ACC og LI eNzA - Italveneta Didattica + adv... · Il marketing “dei” o “attorno ai” bambini...
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Esiste un segmento di clientela piuttosto speciale che, all’e-stero, viene viziato e coccolato
con spazi e accorgimenti dedicati. Questo target espansivo, rumo-roso e generoso in Italia è invece quasi dimenticato: sono i bambini. Fenomeno curioso dato che, per loro, i genitori sono ben disposti a investire, soprattutto nel nostro
paese. Sappiamo infatti tutti che, noi italiani, siamo molto protettivi verso i bambini e che siamo dispo-sti a spendere per loro, anche in momenti di crisi. Il marketing “dei” o “attorno ai” bambini pone di fronte a molte sfi-de. La prima cosa che vorrei quindi affermare è che i KIDS 0-12 anni, non sono un target.
A C C o g L I e N z A
BambiniinRistorante?
un’opportunità!Un locale a misura di famiglia con baby ospiti
è ancora raro da trovare. Con servizi adeguati, però, si migliora la qualità dell’accoglienza e aumentano anche le presenze.
1 0 · R I S T O R A Z I O N E I T A L I A N A m A g A Z I N E
di Donatella Rampado
In primo luogo, ciò avviene perché nel periodo da 0 a 12 anni acca-dono delle grandi trasformazioni che scandiscono le fasi di crescita. Il bambino è, fino a un certo mo-mento- che non corrisponde rigi-damente a un’età anagrafica- un “in-fans”, ovvero un umano senza parola. Non si tratta di incapaci-tà di idee o pareri, ma di un’inca-pacità o non volontà degli adulti di comprendere il linguaggio dei bambini, che non parlano o parlano con il loro punto di vista.
Come si fa quindi a comunicare con chi non parla? La risposta del mercato è piuttosto semplice: si
comunica con chi parla al loro po-sto: la mamma, il papà e i nonni. Ecco che, con questa sola risposta, il nostro target, nel giro di pochi istanti, si è già spostato: dai KIDS 0-12 siamo passati alle mamme, ai papà e ai nonni, ampliando così la problematica relativa alla fa-scia di mercato, dal punto di vista di marketing comunicazionale. Definendo quindi che i bambini non sono un Target, poiché i de-cisionisti sono i genitori, come si fa a parlare con chi non parla o parla in modo differente? Lo si fa con le azioni. Quando si conosce per esempio una persona stranie-ra, che ci interessa e di cui non si
conosce la lingua, si comunica con i sorrisi, i gesti e le azioni concrete.
“Il cliente è il nostro ospite più im-portante. Non è lui che dipende da noi, siamo noi a dipendere da lui. Non è un'interruzione del nostro la-voro, ma ne è lo scopo....Servendolo non gli stiamo facendo un favore, ma è lui che fa un favore a noi dan-doci l'opportunità di servirlo”.(A. Fedel)
Avendo più target da soddisfare (genitori, nonni e amici dei bam-bini) bisogna puntare su un'ac-coglienza adeguata. I ristorato-ri sembrano invece non nutrire
Come si fa a parlare con chi
non parla o parla
in modo differente?
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grande interesse verso i bimbi, spesso visti come rumoro-si ed impegnativi, anzi, con il loro modo di fare, sembrano quasi sco-raggiarlo. Come? Con tavoli molto vicini fra loro, toilette non attrez-zate, menù pensati per soli adulti e con porzioni troppo abbondanti per i bimbi. Manca solo il cartello all’ingresso “vietato ai bambini”, un cartello che, in realtà, alcuni ri-storatori sono arrivati ad esporre, estendendo il divieto anche ai de-cisionisti di acquisto. Ci si dimentica, infatti, che i bam-bini sono accompagnati dai loro genitori, dai nonni e spesso da pic-coli amici con altri genitori, quindi i coperti raddoppiano. Questo at-teggiamento costringe le famiglie con figli piccoli a non frequentare i ristoranti, limitando le loro uscite al minimo indispensabile, per non dover subire i gravi disagi ai quali vengono sottoposti.I bambini non sono maleducati, sono semplicemente bambini e al-cuni locali si stanno organizzando per essere “amici dei bimbi”. Hanno
capito la potenzialità di que-sto gesto: rendono il locale più al-legro e ampliano la loro clientela con un “passaparola” velocissimo. Stoccolma è la prima città che può fregiarsi del titolo di “Amica dei Bambini”. Hanno persino cre-ato, appositamente per loro, del-le panchine lungo i viali. In Emilia Romagna lo sanno e da anni si sono organizzati per ricevere que-sti piccoli ospiti, così come i nostri confinanti francesi: migliorano la qualità, il servizio e aumentano le presenze. Da non dimenticare, inoltre, l’im-portanza del web e dei siti che sug-geriscono i locali “family friendly” o “amici dei bambini” come ad esempio:w w w.milan o p e r ib amb i ni . i t /in-citta/ristoranti, w w w.radiomamma.it/it inera-r i_carrozzinabili/a_ pranzo_a_merenda_e_a_cena_fuori_con_i_bambiniw w w . i t a l i a c h e m a m m e . i t /ristoranti-family-friendly/
Alcuni locali si stanno
organizzando per essere“amici dei bimbi”.
Hanno capitola potenzialità di questo gesto
A C C o g L I e N z A
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Accoglienza Seggioloni o sostituti
Rialzo per le sedie (tre anni in su)
Spazio giochi all’interno o eventualmente in giardino
Bagno Riduttore per Wc
Copriwater monouso
Fasciatoio
Menu Baby menu (cibo e porzioni idonee)
Consultabile dai bambini (disegni, figure, foto dei piatti)
Attenzione per le intolleranze alimentari
(cibi senza uovo, latte di soya, gelati di riso e soya,
dolci per celiaci...)
Saluti finali Piccolo gadget (lecca lecca, macchinina, palloncino...)
Biglietto invito per una festa, clown…
Tavola Bicchieri infrangibili e colorati
Posate per bambini
Bavaglini in carta
Tovagliette da colorare e pastelli
Per attirare i nostri piccoli clienti, ci sono alcune regole da rispettare per farvi scegliere. L’effetto collate-rale di questa nuova visione sarà un allegra confusione ma anche un aumento di fatturato ed entrate.
aUtOvaLUtaziOne cOMe Fare O iniziare?
Qui a fianco proponiamo un test di autovalutazione e, se le risposte affermative sono meno di quattro, esiste un gran margine di scelta per migliorare e per promuovere l’acco-glienza delle famiglie con bambini.
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Qualche ideain più..1.Esponete un cartello“Family Friendly o Amici dei bambini”2.Date dei titoli ai vostri menù
pensati per bambini e con porzioni adeguate: Pizza Ben Ten, la bistecca di Capitan Uncino, gli spinaci delle Twinx...
3.Create uno spazio per l'allatta-mento bastano due poltrone, un ta-volinetto ed un separè.4.Ogni sabato sera o domenica a
pranzo creare un evento bimbi: La favola in inglese, il canta storie.. , la cucina creativa…5.Per farti un’idea di cosa è richie-
sto e di come si differenziano per i servizi proposti visita su internet: totstotravel.co.uk -www.italyfamilyhotels.it
Per attirarei nostri piccoli clienti, ci sono alcune regole da rispettare per farvi scegliere.
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