360com 02

20
e-commerce ANTI-CRISI AUMENTO DELLE VENDITE E CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO. IL TUTTO SENZA DANNEGGIARE IL COMMERCIO OFFLINE, ANZI. QUESTI GLI EFFETTI DELL’E- COMMERCE IN ITALIA E NEL MONDO SECONDO GLI ULTIMI DATI DISPONIBILI. CHE LA VIA DI USCITA DALL’IMPASSE ATTUALE SIA PIÙ SEMPLICE DI QUANTO PENSIAMO? 10/13 COVERSTORY Vi presento la nuova Dada L’A.D. DEL GRUPPO DADA ILLUSTRA LA VISIONE STRATEGICA DELLA SOCIETÀ, SINTETIZZATA NEL RESTYLING DELLA VISUAL IDENTITY E NEL PAYOFF “THE GATEWAY TO YOUR DIGITAL PRESENCE” L’INTERVISTA / CLAUDIO CORBETTA 8 CLAUDIO CORBETTA 360com |settimanale digitale della comunicazione ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013 3 VISIONI FABIANO BENEDETTI: IL 2013 È L’ANNO DEI BIG DATA 4 360PRO.UPDATE TUTTI I CAMBI DELLE POLTRONE CHE CONTANO 5 MARKETPLACE FATTI & NOTIZIE DAL PIANETA COMUNICAZIONE 7 DIGITAGS QUALI OPPORTUNITÀ IN UN MONDO MULTISCREEN 14 MOBILE ACTION SMARTPHONE E ITALIANI, BINOMIO VINCENTE 16 MEDIA TV TALKER: VOCI DELLA RETE CHE AMPLIFICANO LA TV 18 CRM NELLA “SOCIAL AGE”, IL SEGRETO È LA CO-EVOLUZIONE IN QUESTO NUMERO

description

Settimanale digitale della Comunicazione

Transcript of 360com 02

Page 1: 360com 02

e-commerceANTI-CRISI

Aumento delle vendite e creAzione di nuovi posti di lAvoro. il tutto senzA dAnneggiAre il

commercio offline, Anzi. Questi gli effetti dell’e-commerce in itAliA e nel mondo secondo gli ultimi

dAti disponibili. che lA viA di uscitA dAll’impAsse AttuAle siA più semplice di QuAnto pensiAmo?

10/13coverstory

Vi presento la nuova Dadal’A.d. del gruppo dAdA illustrA lA visione strAtegicA dellA società, sintetizzAtA nelrestyling dellA visuAl identity e nel pAyoff “the gAtewAy to your digitAl presence”

l’intervistA / clAudio corbettA

8 clAudio corbettA

360com | settimanale digitale della comunicazione

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

3 visioni fAbiAno benedetti: il 2013 è l’Anno dei big dAtA

4 360pro.updAte tutti i cAmbi delle poltrone che contAno

5 mArketplAce fAtti & notizie dAl piAnetA comunicAzione

7 digitAgs QuAli opportunità in un mondo multiscreen

14 mobile Action smArtphone e itAliAni, binomio vincente

16 mediA tv tAlker: voci dellA rete che AmplificAno lA tv

18 crm nellA “sociAl Age”, il segreto è lA co-evoluzione

in Questo numero

Page 3: 360com 02

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

Direttore responsabile Daniele Bologna

[email protected]

Coordinamento redazionale Simone Freddi

[email protected]

Redazione [email protected]

Matteo Vitali, Lorenzo Mosciatti, Sebastiano Zeri, Roberta Simeoni

Progettazione grafica e realizzazione

RubberDuck [email protected]

Amministrazione [email protected]

TrafficoLicia Guastelluccia

[email protected] - [email protected]

Diffusione e abbonamenti [email protected]

360com è una pubblicazione di Growing Consulting & Media srl

Sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano

Sede Operativa via Sardegna 32, 20146 - Milano

tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330

www.growingcm.com

Abbonamento a 360comLa testata 360com settimanale è registrata al Tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & Media Srl è iscritta al R.O.C. con il numero 16331.© tutti gli articoli hanno riproduzione riservata.

Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Commenti su Facebook, tweet, post sui blog: una mole di dati immensa, che ogni minuto cresce e si arricchisce di informa-zioni preziosissime per le aziende. Soprat-tutto con la possibilità di collegarli con i dati già presenti nei database aziendali. Inter-pretarli in tempo reale è la chiave del suc-cesso per far aumentare il reddito delle aziende del 30%. Oggi è possibile riuscirci grazie ai Big Data, l’insieme di metodolo-gie e conoscenze per gestire grandi quan-tità di informazioni, eterogenee e comples-se, in tempo reale. Operazioni sempre più strutturate, che permettono con la creazio-ne di algoritmi sofisticati di sopperire al li-mite umano dell’elaborazione dati. Proprio i Big Data rappresentano uno dei temi “cal-di” del 2013, anche se, per esempio, nel no-stro Paese risultano ancora poche le azien-de che hanno colto la potenzialità dei questi strumenti. Di certo, però, queste metodo-logie possono fare la differenza nel busi-ness. Per avere un’idea della mole di dati di cui stiamo parlando, basta considera-re che se dovessimo memorizzare su dvd tutte le informazioni esistenti nell’universo digitale, impilandoli riusciremmo a coprire la distanza tra la terra e la luna e ritorno. I dati prodotti nel mondo crescono del 40% all’anno, di contro però gli investimenti in IT aumentano solo del 5%. Anche per que-

sto motivo è fondamentale iniziare da su-bito ad affrontare il tema Big Data, che nel giro di 3-5 anni diventerà imprescindibile sia nel settore pubblico sia in quello priva-to. Su raccolta, archiviazione e storage del-le informazioni si giocherà insomma il futu-ro delle aziende. Secondo uno studio commissionato da Ora-cle, entro il 2017 il mercato globale dei Big Data sarà pari a 50 miliardi di dollari. Solo negli Stati Uniti, oggi, la mancanza o la scarsa qualità dei dati ha un impatto a livel-lo di costi pari a 600 miliardi di dollari, fino al 30% del reddito operativo di ogni azien-da. Di contro si sa che il volume di dati è de-stinato a crescere a dismisura: si prevede che nel 2020 i dati digitali aumenteranno di 40 volte rispetto a oggi, arrivando a un mi-liardo di terabytes. Circa un terzo di questi saranno gestiti dal cloud. Su scala mondia-le, solo i dati inerenti le aziende raddoppia-no in poco più di un anno. Così come risul-ta in crescita la varietà delle fonti dei dati. A fronte di tutto questo risulta chiato che la gestione di tutte queste infomazioni risul-ta complessa. Ecco che diventa necessario utilizzare nuove metodologie di interroga-zione, capaci di gestire in modo più snel-lo questa immensa massa di informazio-ni, con notevoli vantaggi nell’archiviazione e sul fronte dei tempi di gestione.

visionidi FabianO benedetti ceO di beantech

Fabiano benedettiCLaSSe 1970, FabIanO beneDeTTI naSCe a San DanIeLe DeL FRIuLI (uD). LauReaTO In SCIenze DeLL’InFORMazIOne COnCReTIzza La Sua paSSIOne aTTRaveRSO L’eSpeRIenza IMpRenDITORIaLe COn L’aMICO MaSSIMILIanO anzIuTTI FOnDanDO neL 2001 beanTeCh, azIenDa ICT ORa LeaDeR neL nORD-eST. TRenD FOLLOweR e TeaM LeaDeR OGGI è ReSpOnSabILe COMMeRCIaLe e DI GeSTIOne DeL paRCO CLIenTI peR I pROGeTTI DI buSIneSS anaLyTICS e bIG DaTa In beanTeCh

Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi

[email protected] tel. +39.02.53598326

mob. +39.3355653522

Si terrà il 18 e 19 aprile 2013 presso il Lingotto Fiere di Torino la prima edizione di B com, l’unico evento italiano interamen-te B2B dedicato agli attori nazionali e internazionali nei setto-ri del web marketing e dell’e-commerce. Organizzata da GL events Italia-Lingotto Fiere, l’inedita due giorni ha come obiet-tivi la promozione dell’incontro fra domanda e offerta nell’am-bito dei servizi per il web; il facilitare l’incontro tra titolari e top manager delle aziende italiane che vogliono sviluppare il pro-prio business attraverso un utilizzo di internet strategico e in-novativo, con i professionisti in grado di offrire loro soluzioni; e, infine, dare vita a una vetrina delle proposte più innovati-ve oggi disponibili sul mercato nel settore della comunicazio-ne e del marketing online. B com gode già della collaborazio-ne di partner tecnici come Connexia, Redomino e Synesthesia e si svolgerà sotto il patrocinio di Commissione Europea, Ca-mera di commercio di Torino, CNA Torino, CNA Piemonte. Il format dell’evento è quello del business matching, abbinato a uno spazio espositivo dedicato agli sponsor dell’iniziativa. Per chi partecipa sarà pre-organizzata un’agenda di incontri one-to-one, creata incrociando le preferenze espresse dai visitato-ri profilati con le richieste avanzate dagli sponsor. Sono oltre 1.000 i visitatori attesi, che potranno accedere ai lavori accre-ditandosi gratuitamente tramite il sito. Ulteriori opportunità di networking saranno possibili presso gli stand o in appositi spazi dedicati. Accanto al business matching, B com offre an-che un ricco programma nell’arco delle due giornate di even-to, con 2 conferenze plenarie a cura della School of Manage-ment del Politecnico di Milano sulle novità del settore, 2 tavole rotonde e 32 workshop di aggiornamento tematici.

spAzio A... b com18 - 19 Aprile @ torino, lingotto fiere

il 2013 è l’Anno dei big dAtA

per gli Attori del webun inedito evento

per sAperne di più

Due GioRni Di LaVoRi SUL SITO DI B COM è

POSSIBILE REGISTRARSI E AGGIORNARSI SULL’AGENDA

www.bcOmexpO.cOm/it

Page 4: 360com 02

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

4un s t rumento sv i luppato dauno s t rumento sv i luppato da

360pro.updAteprofessionisti, cArriere, incArichi

EASYVISTA Andrew White è il nuovo senior vp e chief marketing officerEasyVista, uno dei principali protagonisti europei del settore dell’ITSM/ITAM service cloud management, ha

annunciato la nomina di Andrew White, esperto di IT operations management e cloud, come senior vice president e chief marketing officer. Il manager vanta una comprovata esperienza nella gestione di strate-

gie di prodotto e marketing, perfettamente in linea con le sfide che le organizzazioni si trovano ad affrontare nella nuova era del cloud, mobile e IT virtuale.

cAse di produzionedue nuovi tAlenti per hAibunE’ il talento di giovani e preparati registi la stella che ancora oggi guida Haibun nella sua quasi ventenna-le avventura nel mondo della produzione. Valore che si accompagna a una sana situazione societaria. La realtà ha infatti chiuso il 2012 in attivo, con la con-ferma di importanti collaborazioni con clienti del ca-libro di Vodafone, Fiat, Teletu, Edison e la sottoscri-zione di nuovi accordi con Coca-Cola, Kraft e Reckitt Benckiser. L’importanza dei giovani talenti è tale in Haibun che la realtà, dopo aver rinnovato il contratto con il regista DanXzen (all’anagrafe Daniele Zennaro) per pubblicità e viral, ha sottoscritto l’accordo - sti-pulato in esclusiva per Fabbricavirali - con due talen-ti emergenti della regia: Nic Bello e Danae Mauro. «Danae - spiega Cesare Fracca, presidente di Hai-bun - mi ha subito affascinato per l’enorme passione che riversa nel suo lavoro. Nic Bello, invece, è mol-to poliedrico: è un autore televisivo di grande talento, è regista e protagonista di numerose candid camera nel programma televisivo Bugs TV su GXT. Con loro siamo già al lavoro su progetti davvero importanti».

Aziendemicrosoft itAliA

compAgnie AereeryAnAir

Microsoft italia annun-cia la nomina di Riccar-do Sponza quale direttore marketing Dynamics del-la filiale italiana. Nel nuo-vo ruolo, il manager avrà la responsabilità di defi-nire la strategia di mar-keting relativa all’offer-ta Dynamics e di guidarne l’esecuzione sviluppan-do sinergie rispetto ai pia-ni di business grazie alla costante collaborazione con i responsabili delle al-tre divisioni e con l’intero marketing team Dynamics dell’area Western Euro-pe. Sponza è entrato a far parte di Microsoft nel 2000 e, prima di unirsi al Team Dynamics, ha trascorso

6 anni nel-la divisio-ne Deve-loper and Platform Evangeli-sm.

Ryanair, vettore ultra low cost in Europa, ha no-minato Robin Kiely nuo-vo direttore della comu-nicazione a seguito di un ampio processo di sele-zione. Nel nuovo incarico, che partirà ufficialmen-te il primo febbraio, Kiely avrà il compito di miglio-rare la comunicazione con i media europei e di tene-re informati gli 80 milioni di passeggeri sulle ultime novità e sviluppi di Rya-nair. Questa nomina rien-tra in un ampio proget-to del vettore che prevede per i prossimi mesi il lan-cio di una serie di iniziative di media relation, incluso un sito web per i media.

AssociAzionicomunicAzione pubblicA

elettronicAsAmsung itAliA

Nel corso dell’ultimo Con-siglio Direttivo dell’Asso-ciazione Comunicazione Pubblica (per esteso As-sociazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale), Pier Car-lo Sommo è stato nomina-to segretario generale in sostituzione del dimissio-nario Alessandro Rovinetti. Iscritto a “Comunicazione Pubblica” dal 1991, Som-mo è Consigliere nazionale e Coordinatore della Com-missione Sanità, membro del Direttivo del Club di Comunicazione d’Impre-sa dell’Unione Industria-le di Torino. Dal 2005 al 2008, è stato vicepresiden-te dell’Associazione.

Nuova sfida per Car-lo Barlocco in Samsung electronics italia. Il ma-nager è stato nomina-to senior vice president, head of Sales & Marke-ting della compagine ita-liana del colosso dell’elet-tronica. Nel suo nuovo ruolo, Barlocco avrà la responsabilità di defini-re una strategia e un ap-proccio unitario in grado di consolidare il ruolo in-novatore dell’azienda sul mercato nazionale, gui-dando la filiale italiana verso il raggiungimen-to degli ambiziosi obietti-vi previsti per il 2013. A lui riporteranno tutte le bu-siness unit dell’azienda.

pier cArlosommo

cArlobArlocco

riccArdo sponzA

robinkiely

nicbello

dAnAemAuro frAncescA

vAlentidAnxzen

cesArefrAccA

Page 5: 360com 02

5

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

marketplace

Linkedin, social network pro-fessionale con 200 milioni di iscritti e notevoli potenzia-lità, in parte già sviluppate, continua a introdurre nuove funzionalità e servizi. Il con-solidamento della leader-

ship come social network di professionisti si accompagna a un graduale cambiamento delle caratteristiche: la pagina aziendale è una delle ulti-me novità del colosso dei social business. Nonostante il bacino di uten-za sia senza dubbio ridotto - per lo meno se confrontato con il pubblico potenziale di altri social network - non per questo bisogna sottovalutar-ne l’impatto. Sono state introdotte ulteriori opzioni, nell’ottica di offrire un’esperienza migliore dal punto di vista dell’interazione e della grafi-ca. Gli aggiornamenti principali riguardano un maggiore spazio dato agli aspetti visivi: analogamente a quanto attivato da Facebook e Twitter, si è scelto di inserire in primo piano un’immagine che restituisca immedia-tamente la brand image dell’azienda stessa. Poi, ecco la valorizzazione delle persone che fanno parte dell’azienda: ora è possibile definire uno showcase nell’area dedicata agli annunci di lavoro. Infine, le company pages adesso sono consultabili anche da iOS e Android.Il vero motore dell’azione, però, è rappresentato dal fatto che chiunque può leggere la data dell’ultimo post aziendale, valutarne il contenuto, commentare e, quindi, interagire. Il maggior vantaggio di una pagina aziendale LinkedIn sta tutto nel favorire l’incontro tra azienda e pub-blico, dove per pubblico si intende anche l’investitore, il professionista; e naturalmente il cliente. Un atteggiamento di apertura, obbligatorio dopo l’affermazione dei social network, che permette di allacciare nuovi contatti commerciali, ingaggiare collaboratori competenti, raccogliere i feedback degli utenti e fidelizzarli al brand. Last but not least, una pa-gina aziendale LinkedIn aiuta a posizionare il proprio sito su Google, in quanto aggiunge un link in entrata di assoluto valore.

di mauriziO mazzanti direttOre creativO eSecutivO di e3

sociAl snAckspunti dAi mediA sociAli

Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a: [email protected]!

strumenti

Weborama lancia Audience Insight, tool per i publisher

Si chiama Weborama Audience Insight, ed è un potente tool di

analisi comportamentale dell’audience messo a dispo-sizione ai publisher da We-borama. Sviluppato inter-namente alla società guidata in Italia da Roberto Carnaz-za, Weborama Audience In-sight aiuta i publisher ad analizzare in profondità il profilo della propria audien-ce in tempo reale e, conse-guentemente, a massimiz-zarne la monetizzazione. Lo strumento, dotato di un’in-terfaccia che offre una visio-ne a 360 gradi dei dati com-

portamentali, è in grado di suddividere l’audience di un sito per cluster di apparte-nenza, misurando anche il livello di affinità relativo a ciascun elemento. Un appo-sito simbolo, “Approved by Weborama”, indica su base giornaliera l’audience più

rappresentativa per il giorno precedente. Ma non è tutto: a breve, infatti, sarà dispo-nibile anche la distribuzio-

ne in base a dati socio-de-mografici come età, genere e occupazione. Uno strumen-to connotato da un elevato grado di innovazione, dun-que, e l’agenzia invita tutti gli editori interessati al tool a inviare una mail a [email protected]. Fondata nel 1998, Weborama è all’avan-guardia nella pubblicità e nel marketing online in Eu-ropa, con un profilo tecno-logico molto sviluppato.

i benefici di linkedinper le Aziende

CAmpAgnE Tic Tac “sorprende” con la voce di Tricarico e Providence

Un confetto divertente. Ma anche sfizioso, gu-stoso, colorato: in una parola, sorprendente. E’ questo il concept svilup-pato nella nuova cam-pagna pubblicitaria di Tic Tac dall’agenzia Pro-

vidence del gruppo Havas Italia. Quella che si presenta nello spot, fulcro dell’iniziativa, è la rappresentazione di un mondo in cui la fanno da padroni buffi e bizzarri personaggi racchiusi uno dentro l’altro e che si alter-nano sullo schermo mantenendo sempre come fil rou-ge la shape del mitico confetto. A guidare gli spettatori alla scoperta di questo mondo è la voce del cantautore Francesco Tricarico. Il concept della campagna tv - on air sulle maggiori emittenti in Italia, in Francia, in Bel-gio e in Olanda - è declinato anche sul web.

“Eva”, l’ultima creatura di tg|advWeborama ha con-tribuito all’ideazio-ne dell’ultima “crea-tura” di casa tg|adv, concessionaria che da sempre sta pun-tando molto sull’in-novazione e sull’ec-cellenza dei propri

format: Eva, acronimo di Engaging Video Advertising, è una soluzione di comunicazione video di grande impatto declinata su tre macro target femminili per raggiungere la donna adulta, la mamma, la teen. Eva è già stato scelto da Procter&Gamble, che ha voluto il format in esclusiva per la campagna dedicata al marchio Pantene Acqualight.

Page 6: 360com 02

30 milioni di contatti unici,498 milioni di pagine viste,15 vertical tematici

strumenti per comunicare

www.leonardoadv.it

Font

e: N

iels

en S

iteC

ensu

s ge

nnai

o 20

12

la musica è cambiata.

Page 7: 360com 02

7

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

marketplacedi paOLO mardegan managing directOr @digitOuch e gianni matera preSident@digitOuch

digitAgsil nuovo mondo è multiscreenlA mAggior pArte del nostro tempo viene trAscorsA dAvAnti Allo schermo. Anzi, Agli schermi. pc, smArtphone, tAblet e tv vengono usAti contemporAneAmente, offrendo nuove modAlità di AdvertisingAnalizzando una nostra giornata ci accorgeremmo, senza tanta fatica, che uno schermo è sempre presente davanti ai nostri occhi. Compu-ter, telefonino, tablet e tv sono connessi in maniera pervasiva e coin-volgente. La scelta del device è spesso frutto del contesto: dove ci tro-viamo, cosa vogliamo ottenere, il tempo che abbiamo a disposizione. In realtà, ci sono due modalità in cui possiamo fruire del multi-screening: sequenziale e simultanea, a seconda dell’utilizzo di due o più device contemporaneamente. Leggo l’iPad mentre guardo la tv, oppure mi al-lontano dal pc per rispondere al tweet ricevuto sul telefono.C’è stato un cambiamento epocale negli ultimi due anni: non è più la tv a comandare, a essere il nostro medium preferito; è diventato uno dei tanti e nemmeno quello privilegiato, almeno nella tradizionale moda-lità di fruizione “passiva”. Gli schermi portable permettono di passa-re velocemente da un medium all’altro per completare task differenti, anche se quello più comune resta la ricerca; tra i device, gli smartpho-ne costituiscono la colonna portante di tutte le interazioni quotidiane, il punto di partenza da cui muovono le altre attività, anche in momenti di apparente relax come il tipico dopocena davanti alla tv. Secondo una recente ricerca di Google (“The new multi-screen world: under stan-ding cross-platform consumer behavior”, agosto 2012), la molteplicità di schermi ci fa sentire più efficienti. Possiamo agire liberamente, sal-tare da uno all’altro in modo spontaneo, provando una sensazione di conseguimento del risultato e addirittura di “tempo guadagnato”: gio-ca, infatti, un ruolo determinante la soddisfazione di riuscire a comu-nicare, informarci, divertirci, rilassarci e lavorare nello stesso tempo. Proprio questo aspetto offre agli advertiser una nuova op-portunità: riuscire a coinvol-gere, impegnare, soddisfare gli utenti nel corso della gior-nata, non solo in un momen-to preciso legato alla presen-za su un unico medium.

Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a [email protected]

eventi / il sole 24 ore vAlorizzA l’eccellenzA creAtivA e tecnologicA

Premio WWW: con “Aliah” si impone il team di LAB81

Ritmo narrativo dav-vero coinvolgente, realizzazione tecni-

ca impeccabile, delicatez-za ed emotività nel tocca-re un tema delicato come la guerra: queste le moti-vazioni che hanno porta-to “Aliah”, cortometraggio in 3D realizzato dal team di LAB81, ad aggiudicar-si la dodicesima edizione del Premio WWW, il rico-noscimento del Sole 24 Ore che celebra le eccellenze

della creatività e tecnologia digitale italiana. “Il premio a quest’opera - fanno sape-re gli organizzatori - è un

auspicio che l’online video si consolidi come ulteriore, potente strumento di ad-vertising attraverso nuove

forme di creatività”. Oltre ad “Aliah”, che si è aggiudi-cato anche il premio per la categoria “Online film and video”, sono stati premiati anche Amadori.it (realizza-to dall’agenzia Tecla) come miglior sito web del 2012, il progetto Adidas - Voci del Rugby, (Bcube) come mi-gliore app, e la campagna Sky “Don Natale” (M&C Saatchi) per la macro-cate-goria “Interactive and ad-vertising media”.

un frAme trAtto dAl

cortometrAggio vincente

del premio www: “AliAh”, firmAto

dA lAb81

AgEnzIE Lbi Italia riparte da Carol Pesenti, nuova managing directorInizio d’anno all’insegna delle novità per l’agenzia digitale globale LBi, che ha nominato Carol Pesenti managing direc-tor di LBi Italia. Quindici anni nel settore della comunicazio-ne su tutti i media digitali, dieci in LBi, di cui gli ultimi due come client services director, Pesenti è un manager con so-

lida esperienza nel digital e un‘approfondita conoscenza del mercato italiano. La no-mina segna il passaggio del testimone da parte di Caroline McGuckian, che diventa re-gional managing director di LBi Italia, Spagna, Francia, Belgio e Olanda: tra il 2010 e il 2011 aveva traghettato l’agenzia attraverso la fusione a livello locale tra LBi IconMedia-lab e Bigmouthmedia. Pesenti ha un passato in Glamm Interactive (Gruppo Dataservi-ce) e Athena 2000 (Gruppo Fininvest), nel portfolio clienti, tra gli altri, Lavazza, Pirelli, Credem, Edilnord, Medusa Film, Mediolanum, Mondadori, in qualità di client services director di LBi nell’ultimo anno e mezzo Pesenti ha concorso al consolidamento del fat-turato dell’agenzia, pari a circa 4,5 milioni di euro, complici gli importanti progetti per il lancio di Ntv e il marchio City Bang di Reckitt Benckiser. Pesenti è affiancata da un exe-cutive team tutto nazionale, ma con esperienza e respiro internazionali: Gianfranco Po-cecai, regional cto LBi Italia, Spagna, Francia, Belgio e Olanda; Fabio Paracchini, exe-cutive creative director; Chiara Zanetta, marketing services director.

AzIEndE Clickpoint va alla conquista della SpagnaClickpoint apre una nuo-va sede spagnola a Bar-cellona. L’iniziativa è frutto della volontà dell’azienda guidata dal managing di-rector Roberto Siano di consolidare ed espan-dere il proprio business a livello europeo, con-tinuando a posizionarsi come struttura davve-ro promotrice del cambiamento, del l’ innova-zione e della crescita.

cArol pesenti

roberto siAno

Page 8: 360com 02

8

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

company

gruppo dAdA l’A.d. clAudio corbettA presentA lA nuovA identità AziendAle

Domain & Advertising, al quadrato!nuovo logo, nuovA grAficA e nuovo pAyoff -“the gAtewAy to your digitAl presence”- per lA storicA reAltà itAliAnA. l’obiettivo è vAlorizzAre l’AttuAle posizionAmento di leAdership internAzionAle nei servizi per lA presenzA in rete di professionisti e imprese, con focAlizzAzione sul mondo dei domini e dellA comunicAzione digitAle

Gruppo Dada è tutto nuovo: nell’imma-gine, nella mission,

nell’impegno a sostegno del-la digital economy. La storica sigla italiana della rete, nata a Firenze quasi 20 anni fa, pro-prio in questi giorni svela la propria nuova brand identi-ty, completamente rivisitata in seguito a un lungo processo di riorganizzazione che permette oggi all’azienda di posizionar-si come leader internazionale nei servizi per la presenza in rete di professionisti e impre-se. Un ruolo, peraltro, già an-ticipato con la campagna pub-blicitaria del brand italiano del gruppo, Register.it, che due settimane fa ha fatto in pro-prio esordio in tv.Un piccolo passo indietro: fino a due anni fa Dada era or-ganizzata intorno a due aree di business: Dada.pro (servizi professionali per la presenza e la pubblicità in rete) e Dada.net, la unit in cui confluiva l’offerta consumer di prodot-ti di entertainment digitale. Quindi, nel corso del 2011 la società ha avviato un profon-do percorso di riorganizzazio-ne strategica (in cui si è inseri-ta anche la cessione di Blogo a Populis), culminata nel mese

di maggio con la cessione di Dada.net a Buongiorno e con la profonda focalizzazione del core business sull’area dei do-mini, hosting e dell’adverti-sing digitale. Il processo ora

arriva a totale compimen-to con la presentazione della nuova identità aziendale, che abbiamo la possibilità di rac-contarvi in anteprima grazie all’invito di Claudio Corbetta, amministratore delegato del Gruppo Dada, a incontrarlo

presso gli uffici milanesi del-la società.

Logo, grafica e payoff rinnovati: cosa rappresenta tutto questo per Gruppo Dada?E’ molto più di un semplice re-

styling grafico: la nuova im-magine di brand interpreta il punto di arrivo di un comples-so percorso di rinnovamento e riposizionamento per tutto il Gruppo. La necessità di una visual identity capace di riflet-tere l’attuale business e la cul-tura aziendale ci ha impegnati in un percorso di analisi di cir-ca 6 mesi, svolto con la consu-lenza dell’agenzia specializza-ta Interbrand. Un lavoro che si è concluso con la formaliz-zazione della mission “The ga-teway to your digital presence” e con un nuovo logo, più coe-renti con la rinnovata identità. La nuova immagine del brand definisce in modo semplice e distintivo il valore del nostro Gruppo sul mercato e rappre-senta una leva per accrescere la brand awareness e rafforza-re il legame con i nostri clien-ti e stakeholder. Internamen-te all’azienda, la nuova identity interpreta inoltre l’adozione di un approccio al lavoro più in-terattivo e flessibile, in linea con la filosofia “Agile”, che spe-rimenta nuove metodologie di sviluppo, rivoluzionando i processi organizzativi con un maggior coinvolgimento del cliente finale in ogni fase di avanzamento del progetto.

a chi si rivolge la vostra nuova mission “The gateway to your digital presence”?Con il nuovo payoff, Dada in-tende rafforzare ulteriormen-te il proprio ruolo di partner

strategico a fianco delle impre-se che desiderano promuovere il proprio business attraverso il web e facendo leva su soluzio-ni di advertising online. Il core target è chiaramente costitu-ito da professionisti e Pmi, a cui ci rivolgiamo con un’of-ferta fatta di strumenti in gra-do di rendere il più semplice possibile l’approdo, la presen-za e la visibilità in rete. Il no-stro impegno è rivolto a “edu-care” professionisti ed aziende alla consapevolezza di come gli strumenti web abbiano un ruolo imprescindibile per au-mentare le opportunità di cre-scita. Questo è possibile senza dover fare grandi investimenti e senza ave-

re specifiche conoscenze in-formatiche.

Di digital economy in italia si parla molto, in particolare come possibile driver di crescita per le Pmi. Voi stessi con la campagna di Register.it vi siete attivati per sensibilizzare i professionisti su questo tema. Qual è lo stato dell’arte?Ci sono certamente tante po-tenzilaità inespresse, racchiu-se in semplici dati: in Italia esistono circa 2,5 milioni di domini registrati, un nume-ro che peraltro tra il 2000 e oggi è cresciuto pochissimo,

contro i 10 milioni di do-mini britannici e ai qua-

si 20 milioni esistenti in Germania. Conside-

di SimOne Freddi

«DaDa intenDe rafforzare il proprio ruolo Di partner strategico a fianco Delle azienDe che DesiDerano promuovere il proprio business attraverso il web»

clAudiocorbettA

proiettAti Al futuroCompetitività, innovazione tecnologica, in-ternazionalità, flessibilità. Questi alcuni tra i principali valori che hanno guidato l’elabora-

zione della nuova brand identity di Gruppo Dada, che si concretizza visivamente con:= Un nuovo lettering che reinterpreta il brand a lettere maiuscole evidenziando la solidità del business e le opportunità di crescita in cui l’azienda crede.= Un nuovo acronimo che nella nuova accezione di Dada indica (DA)2, che sta per “Domain & Advertising” elevate al quadrato, espresse nelle loro massime potenzialità come simbolo del-la forte professionalità del Gruppo nel settore della presenza in rete e della capacità di soddi-sfare le esigenze di qualsiasi azienda cliente.= Una nuova icona grafica in cui convivono il recente passato dell’azienda (il mondo virtua-le a rappresentare la globalità della rete e l’internazionalità del Gruppo Dada) e la proiezione verso il futuro raffigurata dalle due parentesi tonde che simboleggiano il “gateway”, cioè la possibilità di accedere al web per aziende e professionisti.

Page 9: 360com 02

9

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

company

rando anche la composizione del tessuto economico italia-no, fatto per la maggior parte di imprese piccole e piccolissi-me, è chiaro che la penetrazio-ne della rete tra professionisti e imprenditori è molto bassa. Noi riteniamo ci sia un effet-tivo problema di conoscenza e consapevolezza, e anche per questo abbiamo la tv per co-municare l’importanza di un uso professionale del web e dell’offerta di Register.it.

Quali sono i dettagli di questa offerta?Il Gruppo mette a disposizio-ne un’ampia gamma di servi-zi e strumenti che consentono a imprese di ogni dimensio-ne, professionisti e privati di gestire in modo efficace e si-curo la propria presenza sul web. In particolare, ad oggi l’offerta di prodotti compren-de la registrazione di nomi a dominio, servizi di hosting, email e posta certificata, solu-zioni professionali per la crea-zione di siti e la realizzazione di negozi virtuali, nonché at-tività finalizzate alla protezio-ne del brand sul web. Inoltre nell’advertising online, Dada ha proseguito la strategia di rafforzamento e di espansione

internazionale grazie al conso-lidamento dei servizi Peeplo e Save n’ keep ed al continuo perfezionamento degli algo-ritmi proprietari; sempre a li-vello pubblicitario Dada, tra-mite un adserver proprietario, vanta un proprio network in-ternazionale di oltre 3.000 pu-blisher attivi, Simply.com, che permette agli inserzionisti un’efficace pianificazione del-le proprie campagne.

La nuova strategia di branding riguarda solo l’italia o coinvolge anche le vostre attività all’estero?Il restyling riguarda tutti i marchi del Gruppo in Euro-pa, che hanno già intrapreso il percorso di rinnovamento alla luce della nuova veste gra-fica. Oltre a Register.it in Italia, Gruppo Dada opera attraver-so Nominalia in Spagna, Na-mesco e Poundhost nel Regno Unito, Gruppo Amen in Por-togallo, Francia e Paesi Bassi e Register365 in Irlanda. Tut-ti i siti del Gruppo, così come tutti gli store online, il sito cor-porate di Dada e i materiali di

comunicazione e di marketing sono già stati aggiornati.

Quali sono attualmente i vostri numeri, a livello italiano e internazionale?Il Gruppo Dada ad oggi conta oltre 510 mila clienti, di cui 130 mila in Italia e 200 mila in Re-gno Unito. Il numero di nuovi clienti a livello internazionale è di circa 10 mila ogni mese, con un tasso di riacquisto di circa l’80%. Quest’ultimo dato conferma la nostra capacità di consolidare partnership dura-ture con i nostri interlocutori, punto fondamentale della no-stra strategia. Per quanto ri-guarda il fatturato, la strategia di riorganizzazione ci ha per-messo quast’anno di tornare a crescere: abbiamo chiuso i pri-mi nove mesi del 2012 con ri-cavi consolidati a 64,8 milioni di euro, registrando una cre-scita del 9% rispetto al primo semestre 2011, e prevediamo una chiusura d’anno in linea con questo dato. Per il 2013, l’obiettivo è quello di confer-mare un dato in crescita sia a livello di Gruppo, sia limitata-mente al mercato italiano.

il sito corporAte di gruppo dAdA, già AggiornAto AllA nuovA immAgine AziendAle

Per saperne di più visita: www.twosides.info/it

Two Sides è un’iniziativa della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

Il 70% della carta utilizzata in Europa viene raccolta e riciclata. La carta è il materiale più riciclato in Europa: 2.000 chili al secondo*.

Inoltre l’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: così sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. E le foreste europee sono il 30% in più rispetto al 1950**. Lunga vita alla carta!

100% informazione

70% riciclo

il lato verdedella carta

Naturalmente

io la carta

* fonte ERPC 2010

** elaborazione Two Sides su dati FAO 2010;

(Le foreste europee forniscono l’88% del legno usato per fare la carta in Europa)

Italian Adverts_Image 1.indd 2 02/01/13 15:56

Page 10: 360com 02

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

coverstory e-commerceANTI-CRISI

Aumento delle vendite e creAzione di nuovi posti di lAvoro. il tutto senzA

dAnneggiAre il commercio offline, Anzi. Questi gli

effetti dell’e-commerce in itAliA e nel mondo secondo

gli ultimi dAti disponibili. che lA viA di uscitA dAll’impAsse

AttuAle siA più semplice di QuAnto pensiAmo?

di GreG Veronelli

Cercare una via d’uscita dalla cri-si. Questo il motto e l’obiettivo di quasi tutti i brand e le aziende

presenti sul mercato negli ultimi due o tre anni. E se la soluzione fosse più sem-plice di quanto pensiamo? Se fosse qual-cosa che già abbiamo per le mani come, ad esempio, l’e-commerce? Secondo i dati dell’ultima ricerca condotta dall’Os-servatorio eCommerce B2C Netcomm–School of Management del Politecnico di Milano, nonostante il momento sfavore-vole dell’economia glo-bale, con una riduzio-ne dei consumi totali del 2%, l’e-commer-ce B2C in Italia è cre-sciuto nel 2012 con un tasso del 19%. Anche il valore dell’acquista-to online da parte di web shopper italiani aumenta (+18%) gra-zie all’incremento dei compratori onli-ne, che raggiungono i 12 milioni di uni-tà (erano 9 milioni nel 2011) pari al 40% dell’utenza totale internet italiana.«Se il 2011 era stato l’anno del boom dei siti di couponing, dei club online e dell’ingresso di Amazon, il 2012 è invece stato l’anno del consolidamento di que-sti fenomeni - ha commentato Alessan-dro Perego, Responsabile Scientifico Os-servatorio B2C Netcomm-Politecnico di Milano -. La ricerca evidenzia inoltre il ruolo sempre più rilevante della multi-canalità, soprattutto intesa come utiliz-zo congiunto e integrato di canale fisico e canale online. Molti i benefici: maggio-re efficacia nel trasferimento delle infor-mazioni grazie all’info-commerce, in-cremento nell’efficienza dei processi di punto vendita mediante il “Pre-nota online e ritira in negozio” e miglioramento del servizio al

cliente con l’acquisto online e l’assisten-za in-store».

3 milioni di nuovi acquirentiLa crescita registrata interessa tutti i principali comparti. Molto bene l’abbi-gliamento, che anche l’anno scorso ha fatto registrare l’incremento più elevato (+33%). Ottimi, soprattutto se paragona-ti a quelli dei canali tradizionali, i risul-tati di informatica ed elettronica di con-sumo che, trainata da Amazon, da eBay

e dai grandi retailer, è cresciuta del 27% cir-ca rispetto al 2011. Più statica invece la si-tuazione per editoria, musica e audiovisi-vi (+11%). Le vendite di servizi hanno con-tinuato a crescere an-che se sotto la media del mercato (+14%),

mentre tra gli “altri servizi” si distin-guono le ricariche telefoniche (+10%) e il ticketing eventi. In termini di valo-re i servizi pesano ancora per i due ter-zi dell’e-commerce B2C in Italia, seb-

roberto lisciA

Al bAlzo dell’e-commerce hA contribuito lA forte diffusione degli smArtphone: con 30 milioni di possessori, Questi device rendono più fAcile l’Accesso A internet creAndo il cosiddetto fenomeno “me too” che portA A modelli di consumo di mAssA

Page 11: 360com 02

11

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

www.emaiLviSiOn.it

coverstorybene siano passati dal 66% del 2011 al 63% del 2012 fa-cendo guadagnare quota ai prodotti (37%). Il turismo, nonostante una leggera ri-duzione, continua a vale-re il 46% dell’e-commerce italiano. A seguire, trovia-mo abbigliamento (11%), informatica&elettronica di consumo, assicurazio-ni (entrambi al 10%), edi-toria, musica e audiovi-sivi (3%) e grocery (1%). «Quasi 3 milioni di nuovi acquirenti online si sono affacciati su questo cana-le lasciando sorpresi gran parte degli operatori del settore - ha dichiarato Ro-berto Liscia, presidente di Netcomm - Consorzio del Commercio Elettroni-co Italiano -. Questo balzo è da attribuire a tre ragio-ni principali: la crisi, che ha fatto rompere gli indu-gi agli internauti ancora in-certi e insicuri; la forte dif-fusione degli smartphone, con 30 milioni di posses-sori, che ha reso più facile l’accesso a internet educan-do e creando il cosiddet-to fenomeno “me too” che porta a modelli di con-sumo di massa; infine

emAilvision

Un negozio per ogni cliente“we hAve 6.2 million customers… we should hAve 6.2 million stores”. l’Attenzione verso il cliente, come AffermAto dAl ceo di AmAzon Jeff bezos, è l’AnimA del commercio elettronico. ed è Anche lA premessA del lAvoro di emAilvision, che Anche e soprAttutto grAzie AllA propriA soluzione di customer intelligence chiude un Altro Anno con unA crescitA A tre cifre

L’e-commerce rap-presenta già per molte aziende la via

di uscita dalla crisi. Per di-verse realtà italiane, com-presi brand già afferma-ti nel fashion e nel lusso, esso facilita ad esempio l’espansione all’estero. Se-bastiano Cappa, sales di-rector di Emailvision, ha le idee chiare sulle poten-zialità del business attra-verso i canali digitali, che oggi oltre ai classici siti per

pc includono email e mo-bile marketing su tablet e smartphone.

Quali sono gli attuali trend del mercato e-commerce?Il mercato e-commerce è cresciuto molto negli ulti-mi quattro-cinque anni, in particolare nel 2012. All’ini-zio è stato favorito da prez-zi più bassi rispetto all’of-fline, per essere poi spinto dal miglioramento dei ser-

vizi di consegna oltre che dalla semplicità degli ordi-ni. Oggi su internet si può comprare di tutto, non solo libri, hi-tech, abbigliamen-to, viaggi o assicurazioni. Anche prodotti per bam-bini, arredamento per la casa e assistenza sanitaria sono categorie che hanno visto una grande crescita lo scorso anno. Uno degli at-tuali trend è sicuramente il connubio tra e-commerce e m.commerce, anche se il valore della pubblicità pa-gata sul mobile è molto in-feriore rispetto a quella per gli accessi da pc. Il secon-do trend è una shopping experience molto più rile-vante e multicanale. Oggi esistono sistemi di custo-mer intelligence che per-mettono di unire il mon-do web con quelli offline e mobile. Ad esempio è sem-pre più semplice sapere se un cliente ha comprato il giorno prima un prodot-to in negozio, e quindi cre-

are una comunicazione de-dicata per fare up-sell e cross-sell rispettando le preferenze, gli interessi, le taglie, gli standard richiesti da quello specifico consu-matore. La personalizza-zione sul singolo utente sia del sito e-commerce sia delle varie comunicazio-ni diventano fattori di en-gagement e fiducia. Non a caso Jeff Bezos, founder & ceo di Amazon, ha detto: “We have 6.2 million custo-mers…we should have 6.2 million stores”. Un ultimo importante trend è il Real Time Bidding, che grazie alla sua efficacia porta un importante Roi sull’e-com-merce.

Quali sono stati i risultati di emailvision nel 2012, e quali gli obiettivi del 2013?Emailvision nel 2012 ha re-gistrato oltre 100 milioni di dollari di fatturato. In Ita-lia, per il terzo anno, abbia-

mo chiuso con una crescita percentuale superiore alle 3 cifre, soprattutto grazie alla nostra soluzione di Cu-stomer Intelligence che sta ottenendo importanti risul-tati anche a livello mondia-le poiché, a oggi, non ha un vero concorrente. Gli obiet-tivi per il 2013 sono conti-nuare in questa direzione, educare il mercato sull’im-portanza di una vera azio-ne multicanale automatiz-zata ed espandere il team nel nostro Paese.

email, mobile e social marketing come possono aiutare lo sviluppo delle attività di e-commerce?Le attività di keyword ad-vertising, lead genera-tion e Seo ricoprono an-cora buona parte dei budget delle aziende per-ché l’obiettivo è sempre acquisire nuovi clienti. Se si parla invece di retention e di lead nurturing, l’email marketing diventa fon-

damentale. Inoltre oggi il mondo e-commerce è for-temente spinto dal canale social. Ad esempio si può visitare un negozio in ma-niera virtuale su Facebook e poi concludere l’acqui-sto su un sito, o visualiz-zare un catalogo prodotti e, attraverso servizi come Facebook Connect, sem-plificare la fase di acquisto sull’e-commerce. Detto questo bisogna però sotto-lineare che il social mar-keting non è ancora così fondamentale per le real-tà e-commerce quanto lo sono email e mobile mar-keting. Le maggiori novità oggi infine sono le soluzio-ni tecnologiche di anali-si predittiva e Rtb. I negozi online che le utilizzeranno per primi godranno di un buon vantaggio sui com-petitor perché saranno ca-paci di sfruttare alti livelli di personalizzazione e for-nire tante informazioni ad hoc ai singoli utenti.

sebAstiAnocAppA

Page 12: 360com 02

12

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

coverstoryl’evoluzione dell’offerta del-le vendite di abbigliamento sul modello delle cash sales e l’offerta di coupon di ser-vizi locali fortemente scon-tati che hanno dato una scossa al mercato. Dal lato dell’offerta oltre agli atto-ri discount sono compar-si in forze i produttori del Made in Italy dalla moda agli accessori, al piccolo ar-tigianato, cuore pulsante di un’Italia dimenticata».

Comunicazione e servizi: la ricetta per crescereNel complesso il 2012 ha fatto registrare una nuova accelerazione dell’e-com-merce italiano portando le vendite da siti con operati-vità in Italia a 9,5 miliar-di di euro, in crescita del 19% rispetto al 2011 (1,5 miliardi di euro in più). La crescita tuttavia non è ge-neralizzata, ma riguarda “solamente” 3 merchant su 4, in genere quelli più atti-vi in termini di comunica-zione. Un caso di notevole interesse è sicuramente la già citata Amazon, che ne-gli ultimi mesi ha registra-to globalmente picchi di

reAdytec

Come cavalcare l’ondasecondo il responsAbile commerciAle settore internet di reAdytec, mArco russo, l’immAgine di unA tAvolA dA surf che governA l’ondA prendendo velocità dà l’ideA delle potenziAlità che unA buonA strAtegiA di e-commerce, unA forte presenzA sul web e lo sviluppo dellA propriA immAgine sui sociAl network possono fornire. l’AlternAtivA è lAsciArsi trAvolgere, con il rischio di non riuscire più A riemergere...

Se è vero che 12,5 mi-lioni di Italiani han-no acquistato onli-

ne almeno una volta nella vita e ben 5,4 milioni sono hard buyers (in continua crecita), l’e-commerce è un mercato che non può essere più ignorato. Per questo ogni brand deve in-vestire sulla propria pre-senza online partendo da un primo importante pre-supposto: affidarsi a pro-fessionisti del settore che sappiano sfruttare le po-tenzialità di questo cana-le. Il responsabile com-merciale settore internet di Readytec, Marco Russo, descrive i tre capisaldi da cui non può prescindere un buon sito di e-commer-ce (e non solo): reperibili-tà, rilevanza dei contenuti e fruibilità.

Quali sono gli attuali trend del mercato

e-commerce?Il primo è sicuramente la crescita della spesa desti-nata all’e-commerce, che si sta verificando in misu-ra maggiore in Italia dove il mercato deve recupera-re un gap accumulato ne-gli anni a causa del ritar-do nei collegamenti in rete rispetto al resto del mon-do. Con il tempo dunque anche da noi aumenteran-no in misura esponenzia-le la penetrazione e il nu-mero di acquisti online. Un secondo trend importan-te al momento è la cresci-ta della vendita di smart-phone e personal device. Oggi si calcola che ogni utente possieda media-mente due strumenti at-traverso cui navigare su internet. La crescita del mobile commerce è nel-le previsioni dei prossi-mi anni il dato più rilevan-te sul mercato dell’online.

Questa è un’ulteriore sfida che Readytec affronta con la propria offerta di solu-zioni software in cloud fru-ibili “by your device”, per accedere al servizio ovun-que e comunque.

L’e-commerce può rappresentare la via per uscire dalla crisi?La rete certamente rap-presenta un’ancora di sal-vezza. In un momento di crisi economica come quello attuale, un’azienda che ha già applicato una strategia di vendita in rete o che si sta attivando per le vendite online ha buo-ne probabilità di cavalcare la crisi e superarla. L’im-magine di una tavola da surf che riesce a governa-re l’onda prendendo velo-cità, invece di cadere tra i flutti, potrebbe forse dare l’idea delle potenzialità in-finite che una buona stra-

tegia di e-commerce, una forte presenza sul web e lo sviluppo della propria im-magine sui principali so-cial network possono for-nire a un’impresa. Si tratta di una scelta per resta-re nell’economia e caval-carla invece che subirla. Del resto l’e-commerce è l’unico canale che oggi presenta valori in cresci-ta confermando nel 2012 il trend positivo degli anni precedenti, con un incre-mento stimato del 19% e un valore di 9,5 miliardi di euro. Dei 25 milioni di ita-liani presenti sul web, 12,5 milioni hanno acquista-to online almeno una vol-ta nella vita e ben 5,4 mi-lioni sono gli hard buyers, ovvero coloro per i qua-li gli acquisti in rete sono ormai un’abitudine. Il dato più interessante è la sti-ma del numero di perso-ne che si appresterebbe-ro a comprare via Internet per la prima volta: 1,3 mi-lioni, una cifra che confer-ma il notevole sviluppo del fenomeno anche nel no-stro Paese.

Quanto è importante la presenza online per il successo di un brand o di un prodotto?Il web è oggi un impor-tantissimo strumento an-che di brand awareness e brand image verso consu-matori evoluti e digitali, e

questo deve essere preso in considerazione in ma-niera seria e fortemen-te determinata dai tut-ti i brand. Del resto la rete rappresenta un diapason che amplia e moltiplica la forza del brand e la noto-rietà dell’impresa. Un ele-mento in più quindi a favo-re dell’utilizzo del web per la vendita e per il proprio posizionamento.

Quali caratteristiche deve avere un sito per ottenere buoni risultati in termini di vendita e promozione online?Tre spunti su cui ragiona-re: reperibilità, ovvero far-si trovare in rete con una buona strategia di posi-zionamento e di segmen-tazione; uso corretto del-le informazioni, cioè che siano interessanti e uti-li all’utente intenziona-to all’acquisto; facilità di accesso e fruibilità del sito, per rendere l’espe-rienza immediatamente comprensibile e intuitiva. Ovunque si sprecano ricet-te per avere un sito di suc-cesso in rete con vari de-caloghi e regole. Secondo la nostra esperienza il pri-mo consiglio è affidarsi a professionisti del settore, che conoscano il prodotto e il mercato, e che sappia-no agire guidati da ciò che io definirei in due sole pa-role: buon senso.

«la rete moltiplica la forza Del branD e la notorietà Dell’impresa. un elemento in più quinDi a favore Dell’utilizzo Del web per la venDita e per il posizionamento»

mArcorusso

Page 13: 360com 02

13

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

coverstoryJeff Bezos, ceo di AmAzon; il colosso dell’e-commerce hA AnnunciAto l’AperturA nel secondo semestre di quest’Anno di un nuovo centro di customer service A cAgliAri, in sArdegnA, che secondo quAnto dichiArAto creerà oltre 500 posti di lAvoro nell’Arco dei prossimi cinque Anni

JeffBezos

ordini pari a 26,5 milioni di prodotti (come lo scor-so 26 novembre) e risul-tati record di 306 prodotti richiesti al secondo. Que-sto boom, oltre che a livello globale, si è registrato an-che nei diversi Paesi dove Amazon è presente. Non a caso il colosso dell’e-com-merce lo scorso 20 novem-bre ha annunciato l’aper-tura di un nuovo centro di customer service a Ca-gliari, in Sardegna, che secondo quanto dichia-rato creerà oltre 500 po-sti di lavoro nell’arco dei prossimi cinque anni. La sede del nuovo customer service verrà inaugura-ta nel corso del secondo trimestre di quest’anno e sarà attiva 365 giorni all’anno per supportare i clienti di lingua italiana di Amazon.it e Amazon BuyVIP. «Dal momen-to che le nostre attività sono in continua espan-sione e ci muoviamo in categorie come artico-li per l’illuminazione, ar-ticoli per la prima in-fanzia, giocattoli, Kindle Fire e contenuti digitali - ha dichiarato Tim Hickler,

San Giovanni, nella zona di Piacenza, prevista per il ter-zo trimestre del 2013. Con questa operazione, sempre secondo quanto dichiara-to dall’azienda, Amazon conta di aggiungere fino a 1.000 posti di lavoro entro i primi tre anni dall’apertu-ra del centro. Il nuovo edi-ficio occuperà una super-ficie di circa 60.000 metri quadrati e avrà una funzio-

ne di supporto alla lo-gistica dei prodotti disponibili su www.amazon.it.

La ripresa parte dalla reteConsiderato que-sto scenario, l’e-commerce po-trebbe dunque essere una via di uscita dalla crisi per due impor-tanti ragioni. La prima per-ché rappresen-

ta, e i dati lo conferma-

no, un n u o v o m e z z o

per facili-tare e sti-

vice presidente per il cu-stomer service di Amazon in Europa - anche il servi-zio clienti ha necessità di ampliarsi». Decisione si-curamente avveduta consi-derando che, solo due mesi dopo, la stessa Amazon ha annunciato l’apertura di un nuovo centro di distribu-zione di circa 60.000 me-

tri quadrati a Castel

molare l’acquisto da parte dei consumatori, con sen-sibili opportunità di ri-sparmio dovute all’accor-ciamento della filiera di vendita e distribuzione. La seconda perché la crescita di questo mercato, nono-stante la sua natura “digita-le”, ha una sensibile ricadu-ta sul territorio in termini di opportunità di impie-go e sviluppo di nuove pro-fessionalità. L’e-commer-ce inoltre rappresenta una prospettiva a lungo termi-ne (e non un rimedio “una tantum”) perché è in grado di cavalcare tutti i più im-portanti trend in atto. Non a caso il mobile commerce in Italia, inteso come il va-lore delle vendite median-te mobile site o applicazio-ni, è passato dai 74 milioni di euro del 2011 a 180 mi-lioni nel 2012. II 53% del-le vendite via mobile è ri-conducibile ai prodotti e il 47% ai servizi. Il 90% cir-ca dei merchant censi-ti dalla ricerca dell’Osser-vatorio eCommerce B2C Netcomm–School of Ma-nagement del Politecnico di Milano ha inoltre svi-luppato una presenza sui

la prenotazione online con ritiro e pagamento sul pun-to vendita).Considerate dunque tali premesse, l’e-commerce rappresenta, se non l’unica via di uscita dalla crisi, si-curamente una grande op-portunità. Un’opportuni-tà ancora nemmeno presa in considerazione da tan-tissimi brand, so-prattutto in Italia. Avanti dunque: tentare non nuoce.

social network. L’80% è at-tivo su almeno due social diversi, il 60% addirittura su tre. Facebook è lo stru-mento più adottato (84% dei merchant), seguito da Twitter (70%), YouTube (58%), Google+ (34%) e Pinterest (27%). Detto questo, rimane solo un dubbio: il commer-cio elettronico cannibaliz-za il commercio offline? A quanto pare, no. Sempre secondo la ricerca dell’Os-servatorio eCommerce B2C Netcomm infatti sono sem-pre più numerosi i mer-chant che stanno ben in-terpretando le potenzialità dell’e-commerce a suppor-to della multicanalità, con risultati apprezzabili e mo-delli diversi: dall’InfoCom-merce (in cui sono ero-gate online informazioni utili per l’acquisto offline) all’InfoStore (erogazione di informazioni in negozio a supporto dell’acquisto online) passando per InStore support (l’ac-quisto online con as-sistenza o consegna del reso sul punto vendita) e prenota/scegli e ritira (cioè

+19% 12mln +18% +33% +27%e’ l’accelerazione dell’e-biz in italia nel 2012. si tratta di 1,5 mln di euro che si aggiungono agli 8 del 2011

con 3 mln di individui in più sul 2011, gli e-shopper sono oggi il 40% dell’utenza totale italiana di internet

parallelamente è aumentato il valore delle transazioni online effettuate dai web shopper italiani nel 2012

tra i settori merceologici, l’abbigliamento è quello che l’anno scorso ha registrato l’incremento più cospicuo

notevole è stata anche la performance realizzata nel 2012 da informatica ed elettronica di consumo

Page 14: 360com 02

14

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

smArtphone e itAliAni, binomio indissolubilenon solo strumenti di relAzione ormAi indispensAbili per i più: i cellulAri di nuovA generAzione stAnno cAmbiAndo in modo rAdicAle le logiche che governAno l’interAzione trA Aziende e consumAtori, configurAndosi così come nuovo strumento di business e levA di crescitA economicA. tutto però A pAtto che i servizi offerti siAno All’AltezzA delle AspettAtive degli utenti

di rOberta SimeOni

mobile

Gli italiani e il mobi-le? Potremmo de-finirlo un incontro

riuscito. Sì perché smart-phone e tablet sono ormai diventati i gadget tecnolo-gici più amati e più diffusi sul nostro territorio. In Ita-lia, infatti, secondo gli ul-timi dati Canalys, ci sono in circolo circa 24 milioni di smartphone e 3 milioni di tablet. Numeri impres-sionanti che giustificano l’espressione “fenome-no mobile”, identificando così qualcosa che si ap-presta a modificare in ma-niera radicale le logiche di relazione e interazione tra aziende e consumato-ri. I numeri parlano chiaro: secondo una ricerca com-missionata da Google a Ip-sos MediaCT, per gli italia-ni lo smartphone è ormai diventato uno strumento di relazione indispensabi-le nella vita di tutti i gior-ni. Quasi un terzo ne pos-siede uno; inoltre il 47% degli utilizzatori se ne ser-

ve per accedere a internet ogni giorno e la maggior parte (il 69%) difficilmente se ne separa utilizzando-lo pressoché ovunque: in casa (94%),

fuori casa (81%), e sempre di più nei negozi quando va a fare shopping (43%). Lo smartphone viene utilizza-to spesso (63%) anche in

parallelo ad altri me-dia: men-

tre si ascolta musica (34%), mentre si guarda la tv (33%) e, nel 25% dei casi, persino quando si naviga su internet con un altro dispositivo. Circa la metà degli intervistati (56%) lo utilizza per recu-perare velocemente infor-mazioni sul web o impie-gare utilmente pause e tempi morti (51%), come per esempio in attesa del bus o del treno. Lo smartphone è dun-que entrato a pieno titolo nel vissuto quotidiano de-gli italiani. Ma non solo. A quanto pare le app li han-no letteralmente conqui-stati. La ricerca Ipsos Me-

I MILIOnI DI SMaRTphOne aTTuaLMenTe In CIRCOLazIOne neL nOSTRO paeSe SeCOnDO GLI uLTIMI DaTI DI CanaLyS. I TabLeT In uSO SOnO InveCe 3 MILIOnI

TaLe è La peRCenTuaLe DI uTILIzzaTORI ITaLIanI DI SMaRTphOne Che SI SeRve DI queSTI DevICe peR aCCeDeRe a InTeRneT OGnI GIORnO

IL nuMeRO RappReSenTa La quOTa DI ITaLIanI pOSSeSSORI DI SMaRTphOne Che LI uTILIzza aLL’InTeRnO DeI neGOzI, MenTRe STa FaCenDO ShOppInG

In CReSCITa IL FenOMenO DeL “SeCOnD SCReen”: SeCOnDO IpSOS, un TeRzO DeI pOSSeSSORI DI SMaRTphOne uSa IL DISpOSITIvO MenTRe GuaRDa La TeLevISIOne

24 47% 43% 33%

ne, ma anche nei momenti che precedono l’acquisto. Per non perdere opportu-nità di business, la chia-ve è farsi trovare, ossia

e s s e r e presen-ti in tutti i momenti in cui i clienti interagiscono con il cellulare, senza di-

diaCT rivela che gli italiani dotati di smarphone pos-siedono in media 21 appli-cazioni, di cui 4 sono state acquistate. Ogni mese ne utilizzano 8 con una cer-ta frequenza, e il trend è in crescita.Tornando a un discorso più generico, il mondo digita-le ha modificato in manie-ra significativa gli spazi e i tempi di interazione clien-te-prodotto/servizio. Pc, tablet ma ancor di più cel-lulari e smartphone diven-tano strumenti fondamen-tali non solo nella fase di acquisto e nella fruizio-ne di servizi di assistenza post vendita o fidelizzazio-

AndroId nuoVo lEAdEr TrA I SISTEmI opErATIVI

Un’ulteriore conferma a quanto affermato dalla ri-cerca condotta per Google da Ipsos MediaCT viene dall’indagine sullo scenario mobile rilevato da Niel-sen nel terzo trimestre del 2012. Dalle evidenze ri-scontrate, se da una parte si conferma la crescita degli smartphone - un trend che ormai va avanti da diversi anni e che coinvolge più della metà dei pos-sessori di cellulari, ovvero il 56% degli utenti italia-ni di telefonia mobile -, ciò che ha generato negli ul-timi due anni significativi cambiamenti di mercato è la forte evoluzione dei principali attori in campo. Symbian, leader indiscusso con oltre il 70% di quo-ta nel 2010, ha registrato trimestre dopo trimestre un graduale calo, imputabile anche al passaggio di Nokia a Windows, cedendo così la posizione di leadership ad Android, che con una crescita senza precedenti raggiunge il 36% di quota di mercato, superando ogni altro sistema operativo.

CorrE lA SpESA In mobIlE AdV: quEST’Anno, Il 10% dEglI InVESTImEnTI dIgITAlI SArà SuI TElEfonInIL’Italia si conferma ai primi posti a livello internazionale in ambito mobile, non solo per la crescita impres-sionante di possessori di smartphone e per il conseguente aumento del numero di utenti mensili che si collegano a internet dal proprio device (Mobile Surfer), ma anche per rilevanza che stanno assumendo gli investimenti pubblicitari sul mezzo. Ad affermarlo sono i dati dell’Osservatorio Mobile Marketing & Servi-

ce della School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui la spesa su mobile nel 2012 è cre-sciuta del 55% nel nostro Paese, passando da 57 milioni di euro nel 2011 a 89 milioni nell’anno che si è appena chiuso. Sale così dal 5 al 7% il valore del Mobile Adv sul totale degli investimenti in internet,

valore che si stima arriverà al 10% nel 2013. In questo campo solo Stati Uniti e Inghilterra fanno meglio dell’Italia, che supera, invece, gli altri principali mercati europei come Francia, Germania e Spagna.

Page 15: 360com 02

15

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

mobile

menticare il momento dell’acquisto. In Italia in-fatti l’m-commerce è già realtà. Secondo i dati Ip-sos MediaCT, il 25% dei possessori di smartpho-ne ha dichiarato di aver già effettuato un acquisto via mobile, e il 59% di essi è un “frequent buyer”, os-sia fa acquisti almeno una volta al mese. Il potenziale, insomma, è enorme, eppure gran parte delle aziende italiane non ha ancora integrato nel-le proprie strategie online il mondo mobile in termini di pubblicità, design del-le pagine web e commer-cio elettronico. In partico-lare, solo il 30% dei grandi investitori in Italia ha rea-lizzato e attivato campa-gne pubblicitarie dedica-te a smartphone e tablet. E in un mondo in cui si è costantemente connessi, questo non è proprio in li-nea con le aspettative dei consumatori, che sostan-zialmente consistono nel trovare sempre le infor-mazioni che desiderano nel più breve tempo pos-sibile, in qualsiasi luogo si trovino.

mCdonAld’S

giocA&gustA conQuistA gli utentiUn panino gratis fa sempre gola. Sarà per questo che a pochi giorni dal lan-cio, “Gioca&Gusta con McDonald’s“- la nuova app disponibile per iPho-ne, Android e sulla pagina Facebook di McDonald’s Italia - è ai vertici dei software più scaricati e giocati. Per quanto riguarda il mobile, a scaricare la piattaforma di advergame, ideata e sviluppata da Tribal Ddb, sono sta-ti tra iTunes Store e Google Play ol-tre 250.000 utenti. Numeri che l’han-no portata al secondo posto assoluto nello store di Apple tra le app più sca-ricate del momento. Su Facebook, in-vece, gli utenti coinvolti sono stati quasi 35.000 con una media di gioco superiore ai 10 minuti. Con la piat-taforma Gioca&Gusta, l’utente mette alla prova le sue abilità e la sua me-moria giocando con il Big Mac, il Mc-Chicken, i Chicken McNuggets, il Cri-spy McBacon e tutti gli altri Grandi Classici. Una sfida senza esclusione di salse che può portare a vincere il proprio panino preferito. Comunica-zione ludica, mobile e social per uno dei brand che sta puntando sempre di più sul digital engagement.

ACCordI

ilmeteo.it-smArtclip, in-App Adv di QuAlità

Riguarda le inventory vi-deo di tutte le app de il-Meteo.it di-sponibili per smartphone e tablet l’ac-cordo stret-

to dal sito con smartclip, piattaforma globale per brand e video advertising multi-screen, di cui è managing di-rector per l’Italia Luca Di Cesare (nel-la foto). IlMeteo.it, oltre ad essere il sito dedicato alle previsioni del tem-po più affermato in Italia (32 milioni di contatti unici al mese, fonte Audi-web), è infatti anche la più importante realtà per le applicazioni meteo mo-bile in Europa, per le quali vanta una serie di primati: ilMeteo per iPho-ne e ilMeteo per iPad sono tra le 20 app più scaricate in assoluto su iOS. Anche le app per Android, Windows Phone 7, Blackberry, Bada e Nokia-Symbian primeggiano nei download della categoria Meteo. Smartclip, che offre innovative soluzioni di pubblici-tà video servite con i più alti standard di risoluzione, ha il compito di valo-rizzare gli investimenti degli inser-zionisti attraverso un’accurata pia-nificazione su tutte le applicazioni de ilMeteo.it per smartphone e tablet nei diversi sistemi operativi. Grazie a alla sofisticata tecnologia della propria piattaforma, smartclip offre agli ad-vertiser specifiche soluzioni di “me-teo-geo-targeting”: è possibile infat-ti veicolare messaggi video a gruppi di utenti collocati in aree geografiche raggiunte da una specifica situazione meteo (neve, pioggia, vento).

In gAmE AdV

il “fenomeno” ruzzle si piAnificA con lumAtAE’ il gioco del momento: si chiama Ruzzle, ed è il wordgame più scarica-to negli App Store del mondo. E Lu-mata, a conferma della propria vo-cazione innovativa e attenta alle opportunità più interessanti del mo-mento, lo ha inserito nel proprio net-work pubblicitario, offrendo così ai propri clienti la possibilità di ef-fettuare campagne mirate di gran-de efficacia. Ruzzle, sviluppato dal-la software house Mag Interactive di Stoccolma, è un gioco per dispositi-vi iOS e Android: i giocatori si sfida-no in piccoli match da due minuti con l’obiettivo di trovare più parole possi-bili all’interno di un quadrato 4X4 di lettere. L’altissima penetrazione di Ruzzle nel mercato mobile italiano permette ai brand di pianificare, at-traverso Lumata, campagne adverti-sing su un’ampia audience che, dato l’elevato numero di sessioni giorna-liere e il tempo medio di gioco speso da ogni utente, garantisce un’alta vi-sibilità dei brand sui giocatori.

rAdIo

gruppo finelco puntA sui telefoniniLa radio è sempre stata il mezzo più all’avanguradia e in cerca di un modo nuovo per confermarsi giovane. Lo conferma l’ultima trovata di Gruppo Finelco che, dopo avere chiuso il 2012 con 4,5 milioni di visitatori unici e 34 milioni di pagine viste sui suoi portali, affronta il 2013 con grande attenzio-ne al mondo del mobile, presentando tre applicazioni all’avanguardia per tecnologia e design. Finelco, che per la realizzazione si è affidata a Froggy, lancia Radio 105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio inizialmente su smart-phone e tablet con sistema operativo iOS (iPhone e iPad), Android (per di-spositivi Android e Kindle Fire HD di Amazon) e BlackBerry, a cui segui-rà presto il debutto delle app anche sui device con sistema operativo Win-dows 8, coprendo in questo modo il 95% del mercato mobile e rinforzan-do ulteriormente la brand awareness delle sue radio sul mer-cato italiano.

Page 16: 360com 02

16

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

media

Il futuro della televi-sione è nelle mani di un target desti-

nato a diventare molto am-bito: i “Tv Talker”. Compo-sto da persone tra i 16 e i 54 anni, questo gruppo di appassionati spettatori usa i social media per com-mentare e confrontarsi sui programmi e sulla pubbli-cità che passa sul piccolo schermo, influenzando le scelte e le opinioni riguar-do ai contenuti e, soprat-tutto, ai brand, di cui con-divide le storie e diffonde i messaggi. Non solo. Il fio-rire di conversazioni on-line su programmi e spot innesca un circolo virtuo-so che induce a passare più tempo davanti alla tv. La “regina dei media” non sembra insomma disposta a cedere il proprio scettro e, con l’alleanza del mondo social a proprio vantaggio, rimanda a data da desti-narsi quel declino ineso-rabile previsto a suo dan-no già alcuni anni fa da molti esperti. A sorpresa, infatti, la tecnologia digi-tale ha dato alla televisio-ne l’opportunità e gli stru-

unA ricercA initiAtive rivelA come l’Attività “sociAl” degli utenti fAcciA dA cAssA di risonAnzA A trAsmissioni e pubblicità del piccolo schermo, dAndo vitA A un nuovo, potentissimo mediA. lA chiAve è conQuistAre l’Attenzione di un tArget pArticolAre: i cosiddetti “tv tAlker”

come coinvolgere i tv tAlker in 5 mosseConsiderata l’importanza del gruppo di telespettatori che usano i social media per commentare sui programmi e sugli spot, influenzando così le scelte e le opinioni riguardo ai contenuti e ai brand, Initiative ha individuato una se-rie di indicazioni utili agli operatori della comunicazione per avvicinarsi e attingere a questa preziosa risorsa:= Sostenere in maniera strategica le esperienze di tv talking e quindi non solo durante la trasmissione ma an-

che prima e dopo.= Creare un’esperienza multischermo e multicontenuto che permetta agli utenti di condividere e approfondire la

conoscenza del brand.= Implementare strategie social per mantenere una relazione con i “Tv Talker” di rilievo.= Investire in analisi volte a misurare il valore del tv talking sulla brand equity.= Muoversi in ottica “test & learn” all’interno delle nuove tecnologie per assicurare al brand il vantaggio del “first

mover”.

televisione progrAmmi e commerciAl scoprono un nuovo e insospettAto AlleAto: il web

La rete che amplifica la tv

di annarita zOrzi

interessante il fatto che la televisione oggi sia un pun-to di partenza di primaria importanza per fare brand experience, per coinvolge-re direttamente le perso-ne e permettere loro di of-frire la propria versione di brand story, da condivide-re poi su più mezzi. I brand

vengono ampiamente ri-compensati quando com-piono scelte innovative che vanno in questa direzione ed è davvero un’opportuni-tà entusiasmante».Come anticipato, però, molto dipende dai “Tv Tal-ker”. La conquista dei loro consensi è la nuova sfida.

nia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno Unito - che hanno contribuito a delineare uno scenario in cui la combina-zione tra piccolo schermo e social media dà vita a un nuovo ed estremamente ef-ficace strumento pubblici-tario. «Gli effetti ottenuti grazie alla sinergia creata tra la tv e i social rappre-sentano i primi esem-pi delle tante opportuni-tà disponibili - commenta Sarah Ivey, executive vice president, communication planning worldwide direc-tor di Initiative -. Si rivela

menti per trasmettere su più schermi e su più devi-ce. Tutto questo facilita ul-teriormente il suo appro-do all’interno dei social

media, che sono in grado di amplificare la comuni-cazione sia dei contenuti (programmazione televisi-va) sia dei messaggi (crea-

tività pubblicitaria). E ora programmi e commercial rivelano una nuova e inso-pettata vitalità. A beneficio di broadcaster, communi-cation industry, spender e brand.La conferma di questa ten-denza arriva da “The new power of television”, ricer-ca curata da Initiative a li-vello globale. Utilizzando il proprio panel proprietario, il Connections Panels, Ini-tiative è entrata in contatto con più di 8.000 consuma-tori - in Argentina, Austra-lia, Canada, Cina, Germa-

pArTnErShIp iLike.tv e LeonardoAdv ridisegnano le frontiere dell’engagementL’evoluzione della televisione in chiave sempre più social appare inevitabile, anche nei riflessi sull’ad-vertising. Va in questa direzione la partnership sigla-ta da ILike.tv, il primo social tv network in Europa, e LeonardoAdv, la concessionaria di Gruppo Triboo, che hanno stretto un accordo di esclusiva pubblicita-ria per dare origine a un sistema di comunicazione social multipiattaforma capace di unire la logica di condivisione del web e del social network con la se-duzione della televisione. In onda su Sky canale 170, sul dtt, in streaming 24/24 su YouTube e Facebook, con un’applicazione dedicata, il canale iLike.tv ha già al proprio attivo 1,5 milioni di telespettatori/utenti web al mese (fonte dati Auditel, dicembre 2012) e si rivolge a un pubblico di 14-35enni.

Page 17: 360com 02

Tutta nuova, con 12 canali verticali, informazioni di qualità e soluzioni efficaci, DonnaModerna.com racconta e condivide, tutta l’esperienza del mondo femminile in più di 80 milioni di pagine medie mensili. Grazie ai suoi servizi, alla newsletter, ai social network, al sistema multicanale su 4 mezzi, DonnaModerna parla ad oltre 4 milioni di contatti ogni mese. DonnaModerna.com non sta mai ferma. Proprio come le donne.

Page 18: 360com 02

18

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

scenario

Trattare la questio-ne del Customer re-lationship mana-

gement sembra facile. E in realtà lo è, se si è capaci di comprendere che nella “so-cial age” sono necessari nuovi assunti su cui riadattare vec-chi must. Il sapersi confron-tare con quanto di nuovo si sta imponendo diventa dun-que necessità assoluta per le aziende che vogliano un rap-porto proficuo con i propri clienti. Più facile a dirsi che a farsi, perché l’impegno si tri-plica, investendo l’intera im-presa e non solo l’ufficio pre-posto. Per questo la parola di un esperto può rappresenta-re un valore aggiunto in que-sta trattazione. La scelta è ricaduta su Armando De Lu-cia, director di CrmPartners, studio di consulenza che of-fre soluzioni indirizzate al miglioramento del rapporto tra azienda e cliente. Secon-do De Lucia, le imprese che oggi registrano i migliori ri-sultati, in termini di fattura-to, sono le aziende che hanno colto l’importanza di cono-scere ed evolversi insieme con i propri clienti interpre-

Come pensa sia cambiato il rapporto “azienda-cliente” con l’esplosione dei new media?E’ cambiato il rapporto di forza. Fino a 10 anni fa i co-sti cognitivi e fisici per ef-fettuare un acquisto o per cambiare fornitore erano re-lativamente alti, e oggi inve-ce sono relativamente bassi. La diffusione del web ha ge-nerato un patrimonio infor-mativo distante un solo click dal consumatore, e per i pro-dotti o servizi vendibili su in-ternet non ci sono barriere fisiche da superare per por-tare a termine una transa-zione. I nuovi media, identi-ficabili in primis con i social network, portano in dote al consumatore l’agorà dell’an-tica Grecia. Mentre i centri commerciali fisici sono fe-stosi luoghi d’alienazione de-putati al consumo, i social network garantiscono, pur in

una dimensione solo virtua-le (per adesso), la capacità di mantenere e creare relazio-ni interpersonali, e prendere insieme decisioni. Ecco per-ché una valutazione espres-sa su Facebook o Twitter può danneggiare esplosivamente la reputazione di un’azienda. I social network sono la ma-terializzazione di un concet-to espresso sul finire del se-colo scorso nel celebre “The Cluetrain Manifesto”: i mer-cati sono conversazioni.

Quali sono le regole che determinano una proficua gestione del rapporto con i clienti attraverso i nuovi canali di comunicazione?Le regole antiche del buon senso e della buona educa-zione. Con la differenza che se ieri trattavi male i tuoi clienti, la notizia si diffonde-va lentamente. Oggi, invece, la notizia può diventare un virus potente come l’ebola. Tenendo ben presente que-sto, quattro ritengo siano le regole fondamentali per en-trare in contatto con i pro-

pri clienti nell’era dei social network. Mostrare empatia, ovvero dimostrare di sape-re ascoltare, di comprende-re davvero cosa il cliente ci sta comunicando. Una ca-pacità da affiancare all’in-telligenza emotiva, per-ché per un’azienda decidere di trattare “allo scoperto” con i propri clienti signifi-ca esporsi alle critiche spes-so virulente: bisogna ave-re i nervi saldi, e proprietà di linguaggio nelle risposte. In seconda battuta diven-ta fondamentale la rapidità: l’azienda può anche chiu-dere i suoi uffici, ma anco-ra troppo spesso in Italia ve-diamo social customer care con orari d’ufficio. Le per-sone, però, sono sui social network sempre, anche nel weekend, ed il flusso con-versazionale è inarrestabi-le. La rigidità dell’orario tra-dizionale non si sposa con il crisis management che nella comunicazione online è una competenza fondamentale. Poi c’è la coerenza, culturale e operativa. Mi spiego me-glio: la cultura cliente-cen-trica non deve essere una prerogativa del customer care, ma un perno del

customer relAtionship mAnAgement i consigli di ArmAndo de luciA, director dello studio di consulenzA crmpArtners

Il segreto è nella co-evoluzione

nellA “sociAl Age” si è reAlizzAto pienAmente il concetto espresso dAl cluetrAin mAnifesto: “i mercAti sono conversAzioni”. fornire un buon servizio Al cliente oggi significA Quindi ingAggiAre un rApporto di reciproco rispetto e trAspArenzA

di tereSa nappi

ArmAndode luciA

per sAperne di più

SeRViZi PeR Le aZienDe IL FOCUS DI CRMPARTNERS

è NELLA CURA DELLE RELAZIONI CON I CLIENTI

www.crmpartnerS.it

tata al cliente. Per un’azie-da fare Crm significa ridi-segnare i processi interni in modo che le persone che ci lavorano e le informazioni che vengono prodotte non siano isolate dentro com-partimenti stagni. Quindi, quella che si viene a configu-rare è un’azienda dai confini osmotici, interno-interno, ma anche interno-esterno. Fare Crm, comunque, signi-fica soprattutto co-evolvere con i propri clienti, e quin-di dotarsi di un’arma di so-pravvivenza unica fondata sull’intima conoscenza dei bisogni e delle necessità del proprio target, unita alla ca-pacità di tradurre questa co-noscenza in schemi opera-tivi flessibili. Il Big Data di cui si sente tanto parlare ne-gli ultimi tempi è la fotogra-fia dell’aspetto analitico del Customer relationship ma-nagement. Tra i dati raccol-ti in forma diretta o indiret-ta, ci sono in tutte le aziende degli indicatori di redditivi-tà per singolo cliente. Questi dati permettono di profila-re la base clienti in funzione del capitale generato, valo-re che non è soltanto econo-mico, ma anche relazionale. Questa è per esempio una delle prime leve di business da utilizzare.

tandone i bisogni e fornen-do, di volta in volta, proposte di consumo corrispondenti alle effettive aspettative sem-pre più differenziate a coper-tura di una più ampia gam-ma di bisogni. I ritorni sono così garantiti, anche in ter-mini di reputazione, a patto che l’impegno e il coinvolgi-mento siano parte integrante

della strategia aziendale.

Dott. De Lucia, cos’è il Crm e come può rappresentare una leva di business?L’acronimo Crm sta per ge-stione delle relazioni con i clienti. Quindi stiamo par-lando di una strategia di gestione aziendale orien-

Page 19: 360com 02

19

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

scenario

dell’evasività sui social net-work che sono il regno della trasparenza, non funziona, non paga, anzi danneggia la reputazione. E nel medio termine, spesso anche i con-ti aziendali.

Tutto questo in cosa si traduce a livello strategico?Se l’azienda rientra in uno dei quattro parametri so-pra descritti, la coerenza per esempio, ed è già dota-ta di una cultura orientata al cliente, transitivamente avrà al proprio interno dei dipendenti soddisfatti e fi-delizzati (se così non fos-se, allora inutile parlare di Crm a livello strategico). In questo caso, se a un bel piano formativo interno che coinvolga tutti i dipen-denti associassimo delle li-nee guida snelle, chiare, agili per la comunicazio-ne in rete inerente il brand (e l’azienda in senso lato) avremmo fatto gran par-te del lavoro per sfruttare a nostro vantaggio la presen-za in rete dell’azienda.

funzionamento dell’inte-ra organizzazione. La salva-guardia della brand equity la ottieni attraverso una ge-stione del cliente coerente, indipendentemente dal ca-nale che viene scelto per co-municare, ma indipendente anche dal dipartimento con cui il cliente si relaziona. Parlare con un social custo-mer care attento e sensibi-le mi allieta, mentre il tono sopra le righe del commer-ciale crea una frattura nel-la mia percezione del brand rispetto all’esperienza pre-cedente. Essere consapevo-li e coerenti significa aver tracciato il percorso per una gestione corretta della Cu-stomer Experience. Infine, c’è la sincerità: se un’azien-da sbaglia, il più delle vol-te ha senso ammetterlo. La strategia della negazione o

Partendo da quanto detto e dalla considerazione che il momento attuale inibisce non poco i consumi, come può un’azienda attivare un proficuo canale con i propri clienti?In questo momento storico e sociale così complesso, è im-portante che ogni azienda sappia raccontarsi in modo sincero, riconnettendosi al cuore e alla mente delle per-sone. Etica, valori, innova-zione sociale sono le parole chiave del futuro. C’è anche questo nel Big Data della grande rete. C’è meno spa-zio per Masterchef e La pro-va del cuoco, e più engage-ment e follower per Report e Che tempo che fa. Quindi va bene la strategia di comuni-cazione, vanno bene i princi-pi del Social Crm. Ma l’invi-to è “Ripartite dai contenuti”. Ripartire, cioè, da un raccon-to che sia importante per le persone alle quali ci si rivol-ge. A quel punto, essere so-cial sarà del tutto naturale. E le soddisfazioni arriveranno, lo garantisco.

Per ricevere informazioni, spedisca in busta chiusa il coupon qui riportato a: Fondazione Internazionale per il Sostegno della Ricerca in Psichiatria Onlusc/o Casa di Cura Villa San Benedetto Menni, via Roma 16, 22032, Albese con Cassano (CO) o via fax al numero 031/427246.

Il progetto Fidans si occupa di promuovere la ricerca scienti�ca, formare medici e psicologi, informare la popolazione e cercare di individuare i fattori di rischio nei nostri bambini per costruire programmi di preven-zione e�caci.

Perchè il progresso scienti�co vive di ricerca!

FONDAZIONE INTERNAZIONALE PER IL SOSTEGNO DELLA RICERCA IN PSICHIATRIA

Aiutiamo insieme le persone che so�rono di ansia e stress.

I suoi dati personali verranno trattati dalla Fondazione Internazionale per il Sostegno della Ricerca in Psichiatria Onlus nel rispetto della legge 196/2003.

DNM/2013

Nome CognomeVia n°Cap Città Prov.Tel Cell e-mail

Data Luogo Firma

www.fidans.it

Page 20: 360com 02

20

ANNO IV | #02 | 31 GEN 2013

Non c’è bisogno di guidare una Volkswagen per rimanerne col-piti. E’ questo il claim che ac-compagna il simpatico spot “Das Hund” (in tedesco: il cane) firmato per la casa automobili-stica da DDB & Tribal Amster-dam. Il concetto è chiarito dai particolari versetti di un tene-ro cagnolino, che riproducono spudoratamente i suoni tipici di un’automobile sportiva e con tanto di antifurto. Certo però che un cucciolotto dotato di park as-sist fa non poca impressione!

agenzia: DDB & Tribal amsterdamCliente: VolkswagenRTV Producer: Yuka KambayashiProd. Co.: CzarDirector: Mattias SchutDoP: Mark BlissProducer: Collin Maaseditorial: Kapsalon, Marc Bechtold

up&down

umorismo da automotive

Rallenta invece, e si sa-peva, la pubblicità sul web. La brusca frena-ta di novembre, rileva-ta da Fcp Assointernet, si è confermata anche nell’ultimo mese del 2012, cosa che ha por-tato il dato sull’intero anno a un “deludente” +5,3 per cento.

Il mobile advertising ha messo il turbo: il Politec-

nico di Milano calcola in 89 milioni di euro la spe-

sa italiana in m-adv nel 2012. Se il trend di crescita sarà con-fermato, il valore del

settore potrebbe raggiun-gere quota 10% sul totale internet già nel 2013.

Prima erano voci, oggi è la cruda realtà: gli utenti Android, come quelli iPho-ne, dovranno pagare Whatsapp. Si tratta di una piccola tassa di 79 centesimi di euro all’anno (dopo il primo che resta gratuito), che però ha fatto infuriare gran parte dell’utenza.

scAnner creAtività Ai rAggi x volkswAgen

AbbonAti A

per infoliciA guAstellucciA tel [email protected]@growingcm.com

AbbonAti A

coverstory

9/12

Il web è morto.(anche no)

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

4concept ikea lancia hemma,

community dal cuore italiano

il magazine usa

wired esce con una

copertina eloquente

e un carteggio

provocatorio tra

il direttore chris

anderson e il

columnist michael

wolff: per capire

dove andrà la rete

7 concept il back to school

e le contaminazioni in adv

9 360agorà latins do it better:

twitter vola in sud america

6campagne shakira “mueve”

il piano marketing di seat

17scenario i cento nomi più

cool dell’information age

in questo numero

chris anderson

michaelwolff

8

1816 Il Motorshow ora

accelera con Comark

Quando la lavatrice ci

chiederà banda larga5Ecco La Settimana

della ComunicazioneStile italiano carico

di ottimismo

all’internoall’internoMeno cibo e più hi-tech

nei consumi degli italiani17 19Ecco chi c’è davanti

al grande schermo5/6Concept store“pop in the city”

20/22

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

6 concept la creatività imille

regala più luce a bilumen

7 eventi la settimana della

comunicazione: l’agenda

8 agorà dal festival di venezia

alle debolezze del sistema

18 scenario government 2.0:

dagli usa il primo bilancio

4 marketplace su zoopa il logo

del bicentenario beretta

in questo numeroeditoria / se i lettori dettano l’agenda ai giornali

coverstory

9/13

14/15

LucaColombo

rubriche2 visioni paolo mardegan 3 360pro.

update 16 mediadata ads - audiweb/

nielsen - strategy analytics 19

vipcom simona ventura 20/21

agenda mondo/italia 21 up&down

trend in salita e in discesa 21

scanner grey paris / asonor

Alle porte dello

showrnalismin alcune redazioni usa campeggiano cartelloni con i risultati

del traffico delle notizie pubblicate sul web. il pubblico si sta

impadronendo dell’informazione? quali riflessi per il mercato?

all’interno

Ma come sta davveroil grande malato?La pubbLicità è ancora in crisi profonda? come vanno Letti

i dati apparentemente positivi consegnati daLLa prima parte

deLL’anno? viaggio in un panorama difficiLe da interpretare

3 marketpLace fatti&notizie

daL pianeta comunicazione

4 marketpLace uma thurman,

moLto più che testimoniaL

8 360agorà quaLe privacy

neLL’epoca di internet?

18 teLevisione broadcaster

con Le donne neL mirino

19 downLoad mp3 i ceLLuLari

provano a sfidare itunes

21 scanner bayer, Luoghi

comuni a impatto creativo

16

Paul Steiger

14 17La carta stampata

in mezzo al guadoTutti in filaper i media guru5/6

Binaghi/Ippolito:

una nuova fase

per Iab Italia

rubriche

in questo numero

coverstory

Write thefuture

7

concept la campagna della multinazionale

9/12

all’interno

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept estate, scatta

la sete di comunicazione

9 360agorà il rebranding

nell’era dei social media

17 bottarisposta frasi che

non passano inosservate

20 scenario pochi ma buoni,

le scelte di adci awards

22 scanner shangri-la, se

lo straniero è uno di noi

18DerrickDe Kerckhove

8 20Mandarina Duck decide

di raccontarsi… in reteEsloultimo, il negozio

dove lo shopping è gratis

6/7Altavia Italia,

competitivi

e consapevoli

in questo numero

Come cambia la dieta

mediatica degli italiani

coverstory

10/15strumenti digitali, mobili, innovativi, futuristici

e futuribili. attenzione, però, a non perdere di vista ciò

che guardano e ascoltano, veramente, gli italiani.

basta fermarsi un attimo per scoprire che...

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept la pubblicità

in dimensione mondiale

7 concept casual oppure

doppiopetto, conta l’abito

9 360agorà boom americano

per il network sb nation

17 scenario per edisport

la forza viene dalla storia

21 scanner amnesty invita

a non voltare le spalle

15Andrew Bud

in questo numero

all’interno

Così mobile

che sembra

inafferrabileil numero di connessioni a internet su telefonini

e smartphone è in rapida crescita, ma il mercato

dei contenuti ha perso il 20% in un anno,

e anche l’adv non decolla. viaggio

in un settore alle prese con una

svolta forse epocale

818

TAG Advertising

per il target business

“D8” / Una finestra

sul digitale che verrà

coverstory

10/14

rubriche

cellulari, contenuti e internet

AbbonAti A

per infoliciA guAstellucciA tel [email protected]@growingcm.com

AbbonAti A

coverstory

9/12

Il web è morto.(anche no)

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

4concept ikea lancia hemma,

community dal cuore italiano

il magazine usa

wired esce con una

copertina eloquente

e un carteggio

provocatorio tra

il direttore chris

anderson e il

columnist michael

wolff: per capire

dove andrà la rete

7 concept il back to school

e le contaminazioni in adv

9 360agorà latins do it better:

twitter vola in sud america

6campagne shakira “mueve”

il piano marketing di seat

17scenario i cento nomi più

cool dell’information age

in questo numero

chris anderson

michaelwolff

8

1816 Il Motorshow ora

accelera con Comark

Quando la lavatrice ci

chiederà banda larga5Ecco La Settimana

della ComunicazioneStile italiano carico

di ottimismo

all’internoall’internoMeno cibo e più hi-tech

nei consumi degli italiani17 19Ecco chi c’è davanti

al grande schermo5/6Concept store“pop in the city”

20/22

4 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

6 concept la creatività imille

regala più luce a bilumen

7 eventi la settimana della

comunicazione: l’agenda

8 agorà dal festival di venezia

alle debolezze del sistema

18 scenario government 2.0:

dagli usa il primo bilancio

4 marketplace su zoopa il logo

del bicentenario beretta

in questo numeroeditoria / se i lettori dettano l’agenda ai giornali

coverstory

9/13

14/15

LucaColombo

rubriche2 visioni paolo mardegan 3 360pro.

update 16 mediadata ads - audiweb/

nielsen - strategy analytics 19

vipcom simona ventura 20/21

agenda mondo/italia 21 up&down

trend in salita e in discesa 21

scanner grey paris / asonor

Alle porte dello

showrnalismin alcune redazioni usa campeggiano cartelloni con i risultati

del traffico delle notizie pubblicate sul web. il pubblico si sta

impadronendo dell’informazione? quali riflessi per il mercato?

all’interno

Ma come sta davveroil grande malato?La pubbLicità è ancora in crisi profonda? come vanno Letti

i dati apparentemente positivi consegnati daLLa prima parte

deLL’anno? viaggio in un panorama difficiLe da interpretare

3 marketpLace fatti&notizie

daL pianeta comunicazione

4 marketpLace uma thurman,

moLto più che testimoniaL

8 360agorà quaLe privacy

neLL’epoca di internet?

18 teLevisione broadcaster

con Le donne neL mirino

19 downLoad mp3 i ceLLuLari

provano a sfidare itunes

21 scanner bayer, Luoghi

comuni a impatto creativo

16

Paul Steiger

14 17La carta stampata

in mezzo al guadoTutti in filaper i media guru5/6

Binaghi/Ippolito:

una nuova fase

per Iab Italia

rubriche

in questo numero

coverstory

Write thefuture

7

concept la campagna della multinazionale

9/12

all’interno

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept estate, scatta

la sete di comunicazione

9 360agorà il rebranding

nell’era dei social media

17 bottarisposta frasi che

non passano inosservate

20 scenario pochi ma buoni,

le scelte di adci awards

22 scanner shangri-la, se

lo straniero è uno di noi

18DerrickDe Kerckhove

8 20Mandarina Duck decide

di raccontarsi… in reteEsloultimo, il negozio

dove lo shopping è gratis

6/7Altavia Italia,

competitivi

e consapevoli

in questo numero

Come cambia la dieta

mediatica degli italiani

coverstory

10/15strumenti digitali, mobili, innovativi, futuristici

e futuribili. attenzione, però, a non perdere di vista ciò

che guardano e ascoltano, veramente, gli italiani.

basta fermarsi un attimo per scoprire che...

3 marketplace fatti&notizie

dal pianeta comunicazione

5 concept la pubblicità

in dimensione mondiale

7 concept casual oppure

doppiopetto, conta l’abito

9 360agorà boom americano

per il network sb nation

17 scenario per edisport

la forza viene dalla storia

21 scanner amnesty invita

a non voltare le spalle

15Andrew Bud

in questo numero

all’interno

Così mobile

che sembra

inafferrabileil numero di connessioni a internet su telefonini

e smartphone è in rapida crescita, ma il mercato

dei contenuti ha perso il 20% in un anno,

e anche l’adv non decolla. viaggio

in un settore alle prese con una

svolta forse epocale

818

TAG Advertising

per il target business

“D8” / Una finestra

sul digitale che verrà

coverstory

10/14

rubriche

cellulari, contenuti e internet

[email protected]

7 febbrAio, MilAnoMediA PlAnning on AirIl 7 febbraio, la nuova sede milanese di Discovery (via Visconti di Modrone, 11) ospiterà il workshop “Media Planning on air”. Primo nel suo genere, l’appuntamento sarà interamente dedicato alla formazione di questi particolari planner, nuove figure professionali dedicate alla strategia di

comunicazione on air sui canali televisivi. Il corso sarà arricchito dalla presenza di due “insegnanti” d’eccezione: Alan James e Jo Wilkinson fondatori della James&Wilkinson Media. Per info e registrazioni: [email protected]

ultima

14-15 febbrAio, MilAnoil vAlore dellA stAtisticA Per le iMPrese e lA societàE’ questo il titolo del convegno organizzato da Assirm con Sis (Società Italiana di Statistica), Asa (Associazione per la Statistica Applicata) e Università Cattolica. L’incontro si terrà il 14 e 15 febbraio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Largo A. Gemelli, 1). Strutturato su due giornate, il convegno si occuperà in particolare delle problematiche connesse alle ricerche di opinione e di mercato, con un approccio volto alla ricerca di soluzioni, da raggiungere attraverso il confronto e il dialogo di tre diversi mondi: quello accademico, quello aziendale e quello degli istituti di sondaggio. Per info: www.unicatt.it

8 febbrAio, MilAnonew frontiers of online corPorAte coMMunicAtionsLundquist, società di consulenza strategica specializzata in corporate communications online, organizza presso la sala “Dino Buzzati” del Corriere della Sera, l’evento “New frontiers of online corporate communications: social media and employer branding. Con una ricca agenda di interventi, l’incontro riunirà relatori internazionali e professionisti della comunicazione di tutta Europa per discutere di due temi caldi in questo particolare momento. Appuntamento dunque alla sede del Corriere della Sera (Via Balzan 3, Milano) a partire dalle ore 10:30 dell’8 febbraio. Per info e registrazioni: [email protected]

5 MArzo, MilAno iAb seMinArIl 2013 si annuncia come un anno particolarmente ricco per il calendario di eventi targati Iab Italia. La lunga serie di appuntamenti in programma si aprirà il 5 marzo, a Milano, con il primo Seminar della stagione, dedicato al performance marketing. Il tema sarà come di consueto trattato in modo verticale, con best practice e interventi dei massimi esperti del settore. Per info: www.iab.it

libri

&pubblicitAridAniele cobiAnchidorMivo con i guAnti di PelleE’ in libreria “Dormivo con i guanti di pelle”, nuovo romanzo di Daniele Cobianchi, ceo di Ogilvy&Mather Advertising. Il libro, pubblicato da Mondadori nella Piccola Biblioteca Oscar 2013, racconta le vicende di William Orsini, pianista di successo che vede la sua vita cambiare drasticamente quando si ritrova obbligato a indossare, giorno e notte, dei guanti di pelle. I guanti diventano la barriera che lo separa dal mondo, dalla sua normalità, da una vita che sarà difficile far ripartire. Nato a Parma 43 anni fa, Daniele Cobianchi vive e lavora Milano. Prima di “Dormivo con i guanti di pelle” ha pubblicato il romanzo “Il segreto del mio insuccesso” (Mursia 2006) e, in rivista, il racconto “Gli occhi di mio padre” (Mup 2007).< mondadori< pag. 210 - 11,00 euro

AlAn JAmes

Jo winkinson