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1 Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003 ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA DIRETTORE RESPONSABILE Dott. Paolo Cernuschi DIRETTORE DI REDAZIONE Dott. Fabrizio Scardavi COMITATO DI REDAZIONE Dott. A. Stefano Crooke Dott. Carlo D’Achille Dott.ssa Mohamed-Alamin Munira Prof. Gianfranco Morrone Dott. Sergio Scoto Dott. Mauro Voza Dott. Marcello Zanna DIREZIONE E REDAZIONE Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 4 Telefono 051.399745 Fax 051 303864 Contiene I.P. I Colleghi sono invitati a collaborare alla realizzazione del Bollettino. Gli Articoli sono pubblicati a giudizio del Comitato di Redazione Pubblicazione Mensile Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b - legge 662/96 Filiale di Bo Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 3194 del 21 marzo 1966 Editore: Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri Provincia di Bologna Fotocomposizione e stampa: La litografica - Carpi (Mo) www.lalitografica.it In copertina: Rino Segalla- Piazza Verdi e parte di S. Giacomo Maggiore ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA BOLLETTINO NOTIZIARIO 12/03 Il presente numero è disponibile in formato PDF nel sito www.odmbologna.it I NDICE EDITORIALE Il Rasoio di Occam 3 A TTIVITÀ DELL ORDINE Giornata del Medico 16/11/03 4 Riuniti per i “50 anni di laurea” 7 La medicina oggi e il consenso informato - Dott.Vincenzo Castiglione 8 Intervento dott. Alberto Spadoni 21 Estratto Verbale Consiglio Direttivo 2/10/03 23 Estratto Verbale Consiglio Direttivo 16/10/03 Estratto Verbale Consiglio Direttivo 27/10/03 ASSOCIAZIONI Il nuovo Consiglio Direttivo della FEDERSPEV 27 AMMI 28 I COLLEGHI SCRIVONO Medicina Generale: importanza di una preparazione specifica 29 Fondazione ANT Italia 31 Aggiornamento da Oscar 32 NOTIZIE Perequazione Pensioni 2004 33 Indennità maternità libere professioniste: nuove norme 34 Compiti impropri e responsabilità del medico ospedaliero 34 Campagna di informazione medici di base 36 Vademecum per il Medico 37 Health Consulting Group 41 Incontro Garante Federazione degli Ordini dei medici 42 Concorso Premio Internazionale “Arnaldo Bruno” 2004 43 Medicine non convenzionali 44 DALLA FEDERAZIONE Del Barone: fondi ancora insufficienti disatteso il ruolo degli Ordini 48 Ordini e Volontariato insieme per incrementare le donazioni di sangue 49 Medici: Amato (FNOMCeO): no a nuove specializzazioni 50 Università: professionisti a “rischio” inflazione 51 Non c’è spazio per provvedimenti dettati da necessità di bilancio 52 Del Barone: protesta in difesa del SSN 53 Del Barone eletto Presidente del Consorzio registrazione e certificazione crediti 54 L’impegno della FNOMCeO a favore dei medici stranieri 54 Cordoglio per le vittime di Nassiriya 55 GIURISPRUDENZA News 56 Il rimborso IRAP 57 CONGRESSI CONVEGNI PREMI LIBRI IIª Edizione del master nazionale in Bioterapie nella cura dei disturbi psichici 58 IIª Edizione Master Nazionale in Floriterapia Clinica 59 L’epidemiologia e la Prevenzione delle malattie cardiovascolari: 60 La menorragia 62 PICCOLI ANNUNCI 64

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1Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE

DEI MEDICI CHIRURGHI

E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA

DIRETTORE RESPONSABILE

Dott. Paolo Cernuschi

DIRETTORE DI REDAZIONE

Dott. Fabrizio Scardavi

COMITATO DI REDAZIONE

Dott. A. Stefano CrookeDott. Carlo D’AchilleDott.ssa Mohamed-Alamin MuniraProf. Gianfranco MorroneDott. Sergio ScotoDott. Mauro VozaDott. Marcello Zanna

DIREZIONE E REDAZIONE

Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 4Telefono 051.399745Fax 051 303864Contiene I.P.

I Colleghi sono invitati a collaborarealla realizzazione del Bollettino.Gli Articoli sono pubblicati a giudiziodel Comitato di RedazionePubblicazione MensileSpedizione in A.P. - 45%art. 2 comma 20/b - legge 662/96Filiale di Bo

Autorizzazione Tribunale di Bolognan. 3194 del 21 marzo 1966

Editore: Ordine Medici Chirurghi edOdontoiatri Provincia di Bologna

Fotocomposizione e stampa:La litografica - Carpi (Mo)www.lalitografica.it

In copertina: Rino Segalla- Piazza Verdi e parte di S. Giacomo Maggiore

ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE

DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI

DI BOLOGNA

BOLLETTINO NOTIZIARIO

12/03

Il presente numero è disponibilein formato PDF nel sito

www.odmbologna.it

I N D I C EEDITORIALEIl Rasoio di Occam 3

ATTIVITÀ DELL’ORDINEGiornata del Medico 16/11/03 4Riuniti per i “50 anni di laurea” 7La medicina oggi e il consenso informato - Dott.Vincenzo Castiglione 8Intervento dott. Alberto Spadoni 21Estratto Verbale Consiglio Direttivo 2/10/03 23Estratto Verbale Consiglio Direttivo 16/10/03Estratto Verbale Consiglio Direttivo 27/10/03

ASSOCIAZIONIIl nuovo Consiglio Direttivo della FEDERSPEV 27AMMI 28

I COLLEGHI SCRIVONOMedicina Generale: importanza di una preparazione specifica 29Fondazione ANT Italia 31Aggiornamento da Oscar 32

NOTIZIEPerequazione Pensioni 2004 33Indennità maternità libere professioniste: nuove norme 34Compiti impropri e responsabilità del medico ospedaliero 34Campagna di informazione medici di base 36Vademecum per il Medico 37Health Consulting Group 41Incontro Garante Federazione degli Ordini dei medici 42Concorso Premio Internazionale “Arnaldo Bruno” 2004 43Medicine non convenzionali 44

DALLA FEDERAZIONEDel Barone: fondi ancora insufficienti disatteso il ruolo degli Ordini 48Ordini e Volontariato insieme per incrementare le donazioni di sangue 49Medici: Amato (FNOMCeO): no a nuove specializzazioni 50Università: professionisti a “rischio” inflazione 51Non c’è spazio per provvedimenti dettati da necessità di bilancio 52Del Barone: protesta in difesa del SSN 53Del Barone eletto Presidente del Consorzioregistrazione e certificazione crediti 54L’impegno della FNOMCeO a favore dei medici stranieri 54Cordoglio per le vittime di Nassiriya 55

GIURISPRUDENZANews 56Il rimborso IRAP 57

CONGRESSI CONVEGNI PREMI LIBRIIIª Edizione del master nazionale in Bioterapie nella curadei disturbi psichici 58IIª Edizione Master Nazionale in Floriterapia Clinica 59L’epidemiologia e la Prevenzione delle malattie cardiovascolari: 60La menorragia 62

PICCOLI ANNUNCI 64

ORDINE PROVINCIALEDEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRIDI BOLOGNA

PresidenteDott.ssa NICOLETTA LONGO

Vice PresidenteDott. FRANCESCO BIAVATI

SegretarioDott. SERGIO SCOTO

TesoriereDott. MICHELE UGLIOLA

ConsiglieriDott. PAOLO CERNUSCHIDott. FABRIZIO DEMARIADott. MARIO LIPPARINIDott.ssa PAOLINA MISCIONEDott.ssa MUNIRA MOHAMED-ALAMINDott. ALVISE PASCOLIDott. FABRIZIO SCARDAVIDott. GIOVANNI ATTILIO TURCIDott. MASSIMO VALENTINODott. FERNANDO VITULLODott. MAURO VOZA

Consiglieri OdontoiatriDott. FEDERICO BONIDott. MAURO VENTURI

Collegio Revisori dei ContiDott. ANTONIO CURTI (Presidente)Dott. NICOLA ANGELINO (effettivo)Dott.ssa PATRIZIA BARILE (effettivo)Dott. ANDREA BONFIGLIOLI (supplente)

Commissione OdontoiatriPresidente: Dott. ALESSANDRO NOBILISegretario: Dott. CARLO D’ACHILLEComponenti: Dott.ssa LIA RIMONDINI

Dott. FEDERICO BONIDott. MAURO VENTURI

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Il Rasoio di OccamUno dei principali elementi della storia della filosofia medievale si basa sulfamoso detto del filosofo inglese, secondo il quale era: “inutile moltiplicare glienti quando non è necessario”.Anche nella medicina il concetto è valido: spesso la spiegazione più sempli-ce e omnicomprensiva è quella più probabile, pur con le eccezioni del singo-lo caso.

Purtroppo, nella storia del Welfare, questo semplice concetto è spesso statodisatteso.

Il sistema attuale socio-sanitario è anche espressione della riforma economi-ca degli anni trenta, successiva alla grande depressione del 1929. In quell’e-poca l’economia mondiale registrò per molti anni una fase di gravissimarecessione, che contribuì alla crisi della Repubblica di Weimer e alla ristruttu-razione dei rapporti economico-finanziari. Per superare la fase negativa durante la presidenza Rooswelt si applicaronole dottrine del celebre economista John Maynard Keynes, il quale sostenevala necessità di favorire un abnorme “indotto”, secondo alcuni a volte nonstrettamente necessario, per espandere la domanda aggregata (il cosiddetto“moltiplicatore keynesiano”) e aumentare la domanda dei beni di consumo.

Ovviamente non sta a noi giudicare in poche righe la bontà di un teoremadibattuto da decenni, tuttavia anche su questa filosofia è stato fondato ilsistema sanitario attuale, la cui complessità e artificiosità sono evidenti a tut-ti. Ne consegue che molte energie e risorse sono applicate al fine del mante-nimento del sistema stesso, distraendone altre dalle effettive necessità.

Attualmente le risorse vengono ridistribuite, quando non sottratte, nel dispe-rato tentativo di far quadrare il cerchio, ovvero la tutela della salute, altrimen-ti, se non sarà interrotto l’attuale andamento, ai medici sarà chiesto di faresempre meno medicina e sempre più carte.

Dott. Paolo Cernuschi

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Giornata del Medico16/11/03

➔ Cari colleghi e gentili intervenuti,come Presidente dell'Ordine dei medi-ci ed odontoiatri della Provincia diBologna, ed anche a nome del consi-glio direttivo dell'Ordine, sono lieta didarvi il benvenuto e di ringraziarvi peraver accolto il nostroinvito. Questa cerimoniaè una importante, vorreidire solenne, occasionedi incontro fra i mediciche operano nella realtàdi Bologna e provincia;la partecipazione adessa dei rappresentantidelle istituzioni religiosee civili ci onora e sotto-linea l'intento comune aqualificare la città e afarla sentire unita e con-cordemente partecipedi un progetto positivo.Ringrazio innanzitutto ilDott. Vincenzo Casti-glione, Presidente disezione del lavoro dellaCorte di Appello diBologna, che si è resodisponibile a prenderela parola. Nel suo inter-vento, affronterà il diffi-cile tema del "consensoinformato" che è damolti anni al centro deldibattito sui valori e leesigenze che concerno-no direttamente la pro-fessione medica.

Ho affermato che l'incontro odierno èimportante e solenne.In esso compiamo due atti simbolici,volti a riconoscere ed affermare l'eticadella professione.Consegniamo infatti la medaglia d'oroa chi ha operato per cinquant'anni e, inmezzo secolo di attività, ha dato testi-monianza di come, l'esercizio dellamedicina, comporti un impegno chetravalica il dovere; se nella medaglia èinciso il motto - più che il dovere - lavita del medico - questo motto lo ren-de leggibile e riconoscibile nell'attivitàquotidiana.Ascoltiamo da un neolaureato la letturadel giuramento professionale, che èuna vera e propria assunzione di

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responsabilità nei confronti della perso-na umana.Il medico fa suoi principi e valori alti, inbase ai quali la deontologia della profes-sione sarà realizzata "nel rispetto dellavita, della salute fisica e psichica, dellalibertà e della dignità dei pazienti".L'identità del medico è data dal ricono-scimento dei fini della professione chesono quelli di servizio verso l'uomo sof-ferente e di impegno a tutelare il benepiù prezioso che è il bene della vita.Il medico spende le sue energie perdifenderlo, per riprendere la sua efficien-za per promuovere il pieno sviluppo.Nel curare la malattia, il medico incontranon solo il corpo del malato ma la totali-tà della persona. La persona deve esse-re il criterio di misura di ogni manifesta-zione umana.Alla luce di questo principio, l'eserciziodella professione richiede al medico unrinnovato impegno critico.Paradossalmente si potrebbe dire chenon ci deve essere una medicina preoc-cupata più di se stessa che dell'uomo acui deve essere utile.È indubbio, ad esempio, che la ricchez-za e l'efficacia dei farmaci di cui oggi sipuò disporre sono il fondamento deisuccessi anche prodigiosi delle moderneterapie: è anche vero però che prolifica-no le patologie iatrogeniche.Mai devono essere trascurati i rischi

potenziali.Inoltre, nella cultura contemporanea, ilfarmaco è diventato un prodotto di largoconsumo, di cui viene fatto un usoeccessivo e non corretto; il medico sideve riappropriare, nei confronti dei suoipazienti, di compiti pedagogici ed orien-tare, in modo autorevole verso l'assun-zione di stili di vita che non siano irragio-nevoli e potenzialmente pericolosi.Riflessioni analoghe possono valere perla ricerca e la sperimentazione: in questiambiti si contrappongono la visione laicae quella religiosa, che sono irriducibil-mente diverse e non trovano punto diincontro, perché non concordato sull'ori-gine dell'autorità che le giustifica; l'orien-tamento pluralista e tollerante dellasocietà in cui viviamo, costituisce di persé, un ulteriore motivo di incertezza.È proprio in quest'ambito che la scienzamedica deve riaffermare con forza il prin-cipio del rispetto della persona umanache non deve essere manipolata od usa-ta come strumento; è proprio in que-st'ambito che va riproposto l'impegnoche sostanzia la medicina: sollevare l'uo-mo dall'infermità, dalla fragilità e daldolore nel pieno rispetto della sua digni-tà e libertà.Se la sperimentazione coinvolge unpaziente, sul quale appunto si tenta unaterapia, nel dargli adeguata informazio-ne, il medico deve sempre ricordare che

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Direttore Sanitario: Dott. Franco Neri Medico Chirurgo - Specialista in Psicologia

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Cardiologia Dott.ssa Maria Rita Sabbatucci - Spec. in Cardiologia

Dermatologia Dott. Emanuele Nasole - Spec. in Dermatologia e Venerologia

Chirurgia generale Dott. Pietro Panettiere - Spec. in Chirurgia

Otorino Dott. Rosario La Rosa - Spec. in Otorinolaringoiatria e Patologia cervico facciale

Oculistica Dott.ssa Giovanna Costantini - Spec. in Oftalmologia

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Ginecologia Prof. Ettore Zanardi - Libero Docente in Clinica Ostetricia-Ginecologica

Psichiatria Dott. Corrado Ballarini - Specialista in Psichiatria AUT. 07 del 25.09.2001

il suo potere ed i suoi diritti sul pazientesono quelli che il paziente stesso gli con-ferisce. Egli non è, infatti, un anonimo,cui vengono applicate delle conoscenzemediche ma una persona invitata a farsipartecipe del miglioramento della pro-pria salute con atteggiamento libero,razionale e responsabile.Rinnovare l'impegno critico, per afferma-re i valori della professione, richiedeanche che il medico si interroghi sulletrasformazioni, non necessariamentepositive, che sta subendo la sanità econseguentemente il rapporto che inessa dovrebbe essere centrale, fra medi-co e paziente.L'ospedale, nel diventare azienda, stascivolando verso l'essere "fabbrica" del-la salute, attenta al rendimento, in termi-ni economici, del "prodotto" che lavora;alla possibilità di ottenere o meno rim-

borsi consistenti.Si corre seriamente il pericolo che la fun-zione stessa dell'ospedale venga snatu-rata, che in esso ci si orienti verso la dis-criminazione delle patologie da curare omeno. Si corre il pericolo che l'adozionedi tecnologie sempre più evolute facciaperdere al medico il senso della suaresponsabilità e del suo stesso essere,individualmente e dialetticamente, per-sona.I giovani medici, che leggono oggi il "giu-ramento professionale" sappiano ritrova-re nei suoi articoli, i significati qualifican-ti che Ippocrate aveva espresso nell'an-tico Giuramento; sappiano far propria lalezione etica, il rigore e la consapevolez-za professionale che ha dato forma aicomportamenti di chi oggi ritrova, nelmotto della medaglia commemorativa, lapropria scelta di vita.

7Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

AI GENTILI COLLEGHI

Riuniti per i "50 annidi Laurea"c/o

Ordine dei Medici Chirurghi di BolognaVia Zaccherini Alvisi, 440128 Bologna

➔ A nome del Consiglio della Federspev(di recente nomina) a mio personale ho ilpiacere di farvi pervenire le congratula-zioni più vive in occasione del traguardo

prestigioso e benemerito da voi raggiun-to, dei 50 anni di laurea in Medicina.La famiglia dei Pensionati Sanitari vedein voi tutti, un valido riferimento di sag-gezza il cui valore, sedimentato dal tem-po, offre motivi di conforto per i tanti checredono con forza negli aspetti più nobi-li e profondi della Medicina; valore che altempo stesso diventa argomento diriflessione e confronto per chi, ne muta-re veloce della Società, è tormentato daldubbio e dalla incertezza.Con rinnovato compiacimento, stima edamicizia vi saluta caramente

Il vostroProf. Silvio Ferri

Presidente Provinciale della Federazione Sanitari Pensionai e Vedove di Sanitari

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DISCORSO DOTT. VINCENZO CASTIGLIONE

PRESIDENZA DI SEZIONE LAVORO DELLA COR-TE DI APPELLO DI BOLOGNA

La medicinaoggi e il consensoinformato

➔ "Mi sarebbe piaciuta la professionemedica: in sostanza non differisce, nellospirito, da quello che ho cercato di infon-dere al mio mestiere d'imperatore. Miappassionai a questa scienza, troppovicina a noi per non essere incerta, espo-sta a entusiasmi e a errori, ma modifica-

ta senza posa dal contatto con l'imme-diato e con la nuda realtà" (Yourcenar,1988, p. 35).Il medico mancato, che si esprime in ter-mini così elogiativi dell'arte medica, ènientemeno che l'imperatore Adriano,nel celebre romanzo storico che gli hadedicato Marguerite Yourcenar. Nelleparole attribuite al saggio imperatore sisente qualcosa di più del fascino, cheemana dal sapere proprio della scienzamedica, per essere perennemente con-frontata con la dura ed essenziale veritàche presenta il corpo del malato. Il medi-co esercita, nell'ambito del patologico,un potere analogo che è proprio dell'im-peratore nel governo del "corpo" delloStato. In questa prospettiva, l'imperatoreAdriano più che un medico mancato ciappare come un medico particolarmenteriuscito, per aver portato al massimo del-la realizzazione le potenzialità insite nel-l'esercizio della medicina e per avereintrodotto un richiamo alla perenne

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seduzione che il compito della cura eser-cita sui grandi spiriti. Come poche altreattività, la cura dà forma alla vita.Secondo l'antico mito riportato dalloscrittore romano Igino, il gesto di Cura,che modalla l'uomo dal fango, è essen-ziale se si vuole dar conto dell'esistenzadell'uomo nel corpo. Cura ci apparecome la divinità tutelare che presiedealle azioni di chiunque operi in sanità, aqualsiasi titolo. E' pur vero, però, che,nel lavoro del medico, si manifestano inmodo particolarmente chiaro la tensioneinterna, l'ispirazione ideale, impregnatodi elementi filantropici, e l'orizzonte con-creto di una professione. Il progressivopassaggio da una concezione per cosìdire "vocazionale" dell'attività del medi-co a una visione più connotata in senso"professionale" pone l'interrogativo se laprofessionalizzazione delle attività dicura non comporti il rischio di smarrire laloro carica ideale.Soprattutto dobbiamo chiedercelo nella

fase attuale dell'aziendalizzazione. L'a-ziendalismo, mal interpretato e ancorpeggio tradotto in pratica, non rischiaforse di far smarrire la cura che è la linfasegreta della professione sanitaria? Lamessa in guardia è valida soprattutto perquelle realizzazione del sistema sanitarioche tralasciando tutte le complessecomponenti culturali che hanno ispiratola riforma della riforma (centralità delpaziente nel sistema delle cure, ridise-gno del servizio pubblico in tutte le suearticolazioni, priorità data alla quantitàpiuttosto che alla qualità, ricerca dellaappropriatezza, sia scientifica che socia-le, delle prestazioni) riducono tutto ilvasto progetto unicamente all'obiettivodel pareggio di bilancio.A far prevalere la dimensione economicasui valori della cura e della terapia costi-tuisce, oggi come ieri, il peccato origina-le della medicina. Specialmente in un'e-poca, come quella attuale, in cui la medi-cina vive un momento di particolare deli-

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catezza ed è attraversata da conflittitalora laceranti, di cui il principale, parti-colarmente acuto, è quello tra un accre-sciuto ruolo decisionale attribuito alpaziente, come conseguenza del pienoriconoscimento dei diritti fondamentalidella persona anche in campo biomedi-co e la rivendicazione, da parte dei medi-ci, di un'autonomia di valutazione, chetalora si spinge fino all'obiezione dicoscienza, in una forma così ampia (v.art. 19 Codice deontologico), da far pre-vedere nuovi scenari conflittuali.I problemi, quindi, non mancano e -come è stato sottolineato - sono, nellegrandi linee, comuni a quelli degli altriPaesi. Con la differenza, però, che da noitroppo poco se ne discute. Basti pensa-re alla questione dei criteri sulla base deiquali - nella pratica clinica - viene indivi-duato il limite oltre il quale non si proce-de nella somministrazione di terapie rite-nute inutili: una questione, all'evidenza,di enorme rilievo clinico, etico ed ancheeconomico e giuridico, che da noi non èancora adeguatamente considerata. Eche dire, poi, della questione del con-senso e dell'obbligo di dire la verità alpaziente?Fino a pochi anni fa, era diffusa l'idea,

confortata da buona parte dei medicilegali e dei giuristi, secondo la quale ilmedico potesse far tutto quello che rite-neva, secondo criteri clinici ed assisten-ziali, utile e possibile per il bene delpaziente, salvo confrontarsi con i familia-ri.La deontologia medica tradizionale ten-deva a proiettare tutte le istanze etichenella figura del medico, essendo risapu-to chela pratica della medicina si basavasu rapporti di profonda fiducia tra ilpaziente e il medico.Il malato, così, accordava al medico lafacoltà di giudicare del suo bene in suavece. Secondo la celebre formula di Lou-si Portés, già presidente del ConsiglioNazionale dell'Ordine dei Medici in Fran-cia, "ogni azione terapeutica normalenon è, non può essere e non deve esse-re altro che un atto di fiducia che rag-giunge liberamente una coscienza".Questa idea deve oggi cedere il passo aconsiderazioni diverse e più dettagliate.L'evoluzione culturale, sociale e tecnolo-gica ha, infatti, determinato, anche nel-l'attività medica, profondi mutamenti perl'enorme incremento delle conoscenze edelle possibilità di intervento, accen-tuando vecchie questioni e ponendone

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dermatologiaDott.ssa Marcella Melino - Specialistain Dermatologia e Venerologia

dietologiaDott.ssa Alessandra Bordoni - Speciali-sta in Scienza dell’AlimentazioneendocrinologiaDott.ssa Anna Maria Ferraro - Speciali-sta in Endocrinologiagastroenterologia: - endoscopicaProf. Giancarlo Caletti - Specialista inGastroenterologiamedicina dello sportDott. Enrico Drago - Specialista in Medi-cina dello Sportmedicina del lavoroDott. Maurizio MontesiSpecialista in Medicina del Lavoro

Dott.ssa Grazia Guiducci -Specialista in Medicina del Lavoroneurologia - EMGDott. Lino Pasquale Marchello - Spe-cialista in NeurologiaDott.ssa Marcella Pedrelli Specialista in Neurologia e PsichiatriaoculisticaDott.ssa Luisa MazzaSpecialista in OculisticaoncologiaProf. Franco Pannuti Libero Docente in Patologia SpecialeMedica e Metodologia Clinica

ostetricia ginecologia colposcopiaProf. Giovanni Gentile - ProfessoreAssociato di Ginecologia e Ostetriciaortopedia e fisiatriaDott. Valerio Orlandi Specialista in Ortopedia e TraumatologiaDott. Fedele Giannone Specialista in Medicina Fisica e Riabilita-zioneotorinolaringoiatriaDott.ssa Silvia Giacchini Specialista in Otorinolaringoiatria urologiaDott. Massimo Fini Specialista in Urologia P.

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di nuove.Da una medicina caratterizzata da unrapporto medico-paziente pressochéesclusivo, basato su un rapporto fiducia-rio e volto a conseguire il maggior bene-ficio per il paziente in un contesto pater-nalistico, si è progressivamente giunti adun rapporto, caratterizzato dal concorsodi tre momenti dialettico (c.d. il rapportotriadico) per la significativa presenza del"terzo sociale", che ha arricchito la pre-cedente relazione dell'apporto di "siste-mi" e "strutture" sanitarie sempre piùcomplesse. La complessità attuale dellascienza medica ufficiale e la complessaarticolazione della pratica medica, cuiconcorre ormai un globale apparato distrutture industriali, medico- ospedalieree di medicina sul territorio tra loro inter-connesse, rendono ragione dei successiottenuti nella cura di moltissime malattiee nel rilevante aumento della vita mediain quei Paesi, che possono valersi appie-no delle risorse della medicina moderna.Anche se le strutture complesse hannouna loro intrinseca debolezza se deputa-te non già alla creazione di "prodotti"industriali programmabili e realizzabili inogni dettaglio costruttivo e di commer-cializzazione, bensì a prestazioni pluri-

me, organizzabili ma solo in parte stan-dardizzabili, su persone di varia età econdizione sociale, affette da malattiesingole o plurime di varia natura e gravi-tà, con le proprie singole predisposizionie reattività rispetto alla malattia ed aitrattamenti diagnostici e terapeutici.Questo processo ha favorito un progres-sivo mutamento dei principi di riferimen-to dell'attività sanitaria, da cui la maggio-re attenzione per l'autonomia delle scel-te del paziente in una con un migliorerispetto dei suoi valori, ma anche un piùfrequente riferimento alla razionalità del-l'impiego delle risorse, con crescenteattenzione per gli aspetti economici che,ove fossero disgiunti da quelli etici,rischierebbero di far perdere alla "perso-na in condizioni di bisogno" il ruolo cen-trale, che le compete.Vale a dire che da una situazione relati-vamente "semplice", gestita all'internodel rapporto fiduciario medico-pazientee scandita da una precisa definizione (ingenere, asimmetrica) dei rispettivi ruoli,si è pervenuti a situazioni più complesse,per la maggiore importanza attribuita allalibertà di scelta del paziente e per il piùampio significato assunto dal diritto allatutela della salute in ogni sua espressio-

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CENTRO DIAGNOSTICO «S. DONATO»POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO PRIVATO

Direttore Sanitario: Prof. Giovanni GOLFIERI - Medico Chirurgo - Libero Docente in Radiologia40127 BOLOGNA - VIA DELL’ARTIGIANO, 4 - TEL. (051) 51.22.38 - 51.53.42- FAX 63.32.033

LABORATORIO ANALISI

EQUIPE MEDICA

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

analisi cliniche allergologiaDott. Massimiliano STANTE Dott.ssa Camilla MASCAGNI Chimico Specialista in Diagnostica di laboratorio

Radiologia/Ecografia total body TAC elicoidale/Ricostruzione 3DMammografia - Ortopantomografia Denta-scan - Densitometria

Prof. G. GOLFIERI - Libero Docente in RadiologiaP.G. 65729 - 17/04/2001

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ne.La nuova situazione, seppure non ha,ovviamente, modificato i principi basilaridell'agire medico, richiede, però, solu-zioni diverse per situazioni, che primaerano comprese genericamente sottol'etichetta del "paziente non in grado didecidere".Il problema centrale è, allora, quello diindividuare i diversi soggetti che prendo-no decisioni: è il problema, cioè , di "chi"decide sui trattamenti e sulla libertà deglistessi.In generale e come premessa, va ricor-dato che il medico dispone non del dirit-to di curare, bensì della facoltà o potestàdi curare, che, per potersi estrinsecare,richied eil consenso della persona chedeve sottoporsi al trattamento. Infatti,qualsiasi trattamento o intervento estra-neo sul corpo del paziente è subordinatoal consenso di quest'ultimo, costituendoesso un aspetto dei fondamentali dirittialla vita, all'integrità fisica, alla sicurezzadella propria persona, alla libertà perso-

nale, riconosciuto dalla "DichiarazioneUniversale dei Diritti dell'Uomo" del 4novembre 1950 e consacrato nellanostra Costituzione, il cui articolo 32tutela la salute come fondamentale dirit-to dell'individuo e interesse della colletti-vità, prevedendo, al secondo comma,una riserva di legge su determinati tratta-menti sanitari, ai quali sottoporre coatti-vamente un soggetto: "nessuno puòessere obbligato a un determinato tratta-mento sanitario se non per disposizionedi legge". Ciò garantisce il diritto a nonviolare la libertà della persona, di cui èespressione l'art. 13 della Costituzione,attraverso interventi discrezionali dell'at-tività amministrativa. Occorre, però,tener presente, che la previsione dei trat-tamenti sanitari obbligatori è estrinseca-zione dei doveri di solidarietà sociale,previsti dall'art. 2 della Costituzione. Talenorma, in primo luogo, comporta l'affer-mazione del primato dell'uomo comevalore etico in sé, dell'uomo come fine enon come mezzo, con il conseguente

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ripudio di ogni possibile strumentalizza-zione della persona umana.Si registra così l'abbandono della vec-chia concezione, tipica delle esperienzeautoritarie, che vedeva l'uomo sottopo-sto ai superiori interessi dello Stato. Maa ben guardare, l'art. 2 della Costituzio-ne ha altresì sancito i passaggio da unaconcezione dell'uomo inteso come sin-golo, basata cioè sulla sua esclusivaindividualità, ad una concezione dell'uo-mo intesa come persona: un essere, cioèche presenta anche l'importante aspettodi collocarsi all'interno della fitta trama direlazioni sociali in cui egli vive e si miglio-ra. Infatti, l'art. 2 della Costituzione tute-la l'uomo, assicurandogli l'esercizio deidiritti inviolabili, anche in quanto inseritonelle formazioni sociali, ove ancor piùdiventa persona. E proprio per garantiremeglio questo aspetto sociale, per cosìdire relazionale, il Costituente ha inseritola clausola sull'adempimento di doveriinderogabili di solidarietà (il c.d. principiosolidaristico), impegnando, per tale via,

l'uomo a coltivare questa sua naturalevocazione a comunicare con gli altri enon già a porsi, arbitrariamente, comesovrana misura di tutte le cose.Si spiega, allora, perché, alla luce dientrambi i principi contenuti nell'art. 2della Costituzione, unitariamente rivoltialla migliore esplicazione della personali-tà umana, vanno considerati illegittimi itrattamenti sanitari extraconsensuali,non sussistendo un "dovere di curarsi"se non nei definiti limiti del capoversodell'art. 32 della Costituzione, qualora,cioè, lo stato di malattia del soggettopossa costituire un pericolo alla salutecome interesse altrui e della collettività.Evidentemente collegato all'art. 2 è ilprincipio di uguaglianza di ci al successi-vo art. 3 Costituzione, le applicazioni delquale in materia sanitaria possono esse-re varie, ivi compresa quella che tutela intermini formali, l'esigenza di un equoaccesso alle strutture ed ai mezzi sanita-ri in atto fruibili dalla collettività, nonchéquella, di natura sostanziale, volta a

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favorire l'allocazione di risorse, da stan-ziare nell'ambito della politica sanitaria,là dove è più urgente rimuovere ostacolidi ordine economico e sociale, che limi-tano di fatto l'esplicazione della perso-nalità umana.Dal sistema costituzionale discende unulteriore, rilevante conseguenza: ilpaziente non è solo l'oggetto della pre-stazione medica e neppure il passivobeneficiario di una funzione protettiva esolidaritica, confidata al medico, bensì iltitolare di diritti da esprimere nel quadrodel dovere civile alla tutela della salute,cui ciascuno è tenuto. Il diritto di sceglie-re, di consentire o di rifiutare l'opera delmedico costituisce la fondamentale pie-tra di paragone dell'atto medico stesso,per l'appunto insita nella libera decisionedel paziente di assoggettarsi al tratta-mento medico-chirurgico.Si tratta di un problema assai delicatosoprattutto quando l'attività del medicosuperi, in qualche modo, la "routine". Intali casi, il diritto del paziente a sapere (ea consentire) rappresenta un nuovomodello di reciproco atteggiamento delclassico binomio paziente-medico percui la collaborativa adesione, la chiarapartecipazione agli interessi terapeuticisi sovrappongono alle classiche impo-stazioni, che vedevano, comunque, nelmedico l'incontrastato "leader". Il para-metro più usato per assicurare la legitti-mazione ai trattamenti sanitari è il con-senso informato, che ha trovato, peral-tro, riscontro in un autorevole documen-to (del Comitato Nazionale per la Bioeti-ca del 1992) là dove si è affermato che"al centro dell'attività medico-chirurgicasi colloca il principio del consenso" ed èstato definitivamente formalizzato nellaConvenzione europea per la bioetica,recepita dalla legge 28 marzo 2001 n.145, di ratifica della Convenzione suidiritti dell'uomo e la biomedicina, che ilGoverno Italiano aveva già accolto adOviedo, e che costituisce il primo docu-mento giuridico internazionalmente vin-colante in materia di protezione della

dignità ed i diritti e libertà dell'essereumano nei confronti delle applicazioniabusive dei progressi della scienzamedica e biologica, e risponde, tra l'al-tro, alla esigenza di ridefinizione dei dirit-ti ed obblighi rispettivi nel rapporto traindividuo e medico curante o scienziato.In sintesi: l'art. 32 Cost. per quantoriguarda la professione medica, deveessere considerato principio fondamen-tale, su cui non solo fonda la potestà dicurare come abitualmente intesa nellatrattatistica medico-legale, ma da cuianche scaturisce il dovere di contribuirealla tutela della salute del cittadino.Doveroso è, pertanto, per il medico, l'at-tività di tutela della salute, alla realizza-zione della quale egli è tenuto operandosecondo scienza e coscienza, con unacondotta responsabile e consapevole,sui dettagliati requisiti della quale non èqui il caso di diffondersi.È appena il caso di precisare l'ultimopunto, ossia - viste le indicazioni delsecondo comma dell'art. 32 - che si trat-ta di un obbligo subordinato alla confor-me volontà del paziente (il consenso),purché il soggetto non sia in condizionitali da impedirgli qualsiasi manifestazio-ne di volontà.Come è noto, il consenso è una causa digiustificazione in base alla quale è puni-bile chi lede o pone in pericolo un dirittocon il consenso della persona, che puòvalidamente disporne (art. 50 c.p.) rap-presentando, in definitiva, un permessoche trasforma il fatto, togliendo ad essoil carattere di illecito giuridico; sicchéappare evidente il ruolo centrale che lamanifestazione di volontà assume neltrattamento medico-chirurgico. Ruoloche, del resto, è testimoniato da una giu-risprudenza che, ormai costantemente,si richiama alla necessità del consenso etenta di definirne i requisiti di validità (v.ad esempio Cass. Pen. Sez. IV 11 luglio2001, n. 1572, che ha affermato come ilconsenso afferisca alla libertà morale delsoggetto ed alla sua autodeterminazio-ne, nonché alla sua libertà fisica intesa

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come diritto al rispetto delle proprie inte-grità corporee, le quali sono tutti profilidella libertà personale proclamata invio-labile dall'art. 13 Cost. Ne discende chenon è attribuibile al medico un generale"diritto di curare", a fronte del quale nonavrebbe alcun rilievo la volontà dell'am-malato, che si troverebbe in una posizio-ne di "soggezione" su cui il medicopotrebbe ad libitum intervenire, con ilsolo limite della propria coscienza.Appare, invero, aderente ai principi del-l'ordinamento riconoscere al medico lafacoltà o la potestà di curare, situazionisoggettive queste derivanti dall'abilita-zione all'esercizio della professione sani-taria, le quali, tuttavia, per potersi estrin-secare abbisognano, di regola, del con-senso della persona che al trattamentosanitario deve sottoporsi. Uniche ecce-zioni a tale criterio generale sono confi-gurabili solo nel caso di trattamentiobbligatori ex lege, ovvero nel caso incui il paziente non sia in condizioni diprestare il proprio consenso o si rifiuti diprestarlo e, d'altra parte, l'interventomedico risulta urgente e indifferibile alfine di salvarlo dalla morte o da un gravepregiudizio alla salute. Per il resto, lamancanza del consenso, o la sua invali-

dità per altre ragioni determina l'arbitra-rietà del trattamento medico-chirurgico;v. Cass. Pen. Sez. IV 27 marzo 2001, n.731).Nelle azioni di responsabilità medica, ilconsenso finisce con l'occupare unospazio progressivamente crescente, tra-sformandosi in strumento di controllodella liceità e correttezza nello svolgi-mento del rapporto da un lato, e operan-do quale strumento di tutela della digni-tà della persona, dall'altro, in un prospet-tiva che evidenzia appunto la centralitàdella persona umana.E poiché, con l'art. 32 Cost., si assiste alpassaggio da una dimensione puramen-te passiva del diritto individuale, comediritto alla protezione della propria sfera(fisica e psichica) a una dimensione atti-va come diritto e libertà di essere, di dis-porre di sé e di autodeterminarsi, si com-prende come da alcuni anni a questaparte, ma con frequenza sempre mag-giore negli ultimi tempi, il consenso, neltrattamento sanitario, costituisca ogget-to non solo di attenzione (e di preoccu-pazione) da parte di ricercatori e opera-tori sanitari e di riflessione da parte distudiosi di bioetica, ma anche di inter-venti e di prese di posizione da parte di

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Bologna, 17 Novembre 2003

Come partecipante alcorso di “Rianimazione cardiopolmonare e defibril-lazione precoce per operatori sanitari”, a titolo personale, e per contodell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna, vorreiringraziare tutto lo staff del centro di formazione IRC (Italian Resuscita-tion Council) dell’Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi, per la profes-sionalità, la disponibilità e l’entusiasmo dimostrato nell’adempimento deicorsi.

Dr. Carlo D’Achille

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organismi istituzionali (tra gli interventimaggiormente meritevoli di attenzione econsiderazione vi è il documento su "Ilconsenso informato nei trattamenti sani-tari", approvato dalla Commissioneregionale di bioetica della Regionetoscana nell'ottobre del 1994), anche senon mancano strategie di svuotamentodel principio. Tra i fattori ostacolanti unasempre maggiore inclusione del pazeintenel processo decisionale che lo riguarda,una posizione di primo piano è occupatada quelle che si potrebbero chiamare ledeficienze culturali dei pazienti, in parti-colare dalla mancanza di conoscenzemediche, a causa della quale il paziente,quand'anche correttamente e completa-mente informato, non sarebbe - nellamaggior parte dei casi - in grado di com-prendere le informazioni diagnostiche eterapeutiche ricevute.Analogo rilievo viene dato al particolarestato emozionale che si instaura con lamalattia, uno stato emozionale in cui ilprevalere dell'incertezza e della paurafarebbero regredire la persona a unacondizione assai simile a quella infantilefacendo avvertire come troppo alto ilcosto umano da pagare per compiere, inprima persona, le scelte che la gestionedella malattia comporta.Un ulteriore fattore ostacolante è, poi,ravvisato - soprattutto per quel cheriguarda i paesi dell'area geograficamediterranea e, più in generale, dell'areaculturale neolatina - nel particolare ruolosvolto dalla famiglia, la quale, a mo' diterzo polo della relazione terapeutica,modula l'interazione tra paziente e medi-co (o equipe sanitaria) e lo fa assumen-do, nei confronti del congiunto malato,atteggiamenti paternalistici difficilmentecompatibili con la piena esplicazionedell'autonomia di quest'ultimo.La rilevazione delle difficoltà va di paripasso con la denuncia del rischio, cheriguarda la riduzione del consenso infor-mato a mero atto burocratico, all'adem-pimento di una formalità, quale la sotto-scrizione di un modulo predisposto, la

cui finalità non sembra certo poter esse-re quella di favorire la responsabile econsapevole partecipazione del pazientealla decisione che lo riguarda.Ma tutte queste difficoltà e rilievi nonpossono inficiare il principio che ravvisala liceità dell'intervento sanitario proprionel consenso prestato dal paziente, chenon può essere surrogato, deve esserepersonale, attuale e informato.Il consenso, infatti, presuppone un'ade-guata informativa. Se, invero, il consen-so all'atto medico è alla base della stes-sa "giustificazione" dell'esercizio dellamedicina, è indubbio che il problema delconsenso si trovi inscindibilmente con-nesso con quello dell'informazione, cheè, dunque, la necessaria premessa perottenere il consenso del paziente ai trat-tamenti diagnostici e terapeutici.L'informazione è il momento evolutivodella vicenda sanitaria, di cui l'sposizio-ne al paziente di certezze e di ipotesi dia-gnostiche e prognostiche, di programmio di indirizzi terapeutici, e talvolta diansie e di speranze, rappresenta unimportante, ma non il solo aspetto.Il dovere di informare diviene un conno-tato complesso della medicina attuale,ancora insufficientemente analizzatoanche in sede filosofica e giuridica.Se, d'altronde, è relativamente facile,anche sul piano giuridico, l'evidenza, laprova del consenso, assolutamentearduo è ben documentare storicamenteuna perfetta informazione. Probabilmen-te lo stesso concetto di informazione,semanticamente inteso, è in crisi. Ancheper la palese disparità di linguaggi e diconoscenze tra chi offre e chi riceve ilrelativo flusso di notizie. L'autonomia delpaziente, se drasticamente intesa, èpoco più di una figura teorica, proprioper difetto degli elementi di giudizio,derivabili dalle informazioni. E la stessaalleanza terapeutica diventa illusoria efittizia, in difetto di informazione.Ecco, quindi, che il concetto stesso diinformazione "entra in fibrillazione epostula l'altro, più compiuto di comuni-

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cazione, che ha in sé ben precisi conno-tati… di dialogo, di comunione, di sim-patia tra dispari", e perché no?, talvoltatra stranieri morali.Il problema dell'informazione al pazientemerita allora un'autonoma trattazione,che dee riguardare i contenuti, i modi, itempi, le sequenze, le conseguenze.Le inquietanti vicende giudiziarie delnostro tempo, impongono ormai unapproccio giuridico, che non deve tene-re conto dell'affrettata schematizzazionedel problema considerato sotto il meroprofilo dei presunti rischi e dei reali peri-coli di un'informazione apodittica o eva-siva.Quali dunque le componenti (le coordi-nate, cioè), soggettive ed oggettive emateriali, dell'informazione?A) Chi?: il medico. Nel caso di interventosanitario di equipe il responsabile vero èil curante, ossia i coordinatore dell'inter-vento diagnostico e terapeutico. E' logi-co che si levino intorno a questo "prota-gonismo" molti quesiti, vertenti sul ruolodei consulenti, degli specialisti, dei labo-ratoristi, degli anestesisti, degli infermie-ri, dei radiologi, ecc.E' peraltro difficile dire se e come il com-

pito possa essere delegato, condiviso,ripartito. Se ne può solo individuare l'es-senziale titolarità, peraltro densa di unairrinunciabile responsabilità, che gravasul c.d. decision maker, tenendo semprepresente che il dovere di informazioneche grava sul sanitario è funzionale alconsapevole esercizio, da parte delpaziente, del diritto che la Costituzione(gli artt. 13 e 32, comma 2) a lui solo attri-buisce alla scelta di sottoporsi o menoall'intervento terapeutico. E' ricordandoaltresì, che, dalla peculiare natura deltrattamento sanitario volontario scaturi-sce, al fine di una valida manifestazionedel consenso da parte del paziente, lanecessità che il professionista lo informidei benefici, delle modalità di intervento,dell'eventuale possibilità di scelta tradiverse tecniche operatorie o di tratta-mento terapeutico, e, infine, dei rischiprevedibili specie in sede post-operato-ria; con la conseguenza che l'omissionedi tale dovere di informazione genera - acarico del medico - nel caso di verifica-zione dell'evento dannoso, una (dupliceforma: contrattuale ed aquiliana) respon-sabilità (Cass; 6 ottobre 1997 n. 9705;Cass. 26 marzo 1981 n. 1773; Cass. 12

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Casa di Cura Privata VILLA CHIARADirettore Sanitario: Dott Corrado BALLARINI Medico chirurgo specialista in psichiatria

40033 CASALECCHIO DI RENO (BO) - Via Porrettana, 170 - Tel. (051) 61.92.222VISITE AMBULATORIALI - SERVIZI SPECIALISTICI ANCHE IN CONVENZIONEPoliambulatorio:Direttore Sanitario e Responsabile Poliambulatorio Dott. Corrado BALLARINIMedico chirurgo specialista in psichiatriaEcografia Addominale - Flussimetria Eco Doppler - Ginecologia;Cardiologia:E.C.G. - E.C.G. Dinamico da Sforzo - Holter E.C.G. - Holter Pressione - Ecocardio DopplerOculistica:Laserterapia Oculistica - Fluorangiografia - Ecografia - Ecobiometria - Perimetria ComputerizzataVideoendoscopia Digestiva ad alta Risoluzione - Elettromiografia - Ortopedia - Ginecologia

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giugno 1982 n. 3604).B) A chi?: al paziente, naturalmente,ancorché emerga sempre e inevitabil-mente il falso problema dei parenti. Il diritto alla riservatezza (garantito oradalla legge n. 675/1996 sulla privacy) equello alla contemporanea conoscenzadel proprio stato implicano una preroga-tiva assoluta, una esclusività della perso-na interessata, trattandosi di un dirittocostituzionalmente tutelato. Tali dirittisono rifiutabili e delegabili solo medianteun preciso atto di volontà dell'interessa-to e mai in forza di una iniziativa o unapresunzione da parte del medico o dialtri. Peraltro, nei casi di interventi parti-colarmente complessi, che presentino -nelle varie fasi - rischi specifici e distinti,fasi che assumano una propria autono-mia gestionale e diano luogo, esse stes-se, a scelte operative diversificate, ognu-na delle quali presenti rischi diversi, l'ob-bligo di informazione si estende anchealle singole fasi ed ai rispettivi rischi, concorrelato diritto del paziente ad essernereso edotto preventivamente (Cass. 15gennaio 1997, n. 364).

A questo punto emergono tre importantied attuali questioni.1) l'opportunità della comunicazionerelativa allo stato di salute anche alminore o al malato di mente che, overagionevolmente possibile, deve saperee deve comunque partecipare alle deci-sioni terapeutiche;2) il ruolo informativo del consultorio,dell'eventuale comitato etico o delleequipes informative non esclusivamentemediche (counselling) per particolaripatologie, indagini, scelte ecc., un ruoloche può scardinare il legame fondamen-tale medico-malato e che è subordinato,comunque e sempre, ad un atto divolontà dell'utente;3) l'opportunità informativa di persone arischio per condizioni di pericolosità o ditrasmissibilità proprie di patologie tenutenascoste dal paziente: problema legatoda sempre, nel primo caso, a talune

malattie mentali, nel secondo, a talunemalattie infettive e diffusive, ed oggi allemalattie geneticamente trasmissibili ecc.L'informazione alla persona direttamenteo indirettamente interessata è anche quiprioritaria, ma deve essere estesa adogni possibile conseguenza anche pena-le dell'eventuale rifiuto di illuminare lapersona a rischio. L'AIDS ha reso attua-le il problema, che è oggetto anche diprotocolli comportamentali ed operativisui quali si basa, ad esempio, il contacttracing e si articola il sistema delle notifi-che e delle denuncie all'autorità sanita-ria. Il medico deve illustrare al pazienteanche il rischio giuridico.Una riflessione a parte merita l'informa-zione nei casi di intervento medico d'ele-zione, non corrispondenti, cioè, a condi-zioni patologiche intese nel comunesignificato nosologico. E' il caso dellachirurgia estetica, è il caso dell'interven-to medico nella sfera della sessualità edella riproduzione. La giurisprudenza haduramente sanzionato il difetto informa-tivo in contingenze come la fallita plasti-ca mammaria, la fallita IVG, la fallita cor-rezione dei caratteri sessuali secondarinel transessuale (v. Cass. N. 12233/98;n. 3046/97).4) Come? Il paziente, per poter dare ilsuo consenso, deve essere opportuna-mente informato. In linea di massima, sipossono enunciare criteri generali sul-l'entità qualitativa e quantitativa dell'in-formazione stessa perché essa divengagiuridicamente rilevante e corretta.L'informazione deve riguardare ogni ele-menti del rapporto: a) la diagnosi; b) laprognosi; c) il programma diagnostico-terapeutico.Le notizie relative alla diagnosi e alla pro-gnosi non sono suscettibili di discussio-ne (se non con un eventuale consulente,ma non tra chi comunica e chi riceve lecomunicazioni: Barni, op. cit. pag. 120),imponendosi per esse solo la qualità del-la comunicazione, che si connota di indi-cazioni etico-deontologiche, fondatesoprattutto sul rispetto della verità, sulla

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proprietà e compatibilità del linguaggio,sulla chiarezza dei termini. In questoquadro, sul piano etico e giuridico, non èammessa la falsità per volontaria omis-sione o per comunicazioni volontaria-mente menzognera di una diagnosi o diuna prognosi relativa a patologie inesi-stenti.Qualche autore si è posto il problema seil medico sia tenuto a questo dovere diinformazione completa. La risposta dellagiurisprudenza non lascia adito ad alcundubbio: posto che l'informazione è fun-zionale ad una decisione consapevole, ecome tale imprescindibile, il medico nonpuò sottrarsi all'obbligo di informazionecompleta (Cass. N. 10014/94; n. 364/97ed altre), non essendo consentita la vio-lazione di detto obbligo neanche se, inopotesi, si viene a pregiudicare la salutestessa o, quanto meno, vi sono serieragioni che militino in tal senso.Se l'informazione riveste un ruolo centra-

le, perché è al contempo la proceduraper attuare la decisione condivisa e lostrumento di verifica della fiducia e del-l'empatia reciproca è allora evidente cheanche l'efficienza della comunicazioneassume un ruolo determinante, ruolo chepuò essere soddisfatto soltanto se l'in-formazione, oltre che corretta, è comple-ta.Piuttosto, sembra preferibile seguire ilconsiglio di due qualificati oncologi(Tobias e Souhami), i quali, riassumendola loro posizione: "Il consenso totalmen-te informrato può essere inutilmente cru-dele", hanno suggerito di non usare ter-mini di terroristica crudezza, sottolinean-do che, essendo l'informazione alpaziente "un processo continuo", essadeve essere fornita con prudenza e deli-catezza, e per gradi.Più complessa è l'informazione riguar-dante il programma diagnostico - tera-peutico. Basta dire che essa è prope-

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deutica e costituisce, quindi, la parteessenziale di ogni legittimazione all'attomedico.Secondo il Barni, la relativa vicendainformativa si compone di due successi-vi momenti:a) l'enunciazione del programma, tantopiù esaustiva quanto più invasivo è l'a-dempimento previsto e proposto:b) l'indicazione dei benefici e soprattuttodei rischi, considerati in un duplice ver-sante alternativo: l'accettazione o la nonaccettazione, da parte del paziente, delprogramma proposto.Mentre il primo compito richiede unaragionevole esposizione dei percorsioperativi, il secondo compito non puònon realizzare un intenso dibattito sulla"quantità" della informazione e sulla"densità" dei rischi.Alcuni autori sostengono che occorraprivilegiare la via della diligenza informa-tiva, fondata sul buon senso e sulla fre-quenza dei rischi, con ragionevole tra-

scuranza di evenienze rare o del tuttoirregolari ce, necessariamente, sfumanonell'imponderabile e nella generale alea-torietà, connaturata alla stessa condizio-ne umana, e sconsigliano, perciò, qual-siasi accanimento informativo (v. ancheCass. 364/97).Se tale posizione può, in linea di princi-pio, condividersi, occorre, conclusiva-mente, ricordare, però, che, al fine di evi-tare che il consenso sia un contenitorevuoto, la preventiva informazione deveessere esauriente, adeguata, completa ecorretta, giacché - come suggerisceanche il Codice deontologico - va esalta-ta l'informazione in quanto è diretta neiconfronti del cittadino, non solo quandoè malato e quindi paziente, ma in quantocivis.La violazione del dovere di informazionein tutti i suoi aspetti è conseguentemen-te fonte di responsabilità (v. Cass. N.3046/97; n. 12195/97; n. 12195/98; n.2793/99).

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Dott. AlbertoSpadoni

➔ I giovani colleghi oggi pronunciano ilgiuramento per l'inizio della professione.Penso che a noi, vecchi colleghi al termi-ne della professione, tocchi pronunciarepoche parole di commiato, col desiderioche equivalgano al testimone che allafine della corsa viene ceduto al compa-gno che subentra e porta avanti l'operacomune.Per prima cosa ringrazio il ConsiglioDirettivo dell'Ordine che si èimpegnato a rendere questoanniversario il meno formalepossibile dando spazio alsenso di continuità checaratterizza il nostro lavorosia nei suoi aspetti teorico-scientifici che in quelli empi-rici, sia nella ricerca che nel-la pratica clinica.Nel nostro campo moltedelle innovazioni più com-plesse, per essere efficaci escevre da errori, richiedonospesso la fatica e la pazien-za di almeno due generazio-ni di medici.E' pensando a ciò che misono proposto di accennarea due delle battaglie innova-tive che ho condotto conpassione per mezzo secolosenza potermi dire soddi-sfatto dei risultati ottenuti.Premetto che sono psichia-tra, che ho lavorato in ospe-dale per trent'anni, poi pri-vatamente dopo la miadimissione che ha coincisocon il trionfo della famigera-ta legge 180. Mi sono anchemolto occupato di forma-

zione nell'ambito dell'Istituto di Psicolo-gia della nostra Università e in quello del-la Società Psicoanalitica Italiana allaquale appartengo come membro confunzioni didattiche.Si tratta di due impegni che io continuo aritenere ovvi per un medico che si occu-pa di salute mentale. Ciò non ostantehanno sempre incontrato molte resisten-ze per la loro applicazione, soprattuttoda parte della pubblica amministrazione,ma non solo. Quando già si pensava chequesti traguardi fossero stati raggiunti, dipunto in bianco ci si ritrovava tutti alpunto di partenza, medici e assistiti. Miriferisco alla applicazione della psicote-rapia, con copertura dell'Azienda Sanita-ria fuori e dentro i servizi pubblici e alla

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prevenzione del dolore da parto median-te analgesia epidurale di routine, come sifa da oltre trent'anni negli altri paesieuropei, ad esempio in Francia.Si può essere soddisfatti dell'assistenzapsichiatrica pubblica nel nostro Paese?No! Perché se è aumentata la quantitàdelle prestazioni offerte ai cittadini, laqualità d'esse, quando non si tratti delladistribuzione più o meno oculata di far-maci, ma degli aspetti psicologici del-l'approccio ai pazienti e degli interventipsicoterapeutici, resta oltremodo inap-pagante.Ma devo dire che, anche se molto impe-gnativo, il progetto è realizzabile, a con-dizione di poter utilizzare per il serviziopubblico gli stessi accorgimenti sui qua-li si fonda l'intervento in ambito privato,che posso riassumere in cinque puntifondamentali: assoluta discrezione, sta-bilità delle regole del trattamento -il

cosiddetto setting- continuità nel sensodella permanenza del medesimo tera-peuta, il quarto punto riguarda il dirittodel paziente di scegliere il proprio tera-peuta, diritto sancito dalla legge ma qua-si mai applicato, infine la rinuncia a qual-siasi intrusione gerarchica nella condu-zione delle psicoterapie.Mi sono dilungato anche troppo, dell'al-tro mio impegno, quello concernente lalotta contro il dolore da parto, penso nonoccorra illustrarne i vantaggi in questasede, se si tien conto che la prima fun-zione del medico è quella di attenuare ildolore, mi limito a ricordare che la pre-venzione psichiatrica incomincia propriocol favorire fin dal momento della nasci-ta un buon rapporto madre-bambino. Unparto estenuante per intenso dolore edisperazione non facilita certo un incon-tro felice.

Dr. Alberto Spadoni

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Estratto VerbaleConsiglioDirettivo del 2/10/ 2003

Presenti: Dott.ssa Longo, Dott. France-sco Biavati, Dott. Michele Ugliola, Dott.Paolo Cernuschi, Dott. Mario Lipparini,Dott.ssa Paolina Miscione, Dott. FabrizioScardavi, Dott. Massimo Valentino, Dott.Mauro Voza, Dott. Mauro Venturi

Revisori dei Conti: Dott. Antonio Curti,Dott. Nicola Angelino, Dott. Andrea Bon-figlioli.

Approvazione del Verbale della sedutadel 18 settembre 2003

Il Consiglio approva all’unanimità il ver-bale della seduta del 18 settembre 2003.

Comunicazioni del Presidente- Il Presidente comunica di aver ricevu-to dai componenti della CommissioneOdontoiatri di Bologna una nota aventead oggetto l'abrogazione dell'istitutodell'annotazione, nella quale si sottoli-nea che il Ministero della Salute hachiarito che gli specialisti in campoodontoiatrico immatricolati al corso dilaurea in Medicina e Chirurgia tra il 1980e il1985 potranno mantenere l'iscrizione

all'Albo dei Medici Chirurghi ma, essen-do venuto meno l'istituto dell'annota-zione, ai fini dell'esercizio dell'Odon-toiatria dovranno obbligatoriamenteiscriversi anche all'Albo degli Odontoia-tri.Il Presidente cede la parola al dott.Voza, che brevemente riassume i conte-nuti di un Convengo organizzato dal-l'Ordine dei Medici di Modena e ReggioEmilia con la Facoltà di Medicina e chi-rurgia e la SIMG lo scorso 20 settembreed al quale ha partecipato in veste diuditore.

Il Consiglio approva le domande di pub-blicità sanitaria che l'apposita commis-sione ha riscontrato conformi alle nor-mative vigenti.

Richieste PatrocinioIl Consiglio concede il patrocinio a n. 4richieste pervenute.

Riunione FRER (Dott. Ugliola).Il dott. Ugliola relaziona in merito all'ul-tima riunione della Federazione Regio-nale degli Ordini tenutasi il 19 settembre2003 a Reggio Emilia e alla quale nonhanno preso parte i rappresentanti degliOdontoiatri.

Presa d'atto decisioni CommissioneMedica del 10 aprile 2003Il Consiglio prende atto delle decisioniassunte dalla Commissione Medica nel-la seduta del 10 aprile 2003.

Presa d'atto decisioni CommissioneOdontoiatri del 12 marzo 2003 - 9 mag-gio 2003 - 20 giugno 2003Il Consiglio prende atto delle decisioniassunte dalla Commissione Odontoiatrinelle sedute in oggetto.

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Estratto Verbale ConsiglioDirettivo del 16/10/2003

➔ Presenti: Dott.ssa Nicoletta Longo,Dott. Francesco Biavati, Dott. SergioScoto, Dott. Michele Ugliola, Dott. PaoloCernuschi, Dott. Fabrizio Demaria,Dott.ssa Paolina Miscione, Dott.ssaMunira Mohamed Alamin, Dott. AlvisePascoli, Dott. Fabrizio Scardavi, Dott.Mauro Voza, Dott. Mauro Venturi.

Revisori dei Conti: Dott. Antonio Curti,Dott. Andrea Bonfiglioli.

Approvazione del Verbale della sedutadel 2 ottobre 2003

Comunicazioni del Presidente

Fissazione quota iscrizione Ordine anno2004Il Tesoriere precisa che pur essendo ilbilancio dell'Ordine in attivo, occorreconsiderare la situazione economicocomplessiva nel lungo termine.L’argomento viene rinviato al prossimoOrdine del Giorno.

Rinnovo convenzione Gerico riscossionequote iscrizioni anno 2004.Il Tesoriere ricorda che questa conven-zione è in essere ormai da alcuni annisenza che si siano presentati particolariproblemi.Il Consiglio con un astenuto delibera ilrinnovo della convenzione con l'EsattoriaGerico per la riscossione della quota diiscrizione per l'anno 2004.

Il Dott.Ugliola comunica che è iniziato daalcuni giorni il tirocinio teorico - praticodegli studenti di medicina iscritti all'ulti-mo anno negli ambulatori dei medici dimedicina generale che hanno aderitoall'iniziativa.

Designazione rappresentante per laConsulta Regionale per la formazione insanità (Dott. Ugliola).Il Dott. Ugliola illustra al Consiglio loscopo e la composizione di questoorgano. Vengono proposti quali rappre-sentanti per la Consulta in oggetto iDott.ri Boni, Ugliola e Voza.All'unanimità vengono designati isopramenzionati sanitari.

Eventuale acquisto di sistema di video-conferenza modello Trinicom Contact1600 ISDN e installazione sistema divideoconferenza (Dott. Curti).

Stato dell'hardware dell'Ordine deiMedici e proposta di aggiornamento(Dott. Curti).Il Dott. Curti relaziona in merito allo sta-to attuale degli hardware in dotazioneall'Ordine rispetto alla situazione risa-lente allo scorso mese di giugno mese,quando gli è stato affidato l'incarico.Per quanto attiene le decisioni relativa-mente ad acquisti, il Consiglio rimandaogni decisione in merito a deliberazionisuccessive.Alle ore 23.00 il Presidente lascia laseduta di Consiglio.Assume la Presidente il Vice Presidentedott. Biavati.

Relazione Commissione Giovani Medici(Dott. Scoto)Il dott. Scoto dà lettura del verbale del-la riunione della Commissione GiovaniMedici riunitasi il 19 settembre scorso.Dà lettura di una nota predisposta dallaCommissione con la quale vieneespressa profonda preoccupazione eperplessità per i Giovani Medici chesvolgono attività di gettonisti e teme

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che l'utilizzo continuativo di Medici inturni di guardia prevalentemente nottur-ni (per ottenere un risparmio economi-co) possa degradare l'alto livello assi-stenziale della sanità bolognese e che lasituazione di precarietà non favorisca ildesiderio di ampliare le conoscenzenecessarie per una migliore assistenzaal paziente.

Viene pertanto richiamata l'importanzadell'integrazione di ogni singolo mediconelle strategie di diagnosi e cura propriedi ciascun reparto;Il Dott. Biavati propone che questodocumento venga trasmesso anche allastampa locale, nel caso vengano richie-sti chiarimenti sarà il dott. Scoto arispondere alle domande dei giornalisti.

Estratto VerbaleConsiglioDirettivo del 27 /10/ 2003

➔ Presenti: Dott.ssa Nicoletta Longo,Dott. Francesco Biavati, Dott. SergioScoto, Dott. Michele Ugliola, Dott. PaoloCernuschi, Dott. Mario Lipparini,Dott.ssa Paolina Miscione, Dott.ssaMunira Mohamed Alamin, Dott. AlvisePascoli, Dott. Frabrizio Scardavi, Prof.Giovanni Attilio Turci, Dott. MassimoValentino, Dott. Mauro Voza, Dott. Fede-rico Boni, Dott. Mauro Venturini.

Revisori dei Conti: Dott. Antonio Curti,Dott. Andrea Bonfiglioli

Comunicazioni del PresidenteIl Presidente comunica di aver ricevutodal Presidente della Federazione On. DelBarone una nota con la quale vengonoinformati gli Ordini che il ricorso presen-tato alla Commissione Centrale per gliEsercenti le Professioni Sanitarie controle operazioni elettorali della FNOMCeO èstato respinto.

Variazioni agli Albi

Il Segretario Dott. Scoto dà lettura dellevariazioni agli albi intervenute.

Pubblicità sanitariaIl Consiglio approva le domande di pub-blicità sanitaria.

Richieste di patrocinioIl Consiglio concede il patrocinio allerichieste pervenute.

Approvazione Bandi premi studio (dott.Cernuschi)Il dott. Cernuschi ricorda che, come deli-berato nelle precedenti sedute di Consi-glio, sono stati stanziati dei premi di stu-dio per le sole due scuole di specialitàche hanno risposto alla proposta rivoltadal Presidente dell'Ordine al Preside del-la Facoltà di Medicina e Chirurgiadott.ssa Landini.

Relazione dott. Biavati su corsi pos-lau-rea per medici di medicina generaleIl dott. Biavati ricorda ai componenti delConsiglio che in base alle nuove norma-tive coloro che hanno già sostenuto l'e-same di laurea ma non ancora quello diabilitazione dovranno effettuare un tiroci-nio non più bimestrale, ma trimestrale,presso un reparto di medicina, un repar-to di chirurgia e un ambulatorio di unmedico di medicina generale. Relativa-mente al tirocinio presso l'ambulatorio diun medico di famiglia, è stata costituitapresso l'Università degli studi una appo-sita Commissione per definire le modali-tà organizzative. Al riguardo è pervenutauna comunicazione da parte dellaFNOMCeO con allegato un testo fac-

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simile di convenzione per l'attivazionedel Tirocinio Teorico Pratico valutativotra l'Università degli studi e l'Ordine deimedici chirurghi e degli Odontoiatri.Il Dott. Biavati relaziona anche in meritoad un altro tipo di tirocinio, analogo alprecedente e riguardante sempre glistudi di medici di medicina generale,riservato a studenti del'ultimo anno dimedicina, organizzato dall'Universitàdegli studi con alcune organizzazionisindacali. Informa il consiglio che per

questo tipo di tirocinio l'Ordine non èstato minimamente coinvolto.

Lavori delle CommissioniNon vi sono argomenti relativamenteall'Ordine del Giorno.

Non essendovi altri punti da deliberareo discutere alle ore 23.00 il Presidentedichiara chiusa la seduta e scioglie ilConsiglio.

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Il nuovo ConsiglioDirettivo dellaFederspev

Gent.ma dr.ssa Longo,

➔ Mi è grato comunicarLe che recente-mente è stato eletto il nuovo ConsiglioDirettivo FEDERSPEV di cui le presentol'organigramma:

Silvio Ferri, presidenteAlfredo Salterini, v.presidenteLuciana Fischer Zanelli, segretarioGiuseppe Ghedini, tesoriereTommaso Biscotti, Alberto Fortunato,Liliana Goldoni Troccoli, BenedettaMasi Lamma, Domenica Troccoli DiMaio; consiglieri:Franco Bassini, Lidia Cervi Montebu-gnoli (supplente), Fernanda PizzettiGualtieri (presidente), Vladimiro Taman-ti: nel Collegio dei Revisori dei Conti.Pietro Gelmetti Pin, presidente onora-rio.

Bologna, 29 ottobre 2003

Prof. Silvio FerriPresidente Provinciale Federazione

Sanitari Pensionati e Vedove di Sanitari

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AMMI ASSOCIAZIONE MOGLI MEDICI ITALIANI

SEZIONE DI BOLOGNA

➔ Alla Cortese Attenzione del Presiden-te dell’Ordine dei Medici di BolognaDott.ssa Nicoletta Longo

Il giorno 29 ottobre 2003 presso laSocietà Medico Chirurgica Archiginna-sio, Piazza Galvani n. 1 l'AssociazioneMogli Medici Italiani - Sezione di Bolo-gna, ha trattato con una conferenzadibattito il tema nazionale:Medici e volontariato, impegno fonda-

mentale per la salute dei popoli e contri-buto alla loro crescita e quindi alla pacenel mondo.

Relatori: Dott. Stefano Cenerini, DirettoreOspedale di Matibi - ZimbabweDott. Paola Bacchetti Specialista Diri-gente II Livello Divisone di UrologiaOspedale S. Orsola Malpighi, collabora-trice ospedale di Taraka Kenya

Un sentito ringraziamento a tutti i parte-cipanti con l'orgoglio di aver devoluto,come Associazione Mogli dei Medici diBologna, al Dottor Cenerini per l'Ospe-dale di Matibi, una somma di denaro perrendere ancora più tangibile e concretol'apprezzamento nei confronti del volon-tariato medico.

Per gentile concessione Aboca Museum

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MedicinaGenerale:l'importanzadi unapreparazionespecifica

➔ ‘Siamo un cospicuo gruppo di medi-ci motivati a svolgere unicamente, enon per ripiego, la professione di Medi-co di Medicina Generale (Medico diFamiglia).Per questo motivo, dopo aver superatoun pubblico concorso aperto a tutti imedici abilitati alla professione, stiamo

frequentando il Corso di FormazioneSpecifica in Medicina Generale, oggiobbligatorio per chi vuole diventareMedico di Medicina Generale.

In risposta alla lettera (bollettino del-l'Ordine dei Medici di Bologna di aprile2003) dei colleghi "equipollenti", prividell'Attestato di Formazione Specificama ammessi ugualmente alla gradua-toria di Medicina Generale in quantoabilitati alla professione medica entro il31/12/94, i quali reclamano un maggiornumero di posti a loro riservati, preci-siamo quanto segue:

l) In tutta Europa già dal 1986 si è deci-so che per fare il Medico di MedicinaGenerale (M.M.G.) non basta aver svol-to guardie mediche, sostituzioni, incari-chi di Medicina interna o nel serviziod'emergenza ma è necessaria una pre-parazione specifica essendo tale figurail perno su cui ruota la salute del citta-dino nonché la chiave d'accesso alServizio Sanitario Nazionale (direttiveCEE n° 45 del 1986 e n° 16 del 1993)Svolgere la professione di M.M.G.implica infatti aspetti non compresi inalcuna delle suddette attività: la pre-venzione, il rapporto continuativo con ipazienti e con la famiglia, la compila-zione e consultazione delle cartelleinformatiche, la conoscenza dell'intri-cato dedalo dei servizi territoriali, l'a-pertura e gestione di un'assistenzadomiciliare integrata, sono solo alcunitra i molti aspetti per i quali è necessa-ria una preparazione altamente qualifi-cata. Ciò è reso possibile dal Corso diFormazione Specifica in MedicinaGenerale, che ci vede impegnati in ben3000 ore di formazione di cui 2000 diattività pratica (presso ospedali, ambu-latori specialistici del territorio, affian-camento ad un M.M.G.) e 1000 di atti-vità teorica, che sono destinate adaumentare in quanto la Comunità Euro-pea ha recentemente deciso di portarela durata del corso da due a tre anni(direttiva CEE n° 19 del 2001).

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IllusioneOdo dei passi...

odo una voce...

mi assale il desiderio

di un abbraccio...

e già fuggo lontano

da un corpo senz'anima.

Fernando Vitullo

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E' inevitabile quindi che i futuri M.M.G.possano e debbano fruire di questo per-corso di studi altamente qualificatocome è sempre avvenuto per i medicispecialisti, che per arrivare al titolo devo-no superare un concorso e frequentare larelativa Scuola di Specializzazione.

2) Il concorso di accesso al Corso di For-mazione Specifica in Medicina Generaleè aperto a tutti i medici abilitati alla pro-fessione, compresi i colleghi "equipol-lenti". Essi tuttavia sostengono che èuno spreco di danaro pubblico pagareborse di studio a medici già "equipollen-ti" che hanno deciso di frequentare ilcorso di formazione specifica per miglio-rare la propria professionalità. Noi affer-miamo invece che è uno spreco moltopiù grande investire danaro della colletti-vità in borse di studio e altre spese orga-nizzative per formare nuovi Medici diMedicina Generale, e poi non utilizzarliper lasciare il posto a colleghi che sonoprivi di questa formazione.Se è quindi imprescindibile avere una

preparazione specifica in MedicinaGenerale, è chiaramente auspicabile ecomprensibile un maggior numero diaccessi alla convenzione per chi possie-de questa formazione specifica (rispettoa chi, pur non avendola, è stato ammes-so alle graduatorie per la Medicina gene-rale), in modo da avere una classe medi-ca generalista adeguatamente prepara-ta, con grande beneficio per tutta lapopolazione assistita.Sarebbe assurdo che, pur per compren-sibili motivi di urgenza di impiego, sichiudessero volutamente gli occhi difronte al grande cambiamento intrapresoda questa professione, finalmente uscitada una cronica indeterminatezza.

I medici del Corso di Formazione Speci-fica in Medicina Generale dell'EmiliaRomagna:

Prati Andrea, Mirone Marco, Grandi Ste-fano, Lepera Giovannina, Russo Rossel-la, Ferrari Monalisa, Fabbri Federica,

Cavagna Dario, Sgarzi Fabio, CupardoMarco, Tangerini Arianna, Salvatori Sil-via, Zambonini Roberta, Maini Stefania,Bergamini Lucia, Borghi Cinzia, Maccan-ti Paola, Ripa Mirco, Lolli Alberto, PelloniGabriele, Calderoni Vanessa, Zanni Mau-rizio, Romano Simona, Mascitti Monica,Al Naddaf F., Martire Pietro, Bartoli Fede-rica, Bartolomei Vincenzo, CimattiDaniela, Amadei Lia.

Hanno aderito via e-mail:

Lazzara Claudio, Adimari Clara, DanzaDario, Barchi Paola, Brocchi Giada Fla-via, Moroni Matteo, Bevini Monica,Cameroni Paola, Cariani Pietro, CollioliFederica, Grassi Laura, Leo Alessia,Talesco Carmela, Tonelli Angela, PesciGiovanni, Soliani Mattia, Spurio SalviAlessia, Livraga Stefania, Zito Roberto,Bertolini Giulio, Boni Andrea, Falcelli Ele-na, Favali Davide, Moggi Francesca, PisiFilippo,Cenci Simona, Fantuzzi Federica.

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FondazioneAnt ItaliaIl nostro molto sarebbe niente senza ilpoco di tanti

➔ Sintesi dell'attività degli HospiceOncologici Domiciliari ANT (HOD) pre-senti in nove regioni Italiane

Sofferenti Assistiti a domicilio dal 1985 al30/06/2003

Totale pazienti: n. 41.398 (Uomini n.22.495 (54%) - Donne n. 18.903 (46%)

Pazienti in linea al 30/06/03 n. 2.329

Giornate di assistenza erogate - Totali n.6.473.902

Nel 2003: n. 359.273

Media giornate per paziente: n. 82

Nella Regione E-R gli assistiti dal 1985 al30-06-03 sono stati 20.951 (il 50,6% deltotale) e, nei primi sei mesi dell'anno cor-rente, sono stati 1779 (in linea 1014).A Bologna, nei primi mesi del 2003 sonostati 1447 (in linea 839)

Sindrome franceseIl mortalità di caldo, verificatasi in modoparticolare in Francia (da ciò la nostraproposta di definirla Sindrome France-se), non ha riguardato i 26 HOD-ANTpresenti in Italia.Considerando il periodo di attività del-l'ANT in Italia, dal primo giugno al 15agosto e confrontando gli anni 2002 e2003, si è registrata una mortalità rispet-tivamente del 25,1% su 3077 Assistiti edel 25,7% su 3270.

A Bologna, la mortalità è stata rispettiva-mente del 19,2% su 738 Assistiti e del18,6% su 741. Conclusione: quando i Medici di Fami-glia ed i Medici dell'ANT lavorano insie-me, nonostante l'età media del Paziente(73 anni) e nonostante il tipo di malattia(tumori in fase avanzatissima), si può vin-cere anche la Sindrome Francese.

Felice EubiosiaFranco Pannuti

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Aggiornamentoda Oscar

➔ Credo che tra non molto, accanto aicrediti ECM dati ai medici per il loro - nonsempre gradito - aggiornamento impo-sto dalla AUSL ci saranno anche lenomination !Gli ambiti premi non saranno per chi nonsbaglia neanche un solo quiz e nemme-no per chi conosce la semeiotica comele sue tasche. Nossignori, nulla c'entracon ciò che potrà essere un futuro nonlontanissimo. Perché accanto alle ( noio-se ) lezioni cattedratiche, alle democrati-che discussioni paritarie, al poco stimo-lante "lavoro in piccoli gruppi" si fa stra-da il ROLE PLAYING: siamo alla recita-zione e distanti anni luce, dalle tradizio-nali lezioni di clinica al letto del paziente.Come i venditori e gli imbonitori debbo-no imparare a vendere ed imbonire, cosìil medico - pare che abbiano deciso -deve imparare a porgersi! Il medico,insomma, non sarebbe un abile comuni-catore, smentendo clamorosamente ilvecchio adagio anglosassone, che attri-buisce il successo del bravo clinicoanche, se non soprattutto, al bedsidemanner, che potremmo tradurre come iltratto gentile ed empatico che di solito èfortemente presente nella classe medi-ca. D'altronde, siamo convinti che unmedico negato nei contatti umani, possadiventare un mostro di bravura, appren-dendo una tecnica, senza sembrare arti-ficioso e senza tradire i suoi pensieri?Recentemente il leader del partito con-servatore britannico - considerato unafrana come trascinatore di folle dovendo

arringare gli iscritti si era fatto consiglia-re da un esperto. Il suo linguaggio cor-poreo è stato analizzato minuziosamenteda giornalisti e psicologi. Mentre l'uomopolitico, esagerava con la gestualità,cogliendo mosche al volo ed allargandole braccia, come per prendere tutti sottole sue ali protettive, incappò in un erroremadornale: assai concentrato lentamen-te scandiva le seguenti parole: "io homantenuto le promesse"! Purtroppo,mentre pronunciava questa frase, scuo-teva la testa: con il corpo stava negandole sue parole. E' stato un bravo allievo?Ma fatti di questo tipo, non interessanoai "cervelloni" di questa società omolo-gata e spersonalizzata, i quali voglionodettare linee guida anche per bere unsorso d'acqua. Il medico non è solo uncane da prendere a calci ma è anche uncane da educare, (prossimamente anchenoi saremo dotati di museruola e guinza-glio, in quanto razza pericolosa!) dunque:"chi fa la parte del medico"? "Qualcunodeve fare la parte dell'ammalato". Chepena! Assisto flaccido alle recitazioni deimedici -attori, alcuni bravini altri un po'meno.Se si va avanti di questo passo, vi potràessere anche un concorso interno perscegliere le nostre veline, (le velone èmeglio di no!), qualche Dottoressa potràpoi fare la parte di Raffaella Carrà e for-se qualche altro Collega potrà inscenareun talk show alla Costanzo. Intanto sipotrà istituire il Premio Fonendo D'Oro,per il miglior attore/attrice protagonista enon protagonista. Se poi l'ambito premiodovesse essere accompagnato da100.000 Euro qualcuno, per favore, melo faccia sapere, mi svegli dal mio torpo-re! Solo a questa condizione sono dispo-sto ad esibirmi: prenderò in fretta e furialezioni di recitazione. Caramba che sor-presa! !

Stefano Crooke

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PerequazionePensioni 2004a cura di Marco Perelli Ercolini

➔ Mentre si parla di introdurre unemendamento alle proposte dellaFinanziaria che consideri nei rinnovicontrattuali anche gli eventualiaumenti delle pensioni, già si fanno icalcoli sulla prossima busta di gen-naio in base alla perequazione auto-matica che ha sostituito la scala mobi-le.In base ai dati ISTAT correnti i medicipensionati, pubblici e privati, nondovrebbero esserci crediti nei con-fronti degli enti previdenziali dalmomento che l'aumento previsionalesarebbe risultato dello stesso valoredel dato definitivo.Invece il valore provvisorio per il 2004(che dovrebbe a novembre esserecomunicato ufficialmente onde dare lapossibilità agli Enti di effettuare i con-ti) dovrebbe essere pari al 2,5 %.In base a questo incremento l'importodel trattamento minimo mensile sali-rebbe da 402,12 a 412,18 euro, quellodella pensione sociale da 295,85 a303,25.Per i trattamenti superiori al minimo laperequazione automatica avvienesecondo aliquote a scalare, per cuil'intera aliquota verrà applicata sullafascia di pensione mensile di £1.206,36 (triplo del minimo al 31dicembre 2003, il 2,25% (90% dell'in-cremento) sulla fascia compresa tra1.206,37 e 2.210,60 euro (cinque volteil minimo) e 1'1,875% (75% dell'ali-quota di aumento) sulla quota mensileeccedente 2.210,60 euro (cinque volteil minimo al 32 dicembre 2003).Per le pensioni ENPAM invece biso-

gnerà attendere i dati di fine anno e gliaumenti cogli arretrati verranno corri-sposti coi ratei di marzo. Ricordiamoche gli aumenti sulle pensioni sonopari al 75 per cento dell'indice ISTATdi svalutazione monetaria sull'interoammontare della pensione sia delFondo generale che dei Fondi specia-li.

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In vigore lenuove normesull'indennitàdi maternitàdelle libereprofessionistea cura di Marco Perelli Ercolini

➔ L'indennità di maternità delle lavoratri-ci madri libere professioniste è ora vin-colata al reddito professionale con untetto e alla data del parto.

E' infatti stato pubblicata sulla Gazzettaufficiale numero 251/03 la legge 289 del15 ottobre 2002 che modifica l'articolo70 del decreto legislativo 151/01.Tre solo le modifiche fondamentali.La prima modifica la tipologia del redditoche va preso a base del calcolo: non sidovrà più fare riferimento al reddito com-plessivo prodotto dalla madre professio-nista, bensì il reddito professionale per-cepito e denunciato ai fini fiscali comereddito da lavoro autonomo.La seconda modifica vincola il periodo alquale va fatto riferimento: non più alsecondo anno precedente la data di inol-tro della domanda, ma va presa in consi-derazione la data del parto, evento chedà luogo alla indennità di matemità.Infine, viene introdotto un tetto massimoalla indennità e precisamente questa nonpotrà essere superiore a cinque voltel'importo minimo prescritto dalla legge.E' data però facoltà alle singole Cassedeliberare tetti più elevati.

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Compitiimpropri eresponsabilitàdel medicoospedalieroa cura di Marco Perelli Ercolini

➔ E' prassi pressoché costante in buonaparte delle aziende ospedaliere di chiu-dere non solo un occhio, ma tutti e duesul sistema organizzativo interno dei varireparti quando prevede orari di lavorooltre il normale turno di servizio, peraltrosenza riconoscimento economico delleore lavorate oltre il debito orario settima-

nale. Infatti venuti meno i vincoli delleprecedenti normative sugli orari di lavoro,si potrebbero invocare le recenti norme direcepimento delle direttive comunitarieche però non hanno efficacia per i diri-genti. Ma i medici della dipendenza sonodirigenti? ovvero hanno funzioni dirigen-ziali o solo la qualifica di dirigente?Ricordiamo che il medico che si avventu-ra in sala operatoria per gli interventi nor-mali di routine dopo un turno di guardianotturna oppure dopo una notte insonneper chiamate in ospedale per reperibilità,nella malaugurata ipotesi di insuccessoper malpractice può incorrere nei rigoridella legge per un condotta imprudenteaggravante l'eventuale condotta imperi-ta. Diverso è, invece, il caso del chirurgoche entrato quasi a fine turno di guardiain sala operatoria si prolunga oltre il suoorario di lavoro per terminare l'interventod'urgenza iniziato, vigendo indubbiamen-te lo stato di necessità.Va tenuto presente come la deprivazione

35Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

di sonno può essere causa di deconcen-trazione.Esistono dunque delle chiare responsabi-lità degli organi che con funzioni dirigen-ziali hanno obbligo di vigilanza organizza-tiva (direttore sanitario, direttore di com-partimento, direttore di struttura com-plessa). Sempre nell'ambito del doveredella vigilanza organizzativa incomincia-no emergere riconoscimenti di responsa-bilità anche là ove nell'esasperata ricercadei risparmi di spesa, per carenze diorganici ridotti oltre gli effettivi bisogni, sidispongono le guardie intercomparti-mentali o interdivisionali con specialisti didiverse branche che difficilmente si inte-grano per dare una sicurezza e affidabili-tà nelle prestazioni d'urgenza (oveappunto è richiesta in situazioni contin-genti una massima competenza) supazienti di un'altra disciplina.Infatti l'attuale medicina uscendo dalmedico globale giustamente è andataverso la superspecialità per garantire pre-stazioni mirate e più efficaci.Come può, infatti, un oculista provvederealle urgenze del malato ortopedico o unfisiatra curare in reparto nefrologico leurgenze metaboliche in pazienti spessoricoverati con più comorbilità o un angio-logo in reparto internistico?Il medico comandato a guardie interdivi-sionali non può rifiutare il rispetto dei tur-

ni imposti, tuttavia può segnalare al pro-prio Direttore di struttura e alla Direzionesanitaria come i compiti affidategli sianolontani dalla propria specialità venendomeno quindi un affidamento di gestionecompetente. La segnalazione scariche-rebbe la responsabilità in caso di assi-stenza imperfetta che seppur diligentenon è stata efficace e mirata per il diver-so bagaglio di cultura specialistica equindi impropria nello specifico interven-to in cui è stato chiamato. Le guardieinterdivisionali sono l'espressione di unaorganizzazione di servizio che, rivolta allaottimizzazione delle risorse, guarda soloal risparmio economico e trascura l'assi-curazione di un servizio valido. La segna-lazione scarica dunque molte responsa-bilità del medico e le relative responsabi-lità, che il giudice non potrà ignorare,vengono assunte dagli organi preposti aicontrolli organizzativi.Ricordiamo l'episodio di quell'anestesistache rimasto solo in un ospedale dovevaespletare non solo il normale lavoro, maanche le reperibilità, rimanendo nellaimpossibilità non solo a godere delle ferie,ma anche del riposo settimanale. Denun-ciata all'Amministrazione l'impossibilità alrecupero psicofisico e conseguentementecaricando all'Amministrazione ogni even-tuale responsabilità, subito venneroassunti altri tre anestesisti.

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PIAZZA VERDI E PARTE DI S. GIACOMO MAGGIORE

La piazza conserva tutt'ora il suo assetto quattrocentesco, unici avanzi delle muramerlate del mille, seconda cerchia, lungo corso del Savena ora deviato. A questemura s'addossa il campaniletto e la chiesetta di S. Cecilia, dal 1804 sede del LiceoFilarmonica, ora Conservatorio Musicale di S. Cecilia. Sulla destra la testata del por-tico Bentivolesco del quattrocento, sostenuto da trentasei colonne corinzie con capi-tello e pulvino alla toscana dando così vita a uno scorcio imponente.S. Giacomo Maggiore con la posa della prima pietra nacque ufficialmente il 25 apri-le 1267.Il quadro in copertina segnala con colori vivaci l'argomento storico interessato, ilresto è sfumato.Tecnica mista: inchiostro a penna, acquerello e acrilico su carta al 50% cotone.Ricerche storiche dell'autore.Rino Segalla, Via Mazzini, 87/4 - Cell. 338 1952326

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CASA DELLE DONNEPER NON SUBIRE VIOLENZA ONLUSVIA DELL'ORTO N. 3 - 40124 BOLOGNA - TEL. 051 333173 - FAX 051 3399498 [email protected] - WWW.WOMEN.IT/CASADONNE

Campagnadi informazionerivolta aimedici di baseBologna 10 ottobre 2003

Alla Presidente dell'ordine dei mediciDott.ssa Nicoletta Longo Via Zaccherini Alvisi, 4 - Bologna [email protected]

➔ La Casa delle donne per non subireviolenza è un servizio per donne che han-no subito violenza attivo da 12 anni. Sitratta del primo centro antiviolenza italia-no dotato di case rifugio di ospitalità perle donne maltrattate. La sua nascita èstata possibile grazie all'impegno di don-ne provenienti dal movimento delle don-ne e agli Enti locali che si sono conven-zionati con l'Associazione per garantirealle donne una accoglienza qualificata.Vi lavorano delle operatrici/volontarieappositamente formate e al Centro sipossono rivolgere tutte le donne chehanno subito violenza psicologica, fisica,sessuale o economica. A tutte vienegarantito l'assoluto anonimato. Abbiamoaccolto in più di dieci anni di attività rivol-ta a tutto il territorio provinciale, più di4.000 donne con i loro bambini e bambi-ne.Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzareed informare le figure professionali come imedici di base che spesso vengono incontatto con donne e minori che hannosubito violenza e di far conoscere a piùdonne possibili questo servizio.

Desidero chiederLe una lettera di appog-gio per sostenere questa iniziativa, total-mente a nostro carico, che consiste nelladistribuzione, nei mesi di novembre edicembre 2003, del materiale informativo(pieghevole informativo e locandina delservizio) a tutti medici di base di Bologna,di modo che possano, in caso di necessi-tà, informare le proprie pazienti dell'esi-stenza e dell'attività del nostro servizio.Certi di una vostra collaborazione porgia-mo distinti saluti.

La PresidenteAnna Pramstrahler

Per informazioni rivolgersi a Elena De ConciniOrario: lun.-ven. 9-14

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20 ottobre 2003

Gent.ma Dott.ssaANNA PRAMSTRAHLERPresidente AssociazioneCASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZAVia dell'Oro n. 3 - 40124 BOLOGNAGentilissima Signora Pramstrahler,

in merito alla Sua lettera del 10 ottobre2003 prot. n. 235/2003 nell'esprimerle ilmio personale apprezzamento per lalodevole opera in difesa delle donne chesubiscono violenza, confermo il totaleappoggio dell'Ordine dei Medici di Bolo-gna all'invio del materiale illustrativo del-la vostra meritoria attività a tutti i mediciche operano sul territorio (medici di fami-glia, pediatri di libera scelta, medici dicontinuità assistenziale).

Con stima, Le invio distinti saluti.

Il PresidenteDott.ssa Nicoletta Longo

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Vademecumper il MedicoQuarta parte

➔ Il documento approvato dalla Com-missione Nazionale ECM nell'ambitodei lavori del «Forum Sanità Futura2003» rappresenta la pietra miliare perla rivoluzione del Programma Nazionaledi Educazione Continua in Medicinavarato due anni fa dal Ministero dellaSalute e destinato a cambiare total-mente faccia dal 2004, grazie al decen-tramento alle Regioni dell'attività diaccreditamento.Le linee guida fissano in primo luogo laquota delle diverse tipologie formativecui ciascun professionista della Sanitàpotrà accedere per mettere a frutto i150 crediti obbligatori a partire dal2006, prevedendo in particolare chenon oltre 1'80% dei crediti potrà esse-re ottenuto con la Formazione a distan-za (Fad), destinata a rappresentare lasoluzione principe per risolvere le per-duranti carenze dell'offerta formativa alivello territoriale e per singole profes-sioni.L'insieme di attività educative che ser-vono a mantenere, sviluppare e incre-mentare le conoscenze, le competenzee la performance dei professionisti del-la Sanità è stata introdotta in Italia dacirca 2 anni. Nel 2001 e 2002 sono sta-te accreditati molte migliaia di eventi ditipo residenziale ed è stata sensibiliz-zata la percezione della necessità del-l'aggiornamento professionale conti-nuo per tutti i professionisti della Sani-tà.E' oggi necessario far progredire ilsistema ECM Italiano con due avanza-menti che consentiranno una migliore

fruibilità e una maggior garanzia per glistandard di qualità degli eventi ECM.Questi due avanzamenti sono:-L'accreditamento dei Soggetti (orga-nizzazioni) che producono le attivitàeducazionali e che potranno assegnaredirettamente i crediti formativi alle atti-vità da loro prodotte;

- L'introduzione della Formazione adistanza che amplierà adeguatamentel'offerta formativa e la renderà più facil-mente fruibile da parte dei Professioni-sti della Sanità.Le linee guida generali e i criteri essen-ziali ritenuti necessari per ottenere l'ac-creditamento da parte dei soggettipubblici e privati (Provider) che inten-dono produrre programmi ed eventieducazionali sono:Definizioni e principiA) L'accreditamento costituisce il rico-noscimento di una istituzione od orga-nizzazione pubblica o privata la cuiorganizzazione e programma educativosoddisfano i criteri standard di qualitàB) L'accreditamento viene concessodalla Commissione Nazionale per laformazione continua e dalle Commis-sioni Regionali ECM ( o da altri organi-smi indipendenti costituiti dalle Regio-ni) sulla base della dimostrata capacitàdi pianificare, predisporre, distribuire eimplementare attività educazionali.C) I criteri richiesti al Provider sono ido-nei elementi di organizzazione, struttu-re e tecnologie adeguate, metodologiadidattico-formativa con efficacia andra-gogica, contenuti aggiornati e basatisull'evidenza scientifica.D) I crediti ECM sono indicatori dellaquantità di attività diapprendimento/formazione/aggiorna-mento svolta dai partecipantiCriteri e requisiti per potere richiede-re l'accreditamentoI requisiti: il soggetto che acquisiscel'accreditamento (riconoscimento diidoneità) viene definito Provider accre-ditato ed è il responsabile unico di fron-te alla Commissione nazionale.

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Un Provider può essere accreditatosolo per eventi residenziali, solo perprogrammi FAD o per entrambi. Devegarantire:a) competenze clinico-assistenziali b) tecnichec) scientifiche nel settore disciplinaredell'evento d) competenze andragogichee) capacità organizzative, disponibilità distrutture e mezzi didattici idonei e com-petenze editoriali relative alle tecnologiedi trasmissione dell'informazione.Le competenze clinico-assistenziali,tecniche e scientifiche potranno esserepossedute direttamente ( DipartimentiUniversitari, Società Scientifiche,Aziende Ospedaliere ecc.) o acquisitemediante accordo specifico con sog-getto che ne abbia documentata capa-cità.Queste competenze saranno garantitedalle figure del Responsabile scientifi-co e del Comitato scientifico e dallecaratteristiche dei Docenti/Formatori.Assunzione di responsabilitàIl Provider accreditato è responsabiledel contenuto formativo, della qualitàscientifica e dell'integrità etica di tuttele attività educazionali cui ha assegna-to i crediti.Assenza di conflitto di interessi esponsorizzazione commerciale.Il Provider può accreditare eventi e pro-grammi Ecm solo se è in grado digarantire che l'informazione e l'attivitàeducazionale è obiettiva e non influen-zata da interessi diretti o indiretti chene possono pregiudicare la finalitàesclusiva di educazione/formazione deiprofessionisti della Sanità al fine diottenere una migliore pratica clinicatecnica assistenziale, basata sulle piùmoderne conoscenze scientifiche.L'industria farmaceutica e quella deglistrumenti e presidi medici non possonoacquisire il ruolo di Provider, ma posso-

no essere sponsor commerciale di Pro-vider a condizione che il supportofinanziario o di risorse sia dichiarato enon sia in alcun modo condizionantesui contenuti degli eventi e dei pro-grammi ECM.Sponsor commerciale è qualsiasi sog-getto che fornisce finanziamenti orisorse a un Provider. I termini, le con-dizioni e gli scopi dei contributi deglisponsor devono essere documentati daapposito contratto privato firmato dalProvider e dallo Sponsor.E' responsabilità del Provider acquisirele necessarie garanzie relative ai rap-porti pregressi dei singoli componentidel Comitato scientifico, del Responsa-bile scientifico, dei singoli autori conportatori di interessi commerciali chepotrebbero trarre vantaggio dalle attivi-tà delle figure sopramenzionate nel set-tore ECM. I soggetti con accertato con-flitto di interessi non potranno parteci-pare all' attività educazionale ECM.Lo Sponsor commerciale può esserecoinvolto nella distribuzione dei pro-grammi degli eventi residenziale o delmateriale Fad.Nessun materiale promozionale dovràessere mostrato o distribuito nella stes-sa sala ove si svolge attività ECMimmediatamente prima, durante o subi-to dopo un evento. Gli Sponsor posso-no essere ringraziati sugli annuncistampati e sulle brochures o altrove,ma nei ringraziamenti non deve esserefatto riferimento ad alcun specifico pro-dotto. E' vietata nei materiali durevoliper la Fad pubblicità di qualsiasi tipoper specifici prodotti (farmaci, strumen-ti, dispositivi medico-chirurgici, ecc.)Per il materiale cartaceo (giornali scien-tifici) nessuna pubblicità può esserepresente nelle pagine dedicateall'ECM.

Antonio Curti

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MEDICI DISPONIBILI PER ATTIVITÀ PROFESSIONALIAGGIORNATO AL 21/11/2003

Cognome - Nome Indirizzo Telefono

ABDULAZIZ SALEM MOHAMED Via Gandusio, 6 (BO) 339/41.15.425AIUTO MARIA ELVIRA Via della Ghisiliera, 33 (BO) 051/55.70.43 - 339/73.97.804ALEMANNO ABBONDANZA Via della Pietra, 29 (BO) 347/95.74.714 - 051/56.70.60ANTONIONI MARCELLO Via Saragozza, 63 (BO) 333/53.69.458BAIGORRIA ROXANA Via Fioravanti 86/2 (BO) 339/35.37.115 - 051/63.11.176BELLAN MARZIO Via S. Vitale, 55 (BO) 339/42.66.374BERTOZZI MIRKO Via Podgora, 17/b - Rimini 339/31.96.807BIANCHINI SILVIA Via Col di Lana, 17 (BO) 347/76.04.654BIAZZO DANIELA Via Parisio, 6 (BO) 349/56.64.115BOARON FEDERICO V.le Oriani, 37 (BO) 051/34.72.77 - 328/18.84.466BOCCIA LORENZA Via Borgo S. Pietro 99 - (BO) 051/24.06.39BONAVINA GIUSEPPE Via Mura di P.ta Castiglione, 3 (BO) 051/58.01.97 - 340/29.79.142BONIVENTO CHIARA Via Zoccoli, 4 (BO) 051/61.40166 - 339/19.95.764BORIANI FILIPPO V.le Aldini, 23 (BO) 051/33.07.63 - 329/76.04.660BUCCELLETTI VALERIA Via Bellinzona, 60 (BO) 339/41.15.190CANDELLATO LUCA PIERANGELO Via Massarenti, 404/9 (BO) 347/29.88.482CARBONE CATERINA Via Massarenti, 222 (BO) 051/34.74.66 - 348/76.33.402CARLÀ ELIDE MARIA Via F. Albani, 17 349/43.39.539CARTELLI DOMENICO Via Ferrarelle, 113/2 (BO) 347/41.53.740CARUSO LORELLA Via Lodovico Berti, 2 (BO) 051/55.40.79 - 328/92.58.209CASATELLO MARIAPIA Via S. Donato, 136 (BO) 051/63.31.353 - 339/46.91.165CAVALLI ILARIA Via P. Neruda, 3 (BO) 051/49.21.20 - 347/82.74.770DETORAKI MARIA Via Vizzani, 37 (BO) 348/89.80.610DICATALDO ANNAMARIA Via Vela, 16 (BO) 347/45.51.657DI LELLA IRENE Via Papa Onorio II (BO) 0542/44.259 - 339/70.04.337DI PIETRO MARA Via Vizzani, 37 (BO) 328/09.32.690DI QUATTRO CARLO Via Cherubini, 3 051/47.77.81 - 328/43.38.493DONATI GABRIELE Via Venturoli 47 (BO) 051/39.78.20ERRANI ALESSANDRA Via U. Foscolo, 2 - Imola 0542/24.77.2FABIANO ALESSIA Via Venturoli, 47 (BO) 051/39.78.20 - 338/45.55.416FORMARO SILVANA Via Koch, 1/3 (BO) 340/56.58.355GAIBA MARIO Via Battindarno, 12 (BO) 328/21.35.230GESSA GIUSEPPE Via Enriques 17 (BO) 051/45.56.07 - 349/78.29.243GIOVANELLI SILVIA Via Quadri, 2 (BO) 328/81.40.215HAMEHKHANI AJDAR Via Manzoni, 16 (BO) 339/40.07.909KOWOLL LUDOVICA Via Massarenti, 35 (BO) 349/77.41.646IANNONE ANNA MARIA Via Don Minzoni, 1 (BO) 051/94.11.74 - 333/27.37.332LANCIANO ADALGISA Via di Corticella, 264 - Bologna 051/70.25.23 - 328/21.89.847LENARES ELENA Via Massarenti, 50 (BO) 339/80.17.467LUCCHETTA PATRIZIO Via Pizzardi, 6 349/28.93.126MAIDONI DAVARIS VERENIKI Via H. de Balzac, 7 051/61.95.981 - 347/87.03.191MANFREDINI ELENA Via Ghirardacci, 34 349/28.93.127MENINI SERENA Via dei Gelsi 20 (BO) 051/48.28.47 - 347/25.19.497MONTANARI SARA Via delle Fosse Ardeatine, 16 (BO 051/49.38.16 - 320/16.48.637

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NANNI LISA Via Romagnoli, 40 (BO 347/77.30.083NGOLLO EYOKE YVETTE Via Giovanni da Bazzano, 8MARIE - REINE Bazzano 333/99.44.343PARLAPIANO GIAN MARCO Via Guazzaloca, 2/2 (BO 051/49.16.66 - 347/21.04.094PERRONE LILIANA GIGLIOLA Via Alvisi, 10 (BO 328/21.68.981PICCARI MATTEO Via Pietralata, 75 (BO 339/47.86.574PUGLIOLI EMILIO Via B. Cellini, 11 (BO 051/53.30.09 - 333/30.75.111RAGO SALVATORE STEFANO Via dè Monari, 1 (BO 340/73.30.535RIGHINI DANTE V.le D’Agostino, 8 (BO 338/74.68.537RIGHINI STEFANO Via Vizzani, 20 (BO 333/72.32.185RIZZO ALESSANDRA Via F. Rocchi, 20 (BO 051/39.89.31 - 347/62.72.570ROMEO DOMENICO Via A. Costa, 182 347/63.60.578SABETTA ANNARITA Via Pelagio Pelagi, 25 328/33.92.178 - 051/39.31.82SACCA’ DOMENICO Via S. Mamolo, 48 (BO 051/58.45.44 - 328/18.70.438SALTAMACCHIA TONIA Via Albertoni, 23 - (BO) 051/39.70.25 - 339/41.39.267SANDRI LORENZA Via Wiligelmo, 11(BO 339/86.85.286 - 051/56.51.57TEMPESTA ANNALISA Via Scipione dal Ferro, 14 (BO 349/16.53.107TUDINI MATTEO Via Marconi 16 - Baricella 349/32.70.771ZAMBONI PIER FRANCESCO Via Marconi 15 - Molinella 051/88.70.67 - 348/79.26.145

MEDICI SPECIALISTI E ODONTOIATRI DISPONIBILITÀ PER ATTIVITÀCognome - Nome Specializzazione Telefono

ANCONETANI BRUNO Medicina Interna 339/12.79.199BAN ELENA Odontoiatria 328/26.44.895CHIRICO GENNARO Allergologia e immunologia Clinica 328/94.41.927FORTUNATO LORENZA Malattie Infettive 328/21.78.540FRONTALI FRANCESCO Radiodiagnostica 0546/21.284 - 338/44.87.291FULGARO NAZARIO Odontoiatra 338/68.54.078GAZZOTTI VALERIA Medicina Fisica e Riabilitazione 347/76.28.388KHAKI FERESHTEH Oftalmologia 349/59.38.547LUCENTE PASQUALE Dermatologia e venerologia 051 38.04.62MARTINI ANNA MARIA Oftalmologia 347/24.29.884MARZOCCHI NADIA Tossicologia Medica 051/38.65.26 - 347/05.60.363MATTEINI PAOLA Igiene e Medicina Preventiva 051/44.32.41 - 339/48.19.676MONTANARI REGGIANI FRANCO Chirurgia d’Urgenza e Pronto 339/89.09.096

SoccorsoNICASTRO ALDO Medicina Legale 051/26.71.95ORSI IRENE Endocrinologia e Mal.Met. 335/72 31 907PANTANI PATRIZIA Cardiochirurgia 348/93.02.036PEZZANO MARIA ANNA Ematologia Generale 051/41.52.293 - 340/56.51.212RAIMONDI MONICA Malattie 347/21.14.517

dell’Apparato RespiratorioRUGHI MORENA Dermatologia e Venerologia 333/47.48.242TARONI BEATRICE Ginecologia e Ostetricia 348/74.47.341VISENTINI STEFANO Pediatria Preven.e Puer. 051/23.13.29

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Si ricorda ai colleghi di rinnovare ogni 6 mesi la disponibilità alle sostituzioni.

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Health ConsultingGroupOfferta: Chirurghi degli odontoiatri(Regno Unito)

PROFILO DEL CANDIDATO: Si richiedeche il candidato compia due condizioni:1. Diploma di Laurea(Importante: si accettano diplomi ricevu-ti presso un qualsiasi paese dell'UnioneEuropea, si astengano altrimenti dal for-mulare domanda)2. Alto livello di Inglese.

LOCALIZZAZIONE: Opportunità in tuttoil Regno Unito

SALARIO: Approssimatamene 40,000Euro/anno. Inoltre si offrono ulterioribenefici come 1 mesi di alloggiamentogratuito

Giornata Completa

CONTRATTO:Indefinito (durata minima 1-2 anni)

Interessati sono pregati di visitare il Weball'indirizzo: www.hcgrecruitment.com("Looking for a Job?") e introdurre il pro-prio CV in Inglese

I candidati interessati dovranno iniziare iprocessi di affiliazione presso GeneralDental Council- per informazioni visitarehttp://www.gdc-uk.org/

E' necessario richiedere la omologazionedel titolo presso il Ministero Della SanitàDirezione Generale degli Ospedali Piazzale dell'Industria, 20 - 00144 Roma

Infine si consiglia i candidati interessatiche si mantengano informati sopra lostato della propria domanda di affiliazio-ne presso la Royal PharmaceuticalSociety, utilizando l'[email protected]

Dati della Impresa - ConfidenzialitàDenominazione Sociale: Health Consul-ting GroupDomicilio Sociale: Ronda General Mitre23,10-2a 08017 Barcellona SPAGNANumero di Registro di Impresa:B63160469Email di contatto: [email protected]

Ai lettoriIn questi dodici mesi il Bollettino si è rinnovato profondamente, ma non sarebbe

stato possibile senza l’aiuto puntuale e sollecito delle ottime funzionarie e del

personale logistico che in questo Ordine svolgono scrupolosamente il proprio

lavoro e alla partecipazione dei Medici iscritti.

A Loro, e a tutti i Colleghi, un profondo ringraziamento e un augurio di Buone

Feste

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GARANTE PER LA PROTEZIONE

DEI DATI PERSONALI

SERVIZIO RELAZIONI CON I MEZZI DI INFORMA-ZIONE

IncontroGarante Federazionedegli Ordinidei mediciComunicato stampa

➔ Si è svolto il previsto incontro tra l'Au-torità Garante e la Federazione Naziona-le dei medici chirurghi e degli odontoiatri(FNOMCeO). All'incontro, presieduto dalpresidente dell'Autorità, Stefano Rodotà,e dal presidente della Federazione, Giu-seppe del Barone, hanno partecipato,per l'Autorità, il Segretario generale Gio-vanni Buttarelli e, per la FNOMCeO, ilpresidente dell'Ordine dei medici diSavona, Renato Giusto, il presidente del-l'Ordine dei Medici di Cuneo, RenatoPalanca, il presidente dell'Ordine deimedici di Bari, Francesco Lo Surdo, ilPresidente della Commissione odontoia-

trica di Avellino, Raffaele Iandolo.L'incontro ha avuto lo scopo di sviluppa-re le già concordate forme di collabora-zione per graduare e pianificare l'appli-cazione del nuovo Codice in materia diprotezione dei dati personali.In particolare, sono state nuovamenteesaminate le modalità per la prima attua-zione delle disposizioni sul consenso, apartire dal 30 settembre 2004, e in mate-ria di ricette mediche, entro il primo gen-naio 2005.Sono stati quindi individuati vari possibi-li accorgimenti per venire incontro adesigenze pratiche della categoria e, altempo stesso, per introdurre ulteriorigaranzie previste dal Codice.In particolare, in relazione alla nuovadisciplina della raccolta del consenso,verrà approfondita nei prissimi giorni laricheista della categoria, e più specifica-tamente dei medici di famiglia, di poterconservare temporaneamente, senzautilizzarli in concreto, i dati relativi a pro-pri assistiti che gli stessi medici giàdetengono in base a dettami di passateconvenzioni, in attesa del primo contattocon gli interessati o nell'eventualità chetale contatto non si verifichi entro la pre-detta data del 30 settembre.Seguiranno a breve, come programmatoe sulla base dell'apporto di un gruppo dilavoro, altri incontri per mettere a puntonuove iniziative, anche in collaborazionecon assessori regionali.Roma, 16 ottobre 2003

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Èstato approvato il giorno 2 novembre 2003 l’o.d.g. presentato dal Sen.Manzione e altri inf avore dlela remunerazione per i meidci iscritti alle scuo-le di specializzazione dal 1982 al 1991.

Dopo essere stato accolto dal Governo, nella persona del Sottosegretario alleFinanze Sen. Vegas, il quale ha dichiarato che è stato predisposto un accantona-mento in Tabella A della Legge Finanziaria e che quindi si potrà procedere, in sedelegislativa, alla soluzione del problema, l’o.d.g. è stato messo anche in votazionericevendo ben 208 voto favorevoli e 5 voti astenuti. Usando le parole del Presi-dente Pera è per così dire STRAPPROVATO!!

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ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI

00165 ROMA - PALAZZO CORSINI -VIA DELLA LUNGARA, 10

Bandi di concorso al Premio Internazionale"Arnaldo Bruno"per il 2004

➔ L'Accademia Nazionale dei Lincei, inconformità alla volontà espressa dallacompianta Signora Amalia Bruno Fras-setto, bandisce un concorso a un PremioInternazionale "Arnaldo Bruno" di Euro25.000 per la Ginecologia.Coloro che intendono concorreredovranno inviare alla Segreteria dell'Ac-cademia Nazionale dei Lincei - Via dellaLungara, 10 - 00165 Roma - entro il 31dicembre 2003 (data del timbro posta-le):a) la domanda di ammissione al concor-so in carta libera diretta al presidentedell'Accademia;b) una copia delle opere e di qualsiasialtro titolo ritenuto idoneo;c) un elenco delle opere trasmesse per ilconcorso dal quale risulti il titolo di cia-scun lavoro, l'editore e l'anno di pubbli-cazione;d) un curriculum scientifico dettagliato.Nella domanda il concorrente dovràdichiarare, sotto la propria responsabili-tà, i dati anagrafici.Possono concorrere al Premio cittadiniitaliani e stranieri, con esclusione deiSoci dell'Accademia Nazionale dei Lin-cei.L'assegnazione del Premio sarà fatta inbase al giudizio di una Commissione giu-

dicatrice, nominata dal Consiglio di Pre-sidenza dell'Accademia, composta datre o cinque membri scelti tra i Soci del-l'Accademia. Oltre a questi potrannoessere chiamati a far parte della Com-missione membri esterni.Le decisioni della Commissione sarannosottoposte alla Classe competente esuccessivamente, per l'approvazionedefinitiva, all'Assemblea delle Classiriunite dell'Accademia.Il Premio sarà conferito nell'Adunanzasolenne di chiusura dell'anno accademi-co, nel giugno 2004.

Roma, 15 ottobre 2003Il Presidente

Giovanni Conso

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L'Accademia Nazionale dei Lincei, inconformità alla volontà espressa dallacompianta Signora Amalia Bruno Fras-setto, bandisce un concorso a un PremioInternazionale "Fabio Frassetto" di Euro25.000 per l'Antropologia fisica.Coloro che intendono concorreredovranno inviare alla Segreteria dell'Ac-cademia Nazionale dei Lincei - Via dellaLingara, 10 - 00165 Roma - entro il 31dicembre 2003 (data del timbro posta-le):a) la domanda di ammissione al concor-so in carta libera diretta al Presidentedell'Accademia;b) una copia dei lavori editi e di qualsiasialtro titolo ritenuto idoneo;c) un elenco delle opere trasmesse per ilconcorso dal quale risulti il titolo di cia-scun lavoro, l'editore e l'anno di pubbli-cazione;d) un curriculum scientifico dettagliato.Nella domanda il concorrente dovràdichiarare, sotto la propria responsabili-tà, i dati anagrafici.Possono concorrere al Premio i cittadiniitaliani e stranieri, con esclusione deiSoci dell'Accademia Nazionale dei Lin-cei.L'assegnazione del Premio sarà fatta in

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base al giudizio di una Commissione giu-dicatrice, nominata dal Consiglio di Pre-sidenza dell'Accademia, composta datre o cinque membri scelti tra i Soci del-l'Accademia. Oltre a questi potrannoessere chiamati a far parte della Com-missione memrbi esterni.Le decisioni della Commissione sarannosottoposte alla Classe competente esuccessivamente, per l'approvazione

definitiva, all'Assemblea delle Classiriunite dell'Accademia.Il Premio sarà conferito nell'Adunanzasolenne di chiusura dell'anno accademi-co, nel giugno 2004.

Roma 15 ottobre 2003Il Presidente

Giovanni Conso

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XLIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ

ITALIANA DI PSICHIATRIA

BOLOGNA 19-24 OTTOBRE 2003 - PALAZZO

DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI

Conferenza di Consenso

Medicine nonConvenzionaliLunedì 20 ottobre 2003

Coordinatore Dott. Paolo RobertiDocumento di Consenso

Premessa<La Repubblica Italiana tutela la salutecome fondamentale diritto dell'individuo,salvaguarda il principio del pluralismoscientifico e garantisce la libertà di scel-ta terapeutica da parte del cittadino e laqualificazione professionale degli opera-tori sanitari, valorizzando in particolarmodo l'autonomia del medico nelle scel-te terapeutiche (Corte di Cassazione, IVSezione Penale, Sentenza n. 301,8/2/2001).Il diritto di scelta, riconosciuto ad ognipersona come punto focale di ognimoderna considerazione di rispetto dellavolontà individuale nei confronti del pro-prio stato di salute e malattia, è statoimplicitamente già espresso e si è con-cretizzato con il ricorso, da parte di sem-pre più ampi strati della popolazione, adalcune discipline e pratiche terapeutiche

note con il termine complessivo di"Medicine Non Convenzionali" (MNC):Agopuntura, Omeopatia, Fitoterapia,Medicina Tradizionale Cinese, MedicinaAntroposofica, Omotossicologia, Medi-cina Ayurvedica, Chiropratica e Osteo-patia ("Linee guida su medicine e prati-che non convenzionali", FNOMCeO, Ter-ni, 18/5/2002).Si conviene che tutte le metodiche tera-peutiche e di intervento sanitario sullapersona non possono derogare dallanecessità di una preliminare diagnosi cli-nica, di esclusiva pertinenza del medicoche ne abbia specifica competenza, ilquale può utilizzarle come parte inte-grante della Medicina secondo scienza,coscienza, competenza e perizia.

1. Definizioni operativeL'attributo "non convenzionale", sebbe-ne attualmente costituisca in Italia l'ap-pellativo più diffuso, sembra porre que-ste metodologie terapeutiche in con-trapposizione alla medicina accademica,intesa come convenzionale. Ricordandoa tale proposito che nel mondo anglo-sassone si utilizza il termine CAM (Com-plementary and Alternative medicine), èindispensabile sottolineare la comple-mentarietà dei diversi possibili approccidiagnostici e terapeutici che rientrano inquesto ambito, per evidenziare l'integra-zione in atto nel sistema sanitario e lapossibilità di utilizzo pratico di tutte leinformazioni provenienti dal paziente.È altresì di fondamentale importanza laricerca, l'individuazione e l'adozione di

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un linguaggio comune che, definendo inmaniera univoca le rispettive peculiaritàmetodologiche, contribuisca a favorirelo scambio del maggior numero possibi-le di informazioni tra operatori sanitari ericercatori, soprattutto in ambito acca-demico: l'obiettivo è quello di compren-dere i vantaggi e i limiti di ciascunadisciplina e di meglio identificare, traun'ampia scelta di terapie e trattamentie sulla base delle evidenze disponibili,quali siano i più appropriati per i pazien-ti.

2. Ricerca scientificaRiconosciuta l'eticità dell'integrazioneterapeutica offerta da queste discipline,è necessario e opportuno prevedere lapossibilità di accreditare e realizzareprogrammi di studio e ricerca scientificache, nel rispetto delle peculiarità di ognidisciplina, consentano di validarne l'effi-cacia valorizzandone l'effettivo ruolomedico terapeutico.A tal fine è auspicabile, accanto allaricerca pubblica istituzionale, il concor-so di una finalizzata e proficua collabo-razione tra Industrie, Aziende e Societàmedico-scientifiche del settore per ido-nei progetti di ricerca da realizzaremediante apposite forme di accredita-mento e finanziamento. Si auspicaanche un maggiore contributo di istitu-zioni sanitarie pubbliche e facoltà medi-che al processo in corso di validazionescientifica delle Medicine Non Conven-zionali.

3. Riconoscimento legislativoL'iter legislativo in corso per adeguare lalegislazione italiana a quanto sollecitatodall'Unione Europea (Direttive Europeen. 92/73 e 92/74; Ris. N. 75 del Parla-mento Europeo del 29 maggio 1997:"Statuto delle Medicine Non Convenzio-nali"; Ris. N. 1206 del Consiglio d'Euro-pa del 4 novembre 1999), dovrà consen-tire ai medici idoneamente preparati nel-le singole discipline di fregiarsi della pro-pria qualifica, competenza e preparazio-ne professionale.

4. Informazione e mediaL'informazione sanitaria deve esserefinalizzata all'educazione sanitaria dellapopolazione verso abitudini e comporta-menti utili alla conservazione della saluteintesa non solo come assenza di malat-tia ma anche come benessere psicofisi-co (secondo quanto stabilito dall'OMS),oltre che alla prevenzione delle patologiee alla loro cura e trattamento in caso dinecessità.Per le MNC si propone l'istituzione diappositi Osservatori Regionali, sia per laverifica costante dell'informazione utile enecessaria per la diffusione di notiziecorrette e complete per la popolazione,sia per la documentazione e la ricercariguardante ogni singola disciplina, pre-valentemente attraverso un coordina-mento tra le società scientifiche del set-tore. L'obiettivo è quello di mettere a dis-posizione di cittadini e operatori sanitarianalisi indipendenti e qualificate sullasituazione delle MNC sul proprio territo-rio. I risultati di tali verifiche potrannoessere raccolti da un OsservatorioNazionale come punto di riferimento ecoordinamento per una valutazionecomplessiva che consenta di evitareduplicazioni di interventi e con economiadi costi per la ricerca.A tutela dell'utenza e nelle more del rior-dino legislativo del settore, si riconosce esi auspica l'adozione, da parte di tutti gliOrdini Provinciali dei Medici Chirurghi edegli Odontoiatri di opportune modalitàdi riconoscimento della specifica prepa-razione in materia del proprio iscritto lequali, sulla base inderogabile di critericoncordati con le scuole e le associazio-ni scientifiche più autorevoli di ognidisciplina, siano di garanzia per la popo-lazione assistita.

5. Consenso informatoNel rispetto delle norme del Codice diDeontologia Medica, è giusto ricordare ildovere della concreta applicazione,all'interno di un libero rapporto consen-suale ed informato, dei principi dellalibertà di scelta terapeutica da parte del

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paziente e della libertà di cura da partedel medico. Si conferma, pertanto, lanecessità di una completa, corretta ecomprensibile informazione alla persona,finalizzata allo sviluppo di un rapporto tramedico e paziente in grado di utilizzare laMedicina nella sua accezione più ampia,intesa come professione esercitata conpiena libertà del medico di porre in attoogni mezzo ritenuto utile ed eticamentevalido nell'interesse della persona assi-stita e con il suo consenso.

6. Formazione e competenzaRiconoscendo alle Università il ruolo sto-rico nella formazione, si deve comunqueconstatare negli atenei italiani la carenzadi docenti e risorse dedicate all'insegna-mento e alla ricerca nel campo delleMNC. Attualmente i percorsi formatividisponibili sono prevalentemente fornitidagli Istituti privati che da anni operanonel settore: si auspica quindi che le Uni-versità, nello sforzo di colmare questacarenza formativa, concorrano ad indivi-duare e realizzare convenzioni e accordidi collaborazione con associazioni escuole già operanti nella ricerca, nell'in-segnamento e nella verifica dell'appren-dimento di queste discipline, come con-tributo utile a valorizzarne l'esperienzaaccumulata. Si auspica che tale proces-so di integrazione formativa arrivi pro-gressivamente ad un regime di liberaconcorrenza tra Istituti privati e Universi-tà prevedendo, nelle fasi iniziali, l'inseri-mento di nozioni informative generali neicorsi di laurea delle facoltà mediche e,dove questo sia possibile, l'attivazione dicorsi elettivi di introduzione alla cono-scenza delle MNC.

7. Farmacoeconomia e integrazionesul territorio.L'elevato numero di pazienti che si affidaalle MNC in piena libertà terapeutica esenza gravare sull'economia del SSN,evidenzia un fenomeno che coinvolgetutti i protagonisti dello scenario sanita-rio sul territorio. Ne consegue unanecessaria incentivazione di collabora-

zioni e/o convenzioni tra le diverse figurecoinvolte a vario titolo nella problematica(medici di Medicina Generale, specialistiospedalieri, aziende sanitarie locali, per-sonale parasanitario, etc.) per la diffusio-ne di un corretto percorso integrato e diun'adeguata informazione dei vantaggi edei limiti di tali discipline.

8. Rapporti con le istituzioniMedici esperti per ogni disciplina, oppor-tunamente indicati dalle Associazioniscientifiche più rappresentative per ognidisciplina devono essere presenti e par-tecipare a pieno titolo con parità di ruoloe di funzioni nelle Commissioni e Organiconsultivi della Professione, del Ministe-ro della Salute, del Ministero dell'Univer-sità e della Ricerca Scientifica, di Asso-ciazioni di pazienti e consumatori, pernumerose finalità: riconoscimento deititoli di studio conseguiti all'estero, allo-cazione di risorse dirette a progetti diricerca, adeguamento ed integrazionecon strutture e ordinamenti già esistenti,etc.

9. Prescrizione e strumenti di curaAllo scopo di evitare istanze di tipo limi-tativo e spesso attuate in assenza di unareale conoscenza del problema, ènecessario stabilire in maniera univoca icriteri di qualità, sicurezza ed efficacianecessari per l'autorizzazione all'immis-sione in commercio dei medicinali e deglistrumenti di cura impiegati nei diversiindirizzi terapeutici. L'individuazione ditali criteri, specifici per ogni indirizzoterapeutico, dovrà avvenire su indicazio-ni delle rispettive Società scientifiche e/oAssociazioni professionali più rappre-sentative e autorevoli;

ConclusioniSi ringrazia al Società Italiana di Psichia-tria che, nell'ambito del XLIII CongressoNazionale di Bologna, ha voluto la primaConferenza di Consenso sulle MedicineNon Convenzionali organizzata in Italia inambito accademico; questo Documentodi Consenso è frutto del lavoro del suo

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promotore e di tutte le Associazioni e leScuole firmatarie. Si auspica che questoevento sia di stimolo per la piena inte-grazione di interventi analoghi nellacosiddetta medicina di base e pressoaltre specializzazioni mediche.Il Documento di Consenso, condiviso dairappresentanti autorevoli delle disciplinenon convenzionali in Italia qui convenutee da medici e ricercatori esperti dellamateria, intende costituire il presuppostoper una continuità di azione unitaria intale settore della medicina, aperta a tut-te le componenti sanitarie, nelle sedirappresentative della Professione medi-ca (FNOMCeO e Ordini Provinciali), pres-so le Istituzioni della Repubblica sianazionali che regionali e territoriali, non-ché nei confronti delle Associazioni deicittadini.

Associazioni, Enti, Istituti, Scuole, Societàdi Medicine Non Convenzionali firmatari

Ambulatorio di Omeopatia, Ospedale Campodi Marte, ASL 2, LuccaCentro Regionale di riferimento per l'Omeo-patia della Regione Toscana

Anthropos & Iatria, Associazione ScientificaInternazionale per la Ricerca, lo Studio e loSviluppo delle Medicine Antropologiche edAccademia Europea per le Discipline di Fron-tiera, Genova

Associazione Atah Ayurveda, Bologna

Assocaizione Medica Italiana di Omotossico-logia, AIOT, Milano

Associazione "Lycopodium HomeopathiaEuropea" - Scuola di Omeopatia Classica"Mario Garlasco". Firenze

Asosciazione Nazionale Medici Fitoterapeuti,ANMFIT, Empoli

Associazione Pazienti Omeopatici, Napoli

Associazione per l'Università della Medicina,ASSUM, Roma

Centro Clinico di Medicina Naturale, Ospeda-le S. Giuseppe, ASL 11 Empoli

Centro Italiano di Studi e Documentazione inOmeopatia, CISDO, Milano

Centro di Medicina Tradizionale Cinese "Fiordi Prugna", ASL 10, Firenze, Centro Regiona-le di riferimento della Regione Toscana per leMedicine Non Convenzionali e la MedicinaTradizionale Cinese

Federazione Italiana delle Associazioni e deiMedici Omeopati, FIAMO, Milano

Federazione Italiana dei Medici Omeopati,FIMO, Roma

Federazione Italiana delle Società di Agopun-tura, FISA, Bologna

Gruppo Medico Antroposofico Italiano,GMAI, Milano

Homoeopathia Europea-Internationalis, Bru-xelles

Istituto di Medicina Omeopatica, ISMO,Roma

Istituto di medicina Omeopatica, ISMO, Reg-gio Calabria

Istituto Superiore di Medicina Olistica e diEcologia, ISMOE, Urbino

Società Italiana di Farmacoterapia Cinese eTradizionale, S.I.F.C.ET., Saronno

Società Italiana di Floriterapia, SIF, Bologna

Società Italiana di Medicina Omeopatica,SIMO, Palermo

Società Italiana di Omeopatia e MedicinaIntegrata, SIOMI, Milano

Società Italiana di Psichiatria Olistica, SIPOL,Bologna

Società Scientifica Italiana di Medicina Ayur-vedica Onlus, SSIMA, Milano

Unione di Floriterapia, Milano

World Psychiatric Association, Section on"Ecology, Psychiatry and Mental Health",Imperia

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COMUNICATO STAMPA

PERPLESSITÀ DEL COMITATO CENTRALE DEL-LA FNOMCEO SUI CONTENUTI DELLA

FINANZIARIA 2004

Del Barone:fondi ancorauna voltainsufficientidisatteso il ruolo degli Ordini

➔ Il Comitato Centrale della Federa-zione Nazionale degli Ordini dei Medi-ci Chirurghi e degli Odontoiatri riunitoa Roma il 10 ottobre ha espresso per-plessità sugli adempimenti di interes-se sanitario contenuti nella manovraeconomica per il 2004, ad iniziare dal-la inadeguatezza dei fondi stanziatiche ancora una volta si dimostranoinsufficienti rispetto ai bisogni sanita-ri della popolazione."Una carenza tanto più allarmante -ha dichiarato il Presidente dellaFNOMCeO Giuseppe del Barone - afronte dei sempre più alti livelli diimmigrazione a cui si aggiunge il pesoeconomico per la cura di patologiestrettamente legate a questo fenome-no e alla necessità di garantire, ad unmaggior numero di cittadini, i livelliessenziali di assistenza (LEA)".Per quanto attiene l'assistenza farma-ceutica il Comitato Centrale, asso-ciandosi alle critiche espresse dallaRegione, stigmatizza i contenuti trop-

po economicisti delle norme previsteper i monitoraggio della spesa (per ilnetto prevalere dei valori economicisu quelli sanitari), condividendo tutta-via lo sforzo di esercitare una più pun-tuale verifica dei cittadini che hannodiritto a prestazioni sanitarie econo-micamente agevolate.Per contro, lo stesso sistema di con-trollo, questa volta a carico dei medi-ci prescrittori, può ingenerare nellacategoria giustificati timori. Già inpassato, infatti, non sono mancati icasi di colleghi ingiustamente accu-sati di iperprescrizione, con il risultatodi aver posto i sanitari in una situazio-ne di prudenza, dal punto di vista pre-scrittivo, con inevitabili riflessi negati-vi sui livelli di assistenza a favore deicittadini, la cosiddetta "medicinadifensiva", situazione aggravata daidettami dell'art. 50 della Finanziariache sposta di fatto al Ministero dell'E-conomia tematiche di esclusivo inte-resse sanitario.Secondo l'organismo di rappresen-tanza della professione medica nonpuò essere inoltre condiviso il fattoche nella istituenda Agenzia Italianadel Farmaco, che tra i compiti avràanche quello di regolamentare gliaspetti etici della informazione scien-tifica, della pubblicità e promozionedei farmaci, non sia stata prevista lapresenza di rappresentanti degli Ordi-ni dei Medici."Come non può essere accettato - haaggiunto Del Barone - che, senza ilcoinvolgimento dell'istituzione ordini-stica, le Regioni possano provvederealla disciplina della pubblicità pressogli operatori sanitari, compresa daconsegna dei campioni gratuiti e deiprodotti promozionali, nonché allamessa a punto dei criteri per la parte-cipazione dei medici ad iniziative diaggiornamento promosse dalle azien-de produttrici di farmaci".Una Finanziaria quindi in aperto con-trasto con i contenuti del Manifesto

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etico, fortemente voluto dal MinistroSirchia e condiviso da tutti gli operatoridella Sanità.A conclusione dei lavori il ComitatoCentrale della Federazione ha chiesto,nel quadro del protocollo di intesa sigla-

to dal Ministro Sirchia e dal PresidenteDel Barone, un urgente incontro peraffrontare, sul piano squisitamente tec-nico, questi temi di così ampia rilevanzaper i cittadini ei professionisti della salu-te.

INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DELLA FNOM-CEO GIUSEPPE DEL BARONE ED UNA DELEGA-ZIONE DELL'AVIS NAZIONALE

Ordini e Volontariatoinsieme perincrementarele donazioni disangue

➔ Il Presidente della FederazioneNazionale degli Ordini dei Medici Chi-rurghi e degli Odontoiatri Giuseppe delBarone ha incontrato oggi una delega-zione dell'AVIS Nazionale composta daPaolo Marcianò, referente dell'areasanitaria, e da Genesio De Stefano eLuciano Franchi, Vice Presidenti Nazio-nali. Presente Giovanni Righetti, com-ponente il Comitato Centrale dellaFNOMCeO.Il colloquio ha permesso di porre lebasi per una fattiva collaborazione tra

istituzione ordinistica ed AVIS finalizza-ta ad incentivare nel nostro Paese lacultura della donazione del sangue,attraverso una sinergia tra volontariatoe medici italiani, a fronte della cronicacarenza di donazioni di cui ancora oggisoffre il nostro Paese.Il ruolo del medico infatti - è stato riba-dito nel corso dei lavori - risulta il piùdelle volte determinante nel favorire lascelta di diventare donatore abituale,scelta che nel contempo aiuta adaccrescere, tra i cittadini, l'educazionealla salute attraverso il perseguimentodi stili di vita coerenti con quanto stabi-lito dal Piano Sanitario Nazionale intema di prevenzione.A conclusione dell'incontro sono statetracciate le linee-guida per un protocol-lo d'intesa da sottoporre all'approva-zione del Comitato Centrale dellaFNOMCeO e del Consiglio Nazionaledell'AVIS. Nell'attesa i convenuti hannodichiarato la loro disponibilità a colla-borare nell'organizzazione di "UnaGiornata Nazionale delle Donazioni",finalizzata a sensibilizzare sia i mediciche gli studenti delle Facoltà di Medici-na, da tenersi contestualmente alla"Giornata Internazionale della Donazio-ne del sangue" in programma il 14 giu-gno.

FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI

CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI

COMUNICATO STAMPA

Medici: Amato(FNOMCeO): no a nuovespecializzazioni

➔ Un secco No a nuove scuole di spe-cializzazione è pronunciato da SalvatoreAmato, Vice-Presidente della Federazio-ne Nazionale degli Ordini dei Medici, deichirurghi e degli odontoiatri, una posizio-ne che vuole contrastare la tendenza inatto nelle Università ad istituire nuovescuole di specializzazione per i medici,con il risultato negativo di delimitaretroppo il campo delle competenze, a dis-capito di una visione unitaria del pazien-te. L'altro risultato negativo è la duplica-zione di incarichi, di cattedre e di ambitiformativi che non trovano riscontro nellapratica medica.Amato precisa: "La Fnomceo ha attornoa sé molte solidarietà su questa posizio-ne: in tempi nei quali è richiesta ai medi-ci una competenza sempre più spiccata,finalizzata all'esercizio della professione,noi riteniamo che occorra mettere in attoun binomio di formazione ed aggiorna-mento che ha come scopo proprio l'e-saltazione della competenza. Non biso-gna mai dimenticare -aggiunge Amato-che l'atto medico è del medico e che ildestinatario dell'atto medico è il pazien-te, è il cittadino, malato o no". La nuovafase della Fnomceo, avviatasi a maggioscorso, implica proprio passaggi di que-sto tipo, a difesa della professione e del-la deontologia, in una logica svincolatadai sindacati e dal sindacalismo: "Nel

rapporto tra medici e cittadini, la Fnom-ceo ha un ruolo di terzietà, a garanzia siadei medici sia dei cittadini, un ruolo'notarile attivo', che implica anche valu-tazioni su chi fa formazione e come.Anche le società scientifiche - affermaancora Amato- devono essere all'altezzadei compiti, provvedendo ad esempio aduna sorta di autoaggiornamento rivolto aipropri soci, che altrimenti, al pari di altrisoggetti, rischiano di rimanere indietrorispetto alla velocità dei cambiamentidella Medicina e della Sanità". ConcludeAmato: "Questa nuova Fnomceo ha giàlanciato una nuova sfida, che marceràaccanto a quella dell'affermazione del-l'aggiomamento 'dinamico' della deon-toiogia, della professionalità e della for-mazione e che riguarderà la ricerca, unanuova frontiera su cui i medici dovrannoimpegnarsi ancor di più di oggi".

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Per gentile concessione Aboca Museum

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COMUNICATO STAMPA

Università:professionsitia “rischioinflazione

➔ Medici, odontoiatri, veterinari edarchitetti temono non tanto l'inflazionedell'euro, quanto quella della propriaprofessione. Un problema che riguardatutto il mondo delle professioni e l'insidiaviene proprio dall'interno delle Universi-tà, dove si formano i professionisti didomani. Se poi ci si mette anche il Parla-mento a "scardinare" il numero program-mato in alcune Facoltà, il quadro che sidelinea è davvero preoccupante. "Unfenomeno che va bloccato adesso, pri-ma che sia troppo tardi", dicono Giusep-pe Del Barone e Salvatore Amato, rispet-tivamente Presidente e Vicepresidentedella Fnomceo e Giuseppe Renzo, presi-dente della commissione odontoiatri. Maquesta volta a dar man forte alla Fnom-

ceo c'è anche Domenico D'Addario, pre-sidente della FNOVI, la federazione deimedici veterinari e tutti compatti si rivol-gono all'Aula del Senato dove sta perapprodare un disegno di legge che detta"Norme in materia di regolarizzazionedelle iscrizioni ai corsi di diploma univer-sitario e di laurea per l'anno accademico2000-2001".Il disegno di legge in sé andrebbe bene,se non fosse intervenuto, in sede dicommissione Istruzione di PalazzoMadama, un emendamento che stravol-ge il testo originario, laddove prevedeper gli studenti la possibilità di rimanereiscritti nello stesso corso di laurea, a pat-to di aver sostenuto almeno un esamenell'anno accademico 2000-2001 o dueesami nell'anno accademico 2002-2003.Nel testo originario, invece, si prevedeval'iscrizione al secondo anno di altro cor-so di laurea a numero non programmato."L'emendamento è un bella spinta infla-zionistica per le professioni interessate -affermano gli esponenti degli Ordini-perché viene così scardinato il principiostesso del numero programmato, apren-do le porte ad una massa indistinta diaspiranti "dottori", a discapito della qua-lità della formazione nelle nostre Univer-sità, con grave danno per i professionistiseri che già esercitano la propria profes-sione".

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Casa di Cura Privata VILLA CHIARADirettore Sanitario: Dott. Corrado Ballarini

Medico chirurgo specialista in psichiatria40033 CASALECCHIO DI RENO (BO) - Via Porrettana, 170 - Tel. (051) 61.92.222

Equipe Medica -Fisiokinesiterapia e Rieducazione Funzionale:Dott. Domenico COSTANZO - Medico Chirurgo spec.in Fisiokinesiterapia OrtopedicaRadiodiagnostica e Diagnostica per Immagini:Dott.ssa Silvia CANOVA Medico Chirurgo spec. in Radiologia-(Radiodiagnostica)T.A.C.:Dott.ssa Rita QUERZÈ Medico Chirurgo spec. in Radiodiagnostica e Dott. Gianfranco CRISTI Medico Chirurgo spec. in Radiologia Medica e Terapia FisicaAnalisi Cliniche e di Laboratorio:Dr.ssa Liviana FORMICA - Biologa - spec. in Biochimica e Chimica ClinicaCitoistopatologica ed Estemporanea:Prof. Giovanni SCHLICH Libero Docente in Anatomia e Istologia PatologicaEcografia senologia - Mammografia - Ortopantomografia AUT. 07 del 25.09.2001

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Su questo punto gli Ordini sono determi-nati, ed hanno già incontrato esponentidei partiti: "E' necessario - affermano -che il Senato e la Camera si assumano laresponsabilità politica di garantire ilnumero programmato e non di minarlo:le professioni non possono essere"appese" ad un emendamento.Il Ministro Girolamo Sirchia, proprio ieri,in occasione della Giornata della deonto-logia medica, ha affermato che il numeroprogrammato è troppo alto. Siamo d'ac-cordo con Sirchia, ma delle due l'una:

non si può sostenere che il numero pro-grammato è troppo alto e poi al Senatoallargare le maglie dei corsi di laurea inmedicina o in odontoiatria". SecondoGiuseppe Renzo, "quell'emendamento èuno scandalo trasversale e va bloccatoper non far scadere la professione odon-toiatrica, che negli anni ha fatto tanti pro-gressi sul piano della specializzazione. Ameno che non si voglia fare un passoindietro: dal dentista professionista alcavadenti".

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COMUNICATO STAMPA

IL MINISTRO GIROLAMO SIRCHIA ALLA GIOR-NATA CELEBRATIVA DEL CENTENARIO DEL

CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA RASSICURA I

MEDICI

Non c'è altrospazio in sanitàper provvedi-menti dettati da necessitàdi bilancio

➔ Nel quadro delle riunioni periodichepreviste dal Protocollo d'Intesa martedì28 ottobre il Ministro della Salute Girola-mo Sirchia ha incontrato il Presidentedella FNOMCeO Giuseppe del Barone,accompagnato da una delegazione delComitato Centrale della Federazionedegli Ordini.Nel corso dell'incontro sono state esami-nate le numerose questioni sul tappeto,tra queste il problema degli specializzan-

di, il rinnovo del Regolamento degli Ordi-ni, I'applicazione del Decreto Legge sul-la Privacy, il disegno di Legge che vuoleriammettere alle Facoltà gli studenti chenon hanno superato l'esame di ammis-sione altre ancora, sulle quali il Ministroha dato ampia rassicurazione del suoimpegno per ricercare le più idonee solu-zioni.I presenti all'incontro hanno espressopiena soddisfazione per il livello di colla-borazione raggiunto tra i rappresentantidella professione ed il Ministero dellaSalute.A conclusione dei lavori il Presidente del-la Federazione, ha manifestato la suapreoccupazione per il quadro economicoin cui si dibatte la sanità pubblica chegetta pesanti ombre sulle legittimerichieste contrattuali dei medici determi-nando di riflesso pesanti conseguenzesui livelli di assistenza a causa delle pre-viste agitazioni sindacali.Tuttavia il Presidente Del Barone ha pre-so atto con soddisfazione di quanto riba-dito oggi dal Ministro Sirchia, in occasio-ne della Giornata Celebrativa del CodiceDeontologico tenutasi a Roma, ovveroche come responsabile del Dicasterodella Salute non accetterà che concettimeramente economicistici possanosovrapporsi a quelli a tutela della salutedei cittadini.

53Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

COMUNICATO STAMPA

LA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI SOLIDALE CON

I MEDICI IN LOTTA

Del Barone: una protesta in difesa delSSN primaancora che della professionemedica

Piena solidarietà ai medici in lotta è sta-ta espressa dal Presidente della Federa-zione Nazionale degli Ordini dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri GiuseppeDel Barone commentando la decisionedelle categorie mediche di intraprendereazioni sindacali."Gli scopi delle associazioni di categoria- ha dichiarato Del Barone - sono perfet-tamente condivise dalla Federazione,anch'essa impegnata nella difesa di un

Servizio Sanitario Nazionale oggi semprepiù penalizzato da un eccessivo econo-micismo che rischia di pregiudicare ilprincipio costituzionale del diritto allasalute e le possibilità di accesso alle pre-stazioni per tutti i cittadini". "Occore pre-cisare inoltre - ha aggiunto il Presidentedella Federazione - che la protesta deicamici bianchi non è rivolta esclusiva-mente in difesa dei loro diritti contrattua-li ma, giova ricordarlo,anche a tutela del-l'eccellenza del servizio, dell'avvio delgoverno clinico e della soddisfazionedelle esigenze dei cittadini;La Federazione degli Ordini pertanto èconvinta che non mancherà un interven-to tempestivo e deciso da parte delGoverno e del Parlamento che, in sinto-nia con le Regioni, affronti e risolva i mol-ti problemi non più rinviabili della sanitàitaliana.Ha ragione comunque il Ministro Sirchiaquando afferma che la nostra sanità nondeve essere sminuita né biasimata per-ché, grazie soprattutto all'impegno deimedici, ha raggiunto notevoli livelli diqualità e professionalità riconosciuti inambito internazionale.Ma per garantire questi standard di assi-stenza - ha concluso Del Barone - occor-re ridare il giusto ruolo alla ricerca scien-tifica momento determinante per unbuon Servizio Sanitario Nazionale, peruna ripresa economica oltre che segnoevidente di civiltà del Paese".

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Casa di Cura Privata

AI COLLIOSPEDALE PR IVATOPER MALATTIE NERVOSE

Direttore Sanitario Responsabile: DR. RAFFAELLO BIAGIMedico Chirurgo Specialista in Psichiatria

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COMUNICATO STAMPA

FORMALIZZATO OGGI A ROMA L’ATTO COSTITU-TIVO DEL SODALIZIO TRA LE PROFESSIONI SANI-TARIE INTERESSATE ALL’ECM

Del Baroneeletto presidentedel Consorzio CHE GESTIRÀ LA REGISTRAZIONEE CERTIFICAZIONE DEI CREDITI

➔ Il Presidente della Federazione Nazio-nale degli Ordini dei Medici Chirurghi edegli Odontoiatri Giuseppe del Barone èstato eletto oggi Presidente del CosorzioCo.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Ana-grafica Professioni Sanitarie), organismoche vede riunita la quasi totalità delle Pro-fessioni Sanitarie interessate al Program-

ma Nazionale di Formazione Continua(ECM).Completano il "direttivo" Giuseppe LuigiPalma Vice Presidente (Psicologi); Giovan-ni Gruppioni Segretario, (Aree Professio-nali), Gennaro Rocco Tesoriere(Infermieri).Il Consorzio è stato costituito quale stru-mento attuativo della convenzione chesarà stipulata con il Ministero della Saluteper la realizzazione di un Programma uni-tario informatizzato, finanziato dallo stessodicastero, per la gestione e certificazionedei crediti formativi acquisiti dai singoliprofessionisti della salute. Oltre alle professioni sopra elencate hannoaderito all'iniziativa, che rimane aperta atutte le rappresentanze professionali sani-tarie, i Veterinari, le Ostetriche, i Tecnici diradiologia medica, nonché le AssociazioniProfessionali non regolamentate afferentialle aree della prevenzione, della riabilita-zione e dell'area tecnico-sanitaria.

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COMUNICATO STAMPA

IL VERTICE DELLA FEDERAZIONE HA RICEVUTO

IL PRESIDENTE DELL'AMSI FOAD AODI

L'impegno della Fnomceoa favore deimedici stranieri➔ Il Presidente e il Vice Presidente dellaFederazione Nazionale degli Ordini deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatri Giu-seppe Del Barone e Salvatore Amatohanno incontrato il Presidente dell'Asso-ciazione Medici di origine Straniera inItalia (A.M.S.I.) Foad Aodi il quale si è fat-to portavoce delle istanze dell'Associa-zione volte a porre le basi per una fattivacollaborazione con la FNOMCeO perrisolvere i numerosi problemi che oggi

gravano sui professionisti provenienti daiPaesi extracomunitari.Difficoltà di soggiorno, difficoltà di acces-so alle strutture pubbliche in assenza delrequisito della cittadinanza, in breve, diffi-coltà di inserimento nel mondo del lavoro,sono state le tematiche al centro del cor-diale e proficuo dibattito.Del Barone ed Amato nel prendere attodell'opera svolta dall'AMSI, a favore deicolleghi stranieri e nel promuovere formedi collaborazione tra l'Italia e i vari Paesi,(non a caso l'AMSI ha ricevuto riconosci-menti da parte del Presidente dellaRepubblica Ciampi e già collabora conalcuni Ordini provinciali) si sono dettifavorevoli alla costituzione di un Gruppodi lavoro in seno alla FNOMCeO, delquale fare parte lo stesso Foad Aodi, conil compito di monitorare e ricercare insede ordinistica le più idonee soluzioni ainumerosi problemi che inevitabilmente sipresentano ai professionisti stranieri chehanno deciso di svolgere nel nostro Pae-se la loro attività professionale.

COMUNICATO STAMPA

TELEGRAMMI DEL PRESIDENTE DELLA FNOM-CEO GIUSEPPE DEL BARONE AL COMANDAN-TE DELL’ARMA DEI CARABINIERI E AL CAPO DI

STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO

Il Cordoglio deimedici e degliodontoiatriitaliani per le vittime di Nassiriya

Il Presidente della FederazioneNazionale degli Ordini dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri GiuseppeDel Barone, anche a nome del ComitatoCentrale della FNOMCeO e di tutti imedici ed odontoiatri espresso senti-menti di forte commozione per le vittimedella strage di Nassirya."I sanitari italiani - si legge nei telegram-mi inviati al Comandante dell'Arma deiCarabinieri e al Capo di Stato Maggioredell'Esercito - si uniscono al dolore dellaNazione per la grave perdita di militari ecivili impegnati in Iraq in missione dipace e solidarietà ed esprimono il piùfraterno cordoglio alle famiglie così dura-mente colpite negli affetti più cari".Il Presidente della FNOMCeO con unanota inviata al Commissario straordinariodella Croce Rossa Italiana ha desideratoinoltre esprimere la profonda solidarietàe la sincera ammirazione per i colleghiche hanno deciso di continuare la loroopera umanitaria nella difficile r rischiosarealtà irachena dove ogni giorno, conimpegno e abnegazione, onorano laclasse medica italiana.

COMUNICATO STAMPA

IN CONCOMITANZA CON L’INIZIO DELLE ESEQUIE

DEI NOSTRISOLDATI MORTI IN IRAQ.

Il Presidentedella FNOMCeO Del Barone invita i mediciad una momentaneasospensionedella attività in segno di lutto

Il Presidente della Federazione Nazinaledegli Ordii dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri Giuseppe Del Barone - cheanche a nome del Comitato Centraledella FNOMCeO e dell’intera categoriamedica ha espresso al Comandante del-l’Arma dei Carabinieri e al Capo di StatoMaggiore dell’Esercito i sentimeti di pro-fonda commozione perle vitteme dellastrage di Nassiriya - ha invitato tutti imedici e gli odontoiatri italaini a sospen-dere, ove possibile, la loro attività per 15minuti a partire dalle ore 11.30 dle giorno18 novembre, in concomitanza con l’ini-zio della cerimonia funebre dei soldatiitaliani periti in Iraq durante la lor missio-ne di pace e solidarietà.

Giuseppe Del Barone

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News

ISCRIZIONE ALL'ALBO DEGLI ODONTOIATRI

➔ Il Decreto Legislativo 8 luglio 2003 n.277, che recepisce la Direttiva Comuni-taria 2001/19, modifica alcuni articolidella Legge 24 luglio 1985 n. 409, isti-tutiva della professione di odontoiatria.In particolare, è stato completamenteriscritto l'art. 20 della legge 40. La nuo-va formulazione prevede che, per eser-citare la professione di odontoiatra, ilaureati in medicina devono iscriversiall'Albo degli Odontoiatri. Tale disposi-zione riguarda sia i medici immatricola-ti prima del 28 gennaio 1980, sia imedici immatricolati dopo il 28 gennaio1980 e fino al 31 dicembre 1984, chehanno superato la prova attitudinale oche sono in possesso di una specializ-zazione in campo odontoiatrico. I sud-detti possono mantenere la contempo-ranea iscrizione all'Albo dei Medici Chi-rurghi.

LE SPECIALIZZAZIONI SENZA VALORE

➔ La maggior parte degli Atenei,come "La Sapienza" di Roma e l'Uni-versità di Milano, lo scrive sul sito e nebando a caratteri cubitali: "Scuolemediche non CEE". Stiamo parlandodi quelle specializzazioni mediche chenon sono riconosciute a livello comu-nitario, né sono state istituite per"obiettive esigenze del Servizio sani-

tario nazionale". Specialità come Idro-logia medica, Parassitologia medica oCriminologia clinica, attivate nell'annoaccademico 1994/95 nell'ambito del-l'autonomia universitaria, senza che lerelative scuole possano godere di bor-se di studio o di "alcuna garanzia diriconoscimento giuridico ai fini dell'e-sercizio della professione". Il 2003 perqueste specializzazioni è però unanno cruciale, perché il decreto delMinistro dell'Università n. 509/1999contiene due disposizioni chiare. Laprima (art. 3 comma 6) stabilisce che:"il corso di specializzazione può esse-re istituito esclusivamente in applica-zione di specifiche norme di legge o didirettive dell'Unione europea". Laseconda (art. 13 comma 6) recita: "Lescuole di specializzazione attualmenteistituite sono disattivate entro il terzoanno accademico successivo a quellodi entrata in vigore del presente rego-lamento", che è proprio il 2003/04. LaFederazione Nazionale degli Ordini deiMedici combatte da tempo controquesti corsi non riconosciuti. Già nel2000 l'allora Presidente Aldo Pagni, inuna lettera inviata ai Ministeri dell'Uni-versità e della Sanità, rilevava "comesia contraddittorio che proprio nellesedi istituzionali della cultura e dellaformazione professionale, venganoimpartiti insegnamenti che si sannoinutili, in quanto privi di quegli sbocchioccupazionali che sono l'obiettivo pri-mario dichi si iscrive". La FederazioneNazionale continua, quindi, a chiede-redi vigilare sull'effettiva disattivazionedelle scuole non conformi all'ordina-mento comuniatario.

(Fonte: Il Sole 24 Ore Sanità del 14-20ottobre 2003

Avv. Annamaria Stola

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57Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

RimborsoIRAPCOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI

NAPOLI - (MEDICI - SULL’ACCOGLIMENTO DEL-LA ISTANZA DI RIMBORSO IRAP E SUI REQUISI-TI CONNESSI) CON BREVI NOTE A SENTENZA

Note a sentenza

➔ Con la sentenza in rassegna, la XXVIsezione della commissione TributariaProvinciale di Napoli, ha accolto il ricor-so presentato da n medico, contro ilsilenzio rifiuto dell'amministrazionefinanziaria, in relazione ad istanza dirimborso IRAP.La Corte Costituzionale, con sentenzan. 156 del 10/05/2001, nel rigettare leeccezioni di incostituzionalità propostedai giudici di merito, aveva già posto inevidenza che, diversamente dall'impre-sa, era possibile ipotizzare un'attivitàprofessionale svolta, ancorché concarattere di abitualità, senza un'orga-nizzazione di capitali e lavoro altrui; intal caso, pertanto, ai fini dell'assogget-

tamento all'IRAP, l'accertamento dell'e-sistenza o meno della condizione richie-sta dall'articolo 2 del D. Lgs.15/12/1997, n. 446, costituiva questio-ne di mero fatto.I giudici della XXVI sezione, in applica-zione dell'enunciato principio, hannoconstatato, sulla base della documen-tazione prodotta, che l'attività del medi-co ricorrente veniva svolta in assenza diautonoma organizzazione come sopraintesa.Nell'occasione è interessante eviden-ziare un indirizzo giurisprudenziale chesi va affermando presso alcuni giudici dimerito secondo cui, per l'esercizio delleprofessioni c.d. protette, rimane essen-ziale l'apporto personale del professio-nista nel senso che senza di esso l'atti-vità addirittura non potrebbe essereesercitata, per cui l'aspetto organizzati-vo diventa irrilevante con conseguenteinapplicabilità dell'IRAP. Al riguardo sisegnala la sentenza della CommissioneTributaria Regionale dell'Emilia Roma-gna 11/2 - 13/3/2003, n. 11/35/03 e lasentenza della Commissione TributariaRegionale del Piemonte n. 5/12/03depositata in data 20/05/2003.

(Centro Studi di Diritto Sanitario)

Avv. Ennio Grassini

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58 Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

SOCIETA ITALIANA DL PSICHIATRIA OLISTICA®PRESIDENTE: DORR. ERMANNO PAOLELLI

ORGANIZZA PER IL 2004 LA:

IIª Edizionedel masternazionale inBioterapienella cura dei disturbipsichiciRelatore: Dr. Ermanno Paolelli - Psi-chiatra e Psicoterapeuta

➔ Il Master organizzato dalla SocietàItaliana di Psichiatria Olistica partecipaal programma ECM del Ministero dellaSalute ed intende illustrare, in un corsodi studi di livello universitario, tutte lebioterapie utili nella cura dei più comu-ni disagi psichici: ansia, insonnia,depressione, nevrosi, disturbi del com-portamento alimentare, disturbi delcarattere, divezzamento dagli abusifarmacologici, malattie psicosomaticheed altro.L'approccio terapeutico comprenderà:Nutrizione Ortomolecolare, Fitoterapia,Floriterapia, Omotossicologia, Organo-terapia, Oligoterapia, Litoterapia, Salidi Scussler e Terapie di Biorisonanza. Iltutto all'interno di una struttura meto-dologica portante ed unificante chenon nega nelle patologie più gravianche il ricorso alla moderna farmaco-logia di sintesi.

Il taglio del Master, di stile anglosasso-ne, sarà eminentemente interattivo epratico, tale da condurre il discente adun'ampia verifica e padronanza deicontenuti appresi nel corso degli studi.Il Master, per gli argomenti d'interessegenerale trattati, è rivolto a tuffl i medi-ci, oltre che agli specialisti della mate-ria.Al termine, previo esame finale, verràrilasciato il Diploma di Master dallaSocietà Italiana di Psichiatria Olistica.Le lezioni avranno una cadenza mensi-le con orario dalle 10,00 alle 14,00 edalle 15,00 alle 19,00; si terranno aBologna presso l'Hotel Europa, ViaBoldrini, 11vicino alla stazione F.S. -nella sola giomata di Domenica, a par-tire dal 25 Gennaio 2004 e continuandoil 22 Febbraio, il 21 Marzo, il 18 Aprile,il 23 Maggio ed il 13 Giugno.Per informazioni: [email protected]. 051/44.10.20 - Cell. 333/38.57.130

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Per gentile concessione Aboca Museum

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SOCIETÀ ITALIANA DI FLORITERAPIA®PRESIDENTE: DOTT. ERMANNO PAOLELLI

IL COORDINATORE DIDATTICO - TUTOR DEL

BACH CENTRE INGLESE

DR. ERMANNO PAOLELLI

È IL RELATORE NEL 2004 DELLA:

IIª Edizione del MasterNazionalein FloriterapiaClinica

➔ Il Master che partecipa al programmaECM del Ministero della Salute, ricalcal'insegnamento tradizionale della Florite-rapia di Bach attualmente impartito inGran Bretagna presso la FondazioneBach di Mount Vernon - di cui il relatoreè Tutor per l'Italia - integrato dai moder-ni contributi della ricerca scientifica disettore.

Il suo scopo è formare un floriterapeutaesperto in grado di utilizzare la Floritera-pia di Bach con grande padronanza tec-nica ed adeguata sensibilità.

Di taglio spiccatamente avanzato edesperenziale, ma aperto anche ai neofiti,il Master si rivolge a tutti i medici chedesiderino approfondire con rigore emetodo la Floriterapia di Bach.

Le lezioni avranno una cadenza mensilecon orario dalle 10,00 alle 14,00 e dalle15,00 alle 19,00; si terranno a Bolognapresso l'Hotel Europa, Via Boldrini, 11 -vicino alla stazione F.S. - nella sola gior-nata di Domenica, a partire dal 18 Gen-naio 2004 e continuando 1'8 Febbraio, il7 Marzo, il 4 Aprile, il 9 Maggio ed il 6Giugno.

Al termine previo superamento di unesame finale verrà rilasciato il Diploma diMaster in Floriterapia Clinica da partedella Società Italiana di Floriterapia.

Per informazioni: [email protected] Tel.051/44.10.20 - Cell. 333/38.57.130

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60 Bollettino Notiziario n° 12 Dicembre 2003

L'epidemiologiae la Prevenzionedelle malattieCardiovascolari:dal pionierismoall'evidenza scientificaGiancarloDescovichL'opera e la scuola

Bologna, 30 - 31 Gennaio 2004Aula Absidale Santa Lucia

VENERDI, 30 GENNAIO

15.00 Saluto delle Autorità

I SESSIONE15.30 Storia dello studio dell'ateroscle-rosi, Memorial Giancarlo Descovich A.M.Gotto Jr. (New York)16.00 Lo studio dell'aterosclerosi in ItaliaR. Paoletti (Bologna)16.20 Lo studio Brisighella modello diintegrazione tra amministrazione pubbli-ca e ricerca scientifica A. Gaddi (Bolo-gna)16.40 Salute tra solidarietà e conteni-mento della spesa G. Magri (Bologna)17.00 Il Professor Giancarlo Descovichantesignano dell'integrazione tra pubbli-co e privato U. Mortari (Roma)17.20 Discussione17.40 Consegna delle medaglie di Brisi-ghella A. Gaddi, E. Descovich, C. Samo-rè

18.00 Conclusione dei Lavori

SABATO, 31 GENNAIOII SESSIONE8.30 La carta del rischio cardiovascolareitaliana e europea A. Menotti (Roma)8.50 I fattori di rischio a Brisighella A.Dormi (Bologna)9.10 Attività fisica e fattori di rischio car-diovascolari a Brisighella S. D'Addato(Bologna)9.30 Lo studio di GeronaJ. Marrugat (Barcellona)9.50 Armada Heart StudyE. Pedro (Lisbona)10.10 Ventimiglia Heart StudyM. Averna (Palermo)10.30 Discussione11 Coffee Break

III SESSIONE11.30 Nuove evidenze scientifiche neipazienti con diabete mellito: i risultatidell'Heart Protection Study con simva-statina 40 mg C. Cortese (Roma)11.50 La Doppia Inibizione: un approccionuovo al controllo del rischio cardiova-scolare A. Corsini (Milano)12.10 Comunicazioni libere (10 minutiogni comunicazione) Topics: Donne,anziani, fumo, diabete, alimentazione,genetica e aterosclerosi, attività fisica,Lp(a), PCR, omocisteina, obesità, nuovestatine, nuovi farmaci,modelli matematici, omega 3, infiamma-zione e aterosclerosi

IV SESSIONE14.30 Epidemiologia dell'aterosclerosiE. Farinaro (Napoli)14.50 La terapia non farmacologica nellaprevenzione dell'aterosclerosi R. Fellin(Ferrara)15.10 Evidenze scientifiche dai trials far-macologici con ipolipemizzanti nella pre-venzione dell'aterosclerosi A. Notarbar-tolo (Palermo)15.30 Recenti progressi nella diagnosidell'aterosclerosi M. Freitas (Coimbra)15.50 Invecchiamento e malattie dege-nerative

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C. Franceschi (,4ncona)16.10 Lo spin-off Massalombarda l'inte-grazione tra la ricerca scientifica e le esi-genze di salute della popolazione G.Noera, D. Bassi, M. Hilbe, A. Gaddi16.30 L'applicazione dei modelli mate-matici alla prevenzione delle malattiecardiovascolari: i nuovi campi di ricercaRelatore in via di definizione16.50 Discussione

Relatori

Maurizio AVERNASocietà Italiana per lo Studio dell'Atero-sclerosi PalermoDaniele BASSISindaco Massa Lombarda - Massa Lom-barda (RA)Alberto CORSINIDipartimento di Scienze - Farmacologi-che - Università degli Studi MilanoClaudio CORTESEUniversità degli Studi - Tor Vergata -RomaSergio D'ADDATOCentro Aterosclerosi - "GC Descovich" -Università degli Studi - BolognaAda DORMICentro Aterosclerosi - "GC Descovich"Università degli Studi - BolognaEduardo FARINAROGruppo Italiano - Epidemiologia Preven-tiva - NapoliClaudio FRANCESCHIINRCA - AnconaI'RI: SII ~ N l lRodolfo PAOLETI IMário FREITASUniversità di Coimbra - PortogalloAntonio M. GOTTO Jr.Joan and Sanford IWeill Medical College - Comell University- New York, USAMassimo HILBEF.H.F Srl - BolognaGianluigi MAGRIMinistero dell'Economia - Bologna

Jaume MARRUGATUnitat de Lipids y Epidemiologia Cardio-vascularInstitut Municipal d'lnvestigacio Medica(IMIM) - Barcellona, SpagnaAlessandro MENOTTICardioncerca - RomaUmberto MORTARIMerck Sharp & Dohme Italia - RomaGiorgio NOREAHealth Ricerca e Sviluppo - Massa Lom-barda (RA)Egidio PEDROInstituto do Coraçao - Lisbona, Portogal-lo - Fondazione Italiana per il Cuore Mila-noAlberto NOTARBARTOLOSocietà Italiana per lo Studio dell'Atero-sclerosi - PalerrnoRenato FELLINSocietà Italiana per lo Studio dell'Atero-sclerosi - Sezione Regione Emilia Roma-gna - FerraraAntonio GADDICentro Giancarlo Descovich - Bologna

Segreteria ScientificaSergio D'ADDATOCentro AtereosclerosiDip. di Medicina Clinica e TecnologiaApplicataUniversità degli Studi di BolognaPoliclinico Sant'Orsola MalpighiVia Massarenti, 9 - 40139 BolognaTel.: 051 6364671 - Fax: 051 6364671E-mail: [email protected]

Informazioni generali

SedeAula Absidale Santa LuciaVia de' Chiari, 25/a - BolognaSegreteria OrganizzativaI&C S.r.l.Via A. Costa, 2 - 40134 BolognaTel.: 0516144004 - Fax: 0516142772E-mail: [email protected]

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CASA DI CURA "'MADRE FORTUNATA TONIO-LO" - ENDOSCOPIA GINECOLOGICA, ME-STOP

CENTRO PER IL CONTROLLO DEL FLUSSO

MESTRUALE - Responsabile: Dott. Giam-pietro GubbiniSALUTE DELLA DONNAE GINECOLOGIA - INCONTRI 2004

La MenorragiaI CENTRI ME-STOP

Bologna, 10 Gennaio 2004

➔ RAZIONALE:I disturbi legati al sanguinamentomestruale rappresentano un'evenienzafrequente nella pratica clinica, costituen-do una parte rilevante di tutte le emer-genze ginecologiche.In particolare la menorragia - eccessivosanguinamento mestruale - presentaconsiderevoli risvolti sulla salute delladonna e può avere un impatto severo sulsuo benessere fisico e psicologico, eco-nomico e sociale. Le scelte terapeutiche,spesso inefficaci e non mirate, varianosia in base alle richieste delle pazienti -non sempre sufficientemente informate -che alle competenze del medico o delCentro presso cui la donna si rivolge.Lo sviluppo di nuove tecniche diagnosti-che ha portato ad una migliore definizio-ne dei meccanismi patogenetici implicatinelle alterazioni del flusso mestruale,consentendo di offrire opzioni terapeuti-che sempre più mirate.I Centri ME-STOP (Centri per il controllodel flusso mestruale) nascono dall'esi-genza di proporre un percorso diagnosti-co adeguato a cui corrisponda un'opzio-ne terapeutica personalizzata.La possibilità di scelte terapeutichemininvasive, sicure ed affidabili, permettedi allargare gli orizzonti terapeutici, trat-tando tutte le situazioni in cui il sanguina-mento uterino rappresenta motivo di dis-agio per la vita della donna e non solo i

casi di menorragia resistente alla terapiamedica o causa di anemizzazione secon-daria.Nella filosofia dei Centri ME-STOP il con-cetto di Controllo del flusso mestruale edella salute della donna si sostituisce aquello di Trattamento della menorragia.

Giampietro GubbiniDaniela Nascetti

PROGRAMMA SCIENTIFICO:8,00 Registrazione partecipanti8,45 Presentazione: Viviana Zamboni(Bologna)

LA MENORRAGIAModerano: P. Di Donato, G. Pelusi9,10 - Flusso mestruale e anemia, P. Ricci9,30 - Il razionale diagnostico, D. De Aloysio9,50 - Terapia medica, C. Melega10,10 - Chirurgia laparoscopica, R. Seracchioli10,30 - Chirurgia tradizionale, V. M. Jasonni11,00 - Discussione11,20 - Coffee Break

I CENTRI "ME-STOP"11,45 - Presentazione: D. NascettiModerano: G. Fattorini, N. Longo12,00 - Selezione delle pazienti, P. Casadio12,20 - Chirurgia resettoscopica, I. Mazzon12,40 - Ablazione endometriale termica,G. Gubbini13,00 Discussione e Chiusura dei LavoriCon il patrocinio di: AGEO, AOGOI, ORDINE DEIMEDICI prov. di Bologna, SEGi

RELATORI E MODERATORI:PAOLO CASADIO Libero ProfessionistaClinica Ostetrica Ginecologica I - Univer-sità degli Studi di Bologna- Policlinico S.Orsola Malpighi - (Bologna)DOMENCO DE ALOYSIODirettore III Clinica Ostetrico-Ginecologi-ca - Università degli Studi di BolognaPoliclinico S. Orsola Malpighi - (Bologna)PIETRO DI DONATOPrimario U.O. Ostetricia e Ginecologia

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Ospedale Santissima Annunziata - (Cen-to, Ferrara) - Segretario RegionaleAOGOIGIOVANNI FATTORINIResponsabile Struttura SempliceU.O. Ostetricia e Ginecologia Ausl Città diBologna - (Bologna) Consultori FamiliariGIAMPIETRO GUBBINIDirettore Centri Me-Stop - Casa di Cura"Madre Fortunata Toniolo"- (Bologna)VALERIO MARIA JASONNIProfessore Ordinario Università degli Stu-di di Modena e Reggio Emilia - (Modena)NICOLETTA LONGOPresidente dell'Ordine dei Medici di Bolo-gna - (Bologna)IVAN MAZZONPrirnario - U.O. Ginecologia - Casa diCura "Nuova Villa Claudia" - (Roma)CORRADO MELEGADirettore - Dipartimento Materno InfantileOspedale Maternità presso "Villa Erbosa"- (Bologna)DANIELA NASCETTICoordinatrice Centri Me-StopCasa di Cura "Madre Fortunata Toniolo" -(Bologna)GIUSEPPE PELUSIDirettore Clinica Ostetrica Ginecologia I - Universi-tà degli Studi di Bologna - Policlinico S.Orsola Malpighi - (Bologna)PAOLO RICCIDirigente Medico I LivelloIstituto Ematologia "L.A. Seragnoli"Policlinico S. Orsola Malpighi - (Bologna)RENATO SERACCHIOLIDirigente Medico I LivelloFisiopatologia della Riproduzione Umana

Policlinico S. Orsola Malpighi - (Bologna)Presidente Relazioni Esterne SEGiVIVIANA ZAMBONIDirettrice Sanitaria - Casa di Cura "MadreFortunata Toniolo"- (Bologna)

INFORMAZIONI GENERALI:

SEDE DEL CORSO Ala San Pio X - Casadi Cura "Madre Fortunata Toniolo" ViaToscana 34 - 40141 Bologna, Tel. 051 /6222111ISCRIZIONE L'iscrizione è gratuita e include: Parteci-pazione ai Lavori Scientifici - Kit Congres-suale - Attestato di Partecipazione - Cof-fee Break. L'invito è limitato alle prime100 schede di iscrizione che perverrannoalla Segreteria Organizzativa entro il 20Dicembre 2003 CREDITI FORMATIVI E' stata inoltrata al Ministero della Salutela richiesta di accreditamento dell'evento,nell'ambito del Programma di EducazioneContinua in Medicina (E.C.M.)

SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giampietro Gubbini Dott.DanielaNascetti Casa di Cura "Madre FortunataToniolo" Via Toscana 34 - 40141 BolognaTel. 051/6222111; FaxO51/6222539 -www.casacuratoniolo.it - www.mestop.com

SEGRETERIA ORGANIZZATIVAH.T. Congressi srl Via Benedetto Marcel-lo 1 - 40141 Bologna Tel. 051/480826;Fax 051/480582 e-mail: [email protected] -www.htcongressi.it

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AMBULATORIO PRIVATO CKF ....................................................................... pag. 57

BANCA POPOLARE DI MILANO..................................................................... 3ª di cop.

CASA DI CURA AI COLLI................................................................................ pag. 53

DAL MONTE DERNA....................................................................................... pag. 59

MEDICA SAN DONATO................................................................................... pagg. 10-11

OSPEDALE PRIVATO SANTA VIOLA .............................................................. pag. 27

SALSUBIUM.................................................................................................... 2ª di cop.

TECNOBIOS.................................................................................................... 4ª di cop.

VILLA BARUZZIANA........................................................................................ pag. 5

VILLA CHIARA................................................................................................. pagg. 6-17-51

ELENCO INSERZIONISTI BOLLETTINO DICEMBRE 2003

CONCESSIONARIO PER LA PUBBLICITÀ: ASSOMNIA SAS - TELEFONO E FAX 051 241379