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1 PD 7 San Donato Milanese Rassegna stampa 3 luglio 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale. Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 1 / 3 luglio 2013 In questi giorni i giornali locali hanno dedicato molto spazio alla morte di Giuseppe Rotelli, il patron del policlinico (vedi il cittadino e 7 Giorni.Info di lunedì e martedì). Segnaliamo inoltre l’articolo “Un anno di vita per il comitato cittadini:365 giorni di attività per il Comitato Parri-Di Vittorio”, pubblicato ieri da Milano Today. Il cittadino, infine, è tornato oggi sul caso “Club House” con il pezzo “La maggioranza: la vicenda Club House è a un punto di svolta”.

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PD “7 Dì”San Donato Milanese Rassegna stampa

3 luglio 2013Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanaledi rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità diaggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,sociale, economico e sindacale.Buona lettura.

Il PD di San Donato Milanese

1 / 3 luglio 2013

In questi giorni i giornali locali hanno dedicato molto spazio alla morte diGiuseppe Rotelli, il patron del policlinico (vedi il cittadino e 7 Giorni.Info dilunedì e martedì).Segnaliamo inoltre l’articolo “Un anno di vita per il comitato cittadini:365 giornidi attività per il Comitato Parri-Di Vittorio”, pubblicato ieri da Milano Today.Il cittadino, infine, è tornato oggi sul caso “Club House” con il pezzo “Lamaggioranza: la vicenda Club House è a un punto di svolta”.

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Lunedì 1 luglio

Fonte: IL CITTADINO1. Oggi l’addio a Giuseppe Rotelli, omaggio al patron del policlinicoLUTTO SAN DONATO I funerali alle 11.30 in ospedale, celebrati da don MaggioniSi terranno oggi alle 11.30 i funerali di Giuseppe Rotelli, storica guida del policlinico di San Donato,scomparso venerdì dopo una lunga malattia. Le esequie verranno celebrate, all’interno dell’aulamagna dell’ospedale, da don Claudio Maggioni, già cappellano della struttura e fondatoredell’associazione Cuore fratello. In via Leopardi sono attese diverse personalità del mondo politicoe della sanità lombarda, oltre alle autorità cittadine. Tutti insieme per rendere omaggio ad unafigura che ha lasciato un segno indelebile a San Donato. Sessantotto anni, originario di Pavia,Rotelli aveva iniziato la sua carriera nella facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino, poi eradiventato consulente legale per la programmazione sanitaria in Regione. Dal 1980 ha guidato ilpoliclinico di San Donato e lo ha portato ad un livello di organizzazione tanto da essere tra i centridi ricerca più apprezzati a livello nazionale e anche oltre i nostri confini. «È stato un grandeimprenditore, mosso nella sua attività da intuizione e da rigore morale – ricorda don Maggioni, per15 anni cappellano al policlinico – nella sua riservatezza, è stata una persona molto attenta allerelazioni e capace di valorizzare le diverse professionalità. Era davvero capace di incoraggiare,stimolare e nello stesso tempo esigere professionalità. Al contempo sapeva accogliere l’iniziativadei vari medici, oltre che l’animazione spirituale che veniva svolta all’interno dell’ospedale. Inpoche parole potrei dire che chi voleva fare del bene, e lavorava facendo del bene, poteva farlonell’ospedale di San Donato anche grazie alla sua disponibilità». Si è unito al cordoglio ancheAlessandro Frigiola, direttore della prima divisione di cardiochirurgia del policlinico San Donato:«Con lui avevo condiviso 25 anni di progetti, di battaglie. Eravamo molto legati l’uno all’altro. Èstata una persona illuminata, pioniere di una sanità legata alla meritocrazia. Ha cambiato la storiadella sanità italiana, dimostrando che la capacità manageriale può giocare un ruolo importante percontenere i costi e nello stesso tempo può puntare a valorizzare le migliori qualità». E ha aggiuntoil medico, molto noto anche a livello internazionale: «Queste sono tutte doti che hanno reso ilcentro di San Donato un polo di eccellenza. Per questo la Lombardia e la nazione devono molto aRotelli, alla sua apertura mentale. Ha saputo badare anche ai progetti internazionali. Con lui adesempio abbiamo creato l’associazione bambini cardiopatici nel mondo, per aiutare i Paesi in via disviluppo nel loro progresso nello studio delle cardiopatie. I nostri risultati in 25 Paesi del mondo lidobbiamo molto alla fiducia che Rotelli ha avuto in tutti noi». Infine il sindaco di San DonatoAndrea Checchi, ieri pomeriggio, è andato in visita alla camera ardente che è stata allestita nellostesso Policlinico: «Mi sembrava importante rendere omaggio una persona che ha reso famoso ilnome di San Donato in tutto il mondo. Dal gruppo ospedaliero di San Donato sono uscitiprofessionisti di fama mondiale, inoltre da lì sono partite iniziative umanitarie di grande valore. Soloper citarne alcune: l’associazione Cuore fratello, il gruppo Aica. Come città vorremmo studiare unaforma per ricordare la figura di Rotelli, che stiamo ancora valutando».

Fonte: 7 Giorni.info

È morto Giuseppe Rotelli, noto imprenditore della sanità lombarda. Celebratiquest’oggi i funerali

A causa di una lunga malattia, venerdì 28 giugno si è spento Giuseppe Rotelli, patron delpoliclinico di san Donato e dell’ospedale San Raffaele di Segrate.Nato a Pavia 68 anni fa, Rotelli era alla guida del nosocomio sandonatese dal 1980 e, nel corsodegli anni, aveva lavorato incessantemente per renderlo uno dei centri di cura e ricerca tra i piùnoti a livello nazionale e internazionale. Nel 2010 Rotelli aveva debuttato nel Cda di Rcs, mentrenel 2012, grazie a un investimento da oltre 400 milioni di euro, aveva salvato dalla bancarottal’ospedale San Raffaele. Le esequie sono state celebrate nella mattinata di oggi, lunedì 1° luglio,all’interno dell’aula magna dell’ospedale di San Donato. «A nome e per conto di tutti i sandonatesi– ha commentato il sindaco sanndonatese, Andrea Checchi – ho voluto partecipare alle esequie diun uomo che ha tenuto alto il nome di San Donato in Italia e nel mondo, con il prestigio che hasaputo dare all’attività del Policlinico. Bisogna dare merito al professor Rotelli di avere continuato ainvestire a San Donato, con il raddoppio dell’ospedale e con gli ulteriori progetti di potenziamentomessi già in cantiere». Redazione Web

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Fonte: Milano Today

Polemica targata 5Stelle -Compaiono manifesti anti-Checchi a firma 5Stelle, mascoppia il caso sulla paternità

Manifesti anti sindaco compaiono a San Donato con il logo della lista 5Stelle, ma pochi giorni dopol’affissione si propone il giallo sulla loro paternità. Attraverso un post sul social network Facebookindirizzato alla capogruppo Alessandra Salamina, l’attivista Innocente Curci chiede delucidazionisull’utilizzo del simbolo del movimento su un poster che non è stato autorizzato alla stampa e allasua affissione in nessuna assemblea del Movimento 5 Stelle. L’interrogativo si alza cosi a granvoce. I manifesti, la cui paternità resta dunque da definire, raffigurano il primo cittadino in unfotomontaggio che lo vede seduto al tavolo di “Chi vuol essere milionario?”, trasformato in “Chivuol essere dimissionario?” e paragonato a prezzemolino per la sua frequente presenza in eventidi paese.

Martedì 2 luglio Fonte: IL CITTADINO1. Addio a Rotelli: «Un esempio nell’impegno per il prossimo»LE ESEQUIE Folla commossa per il “re” della sanità privata nel suo ospedaleUn saluto «come l’avrebbe voluto lui»: senza mondanità e lontano dalle telecamere (restaterigorosamente fuori dal luogo scelto per la cerimonia). Un saluto nel suo ospedale, davanti aifamiliari, a pochi amici scelti - alcuni grossi calibri del mondo della sanità, della ricerca (MassimoCacciari) e dell’editoria (i vertici del Gruppo Rcs oltre al direttore del “Corsera” Ferruccio DeBortoli) - e ai più stretti collaboratori del Gruppo (l’ad Nicola Bedin e il vice Gabriele Pelissero). Si èchiusa così ieri mattina alle 11.30 la vita terrena del professor Giuseppe Rotelli, stroncato venerdìda un male incurabile. A officiare le esequie l’amico e per tanti anni cappellano del Policlinicosandonatese, don Claudio Maggioni, affiancato dal nuovo cappellano don Daniele Grassi, dalpresidente della Fondazione “Don Gnocchi” monsignor Angelo Bazzarri e da don Martino Antoninidel San Raffaele. Presenti nell’aula magna del nosocomio anche il prefetto di Milano Roberto Poli,il vicepresidente della Regione Giorgio Mantovani, l’ex governatore Roberto Formigoni (tostodefilatosi), i sindaci di San Donato e Milano Andrea Checchi e Giuliano Pisapia, i parlamentariLuca Squeri e Licia Ronzulli, i rappresentanti locali dell’Arma e della Polizia municipale. Fuori unafolta rappresentanza di personale medico e paramedico dell’ospedale, che ha atteso con pazienzala fine della cerimonia per poter tributare un applauso caloroso al feretro prima del viaggio verso lasepoltura al cimitero di Pavia, città natale di Rotelli. Don Maggioni, indicato dallo stesso Rotelliquale officiante per le esequie, ha commentato i brani scelti dal “patron” del Policlinico (uomo dicultura raffinata) per il suo addio al mondo: il celebre passo del Qohelet sui tempi dell’uomo, ilcapitolo XII della Lettera ai Romani che offre una sorta di “decalogo” del buon cristiano («la caritànon sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno...non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito») e l’esordio del Vangelo diGiovanni («in principio era il Verbo»).«Scegliendo questi passi della Parola - ha commentato ilsacerdote che grazie a Rotelli ha potuto far partire da San Donato l’avventura ormai decennale diCuore Fratello - Giuseppe ci ha voluto radunare qui nel suo stile. Qui, in questo santuario laicodove si celebra la liturgia della cura alla persona nella sua interezza, nella sua umanità profonda,come bene sommo perché voluto da Dio. In qualche modo ha voluto dirci di stare qui eperseverare nella fatica quotidiana, nell’impegno per il prossimo, perché solo in questa esperienzasi incarna la speranza. Ci ha voluto dire che ne vale la pena e invitarci a pregare per lui, perchépossa godere ora dell’abbraccio di Dio».

2. I RICORDI - Moglie, figli e vertici del gruppo nel solco della continuità -«Proseguiremo lungo la sua strada»

«Sarò la memoria e la custode della tua opera, che porterò avanti con i ragazzi nel segno del tuoesempio e della tua passione». È stata Gilda Gastaldi, per 25 anni compagna di vita di GiuseppeRotelli e madre dei suoi tre figli, Paolo, Marco e Giulia, ad aprire con la voce rotta dalle lacrime gliinterventi a ricordo del compianto marito al termine della funzione religiosa. Alla moglie hanno fattoquindi seguito i tre figli del “patron” che con fierezza e commozione hanno voluto ringraziare ilpadre per la grande eredità ricevuta, come genitore, come uomo e come professionista. «Era unuomo semplice - ha ricordato Paolo - totalmente dedico a famiglia, azienda e cultura e che nutrivauna passione totale per il lavoro, per lui anzitutto fonte di gioia. Il miglior modo per ricordarlo è ora

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proseguire sulla strada che ha tracciato». Il secondogenito Marco ha invece voluto rimarcare ilfatto che il padre si era fatto da solo, citando gli amati autori classici («homo faber fortunae suae»),mentre la 20enne Giulia ha dipinto la figura di un papà «meravigliosamente coraggioso eguerriero».La chiusura delle commemorazioni è stata lasciata all’ad del Gruppo, il 36enne NicolaBedin, e al braccio destro di una vita, e vicepresidente dell’”impero”, Gabriele Pelissero.«Perdiamo un uomo fuori dal comune - ha esordito il primo - che è stato per me e per moltiprofessore e avvocato, maestro e uomo di regole e comportamenti rigorosi, con uno straordnariosenso dell’etica». Un uomo, gli ha fatto eco Pelissero, «che aveva un progetto visionario sullasanità lombarda e italiana e che è riuscito a portarlo a compimento con tenacia e coraggio. Lostesso che lo ha spinto all’ultima impresa, il salvataggio del San Raffaele, eccellenza nellamedicina ma non sul piano della gestione e che ora, sul solco da lui tracciato in quest’ultimo anno,andremo a risanare».Ma. Os.

3. S. Donato, nuovo Cda al Policlinico (2 luglio 2013)Dopo la scomparsa di Giuseppe Rotelli, oggi è stato definito il nuovo Cda. L’Assemblea delPoliclinico San Donato riunitasi per l’approvazione del bilancio 2012, ha nominato il nuovoConsiglio di Amministrazione, composto da Nicola Bedin, Gianezio Dolfini, Alessandro Ermolli,Riccardo Manca, Andrea Mecenero, Gabriele Pelissero, Giuseppe Pravettoni, Marco Rotelli ePaolo Rotelli. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha nominato presidente il professor GabrielePelissero, vice presidente il dottor Paolo Rotelli e amministratori delegati il dottor Andrea Meceneroe il dottor Nicola Bedin che ha la delega per il Gruppo. Nei prossimi giorni le assemblee delle altresocietà del Gruppo saranno chiamate a deliberare in merito alla formazione dei consigli diamministrazione relativi.

4. SAN DONATO Si chiude “l’estate” alla Pieve - Gli Alzamantes calano il sipariosulla rassegna

Tra una polka, un valzer, una giga e un riel, è calato domenica notte il sipario sull’Estatesandonatese: festa e balli in piazza per l’ultima serata di una dieci giorni di eventi ad uso econsumo della cittadinanza. Ed è stato un congedo all’insegna del movimento, dell’energico motoperpetuo di un centinaio di appassionati che, ai piedi del palco, circondati dal resto del pubblico, sisono scatenati nelle danze. Impossibile tenere ferme le gambe sulle note degli Alzamantes, ilgiovane sestetto, composto da ragazzi sudmilanesi uniti dalla passione per la ricerca etno-musicologica e la riscoperta delle musiche popolari del Vecchio continente, riarrangiate poi inchiave rock. Il risultato è una miscela definita “hard folk”, in cui la fisarmonica di Dario Tornaghi e ilviolino di Maddalena Soler (anche voce) si amalgamano con le chitarre di Andrea Ferrari eLorenzo Tagliapietra, il basso di Alessandro Croce e la batteria di Stefano Migliavacca. Una bandche non si spreca, se è vero che domenica ha tenuto gli instancabili ballerini in pista per ben dueore e mezza, facendo spegnere i riflettori intorno alla mezzanotte. A quel punto, sono stati iringraziamenti dell’assessore Matteo Sargenti, delegato agli eventi, a mettere la parola fine su unarassegna che ha visto la collaborazione delle associazioni Twenty’z radio e Athena. Nelcomplesso, l’ambiziosa scommessa di richiamare partecipazione in piazza per dieci sereconsecutive ha avuto riscontro in un discreto livello medio di partecipazione, con il picco di unapiazza gremita per lo show di Paolo Migone. Location bella viva anche con Rossana Casale e congli Alzamantes. Una decina di giorni, insomma, in cui è stato riaffermato il ruolo di piazza dellaPieve all’interno del contesto culturale cittadino. Mostrando così le virtù di uno spazio ampio e benfruibile, vicino al centro ma non in mezzo alle case, che seppur bisognoso di un corposo interventodi riqualificazione rimane, all’occorrenza, uno dei punti nevralgici della città. Riccardo Schiavo

Fonte: Milano Today

1. Incognita sul futuro della Metanopoli CalcioLa gara per la gestione mette in difficoltà il club calcisticoFuturo dubbio per l’associazione sportiva Metanapoli Calcio e i suoi 400 iscritti. L’incertezzariguarda l’utilizzo dei terreni di gioco di via Maritano e più in generale l’intera gestione delcomplesso sportivo. A breve infatti verrà emesso il nuovo bando per la gestione del complesso checomprende sia impianti per partite e allenamenti ma anche il bocciodromo e il punto ristoro,tuttavia regna una grande dubbio che metterebbe in gioco l’esistenza dell’associazione stessa. Ilpresidente Enrico Garolfi infatti fa notare come dopo anni in cui grazie all’ex esecutivo dicentrodestra la gestione della struttura era stata suddivisa tra il calcio e l’area ristoro e campo

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bocce che faceva capo ad altra realtà. L’associazione dunque si trovava a gestire esclusivamentele strutture legate ai campi da calcio. Oggi il bando vede un’unione delle strutture con unavalutazione del complesso nella sua interezza, aspetto che renderebbe quasi impossibile perl’associazione sportiva Metanapoli Calcio partecipare al bando, se non identificando altro partner ingrado di assumersi la gestione dell’area ristoro e bocce. Periodo di insicurezza dunque per lastorica associazione sportiva sandonatese che da anni permette a giovani talenti di inseguire ilsogno del pallone senza selezione

2. Un anno di vita per il comitato cittadini365 giorni di attività per il Comitato Parri-Di VittorioGrande festa per i sostenitori del Comitato Parri-Di Vittorio che nei giorni scorsi si sono riuniti perfesteggiare il primo anno di vita della realtà cittadina. Una pattuglia scesa in campo conpochissime persone e che conta oggi più di venti sostenitori impegnati quotidianamente per ilmiglioramento della qualità della vita nel quartiere.Un comitato che è divenuto nel corso dell’anno passato una realtà seguita ed ascoltatadall’amministrazione comunale, diventando punto di riferimento per la vivibilità del quartiere,oggetto di situazioni spesso disagiate.Annuncio promozionaleAlla celebrazione hanno preso parte, oltre al presidente Italo Scardovelli, le autorità cittadine: ilsindaco Andrea Checchi e l’assessore ai servizi sociali Gianfranco Ginelli. Durante l’incontro èstato distribuito al pubblico un questionario per aprire a consigli e suggerimenti

Mercoledì 3 luglio Fonte: IL CITTADINO1. LA MAGGIORANZA - «La vicenda Club house è a un punto di svolta»«Dopo mesi di strumentalizzazioni e colpi bassi, la questione della Club house del Laghetto di viaEuropa è giunta ad un punto di svolta». I partiti di maggioranza prendono la parola sull’intricatavicenda che tiene banco da un paio di mesi con una nota congiunta diramata nei giorni scorsi. Conl’occasione le forze politiche tornano sul susseguirsi di passaggi che hanno segnato il travagliatoiter, partendo dai fatti più recenti, in cui l’esecutivo di centrosinistra ha preso posizione. In primopiano il tortuoso caso legato all’assegnazione dell’immobile in prossimità del Laghetto, le cuilungaggini della burocrazia sono state denunciate pubblicamente dall’associazione che si eraaggiudicata la gestione dell’edificio sotto l’egida dell’ex esecutivo. Partendo dai fatti più recenti, isimboli di coalizione, sottolineano: «In considerazione della nutrita serie d’irregolarità chesembrano aver caratterizzato la procedura di aggiudicazione, il sindaco ha presentato un espostoalla Procura della Repubblica affinché venga fatta la necessaria chiarezza su quanto accaduto». Eancora: «Dopo settimane di accurate verifiche amministrative e legali e dopo un’indagine interna alComune, in data 26 maggio scorso è stata avviato l’iter per l’eventuale annullamentodell’aggiudicazione della gestione della struttura alla Dream Lair». A cascata viene poi ripercorsatutta la staffetta di atti amministrativi, tutti passati al setaccio dai legali del Comune, legati alrovente tema, tenuto alto dalla minoranza, che sull’argomento ha recentemente presentato undocumento congiunto in consiglio comunale. Proprio nei confronti degli avversari, le forze dicentrosinistra lanciano l’affondo: «Purtroppo in questo caso, e in altre situazioni nell’ultimo anno,chi si è seduto sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale non è stato in grado di portareidee o proporre possibili soluzioni ai problemi, ma solo di imbrattare la città con manifesti indecenti,creare allarmismi e nascondere i problemi da loro stessi creati nel passato». Giu. Cer.

2. Disco verde per i parcheggi multipiano EniDisco verde definitivo per i due parcheggi multipiano che correderanno il nuovo centro direzionaledell’Eni. Il complicato iter si è infatti concluso dopo un susseguirsi di passaggi, tra cui dueconferenze di servizi che si sono tenute a fine maggio, con una tappa ufficiale all’interno delmunicipio, da cui è recentemente uscito un decreto riguardo la non assoggettabilità del progettoalla Valutazione dell’impatto ambientale. Strada spianata dunque per la realizzazione dei posteggiche correderanno il futuro complesso per colletti bianchi che sorgerà nel comparto De Gasperi Est,dove sono già partiti i preparativi per gli impegnativi cantieri. Per quanto riguarda le strutturededicate alla sosta, si è così chiuso il capitolo burocratico.

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3. LA PROPOSTA - Basta con le pubblicità “indecenti”: Sel e Verdi contro la donnaoggetto - IL capogruppo Menichetti: «È necessario dare un segnale forte»

Niente più gigantografie che esaltano l’immagine di “donna oggetto” affisse sugli spazi del Comunedi Milano: il gruppo Sel - Verdi di San Donato lancia l’idea all’esecutivo di Andrea Checchiimboccare la stessa strada. Affinché, guardando ad una futura città metropolitana, la prima localitàdell’hinterland che confina con la metropoli, anche sul principio etico di rispetto della dignità delladonna, si muova in sintonia con la metropoli. Risale ai giorni scorsi la notizia riguardo la presa diposizione assunta dalla squadra di Pisapia che ha approvato un insieme di regole per bocciare opromuovere gli spot che sbarcheranno nella metropoli. Un vademecum che dice “no” a immaginiche incitano alla violenza, oppure volgari e indecenti, e al tempo stesso bandisce spotdiscriminatori e degradanti che, anche attraverso l’uso di stereotipi, tendono a collocare le donne inruoli sociali di subalternità. Oltre ai cartelloni in cui il corpo femminile viene interpretato comemerce di possesso o di sopraffazione, sono stati ritenuti incompatibili con i supporti gestiti dall’entemilanese anche messaggi contenenti qualsiasi tipo di discriminazione. Un orientamento chesembra avere tutti i presupposti per trovare repliche. «Dal momento - riflette il capogruppo degliambientalisti sandonatesi, Marco Menichetti -, che il lavoro condotto parte del presupposto che iltema della violenza sulle donne non può essere affrontato senza intervenire anche sull’utilizzodell’immagine femminile nella pubblicità, ritengo che su questi principi, per quanto di competenzadei comuni, ora più che mai, sia importante dare un segnale forte, grazie ad un impegno assunto insinergia». La strategia che diventerà regola all’interno del capoluogo lombardo, potrebbe insommadisegnare una nuova tendenza che significherebbe innanzitutto un invito all’industria dellapubblicità a puntare su nuove formule per catturare l’attenzione dei consumatori, diversedall’esibizione del corpo femminile ad ogni costo, anche quando niente c’entra con il prodotto dalanciare. Del resto, i sandonatesi si sono già mostrati particolarmente attenti a quel che appare suimanifesti pubblicitari affissi sui tabelloni con il logo del Comune. Lo dimostra il disappunto mostratonei mesi scorsi da alcuni residenti per lo sponsor di una sala giochi che si era comprata unasequenza di spazi pubblici, proprio nelle settimane in cui era all’ordine del giorno l’alzata di scudida parte di un gruppo di sindaci sulla piaga della ludopatia. In questo caso, in cui si potrebbe aprireuna nuova pagina, l’attenzione si sposta sull’esclusione di altri tipi di messaggi. Da Milano è partitainfatti una crociata tesa a selezionare i contenuti di quanto ogni giorno viene notato a colpod’occhio nei quartieri e lungo le assi urbane della città.

4. Twenty’z Radio: dalla redazione fra la genteL’emittente in streaming Twenty’z Radio si lancia in un’avventura fuori porta. La nuova frontiera delprogetto messo in pista da Matteo Castelnuovo e Dario Boemia è infatti itinerante, con lo staff dispeaker che di tanto in tanto uscirà dalla redazione, per andare tra la gente. È decollata così lanuova sfida dal titolo “Un dollaro per librerie”, che ha già brillantemente superato la prima provacon una puntata d’esordio che è stata ospitata sabato alle 16.30 dalla libreria “La Tramite” dipiazza Medaglie d’oro a Milano. «L’obiettivo di questo primo incontro fuori dagli ambienticlassicamente radiofonici - sottolineano i promotori - è quello di puntare i riflettori su ciò che spingeoggi le persone a comprare, sfogliare e infine a leggere un libro». Ma il viaggio, che è partito con ilpresupposto di puntare verso nuove mete, non finisce certo nelle librerie. Bensì proseguiràdall’hinterland alla metropoli, nei pub, nonché nei negozi di dischi e di noleggio delle videocassetteper esplorare «il sottobosco commerciale di quelle botteghe perse tra le viuzze della grandemetropoli». Luoghi, sottolineano i ragazzi di Twenty’z, dove «c’è ancora chi combatte per poteravere il diritto di rimanere se stesso». All’ormai rodato palinsesto e all’attività che viene portataavanti sul territorio, dove lo staff è stato impegnato anche nell’animazione delle serate di piazzadella Pieve, si sommano quindi una serie di novità, anche fuori dai confini sandonatesi. Adesempio domani, in collaborazione con l’associazione Mani Tese la radio del territorio animerà, apartire dalle 19, una serata che si terrà ad Opera dedicata alla raccolta fondi per i volontari dellasezione milanese. E sono solo le prime tappe di una ricca scaletta che arricchirà l’offerta rivoltaagli ascoltatori di Twenty’z.