Telecom Italia e la mancanza di una politica industriale · Telecom Italia e la mancanza di una...

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di Francesco Chiappetta Per la quarta volta in soli 14 anni, Telecom Italia cambia proprietà: prima i "capitani coraggiosi" gui- dati da Colaninno, che hanno rimpiazzato il "nocciolo duro" (con il 6,62% delle azioni) che aveva come capofila Agnelli; poi nel 2001 Tron- chetti Provera e i Benetton rilevarono la società tramite Olimpia, partecipata Pirelli; Telco, in cui si uniscono Mediobanca, Generali, Intesa San Paolo, Sintonia e Telefonica sono i successivi proprietari, che hanno ceduto ora il controllo a Telefonica. In questi anni, alcuno degli acquirenti dell'ex mo- nopolio delle tlc italiane ha mai presentato un pia- no industriale degno di tale nome. Dismesse le atti- vità di ricerca e di formazione, ceduto un enorme patrimonio immobiliare, Telecom Italia è oggi un'azienda fortemente indebitata e con un futuro assai incerto. Telefonica, come è noto, ha soprattutto interesse ad acquisire le attività di Telecom Italia in America Latina, dove è il suo principale concorrente. L'ac- quisto nasce da una strategia di espansione in Bra- sile ed Argentina, non dall'intenzione di crescere nel mercato italiano. Pertanto è solo un'illusione l'ipotesi ventilata dal premier Letta, secondo cui "i capitali europei potrebbero aiutare Telecom a es- sere migliore rispetto a come è stata in questi 15 anni". Con questa ennesima acquisizione di una grande azienda italiana, il Paese sconta l'assenza di una strategia industriale nazionale, fattore comune di tutti i Governi, di qualsiasi colore e natura, che si sono succeduti dall'inizio degli anni '90 ad oggi. E oggi il rischio non è solo il "fronte occupaziona- le" citato dal premier, ma il futuro dei rapporti che Telecom Italia aveva costruito con i centri di ricer- ca universitari, con le PMI, con le startup dei gio- vani imprenditori. Un indotto di tecnologia e crea- tività che ora perde un importante punto di riferi- mento, poiché TI era diventata uno degli asset stra- tegici dell’economia italiana. Anno 7 - N. 21 26 settembre 2013 EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa Direttore responsabile Francesco Chiappetta - ISSN 2282-1139 INDICE INDICE INDICE INDICE Telecom Italia e la mancanza di una politica industriale NEWS FROM AON Aon Sir, un innovativo servizio per la gestione dei sinistri EVENTI Alla scoperta dei Maker, con la prima Maker Faire a Roma EVENTI L’Isola che c’è: dal 4 al 6 ottobre la Sardegna incontra Roma FINANZIAMENTI Finanziamenti europei: perché Europrogettista ?

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di Francesco Chiappetta

Per la quarta volta in soli 14 anni, Telecom Italia

cambia proprietà: prima i "capitani coraggiosi" gui-

dati da Colaninno, che hanno rimpiazzato il

"nocciolo duro" (con il 6,62% delle azioni) che

aveva come capofila Agnelli; poi nel 2001 Tron-

chetti Provera e i Benetton rilevarono la società

tramite Olimpia, partecipata Pirelli; Telco, in cui si

uniscono Mediobanca, Generali, Intesa San Paolo,

Sintonia e Telefonica sono i successivi proprietari,

che hanno ceduto ora il controllo a Telefonica.

In questi anni, alcuno degli acquirenti dell'ex mo-

nopolio delle tlc italiane ha mai presentato un pia-

no industriale degno di tale nome. Dismesse le atti-

vità di ricerca e di formazione, ceduto un enorme

patrimonio immobiliare, Telecom Italia è oggi

un'azienda fortemente indebitata e con un futuro

assai incerto.

Telefonica, come è noto, ha soprattutto interesse ad

acquisire le attività di Telecom Italia in America

Latina, dove è il suo principale concorrente. L'ac-

quisto nasce da una strategia di espansione in Bra-

sile ed Argentina, non dall'intenzione di crescere

nel mercato italiano. Pertanto è solo un'illusione

l'ipotesi ventilata dal premier Letta, secondo cui "i

capitali europei potrebbero aiutare Telecom a es-

sere migliore rispetto a come è stata in questi 15

anni". Con questa ennesima acquisizione di una

grande azienda italiana, il Paese sconta l'assenza di

una strategia industriale nazionale, fattore comune

di tutti i Governi, di qualsiasi colore e natura, che

si sono succeduti dall'inizio degli anni '90 ad oggi.

E oggi il rischio non è solo il "fronte occupaziona-

le" citato dal premier, ma il futuro dei rapporti che

Telecom Italia aveva costruito con i centri di ricer-

ca universitari, con le PMI, con le startup dei gio-

vani imprenditori. Un indotto di tecnologia e crea-

tività che ora perde un importante punto di riferi-

mento, poiché TI era diventata uno degli asset stra-

tegici dell’economia italiana.

Anno 7 - N. 21

26 settembre 2013

EDITORIALEEDITORIALEEDITORIALEEDITORIALE

E-Magazine di Creatività e Tecnologia per la Comunicazione d’Impresa

Direttore responsabile Francesco Chiappetta - ISSN 2282-1139

INDICEINDICEINDICEINDICE

Telecom Italia e la mancanza

di una politica industriale

NEWS FROM AON

Aon Sir, un innovativo servizio

per la gestione dei sinistri

EVENTI

Alla scoperta dei Maker,

con la prima Maker Faire a Roma

EVENTI

L’Isola che c’è: dal 4 al 6 ottobre

la Sardegna incontra Roma

FINANZIAMENTI

Finanziamenti europei: perché Europrogettista ?

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

A cura dell’Ufficio Stampa AON

Aon è sempre in prima linea nell’offrire ai propri

Clienti soluzioni digitali innovative per agevolare

la gestione dei sinistri e consentire non solo la ridu-

zione di costi e tempistiche ma anche la semplifica-

zione dei processi inerenti.

In quest’ottica Aon, dal 2012, ha reso disponibile

ai propri Clienti il servizio Aon SIR, servizio rea-

lizzato ad hoc per la gestione dei sinistri di respon-

sabilità civile verso terzi (RCT) in Self Insurance

Retention (SIR). Con sinistri in SIR si fa riferimen-

to ai sinistri in cui parte del danno è assicurata in

proprio dal Contraente/Assicurato e convenuta in

un importo definito; per i sinistri entro tale limite la

gestione è a carico del Contraente/Assicurato che

provvede direttamente alla liquidazione del risarci-

mento al terzo danneggiato e al pagamento dei co-

sti di istruttoria e difesa.

Attraverso Aon Sir, Aon offre ai propri Clienti un

servizio altamente modulabile che consente la pos-

sibilità di scegliere, a seconda delle proprie esigen-

ze, un servizio basico, limitato all’accesso al porta-

le Aon Claim, oppure un servizio completo di tota-

le esternalizzazione della gestione di questa tipolo-

gia di sinistri.

Nella tabella allegata sono presentati i diversi livel-

li di servizio tra cui il Cliente può scegliere.

L’intera attività di gestione dei sinistri in SIR viene

svolta attraverso il portale Aon Claim, accessibile

dal sito dei servizi Aon, www.aongate.it.

Aon Claim è una piattaforma web progettata e rea-

lizzata per la gestione efficace e flessibile delle

denunce sinistri, in SIR e in copertura.

Il portale Aon Claim è caratterizzato da molteplici

funzionalità attraverso cui il Cliente è in grado di:

• denunciare il danno subito o causato a terzi

• denunciare il sinistro in SIR

• allegare documenti in formato elettronico duran-

te tutto l’iter della pratica

• monitorare lo stato di avanzamento delle prati-

che fino alla liquidazione

(Continua a pagina 3)

www.aon.it

NEWS FROM AONNEWS FROM AONNEWS FROM AONNEWS FROM AON

Aon Sir, un innovativo servizio

per la gestione dei sinistri

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

visualizzare i sinistri

• visualizzare le polizze gestite da Aon

• visualizzare i documenti in formato elettronico

• estrarre dati anche a livello di dettaglio ed ela-

borare statistiche

L’erogazione del servizio Aon Sir in modalità re-

mote consulting tramite Aon Claim garantisce inol-

tre numerosi vantaggi:

• trasparenza informativa: il Cliente ha la possibi-

lità di visualizzare tutte le denunce inserite, sia

in SIR che in copertura, e di visionare l’intero

iter di gestione del sinistro

• interazione diretta tra gli stakeholder di proces-

so: periti e medici dispongono di un profilo dedi-

cato attraverso cui possono allegare valutazioni e

documenti di perizia. A seconda di quanto con-

cordato con il Cliente, è inoltre possibile abilita-

re il danneggiato ad accedere al portale

(chiaramente con una visualizzazione concordata

ad hoc con il Cliente) in modo che possa verifi-

care lo stato della sua richiesta di risarcimento e,

nel caso di documenti mancanti, allegare la do-

cumentazione attestante il danno subito. Aon

Claim diviene quindi «repository» unico di tutta

la documentazione attinente al danno/sinistro,

fungendo pertanto anche da archivio elettronico

• ampia reportistica facilmente estraibile: i dati

sono esportabili in formato Excel, consentendo

massima flessibilità nella creazione di grafici e

pivot

• generazione automatica di comunicazioni: even-

tuali relazioni di liquidazione/reiezione vengono

inviate automaticamente via email e/o postaliz-

zazione sia al Cliente che al Danneggiato

Con Aon, quindi, la gestione dei sinistri in SIR è

sempre più un gioco da ragazzi!

Aon Italia:

Aon Italia è il gruppo leader italiano nel brokerag-

gio assicurativo e riassicurativo, nella consulenza

nei servizi di Risk Management e nella consulenza

aziendale per la gestione delle risorse umane.

Il Gruppo è presente in Italia con 27 uffici e si av-

vale di oltre 1200 dipendenti per fornire alle PMI,

ai grandi Gruppi industriali e finanziari e agli Enti

Pubblici soluzioni su misura per una adeguata ge-

stione dei rischi.

Aon Italia è la branch italiana di Aon Plc, capo-

gruppo quotata al NYSE che ha il suo quartiere

generale a Londra ed è presente in 120 paesi con

più di 65.000 dipendenti.

Aon da sempre attenta all’innovazione nel dinami-

co mercato assicurativo, fornisce supporto e com-

petenze specifiche nella definizione delle strategie

che consentono di gestire e controllare i diversi

rischi aziendali.

Nel 2012 il Gruppo ha realizzato in Italia ricavi

totali per oltre 167 milioni di euro e ha intermedia-

to premi per oltre 2.1 miliardi di euro.

Per ulteriori informazioni

Aon Italia S.r.l.

Ufficio Comunicazione

Via A. Ponti, 8/10 – 20143 Milano

Tel: 02 45434838 Fax: 02 45463838

[email protected]

www.aon.it

Head Corporate Communication

Erica Nagel

Communication Dept. Assistant

Melissa Balconi

(Continua da pagina 2)

www.aon.it

NEWS FROM AONNEWS FROM AONNEWS FROM AONNEWS FROM AON

Aon Sir, un innovativo servizio

per la gestione dei sinistri

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Anna Giannetti

Il Palazzo dei Congressi dell'Eur ospiterà dal 3 al 6

ottobre prossimi la prima edizione della Fiera

dell'innovazione "Roma Maker Faire", dedicata

alla creatività tecnologica, che con il claim "Venite

a vedere il mondo che cambia", invita a conoscere

le nuove frontiere degli artigiani digitali.

La Fiera è organizzata da Asset – Camera e dal

Tecnopolo, le due maggiori realtà del sistema delle

Camere di Commercio di Roma, con l'obiettivo di

promuovere la Capitale quale centro dell'innova-

zione a livello europeo.

I curatori della Maker Faire romana sono Massimo

Banzi e Riccardo Luna, due esperti di innovazione

e tecnologia che hanno scelto con perizia i nuovi

"Leonardo del XXI secolo", selezionandoli

nell'ampio panorama del Movimento dei Maker

europei, inventori che contribuiranno a rivoluzio-

nare il mondo e a sviluppare nuovi prodotti e servi-

zi. Una tendenza importante, importata dagli Usa,

dove il "Maker Movement" ha attirato l'ammini-

strazione Obama, che ha stanziato un miliardo di

dollari per supportare gli istituti per l'innovazione

da cui nascerà la prossima rivoluzione industriale.

Una Fiera dedicata non solo agli addetti ai lavori,

ma aperta a tutti i cittadini, che si svolge anche nel

fine settimana proprio con l'intento di attirare gio-

vani, studenti, famiglie, affinché l'innovazione pos-

sa trovare immediatamente un'accoglienza positiva,

oltre a richiamare l'interesse di nuovi potenziali

creativi.

Sono stati selezionati 200 progetti, frutto di una

creatività che nasce dal basso, nei garage di casa o

in piccoli laboratori, non nei centri di ricerca nelle

grandi imprese. Ad esempio, un team di Arezzo

presenta '"Offgridbox", la prima casa al mondo

autosufficiente, ed indipendente da tutte le reti (da

cui la qualifica off-grid) di approvvigionamento:

energia elettrica, acqua, gas, scarichi fognari, ecc.

In area più strettamente hi-tech sono in mostra gli

"STIGglasses", occhiali digitali che registrano il

video ciò che si sta guardando, e "FoldaRap", la

prima stampante 3D portatile e a basso consumo

energetico: è pieghevole per poterla riporre e tra-

sportare in una valigetta.

E gli innovatori sono ovunque, anche a scuola, co-

me dimostrano gli insegnanti e gli studenti dell'Isti-

tuto "Belluzzi Fioravanti di Bologna", che hanno

sviluppato la Belluzzi Gooble Bike, una bicicletta

che "percorre" le strade virtuali riportate da Google

Street View

Una delle rare occasioni in cui l''Italia si pone all'a-

vanguardia in Europa, forte della sua tradizione

manifatturiera e creativa, che ha origine da Leonar-

do e che nell'ultimo secolo ha espresso personalità

creative in numerosi settori dell'industria, della mo-

da, dell'architettura.

www.makerfairerome.eu/it/

EVENTIEVENTIEVENTIEVENTI

Alla scoperta dei Maker, con

la prima Maker Faire a Roma

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Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Marilena Giordano

Dal 4 al 6 ottobre torna a Roma la manifestazione

"L’isola che c’è" – Sardegna Incontra Roma,

giunta alla 32-esima edizione.

Tre giorni di incontri, spettacoli, degustazioni in

cui i romani potranno conoscere ed apprezzare la

cultura dell'Isola, nei suoi diversi aspetti. Dalla let-

teratura all'arte, dalla'artigianato all'enogastronomi-

a, fino all'ambiente e alla green economy. Ampio

spazio è riservato alla descrizione delle bellezze

naturali della Regione, e alla filiera dell'ospitalità

che ne consente un piacevole accesso.

Un’occasione per scoprire aspetti dell’isola scono-

sciuti alla massa di turisti per i quali la Sardegna è

solo la Costa Smeralda.

Promotori dell'iniziativa, che ha il patrocinio del

Comune di Roma e della Regione Sardegna, sono

l'Editore Gia - Giorgio Ariu Editore, la Fasi e il

Circolo dei Sardi il Gremio di Roma. Quest'ulti-

mo, con l'occasione festeggia i 65 anni dalla sua

fondazione, confermando il forte legame tra la Sar-

degna e la Capitale.

La Sardegna chiama, Roma risponde. Una rasse-

gna di folclore, eccellenze locali, che portano a Ro-

ma i profumi e dalle atmosfere che solo la Sarde-

gna è in grado di offrire.

I visitatori potranno assaggiare (ed acquistare) le

eccellenze dell'enogastronomia sarda, che spazia

dai dolci tipici ai salumi e ai formaggi, scoprendo

prodotti di alta qualità, opera di "artigiani del gu-

sto"; altro vanto della regione è l'artigianato: lavo-

razione del sughero, dell'argento, del corallo, oltre

ai tappeti e ai cestini con i disegni tradizionali.

Al centro delle attenzioni le eccellenze

dell’enogastronomia, della filiera dell’ospitalità,

della cultura, dell’ambiente e della green economy.

Sede della manifestazione è, come già da alcuni

anni, Piazza si San Giovanni in Laterano, di fronte

alla Basilica.

EVENTIEVENTIEVENTIEVENTI

L’Isola che c’è: dal 4 al 6 ottobre

la Sardegna incontra Roma

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n. 21 - 26/9/2013 7

Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

di Andrea Ledda

L'attuale situazione economica ha portato alla con-

sapevolezza che soltanto attraverso l'innovazione,

si riesce a creare un nuovo mercato lavorativo e

perciò molti di noi si sono formati e hanno svilup-

pato una certa competenza in uno specifico settore

della consulenza e nel fundraising. Dai comuni alle

scuole passando per associazioni e privati, si è alla

ricerca di quei fondi europei che garantirebbero la

sopravvivenza di molti di questi enti. La nuova fi-

gura professionale che si è creata è il progettista

europeo, a volte viene definito anche progettista

comunitario o europrogettista, ed il suo compito è

il reperimento e la gestione dei fondi europei.

Partiamo da un'accusa fondata: l'Italia è un paese

che negli ultimi decenni non riesce a spendere i

soldi che arrivano dall'Unione Europea. Si pensi

che nelle ultime statistiche, la Tesoreria dello Sta-

to, quantifica, dal 2005 al 2011, questa perdita in

circa 40 miliardi di euro inutilizzati, ovvero l'Italia

viene definito come un contribuente netto. Solo

nel 2011 sono stati versati all'UE 16 miliardi, "il

massimo storico del settennio 2005-2011", con un

saldo negativo pari a 6,7 miliardi.

Non esiste una facile soluzione, ma si potrebbe

scegliere meglio come utilizzare le figure profes-

(Continua a pagina 8)

FINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTI

Finanziamenti europei:

perché Europrogettista ?

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n. 21 - 26/9/2013 8

Sentieri Digitali - ISSN 2282-1139

sionali esistenti nel nostro pano-

rama lavorativo. Come nelle al-

tre professioni, infatti dovrem-

mo optare per una figura profes-

sionale che abbia una formazio-

ne specifica su queste problema-

tiche. Purtroppo ad oggi tutto

questo non avviene, se non in

parte. La realtà attuale che ci

viene dipinta è un mondo varie-

gato di commercialisti e/o avvo-

cati che pur avendo una compe-

tenza ampia, non hanno una

competenza specifica in questo

settore.

Chi di noi si affiderebbe ad un

medico per una dichiarazione

dei redditi, o chi di noi affide-

rebbe ad un avvocato il nostro

animale preferito?

Ecco perché ultimamente si è

creata in Italia una categoria di

figure professionali, altamente

specializzate che si occupa di

questo tipo di lavoro.

Il reperimento dei fondi euro-

pei non è una cosa semplice,

infatti si richiede una conoscen-

za delle lingue straniere e una

conoscenza delle tecniche di

rendicontazione che sono pro-

prie delle istituzioni europei e

sono abbastanza complesse. Per

diventare dei professionisti con

un adeguato know how infatti

occorre una preparazione ade-

guata, oltre alla costruzione di

una rete di partnership, che ser-

viranno come background per la

costruzione di un progetto vin-

cente.

Inoltre, nella scelta di queste

figure occorre ricordare che la

specializzazione avviene soprat-

tutto su due direttrici parallele e

intersecanti tra loro. In primis è

necessaria una certa esperienza

sul campo tale da chiarire quale

settore è consono alla propria

formazione e al proprio interesse

ed inoltre e forse la cosa più im-

portante, è evidente che serva

qualcuno che sappia distinguere

tra le varie forme di pagamento

derivanti da questi fondi.

I finanziamenti più appetibili

sono quelli diretti, cioè quelli

legati a bandi nel settore

dell’istruzione e cultura, ad e-

sempio erogati subito dalla

Commissione UE al progetto

vincitore, rispetto a quelli indi-

retti come per esempio i tipici

fondi strutturali che sono più

consistenti ma solo sulla carta.

Difatti per questi ultimi, non

esiste una dotazione immediata

e sono gli Stati o le singole Re-

gioni a dover anticipare il dena-

ro e per i rimborsi soventemen-

te, passano anni.

Ecco spiegato perché l’Italia non

riesce a consumare la sua fetta di

contributi, con le casse vuote

molti enti pubblici non possono

permettersi di anticipare i finan-

ziamenti. A scuole, Comuni,

associazioni e singoli cittadini

non resta che affidarsi ad un

buon gruppo di consulenti.

Con la speranza che possano

realizzare le ambizioni riposte

nel bilancio dell’Europa unita.

(Continua da pagina 7)

Finanziamenti europei …

FINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTIFINANZIAMENTI

SENTIERI DIGITALI

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Tel. 06 5195 6778

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Iscrizione Tribunale di Roma

n. 538 del 4 dicembre 2007

ISSN 2282-1139

Direttore responsabile

Francesco Chiappetta

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Vice direttore esecutivo

Marilena Giordano

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Redazione

Andrea Chiappetta

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Anna Giannetti

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Hanno collaborato

a questo numero:

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