4 marzo 2014
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Il Tapiro del giorno lo diamo a Vitto-
rino Facciolla. Negli ultimi giorni, a li-
vello politico, si è defilato da qualsiasi
confronto sull'azzeramento della
Giunta e sulle questioni interne al Pd.
Si è defilato, come del resto sta facendo
con la sua delega all'Agricoltura. Un
assessorato dove tutto tace. Ma è l'unico
assessore dichiarato inamovibile. Per
intanto è lì a guardare quanto succede
tutt'intorno. Nessun atto legislativo
uscito dalla struttura del suo assesso-
rato e silenzio anche a livello politico
anche perchè non risulta essere iscritto
al Pd pur avendone condizionato le
scelte di vertice.
L'Oscar del giorno lo assegniamo a
Carlo Vincitorio. Patriarca dell’omonimo
gruppo che ha sede a Termoli ha avuto
un incontro davvero speciale al Mido,
l’expo di Ottica, Optometria e Oftalmolo-
gia. A testimoniarlo sicuramente lo
scatto che tramanda ai posteri un saluto
affettuoso tra un mito del design e del
jet-set internazionale come Lapo El-
kann, erede della dinastia Agnelli, e lo
stesso Vincitorio. L'Ottica Vincitorio rap-
presenta l'azienda leader nella commer-
cializzazione di occhiali nell'area basso
molisana.
L’Oscar del giornoa Carlo Vincitorio
Il Tapiro del giornoa Vittorino Facciolla
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 52 - MARTEDÌ 4 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
di Nicola Felice*
Puntualmente, come continua il crescere deidisagi degli operatori e dei disservizi ai cittadininella sanità, si confermano le bocciature delleproposte di programmazione operativa e l'au-mento del deficit sanitario, come certificato dal-l'ultimo esito di verifica da parte del famigeratotavolo tecnico interministeriale del 19 febbraiou.s. .Era evidente a molti che anche l'ultima ver-sione del P.O. 2013-2015 non proponeva alcunasoluzione alle criticità emerse negli incontri pre-cedenti. Addirittura alcune di esse, quasi atto disfida da parte della struttura commissariale, sisono dimostrate totalmente opposte a quantorichiesto dai tecnici ministeriali quale ad esem-pio la conferma del Dr. Angelo Percopo a Diret-tore Generale dell'ASREM in sostituzione delsoggetto attuatore Dr. Carmine Ruta, redattoredella precedente versione del P.O. 2013-2015, ri-sultata in prima istanza in parte gradita al tavolotecnico e che ne chiedeva il completamento.Inoltre, risulta anche che il tavolo tecnico ha
proposto al Governo centrale, come già acca-duto con l'allora Commissario-Presidente Iorio,la rimozione dell'attuale Commissario ad actaFrattura, visti i mancati risultati e gli impegni as-sunti nell'ultimo anno. Tutto ciò, anche se da noi
da tempo ampiamente previsto, certamente nonpuò rallegrare nessuno. Riteniamo invece sia unaiattura, poiché potremmo ritrovarci come nuovocommissario un tecnico "puro" inviato da Roma.Tale esperienza è stata già da noi vissuta con ilCommissario Dr. Filippo Basso che, non cono-scendo le peculiarità e le esigenze territoriali, haredatto una programmazione sanitaria regionalepuramente "ragionieristica" basata esclusiva-mente sui numeri, privilegiando le strutture pri-vate accreditate a svantaggio di quelle pubbliche,come del resto si rileva dal P.S.R. 2013-2015 ap-provato con D.C.A. n° 8 del 20/03/2013.E'giunto il momento non più procrastinabile di af-frontare il problema della sanità regionale in ma-niera definitiva : non si può più continuare a"tirare a campare" conservando lo stato attualecon le strutture pubbliche sempre più in soffe-renza di personale a causa del blocco del turnover, la decurtazione dei posti letto, l'elimina-zione anche di interi reparti, il crescere del de-ficit sanitario nonostante i ticket, lemaggiorazioni delle aliquote fiscali e addizionaliregionali, ecc... Ciò anche alla luce di quanto èdato sapere dall'ultima verifica del tavolo tec-nico, in cui si è riscontrato un disavanzo sanita-rio al 31.12.2012 di 182,8 milioni di euro. Inoltre,se si considerano anche le mancate rimesse di
cassa da parte del bilancio regionale verso il SSR,si rileva uno squilibrio di cassa e competenzacomplessivo di oltre 334 milioni di euro, cioècirca la metà del finanziamento annuale attri-buito alla nostra regione dal riparto nazionaledel FSR.Occorre in primis chiedere un nuovoPiano Sanitario Regionale 2013-2015, diverso daquello innanzi citato redatto dal precedenteCommissario Dr. Filippo Basso, nettamente dif-ferente, e più rispondente alle esigenze territo-riali; in parallelo una nuova proposta di P.O.2013-2015 conforme al PSR e idonea ad elimi-nare le criticità rilevate e il rientro dal deficit. Lanuova Programmazione Operativa deve preve-dere una rete di assistenza territoriale ben inte-grata con quella ospedaliera e rispondente alleesigenze di tutto il territorio. Occorre riequilibrare il rapporto delle strut-
ture private accreditate con la funzione comple-mentare a quelle pubbliche così come eraprevisto con il loro insediamento. Occorre defi-nire un idoneo piano economico-finanziario e undettagliato crono-programma, prendere ogni ini-ziativa utile a superare il blocco del turn over,per consentire l'assunzione di nuovo personalee la stabilizzazione di quello precario, al fine dieliminare i disagi e i disservizi ai cittadini. Indivi-duare ed eliminare gli sprechi per ridurre il de-
ficit sanitario. Con immediatezza occorre stipu-lare i contratti di confine con le regioni Campa-nia, Abruzzo, Puglia e Lazio, per ridurre lamobilità passiva e ottimizzare quella attiva.E' tri-ste constatare che il nostro Molise è l'unica trale regioni che hanno sottoscritto il patto di rien-tro nel marzo del 2007, a non avere ottenutoalcun miglioramento, ma, peggio ancora, ad averaccresciuto in questi anni il deficit sanitario. Noisiamo convinti che la gran parte dei cittadinimolisani abbia maturato la consapevolezza cheoccorra abbandonare i campanilismi e la difesaoltranzista di strutture che non possono più as-sicurare tutta la gamma dei servizi, oltretutto abacini di utenza la cui poca consistenza li rendedi per sé antieconomici, ma che vengano garan-tite le risposte ai bisogni assistenziali in appro-priate strutture con personale e attrezzaturetecnologiche idonee. Parimenti crediamo vi sia ancora disponibilità
ad accettare ulteriori sacrifici, comunque limitatinel tempo, purché alla fine del tunnel vi sia la re-stituzione della qualità e della dignità al serviziosanitario pubblico. Ma siamo giunti al punto dinon ritorno! Occorre uscire da queste sabbiemobili. Diversamente il destino del Molise è se-gnato: chiuso per fallimento.
*Presidente Comitato San Timoteo
TAagliolto
24 marzo 2014
CAMPOBASSO. Nel 2000 l’affidamento di
una prima indagine epidemiologica sulle
morti per tumore alla Fondazione Ramaz-
zini di Bologna per 82 milioni di lire. Poi una
convenzione, tra il 2005 e il 2007, con la lega
italiana per la lotta contro i tumori, per una
spesa di 30.000euro. Ad oggi il Registro dei
Tumori per il Molise, però, ancora non esi-
ste. Eppure nasce come rete di sorveglianza
oncologica. Appare quasi superfluo sottoli-
neare quanta importanza abbia, per la pro-
grammazione di interventi sanitari
preventivi, diagnostici e terapeutici, poter
disporre di dati epidemiologici di patologia,
e ancor più di patologia tumorale. Cono-
scere a fondo incidenza e prevalenza delle
patologie tumorali decorso e andamento,
permette di affrontare e programmare in-
terventi specifici, ottimizzando risultati e ri-
sorse.
E mentre c'è chi ragiona in termini ragionieristici e
gioca al taglio e cucito di servizi e strutture, i sanitari
molisani sono nell'impossibilità di pianificare al meglio
gli interventi necessari.
Chi ha avuto ed ha la responsabilità della gestione
delle risorse sanitarie ha reso probabilmente per ciò
che vale culturalmente, per ciò che sa amministrativa-
mente, per ciò di cui è capace programmaticamente. At-
tualmente fanno parte dell’Associazione italiana registri
tumori (AIRTUM) 32 registri tumori (RT) generali e 5
registri specializzati: RT colorettali di Modena, RT della
mammella femminile di Palermo, registro dei mesote-
liomi della Regione Liguria, 2 registri specializzati per i
tumori infantili (anni 0-14) e adolescenziali (anni 15-
19), uno nella Regione Piemonte e uno nella Regione
Marche. La distribuzione dei registri tumori mostra una
maggiore concentrazione nel Nord, soprattutto nel
Nord-Est, rispetto al Centro e al Sud Italia. La copertura
regionale varia dallo 0% per Regioni quali Puglia, Basi-
licata, Abruzzo, Molise e Valle d’Aosta fino al
100%di Piemonte, Umbria, Friuli Venezia Giulia e
Trentino Alto Adige.
Il numero di malati di cancro in Italia e
in netto aumento, data la copresenza di
una serie di fattori che vanno dall’invec-
chiamento demografico, all’avanzamento e
alla maggiore diffusione delle tecniche
diagnostiche, alla migliorata efficacia dei
trattamenti.
Quella oncologica e una patologia di
massa che non può più essere considerata
solo sotto il profilo della risposta all’emer-
genza sanitaria, ma necessita di forme di
supporto prolungate nel tempo, compren-
dendo misure che facilitino il reinseri-
mento sociale e lavorativo.
Disporre di dati epidemiologici costan-
temente aggiornati potrà permettere a
tutti gli attori della sanità di pianificare al
meglio gli interventi necessari. In un mo-
mento di contrazione delle risorse dispo-
nibili, razionalizzare le spese rappresenta
la sfida decisiva.
E evidente come le campagne di prevenzione siano
decisive per trasmettere ai cittadini messaggi chiari
sull’importanza di uno stile di vita sano (attività fisica,
no al fumo e dieta corretta).
Non solo. Nel capitolo sui confronti geografici nazio-
nali risulta chiaramente come, per quanto riguarda la
sopravvivenza, si mantenga ancora un divario Nord-
Sud, a sfavore delle Regioni meridionali. La disparità
territoriale delle cure si traduce nel mancato accesso
alle terapie per alcuni malati di tumore.
Sanità, siamo al punto di non ritorno
Registro tumori,troppi ritardiE' dal 2000 che in Molise sarebbe dovuta partire l'organizzazione
CAMPOBASSO. Ricordate una delle principali
critiche mosse dal centrosinistra al passato governo
regionale? Si tratta di quello che è stato definito “il
sistema Iorio” costruito intorno all’uso, o meglio
all’abuso delle consulenze. Un “vizietto” che, a ben
guardare, piaceva anche all’attuale governatore
Frattura. Così il centrosinistra, mentre da un lato
gridava “basta allo sperpero di denaro pubblico”
dall’altro sceglieva il proprio governatore che si ri-
faceva all’uso delle consulenze alla Camera di Com-
mercio. In due anni, nel 2009 e nel 2010, Paolo di
Laura Frattura ha speso circa mezzo milioni di euro
di denaro pubblico. Per la precisione si tratta di
438mila euro (438.026,96). In particolare nel 2009
la Camera di Commercio di Campobasso ha usu-
fruito di ben 79 consulenze per una cifra pari a
173mila 970,21 euro.
Nel 2010 invece la cifra aumenta e il numero delle
consulenze scende: 31 professionisti per 264mila
56,75 euro. E chi spunta tra gli incarichi assegnati?
L’attuale capo di Gabinetto del governatore e la
fidanzata dello stesso. La povera first lady, Gilda
Maria Antonelli, nel 2009 ha ricevuto appena mille
euro per un “intervento seminario – tutte le idee del
Pin”.
Invece lo studio che porta il nome del capo di Ga-
binetto di Frattura, Mogavero, si è dovuto acconten-
tare di appena 18.900 euro per “attività relativa al
progetto Distretto tecnologico agroalimentare”.
Passa un anno e nel 2010 spunta un altro elenco di
consulenti ridotti di numero ma con aumento di
cifre. Allo studio Mogavero, ad esempio, vanno
25.200 euro per un progetto di “Osservatorio econo-
mico e I Borghi del Molise”.
Anche la fidanzata Antonelli fa passi in avanti.
Dalle mille euro per un intervento ad un seminario,
la professionista viene scelta per “Assistenza scien-
tifica in materia di innovazione” con un importo di
19mila e 400 euro. In fondo la “first lady” molisana
risulta, dal sito web, essere organica all'ente di for-
mazione professionale Sicurform. E guarda un po’?
Di recente la Giunta guidata da
Frattura ha annullato in autotu-
tela un'aggiudicazione di mesi
prima fatta in favore di una
ditta, proprio su ricorso della Si-
curform. Sempre la first lady
compare anche alle elezioni per
il nuovo rettore dell’Università
del Molise. Era nel comitato
elettorale del candidato scon-
fitto: Coppola. In piena campa-
gna elettorale universitaria, il
governatore Frattura toglie al-
l’Unimol la bellezza di 22milioni
di euro per ricerca e innova-
zione.
Qualche mese più tardi il vin-
citore della competizione in-
terna all’Ateneo, Gianmaria
Palmieri si insedia sulla pol-
trona dell’Università del Molise
ed assegna la delega di ricerca e
innovazione alla compagna di
Frattura. Ricompare così il nome
Gilda Maria Antonelli e magicamente il presidente
della Regione, Paolo Frattura, torna sui passi e ri-
sblocca i 22milioni bloccati in precedenza. Sarà una
coincidenza lo sblocco delle risorse regionali per
l’Unimol subito dopo la nomina della stessa com-
pagna nel gruppo esecutivo del rettore con delega
proprio all'innovazione?
Ma Frattura sembra avere un occhio particolar-
mente attento al settore innovazione tanto che a
febbraio 2014 è andato in scena un incontro forma-
tivo “Unimol, Unioncamere e Regione Molise in-
sieme verso l’innovazione”.
Insomma, il vizietto per le consulenze tanto
odiate dal centrosinistra pare essere un uso collau-
dato dal presidente del centrosinistra. Soprattutto
per le sue donne (Mariolga Mogavero e Gilda Anto-
nelli) a cui il governatore è particolarmente legato
dal punto di vista imprenditoriale. Infatti i due nomi
compaiono nel caso biomasse nel Matese. Per la
realizzazione della centrale infatti, il 14 luglio 2005
nasceva una società: la Gap Consulting. Per il 50%
appartenente all’ingegner Mariolga Mogavero (at-
tuale capo di Gabinetto del presidente della Giunta
regionale). L’altro 50% della Gap era di Gilda Maria
Antonelli. Il 10 marzo del 2011 la quota di Mariolga
Mogavero finisce alla società (Civitas) del suo con-
sorte. Quella di Gilda Maria Antonelli, invece, alla
società (Proter) di Paolo di Laura Frattura. Che
dire?
Ci sono personaggi nati fortunati. La differenza
con il governo precedente? Non ci risulta che tra le
consulenze assegnate da Michele Iorio ci siano mo-
glie, figli, fidanzate o vari soci in affari.
Antonio Careca
TAagliolto
34 marzo 2014
Frattura e il viziettodelle consulenze… per le sue donne
Alla Mogavero sono andati 44.100 euro alla Antonelli 20.400 euro: denaro dei molisani
CAMPOBASSO. E’ prevista per
questa mattina alle 11.30 la
nuova assise del Consiglio regio-
nale che stavolta vedrà seduto tra
i banchi dell’opposizione il consi-
gliere Angelo Michele Iorio. A
meno di colpi di scena visto il
tentativo di Patriciello volto a ri-
tardare l’ingresso in aula. Anche
tramite le iniziative che portano
la firma di Facciolla. Sembra però
che il presidente del Consiglio
Vincenzo Niro, secondo indiscre-
zioni, non voglia creare un clima
di guerriglia in aula e seguire il
dictat della legge secondo la
quale Michele Iorio sarebbe do-
vuto rientrare a Palazzo Moffa già
dalla passata seduta consiliare.
Oggi dunque ci sarà il ritorno uf-
ficiale sulla scena politica regio-
nale del leader del centrodestra.
Conto alla rovescia: Iorio rientra in Consiglio
Alla Camera di Commercio in due anni ha speso circa mezzo milione di euroTra i professionisti spuntano l’attuale capo di Gabinetto e la fidanzata del governatore
La renziana accetta l’incarico ma precisa: non ritiro il ricorso, no all’uscita degli assessori dalla Giunta, no alla sanità privata
CAMPOBASSO. “Combattere e perseverare non mi
difetta e così, anche in solitaria, spesso riesco ad otte-
nere risultati isperati a favore della cosa pubblica.
E questa volta anche contro i gufi!
Erano poche ma importanti le figure istituzionali
scese in campo per sostenere l’accorpamento al-
l’Abruzzo della Direzione Regionale dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo del Molise per scopi
niente affatto nobili! Il ministro da poco sostituito Bray,
distintosi nel suo breve mandato per autoritarismo e
pochezza, ascoltando sirene non proprio disinteressate,
aveva nella sua bozza di riordino del MiBACT, cancel-
lato il Molise-Cultura per relegarlo a controfigura
dell’Abruzzo!
“ Lo sostiene il rappresentante della Uilbac, Emilio
Izzo. “Troppo ghiotta l’occasione per l’attuale dirigente
Famiglietti che, con questo golpe, guadagnava in un sol
colpo Molise e Abruzzo! Purtroppo per lui e qualche
suo amico, l’attuale ministro Franceschini, appena in-
sediatosi, per bocca del suo capo di gabinetto, l’ex sot-
tosegretario ai beni culturali D’Andrea, comunicava e
riconfermava alle OO.SS. nazionali di categoria, la sal-
vezza della direzione del Molise! Come sia potuto ac-
cadere ciò se ufficialmente si giustificava
l’accorpamento con motivi di spendig review?
Chi avrà letto i miei precedenti comunicati ricorderà
che suggerivo semplicemente di dimezzare i compensi
dei dirigenti così da conservare, con gli stessi fondi, due
direzioni invece che una.
Bene, difficilmente assisteremo a riduzioni di com-
pensi da parte della casta ma l’aver garantito la conser-
vazione delle due dirigenze, assegnando ad una un
dirigente di prima fascia e all’altra uno di seconda, per
quelli come me che reclamavano per lo scippo, equivale
esattamente a quanto suggerito!
Insomma, visto che dirigenti di prima fascia se ne
possono avere un numero limitato in considerazione
dei loro alti e lauti compensi, utilizzando quelli di se-
conda, si risparmia parecchio e così la soluzione è ser-
vita! Grazie a chi come il sen. Di Giacomo e i vertici
della UIL BACT Nazionale, si sono mossi tempestiva-
mente per il bene del Molise!“ Per Izzo, poi, l’altra no-
tizia positiva è che il taglio dei dirigenti potrebbe
portare via dal Molise l’attuale direttore dei Beni Cul-
turali.
“Famiglietti è un dirigente di prima fascia quindi, a
meno che non intenda retrocedere (perdendo anche
molti soldini!), dovrà lasciare il Molise per altri lidi!
Aspettiamo con ansia quel (prossimo) momento e su-
bito dopo ricominciamo a lavorare seriamente, ripren-
dendo da dove avevamo interrotto, al fine di tutelare e
valorizzare i beni culturali del Molise così come alcuni
di noi, pochi a dire il vero, già facevano tra mille sacri-
fici e difficoltà da anni!“
4 TAagliolto4 marzo 2014
Soddisfazione è stata espressa dalla Uilbac. "Fuori dai giochi Famiglietti"
CAMPOBASSO. Le segreterie regio-
nali dei sindacati della Polizia di Stato
Silp - Cgil, Ugl-Polizia di Stato, Coisp,
Consap, Uil-Ps esprimono assoluta
contrarietà all'ipotesi di soppressione
di alcuni reparti di polizia ubicati in
regione. A quanto pare infatti il piano
di dismissioni di numerosi uffici in
ambito nazionale predisposto dal di-
partimento della Pubblica Sicurezza
del Ministero dell'Interno, riguarde-
rebbe anche il posto Polfer (Polizia
Ferroviaria) di Campobasso, il distac-
camento Polizia Stradale di Larino e la
sezione Polizia Postale di Isernia.
Inoltre, in considerazione dell'ipo-
tesi di prevedere tre soli Maxi- Poli
formativi per il personale polstato, di-
slocati uno al Nord, uno al Centro ed
uno al Sud, non si esclude che la
Scuola allievi agenti di Campobasso
possa risultare nuovamente destinata-
ria di un provvedimento di chiusura.
Queste organizzazioni sindacali, nel
ribadire l'assoluta contrarietà all'ipo-
tesi di razionalizzazione dei presidi di
Polizia così come formulata dal dipar-
timento della P.S. intendono rassicu-
rare la cittadinanza molisana che non
lasceranno intentata alcuna azione di
carattere sindacale volta a tutelare
questa regione a cui va riconosciuto il
diritto alla sicurezza assoluta da cui
non può prescindere una diffusa pre-
senza di uffici di Polizia nel territorio
quale presupposto indispensabile per
una risposta sempre più incisiva alle
prioritarie esigenze di prevenzione e
repressione dei reati.
Polizia, nuove soppressioni
"Salva la direzione dei beni culturali del Molise"
Pericoloso calo di nascite I dati sono dell’Istat: le regioni del Mezzogiorno soffrono di più
Preoccupazione viene espressa dalle organizzazioni sindacali
CAMPOBASSO. Il fenomeno della denatalità nelle
regioni italiane prosegue senza fermarsi dal 2009.
Lo confermano gli ultimi dati dell’Istat secondo cui
sono stati 546.607 gli iscritti in anagrafe per nascita
nel 2011, circa 15 mila in meno rispetto al 2010. L’in-
cremento delle nascite che si era riscontrato a li-
vello nazionale tra il 1995 e il 2008 è stato il risultato
di opposte dinamiche territoriali: l’aumento dei nati
si è registrato solo nelle regioni del Centro e del
Nord, mentre al Sud e nelle Isole è proseguito il fe-
nomeno della denatalità. In particolare il Molise ha
registrato, nel periodo 1995 – 2008 un tasso di de-
natalità di oltre il 15%, mentre si attesta al 5% la de-
natalità tra il 2008 ed il 2011.
In tale periodo nelle regioni del Centro e del Nord
si sono osservati incrementi compresi tra l’11% del
Trentino-Alto Adige e il 30% della Lombardia. Un
caso a parte è quello dell’Emilia-Romagna, che a
metà degli anni Novanta mostrava il livello di fe-
condità più basso e che ha fatto registrare al 2008
oltre il 50% di nati in più. Nelle regioni del Mezzo-
giorno, al contrario, tra il 1995 e il 2008 è continuata
la riduzione delle nascite con valori compresi tra -
5% della Sardegna e -21% della Basilicata.
Secondo l’Istat il calo della nascite dal 2009 è un
fenomeno in parte riconducibile a un effetto “strut-
turale”: infatti, stanno via via uscendo dall’espe-
rienza riproduttiva le baby-boomers, ovvero le
generazioni di donne nate a metà degli anni ’60,
molto più numerose delle generazioni più giovani
che via via raggiungono le età feconde, convenzio-
nalmente fissate dai demografi tra 13 e 50 anni. Le
cittadine straniere hanno finora compensato questo
squilibrio strutturale andando a riempire i “vuoti”
di popolazione femminile ravvisabili nella struttura
per età delle donne italiane. Inoltre, le cittadine
straniere fanno in media più figli delle donne ita-
liane.
Negli ultimi anni si nota, tuttavia, una diminu-
zione della fecondità delle donne straniere. Quindi,
a meno di una inversione di tendenza verso un de-
ciso aumento della fecondità delle donne italiane, al
momento difficile da immaginare, la diminuzione
delle nascite è destinata ad accentuarsi.
L’articolo 56 bis del “Decreto del Fare” indica
gli immobili del patrimonio statale che possono
essere trasferibili, i soggetti che possono avan-
zare richiesta di acquisizione, e i tempi e i modi
della procedura. Il comune di Campobasso vo-
leva avvalersene per riprendersi il Distretto
Militare di Via Verdone che, ricordiamolo an-
cora una volta, è stato costruito su suolo comu-
nale con la clausola che nel momento in cui
non sarebbe stato più destinato a scopi militari,
sarebbe tornato nella piena e totale disponibi-
lità dell’amministrazione.
Il Decreto del Fare, dava quindi la possibilità
di arrivare allo scopo, evitando di proseguire il
contenzioso con il ministero della Difesa che
dura da non meno di 30 anni. Sembrava l’occa-
sione giusta, tant’è che l’ufficio patrimonio di
Palazzo san Giorgio, la cui solerzia è ampia-
mente dimostrata e consolidata, aveva avviato
il procedimento per raggiungere lo scopo: do-
manda all’Agenzia del demanio agli inizi di no-
vembre; accettazione, e avvio dell’istruttoria da
concludersi entro 60 giorni. Tempo e termini rispettati,
ma l’esito è stato diametralmente opposto a quello spe-
rato.
L’Agenzia del demanio ha verificato che l’immobile
corrispondente al Distretto militare di Via Verdone è
ancora funzionale alle esigenze del ministero della Di-
fesa che, interpellato, ha confermato le proprie neces-
sità istituzionali.
Quali siano, come vengano esplicate, con quale utilità
per la Difesa e per i cittadini diventa a questo punto il
nodo da sciogliere.
Qualcuno al ministero della Difesa o altrove, in uno
dei tanti Palazzi istituzionali, dovrà pur dire e, soprat-
tutto, dimostrare che in Via Verdone , a Campobasso,
vengono svolte attività militari per le quali, inoltre, si
rendono necessari i metri quadri del Distretto e le de-
cine e decine di stanze di cui si compone. Ci sarà questo
qualcuno?
Se c’è, dubitiamo fortemente che sia in grado di di-
mostrare che in Via Verdone sono di stanza soldati,
sott’ufficiali e ufficiali in numero così rilevante, e per
un’attività così intensa e indispensabile per la sicu-
rezza del Paese, da aver bisogno di una struttura della
dimensione e della vastità del Distretto.
A passarci giorno e notte, e tutti i giorni dell’anno, in
Via Verdone, difficilmente si ha la percezione che
al di là del portone d’ingresso, peraltro sempre
spalancato, ci sia una compagnia di soldati che
possa giustificare l’uso del Distretto. Invece dob-
biamo prendere atto che l’Agenzia del demanio
ha verificato che la struttura edilizia di Via Ver-
done è ancora funzionale alle esigenze del mini-
stero della Difesa, e quest’ultimo ha confermato
di svolgervi le proprie necessità istituzionali.
Quali siano queste necessità, e lo spazio di cui
hanno bisogno per essere svolte, dovrebbero es-
sere dettagliati e dimostrati. Diversamente,
siamo di fronte ad una forzatura della realtà, che
traduce in maniera chiara come il Distretto sia
uno stabile sovradimensionato per le esigenze di
chi attualmente lo occupa e se ne avvale.
C’è da sperare che l’amministrazione comu-
nale non accetti supinamente l’esito della veri-
fica svolta dall’Agenzia del demanio e,
soprattutto, riesca a confutare che all’interno del
Distretto si svolgono le attività per le quali l’am-
ministrazione civica di Campobasso ritenne di dover
cedere il suolo. Vogliamo dire che per gli amministra-
tori comunali non dovrebbe essere accettabile che si
continui a sostenere che in Via Verdone ci siano qual-
cosa o qualcuno che abbiano a che fare con gli scopi
istituzionali del ministero della Difesa. Dovesse essere
il contrario, è un diritto elementare dei campobassani
conoscere quali sono e in che cosa consistono. Qualora
a questa richiesta venisse opposto il segreto militare,
dovremmo convincerci che la sparuta rappresentanza
che vi risiede, è lì per la nostra sicurezza e per quella
del Paese (!).
Dardo
CAMPOBASSO. In assetto di guerra
sono già le imprese del settore edile
alle prese con una crisi che non si era
mai vista prima d'ora e con la Regione
a cortissimo di idee. Le banche hanno
chiuso i cordoni della borsa e l'edilizia
privata boccheggia. Le cause le ripe-
tiamo ormai da molto tempo e pur-
troppo ancora permangono:
innanzitutto è presente un allarme as-
soluto per i mancati pagamenti dei la-
vori che le imprese eseguono, un
problema che ha ormai raggiunto di-
mensioni elevatissime e che sta por-
tando al fallimento numerose aziende.
La seconda principale causa riguarda
ovviamente la assoluta mancanza di
nuovi lavori, che porta tutte quelle im-
prese che sono sopravvissute al primo
problema a non riuscire di fatto a fare
nulla. Si arriva dunque alla cassa inte-
grazione nella speranza che qualcosa
possa smuoversi, anche se ormai sem-
bra che le risorse siano sempre di
meno.
Ma c'è anche l’andamento del mer-
cato privato a preoccupare. Il mercato
privato si sta invece bloccando soprat-
tutto a causa del credit crunch delle
banche, le quali si dimostrano sempre
meno disponibili a erogare mutui così
tutto è fermo perché non arrivano i fi-
nanziamenti delle banche utili a co-
struire e vendere le case: i mutui non
vengono erogati, le prospettive sono
difficili e il mercato del lavoro non
offre certamente garanzie, quindi è
normale che si pensi due volte prima
di indebitarsi anche per la casa.
Le banche, nonostante le dichiara-
zioni che ascoltiamo, all’atto pratico
hanno enormi difficoltà nell’eroga-
zione del credito, sia alle imprese che
alle famiglie, e in questo modo è chiaro
che l’economia non potrà mai tornare
a girare. Se il sistema delle banche non
riesce a svolgere questa sua primaria
funzione rischia davvero di bloccarsi
tutto. Per affrontare questa crisi occor-
rerebbero delle ricette che oggi man-
cano. Ci troviamo in una sorta di
“cappa” che sta pesando su tutti i citta-
dini e che risulta essere anche molto
pericolosa. Nella situazione attuale
l’economia si avvita irreversibilmente
in senso negativo, quando invece do-
vremmo riuscire a invertire il trend, ri-
dare fiducia ai cittadini e ricominciare
a percorrere una spirale di crescita po-
sitiva. Credo che sia necessario innan-
zitutto individuare tutte quelle
importanti opere all’interno dei nostri
comuni da eseguire perché utili alla
vita di tutti i giorni. Per esempio la ma-
nutenzione delle strade, delle scuole,
dei fabbricati pubblici: tutte attività del
settore costruzioni che risultano fon-
damentali. Ma, come dicevamo, occor-
rono ricette.
TAaglio
lto5
4 marzo 2014
L’Agenzia del demanio ha verificato che il Distretto di Via Verdone serve all’esercito
Il tentativo del comune di utilizzare il Decreto del Fare per riavere indietro l’immobile costruito su suolo comunale, è andato a vuo
Edilizia, nessuna risposta
Sarebbe opportuno che fosse dimostrato che all’interno della struttura sono
di stanza soldati, sott’ufficiali e ufficiali in numero così rilevante da aver
bisogno di una struttura della dimensione e della vastità dell’immobile
Dai fondi post sisma all'assenza di prospettive un settore in declino
Consiglieri desaparecidos,
troppo presi a studiare le candi-
dature in vista delle amministra-
tive di maggio. Come era
prevedibile il Consiglio comunale
convocato ieri mattina in prima
convocazione è slittato a lunedì
per il mancato raggiungimento
del numero legale. A quella che
da mesi è ormai diventata una
prassi, si sono aggiunti altri fat-
tori che sicuramente hanno
spinto gli amministratori, soprat-
tutto quelli di maggioranza, a evi-
tare l’aula consiliare. Primo fra
tutti l’effetto mandato esplorativo
affidato a Gino Di Bartolomeo. La
settimana scorsa, infatti, il com-
missario per il Molise di Forza Ita-
lia Gianfranco Rotondi ha
confermato la ricandidatura alle
comunali del sindaco uscente o
meglio ha chiesto a Di Bartolomeo
di formulare, entro dieci giorni,
una proposta di programma e di
assetto di coalizione. Quindi se Di
Bartolomeo, in questi giorni, è
alle prese con le “consultazioni”
locali per verificare il sostegno
della coalizione, i partiti del cen-
trodestra si stanno muovendo per
cercare una candidatura che vada
al di là di Di Bartolomeo e che
possa mettere Rotondi davanti al
fatto compiuto. Non è un mistero,
infatti, che Michele Iorio stia pen-
sando sempre più concretamente
alle creazione di “Forza Molise”,
un raggruppamento che dovrebbe
far confluire anche il resto del
centrodestra oltre che attrarre
una serie di raggruppamenti civici
che, secondo Iorio, fin dall’inizio
avrebbero dovuto essere coinvolti
nella scelta del candidato sindaco
attraverso le primarie. Senza te-
nere le consultazioni primarie,
Iorio aveva preannunciato una
deflagrazione all’interno del cen-
trodestra nel caso in cui ha Forza
Italia avesse deciso di riconfer-
mare Di Bartolomeo e aveva par-
lato anche di una soluzione
alternativa avendo già molto
chiaro il quadro della situazione
del capoluogo. Dalle affermazioni
rilasciate qualche giorno prima
della riunione organizzata a Roma
nella sede di Forza Italia, è evi-
dente che Iorio aveva intuito che
l’andazzo sarebbe quello da lui
previsto ed infatti pare che Di
Bartolomeo stia avendo non
poche difficoltà a verificare e so-
prattutto a ricevere il consenso
dell’intera coalizione. Se il man-
dato esplorativo non dovesse an-
dare a buon fine e se la coalizione
dovesse confluire su un altro
nome, Forza Italia potrebbe ri-
candidare in ogni caso Di Bartolo-
meo oppure decidere di aderire
alla scelta della coalizione.
Teresa Manara
CAMPOBASSO. E' grave che la
Regione Campania promuova
una Conferenza di Servizi per
far installare decine di pale eo-
liche nella Valle del Tammaro
al confine con il Molise ed in
contrasto con il Decreto Legi-
slativo n. 387/2003 non coin-
volge la Regione Molise e la
Direzione del MIBAC Molise
nel procedimento, come si
evince dall'allagata nota del
Ministero dei Beni Culturali.
Ed è ancora più grave che una
nota ufficiale del 14 ottobre
scorso ed una diffida trasmessa
questa mattina dalla Regione
Molise non vengano prese in
considerazione aprendo un
conflitto amministrativo in-
comprensibile e da evitare.
A pochi chilometri dagli inse-
diamenti di pale alte più della
Cupola di San Pietro sorge uno
dei siti archeologici meglio
conservati d'Italia come asseri-
sce il Prof. Salvatore Settis, la
città sannitico – romana di
SAEPINUM – ALTILIA, per la
quale si sono mobilitati insigni
esponenti dell'arte e della cul-
tura nazionale, Don Luigi Ciotti
e 136 associazioni agricole, am-
bientaliste, sociali e sindacali.
La Valle del Tammaro è attra-
versata dal Regio Tratturo Pe-
scasseroli – Candela, la
millenaria via della transu-
manza che univa la Puglia al-
l'Abruzzo, e si trova ai piedi del
Massiccio del Matese che
ospita un Parco Regionale e la
più grande area protetta d'Ita-
lia gestita dal WWF.
Com'è possibile che gli Italiani
debbano pagare 12 miliardi in
più sulla bolletta elettrica ogni
anno per consentire un profitto
aggiuntivo a imprese che sot-
traggono terra all'agricoltura e
con i loro interventi fanno per-
dere valore agli immobili e alle
proprietà dei coltivatori di-
retti?
Perché non si rispetta l'art. 9
della Costituzione che tutela il
Paesaggio e perché non si ri-
spetta il Codice Nazionale dei
Beni Culturali permettendo a
degli operatori privati di fare
degli investimenti in aree ubi-
cate nelle vicinanze di giaci-
menti culturali e di siti
archeologici di inestimabile va-
lore come quello di SEPINO
(Saepinum – Altilia)?
CAMPOBASSO. E’ attivo il nuovo servizio on-line il cosiddetto
“Punto di Accesso”: il portale per le imprese italiane che consente di
accedere ai servizi telematici del Ministero della Giustizia. Gestito
dalle Camere di Commercio Italiane, tramite InfoCamere, il nuovo
servizio rappresenta una “finestra” su dati e documenti dei Tribunali.
Infatti il legale rappresentante dell’impresa, munito della Carta Na-
zionale dei Servizi, può accedere direttamente al servizio in linea sul
portale “ Impresa e Giustizia” (www.giustizia.infocamere.it) e consul-
tare tutti i dati dei procedimenti in cui l’azienda risulta essere costi-
tuta come parte nell’ambito delle esecuzioni individuali e concorsuali
nonché del contenzioso civile. Il sistema consente, tra l’altro, di vi-
sualizzare le informazioni relative alle scadenze dei termini e alle
udienze. I fascicoli del Tribunale di Campobasso sono consultabili sul
portale “Impresa e Giustizia” a partire dal 01 settembre 2012. Il nuovo
servizio on –line, inoltre, si affianca ad un’altra iniziativa che è stata
già messa in campo grazie alla collaborazione tra le Camere di Com-
mercio ed i Tribunali: si tratta dell’invio semplificato al Registro delle
Imprese dei provvedimenti relativi alle procedure concorsuali.
Quest’ultima procedura, che fa parte del processo virtuoso già avviato
dalla Camera di Commercio di Campobasso e dal Tribunale di Cam-
pobasso per la modernizzazione dell’apparato giudiziario locale, con-
sente un notevole risparmio di tempo e permette di controllare lo
stato dei provvedimenti inviati alle Camere di Commercio. In partico-
lare è consentita l’acquisizione e l’invio del documento, generato in al-
cuni casi automaticamente, di cui si può anche monitorare la
consegna. La collaborazione tra il Tribunale e la Camera di Commer-
cio di Campobasso ha permesso di attuare nel nostro territorio il “pro-
cesso telematico”, che consente, da un lato, un dialogo più veloce ed
efficace tra gli Enti, dall’altro, l’accesso diretto da parte delle imprese,
ai documenti processuali che le riguardano. Attraverso queste azioni
imprese e cittadini possono trarre un reale beneficio in termini di ri-
sparmio di tempo e di denaro, sotto il profilo della sicurezza, della
qualità e della pertinenza dei dati trasmessi.
Ma non è tutto! Infatti con il processo telematico si riduce notevol-
mente il carico burocratico dei Tribunali evitando le lunghe code alle
segreterie o agli sportelli, si ha un miglioramento dei rapporti tra cit-
tadini ed Istituzioni ed una immediatezza dell’accesso alle informa-
zioni da qualunque luogo, e in modo semplice, veloce e sicuro.
64 marzo 2014 Campobasso
“Altilia, no alle pale eoliche”Parte il nuovo “Punto di Accesso”Semplificazione amministrativa:Camera di Commercio e Tribunaleinsieme con il servizio
C'è fermento per le decisioni assunte
dalla Regione Campania nell'area di Morcone
Assise rinviata: consiglieri desaparecidos,troppo presi a studiare l’assetto politico
CAMPOBASSO. Ogni lunedì, a
partire da ieri, i tabaccai italiani
si asterranno dalla vendita del
tabacco dalle 9 alle 12. "L'inizia-
tiva sarà ad oltranza almeno
finchè la politica e le istituzioni
competenti non avranno col-
mato un vuoto normativo su cui
si combatte una guerra non no-
stra.
La nostra neutralità è indub-
bia e storicamente accertata se
dunque altri decidono di por-
tare avanti una guerra di posi-
zione, facendo scendere i prezzi
delle sigarette, facciano pure.
Ma non si ignori che il nostro
aggio è una percentuale di quei
prezzi e che, quindi, più questi
scendono più il nostro aggio
deve aumentare", questo af-
ferma Giovanni Risso, presi-
dente nazionale della
Federazione Italiana Tabaccai
All’orizzonte le europee e il rinnovo del consiglio comu-nale di Campobasso. Campobasso: città in bilico tra l’essere,sulla carta, un capoluogo di regione, e nella realtà un grumodi palazzi, uffici, negozi, banche, concessionarie automobili-stiche, bar, pub, night-club, pizzerie che traducono una im-magine arruffata e qualunquistica, solo marginalmentecorretta qua e là sul territorio dalla cittadella universitariadi Vazzieri e, se vogliamo essere generosi, da ciò che rimanedella bellezza urbanistica e architettonica del centro murat-tiano e dei palazzi ottocenteschi e del primo Novecentoche ancora le assegnano un minimo di dignità. Il degradola sta portando alla deriva: strade e marciapiedi in dissesto,servizi pubblici inefficienti, disordine edilizio, traffico caotico,tabelle e tabelloni pubblicitari dappertutto, spazi verdi ab-bandonati, estetica ed etica seppellite dal disconoscimentodei valori culturali e dell’arte. Eppure, in tanto degrado equalunquismo ci sarebbero margini per mettere riparo allacrisi d’identità andando a scovare uomini e cose di qualitànella società civile tutt’ora pervasa di valori umani, profes-sionali e culturali. Margini ristretti, sempre più esigui, inquanto compressi dagli elementi distruttivi della moralitàpubblica e della coscienza civile. Sarebbe necessario essereveloci e determinati in quest’opera di ricerca dei soggettiche possono invertire la tendenza e dare al capoluogo unsussulto. Ma la politica e i suoi pessimi gestori sono fin qui
nelle peste; non sanno cosa fare e come muoversi. Pd eForza Italia non sanno uscire dall’indeterminatezza e cre-dono di salvarsi rifugiandosi nelle primarie; un rimedio peg-giore del male, ché se seleziona lo fa nel novero dei peggioriNel novero di coloro chepresumono di essere ca-paci di amministrare puravendo dimostrato il con-trario e di coloro che nonavendo mai amministratocredono impunemente epresuntuosamente di po-terlo fare. Motivi impellentidi opportunità richiede-rebbero l’indicazione - Hicet nunc - del personaggio(uomo o donna), le cuiqualità peculiari (autorevo-lezza, competenza, espe-rienza, carisma)potrebbero bloccare candi-dature a sindaco dilettantesche, approssimate, se non pro-prio sprovvedute. Un impegno che andava fatto per tempo.Volendo c’è ancora tempo. Che la voglia di cambiamentoprovenga dai partiti o dal basso, dalla società civile, non fa
differenza. In entrambi i casi sarebbe la statura (morale,professionale, umana) del candidato a prevalere. Il profiloideale? Coscienza del ruolo; conoscenza dell’amministrare:metodologia, costanza, liberalità. Barriera ideale per arginare
gli accaparratori di poltronee i servitori sciocchi chefanno ressa alle porte dellesegreterie politiche. Costorouna qualche preoccupa-zione la danno anche allarete sociale se non sapràevitare ingerenze e confu-sione. Con la candidatura diPino Saluppo la società civiletrova un personaggio che hadimestichezza con i pro-blemi (economici, sociali, cul-turali) e titoli professionaliadeguati alla complessità diguidare una città da rifon-
dare, in quanto espressionedi una cultura democratica e di un impegno costanti chesono indispensabili per sostenere il peso di un mandatoelettorale che abbia l’obiettivo di aiutare Campobasso a rie-mergere dal pantano in cui è finita. Gli accaparratori di pol-
trone e i servitori sciocchi una qualche preoccupazione ladanno, dicevamo, perché si vanno affollando e proponendoanche intorno e all’interno delle liste civiche in allestimento.Ci ripetiamo volentieri. Le primarie, ancorché, come dicono,essere aperte, sono strumenti che non garantiscono la realevolontà della società civile ma i giochi di potere e delle cor-renti all’interno della squinternata organizzazione dei partiti.Da qui nasce e si rafforza l’idea di un movimento d’opinioneche assecondi, anzi pretenda, che al vertice di Palazzo sanGiorgio acceda una persona capace, e se necessario an-dando a recuperare energie politiche fin troppo presto trau-matizzate dalla violenza del potere fine a se stesso al qualesi erano opposte. Come accennavamo, sarebbe auspicabileche fossero i partiti a dare avvio a questo processo di ricercae di consacrazione di figure di alto profilo, ma dubitiamoche abbiano intenzione di farlo. Tutt’altro. Si muova quindila società civile che riconosce a sé il diritto-dovere di reagireallo sfasciume generale. Un cartello delle liste civiche controil cartello dei partiti non più partiti, ma potentati. Però, piùpassano i giorni e più conquistano spazio coloro che daibanchi comunali e dal sottobosco amministrativo e politicohanno portato la città allo sbando, al degrado, alla dequa-lificazione, alla povertà morale e culturale, alla fragilità eco-nomica.
Dardo
74 marzo 2014Campobasso
Un cartello delle liste civiche contro il cartello dei partiti non più partiti, ma potentatiLe primarie sono strumenti che non garantiscono la realevolontà della società civile ma i giochi di potere e delle correnti interne della squinternata partitocrazia Purtroppo, più passano i giorni e più conquistano spazio coloro che dai banchi comunali
e dal sottobosco amministrativo e politico hanno portato la città allo sbando, al degrado,
alla dequalificazione, alla povertà morale culturale, alla fragilità economica. Con la candidatura
di Pino Saluppo la società civile trova un personaggio che ha dimestichezza con i problemi
Da questa sera gli spettacoli
alla Fondazione Molise Cultura
Tabaccai chiusi ogni lunedìI Concerti di Primavera
Giuseppe Saluppo
Campobasso. Le note della
primavera si diffonderanno
per un lungo periodo e da
questa sera si potrà comin-
ciare ad assaporare il primo e
imperdibile appuntamento
dedicato alla musica con l’at-
tesa programmazione dei
“Concerti di Primavera”. Nati
dalla collaborazione del Con-
servatorio Statale di musica “L.
Perosi”, con il sostegno con la
Regione Molise e con la Fon-
dazione Molise Cultura, gli
spettacoli offriranno la possi-
bilità di far ascoltare a tutti
della musica di vero livello,
abbracciando i diversi stili,
dallo stile barocco, al jazz, alla
sinfonia contemporanea, alla
sacra, alla musica da camera, a
quella sinfonica e a quella
operistica.
Tutto ciò è stato presentato
attraverso una conferenza per
corredare il nutrito catalogo in
vista delle serate, che ha visto
la partecipazione del direttore
dell’università musicale Pe-
rosi, Lelio Di Tullio e la consi-
gliera dell’amministrazione
della fondazione Molise Cul-
tura Antonella Presutti. Cuore
degli eventi, sarà la struttura
della ex Gil in uso due volte
alla settimana.
“Noi presentiamo tutta la
nostra creazione, siamo una
scuola di formazione e produ-
zione, i nostri eventi racchiu-
dono una serie di
manifestazioni e oltre ai con-
certi di primavera con musica
effettuata da docenti e stu-
denti, si avrà la possibilità di
ospitare numerosi artisti di
elevato spessore anche a li-
vello internazionale. Ci sarà
poi a maggio l’esibizione dello
spettacolo delle percussioni,
non mancherà la seconda edi-
zione del Festival dei Misteri e
tutto andrà a confluire con i
concerti d’autunno. Noi siamo
onorati di presentare il nostro
lavoro e avere la collabora-
zione di artisti emergenti e di
far parte del sistema Afam
(Ministero dell’istruzione
dell’università e della ricerca”
Queste le parole di Di Tullio in
attesa della serata”
La protesta
a causa del sempre
minore aggio
sui prodotti
dei Monopoli
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 52 - MARTEDÌ 4 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
VENAFRO. Decisamente pre-
carie le condizioni delle strade
di Venafro, caratterizzate da
buche e avvallamenti che ren-
dono pericoloso il transito di
pedoni e veicoli. I cittadini pro-
testano: "Le strade urbane di
Venafro, tanto del centro storico
che dei quartieri residenziali
della pianura, sono costellate da
innumerevoli e micidiali buche
che rappresentano un calvario
autentico per pedoni, ciclisti,
automobilisti e motociclisti.
“Altro che Roma, -affermano in
molti- qui a Venafro arterie, tra-
verse, vicoli e piazze sono co-
stellati di buche che
rappresentano un serio pro-
blema. Buche profonde che
procurano ai pedoni distorsioni
dolorosissime a piedi e caviglie
se ci si va a finire all’interno e
che sono pericolosissime per
chi procede in bicicletta, su mo-
torino o su una moto. Per chi
procede sulle due ruote é inevi-
tabile la caduta con conseguenti
problemi fisici, una volta incap-
pati in una buca. Conseguenze
altrettanto gravi per le auto se
centrano una di tali buche ; il ri-
sultato è rappresentato da co-
spicui esborsi economici per
riparare sospensioni, pneuma-
tici e quant’altro. Insomma un
autentico calvario per tanti, an-
ziani in primis ! Chiediamo per-
ciò il monitoraggio completo di
arterie, traverse e piazze urbane
per eliminare simili traboc-
chetti, riparando buche e fossi,
rimettendo il catrame là dove è
stato portato via dalle intempe-
rie e sanando i numerosi avval-
lamenti che impreziosiscono
l’abitato. Solo così staremo tutti
più sicuri, senza correre il ri-
schio di centrare una buca, di fi-
nire a terra, di farci male o di
danneggiare bici e mezzi moto-
rizzati”.
La segnalazione è assoluta-
mente fondata. In effetti ci sono
piazze importanti ma letteral-
mente “in ginocchio” in tema di
manutenzione (vedi Piazza Vit-
torio Veneto e piazza Merola),
così come è precaria la situa-
zione di tante traverse e vie
principali sia del centro storico
che dei quartieri di pianura, ad
esempio via Roma, trav. Collegio
dei Fabbri, via Plebiscito, via
Giosuè Carducci (tra le più di-
sastrate in assoluto), via Miche-
langelo Buonarroti ed altre
ancora. E’ perciò urgente ripa-
rare e risanare per prevenire
pericoli alle persone ed evitare
esborsi economici al Comune
sotto forma di risarcimenti".
CAMPOBASSO. Protesta dei
lavoratori Ittierre davanti alla
sede del Consiglio regionale del
Molise. Ieri mattina in centinaia
si sono dati appuntamento a via
IV Novembre a Campobasso,
cappio al collo per simboleg-
giare il loro stato di disperazione
in una situazione di ormai per-
manente incertezza, quasi ad in-
tendere che le ombre della
chiusura dell’azienda di Pettora-
nello e dei licenziamenti collet-
tivi non possono che mostrare
l’immagine dei lavoratori soffo-
cati nella morsa della crisi. Ma
anche strozzati, traditi da chi ieri
e oggi non avrebbe ammini-
strato in maniera diligente e da
un Ente che dovrebbe agire da
garante per il mantenimento dei
posti di lavoro e per salvare nu-
merose famiglie, soprattutto
quelle monoreddito, dal baratro.
La proposta della Ikf Holding
per l’acquisizione dell’azienda
non convince i lavoratori, dal
momento che creerebbe ancora
più incertezze sui lavorati, che
resterebbero per la maggior
parte tagliati fuori ed eventual-
mente reintegrati in un secondo
momento. Dopo la protesta, l’in-
contro all’interno di Palazzo
Moffa dei rappresentanti con il
presidente del consiglio regio-
nale Vincenzo Niro e il senatore
Roberto Ruta, giunto in un se-
condo momento. Nonostante la
fideiussione della Regione, ha
spiegato Niro, le casse dell’Ente
non dispongono dei soldi neces-
sari per acquisire l’azienda. La
promessa è stata quella della
convocazione di un’assise mo-
notematica per trovare una so-
luzione ragionevole e
immediata.
114 marzo 2014Isernia
A Isernia la struttura tra
le prime dell'Italia meridionale
e finanziata dall'Ue
I lavoratori hanno manifestato dinanzi i cancelli della Regione
I cittadini scrivono al Comune per denunciarele condizioni delle arterie cittadine
ISERNIA. Nascerà ad Isernia il primo 'Centro del riuso dei
rifiuti urbani' della Regione Molise, uno dei primi dell’Italia
centromeridionale. L’Unione Europea, con la direttiva
2008/98/CE e con le linee guida 'Preparing a waste prevention
programme' (2012), ha sancito che gli Stati membri, nelle poli-
tiche in materia di rifiuti, devono porre al centro il tema della
prevenzione, adottando le misure necessarie per promuovere
il riutilizzo dei beni. L’Italia, con il recente decreto del Ministero
dell’Ambiente del 7 ottobre 2013, ha approvato uno specifico
programma nazionale di prevenzione dei rifiuti. "Il Centro del
Riuso che nascerà ad Isernia, pertanto, oltre a porsi in piena
coerenza con i più recenti dettami normativi, rappresenterà - si
legge in una nota del Comune di Isernia - un modello innova-
tivo nelle politiche regionali di prevenzione dei rifiuti. Il centro
del riutilizzo, in generale, è un’area attrezzata all’interno della
quale, al fine di prolungare il ciclo di vita di determinati beni
erroneamente considerati di scarto (indumenti, elettrodome-
stici, giocattoli, biciclette, passeggini, mobili, ecc.) è possibile
svolgere attività di scambio volte al riutilizzo degli oggetti o la-
sciare beni in 'conto donazione' nonché acquistare determinati
prodotti di largo consumo senza imballaggi e ingombranti con-
fezioni. Ne consegue - si sottolinea nella nota di Palazzo San
Francesco - una forte valenza educativa dell’iniziativa, finaliz-
zata ad incidere sulla cultura dell’usa e getta e, più in generale,
sui comportamenti virtuosi di riduzione dei consumi da parte
delle famiglie; grazie al centro del riuso potranno anche essere
raggiunti obiettivi di integrazione sociale, microimpresa e soli-
darietà. Il Centro del Riuso di Isernia, oltre ai locali destinati al-
l’immagazzinamento, catalogazione ed esposizione, verrà
dotato di uno spazio in cui realizzare mercatini periodici del-
l’usato, di una ludoteca del riuso e di ampi spazi verdi in cui
collocare aree gioco realizzate con materiali riciclati, di una
casa dell’acqua, di una casa del latte, di uno spazio in cui ac-
quistare in modalità 'alla spina' (es. distributori automatici di
detersivi), nonché di un’area dedicata alla raccolta differenziata
delle più comuni materiali di rifiuto (carta, vetro, plastica, allu-
minio, medicinali scaduti, batterie esauste, elettrodomestici,
ecc.). In sintesi, il centro rappresenterà la declinazione sul ter-
ritorio della strategia delle tre R: ridurre, riutilizzare e riciclare.
La realizzazione del Centro del Riuso di Isernia - si legge an-
cora nella nota di Palazzo San Francesco - rientra tra gli inter-
venti di cui all’Accordo di Programma 'PISU IS.02' sottoscritto
dalla Regione Molise con i Comuni di Isernia (capofila), Carpi-
none, Miranda, Pesche, Pettoranello di Molise, Castelpizzuto e
Macchia di Isernia e si colloca nella più ampia politica di effi-
cienza del sistema di gestione integrata dei rifiuti condotta
dall’Assessorato alla Tutela dell’Ambiente della Regione Mo-
lise".
Nasce il primocentro dei rifiuti
“Le strade comeun colabrodo”
Ittierre, la protesta dei dipendenti
CAPRACOTTA. "Con immenso rammarico ma
con senso di responsabilità, abbiamo comuni-
cato agli organi nazionali della Fisi e a quelli
internazionali della Fis che non siamo in grado
di garantire la fattibilità della fase finale di
Coppa Opa”.
E’ la nota a firma del sindaco Antonio Monaco,
di Agostino Angelaccio (Capracotta 2014) e di
Michele Conti (Sci Club Capracotta), con la
quale comunicano le motivazioni di una scioc-
cante e allo stesso tempo dolorosa decisione.
“Ieri, personale esperto ha effettuato un sopral-
luogo lungo la pista e ha constatato che per la
mancanza di un precedente sottofondo, la poca
neve caduta ha poca consistenza (si tratta di
uno spessore limitato pieno di acqua e aria) e,
comunque, le temperature primaverili e le pre-
visioni meteo non offrono nulla di buono. Ci
eravamo preparati con grande entusiasmo a
questo importante evento per onorare degna-
mente il centenario del nostro Sci Club e per
offrire alla regione Molise una vetrina di
grande interesse. Per noi si tratta solo di un
‘rinvio’, speriamo a breve, e continuiamo a
guardare al futuro con la serenità che ci ha con-
traddistinto in questi mesi di duro lavoro per
preparare ed organizzare al meglio la manife-
stazione sportiva”.
Sci di fondo, annullata la garaIl sindaco di Capracotta costretto alla decisione a causa della mancanza di neve
La proposta Ikf
non convince
Forse un nuovo
Consiglio
regionale?
TERMOLI – Hanno scioperato per tre ore ieri mattina, anche se non
tutti hanno aderito, i tabaccai per protestare nei confronti del Governo
per gli aumenti dei costi e ricavi ridotti. I locali che vendono esclusi-
vamente tabacco hanno attuato proprio la serrata non aprendo alla
clientela dalle 9 alle 12 mentre le attività con bar, edicola e gioco del
Lotto, hanno aperto regolarmente ma non venduto i tabacchi. “Riven-
dichiamo – hanno detto i tabaccai - un sostanziale aumento di aggio
perché il nostro reddito a tabacchi è il più basso di Europa ed è la metà
rispetto a quello che percepiscono i nostri colleghi francesi, che pur
sono penultimi nella classifica della redditività dei tabacchi operanti
in sistemi analoghi al nostro! La nostra scarsa redditività è legata
anche alla capillarità. Chiunque gestisca una rete sa che la capillarità
ha un costo: è ora che anche il Governo faccia i conti su quanto costa
la sua rete”.
124 marzo 2014 Termoli
TERMOLI - In vista delle vo-
tazioni di maggio per il rinnovo
del sindaco e amministrazione
comunale continuano le riu-
nioni tra i vari schieramenti
politici per trovare il nome del
candidato a primo cittadino. In
controtendenza “Libertà e giu-
stizia” Molise che indica la cor-
retta strada ritenendo che
bisogna partire dal programma
e non dai nomi. “Ė giunto il mo-
mento di dare alla città una
prospettiva condivisa, affidata
a uomini e donne che abbiano
l’aspirazione - vocazione a rea-
lizzare un’esperienza ammini-
strativa esemplare. Per
raggiungere questo obiettivo è
necessario partire dall’elabo-
razione di idee volte a valoriz-
zare il ruolo di una città che si
affaccia su uno scenario inter-
nazionale, con straordinarie
potenzialità di sviluppo econo-
mico, sociale e culturale.
In tale ottica, è fondamentale
che, nella formulazione del
programma per il governo
della città, venga favorita la più
ampia partecipazione dei citta-
dini. Le persone che si candi-
dano a governare Termoli de-
vono essere scelte con metodo
democratico e trasparente.
Esse devono avere la compe-
tenza, l’autorevolezza e la pas-
sione necessarie per coniugare
la soluzione dei numerosi pro-
blemi concreti del territorio
(insediamenti e di-
smissioni nel nu-
cleo industriale,
conseguenze occu-
pazionali, salubrità
dell’aria, efficienza
della pubblica am-
ministrazione, con-
dizioni del settore
sanitario, edilizia
scolastica, inizia-
tive culturali ecc..)
con il pieno rispetto
dei principi di buon
governo.
Alla luce di questi
principi spiratori
Libertà e giustizia
ritiene particolar-
mente grave che,
invece di discutere
di programmi, pro-
getti e futuro della città, invece
di aprirsi a un confronto demo-
cratico che renda possibile la
reale partecipazione dei citta-
dini, ci si concentri esclusiva-
mente su liste e singole
candidature, ponendo le basi
per ulteriori ed inaccettabili
insuccessi amministrativi”.
TERMOLI – L’ex sindaco Basso Antonio
Di Brino, decaduto grazie a quattro suoi
Consiglieri che hanno votato la sfiducia
con i colleghi di opposizione, non ama es-
sere criticato e non accetta consigli. Lo si
evince da quanto accaduto a seguito di
due commenti da un post su facebook di
Termoli my blog sull’ex primo cittadino
che ha immediatamente cancellato il fir-
matario dalle sue amicizie. Cosa sarà mai
stato scritto di così stravolgente. Lo ripro-
poniamo. Primo commento: "Anche Di
Sapia e Greco sono stati traditi lo stesso";
secondo commento: "Mi pare che questa
sia la prima amministrazione di destra
caduta per tradimento, se non si fanno le
primarie vince la sinistra". Per quale mo-
tivo l’ex si sia irritato non si sa. Nel primo
commento si riporta una realtà storica e
non cancellabile.
In questo caso Di Brino forse non vo-
leva essere accostato ai suoi due prece-
denti colleghi che sono stati eletti
democraticamente dai termolesi? Nel se-
condo commento non si fa che chiedere
le primarie anche per il centrodestra,
modo democratico di scegliere la persona
che più aggrada all’elettorato. O forse
l’ex, che ha affermato di pensare ad una
possibile ricandidatura solo se la coali-
zione è compatta (al momento non pare
tale), ha paura di affrontare le primarie?
Lei sa benissimo che durante la sua am-
ministrazione, specialmente negli ultimi
periodi, non tutti i Consiglieri della sua
maggioranza sono stati concordi nei suoi
modi di fare e nelle sue decisioni. Ci per-
metta, e non a solo nostro modo di ve-
dere, Lei ha cercato inutilmente di
“scopiazzare” Remo Di Giandomenico
senza riuscirci: il “Gattone” per Termoli,
e non solo, è stato, è, e sarà unico ed ini-
mitabile. E poi non ha mai sentito i com-
menti dei termolesi sul suo operato di
questi anni di amministrazione? Se li
faccia raccontare cosi si metterà l’anima
in pace. Infine Le chiediamo di spiegare
bene ai termolesi quali benefici la città
ha avuto dalla sua amministrazione se
non qualche rotatoria, il rifacimento
della scala a chiocciola (molto conte-
stata), la riqualificazione del lungomare
Nord (anche questo in parte contestato).
Ma ha anche sottovalutato gli interventi
su strade periferiche abbandonate a se
stesse, strade più centrali diventate gru-
viera e senza manutenzione. Certamente
qualche progetto era in cantiere e li re-
steranno, almeno per il momento. Infine
Le consigliamo di valutare bene una sua
ricandidatura a primo cittadino. Se non
andiamo errati qualche anno fa Lei
avrebbe affermato che era di suo gradi-
mento chiudere la vita politica ammini-
strando la sua città, Termoli, come
Sindaco. E’ stato accontentato ma non ha
saputo approfittare fino in fondo dell’op-
portunità che i termolesi Le hanno dato.
Comunali, “Libertà e giustizia”indica la corretta strada
Il signor Antonio Basso Di Brinonon ama essere criticato
Ieri sciopero di tre ore dei tabaccai
TERMOLI – La comunità di
Lampedusa è candidata all’as-
segnazione del XXXVII Premio
Alfredo D’Andrea, dedicato alla
Solidarietà umana. La proposta
è stata ufficializata in questi
giorni dal Rotary Club di Ter-
moli. Prossimamente la Com-
missione, presieduta dal
Presidente del Comitato perma-
nente del Premio e dai membri
nominati di Governatori dei Di-
stretti 2080 e 2090 del Rotary
International, vaglierà anche le
proposte presentate dai club dei
Distretti coinvolti e poi sarà
proclamando il vincitore. La ce-
rimonia di premiazione si terrà
il 6 aprile nel Cinema Sant’An-
tonio a Termoli.
Rotary club candida lampedusa al premio d’andrea
"Fondo molisana", vittoria al venafrano rino Zampilli, del Faga Gioielli Racing Team
Notizie in breve.
TERMOLI - A tagliare per primo il
traguardo del tragitto più lungo, di 120
chilometri, è stato il ciclista molisano, Il
venafrano Rino Zampilli, del Faga Gio-
ielli Racing Team, ha vinto il percorso
più lungo, 120 chilometri, della “Fondo
Molisana”, mentre il percorso più breve
di 70 chilometri se lo è aggiudicato Fe-
derico Lanzi del Team Terenzi. Questa
edizione della “Fondo Molisana”, la gara
ciclistica internazionale organizzata
dall’associazione Team Termoli, sotto
l’egida dello Csain (Ente di Promozione
Sportiva), è valida come prima prova
del “Centro Italia Tour” con partenza ed
arrivo a Termoli, ha visto al via 850 ci-
clisti provenienti da diverse regioni
d’Italia.
Il tracciato, con partenza e arrivo in
via Rio Vivo, ha attraversato i comuni di:
Campomarino, Nuova Cliternia, San
Martino In Pensilis, Ururi, Santa Croce
di Magliano, Bonefro, Casacalenda, La-
rino.
A dare il via alla manifestazione spor-
tiva due ex calciatori quali Fabrizio Ra-
vanelli e il delegato dello Sport della
Regione Molise Carmelo Parpiglia.
TERMOLI – Un Martedì Grasso a ritmo
di samba sarà quello che si festeggerà
oggi al Centro Commerciale La Fontana.
Dalle ore 16 infatti ballerine brasiliane si
esibiranno al “Super Samba Show” ed
ancora tanto divertimento per grandi e
bambini con il “Circo della Fantasia” ov-
vero un circo itinerante con giocoliere,
trampoliere, monociclo e clown teatrante.
TERMOLI - “Tra buio e luce” è il titolo
del libro di Virginia Macchiaroli che sarà
presentato il 13 marzo alle 17,30 nell’Isti-
tuto Alberghiero “Federico di Svevia”.
Dopo la presentazione del volume ci sarà
una cena di beneficenza in favore del-
l’Associazione Italiana per la ricerca e la
cura della malattia rara “Sindrome di On-
dine”.
GUARDIALFIERA - “Il Carnevale (equidistante, nell’inverno,tra Natale e Pasqua), torna nel Molise come ritornano le stagioni,come tornano i lavori dei campi, le feste, i riti. All’annunciar di Pul-cinella – tunica bianca e naso a becco - la gente straripa sullestrade, s’affaccia alle finestre, contenta, col riso in gola, pronto asgorgarlo e a punteggiare fasi irresistibili dello spettacolo inpiazza”. Descrive così Francesco Jovine nel luglio 1941, il Carne-vale di Guardialfiera. Lo evoca da inviato speciale del “Giornaled’Italia”, con l’arte e l’ispirazione per il suo vecchio Molise. Jovine,negli anni venti, è insegnante elementare a Guardialfiera. Vivràqui, con intensità, i diletti di un particolarissimo microcosmo, fragiovani intelligenti e vivaci, ed un fremito straordinario di crea-tività e di cultura.Dalla storia dell’anima popolare e dalle spigo-lature del folklore campagnolo, nasce un nuovo “Carnevale dibaldanza”. Canti, musica, danza, leggende, proverbi, saranno ri-modulati al nuovo tempo, senza perdere la freschezza e l’origi-nalità primitiva.Schiere di giovani studenti e rigogliosiprofessionisti, assediano l’estro di Jovine. Son tuttora ricordatinelle persone di Vincenzo Cirella, Antonio d’Elisijs, Mario Caluori,Igino Montano, Florindo Lalli, Gastone di Lalla, Ciccillo di Rocco,i fratelli Mastroberardino, Domenico Lalli, Vittorio Maurizio, LucaRomeo, Peppino Villani. Una sorta di piccolo rinascimento nelpaese, agli insegnamenti ed alla corte di Giuseppe Lallinotaio,Guido Loreto generale, Guglielmo Lalli medico, GiuseppeCaluori farmacista, Francesco Lalli avvocato. E tutti quei giovani,diverranno in breve figure autorevoli fra le realtà amministrativee aziendali del mezzogiorno.Ed ecco che in questo intreccio na-scono “I guerrieri”: <prendi la spada e tremi, mettiti in campoaperto”; “ I calderai”; “La zingara che viene dall’Egitto”; e la sfidavanagloriosa di “Un mago”: “io sono mago e mago mi protestoe sono mago per i miei comandi, chi sa più di me si facciaavanti…”. “Dal realismo un po’ crudo di queste scene, - che mi-schia nella rappresentazione stregoni, zingari, draghi, sortilegi, fat-ture – al gentile simbolismo della “Danza dei mesi””, (lo annotaproprio in questi termini Jovine in “Viaggio nel Molise”). Quelladanza - un po’ comune adesso e presente con talune varianti inpiù Comuni - è stata vivacemente riproposta domenica, dopo
novant’anni, dagli “Scapestrati”, il gruppo teatrale amatoriale di-retto da Mario Pomponio e Maria Rosaria di Rocco. E, intensa-mente carezzevole, per i vegliardi, è stato il riascoltare oggi quelridente valzer moderato: “la vita è sempre bella quando c’è l’al-legria, con i divertimenti e l’allegra compagnia” appositamentecomposto nel 1925, per “La danza dei mesi”, da PeppinoVillani.Strana e sorprendente, inoltre, la coincidenza della inven-tiva di Guardialfiera di circa un secolo fa, con “L’error day” tenutaadesso a Bologna , esattamente il 28 febbraio, il 1° e 2 marzo.Iparadossi, gli sbagli, i malintesi, le sviste, gli spropositi, le goffaggini,gli strafalcioni: le perle lucenti, insomma, che costellavano gli in-trattenimenti casarecci degli amici di Jovine nel tempo di Car-nevale, siano divenuti adesso i comun divisori per l’Accademiadelle Belle Arti a Bologna! Incantevole, infine, il corteo masche-rato di sabato pomeriggio, fra schiaffi di vento gelido, una esalta-zione collettiva ed un tripudio di coriandoli e stelle filanti. La ProLoco, con la genialità dei costruttori, ha voluto personificare in“Pinocchio”, il celebre burattino stavolta in cartapesta, tutte lecontraddizioni, i difetti, le svagatezze, i capricci della fanciullezzadi sempre. vds
134 marzo 2014Termoli
PESCARA – Una 32enne di Larino, A.I.
è stata trovata priva di vita nel cortile di
un asilo abbandonato di via Tavo a Pe-
scara nei pressi del rione Rancitelli. La
donna è stata trovata distesa a terra da
alcuni amici che hanno immediatamente
chiamato i soccorsi.
Sul posto sono immediatamente giunti
i medici del 118 e gli agenti della Polizia
di Stato che non hanno potuto accertare
il decesso della donna il cui corpo è stato
trasportato nell’obitorio dell’ospedale
del centro abruzzese. Gli agenti hanno
immediatamente iniziato le inda-
gini ascoltando le testimonianze
degli amici per sapere il perché A.I.
si trovasse in quel posto, se risie-
deva nella città abruzzese e da
quando, oppure si trovasse solo di
passaggio. Il magistrato, una volta
informato dell’accaduto, ha dispo-
sto l’autopsia per accertare i motivi
del decesso.
La notizia ha sconvolto la comu-
nità di Larino dove vivono i genitori
della donna.
PORTOCANNONE - Dopo
l’epiisodio di giovedì scorso che
ha colpito Giada Vitale, pre-
sunta vittima di abusi sessuali
da parte dell’ex parroco Marino
Genova, aggredita verbalmente
da una parrocchiana dinanzi
alla chiesa Madre di Santi Pie-
tro, il vescovo della Diocesi,
Monsignor Gianfranco De
Luca, ha scritto una lettera ai
parrocchiani. “Carissimi fra-
telli e sorelle di Portocannone,
sono il vostro vescovo, vengo a
bussare alla porta di casa vo-
stra”, e li invita a fermarsi e ri-
flettere “fermarsi, smettendo di
parlare tra noi e interloquire
con Lui, come, solo tu non sai
cosa accade a Portocannone?
Come, nostro malgrado, siamo
sulla bocca di tutti?”. Alla fine
la lettera del presule infita alla
riflessione e confessione: “Lui,
Gesù, è sulla bocca di tutti; ma
desidera che siamo noi stessi,
ciascuno di noi, a raccontar-
glielo, con nostre parole” e a
farlo mercoledì nella ricor-
renza delle Quarantaore e in-
vita all’apertura “della vostra
casa e del vostro cuore ad una
visita che insieme ad alcuni sa-
cerdoti e religiose verremo a
fare in ciascuna delle vostre fa-
miglie”.
Donna di Larino trovata morta in Abruzzo, disposta autopsia
Caso Giada Vitale, il vescovo scrive ai cittadini
Riproposto dalla Compagnia Teatrale “I Scapsctrat”
il Carnevale di Jovine degli anni venti
Fratelli d’italia manifestacontro le pensioni d’oroGUGLIONESI – No alle pensioni d’oro e si e aumento delle pen-
sioni minime ai cittadini. Questo in sintesi il motivo di un ban-
chetto allestito davanti all’Ufficio Postale da parte di alcuni
referenti del movimento Fralelli d’Italia. “Lo scopo della manife-
stazione è stato quello di far capire alla gente che il nostro partito
in Parlamento, ha proposto di revocare le pensioni d’oro ai parla-
mentari, compresi i loro vitalizi. Il nostro scopo, invece, era quello
di aumentare le pensioni sociali dei nostri cittadini. Tutti i partiti
– sottolineno - hanno votato contro la nostra proposta che prevede
un tetto di 500 euro netti al mese, per coloro che non abbiano ef-
fettivamente versato i relativi contributi. Noi difenderemo la pro-
posta di legge, ora tornata in commissione, per revocare le pensioni
d’oro e aumentare quelle sociali e quelle minime”.
Dal femminicidio allo stalking: problema di leggi o di cultura?LARINO - In tempi di rapidi
cambiamenti, di innovazioni
epocali, ciò che fa più fatica ad
entrare nella logica dei pur indi-
spensabili mutamenti è l'etho-
srelativo al rapporto fra i sessi.
Se, da un lato, alle donne si
aprono scenari di responsabilità
sociali e politiche, dall'altro, la
loro vulnerabilità nei confronti
di violenze perpetrate dagli uo-
mini, spesso quelli più vicini,
sembra farsi più insuperabile,
nel silenzio, spesso assordante,
di quella società che dovrebbe
esserne il naturale antidoto. Of-
frire alle donne, nel giorno loro
dedicato, un concreto motivo di
speranza, attraverso una rifles-
sione mirata ad un sempre più
concretoempowerment circa gli
strumenti a loro tutela final-
mente adottati dalla legge, è la
scelta che il CdS “il Melograno”
ha fatto, nell'ottica dell'impegno
per una complessiva crescita di
quella società civile di cui il vo-
lontariato vuole essere fermento
e lievito. Interverrà all'incontro,
previsto per il giorno 8 marzo
alle ore 17 nella Sala della Co-
munità, la dottoressa Annamaria
Gatto, Presidente V sezione pe-
nale del Tribunale di Milano.
Dedicato a Lei: concerto in ricordo di don LuigiLARINO - Il coro polifonico della Cat-
tedrale di Larino si sta proponendo alle
comunità della Diocesi per un Concerto
Mariano. La manifestazione può rien-
trare nell'ambito di un incontro di pre-
ghiera o altre manifestazioni. Non si
richiede alcun rimborso ma solo il pia-
cere di cantare e pregare. Essendo an-
cora in atto le prove, il concerto può
svolgersi dal mese di Aprile in poi. Si
prevedono canti (tra cui Lodate Mariadi
S. Alfonso, le Ave Maria di Boccardi e di
Bach-Gounod) e letture di san Pio, P.
Claudel e Trilussa. Il coro nasce nel 1991
sotto la direzione di don Luigi Marcan-
gione che ne è stato il direttore sino al
2007, anno in cui ci ha lasciato. E' un
coro amatoriale, composto, attualmente,
da 7 soprani, 7 contralti e 7 voci ma-
schili. Nei 23 anni di attività ha animato
numerose messe solenni alla presenza
di vescovi, cardinali, nunzi apostolici e
assieme ai cori molisani ha animato una
messa celebrata da Giovanni Paolo II
nell'anno giubilare. Si è esibito anche in
vari concerti proponendo un vasto re-
pertorio che va dal canto gregoriano al
contemporaneo. “Il concerto Mariano
che stiamo propoendo , è una iniziativa
nata dal desiderio di poter evadere dalla
nostra chiusura mentale e aprirci a
nuove esperienze e a nuovi incontri tra-
mite il piacere di poter cantare e allo
stesso tempo di poter lodare la Ma-
donna e sentirci uniti agli altri non solo
nel canto ma anche nella preghiera”.
144 marzo 2014 Cultura
“Scrutiamo le case abban-
donate chiedendoci che vite le
abitava, perché la nostra è
sufficiente appena, ne mesco-
liamo inconsciamente il
senso; siamo gli attori ingenui
sulla scena di un palcoscenico
misterioso e immenso.”. In
questa frase, del cantautore
Francesco Guccini, si può
forse racchiudere il male co-
mune di molti borghi del Mo-
lise, legati e collegati tra loro
dal misero culto dell’abban-
dono. È questo un motivo già
sentito, ricorrente nella storia
di questa regione, la vergogna
di scelte sbagliate o addirit-
tura non fatte. Non è raro in-
fatti, percorrendo a piedi o in
auto le strade della nostra
terra, imbattersi in case di-
roccate, fatiscenti, le cui facce
sono ormai sventrate perché
consumate dal tempo e dalla
sissuetudine. Si tratta in ge-
nere di architetture semplici,
come cascine, casupole, case
cantoniere, ma anche di vere
e proprie meraviglie architet-
toniche, come è il caso del Pa-
lazzo ottagonale di Fossalto.
Posta su di una collina nella
contrada di Santa Agnese, la
casa settecentesca, impor-
tante per la sua tipologia ar-
chitettonica, versa oggi in
condizioni di totale degrado.
Le sue mura non si sa come
restino in piedi e a guardarle
sembra quasi che si siano
rassegnate all’inesorabile ca-
duta. Osservando quelle su-
perfetazioni costruite proprio
a ridosso delle antiche mura
si avverte una pesante malin-
conia. Eppure quei muri rac-
contano di una storia antica,
quella che ha avuto vita tra i
nostri avi, fatta di sogni e
speranze, di sacrifici, ma
anche di entusiasmo e pas-
sione e che oggi non sem-
brano essere altro che pietre
polverose che ci guardano
mortificate e lagnanti men-
tre i nostri occhi si osti-
nano a cercare
qualcosa che non c’è
più. Non c’è quasi
più quella sugge-
stione fatata della
casa all’ombra
del cipresso,
ormai china-
tasi per il peso
del tempo con
le facciate
c o r r u c c i a t e
dalle rughe di
quella tri-
stezza che l’ha
condotta al-
l’abbandono.
Ma nessuno
sembra essere in-
teressato a tutto
questo. Ci si può
rammaricare per il
destino di un edificio,
ma in questo modo non si
fa altro che rimpiangerne le
origini stesse, rimpiangere le
reminiscenze della vita di un
tempo, le memorie storiche
corrose dalla dissuetudine e
consegnate al lento disfaci-
mento. E questo non basta.
Ognuno di noi si sarà tro-
vato di fronte ad una vicenda
come quella di questa meravi-
gliosa dimora e allora ognuno
di noi potrebbe aggiungere un
pezzetto per completare que-
sto puzzle, con l’auspicio che
le nostre preghiere vengano
accolte dai privati e dagli enti
preposti, affinchè il nostro
Molise, con le sue bellezze,
non venga dimenticato, affin-
chè questa casa, come tante in
altri borghi, possa tornare
agli antichi splendori. Altri-
menti piangiamo, perché,
come scrisse il Leopardi ne
“La ginestra”, Or tutt’intorno
una ruina involve…
Sabrina Izzi
La Casa Ottagonale a Fossalto,
il mistero
Non ci sono più dirigenti e la squadra oggi non dovrebbe allenarsi. Il derby con l’Agnonese potrebbe essere giocato con la juniores
L’Isernia entra nel tunnel della crisi e,
ora, a essere a rischio non è solo il derby
con l’Agnonese, ma il proseguo del cam-
pionato. Il presidente Ciampittiello e il
ds Petrangelo si sono dimessi e il club
non ha più dirigenti. Difficile che la
squadra oggi si presenti al ‘Lancellotta’
per gli allenamenti e il team è allo
sbando più totale, alla vigilia di un derby
che vale la salvezza diretta per gli alto-
molisani di mister Urbano e i playout per
i pentri biancocelesti.
Petrangelo e Ciampittiello hanno affi-
dato a una nota stampa il proprio addio:
“Se il problema sono io, mi faccio da
parte”, queste le dichiarazioni del diret-
tore sportivo dell’Isernia, Dino Petran-
gelo, all’indomani della sconfitta di
Civitanova Marche, con tanto di conte-
stazioni dei tifosi alla dirigenza.
“La situazione si è fatta insostenibile e,
per questo motivo, faccio un passo indie-
tro, non senza fare alcune precisazioni
sul calcio a Isernia – ha proseguito Dino
Petrangelo –. Lo scorso mese di novem-
bre, durante l’assemblea pubblica,
quando dissi che sarei andato a ripren-
dere il titolo a Napoli dall’ex presidente
Battiloro, precisai pure che per portare a
termine la stagione si sarebbe dovuta
creare una base societaria. Fui chiaro al
riguardo e sottolineai come il mio impe-
gno era semplicemente quello di ripor-
tare il titolo in città. Sembrava che il
problema di non poter fare il calcio nel
capoluogo pentro era quello che il club
fosse nelle mani di un imprenditore
campano. Così, anche su rassicurazione
delle istituzioni, mi sono recato a Napoli,
comprando il titolo dell’Isernia Fc che
all’epoca aveva 160mila euro di contratti.
Ad oggi ne ha appena 30mila e sotto la
mia gestione senza l’aiuto di nessuno,
oltre a ridurre in maniera consistente il
budget, ho raccolto undici punti. Le pro-
messe delle istituzioni sono state vane,
così come quelle che volevano quattro
imprenditori pronti a subentrare nella
società non appena il titolo fosse tornato
in città. Senza soldi di più non si poteva
fare. Come se non bastasse, dopo tutto
quello che ho fatto, ho dovuto anche su-
bire i ricatti nello spogliatoio di qualche
calciatore e di qualche personaggio ad
esso collegato.
Ho una dignità che mi impone di an-
darmene, anche perché la scorsa setti-
mana sono finito su tutti i giornali,
etichettato dai calciatori come il male
dell’Isernia. Per di più, i tifosi mi hanno
contestato a Civitanova Marche. Io ho
fatto il massimo, ma di fronte all’assenza
di aiuti e anche di una città che non è
riuscita a portare al ‘Lancellotta’ più di
cento paganti a partita, io non posso fare
di più. Personalmente, ringrazio solo il
presidente Mario Ciampittiello, che ho
coinvolto io e anche lui esce di scena con
il sottoscritto. Preciso che su queste di-
missioni ho deciso autonomamente e
non perché l’abbia stabilito qualche ad-
detto ai lavori, che si è divertito soltanto
a criticare. Io, ora, esorto tutti costoro che
si sono divertiti a offendermi, anche a
mezzo stampa, mettendomi il bastone tra
le ruote, di prendere in mano la società
per insegnarci a fare calcio. Vediamo se
sono così bravi, così come lo sono a scri-
vere, parlare e dettare il proprio van-
gelo”.
A parlare è anche l’ormai ex presi-
dente Mario Ciampittiello, che conferma
quanto detto da Petrangelo: “Ho pagato
la trasferta di Civitanova Marche, perché
avevo preso un impegno e dovevo por-
tarlo a termine. Ho notato, però, che non
ci sono le condizioni per poter fare calcio
a Isernia. Non ci stiamo a impegnarci,
fare sacrifici e sborsare soldi senza
l’aiuto di nessuno e, alla fine, prenderci
anche gli insulti dei tifosi e anche di
qualche di qualche calciatore”.
Il Campobasso, dopo il successo contro il fanalino di
coda Virtus Pozzilli, è tornato in campo, allo stadio di
contrada Selva Piana, ieri pomeriggio per la ripresa
degli allenamenti. Domani nel capoluogo molisano (fi-
schio di inizio alle 14,30) è in programma la gara di an-
data dei quarti di finale di Coppa Italia: i lupi di mister
Farina dovranno vedersela contro i sardi del Portoco-
rallo, squadra di Villaputzu in provincia di Cagliari, se-
conda forza del massimo torneo isolano.
L’allenatore rossoblù Francesco Farina, eccezion fatta
per i lungodegenti Monti, Guglielmi e Cammino, potrà
disporre della migliore formazione per puntare a vin-
cere e recarsi, così, in Sardegna mercoledì 12 con il
doppio risultato per l’accesso alle semifinali.
La rifinitura odierna servirà anche per definire l’un-
dici che il trainer residente a Vinchiaturo opporrà al
Portocorallo.
In linea di massima, avranno una maglia da titolare
Cattenari in porta, capitan Minadeo e Scampamorte al
centro della difesa, Scudieri a destra e l’under Volpe-
cina sulla corsia mancina. In mezzo al campo spazio a
Pignataro e Fazio, supportati da Palumbo e dall’altro ju-
niores Cianci. In avanti il duo Vitelli-Lazzarini.
A gara in corso dovrebbe esserci spazio anche per il
mediano Corradino, che a quasi 40 anni è ancora uno
dei perni di maggiore riferimento della squadra rosso-
blù.
Il Campobasso può concentrarsi sulla Coppa Italia,
perché nel prossimo fine settimana il campionato di
Eccellenza molisano osserverà un turno di riposo.
I rossoblù di Farina, così, già da giovedì potranno
concentrarsi solo ed esclusivamente sulla partita in
terra sarda.
E anche, ai fini del campionato, il calendario è amico,
perché dopo la lunga trasferta in provincia di Cagliari,
è in programma la seconda partita casalinga consecu-
tiva contro i campani dell’Alife, terz’ultima forza del
massimo torneo regionale.
Ai lupi, per la matematica vittoria dell’Eccellenza mo-
lisana, mancano dodici punti, ovvero quattro vittorie,
col calendario che offre al Campobasso dopo l’Alife, il
Gambatesa, il Sesto Campano, il Montenero, il Vairano,
lo scontro diretto con la Calcio Dauna, che alla penul-
tima giornata potrebbe aver senso solo per le statisti-
che, e il Roccaravindola.
Ora, però, spazio alla Coppa Italia: obiettivo semifi-
nali, in programma il 19 e il 26 marzo, contro la vin-
cente della sfida tra i pugliesi del Casarano e i siciliano
del Catania San Pio X.
La partita di domani tra i lupi e il Portocorallo sarà
diretta da Daniele Rutella della sezione di Enna. Si
gioca alle 14,30 allo stadio ‘Nuovo Romagnoli’ di con-
trada Selva Piana. La società rossoblù si aspetta il pub-
blico delle grandi occasioni.
Sport15
4 marzo 2014La rifinitura di questo pomeriggio servirà al tecnico Farina per sciogliere gli ultimi dubbi sull’undici titolare
Il Campobasso, domani al Selva Piana, riceve
i sardi del Portocorallo. Si gioca alle 14,30
Isernia, lasciano il presidente Ciampittiello e il ds Petrangelo
Campobasso 1919 – Virtus Pozzilli 2-0Calcio Dauna – Fornelli 2-1Alife – Cliternina rinviata per impraticabilità delcampoSesto Campano – Vastogirardi rinviata per impra-ticabilità del campoRoccaravindola – Santeliana 3-0Gambatesa – Nuovo Montaquila 1-1Vairano – Roseto 0-0Montenero – Venafro 0-2
La classifica: Campobasso 67; Calcio Dauna 58;Fornelli 47; Sesto Campano 46; Venafro 41; Ro-seto 34; Gambatesa 32; Nuovo Montaquila 28; Va-stogirardi 27; Cliternina e Roccaravindola 23;Santeliana 21; Comprensorio Vairano 19; Alife 17;Virtus Pozzilli e Montenero 15.
Il club biancoceleste entra nel tunnel della crisi societaria: a rischio il proseguo del campionato
23^ GIORNATA ECCELLENZARISULTATI E CLASSIFICA
Lupi, l’obiettivo è la semifinale di Coppa Italia
Dino Petrangelo, ds dell'Isernia