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    E1;1ine11tissù12'b. 1~rù1tipe ! Benedite, colla casa; ai ·cari 11ostri bambini ed ~ .,. ;,i padri loro . Be11edite ai buoni co1dadim· e car~

    h.~ la terza volta dt~ ~ - · il modesto Paslore~-~-di ... rdtieri d1e per solo spirito di carita ebbero .tante~. . • l .

    questo Gregge ha l'onore, l'ecce:ào11ale forlmni· di ·cosàmza e fenne,zza di carattere da 1l01l indie-

    ùir;-hùzare i s1JO/t,". ;.9111.aggi .a 11ome suo e del popolo tregg/a re mai, per i11furiare di 7.Jetdi, · 1zel!a coo-

    a Voi~ Emtitentissimo Prin- perazùme loro. Be11edite a "

    ope, clze, dimentico del 11e- /11/fi gli Operai dte /a'ZJOra-.

    ro110 i11 q11csla casa.

    Scenda la Bc11edi?.'1011c

    Vostra sugli ublalori e su

    cessari~J riposo, rz.10/ale 07Jli11-

    que 1_,1i sia da compiere 1111a

    . opera di carild . . ~~~ ~- . - _-_._~ __ Grf12ie, per pn11?a · COJ.rJ. .. "' ;·.~·-· · _ 1.Ji ·dzcà, · 'g·=-;;a2't°e affettuose e ·

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    si1tcere. Se uove mmi or sono

    veniste a co11s(!g11arà il corpo

    del Sa1,1lo /lfarlire Adeodato;

    . m;,1~a ;li f ede e ~ristùnl~ · f or-./-e:7:7a ce· /J ìf" ~ .-h . ·. ' · /·'·1 ( 1 ·y1z ·1 o t, , , ,._,,._, .• , ,) .i_ C vO 1,, 111 {,,, ,7,. '" ,l

    à consacraste a JV. S. Gesù

    • Sacramentato per ll/f aria .lm-

    lc111}0 re11dere, 11c/lo spirito

    di carità, duratura questa

    Opera.

    Benedite a questi fe71eri

    bimbi e c!ze domani szano

    .forù e coslmdi 11el!a osse.r-7JaJL2:a della cristimw edu-

    ca/?.1011 e.

    111rr.co!ata di Lourdes, oggi .)ia la Bcncd/::.:io11e /fo-

    venite ad i11nalzare co1l la s1f"a) sulle prese1ttz" e f1,;f1-t1~ç_ · Po11tifìcale Vostra Be11edi- Iusègnanti, larga ricom-j

    ,~ione lo sle11dardo della Fede S. Emin. il Card. AGOSTINO RICHELMY pensa e co11forto. /

    su questa casa che racco- Arcivesc•-'r Torino. Oggi 11uovi so/dati' l 1

    . _gliere ~ dori1rà la - cara Gioventù nostra, • que-?I~ "~. ;ft,rruolano alla mili.zia di JV. 5.' Gesù Cristo casa c!ze dovrà essere scuola e tempio, questa cas~ >}orti della grazia di Spinto Santo non s111e1 che dirà delle m~deste nost;e .fa~iche e de!tallac-. ! ~a11110 .'mai c~ze questa ~egione, custodita daf _

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    f .. ~ camento .forte. d un popolo a J?zo ~e/ tramde dez· 1 !eù~uz~ del .Santo Marti~e /Jdeodato, -~"" co~j~~. ...r'_, ~ suoz · sacerdoti. . · . . · · · · · .. . v,era sempre fedele a Dio. · .-- ( · I\ I .·. -,;. c,c, · Eminenza .Rev~rendisst111a, iltestà caSan;Vet!A . . ~ .. ';ft~1ft11zerosi accorsi~ :ai t( ? } che s'inchtizanò .· \\ ( .· .- . lo _la pongo nelle vostre niam~ e voi presentatela 41 vc;sfro ._ fxissaggio donate -fa Vostra Pastorale ~ · ·. albttpn Gesù. che si Compiace prediligere i pargoli; f e11ètlizio1le, o ·Principe · A malissimo e Venerata .

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    _perdtè.\ sempre sia casa 'di Dio pe/ Po}o!o. ~iostro 'Padre .

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    È questo ìl grido d'allarme che in questi ultimi tempi si sente ripetere ovunque, è questo il pietoso ge-mito di genitori che conoscono. quanto sia grande dovere.

    l'educare queste tenere piante, che dovranno un giorno·

    non lontano presentarsi nella scena del gran mondo e

    rinnovarlo se buoni e santi furono. i princjpii succhiati nella loro tenera età.

    Salviamo la gioventù, è il grido prepotente della so-cietà, che traboccante d' errori e ripiena di sventure, volge!

    ansiosa uno sguardo

    all'èra novella, all'in-11 fanzia rinnovata e rinnovatrice.

    Salviamo l'infan-

    zia, è la voce dci reg-gi tori del mondo, è la voce dei pastori di anime, del grande Gerarca, è la voce di Dio.

    ::::::::

    diventare fanciulli se volevano conquistare il regno dei çieli.

    Ed infatti fra tutte le promesse, con cui Gesù Cristo assicurava col_oro che avrebbero beneficato. il prossimo

    in suo nome) collocava in una maniera speciale queÌle

    con cui dimostrava gradire quanto avesse fatto per sol-levare ed aiutare la debolezza dell'età.

    E tu, o buon popolo, l'hai ben compreso il pensiero di Gesù; e mosso d: quell'amore che Egli venne a portare

    --= --:::-= sulla terra, alla In-fanzia abbandonata e povera, cooperasti col tuo pastore per aprire questo asilo di caritù.

    Non ti torni dun-que sgradito, che in .

    questo giorno, rnèta di tanti voti e dei doni tuoi, io ti parli

    ., .. d~IJ.g.,~ici-nità ùell' fn--·-·"·-- · tanzia, tì.1 questa In-fanzia che allieta il

    --. . Sì, 1a voce cli Dio·,

    e quel L:~o che po-neva sue delizie lo stare in mezzo ài vecchio già provato fìgli dcll' nomo, cli alle battaglie della quel Gesù che volle vita e che forma le attraversare ne 11 a speranze della Chiesa sua mortale carriera e della Patria. Non · l'età dell'uomo, assoggettandovisi come alle privazion1, ti sia discaro ancora che ti dimostri quanto sia importante c?sì all~ età infantile per dimo~trare che .l'amava, e tanto; . e meritorio il proteggere l'infanzia e di salvare la gioventù.

    1'111fanz1a, ed alla quale non 1sdegnò eh porgere le sue

    carezze. ~ ~ E,, r:hi più di Gesù amò j{ pargoli e chi tanto ne Innanzi alla ragione ed alla fede, per l'uomo che riflette

    ,,_.1~ -·a1fiò? / e per il cristiano che crede, vi è in quest'età novella una All'esempio suo di 1:J1!f n padre verso tutti e special- dignità grande, che noi dobbiamo riconoscere e rispettare.

    mente verso i teneri pé~J~goli unì l'incoraggiamento divino, Imperocchè l'Infanzia è una speranza che potrebbe al punto di attribui~I fatto a lui tutto ed il più piccol, · diventare una minaccia; è una gloria che potrebbe cam-benefizio fatto allcç/gioventù, augusta divina promessa, biarsi in vergogna e vituperio; l'infanzia è la felicità, che chi trattero/"bene un bambino in suo nome, .farà. e, può addivenire argomento triste della più profonda

    . ugualmente 7e se dess~ l'ospitalità a se medesimo, desolazione e dei più profondi rimorsi. ·~·''{funse ad assicurarci che nella tenera gioventù noi ab- Sì, l'Infanzia è una speranza; è

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    Quelle facoltà, ora così riservate da non potersi

    discernere nella pienezza loro, non potrebbero presen-

    tare tutta la potenza e l'autorità del genio? Un giorno accanto ad una culla amata, parenti,

    amici di famiglja si di1mndavano: che cosa sarà per

    diventare q~esto fanciullo? Era il Battista Precursore

    del Messia.

    ~

    lr

    Ma io ti voglio più pro~simamcnte considerare, o cara Infanzia, coll'occhio della Fede; e questd Pecle rn '. ti presenta non altrimenti che come una speranza.

    Per l'acqua del Santo Battesimo il fanciullètto è

    divenuto Figliuolo di Dio, fratello di (ìesù Cristo, erede del Paradiso, destinato ad essere cittadino dei Santi, ed

    abitatore della celeste Sionnc.

    trice di beni nel tuQ seno i germi preziosi della grazia

    e della virtù. Noi, ministri di quel Dio che amava tanto i pargoli,

    mentre ravvisiamo in te, o gioventù amata, i futuri pio-

    nieri della cristiana civiltà, indefessamente lavoreremo

    per educarti a quegli alti destini, ai quali ti chiama Icldio

    e si attende la sofferente umanità.

    L'Infanzia non è soltanto una speranza, è ancora nna gloria e gloria ck~lla patria; dall'infanzia si attendono generosi soldati che la difenderanno ncll' ora del pericolo;

    dall'infanzia si sperano magistrati incorrotti; dall'infanzia opcr;-ti laboriosi cd onesti; dall'infanzia quella classe di probi cittadini che devono incoronare la patria dei più

    nobili allori, e spingerla sempre più nella via del vero

    progresso. Dall'Infanzia usciranno i giovani studenti che sapranno

    sacrificare tutte le agiatezze della vita per dedicarsi a Dio e diventare ministri del buon Gesù che passò be-

    nclicanclo, e morendo infinitamente ancora ci hencfie

  • -4-......•.....•••.........................................•.......•.. . ..............................................

    L'opera vostra, o signori Ben~fattori, è grande in-nanzi la fede. .

    Voi} correndo 111 aiuto a quest'età debole ed abban-donata, associate il vostro lavoro a quello della divinità s.vih1p,perete in q~esti esseri novelli quell'intelligenza ~ ltberta, delle quali furono forniti da Dio.

    Date mano alla. gioventù specialmente b povera ed abbandonata.

    Fermiamo un momento il nostro pensiero su Geru-

    salemme in quei giorni che Giuseppe e Maria SS. smar-rirono N. S. Gesù Cristo, e consapevoli della divinità l' . ' ancmmn 111contrato piangente e digiuno per le· vie cli

    < overe 1 cantà sa-inspirata dalla fede adempie ad t111 l d' · crificandosi pei teneri bimbi.

    Bene:lette adunque quelle mani che generosamente v.ersano il loro obolo per questa santa, benefica istitn-z10ne. Benedetti quei cuori generosi che intendono e fanno opere di misericordia.

    . Racconta la storia che un grande guerriero ed intre-pido nocchiero portoghese, navigando presso il Capo

    delle tempest~, .venne assalito da una tremenda tempesta. Quale orribile notte! La pioggia versa vasi a secchie

    sulla nave, la folgore guizzava sul capo, i venti solleva-~ano furiose le loro onde, minacciando ingoiare di quando m quando quel naviglio lasciato in balia dei venti.

    I passeggeri si vedevano in preda di una morte ter-:·ibile, immine1:te, sopraffatti dal dolore e dallo spavento,

    ~~ ~ran parte g1a.cevano qua~ là svenuti sulla tolda, quando 11 I ortC?ghese vide un fancmllo che dormiva tranquilla-men t~ tra le braccia della propria madre, svenuta anche

    essa dallo spavento. ~rende allora, il prode capitano,· t.-a le braccia quel

    fan~:ullo,. lo solleva .al cielo e con slancio di fede grida: (( l\ho D10, salvateci per amor di questo fanciullo )) .

    Allora la tempesta cominciò a diminuire, i venti a QQQ~,..,~*~-*"11 iM~4*"'~l~tibh~,,,..p\i:~t1"-W'MN$4i~lJ!i Jtd•h~Jlfilll\'Z 1d &1l"M~A'>'J

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    Educazione da uomo. ..,,.

    Il fancinllo era hollo come un sogno dorato, puro come un angelo bianco. Quando vi figgeva gli occhi sul volto, pareva vedersi l'anima tra quelle ciglia.

    Assomiglbvn, alla. mamma in modo straordinario, onde u11 giorno dissi all'angioletto: - Ohe tu le possn, rassomigliare

    in tutto. -- 81, rispose il padre, ma « da uomo! ». - Perfettamente, aggiunse il rnga:z;zo «da uomo!» e svin-

    colando di tra le mie la sua mano, con un salto fu sulle ginocchia della mamma, 1 mia santa, e l'abbracciò a lungo.

    «Da uomo! » era la pr.eoccupazione di papà. Dare al suo rampollo clel sangue .e dei muscoli, ammobigliarne il ccrYello e rwi ... gettarlo in mezzo al mondo, nel vortice della vita e dirgli: - A te, adesso, va, aggiustati, e fatti onore.

    * * * Una cosa teneva inquieto qnel padre: suo figlio era devoto,

    lna proprio in tutta l'estensione del termine; figurarsi: andava in chiesa anche nei dì feriali, se lo poteya; non avrebbe lasciato messa nna festa nemmeno per una cannonata,; ed un venerdl foce una furia a J\Iartina, la cuoca, perchè aveva con cl ito di grasso le sue patate!

    Un giorno, in lllm chiesa, il padre mc lo fece vedere: davanti alla Cappella della ì\faclomrn, i gomiti sull'inginoc-chiatoio, il capo fra le mani, pregava... pareva una statua

    di S. Luigi. -- Ah! no! - mi mormorò il babbo - questo poi non

    V~\; di mio figlio 11c voglio fare «un nomo» non una mac-china da oremus. Va Jù ! so io che fare; ecco, pensavo rnet-1~glS ~d~tl~~i>i.t:

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    ·~X~ ~ ~X~ 3 ~·~v~ ~· ~X~ ~ -===-========:=:::::::::.....===========-==========~=---.é12~--=~====================-================:::::: "V È una parola nel libro degli Atti degli Apostoli, che mirabilmente compendia la vita di Gesù Cristo in sulla.

    terra: "pertransiit benefaciendo ,, ; passò facen~o del bene. E la Chiesa Cattolica sua Sposa, da Lui santificata

    col preziosissimo suo Sangue, e fatta depositaria dei suoi tesori, in tutti i tempi e in tutti i luoghi manifesta la

    sua presenza ed efficacia col fare del bene. /',

    San Francesco al Campo ne ha oggi una prova n.ovella, nelJa casa che sorge per lo zelo del Parroco e dei

    Parrocchiani. Esulta,. il· mio cuore di Vescovo, e fa caldi voti perchè sappiano gli abitato1~i di questa terra fortu-

    nata mostrarsi sempre ·figliuoli docili ed amorevoli di una tanta Madre. Non sia ~ai che~ gli occhi abbiansi a

    chiudere innanzi allo splendore della luce; nè abbiano Je orecchie a rimanere sorde fra )o sfrepito gajo e santo,

    che suole farsi sentire sempre dappertutto ove le istituzioni cattoliche liberamente vivono e liberamente esercitano

    tutta la loro attività.

    Torù10, 1° Settembre 1912. t AGOSTINO, Cardinale Arcivescovo.

    OR_-LL\RIO DEI~LE FUNZIC)NI

    Domenica, 8 Settembre. Ore I 7,30, Processione coll'Urna di S. Adco-

    . dato Martire, con intervento cli S. E. Discorso ùi Ore 6, l\Iessa letta .. con __ a. c:_coQ1n .. él ...