4 ATLANTE Architettura 30 NOV.5 DIC. 2015 · 2018-10-31 · 4 PROGETTI E CONCORSI ATLANTE...

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4 PROGETTI E CONCORSI ATLANTE Architettura 30 NOV.-5 DIC. 2015 Tempio della mobilità «green» In Brianza linee semplici, vetro e colore per la velostazione firmata Lfl Architetti Nasce da un concorso a inviti bandito dal Comune il progetto per la struttura a Cesano Maderno (Mb). Situata di fronte alla stazione ferroviaria, la struttura colorata e trasparente ospita fino a 160 biciclette La costruzione fresca e leggera si illumina di notte segnalando la sua presenza come una lanterna I l progetto per la velostazione a Cesano Mader- no (MB) è stato assegnato allo studio LFL (Luconi Architetti Associati, Fumagalli Sergio architetto, Lavorincorso architetti) a seguito di un concorso a inviti bandito lo scorso anno dall’amministrazione comunale. È localizzata all’interno del parcheggio esistente, an- tistante la stazione ferroviaria, in un’area, che sebbene non sia direttamente adiacente è facilmente percepibile e accessibile tramite un sottopasso pedonale. Realizzare una velostazione è una bella scommessa. Per due motivi: il primo è che non esistono numerosi esempi del genere, soprattutto in Italia, il secondo è che la realizzazione, anche se d’importo economico modesto, ha un notevole valore simbolico. Esprime l’idea che ci possano e debbano essere forme di mobi- lità ecologicamente sostenibili e quindi a basso impatto ambientale. «Abbiamo curato al meglio – ci raccontano i partner dello studio- il rapporto funzionale e visivo tra la velo- stazione e la stazione ferroviaria cogliendo l’occasione, offerta dal tema e dalla peculiarità dell’area, per riqua- lificare lo spazio urbano e riscattarlo dall’attuale ruolo di margine del parcheggio esistente». E’ stato anche disegnato un confine, costituito da un lungo muro in calcestruzzo posto sul limite del parcheggio, per defi- nire l’area adibita al transito ciclopedonale e i punti di accesso alla nuova struttura. L’architettura dell’edificio è semplice, ispirata agli elementi tipici e ricorrenti nella consuetudine costrutti- va del luogo quali le murature di confine, l’articolazio- ne di volumi elementari e la tipologia di copertura a falde inclinate ma, soprattutto, alla freschezza del mez- zo: la bicicletta. Da qui l’idea di usare materiali contemporanei quali le vetrate e il telo di copertura, colorato e trasparente. Mentre le grandi scritte sui vetri, oltre a informare sul- la funzione dell’edificio, contribuiscono al carattere in- formale e giovanile della costruzione. Lo schema funzionale è semplice e immediato: è ba- sato sui percorsi di consegna e ritiro delle biciclette che avviene in modo automatizzato. Nel deposito si possono collocare 160 biciclette su supporti prefabbri- cati con distribuzione lungo un’asse centrale percorri- bile in un unico senso, sia per la consegna sia per il ri- tiro. «Abbiamo optato – ci raccontano i progettisti- per una costruzione in grado di garantire protezione dalle intemperie ma abbastanza leggera perché non erano ri- chieste particolari prestazioni per la tenuta all’aria, l’acustica e l’isolamento termico». Più importante è stato garantire la visibilità della struttura durante la notte. Illuminandosi, si comporta come una lanterna segnalando la propria presenza per chi giunge a Cesa- no Maderno nelle prime ore del mattino e nel tardo po- meriggio. La testata della velostazione rivolta alla stazione fer- roviaria è costituita da una facciata in lastre di vetro temperato e serigrafato, applicate per punti alla struttu- ra metallica. Quella opposta abbina l’uso del telo colo- rato a chiusure realizzate in profili di acciaio e pannelli di rete verniciati corten. Sono state impiegate tecnologie prefabbricate per la struttura e per i materiali di involucro e finitura con beneficio sui costi e i tempi di esecuzione. Il corpo ac- cessorio ospita, infine, l’officina per minute riparazioni e una piccola attività commerciale. N © RIPRODUZIONE RISERVATA– DI LUIGI PRESTINENZA PUGLISI VELOSTAZIONE DI CESANO MADERNO (MB) STUDIO LFL

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4 PROGETTI E CONCORSI ATLANTE Architettura 30 NOV.­5 DIC. 2015

Tempio della mobilità «green»In Brianza linee semplici, vetro e coloreper la velostazione firmata Lfl ArchitettiNasce da un concorso a inviti bandito dal Comuneil progetto per la struttura a Cesano Maderno (Mb).Situata di fronte alla stazione ferroviaria, la strutturacolorata e trasparente ospita fino a 160 bicicletteLa costruzione fresca e leggera si illumina di nottesegnalando la sua presenza come una lanterna 

Il progetto per la velostazione a Cesano Mader-no (MB) è stato assegnato allo studio LFL(Luconi Architetti Associati, Fumagalli Sergioarchitetto, Lavorincorso architetti) a seguitodi un concorso a inviti bandito lo scorso anno

dall’amministrazione comunale.È localizzata all’interno del parcheggio esistente, an-

tistante la stazione ferroviaria, in un’area, che sebbenenon sia direttamente adiacente è facilmente percepibilee accessibile tramite un sottopasso pedonale.

Realizzare una velostazione è una bella scommessa.Per due motivi: il primo è che non esistono numerosiesempi del genere, soprattutto in Italia, il secondo èche la realizzazione, anche se d’importo economico

modesto, ha un notevole valore simbolico. Esprimel’idea che ci possano e debbano essere forme di mobi-lità ecologicamente sostenibili e quindi a basso impatto ambientale.

«Abbiamo curato al meglio – ci raccontano i partnerdello studio- il rapporto funzionale e visivo tra la velo-stazione e la stazione ferroviaria cogliendo l’occasione, offerta dal tema e dalla peculiarità dell’area, per riqua-lificare lo spazio urbano e riscattarlo dall’attuale ruolodi margine del parcheggio esistente». E’ stato anchedisegnato un confine, costituito da un lungo muro incalcestruzzo posto sul limite del parcheggio, per defi-nire l’area adibita al transito ciclopedonale e i punti diaccesso alla nuova struttura.

L’architettura dell’edificio è semplice, ispirata aglielementi tipici e ricorrenti nella consuetudine costrutti-va del luogo quali le murature di confine, l’articolazio-ne di volumi elementari e la tipologia di copertura afalde inclinate ma, soprattutto, alla freschezza del mez-zo: la bicicletta.

Da qui l’idea di usare materiali contemporanei qualile vetrate e il telo di copertura, colorato e trasparente. Mentre le grandi scritte sui vetri, oltre a informare sul-la funzione dell’edificio, contribuiscono al carattere in-formale e giovanile della costruzione.

Lo schema funzionale è semplice e immediato: è ba-sato sui percorsi di consegna e ritiro delle biciclette

che avviene in modo automatizzato. Nel deposito sipossono collocare 160 biciclette su supporti prefabbri-cati con distribuzione lungo un’asse centrale percorri-bile in un unico senso, sia per la consegna sia per il ri-tiro.

«Abbiamo optato – ci raccontano i progettisti- peruna costruzione in grado di garantire protezione dalle intemperie ma abbastanza leggera perché non erano ri-chieste particolari prestazioni per la tenuta all’aria,l’acustica e l’isolamento termico». Più importante èstato garantire la visibilità della struttura durante lanotte. Illuminandosi, si comporta come una lanternasegnalando la propria presenza per chi giunge a Cesa-no Maderno nelle prime ore del mattino e nel tardo po-meriggio.

La testata della velostazione rivolta alla stazione fer-roviaria è costituita da una facciata in lastre di vetrotemperato e serigrafato, applicate per punti alla struttu-ra metallica. Quella opposta abbina l’uso del telo colo-rato a chiusure realizzate in profili di acciaio e pannellidi rete verniciati corten.

Sono state impiegate tecnologie prefabbricate per lastruttura e per i materiali di involucro e finitura conbeneficio sui costi e i tempi di esecuzione. Il corpo ac-cessorio ospita, infine, l’officina per minute riparazionie una piccola attività commerciale. N

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