7ospite-parassitase09

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RAPPORTI OSPITE-PARASSITA NELLE RAPPORTI OSPITE-PARASSITA NELLE INFEZIONI BATTERICHE E VIRALI INFEZIONI BATTERICHE E VIRALI Dott. Esin SNT2/4 2009 Dott. Esin SNT2/4 2009

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  • RAPPORTI OSPITE-PARASSITA NELLERAPPORTI OSPITE-PARASSITA NELLEINFEZIONI BATTERICHE E VIRALIINFEZIONI BATTERICHE E VIRALI

    Dott. Esin SNT2/4 2009Dott. Esin SNT2/4 2009

  • IL RAPPORTO TRA LOSPITE ED IL PARASSITA EUNA RELAZIONE ALTAMENTE DINAMICA

    IL RAPPORTO TRA LOSPITE ED IL PARASSITA EUNA RELAZIONE ALTAMENTE DINAMICA

    Risposta dell'ospiteall'invasione dei batteri

    (difese aspecifiche,immunit specifica)

    Risposta dell'ospiteall'invasione dei batteri

    (difese aspecifiche,immunit specifica)

    Caratteristiche deimicrorganismo invasori che

    conferiscono loro la capacitdi produrre malattia

    Caratteristiche deimicrorganismo invasori che

    conferiscono loro la capacitdi produrre malattia

  • Parassita Microrganismo che vive sulla superficie o all'interno di un altroorganismo detto ospite

    Contagio Implica il semplice contatto, trasmissione da un ospite o da unasorgente di infezione

    Infezione Processo con cui un m.o. infetta o colonizza il suo ospite. Implicala moltiplicazione nei tessuti. NON E' SINONIMO DIMALATTIA

    Malattia Processo morboso. L'infezione seguita da danno tisutale,modificazioni patologiche, sintomi clinici.

    Patogenicit Capacit di un microrganismo di causare malattia

    Virulenza Capacit di un microrganismo di invadere e moltiplicarsi in untessuto (C. tetani poco virulento, ma molto patogeno)

    Fattori divirulenza

    Insieme di tutte quelle propriet di un microrganismo chefacilitano la colonizzazione e la moltiplicazione in un ospite(capacit di aderire al tessuto, di determinare lesionitissutali, di eludere le difese naturali e specifiche ecc)

    DEFINIZIONIDEFINIZIONIDEFINIZIONI

  • LA PIRAMIDE DEI MICRORGANISMILA PIRAMIDE DEI MICRORGANISMILA PIRAMIDE DEI MICRORGANISMI

    PATOGENI FRANCHI

    PATOGENI OPPORTUNISTI

    NON PATOGENI(FLORA NORMALE

  • stato stimato che il corpo umano costituito da circa 1014 cellule di cuisolo il 10% sono cellule di mammifero. Il resto sono cellule di microrganismi

    che costituiscono la FLORA RESIDENTE o NORMALE dell'ospite.

    NASCITA: il bambino sterilePOCHI GIORNI DI VITA: colonizzazione di superfici corporeedirettamente o indirettamente a contatto con l'ambiente esterno:CUTE, CAVO ORALE, VIE AEREE SUPERIORI, APPARATO GASTRO-INTESTINALE, APPARATO URO-GENITALE

    FLORA NORMALEmicrorganismi che si insediano sulla cute o

    sulle mucose in condizioni di salute

    RESIDENTETipi relativamente fissi di

    microrganismi che sitrovano regolarmente in unadato sito corporeo ad unacerta et. Quando viene

    alterata viene prontamentericostituita.

    RESIDENTETipi relativamente fissi di

    microrganismi che sitrovano regolarmente in unadato sito corporeo ad unacerta et. Quando viene

    alterata viene prontamentericostituita.

    TRANSITORIAmicrorganismi non patogeni opotenzialmente patogeni chealbergano sulla cute o sulle

    mucose solo temporaneamente

    TRANSITORIAmicrorganismi non patogeni opotenzialmente patogeni chealbergano sulla cute o sulle

    mucose solo temporaneamente

    LA FLORA NORMALE DELL'UOMOLA FLORA NORMALE DELL'UOMO

  • La composizione della flora normale varia nei diversi distrettiLa composizione della flora normale varia nei diversi distretticorporei di uno stesso individuocorporei di uno stesso individuo

    relativamente costante tra individui diversi nellambito di relativamente costante tra individui diversi nellambito diuno stesso distretto corporeouno stesso distretto corporeo

    La composizione della flora normale rimane costante per:-presenza di recettori per l'adesione-condizioni locali ambientali (umidit, PH, nutrienti)che sono ottimali per lo sviluppo di alcune specie e generi e non di altri

  • Numero di batteri che colonizzano idiversi distretti del nostro organismo

    i valori rappresentano il numero dibatteri per grammo di tessuto o difluido o per cm quadrato di pelle

  • EFFETTI BENEFICI DELLAEFFETTI BENEFICI DELLAFLORA FLORA RESIDENTERESIDENTE

    competizione per sostanze nutritiziecompetizione per recettori cellulari disuperficie (adesione)produzione di inibitori (batteriocine,H2O2, acidi)stimolazione di anticorpi a reattivitcrociataSVILUPPO E STIMOLAZIONE DELSISTEMA IMMUNITARIOPPRODUZIONE DI COFATTORI EVITAMINE (vitamina K)

    CONSEGUENZE NEGATIVECONSEGUENZE NEGATIVEASSOCIATE CON L'ASSENZA OASSOCIATE CON L'ASSENZA OLA SOPPRESSIONE DELLA FLORALA SOPPRESSIONE DELLA FLORA

    RESIDENTERESIDENTE

    FLORA NORMALE ASSENTE (animali"germ free")Pareti intestinali sottiliVilli intestinali poco sviluppatiScarso assorbimento di nutrientiDeficienze vitaminicheRidotte difese immunitarie

    FLORA NORMALE SOPPRESSA(prolungata terapia antibiotica)Crescita smisurata di microrganismiresistenti ai farmaciColonizzazione da parte di specie esogeneo di specie endogene a pi alto poterepatogeno

    LA FLORA NORMALE NON UNA SEMPLICE PRESENZA PASSIVA, MALA FLORA NORMALE NON UNA SEMPLICE PRESENZA PASSIVA, MACONTRIBUISCE IN VARIO MODO ALLA SALUTE DELL'OSPITECONTRIBUISCE IN VARIO MODO ALLA SALUTE DELL'OSPITE

  • PRINCIPALI MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI LA FLORA MICROBICANORMALE DIFENDE IL NOSTRO ORGANISMO DAI BATTERI PATOGENI

  • I PATOGENI OPPORTUNISTII PATOGENI OPPORTUNISTII PATOGENI OPPORTUNISTI

    Microrganismi che provocano malattia traendo vantaggio da un deficit localizzato oMicrorganismi che provocano malattia traendo vantaggio da un deficit localizzato ogeneralizzato delle difese antimicrobiche di un ospite.generalizzato delle difese antimicrobiche di un ospite.

    A) lesioni delle barriere cutanee e mucose, traumi

    B) difese immunitarie locali o generaliMALATTIAMALATTIA

    Esempi:Esempi:CUTECUTECUTE VIE AEREEVIE AEREEVIE AEREEMeccanismo di difesa alterato:

    Alterazione della barriera meccanica,chimica o microbiologica per feritechirurgiche, ferite traumatiche, ustioni,prolungate terapie antibiotiche

    Tipi di patogeni opportunisti:

    S. aureus, S. pyogenes

    E. coli, P. aeruginosa, Klebsielle,

    C. perfringens, C. tetani

    funghi opportunisti

    Meccanismo di difesa alterato:

    Alterazione delleffetto protettivo del muco edelle ciglia vibratili per: infezioni virali, difettiimmunitari (fibrosi cistica), inalazione di gastossici (fumo), perfrigerazione, assunzione dialcool, farmaci (morfina), manovre chirurgiche(tracheotomia, respiratori)

    Tipi di patogeni opportunisti:

    S. aureus, S. pyogenes

    S. pneumoniae,

    H. influenzae

    funghi opportunisti

  • Esempi:Esempi:APPARATO URINARIOAPPARATO URINARIOAPPARATO URINARIO

    Meccanismo di difesa alterato:

    Interruzione del flusso di urina chefa s che gli organismi infettantivengano regolarmente dilavati per:anomalie congenite, ostruzioniacquisite (gravidanza, ingrossamnetodella prostata, calcoli),cateterizzazione, cistoscopia,malattie della vescica

    Tipi di patogeni opportunisti:

    E. coli, Klebsiella, Proteus,Enterobacter, S. aureus, S.epidermidis, enterococchi

    VALVOLE CARDIACHEVALVOLE CARDIACHEVALVOLE CARDIACHE

    Meccanismo di difesa alterato:

    Malformazioni congenite od acquisite possono predisporre ad una colonizzazione daparte di batteri a virulenza normalmente bassa come gli streptococchi viridanti cheentrano nel circolo sanguigno per es: in seguito a chirurgia orale

    DEFICIENZE NELLA RISPOSTAINFIAMMATORIA ED IMMUNITARIADEFICIENZE NELLA RISPOSTADEFICIENZE NELLA RISPOSTAINFIAMMATORIA ED IMMUNITARIAINFIAMMATORIA ED IMMUNITARIA

    Meccanismo di difesa alterato:

    Difetti nella fagocitosi, produzione di Ac,complemento, immunit cellulo-mediata percause:

    PRIMARIE (ereditarie)

    SECONDARIE (acquisite); malnutrizione,neoplasie, terapie immunosoppressive, trapiantidorgano, infezioni ch causanoimmunosoppressione (HIV, morbillo, EBV, CMV,M. tuberculosis

    Tipi di patogeni opportunisti:

    E. coli, Klebsiella, Proteus,Enterobacter, S. aureus, S.epidermidis, enterococchi

  • 40%

    20%

    15%

    5%

    5% 15%

    Infezioni dell'apparato urinario (cateterismi)

    infezioni delle ferite chirurgiche

    infezioni delle basse vie respiratorie (da manovreendoscopiche nei reparti di rianimazione)batteriemie

    infezioni della cute

    Altro

    I PATOGENI NOSOCOMIALII PATOGENI NOSOCOMIALI

    Sostengono infezioni che sicontraggono durante ilsoggiorno in ospedale daparte di pazienti che vivengono ricoverati per altrecause (6.8% percentuale diricoverati che contraeuninfezione nosocomiale)

    Sostengono infezioni che sicontraggono durante ilsoggiorno in ospedale daparte di pazienti che vivengono ricoverati per altrecause (6.8% percentuale diricoverati che contraeuninfezione nosocomiale)

    SOSTENGONO INFEZIONI:

    ENDOGENEENDOGENE: l'agente infettivo provienedirettamente dalla flora del paziente

    ESOGENEESOGENE: dovute a microrganismi provenientidall'ambiente ospedaliero (strumenti, cibi,impianti di aria condizionata, vasche, bende) odal personale medico e paramedico (mani,goccioline)

    PRINCIPALI MICRORGANISMICOINVOLTI

    Gram- 60-70%: E. coli, P.aeruginosa, Proteus, Serrazia,Enterobacter, Acinetobacterbaumannii, StenotrophomonasmaltophiliaGram+: S. aureus, E. faecalis

  • GLI AGENTI PATOGENI FRANCHIGLI AGENTI PATOGENI FRANCHIGLI AGENTI PATOGENI FRANCHIMicrorganismi dotati di elevato potere patogeno e di fattori di virulenza che glipermettono di sopraffare/evadere le difese dellospite e di causare malattia quasiogni volta che incontrano un ospite sensibile:

    I patogeni franchi/opportunisticausano malattia con due

    principali meccanismi

    INVASIVITAINVASIVITA

    capacit di oltrepassare lebarriere naturali della cute o

    delle mucose e di moltiplicarsi inun tessuto/organo con

    conseguente danno patologico.ES: Salmonella typhi,Staphylococcus aureus,

    Streptococcus pneumoniae, M.tuberculosis

    PRODUZIONE DI TOSSINEPRODUZIONE DI TOSSINE

    capacit di produrre sostanze adattivit tossica nei confronti dicellule o tessuti con conseguentedanno patologico. ES: Clostridium

    tetani, Clostridium botulinum,Corynebacterium diphtheriae

    ENTRAMBIENTRAMBI

    (germi con una patogenicit(germi con una patogenicitmultifattoriale)multifattoriale)

    ES: Streptococcus pyogenes,Staphylococcus aureus

  • INVASIVIT BATTERICA

    Un microrganismo invasivo grazie a vari meccanismi:

    INVASIVITINVASIVIT BATTERICA BATTERICA

    Un microrganismo invasivo grazie a vari meccanismi:

    E CAPACE DI EVADEREEVADERE (CIOE ELUDERE,AGGIRARE) LE DIFESE ASPECIFICHEDIFESE ASPECIFICHEDELLOSPITE)

    E CAPACE DI EVADERE (CIOE ELUDERE,AGGIRARE) LE DIFESE SPECIFICHEDIFESE SPECIFICHE DELLOSPITE

    PRODUCE FATTORI CHE PROMUOVONO LA SUAPENETRAZIONE NEI TESSUTI (INVASINE)

  • EVASIONE DEI MECCANISMIEVASIONE DEI MECCANISMIDIFENSIVI DIFENSIVI DELLIMMUNITDELLIMMUNIT

    NATURALENATURALE

  • AA BB

    CC DD

    EE FF

    EVASIONEEVASIONE DELLATTIVITA DEI DELLATTIVITA DEIFAGOCITI:FAGOCITI:

    Resistenza alla fagocitosi (ilResistenza alla fagocitosi (ilgerme evita di farsi fagocitare;germe evita di farsi fagocitare;A,B,C);A,B,C);

    Il germe sopravvive allinterno deiIl germe sopravvive allinterno deifagociti (viene fagocitato, mafagociti (viene fagocitato, maevade i meccanismi battericidievade i meccanismi battericididel fagocita; D,E,F)del fagocita; D,E,F)

  • Sito diinfezione

    Organismo

    Immunitprotettiva

    Agenti patogeni Agenti patogeni intracellulariintracellulariOBBLIGATI/FACOLTATIVI

    Agenti patogeni Agenti patogeni extracellulariextracellulari

    CitoplasmaSpazi interstiziali

    sangue, linfaSuperficiepiteliali

    VirusChlamydia spp.Rickettsia spp.LysteriamonocytogenesProtozoi

    MycobacteriumSalmonella spp.Leishmania spp.Listeria spp.Trypanosoma spp.LegionellapneumophilaCryptococcusneoformansHystoplasmaYersinia pestis

    Linfociti Tcitotossici,ADCC,cellule NK

    Attivazione deimacrofagi T-dipendente

    Anticorpi,complemento,fagocitosi,

    Anticorpi (IgA),fagocitosi

    VirusBatteriFunghiProtozoi

    NeisseriagonorrhoeaeMycoplasmaStreptococcuspneumoniaeVibrio choleraeEscherichiacoliCandidaalbicansHelicobacterpylori

    Vacuolo

    Classificazione degli agenti patogeni in base alla loro localizzazione cellulareClassificazione degli agenti patogeni in base alla loro localizzazione cellulare

  • EVASIONE DEI MECCANISMIEVASIONE DEI MECCANISMIDIFENSIVI DIFENSIVI DELLIMMUNITDELLIMMUNIT

    SPECIFICASPECIFICA

  • Induzione nellospite di uno stato diimmunosoppressione:

    alcuni patogeni, soprattutto virus(HIV, virus del morbillo) e protozoiraramente batteri (Mycobacteriumtuberculosis), causano uno stato diimmunosoppressione nellospite chedeternima una ridotta capacit dirispondere a tutti gli Ag inclusi quellidel patogeno

    Induzione nellospite di uno stato diInduzione nellospite di uno stato diimmunosoppressione:immunosoppressione:

    alcuni patogeni, soprattutto virusalcuni patogeni, soprattutto virus(HIV, virus del morbillo) e protozoi(HIV, virus del morbillo) e protozoiraramente batteri (raramente batteri (MycobacteriumMycobacteriumtuberculosistuberculosis), causano uno stato di), causano uno stato diimmunosoppressione nellospite cheimmunosoppressione nellospite chedeternima una ridotta capacit dideternima una ridotta capacit dirispondere a tutti gli Ag inclusi quellirispondere a tutti gli Ag inclusi quellidel patogenodel patogeno

    Mimetismo molecolare:

    presenza di Ag batterici molto similiod identici a quelli dellospite (es:capsula di acido ialuronico diStreptococcus pyogenes)

    Mimetismo molecolare:Mimetismo molecolare:

    presenza di Ag batterici molto similipresenza di Ag batterici molto similiod identici a quelli dellospite (es:od identici a quelli dellospite (es:capsula di acido ialuronico dicapsula di acido ialuronico diStreptococcus pyogenesStreptococcus pyogenes))

    Variazione antigenica:

    possibilit di variare periodicamente ilproprio repertorio antigenico (es: pili diNeisseria gonorrhoeae, flagelli diSalmonella, errori introdotti da RT diHIV)

    Variazione antigenica:Variazione antigenica:

    possibilit di variare periodicamente ilpossibilit di variare periodicamente ilproprio repertorio antigenico (es: pili diproprio repertorio antigenico (es: pili diNeisseria Neisseria gonorrhoeaegonorrhoeae, flagelli di, flagelli diSalmonella, Salmonella, errori introdotti da RT dierrori introdotti da RT diHIV)HIV)

    Esistenza di tipi antigenici multipli:

    molti batteri patogeni esistono innatura come tipi antigenici multipli inmodo da aumentare la possibilit perla specie di trovare un ospite nonimmunizzato (es: pi di 100 sierotipidi S. pneumoniae in base aipolisaccaridi capsulari, 80 tipisierologici di S. pyogenes in base altipo di proteina M ecc..)

    Esistenza di tipi antigenici multipli:Esistenza di tipi antigenici multipli:

    molti batteri patogeni esistono inmolti batteri patogeni esistono innatura come tipi antigenici multipli innatura come tipi antigenici multipli inmodo da aumentare la possibilit permodo da aumentare la possibilit perla specie di trovare un ospite nonla specie di trovare un ospite nonimmunizzato (es: pi di 100 sierotipiimmunizzato (es: pi di 100 sierotipidi di S. pneumoniaeS. pneumoniae in base ai in base aipolisaccaridi capsulari, 80 tipipolisaccaridi capsulari, 80 tipisierologici di sierologici di S. pyogenesS. pyogenes in base al in base altipo di proteina M ecc..)tipo di proteina M ecc..)

    Inattivazione di IgA secretorie mediante la produzione di IgAInattivazione di IgA secretorie mediante la produzione di IgAproteasi (es: Neisserie)proteasi (es: Neisserie)

  • INVASIVITA BATTERICA: PRODUZIONE DI TOSSINE ED ENZIMIINVASIVITA BATTERICA: PRODUZIONE DI TOSSINE ED ENZIMI(INVASINE) CHE DIGERISCONO IL TESSUTO E FACILITANO LA(INVASINE) CHE DIGERISCONO IL TESSUTO E FACILITANO LADIFFUSIONE DELLINFEZIONEDIFFUSIONE DELLINFEZIONE

    Ialuronidasi (enzima inducibile prodotto daclostridi, streptococchi,sfilococchi); idrolizza l'acidoialuronico del connettivo

    Collagenasi (prodotto da C. perfringens); lisa ilcollagene del tessuto muscolare

    Streptochinasi,Stafilochinasi

    Converte il plasminogeno inattivo inplasmina che digerisce la fibrina epreviene la formazione dei coaguli

    Neuraminidasi (prodotta da patogeni intestinali come V.cholerae o S. dysenteriae); degradal'acido neuraminico (ac. Sialico), uncemento intercellulare delle celluleepiteliali della mucosa intestinale)

    Lipasi, proteasiecc..

    Numerosi enzimi extracellulari digestivicon funzioni correlate alla nutrizione o almetabolismo. Ruolo nell'invasione??

  • ENDOTOSSINEENDOTOSSINE

    componenti strutturali; quasi semprerilasciate in seguito a lisi

    TOSSINE BATTERICHETOSSINE BATTERICHE: molecole con attivit tossica neiconfronti dellospite; la produzione di tossine uno deimeccanismi principali con cui i batteri causano le malattie (es:tetano, difterite, pertosse, colera)

    ESOTOSSINEESOTOSSINE

    rilasciate nel mezzo esternoda cellule vitali

    PRODUZIONE DI TOSSINE

    Un importante meccanismo di patogenicit batterica:

    PRODUZIONE DI TOSSINEPRODUZIONE DI TOSSINE

    Un importante meccanismo di patogenicit batterica:

  • Propriet Endotossine EsotossineNatura chimica Complessa: lipopolisaccaride

    (MW: c.a. 10 kDa)Proteine(MW: c.a. 50-1000kDa)

    Localizzazione in rapportoalla cellula batterica

    Componenti della membranaesterna dei batteri Gram-

    Secrete

    Sensibilit alladenaturazione termica

    Termostabili Termolabili

    Modalit di azione esintomatologia

    Non specifica; febbre,infiammazione

    Specifica; citotossine,enterotossine, neurotossinecon azione specifica su cellulee tessuti

    Attivit enzimatica Nessuna Di solitoTossicit Relativamente poco potenti:

    LD50 nel topo: 200-400mg/animale

    Altamente tossiche, spessofatali: LD50 tossina botulinicanel topo: 25pg

    Immunogenicit Relativamente pocoimmunogeniche: la rispostaimmunitaria non sufficiente aneutralizzare la tossina

    Altamente immunogeniche:stimolano la produzione dianticorpi neutralizzanti(antitossine)

    Potenzialit del tossoide Nessuna Il trattamento della tossinacon formaldeide elimina latossicit, ma nonl'immunogenicit (tossoide)

    Attivit piretica Spesso inducono febbrenell'ospite

    Non inducono febbrenell'ospite

  • CLASSIFICAZIONE DELLE ESOTOSSINE BATTERICHE

    Tipo Propriet EsempiCITOLITICHEEmolisine,leucocidine

    Ledono le membranedi specifiche cellule

    bersagliodeterminandone la

    morte

    Streptolisina OEmolisine stafilococciche

    ENTEROTOSSINE Attive sulle celluledella mucosa

    intestinale. Causanoin genere diarrea

    Tossina colericaEnterotossinestafilococciche

    Enterotossine di E. coliNEUROTROPE Attive sulle cellule

    del sistema nervosocentrale o periferico

    Tossina tetanica,botulinica

    PANTROPE Capaci di determinareil loro effetto tossicosu vari tipi cellularidotati dei recettori

    idonei

    Tossina difterica

    a) In base al tipo cellulare su cui agisconoa) In base al tipo cellulare su cui agiscono

  • b)b) In base al sito del bersaglioIn base al sito del bersagliodi azionedi azione

    EXTRACELLULARE(es: tossina epidermolitica di S. aureus)EXTRACELLULAREEXTRACELLULARE(es: tossina epidermolitica di S. aureus)

    A LIVELLO DELLA MEMBRANA CELLULARE(es: tossine citolitiche, di solito monomeriche)a) formazione di canali o pori nella membranab) azione enzimatica sui lipidi di membrana(fosfolipasi: es tossina a di C. perfringens,emolisina termolabile di P. aeruginosa)

    A LIVELLO DELLA MEMBRANA CELLULAREA LIVELLO DELLA MEMBRANA CELLULARE(es: tossine citolitiche, di solito monomeriche)a) formazione di canali o pori nella membranab) azione enzimatica sui lipidi di membrana(fosfolipasi: es tossina a di C. perfringens,emolisina termolabile di P. aeruginosa)

    ALL'INTERNO DELLA CELLULA(la maggior parte delle tossine; di solitomultimeriche; costituite da un frammentoA (active) e da un frammento B (binding).

    ALL'INTERNO DELLA CELLULAALL'INTERNO DELLA CELLULA(la maggior parte delle tossine; di solitomultimeriche; costituite da un frammentoA (active) e da un frammento B (binding).

  • EFFETTI BIOLOGICI DELL'ENDOTOSSINAEFFETTI BIOLOGICI DELL'ENDOTOSSINALe endotossine, inoculate in un animale a loro sensibile, danno luogo ad una vastagamma di sintomi in conseguenza del loro effetto su diversi organi e sistemi.Qualsiasi apparato o cellula dell'organismo sembra rispondere sia in vitro che invivo allo stimolo endotossico.

    Monociti-macrofagi

    Neutrofili Linfociti B Complemento

    Piccole dosi diendotossina

    Sintesi di IL-1e TNF

    Febbre

    Rilascio aminevasoattive

    Attivazione Attivazione

    VasodilatazioneProduzione di

    anticorpiInfiammazione

    Coagulazioneintravasale

    Alterazione dellafunzionalit dimolti organi

    Alte dosi diendotossina

    Shock

    Bersagli

    Attivit

    Effetti

  • DI SOLITO UNIMMUNOSTIMOLANTE

    DI SOLITO UNIMMUNOSTIMOLANTE

    TALVOLTA UNA"TOSSINA"

    TALVOLTA UNA"TOSSINA"

    L'ENDOTOSSINAL'ENDOTOSSINA

  • Stimola lafagocitosiStimola lafagocitosi

    Determina ladifferenziazione ela proliferazione

    Determina ladifferenziazione ela proliferazione

    Induce il rilascio dimediatori solubili

    Induce il rilascio dimediatori solubili

    LPS

    A) BERSAGLI CELLULARI

    BERSAGLI DELL'ENDOTOSSINA

    B) BERSAGLI SOLUBILI

    LPSComplementoComplemento Sistema della

    coagulazioneSistema dellacoagulazione

  • rappresentano il bersaglio cellulare principale dellendotossina

    1) Attivazioneforte aumento della velocit di fagocitosiaumento della produzione di enzimi lisosomialiproduzione delle specie ridotte dell'ossigeno e dellazoto

    MONOCITI E MACROFAGI TISSUTALIMONOCITI E MACROFAGI TISSUTALIMONOCITI E MACROFAGI TISSUTALI

    IL-1 Attiva l'endotelio vascolare (induce l'espressione di molecole di adesione); Attiva i linfociti PIROGENO ENDOGENO FEBBRE

    TNF-alfa Citochina pleotropa, probabilmente il mediatore chiave della sintomatologia daintossicazione endotossinica;

    Effetto pirogeno; Stimola la produzione di prostaglandine (PGE2 e PGI1) con conseguente azione sugli endoteli

    (aumento della permeabilit vasale, vasodilatazione, ipotensione, shock emodinamico; provoca la stimolazione dei linfociti T con aumento della produzione di IFN-g; induce l'aumento del metabolismo proteico (cachessia); provoca un rallentamento del metabolismo del ferro; agisce sul fegato con conseguente ipoglicemia.

    IL-6 Attivazione dei linfociti; Aumento della produzione di anticorpi

    IL-8 Fattore chemiotattico per i neutrofili Attivazione dei PMN

    IL-12 Attiva le cellule NK; Induce la differenziazione dei linfociti CD4+ in Th1

    PAF Fattore di attivazione piastrinica

    2) Produzione di citochine

  • LINFOCITI BLINFOCITI BLINFOCITI B

    Linfociti B di specie diverserisultano diversamente suscettibiliNel topo: marcata azionemitogena BAttivazione policlonale: oltre adividersi le cellule B stimolatedall'endotossina maturano incellule che secernono anticorpi(IgM, IgG)LPS un Ag T-INDIPENDENTE

    GRANULOCITI,PIASTRINE,CELLULEENDOTELIALI

    GRANULOCITI,GRANULOCITI,PIASTRINE,PIASTRINE,CELLULECELLULEENDOTELIALIENDOTELIALI

  • BERSAGLI UMORALI DELL'ENDOTOSSINA1) il complemento

  • 2) il sistema della coagulazione

    DEPOSITI DI FIBRINANEL MICROCIRCOLO

    CONSUMO DEIFATTORI DELLA

    COAGULAZIONE EDELLE PIASTRINE

    LPS

    CIDCIDcoagulazionecoagulazioneintravasaleintravasaledisseminatadisseminata

    INFIAMMAZIONE

    Liberazione diamine vasoattive

    Attivazione delfattore di Hageman

    (Fattore XII)FIBRINOLISI

    Plasminogeno Plasmina

    COAGULAZIONE (viaintrinseca)

    Fibrinogeno Fibrina

    Vasodilatazione periferica,ipotensione

    Sanguinamento Danno ischemicodorgano

    Anemia emoliticamicroangiopatica

  • VISIONE D'INSIEME DEI MOLTEPLICI EFFETTI DELLENDOTOSSINA

    RUOLO DELL'ENDOTOSSINA NELLO SHOCK ENDOTOSSICOShock endotossico: grave quadro clinico che pu accompagnare le setticemie da batteri Gram- caratterizzatoda febbre, ipotensione, acidosi, insufficienza renale e respiratoria e nelle fasi finali da CID ed insufficienzadorgano.Frequenza: 1% dei pazienti ospedalizzati sviluppa sepsi; 20-30% nei reparti di terapia intensiva.Esito fatale: 40-60% dei pazienti, nonostante terapie antibiotiche.

  • Germe

    Induttore

    Cellulatarget

    Mediatori

    Mf

    Gram+Gram-

    LPS Peptidoglicano Superantigene

    TNFIL-1 IL-6 IL-2 IL-4

    SHOCK

    LA CAPACITA DI PROVOCARE UNO SHOCK SETTICO NON E UNAPREROGATIVA DEI BATTERI GRAM NEGATIVI

    T

  • Gli agenti patogeni Gli agenti patogeni extracellulariextracellulari evadono la risposta immune evadono la risposta immunedellospite eludendo la fagocitosi/il complementodellospite eludendo la fagocitosi/il complemento

    Capsula con attivitantifagocitaria

    S. pneumoniaeH. influenzae

    N. meningitidis

    Capsula con attivitCapsula con attivitantifagocitariaantifagocitaria

    S. S. pneumoniaepneumoniaeH. H. influenzaeinfluenzae

    N. N. meningitidismeningitidis

    Liberazione di tossinecitolitiche

    S. aureusS. pyogenes

    Liberazione di tossineLiberazione di tossinecitolitichecitolitiche

    S. S. aureusaureusS. S. pyogenespyogenes

    Espressione di proteine che leganoil fattore H inibendo lattivazione del

    complementoS. pneumoniae

    S. aureusS. pyogenes

    Espressione di proteine che leganoEspressione di proteine che leganoil fattore H inibendo lattivazione delil fattore H inibendo lattivazione del

    complementocomplementoS.S. pneumoniae pneumoniae

    S. S. aureusaureusS. S. pyogenespyogenes

    Produzione di proteasiper componenticomplementari

    Streptocchi di gruppo B

    Produzione di Produzione di proteasiproteasiper componentiper componenticomplementaricomplementari

    Streptocchi Streptocchi di gruppo Bdi gruppo B

    Capacit di legare IgA e/o IgGe prevenire lopsonizzazione

    S. aureusStreptococcus spp.

    Capacit di legare Capacit di legare IgA IgA e/o e/o IgGIgGe prevenire e prevenire lopsonizzazionelopsonizzazione

    S. S. aureusaureusStreptococcus sppStreptococcus spp..

    1

    2

    3

    4

    5

  • PRINCIPALI FASI DEL PROCESSO INFETTIVOPRINCIPALI FASI DEL PROCESSO INFETTIVOCONTAGIO

    Lagente infettivoincontra lospite

    ADESIONELagente infettivo si fissa

    stabilmente allospite

    INFEZIONE(colonizzazione)

    Lagente infettivo si moltiplicanellospite nella sede di entrata

    o a distanza

    DANNOLagente infettivo, la rispostadellospite o entrambi causano

    danno tissutale

    CONSEGUENZELagente infettivo o lospite

    hanno il sopravvento o imparanoa coesistere