4 marzo 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Vitto- rino Facciolla. Negli ultimi giorni, a li- vello politico, si è defilato da qualsiasi confronto sull'azzeramento della Giunta e sulle questioni interne al Pd. Si è defilato, come del resto sta facendo con la sua delega all'Agricoltura. Un assessorato dove tutto tace. Ma è l'unico assessore dichiarato inamovibile. Per intanto è lì a guardare quanto succede tutt'intorno. Nessun atto legislativo uscito dalla struttura del suo assesso- rato e silenzio anche a livello politico anche perchè non risulta essere iscritto al Pd pur avendone condizionato le scelte di vertice. L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carlo Vincitorio. Patriarca dell’omonimo gruppo che ha sede a Termoli ha avuto un incontro davvero speciale al Mido, l’expo di Ottica, Optometria e Oftalmolo- gia. A testimoniarlo sicuramente lo scatto che tramanda ai posteri un saluto affettuoso tra un mito del design e del jet-set internazionale come Lapo El- kann, erede della dinastia Agnelli, e lo stesso Vincitorio. L'Ottica Vincitorio rap- presenta l'azienda leader nella commer- cializzazione di occhiali nell'area basso molisana. L’Oscar del giorno a Carlo Vincitorio Il Tapiro del giorno a Vittorino Facciolla GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 52 - MARTEDÌ 4 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Le consulenze rosa di Frattura

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Vitto-

rino Facciolla. Negli ultimi giorni, a li-

vello politico, si è defilato da qualsiasi

confronto sull'azzeramento della

Giunta e sulle questioni interne al Pd.

Si è defilato, come del resto sta facendo

con la sua delega all'Agricoltura. Un

assessorato dove tutto tace. Ma è l'unico

assessore dichiarato inamovibile. Per

intanto è lì a guardare quanto succede

tutt'intorno. Nessun atto legislativo

uscito dalla struttura del suo assesso-

rato e silenzio anche a livello politico

anche perchè non risulta essere iscritto

al Pd pur avendone condizionato le

scelte di vertice.

L'Oscar del giorno lo assegniamo a

Carlo Vincitorio. Patriarca dell’omonimo

gruppo che ha sede a Termoli ha avuto

un incontro davvero speciale al Mido,

l’expo di Ottica, Optometria e Oftalmolo-

gia. A testimoniarlo sicuramente lo

scatto che tramanda ai posteri un saluto

affettuoso tra un mito del design e del

jet-set internazionale come Lapo El-

kann, erede della dinastia Agnelli, e lo

stesso Vincitorio. L'Ottica Vincitorio rap-

presenta l'azienda leader nella commer-

cializzazione di occhiali nell'area basso

molisana.

L’Oscar del giornoa Carlo Vincitorio

Il Tapiro del giornoa Vittorino Facciolla

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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ANNO X - N° 52 - MARTEDÌ 4 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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di Nicola Felice*

Puntualmente, come continua il crescere deidisagi degli operatori e dei disservizi ai cittadininella sanità, si confermano le bocciature delleproposte di programmazione operativa e l'au-mento del deficit sanitario, come certificato dal-l'ultimo esito di verifica da parte del famigeratotavolo tecnico interministeriale del 19 febbraiou.s. .Era evidente a molti che anche l'ultima ver-sione del P.O. 2013-2015 non proponeva alcunasoluzione alle criticità emerse negli incontri pre-cedenti. Addirittura alcune di esse, quasi atto disfida da parte della struttura commissariale, sisono dimostrate totalmente opposte a quantorichiesto dai tecnici ministeriali quale ad esem-pio la conferma del Dr. Angelo Percopo a Diret-tore Generale dell'ASREM in sostituzione delsoggetto attuatore Dr. Carmine Ruta, redattoredella precedente versione del P.O. 2013-2015, ri-sultata in prima istanza in parte gradita al tavolotecnico e che ne chiedeva il completamento.Inoltre, risulta anche che il tavolo tecnico ha

proposto al Governo centrale, come già acca-duto con l'allora Commissario-Presidente Iorio,la rimozione dell'attuale Commissario ad actaFrattura, visti i mancati risultati e gli impegni as-sunti nell'ultimo anno. Tutto ciò, anche se da noi

da tempo ampiamente previsto, certamente nonpuò rallegrare nessuno. Riteniamo invece sia unaiattura, poiché potremmo ritrovarci come nuovocommissario un tecnico "puro" inviato da Roma.Tale esperienza è stata già da noi vissuta con ilCommissario Dr. Filippo Basso che, non cono-scendo le peculiarità e le esigenze territoriali, haredatto una programmazione sanitaria regionalepuramente "ragionieristica" basata esclusiva-mente sui numeri, privilegiando le strutture pri-vate accreditate a svantaggio di quelle pubbliche,come del resto si rileva dal P.S.R. 2013-2015 ap-provato con D.C.A. n° 8 del 20/03/2013.E'giunto il momento non più procrastinabile di af-frontare il problema della sanità regionale in ma-niera definitiva : non si può più continuare a"tirare a campare" conservando lo stato attualecon le strutture pubbliche sempre più in soffe-renza di personale a causa del blocco del turnover, la decurtazione dei posti letto, l'elimina-zione anche di interi reparti, il crescere del de-ficit sanitario nonostante i ticket, lemaggiorazioni delle aliquote fiscali e addizionaliregionali, ecc... Ciò anche alla luce di quanto èdato sapere dall'ultima verifica del tavolo tec-nico, in cui si è riscontrato un disavanzo sanita-rio al 31.12.2012 di 182,8 milioni di euro. Inoltre,se si considerano anche le mancate rimesse di

cassa da parte del bilancio regionale verso il SSR,si rileva uno squilibrio di cassa e competenzacomplessivo di oltre 334 milioni di euro, cioècirca la metà del finanziamento annuale attri-buito alla nostra regione dal riparto nazionaledel FSR.Occorre in primis chiedere un nuovoPiano Sanitario Regionale 2013-2015, diverso daquello innanzi citato redatto dal precedenteCommissario Dr. Filippo Basso, nettamente dif-ferente, e più rispondente alle esigenze territo-riali; in parallelo una nuova proposta di P.O.2013-2015 conforme al PSR e idonea ad elimi-nare le criticità rilevate e il rientro dal deficit. Lanuova Programmazione Operativa deve preve-dere una rete di assistenza territoriale ben inte-grata con quella ospedaliera e rispondente alleesigenze di tutto il territorio. Occorre riequilibrare il rapporto delle strut-

ture private accreditate con la funzione comple-mentare a quelle pubbliche così come eraprevisto con il loro insediamento. Occorre defi-nire un idoneo piano economico-finanziario e undettagliato crono-programma, prendere ogni ini-ziativa utile a superare il blocco del turn over,per consentire l'assunzione di nuovo personalee la stabilizzazione di quello precario, al fine dieliminare i disagi e i disservizi ai cittadini. Indivi-duare ed eliminare gli sprechi per ridurre il de-

ficit sanitario. Con immediatezza occorre stipu-lare i contratti di confine con le regioni Campa-nia, Abruzzo, Puglia e Lazio, per ridurre lamobilità passiva e ottimizzare quella attiva.E' tri-ste constatare che il nostro Molise è l'unica trale regioni che hanno sottoscritto il patto di rien-tro nel marzo del 2007, a non avere ottenutoalcun miglioramento, ma, peggio ancora, ad averaccresciuto in questi anni il deficit sanitario. Noisiamo convinti che la gran parte dei cittadinimolisani abbia maturato la consapevolezza cheoccorra abbandonare i campanilismi e la difesaoltranzista di strutture che non possono più as-sicurare tutta la gamma dei servizi, oltretutto abacini di utenza la cui poca consistenza li rendedi per sé antieconomici, ma che vengano garan-tite le risposte ai bisogni assistenziali in appro-priate strutture con personale e attrezzaturetecnologiche idonee. Parimenti crediamo vi sia ancora disponibilità

ad accettare ulteriori sacrifici, comunque limitatinel tempo, purché alla fine del tunnel vi sia la re-stituzione della qualità e della dignità al serviziosanitario pubblico. Ma siamo giunti al punto dinon ritorno! Occorre uscire da queste sabbiemobili. Diversamente il destino del Molise è se-gnato: chiuso per fallimento.

*Presidente Comitato San Timoteo

TAagliolto

24 marzo 2014

CAMPOBASSO. Nel 2000 l’affidamento di

una prima indagine epidemiologica sulle

morti per tumore alla Fondazione Ramaz-

zini di Bologna per 82 milioni di lire. Poi una

convenzione, tra il 2005 e il 2007, con la lega

italiana per la lotta contro i tumori, per una

spesa di 30.000euro. Ad oggi il Registro dei

Tumori per il Molise, però, ancora non esi-

ste. Eppure nasce come rete di sorveglianza

oncologica. Appare quasi superfluo sottoli-

neare quanta importanza abbia, per la pro-

grammazione di interventi sanitari

preventivi, diagnostici e terapeutici, poter

disporre di dati epidemiologici di patologia,

e ancor più di patologia tumorale. Cono-

scere a fondo incidenza e prevalenza delle

patologie tumorali decorso e andamento,

permette di affrontare e programmare in-

terventi specifici, ottimizzando risultati e ri-

sorse.

E mentre c'è chi ragiona in termini ragionieristici e

gioca al taglio e cucito di servizi e strutture, i sanitari

molisani sono nell'impossibilità di pianificare al meglio

gli interventi necessari.

Chi ha avuto ed ha la responsabilità della gestione

delle risorse sanitarie ha reso probabilmente per ciò

che vale culturalmente, per ciò che sa amministrativa-

mente, per ciò di cui è capace programmaticamente. At-

tualmente fanno parte dell’Associazione italiana registri

tumori (AIRTUM) 32 registri tumori (RT) generali e 5

registri specializzati: RT colorettali di Modena, RT della

mammella femminile di Palermo, registro dei mesote-

liomi della Regione Liguria, 2 registri specializzati per i

tumori infantili (anni 0-14) e adolescenziali (anni 15-

19), uno nella Regione Piemonte e uno nella Regione

Marche. La distribuzione dei registri tumori mostra una

maggiore concentrazione nel Nord, soprattutto nel

Nord-Est, rispetto al Centro e al Sud Italia. La copertura

regionale varia dallo 0% per Regioni quali Puglia, Basi-

licata, Abruzzo, Molise e Valle d’Aosta fino al

100%di Piemonte, Umbria, Friuli Venezia Giulia e

Trentino Alto Adige.

Il numero di malati di cancro in Italia e

in netto aumento, data la copresenza di

una serie di fattori che vanno dall’invec-

chiamento demografico, all’avanzamento e

alla maggiore diffusione delle tecniche

diagnostiche, alla migliorata efficacia dei

trattamenti.

Quella oncologica e una patologia di

massa che non può più essere considerata

solo sotto il profilo della risposta all’emer-

genza sanitaria, ma necessita di forme di

supporto prolungate nel tempo, compren-

dendo misure che facilitino il reinseri-

mento sociale e lavorativo.

Disporre di dati epidemiologici costan-

temente aggiornati potrà permettere a

tutti gli attori della sanità di pianificare al

meglio gli interventi necessari. In un mo-

mento di contrazione delle risorse dispo-

nibili, razionalizzare le spese rappresenta

la sfida decisiva.

E evidente come le campagne di prevenzione siano

decisive per trasmettere ai cittadini messaggi chiari

sull’importanza di uno stile di vita sano (attività fisica,

no al fumo e dieta corretta).

Non solo. Nel capitolo sui confronti geografici nazio-

nali risulta chiaramente come, per quanto riguarda la

sopravvivenza, si mantenga ancora un divario Nord-

Sud, a sfavore delle Regioni meridionali. La disparità

territoriale delle cure si traduce nel mancato accesso

alle terapie per alcuni malati di tumore.

Sanità, siamo al punto di non ritorno

Registro tumori,troppi ritardiE' dal 2000 che in Molise sarebbe dovuta partire l'organizzazione

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CAMPOBASSO. Ricordate una delle principali

critiche mosse dal centrosinistra al passato governo

regionale? Si tratta di quello che è stato definito “il

sistema Iorio” costruito intorno all’uso, o meglio

all’abuso delle consulenze. Un “vizietto” che, a ben

guardare, piaceva anche all’attuale governatore

Frattura. Così il centrosinistra, mentre da un lato

gridava “basta allo sperpero di denaro pubblico”

dall’altro sceglieva il proprio governatore che si ri-

faceva all’uso delle consulenze alla Camera di Com-

mercio. In due anni, nel 2009 e nel 2010, Paolo di

Laura Frattura ha speso circa mezzo milioni di euro

di denaro pubblico. Per la precisione si tratta di

438mila euro (438.026,96). In particolare nel 2009

la Camera di Commercio di Campobasso ha usu-

fruito di ben 79 consulenze per una cifra pari a

173mila 970,21 euro.

Nel 2010 invece la cifra aumenta e il numero delle

consulenze scende: 31 professionisti per 264mila

56,75 euro. E chi spunta tra gli incarichi assegnati?

L’attuale capo di Gabinetto del governatore e la

fidanzata dello stesso. La povera first lady, Gilda

Maria Antonelli, nel 2009 ha ricevuto appena mille

euro per un “intervento seminario – tutte le idee del

Pin”.

Invece lo studio che porta il nome del capo di Ga-

binetto di Frattura, Mogavero, si è dovuto acconten-

tare di appena 18.900 euro per “attività relativa al

progetto Distretto tecnologico agroalimentare”.

Passa un anno e nel 2010 spunta un altro elenco di

consulenti ridotti di numero ma con aumento di

cifre. Allo studio Mogavero, ad esempio, vanno

25.200 euro per un progetto di “Osservatorio econo-

mico e I Borghi del Molise”.

Anche la fidanzata Antonelli fa passi in avanti.

Dalle mille euro per un intervento ad un seminario,

la professionista viene scelta per “Assistenza scien-

tifica in materia di innovazione” con un importo di

19mila e 400 euro. In fondo la “first lady” molisana

risulta, dal sito web, essere organica all'ente di for-

mazione professionale Sicurform. E guarda un po’?

Di recente la Giunta guidata da

Frattura ha annullato in autotu-

tela un'aggiudicazione di mesi

prima fatta in favore di una

ditta, proprio su ricorso della Si-

curform. Sempre la first lady

compare anche alle elezioni per

il nuovo rettore dell’Università

del Molise. Era nel comitato

elettorale del candidato scon-

fitto: Coppola. In piena campa-

gna elettorale universitaria, il

governatore Frattura toglie al-

l’Unimol la bellezza di 22milioni

di euro per ricerca e innova-

zione.

Qualche mese più tardi il vin-

citore della competizione in-

terna all’Ateneo, Gianmaria

Palmieri si insedia sulla pol-

trona dell’Università del Molise

ed assegna la delega di ricerca e

innovazione alla compagna di

Frattura. Ricompare così il nome

Gilda Maria Antonelli e magicamente il presidente

della Regione, Paolo Frattura, torna sui passi e ri-

sblocca i 22milioni bloccati in precedenza. Sarà una

coincidenza lo sblocco delle risorse regionali per

l’Unimol subito dopo la nomina della stessa com-

pagna nel gruppo esecutivo del rettore con delega

proprio all'innovazione?

Ma Frattura sembra avere un occhio particolar-

mente attento al settore innovazione tanto che a

febbraio 2014 è andato in scena un incontro forma-

tivo “Unimol, Unioncamere e Regione Molise in-

sieme verso l’innovazione”.

Insomma, il vizietto per le consulenze tanto

odiate dal centrosinistra pare essere un uso collau-

dato dal presidente del centrosinistra. Soprattutto

per le sue donne (Mariolga Mogavero e Gilda Anto-

nelli) a cui il governatore è particolarmente legato

dal punto di vista imprenditoriale. Infatti i due nomi

compaiono nel caso biomasse nel Matese. Per la

realizzazione della centrale infatti, il 14 luglio 2005

nasceva una società: la Gap Consulting. Per il 50%

appartenente all’ingegner Mariolga Mogavero (at-

tuale capo di Gabinetto del presidente della Giunta

regionale). L’altro 50% della Gap era di Gilda Maria

Antonelli. Il 10 marzo del 2011 la quota di Mariolga

Mogavero finisce alla società (Civitas) del suo con-

sorte. Quella di Gilda Maria Antonelli, invece, alla

società (Proter) di Paolo di Laura Frattura. Che

dire?

Ci sono personaggi nati fortunati. La differenza

con il governo precedente? Non ci risulta che tra le

consulenze assegnate da Michele Iorio ci siano mo-

glie, figli, fidanzate o vari soci in affari.

Antonio Careca

TAagliolto

34 marzo 2014

Frattura e il viziettodelle consulenze… per le sue donne

Alla Mogavero sono andati 44.100 euro alla Antonelli 20.400 euro: denaro dei molisani

CAMPOBASSO. E’ prevista per

questa mattina alle 11.30 la

nuova assise del Consiglio regio-

nale che stavolta vedrà seduto tra

i banchi dell’opposizione il consi-

gliere Angelo Michele Iorio. A

meno di colpi di scena visto il

tentativo di Patriciello volto a ri-

tardare l’ingresso in aula. Anche

tramite le iniziative che portano

la firma di Facciolla. Sembra però

che il presidente del Consiglio

Vincenzo Niro, secondo indiscre-

zioni, non voglia creare un clima

di guerriglia in aula e seguire il

dictat della legge secondo la

quale Michele Iorio sarebbe do-

vuto rientrare a Palazzo Moffa già

dalla passata seduta consiliare.

Oggi dunque ci sarà il ritorno uf-

ficiale sulla scena politica regio-

nale del leader del centrodestra.

Conto alla rovescia: Iorio rientra in Consiglio

Alla Camera di Commercio in due anni ha speso circa mezzo milione di euroTra i professionisti spuntano l’attuale capo di Gabinetto e la fidanzata del governatore

La renziana accetta l’incarico ma precisa: non ritiro il ricorso, no all’uscita degli assessori dalla Giunta, no alla sanità privata

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CAMPOBASSO. “Combattere e perseverare non mi

difetta e così, anche in solitaria, spesso riesco ad otte-

nere risultati isperati a favore della cosa pubblica.

E questa volta anche contro i gufi!

Erano poche ma importanti le figure istituzionali

scese in campo per sostenere l’accorpamento al-

l’Abruzzo della Direzione Regionale dei Beni e delle

Attività Culturali e del Turismo del Molise per scopi

niente affatto nobili! Il ministro da poco sostituito Bray,

distintosi nel suo breve mandato per autoritarismo e

pochezza, ascoltando sirene non proprio disinteressate,

aveva nella sua bozza di riordino del MiBACT, cancel-

lato il Molise-Cultura per relegarlo a controfigura

dell’Abruzzo!

“ Lo sostiene il rappresentante della Uilbac, Emilio

Izzo. “Troppo ghiotta l’occasione per l’attuale dirigente

Famiglietti che, con questo golpe, guadagnava in un sol

colpo Molise e Abruzzo! Purtroppo per lui e qualche

suo amico, l’attuale ministro Franceschini, appena in-

sediatosi, per bocca del suo capo di gabinetto, l’ex sot-

tosegretario ai beni culturali D’Andrea, comunicava e

riconfermava alle OO.SS. nazionali di categoria, la sal-

vezza della direzione del Molise! Come sia potuto ac-

cadere ciò se ufficialmente si giustificava

l’accorpamento con motivi di spendig review?

Chi avrà letto i miei precedenti comunicati ricorderà

che suggerivo semplicemente di dimezzare i compensi

dei dirigenti così da conservare, con gli stessi fondi, due

direzioni invece che una.

Bene, difficilmente assisteremo a riduzioni di com-

pensi da parte della casta ma l’aver garantito la conser-

vazione delle due dirigenze, assegnando ad una un

dirigente di prima fascia e all’altra uno di seconda, per

quelli come me che reclamavano per lo scippo, equivale

esattamente a quanto suggerito!

Insomma, visto che dirigenti di prima fascia se ne

possono avere un numero limitato in considerazione

dei loro alti e lauti compensi, utilizzando quelli di se-

conda, si risparmia parecchio e così la soluzione è ser-

vita! Grazie a chi come il sen. Di Giacomo e i vertici

della UIL BACT Nazionale, si sono mossi tempestiva-

mente per il bene del Molise!“ Per Izzo, poi, l’altra no-

tizia positiva è che il taglio dei dirigenti potrebbe

portare via dal Molise l’attuale direttore dei Beni Cul-

turali.

“Famiglietti è un dirigente di prima fascia quindi, a

meno che non intenda retrocedere (perdendo anche

molti soldini!), dovrà lasciare il Molise per altri lidi!

Aspettiamo con ansia quel (prossimo) momento e su-

bito dopo ricominciamo a lavorare seriamente, ripren-

dendo da dove avevamo interrotto, al fine di tutelare e

valorizzare i beni culturali del Molise così come alcuni

di noi, pochi a dire il vero, già facevano tra mille sacri-

fici e difficoltà da anni!“

4 TAagliolto4 marzo 2014

Soddisfazione è stata espressa dalla Uilbac. "Fuori dai giochi Famiglietti"

CAMPOBASSO. Le segreterie regio-

nali dei sindacati della Polizia di Stato

Silp - Cgil, Ugl-Polizia di Stato, Coisp,

Consap, Uil-Ps esprimono assoluta

contrarietà all'ipotesi di soppressione

di alcuni reparti di polizia ubicati in

regione. A quanto pare infatti il piano

di dismissioni di numerosi uffici in

ambito nazionale predisposto dal di-

partimento della Pubblica Sicurezza

del Ministero dell'Interno, riguarde-

rebbe anche il posto Polfer (Polizia

Ferroviaria) di Campobasso, il distac-

camento Polizia Stradale di Larino e la

sezione Polizia Postale di Isernia.

Inoltre, in considerazione dell'ipo-

tesi di prevedere tre soli Maxi- Poli

formativi per il personale polstato, di-

slocati uno al Nord, uno al Centro ed

uno al Sud, non si esclude che la

Scuola allievi agenti di Campobasso

possa risultare nuovamente destinata-

ria di un provvedimento di chiusura.

Queste organizzazioni sindacali, nel

ribadire l'assoluta contrarietà all'ipo-

tesi di razionalizzazione dei presidi di

Polizia così come formulata dal dipar-

timento della P.S. intendono rassicu-

rare la cittadinanza molisana che non

lasceranno intentata alcuna azione di

carattere sindacale volta a tutelare

questa regione a cui va riconosciuto il

diritto alla sicurezza assoluta da cui

non può prescindere una diffusa pre-

senza di uffici di Polizia nel territorio

quale presupposto indispensabile per

una risposta sempre più incisiva alle

prioritarie esigenze di prevenzione e

repressione dei reati.

Polizia, nuove soppressioni

"Salva la direzione dei beni culturali del Molise"

Pericoloso calo di nascite I dati sono dell’Istat: le regioni del Mezzogiorno soffrono di più

Preoccupazione viene espressa dalle organizzazioni sindacali

CAMPOBASSO. Il fenomeno della denatalità nelle

regioni italiane prosegue senza fermarsi dal 2009.

Lo confermano gli ultimi dati dell’Istat secondo cui

sono stati 546.607 gli iscritti in anagrafe per nascita

nel 2011, circa 15 mila in meno rispetto al 2010. L’in-

cremento delle nascite che si era riscontrato a li-

vello nazionale tra il 1995 e il 2008 è stato il risultato

di opposte dinamiche territoriali: l’aumento dei nati

si è registrato solo nelle regioni del Centro e del

Nord, mentre al Sud e nelle Isole è proseguito il fe-

nomeno della denatalità. In particolare il Molise ha

registrato, nel periodo 1995 – 2008 un tasso di de-

natalità di oltre il 15%, mentre si attesta al 5% la de-

natalità tra il 2008 ed il 2011.

In tale periodo nelle regioni del Centro e del Nord

si sono osservati incrementi compresi tra l’11% del

Trentino-Alto Adige e il 30% della Lombardia. Un

caso a parte è quello dell’Emilia-Romagna, che a

metà degli anni Novanta mostrava il livello di fe-

condità più basso e che ha fatto registrare al 2008

oltre il 50% di nati in più. Nelle regioni del Mezzo-

giorno, al contrario, tra il 1995 e il 2008 è continuata

la riduzione delle nascite con valori compresi tra -

5% della Sardegna e -21% della Basilicata.

Secondo l’Istat il calo della nascite dal 2009 è un

fenomeno in parte riconducibile a un effetto “strut-

turale”: infatti, stanno via via uscendo dall’espe-

rienza riproduttiva le baby-boomers, ovvero le

generazioni di donne nate a metà degli anni ’60,

molto più numerose delle generazioni più giovani

che via via raggiungono le età feconde, convenzio-

nalmente fissate dai demografi tra 13 e 50 anni. Le

cittadine straniere hanno finora compensato questo

squilibrio strutturale andando a riempire i “vuoti”

di popolazione femminile ravvisabili nella struttura

per età delle donne italiane. Inoltre, le cittadine

straniere fanno in media più figli delle donne ita-

liane.

Negli ultimi anni si nota, tuttavia, una diminu-

zione della fecondità delle donne straniere. Quindi,

a meno di una inversione di tendenza verso un de-

ciso aumento della fecondità delle donne italiane, al

momento difficile da immaginare, la diminuzione

delle nascite è destinata ad accentuarsi.

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L’articolo 56 bis del “Decreto del Fare” indica

gli immobili del patrimonio statale che possono

essere trasferibili, i soggetti che possono avan-

zare richiesta di acquisizione, e i tempi e i modi

della procedura. Il comune di Campobasso vo-

leva avvalersene per riprendersi il Distretto

Militare di Via Verdone che, ricordiamolo an-

cora una volta, è stato costruito su suolo comu-

nale con la clausola che nel momento in cui

non sarebbe stato più destinato a scopi militari,

sarebbe tornato nella piena e totale disponibi-

lità dell’amministrazione.

Il Decreto del Fare, dava quindi la possibilità

di arrivare allo scopo, evitando di proseguire il

contenzioso con il ministero della Difesa che

dura da non meno di 30 anni. Sembrava l’occa-

sione giusta, tant’è che l’ufficio patrimonio di

Palazzo san Giorgio, la cui solerzia è ampia-

mente dimostrata e consolidata, aveva avviato

il procedimento per raggiungere lo scopo: do-

manda all’Agenzia del demanio agli inizi di no-

vembre; accettazione, e avvio dell’istruttoria da

concludersi entro 60 giorni. Tempo e termini rispettati,

ma l’esito è stato diametralmente opposto a quello spe-

rato.

L’Agenzia del demanio ha verificato che l’immobile

corrispondente al Distretto militare di Via Verdone è

ancora funzionale alle esigenze del ministero della Di-

fesa che, interpellato, ha confermato le proprie neces-

sità istituzionali.

Quali siano, come vengano esplicate, con quale utilità

per la Difesa e per i cittadini diventa a questo punto il

nodo da sciogliere.

Qualcuno al ministero della Difesa o altrove, in uno

dei tanti Palazzi istituzionali, dovrà pur dire e, soprat-

tutto, dimostrare che in Via Verdone , a Campobasso,

vengono svolte attività militari per le quali, inoltre, si

rendono necessari i metri quadri del Distretto e le de-

cine e decine di stanze di cui si compone. Ci sarà questo

qualcuno?

Se c’è, dubitiamo fortemente che sia in grado di di-

mostrare che in Via Verdone sono di stanza soldati,

sott’ufficiali e ufficiali in numero così rilevante, e per

un’attività così intensa e indispensabile per la sicu-

rezza del Paese, da aver bisogno di una struttura della

dimensione e della vastità del Distretto.

A passarci giorno e notte, e tutti i giorni dell’anno, in

Via Verdone, difficilmente si ha la percezione che

al di là del portone d’ingresso, peraltro sempre

spalancato, ci sia una compagnia di soldati che

possa giustificare l’uso del Distretto. Invece dob-

biamo prendere atto che l’Agenzia del demanio

ha verificato che la struttura edilizia di Via Ver-

done è ancora funzionale alle esigenze del mini-

stero della Difesa, e quest’ultimo ha confermato

di svolgervi le proprie necessità istituzionali.

Quali siano queste necessità, e lo spazio di cui

hanno bisogno per essere svolte, dovrebbero es-

sere dettagliati e dimostrati. Diversamente,

siamo di fronte ad una forzatura della realtà, che

traduce in maniera chiara come il Distretto sia

uno stabile sovradimensionato per le esigenze di

chi attualmente lo occupa e se ne avvale.

C’è da sperare che l’amministrazione comu-

nale non accetti supinamente l’esito della veri-

fica svolta dall’Agenzia del demanio e,

soprattutto, riesca a confutare che all’interno del

Distretto si svolgono le attività per le quali l’am-

ministrazione civica di Campobasso ritenne di dover

cedere il suolo. Vogliamo dire che per gli amministra-

tori comunali non dovrebbe essere accettabile che si

continui a sostenere che in Via Verdone ci siano qual-

cosa o qualcuno che abbiano a che fare con gli scopi

istituzionali del ministero della Difesa. Dovesse essere

il contrario, è un diritto elementare dei campobassani

conoscere quali sono e in che cosa consistono. Qualora

a questa richiesta venisse opposto il segreto militare,

dovremmo convincerci che la sparuta rappresentanza

che vi risiede, è lì per la nostra sicurezza e per quella

del Paese (!).

Dardo

CAMPOBASSO. In assetto di guerra

sono già le imprese del settore edile

alle prese con una crisi che non si era

mai vista prima d'ora e con la Regione

a cortissimo di idee. Le banche hanno

chiuso i cordoni della borsa e l'edilizia

privata boccheggia. Le cause le ripe-

tiamo ormai da molto tempo e pur-

troppo ancora permangono:

innanzitutto è presente un allarme as-

soluto per i mancati pagamenti dei la-

vori che le imprese eseguono, un

problema che ha ormai raggiunto di-

mensioni elevatissime e che sta por-

tando al fallimento numerose aziende.

La seconda principale causa riguarda

ovviamente la assoluta mancanza di

nuovi lavori, che porta tutte quelle im-

prese che sono sopravvissute al primo

problema a non riuscire di fatto a fare

nulla. Si arriva dunque alla cassa inte-

grazione nella speranza che qualcosa

possa smuoversi, anche se ormai sem-

bra che le risorse siano sempre di

meno.

Ma c'è anche l’andamento del mer-

cato privato a preoccupare. Il mercato

privato si sta invece bloccando soprat-

tutto a causa del credit crunch delle

banche, le quali si dimostrano sempre

meno disponibili a erogare mutui così

tutto è fermo perché non arrivano i fi-

nanziamenti delle banche utili a co-

struire e vendere le case: i mutui non

vengono erogati, le prospettive sono

difficili e il mercato del lavoro non

offre certamente garanzie, quindi è

normale che si pensi due volte prima

di indebitarsi anche per la casa.

Le banche, nonostante le dichiara-

zioni che ascoltiamo, all’atto pratico

hanno enormi difficoltà nell’eroga-

zione del credito, sia alle imprese che

alle famiglie, e in questo modo è chiaro

che l’economia non potrà mai tornare

a girare. Se il sistema delle banche non

riesce a svolgere questa sua primaria

funzione rischia davvero di bloccarsi

tutto. Per affrontare questa crisi occor-

rerebbero delle ricette che oggi man-

cano. Ci troviamo in una sorta di

“cappa” che sta pesando su tutti i citta-

dini e che risulta essere anche molto

pericolosa. Nella situazione attuale

l’economia si avvita irreversibilmente

in senso negativo, quando invece do-

vremmo riuscire a invertire il trend, ri-

dare fiducia ai cittadini e ricominciare

a percorrere una spirale di crescita po-

sitiva. Credo che sia necessario innan-

zitutto individuare tutte quelle

importanti opere all’interno dei nostri

comuni da eseguire perché utili alla

vita di tutti i giorni. Per esempio la ma-

nutenzione delle strade, delle scuole,

dei fabbricati pubblici: tutte attività del

settore costruzioni che risultano fon-

damentali. Ma, come dicevamo, occor-

rono ricette.

TAaglio

lto5

4 marzo 2014

L’Agenzia del demanio ha verificato che il Distretto di Via Verdone serve all’esercito

Il tentativo del comune di utilizzare il Decreto del Fare per riavere indietro l’immobile costruito su suolo comunale, è andato a vuo

Edilizia, nessuna risposta

Sarebbe opportuno che fosse dimostrato che all’interno della struttura sono

di stanza soldati, sott’ufficiali e ufficiali in numero così rilevante da aver

bisogno di una struttura della dimensione e della vastità dell’immobile

Dai fondi post sisma all'assenza di prospettive un settore in declino

Page 6: 4 marzo 2014

Consiglieri desaparecidos,

troppo presi a studiare le candi-

dature in vista delle amministra-

tive di maggio. Come era

prevedibile il Consiglio comunale

convocato ieri mattina in prima

convocazione è slittato a lunedì

per il mancato raggiungimento

del numero legale. A quella che

da mesi è ormai diventata una

prassi, si sono aggiunti altri fat-

tori che sicuramente hanno

spinto gli amministratori, soprat-

tutto quelli di maggioranza, a evi-

tare l’aula consiliare. Primo fra

tutti l’effetto mandato esplorativo

affidato a Gino Di Bartolomeo. La

settimana scorsa, infatti, il com-

missario per il Molise di Forza Ita-

lia Gianfranco Rotondi ha

confermato la ricandidatura alle

comunali del sindaco uscente o

meglio ha chiesto a Di Bartolomeo

di formulare, entro dieci giorni,

una proposta di programma e di

assetto di coalizione. Quindi se Di

Bartolomeo, in questi giorni, è

alle prese con le “consultazioni”

locali per verificare il sostegno

della coalizione, i partiti del cen-

trodestra si stanno muovendo per

cercare una candidatura che vada

al di là di Di Bartolomeo e che

possa mettere Rotondi davanti al

fatto compiuto. Non è un mistero,

infatti, che Michele Iorio stia pen-

sando sempre più concretamente

alle creazione di “Forza Molise”,

un raggruppamento che dovrebbe

far confluire anche il resto del

centrodestra oltre che attrarre

una serie di raggruppamenti civici

che, secondo Iorio, fin dall’inizio

avrebbero dovuto essere coinvolti

nella scelta del candidato sindaco

attraverso le primarie. Senza te-

nere le consultazioni primarie,

Iorio aveva preannunciato una

deflagrazione all’interno del cen-

trodestra nel caso in cui ha Forza

Italia avesse deciso di riconfer-

mare Di Bartolomeo e aveva par-

lato anche di una soluzione

alternativa avendo già molto

chiaro il quadro della situazione

del capoluogo. Dalle affermazioni

rilasciate qualche giorno prima

della riunione organizzata a Roma

nella sede di Forza Italia, è evi-

dente che Iorio aveva intuito che

l’andazzo sarebbe quello da lui

previsto ed infatti pare che Di

Bartolomeo stia avendo non

poche difficoltà a verificare e so-

prattutto a ricevere il consenso

dell’intera coalizione. Se il man-

dato esplorativo non dovesse an-

dare a buon fine e se la coalizione

dovesse confluire su un altro

nome, Forza Italia potrebbe ri-

candidare in ogni caso Di Bartolo-

meo oppure decidere di aderire

alla scelta della coalizione.

Teresa Manara

CAMPOBASSO. E' grave che la

Regione Campania promuova

una Conferenza di Servizi per

far installare decine di pale eo-

liche nella Valle del Tammaro

al confine con il Molise ed in

contrasto con il Decreto Legi-

slativo n. 387/2003 non coin-

volge la Regione Molise e la

Direzione del MIBAC Molise

nel procedimento, come si

evince dall'allagata nota del

Ministero dei Beni Culturali.

Ed è ancora più grave che una

nota ufficiale del 14 ottobre

scorso ed una diffida trasmessa

questa mattina dalla Regione

Molise non vengano prese in

considerazione aprendo un

conflitto amministrativo in-

comprensibile e da evitare.

A pochi chilometri dagli inse-

diamenti di pale alte più della

Cupola di San Pietro sorge uno

dei siti archeologici meglio

conservati d'Italia come asseri-

sce il Prof. Salvatore Settis, la

città sannitico – romana di

SAEPINUM – ALTILIA, per la

quale si sono mobilitati insigni

esponenti dell'arte e della cul-

tura nazionale, Don Luigi Ciotti

e 136 associazioni agricole, am-

bientaliste, sociali e sindacali.

La Valle del Tammaro è attra-

versata dal Regio Tratturo Pe-

scasseroli – Candela, la

millenaria via della transu-

manza che univa la Puglia al-

l'Abruzzo, e si trova ai piedi del

Massiccio del Matese che

ospita un Parco Regionale e la

più grande area protetta d'Ita-

lia gestita dal WWF.

Com'è possibile che gli Italiani

debbano pagare 12 miliardi in

più sulla bolletta elettrica ogni

anno per consentire un profitto

aggiuntivo a imprese che sot-

traggono terra all'agricoltura e

con i loro interventi fanno per-

dere valore agli immobili e alle

proprietà dei coltivatori di-

retti?

Perché non si rispetta l'art. 9

della Costituzione che tutela il

Paesaggio e perché non si ri-

spetta il Codice Nazionale dei

Beni Culturali permettendo a

degli operatori privati di fare

degli investimenti in aree ubi-

cate nelle vicinanze di giaci-

menti culturali e di siti

archeologici di inestimabile va-

lore come quello di SEPINO

(Saepinum – Altilia)?

CAMPOBASSO. E’ attivo il nuovo servizio on-line il cosiddetto

“Punto di Accesso”: il portale per le imprese italiane che consente di

accedere ai servizi telematici del Ministero della Giustizia. Gestito

dalle Camere di Commercio Italiane, tramite InfoCamere, il nuovo

servizio rappresenta una “finestra” su dati e documenti dei Tribunali.

Infatti il legale rappresentante dell’impresa, munito della Carta Na-

zionale dei Servizi, può accedere direttamente al servizio in linea sul

portale “ Impresa e Giustizia” (www.giustizia.infocamere.it) e consul-

tare tutti i dati dei procedimenti in cui l’azienda risulta essere costi-

tuta come parte nell’ambito delle esecuzioni individuali e concorsuali

nonché del contenzioso civile. Il sistema consente, tra l’altro, di vi-

sualizzare le informazioni relative alle scadenze dei termini e alle

udienze. I fascicoli del Tribunale di Campobasso sono consultabili sul

portale “Impresa e Giustizia” a partire dal 01 settembre 2012. Il nuovo

servizio on –line, inoltre, si affianca ad un’altra iniziativa che è stata

già messa in campo grazie alla collaborazione tra le Camere di Com-

mercio ed i Tribunali: si tratta dell’invio semplificato al Registro delle

Imprese dei provvedimenti relativi alle procedure concorsuali.

Quest’ultima procedura, che fa parte del processo virtuoso già avviato

dalla Camera di Commercio di Campobasso e dal Tribunale di Cam-

pobasso per la modernizzazione dell’apparato giudiziario locale, con-

sente un notevole risparmio di tempo e permette di controllare lo

stato dei provvedimenti inviati alle Camere di Commercio. In partico-

lare è consentita l’acquisizione e l’invio del documento, generato in al-

cuni casi automaticamente, di cui si può anche monitorare la

consegna. La collaborazione tra il Tribunale e la Camera di Commer-

cio di Campobasso ha permesso di attuare nel nostro territorio il “pro-

cesso telematico”, che consente, da un lato, un dialogo più veloce ed

efficace tra gli Enti, dall’altro, l’accesso diretto da parte delle imprese,

ai documenti processuali che le riguardano. Attraverso queste azioni

imprese e cittadini possono trarre un reale beneficio in termini di ri-

sparmio di tempo e di denaro, sotto il profilo della sicurezza, della

qualità e della pertinenza dei dati trasmessi.

Ma non è tutto! Infatti con il processo telematico si riduce notevol-

mente il carico burocratico dei Tribunali evitando le lunghe code alle

segreterie o agli sportelli, si ha un miglioramento dei rapporti tra cit-

tadini ed Istituzioni ed una immediatezza dell’accesso alle informa-

zioni da qualunque luogo, e in modo semplice, veloce e sicuro.

64 marzo 2014 Campobasso

“Altilia, no alle pale eoliche”Parte il nuovo “Punto di Accesso”Semplificazione amministrativa:Camera di Commercio e Tribunaleinsieme con il servizio

C'è fermento per le decisioni assunte

dalla Regione Campania nell'area di Morcone

Assise rinviata: consiglieri desaparecidos,troppo presi a studiare l’assetto politico

Page 7: 4 marzo 2014

CAMPOBASSO. Ogni lunedì, a

partire da ieri, i tabaccai italiani

si asterranno dalla vendita del

tabacco dalle 9 alle 12. "L'inizia-

tiva sarà ad oltranza almeno

finchè la politica e le istituzioni

competenti non avranno col-

mato un vuoto normativo su cui

si combatte una guerra non no-

stra.

La nostra neutralità è indub-

bia e storicamente accertata se

dunque altri decidono di por-

tare avanti una guerra di posi-

zione, facendo scendere i prezzi

delle sigarette, facciano pure.

Ma non si ignori che il nostro

aggio è una percentuale di quei

prezzi e che, quindi, più questi

scendono più il nostro aggio

deve aumentare", questo af-

ferma Giovanni Risso, presi-

dente nazionale della

Federazione Italiana Tabaccai

All’orizzonte le europee e il rinnovo del consiglio comu-nale di Campobasso. Campobasso: città in bilico tra l’essere,sulla carta, un capoluogo di regione, e nella realtà un grumodi palazzi, uffici, negozi, banche, concessionarie automobili-stiche, bar, pub, night-club, pizzerie che traducono una im-magine arruffata e qualunquistica, solo marginalmentecorretta qua e là sul territorio dalla cittadella universitariadi Vazzieri e, se vogliamo essere generosi, da ciò che rimanedella bellezza urbanistica e architettonica del centro murat-tiano e dei palazzi ottocenteschi e del primo Novecentoche ancora le assegnano un minimo di dignità. Il degradola sta portando alla deriva: strade e marciapiedi in dissesto,servizi pubblici inefficienti, disordine edilizio, traffico caotico,tabelle e tabelloni pubblicitari dappertutto, spazi verdi ab-bandonati, estetica ed etica seppellite dal disconoscimentodei valori culturali e dell’arte. Eppure, in tanto degrado equalunquismo ci sarebbero margini per mettere riparo allacrisi d’identità andando a scovare uomini e cose di qualitànella società civile tutt’ora pervasa di valori umani, profes-sionali e culturali. Margini ristretti, sempre più esigui, inquanto compressi dagli elementi distruttivi della moralitàpubblica e della coscienza civile. Sarebbe necessario essereveloci e determinati in quest’opera di ricerca dei soggettiche possono invertire la tendenza e dare al capoluogo unsussulto. Ma la politica e i suoi pessimi gestori sono fin qui

nelle peste; non sanno cosa fare e come muoversi. Pd eForza Italia non sanno uscire dall’indeterminatezza e cre-dono di salvarsi rifugiandosi nelle primarie; un rimedio peg-giore del male, ché se seleziona lo fa nel novero dei peggioriNel novero di coloro chepresumono di essere ca-paci di amministrare puravendo dimostrato il con-trario e di coloro che nonavendo mai amministratocredono impunemente epresuntuosamente di po-terlo fare. Motivi impellentidi opportunità richiede-rebbero l’indicazione - Hicet nunc - del personaggio(uomo o donna), le cuiqualità peculiari (autorevo-lezza, competenza, espe-rienza, carisma)potrebbero bloccare candi-dature a sindaco dilettantesche, approssimate, se non pro-prio sprovvedute. Un impegno che andava fatto per tempo.Volendo c’è ancora tempo. Che la voglia di cambiamentoprovenga dai partiti o dal basso, dalla società civile, non fa

differenza. In entrambi i casi sarebbe la statura (morale,professionale, umana) del candidato a prevalere. Il profiloideale? Coscienza del ruolo; conoscenza dell’amministrare:metodologia, costanza, liberalità. Barriera ideale per arginare

gli accaparratori di poltronee i servitori sciocchi chefanno ressa alle porte dellesegreterie politiche. Costorouna qualche preoccupa-zione la danno anche allarete sociale se non sapràevitare ingerenze e confu-sione. Con la candidatura diPino Saluppo la società civiletrova un personaggio che hadimestichezza con i pro-blemi (economici, sociali, cul-turali) e titoli professionaliadeguati alla complessità diguidare una città da rifon-

dare, in quanto espressionedi una cultura democratica e di un impegno costanti chesono indispensabili per sostenere il peso di un mandatoelettorale che abbia l’obiettivo di aiutare Campobasso a rie-mergere dal pantano in cui è finita. Gli accaparratori di pol-

trone e i servitori sciocchi una qualche preoccupazione ladanno, dicevamo, perché si vanno affollando e proponendoanche intorno e all’interno delle liste civiche in allestimento.Ci ripetiamo volentieri. Le primarie, ancorché, come dicono,essere aperte, sono strumenti che non garantiscono la realevolontà della società civile ma i giochi di potere e delle cor-renti all’interno della squinternata organizzazione dei partiti.Da qui nasce e si rafforza l’idea di un movimento d’opinioneche assecondi, anzi pretenda, che al vertice di Palazzo sanGiorgio acceda una persona capace, e se necessario an-dando a recuperare energie politiche fin troppo presto trau-matizzate dalla violenza del potere fine a se stesso al qualesi erano opposte. Come accennavamo, sarebbe auspicabileche fossero i partiti a dare avvio a questo processo di ricercae di consacrazione di figure di alto profilo, ma dubitiamoche abbiano intenzione di farlo. Tutt’altro. Si muova quindila società civile che riconosce a sé il diritto-dovere di reagireallo sfasciume generale. Un cartello delle liste civiche controil cartello dei partiti non più partiti, ma potentati. Però, piùpassano i giorni e più conquistano spazio coloro che daibanchi comunali e dal sottobosco amministrativo e politicohanno portato la città allo sbando, al degrado, alla dequa-lificazione, alla povertà morale e culturale, alla fragilità eco-nomica.

Dardo

74 marzo 2014Campobasso

Un cartello delle liste civiche contro il cartello dei partiti non più partiti, ma potentatiLe primarie sono strumenti che non garantiscono la realevolontà della società civile ma i giochi di potere e delle correnti interne della squinternata partitocrazia Purtroppo, più passano i giorni e più conquistano spazio coloro che dai banchi comunali

e dal sottobosco amministrativo e politico hanno portato la città allo sbando, al degrado,

alla dequalificazione, alla povertà morale culturale, alla fragilità economica. Con la candidatura

di Pino Saluppo la società civile trova un personaggio che ha dimestichezza con i problemi

Da questa sera gli spettacoli

alla Fondazione Molise Cultura

Tabaccai chiusi ogni lunedìI Concerti di Primavera

Giuseppe Saluppo

Campobasso. Le note della

primavera si diffonderanno

per un lungo periodo e da

questa sera si potrà comin-

ciare ad assaporare il primo e

imperdibile appuntamento

dedicato alla musica con l’at-

tesa programmazione dei

“Concerti di Primavera”. Nati

dalla collaborazione del Con-

servatorio Statale di musica “L.

Perosi”, con il sostegno con la

Regione Molise e con la Fon-

dazione Molise Cultura, gli

spettacoli offriranno la possi-

bilità di far ascoltare a tutti

della musica di vero livello,

abbracciando i diversi stili,

dallo stile barocco, al jazz, alla

sinfonia contemporanea, alla

sacra, alla musica da camera, a

quella sinfonica e a quella

operistica.

Tutto ciò è stato presentato

attraverso una conferenza per

corredare il nutrito catalogo in

vista delle serate, che ha visto

la partecipazione del direttore

dell’università musicale Pe-

rosi, Lelio Di Tullio e la consi-

gliera dell’amministrazione

della fondazione Molise Cul-

tura Antonella Presutti. Cuore

degli eventi, sarà la struttura

della ex Gil in uso due volte

alla settimana.

“Noi presentiamo tutta la

nostra creazione, siamo una

scuola di formazione e produ-

zione, i nostri eventi racchiu-

dono una serie di

manifestazioni e oltre ai con-

certi di primavera con musica

effettuata da docenti e stu-

denti, si avrà la possibilità di

ospitare numerosi artisti di

elevato spessore anche a li-

vello internazionale. Ci sarà

poi a maggio l’esibizione dello

spettacolo delle percussioni,

non mancherà la seconda edi-

zione del Festival dei Misteri e

tutto andrà a confluire con i

concerti d’autunno. Noi siamo

onorati di presentare il nostro

lavoro e avere la collabora-

zione di artisti emergenti e di

far parte del sistema Afam

(Ministero dell’istruzione

dell’università e della ricerca”

Queste le parole di Di Tullio in

attesa della serata”

La protesta

a causa del sempre

minore aggio

sui prodotti

dei Monopoli

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 52 - MARTEDÌ 4 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Page 11: 4 marzo 2014

VENAFRO. Decisamente pre-

carie le condizioni delle strade

di Venafro, caratterizzate da

buche e avvallamenti che ren-

dono pericoloso il transito di

pedoni e veicoli. I cittadini pro-

testano: "Le strade urbane di

Venafro, tanto del centro storico

che dei quartieri residenziali

della pianura, sono costellate da

innumerevoli e micidiali buche

che rappresentano un calvario

autentico per pedoni, ciclisti,

automobilisti e motociclisti.

“Altro che Roma, -affermano in

molti- qui a Venafro arterie, tra-

verse, vicoli e piazze sono co-

stellati di buche che

rappresentano un serio pro-

blema. Buche profonde che

procurano ai pedoni distorsioni

dolorosissime a piedi e caviglie

se ci si va a finire all’interno e

che sono pericolosissime per

chi procede in bicicletta, su mo-

torino o su una moto. Per chi

procede sulle due ruote é inevi-

tabile la caduta con conseguenti

problemi fisici, una volta incap-

pati in una buca. Conseguenze

altrettanto gravi per le auto se

centrano una di tali buche ; il ri-

sultato è rappresentato da co-

spicui esborsi economici per

riparare sospensioni, pneuma-

tici e quant’altro. Insomma un

autentico calvario per tanti, an-

ziani in primis ! Chiediamo per-

ciò il monitoraggio completo di

arterie, traverse e piazze urbane

per eliminare simili traboc-

chetti, riparando buche e fossi,

rimettendo il catrame là dove è

stato portato via dalle intempe-

rie e sanando i numerosi avval-

lamenti che impreziosiscono

l’abitato. Solo così staremo tutti

più sicuri, senza correre il ri-

schio di centrare una buca, di fi-

nire a terra, di farci male o di

danneggiare bici e mezzi moto-

rizzati”.

La segnalazione è assoluta-

mente fondata. In effetti ci sono

piazze importanti ma letteral-

mente “in ginocchio” in tema di

manutenzione (vedi Piazza Vit-

torio Veneto e piazza Merola),

così come è precaria la situa-

zione di tante traverse e vie

principali sia del centro storico

che dei quartieri di pianura, ad

esempio via Roma, trav. Collegio

dei Fabbri, via Plebiscito, via

Giosuè Carducci (tra le più di-

sastrate in assoluto), via Miche-

langelo Buonarroti ed altre

ancora. E’ perciò urgente ripa-

rare e risanare per prevenire

pericoli alle persone ed evitare

esborsi economici al Comune

sotto forma di risarcimenti".

CAMPOBASSO. Protesta dei

lavoratori Ittierre davanti alla

sede del Consiglio regionale del

Molise. Ieri mattina in centinaia

si sono dati appuntamento a via

IV Novembre a Campobasso,

cappio al collo per simboleg-

giare il loro stato di disperazione

in una situazione di ormai per-

manente incertezza, quasi ad in-

tendere che le ombre della

chiusura dell’azienda di Pettora-

nello e dei licenziamenti collet-

tivi non possono che mostrare

l’immagine dei lavoratori soffo-

cati nella morsa della crisi. Ma

anche strozzati, traditi da chi ieri

e oggi non avrebbe ammini-

strato in maniera diligente e da

un Ente che dovrebbe agire da

garante per il mantenimento dei

posti di lavoro e per salvare nu-

merose famiglie, soprattutto

quelle monoreddito, dal baratro.

La proposta della Ikf Holding

per l’acquisizione dell’azienda

non convince i lavoratori, dal

momento che creerebbe ancora

più incertezze sui lavorati, che

resterebbero per la maggior

parte tagliati fuori ed eventual-

mente reintegrati in un secondo

momento. Dopo la protesta, l’in-

contro all’interno di Palazzo

Moffa dei rappresentanti con il

presidente del consiglio regio-

nale Vincenzo Niro e il senatore

Roberto Ruta, giunto in un se-

condo momento. Nonostante la

fideiussione della Regione, ha

spiegato Niro, le casse dell’Ente

non dispongono dei soldi neces-

sari per acquisire l’azienda. La

promessa è stata quella della

convocazione di un’assise mo-

notematica per trovare una so-

luzione ragionevole e

immediata.

114 marzo 2014Isernia

A Isernia la struttura tra

le prime dell'Italia meridionale

e finanziata dall'Ue

I lavoratori hanno manifestato dinanzi i cancelli della Regione

I cittadini scrivono al Comune per denunciarele condizioni delle arterie cittadine

ISERNIA. Nascerà ad Isernia il primo 'Centro del riuso dei

rifiuti urbani' della Regione Molise, uno dei primi dell’Italia

centromeridionale. L’Unione Europea, con la direttiva

2008/98/CE e con le linee guida 'Preparing a waste prevention

programme' (2012), ha sancito che gli Stati membri, nelle poli-

tiche in materia di rifiuti, devono porre al centro il tema della

prevenzione, adottando le misure necessarie per promuovere

il riutilizzo dei beni. L’Italia, con il recente decreto del Ministero

dell’Ambiente del 7 ottobre 2013, ha approvato uno specifico

programma nazionale di prevenzione dei rifiuti. "Il Centro del

Riuso che nascerà ad Isernia, pertanto, oltre a porsi in piena

coerenza con i più recenti dettami normativi, rappresenterà - si

legge in una nota del Comune di Isernia - un modello innova-

tivo nelle politiche regionali di prevenzione dei rifiuti. Il centro

del riutilizzo, in generale, è un’area attrezzata all’interno della

quale, al fine di prolungare il ciclo di vita di determinati beni

erroneamente considerati di scarto (indumenti, elettrodome-

stici, giocattoli, biciclette, passeggini, mobili, ecc.) è possibile

svolgere attività di scambio volte al riutilizzo degli oggetti o la-

sciare beni in 'conto donazione' nonché acquistare determinati

prodotti di largo consumo senza imballaggi e ingombranti con-

fezioni. Ne consegue - si sottolinea nella nota di Palazzo San

Francesco - una forte valenza educativa dell’iniziativa, finaliz-

zata ad incidere sulla cultura dell’usa e getta e, più in generale,

sui comportamenti virtuosi di riduzione dei consumi da parte

delle famiglie; grazie al centro del riuso potranno anche essere

raggiunti obiettivi di integrazione sociale, microimpresa e soli-

darietà. Il Centro del Riuso di Isernia, oltre ai locali destinati al-

l’immagazzinamento, catalogazione ed esposizione, verrà

dotato di uno spazio in cui realizzare mercatini periodici del-

l’usato, di una ludoteca del riuso e di ampi spazi verdi in cui

collocare aree gioco realizzate con materiali riciclati, di una

casa dell’acqua, di una casa del latte, di uno spazio in cui ac-

quistare in modalità 'alla spina' (es. distributori automatici di

detersivi), nonché di un’area dedicata alla raccolta differenziata

delle più comuni materiali di rifiuto (carta, vetro, plastica, allu-

minio, medicinali scaduti, batterie esauste, elettrodomestici,

ecc.). In sintesi, il centro rappresenterà la declinazione sul ter-

ritorio della strategia delle tre R: ridurre, riutilizzare e riciclare.

La realizzazione del Centro del Riuso di Isernia - si legge an-

cora nella nota di Palazzo San Francesco - rientra tra gli inter-

venti di cui all’Accordo di Programma 'PISU IS.02' sottoscritto

dalla Regione Molise con i Comuni di Isernia (capofila), Carpi-

none, Miranda, Pesche, Pettoranello di Molise, Castelpizzuto e

Macchia di Isernia e si colloca nella più ampia politica di effi-

cienza del sistema di gestione integrata dei rifiuti condotta

dall’Assessorato alla Tutela dell’Ambiente della Regione Mo-

lise".

Nasce il primocentro dei rifiuti

“Le strade comeun colabrodo”

Ittierre, la protesta dei dipendenti

CAPRACOTTA. "Con immenso rammarico ma

con senso di responsabilità, abbiamo comuni-

cato agli organi nazionali della Fisi e a quelli

internazionali della Fis che non siamo in grado

di garantire la fattibilità della fase finale di

Coppa Opa”.

E’ la nota a firma del sindaco Antonio Monaco,

di Agostino Angelaccio (Capracotta 2014) e di

Michele Conti (Sci Club Capracotta), con la

quale comunicano le motivazioni di una scioc-

cante e allo stesso tempo dolorosa decisione.

“Ieri, personale esperto ha effettuato un sopral-

luogo lungo la pista e ha constatato che per la

mancanza di un precedente sottofondo, la poca

neve caduta ha poca consistenza (si tratta di

uno spessore limitato pieno di acqua e aria) e,

comunque, le temperature primaverili e le pre-

visioni meteo non offrono nulla di buono. Ci

eravamo preparati con grande entusiasmo a

questo importante evento per onorare degna-

mente il centenario del nostro Sci Club e per

offrire alla regione Molise una vetrina di

grande interesse. Per noi si tratta solo di un

‘rinvio’, speriamo a breve, e continuiamo a

guardare al futuro con la serenità che ci ha con-

traddistinto in questi mesi di duro lavoro per

preparare ed organizzare al meglio la manife-

stazione sportiva”.

Sci di fondo, annullata la garaIl sindaco di Capracotta costretto alla decisione a causa della mancanza di neve

La proposta Ikf

non convince

Forse un nuovo

Consiglio

regionale?

Page 12: 4 marzo 2014

TERMOLI – Hanno scioperato per tre ore ieri mattina, anche se non

tutti hanno aderito, i tabaccai per protestare nei confronti del Governo

per gli aumenti dei costi e ricavi ridotti. I locali che vendono esclusi-

vamente tabacco hanno attuato proprio la serrata non aprendo alla

clientela dalle 9 alle 12 mentre le attività con bar, edicola e gioco del

Lotto, hanno aperto regolarmente ma non venduto i tabacchi. “Riven-

dichiamo – hanno detto i tabaccai - un sostanziale aumento di aggio

perché il nostro reddito a tabacchi è il più basso di Europa ed è la metà

rispetto a quello che percepiscono i nostri colleghi francesi, che pur

sono penultimi nella classifica della redditività dei tabacchi operanti

in sistemi analoghi al nostro! La nostra scarsa redditività è legata

anche alla capillarità. Chiunque gestisca una rete sa che la capillarità

ha un costo: è ora che anche il Governo faccia i conti su quanto costa

la sua rete”.

124 marzo 2014 Termoli

TERMOLI - In vista delle vo-

tazioni di maggio per il rinnovo

del sindaco e amministrazione

comunale continuano le riu-

nioni tra i vari schieramenti

politici per trovare il nome del

candidato a primo cittadino. In

controtendenza “Libertà e giu-

stizia” Molise che indica la cor-

retta strada ritenendo che

bisogna partire dal programma

e non dai nomi. “Ė giunto il mo-

mento di dare alla città una

prospettiva condivisa, affidata

a uomini e donne che abbiano

l’aspirazione - vocazione a rea-

lizzare un’esperienza ammini-

strativa esemplare. Per

raggiungere questo obiettivo è

necessario partire dall’elabo-

razione di idee volte a valoriz-

zare il ruolo di una città che si

affaccia su uno scenario inter-

nazionale, con straordinarie

potenzialità di sviluppo econo-

mico, sociale e culturale.

In tale ottica, è fondamentale

che, nella formulazione del

programma per il governo

della città, venga favorita la più

ampia partecipazione dei citta-

dini. Le persone che si candi-

dano a governare Termoli de-

vono essere scelte con metodo

democratico e trasparente.

Esse devono avere la compe-

tenza, l’autorevolezza e la pas-

sione necessarie per coniugare

la soluzione dei numerosi pro-

blemi concreti del territorio

(insediamenti e di-

smissioni nel nu-

cleo industriale,

conseguenze occu-

pazionali, salubrità

dell’aria, efficienza

della pubblica am-

ministrazione, con-

dizioni del settore

sanitario, edilizia

scolastica, inizia-

tive culturali ecc..)

con il pieno rispetto

dei principi di buon

governo.

Alla luce di questi

principi spiratori

Libertà e giustizia

ritiene particolar-

mente grave che,

invece di discutere

di programmi, pro-

getti e futuro della città, invece

di aprirsi a un confronto demo-

cratico che renda possibile la

reale partecipazione dei citta-

dini, ci si concentri esclusiva-

mente su liste e singole

candidature, ponendo le basi

per ulteriori ed inaccettabili

insuccessi amministrativi”.

TERMOLI – L’ex sindaco Basso Antonio

Di Brino, decaduto grazie a quattro suoi

Consiglieri che hanno votato la sfiducia

con i colleghi di opposizione, non ama es-

sere criticato e non accetta consigli. Lo si

evince da quanto accaduto a seguito di

due commenti da un post su facebook di

Termoli my blog sull’ex primo cittadino

che ha immediatamente cancellato il fir-

matario dalle sue amicizie. Cosa sarà mai

stato scritto di così stravolgente. Lo ripro-

poniamo. Primo commento: "Anche Di

Sapia e Greco sono stati traditi lo stesso";

secondo commento: "Mi pare che questa

sia la prima amministrazione di destra

caduta per tradimento, se non si fanno le

primarie vince la sinistra". Per quale mo-

tivo l’ex si sia irritato non si sa. Nel primo

commento si riporta una realtà storica e

non cancellabile.

In questo caso Di Brino forse non vo-

leva essere accostato ai suoi due prece-

denti colleghi che sono stati eletti

democraticamente dai termolesi? Nel se-

condo commento non si fa che chiedere

le primarie anche per il centrodestra,

modo democratico di scegliere la persona

che più aggrada all’elettorato. O forse

l’ex, che ha affermato di pensare ad una

possibile ricandidatura solo se la coali-

zione è compatta (al momento non pare

tale), ha paura di affrontare le primarie?

Lei sa benissimo che durante la sua am-

ministrazione, specialmente negli ultimi

periodi, non tutti i Consiglieri della sua

maggioranza sono stati concordi nei suoi

modi di fare e nelle sue decisioni. Ci per-

metta, e non a solo nostro modo di ve-

dere, Lei ha cercato inutilmente di

“scopiazzare” Remo Di Giandomenico

senza riuscirci: il “Gattone” per Termoli,

e non solo, è stato, è, e sarà unico ed ini-

mitabile. E poi non ha mai sentito i com-

menti dei termolesi sul suo operato di

questi anni di amministrazione? Se li

faccia raccontare cosi si metterà l’anima

in pace. Infine Le chiediamo di spiegare

bene ai termolesi quali benefici la città

ha avuto dalla sua amministrazione se

non qualche rotatoria, il rifacimento

della scala a chiocciola (molto conte-

stata), la riqualificazione del lungomare

Nord (anche questo in parte contestato).

Ma ha anche sottovalutato gli interventi

su strade periferiche abbandonate a se

stesse, strade più centrali diventate gru-

viera e senza manutenzione. Certamente

qualche progetto era in cantiere e li re-

steranno, almeno per il momento. Infine

Le consigliamo di valutare bene una sua

ricandidatura a primo cittadino. Se non

andiamo errati qualche anno fa Lei

avrebbe affermato che era di suo gradi-

mento chiudere la vita politica ammini-

strando la sua città, Termoli, come

Sindaco. E’ stato accontentato ma non ha

saputo approfittare fino in fondo dell’op-

portunità che i termolesi Le hanno dato.

Comunali, “Libertà e giustizia”indica la corretta strada

Il signor Antonio Basso Di Brinonon ama essere criticato

Ieri sciopero di tre ore dei tabaccai

TERMOLI – La comunità di

Lampedusa è candidata all’as-

segnazione del XXXVII Premio

Alfredo D’Andrea, dedicato alla

Solidarietà umana. La proposta

è stata ufficializata in questi

giorni dal Rotary Club di Ter-

moli. Prossimamente la Com-

missione, presieduta dal

Presidente del Comitato perma-

nente del Premio e dai membri

nominati di Governatori dei Di-

stretti 2080 e 2090 del Rotary

International, vaglierà anche le

proposte presentate dai club dei

Distretti coinvolti e poi sarà

proclamando il vincitore. La ce-

rimonia di premiazione si terrà

il 6 aprile nel Cinema Sant’An-

tonio a Termoli.

Rotary club candida lampedusa al premio d’andrea

"Fondo molisana", vittoria al venafrano rino Zampilli, del Faga Gioielli Racing Team

Notizie in breve.

TERMOLI - A tagliare per primo il

traguardo del tragitto più lungo, di 120

chilometri, è stato il ciclista molisano, Il

venafrano Rino Zampilli, del Faga Gio-

ielli Racing Team, ha vinto il percorso

più lungo, 120 chilometri, della “Fondo

Molisana”, mentre il percorso più breve

di 70 chilometri se lo è aggiudicato Fe-

derico Lanzi del Team Terenzi. Questa

edizione della “Fondo Molisana”, la gara

ciclistica internazionale organizzata

dall’associazione Team Termoli, sotto

l’egida dello Csain (Ente di Promozione

Sportiva), è valida come prima prova

del “Centro Italia Tour” con partenza ed

arrivo a Termoli, ha visto al via 850 ci-

clisti provenienti da diverse regioni

d’Italia.

Il tracciato, con partenza e arrivo in

via Rio Vivo, ha attraversato i comuni di:

Campomarino, Nuova Cliternia, San

Martino In Pensilis, Ururi, Santa Croce

di Magliano, Bonefro, Casacalenda, La-

rino.

A dare il via alla manifestazione spor-

tiva due ex calciatori quali Fabrizio Ra-

vanelli e il delegato dello Sport della

Regione Molise Carmelo Parpiglia.

TERMOLI – Un Martedì Grasso a ritmo

di samba sarà quello che si festeggerà

oggi al Centro Commerciale La Fontana.

Dalle ore 16 infatti ballerine brasiliane si

esibiranno al “Super Samba Show” ed

ancora tanto divertimento per grandi e

bambini con il “Circo della Fantasia” ov-

vero un circo itinerante con giocoliere,

trampoliere, monociclo e clown teatrante.

TERMOLI - “Tra buio e luce” è il titolo

del libro di Virginia Macchiaroli che sarà

presentato il 13 marzo alle 17,30 nell’Isti-

tuto Alberghiero “Federico di Svevia”.

Dopo la presentazione del volume ci sarà

una cena di beneficenza in favore del-

l’Associazione Italiana per la ricerca e la

cura della malattia rara “Sindrome di On-

dine”.

Page 13: 4 marzo 2014

GUARDIALFIERA - “Il Carnevale (equidistante, nell’inverno,tra Natale e Pasqua), torna nel Molise come ritornano le stagioni,come tornano i lavori dei campi, le feste, i riti. All’annunciar di Pul-cinella – tunica bianca e naso a becco - la gente straripa sullestrade, s’affaccia alle finestre, contenta, col riso in gola, pronto asgorgarlo e a punteggiare fasi irresistibili dello spettacolo inpiazza”. Descrive così Francesco Jovine nel luglio 1941, il Carne-vale di Guardialfiera. Lo evoca da inviato speciale del “Giornaled’Italia”, con l’arte e l’ispirazione per il suo vecchio Molise. Jovine,negli anni venti, è insegnante elementare a Guardialfiera. Vivràqui, con intensità, i diletti di un particolarissimo microcosmo, fragiovani intelligenti e vivaci, ed un fremito straordinario di crea-tività e di cultura.Dalla storia dell’anima popolare e dalle spigo-lature del folklore campagnolo, nasce un nuovo “Carnevale dibaldanza”. Canti, musica, danza, leggende, proverbi, saranno ri-modulati al nuovo tempo, senza perdere la freschezza e l’origi-nalità primitiva.Schiere di giovani studenti e rigogliosiprofessionisti, assediano l’estro di Jovine. Son tuttora ricordatinelle persone di Vincenzo Cirella, Antonio d’Elisijs, Mario Caluori,Igino Montano, Florindo Lalli, Gastone di Lalla, Ciccillo di Rocco,i fratelli Mastroberardino, Domenico Lalli, Vittorio Maurizio, LucaRomeo, Peppino Villani. Una sorta di piccolo rinascimento nelpaese, agli insegnamenti ed alla corte di Giuseppe Lallinotaio,Guido Loreto generale, Guglielmo Lalli medico, GiuseppeCaluori farmacista, Francesco Lalli avvocato. E tutti quei giovani,diverranno in breve figure autorevoli fra le realtà amministrativee aziendali del mezzogiorno.Ed ecco che in questo intreccio na-scono “I guerrieri”: <prendi la spada e tremi, mettiti in campoaperto”; “ I calderai”; “La zingara che viene dall’Egitto”; e la sfidavanagloriosa di “Un mago”: “io sono mago e mago mi protestoe sono mago per i miei comandi, chi sa più di me si facciaavanti…”. “Dal realismo un po’ crudo di queste scene, - che mi-schia nella rappresentazione stregoni, zingari, draghi, sortilegi, fat-ture – al gentile simbolismo della “Danza dei mesi””, (lo annotaproprio in questi termini Jovine in “Viaggio nel Molise”). Quelladanza - un po’ comune adesso e presente con talune varianti inpiù Comuni - è stata vivacemente riproposta domenica, dopo

novant’anni, dagli “Scapestrati”, il gruppo teatrale amatoriale di-retto da Mario Pomponio e Maria Rosaria di Rocco. E, intensa-mente carezzevole, per i vegliardi, è stato il riascoltare oggi quelridente valzer moderato: “la vita è sempre bella quando c’è l’al-legria, con i divertimenti e l’allegra compagnia” appositamentecomposto nel 1925, per “La danza dei mesi”, da PeppinoVillani.Strana e sorprendente, inoltre, la coincidenza della inven-tiva di Guardialfiera di circa un secolo fa, con “L’error day” tenutaadesso a Bologna , esattamente il 28 febbraio, il 1° e 2 marzo.Iparadossi, gli sbagli, i malintesi, le sviste, gli spropositi, le goffaggini,gli strafalcioni: le perle lucenti, insomma, che costellavano gli in-trattenimenti casarecci degli amici di Jovine nel tempo di Car-nevale, siano divenuti adesso i comun divisori per l’Accademiadelle Belle Arti a Bologna! Incantevole, infine, il corteo masche-rato di sabato pomeriggio, fra schiaffi di vento gelido, una esalta-zione collettiva ed un tripudio di coriandoli e stelle filanti. La ProLoco, con la genialità dei costruttori, ha voluto personificare in“Pinocchio”, il celebre burattino stavolta in cartapesta, tutte lecontraddizioni, i difetti, le svagatezze, i capricci della fanciullezzadi sempre. vds

134 marzo 2014Termoli

PESCARA – Una 32enne di Larino, A.I.

è stata trovata priva di vita nel cortile di

un asilo abbandonato di via Tavo a Pe-

scara nei pressi del rione Rancitelli. La

donna è stata trovata distesa a terra da

alcuni amici che hanno immediatamente

chiamato i soccorsi.

Sul posto sono immediatamente giunti

i medici del 118 e gli agenti della Polizia

di Stato che non hanno potuto accertare

il decesso della donna il cui corpo è stato

trasportato nell’obitorio dell’ospedale

del centro abruzzese. Gli agenti hanno

immediatamente iniziato le inda-

gini ascoltando le testimonianze

degli amici per sapere il perché A.I.

si trovasse in quel posto, se risie-

deva nella città abruzzese e da

quando, oppure si trovasse solo di

passaggio. Il magistrato, una volta

informato dell’accaduto, ha dispo-

sto l’autopsia per accertare i motivi

del decesso.

La notizia ha sconvolto la comu-

nità di Larino dove vivono i genitori

della donna.

PORTOCANNONE - Dopo

l’epiisodio di giovedì scorso che

ha colpito Giada Vitale, pre-

sunta vittima di abusi sessuali

da parte dell’ex parroco Marino

Genova, aggredita verbalmente

da una parrocchiana dinanzi

alla chiesa Madre di Santi Pie-

tro, il vescovo della Diocesi,

Monsignor Gianfranco De

Luca, ha scritto una lettera ai

parrocchiani. “Carissimi fra-

telli e sorelle di Portocannone,

sono il vostro vescovo, vengo a

bussare alla porta di casa vo-

stra”, e li invita a fermarsi e ri-

flettere “fermarsi, smettendo di

parlare tra noi e interloquire

con Lui, come, solo tu non sai

cosa accade a Portocannone?

Come, nostro malgrado, siamo

sulla bocca di tutti?”. Alla fine

la lettera del presule infita alla

riflessione e confessione: “Lui,

Gesù, è sulla bocca di tutti; ma

desidera che siamo noi stessi,

ciascuno di noi, a raccontar-

glielo, con nostre parole” e a

farlo mercoledì nella ricor-

renza delle Quarantaore e in-

vita all’apertura “della vostra

casa e del vostro cuore ad una

visita che insieme ad alcuni sa-

cerdoti e religiose verremo a

fare in ciascuna delle vostre fa-

miglie”.

Donna di Larino trovata morta in Abruzzo, disposta autopsia

Caso Giada Vitale, il vescovo scrive ai cittadini

Riproposto dalla Compagnia Teatrale “I Scapsctrat”

il Carnevale di Jovine degli anni venti

Fratelli d’italia manifestacontro le pensioni d’oroGUGLIONESI – No alle pensioni d’oro e si e aumento delle pen-

sioni minime ai cittadini. Questo in sintesi il motivo di un ban-

chetto allestito davanti all’Ufficio Postale da parte di alcuni

referenti del movimento Fralelli d’Italia. “Lo scopo della manife-

stazione è stato quello di far capire alla gente che il nostro partito

in Parlamento, ha proposto di revocare le pensioni d’oro ai parla-

mentari, compresi i loro vitalizi. Il nostro scopo, invece, era quello

di aumentare le pensioni sociali dei nostri cittadini. Tutti i partiti

– sottolineno - hanno votato contro la nostra proposta che prevede

un tetto di 500 euro netti al mese, per coloro che non abbiano ef-

fettivamente versato i relativi contributi. Noi difenderemo la pro-

posta di legge, ora tornata in commissione, per revocare le pensioni

d’oro e aumentare quelle sociali e quelle minime”.

Dal femminicidio allo stalking: problema di leggi o di cultura?LARINO - In tempi di rapidi

cambiamenti, di innovazioni

epocali, ciò che fa più fatica ad

entrare nella logica dei pur indi-

spensabili mutamenti è l'etho-

srelativo al rapporto fra i sessi.

Se, da un lato, alle donne si

aprono scenari di responsabilità

sociali e politiche, dall'altro, la

loro vulnerabilità nei confronti

di violenze perpetrate dagli uo-

mini, spesso quelli più vicini,

sembra farsi più insuperabile,

nel silenzio, spesso assordante,

di quella società che dovrebbe

esserne il naturale antidoto. Of-

frire alle donne, nel giorno loro

dedicato, un concreto motivo di

speranza, attraverso una rifles-

sione mirata ad un sempre più

concretoempowerment circa gli

strumenti a loro tutela final-

mente adottati dalla legge, è la

scelta che il CdS “il Melograno”

ha fatto, nell'ottica dell'impegno

per una complessiva crescita di

quella società civile di cui il vo-

lontariato vuole essere fermento

e lievito. Interverrà all'incontro,

previsto per il giorno 8 marzo

alle ore 17 nella Sala della Co-

munità, la dottoressa Annamaria

Gatto, Presidente V sezione pe-

nale del Tribunale di Milano.

Dedicato a Lei: concerto in ricordo di don LuigiLARINO - Il coro polifonico della Cat-

tedrale di Larino si sta proponendo alle

comunità della Diocesi per un Concerto

Mariano. La manifestazione può rien-

trare nell'ambito di un incontro di pre-

ghiera o altre manifestazioni. Non si

richiede alcun rimborso ma solo il pia-

cere di cantare e pregare. Essendo an-

cora in atto le prove, il concerto può

svolgersi dal mese di Aprile in poi. Si

prevedono canti (tra cui Lodate Mariadi

S. Alfonso, le Ave Maria di Boccardi e di

Bach-Gounod) e letture di san Pio, P.

Claudel e Trilussa. Il coro nasce nel 1991

sotto la direzione di don Luigi Marcan-

gione che ne è stato il direttore sino al

2007, anno in cui ci ha lasciato. E' un

coro amatoriale, composto, attualmente,

da 7 soprani, 7 contralti e 7 voci ma-

schili. Nei 23 anni di attività ha animato

numerose messe solenni alla presenza

di vescovi, cardinali, nunzi apostolici e

assieme ai cori molisani ha animato una

messa celebrata da Giovanni Paolo II

nell'anno giubilare. Si è esibito anche in

vari concerti proponendo un vasto re-

pertorio che va dal canto gregoriano al

contemporaneo. “Il concerto Mariano

che stiamo propoendo , è una iniziativa

nata dal desiderio di poter evadere dalla

nostra chiusura mentale e aprirci a

nuove esperienze e a nuovi incontri tra-

mite il piacere di poter cantare e allo

stesso tempo di poter lodare la Ma-

donna e sentirci uniti agli altri non solo

nel canto ma anche nella preghiera”.

Page 14: 4 marzo 2014

144 marzo 2014 Cultura

“Scrutiamo le case abban-

donate chiedendoci che vite le

abitava, perché la nostra è

sufficiente appena, ne mesco-

liamo inconsciamente il

senso; siamo gli attori ingenui

sulla scena di un palcoscenico

misterioso e immenso.”. In

questa frase, del cantautore

Francesco Guccini, si può

forse racchiudere il male co-

mune di molti borghi del Mo-

lise, legati e collegati tra loro

dal misero culto dell’abban-

dono. È questo un motivo già

sentito, ricorrente nella storia

di questa regione, la vergogna

di scelte sbagliate o addirit-

tura non fatte. Non è raro in-

fatti, percorrendo a piedi o in

auto le strade della nostra

terra, imbattersi in case di-

roccate, fatiscenti, le cui facce

sono ormai sventrate perché

consumate dal tempo e dalla

sissuetudine. Si tratta in ge-

nere di architetture semplici,

come cascine, casupole, case

cantoniere, ma anche di vere

e proprie meraviglie architet-

toniche, come è il caso del Pa-

lazzo ottagonale di Fossalto.

Posta su di una collina nella

contrada di Santa Agnese, la

casa settecentesca, impor-

tante per la sua tipologia ar-

chitettonica, versa oggi in

condizioni di totale degrado.

Le sue mura non si sa come

restino in piedi e a guardarle

sembra quasi che si siano

rassegnate all’inesorabile ca-

duta. Osservando quelle su-

perfetazioni costruite proprio

a ridosso delle antiche mura

si avverte una pesante malin-

conia. Eppure quei muri rac-

contano di una storia antica,

quella che ha avuto vita tra i

nostri avi, fatta di sogni e

speranze, di sacrifici, ma

anche di entusiasmo e pas-

sione e che oggi non sem-

brano essere altro che pietre

polverose che ci guardano

mortificate e lagnanti men-

tre i nostri occhi si osti-

nano a cercare

qualcosa che non c’è

più. Non c’è quasi

più quella sugge-

stione fatata della

casa all’ombra

del cipresso,

ormai china-

tasi per il peso

del tempo con

le facciate

c o r r u c c i a t e

dalle rughe di

quella tri-

stezza che l’ha

condotta al-

l’abbandono.

Ma nessuno

sembra essere in-

teressato a tutto

questo. Ci si può

rammaricare per il

destino di un edificio,

ma in questo modo non si

fa altro che rimpiangerne le

origini stesse, rimpiangere le

reminiscenze della vita di un

tempo, le memorie storiche

corrose dalla dissuetudine e

consegnate al lento disfaci-

mento. E questo non basta.

Ognuno di noi si sarà tro-

vato di fronte ad una vicenda

come quella di questa meravi-

gliosa dimora e allora ognuno

di noi potrebbe aggiungere un

pezzetto per completare que-

sto puzzle, con l’auspicio che

le nostre preghiere vengano

accolte dai privati e dagli enti

preposti, affinchè il nostro

Molise, con le sue bellezze,

non venga dimenticato, affin-

chè questa casa, come tante in

altri borghi, possa tornare

agli antichi splendori. Altri-

menti piangiamo, perché,

come scrisse il Leopardi ne

“La ginestra”, Or tutt’intorno

una ruina involve…

Sabrina Izzi

La Casa Ottagonale a Fossalto,

il mistero

Page 15: 4 marzo 2014

Non ci sono più dirigenti e la squadra oggi non dovrebbe allenarsi. Il derby con l’Agnonese potrebbe essere giocato con la juniores

L’Isernia entra nel tunnel della crisi e,

ora, a essere a rischio non è solo il derby

con l’Agnonese, ma il proseguo del cam-

pionato. Il presidente Ciampittiello e il

ds Petrangelo si sono dimessi e il club

non ha più dirigenti. Difficile che la

squadra oggi si presenti al ‘Lancellotta’

per gli allenamenti e il team è allo

sbando più totale, alla vigilia di un derby

che vale la salvezza diretta per gli alto-

molisani di mister Urbano e i playout per

i pentri biancocelesti.

Petrangelo e Ciampittiello hanno affi-

dato a una nota stampa il proprio addio:

“Se il problema sono io, mi faccio da

parte”, queste le dichiarazioni del diret-

tore sportivo dell’Isernia, Dino Petran-

gelo, all’indomani della sconfitta di

Civitanova Marche, con tanto di conte-

stazioni dei tifosi alla dirigenza.

“La situazione si è fatta insostenibile e,

per questo motivo, faccio un passo indie-

tro, non senza fare alcune precisazioni

sul calcio a Isernia – ha proseguito Dino

Petrangelo –. Lo scorso mese di novem-

bre, durante l’assemblea pubblica,

quando dissi che sarei andato a ripren-

dere il titolo a Napoli dall’ex presidente

Battiloro, precisai pure che per portare a

termine la stagione si sarebbe dovuta

creare una base societaria. Fui chiaro al

riguardo e sottolineai come il mio impe-

gno era semplicemente quello di ripor-

tare il titolo in città. Sembrava che il

problema di non poter fare il calcio nel

capoluogo pentro era quello che il club

fosse nelle mani di un imprenditore

campano. Così, anche su rassicurazione

delle istituzioni, mi sono recato a Napoli,

comprando il titolo dell’Isernia Fc che

all’epoca aveva 160mila euro di contratti.

Ad oggi ne ha appena 30mila e sotto la

mia gestione senza l’aiuto di nessuno,

oltre a ridurre in maniera consistente il

budget, ho raccolto undici punti. Le pro-

messe delle istituzioni sono state vane,

così come quelle che volevano quattro

imprenditori pronti a subentrare nella

società non appena il titolo fosse tornato

in città. Senza soldi di più non si poteva

fare. Come se non bastasse, dopo tutto

quello che ho fatto, ho dovuto anche su-

bire i ricatti nello spogliatoio di qualche

calciatore e di qualche personaggio ad

esso collegato.

Ho una dignità che mi impone di an-

darmene, anche perché la scorsa setti-

mana sono finito su tutti i giornali,

etichettato dai calciatori come il male

dell’Isernia. Per di più, i tifosi mi hanno

contestato a Civitanova Marche. Io ho

fatto il massimo, ma di fronte all’assenza

di aiuti e anche di una città che non è

riuscita a portare al ‘Lancellotta’ più di

cento paganti a partita, io non posso fare

di più. Personalmente, ringrazio solo il

presidente Mario Ciampittiello, che ho

coinvolto io e anche lui esce di scena con

il sottoscritto. Preciso che su queste di-

missioni ho deciso autonomamente e

non perché l’abbia stabilito qualche ad-

detto ai lavori, che si è divertito soltanto

a criticare. Io, ora, esorto tutti costoro che

si sono divertiti a offendermi, anche a

mezzo stampa, mettendomi il bastone tra

le ruote, di prendere in mano la società

per insegnarci a fare calcio. Vediamo se

sono così bravi, così come lo sono a scri-

vere, parlare e dettare il proprio van-

gelo”.

A parlare è anche l’ormai ex presi-

dente Mario Ciampittiello, che conferma

quanto detto da Petrangelo: “Ho pagato

la trasferta di Civitanova Marche, perché

avevo preso un impegno e dovevo por-

tarlo a termine. Ho notato, però, che non

ci sono le condizioni per poter fare calcio

a Isernia. Non ci stiamo a impegnarci,

fare sacrifici e sborsare soldi senza

l’aiuto di nessuno e, alla fine, prenderci

anche gli insulti dei tifosi e anche di

qualche di qualche calciatore”.

Il Campobasso, dopo il successo contro il fanalino di

coda Virtus Pozzilli, è tornato in campo, allo stadio di

contrada Selva Piana, ieri pomeriggio per la ripresa

degli allenamenti. Domani nel capoluogo molisano (fi-

schio di inizio alle 14,30) è in programma la gara di an-

data dei quarti di finale di Coppa Italia: i lupi di mister

Farina dovranno vedersela contro i sardi del Portoco-

rallo, squadra di Villaputzu in provincia di Cagliari, se-

conda forza del massimo torneo isolano.

L’allenatore rossoblù Francesco Farina, eccezion fatta

per i lungodegenti Monti, Guglielmi e Cammino, potrà

disporre della migliore formazione per puntare a vin-

cere e recarsi, così, in Sardegna mercoledì 12 con il

doppio risultato per l’accesso alle semifinali.

La rifinitura odierna servirà anche per definire l’un-

dici che il trainer residente a Vinchiaturo opporrà al

Portocorallo.

In linea di massima, avranno una maglia da titolare

Cattenari in porta, capitan Minadeo e Scampamorte al

centro della difesa, Scudieri a destra e l’under Volpe-

cina sulla corsia mancina. In mezzo al campo spazio a

Pignataro e Fazio, supportati da Palumbo e dall’altro ju-

niores Cianci. In avanti il duo Vitelli-Lazzarini.

A gara in corso dovrebbe esserci spazio anche per il

mediano Corradino, che a quasi 40 anni è ancora uno

dei perni di maggiore riferimento della squadra rosso-

blù.

Il Campobasso può concentrarsi sulla Coppa Italia,

perché nel prossimo fine settimana il campionato di

Eccellenza molisano osserverà un turno di riposo.

I rossoblù di Farina, così, già da giovedì potranno

concentrarsi solo ed esclusivamente sulla partita in

terra sarda.

E anche, ai fini del campionato, il calendario è amico,

perché dopo la lunga trasferta in provincia di Cagliari,

è in programma la seconda partita casalinga consecu-

tiva contro i campani dell’Alife, terz’ultima forza del

massimo torneo regionale.

Ai lupi, per la matematica vittoria dell’Eccellenza mo-

lisana, mancano dodici punti, ovvero quattro vittorie,

col calendario che offre al Campobasso dopo l’Alife, il

Gambatesa, il Sesto Campano, il Montenero, il Vairano,

lo scontro diretto con la Calcio Dauna, che alla penul-

tima giornata potrebbe aver senso solo per le statisti-

che, e il Roccaravindola.

Ora, però, spazio alla Coppa Italia: obiettivo semifi-

nali, in programma il 19 e il 26 marzo, contro la vin-

cente della sfida tra i pugliesi del Casarano e i siciliano

del Catania San Pio X.

La partita di domani tra i lupi e il Portocorallo sarà

diretta da Daniele Rutella della sezione di Enna. Si

gioca alle 14,30 allo stadio ‘Nuovo Romagnoli’ di con-

trada Selva Piana. La società rossoblù si aspetta il pub-

blico delle grandi occasioni.

Sport15

4 marzo 2014La rifinitura di questo pomeriggio servirà al tecnico Farina per sciogliere gli ultimi dubbi sull’undici titolare

Il Campobasso, domani al Selva Piana, riceve

i sardi del Portocorallo. Si gioca alle 14,30

Isernia, lasciano il presidente Ciampittiello e il ds Petrangelo

Campobasso 1919 – Virtus Pozzilli 2-0Calcio Dauna – Fornelli 2-1Alife – Cliternina rinviata per impraticabilità delcampoSesto Campano – Vastogirardi rinviata per impra-ticabilità del campoRoccaravindola – Santeliana 3-0Gambatesa – Nuovo Montaquila 1-1Vairano – Roseto 0-0Montenero – Venafro 0-2

La classifica: Campobasso 67; Calcio Dauna 58;Fornelli 47; Sesto Campano 46; Venafro 41; Ro-seto 34; Gambatesa 32; Nuovo Montaquila 28; Va-stogirardi 27; Cliternina e Roccaravindola 23;Santeliana 21; Comprensorio Vairano 19; Alife 17;Virtus Pozzilli e Montenero 15.

Il club biancoceleste entra nel tunnel della crisi societaria: a rischio il proseguo del campionato

23^ GIORNATA ECCELLENZARISULTATI E CLASSIFICA

Lupi, l’obiettivo è la semifinale di Coppa Italia

Dino Petrangelo, ds dell'Isernia

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