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Tobermory è un porticciolo nell’e- stremità Nord dell’isola di Mull, nelle Ebridi interne scozzesi e colpisce particolarmente per i colori delle case che si specchiano sull’acqua. Differenti tonalità pastello che consentono ai marinai di riconoscere da lontano le proprie case, tutte allineate lungo la strada principale che collega la distilleria di whisky al porto. Una strada da percorrere a piedi, accompagnati dall’o- dore salmastro del mare e il profumo dolce aro- matico della torba che esce dai comignoli delle case. L’odore salmastro è prodotto dalle alghe della baia, che in passato (almeno fino a metà ‘800) furono, con la pesca, la sola fonte di sostentamento per gli allora pochi abitanti del villaggio. Il Kelp, particolarmente diffuso nelle rocciose coste atlan- tiche scozzesi, è un’alga ricca di iodio, di floruri e carbonati di sodio che veniva raccolta ed essiccata per utilizzarla nella produzione di sapone e vetro. Le case pastello di a filo d’acqua a cura della redazione Il lungomare con le case colorate

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Tobermory è un porticciolo nell’e-stremità Nord dell’isola di Mull, nelle

Ebridi interne scozzesi e colpisce particolarmente per i colori delle case che si specchiano sull’acqua. Differenti tonalità pastello che consentono ai marinai di riconoscere da lontano le proprie case, tutte allineate lungo la strada principale che collega la distilleria di whisky al

porto. Una strada da percorrere

a piedi, accompagnati dall’o-dore salmastro del mare e il profumo dolce aro-

matico della torba che esce dai comignoli delle case. L’odore salmastro è prodotto dalle alghe della baia, che in passato (almeno fino a metà ‘800) furono, con la pesca, la sola fonte di sostentamento per gli allora pochi abitanti del villaggio. Il Kelp, particolarmente diffuso nelle rocciose coste atlan-tiche scozzesi, è un’alga ricca di iodio, di floruri e carbonati di sodio che veniva raccolta ed essiccata per utilizzarla nella produzione di sapone e vetro.

Le case pastello di

a filo d’acqua

a cura della redazione

Il lungomare con le case colorate

opo la sconfitta nel canale della Manica contro la marina inglese, nell'e-state del 1588 le navi

superstiti dell’Armada spagnola furono costrette a

riprendere la strada di casa lungo le coste a nord-ovest della Scozia. Le forti tempeste della zona dan-neggiarono molte imbarcazioni e la San Juan de Sicilia si ancorò nella

baia di Tobermory per fare le riparazioni e caricare

provviste alimentari.Donald MacLean, il capo del clan che governava l’isola di Mull concordò con il capitano spagnolo uno scambio. La nave avrebbe avuto tutto il cibo che voleva se in cambio, oltre a una contropartita

in oro, gli spagnoli lo avessero aiutato ad attaccare i nemici del clan MacDonald, pro-

prietari delle isole vicine. Con cento uomini armati (i mercenari spagnoli) MacLean sconfisse

i rivali. Quando dopo pochi mesi la nave riparata e rifornita era pronta a salpare, il governatore restituì gli uomini al capitano trattenendo tre ufficiali in ostaggio e mandò il suo giovane cugino sulla nave a riscuotere l’oro. Lo spagnolo si rifiutò di pagare, fece prigioniero il ragazzo e si preparò a salpare. Poco dopo ci fu una grande esplo-sione e il galeone affondò sul fondo della baia. Il giovane

MacLean, rendendosi conto che non aveva scampo, aveva fatto esplodere la polveriera della nave. I sopravvissuti e i tre ostaggi spagnoli furono rinchiusi nelle segrete del castello di Duart. Il tesoro, che secondo alcuni ammontava a trenta milioni di ducati in monete

d’oro, non fu mai recuperato. Difficile spiegare cosa ci facesse tanto denaro su un galeo-ne da guerra.Una prima teoria racconta che la San Juan de Sicilia, prima di unirsi al Armada, era il Brod Martolosi, una nave mercan-tile della flotta che trasportava il tesoro spagnolo dal nuovo mondo verso l'Europa. Altri sostengono che la nave affonda-ta fosse la Florencia, una nave dedicata al trasporto dell’oro e dell'argento utilizzati per pagare i marinai dell’Armada.Decine sono stati i tentativi per trovare il tesoro. Nel 1955 ci provò anche la Royal Navy. Sono stati recuperati una manciata di monete d’oro e d'argento, un enorme cannone in bronzo e alcune spade. Non abbastanza per giustifica-re una spesa che era già salita a migliaia di sterline. L'oro spagnolo, coperto da 30 metri di fango e 50 metri d'acqua, non vuole farsi ripescare.

a filo d’acqua

il galeone sommerso

In questa baia, nel 1588, ai tempi della guerra anglo-spagnola, fu fatto saltare in aria un galeone spagnolo (il Florencia o il San Juan Sicilia) della Invencible Armada, carico d’oro. Per tre secoli furono fatti diversi tentativi per recuperare il tesoro, sempre con esito negativo.Zigzagando dal lungomare al marciapiede dei fabbricati incon-trerete una cioccolateria, un piccolo museo di storia locale (a ingresso gratuito), un negozio di souvenir, una coloratissima libreria (Tackle and Books) e una chiesetta dove ogni anno a luglio si tiene il Mendelssohn Mull Festival, dedicato al compo-sitore che qui amava soggiornare. Se avete fortuna dal marcia-piede potrete sentire i suoni degli orchestrali che provano gli strumenti nella piccola chiesa, altrimenti l’unico sottofondo sonoro sarà il verso dei gabbiani. The shrill cries of seagulls (lo stridulo pianto dei gabbiani) in italiano andrebbe tradotto con il poco conosciuto e usato “closcare”, che forse deriva dall’onoma-topeico termine dialettale “cocai” dei veneziani e dei triestini. Dura pochi minuti, ma vale “la pena” (non sappiamo quale), la visita guidata alla distilleria (Tobermory Distillery), che termina sempre con una degustazione e l’omaggio del bicchiere marcato. È stata fondata nel 1798 e produce Single Malt Scotch Whisky: il Tobermory 10 anni (ottimo, sapore intenso anche se breve e non molto affumicato), il 15 anni (con molto più corpo e un certo sentore di miele) e un pregiatissimo 32 anni da 300 euro.Al termine della passeggiata, mangiare al Cafè Fish è una bellissi-ma esperienza. I prezzi sono onesti e hanno il pesce freschissimo

Philippe-Jacques de Loutherbourg, “La sconfitta dell’Invincibile Armada, 8 agosto 1588” olio su tela,1796, cm 214,63 × 278,13, National Maritime Museum, Greenwich Hospital Collection, London. A sinistra, l’emblema del Clan MacLean.

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Il piccolo museo di Tobermory. By Otter (Own work) GFDL, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons. Sotto, l’home page del sito del Mendelssohn Mull Festival, http://mendelssohnonmull.com/

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Orari traghetti, meteo, offerte alberghiere, eventi in programmazione si possono trovare sui siti www.roundandaboutmull.co.uk e www.accommodationsmull.co.uk Dove dormire. L’Harbour Guesthouse (www.harbourguesthouse-tobermory.com), al 59 di Main Streetè aperto da aprile a ottobre, in una casa verde situata sul porto. Camere pulite e confortevoli con vista mare. Accogliente. Da non perdere. Al Sea Life Visitor Centre, un grande edificio bianco a sud del porto, è possi-bile prenotare escursioni giornaliere alla scoperta della fauna marina dello Stretto di Mull, dove vivono, delfini, balenottere, orche, squali e foche. Informazioni anche sui siti www.sealifesurveys.com e www.tobermory.co.uk/boat-trips.htm

informazioni varie

Mull è dopo quella di Skye la seconda isola per dimensioni delle Ebridi e la quarta tra quelle che circondano la Scozia e la Gran Bretagna.L'isola è sede della più celebre coppia di aquile di mare dalla coda bianca nel mondo, protagoniste in numerosi documentari e trasmissioni televisive e sono visibili da vari punti dell'isola, compresa Tobermory. ■

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La distilleria Tobermory famosa per l’ottimo whisky

Sotto, Mappa storica dell’Isola di Mull realizzata dal cartografo olandese Joan Blaeu nel 1600. David Rumsey Map Collection