A spasso per Città di Castello

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I tre percorsi: museale, storico e artigianale si snodano lungo le vie del centro raccontando non solo la storia ma anche aneddoti e curiosi avvenimenti.

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Stampa: EDIZIONI TIFERNUM

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LABORATORI DI CERAMICA:GALLERIA DELL’ANGELOCERAMICA FANTINILABORATORIO CASTELLO

Come altre cittadine dell’Um-bria, Città di Castello vanta unasua tradizione di ceramica, untempo assai più feconda, spe-cializzata nelle produzionedelle cosiddette “castellane”.Ancor oggi nei laboratori siproducono pezzi realizzaticome una volta: creati e deco-rati completamente a mano.

PERCORSOMUSEALE

PERCORSOSTORICO

Il museo posto a lato della cat-tedrale conserva preziosetestimonianze di arte sacra trale quali spiccano il Tesoro diCanoscio, rara collezione dipiatti ed oggetti eucaristicirisalenti al V° VI° sec, il Paliottoin oro e argento di epocaromanica, il Pastorale d’argen-to con oro e smalti del ’300 edipinti di Pinturicchio, RossoFiorentino e Giulio Romano.

M3 MUSEO DELDUOMO

Il centro, situato in localitàGaravelle nelle immediate vici-nanze della città, fornisceuna precisa immagine dellecondizioni sociali di vita delpassato. In questo museoetnografico tutto rivive secon-do la tradizione popolare.

M4 CENTRO DELLE TRADIZIONIPOPOLARI

Costruita tra il 1363 e il 1381dell’antica costruzione resta ilbel portale dell’ingresso late-rale. Vi si venera l’immaginedella “Madonna delle Grazie”opera del pittore Giovanni daPiamonte (1456), seguace diPiero della Francesca. Il cam-panile che sorge sul fiancopresenta una forma che lorende simile a quello dellachiesa di S. Domenico, impo-stato su quattro pilastri, colparamento di mattoni e di pie-tra a strati alterni.

S3 CHIESA MADONNA DELLEGRAZIE

La chiesa dedicata ai protetto-ri della città Florido edAmanzio, nella forma attuale èuna costruzione rinascimenta-le. Ha origini romaniche testi-moniate dall’attiguo campanilerotondo. Sulla scalinata latera-le del ’700 si ammira il belportale tardo gotico contornatoda colonnette tortili e rilieviscolpiti. All’interno il soffitto èa cassettoni realizzato nel1699. La chiesa inferiore èdella seconda metà del XV sec.

S7 CATTEDRALE

Ex voto di Nicolò Vitelli fucostruita fra il 1483 ed il 1509da Elia Bartolomeo Lombardo.La chiesa è un bell’esempio diarchitettura rinascimentale incui il cotto ed il rustico dellapietra si fondono in un organi-co ed equilibrato insieme.

S11 CHIESA DI S. MARIAMAGGIORE

È collocato nella TipografiaGrifani Donati, nata nel 1799:unica tra le aziende così anti-che ad essere ancora oggi atti-va. Conserva un torchio otto-centesco, i banchi della com-posizione a mano, ed altri anti-chi strumenti con i quali ven-gono realizzate stampe con latecnica tipografica, litograficae calcografica.

A3 MUSEO DELLA GRAFICA

M2 COLLEZIONEBURRI

La chiesa è stata consacratanel 1291 ed ingrandita inperiodi diversi. L’interno, adunica navata, fu completa-mente riedificata tra il 1707 eil 1727. In fondo alla chiesa, viè la Cappella Vitelli costruitaintorno alla metà del ’500 daGiorgio Vasari.In uno degli altari viene con-servata una copia dello“Sposalizio della Vergine”, quidipinto da Raffaello nel 1504,ed ora esposto alla Pinacotecadi Brera a Milano.

S2 CHIESA DI SAN FRANCESCO

È uno dei palazzi pubblici piùimportanti in Umbria. Costruitotra il 1322 ed il 1338, sullalunetta dell’architrave conser-va un’iscrizione ormai con-sunta con il nome dell’archi-tetto Angelo da Orvieto e lostemma del comune. L’atriopresenta pilastri ottagonali edun’ampia volta a crociera. Unoscalone cinquecentesco con-duce all’ampia Sala consiliare.

S6 PALAZZODEL COMUNE

Opera del ’300, a navataunica, soffitto a capriate, rivelauna struttura severa e solenneinsieme. Nell’altare maggioresi conserva il corpo della BeataMargherita detta “La ciecadella Metola”.Accoglieva fino al 1808 la stu-penda “Crocefissione Mond”dipinta da Raffaello oggi allaNational Gallery di Londra.

S10 CHIESA DI SAN DOMENICO

Il Laboratorio ”Tela Umbra” fuistituito nel 1908 dai BaroniAlice e Leopoldo Franchetti perla conservazione dell’anticaarte della tessitura con telai amano. La produzione è costi-tuita di tessuti di puro lino,tovagliati, asciugamani e co-perte. La Collezione tessile ècollocata in 9 sale sapiente-mente sistemate e ordinatedove è possibile ammirareprestigiose creazioni tessili,filati, telai d’epoca e strumentiper la tessitura.

A2 COLLEZIONETESSILE DI TELA UMBRA

È allestita nel rinascimentalepalazzo Vitelli alla Cannoniera,nobile esempio di dimora prin-cipesca della prima metà delsec. XVI. La facciata principaledel palazzo è interamentedecorata da graffiti realizzatidal Gherardi su disegno delVasari. Nelle ventuno sale sonoesposte opere eseguite dal’300 fino al secolo scorso dapittori quali: Raffaello, Signo-relli, Pomarancio, Ghiberti,ecc..

M1 PINACOTECACOMUNALE

Splendido edificio che PaoloVitelli fece costruire nel ’500presenta affreschi di notevoleinteresse che ornano le paretie le volte delle sale attribuitiper la maggior parte alla scuo-la emiliana. In fondo all’ampiogiardino è posta la PalazzinaVitelli con una bellissima log-gia affrescata.

S1 PALAZZO VITELLI A S.EGIDIO

Di suggestivo aspetto prisma-tico (sec. XIII), la Torre conser-va murati alcuni stemmi dipietra e la traccia dell’affrescoche i Priori commissionarono aLuca Signorelli nel 1474.Simbolo del potere comunale èanche nota come “Torre delVescovo”, perché unita aPalazzo Vescovile. È visitabilefino alla sommità, da cui sigode un’incomparabile veduta.

S5 TORRE CIVICA

Costruito sempre da Angelo daOrvieto, qualche anno dopoquello del comune, il palazzo èstato terminato nel 1368. Sullelunette, sopra il portale dellebotteghe al piano terreno, siintravedono dei consunti fregie stemmi di Podestà chegovernarono la città.La facciata rivolta verso piazzaMatteotti fu completamenterifatta nel 1687 ed il loggiatoverso piazza Fanti fu costruitoverso il 1620.

S9 PALAZZO DEL PODESTÀ

La Collezione del tifernateSilvio Bambini rappresenta inminiatura i mestieri e le botte-ghe artigiane che riproduconogli ambienti di vita e lavorodell’Alta Valle del Tevere.Situazioni e ambienti realizza-te in maniera rigorosa neiminimi dettagli: dagli attrezzi,agli interni delle botteghe edelle case, agli oggetti di tutti igiorni che possiamo trovare ingrandezza naturale nel Centrodelle tradizioni popolari.

A1 BOTTEGHE ARTIGIANE IN MINIATURA

Nel teatro realizzato per contodegli “Accademici Illuminati”dall’architetto Antonio Gabriellisi svolse la prima rappresenta-zione nel 1666. L’attività conti-nuò per molti anni tra unrestauro e un altro finchè nel1783 gli Accademici deciserodi ricostruirlo. Nel 1939 fu cedu-to al Comune di Città di Castello.

04 TEATRO COMUNALE

Solenne opera romanico-bizantina dell’XI sec. è quantoresta dell’originale strutturadella cattedrale. La partesuperiore presenta rifacimentitre/quattrocenteschi in periodorinascimentale.

08 CAMPANILEROTONDO

È l’unica raccolta completadelle opere più significativedell’artista Alberto Burri, unodei più rappresentativi dell’ar-te contemporanea. È organiz-zata in due sedi: palazzoAlbizzini elegante edificio rina-scimentale della secondametà del ’400 che custodisceuna raccolta antologica diopere realizzate tra il 1948 edil 1989 e gli Ex Seccatoi delTabacco dove sono esposti igrandi cicli pittorici e sculturerealizzati tra il 1974 ed il 1993.

PERCORSOARTIGIANALE

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LABORATORI DI CERAMICA:GALLERIA DELL’ANGELOCERAMICA FANTINILABORATORIO CASTELLO

Come altre cittadine dell’Um-bria, Città di Castello vanta unasua tradizione di ceramica, untempo assai più feconda, spe-cializzata nelle produzionedelle cosiddette “castellane”.Ancor oggi nei laboratori siproducono pezzi realizzaticome una volta: creati e deco-rati completamente a mano.

PERCORSOMUSEALE

PERCORSOSTORICO

Il museo posto a lato della cat-tedrale conserva preziosetestimonianze di arte sacra trale quali spiccano il Tesoro diCanoscio, rara collezione dipiatti ed oggetti eucaristicirisalenti al V° VI° sec, il Paliottoin oro e argento di epocaromanica, il Pastorale d’argen-to con oro e smalti del ’300 edipinti di Pinturicchio, RossoFiorentino e Giulio Romano.

M3 MUSEO DELDUOMO

Il centro, situato in localitàGaravelle nelle immediate vici-nanze della città, fornisceuna precisa immagine dellecondizioni sociali di vita delpassato. In questo museoetnografico tutto rivive secon-do la tradizione popolare.

M4 CENTRO DELLE TRADIZIONIPOPOLARI

Costruita tra il 1363 e il 1381dell’antica costruzione resta ilbel portale dell’ingresso late-rale. Vi si venera l’immaginedella “Madonna delle Grazie”opera del pittore Giovanni daPiamonte (1456), seguace diPiero della Francesca. Il cam-panile che sorge sul fiancopresenta una forma che lorende simile a quello dellachiesa di S. Domenico, impo-stato su quattro pilastri, colparamento di mattoni e di pie-tra a strati alterni.

S3 CHIESA MADONNA DELLEGRAZIE

La chiesa dedicata ai protetto-ri della città Florido edAmanzio, nella forma attuale èuna costruzione rinascimenta-le. Ha origini romaniche testi-moniate dall’attiguo campanilerotondo. Sulla scalinata latera-le del ’700 si ammira il belportale tardo gotico contornatoda colonnette tortili e rilieviscolpiti. All’interno il soffitto èa cassettoni realizzato nel1699. La chiesa inferiore èdella seconda metà del XV sec.

S7 CATTEDRALE

Ex voto di Nicolò Vitelli fucostruita fra il 1483 ed il 1509da Elia Bartolomeo Lombardo.La chiesa è un bell’esempio diarchitettura rinascimentale incui il cotto ed il rustico dellapietra si fondono in un organi-co ed equilibrato insieme.

S11 CHIESA DI S. MARIAMAGGIORE

È collocato nella TipografiaGrifani Donati, nata nel 1799:unica tra le aziende così anti-che ad essere ancora oggi atti-va. Conserva un torchio otto-centesco, i banchi della com-posizione a mano, ed altri anti-chi strumenti con i quali ven-gono realizzate stampe con latecnica tipografica, litograficae calcografica.

A3 MUSEO DELLA GRAFICA

M2 COLLEZIONEBURRI

La chiesa è stata consacratanel 1291 ed ingrandita inperiodi diversi. L’interno, adunica navata, fu completa-mente riedificata tra il 1707 eil 1727. In fondo alla chiesa, viè la Cappella Vitelli costruitaintorno alla metà del ’500 daGiorgio Vasari.In uno degli altari viene con-servata una copia dello“Sposalizio della Vergine”, quidipinto da Raffaello nel 1504,ed ora esposto alla Pinacotecadi Brera a Milano.

S2 CHIESA DI SAN FRANCESCO

È uno dei palazzi pubblici piùimportanti in Umbria. Costruitotra il 1322 ed il 1338, sullalunetta dell’architrave conser-va un’iscrizione ormai con-sunta con il nome dell’archi-tetto Angelo da Orvieto e lostemma del comune. L’atriopresenta pilastri ottagonali edun’ampia volta a crociera. Unoscalone cinquecentesco con-duce all’ampia Sala consiliare.

S6 PALAZZODEL COMUNE

Opera del ’300, a navataunica, soffitto a capriate, rivelauna struttura severa e solenneinsieme. Nell’altare maggioresi conserva il corpo della BeataMargherita detta “La ciecadella Metola”.Accoglieva fino al 1808 la stu-penda “Crocefissione Mond”dipinta da Raffaello oggi allaNational Gallery di Londra.

S10 CHIESA DI SAN DOMENICO

Il Laboratorio ”Tela Umbra” fuistituito nel 1908 dai BaroniAlice e Leopoldo Franchetti perla conservazione dell’anticaarte della tessitura con telai amano. La produzione è costi-tuita di tessuti di puro lino,tovagliati, asciugamani e co-perte. La Collezione tessile ècollocata in 9 sale sapiente-mente sistemate e ordinatedove è possibile ammirareprestigiose creazioni tessili,filati, telai d’epoca e strumentiper la tessitura.

A2 COLLEZIONETESSILE DI TELA UMBRA

È allestita nel rinascimentalepalazzo Vitelli alla Cannoniera,nobile esempio di dimora prin-cipesca della prima metà delsec. XVI. La facciata principaledel palazzo è interamentedecorata da graffiti realizzatidal Gherardi su disegno delVasari. Nelle ventuno sale sonoesposte opere eseguite dal’300 fino al secolo scorso dapittori quali: Raffaello, Signo-relli, Pomarancio, Ghiberti,ecc..

M1 PINACOTECACOMUNALE

Splendido edificio che PaoloVitelli fece costruire nel ’500presenta affreschi di notevoleinteresse che ornano le paretie le volte delle sale attribuitiper la maggior parte alla scuo-la emiliana. In fondo all’ampiogiardino è posta la PalazzinaVitelli con una bellissima log-gia affrescata.

S1 PALAZZO VITELLI A S.EGIDIO

Di suggestivo aspetto prisma-tico (sec. XIII), la Torre conser-va murati alcuni stemmi dipietra e la traccia dell’affrescoche i Priori commissionarono aLuca Signorelli nel 1474.Simbolo del potere comunale èanche nota come “Torre delVescovo”, perché unita aPalazzo Vescovile. È visitabilefino alla sommità, da cui sigode un’incomparabile veduta.

S5 TORRE CIVICA

Costruito sempre da Angelo daOrvieto, qualche anno dopoquello del comune, il palazzo èstato terminato nel 1368. Sullelunette, sopra il portale dellebotteghe al piano terreno, siintravedono dei consunti fregie stemmi di Podestà chegovernarono la città.La facciata rivolta verso piazzaMatteotti fu completamenterifatta nel 1687 ed il loggiatoverso piazza Fanti fu costruitoverso il 1620.

S9 PALAZZO DEL PODESTÀ

La Collezione del tifernateSilvio Bambini rappresenta inminiatura i mestieri e le botte-ghe artigiane che riproduconogli ambienti di vita e lavorodell’Alta Valle del Tevere.Situazioni e ambienti realizza-te in maniera rigorosa neiminimi dettagli: dagli attrezzi,agli interni delle botteghe edelle case, agli oggetti di tutti igiorni che possiamo trovare ingrandezza naturale nel Centrodelle tradizioni popolari.

A1 BOTTEGHE ARTIGIANE IN MINIATURA

Nel teatro realizzato per contodegli “Accademici Illuminati”dall’architetto Antonio Gabriellisi svolse la prima rappresenta-zione nel 1666. L’attività conti-nuò per molti anni tra unrestauro e un altro finchè nel1783 gli Accademici deciserodi ricostruirlo. Nel 1939 fu cedu-to al Comune di Città di Castello.

04 TEATRO COMUNALE

Solenne opera romanico-bizantina dell’XI sec. è quantoresta dell’originale strutturadella cattedrale. La partesuperiore presenta rifacimentitre/quattrocenteschi in periodorinascimentale.

08 CAMPANILEROTONDO

È l’unica raccolta completadelle opere più significativedell’artista Alberto Burri, unodei più rappresentativi dell’ar-te contemporanea. È organiz-zata in due sedi: palazzoAlbizzini elegante edificio rina-scimentale della secondametà del ’400 che custodisceuna raccolta antologica diopere realizzate tra il 1948 edil 1989 e gli Ex Seccatoi delTabacco dove sono esposti igrandi cicli pittorici e sculturerealizzati tra il 1974 ed il 1993.

PERCORSOARTIGIANALE

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LABORATORI DI CERAMICA:GALLERIA DELL’ANGELOCERAMICA FANTINILABORATORIO CASTELLO

Come altre cittadine dell’Um-bria, Città di Castello vanta unasua tradizione di ceramica, untempo assai più feconda, spe-cializzata nelle produzionedelle cosiddette “castellane”.Ancor oggi nei laboratori siproducono pezzi realizzaticome una volta: creati e deco-rati completamente a mano.

PERCORSOMUSEALE

PERCORSOSTORICO

Il museo posto a lato della cat-tedrale conserva preziosetestimonianze di arte sacra trale quali spiccano il Tesoro diCanoscio, rara collezione dipiatti ed oggetti eucaristicirisalenti al V° VI° sec, il Paliottoin oro e argento di epocaromanica, il Pastorale d’argen-to con oro e smalti del ’300 edipinti di Pinturicchio, RossoFiorentino e Giulio Romano.

M3 MUSEO DELDUOMO

Il centro, situato in localitàGaravelle nelle immediate vici-nanze della città, fornisceuna precisa immagine dellecondizioni sociali di vita delpassato. In questo museoetnografico tutto rivive secon-do la tradizione popolare.

M4 CENTRO DELLE TRADIZIONIPOPOLARI

Costruita tra il 1363 e il 1381dell’antica costruzione resta ilbel portale dell’ingresso late-rale. Vi si venera l’immaginedella “Madonna delle Grazie”opera del pittore Giovanni daPiamonte (1456), seguace diPiero della Francesca. Il cam-panile che sorge sul fiancopresenta una forma che lorende simile a quello dellachiesa di S. Domenico, impo-stato su quattro pilastri, colparamento di mattoni e di pie-tra a strati alterni.

S3 CHIESA MADONNA DELLEGRAZIE

La chiesa dedicata ai protetto-ri della città Florido edAmanzio, nella forma attuale èuna costruzione rinascimenta-le. Ha origini romaniche testi-moniate dall’attiguo campanilerotondo. Sulla scalinata latera-le del ’700 si ammira il belportale tardo gotico contornatoda colonnette tortili e rilieviscolpiti. All’interno il soffitto èa cassettoni realizzato nel1699. La chiesa inferiore èdella seconda metà del XV sec.

S7 CATTEDRALE

Ex voto di Nicolò Vitelli fucostruita fra il 1483 ed il 1509da Elia Bartolomeo Lombardo.La chiesa è un bell’esempio diarchitettura rinascimentale incui il cotto ed il rustico dellapietra si fondono in un organi-co ed equilibrato insieme.

S11 CHIESA DI S. MARIAMAGGIORE

È collocato nella TipografiaGrifani Donati, nata nel 1799:unica tra le aziende così anti-che ad essere ancora oggi atti-va. Conserva un torchio otto-centesco, i banchi della com-posizione a mano, ed altri anti-chi strumenti con i quali ven-gono realizzate stampe con latecnica tipografica, litograficae calcografica.

A3 MUSEO DELLA GRAFICA

M2 COLLEZIONEBURRI

La chiesa è stata consacratanel 1291 ed ingrandita inperiodi diversi. L’interno, adunica navata, fu completa-mente riedificata tra il 1707 eil 1727. In fondo alla chiesa, viè la Cappella Vitelli costruitaintorno alla metà del ’500 daGiorgio Vasari.In uno degli altari viene con-servata una copia dello“Sposalizio della Vergine”, quidipinto da Raffaello nel 1504,ed ora esposto alla Pinacotecadi Brera a Milano.

S2 CHIESA DI SAN FRANCESCO

È uno dei palazzi pubblici piùimportanti in Umbria. Costruitotra il 1322 ed il 1338, sullalunetta dell’architrave conser-va un’iscrizione ormai con-sunta con il nome dell’archi-tetto Angelo da Orvieto e lostemma del comune. L’atriopresenta pilastri ottagonali edun’ampia volta a crociera. Unoscalone cinquecentesco con-duce all’ampia Sala consiliare.

S6 PALAZZODEL COMUNE

Opera del ’300, a navataunica, soffitto a capriate, rivelauna struttura severa e solenneinsieme. Nell’altare maggioresi conserva il corpo della BeataMargherita detta “La ciecadella Metola”.Accoglieva fino al 1808 la stu-penda “Crocefissione Mond”dipinta da Raffaello oggi allaNational Gallery di Londra.

S10 CHIESA DI SAN DOMENICO

Il Laboratorio ”Tela Umbra” fuistituito nel 1908 dai BaroniAlice e Leopoldo Franchetti perla conservazione dell’anticaarte della tessitura con telai amano. La produzione è costi-tuita di tessuti di puro lino,tovagliati, asciugamani e co-perte. La Collezione tessile ècollocata in 9 sale sapiente-mente sistemate e ordinatedove è possibile ammirareprestigiose creazioni tessili,filati, telai d’epoca e strumentiper la tessitura.

A2 COLLEZIONETESSILE DI TELA UMBRA

È allestita nel rinascimentalepalazzo Vitelli alla Cannoniera,nobile esempio di dimora prin-cipesca della prima metà delsec. XVI. La facciata principaledel palazzo è interamentedecorata da graffiti realizzatidal Gherardi su disegno delVasari. Nelle ventuno sale sonoesposte opere eseguite dal’300 fino al secolo scorso dapittori quali: Raffaello, Signo-relli, Pomarancio, Ghiberti,ecc..

M1 PINACOTECACOMUNALE

Splendido edificio che PaoloVitelli fece costruire nel ’500presenta affreschi di notevoleinteresse che ornano le paretie le volte delle sale attribuitiper la maggior parte alla scuo-la emiliana. In fondo all’ampiogiardino è posta la PalazzinaVitelli con una bellissima log-gia affrescata.

S1 PALAZZO VITELLI A S.EGIDIO

Di suggestivo aspetto prisma-tico (sec. XIII), la Torre conser-va murati alcuni stemmi dipietra e la traccia dell’affrescoche i Priori commissionarono aLuca Signorelli nel 1474.Simbolo del potere comunale èanche nota come “Torre delVescovo”, perché unita aPalazzo Vescovile. È visitabilefino alla sommità, da cui sigode un’incomparabile veduta.

S5 TORRE CIVICA

Costruito sempre da Angelo daOrvieto, qualche anno dopoquello del comune, il palazzo èstato terminato nel 1368. Sullelunette, sopra il portale dellebotteghe al piano terreno, siintravedono dei consunti fregie stemmi di Podestà chegovernarono la città.La facciata rivolta verso piazzaMatteotti fu completamenterifatta nel 1687 ed il loggiatoverso piazza Fanti fu costruitoverso il 1620.

S9 PALAZZO DEL PODESTÀ

La Collezione del tifernateSilvio Bambini rappresenta inminiatura i mestieri e le botte-ghe artigiane che riproduconogli ambienti di vita e lavorodell’Alta Valle del Tevere.Situazioni e ambienti realizza-te in maniera rigorosa neiminimi dettagli: dagli attrezzi,agli interni delle botteghe edelle case, agli oggetti di tutti igiorni che possiamo trovare ingrandezza naturale nel Centrodelle tradizioni popolari.

A1 BOTTEGHE ARTIGIANE IN MINIATURA

Nel teatro realizzato per contodegli “Accademici Illuminati”dall’architetto Antonio Gabriellisi svolse la prima rappresenta-zione nel 1666. L’attività conti-nuò per molti anni tra unrestauro e un altro finchè nel1783 gli Accademici deciserodi ricostruirlo. Nel 1939 fu cedu-to al Comune di Città di Castello.

04 TEATRO COMUNALE

Solenne opera romanico-bizantina dell’XI sec. è quantoresta dell’originale strutturadella cattedrale. La partesuperiore presenta rifacimentitre/quattrocenteschi in periodorinascimentale.

08 CAMPANILEROTONDO

È l’unica raccolta completadelle opere più significativedell’artista Alberto Burri, unodei più rappresentativi dell’ar-te contemporanea. È organiz-zata in due sedi: palazzoAlbizzini elegante edificio rina-scimentale della secondametà del ’400 che custodisceuna raccolta antologica diopere realizzate tra il 1948 edil 1989 e gli Ex Seccatoi delTabacco dove sono esposti igrandi cicli pittorici e sculturerealizzati tra il 1974 ed il 1993.

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