Abitudinialimentari, attività sportive e conseguenze sul peso Abitudini alimentari, attività...
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AbitudiniAbitudini alimentari, attività alimentari, attività
sportive e conseguenze sul pesosportive e conseguenze sul peso
AbitudiniAbitudini alimentari, attività alimentari, attività
sportive e conseguenze sul pesosportive e conseguenze sul peso
Nadia Olimpi Nadia Olimpi Agenzia Regionale di Sanità ToscanaAgenzia Regionale di Sanità Toscana
Osservatorio di EpidemiologiaOsservatorio di EpidemiologiaArea Epidemiologia dei Determinanti sociali e ambientali di malattiaArea Epidemiologia dei Determinanti sociali e ambientali di malattia
Firenze, 13 Novembre 2008Firenze, 13 Novembre 2008
Gli effetti benefici dell’attività fisica Gli effetti benefici dell’attività fisica sulla salute degli adolescentisulla salute degli adolescenti
Gli effetti benefici dell’attività fisica Gli effetti benefici dell’attività fisica sulla salute degli adolescentisulla salute degli adolescenti
Riduzione del tessuto adiposo in soggetti normopeso e sovrappeso
Effetti benefici per lo sviluppo dell’apparato muscolare e scheletrico
Benessere psicologico: stimola la socializzazione, aiuta alla gestione dei diversi impegni quotidiani, aiuta l’apprendimento
Riduzione del tessuto adiposo in soggetti normopeso e sovrappeso
Effetti benefici per lo sviluppo dell’apparato muscolare e scheletrico
Benessere psicologico: stimola la socializzazione, aiuta alla gestione dei diversi impegni quotidiani, aiuta l’apprendimento
Fattori associati alla pratica Fattori associati alla pratica dell’attività fisica nei giovanidell’attività fisica nei giovaniFattori associati alla pratica Fattori associati alla pratica dell’attività fisica nei giovanidell’attività fisica nei giovani
• Fattori demografici: genere maschile
• Fattori psicologici: divertimento, competitività
• Fattori sociali: incoraggiamento da parte di genitori, fratelli, compagni
• Ambiente fisico: disponibilità di strutture e corsi
• Fattori demografici: genere maschile
• Fattori psicologici: divertimento, competitività
• Fattori sociali: incoraggiamento da parte di genitori, fratelli, compagni
• Ambiente fisico: disponibilità di strutture e corsi
Currie C. et al. Young People's Health in Context: international report from the HBSC 2001/02 survey. WHO Policy Currie C. et al. Young People's Health in Context: international report from the HBSC 2001/02 survey. WHO Policy Series: Health policy for children and adolescents Issue 4, 2004. WHO Regional Office for Europe, Copenhagen.Series: Health policy for children and adolescents Issue 4, 2004. WHO Regional Office for Europe, Copenhagen.
L’attività fisica in Italia e in ToscanaL’attività fisica in Italia e in ToscanaL’attività fisica in Italia e in ToscanaL’attività fisica in Italia e in Toscana
Distribuzione percentuale delle persone con età ≥ 3 anni che praticano sport o attività fisica e persone che non ne praticano, secondo il genere - Confronto Toscana-Italia - Anno 2006 - Elaborazione ARS su dati ISTAT
Ambitoterritoriale
Praticano sportPraticano qualche
attività fisica
Non praticanonessun tipo diattività fisica
Italia 32,2% 28,5 39,3
Toscana 34,4% 30,2 35,4
Indagine EDIT:Indagine EDIT:gli adolescenti toscani e l’attività sportivagli adolescenti toscani e l’attività sportiva
Distribuzione percentuale di soggetti che praticano sport – Anno 2008Distribuzione percentuale di soggetti che praticano sport – Anno 2008
2005 2005 74,5%74,5%
20082008 78,6%78,6%
Distribuzione percentuale di soggetti che praticano sport secondo il genere - Anno 2008 Distribuzione percentuale di soggetti che praticano sport secondo il genere - Anno 2008
Maschi Maschi Femmine Femmine
2005 81,7% 68,6%
2008 86,9% 71,8%
20,9
41,9
28,5
5,2 3,5
Tutti i giorni o quasi
3-5 volte la settimana
1-2 volte la settimana
1-3 volte al mese
Occasionalmente/Mai
MaschiMaschi
13,0
30,6
44,34,7
7,5
FemmineFemmine
La La frequenzafrequenza della pratica sportiva della pratica sportiva La La frequenzafrequenza della pratica sportiva della pratica sportiva
Distribuzione percentuale della Distribuzione percentuale della frequenza della pratica sportivafrequenza della pratica sportivaAnno 2008Anno 2008
79,4 81,2 79,5 80,5 78,5 78,381,6
78,183,2
75,977,1 77,2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
ASL 1MassaCarrara
ASL 2Lucca
ASL 3Pistoia
ASL 4Prato
ASL 5Pisa
ASL 6Livorno
ASL 7Siena
ASL 8Arezzo
ASL 9Grosseto
ASL 10Firenze
ASL 11Empoli
ASL 12Viareggio
Adolescenti che praticano sport: la Adolescenti che praticano sport: la distribuzione per distribuzione per ASL toscanaASL toscana
La pratica dell’attività sportiva tra gli adolescenti:• è diffusa in maniera sostanzialmente omogenea nel territorio regionale• rispetto alla rilevazione precedente, presenta un trend temporale positivo (nella
maggior parte delle ASL) o stabile
La pratica dell’attività sportiva tra gli adolescenti:• è diffusa in maniera sostanzialmente omogenea nel territorio regionale• rispetto alla rilevazione precedente, presenta un trend temporale positivo (nella
maggior parte delle ASL) o stabile
Distribuzione percentuale dei soggetti che praticano sport per ASL - Anno 2008Distribuzione percentuale dei soggetti che praticano sport per ASL - Anno 2008
78,6%78,6%
Pratica sport
2005 N=4.951
%
2008 N=5.213
%
Livello di istruzione familiare
SI NO Totale SI NO Totale
Basso 66,9 33,1 100 67,6 32,4 100
Medio 74,6 25,4 100 79,2 20,8 100
Alto 79,0 21,0 100 87,0 13,0 100
Totale 74,6 25,4 100 78,8 21,2 100
La relazione tra l’attività sportiva ed il La relazione tra l’attività sportiva ed il capitale culturale familiarecapitale culturale familiare
++All’aumentare del capitale culturale familiare aumenta la frequenza di
adolescenti che fanno sport All’aumentare del capitale culturale familiare aumenta la frequenza di
adolescenti che fanno sport
Distribuzione percentuale dei soggetti che praticano sport rispetto al livello di istruzione Distribuzione percentuale dei soggetti che praticano sport rispetto al livello di istruzione familiare Anni 2005 e 2008familiare Anni 2005 e 2008
La pratica dell’attività sportiva secondo il La pratica dell’attività sportiva secondo il tipo di istituto frequentatotipo di istituto frequentato
Distribuzione (N e %) di soggetti che praticano attività sportiva rispetto alla Distribuzione (N e %) di soggetti che praticano attività sportiva rispetto alla tipologia di istituto frequentato – Confronto 2005-2008tipologia di istituto frequentato – Confronto 2005-2008
Tipologia di istituto
Pratica sport
2005 2008
N % N %
Liceo classico 383 75,8 648 81,5
Liceo scientifico 1.065 77,5 653 88,7
Liceo linguistico, psico/socio-pedagogico, scienze sociali
412 66,2 151 64,3
Istituto professionale 579 71,7 861 73,9
Istituto tecnico 1.075 77,8 1.478 79,7
Liceo artistico e istituto d'arte 175 67,3 291 71,7
Totale 3.689 74,5 4.082 78,6
Gli Gli sport preferitisport preferiti
6,2
3,7
3,3
3,3
2,6
2,4
2,3
2,2
2,0
2,0
1,9
1,3
1,3
1,0
0,9
0,5
0,4
0,2
0,2
0,1
0,0
7,3
8,1
46,8
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Calcio - calcetto
Pallavolo
Altri sport individuali
Pallacanestro
Arti marziali
Boxe
Altro
Baseball-softball
Sci
Moto-cross
Nuoto
Danza, aerobica
Equitazione
Atletica leggera
Scherma
Pattinaggio
Podismo, jogging
Tennis
Ginnastica, palestra
Body Building
Ciclismo
Rugby
Palla a nuoto
Altri sport di squadra
%
26,2
15,0
11,7
4,9
2,7
2,7
2,7
2,3
1,7
1,4
1,2
1,2
1,1
0,5
0,4
0,4
0,4
0,4
0,3
0,2
0,1
0,0
3,8
18,7
0 5 10 15 20 25 30
P allavolo
Tennis
Altro
Altri sport individuali
Arti marziali
Baseball-softball
Rugby
Sci
Danza, aerobica
Calcio - calcetto
Boxe
P allacanestro
Ginnastica, palestra
Altri sport di squadra
Equitazione
Atletica leggera
Nuoto
Body Building
Ciclismo
Scherma
P odismo, jogging
Moto-cross
P alla a nuoto
P attinaggio
%
Maschi Maschi Femmine Femmine
Distribuzione percentuale della classifica degli sport praticati - Anno 2008Distribuzione percentuale della classifica degli sport praticati - Anno 2008
L’importanza delle abitudini alimentari L’importanza delle abitudini alimentari nel periodo dell’adolescenzanel periodo dell’adolescenza
L’importanza delle abitudini alimentari L’importanza delle abitudini alimentari nel periodo dell’adolescenzanel periodo dell’adolescenza
Durante l’adolescenza aumenta il bisogno fisiologico dei nutrienti (accelerato accrescimento staturale, maturazione delle proporzioni del corpo, ecc.)
I giovani che sviluppano abitudini alimentari sane da piccoli hanno più probabilità di mantenerle da adulti, riducendo il rischio di malattie croniche (cardiovascolari, neoplastiche, diabete mellito non insulino-dipendente, osteoporosi)
Una dieta appropriata e bilanciata durante l’infanzia e l’adolescenza contribuisce a ridurre il rischio di problemi immediati per la salute, come anemia, ritardo di crescita, sovrappeso, obesità
Durante l’adolescenza aumenta il bisogno fisiologico dei nutrienti (accelerato accrescimento staturale, maturazione delle proporzioni del corpo, ecc.)
I giovani che sviluppano abitudini alimentari sane da piccoli hanno più probabilità di mantenerle da adulti, riducendo il rischio di malattie croniche (cardiovascolari, neoplastiche, diabete mellito non insulino-dipendente, osteoporosi)
Una dieta appropriata e bilanciata durante l’infanzia e l’adolescenza contribuisce a ridurre il rischio di problemi immediati per la salute, come anemia, ritardo di crescita, sovrappeso, obesità
Fattori che possono influenzare il Fattori che possono influenzare il comportamento alimentare degli adolescenticomportamento alimentare degli adolescenti
Fattori che possono influenzare il Fattori che possono influenzare il comportamento alimentare degli adolescenticomportamento alimentare degli adolescenti
• Contesto sociale e familiare
• Commercio e pubblicità
• Modelli culturali, che, soprattutto nei Paesi industrializzati, veicolano messaggi di ricerca di un corpo cosiddetto “ideale”
• Contesto sociale e familiare
• Commercio e pubblicità
• Modelli culturali, che, soprattutto nei Paesi industrializzati, veicolano messaggi di ricerca di un corpo cosiddetto “ideale”
Currie C. et al. Young People's Health in Context: international report from the HBSC 2001/02 survey. WHO Policy Currie C. et al. Young People's Health in Context: international report from the HBSC 2001/02 survey. WHO Policy Series: Health policy for children and adolescents Issue 4, 2004. WHO Regional Office for Europe, Copenhagen.Series: Health policy for children and adolescents Issue 4, 2004. WHO Regional Office for Europe, Copenhagen.
Indagine EDIT:Indagine EDIT:le abitudini alimentarile abitudini alimentari
Alimenti:Alimenti:
• fruttafrutta• verduraverdura• pescepesce• snacksnack
Frequenze di consumo:Frequenze di consumo:
• almeno una volta al giornoalmeno una volta al giorno• almeno una volta a settimana (ovvero da 1 almeno una volta a settimana (ovvero da 1 a 6 volte a settimana)a 6 volte a settimana)• raramente o mai (da 3 volte al mese a mai)raramente o mai (da 3 volte al mese a mai)
Il consumo di Il consumo di frutta e verdurafrutta e verdura
Distribuzione percentuale del consumo di verdura, per genere. Distribuzione percentuale del consumo di verdura, per genere. Anni 2005 e 2008Anni 2005 e 2008
Anno
Maschi Femmine
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
2005 36,5 44,9 18,6 49,1 38,3 12,6
2008 38,1 43,6 18,3 52,0 36,5 11,5
Distribuzione percentuale del consumo di frutta, per genere.Distribuzione percentuale del consumo di frutta, per genere.Anni 2005 e 2008Anni 2005 e 2008
Anno
Maschi Femmine
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
2005 52,6 33,7 13,7 60,9 28,0 11,1
2008 52,0 32,1 15,9 61,1 25,2 13,7
• Frutta e verdura vengono Frutta e verdura vengono consumate maggiormente consumate maggiormente dalle ragazzedalle ragazze
• È aumentata in entrambi i È aumentata in entrambi i generi la percentuale di generi la percentuale di soggetti che consuma frutta soggetti che consuma frutta raramente o mairaramente o mai
Il 38,7% degli adolescenti Il 38,7% degli adolescenti mangia frutta e verdura mangia frutta e verdura una o più volte al giornouna o più volte al giorno
Distribuzione percentuale del consumo di Distribuzione percentuale del consumo di frutta e frutta e verdura per ASL verdura per ASL – Anno 2008– Anno 2008
45,7
51,349,4
47,1 47,645,2
48,1
37,7
43,8
41,0
42,543,2
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
ASL 1Massa
ASL 2Lucca
ASL 3Pistoia
ASL 4Prato
ASL 5Pisa
ASL 6Livorno
ASL 7Siena
ASL 8Arezzo
ASL 9Grosseto
ASL 10Firenze
ASL 11Empoli
ASL 12Viareggio
Toscana: 45,7%Toscana: 45,7%
CONSUMO DI VERDURA (almeno una volta al giorno):
62,560,3
54,7
53,253,6
57,755,858,256,855,856,956,5
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
ASL 1Massa
ASL 2Lucca
ASL 3Pistoia
ASL 4Prato
ASL 5Pisa
ASL 6Livorno
ASL 7Siena
ASL 8Arezzo
ASL 9Grosseto
ASL 10Firenze
ASL 11Empoli
ASL 12Viareggio
Toscana: 57,0%Toscana: 57,0%
CONSUMO DI FRUTTA (almeno una volta al giorno):
Il consumo di Il consumo di pescepesce
Anno
Maschi Femmine
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
2005 6,8 58 35,2 5,8 58,6 35,6
2008 7,4 53,5 39,1 5,9 57,1 37,0
• Aumentano i consumi Aumentano i consumi meno frequentimeno frequenti
Distribuzione percentuale del consumo di pesce, per genere - Anni 2005 e 2008Distribuzione percentuale del consumo di pesce, per genere - Anni 2005 e 2008
64,1 63,3 64,1 62,8 63,460,7
69,9
60,957,6
66,7
56,457,4
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
ASL 1Massa
ASL 2Lucca
ASL 3Pistoia
ASL 4Prato
ASL 5Pisa
ASL 6Livorno
ASL 7Siena
ASL 8Arezzo
ASL 9Grosseto
ASL 10Firenze
ASL 11Empoli
ASL 12Viareggio
62,0%62,0%CONSUMO DI PESCE (da una volta a settimana a una o più volte al giorno) – Anno 2008:
Il consumo di Il consumo di snacksnack
Anno
Maschi Femmine
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
Almenouna voltaal giorno
Almenouna volta
a settimana
Raramenteo mai
2008 49,3 36,9 13,8 49,6 33,2 17,2
• Circa il 50% dei ragazzi dichiara di mangiare snack una o più volte al giornoCirca il 50% dei ragazzi dichiara di mangiare snack una o più volte al giorno
Distribuzione percentuale del consumo di snack, per genere – Anno 2008Distribuzione percentuale del consumo di snack, per genere – Anno 2008
L’influenza del L’influenza del capitale culturale familiarecapitale culturale familiare sulle abitudini alimentarisulle abitudini alimentari
All’aumentare del livello di istruzione familiare tendono ad aumentare i All’aumentare del livello di istruzione familiare tendono ad aumentare i consumi di frutta, verdura e pesce mentre diminuisce la frequenza con consumi di frutta, verdura e pesce mentre diminuisce la frequenza con
cui si mangiano snack. cui si mangiano snack.
All’aumentare del livello di istruzione familiare tendono ad aumentare i All’aumentare del livello di istruzione familiare tendono ad aumentare i consumi di frutta, verdura e pesce mentre diminuisce la frequenza con consumi di frutta, verdura e pesce mentre diminuisce la frequenza con
cui si mangiano snack. cui si mangiano snack.
Livello diistruzione familiare
Almenouna volta al giorno
Almenouna volta a settimana
Raramenteo mai
N % N % N %
Basso 266 50,3 172 32,5 91 17,2
Medio 2.197 56,9 1.086 28,1 580 15,0
Alto 354 65,7 135 25,0 50 9,3
Totale 2.255 45,9 1.947 39,7 706 14,4
Distribuzione (N e %) del consumo di frutta fresca secondo il livello di istruzione familiare - Anno 2008Distribuzione (N e %) del consumo di frutta fresca secondo il livello di istruzione familiare - Anno 2008
++
La La percezione del peso corporeopercezione del peso corporeo ed i ed i comportamenti correlaticomportamenti correlati
Distribuzione percentuale della percezione del proprio peso per ASL toscana - Anno 2008Distribuzione percentuale della percezione del proprio peso per ASL toscana - Anno 2008
0
10
20
30
40
50
60
ASL 1
Massa
Carrara
ASL 2
Lucca
ASL 3
Pistoia
ASL 4
Prato
ASL 5
Pisa
ASL 6
Livorno
ASL 7
Siena
ASL 8
Arezzo
ASL 9
Grosseto
ASL 10
Firenze
ASL 11
Empoli
ASL 12
Viareggio
%
Molto sottopeso Sottopeso Normopeso Sovrappeso Molto sovrappeso49%49%
29,6%29,6%
Maschi: si considera sovrappeso il 22,4%Maschi: si considera sovrappeso il 22,4%Femmine: si considera sovrappeso il 35,6%Femmine: si considera sovrappeso il 35,6%
Maschi: si considera normopeso il 55,0 %Maschi: si considera normopeso il 55,0 %Femmine: si considera normopeso il 44,1%Femmine: si considera normopeso il 44,1%
La percezione del peso corporeo ed i La percezione del peso corporeo ed i comportamenti correlaticomportamenti correlati
Distribuzione percentuale dei comportamenti attuati per mantenere o modificare il proprio peso secondo il Distribuzione percentuale dei comportamenti attuati per mantenere o modificare il proprio peso secondo il genere – Anni 2005 e 2008genere – Anni 2005 e 2008
Rispetto al tuo peso,attualmente tu
stai cercando di:
2005 2008
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Perdere peso 26,6 54,8 42,3 30,9 55,6 44,5
Mettere su peso 12,2 3,6 7,5 13,2 4,3 8,3
Mantenere il peso attuale 21,1 18,3 19,5 19,3 17,5 18,3
Non stai cercando di fare nulla 40,1 23,3 30,7 36,6 22,6 28,9
Totale 100 100 100 100 100 100
Distribuzione percentuale delle modalità attuate Distribuzione percentuale delle modalità attuate per perdere peso secondo il genere - Anno 2008per perdere peso secondo il genere - Anno 2008
14,7
1,31,6
41,3
4,5 6,3
46,7
2,64,2
44,3
10,1
2,0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Dieta dimagrante Attività sportiva Modalitàevacuativa
Pillole
%
Maschi
Femmine
Totale
Lo stato nutrizionale degli adolescentiLo stato nutrizionale degli adolescenti
Durante l’adolescenza si possono riscontrare due problematiche nutrizionali opposte:
a) le preoccupazioni riguardo all’immagine di sé, il desiderio di uniformarsi a “mode” alimentari o estetiche non adeguate possono portare ad adottare schemi alimentari disordinati e squilibrati, spesso tanto ristretti o monotoni da comportare la carenza di nutrienti indispensabili
b) la diffusione del sovrappeso e dell’obesità, con conseguenze negative a lungo termine sulla salute.
Durante l’adolescenza si possono riscontrare due problematiche nutrizionali opposte:
a) le preoccupazioni riguardo all’immagine di sé, il desiderio di uniformarsi a “mode” alimentari o estetiche non adeguate possono portare ad adottare schemi alimentari disordinati e squilibrati, spesso tanto ristretti o monotoni da comportare la carenza di nutrienti indispensabili
b) la diffusione del sovrappeso e dell’obesità, con conseguenze negative a lungo termine sulla salute.
Lo stato nutrizionale degli adolescenti Lo stato nutrizionale degli adolescenti toscani nell’indagine EDITtoscani nell’indagine EDIT
Misure antropometriche peso e altezza auto-riferite
Calcolo del BMI (Body Mass Index): peso (kg)/altezza2(m2)
Identificazione delle categorie di sovrappeso e obesità secondo i cut-off pubblicati da Cole et al (2000).
Identificazione delle categorie di sottopeso (di I, II e III grado), secondo i cut-off pubblicati in una recente lavoro scientifico di Cole et al (2007).
Rappresentano, ad oggi, indicazioni da validare ulteriormente, ad esempio in studi di associazione tra magrezza e morbosità.
Misure antropometriche peso e altezza auto-riferite
Calcolo del BMI (Body Mass Index): peso (kg)/altezza2(m2)
Identificazione delle categorie di sovrappeso e obesità secondo i cut-off pubblicati da Cole et al (2000).
Identificazione delle categorie di sottopeso (di I, II e III grado), secondo i cut-off pubblicati in una recente lavoro scientifico di Cole et al (2007).
Rappresentano, ad oggi, indicazioni da validare ulteriormente, ad esempio in studi di associazione tra magrezza e morbosità.
Cole T., et al., Establishing a standard definition for child overweight and obesity worldwide: international survey, BMJ 2000; 320: 1-6Cole T., et al., Body Mass Index cut offs to define thinness in children and adolescent: international survey, BMJ 2007; 335: 194-7Cameron N. Body mass index cut offs to define thinness in children and adolescents. BMJ 2007; 335:166-7.
Distribuzione (%) del campione per Distribuzione (%) del campione per classi di BMIclassi di BMI - - Confronto anno 2005-2008Confronto anno 2005-2008
0,4 1,7
9,4 9,9
1,70,5 1,7
9,011,9
2,3
76,974,6
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
Sottopeso III Sottopeso II Sottopeso I Normopeso Sovrappeso Obeso
2005 2008
La percentuale di adolescenti in sovrappeso ed obesi tende ad La percentuale di adolescenti in sovrappeso ed obesi tende ad aumentare nel confronto delle due indaginiaumentare nel confronto delle due indagini
La percentuale di adolescenti in sovrappeso ed obesi tende ad La percentuale di adolescenti in sovrappeso ed obesi tende ad aumentare nel confronto delle due indaginiaumentare nel confronto delle due indagini
Distribuzione (%) del campione per Distribuzione (%) del campione per classi di BMI e classi di BMI e generegenere - Anni 2005 e 2008 - Anni 2005 e 2008
0,3 0,73,9
78,8
13,7
2,60,3 0,84,5
75,5
15,8
3,1
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
Sottopeso III Sottopeso II Sottopeso I Normopeso Sovrappeso Obeso
2005 2008
0,6 2,5
13,8
75,3
6,91,00,8 2,4
12,8
73,8
8,61,6
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
Sottopeso III Sottopeso II Sottopeso I Normopeso Sovrappeso Obeso
2005 2008
• Il sovrappeso e l’obesità Il sovrappeso e l’obesità interessano maggiormente il interessano maggiormente il genere maschilegenere maschile
• La magrezza sembra La magrezza sembra interessare maggiormente il interessare maggiormente il genere femminilegenere femminile
• In entrambi i generi tende In entrambi i generi tende ad aumentare la ad aumentare la percentuale di ragazzi in percentuale di ragazzi in sovrappeso o obesisovrappeso o obesi
MaschiMaschi
FemmineFemmine
Distribuzione percentuale del campione Distribuzione percentuale del campione per classi di per classi di BMI, per ASLBMI, per ASL - Anno 2008 - Anno 2008
72,3
73,6
67,7
72,1
71,3
71,3
74,4
77,1
76,0
75,1
76,8
76,9
12,9
12,8
17,8
12,8
15,7
14,1
15,8
12,1
8,5
11,9
13,1
10,410,1
7,5
10,9
14,0
8,8
7,4
11,1
11,9
10,9
9,0
10,5
12,8 2,0
3,1
5,6
4,2
1,0
3,5
2,4
2,0
1,5
2,1
2,6
2,6
0% 20% 40% 60% 80% 100%
ASL 1 - Massa Carrara
ASL 2 - Lucca
ASL 3 - Pistoia
ASL 4 - Prato
ASL 5 - Pisa
ASL 6 - Livorno
ASL 7 - Siena
ASL 8 - Arezzo
ASL 9 - Grosseto
ASL 10 - Firenze
ASL 11 - Empoli
ASL 12 - Viareggio
Sottopeso III Sottopeso II Sottopeso I Normopeso Sovrappeso Obeso
++
Percezionedel proprio
peso
BMI
SottopesoIII
Sottopeso II Sottopeso I Normopeso Sovrappeso Obeso Totale
N % N % N % N % N % N % N %
Moltosottopeso
9 30,0 13 15,7 26 5,7 65 1,7 11 1,8 6 5,5 130 2,6
Sottopeso 10 33,3 38 45,8 152 33,4 392 10,6 20 3,4 4 3,6 616 12,3
Normopeso 9 30,0 29 34,9 251 55,0 2.058 55,5 92 15,7 7 6,4 2.446 49,2
Sovrappeso 2 6,7 3 3,6 23 5,0 1.048 28,3 366 62,4 33 30,0 1.475 29,7
Moltosovrappeso
0 0,0 0 0,0 4 0,9 144 3,9 98 16,7 60 54,5 306 6,2
Totale 30 100 83 100 456 100 3.707 100 587 100 110 100 4.973 100
Distribuzione (N e %) della Distribuzione (N e %) della percezione del proprio percezione del proprio peso secondo le classi di BMIpeso secondo le classi di BMI - Anno 2008 - Anno 2008
La corrispondenza tra la percezione di un eccessivo peso corporeo ed La corrispondenza tra la percezione di un eccessivo peso corporeo ed una reale condizione di sovrappeso e obesità risulta abbastanza buona.una reale condizione di sovrappeso e obesità risulta abbastanza buona.
Il 28,3% dei normopeso si considera sovrappeso.Il 28,3% dei normopeso si considera sovrappeso.
La corrispondenza tra la percezione di un eccessivo peso corporeo ed La corrispondenza tra la percezione di un eccessivo peso corporeo ed una reale condizione di sovrappeso e obesità risulta abbastanza buona.una reale condizione di sovrappeso e obesità risulta abbastanza buona.
Il 28,3% dei normopeso si considera sovrappeso.Il 28,3% dei normopeso si considera sovrappeso.
Distribuzione (N e %) delle classi di BMI secondo il livello di istruzione familiare - Anno 2008Distribuzione (N e %) delle classi di BMI secondo il livello di istruzione familiare - Anno 2008
Livello diistruzionefamiliare
BMI
SottopesoIII
SottopesoII
SottopesoI
Normopeso Sovrappeso Obeso Totale
N % N % N % N % N % N % N %
Basso 2 0,3 9 1,7 47 9,0 368 70,1 73 13,9 26 5,0 525 100
Medio 21 0,5 58 1,5 354 9,3 2.878 74,5 475 12,3 75 1,9 3.861 100
Alto 5 0,9 12 2,3 47 8,8 422 79,2 39 7,3 8 1,5 533 100
Totale 28 0,6 79 1,6 448 9,1 3.668 74,6 587 11,9 109 2,2 4.919 100
La relazione tra La relazione tra stato nutrizionale stato nutrizionale e il capitale culturale familiaree il capitale culturale familiare
++
La prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta al diminuire del livello La prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta al diminuire del livello di istruzione familiaredi istruzione familiare
La prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta al diminuire del livello La prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta al diminuire del livello di istruzione familiaredi istruzione familiare
ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni
• L’abitudine a praticare sport è un comportamento più frequente nei maschi e nei soggetti con capitale culturale familiare alto
• Rispetto alla rilevazione EDIT 2005, la pratica dell’attività sportiva tende ad essere più diffusa
• Il capitale culturale familiare sembra influire sulle abitudini alimentari e sullo stato nutrizionale degli adolescenti
• Rispetto all’indagine EDIT 2005, tende ad aumentare la percentuale di adolescenti in sovrappeso
• L’abitudine a praticare sport è un comportamento più frequente nei maschi e nei soggetti con capitale culturale familiare alto
• Rispetto alla rilevazione EDIT 2005, la pratica dell’attività sportiva tende ad essere più diffusa
• Il capitale culturale familiare sembra influire sulle abitudini alimentari e sullo stato nutrizionale degli adolescenti
• Rispetto all’indagine EDIT 2005, tende ad aumentare la percentuale di adolescenti in sovrappeso