A Arte e Architettura Sandro Botticelli · 2020-04-05 · Dal loro amore nascerà Flora, la...

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A & A

Arte e Architettura

Sandro Botticelli

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Sandro Botticelli

Alessandro Filipepi, detto il «Botticelli»

(1445-1510), pittore fiorentino, è stato uno

tra i più grandi artisti del rinascimento

italiano. Il cognome “Botticelli” sembra

derivare dal fratello di Sandro, Giovanni,

che fu poi esteso a tutti i maschi della

famiglia.

E’ probabile che abbia per un periodo

lavorato presso la bottega del fratello

Antonio che era orefice. Svolse il suo

apprendistato con Filippo Lippi a Prato dove

lavorò con lui negli ultimi affreschi

delle nella cappella maggiore della

cattedrale della città, insieme ad altri allievi.

Filippo Botticelli, Autoritratto, in «Adorazione dei Magi», 1475 ca, Galleria degli Uffizi

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Tornato a Firenze lavora alla bottega del Verrocchio dove conoscerà il più

giovane Leonardo Da Vinci, anche lui nella bottega per formarsi dal grande

maestro. A Firenze viene a contatto con molti artisti del tempo. L’influenza del

Verrocchio si vedrà in alcune opere del Botticelli, come nei quadri delle famose

Madonne. Botticelli fu l’artista fiorentino più legato alla famiglia Medici.

Sandro Botticelli, Madonna del roseto (a sx), Madonna in

gloria di serafini (centro)1469-70, Madonna col bambino e

due angeli (sopra)1468, National Gallery; Londra

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Le principali caratteristiche

della pittura del Botticelli

risiedono nella composizione

equilibrata e nella centralità

vera e propria del disegno.

Le figure sono definite grazie

ad un disegno dalle linee

leggere, eleganti e sinuose.

Sono fondamentali per la

composizione. Ad esse

rispondono il colori, le

inquadrature ed i volumi.

Non c’è chiaroscuro e ciò

rende freddi i colori,

donando alle figure una

bellezza idealizzata.Sandro Botticelli, Madonna del magnificat, 1485, tempera su tavola, Firenze, Uffizi

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Botticelli «sposò» il

classicismo e ciò gli

permise di essere

ammesso alla corte

di Lorenzo il

Magnifico che gli

commissionò

diverse opere tra

cui la ben nota

Adorazione dei

Magi (1475). Qui

ritrasse i membri

della famiglia

Medici e,

probabilmente, sé

stesso (il ragazzo in

basso a dx che

guarda verso

l’osservatore) Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, 1485, tempera su tavola, Firenze, Uffizi

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Negli anni Ottanta

del Quattrocento

Botticelli viene

inviato a Roma,

insieme ad altri

artisti fiorentini,

per contribuire ai

lavori della

Cappella Sistina.

Sono anche gli anni

in cui dipinge i suoi

capolavori più

conosciuti: La

Primavera (1478-

1482) e La Nascita

di Venere (1482-

1485). Oggi le

opere sono

entrambe visibili

alla Galleria degli

Uffizi di Firenze. Sandro Botticelli, La Primavera, 1478-1482, tempera su tavola, Firenze, Uffizi

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Probabilmente destinati al Palazzo Medici di via Larga, furono commissionati dal cugino di

Lorenzo il Magnifico: Lorenzo di Pierfrancesco. La raffinatezza e la bellezza idealizzata, oltre

alla scelta del soggetto mitologico, hanno reso il dipinto celebre universalmente. Al centro

della scena c’è Venere, dea dell’amore , che un cupido bendato accompagna dall’alto

mentre sta per scoccare la sua freccia. Intorno a lei un bosco di aranci e molte e diverse

piante. Alla sua sinistra Zefiro rapisce Clori. Dal loro amore nascerà Flora, la primavera, che

arriva spargendo fiori col vestito ricamato con motivi vegetali. A destra di Venere danzano

le tre Grazie e Mercurio disperde le nuvole con il caduceo simbolo di pace.

Sandro Botticelli, La Primavera, 1478-1482, tempera su tavola, Firenze, Uffizi. A sx particolare di Flora (la Primavera)

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La vegetazione ha

grande rilievo nella

composizione.

Gli aranci hanno

insieme fiori e frutti,

simbolo di perenne

abbondanza; dietro

Venere si riconosce

la pianta di mirto a

lei sacra; a terra vi è

un tripudio di fiori

ed erbe. Il luogo

dove si svolge la

scena sarebbe, per

alcuni critici, l’isola

di Cipro, dove

secondo la leggenda,

si trovava il giardino

della Dea.

Sandro Botticelli, La Primavera, 1478-1482, tempera su tavola, Firenze, Uffizi

Mercurio VenereLe Grazie Primavera Clori

Zefiro

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Sandro Botticelli, La Primavera, 1478-1482, tempera su tavola, Firenze, Uffizi. particolari

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Sempre negli anni Ottanta del Quattrocento Botticelli dipinge La Nascita di Venere (1482-1485). La

ricerca della bellezza perfetta e senza tempo fa sì che in secondo piano rimanga la costruzione

realistica dello spazio che, come nella Primavera, non si cura troppo dell’effetto prospettico, in quegli

anni oggetto di attente ricerche, né tantomeno della perfetta proporzione dei corpi. Il modo di

rappresentare le figure pagane è comunque lo stesso con cui Botticelli tratta le immagini sacre della

cristianità.

Sandro Botticelli, La Nascita di Venere ,1482-85, tempera su tela, Firenze, Uffizi

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Venere, nata

Secondo Omero, da

una conchiglia

uscita dal mare –

secondo altri miti,

dalla spuma del

mare-, arriva

sull’isola di Cipro

sospinta da Zefiro e

da Aura, la brezza

che lo abbraccia

(secondo alcuni

sarebbe Clori).

Viene accolta da

una ninfa delle Ore

che le porge, per

coprirsi, un

mantello rosa

fiorato.

Botticelli usò per

quest'opera il

supporto della tela,

spesso usata per

opere destinate a

residenze signorili.Sandro Botticelli, La Nascita di Venere ,1482-85, tempera su tela, Firenze, Uffizi

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La fonte principale

alla quale Botticelli

si è ispirato è senza

dubbio la Venere

Capitolina, una

Venere pudica,

della quale

esistevano molte

copie in età

romana e che sono

sopravvissute.

per il volto pare

che Botticelli abbia

avuto ispirazione

dalla bellissima

Simonetta

Vespucci, giovane

donna cantata da

molti artisti

fiorentini, amata da

Giuliano de’

Medici.Sandro Botticelli, La Nascita di Venere ,1482-85, tempera su tela, Firenze, Uffizi. In alto a destra, Simonetta Vespucci ritratta dal Botticelli.

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Una fra le opere del Botticelli

maturo è la Madonna della

melagrana secondo alcuni

studiosi commissionata

nel 1487 da parte della

magistratura fiorentina dei

Massai di Camera per la

propria Sala delle Udienze

in Palazzo Vecchio.

Sono evidenti le somiglianze

con la Madonna del

Magnificat, che è datata a

qualche anno prima, al 1485.

Oltre alla riproposizione del

«tondo» le somiglianze delle

due Madonne, del

bambinello e degli angeli

sono chiare. Lo stesso vale

per i colori e per la linea

netta del disegno.

Sandro Botticelli, La Nascita di Venere ,1482-85, tempera su tela, Firenze, Uffizi. In alto a destra, Simonetta Vespucci ritratta dal Botticelli.

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Nel 1492 muore Lorenzo il

Magnifico. Le predicazioni di

Savonarola diventano sempre

più presenti così come le accuse

di dissolutezza verso la corte

medicea.

Non passerà molto tempo dalla

morte di Lorenzo che i Medici

verranno cacciati da Firenze.

Botticelli sente questo

avvenimento come la fine di un

mondo, il mondo al quale era

legato. Questo comporterà un

cambio anche nel suo modo di

pensare e dipingere oltre alla

perdita di committenti e lavoro.

Leonardo e Michelangelo,

intanto, cominciano a dominare

la scena artistica. Morirà il 17

maggio del 1510 in condizioni

economiche precarie. Sarà

seppellito nella tomba di

famiglia nella chiesa di

Ognissanti a Firenze.

Sandro Botticelli, Natività mistica, 1501, tempera su tela, Londra, National Gallery

Chiesa di Ognissanti a Firenze e lapide della tomba di

Famiglia di S. Botticelli (Filipepi)