l'approfondimento all'iniziativa dello Studente. Jacques Ferber. Multi-Agent Systems: An Introduction to Distributed Artificial Intelligence. Ad-dison-Wesley Professional. ISBN: 0-201-36048-9 (528 Pagine, Febbraio 1999). Bill Joy, Guy Steele, James Gosling, Gilad Bracha. The Java(TM) Language Specification (2nd Edition). Addison-Wesley Pub Co. ISBN 0-201-31008-2 (544 Pagine, Giugno 2000). Cay S. Horstmann. Java 2 I fondamenti 6/ed. The McGraw-Hill Companies, S.r.l., Milano, Ita-lia. ISBN: 88-386-4315-6 (848 Pagine, Marzo 2003). Mark Birbeck et al. Professional Xml (Programmer to Programmer): 2nd Edition. Wrox Press Inc. ISBN: 1-861-00505-9 (1269 Pagine, Maggio 2001). Martin Fowler. UML Distilled Third Edition. Addison Wesley. (192 Pagine, Settembre 2003).

Modalità di verifica dell'apprendimento Viene svolta una prova in itinere finalizzata alla definizione delle specifiche di progettazione per una applicazione MultiAgente che costituirà il Progetto dello Studente. Nella seconda par-te del Corso verrà richiesto allo Studente di realizzare il Progetto di cui ha fornito le specifiche utilizzando le metodologie e le tecnologie acquisite durante le Lezioni e le Esercitazioni. Tale realizzazione pratica di fatto costituirà la seconda prova in itinere. Il voto verrà assegnato al termine di un colloquio durante il quale si valuteranno complessivamente i risultati delle due prove, la qualità del Progetto svolto e il livello di profitto raggiunto sugli argomenti trattati.

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Bertoluzza - Teoria dell'informazione

Teoria dell'informazione Docente: Carlo Bertoluzza Codice del corso: 064102 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Concetti e risultati di base riguardanti la trasmissione dell'informazione in canali disturbati e non.

Programma del corso Parte I - Teoria dell'informazione • Trasmissione in assenza di rumore. Codici a lunghezza variabile, problema della decifra-

bilità (disuguaglianza di Kraft), codici ottimali (disuguaglianze di Shannon), algoritmi di Huffmann e di Shannon.

• Misure di incertezza. Entropia di Shannon (introduzione euristica e formale). Proprietà: additività (debole e forte), massimalità, monotonia, condizionamento, diramatività. Cenni a possibili estensioni.

• Canali disturbati. Canali senza memoria, informazione mutua e capacità, teorema di co-difica del canale, tasso di distorsione, codifica della sorgente.

Parte II - Codici a correzione • Il problema generale. Distanza di Hamming, osservatore ideale. Cenni sull'algebra di

Boole e sui campi finiti. • Codici algebrici. Introduzione e proprietà fondamentali. Codici di Hamming, codici BCH,

codici di Reed-Muller, codici ciclici, cenni sui codici a convoluzione. • Codici non lineari di Hadamard.

Prerequisiti Concetti e risultati elementari di calcolo delle probabilità in spazi finiti (fino al teorema di Ba-yes e alla legge dei gradi numeri).

Materiale didattico consigliato Dispense. R.J. McEliece. Information and Coding. Addison Wesley, 1977. J.I. Hall. Notes on coding theory. Michigan State University, 2001. J.Gill. Information course. Stanford University, 2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento Solo colloquio di verifica finale.

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Cinquini - Teoria delle strutture bidimensionali

Teoria delle strutture bidimensionali Docente: Carlo Cinquini Codice del corso: 064103 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire all'allievo una approfondita conoscenza della Meccanica del Con-tinuo e della Meccanica delle Strutture, con riferimento ai problemi bidimensionali. La sicura padronanza dell'argomento, ovviamente prodromica ai corsi applicativi, è certo fra gli elementi caratterizzanti la formazione di un Ingegnere Civile con Laurea Specialistica.

Programma del corso Meccanica del Continuo Stati piani di deformazione e di tensione: formulazioni, proprietà, metodi di soluzione. Meccanica delle strutture Lastre, lastre piane (piastre): definizioni e formulazioni conseguenti; lastre inflesse: soluzione generale mediante integrazione dell'equazione di stato e soluzioni in forma chiusa per casi particolari. Metodi numerici Modelli e soluzioni.

Prerequisiti Conoscenza della disciplina, come sviluppata nella Laurea di primo livello, nei corsi di Scien-za delle Costruzioni A e B e nel corso di Teoria delle strutture.

Materiale didattico consigliato Corradi Dell'Acqua L. Meccanica della Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano. Baldacci R. Scienza delle Costruzioni, Vol. I, II. UTET, Torino.

Modalità di verifica dell'apprendimento Eventuale prova in itinere, Prova Finale.

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Reali - Teoria e applicazioni della meccanica quantistica

Teoria e applicazioni della meccanica quantistica Docente: Giancarlo Reali Codice del corso: 064104 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Principi della meccanica quantistica e sue applicazioni alla struttura della materia, alle nano-tecnologie e allo studio dell'interazione della materia con i campi elettromagnetici.

Programma del corso Necessità della meccanica quantistica Postulati fondamentali e formulazione matematica della meccanica quantistica Problemi agli autovalori unidimensionali: potenziali semplici, effetto tunnel e oscillatore armo-nico Equazione di Schroedinger dipendente dal tempo Momento angolare, particelle in potenziali con simmetria sferica e atomo di idrogeno Spin e principio di esclusione, atomi a molti elettroni, tavola periodica, struttura della materia Particelle identiche, spin e statistiche quantistiche Metodi approssimati: problemi tempo-indipendenti Metodi approssimati: problemi tempo-dipendenti Interazione del campo elettromagnetico con sistemi atomici Assorbimento, emissione spontanea e stimolata, coefficienti di Einstein Laser e ottica nonlineare Prerequisiti Corsi di Fisica, Fotonica e Matematica della Laurea di primo livello. Utile una conoscenza di un linguaggio di programmazione ad alto livello (per es., Matlab, Mathematica, Maple).

Materiale didattico consigliato D.J.Griffiths. Introduzione alla Meccanica Quantistica. CEA. C.L.Tang. Fundamentals of Quantum Mechanics, For Solid State Electronics and Optics. Cambridge University Press. A.Yariv. Theory and applications of quantum mechanics. Wiley. Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/tamq/

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale. Esercizi e progetti assegnati durante lo svolgimento del corso concorrono al vo-to finale.

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Calvi - Teoria e progetto dei ponti

Teoria e progetto dei ponti Docente: Gian Michele Calvi Codice del corso: 064105 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire gli strumenti essenziali per la progettazione e verifica delle strutture da ponte di media difficoltà.

Programma del corso Parte prima: complementi di tecnica delle costruzioni • La distribuzione dei sovraccarichi mobili: Teoria delle linee e delle superfici d'influenza • La ripartizione dei carichi nei graticci piani di travi: procedimenti classici e matriciali • Il calcolo plastico delle piastre • L'analisi torsionale delle travi a cassone • L'analisi delle strutture precompresse iperstatiche • L'analisi delle strutture miste acciaio-calcestruzzo • La teoria delle strutture ad arco • Le travi curve • Cenni sulle problematiche relative alle strutture sostenute da cavi • Cenni sulla fatica dei materiali e sulla meccanica della frattura Parte seconda: tipologie e problemi progettuali relativi alle strutture da ponte • La normativa relativa ai carichi e sovraccarichi sui ponti stradali e pedonali • Cenni sulla Normativa relativa ai ponti ferroviari • Le tipologie strutturali dei ponti: Ponti a travata, ponti ad arco ad impalcato superiore ed

inferiore, ponti strallati, ponti sospesi • La scelta della tipologia del ponte, dei materiali e delle luci: uso dei "data bases" e dei

Sistemi Esperti • I ponti come opera di Architettura: L'estetica dei ponti • Le parti costituenti di un ponte e i relativi particolari costruttivi: Impalcato, pile, spalle, ap-

parecchi d'appoggio, giunti di carreggiata, cavi e relativi ancoraggi, sistemi di smaltimen-to delle acque

• Le vibrazioni nei ponti ferroviari e pedonali • Cenni sugli effetti aerodinamici sui ponti

Prerequisiti Aver superato gli esami dei corsi di Scienza delle Costruzioni A, Scienza delle Costruzioni B, Tecnica delle costruzioni A, Tecnica delle costruzioni B o equivalenti.

Materiale didattico consigliato Appunti del Corso, a cura di A. Cauvin e G. Stagnitto. E. Petrangeli. Costruzione dei Ponti. Ed. Masson. F. Leonhardt, Bridges. Aestetics and design. Ed. DVA.

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Calvi - Teoria e progetto dei ponti

C. Menn. Prestressed Concrete Bridges. Ed. Birkhauser. A. Cauvin, G. Stagnitto. I ponti sostenuti da Cavi, lezioni svolte nell'ambito del Corso di Dotto-rato in Ingegneria Civile, Università di Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede una prova scritta in itinere ed una prova orale conclusiva.

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Gobetti - Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio

Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio Docente: Armando Gobetti Codice del corso: 064106 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici La progettualità svolge una parte rilevante nella definizione del corso. Dapprima tuttavia viene ripresa e generalizzata al caso tridimensionale la teoria elementare della trave e successiva-mente impostata la trattazione della instabilità euleriana con riferimento alla contemporanea presenza di azione assiale, flessione e torsione. Si svolge di seguito l'analisi dei collegamenti e la definizione della tipologia costruttiva di un edificio industriale.

Programma del corso I profili in parete sottile, estensione dei casi di De Saint-Venant e trattazione della torsione non uniforme L'instabilità flessio-torsionale delle travi in parete sottile Definizione della matrice geometrica I carichi critici di Engesser, Considere, Von Karman e Shanley Le unioni bullonate, saldate e flangiate. I collegamenti Schemi per il progetto e la verifica di edifici industriali Prerequisiti Conoscenze di Scienza delle Costruzioni.

Materiale didattico consigliato Verranno consigliati alcuni testi reperibili in biblioteca per eventuali approfondimenti. G. Ballio, F. M. Mazzolani. Strutture in acciaio. Ed. Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede lo svolgimento di un progetto. L'esame, orale, consiste nella discussione del progetto e nell'approfondimento di alcuni temi fra quelli proposti nel corso.

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Cantù - Teoria e progetto delle costruzioni in c.a.

Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. Docente: Ester Cantù Codice del corso: 064107 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alcuni argomenti già precedentemente trattati nei corsi di tecnica delle costruzioni sono og-getto di approfondimento al fine di far acquisire allo studente i fondamenti teorici che sono alla base delle prescrizioni regolamentari (normativa nazionale ed europea) relative al proget-to ed alla verifica di elementi in c.a. agli stati limite ultimi ed in condizioni di esercizio.

Programma del corso Le basi per il dimensionamento di sezioni ed elementi in c.a., acquisite nei precedenti corsi di Tecnica delle Costruzioni, sono utilizzate per approfondire le conoscenze sugli argomenti in-dicati nel seguito, con l'ausilio di esercitazioni numeriche. Stati limite ultimi per azioni normali • richiami dai corsi precedenti su flessione semplice e pressoflessione • flessione biassiale • pressoflessione deviata Azione tagliante • richiami sul comportamento di un elemento armato a flessione e senza armatura trasver-

sale specifica • comportamento con armatura trasversale specifica • metodi di calcolo a taglio (metodo normale e ad inclinazione variabile) • esempi numerici Azione torcente • generalità sul comportamento di elementi soggetti ad azione torcente • modello tridimensionale (geometria e resistenza) • esempi numerici Combinazioni di caratteristiche di sollecitazione • azione tagliante ed azione flettente • azione tagliante ed azione torcente • azione flettente ed azione torcente • esempi numerici Verifiche agli stati limite di esercizio • stato limite di deformazione • stato limite di fessurazione • stato limite delle tensioni di esercizio Disposizione dell'armatura • considerazioni generali sulla corretta disposizione dell'armatura con riferimenti alla nor-

mativa vigente

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Cantù - Teoria e progetto delle costruzioni in c.a.

Verifica di stabilità • metodo della colonna modello • applicazione del metodo della colonna modello ad elementi inseriti in uno schema inte-

laiato • esempio numerico Elementi strutturali con schema resistente "tirante-puntone" • mensola tozza • trave parete

Prerequisiti Contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B e di Tecnica delle Costruzioni A e B.

Materiale didattico consigliato A lezione sarà fornito del materiale didattico, accompagnato da riferimenti bibliografici. Inoltre le norme tecniche sulle azioni e le norme tecniche sulle costruzioni in c.a. costituiscono uno strumento indispensabile per lo svolgimento dell'esercitazione di progetto. Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture in calcestruzzo. UNI - Ente nazionale di unifica-zione. E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" - Cemento armato - Cemento armato precompresso. Masson. G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - voll. 2A e 2B. Masson.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso gli studenti svolgono un'esercitazione di progetto avente lo scopo di applicare la teoria e le disposizioni regolamentari illustrate a lezione. L'accesso alla prova orale finale è subordinato allo svolgimento dell'esercitazione suddetta. La prova orale finale riguarda tutto il programma svolto.

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Ciaponi - Transitori idraulici

Transitori idraulici Docente: Carlo Ciaponi Codice del corso: 064108 Lezioni (ore/anno): 16 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve avere acquisito i concetti fondamentali relativi alla fenomenologia del moto vario nelle correnti in pressione e alla sua modellazione mate-matica. Deve inoltre essere in grado di operare le verifiche idrauliche in condizioni di moto vario per alcuni impianti tipici (impianti idroelettrici e impianti di pompaggio).

Programma del corso Introduzione Generalità sui fenomeni di moto vario con particolare riferimento alle situazioni tipiche degli impianti idroelettrici e degli impianti di pompaggio. Schema elastico e anelastico e relative equazioni. Oscillazioni di massa Descrizione del fenomeno con particolare riferimento al sistema "galleria - pozzo piezometri-co"; equazioni; risoluzione analitica e numerica del sistema di equazioni; tipologie dei pozzi piezometrici. Colpo d'ariete Descrizione del fenomeno con particolare riferimento al sistema "condotta forzata - pozzo piezometrico" e alle condotte prementi degli impianti di pompaggio; equazioni; risoluzione numerica delle equazioni con il metodo delle caratteristiche; analisi delle principali condizioni al contorno; principali risultati applicativi e verifiche speditive con formula di Allievi e di Mi-chaud; cenni ai problemi di colpo d'ariete associato a fenomeni di cavitazione. Casse d'aria Problemi di verifica e di dimensionamento.

Prerequisiti Devono essere noti i concetti relativi al calcolo differenziale con derivate parziali (Analisi Ma-tematica B), nonchè i concetti fisici e le relative schematizzazioni matematiche fornite negli insegnamenti di base dell'Idraulica.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente. Streeter Wylie. Hydraulic Transients. Mc Graw Hill, New York.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale orale.

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Favalli - Trasmissioni dati multimediali

Trasmissioni dati multimediali Docente: Lorenzo Favalli Codice del corso: 064109 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Descrivere le tecniche di riduzione delle ridondanze in segnali audio e video con riferimento a sistemi reali.

Programma del corso Caratterizzazione del segnale vocale Campionamento e codifica secondo lo schema PCM, ADPCM, Delta. I codificatori vocali Esempi di vocoder: le tecniche di analisi sintesi e le tecniche a dizionario con riferimento alle tecniche LPC, LTP, CELP. Struttura del segnale video Video analogico Sistemi PAL ed NTSC. Campionamento del segnale e riduzione delle ridondanze spaziali e temporali Tecniche predittive (block matching, flusso ottico). Tecniche basate su trasformate. Pesature percettive. Cenni di rate-distortion. La famiglia di standard MPEG-* ed H26* Sistemi di diffusione audio e video digitali: DAB e DVB Problematiche di trasporto su reti a pacchetto ATM con particolare riferimento alle componenti AAL. Trasmissione su rete IP: UDP, RTP, cenni alle tecniche di controllo della qualità del servizio.

Prerequisiti Nozioni impartite nei corsi di Teoria dei segnali, Comunicazioni Elettriche, Sistemi di Teleco-municazioni, Elaborazione Numerica dei Segnali.

Materiale didattico consigliato Il materiale consiste in dispense e fotocopie di materiale distribuito durante il corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in un colloquio orale.

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Collivignarelli - Trattamenti avanzati delle acque di approvigionamento e di rifiuto

Trattamenti avanzati delle acque di approvvi-gionamento e di rifiuto Docente: Carlo Collivignarelli Codice del corso: 064177 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire una descrizione dei sistemi innovativi di trattamento delle acque di scarico e di ap-provvigionamento e fornire gli strumenti per effettuare una valutazione critica dei nuovi pro-cessi. Approfondire la tematica delle tecnologie appropriate in relazione al settore e all'ambito di applicazione, con particolare riferimento al caso dei Paesi emergenti.

Programma del corso Acque di scarico Sistemi biologici a membrana (MBR), Sistemi SBR (Sequencing Batch Reactor), sistemi a biomassa adesa di ultima generazione, processi di ossidazione chimica avanzati e loro inte-grazione con i processi biologici, destino delle sostanze pericolose (bilanci di massa), tecni-che di minimizzazione dei fanghi di depurazione, sistemi per il trattamento delle acque meteo-riche. Potabilizzazione delle acque Tecnologie adottate nei sistemi di potabilizzazione delle acque, dimensionamento e criteri di progettazione di impianti di potabilizzazione. Tecnologie appropriate Problematiche ambientali specifiche in ambiti particolari (es. Paesi emergenti); requisiti dei sistemi di ingegneria sanitaria-ambientale; problematiche nella progettazione e realizzazione degli interventi; esempi applicativi nei settori delle acque di scarico, dell'approvvigionamento idrico, dello smaltimento dei rifiuti.

Prerequisiti Corsi di Ingegneria Sanitaria-Ambientale e Impianti di trattamento di acque e rifiuti.

Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale cui lo studente può accedere purché abbia supera-to positivamente la prova scritta (voto: 18/30).

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Gerzeli - Valutazione dei servizi socio-sanitari

Valutazione dei servizi socio-sanitari Docente: Simone Gerzeli Codice del corso: 064178 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-S/05 Progetti (ore/anno): 10

Obiettivi formativi specifici Il corso mira da un lato a fornire un quadro generale dei problemi relativi alla valutazione dei servizi socio-sanitari, dall'altro a presentare le metodologie a sostegno, con particolare riferi-mento, della valutazione economica dei programmi socio-sanitari stessi. Il taglio del corso vuole essere molto applicativo: a lezioni frontali si alterneranno esercitazioni, casi didattici e seminari.

Programma del corso 1. Programmazione e valutazione *Un quadro generale con particolare riferimento all'ambito socio-sanitario *Il processo di pro-gettazione e valutazione *Gli attori sociali rilevanti per la valutazione *Il disegno della ricerca valutativa. 2. La valutazione della qualità dei servizi-socio sanitari *La qualità secondo le norme ISO *Le caratteristiche della qualità e implicazioni per la valuta-zione *Indicatori di qualità nell'assistenza sanitaria *La qualità soggettiva dell'assistenza so-cio-sanitaria. 3. La valutazione economica dei programmi sanitari *L'affermarsi della razionalità economica nei sistemi sanitari *La tendenza verso forme di ra-zionamento esplicita *Le tecniche di valutazione economica: analisi costo-efficacia, costo- beneficio, costo-utilità *L'analisi di sensitività *La prospettiva di analisi *Classificazione e im-putazione dei costi *La qualità della vita negli studi di valutazione economica. Prerequisiti È consigliata la conoscenza di elementi di economia applicata all'ingegneria.

Materiale didattico consigliato MATERIALE DIDATTICO. M. Drummond, B. O'Brien, G. Stoddart, G. Torrance. Methods for the economic evaluation of health care programmes. Second Edition, Oxford University Press, 1997. Lucidi valutazione economica a cura del docente. Cavallo MC, Gerzeli S, De Carli C, Nobile MT, Gallo Stampino C. Il costo del trattamento del carcinoma del colon retto in stadio avanzato. PharmacoEconomics Italian Research Articles; 3(1):49-59; 2001. Fattore G. Caso didattico: SK vs TpA. Bensa G, Fattore G. Il piano sanitario dell'Oregon: la strategia politica del razionamento. Me-cosan 36:139-145; 2000. Montanelli R, Gerzeli S. Un'introduzione agli studi di costo sociale della malattia. Reumati-smo.53:68-74; 2001. Tarricone R, Gerzeli S, Montanelli R, Frattura L, Percudani M, Racagni G. Direct and indirect costs of schizophrenia in community psychiatric services in Italy. Health Policy; 51:1-18; 2000.

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Gerzeli - Valutazione dei servizi socio-sanitari

Gerzeli S, Cavallo MC, Caprari F, Ponzi P. Analisi dei costi della stimolazione cerebrale pro-fonda (DBS) nella malattia di Parkinson: uno studio osservazionale su pazienti italiani. Phar-macoEconomics Italian Research Articles; 4(2):65-79; 2002. Mauskopf J, Rutten F, Schonfeld W. Le League tables di costo efficacia. Una valida guida per i decisori. PharmacoEconomics Italian Research Articles; 6(3):131-140; 2004. Lucioni C, Ravasio R. Come valutare i risultati di uno studio farmacoeconomico? PharmacoE-conomics Italian Research Articles; 6(3):121-130; 2004. Marchetti M, Cavallo MC, Annoni E, Gerzeli S. Cost-utility of inhaled corticosteroids in pa-tients with moderate-to-severe asthma. Expert Review of Pharmacoeconomics & Outcomes Research; 4(5):549-565; 2004. Corsi M e Franci A. Strumenti operativi per politiche di miglioramento continuo della qualità nei servizi sociosanitari. Economia Pubblica. Vol. XXXII n°3: 123-142, 2002. Campostrini S. Disegni sperimentali, quasi sperimentali e non sperimentali per la valutazione delle politiche sociali. In Valutazione del sapere sociologico. A cura di Bertin G. Pag. 279-299. Franco Angeli, Milano, 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento È prevista una prova scritta e una prova orale finale.

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Cantoni - Visione Artificiale

Visione Artificiale Docente: Virginio Cantoni Codice del corso: 064110 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 18

Obiettivi formativi specifici Questo corso si basa su lezioni teoriche (su 6-8 argomenti), corredate da altrettante esercita-zioni sperimentali in cui si elaborano immagini e video. L'obiettivo è quello di acquisire familia-rità con le principali tecniche per la visione artificiale sia attraverso la conoscenza dei proble-mi legati alla elaborazione di elevate quantità di dati, sia attraverso la scrittura di programmi che consentano di utilizzare e confrontare algoritmi esistenti in letteratura. Infine, si da un ac-cenno ai problemi delle architetture specializzate.

Programma del corso Concetti introduttivi Obiettivi didattici, aspetti culturali e tecnologici della visione artificiale. Aspetti di geometria digitale e computazionale. Le diverse metriche, i concetti di adiacenza, distanza, oggetto e sfondo. Definizioni di contorno, sua codifica e rappresentazione. Operatori puntuali e locali Trasformazioni ed equalizzazione dei livelli di grigio, binarizzazione. Operatori locali, aspetti generali, elaborazione seriale e parallelo. Operatori lineari, filtraggio. Operatori di rango, tra-sformata di rango. Formazione di una immagine Fotometria applicata all'analisi e alla sintesi di immagini. Effetti della geometria del sistema di acquisizione, funzione di distribuzione di riflettanza, superfici opache e superfici speculari, mappe di riflettanza. Forma da ombreggiatura. Visione 3D e metodi stereometrici Geometria della visione stereoscopica, calibrazione, invarianti prospettici. Immagine gaussia-na estesa (EGI). Sequenze di immagini e stima del movimento Forme che evolvono e oggetti in movimento. Analisi del movimento, stima basata sul flusso ottico, stima basata su corrispondenze discrete. Analisi di forme 2D in evoluzione. Riconoscimento di forme Matching diretto, metodi statistici, metodi linguistici, metodi strutturali. Trasformata di Hough per il riconoscimento di forme espresse in forma analitica (rette, cerchi, parabole) e per poli-goni regolari. Trasformata di Hough generalizzata. Sistemi funzionalmente specializzati per la visione artificiale DSP. Circuiti integrati per applicazioni specifiche utilizzati per primitive di elaborazione di im-magini. Architetture a multiprocessore, memoria locale e condivisa; architetture a multirisolu-zione: piramidi con diverse strutture. Tecniche di "planning", complessità algoritmica. Rappor-to fra architettura ed algoritmi per la visione artificiale.

Prerequisiti Nessuno.

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Cantoni - Visione Artificiale

Materiale didattico consigliato Sono disponibili anche tutte le presentazioni in formato Powerpoint delle lezioni. V. Cantoni, S. Levialdi. La Visione delle Macchine. Tecniche Nuove, Milano, 1989.

Modalità di verifica dell'apprendimento Dopo avere elaborato casi reali di stima di distanza con stereovisione, stima del moto su vi-deo e sequenze di immagini reali e generate a calcolatore, di riconoscimento di forme e aver sintetizzato scene semplici, si devono produrre delle relazioni in cui oltre a presentare e in-quadrare i singoli argomenti si devono commentare i risultati ottenuti. Le relazioni vanno con-segnate su CD o producendo un sito su internet. È consigliata una intensa attività in piccoli gruppi di due o al massimo tre persone. La valutazione di massima è fatta sulle relazioni.