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A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005

A.A. 2004/2005

Corso di TECNICA URBANISTICA 1EESSEERRCCIITTAAZZIIOONNII

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INDICE

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. I

PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE 1SEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARI 1LEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA 1

L'AMBITO DI COMPETENZA DEL PIANO REGOLATORE (PRG MODENA) 1TRASFORMAZIONI DISCIPLINATE DAL PIANO REGOLATORE (PRG MODENA) 2PROCESSO DI INTERVENTO (PRG FERRARA) 5URBANIZZAZIONE (PRG MODENA) 5OPERA EDILIZIA (PRG FERRARA) 5

LEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA 6ELABORATI DEI PIANI URBANISTICI 6LA ZONIZZAZIONE 7ZONA 8

LEZIONE 1.1.3 ESEGUIBILITÀ DELLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORE 15DISCIPLINA NON IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE 15DISCIPLINA IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE 15

SEZIONE 1.2 DEFINIZIONI 18LEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE 18

DESTINAZIONE (D'USO, FUNZIONALE) 19CARICO URBANISTICO 27

LEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE 28SUPERFICIE TERRITORIALE 28SUPERFICIE FONDIARIA 29SUPERFICIE MINIMA DI INTERVENTO 30AREA DI PERTINENZA (DETTA ANCHE "LOTTO") 31VOLUME COSTRUIBILE 32SUPERFICIE UTILE LORDA 34SUPERFICIE UTILE NETTA 35SUPERFICIE COPERTA 36

LEZIONE 1.2.3 INDICI 37INDICE DI FABBRICABILITÀ TERRITORIALE 37INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE 38INDICE DI FABBRICABILITÀ FONDIARIA 39INDICE DI UTILIZZAZIONE FONDIARIA 40INDICE DI COPERTURA 41

LEZIONE 1.2.4 OPERE DI URBANIZZAZIONE 42OPERE DI URBANIZZAZIONE 42OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA 42OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA 42

SEZIONE 1.3 STANDARDS 44LEZIONE 1.3.1 STANDARDS URBANISTICI E ZONE OMOGENEE 44

STANDARDS 44ZONE TERRITORIALI OMOGENEE 45

LEZIONE 1.3.2 STANDARDS DEGLI SPAZI PUBBLICI 46SPAZI PUBBLICI PER GLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI 46SPAZI PUBBLICI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI 48STANDARDS PER LA ATTREZZATURE GENERALI URBANE 49

SEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERE 50LEZIONE 1.4.1 IL QUARTIERE 50

CARATTERISTICHE DEL QUARTIERE 50IL QUARTIERE COME MODULO DELLA CITTA' 52CARATTERIZZAZIONE MORFOLOGICA DEL QUARTIERE 54

LEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA PROGETTAZIONE DELPRG

55

IL QUARTIERE NEL PROGETTO DELLA CITTA' 55LE INDICAZIONI DEL PRG SUI QUARTIERI 57

LEZIONE 1.4.3 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA PROGETTAZIONE DELPIANO ATTUATIVO

61

IL DIMENSIONAMENTO DELLE ZONE "C" 63IL DIMENSIONAMENTO DELLE ZONE "D" 74IL DIMENSIONAMENTO DELLE ZONE MISTE "C/D" 85

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INDICE

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. II

PARTE 2 LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIO 90SEZIONE 2.1 NORME EDILIZIE 90LEZIONE 2.1.1 TIPI EDILIZI 90

TIPO EDILIZIO - DEFINIZIONI 90ABACO DEI TIPI EDILIZI 93EDIFICI RESIDENZIALI 94MODALITA' DI AGGREGAZIONE DEI TIPI EDILIZI 97

LEZIONE 2.1.2 PARAMETRI EDILIZI 101PARAMETRI EDILIZI 101SAGOMA DELL'EDIFICIO 102VOLUME 102VOLUMI TECNICI 102ALTEZZA DELL'EDIFICIO 104NUMERO DEI PIANI 107ALLINEAMENTO 108ARRETRAMENTI, DISTANZE E DISTACCHI 108DISTANZA TRA EDIFICI 108DISTANZA DAI CONFINI 108DISTANZA DEGLI EDIFICI DALLE STRADE 109DISTANZA FUORI TERRA TRA EDIFICI 109

SEZIONE 2.2 I REGOLAMENTI COMUNALI 114LEZIONE 2.2.1 REGOLAMENTO EDILIZIO 114

DEFINIZIONE NORMATIVA 114SEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVI 121LEZIONE 2.3.1 PROCEDIMENTI IN MATERIA EDILIZIA 121

TIPI DI INTERVENTI E TIPI DI PROCEDIMENTI 121DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI EDILIZI 122TIPI DI PROCEDIMENTI AUTORITATIVI 125ATTIVITA’ EDILIZIA LIBERA 125INTERVENTI SUBORDINATI A PERMESSO DI COSTRUIRE 127PROCEDURA PER IL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE 130INTERVENTI SUBORDINATI A DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA’ 131PROCEDURA PER IL RILASCIO DELLA DIA 133RESPONSABILITA’ 134

LEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE 135CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE 135ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA 136ONERI DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA 136COSTO DI COSTRUZIONE PER NUVI EDIFICI 137CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PER OPERE O IMPIANTI NON RESIDENZIALI 140CALCOLO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE 141CALCOLO DEGLI ONERI DI COSTRUZIONE 145

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA

L'AMBITO DI COMPETENZA DEL PIANO REGOLATORE(PRG MODENA)

1. IL PIANO REGOLATORE DEVE DISCIPLINARE LE DESTINAZIONI D'USORELATIVE ALL'INTERO TERRITORIO COMUNALE E GLI INTERVENTI PUBBLICIE PRIVATI IN RAPPORTO ALLE ESIGENZE DI SVILUPPO ECONOMICO ESOCIALE DELLE COMUNITÀ LOCALI, TENDENDO ALLA SALVAGUARDIA DEIVALORI URBANI COLLETTIVI, DI QUELLI AMBIENTALI E NATURALI, NONCHÉ DIQUELLI PRODUTTIVI, SECONDO QUANTO DISPOSTO DALL'ART. 12 DELLALEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 1978, N. 47.

2. CON QUESTE FINALITÀ IL PIANO REGOLATORE DISCIPLINA LETRASFORMAZIONI DEGLI IMMOBILI COMPRESI NEL TERRITORIO COMUNALECHE, INTERVENENDO SULLA CONSISTENZA FISICA E/O SULL'USO, SIANOSOGGETTE DALLA LEGISLAZIONE VIGENTE A PERMESSO DI COSTRUIREOPPURE A DENUNCIA DI INIZIO DELLA ATTIVITÀ DI CUI ALLA LEGGE 380 DEL6 GIUGNO 2001 CON LE MODIFICAZIONI DEL DL 269/2003.

3. IL PIANO REGOLATORE INTEGRA INOLTRE AL PROPRIO INTERNO LADISCIPLINA DI ULTERIORI PARTICOLARI TRASFORMAZIONI CHE, INRAPPORTO ALLA TUTELA DEI BENI AMBIENTALI, NATURALI E CULTURALI,O IN DIPENDENZA DA SPECIFICHE NORMATIVE, SIANO SUBORDINATE ADAUTORIZZAZIONI PARTICOLARI.

ARTICOLAZIONE DELLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORE (PRG MODENA)1. La disciplina dell'assetto urbano e territoriale è espressa congiuntamente dai seguenti ambiti digoverno del territorio:a disciplina delle trasformazioni fisiche e dell'uso;b disciplina dell'utilizzazione del suolo;c politiche urbanistiche dell'ambiente edificato;d tutela dell'ambiente e delle risorse naturali;e tutela del patrimonio culturale;f vincoli specifici a protezione e tutela di particolarità;g disciplina dei requisiti prestazionali degli immobili.2. Ciascuna delle suddette articolazioni costituisce oggetto di un'apposita Parte della presentenormativa.3. Le trasformazioni fisiche e dell'uso ammesse sugli immobili compresi nel territorio comunale devonoessere conformi a quanto complessivamente disposto dalle articolazioni della disciplina di Pianoregolatore indicate al precedente comma.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA

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TRASFORMAZIONI DISCIPLINATE DAL PIANO REGOLATORE(PRG MODENA)

1. AI SENSI DEL PRECEDENTE ARTICOLO SONO SOGGETTE ALLADISCIPLINA DEL PIANO REGOLATORE LE SEGUENTI TRASFORMAZIONI:

A TRASFORMAZIONI URBANISTICHE:• URBANIZZAZIONE;• LOTTIZZAZIONE;• RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA.B TRASFORMAZIONI EDILIZIE:• RESTAURO SCIENTIFICO;• RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO;• RIPRISTINO TIPOLOGICO;• RIQUALIFICAZIONE E RICOMPOSIZIONE TIPOLOGICA;• RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA;• DEMOLIZIONE;• COSTRUZIONE;• AMPLIAMENTO SENZA AUMENTO DI CARICO URBANISTICO;• OPERE INTERNE;• ADEGUAMENTO FUNZIONALE;• MODIFICHE ALLO STATO DEI LUOGHI;• MANUTENZIONE STRAORDINARIA;• MANUTENZIONE ORDINARIA;• OPERE INFRASTRUTTURALI DIFFUSE..C TRASFORMAZIONI DELL'USO:• MODIFICAZIONI DELLA DESTINAZIONE D'USO EDILIZIA;• MODIFICAZIONI DELLA DESTINAZIONE D'USO FUNZIONALE.

DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI (PRG FERRARA)

1) NUOVA COSTRUZIONESi definisce “nuova costruzione” l’opera edilizia volta a realizzare un nuovo edificio o un nuovomanufatto, sia fuori che entro terra. (...)2) MANUTENZIONE ORDINARIASono opere di manutenzione ordinaria quelle che riguardano la riparazione, il rinnovamento e lasostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gliimpianti tecnologici (...)3) MANUTENZIONE STRAORDINARIACostituiscono interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie perrinnovare o sostituire parti, anche strutturali, fatiscenti o collabenti, degli edifici, nonchè le opere e lemodifiche necessarie per realizzare ed integrare i servizi igienico sanitari e tecnologici, sempre chenon alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delledestinazioni d’uso. (...)4) RESTAURO SCIENTIFICOGli interventi di restauro riguardano le unità edilizie che hanno assunto rilevante importanza nelcontesto urbano territoriale per specifici pregi o caratteri architettonici o artistici.Gli interventi di restauro scientifico consistono in un insieme sistematico di opere che, nel rispettostrutturali dell’edificio, ne consentono la conservazione valorizzandone i caratteri e rendendonepossibile un uso adeguato alle intrinseche caratteristiche.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA

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5) RISANAMENTO CONSERVATIVOGli interventi di restauro e di risanamento conservativoo riguardano le unità edilizie in buono omediocre stato di conservazione che, pur non presentando particolari pregi architettonici ed artisticicostituiscono parte integrante del patrimonio edilizio dell’insediamento storico, sia in quanto elementipartecipanti alla formazione dell’ambiente storico antico, sia perchè significativi dal punto di vistatipologico per la distribuzione interna degli ambienti, la disposizione degli elementi di collegamentoverticale o per altre caratteristiche morfologiche.Gli interventi di restauro e di risanamento conservativo sono quelli rivolti a conservare l’organismoedilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che nel rispetto deglielementi tipologici, formali consentano destinazioni d’uso con essi compatibili.Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costitutividell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso,l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio. (...)I tipi di intervento della categoria restauro e risanamento conservativo sono specificati all’interno delleseguenti sotto categorie:5A) RISANAMENTO CONSERVATIVO TIPO AGli interventi di restauro e risanamento conservativo di tipo A riguardano le unità edilizie il cui stato diconservazione consente di riconoscere la rilevanza tipologica, strutturale morfologica dell’edificio epermette il suo completo recupero.5B) RISANAMENTO CONSERVATIVO TIPO BGli interventi di restauro e risanamento conservativo di tipo B riguardano le unità edilizie in mediocrestato di conservazione ed in carenza di elementi architettonici ed artistici di pregio, che fanno tuttaviaparte integrante del patrimonio edilizio storico.5C) RIPRISTINO TIPOLOGICOGli interventi di ripristino tipologico riguardano le unità edilizie fatiscenti parzialmente o totalmentedemolite o trasformate di cui è possibile reperire adeguata documentazione della loro organizzazionetipologica originaria individuale anche in altre in altre unità edilizie dello stesso periodo storico.6) RISTRUTTURAZIONEGli interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante uninsieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diversodal precedente.Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione degli elementi costitutivi dell’edificio,l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi e di nuovi impianti senza aumento divolume e delle altezze preesistenti.I tipi di intervento della categoria ristrutturazione sono specificati nelle seguenti sottocategorie:6A) RISTRUTTURAZIONE PARZIALEGli interventi di ristrutturazione parziale riguardano le unità edilizie o parte di esse esterne od interne,ancora conservate nel loro assetto e nella loro configurazione originaria.6B) RISTRUTTURAZIONE TOTALEGli interventi di ristrutturazione totale riguardano le unità edilizie recenti o comunque non rientranti traquelle di cui ai punti precedenti.L’intervento precede oltre a quanto indicato ai punti precedenti anche la demolizione e ricostruzionetotale del fabbricato sull’area di sedime preesistente.Sono ammesse anche variazioni dei materiali strutturali e di finitura per migliorare l’inserimento nelcontesto urbano e ambientale.Potranno essere variati il numero, la forma e le dimensioni delle bucature per adeguamento igienicosanitario o per la realizzazione dei prospetti nel rispetto comunque dei diritti dei terzi.6C) RIPRISTINO EDILIZIOGli interventi di ripristino edilizio riguardano gli spazi già edificati ed ora completamente demoliti deiquali non è possibile reperire adeguata documentazione della loro organizzazione e per i quali ènecessario ricostruire la compagine edilizia originaria.7) RISTRUTTURAZIONE FONDIARIATali interventi riguardano le unità edilizie o le aggregazioni che rientrino all’interno di un impiantoinfrastrutturale da mantenere.Il tipo di intervento prevede la sostituzione parziale o totale del tessuto edilizio, anche conmodificazioni delle tipologie edilizie e della collocazione degli edifici nel rispetto di indici e parametrifissati dal P.R.G. per ciascuna zona.Ove non diversamente specificato la ristrutturazione fondiaria avviene con il mantenimento dei volumipreesistenti.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA

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8) RISTRUTTURAZIONE URBANISTICATali interventi riguardano le aree in cui si rende necessaria la riprogettazione dell’intero tessutourbanistico.Il tipo di intervento prevede:- la sostituzione dell’esistente tessuto urbanistico con altro diverso, mediante un insieme sistematicodi interventi edilizi anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.9) ADEGUAMENTO FUNZIONALEGli interventi di adeguamento funzionale riguardano unità edilizie che, pur facendo parte integrantedella organizzazione morfologica del tessuto urbanistico, non presentano alcuna caratteristica divalore dal punto di vista tipologico e formale. (...)Gli interventi di adeguamento funzionale sono finalizzati al miglioramento della qualità abitativamediante un insieme di opere che, nel rispetto del modello insediativo, consentano le modifichenecessarie per adeguare l’edificio all’uso previsto.10) AMPLIAMENTOSi definisce ampliamento di edificio esistente, l’intervento che comporta un incremento della Su o dellaSnr per modifica o aggiunta planimetrica o soprelevazione, finalizzato alle integrazioni delle funzioniinsediate, anche se fisicamente autonomo. Non costituisce ampliamento la realizzazione di unitàimmobiliari funzionalmente autonome.Gli interventi possono comportare o meno la contestuale trasformazione delle parti esistenti.11) OPERE INTERNE(...) Rientrano pertanto tra tali opere quelle che, effettuate su immobile non vincolati ai sensi delleleggi 1089/39 e 1497/39, non siano in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati o approvati e conregolamenti edilizi vigenti, non comportino modifiche della sagoma della costruzione, dei prospetti, nèaumento delle superfici utili e del numero delle unità immobiliari; non modifichino la destinazione d’usodelle costruzioni e delle singole unità immobiliari, non rechino pregiudizio alla statica dell’immobile e,per quanto riguarda gli immobili compresi nelle zone indicate alla lettera A dell’art.2 del D.M. 2.4.68,rispettino le originarie caratteristiche costruttive.(...)12) COSTRUZIONI DI PERTINENZESono pertinenze i manufatti destinati in modo durevole a servizio o ornamento di edifici esistenti.Non sono comunque pertinenze i manufatti che, ai sensi delle presenti norme, costituiscano superficieutile netta (Sn), unità immobiliari autonome o che abbiano cubatura superiore al 20% del volumedell’edificio principale con un massimo di mc.300.Sono considerate sempre pertinenze le autorimesse fino alla quantità prevista dall’art.2 della L.122/89(1 mq/10 mc.).Sono altresì pertinenze le autorimesse e gli spazi di parcheggio nei limiti indicati dalla legge 122/89.13) MANUFATTI TEMPORANEI E STAGIONALISono quegli interventi rivolti alla installazlone di manufatti atti a far fronte ad esigenze temporanee chenon modifichino permanentemente lo stato dei luoghi e che non permangano sul territorio per più diotto mesi.(...)14) DEMOLIZIONESugli edifici soggetti alla categoria demolizione sono attuabili solo gli interventi di manutenzioneordinaria e straordinaria.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.1 COSA REGOLA LA NORMATIVA URBANISTICA

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PROCESSO DI INTERVENTO(PRG Ferrara)PER PROCESSO DI INTERVENTO SI INTENDE OGNI SUCCESSIONE DIOPERAZIONI TRA LORO CORRELATE FUNZIONALMENTE EORGANIZZATIVAMENTE, FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE O ALLAMODIFICAZIONE FISICA FUNZIONALE DEGLI IMMOBILI AD OPERA SIA DIOPERATORI PRIVATI CHE PUBBLICI.

URBANIZZAZIONE(PRG Modena)L'URBANIZZAZIONE CONSISTE IN UN COMPLESSO SISTEMATICO ECOORDINATO DI OPERE INTESE A CONFERIRE AD UNA PORZIONE DITERRITORIO I REQUISITI INDISPENSABILI PER L'INSEDIAMENTO DI FUNZIONIURBANE E AD INTEGRARLA NEL SISTEMA URBANO.

OPERA EDILIZIA(PRG Ferrara)PER OPERA EDILIZIA SI INTENDE IL RISULTATO DI UN’ATTIVITÀ DICOSTRUZIONE O DI MODIFICAZIONE FISICA, RELATIVA A QUALSIASIIMMOBILE O INSIEME DI IMMOBILI SIA PUBBLICO CHE PRIVATO;

INTERVENTI PUBBLICI (PRG Casalecchio)

AI FINI DEL PRG SI DEFINISCONO INTERVENTI PUBBLICI QUELLIPREORDINATI ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE DI PUBBLICA UTILITÀ, ALLAFORMAZIONE DI PEEP, DI PIP (PIANI ATTUATIVI), OVVERO ALLA FORMAZIONEDI RISERVE DI AREE URBANIZZATE COMUNALI DA UTILIZZARE PER LEPERMUTE FINALIZZATE ALL'ACQUISIZIONE DI AREE ED EDIFICI PERDESTINAZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ.GLI INTERVENTI PUBBLICI SONO ATTUATI DAL COMUNE E DA ALTRI ENTIPUBBLICI OVVERO DA PRIVATI CHE, OPERANDO IN FORZA DI DIRITTI LOROCONCESSI DAL COMUNE MEDIANTE APPOSITE CONVENZIONI, SI IMPEGNINONEI MODI E NEI TEMPI IVI DEFINITI, ALLA REALIZZAZIONE DELLE OPEREPREVISTE NEI PIANI URBANISTICI E NEI PROGRAMMI ATTUATIVIPREDISPOSTI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN ORDINE ALLEESIGENZE DI EDILIZIA ECONOMICA O POPOLARE, DI INSEDIAMENTIPRODUTTIVI E DI SERVIZI.

INTERVENTI PRIVATI (PRG Casalecchio)

SI DEFINISCONO INTERVENTI PRIVATI QUELLI ATTUATI DAI PRIVATI PER LEPROPRIE ESIGENZE E FINALITÀ OVVERO DA ENTI PUBBLICI CHE OPERANOIN REGIME PRIVATISTICO.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

LE NORME URBANISTICHE SONO ESPRESSE ATTRAVERSO GLI

ELABORATI DEI PIANI URBANISTICI

ESISTONO PIANI DI DIVERSO TIPO E LIVELLOIN RAPPORTO, RISPETTIVAMENTE, A:

• L'OGGETTO E GLI OBIETTIVI DEL PIANO• IL SOGGETTO RESPONSABILE E LA ESTENSIONE TERRITORIALE DEL

PIANO

IN OGNI CASO, I PIANI SI ESPRIMONO ATTRAVERSO LA COMBINAZIONE DIDUE TIPI DI ELABORATI TECNICI, USATI SEMPRE CONGIUNTAMENTE:

• LA CARTOGRAFIA DI PIANO (UN "DISEGNO")• LE NORME TECNICHE (UN "TESTO")

A CIASCUN TIPO E' AFFIDATA L'ESPRESSIONE DELLA NORMA CHE E' PIU'NATURALE COMUNICARE ATTRAVERSO QUEL TIPOIN PARTICOLARE:• LA CARTOGRAFIA SERVE A COMUNICARE "DOVE" INSISTE UNA NORMA• LE NORME TECNICHE SERVONO A COMUNICARE "QUALE" NORMA

IL MECCANISMO DI LETTURA E' AFFIDATO:• ALLA PRESENZA, NELLA CARTOGRAFIA, DI ELEMENTI CAPACI DI FAR

RICONOSCERE IL LUOGO (UNO "SFONDO" DESCRITTIVO DELTERRITORIO PIANIFICATO)

• ALLA PRESENZA, NELLA CARTOGRAFIA, DI SIMBOLISMI GRAFICI(PUNTUALI, LINEARI, AREALI) E CODICI ALFABETICI E NUMERICIUNIVOCAMENTE DISTINGUIBILI, DISEGNATI IN SOVRAPPOSIZIONE ALLO"SFONDO"

• ALLA PRESENZA, NELLA CARTOGRAFIA, DI UNA "LEGENDA", CHE DEVECONTENERE TUTTI I SIMBOLISMI E I CODICI UTILIZZATI NEL DISEGNO EDUN RINVIO AL TESTO DELLE NORME TECNICHE (P.ES. IL TITOLO E/O ILNUMERO DI UN ARTICOLO DELLE NORME TECNICHE)

• ALLA ARTICOLAZIONE DEL TESTO DELLE NORME TECNICHE IN"ARTICOLI" (PARTI DI TESTO UNIVOCAMENTE TITOLATE E/O NUMERATE)

LA CARTOGRAFIA E LE NORME TECNICHE DEVONO ESSEREUNIVOCAMENTE COERENTIMA E' POSSIBILE CHE PER UNA STESSA PORZIONE DI TERRITORIO I SIMBOLIED I CODICI PRESENTI IN CARTOGRAFIA RINVIINO A DIVERSE PARTI DELTESTO DELLE NORME TECNICHE.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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LA ZONIZZAZIONE(O AZZONAMENTO)

E’ UNA OPERAZIONE DI PIANIFICAZIONE(DECISIONE SCRITTA NELLE NTA E DISEGNATA IN CARTOGRAFIA)CON CUI IL TERRITORIO COMUNALEVIENE SUDDIVISOIN ZONE DOTATE AL LORO INTERNO DI QUALCHE FATTORE DIOMOGENEITA’ E/O DI SPECIALIZZAZIONE

CIASCUNA ZONA PUÒ ESSERE RISERVATA:

• AD UNA DETERMINATA FUNZIONE(ZONIZZAZIONE PER DESTINAZIONE FUNZIONALE)

O• AD UN PARTICOLARE USO

(ZONIZZAZIONE PER DESTINAZIONE D’USO)E/O• AD UNA DETERMINATA TIPOLOGIA EDILIZIAE/O• A PARTICOLARI PARAMETRI DI EDIFICAZIONE

LA ZONIZZAZIONE DEL PRGNON VA CONFUSACON ALTRA SUDDIVISIONI DEL TERRITORIOPRODOTTE AD ALTRI SCOPI; P.ES.:• A SEMPLICI FINI DI ANALISI• PER LA DETERMINAZIONE DEGLI STANDARDS (VEDI SEZ. 1.3)

NELLA REDAZIONE DEL PRGPUO' ESSERE ASSUNTA UNA CLASSIFICAZIONE DELLE ZONEASSOLUTAMENTE LIBERA,RELATIVAMENTE ALLE ESIGENZE DI DISTINZIONE TRA ZONESU CUI APPLICARE DIVERSE NORMATIVEMOLTI PIANI PERO'ASSUMONO LA ZONIZZAZIONE(ZONE TERRITORIALI OMOGENEE)PREVISTA DALLA NORMA NAZIONALESUGLI STANDARDS (VEDI SEZ. 1.3)

ALCUNI PIANI USANO DIVERSI LIVELLI DI ZONIZZAZIONE:• ZONIZZAZIONE GENERALE• ZONIZZAZIONE DI DETTAGLIO

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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ZONA

E' UNA PORZIONE DEL TERRITORIO (COMUNALE)CHE HA O È DESTINATA AD AVEREUN DETERMINATA DESTINAZIONE (FUNZIONALE O D'USO)• ESCLUSIVA O• PREMINENTE(CIOÈ INTEGRATA DA DESTINAZIONE SECONDARIE),

PER ASSOLVERE LA QUALE VIENE DEFINITA• NEL SUO CARATTERE E• NELLA SUA EVENTUALE UTILIZZAZIONE EDILIZIA

OGNI ZONA È QUINDI COSTITUITA DA UN COMPLESSO DI AREE• EDIFICATE• EDIFICABILI O• NON EDIFICABILI

ARTICOLAZIONE DELLE ZONE DI PRG: USI PREVISTI E USI COMPATIBILI (PRG BOLOGNA)Il territorio è suddiviso in zone e sottozone. La disciplina delle singole zone e sottozone risulta dalcombinato disposto delle norme relative a:. modalità d'intervento;. usi del territorio;. specificazioni di carattere gestionale o particolare.Nel caso di interventi complessi e di carattere particolare sono previste specifiche schede normative,contenenti apposite norme, prescrizioni e indicazioni.Nelle zone a prevalente destinazione residenziale, produttiva e agricola vengono indicati gli usi urbanie agricoli complessivamente ammessi.Le norme, in relazione a ogni singola sottozona, specificano quali, tra gli usi complessivamenteammessi nella zona di appartenenza, sono definiti "usi previsti" in quanto ne è consentito il nuovoinsediamento.Tutti gli usi complessivamente ammessi nella zona di appartenenza, ma non richiamati tra gli "usiprevisti" per la singola sottozona, sono da ritenersi "usi compatibili" in quanto ne è con sentito ilpermanere all'interno della singola sottozona, ma non ne è ammesso il nuovo insediamento.Per il centro storico vigono le speciali norme previste dall'art. 64, che ammettono gli usi in funzionedella classificazione tipologica degli edifici. Per gli edifici classificati, pertanto, la disciplina dell'art. 64sostituisce quella del presente articolo.SUDDIVISIONE IN ZONE (PRG FERRARA)Il territorio comunale è suddiviso in ZONE omogenee secondo quanto stabilito dal D.I. 2/4/68 n°1444 edall’art.13 della L.R. 47/78 e successive modifiche; in SOTTOZONE definibili come parti caratterizzateda elementi fisico - funzionali omogenei e riconoscibili all’interno delle diverse zone omogenee; inAMBITI definibili come unità minima del contesto urbanistico, caratterizzata da specifici caratteri fisico- funzionali.In tutte le zone omogenee dovranno essere osservate le prescrizioni previste nella cartografia, nellepresenti norme e nelle schede d’ambito allegate.ZONE TERRITORIALI OMOGENEE (PRG MODENA)Costituiscono, ai sensi dell'art. 13, 3. comma della legge regionale 7 dicembre 1978, n. 47,suddivisioni del territorio comunale differenziate secondo la rispettiva funzione prevalente, inriferimento alle quali il Piano regolatore detta precise norme sull'utilizzazione dei suoli. I limiti di zonanon coincidono necessariamente con i limiti di proprietà.ZONA ELEMENTARE (PRG MODENA)Corrisponde alla partizione minima in cui sono suddivise le zone territoriali omogenee; ad essa èriferito un disposto normativo specifico per la utilizzazione dei suoli.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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ELENCO DELLE ZONE (PRG TRENTO)1. Il territorio comunale è suddiviso in aree e zone omogenee ciascuna sottoposta a distinta disciplina:Aree di antico insediamento ed interesse culturale e ambientaleAis - insediamento storiciAcc - città consolidataAie - edifici e complessi edilizi isolati di interesse storico artistico e documentarioAim - manufatti di interesse storicoAree a uso prevalentemente residenzialeBl - zone edificate satureB2, B3, B4 - zone edificate di integrazione e completamentoC1 - zone di espansione in corso di attuazioneC2, C3 - zone di espansione di nuovo impiantoC4 - zone miste per la formazione dei luoghi centraliAree destinate prevalentemente alle attività economicheDl - zone produttive del settore secondario esistenti e di completamenteD2 - zone produttive del settore secondario di nuovo impiantoD3 - zone produttive del settore secondario di riservaD4 - zone per laboratori di ricerca e per attività produttive ad elevato contenuto di ricerca

scientificaD5 - zone commerciali esistenti e di completamentoD6a - zone commerciali di nuovo impiantoD6b - zone commerciali di riservaD7 - zone terziarie e direzionaliD8 - zone per esercizi alberghieriD9 - zone integrate per la formazione di luoghi centrali in aree turisticheD10 - zona interportualeAree a destinazione a agricola, a bosco, a pascolo e improduttiveEl - zone agricole di interesse primarioE2 - zone agricole di interesse secondarioE3 - zone agricole di particolare tutelaE4 - zone a boscoE5 - zone a pascoloE6 - zone improduttiveAree per servizi e attrezzatureFl - zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbanoF2 - zone destinate alla viabilitàF3 - zone destinate al sistema ferroviarioF4 - zone destinate al verde di protezione e di arredoG - zone destinate ai servizi di quartiereAree per il verde e i servizi privatiHl - zone destinate a servizi privatiH2 - zone destinate a verde privatoAree di tutela e salvaguardia del patrimonio archeologico e naturaleTA - aree di tutela archeologicaIA - aree di interesse archeologicoBTP - biotopiPTC - parco «Delle Tre Cime e della Vai di Gola»ARA - aree di recupero ambientale aree di tutela ambientaleAree per l’uso e lo sfruttamento delle risorse naturaliLl - aree per le attività estrattiveL2 - aree sciabiliAree di tutela per la sicurezza del territorio e degli insediamento

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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ARTICOLAZIONE DEL PIANO NEL TERRITORIO COMUNALE (PRG ROVERETO)Ai fini della salvaguardia ambientale, dello sviluppo e dell'uso equilibrato delle risorse del territoriocomunale, questo è stato articolato in aree urbanistiche, come risulta dalle planimetrie in scala l:5000e l:2000 del P.R.G., dove si applicano le prescrizioni contenute negli articoli delle presenti norme.Le aree urbanistiche sono così classificate:1) Insediamenti storici, zone residenziali e mistea) zone residenziali interne ai perimetri degli insediamenti storicib) zone residenziali esterne ai perimetri degli insediamenti storicic) zone miste esterne ai perimetri degli insediamenti storici2) Aree per insediamenti produttivia) zone per attività produttiveb) zone per attività produttive di seconda attuazione3) Aree per insediamenti commercialia) zone commerciali4) Aree per insediamenti ricettivia) zone per attrezzature ricettive ed alberghiereb) zone per campeggi5) Aree di interesse comunea) zone per attrezzature e servizi pubblici di interesse localeb) zone per attrezzature e servizi pubblici di interesse sovracomunalec) zone per attrezzature ed impianti6) Aree a verde pubblicoa) zone a verde pubblico7) Aree a verde privatoa) zone a verde privato per parchi e giardinib) zone a verde privato attrezzatoc) fasce di rispetto stradaled) aree di rispetto cimiteriale8) Aree agricolea) zone agricole normalib) zone agricole di tutela ambientalec) zone per insediamenti produttivi collegati alle attività agricole e zootecniched) zone boschive e forestali.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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LA CARTOGRAFIA E LA LEGENDA DEL IL PIANO REGOLATORE DI TORINO:NELLE TAVOLE SI FA USO DI SOLE SIMBOLOGIE GRAFICHE (COLORI DIVERSIPER LE DIVERSE ZONE)

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.2 COME SI ESPRIME LA NORMATIVA URBANISTICA

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IL PIANO REGOLATORE DI TORINO:LA CONSULTABILITA' DELLE NORME TECNICHE

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IL PIANO REGOLATORE DI BOLOGNA:LO "SFONDO" CARTOGRAFICO

SIGLA DELLA ZONAPERIMETRO DELLA ZONA

IL PIANO REGOLATORE DI BOLOGNA:IL SIMBOLISMO GRAFICO E NUMERICODELLA ZONIZZAZIONE

IL PIANO REGOLATORE DI BOLOGNA:LA SOVRAPPOSIZIONE DI "SFONDO" EZONIZZAZIONE

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IL PIANO REGOLATORE DI BOLOGNA:LA CONSULTABILITA' DELLE NORME TECNICHE

----------------------------Articolo 64C E N T R O S T O R I C O(Zona omogenea A)----------------------------1. NORMATIVA DELLA ZONA A E A1

A. SOTTOZONE R1 E R2Usi previsti: U1Per determinare gli ulteriori usi previsti occorre fare ri-ferimento alla classificazione dell'edificio riportata allatavola 5.4.5.A.1. Per gli edifici di categoria 1a, 1b, 2a, 2b sono con-

sentiti, oltre all'U1, tutti gli ulteriori usi previ-sti rispettivamente dagli artt. 65 e 66 a seconda chesi tratti di sottozona R1 o R2,

---------------------------------------------Articolo 19SUDDIVISIONE IN ZONE DEL TERRITORIO COMUNALE---------------------------------------------

ZONE URBANE A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE (R)Sottozone:

centro storico (zona A)R1.residenziale di completamentoR2.residenziale di completamento già assoggettata a intervento

urbanistico preventivo

-------------Articolo 13U S I-------------A. FUNZIONE ABITATIVAU1 - AbitazioniU2 - Abitazioni collettive

----------------------------------------Articolo 65ZONA RESIDENZIALE DI COMPLETAMENTO (R1)(Zona omogenea B)----------------------------------------

USI PREVISTI: U1, U2, U4, U6, U7, U8, U9, U11, U13, U14, U15,U16, U17, U20, U21, U22, U23, U26, U27, U28, U35.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.3 ESEGUIBILITA' DELLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORE

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.3 ESEGUIBILITÀ DELLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORE

DISCIPLINA NON IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE

SI DEFINISCONONON IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILILE NORME E LE PRESCRIZIONIDEL PIANO REGOLATORE RIFERITE SOLIDALMENTEAD UN INSIEME DI UNITÀ FONDIARIE ECHE RINVIANOAD UN ULTERIORE GRADO DI PIANIFICAZIONELA DISCIPLINA DELLE SINGOLE TRASFORMAZIONIEDILIZIE O D'USO.

ALLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORENON IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILEÈ DATA ATTUAZIONE TRAMITE• PIANI URBANISTICI PARTICOLAREGGIATI ATTUATIVI

DISCIPLINA IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE

SI DEFINISCONOIMMEDIATAMENTE ESEGUIBILILE NORME E LE PRESCRIZIONI DI PIANO REGOLATORE CHEESPLICITANO UNIVOCAMENTE GRANDEZZE E REQUISITIRIFERITI AD UNO SPECIFICO IMMOBILE O AD ESSO RIFERIBILISENZA IL TRAMITE DI UNO STRUMENTO URBANISTICO ATTUATIVO.

ALLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATOREIMMEDIATAMENTE ESEGUIBILEÈ DATA ATTUAZIONE TRAMITE GLI STRUMENTI• DEL PERMESSO DI COSTRUIRE,• DELLA DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.3 ESEGUIBILITA' DELLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORE

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.1 CONCETTI PRELIMINARILEZIONE 1.1.3 ESEGUIBILITA' DELLA DISCIPLINA DI PIANO REGOLATORE

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STRUMENTI DI ATTUAZIONE DEL PIANO REGOLATORE (PRG MODENA)1. La disciplina di Piano regolatore non immediatamente eseguibile è dettagliata e posta in operamediante i seguenti strumenti urbanistici di attuazione:a Piano particolareggiato di iniziativa pubblica;b Piano particolareggiato di iniziativa privata;c Piano di recupero di iniziativa pubblica;d Piano di recupero di iniziativa privata;e Piano delle zone per edilizia economica e popolare;f Piano delle aree per insediamenti produttivi;g Programmi integrati di intervento;h Programmi di riqualificazione urbana;i Programmi di recupero urbano;j Piano di sviluppo aziendale o interaziendale.(...)3. Le norme e le prescrizioni di Piano regolatore immediatamente eseguibili, nonché quelle espressedagli strumenti di cui al precedente comma, sono attuate mediante:a concessione edilizia;b autorizzazione ediliziac denuncia di inizio attività di cui all’art. 4 del decreto legge 5 ottobre 1993, n.398, convertito, con

modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n.493, come sostituito dall’art.2, comma 60, della legge23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni ed inte-grazioni;

d relazione asseverata per opere interne, ai sensi dell’art. 26 della legge 28 febbraio 1985 esuccessive modificazioni ed integrazioni;

e accertamento di conformità per opere di competenza dello stato, di cui all'art. 81 del DPR del 24luglio 1977, n. 616, così come integrato dal D.P.R. 18 aprile 1994, n.383.

DISCIPLINA DELLE AREE SOGGETTE ALLA FORMAZIONE DI UNO STRUMENTO URBANISTICO ATTUATIVO (PRGMODENA)1. Le trasformazioni ricadenti in aree soggette alla formazione obbligatoria di uno strumento ur-banistico attuativo devono essere precedute dalla compiuta formazione dello strumento urbanisticorichiesto. Parimenti devono essere precedute dalla compiuta formazione di uno strumento urbanisticoattuativo, ai sensi dell'art. 20 della legge regionale 7 dicembre 1978, n. 47, nelle zone omogenee B,quando l’ambito di intervento sia superiore a 5000 mq:a le trasformazioni d'uso o la ristrutturazione di complessi insediativi di notevoli dimensioni rispetto alcontesto in cui devono inserirsi e comunque gli interventi superiori a 30.000 mc di volume costruibile;b le nuove costruzioni con indice di utilizzazione fondiaria superiore ai 3 mc/mq.Tale strumento deve essere esteso ad una superficie territoriale non inferiore a quella indicata dallaNormativa delle zone elementari nel caso di Piano particolareggiato e non inferiore a quella dipertinenza di una unità tipologica, oppure a quella indicata dalla autorizzazione o invito di cui all'art.14.2, 8. comma, nel caso di Piano di recupero.2. Gli strumenti urbanistici di attuazione, ricercando la più congrua collocazione delle attività ed incoerenza all'art. 3 della legge regionale 8 novembre 1988, n. 46, possono integrare modeste quote diulteriori destinazioni, anche se non esplicitamente indicate dalla normativa di zona territorialeomogenea o di zona elementare, purché compatibili, quando siano necessarie per assicurarecompletezza e funzionalità del servizio agli insediamenti. In tale caso dovrà essere assicurato ilreperimento delle aree per servizi pubblici.3. In assenza dei suddetti strumenti sugli immobili compresi nell'area sono ammesse manutenzioneordinaria e straordinaria, opere interne, ampliamenti senza aumento di carico urbanistico, modificheallo stato dei luoghi, adeguamento funzionale, nonché demolizione sulle costruzioni non soggette avincolo conservativo, ad esclusione di quelle ubicate nelle zone A4 di cui all’art. 32.7. Sugli immobilisoggetti a vincolo conservativo sono ammesse inoltre le tra-sformazioni edilizie di tipo conservativospecificamente prescritte a norma del Capo 61, senza incremento delle unità immobiliari e senzamodificazioni delle destinazioni d’uso esistenti.4. La potenzialità edificatoria all’interno delle zone disciplinate da strumento urbanistico attuativo, siadi iniziativa pubblica, sia di iniziativa privata, va computata e/o ripartita proporzionalmente, quando siafissata in valori assoluti, con riferimento a tutte le aree di intervento, ivi comprese quelle già destinateo da destinare a strade, piazze e altri spazi pubblici o di uso pubblico, nonché le aree di risulta dallacopertura di acque pubbliche.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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LE ZONE PREVISTE NEI PIANI REGOLATORIVENGONO QUALIFICATERISPETTO A TRE DIMENSIONI PRINCIPALI:

• L'USOVIENE DEFINITO ATTRAVERSO LA "DESTINAZIONE" FUNZIONALE O D'USO

• LA CAPACITA' EDIFICATORIA (LA QUANTITA' DI EDIFICAZIONE)VIENE DEFINITA QUANTIFICANDO L'EDIFICAZIONE CON GRANDEZZE- TRIDIMENSIONALI: "VOLUME EDIFICABILE"- BIDIMENSIONALI: "SUPERFICI UTILI"(LA QUANTIFICAZIONE E' FATTA DIRETTAMENTE O IN RAPPORTO ADALTRE GRANDEZZE: SUPERFICIE DELLA ZONA, POPOLAZIONE PREVISTA)

• LA MORFOLOGIA (LA FORMA DI EDIFICAZIONE)VIENE DEFINITA CON NORME:- TIPOLOGICHE: I TIPI DI FABBRICATI AMMESSI, IN RIFERIMENTO AD UN"ABACO" DEFINITO NELLE NORME DI PIANO- GEOMETRICHE, NELLE TRE DIMENSIONI: SUPERFICIE MASSIMACOPERTA DAL FABBRICATO, ALTEZZA MASSIMA, DISTACCHI

PER CIASCUNA ZONA,I PIANI DEVONO INDICAREIL MECCANISMO ATTUATIVOATTRAVERSO IL QUALE DOVRA' AVVENIRELA REALIZZAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI PREVISTE

IL MECCANISMO ATTUATIVODEVE DISTINGUERE• LE ZONE AD ATTUAZIONE DIRETTA: SONO QUELLE CON DISCIPLINA

IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILERICHIEDONO E CONSENTONO IL PROGETTO E LA REALIZZAZIONE DELLESINGOLE TRASFORMAZIONI

• LE ZONE CHE RICHIEDONO UNA PIANIFICAZIONE PARTICOLAREGGIATA:SONO QUELLE CON DISCIPLINA NON IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILERICHIEDONO UN LIVELLO ULTERIORE DI PIANIFICAZIONE, DOPO IL PRG,PRIMA DI POTER ESSERE OGGETTO DI ATTUAZIONE DIRETTA

DEI DIVERSI PASSAGGIDEL MECCANISMO ATTUATIVODEVE ESSERE PRECISATO IL SOGGETTO ATTORE

IL SOGGETTO PUO' ESSEREPUBBLICO E/O PRIVATO

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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DESTINAZIONE (D’USO, FUNZIONALE)

DI UNA ZONA O DI UN EDIFICIOÈ IL COMPLESSO DI USIAMMESSI DAL PIANO URBANISTICOPER L'AREA O PER L'EDIFICIO

LA MODALITA' PIU' CORRETTA PER DEFINIREUNA DESTINAZIONE D'USOE' IL RIFERIMENTO ESPLICITO E DIRETTOAD UNA CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA DEGLI IMMOBILILA DESTINAZIONE DI UNA ZONARISULTA NON AMBIGUA SEOLTRE AD UNA SUA DENOMINAZIONE GENERALE(CHE PUO' NON DESCRIVERE CORRETTAMENTE GLI USI PREVISTI PER LA ZONA)VENGONO INDICATI I TIPI DI IMMOBILI AMMESSI

IN GENERALE:• PER ZONE DI PICCOLA ESTENSIONE,

DI CUI E' PREVISTA UNA ATTUAZIONE DIRETTAE' DEFINITO UN USO UNIVOCO(CIOE' E' AMMESSO UN SOLO TIPO DI IMMOBILE; P.ES. ZONA RESIDENZIALE:ABITAZIONI)

• PER ZONE DI GRANDE ESTENSIONE,DI CUI E' PREVISTA UNA ATTUAZIONE PREVIO PIANO ATTUATIVOPOSSONO ESSERE PREVISTI PIU' USI,DI CUI NORMALMENTE UNO PRINCIPALECHE CARATTERIZZA LA ZONA NEL SUO INSIEME(CIOE' SONO AMMESSI PIU' TIPI DI IMMOBILI; P.ES. ZONA RESIDENZIALE:ABITAZIONI, SCUOLE DELL'OBBLIGO, ATTREZZATURE PER LO SPORT,ATTREZZATURE PER IL VERDE, ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE,SERVIZI RELIGIOSI, ATTREZZATURE SOCIO-SANITARIE, PARCHEGGIATTREZZATI, ESERCIZI E STRUTTURE COMMERCIALI DI VICINATO, PUBBLICIESERCIZI, ARTIGIANATO DI SERVIZIO,

PER CUI, RISPETTIVAMENTE, SI PARLA DI:• DESTINAZIONE D'USO (E ZONIZZAZIONE PER DESTINAZIONE D'USO)• DESTINAZIONE FUNZIONALE (E ZONIZZAZIONE FUNZIONALE)

SI DICE QUINDI:• PRINCIPALE: LA DESTINAZIONE D'USO QUALIFICANTE• COMPLEMENTARE OD ACCESSORIA O SECONDARIA: LA O LE

DESTINAZIONI D'USO CHE INTEGRANO O RENDONO POSSIBILE LADESTINAZIONE D'USO PRINCIPALE

• EVENTUALE OD AMMESSA: LA O LE DESTINAZIONI D'USO NONPRINCIPALI CHE NON RIENTRANDO NEL PRECEDENTE GRUPPO NONSONO IN CONTRASTO CON LA DESTINAZIONE PRINCIPALE E SONOQUINDI CONSENTITE A NORMA DEL PIANO URBANISTICO

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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ATTENZIONE !NEGLI ESTRATTI DI NORME SEGUENTI I TERMINI "USO" E "FUNZIONE"POSSONO RISULTARE IN CONTRASTO CON QUANTO SOPRA AFFERMATO

CLASSIFICAZIONE DELLE DESTINAZIONI D’USO E RELATIVO CARICO URBANISTICO (PRG ROMA 1967)1.- Le destinazioni d’uso previste dalle presenti Norme sono articolate in cinque funzioni:

Abitative;Terziarie;Alberghiere e congressuali;Produttive;Agricole.

2.- Ad ogni destinazione d’uso viene inoltre attribuito un Carico urbanistico (CU), in relazione alfabbisogno di parcheggi pubblici e privati, di cui al successivo art. 8.

3.- Le destinazioni d’uso con il relativo carico urbanistico (CU) sono le seguenti:a) Abitative- CU/b: Abitazioni; “Residence” e abitazioni collettive;b) Terziarie- CU/b: Pubblici esercizi; Servizi privati (uffici e studi professionali, servizi alla persona, servizi

culturali, servizi alle attività produttive, sportelli bancari, artigianato di servizio, altri servizi privati)al di sotto di mq 250; Attrezzature commerciali con superficie di vendita fino a mq 250;Attrezzature per il tempo libero, la cultura, la formazione e lo spettacolo fino a mq 500;

- CU/m: Servizi privati (uffici e studi professionali, servizi alla persona, servizi culturali, servizi alleattività produttive, sportelli bancari, artigianato di servizio, altri servizi privati) al di sopra di mq250; Attrezzature commerciali con superficie di vendita compresa tra mq 250 e mq 2500;Attrezzature per il tempo libero, la cultura, la formazione e lo spettacolo fino a mq 1000; Sediistituzionali e rappresentative;

- CU/a: Attrezzature commerciali con superficie di vendita oltre mq 2500; Attrezzature per il tempolibero, la cultura, la formazione e lo spettacolo oltre mq 1000; Terziario direzionale, compresal’Università e la Pubblica Amministrazione;

- CU/pe: Centri commerciali; Discoteche oltre mq 1000;c) Alberghiere e congressuali- CU/m: Attrezzature turistico ricettive (campeggi, villaggi turistici); Alberghi fino a 60 posti letto;- CU/a: Alberghi oltre 60 posti letto; Centri congressuali;d) Produttive- CU/m: Artigianato produttivo e industria; Commercio all’ingrosso; Depositi e magazzini;e) Agricole- CU/b: Abitazioni agricole; Agriturismo; Attrezzature per la produzione agricola e la zootecnia;CU/m: Impianti produttivi agro–alimentari.

ARTICOLO 13 - USI (PRG BOLOGNA)Nelle descrizioni che seguono vengono indicate le funzioni e relativi spazi fondamentali di undeterminato uso. E' inteso che ad essi sono associate funzioni e spazi accessori e di servizio attinentigli usi medesimi (residenza: autorimesse, cantine, scale, androni, e simili; attività commerciali:magazzini, spazi tecnici, esposizioni; attività produttive ed economiche in genere: mense, depositi,servizi, e simili).Sono altresì da intendersi ricomprese nell'uso principale le funzioni complementari, anche seappartenenti ad altre categorie, purchè le medesime funzioni siano strettamente necessarie allosvolgimento della funzione fondamentale e come tali ad essa collegate (ad esempio: pubblici esercizi,foresterie, servizi alla persona).A. FUNZIONE ABITATIVAU1 - AbitazioniU2 - Abitazioni collettiveB.1. FUNZIONI TERZIARIE A FORTE CARICO URBANISTICOU3/1 - Centri direzionali e fieristiciU3/2 - Esercizi e strutture commerciali di medie dimensioniU3/3 - Grandi strutture commercialiU4 - Attrezzature per lo spettacolo e attrezzature culturali

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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U5 - Sedi istituzionali-amministrativeB.2. FUNZIONI DI SERVIZIO, PUBBLICHE E PRIVATE, DI INTERESSE COMUNEU6 - Scuole dell'obbligoU7 - Attrezzature per l'istruzione superioreU8 - UniversitàU9 - Attrezzature per lo sportU10 - Attrezzature per lo sport scoperteU11 - Attrezzature per il verdeU12 - Orti urbaniU13 - Attrezzature di interesse comuneU14 - Servizi religiosiU15 - Attrezzature socio-sanitarieU16 - Parcheggi attrezzatiU17 - Attrezzature tecnologiche e servizi tecnici urbaniU18 - Attrezzature per la mobilità meccanizzataU19 - Attrezzature per la mobilità pedonale e ciclabileB.3. FUNZIONI TERZIARIE DIFFUSIVE DI PICCOLA DIMENSIONEU20 – Esercizi e strutture commerciali di vicinatoU21 - Pubblici eserciziU22 - Usi vari di tipo diffusivoU23 - Artigianato di servizioU24 - Stazioni di servizio e distributori carburantiU25 - Distributori gas metanoU26 - Produttivo laboratorialeU27 - Artigianato di servizio all'autoC. FUNZIONE PRODUTTIVAU28 - Artigianato produttivo e industriaU29 - Commercio all'ingrosso e magazziniU30 - Allevamenti industrialiU31 - Serre e coltivazioni industrialiU32 - Depositi a cielo apertoD. FUNZIONE AGRICOLAU33 - Uso agricolo aziendaleU34 - Uso agricolo complementareE. FUNZIONE ALBERGHIERA E PER IL SOGGIORNO TEMPORANEOU35 - Attrezzature ricettiveU36 - Attrezzature per il campeggio

DESTINAZIONE EDILIZIA DELLE UNITÀ IMMOBILIARI (PRG MODENA)1. Ad ogni unità immobiliare compete una sola destinazione d'uso edilizia, da individuarsi esclu-sivamente nell'ambito della classificazione di cui ai seguenti commi.2. Per le unità immobiliari urbane la classificazione è omogenea alle categorie adottate per il N.C.E.U.ai sensi della legge 11 agosto 1939, n. 1249 con successive modificazioni e del D.P.R. 1 dicembre1949, n. 1442:a A/0 - abitazioni di ogni tipo;b A/10 - uffici e studi privati;c B/1 - collegi, convitti, case di riposo, conventi, seminari, caserme;d B/2 - case di cura ed ospedali appartenenti ad enti di diritto pubblico istituzionalmente operanti;e B/3 - prigioni e riformatori;f B/4 - uffici pubblici;g B/5 - scuole, laboratori scientifici;h B/6 - biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie;i C/1 - negozi, botteghe, locali per pubblici esercizi;j C/2 - magazzini e locali di deposito;k C/3 - laboratori per arti e mestieri;l C/4 - fabbricati e locali per esercizi sportivi appartenenti a soggetti operanti istituzionalmente senzafine di lucro;m C/6 - autorimesse, rimesse, scuderie, stalle;n D/1 - opifici;

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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o D/2 - alberghi e pensioni;p D/3 - teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli;q D/4 - case di cura ed ospedali non appartenenti ad enti di diritto pubblico istituzionalmente operanti;r D/5 - istituti di credito, cambio ed assicurazione;s D/6 - fabbricati e locali per esercizi sportivi appartenenti a soggetti operanti con fine di lucro;t D/7 - fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una attività industriale e non suscettibilidi destinazione diversa senza radicali trasformazioni;u D/8 - fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una attività commerciale e nonsuscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni;v E/1 - stazioni per servizi di trasporto terrestri ed aerei;w E/3 - costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche, (cabine e centrali di quartiere, macello,impianti di trattamento rifiuti solidi e reflui, ecc.);x E/4 - recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche (mercato bestiame, depositi al l'aperto, campoaddestramento, ecc.);y E/7 - fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti;z E/8 - fabbricati e costruzioni nei cimiteri;aa E/9 - edifici a destinazione pubblica particolare non compresi nelle precedenti categorie del gruppoE (monumenti, locali per impianti tecnici, costruzioni con desti-nazionisingolari, ecc.).3. Per i fabbricati rurali censiti o da censirsi al N.C.T. le destinazioni edilizie devono essere riferite asuddivisioni funzionali degli immobili, assimilabili ad unità immobiliari; tali destinazioni devono essereindividuate fra le seguenti:a E/7 - fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti, limitatamente alla conservazione deimanufatti esistenti;.47b F/1 - abitazioni;c F/2 - locali di servizio rustico aziendali ed interaziendali;d F/3 - allevamenti zootecnici aziendali ed interaziendali bovini;e F/4 - allevamenti zootecnici aziendali ed interaziendali per zootecnia minore;f F/5 - allevamenti suinicoli aziendali per esclusivo autoconsumo;g F/6 - allevamenti suinicoli aziendali ed interaziendali non per esclusivo autoconsumo;h F/7 - allevamenti intensivi bovini;i F/8 - allevamenti intensivi suini;j F/9 - allevamenti intensivi di zootecnia minore;k F/10 - impianti aziendali ed interaziendali di conservazione e trasformazione di prodotti agricoli;l F/11 - serre intensive;m F/12 - lagoni di accumulo, impianti e strutture di depurazione di reflui zootecnici;n F/14 - spacci e punti vendita per produzioni aziendali;o F/15 - strutture a servizio della meccanizzazione agricola;p F/16 - strutture per attività agrituristiche in conformità alla legge regionale 11 marzo 1987, n. 8 esuccessive modificazioni.4. La destinazione d'uso edilizia in atto nell'unità immobiliare è quella stabilita dalla licenza oconcessione edilizia, o dalla autorizzazione edilizia rilasciata ai sensi di legge. In assenza oindeterminazione di tali atti, la destinazione d'uso è quella risultante dalla classificazione catastale al28 aprile 1975 per le unità immobiliari ultimate anteriormente a tale data; in mancanza diclassificazione catastale può essere assunta quella risultante da altri documenti probanti.5. L'attribuzione della destinazione d'uso edilizia alle unità immobiliari avviene esclusivamentemediante autorizzazione edilizia, o concessione edilizia.6. Ai fini applicativi la destinazione d'uso accertata ai sensi del precedente comma deve esserericondotta nell'ambito della classificazione di cui al primo comma, se del caso secondo un criterioanalogico, anche in riferimento all'art. 23.2, 2. comma.

DESTINAZIONE FUNZIONALE DELLE SUPERFICI INEDIFICATE (PRG MODENA)1. Ad ogni superficie inedificata è attribuita una sola destinazione d'uso funzionale, in corrispondenzaalla specifica funzione assolta e, di norma, ad appropriate suddivisioni catastali. Sono destinazionid'uso funzionale, in particolare, quelle comprese nel seguente elenco, non onni-comprensivo:a G/1 - impianti sportivi a raso;b G/2 - impianti sportivi per balneazione;c G/3 - campeggi e aree attrezzate per roulottes;d G/4 - parchi e giardini pubblici;

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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e G/5 - parchi e giardini privati;f G/6 - parcheggi per autoveicoli;g G/7 - bacini idrici per nautica, pesca sportiva;h G/8 - depositi a cielo aperto;i G/9 - cave e miniere a cielo aperto;j G/11 - discariche di rifiuti;k G/12 - colture agrarie;l G/13 - linee ferroviarie;m G/14 - altre linee di trasporto in sede propria;n G/15 - infrastrutture viarie di categoria A;o G/16 - infrastrutture viarie di categoria B;.48p G/17 - infrastrutture viarie di categoria C;q G/18 - infrastrutture viarie di categoria D;r G/19 - canali e corsi d'acqua;s G/20 - bacini idrici per itticoltura.(...)DISCIPLINA DELL'USO DEGLI IMMOBILI (PRG MODENA)1. L'uso degli immobili in conformità alla destinazione d'uso, quale definita agli artt. 23.0 e 23.1, non èsoggetto a provvedimenti abilitativi, fermo restando che l'insediamento di particolari attività disciplinateda specifiche normative di settore, anche di ambito comunale, è comunque subordinato alle relativeautorizzazioni e prescrizioni.2. In particolare, nelle unità immobiliari destinate ad abitazioni di ogni tipo (A/0) sono ammesseesclusivamente dimora permanente o temporanea di famiglie o persone e attività economicheesercitate da persone residenti nell'abitazione.Nelle altre unità immobiliari sono ammessi esclusivamente gli usi sottoelencati, in riferimento allaclassificazione ISTAT delle attività economiche in vigore al 1988:a sottoclasse ISTAT 011 - Agricoltura:• F/1/2/3/4/5/11/12/14/16b sottoclasse ISTAT 012 - Zootecnia:• F/1/6/7/8/9/12/16c sottoclasse ISTAT 013 - Selezione e moltiplicazione delle specie:• F/6/7/8/9/12d classe ISTAT 02 - Foreste:• unità locali operative: F/2/10/11/15 C/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)• unità locali amministrative: A/10 D/1/7 F/10/11/15e classe ISTAT 03 - Pesca:• unità locali operative: C/2/3 F/2/10/11/15• unità locali amministrative: A/10 D/1/7 F/10/11/15f sottoclasse ISTAT 041 - Attività di trasformazione annesse ad aziende agricole che lavoranoesclusivamente o prevalentemente prodotti propri:• F/10g sottoclasse ISTAT 042 - Attività di trasformazione svolte in forma associata:• D/1/7h sottoclasse ISTAT 043 - Altre attività svolte in forma associata:• C/2/3 D/1/7i sottoclasse ISTAT 044 - Esercizio di macchine agricole:• F/15j sottoclasse ISTAT 045 - Approvvigionamento, produzione e distribuzione di mezzi tecnici necessariall'esercizio dell'agricoltura:• C/2/3 D/1/7 (inoltre C/1 per la sola distribuzione).49k ramo ISTAT 1 - Energia, gas, acqua:• unità locali operative: C/2/3 D/1/7 E/3/4/9• unità locali amministrative: A/10 D/1/7 E/3/4/9l ramo ISTAT 2 - Industrie estrattivo - manifatturiere per la trasformazione di minerali non energetici eprodotti derivati chimici:• unità locali operative: C/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)• unità locali amministrative: A/10 D/1/7m ramo ISTAT 3 - Industrie manifatturiere per la lavorazione e la trasformazione dei metalli;

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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meccanica di precisione :• unità locali operative: C/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)• unità locali amministrative: A/10 D/1/7n categoria ISTAT 372.2 - Limitatamente agli odontotecnici :• C/1/3o lavorazione ISTAT 373.2.13 - Lavorazioni affini o accessorie alla costruzione e riparazione distrumenti ottici :• C/1/3p ramo ISTAT 4 - Industrie manifatturiere alimentari, tessili, delle pelli e del cuoio, dell'abbigliamento,del legno, del mobilio e altre industrie manifatturiere :• unità locali operative: C/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)• unità locali amministrative: A/10 D/1/7q lavorazione ISTAT 417.0.03 e 417.0.04 - Produzione di paste speciali e pasta fresca:• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)r sottoclasse ISTAT 419 - Industria della panificazione, della pasticceria e dei biscotti :• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)s categoria ISTAT 421.2 Produzione di gelati :• C/1/3t lavorazione ISTAT 451.2.03 - Lavorazioni affini o accessorie alla produzione di calzature o parti dicalzature :• C/1/3u sottoclasse ISTAT 454 - Confezione su misura di vestiario e biancheria :• C/1/3v lavorazione ISTAT 455.2.04 - Laboratori da tappezziere :• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)w sottoclasse ISTAT 456 - Confezione di pellicce :• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)x lavorazione ISTAT 463.1.01 - Laboratori di falegnameria:• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)y categoria ISTAT 465.3 - Laboratori di corniciai e vetrai:• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)z categoria ISTAT 491.1 - Produzione di oreficeria, argenteria, bigiotteria:• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)aa ramo ISTAT 5 - Industrie delle costruzioni e delle installazioni di impianti per l'edilizia :• unità locali operative: C/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)• unità locali amministrative: A/10 D/1/7bb sottoclasse ISTAT 503 - Installazione di impianti per l'edilizia:• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)cc sottoclasse ISTAT 504 - Attività di finiture dell'edilizia:• C/1/3 D/1/7 (e C/2, se associate a queste)dd classe ISTAT 61 - Commercio all'ingrosso, escluso il recupero:• unità locali operative: C/1/2/3 D/8• unità locali amministrative: A/10ee classe ISTAT 61 - Commercio all'ingrosso di materiali vari da recupero:• C/2/3 D/8.50ff classe ISTAT 63 - Intermediari del commercio:• A/10gg classe ISTAT 64 - Commercio al minuto di prodotti alimentari, di articoli di abbigliamento, diarredamento e per la casa; farmacie:• C/1 D/8hh categoria ISTAT 648.1 - Commercio al minuto di mobili:• C/1/2 D/8ii Categoria ISTAT 649.2 – Commercio al minuto di articoli igienico – sanitari e da costruzione:• C/1/2 D/8jj sottoclasse ISTAT 651 - Commercio al minuto di veicoli e natanti:• C/1/2 D/8kk sottoclasse ISTAT 652 - Commercio al minuto di carburanti :

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• C/1/2/3/6 E/3 D/8ll sottoclasse ISTAT 653 - Commercio al minuto di libri ed articoli vari :• C/1 D/8mm sottoclasse ISTAT 654 - Commercio al minuto di altri articoli :• C/1 D/8nn sottoclasse ISTAT 655 - Commercio al minuto di articoli di occasione :• C/1 D/8oo sottoclasse ISTAT 656 - Commercio al minuto di prodotti diversi:• C/1 D/8pp sottoclasse ISTAT 661 - Ristoranti senza alloggio :• C/1/2/3 D/2qq sottoclasse ISTAT 662 - Bar con e senza spettacolo :• C/1/2/3rr sottoclasse ISTAT 664 - Mense :• C/1ss sottoclasse ISTAT 665 - Esercizi alberghieri propriamente detti:• D/2tt sottoclasse ISTAT 667 - Esercizi alberghieri complementari :• A/0 B/1 D/2uu classe ISTAT 67 - Riparazioni di beni di consumo e di veicoli :• C/1/3 D/1/7vv classe ISTAT 71 - Ferrovie :• unità locali operative: C/2/6 E/1/3/4/9• unità locali amministrative: A/10 E/1/3/4/9ww classe ISTAT 72 - Altri trasporti terrestri :• unità locali operative: C/2/6 E/1/3/4/9• unità locali amministrative: A/10 E/1/3/4/9xx classe ISTAT 75 - Trasporti aerei :• unità locali operative: C/2/6 E/1/3/4/9• unità locali amministrative: A/10 E/1/3/4/9yy classe ISTAT 76 - Attività connesse ai trasporti:• unità locali operative: C/2/6 E/1/3/4/9• unità locali amministrative: A/10 E/1/3/4/9zz sottoclasse ISTAT 771 - Agenzie di viaggio :• A/10 C/1 D/8 E/1aaa sottoclasse ISTAT 772 - Intermediari dei trasporti :• A/10 C/1 E/1bbb sottoclasse ISTAT 773 - Magazzini di custodia e deposito e frigoriferi:• C/2 D/8.51ccc classe ISTAT 79 - Comunicazioni :• A/10 B/4 C/1 D/8 E/1/3/4/9ddd classe ISTAT 81 - Istituti di credito:• A/10 C/1 D/5, ad eccezione degli immobili prospettanti su Via Emilia centro, nei quali non è maiammesso l’insediamento di istituti di credito;eee classe ISTAT 82 - Assicurazione :• A/10 D/5fff classe ISTAT 83 - Ausiliari finanziari e delle assicurazioni, affari immobiliari, servizi prestati alleimprese:• A/10 B/4ggg sottoclasse ISTAT 834 - Agenzie di mediazione per la compravendita e la locazione di immobili:• A/10 B/4 C/1 D/8hhh categoria ISTAT 839.6 - Copisterie:• A/10 B/4 C/1 C/3 D/8iii classe ISTAT 84 - Noleggio di beni mobili ad eccezione del noleggio di macchinari e attrezzatureagricole (sottoclasse ISTAT 841) e per l'edilizia (sottoclasse ISTAT 842) :• A/10 C/1/2/3 D/8• C/6 (limitatamente alla sottoclasse ISTAT 844 e 845)

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jjj sottoclasse ISTAT 841 - Noleggio di macchinari e attrezzature agricole:• unità locali operative: C1/2/3 F/15• unità locali amministrative: A/10kkk sottoclasse ISTAT 842 - Noleggio di macchinari e attrezzature per l'edilizia:• unità locali operative: C/1/2/3• unità locali amministrative: A/10lll classe ISTAT 91 - Pubblica amministrazione, difesa nazionale e sicurezza sociale obbligatoria:• A/10 B/1/3/4 E/3/4/9mmm classe ISTAT 92 - Servizi di igiene pubblica:• A/10 C/2/3/6 E/3/4/8/9nnn classe ISTAT 93 - Istruzione :• A/10 B/4/5 C/3/4 E/3/9ooo classe ISTAT 94 - Ricerca e sviluppo :• A/10 B/2/4/5 C/2/3 D/1/4/7 E/3/4/9ppp classe ISTAT 95 - Sanità e servizi veterinari ad eccezione dei servizi sanitari con ricovero(sottoclasse ISTAT 951):• A/10 B/2/4 C/1/2/3 D/4 E/3/4/8/9 F/3/4/5/6/7/8/9qqq sottoclasse ISTAT 951 - Servizi sanitari (con ricovero):• B/2 D/4rrr sottoclasse ISTAT 953 - Studi medici privati :• A/10 C/1sss classe ISTAT 96 - Servizi sociali ad eccezione dell'assistenza sociale con ricovero (sottoclasseISTAT 962):• A/10 B/1/2/3/4 C/1 D/4 E/3/4/7/9ttt sottoclasse ISTAT 962 - Assistenza sociale (con ricovero):• A/0 B/1/2 D/4 E/3/9uuu sottoclasse ISTAT 972 - Distribuzione di films:• A/10 C/2/3vvv sottoclasse ISTAT 973 - Sale cinematografiche:• D/3www sottoclasse ISTAT 974 - Trasmissioni radiofoniche e televisive:• A/10 C/3 D/1/3/7 E/3/4/9.xxx sottoclasse ISTAT 975 - Spettacoli (esclusi cinema e sport):• D/3yyy sottoclasse ISTAT 976 - Libere professioni artistiche e letterarie:• A/10 C/3zzz sottoclasse ISTAT 977 - Biblioteche, musei:• B/6 E/3/4/9aaaa sottoclasse ISTAT 978 - Enti, organizzazioni ed installazioni sportive:• A/10 C/4 D/6bbbb sottoclasse ISTAT 979 - Servizi ricreativi non altrove classificati:• C/1/4 D/3/6 E/3/4/9cccc classe ISTAT 98 - Servizi personali:• A/10 C/1/3/4 D/6/8.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.1 QUALIFICAZIONE DELLE ZONE

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CARICO URBANISTICO

È DEFINITO COME QUANTITÀ DELLE FUNZIONI, PRESENTI IN UNADETERMINATA PORZIONE DI TERRITORIO, CHE APPORTINO DOMANDA AISISTEMI INFRASTRUTTURALI DISCIPLINATI E PROPORZIONATI DALLAPIANIFICAZIONE URBANISTICA.

IL CARICO URBANISTICO PUÒ ESSERE MISURATO DIRETTAMENTE COMENUMERO DI ABITANTI, ADDETTI, UTENTI OPPURE INDIRETTAMENTEMEDIANTE GRANDEZZE A QUESTI CORRELATE QUALI IL VOLUME, LASUPERFICIE UTILE, O IL NUMERO DI ABITAZIONI ESISTENTI O EDIFICABILINELL'AREA CONSIDERATA.

LE INFRASTRUTTURE CLASSIFICATE COME URBANIZZAZIONI PRIMARIE OSECONDARIE NON INCIDONO DI CONSEGUENZA SUL CARICO URBANISTICO,MA SULLA CAPACITÀ DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE DI RISPONDERE ALFABBISOGNO CHE QUESTO ESPRIME.

CARICO URBANISTICO CU (PRG ROMA)Esprime l’impegno, indotto sui parcheggi dalle diverse destinazioni d’uso, distinto e classificato in:basso CU/b, medio CU/m, alto CU/a, particolarmente elevato CU/pe.CARICO URBANISTICO (PRG FERRARA)Per carico urbanistico si intende l’impegno (carico) complessivamente indotto sul sistema pubblicodelle infrastrutture e dei servizi da parte delle attività insediate o da insediare. Il carico urbanistico aifini della determinazione della compatibilità delle destinazioni d’uso viene misurato facendo riferimentoalla diversa incidenza degli standard richiesti per ogni destinazione.CARICO URBANISTICO (CU) (PRG BOLOGNA)Per carico urbanistico si intende l'impegno (carico) complessivamente indotto sul sistema pubblicodelle infrastrutture e dei servizi da parte delle attività insediate o da insediare.Il carico urbanistico, ai fini della determinazione della compatibilità delle destinazioni d'uso, vienemisurato facendo riferimento alle esigenze indotte di urbanizzazioni primarie e secondarie.Le esigenze di parcheggi pubblici o di uso pubblico (P1) e di verde pubblico (V1) sono considerateprimarie e quindi da soddisfare in ogni caso.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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STSUPERFICIE TERRITORIALE

E' LA SUPERFICIE TOTALEDI UN AMBITO D'INTERVENTO,INTERESSATO UNITARIAMENTEDA INTERVENTI EDILIZI E/O URBANIZZATIVIPRIVATI E/O PUBBLICI

COMPRENDE AL SUO INTERNOSUPERFICI CONDESTINAZIONI D'USO ESCLUSIVE:• SUPERFICI FONDIARIE (RESIDENZIALI, PRODUTTIVE, ETC.)• AREE PER L'URBANIZZAZIONE PRIMARIA

(STRADE, PIAZZE, ETC.)• AREE PER L'URBANIZZAZIONE SECONDARIA

(ATTREZZATURE E IMPIANTI, GENERALI URBANE E/O DI QUARTIERE)

LA ST SI USA NORMALMENTE PER DESCRIVERE LE AREE A ZONIZZAZIONEFUNZIONALE CON ATTUAZIONE MEDIANTE PIANO PARTICOLAREGGIATO.IN QUESTI CASI, SPESSO, NEL PRG LE DIVERSE SUPERFICI COMPONENTI LAST NON SONO DISTINTE IN CARTOGRAFIA, MA SOLO PROPORZIONATENUMERICAMENTE. NELLA REDAZIONE DEL PIANO ATTUATIVO VIENE POIEFFETTUATA LA ZONIZZAZIONE DI DETTAGLIO (ZONIZZAZIONE PERDESTINAZIONE D'USO)

SUPERFICIE TERRITORIALE ST (PRG ROMA)Misura in mq la superficie di un’area la cui trasformazione è sottoposta ad attuazione indiretta,mediante strumento urbanistico esecutivo, comunque denominato; essa comprende, oltre alle areeprivate le aree pubbliche. Alla superficie territoriale si applica l’Indice di edificabilità territoriale ET.SUPERFICIE TERRITORIALE (PRG FERRARA)La superficie territoriale è quella porzione del territorio che comprende sia le aree di pertinenza degliedifici sia le aree destinate alle opere di urbanizzazione, generalmente soggetta ad interventourbanistico unitario.SUPERFICIE TERRITORIALE (PRG CASALECCHIO)è quella di una porzione di territorio da urbanizzare o da risistemare mediante piani urbanisticiattuativi.SUPERFICIE TERRITORIALE (PRG MODENA)È così definita la superficie totale di una porzione di territorio.SUPERFICIE TERRITORIALE (ROVERETO)E’ la superficie reale a destinazione omogenea di zona, sulla quale il P.R.G. si attua a mezzo di pianidi grado subordinato ed esecutivi. Essa è comprensiva delle zone per l'urbanizzazione primaria e diquelle per l'urbanizzazione secondaria (non necessariamente indicate nella planimetria) che fossenecessario recepire nel corso dell'attuazione.La superficie territoriale va misurata al netto delle aree a destinazione pubblica espressamenteindividuate nella cartografia di P.R.G., salvo quanto specificato all'art.52 relativamente ai parcheggipubblici.SUPERFICIE TERRITORIALE (PRG TRENTO)E’ la superficie perimetrata sulle planimetrie di PRG, nella quale il PRG si attua mediante PdA, com-prendente le aree pubbliche e di uso pubblico nella misura e nella ubicazione indicata, caso per caso,nelle planimetrie di PRG e/o nelle presenti norme.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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SFSUPERFICIE FONDIARIA

IN GENERALE:E' LA FRAZIONEDI SUPERFICIE TERRITORIALECHE HA UNADESTINAZIONE D'USO OMOGENEA

IN PARTICOLARE LA SF RISULTA DA:SF = ST - AREE PER L'URBANIZZAZIONE PRIMARIA - AREE PERL'URBANIZZAZIONE SECONDARIA - AREE PER LA VIABILITA'

E QUINDI LA SFE' LA SUPERFICIE DESTINATAAGLI INTERVENTI EDILIZI (RESIDENZIALI, PRODUTTIVI, ETC.)DA ATTUARE DIRETTAMENTE(CONCESSIONE EDILIZIA)

LA SF PUO':• ESSERE DEFINITA DIRETTAMENTE NEL PRG• RISULTARE DALLA PIANICAZIONE PARTICOLAREGGIATA

SUPERFICIE FONDIARIA SF (PRG ROMA)Misura in mq la superficie di un’area ammessa a trasformazione edificatoria mediante attuazionediretta; essa comprende l’area di sedime e di pertinenza degli edifici, corrispondente al lotto oall’appezzamento agricolo da asservire alla costruzione. La Superficie fondiaria non può essereinferiore alla dimensione minima stabilita dal PRG. Alla SF si applica l’Indice di edificabilità fondiariaEF.SUPERFICIE FONDIARIA (PRG FERRARA)Salvo diversa definizione in sede di P.R.G. per particolari zone. La superficie fondiaria è quella dipertinenza degli edifici al netto delle aree riservate alle opere di urbanizzazione.SUPERFICIE FONDIARIA: (PRG CASALECCHIO)E' quella dell'area urbanizzata di pertinenza di insediamenti, esistenti o previsti dal PRGSUPERFICIE FONDIARIA (PRG MODENA)Consiste in una porzione di superficie destinata ad interventi edilizi, soggetta ad una disciplinaomogenea immediatamente prescrittiva e pertanto attuabile direttamente tramite concessione ediliziao autorizzazione edilizia. Corrisponde alla differenza fra superficie territoriale e superficie destinata adopere di urbanizzazione primaria e secondaria.SUPERFICIE FONDIARIA. (ROVERETO)E’ la superficie reale, a destinazione omogenea di zona, sulla quale il P.R.G. si attua a mezzo diintervento edilizio diretto, successivo o meno ad un piano esecutivo di grado subordinato.SUPERFICIE FONDIARIA (PRG TRENTO)E’ la superficie reale dell’area compresa in zone a destinazione omogenea, utilizzabile a finiedificatori, misurata al netto delle strade e degli spazi destinati al pubblico transito e/o in generale alpubblico uso.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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SMISUPERFICIE MINIMA DI INTERVENTO

DEFINISCEPER CIASCUNA ZONA(TANTO NELLA ZONIZZAZIONE FUNZIONALE, RISPETTO ALLA ST,QUANTO NELLA ZONIZZAZIONE PER DESTINAZIONE D'USO, NELLA SF)

L'AREA MINIMA RICHIESTADA ATTUARE IN MODO UNITARIO

E CIOE'L'AREA MINIMA RICHIESTA• PER LA REDAZIONE DI UN PIANO ATTUATIVO

(D'INIZIATIVA PUBBLICA, PRIVATA O MISTA)O

• PER UN INTERVENTO DI ATTUAZIONE DIRETTA(LOTTO MINIMO)

PUÒ ESSERE• INDICATA GRAFICAMENTEE/O• DEFINITA PARAMETRICAMENTE

SUPERFICIE MINIMA DI INTERVENTO (PRG FERRARA)È l’area minima richiesta per ogni intervento edilizio diretto e per ogni strumento urbanistico diattuazione del P.R.G..

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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APAREA DI PERTINENZA (DETTA ANCHE “LOTTO”)

E' L'AREA CHEIN BASE AI PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICICHE REGOLANO L'EDIFICAZIONE DELLA ZONA“CORRISPONDE” ALL'EDIFICIO

(DA NON CONFONDERSI CON LA SC – SUPERFICIE COPERTA !!!)

E' LEGATA, CIOÈ,AL SUO VOLUME EDILIZIOODALLA SUA SUPERFICIE LORDA DI PIANO COMPLESSIVA.

E' L'AREACUI SI APPLICANO I PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICIPER CALCOLARE

• IL VOLUME EDILIZIOO• LA SUPERFICIE LORDA DI PIANO

COSTRUIBILI SU DI ESSA.

UTILIZZAZIONE DEGLI INDICI (PRG FERRARA)L’utilizzazione totale degli indici corrispondente ad una determinata superficie esclude ogni richiestasuccessiva di ulteriore utilizzazione della superficie stessa, salvo il caso di interventi sull’esistentecompresa la demolizione con ricostruzione, indipendentemente da qualsiasi frazionamento opassaggio di proprietà.L’area minima di intervento fissata dalle presenti norme, può essere costituita anche da più proprietàconfinanti.In questo caso la concessione dovrà essere richiesta da tutti i proprietari interessati oppure ilrichiedente dovrà produrre documentazione attestante il possesso del titolo per l’utilizzazione dell’areadi altra proprietà.L’area di intervento potrà essere costituita da immobili anche non confinanti a condizione che parte diessi sia destinata dal P.R.G. a standard o servizi pubblici nel qual caso l’edificazione potrà reperire ipropri standard in tali immobili.AREA DI PERTINENZA (PRG MODENA)I parcheggi per autovetture richiesti come dotazione obbligatoria dall'art. 81.0 devono essere collocatisull'area di pertinenza dell'immobile servito di cui, per effetto dell'art. 26.5. comma della legge 28febbraio 1985, n. 47, costituiscono pertinenze ai sensi e per gli effetti degli artt. 817, 818 e 819 delCodice Civile. Sull'intera superficie di tali parcheggi deve essere iscritta servitù di pubblico passaggio,con l’eventuale eccezione dei parcheggi a servizio delle abita-zioni, fino al limite di uno per abitazione,e/o a servizio degli insediamenti produttivi.SUPERFICIE DEL LOTTO (ROVERETO)E’ la superficie reale del terreno, accorpato, misurata in proiezione orizzontale. Si considerano, facentiparte del lotto le strade private in comproprietà per la quota percentuale di competenza delproprietario del lotto con esclusione delle aree a destinazione pubblica espressamente individuatenella cartografia di P.R.G.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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VVOLUME COSTRUIBILE

E' IL VOLUME COMPLESSIVOCHE SI PUÒ COSTRUIRE SULL'AREA EDIFICABILE,CALCOLATO IN BASE ALLA DENSITÀ EDILIZIA AMMESSA,RISPETTANDO TUTTI GLI ALTRI INDICI DI EDIFICAZIONE.

IL VOLUME COSTRUIBILE COMPRENDE:• LA PARTE FUORI TERRA DELLE COSTRUZIONI ESISTENTI E/O

REALIZZATE SUL LOTTO;• LA PARTE INTERRATA DELLE STESSE, SE DESTINATA A RESIDENZE,

UFFICI OD ATTIVITÀ;• LA PORZIONE FUORI TERRA DEI FABBRICATI ACCESSORI

SI ESCLUDONO DI SOLITOI COSIDDETTI VOLUMI TECNICIE CIOÈ I VOLUMI ESTERNI ALLA COPERTURA DELL'EDIFICIOE IL VANO-SCALA, IL VANO-MACCHINA DEGLI ASCENSORI ECC.IN GENERE SI PONE UN LIMITE ALLA ENTITÀ DEI VOLUMI TECNICIIN RAPPORTO AL VOLUME TOTALE DELL'EDIFICIO(AD ES. I VOLUMI TECNICI SI CONTEGGIANOPER LA PARTE ECCEDENTE IL 2% DEL VOLUME TOTALE AUTORIZZATO).

SI CALCOLA IL PIANO DI SPICCATO ALL'ESTRADOSSODEL SOLAIO DI COPERTURA DEL VANO ABITABILE PIÙ ALTOCOMPRESE LE MANSARDE,LE EVENTUALI ZONE PORTICATE DI USO PRIVATOE GLI AVANCORPI O BALCONI CHIUSI.

PER EDIFICI SU PILOTIS, PORTICATI PER ALMENO 2/3 DELL'AREA COPERTA,IL VOLUME SI PUÒ CONVENZIONALMENTE CALCOLAREA PARTIRE DA UN METRO SOTTO IL PRIMO PIANO DI CALPESTIO.

VOLUME CONVENZIONALE (PRG CASALECCHIO)Ai fini della verifica dei limiti di densità stabiliti da leggi regionali o nazionali, il Volume degli edifici ècalcolato secondo i criteri ivi stabiliti ovvero, in mancanza di questi, come sommatoria dei volumi realidei corpi chiusi, per la sola parte emergente dal terreno sistemato, esclusi quelli dei sottotetti nonagibili e dei manufatti tecnologici emergenti dalla copertura.VOLUME (PRG FERRARA)Il volume degli edifici si computa come somma dei prodotti delle superfici lorde di tutti i piani fuori edentro terra compresi i sottotetti per le relative altezze di piano.Si considerano interrati e seminterrati i locali con intradosso del soffitto a quota sopraelevata rispettoal piano di campagna di una misura non superiore a mt.0,90.Il volume delle scale esterne e relativi pianerottoli è dato dalla superficie lorda ottenuta dallaproiezione della scala sul piano orizzontale, moltiplicata l’altezza servita dalla scala, misurata dalpiano di partenza a quello di arrivo.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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VOLUME (PRG MODENA)Il volume costruito è quello della figura solida che ha per base le superfici di pavi-mentoimmediatamente soprastanti il piano di fondazione, per facce le superficiesterne delle chiusure esterne e per spigoli le intersezioni di tali superfici. Il volumecosì definito non comprende porticati, logge, balconi od altre parti di costruzione noninteramente racchiuse dalle chiusure esterne, né i volumi tecnici (vedasi definizionenel presente Glossario). Il volume interno è definito secondo il medesimo criterio, as-sumendole superfici interne delle chiusure. La conversione del volume in superficieutile si esegue moltiplicandolo per il coefficiente 3/10, o per il coefficiente 10/45, se-condola destinazione d'uso delle unità immobiliari: vedasi in proposito la definizionedi superficie utile.

VOLUME COSTRUIBILE (PRG MODENA)Il volume costruibile è il volume complessivo che si può costruire sull’area edificabile,calcolato in base alla densità edilizia ammessa, rispettando tutti gli altri indici di edifi-cazione.Esso comprende:· la parte fuori terra delle costruzioni esistenti e/o realizzate sul lotto;· la parte interrata delle stesse, se destinata a residenze, uffici od attività produtti-ve;· i fabbricati accessori, per la porzione fuori terra.Sono esclusi i volumi tecnici dell’edificio.Il volume costruibile si calcola dal piano di spiccato all’estradosso del solaio di coper-turadel vano abitabile più alto comprese le mansarde, le eventuali zone porticate diuso privato e gli avancorpi o balconi chiusi.Per edifici su “pilotis”, porticati per almeno 2/3 dell’area coperta, il volume si può con-venzionalmentecalcolare a partire da un metro sotto il primo piano di calpestio.

VOLUME DEL FABBRICATO (PRG TRENTO)E’ pari alla somma dei prodotti delle superfici utili (Su) dei singoli piani per le rispettive altezze com-putate da intradosso a intradosso del solaio, ad eccezione dell’ultimo piano la cui altezza va misuratacome media ponderata delle altezze se i solai sono inclinati e del piano più basso che va computatodal pavimento o dal piano di campagna se a livello inferiore.Dalla somma così computata viene detratta la quota parte del piano seminterrato di altezza netta nonsuperiore a m. 2,50 che non fuoriesce dall’andamento del terreno naturale o dal piano di spiccato se aquota inferiore.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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SULSUPERFICIE UTILE LORDA

E' LA SOMMADELLE SUPERFICI LORDE DI TUTTI PIANI DELL'EDIFICIOCALCOLATE INCLUDENDO LE MURATURE

SUPERFICIE UTILE LORDA SUL (PRG ROMA)Misura in mq. la somma delle superfici lorde, comprese entro il perimetro esterno delle murature, ditutti i livelli fuori e entro terra degli edifici, qualunque sia la loro destinazione d’uso.E’ esclusa la superficie di:a) vani corsa degli ascensori e vani scala, salvo i relativi ingombri al piano terra;b) locali o volumi tecnici, per le sole parti emergenti dalla linea di gronda o dall’estradosso

dell’ultimo solaio;c) spazi non interamente chiusi anche se coperti, quali logge, balconi, terrazzi coperti, altane,

porticati al piano terra;d) locali completamente interrati o emergenti non oltre 0,8 ml fuori terra qualora destinati a funzioni

asservite agli usi e alle unità funzionali dei livelli sovrastanti (quali locali tecnici, cantine,autorimesse, parcheggi);

e) locali ricavati tra intradosso del solaio di copertura ed estradosso del solaio dell’ultimo livello dicalpestio, per le parti di altezza utile inferiore a 1,80 ml;

f) ingombri dei muri e delle tamponature perimetrali per le parti eccedenti i 30 cm di spessore, permotivi di risparmio energetico.

SUPERFICIE UTILE LORDA (PRG CASALECCHIO)La SUL degli edifici è definita come la somma delle superfici al lordo dei muri di:a) Tutti i piani fuori terra, interrati o seminterrati, con qualsiasi destinazione diversa da:- parcheggio pubblico;- parcheggio pertinenziale, quando questo sia immediatamente sottostante a piazzali pedonaliscoperti di uso pubblico che siano parte integrante del previsto sistema dei percorsi e degli spaziurbani;- corselli di parcheggio pertinenziale la cui copertura costituisca spazio comune indiviso che fa partedel giardino o del sistema delle aree pedonali condominiali.b) I porticati di uso privato, le logge coperte e i balconi in aggetto;c) Le terrazze di pertinenza ed accessibili dalle unità immobiliari o da locali comunque abitabili oagibili.Si comprende altresì nel computo della SUL quanto segue:d) Le superfici dei locali sottotetto abitabili o non, per le porzioni la cui altezza interna netta dalpavimento ovvero, quando questo manchi, dall'estradosso del solaio di copertura dell'ultimo pianoabitabile all'intradosso della struttura della copertura dell'edificio sia superiore a metri 2,40;e) La superficie delle scale interne od esterne computata una volta per piano servito. Sono escluse dalcomputo le rampe o scalinate esterne che, servendo a dare accesso a corti, giardini, posti a quotadiversa da quella stradale, rientrino di fatto tra le opere di sistemazione del terreno.SUPERFICIE LORDA (PRG FERRARA)La superficie lorda è data dalla somma delle superfici di tutti i piani fuori ed entro terra misurati al lordodelle strutture murarie perimetrali compresi balconi e logge, porticati, sottotetti di qualunque altezza,scale esterne se di altezza superiore a mt.1,20. Sono esclusi dal computo della SI:- i porticati pubblici o di uso pubblico;- i vani ascensore, montacarichi e relativi vani tecnici;- i vani per centrale termica, elettrica, implanti tecnologici,- le scale di sicurezza interne ed esterne di qualunque altezza quando imposte da norme disicurezza o prevenzione incendi;- le autorimesse sotterranee o seminterrate di qualunque altezza interna, purchè pertinenziali,esclusivamente per gli interventi ricadenti all’interno delle zone A;- i cornicioni, le pensiline a sbalzo se inferiori a ml.1,40 e gli elementi decorativi in genere.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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SUNSUPERFICIE UTILE NETTA

E' LA SOMMADELLE SUPERFICI DI PAVIMENTODI SINGOLI VANI DELL'EDIFICIO

NORMALMENTENE SONO ESCLUSI:• BALCONI,• TERRAZZE,• ARMADI A MURO,• SOTTO-SCALA DI SCALE INTERNE,• CANTINE,• SOFFITTE NON ABITABILI,• EVENTUALI SPAZI COMUNI E• SUPERFICI COMPRESE NEGLI SGUINCI

SUPERFICIE UTILE (PRG FERRARA)Si intende la superficie di pavimento dei vani misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci,vani di porte e finestre, vani scala e ascensore. Dal calcolo della superficie utile sono esclusi vani percentrale termica, elettrica, di condizionamento ed ogni altro vano tecnologico nonchè i vani e isoppalchi di altezza media non superiore a mt.1,80, i porticati e gli spazi aperti almeno su un lato.SUPERFICIE UTILE NETTA (SN) ED SUPERFICIE UTILE ACCESSORIA (SA) (PRG FERRARA)La suddivisione della superficie in utile netta ed accessoria si articola secondo i raggruppamenti difunzione d’uso di cui all’art.2 L.R.8.12.88 n.46.In particolare:1) per i raggruppamenti a),b),e) la superficie utile netta è la superficie di pavimento misurata al nettodi murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e di finestre, e di eventuali scale interne, di logge ebalconi; la superficie accessoria è la superficie netta di:- cantinole, soffitte, locali motore ascensore, cabine idriche, lavatoi comuni, centrali termiche ed altrilocali allo stretto servizio delle residenze o delle attività principali- autorimesse singole e collettive- androni di ingresso e porticati liberi- logge, balconi2) per gli altri raggruppamenti:

la superficie utile netta è data dalla differenza fra la superficie lorda totale (S1) e quellaaccessoria;

la superficie accessoria è la superficie lorda di impianti igienici, centrale termica ed elettrica, dicondizionamento ed ogni altro impianto tecnologico necessario al miglioramento delle condizioni dellavoro e dell’ambiente;SUPERFICIE COMPLESSIVA (PRG FERRARA)È data dalla somma della superficie utile netta più il 60% di quella accessoria.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.2 GRANDEZZE

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SCSUPERFICIE COPERTA

E' LA FRAZIONEDELLA SUPERFICIE DELL’AREA DI PERTINENZA (“LOTTO”)SU CUI INSISTELA PROIEZIONE DELL'EDIFICIOSUL PIANO DI CAMPAGNA

LA FORMA DELLA SCE' DATADALLA PROIEZIONEDEL MASSIMO PERIMETRO ESTERNODELL'EDIFICIO

SUPERFICIE COPERTA SC (PRG ROMA)Misura in mq la superficie ottenuta attraverso la proiezione orizzontale a terra del massimo perimetroesterno degli edifici, compresi cavedi chiostrine.SUPERFICIE COPERTA (PRG CASALECCHIO)La SC dagli Edifici è definita dalla proiezione dei fili esterni delle strutture edilizie compresi balconi,bow-windows e tettoie.La SC dalle Strutture Tecnologiche di cui al precedente art. 114.4 delle presenti norme, è quella dellafigura geometrica che costituisce l'inviluppo della proiezione a terra degli elementi che costituisconodetti manufatti.La SC dalle Opere a Terra coincide con quella del terreno reso impermeabile alle acque meteoriche.SUPERFICIE COPERTA (PRG FERRARA)È rappresentata dalla proiezione orizzontale di tutte le parti fuori terra dell’edificio, delimitate dallesuperfici esterne delle murature perimetrali comprese le scale esterne di altezza superiore a mt.1,20rispetto al piano di campagna, i balconi aperti o chiusi da infissi superiori a mt.1,60, i bow-window e lelogge, le pensiline con sporgenza superiore a mt.1,40. Sono esclusi gli altri aggetti e le scale disicurezza esterne se richieste da specifiche normative.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.3 INDICI

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IFTINDICE DI FABBRICABILITÀ TERRITORIALE(DETTO ANCHE INDICE DI DENSITÀ EDILIZIA TERRITORIALE)

IFT = V / STmc/mq = mc / mq

E' IL RAPPORTO (MC/MQ) TRA• IL VOLUME EDILIZIO AMMESSO(VOLUME DELL’EDILIZIA DELLE DESTINAZIONI D’USO PREMINENTI)• E L'AREA DELLA ZONA DI INSEDIAMENTO (ST)

INDICE DI FABBRICABILITÀ' TERRITORIALE (PRG TRENTO)E’ il rapporto Vt/St fra il volume massimo (Vt) costruibile, espresso in metri cubi, e la superficieterritoriale (St), espressa in metri quadrati.INDICE DI FABBRICABILITA’ TERRITORIALE (PRG FERRARA)Rappresenta il rapporto tra il volume costruibile e la superficie territoriale. Si misura in mc/mq.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.3 INDICI

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IUTINDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE

IUT = SUL / STmq/mq = mq / mq

E' IL PARAMETRO URBANISTICO CHE ESPRIMEIL RAPPORTO MASSIMO AMMESSOTRA SUPERFICIE UTILE LORDA (SUL)(O, PIU' RARAMENTE, UTILE NETTA)E SUPERFICIE TERRITORIALE.(ST)

INDICE DI EDIFICABILITÀ TERRITORIALE ET (PRG ROMA)Rappresenta la Superficie utile lorda SUL massima realizzabile per ogni metro quadro di Superficieterritoriale ST. Il rapporto è espresso in mq.INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE (PRG TRENTO)E’ il rapporto Su/St fra la massima superficie utile (Su) costruibile e la superficie territoriale (St),entrambe espresse in metri quadrati.INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE (PRG FERRARA)Rappresenta il rapporto tra la superficie lorda dei fabbricati e la superficie territoriale. Si misura inmq/mq.INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE (PRG CASALECCHIO)Indica il rapporto espresso in mq. per ettaro tra la superficie utile lorda SUL realizzabile e la superficieterritoriale ST del terreno da urbanizzare considerato.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.3 INDICI

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IFFINDICE DI FABBRICABILITÀ FONDIARIA(DENSITÀ EDILIZIA FONDIARIA)

IFF = V / SFmc/mq = mc / mq

E' IL RAPPORTO IN MC/MQ TRA• IL VOLUME EDILIZIO AMMESSO

(VOLUME DELL’EDILIZIA DELLE DESTINAZIONI D’USO PREMINENTI)• E LA SUPERFICIE FONDIARIA

(AREE DI PERTINENZA = LOTTI DEGLI EDIFICI)

PUO' ESSERE SPECIFICATO• IN RIFERIMENTO A TUTTA LA SF PRESENTE IN UNA ST(IFF MEDIO)• IN RIFERIMENTO ALLA SF DI OGNI SINGOLO LOTTO

INDICE DI FABBRICABILITÀ FONDIARIA (PRG TRENTO)E’ il rapporto Vt/Sf fra il volume massimo (Vt) costruibile, espresso in metri cubi, e la superficiefondiaria (Sf) espressa in metri quadrati.INDICE DI FABBRICABILITA’ FONDIARIA (PRG FERRARA)Rappresenta il rapporto tra il volume massimo costruibile e la superficie fondiaria. Si misura in mc/mqINDICE DI FABBRICAZIONE FONDIARIO (PRG CASALECCHIO)Indica il rapporto tra il volume V dell'edificio, misurato come al precedente art. 214.8, e la superficiefondiaria SF dell'area di sua pertinenza.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.3 INDICI

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IUFINDICE DI UTILIZZAZIONE FONDIARIA

IUF = SUL / SFmq/mq = mq / mq

E' IL RAPPORTO TRA• LA SUPERFICIE UTILE LORDA COMPLESSIVA (SUL)

(DI TUTTI I PIANI DEGLI EDIFICI)• E LA SUPERFICIE FONDIARIA

(AREE DI PERTINENZA, LOTTI DEGLI EDIFICI)

E' UTILE PERDEFINIRE LE POSSIBILITÀ EDIFICATORIENELLE ZONE PRODUTTIVE,(ZONE INDUSTRIALI, COMMERCIALI, ARTIGIANALI, RURALI, ETC.).DOVE LE ALTEZZE DEI LOCALI NON SONO NORMALIZZABILIIN QUANTO DIPENDENTI DA ESIGENZE TECNOLOGICHE

INDICE DI EDIFICABILITÀ FONDIARIA EF (PRG ROMA)Rappresenta la Superficie utile lorda SU massima realizzabile per ogni metro quadro di Superficiefondiaria SF. Il rapporto è espresso in mq.INDICE DI UTILIZZAZIONE FONDIARIA (PRG TRENTO)E’ il rapporto Su/Sf fra la massima superficie utile (Su) costruibile, e la superficie fondiaria (Sf)entrambe espresse in metri quadrati.INDICE DI UTILIZZAZIONE FONDIARIA (PRG FERRARA)Rappresenta il rapporto tra la superficie lorda e la relativa superficie fondiaria. Si misura mq/mq.INDICE DI UTILIZZAZIONE FONDIARIA (PRG CASALECCHIO)Indica la quantità di SUL costruibile per ogni ettaro di SF dell'area urbanizzata.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.3 INDICI

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ICINDICE DI COPERTURA

IC = SC / SFMQ/MQ = MQ / MQ

E' IL RAPPORTO NUMERICO TRA• LA SUPERFICIE COPERTA DAI FABBRICATI (SC)• E L'AREA EDIFICABILE DEL LOTTO (SF)ENTRAMBE ESPRESSE IN TERMINI FONDIARI

DEFINISCE LA FRAZIONE DI SUPERFICIE FONDIARIASU CUI POSSONO INSISTERE DEI FABBRICATI,IN PROPORZIONE RISPETTO ALLA SUPERFICIE FONDIARIA TOTALE

INDICE DI COPERTURA IC (PRG ROMA)Esprime il rapporto percentuale tra la Superficie coperta SC e la Superficie fondiaria SF, di pertinenzao comunque impegnata ai fini della ammissibilità della Superficie utile lorda SUL della costruzionestessa.RAPPORTO DI COPERTURA (Q) (PRG FERRARA)Rappresenta la percentuale della superficie coperta rispetto alla superficie fondiaria.RAPPORTO DI COPERTURA (PRG CASALECCHIO)Misurato in percentuale è il rapporto tra la superficie coperta SC e la superficie fondiaria SF.

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.4 OPERE DI URBANIZZAZIONE

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OPERE DI URBANIZZAZIONE

INSIEME DELLE OPERENECESSARIE PER RENDERE UN'AREA ANCORA INEDIFICATAIDONEAAD ACCOGLIERE DEGLI INSEDIAMENTI ABITATIVI E/O PRODUTTIVIE PERCIÒ IDONEA AD USI EDILIZI.

SI DISTINGUE INPRIMARIAESECONDARIA.

QUELLA PRIMARIARENDE POSSIBILEL'EDIFICAZIONE DEL SUOLO E L'USO EGLI EDIFICI

QUELLA SECONDARIARENDE POSSIBILE LA VITA DI QUARTIERE.

SONO DEFINITE DALLA L. 847/64, ART. 4, PER L'ATTUAZIONE DEI PIANI DIZONA PER L'EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE:

OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA

A) STRADE RESIDENZIALIB) SPAZI DI SOSTA O DI PARCHEGGIOC) FOGNATURED) RETE IDRICAE) RETE DI DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA E DEL GASF) PUBBLICA ILLUMINAZIONEG) SPAZI DI VERDE ATTREZZATO

OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA

A) ASILI NIDO E SCUOLE MATERNEB) SCUOLE DELL'OBBLIGO NONCHE' STRUTTURE E COMPLESSI PERL'ISTRUZIONE SUPERIORE ALL'OBBLIGOC) MERCATI DI QUARTIERED) DELEGAZIONI COMUNALIE) CHIESE ED ALTRI EDIFICI RELIGIOSIF) IMPIANTI SPORTIVI DI QUARTIEREG) ATTREZZATURE SOCIALI, CULTURALI E SANITARIEH) AREE VERDI DI QUARTIERE

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.4 OPERE DI URBANIZZAZIONE

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 43

OPERE DI URBANIZZAZIONE (PRG MODENA)Tali opere sono classificate dall'art. 31 della legge regionale 7 dicembre 1978, n. 47, integrata dall'art.17 bis della legge 29 ottobre 1987, n. 441 e dall'art. 9 undecies della legge 9 novembre 1988, n. 475,in:A - urbanizzazioni primarie, comprendenti:• le strade e gli spazi di sosta e parcheggio;• le fognature e gli impianti di depurazione;• il sistema di distribuzione dell'acqua;• il sistema di distribuzione dell'energia elettrica, forza motrice, gas, telefono;• la pubblica illuminazione;• gli spazi di verde attrezzato;sono altresì opere di urbanizzazione primaria gli allacciamenti ai pubblici servizi non aventi caratteregenerale, ma al diretto servizio dell'insediamento.B - urbanizzazioni secondarie, comprendenti:• gli asili nido e le scuole materne;• le scuole dell'obbligo;• i mercati di quartiere, nonché i centri commerciali di vicinato previsti dal Piano regolatore comespecificazione urbanistica delle previsioni dei piani di adegua-mento e sviluppo in materia didistribuzione commerciale;• le delegazioni comunali;• le chiese e gli altri edifici per servizi religiosi;• i centri civici e sociali, le attrezzature culturali e sanitarie di quartiere;• gli spazi pubblici attrezzati a parco e per lo sport;• i parcheggi pubblici, ivi comprese le strutture in elevazione per parcheggi di uso pubblico apagamento;• le opere, le costruzioni e gli impianti destinati allo smaltimento, al riciclaggio o alla distruzione deirifiuti urbani, speciali, tossici e nocivi, solidi e liquidi e alla bonifica di aree inquinate;C - urbanizzazioni generali, comprendenti:• gli allacciamenti, a carattere generale, ai pubblici servizi;• le infrastrutture indotte a carattere generale.

OPERE DI URBANIZZAZIONE (PRG FERRARA)Sono opere di urbanizzazione primaria e secondaria quelle previste all’art.31 L.R.47/78 e successivemodificazioni.L’edificazione é subordinata alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria oltre che delle operedi urbanizzazione secondaria necessarie al tipo di insediamento ai sensi delle presenti norme, ovveroall’impegno a realizzare tali opere contestualmente all’edificazione, ovvero alla previsione da parte delComune di attuare le opere stesse nel successivo triennio.Nelle zone esterne ai centri edificati si considerano opere di urbanizzazione primaria indispensabili lestrade, i sistemi di distribuzione dell’acqua e i sistemi di distribuzione dell’energia elettrica, i sistemi dismaltimento dei reflui.

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.4 OPERE DI URBANIZZAZIONE

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STANDARDS

GLI STANDARDSESPRIMONO, MEDIANTE UN IDONEO RAPPORTO(MQ PER ABITANTE O PER ETTARO),LA DOTAZIONE DI UN INSEDIAMENTO(RESIDENZIALE, PRODUTTIVO O POLIFUNZIONALE)IN ATTREZZATURE PUNTUALI D'INTERESSE PUBBLICO.

ESSI SONO FISSATI NEI LORO VALORI MINIMI NAZIONALI DALLA L. 6AGOSTO 1967, N. 765 (ARTT. 17 E 18) E DAL D.L. 2 APRILE 1968, N. 1444;LE REGIONI HANNO PERO' FACOLTA' DI ADOTTARE, NELL'AMBITO DELPROPRIO TERRITORIO, VALORI MAGGIORI DEGLI STANDARD DAOSSERVARE NELLA FORMAZIONE DEI NUOVI STRUMENTI URBANISTICI ONELLA REVISIONE DEGLI STRUMENTI VIGENTI

GLI STANDARD SONO RELATIVI ALLA DENSITA' EDILIZIA, ALL'ALTEZZA EALLA DISTANZA TRA I FABBRICATI, AI RAPPORTI TRA GLI SPAZI DESTINATIAGLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI E PRODUTTIVI E SPAZI PUBBLICI ORISERVATI ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, AL VERDE PUBBLICO O ALPARCHEGGIO, E SONO DEFINITI PER ZONE TERRITORIALI OMOGENEE.

LE ZONE TERRITORIALI OMOGENEE CORRISPONDONO A PARTI DELTERRITORIO COMUNALE INDIVIDUABILI PER CARATTERISTICHEOMOGENEE, IN RELAZIONE:A) ALL'INTERESSE STORICO, ARTISTICO, AMBIENTALE DEGLI EDIFICI EDELLE AREE;B) ALLA MAGGIORE O MINORE DENSITA' DI EDIFICATOC) ALLA DESTINAZIONE D'USO PREVISTA DAI PIANI URBANISTICI.

LA DENSITA', L'ALTEZZA E LA DISTANZA DEVONO CONSIDERARSI COMELIMITI INDEROGABILI; I RAPPORTI COME RAPPORTI MASSIMI.

L. 1150/42 - Legge Urbanistica art. 41 quinquies (come introdotto dall'art. 17 della L. 765/67)Nei comuni dotati di piano regolatore generale o di programma di fabbricazione, nelle zone in cuisiano consentite costruzioni per volumi superiori a tre metri cubi per metro quadrato di areaedificabile, ovvero siano consentite altezze superiori a metri 25, non possono essere realizzatiedifici con volumi ed altezze superiori a detti limiti, se non previa approvazione di apposito pianoparticolareggiato o lottizzazione convenzionata estesi alla intera zona e contenenti la disposizioneplanivolumetrica degli edifici previsti nella zona stessa....In tutti i comuni, ai fini della formazione di nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelliesistenti, debbono essere osservati limiti inderogabili di densita' edilizia, di altezza, di distanza tra ifabbricati, nonche' rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi espazi pubblici o riservati alle attivita' collettive, a verde pubblico o a parcheggi.I limiti e i rapporti previsti dal precedente comma sono definiti per zone territoriali omogenee, condecreto del ministro per i lavori pubblici ...

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.2 DEFINIZIONILEZIONE 1.2.4 OPERE DI URBANIZZAZIONE

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ZONE TERRITORIALI OMOGENEE

SONO PREVISTE DALLA NORMA:D.I. 1444. - LIMITI INDEROGABILI DI DENSITA' EDILIZIA, DI ALTEZZA, DIDISTANZA TRA I FABBRICATI, E RAPPORTI MASSIMI TRA SPAZI DESTINATIAGLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI E PRODUTTIVI E SPAZI PUBBLICI ORISERVATI ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O APARCHEGGI DA OSSERVARE AI FINI DELLA FORMAZIONE DI NUOVISTRUMENTI URBANISTICI O DELLA REVISIONE DI QUELLI ESISTENTI, AISENSI DELLA L. 765/67

ART. 1. CAMPO DI APPLICAZIONELE DISPOSIZIONI ... SI APPLICANO AI NUOVI PIANI REGOLATORI GENERALI ERELATIVI PIANI PARTICOLAREGGIATI O LOTTIZZAZIONI CONVENZIONATE,...; ALLE REVISIONI DEGLI STRUMENTI URBANISTICI ESISTENTI.

ART. 2. ZONE TERRITORIALI OMOGENEESONO CONSIDERATE ZONE TERRITORIALI OMOGENEE ... :A) ZONE ALE PARTI DEL TERRITORIO INTERESSATE DA AGGLOMERATI URBANI CHERIVESTONO CARATTERE STORICO, ARTISTICO E DI PREGIO AMBIENTALE ODA PORZIONI DI ESSE, COMPRESE LE AREE CIRCOSTANTI CHE POSSONOCONSIDERARSI PARTE INTEGRANTE, PER TALI CARATTERISTICHE, DEGLIAGGLOMERATI STESSI.B) ZONE BLE PARTI DI TERRITORIO TOTALMENTE O PARZIALMENTE EDIFICATE,DIVERSE DALLE ZONE A.SI CONSIDERANO PARZIALMENTE EDIFICATE LE ZONE IN CUI LA SUPERFICIECOPERTA DEGLI EDIFICI ESISTENTI NON SIA INFERIORE AL 12,5% (UNOTTAVO) DELLA SUPERFICIE FONDIARIA DELLA ZONA E NELLE QUALI LADENSITA' TERRITORIALE SIA SUPERIORE A 1,5 MC/MQ.C) ZONE CLE PARTI DEL TERRITORIO DESTINATE A NUOVI COMPLESSI INSEDIATIVI,CHE RISULTANO INEDIFICATE O NELLE QUALI L'EDIFICAZIONEPREESISTENTE NON RAGGIUNGA I LIMITI DI SUPERFICIE E DI DENSITA', DICUI ALLE ZONE PRECEDENTI B.D) ZONE DLE PARTI DI TERRITORIO DESTINATE A NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTIINDUSTRIALI O AD ESSI ASSIMILATIE) ZONE ELE PARTI DEL TERRITORIO DESTINATE AD USI AGRICOLI, ESCLUSE QUELLEIN CUI, FERMO RESTANDO IL CARATTERE AGRICOLO DELLE STESSE, ILFRAZIONAMENTO DELLE PROPRIETA' RICHIEDA INSEDIAMENTI DACONSIDERARE COME ZONE C.F) ZONE FLE PARTI DEL TERRITORIO DESTINATE AD ATTREZZATURE E IMPIANTID'INTERESSE GENERALE.

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.3. STANDARDSLEZIONE 1.3.2 STANDARDS DEGLI SPAZI PUBBLICI

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SPAZI PUBBLICI PER GLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI

ART. 3. RAPPORTI MASSIMI, TRA GLI SPAZI DESTINATI AGLIINSEDIAMENTI RESIDENZIALI E GLI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI ALLEATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI

PER GLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI, I RAPPORTI MASSIMI ... SONO FISSATIIN MISURA TALE DA ASSICURARE PER OGNI ABITANTE - INSEDIATO O DAINSEDIARE - LA DOTAZIONE MINIMA, INDEROGABILE, DI MQ. 18 PER SPAZIPUBBLICI O RISERVATI ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O APARCHEGGIO, CON ESCLUSIONE DEGLI SPAZI DESTINATI ALLE SEDI VIARIE.TALE QUANTITA' VA RIPARTITA, DI NORMA, NEL MODO APPRESSOINDICATO:A) 4,5 MQ. DI AREE PER L'ISTRUZIONE: ASILI NIDO, SCUOLE MATERNE,

SCUOLE DELL'OBBLIGOB) 2 MQ. DI AREE PER ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE:

RELIGIOSE, CULTURALI, SOCIALI, ASSISTENZIALI, SANITARIE,AMMINISTRATIVE, PER PUBBLICI SERVIZI (UFFICI P.T., PROTEZIONECIVILE, ECC.)

C) 9 MQ. DI AREE PER SPAZI PUBBLICI ATTREZZATI A PARCO E PER ILGIOCO E LOSPORT, EFFETTIVAMENTE UTILIZZABILI PER TALI IMPIANTICON ESCLUSIONE DELLE FASCE VERDI LUNGO LE STRADE;

D) 2,5 MQ. DI AREE PER PARCHEGGI (IN AGGIUNTA ALLE SUPERFICI APARCHEGGIO PREVISTE DALL'ART. 41 SEXIES DELLA L. 1150/42) 1: TALIAREE - IN CASI SPECIALI - POTRANNO ESSERE DISTRIBUITE SU DIVERSILIVELLI.

AI FINI DELL'OSSERVANZA DEI RAPPORTI SUINDICATI ...SI ASSUME CHE, SALVO DIVERSA DIMOSTRAZIONE,AD OGNI ABITANTE INSEDIATO O DA INSEDIARE CORRISPONDANOMEDIAMENTE 25 MQ. DI SUPERFICIE LORDA ABITABILE (PARI A CIRCA 80MC. VUOTO PER PIENO),EVENTUALMENTE MAGGIORATI DI UNA QUOTA NON SUPERIORE A 5 MQ. DISUPERFICIE LORDA ABITABILE (PARI A CIRCA 20 MC. VUOTO PER PIENO),PER LE DESTINAZIONI NON SPECIFICAMENTE RESIDENZIALI MASTRETTAMENTE CONNESSE CON LE RESIDENZE (NEGOZI DI PRIMANECESSITA', SERVIZI COLLETTIVI PER LE ABITAZIONI, STUDIPROFESSIONALI, ECC.).

CAPACITÀ INSEDIATIVA CI (PRG ROMA)Esprime, tramite il rapporto Superficie utile lorda/40 mq, il numero di abitanti insediabiliconvenzionalmente, al fine del dimensionamento degli standard urbanistici (...)

1 L. 1150/42 - LEGGE URBANISTICA - ART. 41 SEXIES(COME INTRODOTTO DALL'ART. 18 DELLA L. 765/67 E POI SOSTITUITO DALLA L. 122/89)Nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle costruzioni stesse, debbono essereriservati appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni dieci metricubi di costruzione.

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.3. STANDARDSLEZIONE 1.3.2 STANDARDS DEGLI SPAZI PUBBLICI

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ART. 4. QUANTITA' MINIME DI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI ALLEATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI DA OSSERVAREIN RAPPORTO AGLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI NELLE SINGOLE ZONETERRITORIALI OMOGENEELA QUANTITA' MINIMA - DEFINITA AL PRECEDENTE ARTICOLO IN VIAGENERALE - E' SOGGETTA, PER LE DIVERSE ZONE TERRITORIALIOMOGENEE, ALLE ARTICOLAZIONI E VARIAZIONI COME APPRESSOSTABILITE IN RAPPORTO ALLA DIVERSITA' DI SITUAZIONI OBIETTIVE

TIPO ZONE TERRITORIALI OMOGENEE CARATTERE E/O DESTINAZIONE

ATTR

EZZA

TUR

ESC

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STIC

HE

ATTR

EZZA

TUR

E D

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T. C

OM

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EVE

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EAT

TREZ

ZATO

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CH

EGG

IPU

BB

LIC

I

ESISTENTE CON CARATTERISTICHE STORICHE,ARTISTICHE OD AMBIENTALI

A

PARTI DI TERRITORIOINTERESSATE DA AGGLOMERATIURBANI CHE RIVESTONOCARATTERE STORICO,ARTISTICO E DI PARTICOLAREPREGIO AMBIENTALE O DAPORZIONI DI ESSI, COMPRESE LEAREE CIRCOSTANTI, CHEPOSSONO CONSIDERARSI PARTEINTEGRANTE ...

ZONE CIRCOSTANTI LE ZONE DEFINITE DI TIPO A,INTEGRATIVE DEL CARATTERE DELLA ZONA A

4,5 2 9 2,5

ESISTENTE E TOTALMENTE EDIFICATA SENZA LECARATTERISTICHE DELLA ZONA A

B

PARTI DI TERRITORIOTOTALMENTE O PARZIALMENTEEDIFICATE, DIVERSE DALLEZONE A): SUPERFICIE COPERTADEGLI EDIFICI ESISTENTI NONINFERIORE AL 12,5% (UNOTTAVO) DELLA SUPERFICIEFONDIARIA DELLA ZONA EDENSITÀ TERRITORIALESUPERIORE AD 1,5 MC/MQ

PARZIALMENTE EDIFICATA O CON RAPPORTO DICOPERTURA FONDIARIO SUPERIORE 12,5% OCON DENSITÀ TERRITORIALE A 1,5 MC/MQ 4,5 2 9 2,5

INEDIFICATAPARZIALMENTE EDIFICATA CONCARATTERISTICHE CHE NON CONSENTONO LACLASSIFICAZIONE B

4,5 2 9 2,5

INEDIFICATA O PARZIALMENTE EDIFICATA CONCARATT. CHE NON CONSENTONO LA CLASS. B, INRAPPORTO O CONTIGUA CON PREESISTENZESTORICHE, ARTISTICHE O ARCHEOLOGICHE

4,5 2 15 2,5

INEDIFICATA O EDIFICATA CON CARATT. CHENON CONSENTONO LA CLASS. B, IN COMUNI CONPOPOLAZIONE TOTALE PREVISTA INFERIORE A10.000 ABITANTI

4,5 8 - -C

PARTI DI TERRITORIO DESTINATEA NUOVI COMPLESSI INSEDIATIVI,CHE RISULTINO INEDIFICATE ONELLE QUALI L'EDIFICAZIONEPREESISTENTE NON RAGGIUNGAI LIMITI DI SUPERFICI E DENSITÀDI CUI ALLA PRECEDENTE LETT.B)

INEDIFICATA IN COMUNI CON POPOLAZIONETOTALE PREVISTA SUPERIORE A 10.000ABITANTI, QUANDO LA DENSITÀ FONDIARIA NONSUPERI 1 MC/MQ

4,5 8 - -

E

PARTI DI TERRITORIO DESTINATEAD USI AGRICOLI, ESCLUSEQUELLE IN CUI - FERMORESTANDO IL CARATTEREAGRICOLO DELLE STESSE - ILFRAZIONAMENTO DELLEPROPRIETÀ RICHIEDAINSEDIAMENTI DA CONSIDERARECOME ZONE C)

CON DESTINAZIONE D'USO PREVISTA AGRICOLA

6 - - -

ART. 4 COMMA 2: LE AREE CHE VERRANNO DESTINATE ... NELL'AMBITODELLE ZONE A) E B) SARANNO COMPUTATE ... IN MISURA DOPPIA DIQUELLA EFFETTIVA

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.3. STANDARDSLEZIONE 1.3.2 STANDARDS DEGLI SPAZI PUBBLICI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 48

SPAZI PUBBLICI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI

5. RAPPORTI MASSIMI TRA GLI SPAZI DESTINATI AGLI INSEDIAMENTIPRODUTTIVI E GLI SPAZI PUBBLICI O RISERVATI ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE,A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI

I RAPPORTI MASSIMI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI SONO DEFINITICOME APPRESSO:

1) NEI NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI O AD ESSIASSIMILABILI COMPRESI NELLE ZONE D)LA SUPERFICIE DA DESTINARE A SPAZI PUBBLICI O DESTINATA ADATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO O A PARCHEGGI (ESCLUSE LESEDI VIARIE)NON PUO' ESSERE INFERIORE AL 10% DELL'INTERA SUPERFICIEDESTINATA A TALI INSEDIAMENTI

2) NEI NUOVI INSEDIAMENTI DI CARATTERE COMMERCIALE EDIREZIONALE,A 100 MQ. DI SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO DI EDIFICI PREVISTI, DEVECORISPONDERE LA QUANTITA' MINIMA DI 80 MQ. DI SPAZIO,ESCLUSE LE SEDI VIARIE,DI CUI ALMENO LA META' DESTINATA A PARCHEGGI(IN AGGIUNTA A QUELLI DI CUI ALL'ART. 41 SEXIES DELLA L. 1150/42) 2:TALE QUANTITA' PER LE ZONE A) E B) E' RIDOTTA ALLA META', PURCHE'SIANO PREVISTE ADEGUATE ATTREZZATURE INTEGRATIVE.

2 L. 1150/42 - LEGGE URBANISTICA - ART. 41 SEXIES(COME INTRODOTTO DALL'ART. 18 DELLA L. 765/67 E POI SOSTITUITO DALLA L. 122/89)Nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle costruzioni stesse, debbono essereriservati appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni dieci metricubi di costruzione.

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PARTE 1. DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.3. STANDARDSLEZIONE 1.3.2 STANDARDS DEGLI SPAZI PUBBLICI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 49

STANDARDS PER LA ATTREZZATURE GENERALI URBANE

ZONE F):

GLI SPAZI PER LE ATTREZZATURE PUBBLICHE DI INTERESSE GENERALE -QUANDO RISULTI L'ESIGENZA DI PREVEDERE LE ATTREZZATURE STESSE -DEBBONO ESSERE PREVISTE IN MISURA NON INFERIORE A QUELLAAPPRESSO INDICATAIN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE DEL TERRITORIO SERVITO:

1,5 MQ/ABITANTE PER LE ATTREZZATURE PER LA ISTRUZIONE SUPERIOREALL'OBBLIGO (ISTITUTI UNIVERSITARI ESCLUSI)

1 MQ/ABITANTE PER LE ATTREZZATURE SANITARIE ED OSPEDALIERE15 MQ/ABITANTE PER I PARCHI PUBBLICI URBANI E TERRITORIALI

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.1 IL QUARTIERE

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 50

CARATTERISTICHE DEL QUARTIERE

NEL LINGUAGGIO COMUNE, IL QUARTIERE E' UN"NUCLEO AUTONOMO PER TRADIZIONE E FISIONOMIA ALL'INTERNO DI UNAGGLOMERATO URBANO"

DA QUESTA DEFINIZIONE SI TRAGGONO ALCUNE ELEMENTARI, MAIMPORTANTI, NOZIONI:

• IL QUARTIERE E' UNA PARTE DI UN ORGANISMO (SISTEMA, INSIEME) PIU'GRANDE ("AGGLOMERATO URBANO": LA CITTA'), E QUINDI

• IL QUARTIERE, PER ESSERE IDENTIFICATO COME TALE, DEVE ESSEREDOTATO DI UNA CERTA "AUTONOMIA", CIOE' DEVE IN QUALCHE MISURAAVERE DELLE CARATTERISTICHE TALI PER CUI:

• E' PERCEPITO COME SINGOLA PARTE DISTINGUIBILE DALL'INTEROORGANISMO URBANO; CIO' PUO' AVVENIRE PER UNA QUALCHEFORMA DI OMOGENEITA' AL SUO INTERNO:OMOGENEITÀ STORICA(TUTTI GLI ELEMENTI DEL QUARTIERE SONO NATI NELLO STESSOPERIODO: P.ES. IL QUARTIERE BAROCCO, IL QUARTIEREDELL'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1942 "EUR", ETC.)OMOGENEITA' MORFOLOGICA URBANA E/O EDILIZIA(P.ES. LA MAGLIA STRADALE E/O I FABBRICATI SONO TUTTI DELLOSTESSO TIPO)OMOGENEITA' FUNZIONALE(VI SI SVOLGE PREVALENTEMENTE UNA FUNZIONE: IL QUARTIERERESIDENZIALE, COMMERCIALE, DEGLI UFFICI, INDUSTRIALE, ETC.)

• CONTIENE AL SUO INTERNO QUANTO E' NECESSARIO ADASSICURARE LO SVOLGIMENTO DI UNA O PIU' ATTIVITA' UMANE INAUTONOMIA RISPETTO ALL'INSIEME DI CUI FA PARTE;P.ES. IN UN QUARTIERE RESIDENZIALE SONO PRESENTIPER LA MAGGIOR PARTE FABBRICATI RESIDENZIALI, MA ANCHESCUOLE,VERDE PUBBLICO,ATTREZZATURE SANITARIE ELEMENTARIATTIVITÀ COMMERCIALI PER I BENI DI CONSUMO QUOTIDIANO,UFFICI PUBBLICI E/O PRIVATI PER IL DISBRIGO DELLE PRATICHE PIU'FREQUENTIETC.TUTTO QUANTO CIOE' RENDE POSSIBILE LA VITA DI UNA PARTEDELLA POPOLAZIONE SENZA LA NECESSITA' DI SPOSTARSIQUOTIDIANAMENTE FUORI DAL QUARTIERE

INOLTRE• L"AGGLOMERATO URBANO PUO' ESSERE VISTO COME UN INSIEME DI

QUARTIERI

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.1 IL QUARTIERE

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OMOGENEITA' STORICAIL TRIDENTE

OMOGENEITA' MORFOLOGICA OMOGENEITA' MORFOLOGICADELLA MAGLIA STRADALE: PRATI DEL TIPO EDILIZIO: PARIOLI

OMOGENEITA' FUNZIONALEEUR

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.1 IL QUARTIERE

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IL QUARTIERE COME MODULO DELLA CITTA'

E' STATO ASSUNTO DALL'URBANISTICA MODERNA (DAGLI ANNI '30)COME ELEMENTO MODULAREPER L'ORGANIZZAZIONE DELLA RESIDENZA NELLA CITTA'SOPRATTUTTO PER QUANTO RIGUARDAGLI AMPLIAMENTI URBANI E LE NUOVE CITTA'

GLI ESEMPI PIU' TIPICI SONO COSTITUITI DA:• I QUARTIERI PREVISTI NEL PIANO DI AMSTERDAM DEL 1935• I NUOVI QUARTIERI SVEDESI COSTRUITI DURANTE E DOPO LA GUERRA• LE NUOVE CITTA' INGLESI REALIZZATE NEL SECONDO DOPOGUERRA• LA RICOSTRUZIONE DELLE CITTA' SOVIETICHE NEL CORSO DEL IV PIANO

QUINQUENNALE

LA DIMENSIONE DEL QUARTIERE, MISURATA IN NUMERO DI ABITANTI, NONE' DEL TUTTO UNIVOCA:• CIRCA 10.000 ABITANTI AD AMSTERDAM• DA 5.000 A 10.000 ABITANTI IN INGHILTERRA• 6.000 ABITANTI IN UNIONE SOVIETICA• 10.000 - 12.000 ABITANTI A BRASILIA• 8.000 ABITANTI A CHANDIGARH

IN TUTTI I CASI IL PRINCIPIO APPLICATO E'LA DEFINIZIONE DI UN EQUILIBRIO INTERNO AL QUARTIEREFRA LE ABITAZIONI E I "SERVIZI" RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE

FRA GLI ELEMENTI COMPONENTI IL QUARTIERE(ABITAZIONI, SCUOLE, VERDE, SPAZI PER LA CIRCOLAZIONE, ETC.)SONO QUINDI STABILITI DEI RAPPORTI MINIMI O OTTIMIOTTENENDO IN TAL MODO IL CONTROLLO LOCALE PREVENTIVODELLA EFFICIENZA FUNZIONALE DEL QUARTIERE

IN ITALIA, L'USO DELLA DIMENSIONE DEL QUARTIERE COME MODULO DIACCRESCIMENTO DELLA CITTA', SI E' PARTICOLARMENTE AFFERMATO(SPECIE DAGLI ANNI '60) NELL'AMBITO DEGLI INTERVENTI:• PUBBLICI, PER LA PRODUZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE

ECONOMICA E POPOLARE (CON I "PIANI PER L'EDILIZIA ECONOMICA EPOPOLARE")

• PRIVATI, PER LA PRODUZIONE DI EDILIZIA RESIDENZIALE DI LIVELLOMEDIO-ELEVATO (CON I "PIANI DI LOTTIZZAZIONE CONVENZIONATA")

IN AMBEDUE I CASI LE NORME DI REDAZIONE DEI PIANI PREVEDONO LAREALIZZAZIONE INTEGRATA DI QUOTE PROPORZIONALI DI ABITAZIONI EATTREZZATURE DI SERVIZIO ALLA POPOLAZIONE.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.1 IL QUARTIERE

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QUARTIERI DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE A ROMA

SPINACETO TOR DE' CENCI

LOTTIZZAZIONI CONVENZIONATE PRIVATE A ROMA

CASAL PALOCCO AXA

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.1 IL QUARTIERE

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CARATTERIZZAZIONE MORFOLOGICA DEL QUARTIERE

UN ELEMENTO DI FORTE CARATTERIZZAZIONE E DIFFERENZIAZIONE TRAQUARTIERI E' LA ASSUNZIONE DEL "TIPO EDILIZIO" RESIDENZIALEPREVALENTE: NEL QUARTIERE

I TIPI EDILIZI RESIDENZIALI SONO MOLTI. RELATIVAMENTE ALLAORGANIZZAZIONE DEL QUARTIERE ED ALLA LORO AGGREGAZIONE IMODELLI ESTREMI SONO:• IL TIPO EDILIZIO ALTO (10-12 PIANI ED OLTRE), DI GRANDE DIMENSIONE,

CON MOLTE CENTINAIA DI ALLOGGI E CON NON MENO DI 1000 ABITANTI(A ROMA: CORVIALE, LAURENTINO, VIGNE NUOVE) CHE CONSENTE DIPREVEDERE UNA DOTAZIONE DI SERVIZI (SCUOLA PRIMARIA,AMBULATORIO, CENTRO SOCIALE, ETC.) INTERNA AL FABBRICATO

• IL TIPO EDILIZIO BASSO (DA 1 A 4-5 PIANI), CONTENENTE DA UNO APOCHI ALLOGGI (20-30), CHE AGGREGATO IN NUMEROSE UNITA'PREVEDE I SERVIZI PRIMARI IN EDIFICI SEPARATI, MA IMMEDIATAMENTEVICINI AI FABBRICATI RESIDENZIALI

ESISTONO NATURALMENTE MOLTI TIPI INTERMEDI (MAGGIORITARIAMENTEUSATI NELLA REALTA' ITALIANA DELLE MEDIE E GRANDI CITTA'). QUESTIPERO' GENERALMENTE NON PREVEDONO SERVIZI NEL FABBRICATO EQUINDI DAL PUNTO DI VISTA DELL'ORGANIZZAZIONE DEL QUARTIEREHANNO EFFETTI SIMILI AL TIPO EDILIZIO "BASSO"

I TIPI EDILIZI NEI QUARTIERI DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE

CORVIALE COLLI ANIENE

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA

PROGETTAZIONE DEL PRG

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IL QUARTIERE NEL PROGETTO DELLA CITTA'

I QUARTIERI,ASSUNTI COME MODULI ELEMENTARI DELLA CITTA'(MODULI DI GARANTITA EFFICIENZA FUNZIONALE LOCALE),POSSONO ESSERE USATI PER PROGETTARE L'INSIEME,(IL PIANO URBANISTICO GENERALE)E VERIFICARNE L'EQUILIBRIO GLOBALE

IL MECCANISMO E' BASATO FONDAMENTALMENTESULLA COSTRUZIONE DI UNA GERARCHIA DI ELEMENTI MODULARI:

• LA CITTA'

• IL SETTORE URBANO

• IL QUARTIERE

• L'UNITA' DI VICINATO

IN RIFERIMENTO A QUESTI LIVELLI GERARCHICIED AI MODULI CHE NE FANNO PARTE SONO• DIMENSIONATE,

(IN RAPPORTO ALLA DOMANDA ESPRESSA DALLA POPOLAZIONE)• LOCALIZZATE,

(IN POSIZIONI BARICENTRICHE DEL BACINO DI UTENZA E COMUNQUEACCESSIBILI IN TEMPI E/O DISTANZE MASSIMI ACCETTABILI)

LE ATTREZZATURE NECESSARIE A OFFRIRE ALLA POPOLAZIONESERVIZI VIA VIA PIU' SPECIALIZZATI E DI MINOR FREQUENZA D'USO

LO SCHEMA TEORICO CHE NE RISULTA E' ILLUSTRATO NEL DIAGRAMMASEGUENTE:

Attrezzature primarie

Attrezzature di quartiere

Attrezzature si settore

Attrezzature urbane

Unita’ di vicinato

Quartiere

Settore urbano

Città

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA

PROGETTAZIONE DEL PRG

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LO SCHEMA TEORICOMESSO IN PRATICAIN UNA NEW TOWNINGLESE

SI NOTIL'ORGANIZZAZIONEPER QUARTIERIE LA PRESENZADELLE RELATIVECONCENTRAZIONIDI ATTREZZATURE

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA

PROGETTAZIONE DEL PRG

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LE INDICAZIONI DEL PRG SUI QUARTIERI

IN TAL MODO NEL PIANO GENERALENON VI E' NECESSITA' DI PRECISARE NEL DETTAGLIOTUTTI I PARTICOLARI DI OGNI QUARTIERE,MA E' SUFFICIENTE DETERMINARNE E DESCRIVERNE:

• LE CARATTERISTICHE INFLUENTI SULLA ORGANIZZAZIONEDELL'INSIEME URBANO, CON LE VARIABILI NECESSARIE A SVILUPPAREIL CONTROLLO DELL'EQUILIBRIO GENERALE DELLA CITTA'(P.ES. LA FUNZIONE PREMINENTE, IL "CARICO URBANISTICO" CHE ILQUARTIERE PORTA ALLA INTERA STRUTTURA URBANA)

• LE CARATTERISTICHE INFLUENTI SULLA QUALITA' FUNZIONALE EFORMALE DEL QUARTIERE, CON LE VARIABILI OPPORTUNE PERREGOLARNE L'EQUILIBRIO INTERNO E COME BASE PER LO SVILUPPODELLA PIANIFICAZIONE "PARTICOLAREGGIATA" ATTUATIVA, DACOMPIERSI IN UN MOMENTO SUCCESSIVO A QUELLO DELLA REDAZIONEDEL PIANO URBANISTICO GENERALE(I RAPPORTI QUANTITATIVI TRA ELEMENTI COMPONENTI: GLI "STANDARDS",ALCUNI DATI METRICI: RAPPORTO TRA SUPERFICI SCOPERTE E COPERTE,ALTEZZA DEGLI EDIFICI; E/O ALCUNE CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE: I TIPIDI FABBRICATO AMMESSI)

NEL PIANO URBANISTICO GENERALE, QUINDI,UN NUOVO QUARTIEREPOTRA' ESSERE DESCRITTO ATTRAVERSO (SOLTANTO):• LA INDIVIDUAZIONE DELL'AREA SU CUI SORGERA'

(IL DISEGNO DEL PERIMETRO GENERALE DEL QUARTIERE)• LA PRECISAZIONE DELLA FUNZIONE E/O DEGLI USI AMMESSI• I VALORI DI ALCUNE VARIABILI NUMERICHE E DESCRITTIVE

LE VARIABILI NUMERICHE USATE PIU' DI FREQUENTE (INSIEME OSEPARATAMENTE) SONO:• GRANDEZZE

LA SUPERFICIE TERRITORIALE (ESSA VIENE RESA ESPLICITANUMERICAMENTE, OLTRE CHE GRAFICAMENTE, PERCHE' LAMISURAZIONE SU CARTA NON E' AFFIDABILE)LA POPOLAZIONE (COME VALORE ASSOLUTO O COME DENSITA' AB/HA)IL VOLUME EDIFICABILELA SUPERFICIE UTILE LORDA REALIZZABILE

• INDICIL'INDICE DI FABBRICABILITA' TERRITORIALEL'INDICE DI FABBRICABILITA' FONDIARIOL'INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALEL'INDICE DI COPERTURAL'ALTEZZA MASSIMA DEGLI EDIFICI

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA

PROGETTAZIONE DEL PRG

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(PRG TRENTO)

Art. 41 C2 e C3: zone di espansione di nuovo impianto

1. Comprendono le parti del territorio destinate a nuovi insediamenti residenziali.2. Nelle zone C2 e C3 l’edificazione avviene sulla base di un piano attuativo che deve essere redattonell’ambito dell’intera zona risultante dalla cartografia del PRG e nel rispetto dei tracciati viari, degliallineamenti stradali e della posizione, entità e configurazione delle aree a destinazione pubblica, seindividuati dal PRG.3. L’indicazione cartografica della rete viaria interna all’intera zona individuata dal PRG e delle aree adestinazione pubblica è vincolante solo per ciò che concerne le esigenze di collegamento, ildimensionamento e la funzionalità.In sede di PdA tale indicazione può essere modificata, motivatamente, solo per ciò che concerne lacollocazione e configurazione.4. E’ sempre ammesso il mantenimento di edifici esistenti senza che essi partecipino agli oneriderivanti dal piano di attuazione. In tal caso su detti edifici sono consentiti tutti gli interventi compresala demolizione con ricostruzione nel rispetto del volume architettonico preesistente, anche conmodifica del sedime, purché nel rispetto delle distanze previste dalle presenti norme e di eventualiallineamenti.5. Nell’edificazione si devono rispettare i seguenti indici:1) nelle zone C2- altezza massima (Hm)- per coperture a falda m 12.-- per coperture piane m 10.-- indice di fabbricabilità territoriale(it) mc/mq 2.-- distanza minima dai confini del lotto metà dell’altezza del fronte prospiciente

con un minimo di m. 5.-- distanza tra le fronti : vedi art. 3 delle presenti N. di A.- percentuale minima destinata a residenza (%R) 50%

Art. 46 D2: zone produttive del settore secondario di nuovo impianto

1. Le zone produttive del settore secondario di nuovo impianto sono pressoché inedificate e privedelle necessarie idonee reti infrastrutturali. In esse l’edificazione è subordinata all’esistenza di unpiano attuativo.2. Tali zone si distinguono in tre sottozone:D2a - zone produttive del settore secondario di nuovo impianto di livello provincialeD2b - zone produttive del settore secondario di nuovo impianto di livello localeD2c - zone produttive del settore secondario di nuovo impianto destinate alla rilocalizzazione dellostabilimento Michelin.3. Nelle sottozone produttive del settore secondario di nuovo impianto di livello provinciale D2al’edificazione è subordinata all’esistenza del piano guida di cui all’art. 16, quarto comma del pianourbanistico provinciale approvato con legge provinciale 9 novembre 1987, n. 26, nel rispetto deiseguenti indici:- rapporto di copertura (Rc) 50%- indice di utilizzazione territoriale (Ut) mq/mq 0,60.-- distanza minima dai confini del lotto m 10.-- aree pubbliche, escluse le strade interne Ss=l 0% della St4. Nelle sottozone produttive del settore secondario di nuovo impianto di livello locale D2b,l’edificazione è subordinata all’esistenza di un PdA nel rispetto dei seguenti indici:- rapporto di copertura (Rc) 50%- indice di utilizzazione territoriale (Ut) mq/mq 0.60.-- distanza minima dai confini del lotto m 10.-- aree pubbliche, escluse le strade interne Ss=l 0% delle StIl PdA determina anche la viabilità, la rete degli impianti tecnologici, gli accessi, la viabilità interna, gliallineamenti stradali, la planovolumetrica e le alberature. In tali zone possono insediarsi oltre alleattività di cui all’art. 44, altresì attività di deposito, magazzinaggio e vendita di materiali nonché di

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA

PROGETTAZIONE DEL PRG

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componenti e macchinari impiegati nell’industria delle costruzioni.5. Nelle zone D2c il PRG si attua attraverso PdA esteso all’intera zona nel rispetto dei seguenti indici:- rapporto di copertura (Rc) 50%- indice di utilizzazione fondiaria (Uf) mq/mq 0,60.-- distanza minima dei confini del lotto m 10.-- aree pubbliche destinate essenzialmente

a verde, alberatura e parcheggi Ss =10% delle St

Art. 51 D6a: zone commerciali di nuovo impianto

1. Le zone commerciali di nuovo impianto sono inedificate nella loro quasi totalità e prive dellenecessarie reti infrastrutturali.2. In tali zone l’edificazione è subordinata all’esistenza del piano per gli insediamento produttivi nelrispetto dei seguenti indici:Il piano per gli insediamento produttivi determina anche la viabilità, la rete degli impianti tecnologici, gliaccessi, la viabilità interna, gli allineamenti stradali e la planivolumetria.- rapporto di copertura (Rc) 50%- indice di utilizzazione territoriale (Ut) mq/mq 0,60.-- distanza minima dai confini del lotto m 10.-

(PRG MODENA)ART. 101.385 - ZONA ELEMENTARE N. 2450ubicazione: via s. d'acquisto, via Mattarellaclassificazione normativa: residenziale per nuove edificazionipolitica di ambito territoriale: aree per funzioni o insediamenti complessisuperficie territoriale: mq 109.607,8PRESCRIZIONI COMUNI ALL'INTERA ZONA ELEMENTARE

ABITAZIONI ATTIVITA'PRODUTTIVE

SERVIZI DIQUARTIERE

ATTREZZATUREGENERALI

NUMERO MASSIMO420

SU MASSIMAMQ ---

SF MINIMAMQ 52.850

SF MINIMAMQ ---

OBIETTIVI E CRITERI URBANISTICI:L'assetto della zona elementare deve essere definito mediante piano particolareggiato o strumentiequivalenti.Altezza massima: per edilizia abitativa 5 piani + pt e 19,50 mlPer attivita' produttive piani + pt e mlPer servizi di quartiere 1 piani + pt e 8,00 mlPer attrezzature generali piani + pt e mlDestinazione edilizia ammesse :-A- /0/ / / / / / / / /10/-B- / / / / / / / / / / /-C- / /2/3/ / / / / / / /-D- / / / / / / / / / / /-E- / / /3/ / / / / /9/ /PRESCRIZIONI RELATIVE ALLE AREE COMPRESE NELLA ZONA ELEMENTAREArea 01l'area e' disciplinata dal p.e.e.p..i proprietari dell'area hanno facolta' di proporre all'amministrazione comunale l'individuazione della quota dadestinare all'intervento privato, nella misura del 30%. la proposta va formulata in comunione pro-indiviso tra tutti iproprietari dell'area, proporzionalmente alle originarie ragioni di proprieta', sulla base di requisiti e criteri posti afondamento dell'atto deliberativo consiliare n. 76/1993 e degli atti tutti presupposti e conseguenti. l'accettazionedella proposta avviene tramite variante in riduzione al p.e.e.p. vigente e conseguente variante al p.r.g. vigente, aisensi dell'art. 15 l.r. 47/1978 e s.m., ed e' subordinato alla sottoscrizione di accordo tra proprietari eamministrazione comunale, per la definizione dei reciproci compiti, i cui contenuti essenziali sono disciplinati dalledeliberazioni consiliari n. 195/1996 e n. 96/1998.

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PARTE 1 DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERESEZIONE 1.4 IL DIMENSIONAMENTO DEL QUARTIERELEZIONE 1.4.2 IL DIMENSIONAMENTO DI UN QUARTIERE NELLA

PROGETTAZIONE DEL PRG

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la disciplina dell'area da destinare all'intervento privato deve essere dettata in sede di variante al p.r.g. vigentetenendo conto dei seguenti principi:- sull'area da destinare all'intervento privato deve essere formato piano particolareggiato diiniziativa pubblica;- la progettazione di tale piano particolareggiato deve essere comprensiva altresi' di quelladell'area destinata a p.e.e.p., oggetto di apposita variante di specificazione ai sensi dell'art. 34 legge n. 865/1971e s.m..la superficie utile ammessa per residenza e' di mq 35700.al fine di creare le necessarie condizioni di mitigazione ambientale del comparto, le aree per servizi di quartierefinitime alle nuove strade a nord ed a est del comparto stesso non possono essere edificate, ma vi devono essererealizzati esclusivamente impianti di forestazione urbana, cosi' come disciplinati dall'art. 52.8 delle norme diattuazione.destinazioni ammesse:a/0/10 c/2/3altezza massima: 5 p+ptcapacita' insediativa per residenza: 420 abitazionicapacita' insediativa per funzioni produttive: 1.000 mqsuperficie fondiaria minima per servizi di quartiere: 52.850 mq

ZONA ELEMENTARE N. 2450

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

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NELLA PROGETTAZIONEDEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI ATTUAZIONEUNA FASE DI PARTICOLARE IMPORTANZAE' QUELLA DELLADETERMINAZIONE ANALITICADELLA RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE TERRITORIALENEI DIVERSI USI SPECIFICI

L'OPERAZIONE CONSISTENELLO SVILUPPO DEI CALCOLICHE A PARTIRE DALLE (POCHE) VARIABILI DETERMINATE NEL PRGCONSENTONO DI DEFINIRE I VALORIDI TUTTE LE ALTRE VARIABILI DESCRITTIVE LOCALI

NELL'OPERAZIONE SI DEVE TENER CONTODI TUTTE LE CONDIZIONI ED I VINCOLI DELLA ZONAPRECISATI NEL PRGNONCHE'DELLE NORME DI DIMENSIONAMENTODA RISPETTARE COMUNQUE, ANCHE SE NON ESPLICITE NEL PRG(P.ES. GLI STANDARDS MINIMI DEFINITI DALLE NORME NAZIONALI E/OREGIONALI)

ALCUNE VARIABILI (ANCHE IMPORTANTI)SONO GENERALMENTE DA PRECISARSIDURANTE L'OPERAZIONEPERCHE' VOLUTAMENTE AFFIDATE DAL PRGALLA DISCREZIONALITA' PROGETTUALEDA ESERCITARSI NELLA REDAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO

NELLE TABELLE SEGUENTI SONO ESEMPLIFICATE ALCUNE SITUAZIONITIPICHE DI SVILUPPO DEI CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO, RIFERITE AQUARTIERI RESIDENZIALI, PRODUTTIVI E MISTI.

OLTRE LA ST, IL DATO DI INGRESSO USATO NEGLI ESEMPI E' L'IFT, MA SITENGA CONTO CHE, AL POSTO DELL'IFT, POTREBBE DARSI COME DATO DIINGRESSO PER LE ZONE "C" IL VALORE DI POPOLAZIONE (ASSOLUTO O DIDENSITA': N. DI ABITANTI PER ETTARO), E PER LE ZONE "D" L'INDICE DIUTILIZZAZIONE TERRITORIALEIN TALI CASI, RISPETTIVAMENTE:• I VALORI DEGLI STANDARD DELLE ATTREZZATURE SONO RICAVABILI

DIRETTAMENTE, MENTRE IL VOLUME EDIFICABILE SI DEVE RICAVAREASSUMENDO IL RAPPORTO DI CONVERSIONE ABITANTI-VOLUME

• IL VOLUME SI DEVE RICAVARE DETERMINANDO LA SUPERFICIE UTILELORDA ED ASSUMENDO UNA ALTEZZA DI PIANO LORDA; DALLA STESSASUL SONO RICAVABILI LE SUPERFICI PER SPAZI PUBBLICI

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 62

IL GRAFICO MOSTRA LA RIPARTIZIONE DELLA ST DI UNA ZONARESIDENZIALE NELLE VARIE DESTINAZIONI D'USO SPECIFICHE

Istruzione

SuperficieTerritoriale

ViabilitàUrbana

Viabilità diQuartiere

Aree per gli“standards”

Verde

ParcheggiAttività diinteressecomune

SuperficieFondiaria

EdificiResidenziali

Attività nonresidenziali

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 63

IL DIMENSIONAMENTO DELLE ZONE "C"

A_St_aic area attrezzature di interesse comune

A_St_as area attrezzature scolastiche

A_St_pp area parcheggi pubblici

A_St_va area verde attrezzato

A_vie area della viabiltà

AB n. abitanti

Hm altezza media dei fabbricati

IC indice di copertura

IFF indice di fabbricabilità fondiaria

IFT indice di fabbricabilità territoriale

MC/AB indice di conversione mc->abitanti

SC superficie coperta

SF superfie fondiaria

ST superficie territoriale

St_aic standard attrezzature di interesse comune

St_as standard attrezzature scolastiche

St_pp standard parcheggi pubblici

St_va standard verde attrezzato

V volume edificabile

VIE % di ST destinata a viabilità

ZTO zona territoriale omogenea

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 64

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 25,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 superficie totale per gli standards mq/ab 18,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

CALCOLO ESEMPIOST x IFT = V 100.000 x 1 = 100.000 mcV / MC/AB = AB 100.000 / 80 = 1.250 abitanti

AB x St_as = A_St_as 1.250 x 4,50 = 5.625 mqAB x St_aic = A_St_aic 1.250 x 2,00 = 2.500 mqAB x St_va = A_St_va 1.250 x 9,00 = 11.250 mqAB x St_pp = A_St_pp 1.250 x 2,50 = 3.125 mqST / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_as - 5.625- A_St_aic - 2.500

ST - A_St_va = SF 100.000 - 11.250 = 62.500 mq- A_St_pp - 3.125- A_vie - 15.000

V / SF = IFF 100.000 / 62.500 = 1,60 mc/mqSF / 100 x IC = SC 62.500 x 0,25 = 15.625 mqV / SC = Hm 100.000 / 15.625 = 6,40 ml

C1 - INEDIFICATA

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)16%

SF(sc.)46%

A_St_as6%

A_St_aic3%

A_St_va11%

A_St_pp3%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

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DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 2,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 25,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 100St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 superficie totale per gli standards mq/ab 18,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

C1 - INEDIFICATA

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)12%

SF(sc.)37%

A_St_as9%

A_St_aic4%

A_St_va18%

A_St_pp5%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 35,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 superficie totale per gli standards mq/ab 18,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

C1 - INEDIFICATA

�����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)22%

SF(sc.)40%A_St_as

6%

A_St_aic3%

A_St_va11%

A_St_pp3%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

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DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 2,50VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 35,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 superficie totale per gli standards mq/ab 18,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

C1 - INEDIFICATA

���������������������������������������������������������������������������� �

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)10%

SF(sc.)19%

A_St_as14%

A_St_aic6%

A_St_va28%

A_St_pp8%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 2,50VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 50,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 superficie totale per gli standards mq/ab 18,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

C1 - INEDIFICATA

���������������������������������������������������������������������������������������������������� �

���������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)14%

SF(sc.)14%

A_St_as14%

A_St_aic6%

A_St_va29%

A_St_pp8%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

Page 70: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 67

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 25,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 15,00 superficie totale per gli standards mq/ab 24,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

CALCOLO ESEMPIOST x IFT = V 100.000 x 1 = 100.000 mcV / MC/AB = AB 100.000 / 80 = 1.250 abitanti

AB x St_as = A_St_as 1.250 x 4,50 = 5.625 mqAB x St_aic = A_St_aic 1.250 x 2,00 = 2.500 mqAB x St_va = A_St_va 1.250 x 15,00 = 18.750 mqAB x St_pp = A_St_pp 1.250 x 2,50 = 3.125 mqST / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_as - 5.625- A_St_aic - 2.500

ST - A_St_va = SF 100.000 - 18.750 = 55.000 mq- A_St_pp - 3.125- A_vie - 15.000

V / SF = IFF 100.000 / 55.000 = 1,82 mc/mqSF / 100 x IC = SC 55.000 x 0,25 = 13.750 mqV / SC = Hm 100.000 / 13.750 = 7,27 ml

C3 - INEDIFICATA O PARZIALMENTE EDIFICATA CON CARATT. CHE NON CONSENTONO LA CLASS. B, IN RAPPORTO O CONTIGUA CON PREESISTENZE STORICHE, ARTISTICHE O ARCHEOLOGICHE

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Ripartizione della ST

SF(cop.)14%

SF(sc.)40%

A_St_as6%

A_St_aic3%

A_St_va19%

A_St_pp3%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

Page 71: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 68

DAT Comune con popolazione totale prevista < 10.00abitantiDestinazione residenzialZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.00IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00IC indice di copertura % di SF 25,00MC/A indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_a standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_ai standard attr. interesse comune mq/ab 8,00St_v standard verde attrezzato mq/ab - superficie totale per gli standards mq/ab 12,5St_p standard parcheggi pubblici mq/ab -

CALCOL ESEMPIST x IFT = V 100.000 x 1 = 100.000 mcV / MC/A = AB 100.000 / 80 = 1.250 abitanti

AB x St_a = A_St_a 1.250 x 4,50 = 5.625 mqAB x St_ai = A_St_ai 1.250 x 8,00 = 10.000 mqAB x St_v = A_St_v 1.250 x 0,00 = 0 mqAB x St_p = A_St_p 1.250 x 0,00 = 0 mqST / 100 VIE = A_vi 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_a - 5.625- A_St_ai - 10.000

ST - A_St_v = SF 100.000 - 0 = 69.375 mq- A_St_p - 0- A_vi - 15.000

V / SF = IFF 100.000 / 69.375 = 1,44 mc/mqSF / 100 IC = SC 69.375 x 0,25 = 17.344 mqV / SC = Hm 100.000 / 17.344 = 5,77 ml

C4 - INEDIFICATA O EDIFICATA CON CARATT. CHENON CONSENTONO LA CLASS. B, IN COMUNI CONPOPOLAZIONE TOTALE PREVISTA INFERIORE A10.000 ABITANTI

Ripartizione della ST

SF(cop.)17%

SF(sc.)52%

A_St_as6%

A_St_aic10%

A_St_va0%

A_St_pp0%

SFstrade15%

Hm0,0

3,3

6,6

9,9

13,2

16,5

19,8

23,1

26,4

29,7

33,0

Altezza mediadei fabbricati

IFT IFF IC

0

12

3

456

7

8

910

Valori degli indici

Page 72: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 69

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000IFT indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 0,90VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 25,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 8,00St_va standard verde attrezzato mq/ab - superficie totale per gli standards mq/ab 12,50St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab -

CALCOLO ESEMPIOST x IFT = V 100.000 x 1 = 90.000 mcV / MC/AB = AB 90.000 / 80 = 1.125 abitanti

AB x St_as = A_St_as 1.125 x 4,50 = 5.063 mqAB x St_aic = A_St_aic 1.125 x 8,00 = 9.000 mqAB x St_va = A_St_va 1.125 x 0,00 = 0 mqAB x St_pp = A_St_pp 1.125 x 0,00 = 0 mqST / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_as - 5.063- A_St_aic - 9.000

ST - A_St_va = SF 100.000 - 0 = 70.938 mq- A_St_pp - 0- A_vie - 15.000

V / SF = IFF 90.000 / 70.938 = 1,27 mc/mqSF / 100 x IC = SC 70.938 x 0,25 = 17.734 mqV / SC = Hm 90.000 / 17.734 = 5,07 ml

C5 - INEDIFICATA IN COMUNI CON POPOLAZIONE TOTALE PREVISTA SUPERIORE A 10.000 ABITANTI, QUANDO LA DENSITÀ FONDIARIA NON SUPERI 1 MC/MQ

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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)18%

SF(sc.)53%

A_St_as5%

A_St_aic9%

A_St_va0%

A_St_pp0%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

Page 73: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 70

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000Dah densità abitanti per ettaro ab/ha 200,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 30,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 100St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 superficie totale per gli standards mq/ab 18,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

CALCOLO ESEMPIOST /10.000x Dah = AB 100.000 /x 200 = 2.000 abitantiAB x MC/AB = V 2.000 x 100 = 200.000 mcAB x St_as = A_St_as 2.000 x 4,50 = 9.000 mqAB x St_aic = A_St_aic 2.000 x 2,00 = 4.000 mqAB x St_va = A_St_va 2.000 x 9,00 = 18.000 mqAB x St_pp = A_St_pp 2.000 x 2,50 = 5.000 mqST / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_as - 9.000- A_St_aic - 4.000

ST - A_St_va = SF 100.000 - 18.000 = 49.000 mq- A_St_pp - 5.000- A_vie - 15.000

V / ST = IFT 200.000 / 100.000 = 2,00 mc/mqV / SF = IFF 200.000 / 49.000 = 4,08 mc/mq

SF / 100 x IC = SC 49.000 x 0,30 = 14.700 mqV / SC = Hm 200.000 / 14.700 = 13,61 ml

C2 - PARZIALMENTE EDIFICATA CON CARATTERISTICHE CHE NON CONSENTONO LA CLASSIFICAZIONE B

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della ST

SF(cop.)15%

SF(sc.)34%

A_St_as9%

A_St_aic4%

A_St_va18%

A_St_pp5%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

Page 74: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 71

DAT Comune con popolazione totale prevista < 10.00abitantiDestinazione residenziaZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.00Dah densità abitanti per ettaro ab/ha 200,0VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00IC indice di copertura % di SF 25,00MC/A indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_a standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_ai standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_v standard verde attrezzato mq/ab 15,0 superficie totale per gli standards mq/ab 24,0St_p standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50

CALCOL ESEMPIST /10.000 Dah = AB 100.000 /x 200 = 2.000 abitantiAB x MC/A = V 2.000 x 80 = 160.000 mcAB x St_a = A_St_a 2.000 x 4,50 = 9.000 mqAB x St_ai = A_St_ai 2.000 x 2,00 = 4.000 mqAB x St_v = A_St_v 2.000 x 15,00 = 30.000 mqAB x St_p = A_St_p 2.000 x 2,50 = 5.000 mqST / 100 VIE = A_vi 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_a - 9.000- A_St_ai - 4.000

ST - A_St_v = SF 100.000 - 30.000 = 37.000 mq- A_St_p - 5.000- A_vi - 15.000

V / ST = IFT 160.000 / 100.000 = 1,60 mc/mqV / SF = IFF 160.000 / 37.000 = 4,32 mc/mqSF / 100 IC = SC 37.000 x 0,25 = 9.250 mqV / SC = Hm 160.000 / 9.250 = 17,30 ml

C3 - INEDIFICATA O PARZIALMENTE EDIFICATACON CARATT. CHE NON CONSENTONO LA CLASS.B, IN RAPPORTO O CONTIGUA CON PREESISTENZESTORICHE, ARTISTICHE O ARCHEOLOGICHE

Ripartizione della ST

SF(cop.)9%

SF(sc.)28%

A_St_as9%

A_St_aic4%

A_St_va30%

A_St_pp5%

SFstrade15%

Hm0,0

3,3

6,6

9,9

13,2

16,5

19,8

23,1

26,4

29,7

33,0

Altezza mediadei fabbricati

IFT IFF IC

0

1

2

34

5

6

78

9

10

Valori degli indici

Page 75: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 72

DATI Comune con popolazione totale prevista < 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000Dah densità abitanti per ettaro ab/ha 200,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 25,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 8,00St_va standard verde attrezzato mq/ab - superficie totale per gli standards mq/ab 12,50St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab -

CALCOLO ESEMPIOST /10.000x Dah = AB 100.000 /x 200 = 2.000 abitantiAB x MC/AB = V 2.000 x 80 = 160.000 mcAB x St_as = A_St_as 2.000 x 4,50 = 9.000 mqAB x St_aic = A_St_aic 2.000 x 8,00 = 16.000 mqAB x St_va = A_St_va 2.000 x 0,00 = 0 mqAB x St_pp = A_St_pp 2.000 x 0,00 = 0 mqST / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_as - 9.000- A_St_aic - 16.000

ST - A_St_va = SF 100.000 - 0 = 60.000 mq- A_St_pp - 0- A_vie - 15.000

V / ST = IFT 160.000 / 100.000 = 1,60 mc/mqV / SF = IFF 160.000 / 60.000 = 2,67 mc/mq

SF / 100 x IC = SC 60.000 x 0,25 = 15.000 mqV / SC = Hm 160.000 / 15.000 = 10,67 ml

C4 - INEDIFICATA O EDIFICATA CON CARATT. CHE NON CONSENTONO LA CLASS. B, IN COMUNI CON POPOLAZIONE TOTALE PREVISTA INFERIORE A 10.000 ABITANTI

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

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Ripartizione della ST

SF(cop.)15%

SF(sc.)45%A_St_as

9%

A_St_aic16%

A_St_va0%

A_St_pp0%

SFstrade15%

Hm0,03,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

0123456789

10

Valori degli indici

Page 76: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 73

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale residenzialeZTO zona territoriale omogenea tipo CST superficie territoriale mq 100.000Dah densità abitanti per ettaro ab/ha 80,00VIE % di ST destinata a viabilità % di ST 15,00%IC indice di copertura % di SF 25,00%MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 8,00St_va standard verde attrezzato mq/ab - superficie totale per gli standards mq/ab 12,50St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab -

CALCOLO ESEMPIOST /10.000x Dah = AB 100.000 /x 80 = 800 abitantiAB x MC/AB = V 800 x 80 = 64.000 mcAB x St_as = A_St_as 800 x 4,50 = 3.600 mqAB x St_aic = A_St_aic 800 x 8,00 = 6.400 mqAB x St_va = A_St_va 800 x 0,00 = 0 mqAB x St_pp = A_St_pp 800 x 0,00 = 0 mqST / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_as - 3.600- A_St_aic - 6.400

ST - A_St_va = SF 100.000 - 0 = 75.000 mq- A_St_pp - 0- A_vie - 15.000

V / ST = IFT 64.000 / 100.000 = 0,64 mc/mqV / SF = IFF 64.000 / 75.000 = 0,85 mc/mq

SF / 100 x IC = SC 75.000 x 0,25 = 18.750 mqV / SC = Hm 64.000 / 18.750 = 3,41 ml

C5 - INEDIFICATA IN COMUNI CON POPOLAZIONE TOTALE PREVISTA SUPERIORE A 10.000 ABITANTI, QUANDO LA DENSITÀ FONDIARIA NON SUPERI 1 MC/MQ

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Ripartizione della ST

SF(cop.)19%

SF(sc.)56%

A_St_as4%

A_St_aic6%

A_St_va0%

A_St_pp0%

SFstrade15%

HmS10,0

3,3

6,6

9,9

13,2

16,5

19,8

23,1

26,4

29,7

33,0

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF ICS1

0123456789

10

Valori degli indici

Page 77: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 74

IL DIMENSIONAMENTO DELLE ZONE "D"

A_St_cd area complessiva attrezzature per insediamenti commerciali e direzionali

A_St_cd_a area attrezzature diverse dai parcheggi per insediamenti commerciali e direzionali

A_St_cd_p area parcheggi pubblici per insediamenti commerciali e direzionali

A_St_ii area complessiva attrezzature per impianti industriali

A_vie area complessiva per la viabilità

A_vie_cd area destinata a viabilità per insediamenti commerciali e direzionali

A_vie_ii area destinata a viabilità per impianti industriali

Hm_cd altezza media dei fabbricati per insediamenti commerciali e direzionali

Hm_ii altezza media dei fabbricati per impianti industriali

Hmlp_cd altezza media lorda di piano per insediamenti commerciali e direzionali

ICcd indice di copertura per insediamenti commerciali e direzionali

ICii indice di copertura per impianti industriali

ICm indice di copertura medio

IFFcd indice di fabbricabilità fondiaria per insediamenti commerciali e direzionali

IFFii indice di fabbricabilità fondiaria per impianti industriali

IFFm indice di fabbricabilità fondiaria medio

IFTcd indice di fabbricabilità territoriale per insediamenti commerciali e direzionali

IFTii indice di fabbricabilità territoriale per impianti industriali

IFTm indice di fabbricabilità territoriale medio

IUTcd indice di utilizzazione territoriale per insediamenti commerciali e direzionali

IUTii indice di utilizzazione territoriale per impianti industriali

IUTm indice di utilizzazione territoriale medio

SCcd superficie coperta per insediamenti commerciali e direzionali

SCii superficie coperta per impianti industriali

SCt superficie coperta totale

SFcd superfie fondiaria per insediamenti commerciali e direzionali

SFii superfie fondiaria per impianti industriali

SFt superfie fondiaria totale

St_cd standard globale per insediamenti commerciali e direzionali

St_cd_p standard parcheggi per insediamenti commerciali e direzionali

St_ii standard globale per impianti industriali

STcd superficie territoriale per insediamenti commerciali e direzionali

STii superficie territoriale per impianti industriali

STt superficie territoriale totale

SUL superficie utile lorda per insediamenti commerciali e direzionali

SUL(=SCii) superficie utile lorda per insediamenti industriali (coincide con la SCii perché i fabbricati hanno unsolo piano)

SULt superficie utile lorda totale

Vcd volume edificabile per insediamenti commerciali e direzionali

VIE % di STt destinata a viabilità

Vii volume edificabile per impianti industriali

Vt volume edificabile totale

ZTO zona territoriale omogenea

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 75

DATI 1/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale) ZTO zona territoriale omogenea tipo DSTt superficie territoriale totale mq 100.000VIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%STii ST per IMPIANTI INDUSTRIALI mq 50.000 50,00%

STcd ST per insediamenti COMM. DIREZ. mq 50.000 50,00%

IFTii indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00 1,00

St_ii standard globale insediamenti industriali % di ST 10,00% 10,00% INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

ICii indice di copertura % di SF 25,00% 25,00% (si assume che abbiano un solo piano)

IFTcd indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 2,00 2,00

St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi % di St_cd 50,00% 0,50 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60

ICcd indice di copertura % di SF 40,00% 40,00%

CALCOLO ESEMPIOSTii / 100 x St_ii = A_St_ii 50.000 x 0,10 = 5.000 mqSTii / 100 x VIE = A_vie_ii 50.000 x 0,15 = 7.500 mq

- A_St_ii - 5.000STii - A_vie_ii = SFii 50.000 - 7.500 = 37.500 mqSTii x IFTii = Vii 50.000 x 1,00 = 50.000 mcVii / SFii = IFFii 50.000 / 37.500 = 1,33 mc/mq

SFii / 100 x ICii = SCii 37.500 x 0,25 = 9.375 mqSUL(=SCii) / STii = IUTii 9.375 / 50.000 = 0,188 mq/mq

Vii / SUL(=SCii) = Hm_ii 50.000 / 9.375 = 5,33 mlSTcd x IFTcd = Vcd 50.000 x 2,00 = 100.000 mcVcd / Hmlp_cd = SUL 100.000 / 3,60 = 27.778 mqSUL / 100 x St_cd = A_St_cd 27.778 x 0,80 = 22.222 mq

A_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 22.222 x 0,50 = 11.111 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 22.222 - 11.111 = 11.111 mq

STcd / 100 x VIE = A_vie_cd 50.000 x 0,15 = 7.500 mq- A_St_cd_p - 11.111

STcd - A_St_cd_a = SFcd 50.000 - 11.111 = 20.278 mq

- A_vie_cd - 7.500Vcd / SFcd = IFFcd 100.000 / 20.278 = 4,93 mc/mqSUL / STcd = IUTcd 27.778 / 50.000 = 0,56 mq/mqSFcd / 100 x ICcd = SCcd 20.278 x 0,40 = 8.111 mqVcd / SCcd = Hm_cd 100.000 / 8.111 = 12,33 ml

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

IND

USTR

IALEC

OM

MER

CIALE - D

IREZIO

NALE

�����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STii

SCii19%

SFii(sc.)56%

A_St_ii10%

A_vie_ii15%

iicd0,0

3,3

6,6

9,9

13,2

16,5

19,8

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC IUT

iicd0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

Valori degli indici

������������������������������������������������������������������������������������

������������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd

SCcd16%

SF(sc.)25%

A_St_cd_p22%

A_St_cd_a22%

A_vie_cd15%

Page 79: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 76

DATI 2/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale) ZTO zona territoriale omogenea tipo DSTt superficie territoriale totale mq 100.000VIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%STii ST per IMPIANTI INDUSTRIALI mq 50.000STcd ST per insediamenti COMM. DIREZ. mq 50.000IFTii indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00St_ii standard globale insediamenti industriali % di ST 10,00% INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

ICii indice di copertura % di SF 25,00% (si assume che abbiano un solo piano)

IFTcd indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 2,00St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00%St_cd_p standard parcheggi % di St_cd 0,50 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60ICcd indice di copertura % di SF 40,00%

VALORI COMPLESSIVI ESEMPIOSFii + SFcd = SFt 37.500 + 20.278 = 57.778 mqSCii + SUL = SULt 9.375 + 27.778 = 37.153 mqSULt / STt = IUTm 37.153 / 100.000 = 0,37 mq/mqVii + Vcd = Vt 50.000 + 100.000 = 150.000 mcVt / STt = IFTm 150.000 / 100.000 = 1,50 mc/mqVt / SFt = IFFm 150.000 / 57.778 = 2,60 mc/mq

SCii + SCcd = SCt 9.375 + 8.111 = 17.486 mqSCt / SFt = ICm 17.486 / 57.778 = 0,30 mq/mq

A_vie_ii + A_vie_cd = A_vie 7.500 + 7.500 = 15.000 mqA_St_ii + A_St_cd = A_St 5.000 + 22.222 = 27.222 mq

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STt

SCt17%

SFt(sc.)41%

A_St27%

A_vie15%

Vt SULt

37,15

020

406080

100120140

160180200

Volume totale e Superficie Utile Lorda

(x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

0,00,51,01,52,02,53,03,54,04,55,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento

Page 80: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 77

DATI 1/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)ZTO zona territoriale omogenea tipo DSTt superficie territoriale totale mq 100.000VIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%STii ST per IMPIANTI INDUSTRIALI mq 50.000 50,00%

STcd ST per insediamenti COMM. DIREZ. mq 50.000 50,00%

IUTii indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50 0,50

St_ii standard globale insediamenti industria%diST 10,00% 10,00% INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

Hmlp_ii altezza media lorda di piano ml 6,00 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

IUTcd indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50 0,50

St_cd standard globale comm. e direz. %diSUL 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60

ICcd indice di copertura %diSF 30,00% 30,00%

CALCOLO ESEMPIOSTii /100x St_ii = A_St_ii 50.000 x 0,10 = 5.000 mqSTii /100x VIE = A_vie_ii 50.000 x 0,15 = 7.500 mq

- A_St_ii - 5.000STii - A_vie_ii = SFii 50.000 - 7.500 = 37.500 mqSTii x IUTii = SUL(=SCii) 50.000 x 0,50 = 25.000 mq

SUL(=SCii) x Hmlp_ii = Vii 25.000 x 6 = 150.000 mcVii / SFii = IFFii 150.000 / 37.500 = 4,00 mc/mqVii / STii = IFTii 150.000 / 50.000 = 3,00 mc/mq

SUL(=SCii) / SFii = ICii 25.000 / 37.500 = 0,67 mq/mqSTcd x IUTcd = SUL 50.000 x 0,50 = 25.000 mqSUL x Hmlp_cd = Vcd 25.000 x 3,60 = 90.000 mcSUL /100x St_cd = A_St_cd 25.000 x 0,80 = 20.000 mq

A_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 20.000 x 0,50 = 10.000 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 20.000 - 10.000 = 10.000 mq

STcd /100x VIE = A_vie_cd 50.000 x 0,15 = 7.500 mq- A_St_cd_p - 10.000

STcd - A_St_cd_a = SFcd 50.000 - 10.000 = 22.500 mq

- A_vie_cd - 7.500Vcd / SFcd = IFFcd 90.000 / 22.500 = 4,00 mc/mqVcd / STcd = IFTcd 90.000 / 50.000 = 1,80 mc/mq

SFcd /100x ICcd = SCcd 22.500 x 0,30 = 6.750 mqVcd / SCcd = Hm_cd 90.000 / 6.750 = 13,33 ml

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

IND

USTR

IALEC

OM

MER

CIALE-D

IREZIO

NALE

������������������������������������������������������������������������������������������������

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��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

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Ripartizione della STii

SCii50%

SFii(sc.)25%

A_St_ii10%

A_vie_ii15%

iicd0,0

3,3

6,6

9,9

13,2

16,5

19,8

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC IUT

iicd0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

Valori degli indici

�������������������������������������������������������������������������������������������������������

������������������������������

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd

SCcd14%

SF(sc.)31%

A_St_cd_p20%

A_St_cd_a20%

A_vie_cd15%

Page 81: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 78

DATI 2/2Destinazionefunzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)ZTO zona territoriale omogenea tipo DSTt superficie territoriale totale mq 100.000VIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%STii ST per IMPIANTI INDUSTRIALI mq 50.000STcd ST per insediamenti COMM. DIREZ. mq 50.000IFTii indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50St_ii standard globale insediamenti industria%diST 10,00% INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

ICii altezza media lorda di piano ml 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

IFTcd indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50St_cd standard globale comm. e direz. %diSUL 80,00%St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60ICcd indice di copertura %diSF 30,00%

VALORICOMPLESSIVI ESEMPIOSFii + SFcd = SFt 37.500 + 22.500 = 60.000 mqSCii + SUL = SULt 25.000 + 25.000 = 50.000 mqSULt / STt = IUTm 50.000 / 100.000 = 0,50 mq/mqVii + Vcd = Vt 150.000 + 90.000 = 240.000 mcVt / STt = IFTm 240.000 / 100.000 = 2,40 mc/mqVt / SFt = IFFm 240.000 / 60.000 = 4,00 mc/mq

SCii + SCcd = SCt 25.000 + 6.750 = 31.750 mqSCt / SFt = ICm 31.750 / 60.000 = 0,53 mq/mq

A_vie_ii + A_vie_cd = A_vie 7.500 + 7.500 = 15.000 mqA_St_ii + A_St_cd = A_St 5.000 + 20.000 = 25.000 mq

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

����

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���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STt

SCt32%

SFt(sc.)28%

A_St25%

A_vie15%

VtSULt

50,00

020406080

100120140160180200

Volume totale e Superficie Utile Lorda

(x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

S10,00,51,01,52,02,53,03,54,04,55,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento

Page 82: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 79

DATI 1/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)

ZTO zona territoriale omogenea tipo DVIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%N_ed_ii numero di edifici industriali n. 10 10,00

N_p_ii numero di piani degli edifici n. 1 1,00

SUL_p_ii superficie utile lorda di piano mq 1.000 1.000 INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

Hmlp_ii altezza media lorda di piano ml 6,00 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

I_pp_ii indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF_ii incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 100,00% 1,00 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_ii standard globale insediamenti industria % di STii 10,00% 10,00% % della Superficie territoriale destinata agli impianti industriali

N_ed_cd numero di edifici comm. e direz. n. 10 10,00

N_p_cd numero di piani degli edifici n. 10 10,00

SUL_p_cd superficie utile lorda di piano mq 1.000 1.000,00

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

I_pp_cd indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF_cd incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 50,00% 0,50 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50

CALCOLO ESEMPION_ed_ii x SUL_p_ii = SCii 10 x 1.000 = 10.000 mq

SCii x N_p_ii = SULii 10.000 x 1 = 10.000 mqSULii x Hmlp_ii = Vii 10.000 x 6,00 = 60.000 mc

Vii / I_pp_ii = SFii_pp 60.000 / 10,00 = 6.000 mqSFii_pp x Ii_SF_ii = SFii(scop) 6.000 x 2,00 = 12.000 mq

SCii + SFii(scop) = SFii 10.000 + 12.000 = 22.000 mqSFii / 1-(1*(VIE+ST_ii)) = STii 22.000 / 0,75 = 29.333 mqSTii / 100 x VIE = A_vie_ii 29.333 x 0,15 = 4.400 mqSTii / 100 x Stii = A_St_ii 29.333 x 0,10 = 2.933 mqVii / SFii = IFFii 60.000 / 22.000 = 2,73 mc/mqVii / STii = IFTii 60.000 / 29.333 = 2,05 mc/mq

SCii / SFii = ICii 10.000 / 22.000 = 0,45 mq/mqSULii / STii = IUT 10.000 / 29.333 = 0,34 mq/mq

N_ed_cd x SUL_p_cd = SCcd 10 x 1.000 = 10.000 mqSCcd x N_p_cd = SULcd 10.000 x 10 = 100.000 mq

SULcd x Hmlp_cd = Vcd 100.000 x 3,60 = 360.000 mcVcd / I_pp_cd = SF_pp 360.000 / 10,00 = 36.000 mq

SF_pp x Ii_SF = SFcd(scop) 36.000 x 1,50 = 54.000 mqSCcd + SFcd(scop) = SFcd 10.000 + 54.000 = 64.000 mq

SULcd / 100 x St_cd = A_St_cd 100.000 x 0,80 = 80.000 mqA_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 80.000 x 0,50 = 40.000 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 80.000 - 40.000 = 40.000 mq

+ A_St_cd_p + 40.000SFcd + A_St_cd_a = STcd(p) 64.000 + 40.000 = 144.000 mq

STcd(p) / 1-(1*VIE) = STcd 144.000 / 0,85 = 169.412 mqSTcd / 100 x VIE = A_vie_cd 169.412 x 0,15 = 25.412 mqVcd / SFcd = IFFcd 360.000 / 64.000 = 5,63 mc/mqVcd / STcd = IFTcd 360.000 / 169.412 = 2,13 mc/mq

SCcd / SFcd = ICcd 10.000 / 64.000 = 0,16 mq/mqSULcd / STcd = IUT 100.000 / 169.412 = 0,59 mq/mq

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

CO

MM

ERC

IALE E DIR

EZION

ALEIN

DU

STRIALE

Page 83: A.A. 2004/2005 Corso di TECNICA URBANISTICA 1 … · carico urbanistico 27 lezione 1.2.2 grandezze 28 superficie territoriale 28 superficie fondiaria 29 ... indice di fabbricabilitÀ

PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 80

(SEGUE)

���������

����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

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Ripartizione della STii

SFii(cop.)34%

SFii(sc.)41%

A_St_ii10%

A_vie_ii15%

iicdHm0,0

3,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,036,339,6

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC IUT

iicd0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

Valori degli indici

�������������������������������������������� �������

��������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd

SFcd(cop.)6%

SFcd(sc.)31%

A_St_cd_p24%

A_St_cd_a24%

A_vie_cd15%

VALORI COMPLESSIVI ESEMPIOSTii + STcd = STt 29.333 + 169.412 = 198.745 mqSFii + SFcd = SFt 22.000 + 64.000 = 86.000 mq

SULii + SULcd = SULt 10.000 + 100.000 = 110.000 mqSULt / STt = IUTm 110.000 / 198.745 = 0,55 mq/mqVii + Vcd = Vt 60.000 + 360.000 = 420.000 mcVt / STt = IFTm 420.000 / 198.745 = 2,11 mc/mqVt / SFt = IFFm 420.000 / 86.000 = 4,88 mc/mq

SCii + SCcd = SCt 10.000 + 10.000 = 20.000 mqSCt / SFt = ICm 20.000 / 86.000 = 0,23 mq/mq

A_vie_ii + A_vie_cd = A_vie 4.400 + 25.412 = 29.812 mqA_St_ii + A_St_cd = A_St 2.933 + 80.000 = 82.933 mq

������������������������������������������������������������������������������������ ���������������

���������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della Superficie Territoriale totale

SFt(cop.)10%

SFt(sc.)33%

A_St42%

A_vie15%

VtSULt

110,00

0100200300400500600700800900

1.000

Volume totale e Superficie Utile

Lorda totale (x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

S10,00,51,01,52,02,53,03,54,04,55,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 81

DATI 1/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)

ZTO zona territoriale omogenea tipo DVIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%STii ST per IMPIANTI INDUSTRIALI mq 100.000IUTii indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50 0,50

St_ii standard globale insediamenti industria % di STii 10,00% 10,00% INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

Hmlp_ii altezza media lorda di piano ml 6,00 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

N_ed numero di edifici n. 10 10,00

N_p numero di piani degli edifici n. 5 5,00

SUL_p superficie utile lorda di piano mq 1.000 1.000

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

I_pp indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 20,00% 0,20 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50

CALCOLO ESEMPIOSTii / 100 x St_ii = A_St_ii 100.000 x 0,10 = 10.000 mqSTii / 100 x VIE = A_vie_ii 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_ii - 10.000STii - A_vie_ii = SFii 100.000 - 15.000 = 75.000 mqSTii x IUTii = SUL(=SCii) 100.000 x 0,50 = 50.000 mq

SUL(=SCii) x Hmlp_ii = Vii 50.000 x 6 = 300.000 mcVii / SFii = IFFii 300.000 / 75.000 = 4,00 mc/mqVii / STii = IFTii 300.000 / 100.000 = 3,00 mc/mq

SUL(=SCii) / SFii = ICii 50.000 / 75.000 = 0,67 mq/mqN_ed x SUL_p = SCcd 10 x 1.000 = 10.000 mqSCcd x N_p = SULcd 10.000 x 5 = 50.000 mq

SULcd x Hmlp_cd = Vcd 50.000 x 3,60 = 180.000 mcVcd / I_pp = SF_pp 180.000 / 10,00 = 18.000 mq

SF_pp x Ii_SF = SFcd(scop) 18.000 x 1,20 = 21.600 mqSCcd + SFcd(scop) = SFcd 10.000 + 21.600 = 31.600 mq

SULcd / 100 x St_cd = A_St_cd 50.000 x 0,80 = 40.000 mqA_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 40.000 x 0,50 = 20.000 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 40.000 - 20.000 = 20.000 mq

+ A_St_cd_p + 20.000SFcd + A_St_cd_a = STcd(p) 31.600 + 20.000 = 71.600 mq

STcd(p) / 1-(1*VIE) = STcd 71.600 / 0,85 = 84.235 mqSTcd / 100 x VIE = A_vie_cd 84.235 x 0,15 = 12.635 mqVcd / SFcd = IFFcd 180.000 / 31.600 = 5,70 mc/mqVcd / STcd = IFTcd 180.000 / 84.235 = 2,14 mc/mq

SCcd / SFcd = ICcd 10.000 / 31.600 = 0,32 mq/mqSULcd / STcd = IUT 50.000 / 84.235 = 0,59 mq/mq

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

IND

USTR

IALEC

OM

MER

CIALE - D

IREZIO

NALE

���������������������������������������������������������������

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Ripartizione della STii

SFii(cop.)50%

SFii(sc.)25%

A_St_ii10%

A_vie_ii15%

iicdHm0,0

3,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,036,339,6

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC IUT

iicd0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

Valori degli indici

��������������������������������������������������� �����

�����

��������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd

SFcd(cop.)12%

SFcd(sc.)25%

A_St_cd_p24%

A_St_cd_a24%

A_vie_cd15%

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 82

DATI 2/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)

ZTO zona territoriale omogenea tipo DVIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%STii ST per IMPIANTI INDUSTRIALI mq 100.000 0,00%

IUTii indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50 0,50

St_ii standard globale insediamenti industria % di STii 10,00% 10,00% INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

Hmlp_ii altezza media lorda di piano ml 6,00 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

N_ed numero di edifici n. 10 10,00

N_p numero di piani degli edifici n. 5 5,00

SUL_p superficie utile lorda di piano mq 1.000 1.000,00

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

I_pp indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 20,00% 0,20 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50

VALORI COMPLESSIVI ESEMPIOSTii + STcd = STt 100.000 + 84.235 = 184.235 mqSFii + SFcd = SFt 75.000 + 31.600 = 106.600 mqSCii + SULcd = SULt 50.000 + 50.000 = 100.000 mqSULt / STt = IUTm 100.000 / 184.235 = 0,54 mq/mqVii + Vcd = Vt 300.000 + 180.000 = 480.000 mcVt / STt = IFTm 480.000 / 184.235 = 2,61 mc/mqVt / SFt = IFFm 480.000 / 106.600 = 4,50 mc/mq

SCii + SCcd = SCt 50.000 + 10.000 = 60.000 mqSCt / SFt = ICm 60.000 / 106.600 = 0,56 mq/mq

A_vie_ii + A_vie_cd = A_vie 15.000 + 12.635 = 27.635 mqA_St_ii + A_St_cd = A_St 10.000 + 40.000 = 50.000 mq

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

������

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����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della Superficie Territoriale totale

SFt(cop.)33%

SFt(sc.)25%

A_St27%

A_vie15%

VtSULt

100,00

0100200

300400500600

700800900

1.000

Volume totale e Superficie Utile

Lorda totale (x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

S10,00,51,01,52,02,53,03,54,04,55,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 83

DATI 1/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)

ZTO zona territoriale omogenea tipo DVIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%N_ed_ii numero di edifici industriali n. 10 10,00

N_p_ii numero di piani degli edifici n. 1 1,00

SUL_p_ii superficie utile lorda di piano mq 500 500 INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

Hmlp_ii altezza media lorda di piano ml 6,00 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

I_pp_ii indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF_ii incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 100,00% 1,00 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_ii standard globale insediamenti industria % di STii 10,00% 10,00%

STcd ST per insediamenti COMM. DIREZ. mq 100.000IUTcd indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50 0,50

St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00% 80,00% INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60

ICcd indice di copertura % di SFcd 35,00% 35,00%

CALCOLO ESEMPION_ed_ii x SUL_p_ii = SCii 10 x 500 = 5.000 mq

SCii x N_p_ii = SULii 5.000 x 1 = 5.000 mqSULii x Hmlp_ii = Vii 5.000 x 6,00 = 30.000 mc

Vii / I_pp_ii = SFii_pp 30.000 / 10,00 = 3.000 mqSFii_pp x Ii_SF_ii = SFii(scop) 3.000 x 2,00 = 6.000 mq

SCii + SFii(scop) = SFii 5.000 + 6.000 = 11.000 mqSFii / 1-(1*(VIE+ST_ii)) = STii 11.000 / 0,75 = 14.667 mqSTii / 100 x VIE = A_vie_ii 14.667 x 0,15 = 2.200 mqSTii / 100 x Stii = A_St_ii 14.667 x 0,10 = 1.467 mqVii / SFii = IFFii 30.000 / 11.000 = 2,73 mc/mqVii / STii = IFTii 30.000 / 14.667 = 2,05 mc/mq

SCii / SFii = ICii 5.000 / 11.000 = 0,45 mq/mqSULii / STii = IUTii 5.000 / 14.667 = 0,34 mq/mqSTcd x IUTcd = SULcd 100.000 x 0,50 = 50.000 mq

SULcd x Hmlp_cd = Vcd 50.000 x 3,60 = 180.000 mcSULcd / 100 x St_cd = A_St_cd 50.000 x 0,80 = 40.000 mq

A_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 40.000 x 0,50 = 20.000 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 40.000 - 20.000 = 20.000 mq

STcd / 100 x VIE = A_vie_cd 100.000 x 0,15 = 15.000 mq

- A_St_cd_p - 20.000STcd - A_St_cd_a = SFcd 100.000 - 20.000 = 45.000 mq

- A_vie_cd - 15.000Vcd / SFcd = IFFcd 180.000 / 45.000 = 4,00 mc/mqVcd / STcd = IFTcd 180.000 / 100.000 = 1,80 mc/mq

SFcd / 100 x ICcd = SCcd 45.000 x 0,35 = 15.750 mqVcd / SCcd = Hm_cd 180.000 / 15.750 = 11,43 ml

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

IND

USTR

IALEC

OM

MER

CIALE - D

IREZIO

NALE

���������

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����������������������������������������������������������������������������������������������

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Ripartizione della STii

SFii(cop.)34%

SFii(sc.)41%

A_St_ii10%

A_vie_ii15%

iicdHm0,0

3,36,69,9

13,216,519,823,126,429,733,036,339,6

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC IUT

iicd0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

5,0

Valori degli indici

������

����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

��������������������������������������������������������

������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd

SFcd(cop.)35%

SFcd(sc.)23%

A_St_cd_p15%

A_St_cd_a15%

A_vie_cd12%

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 84

DATI 2/2Destinazione funzionale produttiva (industriale e/o commerciale-direzionale)

ZTO zona territoriale omogenea tipo DVIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%N_ed_ii numero di edifici industriali n. 10 10,00

N_p_ii numero di piani degli edifici n. 1 1,00

SUL_p_ii superficie utile lorda di piano mq 500 500 INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI

Hmlp_ii altezza media lorda di piano ml 6,00 6,00 (si assume che abbiano un solo piano)

I_pp_ii indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF_ii incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 100,00% 1,00 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_ii standard globale insediamenti industria % di STii 10,00% 10,00%

STcd ST per insediamenti COMM. DIREZ. mq 100.000 0,00%

IUTcd indice di utilizzazione territoriale mq/mq 0,50 0,50

St_cd standard globale comm. e direz. % di SUL 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60

ICcd indice di copertura % di SFcd 35,00% 35,00%

VALORI COMPLESSIVI ESEMPIOSTii + STcd = STt 14.667 + 100.000 = 114.667 mqSFii + SFcd = SFt 11.000 + 45.000 = 56.000 mqSCii + SULcd = SULt 5.000 + 50.000 = 55.000 mqSULt / STt = IUTm 55.000 / 114.667 = 0,48 mq/mqVii + Vcd = Vt 30.000 + 180.000 = 210.000 mcVt / STt = IFTm 210.000 / 114.667 = 1,83 mc/mqVt / SFt = IFFm 210.000 / 56.000 = 3,75 mc/mq

SCii + SCcd = SCt 5.000 + 15.750 = 20.750 mqSCt / SFt = ICm 20.750 / 56.000 = 0,37 mq/mq

A_vie_ii + A_vie_cd = A_vie 2.200 + 15.000 = 17.200 mqA_St_ii + A_St_cd = A_St 1.467 + 40.000 = 41.467 mq

D3 - NUOVI INSEDIAMENTI PER IMPIANTI INDUSTRIALI E DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

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Ripartizione della Superficie Territoriale totale

SFt(cop.)18%

SFt(sc.)31%

A_St36%

A_vie15%

Vt SULt

55,000

100200300400500600700800900

1.000

Volume totale e Superficie Utile

Lorda totale (x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

S10,00,51,01,52,02,53,03,54,04,55,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 85

IL DIMENSIONAMENTO DELLE ZONE MISTE "C/D"

A_St_aic area attrezzature di interesse comune

A_St_as area attrezzature scolastiche

A_St_cd area complessiva attrezzature per insediamenti commerciali e direzionali

A_St_cd_a area attrezzature diverse dai parcheggi per insediamenti commerciali e direzionali

A_St_cd_p area parcheggi pubblici per insediamenti commerciali e direzionali

A_St_pp area parcheggi pubblici

A_St_va area verde attrezzato

A_vie area della viabiltà

AB n. abitanti

Hm_cd altezza media dei fabbricati per insediamenti commerciali e direzionali

Hmlp_cd altezza media lorda di piano per insediamenti commerciali e direzionali

Hmr altezza media dei fabbricati residenziali

ICcd indice di copertura per insediamenti commerciali e direzionali

ICr indice di copertura per insediamenti residenziali

IFFcd indice di fabbricabilità fondiaria per insediamenti commerciali e direzionali

IFFr indice di fabbricabilità fondiaria per insediamenti residenziali

IFTcd indice di fabbricabilità territoriale per insediamenti commerciali e direzionali

IFTr indice di fabbricabilità territoriale per insediamenti residenziali

MC/AB indice di conversione mc->abitanti

SCcd superficie coperta per insediamenti commerciali e direzionali

SCr superficie coperta per insediamenti residenziali

SFcd superfie fondiaria per insediamenti commerciali e direzionali

SFr superfie fondiaria per insediamenti residenziali

SFt superfie fondiaria totale

St_aic standard attrezzature di interesse comune

St_as standard attrezzature scolastiche

St_cd standard globale per insediamenti commerciali e direzionali

St_cd_p standard parcheggi per insediamenti commerciali e direzionali

St_pp standard parcheggi pubblici

St_va standard verde attrezzato

STt superficie territoriale totale

SUL superficie utile lorda per insediamenti commerciali e direzionali

Vcd volume edificabile per insediamenti commerciali e direzionali

VIE % di ST destinata a viabilità

Vr volume dei fabbricati residenziali

ZTO zona territoriale omogenea

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 86

(GRAFICI ALLA PAGINA SEGUENTE)

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale mista (residenziale e commerciale-direzionale)ZTO zona territoriale omogenea tipo C/DSTt superficie territoriale totale mq 100.000VIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%IFTr indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00 1,00 (da applicare sull'intera STt)

MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80,00 80,00

Hmlp_r altezza media lorda di piano ml 3,30 3,30

ICr indice di copertura residenza % di SFr 30,00% 0,30

St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50 INSEDIAMENTI RESIDENZIALI

St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50IFTcd indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 1,00 1,00 (da applicare sull'intera STt)

St_cd standard globale insed. comm. e direz % di SUL 80,00% 80,00%St_cd_p standard parcheggi % di St_cd 50,00% 0,50 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60

ICcd indice di copertura comm. direz. % di SFcd 30,00% 0,30

%SFr SF per RESIDENZA % di SFt 70,00% 0,70 RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE FONDIARIA

%SFcd SF per insediamenti COMM.. DIREZ. % di SFt 30,00%

CALCOLO ESEMPIOSTt x IFTr = Vr 100.000 x 1,00 = 100.000 mcVr / MC/AB = AB 100.000 / 80 = 1.250 abitantiAB x St_as = A_St_as 1.250 x 4,50 = 5.625 mqAB x St_aic = A_St_aic 1.250 x 2,00 = 2.500 mqAB x St_va = A_St_va 1.250 x 9,00 = 11.250 mqAB x St_pp = A_St_pp 1.250 x 2,50 = 3.125 mqSTt x IFTcd = Vcd 100.000 x 1,00 = 100.000 mcVcd / Hmlp_cd = SULcd 100.000 / 3,60 = 27.778 mq

SULcd / 100 x St_cd = A_St_cd 27.778 x 0,80 = 22.222 mqA_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 22.222 x 0,50 = 11.111 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 22.222 - 11.111 = 11.111 mq

STt / 100 x VIE = A_vie 100.000 x 0,15 = 15.000 mq- A_St_as - 5.625- A_St_aic - 2.500- A_St_va - 11.250

STt - A_St_pp = SFt 100.000 - 3.125 = 40.278 mq- A_St_cd_p - 11.111- A_St_cd_a - 11.111- A_vie - 15.000

SFt x %SFr = SFr 40.278 x 0,70 = 28.194 mqSFt x %SFcd = SFcd 40.278 x 0,30 = 12.083 mqVr / SFr = IFFr 100.000 / 28.194 = 3,55 mc/mq

SFr / 100 x ICr = SCr 28.194 x 0,30 = 8.458 mqVr / Hmlp_r = SULr 100.000 / 3,30 = 30.303 mqVr / SCr = Hmr 100.000 / 8.458 = 11,82 ml

Vcd / SFcd = IFFcd 100.000 / 12.083 = 8,28 mc/mqSFcd / 100 x ICcd = SCcd 12.083 x 0,30 = 3.625 mqVcd / SCcd = Hm_cd 100.000 / 3.625 = 27,59 ml

C1/D2 - INEDIFICATA: RESIDENZA E NUOVI INSEDIAMENTI DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

RESID

ENZIALE

CO

MM

ERC

IALE

DIR

EZION

ALER

ESIDEN

Z.C

OM

M.

DIR

EZ.

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 87

rcdHm0,0

3,3

6,6

9,9

13,2

16,5

19,8

23,1

26,4

29,7

Altezza media dei fabbricati

IFT IFF IC

rcd0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

8,0

9,0

10,0

Valori degli indici �����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STr(escluse strade)

SFr(cop.)17%

SFr(scop.)39%

A_St_as11%

A_St_aic5%

A_St_va22%

A_St_pp6%

������������������������������������������������������������ ����

��������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd(escluse strade)

SFcd(cop.)11%

SFcd(scop.)25%

A_St_cd_a32%

A_St_cd_p32%

VALORI COMPLESSIVI ESEMPIOSULr + SULcd = SULt 30.303 + 27.778 = 58.081 mqSULt / STt = IUTm 58.081 / 100.000 = 0,58 mq/mq

Vr + Vcd = Vt 100.000 + 100.000 = 200.000 mcVt / STt = IFTm 200.000 / 100.000 = 2,00 mc/mqVt / SFt = IFFm 200.000 / 40.278 = 4,97 mc/mq

SCr + SCcd = SCt 8.458 + 3.625 = 12.083 mqSCt / SFt = ICm 12.083 / 40.278 = 0,30 mq/mq

���������������������������������������������������������������������������������������������������������

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STt

SFt(cop.)8%

SFt(scop.)15%

A_St_t62%

A_vie_t15%

Vt SULt

106,00

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

Volume totale e Superficie Utile Lorda

(x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

S10,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0

10,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 88

DATI Comune con popolazione totale prevista > 10.000 abitantiDestinazione funzionale mista (residenziale e commerciale-direzionale)ZTO zona territoriale omogenea tipo C/DVIE % di STt destinata a viabilità % di STt 15,00%

N_ed_r numero di edifici n. 20 5

N_p_r numero di piani degli edifici n. 5 4SUL_p_r superficie utile lorda di piano mq 500 500Hm_p_r altezza media di piano ml 3,30 3,30MC/AB indice conversione mc->abitanti mc/ab 80 80 INSEDIAMENTI RESIDENZIALI

I_pp_r indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00Ii_SF_r incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 20,00% 20,00% incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_as standard attrezz. scolastiche mq/ab 4,50St_aic standard attr. interesse comune mq/ab 2,00St_va standard verde attrezzato mq/ab 9,00 18,00 superficie totale per gli standards mq/ab

St_pp standard parcheggi pubblici mq/ab 2,50N_ed_cd numero di edifici comm. e direz. n. 5 8,00

N_p_cd numero di piani degli edifici n. 8 10,00

SUL_p_cd superficie utile lorda di piano mq 1.000 1.250

Hmlp_cd altezza media lorda di piano ml 3,60 3,60 INSEDIAMENTI COMMERCIALI E DIREZIONALI

I_pp_cd indice per parcheggi pertinenziali mq/mc 10,00 10,00

Ii_SF_cd incremento della superficie pertinenz. % di SF_pp 50,00% 0,50 incremento della Superficie per parcheggi pertinenziali

St_cd standard globale comm. e direz. % di SULcd 80,00% 80,00%

St_cd_p standard parcheggi pubblici % di St_cd 50,00% 0,50

C1/D2 - INEDIFICATA: RESIDENZA E NUOVI INSEDIAMENTI DI CARATTERE COMMERCIALE E DIREZIONALE

CALCOLO ESEMPION_ed_r x SUL_p_r = SCr 20 x 500 = 10.000 mq

SCr x N_p_r = SULr 10.000 x 5 = 50.000 mqSULr x Hm_p_r = Vr 50.000 x 3,30 = 165.000 mc

Vr / I_pp_r = SFr_pp 165.000 / 10,00 = 16.500 mqSF_pp x Ii_SF_r = SFr(scop) 16.500 x 1,20 = 19.800 mq

SCr + SFr(scop) = SFr 10.000 + 19.800 = 29.800 mqVr / MC/AB = AB 165.000 / 80 = 2.063 abitantiAB x St_as = A_St_as 2.063 x 4,50 = 9.281 mqAB x St_aic = A_St_aic 2.063 x 2,00 = 4.125 mqAB x St_va = A_St_va 2.063 x 9,00 = 18.563 mqAB x St_pp = A_St_pp 2.063 x 2,50 = 5.156 mq

+ A_St_as + 9.281+ A_St_aic + 4.125

SFr + A_St_va = STr(p) 29.800 + 18.563 = 66.925 mq+ A_St_pp + 5.156

STr(p) / 1-(1*VIE) = STr 66.925 / 0,85 = 78.735 mqSTr / 100 x VIE = A_vie_r 78.735 x 0,15 = 11.810 mqVr / STr = IFTr 165.000 / 78.735 = 2,10 mc/mqVr / SFr = IFFr 165.000 / 29.800 = 5,54 mc/mq

SCr / SFr = ICr 10.000 / 29.800 = 0,34 mq/mqSULr / STr = IUTr 50.000 / 78.735 = 0,64 mq/mq

N_ed_cd x SUL_p_cd = SCcd 5 x 1.000 = 5.000 mqSCcd x N_p_cd = SULcd 5.000 x 8 = 40.000 mq

SULcd x Hmlp_cd = Vcd 40.000 x 3,60 = 144.000 mcVcd / I_pp_cd = SF_pp 144.000 / 10,00 = 14.400 mq

SF_pp x Ii_SF_cd = SFcd(scop) 14.400 x 1,50 = 21.600 mqSCcd + SFcd(scop) = SFcd 5.000 + 21.600 = 26.600 mq

SULcd / 100 x St_cd = A_St_cd 40.000 x 0,80 = 32.000 mqA_St_cd x St_cd_p = A_St_cd_p 32.000 x 0,50 = 16.000 mqA_St_cd - A_St_cd_p = A_St_cd_a 32.000 - 16.000 = 16.000 mq

+ A_St_cd_p + 16.000SFcd + A_St_cd_a = STcd(p) 26.600 + 16.000 = 58.600 mq

STcd(p) / 1-(1*VIE) = STcd 58.600 / 0,85 = 68.941 mqSTcd / 100 x VIE = A_vie_cd 68.941 x 0,15 = 10.341 mqVcd / SFcd = IFFcd 144.000 / 26.600 = 5,41 mc/mqVcd / STcd = IFTcd 144.000 / 68.941 = 2,09 mc/mq

SCcd / SFcd = ICcd 5.000 / 26.600 = 0,19 mq/mqSULcd / STcd = IUTcd 40.000 / 68.941 = 0,58 mq/mq

CO

MM

ERC

IALE E DIR

EZION

ALER

ESIDEN

ZA

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PARTE 2. LA DEFINIZIONE DI UN INTERVENTO EDILIZIOSEZIONE 2.3 ELEMENTI TECNICO-AMMINISTRATIVILEZIONE 2.3.2 IL CALCOLO DEGLI ONERI CONCESSORI

A. Riggio - Esercitazioni del Corso di Tecnica Urbanistica 1 (E & EA)- 2004/2005 pag. 89

IFTr IFFr IUTr ICr

rcd0

123456789

101112131415

Valori degli indici

SULV r

144

40

0

50

100

150

200

250

300

350

400

Volume totale e Superficie Utile Lorda (x1000)

��������������������������������������������������������������� ������

������������

����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STr

SF(cop.)13%

SF(sc.)24%

A_St_as12%A_St_aic

5%

A_St_va24%

A_St_pp7%

A_vie15%

��������������������������������� ������

������������

�������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STcd

SFcd(cop.)7%

SFcd(sc.)32%

A_St_cd_p

A_St_cd_a23%

A_vie_cd15%

VALORI COMPLESSIVI ESEMPIOSTr + STcd = STt 78.735 + 68.941 = 147.676SFr + SFcd = SFt 29.800 + 26.600 = 56.400 mq

SULr + SULcd = SULt 50.000 + 40.000 = 90.000 mqSULt / STt = IUTm 90.000 / 147.676 = 0,61 mq/mq

Vr + Vcd = Vt 165.000 + 144.000 = 309.000 mcVt / STt = IFTm 309.000 / 147.676 = 2,09 mc/mqVt / SFt = IFFm 309.000 / 56.400 = 5,48 mc/mq

SCr + SCcd = SCt 10.000 + 5.000 = 15.000 mqSCt / SFt = ICm 15.000 / 56.400 = 0,27 mq/mq

A_vie_r + A_vie_cd = A_vie_t 11.810 + 10.341 = 22.151 mqA_St_r + A_St_cd = A_St_t 37.125 + 32.000 = 69.125 mq

������������������������������������������������ ������

������������

����������������������������������������������������������������������������������������������������

Ripartizione della STt

SFt(cop.)10%

SFt(scop.)28%

A_St_t47%

A_vie_t15%

Vt SULt

106,00

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

Volume totale e Superficie Utile Lorda (x1000)

IFTm IFFm ICm IUTm

0,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0

10,0

Valori medi degli indicisull'intera superficie di intervento