5 luglio 2014

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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 139 - SABATO 5 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L'Oscar del giorno lo assegniamo a Padre Lino. L’arrivo di Papa Francesco rappresenta un segno di un amore privilegiato per il Molise”. Queste le parole usate da Padre Lino Iaco- bucci, direttore della Comunità “La Valle” di Toro i cui ragazzi hanno realizzato il palco-capanna che accoglierà il Santo Padre disegnato da Maurizio. Interamente in ferro battuto la tavola liturgica raffigura un giovane in procinto di pre- cipitare nel vuoto che viene sostenuto e “tirato fuori” proprio dalla mano del Santo Padre. Un’immagine che in qualche modo rappresenta la storia dei tanti ragazzi della comunità di Toro, salvati dal coraggio dello stesso Padre Lino. Il Tapiro del giorno lo diamo a Rita D'Ad- dona. L'addetto della stampa della Curia ar- civescovile di Campobasso, proprio in occasione della visita del Santo Padre, non è riuscita a garantire le piena imparzialità le- gata ai pass giornalistici e quant'altro. Non è stata, la sua, una buona dimostrazione di collaborazione e di messa a disposizione del necessario. Del resto, non è la prima volta che ciò accade a testimonianza di una certa aria di superiorità rispetto a chi, pure, ogni giorno svolge l'attività giornalistica sul campo ed avrebbe, per questo, necessità di maggiori cure e particolari attenzioni. L’Oscar del giorno a Padre Lino Il Tapiro del giorno a Rita D’Addona Quando si mette in discussione l’operato di chiunque, di un giornalista in particolare, sot- tolineando il pesante “carico deontologico” del mestiere, bisognerebbe stare ai fatti. E’ il caso, quindi, di rispondere al sig. Rug- gieri. In un suo sintetico scritto del 3 luglio scorso su “Il Bene Comune” il succitato, in- fatti, si è sentito investito del dovere di rimet- tere (il suo) universo in ordine, dipingendomi come colui che “si è arrampicato sugli spec- chi per trovare il modo di argomentare che la situazione di difficoltà nella quale versa la no- stra regione è colpa di Frattura, e che Petra- roia fa solo chiacchiere di copertura.” , tanto per citare un passo. Non un rilievo sulle fonti, non una sottolineatura su qualche dato ine- satto, non una contestazione circostanziata e/o puntuale, non un’argomentazione di me- rito. Ciò che non è proprio non va giù al Dotto (ma va bene anche uno degli altri sei, a scelta) Ruggieri è che “con cadenza diu- turna” (?) gli si attacchi Frattura e Petraroia (va da sé il loro operato istituzionale, mai le persone), riuscendo nel mirabolante colpo di trasformare una stilettata velenosa in una maldestra difesa d’ufficio; o, per citare an- cora il Dotto, del suo “back office”! (Dardo) Un dardo di ritorno

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La messa in scena in mondovisione

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 139 - SABATO 5 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Padre Lino.L’arrivo di Papa Francesco rappresenta unsegno di un amore privilegiato per il Molise”.Queste le parole usate da Padre Lino Iaco-bucci, direttore della Comunità “La Valle” di Toroi cui ragazzi hanno realizzato il palco-capannache accoglierà il Santo Padre disegnato daMaurizio. Interamente in ferro battuto la tavolaliturgica raffigura un giovane in procinto di pre-cipitare nel vuoto che viene sostenuto e “tiratofuori” proprio dalla mano del Santo Padre.Un’immagine che in qualche modo rappresentala storia dei tanti ragazzi della comunità di Toro,salvati dal coraggio dello stesso Padre Lino.

Il Tapiro del giorno lo diamo a Rita D'Ad-dona. L'addetto della stampa della Curia ar-civescovile di Campobasso, proprio inoccasione della visita del Santo Padre, nonè riuscita a garantire le piena imparzialità le-gata ai pass giornalistici e quant'altro. Non èstata, la sua, una buona dimostrazione dicollaborazione e di messa a disposizionedel necessario. Del resto, non è la primavolta che ciò accade a testimonianza di unacerta aria di superiorità rispetto a chi, pure,ogni giorno svolge l'attività giornalistica sulcampo ed avrebbe, per questo, necessità dimaggiori cure e particolari attenzioni.

L’Oscar del giornoa Padre Lino

Il Tapiro del giornoa Rita D’Addona

Quando si mette in discussione l’operato dichiunque, di un giornalista in particolare, sot-tolineando il pesante “carico deontologico”del mestiere, bisognerebbe stare ai fatti.E’ il caso, quindi, di rispondere al sig. Rug-

gieri.In un suo sintetico scritto del 3 luglio

scorso su “Il Bene Comune” il succitato, in-fatti, si è sentito investito del dovere di rimet-

tere (il suo) universo in ordine, dipingendomicome colui che “si è arrampicato sugli spec-chi per trovare il modo di argomentare che lasituazione di difficoltà nella quale versa la no-stra regione è colpa di Frattura, e che Petra-roia fa solo chiacchiere di copertura.” , tanto

per citare un passo. Non un rilievo sulle fonti,non una sottolineatura su qualche dato ine-satto, non una contestazione circostanziatae/o puntuale, non un’argomentazione di me-rito.Ciò che non è proprio non va giù al Dotto

(ma va bene anche uno degli altri sei, ascelta) Ruggieri è che “con cadenza diu-turna” (?) gli si attacchi Frattura e Petraroia(va da sé il loro operato istituzionale, mai lepersone), riuscendo nel mirabolante colpo ditrasformare una stilettata velenosa in unamaldestra difesa d’ufficio; o, per citare an-cora il Dotto, del suo “back office”!

(Dardo)

Un dardo di ritorno

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Indossare il saio, cospargersi la testa dicenere e pregare. Toccherà farlo agli ammi-nistratori (Mauro Belviso - presidente - , Mi-chele Coramano, Sergio Petrecca, MicheleTozzi, e Roberto Di Gregorio - consiglieri),al direttore generale (Giovanna Fanelli) e aidipendenti della Molise Dati spa, la Societàin house providing della Regione Molise checura i servizi telematici nel Molise e per ilMolise. Pregare soprattutto i santi laici cheformano la giunta regionale autrice di unadelle deliberazioni più fantastiche e fanto-matiche che sia capitato di leggere, con laquale alla Società di proprietà della Regione(socio unico) vengono dettate durissimelinee guida cui attenersi se vuole che conti-nui ad esistere. Una condizione senza laquale non c’è futuro. E il futuro che alla Molise Dati viene prefi-

gurato nella deliberazione del 30 giugnoscorso è denso di privazioni e d’incognite.Una sorta di castigo, una strana rivalsa, unpesante diktat nei confronti non già di un or-ganismo di alta professionalità e compe-tenza, qual è la Molise Dati, ancorché diproprietà della Regione, quanto di un ac-crocco di gente che avrebbe sguazzato inlungo e in largo ed ora deve mettersi a re-gime, dimagrire, disporsi in riga, e pedalare. Viene da chiedere se Frattura e gli asses-

sori che lo servono sanno di ciò che parlano,e di cosa decidono; sanno, cioè, che es-sendo la Regione socio unico della MoliseDati eventuali linee guida e quant’altropossa riguardare l’organizzazione societa-ria, gli emolumenti, i compensi, e via di-cendo, è materia da trattare nell’assembleasocietaria, non certo in giunta. Questi, co-munque, sono aspetti e dettagli che appar-tegono ai legulei, al cronista appartiene direndere noto cosa se ne vuole fare della Mo-lise Dati, a quale grado di arroganza sonogiunti Frattura e la giunta, quali, appunto, lelinee guida imposte che devono essere pe-dissequamente accettate e rispettate perandare avanti. Eccole: 1) eliminazione dei costi derivanti da fitti

passivi;

2) rideterminazione e riduzione ai minimidi legge dei compensi degli organi ammini-strativi e di controllo; 3) riduzione delle spese di personale con

l’eliminazione, ad esempio, di qualunque su-perminimo, degli assegni ad personam, delsalario accessorio e dei benefit, affinché sirealizzi una riduzione della spesa di almenoil 25 per cento per i dirigenti e del 20 percento per il personale dipendente; 4) monitoraggio e razionalizzazione nella

gestione delle assenze del personale; 5) dismissione immediata delle partecipa-

zioni societarie detenute, incompatibili conle finalità istituzionali; 6) riduzione del 50 per cento delle spese

per studi, incarichi e consulenze; 7) riduzione del 30 per cento delle spese

per l’acquisto di benefit aziendali (buonipasto, polizze assicurative, telefonia mobile,carte di credito); 8) razionalizzazione e riduzione del 20 per

cento della spesa di manutenzione e li-

cenze software; 9) razionalizzazione e riduzione del 30 per

cento dei costi di telefonia fissa; 10) riduzione del 50 per cento dei costi di

manutenzione e noleggio autovetture; 11) razionalizzazione e contrazione degli

interessi passivi; 12) riduzione della spesa di trasferta del

30 per cento con la precisazione che talispese non potranno eccedere per gli ammi-nistratori il 10 per cento dell’emolumento,mentre per il direttore generale il 5 percento del compenso stabilito contrattual-mente, avendo come parametro quello deidirigenti/dipendenti della Regione Molise.Mosè s’è fermato a 10 nei comandamenti;Frattura, che presume di essere meglio epiù di Mosé, a 12. Molise Dati in cilicio e dura penitenza da

scontare. Per quale delitto non è detto e nonsi sa. Si sa, invece, che sulla scorta di quanto

innanzi, la giunta ha infine deliberato: a) di

prendere atto delle linee d’indirizzo da im-partire alla Molise Dati, finalizzate alla revi-sione e al contenimento della spesa, concontestuale salvaguardia degli attuali livellidi servizio affidati statutariamente alla par-tecipazione regionale; b) di demandare al-l’organo amministrativo e al managementaziendale l’immediata (!) applicazione dellelinee programmatiche e d’indirizzo volte alcontenimento e alla razionalizzazione dellaspesa pubblica regionale, nonché di tutte leulteriori azioni che l’organo d’amministra-zione e il management ritengono necessa-rie per il raggiungimento degli obiettiviindicati; c) di delegare l’organo di controllodella Molise Dati a monitorare la concretaattuazione delle linee d’indirizzo impartite erendere edotto tempestivamente il sociounico Regione Molise di tutti gli accerta-mento difformi dalle linee d’indirizzo utsupra citate; d) di precisare che le lineed’indirizzo sono fondamentali per la defini-zione della redigenda convenzione tra la Re-gione Molise e la Molise Dati in quantofunzionali alla corretta predisposizione delbudget di spesa per la copertura dei costi digestione della Molise Dati al fine di consen-tire la conseguente corretta assunzione deirelativi impegni di spesa da parte della Re-gione Molise. Molise Dati è una società per azioni che lo

strano, stranissimo, socio unico sta facendodi tutto per dequalificarla, per ridurne il va-lore sul mercato, per assoggettarla ad unaserie di restrizioni aziendali che di fatto laimpoveriscono e ne abbassano il livello dicompetitività. D’altronde, il socio unico, proprio di re-

cente, ha preferito dare all’esterno, ad unasocietà che gli è particolarmente amica, atrattativa privata, l’installazione del proto-collo unico informatico, alla bella cifra dicirca due milioni di euro. Logica indecifra-bile; meglio, non qualificabile. Che si ren-dano conto Frattura e compagni. Le linee d’indirizzo dettate alla Molise Dati

vanno rivolte a se stessi e all’ente che mal-destramente governano.

25 luglio 2014

Durissime le linee d’indirizzo dettate dall’esecutivo di Palazzo Vitale al management aziendale, condizioni capestro per andare avanti

TAagliolto

Torniamo molto volentieri, anche perché la questione habisogno di attenzione, su di un argomento che ci sta parti-colarmente a cuore. Un problema che, nonostante si siacercato di cambiare pagina, è ancora irrisolto. Il problemaè quello del rilancio del Molise. Una realtà che ogni giornodi più sbiadisce. Una regione affetta da clorosi, gli addetti ailavori capiranno il significato. E’ Inaudito che, per il rilanciodell’ identità, ci si debba affidare ancora alle manifestazionidi massa in cui si cerca l’appoggio della collettività quandooramai è tutto fatto, anche se si vuole far credere il contra-rio. Giorni addietro, leggendo i dati sulla situazione economica

del mezzogiorno, anche alla luce di quanto si discute quasiogni giorno di questa porzione di Paese, siamo sempre dipiù convinti che “siamo a bocce ferme”. Dati che ci hanno lasciato alquanto perplessi e sgomenti,

se si pensa che per anni si sia guardato al Meridione come“il bambino prodigio” da cui aspettarsi grandi cose. Un problema che tiene banco senza soluzione alcuna per-

ché, a questo punto fatecelo dire a voce alta anche se siamosicuri di non essere i soli, non c’è volontà di risolverlo. Unproblema che fa gridare nel silenzio più assordante una rab-bia all’indirizzo di chi dovrebbe agire e non agisce. Una si-tuazione che la dice lunga su come certe questioni, pur diportare vantaggi a pochi, anzi a pochissimi, puntualmentesono rinviate “sine die”. Eppure le immagini che ci giungonoattraverso i media si commentano da sole. Immagini che ciconvincono sempre di più che “l’affaire Sud” è quanto maiscottante. Allora quali le soluzioni? Senza entrare nel merito, anche se ne avremo tutto il di-

ritto, consentiteci in nome dell’intera collettività molisana disuggerire a chi spetta di pianificare, non raccontateci che si

fa da tempo, perché quello che si fa è soltanto un palliativo.Il tempo delle favole della buona notte è finito. Non siamopiù disposti a farci dileggiare e prendere in giro da chi ciconsidera cittadini di serie B. Il Molise e i suoi abitanti sonostanchi di essere considerati “i servi sciocchi”. Lasciate da parte i personalismi, il protagonismo, date un

segnale forte. Soltanto così i problemi che affliggono questa realtà, ne

sono molti, potranno essere risolti e non procrastinati neltempo, ma soprattutto non affidateli ai proclami che alimen-tano ancora di più i nostri mali. Fate si che le nostre spe-ranze, non vadano vanificate. Soprattutto non permettete dichiudere le illusioni nelle valige di chi sempre più sconcer-tato lascia il Molise per cercare risposte e non promesse chesapete di non poter mantenere.

Massimo Dalla Torre

Quanto è necessario rilanciare il Molise?

Molise Dati spa in castigo

L'intervento

La Regione facendo di tutto per dequalificarla, per ridurne il valore sul mercato, per assoggettarla ad una serie di restrizioni aziendali che di fatto la impoveriscono e abbassano il livello di competitività

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di Giovanna Ruggiero

CAMPOBASSO. Finalmente ci siamo. Ancora qualche ora e i cittadini molisani saranno onorati di

ricevere la visita di papa Francesco. Si contano sulle puntadelle dita di una mano le manifestazioni che hanno visto il Mo-lise protagonista a livello mondiale. Una piccola terra dimenti-cata da tutti, politici e non. Quasi non facesse parte dell’Italia. Bergoglio, dopo appena un anno e tre mesi dalla sua ele-

zione a Santo Padre, ha invece confermato di guardare versole terre più bisognose organizzando il suo viaggio in questolembo di terra. Arriverà in elicottero. Peccato.In auto avrebbe potuto rendersi conto di come questa re-

gione sia isolata dal resto d’Italia per via di una mobilità stra-dale arretrata. Anche se allo stesso tempo avrebbe potutogodere delle bellezze molisane guardando fuori dal finestrino.E nel guardare le pale eoliche sparse ovunque avrebbe magaripotuto chiedersi: cosa succede in questa regione? Già, perché il Molise è un terra maltrattata e bisfrattata pro-

prio da gran parte di coloro che domani siederanno in primafila e gli stringeranno la mano. Quasi nessuno di loro applicale sue parole: “la politica è carità”. Perché se così fosse, qual-cuno dovrebbe spiegare come mai in Molise nell’ultimo annosi sono persi 7.700 posti di lavoro. Dati allarmanti che si sonoaggiunti al già alto tasso di disoccupazione. Tutti i governantisaranno seduti lì, in prima fila, a fare gli onori di casa. Ma nes-suno di loro racconterà che in questo anno di governo, pergiunta di centrosinistra, hanno mandato a casa i lavoratoridelle società partecipate, i precari della Regione e degli enti re-gionali. Il papa non saprà delle vertenze dello Zuccherificio aTermoli, la Gam a Bojano, l’Ittierre a Isernia.

E poi ancora la Fiat a Termoli, le Esattorie, la Molise Dati, iprecari della Protezione Civile, la chiusura della Biblioteca Al-bino di Campobasso. Per non parlare della sanità. Chissà sequalcuno racconterà al papa cosa vuol dire sentirsi male inMolise, correre al pronto soccorso e restare lì per ore, quandova bene. Chissà se quando i rappresentanti del governo re-gionale riferiranno di come, con la scusante della spending re-view, hanno tolto lavoro e dignità ad un popolo che continua anon arrendersi e soffre in silenzio. Nessun politico regionale gli racconterà dell’aumento di

tasse per cittadini e imprese che questo governo ha decisomentre, nel frattempo, si trovavano escamotage per aumen-tare le proprie indennità. “Tante persone vanno alla mensa e di nascosto, piene di

vergogna, portano a casa del cibo. La loro dignità è progres-sivamente depauperata, vivono in uno stato di prostrazione"ha già affermato Bergoglio. Bene, in Molise non ci sono nep-pure mense per i poveri.“Marx non ha inventato niente, la Chiesa da sempre pensa

ai deboli” sono parole che hanno fatto scalpore. Qualcuno glidirà che i suoi stessi colleghi molisani, parroci e vescovi, col-laborano a piene mani con il favoreggiamento del lavoro nero,pagato a quattro soldi e senza neppure uno stralcio di con-tratto? O forse qualcuno, nel segreto della confessione, po-trebbe raccontare di come magicamente spariscono soldipubblici, o di quanto lavoro ci vuole per utilizzare soldi del po-polo da investire fintamente nelle proprie aziende decidendo ifinanziamenti nel ruolo di governo. Oppure si potrebbe raccontare di come nel Basso Molise la

Curia ha provveduto ad acquistare i terreni su cui impiantarela mega stalla delle Gran Manze che avrebbe prodotto undanno immane alla popolazione e alle terre regionali che vi-vono di agricoltura. E in tutto questo la Chiesa molisana tace pronta però a ge-

stire un evento con assoluto autoritarismo. Bregantini, uomovicino ai poteri più forti che qui in Molise non se ne vedono,manderà a parlare con il santo padre un ragazzo in nome degliagricoltori che non è agricoltore ma sicuramente ha una posi-zione politica da lui condivisa (Pd). Così come la scelta del

monsignore di far intervenire una dipendente Fiat è ricaduta aduna dei pochi che prendono lo stipendio. Bergoglio parlandodella politica dice: “Io sono responsabile del loro governo edevo fare il meglio perché loro governino bene e devo fare ilmeglio partecipando nella politica come io posso. La politica -dice la Dottrina Sociale della Chiesa - è una delle forme piùalte della carità, perché è servire il bene comune. Io non possolavarmi le mani, eh? Tutti dobbiamo dare qualcosa!". Tra qualche ora inizierà la messa in scena di quanti hanno

il diritto/dovere di decidere il destino di questo lembo di terrae invece di indirizzare fatti e atti verso un cammino meno ripidoper il popolo, si appellano al Santo Padre per chiedere corag-gio. Dimenticando di scrivere delle proprie azioni volte soloalla tutela di un interesse personale che con il bene comuneha poco a che fare, se non per interferenza verso la vocazionedi una terra. Ancorati e inchinati ad un dio che si chiama de-naro. Il Molise della farsa accoglierà papa Francesco. Ma grazie a Dio sarà numericamente maggiore il numero

dei molisani onesti che si riverserà per strada pronti a racco-gliere uno sguardo o una carezza. Così come altrettanto nu-merosi saranno i malati che lo guarderanno dagli schermitelevisivi delle loro abitazioni felici di ascoltare una parola diconforto da quell’uomo vestito di bianco che ha ricordato a tuttidell’esistenza di questa terra chiamata Molise.

35 luglio 2014

Il Santo Padre vedrà un Molise che non esiste nella realtà ma porta speranza per il popolo locale

TAagliolto

di Paolo Spina

Sua Santità,in qualità di Presidente della Camera di Com-mercio di Campobasso, avrei voluto incontrarLa per par-larLe delle nostre imprese e del nostro Molise, terra dilavoratori che da sempre affrontano con dignità le difficoltàdel vivere quotidiano, difficoltà ulteriormente aumentate inquesti anni. Avrei voluto parlarLe dei nostri imprenditori coni quali ci interfacciamo tutti i giorni, per cercare di dare ri-sposte e servizi efficienti nella consapevolezza di renderedavvero un servizio pubblico. Avrei voluto parlarLe delle tante aziende a rischio chiu-

sura. Gli imprenditori portano avanti con determinazione

un’economia “al tempo della crisi”, una crisi che ha compor-tato la cessazione di molte aziende e la perdita di posti di la-voro. Avrei voluto parlarLe delle iniziative per supportare esostenere lo sviluppo economico e sociale della nostra re-gione, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della va-

lorizzazione del capitale umano, della legalità e trasparenzanella certezza che uno sviluppo sostenibile è possibile solose si accompagna ad un’etica di impresa.Avrei voluto parlarLe dei nostri giovani, dell’entusiasmo

ma anche dei timori che registriamo quando andiamo nellescuole e nelle facoltà universitarie a promuovere la crea-zione di impresa e le start up. Sua Santità, siamo certi chese ognuno, dalle istituzioni al mondo del lavoro, della politicae della formazione, cercasse di andare oltre il proprio indi-vidualismo per operare in una logica di collaborazione e direte, le difficoltà potrebbero essere superate e i territori tor-nerebbero a rivitalizzarsi. Tutto ciò sempre nel rispetto delle idee e delle

persone.Questo ed altro avrei voluto dirLe ma non mi è statopossibile, in quanto non invitato all’incontro con il mondodelle imprese.Commosso per lo spirito di sacrificio di SuaSantità, mi auguro che il Suo Pontificato sia lunghissimo,certo che le Sue fatiche e i Suoi sforzi non verranno vanifi-cati dalle debolezze umane.

Arriva il papa, tutti pronti per la ‘messa in scena’

Io, presidente di Camera di commercio non invitatoAvrei voluto parlare di aziende in crisi

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Nel deserto dell’estate 2009 spuntò una rosa fatta di buonamusica (For children, Mattino d’estate, Vitalità e Rapsodia sin-fonica di Antonio Di Iorio, e Bolero di Maurice Ravel), bene or-chestrata e molto gradita anche per la proprietà dei luoghiprescelti per essere eseguita: la settecentesca Villa De Capoae il quattrocentesco Castello Monforte. Citazioni significativedel territorio cittadino degne davvero di essere esaltate con ma-nifestazioni di qualità. Un modo apprezzabile di coniugare lanobiltà della musica con la nobiltà dei luoghi. Propositi e linguaggi degni di nota. Merito dell’amministra-

zione del tempo e del Conservatorio “Lorenzo Perosi. Eccellente la prestazione dell’orchestra sinfonica giovanile,

costituita nel febbraio 2009 su progetto di Maria Grazia Zagane,docente di pianoforte principale, composta di 68 elementi, al-lievi dei corsi inferiori, dell’età compresa tra gli otto e i diciottoanni, per essere preparati al mondo della musica professionale.

Abbiamo ricordato questa circostanza con l’intento confessatodi poterla vedere riproposta dall’amministrazione appena salitaa Palazzo san Giorgio e dal Conservatorio. Crediamo esistano oggi più d’allora le motivazioni per una

collaborazione in grado di soccorrere la povertà d’iniziative cul-turali del Comune e l’opportunità di rendere il Conservatorio unapresenza viva, un riferimento costante, un mezzo diretto, unapossibilità concreta di infondere e diffondere la bellezza e lacultura della musica portandola nei luoghi in cui anche la sug-gestione diventa una componente emotiva. Sollecitare, motivandola, la frequentazione della Villa comu-

nale “De Capoa”, dall’impareggiabile bellezza di giardino all’ita-liana, e del Castello Monforte coi suoi 6 secoli di storia,dovrebbe essere finalmente una scelta programmatica e cultu-rale, una lievitazione del gusto per il bello e per la conoscenzadelle pagine più importanti della storia locale, in una città da

anni sopraffatta dal qualunquismo, dal pressapochismo, e dallaindifferenza. Il sindaco Battista e il presidente del Conservatorio, Giovanni

Cannata, è sperabile vorranno intendersi su questa e su altreiniziative nella comune volontà di avviare la rinascita di una col-lettività che appena pochi decenni addietro aveva una sua iden-tità legata alle tradizioni, alla cura estetica e qualitativa deglispazi comuni, dei monumenti, delle testimonianze e dei valoriambientali. Riportare attraverso appuntamenti musicali i cittadini nei luo-

ghi simbolo della città è una missione da sostenere, una inizia-tiva da sollecitare, una opportunità da non mancare. IlConservatorio è il presidio musicale di maggiore prestigio e ac-cessibilità che rimane disponibile alla collettività cittadina dopoche la dabbenaggine amministrativa della giunta regionale el’ignoranza musicale del consigliere regionale delegato alla cul-tura hanno generato lo scioglimento dell’Orchestra stabile delMolise creata dalla Fondazione Molise Cultura. Un atto d’imperio che ha mostrato in maniera eclatante la fa-

ziosità di un governo la cui destinazione sarebbe assecondarelo sviluppo economico e la crescita culturale dei molisani e nongià il loro avvilimento. Il sindaco Battista dovrebbe pertanto avvertire e fare sua l’esi-

genza di un cambiamento in direzione di un governo cittadinoaperto alle migliori espressioni artistiche e musicali, alle variesensibilità culturali, ad un modello di vita in cui trovi cittadinanzala vocazione al bello, ai valori estetici, alla superiore qualitàdella vita. In simile contesto la possibilità di dialogare con il Con-servatorio “Perosi” per una collaborazione intensa e sistematicacostituirebbe la chiave di volta di un progetto ambizioso e dilunga durata.

Dardo

45 luglio 2014

Riportare attraverso appuntamenti musicali i cittadini nei luoghi simbolo della città è unamissione da sostenere, una iniziativa da sollecitare, una opportunità da non mancare

TAagliolto

Il governo del PD prepara la sua controri-forma della scuola. La scelta del mese di luglioper annunciare l’ultima trovata (le 36 ore di in-segnamento) e soppesare le reazioni dei sin-dacati, per poi aprire la vera partita dellariforma, è una pantomima vecchia e cono-sciuta. Obiettivo del governo, fedele all’Europa dell’

austerity e delle privatizzazioni, è quello di ta-gliare il più possibile personale e spese, inau-

gurando, più in generale, la nuova stagione del-l’attacco al pubblico impiego.I tagli agli organici di docenti e personale ata,

il mancato rinnovo dei contratti e il taglio alfondo d’istituto sono le misure che il governoprepara per smantellare uno dei pochissimipresidi di democrazia di questo paese. La scuola della democrazia che, nonostante

le sue imperfezioni, dovrebbe avere il compitodi abbattere le differenze sociali, garantire

l’istruzione di tutte/i si sta sempre più trasfor-mando in un’azienda che alimenta le differenzesociali, relega in un angolo i soggetti svantag-giati (la cultura del BES e i livelli di apprendi-mento), produce precarietà lavorativa edesistenziale. La scuola azienda che premia i la-voratori fedeli e stakanovisti, che ha sfruttato econtinua a sfruttare i precari da anni, è la scuoladel mercato e del liberismo senza più regole. Ilpartito della Rifondazione comunista esprime

la propria solidarietà e si unisce ai vari comitatidi docenti e ata che in queste ore si stanno or-ganizzando per fermare la vergognosa propo-sta delle 36 ore. Inoltre, fa appello alle realtàpolitiche e sociali organizzate sul territorio, aisindacati, a tutti i cittadini e ai lavoratori percreare una forte mobilitazione a sostegno dellascuola pubblica e dei livelli occupazionali inquesto territorio. la scuola molisana già ha su-bito un drastico ridimensionamento in termini disedi scolastiche, classi, docenti e ata. La classe dirigente di questa regione ha già

dimostrato un totale disinteresse nei confrontidei piccoli comuni che hanno subito la forma-zione delle pluriclassi e verso le decine di do-centi e ata che a settembre non troveranno piùlavoro. È tempo di aprire una reale vertenza sulla

Scuola Pubblica che dia voce a chi per e nellascuola lavora e vive.

Partito della Rifondazione Comunista-Molise

Contro la scuola del liberismoper la scuola della democrazia

e dell’inclusione

La Villa comunale “De Capoa”, dall’impareggiabile bellezza di giardino all’italiana, e il Castello Monforte,coi suoi 6 secoli di storia, dovrebbero essere finalmente una scelta programmatica e culturaledell’amministrazione di Palazzo san GiorgioIl sindaco Battista e il presidente del Conservatorio, Giovanni Cannata, è sperabile vorranno intendersi nella comune volontà di avviare la rinascita di una collettività che appena pochi decenni addietro aveva una sua identità legata alle tradizioni, alla cura estetica e qualitativa degli spazi comuni, dei monumenti, delle testimonianze e dei valori ambientali

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Torna ancora di stretta attualità il mare di soldi in sospeso tra le re-gioni italiane e le aziende biomedicali. Il Molise, ovviamente, è prota-gonista con i suoi 921 giorni di attesa nei confronti dei creditori.L’ultima stima risale al 31 gennaio scorso fatta da Assobiomedica, l'As-sociazione che riunisce circa 300 aziende di tecnologia biomedicale ediagnostica. Numeri impressionanti, che fanno tremare i conti pubblici.Anche perché tra i debiti delle Asl non ci sono solo quelli nei con-fronti delle aziende biomedicali. Nel 'profondo rosso' dei conti del Servizio sanitario nazionale ci

sono da considerare anche altri passivi, ad esempio quelli nei confrontidelle imprese che offrono agli ospedali una serie di servizi fondamen-tali quali lavanderia, pulizia, gestione mensa, manutenzione, gestione ri-fiuti e farmaci. Sui medicinali, l'analisi che fa Farmindustria è eloquente: l'ammon-

tare complessivo dei crediti del settore farmaceutico nei confrontidella Pa, al 31 dicembre 2012, è pari a circa 4 miliardi. I crediti neiconfronti delle Regioni sottoposte a Piani di rientro ammontano acirca il 60% del totale. Circa il 76% dei crediti è riferito a Regioni che

hanno tempi di pagamenti superiori ai 200 giorni. Le Regioni dove siriscontrano i maggiori ritardi nei pagamenti sono Molise, Calabria,Lazio (293), Campania (271) e Piemonte (253). Alla fine della fiera, trafarmaci, beni e servizi, il totale del debito del Ssn nei confronti deifornitori è, secondo la Corte dei Conti, di circa 40 miliardi di euro. Secondo l'analisi di Assobiomedica, solo per i dispositivi medici l'am-

montare complessivo dei debiti a carico delle Asl è di cinque miliardie 35 milioni di euro. Di questi, 822 milioni, giusto il 16%, è a caricodelle aziende sanitarie della Campania e oltre 565 milioni, pari all'11%,pesano invece sulle spalle delle Asl e degli ospedali del Lazio. E ancora:Piemonte 464 mln; Calabria 451 mln.; Emilia Romagna 432 mln.; Ve-neto 390 mln.; Puglia 363 mln.; Toscana 350 mln.; Lombardia 270 mln.;Sicilia 255 mln.; Liguria 119 mln.; Abruzzo 112 mln.; Sardegna 111 mln.;Molise 109 mln.; Marche 73 mln.; Umbria 45 mln.; Friuli Venezia Giulia42 mln.; Basilicata e Trentino Alto Adige 24 mln.; Valle d'Aosta 4 mln.Lo stallo politico che si è venuto a creare dopo il risultato delle urnee l'incertezza nel formare il nuovo governo non sembrano facilitareuno soluzione al problema.

55 luglio 2014TA

agliolto

L'intervento

di Michele Durante

Ticket sempre più alti, Pronto Soccorso intasati, visite e pre-stazioni ambulatoriali che richiedono tempi d’attesa elevatissimi,personale che manca, reparti ospedalieri nel caos, ospedali infase di smantellamento, medici di base e guardie mediche spessorelegati al ruolo di compilatori di prescrizioni, rete dell’emer-genza che fa acqua da tutte le parti, progressivo impoverimentodell’offerta sanitaria pubblica, deficit che non accenna a dimi-nuire, cittadini sempre più penalizzati e comitati in rivolta: que-sta in estrema sintesi la fotografia dello stato della sanitàpubblica molisana. In una parola: svendita.Noi di Lab riteniamo che non sia accettabile rassegnarsi a

tutto questo e attendere passivamente la nomina dell’ennesimocommissario alla sanità, mentre sotto gli occhi di tutti vienesmantellata la sanità pubblica e calpestato il diritto allasalute.Non siamo così presuntuosi da poter fornire da soli unaricetta per evitare il tracollo, ma intendiamo essere parte attivadella discussione sul tema della sanità ponendoci accanto ai cit-tadini, non solo campobassani ma di tutto il territorio regionale,e battendoci per la tutela dei loro diritti.Abbiamo accolto connon poca perplessità la convocazione in quarta commissione dicomitati, sindaci e organizzazioni sindacali, che da tempo diconola loro attraverso la stampa e che sono mesi che chiedono untavolo di confronto. Come inchiesta pubblica ci sembra infatti tardiva e un inutile

orpello volto a cercare di ottenere una sorta di legittimazionedi scelte già avvenute (con tanto di bocciatura da parte del Ta-volo Tecnico), e non condivise nei tempi e nei modi opportunicon le parti sociali.

Con i Piani Operativi, infatti , la mannaia si è abbattuta sullasanità pubblica e in particolare sugli ospedali di Agnone, Larinoe Venafro, lasciando inalterato il rapporto pubblico-privato del60% contro il 40% e privando le aree periferiche non solo del-l’assistenza ospedaliera ma anche di servizi essenziali e non co-perti da adeguata assistenza territoriale. Pur convinti che lasanità non si fa esclusivamente con i posti letto, ci teniamo co-munque a puntualizzare la necessità di un privato convenzionatoche sia complementare e non sovrapposto al pubblico e limitatoa quelle prestazioni che la sanità pubblica non riesce a garantire.Riteniamo che le strutture sanitarie private dovrebbero iniziarea ripensare il proprio modo di fare azienda orientandosi versola libera iniziativa imprenditoriale e iniziando a camminare sulleproprie gambe, senza gravare su una Regione che non può piùsostenerne gli oneri, magari rivolgendosi al direttamente al Mi-nistero per l’attribuzione di risorse e posti letto.Concordiamo che la visione di una sanità ospedalocentrica è

ormai superata, ma la progettualità riguardante l’assistenza ter-ritoriale, in particolare quella oncologica, ci sembra piuttostocarente soprattutto perchè centralizza alcune prestazioni e co-stringe i malati a frequenti viaggi intraregionali, favorendo più omeno inconsapevolmente il deleterio e oneroso fenomeno dellamobilità passiva verso le regioni limitrofe. Troviamo inammissi-bile che non vengano rivisti gli accreditamenti di ambulatori elaboratori privati mentre si svuotano le strutture pubblichedegli stessi servizi realmente vicini al cittadino.Si effettuano tagli lineari, si eliminano reparti e si riducono gli

ospedali a scatole vuote ma non siamo convinti che questo pro-duca un effettivo risparmio, non solo per il già citato fenomenodella mobilità passiva ma soprattutto perchè nonostante il ten-

tativo di introdurre una contabilità analitica manca una vera po-litica che contrasti gli sprechi, le spese inutili, le sacche di inef-ficienza e di clientelismo, attraverso un attento controllo degliacquisti, degli appalti, dei bandi, dei servizi esternalizzati.La chiave di volta secondo Lab sta nel territorio, nella preven-

zione, nella diagnosi precoce, nell’offrire servizi accessibili e gra-tuiti agli anziani e i malati cronici, affinchè possano evitarecostosi e inappropriati ricoveri ospedalieri. Riteniamo indispen-sabile ripensare l’intera rete dell’assistenza di base, fornendo aimedici curanti e ai medici di continuità assistenziale la reale pos-sibilità di fungere da filtro per gli accessi ospedalieri e di curarei loro pazienti a domicilio, avvalendosi anche della figura infer-mieristica, come già avviene in altre regioni italiane. E’ altrettanto importante prestare attenzione alle cure infan-

tili, prevedendo delle guardie pediatriche, soprattutto notturnee festive per garantire anche ai bambini la continuità assisten-ziale. Anche la riorganizzazione della rete dell’emergenza è unpassaggio che andrebbe affrontato con serietà: ridurre il numerodelle postazioni del 118 ci sembra una soluzione semplicisticaquando invece servirebbe una rete in grado di trasportare sologli utenti che ne hanno realmente bisogno e in un luogo dove ilmalato può essere curato. In altre parole il malato andrebbetrasportato dove c’è un posto letto e dove ci sono gli specialistiin grado di curare la patologia da cui è affetto secondo la primaipotesi diagnostica. Servirebbe entrare nel merito delle prestazioni erogate non

solo dal personale del 118, ma di ogni professionista sanitarioin un’ottica di meritocrazia e competenza introducendo mec-canismi di controllo della qualità, sistemi premianti e sanziona-tori.

Distruggere la sanità pubblica è un suicidio

Secondo Assobiomedica il debito del Molise assomma a 109 milioni di euro

Fornitori sanitari in profondo rosso

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65 luglio 2014 Campobasso

Il 20 novembre si terràl’uduenza al Tar

Ticket sempre più alti, Pronto Soccorso in-tasati, visite e prestazioni ambulatoriali che ri-chiedono tempi d’attesa elevatissimi,personale che manca, reparti ospedalieri nelcaos, ospedali in fase di smantellamento, me-dici di base e guardie mediche spesso relegatial ruolo di compilatori di prescrizioni, rete del-l’emergenza che fa acqua da tutte le parti, pro-gressivo impoverimento dell’offerta sanitariapubblica, deficit che non accenna a diminuire,cittadini sempre più penalizzati e comitati in ri-volta: questa in estrema sintesi la fotografiadello stato della sanità pubblica molisana. Inuna parola: svendita.Noi di Lab riteniamo che non sia accettabile

rassegnarsi a tutto questo e attendere passi-vamente la nomina dell’ennesimo commissa-rio alla sanità, mentre sotto gli occhi di tuttiviene smantellata la sanità pubblica e calpe-stato il diritto alla salute.Non siamo così presuntuosi da poter fornire

da soli una ricetta per evitare il tracollo, ma in-tendiamo essere parte attiva della discussionesul tema della sanità ponendoci accanto ai cit-tadini, non solo campobassani ma di tutto ilterritorio regionale, e battendoci per la tuteladei loro diritti.Abbiamo accolto con non poca perplessità

la convocazione in quarta commissione di co-mitati, sindaci e organizzazioni sindacali, cheda tempo dicono la loro attraverso la stampa eche sono mesi che chiedono un tavolo di con-fronto. Come inchiesta pubblica ci sembra in-fatti tardiva e un inutile orpello volto a cercare

di ottenere una sorta di legittimazione di sceltegià avvenute (con tanto di bocciatura da partedel Tavolo Tecnico), e non condivise nei tempie nei modi opportuni con le parti sociali. Con i Piani Operativi, infatti, la mannaia si è

abbattuta sulla sanità pubblica e in particolaresugli ospedali di Agnone, Larino e Venafro, la-sciando inalterato il rapporto pubblico-privatodel 60% contro il 40% e privando le aree peri-feriche non solo dell’assistenza ospedalierama anche di servizi essenziali e non coperti daadeguata assistenza territoriale. Pur convintiche la sanità non si fa esclusivamente con iposti letto, ci teniamo comunque a puntualiz-zare la necessità di un privato convenzionatoche sia complementare e non sovrapposto alpubblico e limitato a quelle prestazioni che lasanità pubblica non riesce a garantire. Rite-niamo che le strutture sanitarie private dovreb-bero iniziare a ripensare il proprio modo di fareazienda orientandosi verso la libera iniziativaimprenditoriale e iniziando a camminare sulleproprie gambe, senza gravare su una Regioneche non può più sostenerne gli oneri, magaririvolgendosi al direttamente al Ministero perl’attribuzione di risorse e posti letto.Concordiamo che la visione di una sanità

ospedalocentrica è ormai superata, ma la pro-gettualità riguardante l’assistenza territoriale,in particolare quella oncologica, ci sembrapiuttosto carente soprattutto perchè centra-lizza alcune prestazioni e costringe i malati afrequenti viaggi intraregionali, favorendo più omeno inconsapevolmente il deleterio e one-

roso fenomeno della mobilità passiva verso leregioni limitrofe. Troviamo inammissibile chenon vengano rivisti gli accreditamenti di am-bulatori e laboratori privati mentre si svuotanole strutture pubbliche degli stessi servizi real-mente vicini al cittadino.Si effettuano tagli lineari, si eliminano reparti

e si riducono gli ospedali a scatole vuote manon siamo convinti che questo produca un ef-fettivo risparmio, non solo per il già citato feno-meno della mobilità passiva ma soprattuttoperchè nonostante il tentativo di introdurre unacontabilità analitica manca una vera politicache contrasti gli sprechi, le spese inutili, le sac-che di inefficienza e di clientelismo, attraversoun attento controllo degli acquisti, degli ap-palti, dei bandi, dei servizi esternalizzati. La chiave di volta secondo Lab sta nel terri-

torio, nella prevenzione, nella diagnosi pre-coce, nell’offrire servizi accessibili e gratuitiagli anziani e i malati cronici, affinchè possanoevitare costosi e inappropriati ricoveri ospeda-lieri. Riteniamo indispensabile ripensare l’in-tera rete dell’assistenza di base, fornendo aimedici curanti e ai medici di continuità assi-stenziale la reale possibilità di fungere da filtroper gli accessi ospedalieri e di curare i loro pa-zienti a domicilio, avvalendosi anche della fi-gura infermieristica, come già avviene in altreregioni italiane. E’ altrettanto importante pre-stare attenzione alle cure infantili, prevedendodelle guardie pediatriche, soprattutto notturnee festive per garantire anche ai bambini lacontinuità assistenziale. Anche la riorganizza-

zione della rete dell’emergenza è un passag-gio che andrebbe affrontato con serietà: ri-durre il numero delle postazioni del 118 cisembra una soluzione semplicistica quandoinvece servirebbe una rete in grado di traspor-tare solo gli utenti che ne hanno realmente bi-sogno e in un luogo dove il malato può esserecurato. In altre parole il malato andrebbe tra-sportato dove c’è un posto letto e dove ci sonogli specialisti in grado di curare la patologia dacui è affetto secondo la prima ipotesi diagno-stica. Servirebbe entrare nel merito delle pre-stazioni erogate non solo dal personale del118, ma di ogni professionista sanitario inun’ottica di meritocrazia e competenza intro-ducendo meccanismi di controllo della qualità,sistemi premianti e sanzionatori.Auspichiamo per il futuro che il ricorso al la-

voro precario sia limitato a casi eccezionalicome sostituzioni per aspettativa, malattia,maternità e non per coprire posti cronicamentelasciati vacanti. La presenza di tanto personale precario è

controproducente da un punto di vista econo-mico e di qualità delle cure offerte perchè lacomposizione dell’equipe delle singole unitàoperative è vincolato alle inevitabili scadenzedei troppi contratti a tempo determinato. Inve-stire nella formazione di giovani professionistirisulta, quindi, difficile e poco utile in una pro-spettiva futura. A tal proposito chiediamo ai no-stri amministratori il motivo per cui non si sianomai avvalsi della possibilità di assumere an-nualmente il 15% del personale precario in de-roga al piano di rientro. Un ultimo aspetto non meno importante è

che politiche sanitarie e politiche ambientalinon andrebbero mai scisse in quanto il dirittoalla salute non è solo diritto alle cure, ma so-prattutto diritto a non ammalarsi. Sollecitiamoquindi la bonifica di tutti i siti contaminati diffusipurtroppo su tutto il territorio regionale, il pianodi zonizzazione dell’aria e una moratoria perle autorizzazioni di impianti altamente inqui-nanti come inceneritori e centrali a biomasse.Se non ci sono le risorse per curare i cittadiniè quanto meno opportuno fare tutto il possibileperchè non si ammalino.

Lab: tagli lineari e impoverimento della sanità pubblica inaccettabili

Il 20 novembre si terrà l’udienza pubblica in merito al ricorso pre-sentato al Tar dal MoVimento 5 Stelle, per il riconteggio delleschede.

Il Movimento 5 Stelle, come ha già dichiarato non chiede l’annul-lamento delle elezioni, ma il riconteggio delle schede elettoraliavendo constatato ‘irregolarità’ nella presentazione di alcune liste ein alcuni dati dell’ufficio elettorale centrale, e se l’esito sarà positivosi potrebbe procedere al ballottaggio tra Roberto Gravina, e l’attualesindaco del capoluogo, Antonio Battista.Si attende anche la data didiscussione di un altro ricorso, quello di Mario Annuario, SegnaleCivico che dopo la verifica dei voti ha visto Gianluca Maroncelliprendere il posto di consigliere per un solo voto di differenza.

Ricorsi elettorali: il M5S chiede solo il riconteggio delle schede, non l’annullamento delle elezioni

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Ufficializzato con una comunicazione al presidente delConsiglio Provinciale, il passaggio nel gruppo consiliare del-l'Italia dei Valori di Salvatore Colagiovanni, ora nelle fila dell'opposizione."Un atto di correttezza politica che ho ritenutoopportuno compiere - ha dichiarato il consigliere - Al tempostesso ho rassegnato le dimissioni dalle commissioni dimaggioranza e presto - ha concluso - nell'ambito del coor-dinamento regionale dell' Italia dei Valori, decideró, insiemeal direttivo del partito, quali saranno le prossime azioni daintraprendere".Soddisfazione è stata espressa anche da Si-mona Contucci, capogruppo IdV in assise provinciale. "sono certa che questa nuova fase sará caratterizzata dauna proficua collaborazione e dal lavoro di squadra, conl'adesione al gruppo dell'Italia dei Valori, Salvatore Cola-giovanni ha dimostrato di essere una persona pragmatica:fatti e non parole... buon lavoro,quindi, e ben venuto!"

75 luglio 2014Campobasso

Provincia, Colagiovanni passa all’opposizione con l’Idv

Il Sindaco di Campobasso Battista vara la sua Giuntacomunale con sei Assessori, un numero giusto chetiene in considerazione a parere del Movimento re-gionale del Guerriero Sannita, la parità di genere euna connotazione, la migliore che potesse esserciper una composizione che fosse marcatamente diCentrosinistra, considerato la provenienza della mag-gior parte dei Consiglieri comunali.Una sintesi quella di Battista, che il Guerriero Sannitanon si auspicava, ma che oggi non può che congra-tularsi con il Sindaco, augurandogli di portare avantiil progetto elettorale del Centrosinistra e soprattutto,tenendo in considerazione il suo slogan : “ Ti restitui-sco la Città”, rivolgendosi al Popolo Campobassano.Ora non resta che rimboccarsi tutti le maniche, nes-suno escluso e lavorare per il bene di Campobassocittà capoluogo, nella convinzione da parte del Movi-mento che ci sono gli “spazi” per tutti gli eletti del Cen-trosinistra, sicuro che il Sindaco sappia valorizzareogni singolo Consigliere in base alle proprie profes-sionalità.Inoltre il Guerriero Sannita, rivolge un appello all'op-posizione che sia propositiva e collaborativa, senzasteccati ideologici, avendo a cuore tutti un unicoobiettivo primario, il bene della città e del suo Popolo.Buon lavoro.Il Presidente Regionale del Guerriero Sannita

Giovanni Muccio

Neo Giunta, le congratulazionidel Guerriero

Anche quest’anno il WWF Molise organizza un ricco pro-gramma di escursioni estive ed eventi nella natura della Ri-serva regionale di Guardiaregia-Campochiaro.L’Oasi WWFe Riserva regionale Guardiaregia-Campochiaro, si va sem-pre più affermando presso gli appassionati di natura e sem-plici visitatori, non solo come punto di riferimento di naturaprotetta sul Matese molisano, ma anche come meta di un tu-rismo all’aria aperta e soprattutto rispettoso per l’ambientenaturale. Per questo l’Oasi WWF, dopo le visite scolastiche primave-

rili e l’educazione ambientale per i più giovani, propone inestateun ricco calendario di appuntamenti naturalistici e vi-site guidate di varia difficoltà per semplici turisti e per escur-sionisti più esperti, che, durante la bella stagione,frequentano il nostro Molise. Visitatori che chiedono soprat-tutto un vero contatto con la natura per conoscerne i segretie gli ambienti più spettacolari. Nasce così l’offerta di un calendario estivo all’Oasi WWF di

Guardiaregia-Campochiaro, diversificato ed adatto a tutti co-loro, grandi e piccoli, curiosi di natura.

Estate 2014 all’Oasi WwwfGuardiaregia-Campochiaro

RICCIA - Questa mattina alle 11,30, nella chiesa di San Gio-vanni Gualberto, Salvatore Di Cicco e Alessandra Fanelli coronanoil loro amore unendosi in matrimonio. Doipo la cerimonia gli sposisaluteranno parenti ed amici con un coktail di benvenuto nei pressidella chiesetta e poi seguirà il ricevimento in un noto ristorante delposto. A Salvatore e Alessandra e ai loro parenti giungano i piùsentiti auguri dagli zii Michele e Titti, e dai cugini Giuseppe, Valeriae Laura. Infiniti auguri anche da parte della redazione de “La Gaz-zetta del Molise”.

Auguri a Auguri a Salvatore e AlessandraSalvatore e Alessandraoggi sposioggi sposi

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105 luglio 2014 Termoli

Licenziamento alla Fiat, intervento del Si Cobas

Zuccherificio, ministro

incontra Frattura e Facciolla

TERMOLI – Continua a tenere banco la notizia delpossibile licenziamento di un ioeraio alla Fiat di con-trada Rivolta del Re. Sull’argomento si registra il com-mento di Andrea Di Paolo del coordinamentoprovinciale del Si Cobas.“La Fiat non manca all’appuntamento estivo dedi-

cato ai licenziamenti ‘’educativi’’, dopo aver affondatola lama sui permessi familiari, sul sindacato di base,ora la corsa continua sullo stralcio dei permessi elet-torali, partecipazioni sociali di opinione politico e sin-dacale che ogni lavoratore ha il diritto di esercitarema a quanto pare questi temi sono lontani dai pro-grammi partecipativi e servilistici dei sindacati Confe-derali il quale compito é solo quello di ratificare le

prese di posizione padronali, basta vedere la cassaintegrazione spalmata sui giorni di attività elettorale.Continuiamo ed Invitiamo tutti i lavoratori ad auto or-ganizzarsi per respingere questi colpi bassi figli di unacrisi capitalista che punta al terrorismo psicologico eal ricatto. Al Compagno colpito dalla mannaia del licenzia-

mento – termina l’esternazione di Di Paolo - e a tuttii lavoratori che in queste ore continuano a ricevereprovvedimenti disciplinari giunga la nostra solidarietàpolitico-sindacale.Non bastano solo gli avvocati, c’e’ bisogno di una

vera costruzione di classe che coinvolga le menti e leintelligenze operaie. Insieme si può”.

Pesca, Alleanza Cooperativesoddisfatta per accordo su Cigs 2014

ROMA – Allo scopo di risolvere la crisi dello Zuccherificio delMolise e del piano di aiuti per lo stabilimento saccarifero, il pre-sidente della regione Paolo Di Laura Frattura e l’assessore re-gionale Vittorio Facciolla si sono recati a Toma dove hannoincontrato il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina. Dall’incon-tro è emerso che la prossima settimana i funzionari del Mipaafe del Mise si incontreranno per definire un percorso di aiuto alostabilimento. L’Assessore Facciolla ha dichiarato che “Concor-reremo insieme a trovare la giusta soluzione per dare rispostead un territorio già martoriato da un numero elevatissimo di crisiaziendali”.

TERMOLI – E’ stato firmato l'accordogovernativo per la cassa integrazione inderoga 2014, che consentirà l’impiegodei 30 milioni di euro previsti dalla leggedi Stabilità. Lo rende noto l’Alleanzadella Cooperative italiane della pesca,soddisfatta per l’intesa raggiunta, checonsentirà di sbloccare i pagamenti per ilfermo pesca 2013, probabilmente allafine di luglio. “Dai conteggi presentatidall’Inps al fine di coprire anche il fermo2014 - sottolinea l’Alleanza nell’auspi-care che si possa chiudere presto anchequesta partita - , emerge la necessità di

reperire ulteriori risorse per almeno 16MLN di euro inun prossimo provvedimento legisla-

tivo”. All'incontro erano presenti il Diret-tore generale della pesca RiccardoRigillo, accompagnato dal dirigente Mi-paaf Vincenzo De Martino Rosaroll.Nell'ambito dell'accordo, che riprende

interamente quello sottoscritto lo scorsoanno, è stato richiamato l'impegno delMinistero del lavoro a considerare la re-altà del settore pesca nel quadro dellepolitiche del lavoro e delle tutele dei la-voratori.

TERMOLI - Lunedì 7 luglio in Piazza Duomo si terrà l’incontro Garanzia Giovani, che offre opportunità di in-serimento lavorativo ai giovani dai 15 ai 29 anni, e gli altri strumenti messi in campo dalla Regione a favoredei disoccupati. Sarà operativo anche lo sportello per iscriversi a Garanzia Giovani e chiedere maggiori infor-mazioni. La serata si svolgerà secondo il seguente programma: alle 18 Santa Messa in cattedrale presieduta da S.E.

Mons. Gianfranco De Luca; alle 18,45 presentazione delle esperienze: Un Paese per Giovani, Progetto Poli-coro, Microcredito Senapa, L’esperienza del corso “Cultural Manager”; alle 19,15 Saluto delle autorità, alle19,30 Piano Garanzia Giovani “La programmazione europea 2014”; alle 20,15 consegna attestati del corso dialta formazione “Cultural Manager” realizzato da Scuola e Lavoro; alle 20,30 aperitivo, Per organizzare al me-glio l’incontro i partecipanti dovranno confermare la propria presenza inviando una e – mail a [email protected], oppure [email protected].

Lunedi l’incontro Garanzia Giovani

TERMOLI – Durante il mese di luglio, alle ore 21,30, la Cattedrale di Termoli ospiteràeventi musicali. Si tratta di una serie di concerti, con diversi strumenti musicali e, a con-cludere, una serie di opere inedite a cura del M° Tiziano Albanese. Dopo l’appunta-mento di ieri sera con il concerto d’organo, altri si terranno il giorno 10 con Organo,tromba e voce; il 17 esibizione del Quartetto Ottoni e voce; il 25 Quartetto da Ca-mera e il 31 gran finale con l’Opera musicale “Francesco” del M° Tiziano Albanese.

Dal 3 luglio il Duomo è ... sotto le stelle

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105 luglio 2014 Termoli

Licenziamento alla Fiat, intervento del Si Cobas

Zuccherificio, ministro

incontra Frattura e Facciolla

TERMOLI – Continua a tenere banco la notizia delpossibile licenziamento di un ioeraio alla Fiat di con-trada Rivolta del Re. Sull’argomento si registra il com-mento di Andrea Di Paolo del coordinamentoprovinciale del Si Cobas.“La Fiat non manca all’appuntamento estivo dedi-

cato ai licenziamenti ‘’educativi’’, dopo aver affondatola lama sui permessi familiari, sul sindacato di base,ora la corsa continua sullo stralcio dei permessi elet-torali, partecipazioni sociali di opinione politico e sin-dacale che ogni lavoratore ha il diritto di esercitarema a quanto pare questi temi sono lontani dai pro-grammi partecipativi e servilistici dei sindacati Confe-derali il quale compito é solo quello di ratificare le

prese di posizione padronali, basta vedere la cassaintegrazione spalmata sui giorni di attività elettorale.Continuiamo ed Invitiamo tutti i lavoratori ad auto or-ganizzarsi per respingere questi colpi bassi figli di unacrisi capitalista che punta al terrorismo psicologico eal ricatto. Al Compagno colpito dalla mannaia del licenzia-

mento – termina l’esternazione di Di Paolo - e a tuttii lavoratori che in queste ore continuano a ricevereprovvedimenti disciplinari giunga la nostra solidarietàpolitico-sindacale.Non bastano solo gli avvocati, c’e’ bisogno di una

vera costruzione di classe che coinvolga le menti e leintelligenze operaie. Insieme si può”.

Pesca, Alleanza Cooperativesoddisfatta per accordo su Cigs 2014

ROMA – Allo scopo di risolvere la crisi dello Zuccherificio delMolise e del piano di aiuti per lo stabilimento saccarifero, il pre-sidente della regione Paolo Di Laura Frattura e l’assessore re-gionale Vittorio Facciolla si sono recati a Toma dove hannoincontrato il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina. Dall’incon-tro è emerso che la prossima settimana i funzionari del Mipaafe del Mise si incontreranno per definire un percorso di aiuto alostabilimento. L’Assessore Facciolla ha dichiarato che “Concor-reremo insieme a trovare la giusta soluzione per dare rispostead un territorio già martoriato da un numero elevatissimo di crisiaziendali”.

TERMOLI – E’ stato firmato l'accordogovernativo per la cassa integrazione inderoga 2014, che consentirà l’impiegodei 30 milioni di euro previsti dalla leggedi Stabilità. Lo rende noto l’Alleanzadella Cooperative italiane della pesca,soddisfatta per l’intesa raggiunta, checonsentirà di sbloccare i pagamenti per ilfermo pesca 2013, probabilmente allafine di luglio. “Dai conteggi presentatidall’Inps al fine di coprire anche il fermo2014 - sottolinea l’Alleanza nell’auspi-care che si possa chiudere presto anchequesta partita - , emerge la necessità di

reperire ulteriori risorse per almeno 16MLN di euro inun prossimo provvedimento legisla-

tivo”. All'incontro erano presenti il Diret-tore generale della pesca RiccardoRigillo, accompagnato dal dirigente Mi-paaf Vincenzo De Martino Rosaroll.Nell'ambito dell'accordo, che riprende

interamente quello sottoscritto lo scorsoanno, è stato richiamato l'impegno delMinistero del lavoro a considerare la re-altà del settore pesca nel quadro dellepolitiche del lavoro e delle tutele dei la-voratori.

TERMOLI - Lunedì 7 luglio in Piazza Duomo si terrà l’incontro Garanzia Giovani, che offre opportunità di in-serimento lavorativo ai giovani dai 15 ai 29 anni, e gli altri strumenti messi in campo dalla Regione a favoredei disoccupati. Sarà operativo anche lo sportello per iscriversi a Garanzia Giovani e chiedere maggiori infor-mazioni. La serata si svolgerà secondo il seguente programma: alle 18 Santa Messa in cattedrale presieduta da S.E.

Mons. Gianfranco De Luca; alle 18,45 presentazione delle esperienze: Un Paese per Giovani, Progetto Poli-coro, Microcredito Senapa, L’esperienza del corso “Cultural Manager”; alle 19,15 Saluto delle autorità, alle19,30 Piano Garanzia Giovani “La programmazione europea 2014”; alle 20,15 consegna attestati del corso dialta formazione “Cultural Manager” realizzato da Scuola e Lavoro; alle 20,30 aperitivo, Per organizzare al me-glio l’incontro i partecipanti dovranno confermare la propria presenza inviando una e – mail a [email protected], oppure [email protected].

Lunedi l’incontro Garanzia Giovani

TERMOLI – Durante il mese di luglio, alle ore 21,30, la Cattedrale di Termoli ospiteràeventi musicali. Si tratta di una serie di concerti, con diversi strumenti musicali e, a con-cludere, una serie di opere inedite a cura del M° Tiziano Albanese. Dopo l’appunta-mento di ieri sera con il concerto d’organo, altri si terranno il giorno 10 con Organo,tromba e voce; il 17 esibizione del Quartetto Ottoni e voce; il 25 Quartetto da Ca-mera e il 31 gran finale con l’Opera musicale “Francesco” del M° Tiziano Albanese.

Dal 3 luglio il Duomo è ... sotto le stelle

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