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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO "VIA ROMA - SPIRITO SANTO" VIA SPIRITO SANTO - 87100 COSENZA (CS) - Tel. 0984.26572 www.icspiritosanto.gov.it A cura del GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

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A cura del GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

Premessa

Il presente documento contiene il verbale dell’incontro del GLI di Istituto tenutosi il

27/6/2018 nella nostra scuola e copia del PAI comunicato online agli enti preposti.

La nostra scuola ha ricevuto la visita del NEV (Nucleo Esterno di Valutazione) nel

mese di gennaio ed ha ricevuto una restituzione degli esiti ispettivi a dir poco

lusinghieri per quanto riguarda l’inclusione nella nostra scuola. Pertanto, come

gruppo di lavoro, d’intesa con il DS, abbiamo ritenuto che elaborare il PAI secondo le

solite modalità sarebbe stato quasi “autocelebrativo”. Ancora una volta abbiamo

inteso elaborare il PAI non tanto come un atto dovuto ma come un momento di

riflessione critica e propositiva.

Abbiamo dunque invitato a partecipare alla riunione del nostro GLI di fine anno

scolastico le Associazioni e gli Enti che a vario titolo si occupano di inclusione nel

nostro Istituto, chiedendogli di sottolineare i punti di forza e/o le criticità della nostra

scuola rispetto all’inclusione. Sono state ben accolte tutte le proposte di

miglioramento e di collaborazione giunte da più parti.

Di seguito si trovano il verbale del GLI e il PAI vero e proprio.

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Cosenza 27/06/2018

Verbale dell’incontro per l’elaborazione del PAI del

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (di seguito GLI) è riunito alle ore 10,00 del 27

giugno 2018 presso i locali del plesso Spirito Santo. Sono presenti il Dirigente

scolastico Massimo Ciglio, la referente d’Istituto ins. Agatina, Sandra Giudiceandrea,

i componenti interni del GLI, la signora Anna Pagliaro, referente di due alunne

rifugiate del nostro Istituto, e i rappresentanti delle associazioni: Unione Italiana

Ciechi, Associazione Italiana Dislessia, Potenziamenti.

All’attenzione dell’assemblea:

1) l’individuazione dei punti di forza e di debolezza dell’azione d’Istituto per

l’inclusione

2) l’individuazione degli ambiti d’intervento da inserire nel Piano Annuale per

l’Inclusione

Il Dirigente scolastico apre l’incontro porgendo il proprio saluto e ringraziando le

associazioni per la loro presenza e prosegue delineando gli elementi distintivi del

Piano Annuale d’Inclusione (di seguito PAI). Il concetto d’inclusione, per come

concepito dalla cultura e dagli ideali morali del nostro Paese e sancito dalla

Costituzione, comprende i principi delle pari opportunità, della valorizzazione delle

differenze e della partecipazione attiva dell’individuo a tutte le azioni dei processi di

vita, formativi e sociali, che lo riguardano.

Il nostro Istituto ha fatto propria questa prospettiva, e con l’intento di non fare del PAI

un semplice documento compilativo, ma una base dalla quale possano avere origine

interventi tesi a migliorare l’azione educativa, ha inteso confrontarsi con le

Associazioni esterne che, a vario titolo, collaborano con la nostra Scuola.

Gli interventi pianificati ed attuati finora, come il passaggio dalla programmazione alla

progettazione dell’azione didattica ed educativa e le azioni di individuazione precoce

dei disturbi di apprendimento, hanno apportato un grosso contributo in termini di

inclusione, ma sono ancora necessari provvedimenti per una riformulazione degli stili

di insegnamento, per l’introduzione di nuove metodologie (flipped classroom,

cooperative learning), per il consolidamento del confronto e della collaborazione con

le famiglie.

Sarebbero, inoltre, auspicabili incontri periodici con le associazioni presenti, al fine di

intensificare il confronto. A tal proposito, giunge la proposta dell’assessore Lanzino

del Comune di Cosenza, per un incontro, nel 2019, sulle buone pratiche inclusive

delle scuole consentine.

Il docente Salvatore Covello interviene ricordando che per l’inclusione scolastica

tanto si è fatto in questi anni nelle nostre scuole, ma è ancora necessario che i

docenti si mettano a confronto; lamenta, inoltre, carenza di formazione e di

strumentazione.

La docente Bozzo ritiene che il confronto sia necessario non solo fra docenti

curriculari, ma anche con gli insegnanti di sostegno ai quali, spesso, viene attribuito

un ruolo riduttivo e chiuso all’interno della classe, non includente né per il docente

stesso, né per gli alunni con disabilità.

La referente d’Istituto Giudiceandrea propone di portare il problema all’attenzione del

Collegio dei Docenti nelle assemblee del mese di settembre p.v.

I rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi sostengono che è necessario formare

anche gli insegnanti curriculari su parte della didattica speciale perché spesso, in

assenza dell’insegnante di sostegno, gli alunni disabili, ed in particolare i non

vedenti, restano isolati. Sarebbe, poi, auspicabile una maggiore azione di

sensibilizzazione dei compagni di scuola e delle loro famiglie.

L’ins. Caputi ritiene che la sensibilizzazione dei genitori vada fatta a partire

dall’accettazione di modalità di insegnamento rispettose dei tempi di apprendimento

di tutti. Infatti, tempi distesi nella didattica vengono percepiti dai genitori come

penalizzanti per gli alunni normodotati e condizionano le scelte metodologiche degli

insegnanti. Sarebbe invece auspicabile che fossero concepiti come una politica

educativa dell’Istituto e non come scelta del singolo docente.

Interviene la Presidente della sezione provinciale dell’Associazione Italiana Dislessia

che sostiene quanto sia importante lavorare a 360°e quindi sensibilizzare i genitori e

cercare di far comprendere che una didattica rispettosa dei ritmi di tutti i bambini

valorizza le potenzialità di ognuno e contribuisce ad una crescita migliore.

La docente Scura appoggia la proposta di svolgere una formazione, puntando

maggiormente su attività laboratoriali piuttosto che teoriche.

L’ins. Giudiceandrea ritiene che sia necessario innestare la formazione su una

minima base teorica, per poi svolgere quella laboratoriale con percorsi integrati con

le Associazioni sul territorio. Una formazione di base è necessaria anche per poter

raggiungere una maggiore individuazione precoce dei DSA, considerando i dati

forniti dal MIUR che vedono la Calabria tra le regioni con minor numero di diagnosi.

Il docente Covello interviene dicendo che un punto di debolezza del nostro Istituto

può essere considerata la mancanza di continuità verticale e che gli alunni

andrebbero sostenuti soprattutto nei momenti di passaggio da un ordine di scuola

all’altro.

L’ins. Franca Scorza lamenta la difficoltà a poter sostenere alcuni alunni affidati alle

Case famiglia per mancanza di disponibilità di comunicazione e confronto di queste.

La signora Anna Pagliaro espone la propria esperienza relativamente alla famiglia di

origine straniera che supporta e riferisce di una positiva azione di inclusione dei

bambini della famiglia nella scuola attraverso un progetto pomeridiano, mentre

lamenta difficoltà di accettazione da parte di alcuni compagni e dei loro genitori.

Prende la parola Teresa D’Andrea, presidente dell’associazione di volontariato

Potenziamenti e comunica che l’associazione che rappresenta è a disposizione

dell’Istituto per qualsiasi azione di supporto e formazione sia ritenuta opportuna.

Comunica, inoltre, che l’associazione ha attivato degli sportelli per dare risposte sul

territorio ed intervenire laddove si individuino delle criticità.

Dall’Associazione Kirone si riceve un messaggio scritto in cui, scusandosi per

l’assenza dovuta ad altri improrogabili impegni, si propone un corso di

autoconsapevolezza per docenti, alunni e genitori da svolgersi durante l’anno

scolastico (ottobre - giugno). Gli incontri dovrebbero avere un carattere teorico ed

esperienziale nei quali poter ampliare le proprie competenze relazionali, espressive

ed empatiche.

Conclude la riunione l’intervento del rappresentante dell’Unione Italiana Ciechi

affermando che sarebbe auspicabile un approccio maggiormente sereno e positivo

da parte delle famiglie degli alunni che dovrebbero considerare l’azione educativa

della scuola, qualunque essa sia, arricchente e formativa per i bambini.

Alle ore 12,30 l’incontro ha termine.

Per il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

La Funzione Strumentale Area 2 Inclusione Agatina Sandra Giudiceandrea

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a.s. 2017/2018

Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 42

minorati vista 2

minorati udito 1

Psicofisici 39

2. disturbi evolutivi specifici 37

DSA 28

ADHD/DOP 0

Borderline cognitivo 7

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale 2

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totali

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 42

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

35

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori

protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento Sì

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì

Docenti tutor/mentor

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro: NO

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva Sì

Altro: MEDIAZIONE CULTURALE E

LINGUISTICA

Altri docenti

Partecipazione a GLI Sì

Rapporti con famiglie Sì

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Sì

Progetti di inclusione / laboratori integrati

NO

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età

evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante Sì

Altro: ALBO DEI VOLONTARI Sì

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di

intesa formalizzati su disagio e simili Sì

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità Sì

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili Sì

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola

scuola

Rapporti con CTS / CTI Sì

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Sì

Progetti integrati a livello di singola scuola

Progetti a livello di reti di scuole Sì

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe Sì

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva Sì

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Sì

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso

nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) FUNZIONE STRUMENTALE: coordinamento figure referenti, coordinamento GLI e GLHO, rapporti con associazioni sul territorio REFERENTI D’ISTITUTO (alunni stranieri, DSA/BES, bullismo, disabilità) coordinamento aree e progetti GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) – rilevazione precoce DSA, mappatura dei bisogni educativi speciali, consulenza alla stesura e monitoraggio dei PDP, progettazione e supporto di attività di formazione e informazione per docenti e famiglie, rapporti con servizi socio-sanitari ed associazioni sul territorio GRUPPO H (GLHO) Analisi e monitoraggio iniziale, in itinere e finale di alunni disabili, supporto alla stesura e monitoraggio dei PEI, progettazione e supporto di attività di formazione e informazione per docenti e famiglie, rapporti con servizi socio-sanitari ed associazioni sul territorio

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Nell’a.s. 2017/2018 sono stati frequentati da gruppi di docenti vari percorsi di formazione in collaborazione con la Rete di scuole d’ambito, Associazioni del territorio, CTS e Rete provinciale di scuole per l’inclusione. Per l’a.s. 2018/2019 si prevede di implementare le attività formative, anche replicando le esperienze di maggiore successo e ampliandone le tematiche.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Nell’a.s. 2017/2018 è stata migliorata la progettazione e valutazione per competenze. Alla luce dell’esperienza fatta, quest’anno sono state migliorate le pressi valutative, esaltando ancor meglio gli aspetti inclusivi che la valutazione per competenze ha in sé. Per gli esami di stato sono state approntate griglie valutative appositamente studiate per i DSA. L’ulteriore formazione dei docenti consentirà di migliorare ancora le prassi valutative in ottica inclusiva.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola I docenti di sostegno, in stretta collaborazione con i docenti curriculari, la funzione strumentale, i referenti H, il gruppo GLI e GLHO, nell’a.s. in corso hanno iniziato a recuperare la piena contitolarità di classe. Così facendo hanno garantito non solo la necessaria didattica individualizzata, ma anche i momenti di lavoro in piccoli gruppi e con la classe intera. Per il prossimo anno si prevede di disseminare le buone prassi attuate.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti Implementazione del Laboratorio specialistico per DSA istituito nel nostro IC in collaborazione con AID. Coinvolgimento di altre Associazioni di volontariato presenti sul territorio con le quali stipulare adeguati protocolli d’intesa

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni

che riguardano l’organizzazione delle attività educative Sin dall’anno scolastico 2016-2017 è stato istituito un albo di volontari, risorsa a cui attingere in diverse situazioni di necessità della scuola. Nelle diverse fasi di progettazione delle attività laboratoriali inclusive, le famiglie quindi sono coinvolte a vari livelli e con funzioni differenti. Nel corso dell’anno verranno organizzati incontri finalizzati all’individuazione di obiettivi e strategie educative condivise con le famiglie.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi Il curricolo per competenze elaborato lo scorso anno e implementato quest’anno con la sezione relativa alla valutazione (per competenze) tiene in considerazione l’adozione di strategie valutative coerenti con le prassi inclusive.

Valorizzazione delle risorse esistenti Le risorse strutturali e logistico-strumentali sono state implementate rispetto allo scorso anno. Infatti è aumentato il numero delle LIM nelle classi (57). Sono in corso di riorganizzazione gli spazi e i sussidi dei laboratori per un miglior e più proficuo utilizzo degli stessi. Nel corso dell’anno verranno allestiti laboratori musicali e artistico-creativi grazie a finanziamenti appena erogati. Le risorse professionali già formate ed in corso di formazione sono state valorizzate al meglio; eventuali nuove figure in ingresso per il prossimo anno scolastico saranno coinvolte in base alle loro specificità. Durante l’anno, infatti, docenti con pregresse esperienze e titoli per la didattica dell’italiano a stranieri sono stati impegnati in laboratori di didattica dell’italiano come L2 per gli alunni della scuola primaria.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei

progetti di inclusione L’albo dei volontari istituito sin dall’anno scolastico 2016-2017 è stato rimodulato e sottoposto all’attenzione dei genitori al fine di creare una rete di risorse aggiuntive con peculiarità specifiche a cui fare riferimento per la realizzazione di progetti specifici per l’inclusione e attività laboratoriali mirate. Particolare rilievo ha avuto la realizzazione di progetti sportivi mirati all’inclusione e condotti da personale qualificato ed esperti del settore. Oltre ad aver valorizzato gli alunni particolarmente dotati con progetti specifici (certificazione Cambridge, Musical) sono stati realizzati progetti PON di teatro, Boxe, Rugby in chiave inclusiva.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Per garantire una reale inclusione scolastica e sociale dei nostri alunni, è necessario porre ancora più attenzione sia alle fasi di transizione degli alunni in ingresso che di passaggio tra i diversi ordini di scuola. La scuola dovrà valorizzare sempre più i progetti relativi all’accoglienza, alla continuità e all’orientamento attraverso la creazione di eventi e manifestazioni di vario genere in sinergia con l’UNICAL, enti e associazioni culturali presenti sul territorio locale e nazionale.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 27/06/2018 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 28/06/2018

Per il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

La Funzione Strumentale Area 2 Inclusione Agatina Sandra Giudiceandrea