A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” A spasso nel tempo... la... ·...

27
A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” Rievocazione Storica Sabato 17 maggio 2014 01/01/2014

Transcript of A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” A spasso nel tempo... la... ·...

A spasso nel tempo….

“La leggenda di Lapo e

Fiammetta”

Rievocazione Storica

Sabato 17 maggio 2014 01/01/2014

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 1

G.M.S.: Oibò, gente di questo borgo, dico bene o sono in fallo, son sì o no, giunto ad

Agnadello? Spero proprio di non aver preso un abbaglio. Ho forse combinato un

macello? Lo so, lo so che è tanto che aspettate, ma che ci posso fare? Il vostro

Giullar Mastro Sorriso con tutto il suo da fare avrebbe proprio bisogno di andare

poco, poco, a riposare.

NARRATORE 1: Dai, dai, Giullar Mastro Sorriso, osserva il loro viso… è così tanto

implorante che penso sia proprio importante che ti riprenda subito all’istante.

G.M.S.: Fai presto tu, mio caro narratore, a far tanto l’oratore. Sapete com’è, l’età è

quella che è.. e la memoria non sempre c’è. Vi starete chiedendo: “Ma che va

dicendo questo giullare qua? Ora mi spiego meglio. Qualcuno di loro signori,

certamente si ricorderà, che tutti gli anni in questo periodo passo sempre di qua.

Anche se quest’anno, avrete certamente notato, mi sono diversamente agghindato.

Ma per chi non mi conosce ora mi presento: son Giullar Mastro Sorriso, dove abito

non lo so, perché una vera dimora non ce l’ho. Vengo mandato di qua e di là, di su e

di giù per portar ricordi antichi a questa benedetta gioventù. Come ben sapete,

qualcuno da lassù, una volta all’anno mi manda fin quaggiù con tanto di manoscritto

come se fosse un editto. Ora mi spiego meglio: il mio capo da lassù un bel giorno mi

chiama e mi dice:

NARRATORE 2: Leggendo la storia antica ho scoperto, che c’è un paesello bello,

bello che porta il nome di Agnadello, che ha vissuto una brutta cosa… una grande

guerra.

G.M.S.: E siccome a lui le guerre non piacciono proprio, ma preferisce che su ogni

terra regni la pace, mi dice:

NARRATORE 1: G.M.Sorriso, ricordi l’appuntamento che hai dato alla gente di

Agnadello, quando hai combinato tutto quel macello? E’ arrivato il momento di

ripartire e di tornare per continuare a raccontare alla gente di quel paesello, cosa

successe in quelle terre, le cose brutte e le cose belle, perché solo conoscendo il

passato si può vivere il presente in un paese beato.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 2

G.M.S.: Come sempre ho ubbidito, e subito son partito. Un po’ più tempo del solito

ho impiegato ma alla fine eccomi arrivato. E si, perché non mi sono limitato a

prepararvi uno scritto per raccontarvi il passato. Come sempre ho chiesto aiuto

proprio a voi gente di Agnadello, ma proprio sul più bello mi sono accorto di aver

combinato un bel macello. Oibò, rimarrete sorpresi quando vedrete che bel viaggio

farete. Orsù gente, bando alle ciance, apriamo i cuori e riviviamo insieme quel

lontano tempo che, più non potrà tornare ma che certamente non potremo mai

dimenticare!

(a questo punto entrano i Tamburi, gli Sbandieratori che si schiereranno al centro

della piazza sbandierano e poi formano un corridoio sotto al quale passeranno

dapprima lo stendardo del Castrum e poi gli stendardi della quattro contr ade che si

schiereranno a loro volta due da una parte e due dall’altra della chiesa di S.

Bernardino)

NARRATORE 1:

“E DOBBIAMO GIRARE, GUARDARE,

AVER CURA DEL PATRIMONIO DI QUESTA NOSTRA TERRA

PERCHE’

SE NON AVREMO CURA NOI DELLA NOSTRA TERRA,

CHI MAI NE AVRA’ IN VECE NOSTRA?”

NARRATORE 2: Nel lontano 1509, mentre gli avvenimenti storici di quei giorni

cambiavano la storia dell’Italia, Agnadello viveva di una vita propria e contava circa

800 abitanti. C’era un parroco (il parroco esce dalla porta della chiesa) Don Giacomo

De Belinzaghi, che si doveva occupare oltre che delle anime, anche della chiesa di S.

Maria, oggi S. Bernardino, della chiesa parrocchiale di S. Vittore e della chiesa di S.

Pietro situata nella omonima cascina.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 3

NARRATORE 1: Tutto il territorio centrale di Agnadello era già bonificato e si andava

sviluppando attorno alla roggia centrale, che divideva in due il paese. C’era il

Castello dei Visconti, parte dell’ edificio in piazza Chiesa, la zona di via Premoli, e gli

edifici all’incrocio tra via Vittoria e via S. Bernardino. La gente, naturalmente, viveva

già anche in tutte quelle cascine che si trovavano sulla parte morfologicamente alta

del territorio di Agnadello: la Berinzaga, S. Antonio, il Paradiso, la Viscontina,

Mirabello, la Costa, e dall’altra parte la cascina S. Pietro.

NARRATORE 2: Il nostro paese viveva in prevalenza di agricoltura. Ma non

mancavano certo, i più svariati lavori artigianali.

C’era la bottega del fabbro… ( entrano da via Dante le comparse della bottega del

fabbro – bottega 1)

NARRATORE 1: Le donne si riunivano per lavorare la lana e per cucire…. (entrano da

Via Dante le comparse della bottega del cucito – bottega 2)

NARRATORE 2: Non mancava il forno e la bottega del pane (entrano da via Dante le

comparse della bottega del pane – bottega 3)

NARRATORE 1: e neppure la bottega della verdura(entrano da via Dante le

comparse della bottega della verdura – bottega 4)

NARRATORE 2: Intanto la vita nella stalla procede come sempre….

NARRATORE 1: E non poteva mancare la locanda dove trovavano rifugio i viandanti

che passavano da Agnadello ( entrano da via Dante le comparse dell’osteria –

bottega 5)

NARRATORE 2: Qui ad Agnadello e precisamente nel castello e nelle sue pertinenze,

vivevano alcune famiglie dell’antica nobiltà come i Visconti che avevano al loro

servizio famiglie del paese. (i cortigiani escono dal castello)

NARRATORE 1: Si iniziava però a vedere, anche la nuova borghesia che con la

famiglia Berinzaghi aveva deciso di vivere ad Agnadello.

NARRATORE 2: E in quei giorni poi, giravano per le vie del paese, un gruppo di Frati

Francescani che erano ospiti dei “Servi di Maria”. (entrano da via Dante i frati)

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 4

NARRATORE 1: Mentre gli adulti lavoravano, cosa potevano fare i piccoli del paese:

giocare. (i bambini entrano da via Dante e iniziano a giocare in mezzo alla piazza

aiutati da alcuni adulti) Di sicuro non c’era tutto il ben di Dio che c’è oggi! E allora

quale miglior gioco della “palla di pezza” messa insieme dalle donne della bottega

del cucito con gli avanzi del loro lavoro? (alcuni bambini giocano a palla) E quel

cerchio di legno? Facciamo a gara a chi lo fa correre più lontano… (alcuni giocano

con il cerchio di legno) E quegli aquiloni di legno?... facciamoli sfrecciare…

NARRATORE 2: Purtroppo come sappiamo, in quel periodo erano frequenti le guerre

e, senza nessun preavviso, poteva capitare che i borghi come Agnadello venivano

attraversati da contingenti militari, che quando andava bene, facevano razzia di

animali e vettovaglie… Ma quando andava male lasciavano al loro passaggio morte e

distruzione. (entrano da via Dante i soldati)

NARRATORE 1: Anche ad Agnadello e anche a quell’epoca, una volta alla settimana

si svolgeva il mercato e tutte le botteghe scendevano in piazza per offrire i loro

lavori e le loro produzioni. Ovviamente non poteva mancare la bottega viaggiante

che faceva il giro dei vari paesi. (entra da via Dante la bottega viaggiante)

G.M.S.: Oibò, gente di Agnadello, ve lo ricordate quando le scorse estati vi chiesi di

chiudere gli occhi e vi portai a rivivere proprio qua, la storia di Leonardo da Vinci, la

leggenda del Lago Gerundo e del Drago Tarantasio e la Storia di Giuseppe Verdi?

Oibò, in quell’occasione ho dovuto rimediare a un bel macello: mi ero dimenticato di

invitare i “signori” del nostro castello. Quest’anno non ho nulla da farmi perdonare!

Ma, siccome ho una nuova bella storia da raccontare, perché di nuovo non farli

arrivare.

(a questo punto i signori passando attraverso il corridoio formato dagli sbandieratori

andranno a sedersi e a far da cornice alla piazza)

NARRATORE 2:

ANTONIO VISCONTI signore di Somma e di Agnadello, consigliere del duca di Milano con MADDALENA TRIVULZIO figlia di Gianfermo Trivulzio, fratello del condottiero della battaglia di Agnadello, Giangiacomo Trivulzio, sua sposa.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 5

NARRATORE 1:

ANNA VISCONTI figlia di Antonio Visconti e Maddalena Trivulzio con il marito FRANCESCO SFONDRATI.

NARRATORE 2:

BATTISTA VISCONTI figlio di Antonio Visconti e Maddalena Trivulzio con la sposa VITTORIA VISCONTI figlia di Gaspare Ambrogio Patrizio Milanese e Cecilia Simonetta.

NARRATORE 1:

FIAMMETTA VISCONTI figlia di Antonio Visconti e Maddalena Trivulzio con il

promesso sposo GIANFRANCESCO LUPO MAURUZI conte della Stacciola e

Patrizio di Tolentino.

NARRATORE 2:

PERCIVALLE VISCONTI consignore di Somma e Agnadello, consigliere ducale con la moglie IPPOLITA BIGLIA figlia di Tardo Patrizio Milanese.

NARRATORE 1:

GIOVANBATTISTA VISCONTI detto il “Risoluto” Consignore di Somma e Agnadello con la moglie GIUSTINA VISCONTI BORROMEO, figlia di Ludovico Signore di Albizzate e di Lucrezia Alciati.

NARRATORE 2:

VERONICA VISCONTI figlia di Galeazzo Visconti e Antonia Mauruzi con il marito FEDERICO BORROMEO, conte di Arona e conte di Angera.

NARRATORE 1:

ALFONSO VISCONTI con la moglie ANTONIA GONZAGA

NARRATORE 2:

GIOVANNI VISCONTI con la moglie VITTORIA BORROMEO.

NARRATORE 2:

LETA MANFREDI figlia di Guidantonio Signore di Faenza e di Bianca Trinci dei Signori di Foligno, sposa in seconde nozze e vedova di Guido Visconti, Consignore di Somma e di Agnadello.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 6

G.M.S.: Oibò, Signori di Agnadello, eccoci arrivati al più bello. E per raccontarvi al

meglio questo stornello, devo togliermi il mantello… Vi ricordate alcuni anni fa,

quando chiesi aiuto al “Folletto dell’albero Nano” per raccontarVi la storia del

popolo Italiano? Qualcuno se lo ricorderà, ma per portarVi in un’altra realtà fatta di

paura aberrante, mi trasformo in mendicante e chiedo aiuto al Narratore che ve la

racconterà…

NARRATORE 1: Mentre gli avvenimenti di quei giorni cambiavano la storia,

Agnadello aveva comunque una vita propria e come in tutti i paesi anche nel nostro

paese come in tutti i piccoli borghi c’erano ed erano ben visibili le divisioni sociali.

NARRATORE 2: Qui ad Agnadello c’erano da una parte i Visconti con il loro

meraviglioso castello e tutta la loro servitù. Dall’altra parte c’era la povera gente, i

piccoli artigiani, i viandanti e i mendicanti.

NARRATORE 1: Padri e figli vivevano con i loro problemi generazionali, gli onesti ed i

sinceri lottavano contro l’esaltazione della furbizia, i giovani per l’essere se stessi

contro il ricorso alla finzione e alla falsità, gli umili per la solidarietà contro

l’egemonia del potere. E in mezzo a tutto questo non poteva mancare l’amore. Il filo

conduttore che tutto lega.

G.M.S.: Oibò, gente di Agnadello… La vedete questa piazza? Sì?! Bene!! Ora

immaginate di tornare indietro nel tempo e di trovarvi nella Piazza del mercato di

Agnadello del 1509.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 7

E’ giorno di mercato

Cesare: E’ giorno di mercato,

andiamo tutti in piazza

a vedere che c’è.

Tra merce sorprendente,

ricchi e bella gente,

ognuno pensa a sé.

Pierina: Ma che vita è questa

Se non c’è più libertà?

E’ come una prigione

La nostra povertà.

Pesano gli stracci

Sulle ali per volare.

Sara: Guardate che cavallo

Per qualche bel messere:

davvero un gran signore

lo deve avere!

C.+P.+S.: Fra i banchi del mercato

C’è chi ha tutto o niente,

ma ognuno pensa a sé.

Sara: E’ giorno di mercato,

andiamo tutti in piazza

solo a curiosare.

Tra cose rare e belle,

dame e damigelle,

ognuno pensa a sé.

Pierina: Ma che vita è questa

Se non c’è più dignità?

Senza la speranza

Per domani che verrà.

Pesano gli stracci

Sulle ali per volare.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 8

Tutti: Guardate che mantello:

lo vuole ogni donzella,

il prezzo? Ma che importa

per esser bella!

C.+P.+S.: Fra i banchi del mercato

C’è chi ha tutto o niente,

ma ognuno pensa a sé.

Cesare: Se avessi quel cavallo

Me ne andrei lontano

Senza più tornare.

Sara: Se avessi quel mantello

Con il freddo e il gelo

Non dovrei tremare.

Pierina: Ma che vita è questa

Se non c’è più libertà?

Ma che vita è questa

Se non c’è più dignità?

C.+P.+S.: Pesano gli stracci

Sulle ali per volare.

Tutti: Fra i banchi del mercato

Dame e cavalieri,

vanità e ricchezza

più di ieri.

Fra i banchi del mercato

C’è chi ha tutto o niente,

ma ognuno pensa a sé.

Fra poveri e straccioni

Tanta brava gente,

c’è chi soffre e prega,

ma chi lo sente?

E’ giorno di mercato,

c’è chi ha tutto o niente,

ma ognuno pensa a sé.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 9

NARRATORE 1: Narra la leggenda che alcuni decenni prima della nostra famosa

battaglia, Vittoria Mauruzi moglie di Goffredo VIsconti diede alla luce due gemelli,

maschi, eterozigoti (uno diverso dall’altro), a cui venne dato il nome di Lupo e Lapo.

Ci fu una grande festa al Castello, ma sfortunatamente una serva che aveva proprio

in quei giorni perso il proprio figlioletto dandolo alla luce, diventata pazza dal

dolore, rubò dalla culla Lapo, uno dei due gemelli, e fuggì con lui.

NARRATORE 2: Vane furono le ricerche e vane furono le ricompense messe in palio

per ritrovare il bambino. Purtroppo né la serva, né tantomeno il piccolo Lapo

vennero mai più ritrovati e venne ordinato di cambiare il nome di Lupo in

Gianfrancesco e venne proibito di pronunciare, pena l’arresto, i nomi di Lupo e Lapo.

Passarono gli anni mentre tutto venne dimenticato, Gianfrancesco, Lupo, invece,

crebbe nello sfarzo, nell’agiatezza e diventò l’attuale arrogante e prepotente

amministratore di Agnadello per conto dei Signori Visconti, nonché promesso sposo

della cugina Fiammetta.

NARRAORE 1: Che fine avrà fatto Lapo, vi starete chiedendo. Non abbiate fretta che

fra poco se seguirete la storia lo scopriremo insieme.

NARRATORE 2: Dicevamo che Lupo, diventato consignore di Agnadello, si rivelò

cattivo e prepotente. Infatti egli poteva in qualsiasi momento istituire una nuova

tassa per gli abitanti di Agnadello e l’ultima purtroppo, in ordine di tempo, era quella

sugli animali posseduti.

NARRATORE 1: Naturalmente il popolo non era per niente contento, ma a chi si

fosse rifiutato di pagare, non solo veniva tolto tutto il proprio avere, ma veniva

prima rinchiuso nelle segrete del castello e poi messo alla gogna proprio qui su

questa piazza, ed infine ucciso.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 10

All’erta

Stefano: All’erta sporchi cenciosi,

all’erta villani bifolchi,

arrivano i soldati,

siamo noi. Sono guai!

All’erta figli di cani,

all’erta più morti che vivi,

arrivano i soldati,

siamo noi. Sono guai!

Per vicoli e contrade

Non vedremo adesso e mai

Qualcuno che si oppone:

già sarebbe morto sai!

All’erta uomo che pensi,

all’erta uomo che ami,

arrivano i soldati,

siamo noi! Sono guai!

Attento a quello che leggi,

attento a quello che dici,

arrivano i soldati,

siamo noi. Sono guai!

Abbiamo denti aguzzi,

un branco siamo noi,

sbraniamo in un boccone

tutti quelli come noi.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 11

A pensare noi non pensiamo mai:

l’arroganza e l’odio

sempre noi serviamo.

Ed abbiamo una sola opinione:

chi non è con noi

contro noi sempre sarà.

All’erta razza d’idioti,

pagate i vostri tributi,

arrivano i soldati,

siamo noi. Sono guai!

Attenti brutti cafoni,

attenti a quello che fate,

arrivano i soldati,

siamo noi. Sono guai!

La nostra forza è il branco,

puoi fare ciò che vuoi,

ma presi uno ad uno

non valiamo niente di noi.

A pensare noi non pensiamo mai:

l’arroganza e l’odio

sempre noi serviamo.

Ed abbiamo una sola opinione:

chi non è con noi

contro noi sempre sarà.

A pensare poi non pensiamo mai:

all’arroganza e il braccio

armato sempre diamo.

Ed abbiamo una sola opinione:

chi non è con noi

contro noi sempre sarà.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 12

NARRATORE 2: Ovviamente la povera gente pur di sopportare e superare tutte

queste ingiustizie e questi soprusi, si aggrappava a qualsiasi cosa. Anche agli

imbroglioni che di volta in volta visitavano il paese.

NARRATORE 1: Ce n’era uno in particolare, che si faceva chiamare Guadalberto

Drago dei tre Mori, che tutte le settimane passava da Agnadello accompagnato dal

giovane figlio Lapo che nulla aveva preso dal padre. Infatti, Guadalberto obbligava il

figlio, che non voleva, ad aiutarlo negli imbrogli, ricordandogli molto spesso il

comandamento che dice: “Onora il padre tuo come te stesso”.

NARRATORE 2: Guadalberto Drago dei tre Mori, arrivava con un carretto colmo di

ogni ben di Dio… : elisir di lunga vita, oli miracolosi, pozioni magiche, filtri d’amore,

capelli di Santi… e la gente si accalcava tutta intorno, speranzosa di risolvere almeno

il più piccolo dei problemi.

L’elisir

Camillo: Dite a me il problema,

ve lo risolverò:

con il mio elisir

io vi aiuterò.

Non perdete tempo,

ho quel che fa per voi:

fra tante cianfrusaglie

un rimedio troverò:

Forse non sei bello

E donne non ne hai,

ma con l’amuleto

tutti i cuori infiammerai.

Se il raccolto è magro

E già piangi carestia,

tre gocce d’elisir

e la miseria fugge via!

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 13

Tutti: L’elisir, l’elisir

Che scaccia tutti i guai, L’elisir!

L’elisir, l’elisir

La vita cambierai.

L’elisir, l’elisir

Come non sei stato mai:

la fortuna poi vedrai

che ti sorriderà.

Guido: Molti più capelli

Avevo anni fa.

Guadalberto: Ma forse la pozione

Può farteli tornar.

Giudo: Sempre troppo basso,

la gente guardo in su.

Guadalberto: Avrò certo qualcosa

Per far crescere di più.

Tutti: L’elisir, l’elisir

Che scaccia tutti i guai, L’elisir!

L’elisir, l’elisir

La vita cambierai.

L’elisir, l’elisir

Come non sei stato mai:

la fortuna poi vedrai

che ti sorriderà.

GUADALBERTO: Ma che bei capelli… Venite, venite, comprate l’elisir di lunga vita…

venite, venite… comprate!

Tutti: L’elisir, l’elisir

Che scaccia tutti i guai, L’elisir!

L’elisir, l’elisir

La vita cambierai.

L’elisir, l’elisir

Come non sei stato mai:

la fortuna poi vedrai

che ti sorriderà.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 14

NARRATORE 1: Per Guadalberto la vita era tutta una recita, tutta un inganno. E

impegnato com’era nei suoi imbrogli non si era nemmeno accorto che il figlio Lapo,

che era molto corteggiato dalle fanciulle di tutti i borghi che visitavano, tornava

volentieri ad Agnadello perché il suo cuore batteva per una dolce fanciulla del posto.

NARRATORE 2: Mentre Lapo pensava al suo amore, e la preoccupazione

dell’imbroglione Guadalberto era sempre e solo quella di racimolare più soldi

possibili attraverso l’inganno non facendosi beccare, la vita nel castello scorreva in

un altro modo.

NARRATORE 1: Non mancavano mai feste, banchetti, balli, e com’era d’abitudine

proprio durante queste feste si combinavano i matrimoni tra i figli delle famiglie più

importanti. Il matrimonio quasi mai era d’amore, alcune volte d’onore e la maggior

parte delle volte era semplicemente e squallidamente d’affari.

NARRATORE 2: Le figlie dovevano sottostare ai desideri e al volere del padre

padrone e se il Signore scelto non era di suo gradimento…. “fingi..” gli veniva

imposto…

NARRATORE 1: Fingere di provare diletto dei ricami e del filar la lana, passi! Fingere

interesse per gli affari, passi anche questo! Ma fingere di amare qualcuno mentre il

cuore è impegnato per un altro…. E se il matrimonio era un affare, all’ora all’inferno

il matrimonio e i suoi mercanti!

NARRATORE 2: A tutto questo, Fiammetta promessa sposa di Lupo non ci stà! Nel

suo cuore c’è l’amore e con impazienza aspetta l’arrivo dell’imbroglione

Guadalberto per poter vedere suo figlio Lapo, suo innamorato.

Voglio essere me stesso

Lapo: Come e quando non so,

ma la mia vita sarà

ricca di verità,

disegno dell’anima mia.

Non è illusione perché

Credo nel mondo

Che ho dentro di me.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 15

Fiammetta: Un mondo d’umanità

Fatto di pace e pietà

Senza più maschere in viso,

senza ingannare un sorriso,

di tutto l’amore che posso

per chi il suo amore

mi donerà.

Lapo: Voglio essere me stesso, Fiammetta: Una farfalla io

non c’è nulla di più grande che rinasce qui,

e mio apro libera le ali

dentro me. Dentro me.

Voglio essere me stesso, Sarò me stessa io:

così forte e insieme fragile

e mio. Su nel cielo più blu volerò.

Un volo che mi porta in alto Sincera io

Senza inganni né parole,

un respiro d’aria pura inganni mai:

io sarò così sarò

qui dentro me qui dentro me.

Fiammetta: E il mio domani ora è qui,

io sento che cosa sarò:

occhi avrò per il cuore,

coraggio per ogni dolore

e fede in una preghiera,

poi emozione se amerò.

Lapo: Voglio essere me stesso, Fiammetta: Come il vento io

non c’è nulla di più grande che ora soffia qui

e mio sento libero il mio cuore

dentro me. Dentro me.

Voglio essere me stesso, Sarò me stessa io

così forte e insieme fragile

e mio. Su nel cielo più blu volerò

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 16

Un volo che mi porta in alto Fiammetta: sincera io

Senza inganni né parole,

un respiro d’aria pura inganni mai

io sarò così sarò

qui dentro me. (2 volte) qui dentro me.

Un volo che mi porta in alto sincera io

Senza inganni né parole,

un respiro d’aria pura inganni mai

io sarò così sarò

qui dentro me. (2 volte) qui dentro me.

NARRATORE 1: In quei giorni nei boschi e nelle campagne di Agnadello girava un

gruppo di frati Francescani che portavano sostegno cristiano e alleviavano in

qualche modo le sofferenze dei tanti derelitti vittime degli scontri di quelle giornate

di maggio 1509.

NARRATORE 2: Anche Lapo e Fiammetta si unirono ai Frati di nascosto da

Guadalberto e dai Visconti. Frate Giuseppe insieme ai suoi compagni cercava di

aiutare in qualche modo quei poveretti e ad un certo punto si rese conto di essere

osservato. Qualcuno tra gli alberi, seguiva ogni sua mossa, e di tanto in tanto,

segnalava la sua presenza con uno scricchiolio o lo scalpiccio leggero che

provocavano i suoi passi cambiando posizione.

NARRATORE 1: Erano Lapo da una parte, e Fiammetta dall’altra che ammaliati dai

modi e dalle parole di Fra Giuseppe che chiamava tutti, fratelli e sorelle, che aiutava

tutti senza chiedere nulla in cambio, lavorando in letizia e povertà, avevano deciso

di aiutare Frate Giuseppe e i suoi fratelli.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 17

Semplicemente

Stefano: Non avere nulla,

sarai ricco più di un re:

il bene più prezioso

è dentro te.

2 - Non avere piume,

ma volare sai si può:

abbiamo cieli immensi

dentro se sapremo…

Frati: Dare il nostro cuore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Fare col nostro amore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Figli della madre terra.

1 - Apri la tua porta

E mille amici troverai,

nessuno è mai straniero

se vorrai.

2 - Non aver paura,

di coraggio sì ne hai,

abbiamo tanta forza

dentro se sapremo…

Frati: Dare il nostro cuore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Fare col nostro amore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Figli della madre terra.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 18

1 - Ricchi finalmente

Della sola libertà,

un diamante puro

è la nostra povertà.

2 - Se per tetto avremo il cielo

Il sole scalderà

I nostri passi nudi

Solo se sapremo…. Se vorremo…

Frati: Dare il nostro cuore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Fare col nostro amore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Ora tu sii laudato

O mi’ Signore

Per tutte le creature.

Ora tu sii laudato

O mi’ Signore

Per tutte le creature.

Dare il nostro cuore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

Fare col nostro amore

Semplicemente

Fratelli noi del mondo.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 19

NARRATORE 1: Frate Giuseppe durante il suo peregrinare cominciò a criticare il

Clero e la Chiesa per la sua ricchezza in confronto alla spaventosa miseria cui era

costretta la povera gente. Non appena le sue idee e la sua predicazione

cominciarono a far proseliti, il francescano e i suoi compagni vennero considerati

eretici pericolosi, messi all’indice e ricercati dall’Inquisizione alla stregua della Strega

Leonarda che egli stesso aveva esorcizzato.

NARRATORE 2: Fu così che l’umile fraticello e la pericolosa strega cementarono un

nuovo sodalizio. Scoprirono insieme, aiutati in questo da Fiammetta e Lapo, che pur

provenendo da esperienze, fedi, e ceti sociali assai diversi, potevano aiutarsi l’un

l’altro e soprattutto aiutare gli altri.

NARRATORE 1: E proprio da questa esperienza Lapo e Fiammetta si resero conto

che: “…goccia dopo goccia, e tante gocce insieme accendono una piazza… ed è

possibile, l’impossibile!”

Gocce d’amore

Fiammetta: Le stelle cadenti

Sono gocce d’amore,

dei graffi di luce lassù.

Il mio desiderio è un dolce pensiero

Che s’ illumina dentro di me.

Lapo: Ognuno è una stella,

una goccia d’amore,

un soffio di luce nel blu.

Se il tuo desiderio è il riflesso del cielo

L’impossibile no, non c’è più.

Fiammetta: E’ sospeso così,

senza un no, dentro un sì

il mio sogno fra il cielo e quaggiù.

Ma il mio cuore adesso lo sa:

amo te… amo te.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 20

Tutti: E’ possibile sai

L’impossibile ormai

Lapo e Fiamm.: Anche il tempo

Non ha tempo

Tutti: E non trascorre mai.

E l’ immenso che è in noi

Trova spazio se vuoi

Lapo e Fiamm.: Nel frammento

Di un momento.

Tutti: L’infinito s’accende quaggiù,

ogni anima brilla perché

siamo noi ora il blu.

Fiammetta: Sei come una stella,

una goccia d’amore,

un lampo di luce per me.

Sei tu il desiderio che illumina il cielo:

ai miei giorni il tuo nome darò.

Lapo: Fratelli nel cuore,

noi figli del cielo

uniti da un filo di blu.

Balliamo ad un tempo

Il respiro del mondo.

Non lo sai? Stai ballando anche tu.

Fiammetta: E’ sospeso così,

senza un no, dentro un sì

il mio sogno fra il cielo e quaggiù.

Ma il mio cuore adesso lo sa:

amo te… amo te.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 21

Tutti: E’ possibile sai

L’impossibile ormai

Anche il tempo

Non ha tempo

E non trascorre mai.

E l’ immenso che è in noi

Trova spazio se vuoi

Nel frammento

Di un momento.

L’infinito s’accende quaggiù,

ogni anima brilla perché

siamo noi ora il blu.

NARRATORE 2: Ma mentre il cuore segue i sogni e l’amore, la vita ci riporta alla

realtà. Lupo, GianFrancesco Mauruzi, promesso sposo di Fiammetta, si presenta al

padre della sposa che con tanto di contratto scritto di suo pugno, gli cede la propria

figlia.

NARRATORE 1: Ma Fiammetta, forte dell’amore che prova per Lapo, si rifiuta di

accettare quel matrimonio asserendo che preferirebbe sposare il mendicante del

paese piuttosto che Lupo. Il suo promesso sposo è ricco e potente solo perché

potere e ricchezza vanno a braccetto. Ha come motto: “Tanto a pochi e poco a

tanti”! il popolo sporco e ignorante, tale deve rimanere! E tutto questo a lei proprio

non piace.

NARRATORE 2: Ecco allora che Lupo, proprio per ottenere quello che vuole, chiede

al mendicante del paese di aiutarlo in un grande imbroglio, promettendogli tutta

quella ricchezza che non ha mai avuto. Il mendicante, ridendo sotto i baffi, accettò

volentieri la proposta di Lupo, perchè, non volendo tradire i suoi principi di

solidarietà, fratellanza e amore aveva in serbo una inaspettata sorpresa finale.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 22

Mendicante

Guido: Quattro stracci e la mia pelle:

è tutto quel che ho.

Occhi bassi, mano aperta:

chiedo carità.

Appoggiato a questa vita

Senza dignità

Pago il prezzo in silenzio

Della povertà.

Ogni ruga, un dolore

Che ho vissuto io,

ogni giorno, ogni stagione

sono doni del buon Dio.

Coro: Ma se qualcosa in questo mondo è mio

È il sole, l’alba, i fiori a primavera,

la calma dolce e fresca della sera,

la notte silenziosa intorno a me.

Mendicante, sono niente

A chi mi guarderà:

ossa stanche a una colonna

senza identità.

Un perdente per la gente,

ma io credo che

più miseria ha dentro il cuore

chi la impone a me.

Ogni ruga, un dolore

Che ho vissuto io,

ogni giorno, ogni stagione

sono doni del buon Dio.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 23

Coro: Ma se qualcosa in questo mondo è mio

È il sole, l’alba, i fiori a primavera,

la calma dolce e fresca della sera,

la notte silenziosa intorno a me.

Ma se qualcosa in questo mondo è mio

È il sole, l’alba, i fiori a primavera,

la calma dolce e fresca della sera,

la notte silenziosa intorno a me.

NARRATORE 2: Fu così che Lupo, con un falso furto ai danni del mendicante, arresta

Guadalberto e suo figlio Lapo. Il mercante e suo figlio vennero portati davanti ad

Antonio Visconti signore di Agnadello per poi essere rinchiusi nelle segrete del

Castello e infine impiccati proprio qui su questa piazza.

NARRATORE 1: Ma proprio quando tutto l’imbroglio organizzato da Lupo stava

andando a buon fine, il mendicante chiese udienza ad Antonio Visconti perché aveva

una notizia importante da dargli. Lupo, che pensava volesse confermare la sua

versione, lo lasciò fare.

NARRATORE 2: Ma così non fu. Infatti il mendicante raccontò che tanti anni prima fu

testimone del rapimento del gemello di Lupo: Lapo, e rivelò che proprio Lapo, figlio

di Guadalberto era il bambino rapito. Per confermare tutto ciò, chiese di verificare

che Lapo avesse la stessa “voglia” a forma di serpente, che Lupo aveva alla base

della nuca.

NARRATORE 1: Leta Manfredi, che all’epoca era presente al momento del parto,

verificò quanto detto dal mendicante, e non potè fare altro che confermare che

Lapo, figlio di Guadalberto dei Tre Mori, altro non era che Lapo, figlio di Vittoria

Mauruzi moglie di Goffredo Visconti.

NARRATORE 2: Oh, sì! Dobbiamo crederci! Lapo Signore! Antonio Visconti lo ha

nominato Consignore di Somma e Agnadello, conte della Stacciola e Patrizio

Tolentino, auspicando che possa amministrare con giustizia e saggezza questo

paese.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 24

NARRATORE 1: Finalmente Fiammetta potrà esaudire il desiderio del padre di darla

in sposa ad un Signore. Ha deciso di sposare il cavaliere Lapo!

NARRATORE 2: Il padre meravigliato disse a Fiammetta: “Io voi giovani non vi

capisco! Quando te lo proposi io un marito, non lo gradivi, ed ora… Signore e

cavaliere uguale a quell’altro, pure quasi nel nome, e questo invece ti va bene!

Dov’è la differenza? Io proprio non lo capisco!”

NARRATORE 1: E’ il destino dei padri non capire… ma non l’avete ancora capito che

quel che conta è l’amore? Fu così che Fiammetta e Lapo si sposarono nel nome del

loro amore e diedero una grande festa nella piazza del paese.

NARRATORE 2: La stessa piazza che riempiamo oggi, perché nelle piazze le storie si

ripetono e anche qui, in questa piazza Castello, dove la leggenda narra ci fosse una

targa con scritto:

NARRATORE 1:” …Perché il cielo è colmo d’amore, ed ognuno è una stella…

Da soli non siamo che una goccia, una goccia d’amore.

Ma tante gocce insieme, Accendono una piazza:

ed è possibile, l’ impossibile!”

Ora come allora

Sara: Ora come allora

La piazza si colora

Col volto della gente,

guarda tutto, parla e sente.

Cesare: Ora come allora

L’umanità è quella

Che lotta, vive e spera,

alle volte si dispera.

Pierina: Ora come allora

Ognuno ha la sua storia,

per gli umili e gli oppressi

non c’è spazio, non c’è gloria.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 25

S.+C.+P.: Ma ora come allora

C’è chi crede e non s’arrende

Perché l’amore è in fondo

Quello che la vita accende.

Coro: Noi un canto siamo già

Se c’è fraternità:

la melodia dell’anima.

Per noi una piazza senza età

È questa umanità

Adesso come allora.

Sara: Ora come allora

C’è chi vuole comandare

Ma poi a ben guardare

Avrà sempre lui un padrone.

Cesare: Ma ora come allora

C’è chi crede e non s’arrende:

la storia è memoria

non è stata inutilmente.

Tutti: Noi un canto siamo già

Se c’è fraternità:

la melodia dell’anima.

Per noi una piazza senza età

È questa umanità

Adesso come allora.

Noi

Adesso come allora

Noi un canto siamo già

Se c’è fraternità:

la melodia dell’anima.

Per noi una piazza senza età

È questa umanità

Adesso come allora.

A spasso nel tempo…. “La leggenda di Lapo e Fiammetta” 2014

Pro loco Agnadello via Marconi, 6 – 26020 AGNADELLO – Cell.: 335 5460042 Pag. 26

G.M.S.: Ed ora, in questa stupenda piazza dedicata al nostro castello, prendendo

esempio dall’amore di Lapo e Fiammetta ringraziandovi per averci dedicato questa

oretta, vi do appuntamento con una riverenza, alla prossima esperienza, senza

dimenticare però di render riconoscenza a tutti coloro che hanno collaborato alla

realizzazione di questa Rievocazione e tutti quelli che in questo momento se ne

vanno per il firmamento. E ora vi presento per far loro il giusto ringraziamento, tutti

i protagonisti che invito qui al centro.

(i tamburi con gli sbandieratori formano di nuovo il tunnel da dove passeranno tutti i

protagonisti che verranno chiamati a gruppi che salutando gli spettatori se ne

andranno in corteo)

Agnadello, 02 maggio 2014

“A spasso nel tempo… La leggenda di Lapo e Fiammetta“ scritto da Pierina Bolzoni

(tratto da Semplicemente Amore di Natali, Marziali, Giorgi), per conto della Pro loco

Agnadello per la Rievocazione di Sabato 17 maggio 2014.