5G5S 24 Aprile

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Un nostro connazionale, Giovanni Lo Porto, è stato accidentalmente ucciso in un raid Usa in Afghanistan durante un’operazione anti-terrorismo e Matteo Renzi non ne se sapeva nulla, nonostante una set- timana fa si fosse incontra- to a Washington col presi- dente americano. Ci sono molti nodi da sciogliere sulla morte del nostro co- operante, ma il governo ha preferito il silenzio e il ministro Gentiloni ha pre- ferito vestire nuovamente i panni del proconsole Usa in Italia. Il M5S lo dice da sempre: essere alleati de- gli Stati Uniti non vuol dire essere sudditi. OMICIDIO COOPERANTE LO PORTO, GOVERNO SUDDITO DEGLI USA VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI • 24 APRILE 2015 L’ITALIA NON VALE NULLA IN EUROPA: “I MIGRANTI SONO FATTI VOSTRI” 5 S TELLE 5 GIORNI Le lobby vincono: marcia indietro di Renzi PAG 3 Dopo denunce cambia la commissione VIA PAG 3 La legge elettorale con errore incluso PAG 2 Il Governo ignora anche Raffaele Cantone PAG 4 ECOREATI GRANDI OPERE ITALICUM POLTRONIFICI deve poter avere la possibilità di formulare richiesta di asi- lo all’UE, non all’Italia, inve- ce l’Europa fa l’Europa solo quando si tratta di strozzare le economie dei Paesi in diffi- coltà. Dovremmo anche chie- derci quale sia la causa delle guerre da cui fuggono queste persone: la Francia bombardò la Libia per prendersi il petro- lio e a noi qualche anno dopo sono toccati i flussi migratori. Anche il sindacato della Polizia ha sostenuto la posizione del MoVimento 5 Stelle. Le forze dell’ordine, ma anche il siste- ma sanitario nazionale non sono in grado oggi di gestire ed affrontare un esodo biblico di questa portata. Se è vero che non esistono uomini di se- rie A e di serie B, che la dignità umana è un diritto universale e insopprimibile, è anche vero che di governi di serie A e di serie B ne esistono eccome. Negli ultimi anni la sinistra e la destra non hanno saputo gestire l’emergenza. E questo è il primo dato da prendere in considerazione. Tra il dire e il fare di Renzi c’è di mezzo il mare. In questo caso il Mediterraneo. La stra- ge del Canale di Sicilia in cui sono morte oltre 700 persone ha segnato un punto di non ritorno e spinto l’Unione euro- pea a convocare un Consiglio straordinario sull’immigrazio- ne, proprio mentre il M5S ot- teneva un’altra grande vittoria al Consiglio d’Europa, che ha approvato un emendamento a prima firma Manlio Di Stefano che mira a superare le logiche dell’accordo di Dublino per inserire il concetto di quote d’accoglienza per ogni paese. Si tratta di misure già proposte dai 5Stelle in Italia e approvate a dicembre dalla maggioranza, anche se non ancora attuate. Il problema, a oggi, è che manca un sistema comune di asilo eu- ropeo: un potenziale rifugiato

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Rivista Informativa del Movimento 5 Stelle (Italia)

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Un nostro connazionale, Giovanni Lo Porto, è stato accidentalmente ucciso in un raid Usa in Afghanistan durante un’operazione anti-terrorismo e Matteo Renzi non ne se sapeva nulla, nonostante una set-timana fa si fosse incontra-to a Washington col presi-dente americano. Ci sono

molti nodi da sciogliere sulla morte del nostro co-operante, ma il governo ha preferito il silenzio e il ministro Gentiloni ha pre-ferito vestire nuovamente i panni del proconsole Usa in Italia. Il M5S lo dice da sempre: essere alleati de-gli Stati Uniti non vuol dire essere sudditi.

OMICIDIO COOPERANTE LO PORTO,GOVERNO SUDDITO DEGLI USA

VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI • 24 APRILE 2015

L’ITALIA NON VALE NULLA IN EUROPA:“I MIGRANTI SONO FATTI VOSTRI”

5STELLE5 GIORNI

Le lobby vincono: marcia indietro di Renzi

PAG 3

Dopo denunce cambia la commissione VIA

PAG 3

La legge elettorale con errore incluso

PAG 2

Il Governo ignora anche Raffaele Cantone

PAG 4

ECOREATI

GRANDI OPERE

ITALICUM

POLTRONIFICIdeve poter avere la possibilità di formulare richiesta di asi-lo all’UE, non all’Italia, inve-ce l’Europa fa l’Europa solo quando si tratta di strozzare le economie dei Paesi in diffi-coltà. Dovremmo anche chie-derci quale sia la causa delle guerre da cui fuggono queste persone: la Francia bombardò la Libia per prendersi il petro-lio e a noi qualche anno dopo sono toccati i flussi migratori. Anche il sindacato della Polizia ha sostenuto la posizione del MoVimento 5 Stelle. Le forze dell’ordine, ma anche il siste-ma sanitario nazionale non sono in grado oggi di gestire ed affrontare un esodo biblico di questa portata. Se è vero che non esistono uomini di se-rie A e di serie B, che la dignità umana è un diritto universale e insopprimibile, è anche vero

che di governi di serie A e di serie B ne esistono eccome. Negli ultimi anni la sinistra e la destra non hanno saputo gestire l’emergenza. E questo è il primo dato da prendere in considerazione.

Tra il dire e il fare di Renzi c’è di mezzo il mare. In questo caso il Mediterraneo. La stra-ge del Canale di Sicilia in cui sono morte oltre 700 persone ha segnato un punto di non ritorno e spinto l’Unione euro-pea a convocare un Consiglio straordinario sull’immigrazio-ne, proprio mentre il M5S ot-teneva un’altra grande vittoria al Consiglio d’Europa, che ha approvato un emendamento a prima firma Manlio Di Stefano che mira a superare le logiche dell’accordo di Dublino per inserire il concetto di quote d’accoglienza per ogni paese. Si tratta di misure già proposte dai 5Stelle in Italia e approvate a dicembre dalla maggioranza, anche se non ancora attuate. Il problema, a oggi, è che manca un sistema comune di asilo eu-ropeo: un potenziale rifugiato

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5 GIORNI A 5 STELLE • 24 APRILE 2015

La legge elettorale, come la riforma costituzionale, se la votano da soli. Ancora una volta il Pd di Renzi decide per tutti le regole del gioco. E chi non ci sta, viene cac-ciato via, come accaduto a Bersani, Cuperlo, Bindi e al-tri sette deputati, sostituiti in commissione Affari costi-tuzionali alla Camera per-ché nutrivano dubbi sull’I-talicum, perché avrebbero voluto modificarlo, dare più spazio alle preferenze. Niente da fare, chi non è d’accordo col capo non ha spazio e deve lasciare il po-sto ai peones il cui unico verbo profferito è: “Sì, si-gnore”. Così, il MoVimento 5 Stelle si è messo a capo di tutte le cosiddette opposi-zioni e ha abbandonato i lavoro in commissione, non partecipando a quella che è poco più di una farsa. Con la ciliegina sulla torta del relatore della riforma elettorale, Gennaro Miglio-re, che da capogruppo di Sel tuonava contro l’Italicum, lo definiva “puzzolente” ancora più del porcellum e ora – una volta transitato nel Pd – ne è diventato il più solido sostenitore. Ma l’autoritarismo del pre-sidente del Consiglio non si ferma ai lavori di com-missione e per l’approdo in aula della riforma elettora-le è già previsto il ricorso alla fiducia, un ricatto nei confronti di chi vorrebbe discutere, provare a miglio-rare il testo di legge. Così cadranno tutti gli emendamenti e l’Italicum

LEGGE ELETTORALE CON ERROREL’ITALICUM ARRIVA ALLA CAMERA DOPO LA CACCIATA DEI DISSIDENTI PD DA PARTE DI RENZI CHE PREPARA LA FIDUCIA PER TOGLIERE OGNI RESIDUO PARERE DIVERSO DAL SUO

andrà in porto esattamen-te così come l’hanno volu-ta Renzi e Berlusconi, con Forza Italia che ora la disco-nosce. Un gioco delle parti odioso. Una legge che contiene in

sé un errore grossolano, rappresentativo della scar-sa competenza di questa maggioranza. Così com’è l’impianto, in-fatti, porterà all’elezione di più dei 630 deputati previ-sti dalla Costituzione: Renzi ha dimenticato che in Val-le d’Aosta e Trentino Alto Adige vigono altre regole. Ma, come detto, il testo non si tocca altrimenti il grande capo manda tutti a casa. E quindi ci toccherà tener-ci una legge elettorale con l’errore.

Standing ovation alla Ca-mera dei Deputati per il pm di Palermo Nino Di Matteo, intervenuto in un convegno organizzato dal MoVimento 5 Stelle dal titolo: “Corru-zione, il nuovo volto della mafia”. All’incontro ha par-tecipato anche Giuseppe Lombardo, pm in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta e il cronista de Il Fatto Quoti-diano, Marco Lillo. Sono in-tervenuti anche i portavoce Di Battista, Di Maio, D’Uva, Ferraresi , Gaetti, Sarti, Spa-doni.

Il ministro dell’Istruzione e dell’Università, Stefania Giannini, deve andare a casa. Per questo il M5S ha presentato al Senato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, a prima fir-ma Enza Blundo. Giannini si deve dimettere perché è sua la responsabilità poli-tica del caos avvenuto con il concorsone per l’ingresso nelle scuole di specializza-zione di medicina, che si è svolto a ottobre scorso.

IL PM DI MATTEO ALLA CAMERA

IL MINISTRO GIANNINI A CASA

NEL TESTO DI LEGGE C’È UN ERRORE:

I DEPUTATI ELETTI SARANNO PIÙ DI

630

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Su Whirpool/Indesit il gover-no è negligente e irrespon-sabile. Lo denuncia Il Movi-mento 5 Stelle ricordando che il 16 aprile il Ministro Guidi, sul sito del Ministero per lo Sviluppo Economico, ha comunicato di “aver otte-nuto l’impegno della Whir-lpool a rispettare l’accordo del 2013 per l’acquisto di In-desit che escludeva qualsiasi licenziamento sino al 2018”. Ma, dell’impegno, non è ri-masta alcuna traccia. Non ci si può fidare delle promesse di questo Governo.

WHIRPOOL:GUIDI IRRESPONSABILE

Doveva essere approvata alla Camera “senza cambiare una virgola” come chiedevano le associazioni ambientaliste, i cittadini delle terre devastate dall’inquinamento ma la stretta delle lobby ha attanagliato Palazzo Chigi che ora sta cercando il modo di puntare al ribasso. Così la legge sugli eco-reati, primo firmatario il portavoce campano Salvatore Micillo, che prevedeva un semplice passaggio formale alla Camera per diventare legge dopo vent’anni di attesa, rischia di impantanarsi. Si prevede la richiesta di stralcio della parte sul “Air gun” e un passaggio-lampo in Senato per l’approva-zione definitiva. Ancora una volta, di fronte a un provvedi-mento chiesto a gran voce dai cittadini, che ci mette al passo con i Paesi occidentali, il Governo guarda solo agli interessi che deve servire. Che non sono quelli dei cittadini.

ECOREATI: PRONTA MARCIA INDIETRO DEL GOVERNO

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha an-nunciato la pubblicazione, fra pochi giorni, del bando per la composizione della nuova Commissione Via in cui saranno inserite norme di incompatibilità “molto stringenti”. Una vittoria del M5S contro la corruzione e le tangenti. La risposta del ministro dell’Ambiente ar-riva qualche ora dopo che portavoce alla Camera e al Senato avevano denuncia-to, in conferenza stampa, la scandalosa situazione in cui opera la Commissione VIA: l’organo di nomina mi-nisteriale (Ambiente) che decide della sorte di tutte le grandi opere italiane, compresi gli impianti per la produzione energetica. Il conflitto d’interessi nella commissione Via, infatti, è la norma, non l’eccezione. I componenti della Com-missione, nella stragrande maggioranza (30 su 40), danno pareri positivi a pro-getti a cui loro stessi par-tecipano come consulenti

o come soci e titolari delle aziende coinvolte. Così, un esempio a caso, è quello di Silvio Bosetti, direttore generale dello staff della Energy Lab Foundation, controllata da Fondazione Edison e dalla Fondazio-ne AEM (di proprietà del GRUPPO A2A). Nella sua attività nella commissione Via dà parere positivo per la centrale Edison di Pia-nopoli, per la centrale di Monfalcone del GRUPPO A2A e per il progetto per la centrale di Lamarmora sempre del GRUPPO A2A.Ma non basta. C’è anche chi, come Vincenzo Rug-giero, risulta indagato per associazione mafiosa, reati contro la pa, turbativa d’a-sta e “fortemente sospet-tato di essere asservito alla cosca Piromalli”. Con que-sta ‘dote’ ha firmato pareri Torino-Lione, Orte-Mestre, Salerno-Reggio Calabria; gasdotto Sulmone-Foligno, TAP, stoccaggio gas San Be-nedetto del Tronto, A1 Mi-lano-Napoli.

M5S DENUNCIA, IL MINISTRO INCASSAE CAMBIA LA COMMISSIONE VIA

DELRIO RIVEDE LE GRANDI OPERE

Il ministro Delrio ha aperto gli occhi e capito ciò che il M5S ripete da due anni: la priorità delle infrastrutture deve esse-re data a quelle che sono utili per il Paese e non che funzio-nino da bancomat per privati, cooperative e banche. In au-dizione in commissione alla Camera, il ministro delle In-frastrutture, ha dimostrato di aver accettato i suggerimenti del M5S. “Se il ministro vuo-le davvero rivedere tracciati, utilità e progetti delle opere, siamo a disposizione” dicono i deputati.

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Come inizia il suo impegno nel MoVimento 5 Stelle?“Mi sono iscritto nel 2012, ve-nivo da un’esperienza negli Stati Uniti. Prima l’impegno virtuale, poi quello sul terri-torio a Terni, nella mia città”. Su quali temi si è impegnato?“Abbiamo fatto una pode-rosa battaglia sui temi am-bientali. A partire dal disastro legato alle acciaierie di Terni, quindi i rapporti malati fra le istituzioni locali e la Thyssen-krupp”.P a r t e n d o d a i p ro b l e m i dell’Umbria cosa propone il M5S?“Serve un approccio diverso con le multinazionali delle acque minerali e dello sfrut-tamento idroelettrico, perché i canoni devono essere alzati. Così avremmo 80 milioni di euro l’anno rispetto ai sette attuali. Possiamo usarli in due modi: un reddito di cittadi-nanza per i cittadini umbri

“Stop ai poltronifici di par-tito nella Pubblica Ammini-strazione. Il Governo igno-ra Cantone e la campagna della società civile promos-sa da Riparte il Futuro” lo denuncia il Movimento 5 Stelle in Senato. Il pre-sidente dell’ANAC aveva richiesto di inserire nel de-creto sulla pubblica ammi-nistrazione norme per im-pedire il ‘riciclo’ negli enti pubblici di politici come ex Ministri, ex sottosegretari ed ex commissari. Il Mo-vimento 5 Stelle, facendo fede all’ordine del giorno accolto dal Senato durante il ddl anti-corruzione, ave-va presentato un emenda-mento ad hoc a prima fir-ma Serenella Fucksia.Una proposta appoggiata

anche da una campagna di “Riparte il Futuro-Libe-ra” che ha raccolto oltre 30.000 firme e ha aper-tamente dichiarato:“L’e-mendamento firmato dai senatori del M5S è una buona proposta nella giu-sta direzione che ci augu-riamo venga al più presto approvata e introdotta all’ interno della riforma della Pubblica amministrazio-ne, con il sostegno di tut-te le forze politiche”. La risposta del Governo? Te-mendo il ‘no’ dell’aula ha dichiarato , senza alcuna spiegazione, “inammissibi-le” l’emendamento stesso. “Sono talmente incoerenti che hanno ignorato anche le richieste di Cantone “ commenta la Fucksia.

“BASTA ESSERE SERVI DELLE MULTINAZIONALI”

STOP AI POLTRONIFICIIL GOVERNO IGNORA ANCHE CANTONE

in attesa che la proposta del M5S diventi legge o inter-venti diffusi contro il disse-sto”.In Umbria si svolgerà per la marcia per il reddito di citta-dinanza il prossimo 9 mag-gio con Beppe Grillo. Che significato ha per la regione?“E’ un fatto epocale per l’in-tera Umbria. Il reddito di cittadinanza è un provvedi-mento fondamentale: per-metterà agli umbri e a tutti gli italiani di liberarsi da ogni sfruttamento”.

ANDREA LIBERATI: ULTIMO ARRIVATO FRA I CANDIDATI PRESIDENTE 5STELLE PER LE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI, SARÀ LUI A SFIDARE I PARTITI IN UMBRIA

SERVONO INTERVENTI CONTRO IL DISSESTO.

RIPARTIAMO DALLA MARCIA PER IL REDDITO

DI CITTADINANZA

GERENZEparlamentari5stelle.it

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Volantino delle attività parlamentari - 24 aprile 2015a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato

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