34/A SEDUTA PUBBLICA antimeridiana Mercoledì, 17 febbraio … · negli stabilimenti di Siena e...

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Regione Toscana Atti Consiliari X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016 - 1 - Assistenza ai lavori d’aula e alla Conferenza di pro- grammazione dei lavori. Nomine. 34/A SEDUTA PUBBLICA antimeridiana Mercoledì, 17 febbraio 2016 (Palazzo Panciatichi Firenze) PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EUGENIO GIANI E DELLA VICEPRESIDENTE LUCIA DE ROBERTIS INDICE pag. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Congedi Interrogazione orale n. 194, risposta scritta della Giunta Presidente ............................................................................. 4 Saluto a studenti in visita al Consiglio Presidente ........................................................................... 30 Interrogazione a risposta immediata dei consiglieri Vescovi, Borghi, Alberti, Ca- succi, Montemagni, Salvini, in merito al- la crisi TRW e all'attuazione dell'Accor- do di Programma per Livorno "Area di crisi complessa" (Interrogazione a risposta orale n. 207) Svolgimento Presidente ............................................................................. 4 Ceccarelli (assessore) ........................................................... 4 Borghi (LN) .......................................................................... 8 Interrogazione a risposta immediata del pag. consigliere Donzelli, in merito al control- lo sulla regolarità contributiva di UNCEM Toscana (Interrogazione a rispo- sta orale n. 208) Risposta scritta in 3 giorni Presidente ............................................................................. 9 Donzelli (F.d.I.).................................................................... 9 COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: Comunicazione dell’assessore Saccardi in merito alla situazione della meningite in Toscana (Comu- nicazione n. 7) Mozione dei consiglieri Alberti e Vescovi, in merito alla correlazione tra il boom migratorio e i casi di meningite (Mozione n. 216 testo modificato) Mozione del consigliere Mugnai, in meri- to all’estensione della campagna di vac- cinazione gratuita (Mozione n. 222) Esame congiunto. svolgimento comunicazione, illu- strazione atti collegati, dibattito, dichiarazioni di vo-

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Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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Assistenza ai lavori d’aula

e alla Conferenza di pro-

grammazione dei lavori.

Nomine.

34/A

SEDUTA PUBBLICA antimeridiana

Mercoledì, 17 febbraio 2016

(Palazzo Panciatichi – Firenze)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EUGENIO GIANI

E DELLA VICEPRESIDENTE LUCIA DE ROBERTIS

INDICE pag.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO

Congedi

Interrogazione orale n. 194, risposta scritta della

Giunta

Presidente ............................................................................. 4

Saluto a studenti in visita al Consiglio

Presidente ........................................................................... 30

Interrogazione a risposta immediata dei

consiglieri Vescovi, Borghi, Alberti, Ca-

succi, Montemagni, Salvini, in merito al-

la crisi TRW e all'attuazione dell'Accor-

do di Programma per Livorno "Area di

crisi complessa" (Interrogazione a risposta

orale n. 207)

Svolgimento

Presidente ............................................................................. 4

Ceccarelli (assessore) ........................................................... 4

Borghi (LN) .......................................................................... 8

Interrogazione a risposta immediata del

pag.

consigliere Donzelli, in merito al control-

lo sulla regolarità contributiva di

UNCEM Toscana (Interrogazione a rispo-

sta orale n. 208)

Risposta scritta in 3 giorni

Presidente ............................................................................. 9

Donzelli (F.d.I.) .................................................................... 9

COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA

REGIONALE:

Comunicazione dell’assessore Saccardi in merito

alla situazione della meningite in Toscana (Comu-

nicazione n. 7)

Mozione dei consiglieri Alberti e Vescovi,

in merito alla correlazione tra il boom

migratorio e i casi di meningite (Mozione

n. 216 – testo modificato)

Mozione del consigliere Mugnai, in meri-

to all’estensione della campagna di vac-

cinazione gratuita (Mozione n. 222)

Esame congiunto. svolgimento comunicazione, illu-

strazione atti collegati, dibattito, dichiarazioni di vo-

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pag.

to, voto negativo mozione n. 216, voto positivo mo-

zione n. 222

Presidente ............................................................................. 9

Saccardi (assessore) .................................................. 10 e sgg.

Donzelli (FdI) ........................................................... 12 e sgg.

Alberti (LN) .............................................................. 14 e sgg.

Sarti (SI) ................................................................... 15 e sgg.

Mugnai (FI) ........................................................................ 16

Quartini (M5S) ......................................................... 18 e sgg.

Spinelli (PD) ............................................................. 19 e sgg.

Scaramelli (PD) .................................................................. 26

Mozione dei consiglieri Galletti, Cantone,

Quartini, Bianchi, Giannarelli, Nardini,

Mazzeo, Pieroni, Fattori, Sarti, in merito

alle prospettive occupazionali della Coo-

perativa DNA operante presso il centro

ricambi Piaggio di Pontedera (Mozione n.

188 – testo sostitutivo)

Illustrazione, dibattito, voto positivo

Presidente ........................................................................... 31

Nardini (PD) ....................................................................... 31

Galletti (M5S)..................................................................... 32

Mozione di consiglieri Sarti, Fattori,

Bianchi, Cantone, Giannarelli, Galletti,

in merito alla vertenza delle lavoratrici

dell’Istituto di fisiologia clinica (IFC) del

CNR di Pisa a seguito del mancato rin-

novo del contratto di lavoro (Mozione n.

190)

Illustrazione, dichiarazione di voto, voto positivo

Presidente ........................................................................... 33

Sarti (SI) ............................................................................. 33

Pieroni (PD) ........................................................................ 34

Mozione dei consiglieri Montemagni,

Giovannetti, Baccelli, Bianchi, Cantone,

Giannarelli, Galletti, in merito alle al-

larmanti notizie riguardanti il licenzia-

mento di trenta dipendenti dell'Azienda

Cerpelli di Querceta (Mozione n. 191)

Illustrazione, dibattito, voto positivo

Presidente ........................................................................... 35

Montemagni (LN) ............................................................... 35

Galletti (PD) ....................................................................... 35

Baccelli (PD) ...................................................................... 35

pag.

Mozione dei consiglieri Marras, Mazzeo,

Anselmi, Baccelli, Bugliani, Gazzetti,

Giovannetti, Nardini, Pieroni, in merito

alle conseguenze sui lavoratori marittimi

dei provvedimenti attuativi del d.lgs.

71/2015 e all'introduzione delle figure

professionali della nautica nel repertorio

regionale (Mozione n. 198)

Voto positivo

Presidente ........................................................................... 36

Mozione dei consiglieri Monni, Marras,

Mazzeo, Anselmi, Meucci, Giovannetti,

Bugliani, Nardini, Niccolai, Scaramelli,

Spinelli, Bezzini, Baldi, De Robertis,

Gazzetti, Ciolini, Capirossi, Pieroni, So-

stegni, Bugetti, Bambagioni, Vadi, in me-

rito alla nuova attivazione di un bando

per l'assegnazione di contributi finalizza-

ti alla realizzazione di soggiorni residen-

ziali estivi per bambini e ragazzi (Mozio-

ne n. 200)

Illustrazione, voto positivo

Presidente ........................................................................... 36

Monni (PD) ........................................................................ 36

Cantone (M5S) ................................................................... 37

Montemagni (LN) .............................................................. 37

Interrogazione a risposta immediata dei

consiglieri Fattori, Sarti, in merito al ri-

tardo nell'emanazione dei bandi per la

formazione professionale sul territorio

toscano previsti nel POR FSE (Interroga-

zione a risposta orale n. 166)

Svolgimento

Presidente ........................................................................... 37

Bugli (assessore) ................................................................ 38

Fattori (SI) ......................................................................... 39

Interrogazione a risposta immediata dei

consiglieri Fattori, Sarti, in merito alle

prospettive di ridimensionamento del

Centro di Meccanizzazione Postale

(CMP) di Sesto Fiorentino (FI) (Interro-

gazione a risposta orale n. 182)

Svolgimento

Presidente ........................................................................... 39

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pag.

Bugli (assessore) ................................................................. 40

Fattori (SI) ......................................................................... 40

Interrogazione a risposta immediata del

consigliere Bianchi, in merito alla riscos-

sione dell'imposta regionale sulle conces-

sioni per l'utilizzo del demanio idrico in

Toscana (Interrogazione a risposta orale n.

177)

Svolgimento

Presidente ........................................................................... 41

Bugli (assessore) ................................................................. 41

Bianchi (M5S) .................................................................... 44

Interrogazione a risposta immediata dei

consiglieri Bezzini, Scaramelli, in merito

alla situazione occupazionale di Glaxo

negli stabilimenti di Siena e Rosia (Inter-

rogazione a risposta orale n. 157)

Risposta scritta

Presidente ........................................................................... 45

Interrogazione a risposta immediata del

consigliere Quartini, in merito ai nuovi

ospedali toscani (Interrogazione a risposta

orale n. 189)

Rinvio prossima seduta

Presidente ........................................................................... 45

Mozione del consigliere Salvini, in merito

alla vicenda del "Panificio Bolognese" di

Pisa (Mozione n. 147)

Rinvio in commissione

Presidente ........................................................................... 45

Salvini (LN) ........................................................................ 45

Mozione dei consiglieri Vescovi, Alberti,

Casucci, Montemagni, Borghi, Salvini, in

merito alle prospettive di riduzione del

personale annunciate da GlaxoSmithKli-

ne (ex Novartis) per il polo produttivo di

Siena (Mozione n. 149)

Illustrazione, ritiro

Presidente ........................................................................... 46

Salvini (LN) .............................................................. 46 e sgg.

Bezzini (PD) ............................................................. 49 e sgg.

pag.

Mozione dei consiglieri Montemagni,

Fattori, Marras, Giannarelli, Donzelli,

Mugnai, Quartini, in merito alla urgente

necessità di disposizioni applicative della

delibera della Giunta regionale 29 di-

cembre 2015, n. 1329 (Approvazione

nuovo "Atto di indirizzo per la predispo-

sizione dei progetti di Vita Indipenden-

te". Revoca Delibere n. 146 del 27 feb-

braio 2012 e n. 68 del 4 febbraio 2013.

Assegnazione risorse annualità 2016)

(Mozione n. 229)

Voto positivo

Presidente ........................................................................... 48

***

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La seduta inizia alle ore 09:58

Presidenza del Presidente Eugenio Giani

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL

CONSIGLIO:

Congedi

Interrogazione orale n. 194, risposta scritta della Giunta

PRESIDENTE: Buongiorno, comunico

che non parteciperanno all’odierna seduta il

Presidente della Giunta Rossi, la Vicepresi-

dente Barni, gli assessori Ciuoffo, Fratoni,

Grieco ed i consiglieri Stella e Vescovi.

Comunico inoltre che all’interrogazione

n. 194 la Giunta ha inviato risposta scritta.

Possiamo partire con i nostri lavori,

quindi direi di dare il via con l’inno nazio-

nale.

(Il sistema di filodiffusione interno tra-

smette le note dell’inno nazionale)

Interrogazione a risposta immediata dei consi-

glieri Vescovi, Borghi, Alberti, Casucci, Mon-

temagni, Salvini, in merito alla crisi TRW e

all'attuazione dell'Accordo di Programma per

Livorno "Area di crisi complessa" (Interroga-

zione a risposta orale n. 207)

PRESIDENTE: La numero 207, la parola

all’assessore Ceccarelli, consentendogli due

minuti in più visto la delicatezza

dell’argomento per poter esporre la risposta

all’interrogazione.

CECCARELLI: Grazie. Soprattutto il

fatto che siccome riguarda più assessorati, è

stata assemblata e mi è stata consegnata o-

ra, quindi anche io la leggo per le parti non

di mia competenza in diretta assieme a voi.

L’interrogazione è in merito alla crisi della

TRW e l’attuazione dell’accordo di pro-

gramma per Livorno. I lavoratori ex TRW

che hanno perso il lavoro dopo la chiusura

dello stabilimento livornese rappresentano

le più drammatiche vertenze che si affron-

tano in questi anni in Toscana, a loro si ag-

giungono anche molti altri lavoratori in e-

subero dalle diverse crisi aziendali che si

sono concentrate nel comparto industriale

livornese. Oltre alle misure di politica indu-

striale volte a mettere in condizioni il terri-

torio di attrarre nuovi investimenti e creare

nuovi posti di lavoro, condizione impre-

scindibile per favorire la ricollocazione an-

che sul versante delle politiche del lavoro e

della formazione, sono state varate misure

concrete e straordinarie con coperture eco-

nomiche dal bilancio regionale già piena-

mente formalizzate, in larga parte già ope-

rative o di imminente attuazione. Tali misu-

re peraltro sono state oggetto di confronto

anche durante un incontro che si è tenuto il

10 febbraio scorso tra Regione e una dele-

gazione degli ex lavoratori. Inoltre delle

stesse sono state costantemente informate le

organizzazioni sindacali livornesi e gli altri

soggetti di rappresentanza. Cogliamo

l’occasione per riassumere: tra gli strumenti

esplicitamente riservati o comunque preva-

lentemente dedicati ai soli territori delle a-

ree di crisi toscane tra cui Livorno, oltre a

Massa Carrara e Piombino, si segnala il

bando per gli incentivi occupazionali per

l’assunzione di lavoratori privi di occupa-

zione che è stato confermato anche per il

2016. L’uscita del bando è prevista entro il

prossimo mese di maggio e, come nelle an-

nualità precedenti, coprirà tutte le assun-

zioni effettuate nel corso dell’anno a partire

dal primo gennaio erogando rilevanti risor-

se economiche e quindi favorendo nuove

assunzioni. Il finanziamento che la Regione

ha approntato per questa misura è di un mi-

lione e mezzo di euro. Peraltro tale misura

risulta assolutamente complementare alle

azioni più strettamente di politica industria-

le come i protocolli di insediamento o il pi-

ano di riconversione e riqualificazione in-

dustriale. Quest’ultimo in particolare pre-

vede 10 milioni di euro che saranno gestiti

da Invitalia e ulteriori 10 milioni di euro,

di cui 3 già attivati dalla Regione Toscana

per un totale di 20, che andranno a sostene-

re finanziariamente aziende con nuovi pro-

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getti di impresa nell’area di crisi. Per

l’accesso a tali risorse saranno infatti garan-

tite premialità specifiche a quei soggetti

imprenditoriali che assumeranno lavoratori

disoccupati o percettori di ammortizzatori

sociali. Il bacino di riferimento di lavoratori

è stato individuato nella cabina di regia ter-

ritoriale del 29.01.2016. Il bacino di riferi-

mento è costituito da lavoratori disoccupati

ed utilizzatori di ammortizzatori la cui as-

sunzione darà diritto a premialità

nell’accesso ai finanziamenti. Infine per so-

stenere il reddito e la riassunzione dei lavo-

ratori espulsi dai processi produttivi, saran-

no pubblicati entro la primavera bandi a so-

stegno dell’occupazione, in particolare per

lavori di pubblica utilità, incentivi alle as-

sunzioni e alla formazione. In aggiunta agli

incentivi, nella consapevolezza delle esi-

genze formative di chi cerca di trovare una

nuova occupazione, uno specifico bando

anch’esso in uscita si occuperà delle esi-

genze di riqualificazione professionali dei

lavoratori licenziati da imprese cessate o in

ristrutturazione con uno stanziamento di un

milione e mezzo di euro. Per contenere il

più possibile l’impatto sociale che la crisi

sta determinando inoltre la Regione ha av-

viato iniziative per lavori di pubblica utilità

per chi è privo di ogni altra forma di tutela

del reddito. Il bando 2015 di cui ad oggi è

in corso la selezione dei possibili parteci-

panti da parte dei comuni dell’area livorne-

se che hanno potuto avere accesso al corri-

spondente finanziamento, ha visto

l’attivazione di 66 posti. Il bando 2016 pre-

visto invece per aprile può contare su un fi-

nanziamento regionale che è stato incre-

mentato fino a 3 milioni di euro e che con-

sentirà di attivare 600 posti nelle aree di

crisi, quindi con una capienza che è più che

triplicata. Questo conterrà anche una clau-

sola che rafforzi l’obbligatorietà

dell’utilizzo di una percentuale determinata

di lavoratori espulsi dopo la chiusura delle

aziende. Si tratta di un contributo che rite-

niamo fondamentale per quanti, in un mer-

cato di lavoro debole quale è quello della

costa, non sono riusciti, loro malgrado, a

rioccuparsi e hanno terminato gli ammor-

tizzatori ordinari, sebbene non possa disin-

nescare del tutto evidentemente

l’emergenza occupazionale presente nel ter-

ritorio. La Regione a questo proposito con-

divide la richiesta di ammortizzatori specia-

li per le aree di crisi e si è fatta carico di ri-

chiedere al Governo il riconoscimento

dell’eccezionalità della situazione attuale,

in particolare dopo la risposta del Ministro

Poletti stiamo sollecitando un finanziamen-

to nazionale che possa consentire una e-

stensione della sperimentazione avviata con

i bandi per i lavoratori di pubblica utilità.

Per quanto riguarda lo stato di attuazione

dell’accordo di programma per l’area livor-

nese a cui fanno riferimento gli interrogan-

ti, durante la riunione tenutasi in data 29

gennaio scorso e coordinata dal consigliere

e presidente Rossi Gianfranco Simoncini, è

emerso che esso è in linea con quanto pre-

visto con l’accordo firmato nel maggio

2015 in tutti i suoi ambiti, con la sola esclu-

sione degli incentivi energetici. La Giunta

ha sollecitato l’attenzione del Ministro del-

lo sviluppo economico durante il recente

incontro del comitato esecutivo

dell’accordo nonché attraverso la lettera

che il presidente Rossi aveva inviato al Mi-

nistro Guidi proprio per chiedere la convo-

cazione del Comitato Esecutivo Nazionale.

Peraltro il Ministero durante l’incontro del

Comitato Esecutivo ha fornito notizia im-

portante, anche se non del tutto risolutiva,

circa le iniziative del Governo per il conte-

nimento dei costi del gas. Per quanto ri-

guarda Darsena Europa, fondamentale per

dare il futuro ed il ruolo centrale nei traffici

marittimi al porto di Livorno, il 21 gennaio

è partito il primo bando che avvia l’iter per

la individuazione del partner privato per la

realizzazione e la gestione delle opere por-

tuali. L’attuazione delle previsioni

dell’accordo relativamente a Darsena Euro-

pa è stata al centro dell’incontro del Comi-

tato Esecutivo che si è svolto l’11 febbraio

scorso al Ministero per lo sviluppo econo-

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mico. Durante l’incontro si è preso atto del

fatto che il piano di riconversione e riquali-

ficazione industriale sta procedendo nei

tempi previsti per cui entro il mese di mar-

zo è prevista la pubblicazione per le mani-

festazioni di interesse da parte delle aziende

intenzionate ad insediarsi mentre entro il

mese di giugno sarà pubblicato il bando su

cui chiedere i finanziamenti. Anche per

quanto riguarda il progetto per lo scavalco

ferroviario che collegherà il porto

all’interporto i tempi sono rispettati, entro

aprile 2016 il progetto sarà pronto. Ad esso

seguirà la gara di appalto per la realizzazio-

ne dell’opera. Per quanto attiene

all’attuazione dell’accordo di programma

dell’8 maggio 2015 esso comporta, come

ulteriore passo operativo, l’adozione del pi-

ano di riconversione e riqualificazione in-

dustriale che individua la completa offerta

localizzativa dell’area in termini di aree in-

dustriali, incentivi per le imprese e inter-

venti per il reimpiego dei lavoratori, siste-

ma delle conoscenze, sistema del credito.

La bozza del piano sarà approvata entro la

primavera di quest’anno dal gruppo di co-

ordinamento e controllo che quindi la pro-

porrà ai firmatari dell’accordo di program-

ma. Ai fini della sottoscrizione la Regione

approverà, con atto di Giunta, la bozza del

piano ed il relativo accordo di programma.

Una volta sottoscritto tale ulteriore accordo

di programma, prenderanno il via le azioni

concrete definite nel piano tra le quali

l’approvazione del bando statale ex legge

181 che destinerà l’importo di 10 milioni di

euro previsto dall’accordo di programma

del maggio 2015 a favore delle società di

capitali per il rilancio dell’area con conces-

sione di finanziamenti agevolati e contributi

in conto capitale. Riguardo agli interventi

regionali per i quali l’accordo del 2015 pre-

vede la somma di 10 milioni di euro di ri-

sorse proprie da utilizzare anche con la mo-

dalità dei protocolli di insediamento, la Re-

gione ha già aperto il 20 gennaio scorso il

relativo bando anticipandosi rispetto

all’approvazione del PPRI. Il piano è parti-

to con la prima parte delle dotazioni com-

plessivamente prevista, vale a dire utiliz-

zando l’importo di 3 milioni stanziato sul

bilancio del 2015. La restante parte, 7 mi-

lioni, dovrà essere reperita nel corso

dell’anno 2016. Riguardo al polo tecnologi-

co di Livorno in vista del quale si è svolta

una specifica riunione operativa a Livorno

lo scorso 27 gennaio, questo sarà oggetto di

uno specifico capitolo del piano di ricon-

versione e riqualificazione industriale che

prevederà quindi una azione volta a realiz-

zare il polo sulla base di uno studio di fatti-

bilità. L’importo di 5 milioni di euro sarà in

parte destinato allo studio di fattibilità e al

recupero e all’allestimento di spazi per im-

prese ed in parte ad incentivi per imprese

con attrazione delle start up. Infine, in or-

dine al problema della bonifica e della rial-

locazione sul mercato delle aree ex TRW,

occorre ricordare che l’ex stabilimento fa

parte del più ampio sito di bonifica deno-

minato “Intesa Leasing” ex Fiat Auto che

comprende anche l’area Ex Delphi ed è già

inserito nel sistema informativo regionale.

Il sito ha una superficie complessiva pari a

180.493 metri quadri ed era inserito dal

2003 all’interno del sito di modifica nazio-

nale di Livorno. Fino al ‘95 l’intera area era

sede dello stabilimento Fiat e proprio allo-

ra, nel ’94, si verificò l’evento che portò

l’inquinamento del sottosuolo da parte di

olio minerale da una apparecchiatura di fil-

trazione. La struttura di contenimento delle

vasche di olio della apparecchiatura infatti

si fratturò in alcuni punti permettendo

all’olio di percolare e raggiungere la falda

superficiale. Le concentrazioni di olio rin-

venute nei terreni variano da alcuni grammi

a decine di grammi per chilogrammo, men-

tre nelle acque sotterranee era presente olio

in fase separata. Furono attivati da Fiat in-

terventi di messa in sicurezza della falda in-

torno al manufatto che ospitava le vasche di

olio minerale consistente in alcuni pozzetti

e piezometri attrezzati per la captazione del

prodotto idrocarburico presente nelle aree

sotterranee. Dal 1995 metà della superficie

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del sito è stata occupata fino all’estate 2015

dalla società TRW, mentre l’altra metà è

stata occupata, fino al 2006, dalla società

Delphi. La zona oggetto di interventi di

messa in sicurezza in superficie è ubicata

nell’area Delphi. Le utilities degli stabili-

menti TRW e Delphi erano comuni ed era-

no gestite dalla società Fenice S.p.A. che

aveva anche la gestione degli interventi di

messa in sicurezza delle acque sotterranee.

Il Ministero dell’ambiente della tutela del

territorio del mare competente dal 2003 al

2014 sull’area, ai sensi dell’ex articolo 252

del 152 nel corso delle varie conferenze di

servizio, ha prescritto, senza però esiti defi-

nitivi alle società che si sono succedute

nell’area dal ’94 in poi, l’effettuazione del-

la caratterizzazione ambientale dell’intero

sito e l’elaborazione di un idoneo progetto

di bonifica delle acque di falda contamina-

te. Nel settembre del 2007 i tecnici del di-

partimento Arpat di Livorno effettuarono

un sopralluogo presso l’insediamento in

oggetto verificando la situazione dello stato

dei luoghi in relazione alle procedure di

bonifica. Lo stabilimento Delphi era com-

pletamente dismesso, l’impianto momenta-

neamente spento ma in stato di efficienza fu

immediatamente riattivato. L’olio in falda

veniva recuperato e smaltito come rifiuto.

Arpat inviò al Ministero dal comune di Li-

vorno una nota contenente gli esiti del so-

pralluogo ed alcune considerazioni inerenti

la necessità di eseguire nell’intera area ex

Fiat Auto indagini ambientali più estese ed

approfondite. Nel 2008 il comune di Livor-

no presentò al Ministero il pian di caratte-

rizzazione ambientale dell’intero sito pen-

sando di sostituirsi alle società Fiat, TRW e

Delphi nel procedimento di bonifica. Il Mi-

nistero ha approvato il piano ma non risulta

però che esso sia stato mai realizzato. Il

02.05.2012 il Ministero ha chiesto al comu-

ne di Livorno gli esiti del piano di caratte-

rizzazione e nel caso che le indagini non

fossero state effettuate, il Ministero ha

chiesto al comune di realizzare il piano. Il

documento realizzazione tecnica sullo stato

dei procedimenti e sui livelli di contamina-

zione del SIN Massa Carrara – Livorno –

Piombino nell’aprile 2013 redatto da Arpat

ed approvato dalla Regione Toscana,

nell’ambito del processo di riperimetrazio-

ne SIN in Toscana, Arpat ha segnalato il si-

to in oggetto come area critica per il grado

significativo di contaminazione delle acque

sotterranee. Dal maggio 2014 la Regione, a

seguito della riperimetrazione del SIN con

decreto ministeriale del 22.05.2014, è su-

bentrata al Ministero nella titolarità dei

procedimenti. In data 9.09.2015 TRW ha

inviato una nota informativa a Regione,

provincia e comune in cui dichiara di aver

restituito l’area all’attuale proprietario e di

avere effettuato una indagine ambientale su

alcuni pozzi presenti nell’area. I dati preli-

minari evidenziano superamenti per le ac-

que sotterranee. La provincia di Livorno si

è attivata con una nota del 16.09.2015 e ha

richiesto alla TRW la documentazione tec-

nica in possesso alla società non ancora agli

atti dell’amministrazione stessa. Con nota

del 29.09.2015 la Regione altresì richiede a

TRW, in esito alla medesima nota, di atti-

vare immediatamente misure di prevenzio-

ne e di presentare il piano di caratterizza-

zione del sito. Recentemente gli uffici della

Regione hanno promosso un nuovo sopral-

luogo sul sito; il sopralluogo è stato esegui-

to il 29.10.2015 da Arpat insieme ai rappre-

sentanti di comune e provincia. È stato veri-

ficato che nel sito non è più presente alcuna

fornitura elettrica. Nell’are Delphi nel ca-

pannone sono tutt’ora presenti gli impianti

ma inattivi. Sono stati anche aperti alcuni

tombini per verificare la presenza o meno di

prodotto in superficie ed è stata verificata

tramite apposita apparecchiatura ancora la

presenza di prodotto. L’onere dell’azione di

bonifica ricade in base al principio comuni-

tario “Chi inquina paga” sul responsabile

dell’inquinamento, ai sensi del 152. Il re-

sponsabile dovrà essere individuato e diffi-

dato ad intervenire. Il sito in oggetto ricade

nel sito di bonifica di interesse regionale e

la Regione è impegnata, insieme al comune,

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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ad attivare opportune verifiche sia presso

l’attuale proprietà sia nei confronti dei sog-

getti che nel 1994 hanno attivato la mise

della parte. È imminente la convocazione di

un incontro con la proprietà e gli altri sog-

getti interessati al fine di verificare il pro-

cedimento di bonifica. Il percorso individu-

ato prevede quindi, qualora i contatti non

abbiano esito positivo, di attivare le proce-

dure di legge di cui all’articolo 244 del Te-

sto unico dell’ambiente, in particolare si

tratta di garantire il prosieguo degli inter-

venti di messa in sicurezza e sollecitazione

del piano di caratterizzazione dell’intero si-

to. Si fa infine presente che ai sensi

dell’articolo 13 della legge regionale 25 il

sito è vincolato agli accertamenti ambienta-

li nonché alla eventuale bonifica prevista

dal 152 prioritariamente ad ogni intervento

di recupero edilizio.

Presidenza della Vicepresidente Lucia De Robertis

PRESIDENTE: Grazie assessore. La pa-

rola al consigliere Borghi.

BORGHI: Ringrazio l'assessore per la

dettagliata replica di cui mi permetto di

domandare il testo ovviamente perché è ma-

teriale presentato è tanto e tale che necessi-

ta di verifica. Vorrei fare una piccola chio-

sa: la questione della TRW è stata una delle

prime di cui mi sono occupato all’interno

dell’economia toscana e purtroppo era pro-

dromo di quanto succede e sta già succe-

dendo da tante altre parti. Alla fine il di-

simpegno della multinazionale sul territorio

toscano, e mi verrebbe da dire italiano ma

in Toscana è quello che in questo momento

ci preoccupa di più, sta diventando una co-

stante. Io capisco che non si possa sostituire

in pieno il fenomeno, perché mi rendo con-

to che la strutturalità che occorrerebbe per

rendere di nuovo attraente la produzione in

Italia da parte delle multinazionali, e poi

dopo parleremo di Saeco perché poi sono

casi che si sovrappongono, in qualche ma-

niera dovrebbe essere risolta con strumenti

che vanno al di là delle possibilità regiona-

li, mettiamola così. Quindi io capisco che si

possa fare il possibile. Tuttavia, se posso

dire, l’accento dei lavori socialmente utili,

chiamiamoli così, oppure lavori di pubblica

utilità come palliativo, non mi sembra una

soluzione positiva; bisognerebbe riuscire a

trovare il coraggio di produrre. Noi abbia-

mo bisogno come il pane di produzione. Mi

rendo conto che la produzione si potrà otte-

nere con una programmazione industriale

nazionale, non regionale, ma anche noi nel

nostro piccolo dobbiamo dare la nostra par-

te, quindi il lavoratore non deve essere oc-

cupato con qualcosa di genericamente utile

sociale per l’urbanistica, per il sociale o

qualcosa del genere; bisogna avere il co-

raggio di dire: il lavoro scappa, nell’attesa

che la cosa venga risolta strutturalmente dal

punto di vista nazionale, e mi verrebbe da

dire europeo, è inutile che citi le idee che

avrei, però tanto in ogni caso così non si

regge ancora per molto tempo, abbiamo il

coraggio di produrre, secondo me la Regio-

ne dovrebbe pensare a questo, cioè più che

usare un palliativo che in certi casi è svilen-

te per chi ha passato la vita a fabbricare

qualcosa, avere il coraggio di mettersi a

produrre. Ci faranno poi delle infrazioni,

dicono che facciamo delle cose che non

vanno, dicono che sono aiuti di stato ca-

muffati da regionali o cose di questo tipo?

Va bene, poi dopo ci ragioniamo, però nel

frattempo mettiamo la gente a produrre per-

ché è quello che ci manca. Io per quanto mi

riguarda non posso far altro che sottolineare

che ogni nuovo accordo, ne abbiamo visti

anche fatti in pompa magna e cose di que-

sto tipo, dovrebbe però contenere delle

clausole dove in caso poi dopo di improvvi-

so recesso, cioè la multinazionale arriva, ri-

leva una società italiana e poi dopo però

non può permettersi di chiudere così, sem-

plicemente perché ha deciso che in Roma-

nia oppure in Spagna, come nel caso della

TRW, in TRW abbiamo il caso di una linea

di produzione che non appena la proprietà è

diventata tedesca, è stata spostata in Polo-

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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nia e in Spagna. Non va bene, bisogna far sì

che la Regione vigili e stia molto attenta

con le proprietà perché un conto è la libera

iniziativa privata, un conto poi dopo sono le

ricadute pubbliche di quello che succede,

perché se le multinazionali arrivano e la

prima cosa che fanno è prendere i brevetti,

prendere le linee di prodotto e poi dopo de-

localizzare in Polonia, delocalizzare in Ro-

mania e delocalizzare in Ungheria, poi dopo

qui capite bene che noi stiamo svendendo il

nostro territorio ed è una svendita che pesa

tanto sul privato quanto sul pubblico. Per

cui io vorrei proprio che ci fosse la massi-

ma, massima attenzione al mantenimento

dei livelli occupazionali.

PRESIDENTE: Grazie consigliere Bor-

ghi.

Interrogazione a risposta immediata del consi-

gliere Donzelli, in merito al controllo sulla rego-

larità contributiva di UNCEM Toscana (Interro-

gazione a risposta orale n. 208)

PRESIDENTE: Riprendiamo l’ordine del

giorno con la comunicazione dell’assessore

Saccardi. Penso la stiano facendo, la stiano

predisponendo, noi non abbiamo ricevuto

nulla, la Presidenza non ha ricevuto mozio-

ni. Prego.

DONZELLI: Grazie Presidente. Due co-

se sull’ordine dei lavori, la prima: per vie

informali mi confrontavo con la Giunta e

mi diceva che in merito alla mia interroga-

zione sul Durc per quanto riguarda Uncem,

siccome non sapevano chi doveva risponde-

re, fondamentalmente c'è stato un qui pro

quo in Giunta e nessuno è pronto a rispon-

dermi. Mi permetto di sottolineare molto

velocemente che è surreale tutto questo

perché ho chiesto accesso agli atti, su questi

atti per via interna senza fare interrogazione

ormai da settimane ed è scaduto l’accesso

agli atti mi è stato negato dalla Giunta, fac-

cio l’interrogazione e casualmente nessuno

è pronto a rispondere, ne prendo atto, chie-

do formalmente come è che entro i tre gior-

ni obbligatori dal Consiglio mi arrivi la ri-

sposta scritta e non ci siano ulteriori dero-

ghe perché su questo sarebbe veramente i-

naccettabile un ulteriore rinvio.

PRESIDENTE: Risposta scritto entro tre

giorni.

DONZELLI: Grazie. L’altra cosa, io ieri

sera purtroppo per motivi personali non so-

no potuto rimanere a lungo e nella notte,

però so che altri colleghi dell’opposizione,

insieme a forse dei colleghi della maggio-

ranza, non lo so, hanno lavorato a lungo a

una mozione e c'era stato l’impegno in not-

tata che fosse il primo atto in discussione

oggi. Comprensibilmente c’erano delle ri-

sposte e delle interrogazioni ma se l'atto è

pronto e c’è, chiederei di metterlo in vota-

zione prima.

PRESIDENTE: Presidente Donzelli, se

l'atto era pronto ed era stato consegnato alla

Presidenza, sarebbe stato mantenuto quanto

discusso. La Presidenza non ha ricevuto

nessuna mozione, quindi evidentemente

stanno trovando le ultime limature. Appena

arriverà la mozione la metteremo in discus-

sione.

DONZELLI: Va bene, grazie Presidente.

COMUNICAZIONI DELLA GIUNTA

REGIONALE:

Comunicazione dell’assessore Saccardi in merito alla si-

tuazione della meningite in Toscana (Comunicazione n. 7)

Mozione dei consiglieri Alberti e Vescovi, in

merito alla correlazione tra il boom migratorio

e i casi di meningite (Mozione n. 216 – testo mo-

dificato)

Mozione del consigliere Mugnai, in merito

all’estensione della campagna di vaccinazione

gratuita (Mozione n. 222)

PRESIDENTE: Allora iniziamo con la

comunicazione dell’assessore Saccardi, la

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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mozione la stanno finendo di sistemare e

poi la metteremo subito in discussione.

Prego assessore Saccardi, a lei la parola.

SACCARDI: Grazie Presidente. Abbia-

mo mandato l’altro ieri una relazione abba-

stanza accurata su quanto sta accadendo

nella nostra Regione per la presenza di que-

sto batterio che è il Meningococco C, avete

nella relazione che abbiamo inviato i nume-

ri relativi ai casi che si sono verificati, pur-

troppo rispetto alla relazione che abbiamo

inviato lunedì, stanotte dobbiamo aggiunge-

re un caso ulteriore che si è verificato con il

ricovero all’ospedale di Pistoia di una ra-

gazza di 24 anni che è pare in discrete con-

dizioni per fortuna ed in relazione alla qua-

le è stato accertato già che trattasi di Me-

ningococco C, appartenente al ceppo ST11

che è appunto il ceppo che si sta purtroppo

verificando nella Regione Toscana. Si è an-

che quest’ultimo caso verificato nell’area

vasta centro come sapete bene e ieri abbia-

mo portato in Giunta anche questa, non so

se siamo riusciti a scriverlo nella relazione,

sì, forse sì, qualcosa abbiamo scritto. Ieri

abbiamo portato in Giunta una delibera che

formalmente allarga la vaccinazione in mo-

do gratuito anche alle persone che abbiano

più di quarantacinque anni nell’area vasta

centro che è l’area vasta nella quale si sono

verificati il maggior numero dei casi, e an-

che quello che si è verificato stanotte si è

verificato all’interno dell’area vasta centro.

Abbiamo ridotto il ticket per la vaccinazio-

ne over 45 anni nelle altre aziende sanitarie

della Regione Toscana, abbiamo portato il

ticket da 58 euro come era a 45 euro e stia-

mo facendo una attività piuttosto vasta an-

che di indagine epidemiologica avendo

messo in piedi un gruppo di lavoro che si

relazionerà con due laboratori che abbiamo

individuato nella Regione Toscana, uno

presso l’azienda ospedaliera Meyer che ha

uno dei sistemi più raffinati d’Italia per i-

dentificare questo batterio, e un altro punto

presso l’azienda ospedaliera universitaria di

Careggi. La delibera prevede un finanzia-

mento specifico anche per questi laboratori.

La delibera stanzia 15 milioni di euro per

l’acquisto di ulteriori vaccini perché ab-

biamo, come sapete, scelto la strada di pro-

cedere ad una vaccinazione massiccia nella

Regione Toscana nella consapevolezza che

di fronte all’incertezza delle origini e delle

modalità con cui questo batterio si diffonde,

comunque oggi il vaccino resta l’unica bar-

riera rispetto al batterio; barriera che è effi-

cace, sapete che nel circa 95 per cento dei

casi, comunque una barriere ad alta effica-

cia nei confronti delle persone. C’è stata

un’importantissima attenzione mediatica su

questo tema, forse più indotta dalla campa-

gna vaccinale che abbiamo deciso di intra-

prendere che dai numeri che di per sé natu-

ralmente continuano a non giustificare

l’allarme epidemia, ma la decisione a cui ci

siamo trovati davanti era o minimizzare sui

numeri e mantenere più bassa l’attenzione

oppure partire con una massiccia vaccina-

zione a tutta la popolazione, anche sulla ba-

se della considerazione che negli anni pre-

cedenti, nei quali questo fenomeno si è ve-

rificato, mi riferisco al 2005 che ha regi-

strato un numero dei casi similari a quelli

registrati nel 2015, poi dopo siamo riusciti

ad avere una diminuzione fino

all’azzeramento nel 2010 dei casi di Me-

ningococco C a seguito, noi riteniamo, ap-

punto di una campagna vaccinale molto for-

te fatta successivamente al verificarsi dei

casi nel 2005. Abbiamo deciso che per la

nostra sanità anche un caso in più era trop-

po e quindi, nonostante i numeri continuino

a non essere da epidemia anche nell’ipotesi

del nuovo caso che purtroppo si è verificato

a Pistoia, nel pistoiese, abbiamo comunque

deciso di partire con una campagna vacci-

nale a protezione della popolazione. Siamo

andati a Roma al Ministero ad illustrare la

particolarità della situazione della Toscana,

non in pellegrinaggio, anche se non ci sa-

rebbe nulla di male nemmeno a fare pelle-

grinaggio, ma a dire al Ministero che la Re-

gione Toscana, sotto il profilo della salute

aveva una specificità particolare della quale

Regione Toscana Atti Consiliari

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chiedevamo si facesse in qualche modo ca-

rico anche il Ministero anche perché

l’affrontarla in Toscana in modo così deciso

attraverso una vaccinazione di massa, evi-

dentemente impediva anche il fatto che

questo fenomeno potesse allargarsi fuori

dai confini della Toscana. Devo dire che

abbiamo trovato nel Ministero una massima

attenzione sotto sostanzialmente tre profili

principiali: quello epidemiologico, quindi

sotto il profilo della costituzione di un

gruppo di lavoro tra la Regione Toscana,

l’istituto superiore di sanità e gli esperi del

Ministero per monitorare in modo costante

e permanente il fenomeno e provare a ca-

pirne le cause e le modalità di diffusione;

sotto il profilo del reperimento dei vaccini

perché sapete che i vaccini non è che si

producono come i bicchieri di plastica ma

serve molto tempo per produrre i vaccini ed

evidentemente la produzione dei vaccini da

parte delle case farmaceutiche era stata ta-

rata su un consumo normale e non su un

consumo straordinario come quello che ab-

biamo fatto. Pensate, per darvi un numero,

che noi negli anni precedenti abbiamo con-

sumato 30.000 dosi di vaccino e nel 2015

ne abbiamo comprate 400.000. Quindi pote-

te immaginare la differenza tra i numeri an-

che in relazione alla produzione, e quindi

abbiamo chiesto ad Aifa una mano per re-

perire le quantità di vaccino sufficiente a

portare in fondo una campagna vaccinale

fortissima dentro il territorio della Regione

Toscana ed Aifa ci ha dato la massima di-

sponibilità, tant’è che lunedì, l’altro ieri,

sono arrivate sul nostro territorio 150.000

dosi di vaccino tetravalente, ne sono in ar-

rivo tra oggi e domani, comunque in questi

giorni, altre 100.000 di tetravalente e mi pa-

re 200.000 di monovalente. Sapete che ri-

spetto al Meningococco C il vaccino tetra-

valente o il monovalente sono assolutamen-

te equivalenti. Qualunque esperto ve lo di-

ce, l’unica differenza è che il tetravalente

copre anche rispetto ad altri ceppi di Me-

ningococco che però sono i ceppi che so-

stanzialmente non stiamo verificando in

numeri importanti nel nostro territorio.

Quello che ci preoccupa è il ceppo che

stiamo accertando ed è appunto il ceppo C

nella sua variabile ST11. Tutti i casi, com-

preso quello di stanotte, sono appunto rife-

ribili a questo ceppo, a questa tipologia di

batterio. Quindi ne arriveranno molti nei

prossimi giorni. Abbiamo in programma in-

contri naturalmente con la Medicina Gene-

rale per rendere la vaccinazione il più ac-

cessibile possibile a tutti. Mi viene da ri-

cordare, così, en passant, che la campagna

vaccinale è aperta dall’aprile del 2015 e

quindi c’era tutto il tempo di potersi vacci-

nare in tempi nei quali non era presente

l’emergenza. D’altra parte la prevenzione si

chiama prevenzione perché la si fa prima

che si verifichi il caso. Naturalmente

l’attenzione mediatica di questi giorni ha

comportato il fatto che il numero delle per-

sone che si sono rivolte alle aziende sanita-

rie per la vaccinazione sia salito in modo

esponenziale. Pensate che ai centralini del

CUP di Firenze, della ASL di Firenze, nor-

malmente si ricevono 300 prenotazioni e ne

hanno effettuate qualche giorno fa 4.500.

Quindi capite bene che i numeri sono tali da

impiegare moltissimo le strutture anche

amministrative delle aziende sanitarie su

questo fronte. Quindi stiamo cercando di

coinvolgere il più possibile la Medicina

Generale in questo tipo di attività; d’altra

parte nelle zone per esempio dove la Medi-

cina Generale ha risposto con grande pron-

tezza, penso per esempio alla zona

dell’empolese dove quasi la totalità dei me-

dici di Medicina Generale hanno risposto

all’appello per fare i vaccini, le persone e le

richieste si riescono a smaltire con grande

rapidità. Quindi questo è secondo noi la

modalità migliore oggi che ci sono i vaccini

per riuscire ad abbassare le liste d’attesa e

riuscire ad effettuare nel modo più capillare

possibile la campagna vaccinale, come

d’altra parte sta accadendo nei bambini, tra

i quali per fortuna non si sono verificati ca-

si negli ultimi tempi, proprio perché sulle

fasce 0-11 anni è stata fatta e continua ad

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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essere fatta una costante campagna vaccina-

le. Noi stiamo comunque richiamando a

vaccinarsi anche questa fascia di persone e

proveremo a lavorare moltissimo sulla fa-

scia 11-20 anni che riteniamo sia la fascia

sulla quale bisogna investire di più per an-

dare a combattere anche tutto il fenomeno

dei portatori sani di questo batterio. I pedia-

tri hanno aderito per oltre il 95 per cento al-

la campagna vaccinale e quindi i risultati si

vedono perché c’è una copertura molto più

forte in questa fascia d’età. Quindi noi a-

desso stiamo continuando in questa campa-

gna vaccinale, abbiamo cominciato a fare i

tamponi, siamo già attrezzati per fare i tam-

poni. Trattandosi di un atto medico anche

fare i tampone faringei, ha richiesto il con-

senso dei comitati etici. Nella proposta di

legge che avevamo portato in Consiglio

Regionale per la revisione della legge re-

gionale 40/2005 c’era un articolo che poi

siamo stati in qualche modo costretti a

stralciare che i comitati etici li riduceva ad

uno. Ce ne sono ancora cinque, li abbiamo

dovuti sentire tutti e cinque ma lo abbiamo

fatto e quindi adesso siamo anche in grado

di partire con i tamponi, naturalmente su

base volontaria. Quindi partiremo con que-

sto per fare una analisi epidemiologica più

diffusa possibile, nel contempo continuia-

mo con questa campagna vaccinale. Ab-

biamo stanziato le risorse per acquistare al-

tre 800.000 dosi di vaccino e per giungere

complessivamente, comprese le vaccinazio-

ni che abbiamo già fatto, ad una copertura

di almeno un milione e mezzo di persone.

Questo è l’obiettivo che ci siamo dati. Cer-

cheremo di fare una diffusione il più capil-

lare possibile sui luoghi erogatori dei vac-

cini. Anche il mondo del volontariato si è

reso disponibile a darci una mano, abbiamo

parlato con la federazione delle Misericor-

die, delle Pubbliche Assistenze e della Cro-

ce Rossa che si sono appunto dichiarate di-

sponibili ad aiutarci in tutto questo e quindi

naturalmente li ringraziamo e ci stiamo at-

trezzando per vedere come poter utilizzare

l’intervento del volontariato in tutto questo

e quindi andiamo avanti su questa strada

nella consapevolezza che al momento non

ci sono altre soluzioni percorribili. Speria-

mo di provare a capire qualcosa di più di

quello che sta succedendo in Toscana. Dico

anche che forse la particolarità della Tosca-

na sta anche nella capacità di diagnosi di

questo batterio. Il Meyer ha uno dei labora-

tori più raffinati in assoluto, forse l’unico in

Italia che con questo sistema affidato alla

Dottoressa Zari riesce ad identificare questo

batterio, in altre parti forse c’è anche la dif-

ficoltà di identificarlo. Paradossalmente è

come se in qualche modo “Pagassimo” la

capacità del nostro sistema di indagare di

più e meglio su quello che sta accadendo,

però questo ovviamente ci ha consentito

anche di poter intervenire rapidamente per

evitare che il batterio si diffondesse ecces-

sivamente. Mi pare di aver finito il tempo,

poi non sono stata a ripetere le cose che

c’erano già nella relazione perché la rela-

zione l’avete avuta e quindi questo è un po’

il quadro completo a stamattina. Natural-

mente si vive ad horas perché ogni momen-

to, come vi ho appena detto, ci sono novità

su questo tema, noi siamo costantemente al-

lertati, le nostre strutture, le strutture delle

aziende sanitarie devo dire che stanno lavo-

rando tantissimo e lavorando anche bene

per far fronte a questa sorta di emergenza,

quantomeno sotto il profilo della campagna

vaccinale che abbiamo posto in essere, e

quindi su questo andiamo avanti cercando

di indagare e di capire quanto più possibile

che cosa stia succedendo e comunque

l’intento primario è quello di proteggere il

più possibile la nostra popolazione e per

oggi, adesso, al momento, non c’è altra so-

luzione che una forte campagna vaccinale.

PRESIDENTE: Grazie assessore Saccar-

di. Consigliere Donzelli, a lei la parola.

DONZELLI: Ringrazio l’assessore Sac-

cardi per la relazione, ringrazio lei Presi-

dente per avermi dato la parola. Credo che

sia difficile in questi casi riuscire ad analiz-

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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zare con serenità la vicenda senza eccedere

né in allarmismi né in polemiche gratuite

che non servono a niente. Il ruolo

dell’opposizione in questi casi sarebbe faci-

le a dire: è colpa della Giunta se c’è la me-

ningite ma sarebbe una cosa gravemente

scorretta e superficiale. Quindi senza dub-

bio era una cosa forse in queste dimensioni

imprevedibile, senza dubbio la Giunta ha

cercato di porre rimedio in fretta; è anche

vero però, assessore, che qualcosina dal

punto di vista organizzativo, non delle sue

scelte politiche, forse in queste settimane

sta un po’ faticando dal punto di vista ge-

stionale. Probabilmente, come diceva lei, è

dovuto ai grandi numeri, probabilmente è

dovuto al non essere prevedibile una rea-

zione necessaria come sta portando avanti

la Regione Toscana, però è evidente che

qualche difficoltà, un po’ anche per un ec-

cessivo allarmismo, un po’ anche per forse

eccessive dichiarazioni fatte appena conclu-

si gli accordi a Roma, per cui forse i citta-

dini pensavano anche in buona fede, che

quando lei ha dichiarato “Arrivano un mi-

lione di dosi” subito pensavano di poter

chiamare al CUP e vaccinarsi la mattina

dopo, quando in realtà non era tecnicamente

possibile fare questo. Quindi un misto di

fattori ha creato, oggi come oggi, una situa-

zione di ingorgo forse eccessivo alle ASL,

ai CUP, nel sistema sanitario, per cui c’è

una corsa alla vaccinazione per cui c’è la

paura che se non ci si vaccina entro una set-

timana si venga colti della meningite,

quando in realtà i tempi delle vaccinazioni

che devono essere fatte, deve essere fatta la

vaccinazione a tappeto, deve essere fatta

così come è portata avanti, deve essere fatta

in tempi razionali, in tempi sereni, perché la

vaccinazione in questo caso non serve solo

ad evitare che il singolo caso prenda la me-

ningite, ma serve a creare una sorta di tap-

peto in difesa per evitare che poi il batterio

si diffonda, e finora, devo essere sincero,

anche non per voler sminuire un’emergenza

che c’è ed è presente, però finora dei casi

contagiati emersi che sono stati contagiati

dalla meningite, nessuno ne ha contagiato

un altro, sono tutti casi che hanno avuto un

contagio slegato l’uno dall’altro, il che que-

sto dovrebbe anche portare i nostri cittadini

a una maggiore serenità, che non c’è stato

un contagio diretto fra nessuno dei casi e-

mersi. Quindi io mi appello a cercare maga-

ri nelle risorse che mettete a disposizione

come Giunta, che mettiamo a disposizione

come Regione Toscana, calibrare tra vacci-

ni comprati ed organizzazione, riuscire a

spendere qualcosina in più magari per or-

ganizzare meglio. Esatto, poi c’è da ag-

giungere quanto costa invece distribuire

questa prestazione, e su questo io chiedo di

fare uno sforzo maggiore perché poi dopo

ci potrà essere anche... io credo che do-

vremmo fare anche un appello ai produttori

di questi vaccini per venire anche incontro

alla situazione e poi su questo se magari poi

capita nelle repliche, se ci dà anche delle

notizie sui costi, quanti sono venuti incon-

tro, che prezzi hanno fatto, perché che tutti

si faccia uno sforzo è giusto, anche chi rie-

sce a vendere improvvisamente delle quan-

tità di vaccino in questo modo, visto che i

costi gli si abbassano, se magari fa anche

un prezzo più adeguato, vorremmo anche

sapere che prezzi sono stati fatti. Quanto

costa a dose, quanto stiamo risparmiando a

queste condizioni, se ci dà anche qualche

notizia da questo punto di vista. Invece nel

chiudere vorrei fare un appello, sperando di

essere poi smentito nei prossimi mesi e nei

prossimi anni, vorrei che non si sottovalu-

tasse invece l’altro aspetto, perché non c’è

solo il meningococco C, esiste il problema

del meningococco B che in Toscana attual-

mente è fatto gratuito solo per i bambini na-

ti dopo il primo gennaio 2014 se non sba-

glio, mentre molti pediatri lo consigliano

anche in età preadolescenziale, e poi ci so-

no i bambini nati subito prima. Noi vor-

remmo che qualche piccolo sforzo fosse

fatto anche per il meningococco B perché

altrimenti ora c’è l’emergenza mediatica

per il meningococco C, tutti preoccupati per

il meningococco C, tutti a fare le vaccina-

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zioni sul meningococco C, poi magari fra

un anno c’è l’emergenza meningococco B

che è altrettanto, se non ancora più feroce e

aggressivo, e rischiamo di dover sempre

rincorrere. Forse se si riuscisse a fare anche

una campagna vaccinale seria gratuita an-

che in età pre-adolescenziale e magari fare

anche un po’ di diffusione mediatica e di

attenzione anche sul meningococco B, po-

tremmo evitare a ritrovarci in un’altra e-

mergenza fra qualche mese o anno. Dico

questo perché il meningococco B, se non è

gratuito, perché se non sono bambini nati

dopo il primo gennaio 2014, costa 70 euro a

dose, sono due dosi e quindi sono 140 a

bambino. Se uno ha due figli, 280 euro,

sente parlare solo del meningococco C, è

gratis, fa solo quella e pensa di aver risolto

il problema, perché 280 euro oggi sono un

problema per una famiglia. Dice: va bene,

non c’è questa emergenza, c’è l’altra, quan-

do in realtà servono entrambi, sono neces-

sari entrambi. Quindi credo che nell’ottica

anche della prevenzione, di una pianifica-

zione a lungo termine, chiedo alla Giunta e

alla Regione Toscana, di fare qualche sfor-

zo in più anche per il meningococco B per-

ché non vorremmo poi ritrovarci in una e-

mergenza. I vaccini servono per prevenire

le emergenze, non per risolverle ovviamen-

te.

Presidenza del Presidente Eugenio Giani

PRESIDENTE: Bene, grazie a Donzelli.

La parola al consigliere Alberti.

ALBERTI: Grazie Presidente. Grazie

all’assessore Saccardi anche per averci an-

ticipato la relazione sulla questione menin-

gite in Toscana. Che dire? Prendiamo atto

dei numeri assessore, siamo un po’ preoc-

cupati perché dai dati che lei ci ha fornito,

abbiamo visto un po’ una impennata dei ca-

si di meningite in Toscana perché, riepilogo

a tutti, andiamo dal 2014 su 16 casi indivi-

duati al più che raddoppio del 2015, andia-

mo quindi dal 2014 a 16 casi a 38 nel 2015,

i dati fino ad oggi, perché ce n’è da aggiun-

gere uno, sono a questo punto 13 e non 12,

purtroppo se il trend è questo, andiamo ad

una proiezione annua di circa 78/80 casi

che sono tantissimi. È vero che non pos-

siamo ancora parlare di epidemia, questo ne

do atto, però è altrettanto vero che la situa-

zione è di allarme e dobbiamo tenere alta la

guardia. Quello che chiediamo, al di là

dell’impegno sia in termini economici della

Giunta e della Regione Toscana, sia in ter-

mini di logistica per cercare di distribuire e

vaccinare il più alto numero possibile di cit-

tadini toscani, quello che chiediamo quindi:

è mai stato fatto in questi mesi, dall’anno

scorso quando abbiamo visto l’impennata di

questi casi, uno studio scientifico per capire

come mai ci sono questi casi alti di menin-

gite? Come mai siamo la seconda regione

italiana per esplosione dei casi? Cosa sta

succedendo? Ci vogliono degli studi scien-

tifici coordinati con il Ministero della Salu-

te. Oltretutto, e sarà oggetto di illustrazione

della mozione che abbiamo presentato, noi

chiediamo anche di fare degli studi scienti-

fici e mettere, senza creare allarmismo, ma

mettere in correlazione l’altissimo numero

di cittadini extracomunitari, i famosi profu-

ghi che ci sono in Italia, è un numero altis-

simo, siamo a quasi diecimila, ne arriveran-

no altri settecento, mi sembra di aver letto

sulle rassegne stampa, nei prossimi giorni.

Di questi diecimila, di questi settecento che

arriveranno, vengono fatti dei controlli sa-

nitari? Sappiamo se sono o non sono porta-

tori sani di meningite? Vengono e proven-

gono tutti questi immigrati da paesi dove la

meningite è altissima, dei più vari ceppi.

Noi siamo molto preoccupati, per cui chie-

diamo assessore che oltre all’impegno che

sarà profuso dalla Regione Toscana sia e-

conomico che logistico, che venga subito

messo in moto un comitato scientifico che

studi il fenomeno della meningite, perché

abbiamo questi casi di meningite in Tosca-

na, da cosa derivano e quali sono le solu-

zioni per debellarla. Grazie.

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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Presidenza della Vicepresidente Lucia De Robertis

PRESIDENTE: Grazie. Prego consiglie-

re Sarti, a lei la parola.

SARTI: Sì, bisogna occuparsi degli im-

migrati per proteggere anche loro dalla me-

ningite. Vorrei chiarire subito questo: che

nell’Africa sud sahariana, la cosiddetta

“Cintura della meningite”, il ceppo diffuso

è il ceppo A, quindi non c’entra niente con

il ceppo C. Allora gli studi ci sono, li stan-

no facendo, li seguitano a fare e li hanno

fatti. Il meningococco è un batterio che ha

queste caratteristiche, cioè si mette in una

sede e lì si diffonde. È capitato per caso.

Certo, è venuto da qualche fonte, però è ca-

pitato per caso che si sia concentrato qui,

poteva essere in Liguria, poteva essere in

Sicilia. In Europa ci sono tanti di questi

piccoli focolai endemici di meningococco

che non hanno una spiegazione locale am-

ministrativa, è il meningococco che si sta-

ziona in questi punto ed è capitato a noi.

Devo dire però che fondamentalmente

l’aumento visto è dovuto alla miglior capa-

cità diagnostica. Il test che usano

all’ospedale Meyer è tre volte più preciso.

Se noi facciamo i conti, casi attesi secondo

il vecchio test, moltiplichiamo per tre e ve-

drete che viene il numero che ci verrà

nell’anno. Quindi fondamentalmente è que-

sto. Questo non vuole dire che non ci se ne

debba occupare perché ovviamente anche se

pochi casi rispetto ai milioni degli abitanti

in Toscana, ma poveretti vanno salvaguar-

dati. Mi sembra che il piano messo in piedi

dalla relazione che è stata illustrata va be-

nissimo, è perfettamente tecnico, quindi

non fa una grinza. Forse possiamo dire che

non ha dato una mano la stampa e forse

quindi bisogna, quando si comunica, stare

molto attenti perché purtroppo capita sem-

pre, quando noi comunichiamo di materie

specifiche, che il giornalista possa magari

male interpretare o gestire male le cose, non

è mica medico. Quindi bisogna stare molto

attenti a questo, perché la comunicazione

poi ha ingolfato i servizi, ha costretto a

queste ansie. Io sarei stato ancora più rigido

nell’organizzazione, cioè avrei detto: “ora

si vaccina gli 11-20 perché questi sono i

maggiori portatori. Quindi sappiamo che

quella è la fascia, poi con calma faremo gli

altri”. Quindi io sarei stato ancora più “sec-

co” in questo aspetto, però capisco che c’è

da contenere l’ansia mediatica e allora va

bene, vacciniamo tutti, facciamo le dosi,

spendiamo tutti i soldi subito. Giustamente,

come segnalavano alcuni, cerchiamo di

contrattare il prezzo perché questa è una

manna per queste aziende, quindi... È stato

detto anche di medici di cattiva volontà che

non volevano vaccinare. No, attenzione, per

vaccinare in un ambulatorio ci vogliono le

adeguate attrezzature, non è che tutti hanno

il banchino della rianimazione. Quindi è

chiaro che non è che non volevano, non

volevano assumere un rischio sia per il pa-

ziente che per sé perché nel caso che non

fosse attrezzato bene l’ambulatorio, è me-

glio non vaccinare, quindi non era una cat-

tiva volontà. Poi magari qualcuno poteva

anche averla la cattiva volontà ma insomma

non mi sembra questo il... Sul giornale, in

una testata nazionale, l’altro giorno c’era

scritto: “Toscana la meningite dilaga”. Ora

capite che se ci danno questa mano qui i

media per favore, non diciamo fesserie. I

tamponi, guardate che i tamponi non è che

possono servire come screening di massa

perché 48 ore dopo uno può diventare posi-

tivo anche se lo era negativo prima, quindi

non serve a niente. I tamponi possono servi-

re per studiare l’epidemiologia intorno ai

casi che avvengono, ma questo è un altro

aspetto. Questo è qualcosa che riguarda i

ricercatori, già nella relazione della Saccar-

di c’è scritto che questi studi verranno fatti,

però ora non cominciamo ad agitare i tam-

poni perché sennò il giorno dopo sui gior-

nali viene fuori “Tamponi a tutti, la Regio-

ne è in ritardo”. Non è questo. Io sono

all’opposizione ma in questo caso devo di-

fendere la strategia vaccinale perché è cor-

retta ed è stata messa in crisi proprio perché

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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c’è stato questo allarme. Quindi semmai

all’ assessore Saccardi posso dare un consi-

glio da vecchio medico: stia molto attenta

quando parla con la stampa perché purtrop-

po viene sempre male interpretato

l’annuncio. La meningite B, meningococco

B, ultima cosa su cui volevo intervenire:

guardate che nella programmazione dei ca-

lendari vaccinali, anche se è un po’ cinico

dirlo, ma noi bisogna tener conto dei costi-

benefici. Siccome non siamo ricchissimi e

quindi non possiamo comprare tutto, dob-

biamo fare delle scelte e le scelte vengono

orientate sulla base dell’epidemiologia. C’è

stato un momento in cui c’era stato un au-

mento del B tanto che era stata attivata una

campagna vaccinale per la B, e come sem-

pre tutti a correre a fare la B in coda, “Ab-

biamo diritto alla B”... Va beh, colpa dei

media, non è tutta colpa dei media, è anche

colpa di chi comunica male con media. Al-

lora la B in questo momento ha dato un solo

caso, cinque nel 2015; non è che sono po-

chi, però la vaccinazione istituita dal 2014

in poi creerà la fascia che serve per proteg-

gere poi da questo. Dice: ma possiamo fare

tutto in modo da prevenire anche questo?

Sì, noi siamo ricchissimi e poi tutta la gente

è pronta lì per essere vaccinata invece che

lavorare, avere i suoi impegni e così via.

Quindi teniamo conto dell’epidemiologia e

della strutturazione di una campagna vacci-

nale. In questo momento facciamo la C, poi

con calma, finito il panico e finite anche le

spese per la C, andiamo avanti sulla B che

comunque già c’è.

Presidenza del Presidente Eugenio Giani

PRESIDENTE: Grazie a Sarti. La parola

al consigliere Stefano Mugnai.

MUGNAI: Io di solito sono portato a

sottoscrivere le parole del collega, per

quanto molte siano le idee che ci dividono,

Paolo Sarti, però francamente affrontare

una comunicazione come questa che

l’assessore ha appena fatto sulla questione

della meningite, derubricando il tutto sulle

responsabilità dei media, francamente que-

sta volta non mi trovi Paolo dalla tua perché

i numeri sono lì a dimostrarlo. Nel 2000 4

casi ceppo C e 5 casi ceppo B e poi salvo il

2004 dove ci fu 11 ceppo C e 10 ceppo B,

poi di solito i numeri sono sempre rimasti

questi. Si arriva al 2015: 31 casi ceppo C,

5 casi ceppo B. 2016: 10 e 1 e ci ha detto

l’assessore purtroppo i numeri bisogna che

si rivedano già stamani mattina alla rialzo.

Che poi si crei una sorta di allarmismo, ma

lo si può definire anche preoccupazione, le

parole poi hanno un significato, credo sia

una cosa del tutto evidente e non si può di

questo buttare la croce addosso agli opera-

tori dei media. Anzi, secondo me, dal mio

modesto parere, rispetto ad una vicenda che

ormai si trascina da circa un anno, forse sa-

rebbe stato necessario una attenzione mag-

giore anche da parte dei media in preceden-

za, perché quello che abbiamo visto nelle

ultime settimane è un aumento

dell’attenzione, e quindi della preoccupa-

zione, un aumento dovuto però anche ai

numeri che andavano aumentando rispetto

ai casi, probabilmente se ci fosse stato pri-

ma, ci sarebbe stata una reazione diversa da

parte della Giunta perché io su questo non

riesco ad esimermi. La determinazione e

l’attenzione con cui in queste settimane, in

queste ore, all’indomani dei nuovi e dram-

matici numeri del 2016 la Giunta ha ap-

procciato il tema, non è la stessa rispetto ai

mesi scorsi, perché se ci fosse stata una i-

dentica attenzione e determinazione, non

nell’inseguire l’emergenza ma nel gover-

narla, nell’anticiparla, probabilmente non ci

sarebbe stato anche un picco di timori da

parte della popolazione. Ognuno di noi, io

per il fatto di essere vice presidente della

commissione sanità, e di non avere compe-

tenze mediche in materia, ognuno di noi

che vive in questo Consiglio Regionale, so-

prattutto i medici come Sarti, sono convinto

che è stato fatto oggetto non so di quante

richieste di amici e parenti rispetto

all’opportunità o meno di vaccinarsi. Lo

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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chiedono a noi, lo chiedono persone le no-

stre mogli, i nostri parenti, i nostri amici,

persone anche con un livello di istruzione

elevato, perché è evidente che questi nume-

ri ingenerano nella popolazione timore. Il

timore è amplificato dal fatto che in questi

mesi non c’è stata una determinazione forte

della Giunta Regionale. Nelle ultime setti-

mane viaggio a Roma, arriva uno stock di

vaccini. È così che si affronta il problema,

si rivedono le fasce di popolazione da sot-

toporre alla vaccinazione, e secondo me

non è manco finita qua, perché se poi i nu-

meri, come stanotte, continueranno a cre-

scere, saremo costretti e sarete costretti di

nuovo ad inseguire il problema e a rivedere

anche le fasce di popolazione che dovranno

essere esentate, però ci deve essere anche

una forte attenzione rispetto ad un tema che

è enorme, che è quello dell’organizzazione

materiale amministrativa operativa di come

si gestisce questa emergenza, perché di e-

mergenza si può parlare credo, non credo

sia una strumentalizzazione giornalistica, è

un’emergenza a tutto tondo, perché i casi,

lo sappiamo perfettamente, ce ne sono a

bizzeffe rispetto a tempi di attesa lunghi,

rispetto a partite di vaccini che sono in sca-

denza, prossimi alla scadenza ed in alcuni

casi scaduti. Tutto questo, e non colpa dei

media, amplifica ulteriormente il timore dei

cittadini perché il cittadino che ha chiesto

al consigliere regionale, come se avesse

competenze specifiche, se è opportuno o

meno vaccinarsi e la risposta è: “Sì, vacci-

nati, vai a chiedere di fare la vaccinazione”,

gli viene risposto: “Presentati fra due me-

si”, e la mattina legge pure nel giornale che

c’è stato un nuovo caso, è ovvio che abbia

un timore che va crescendo via via che la

situazione va avanti. Quindi è necessario

che ci sia una organizzazione forte a livello

territoriale perché le cose vadano nel mi-

gliore dei modi possibili. È importante co-

involgere il concetto con il quale ci sciac-

quiamo la bocca tutte le volte che parliamo

di sanità, il territorio, ormai è una figura

mitologica, però in questi casi bisogna che

il territorio risponda perché altrimenti è ro-

ba buona da mettere nei piani sanitari, da

citare perché si fa bella figura nei convegni

quando si parla di sanità, però poi quando

serve bisogna farlo funzionare perché altri-

menti ci stiamo prendendo in giro. Quindi i

medici di base, quindi le associazioni di vo-

lontariato, i CUP che funzionino. Ci vuole

una task-force che comprenda che queste

situazioni non vanno inseguite ma vanno

governate. Chiudo, perché me l’ha chiesto

la Vicepresidente De Robertis, noi abbiamo

presentato una mozione, credo sia banale, e

credo che per certi versi ormai rappresenti

un numero ristretto di cittadini, però anche

questo va nella direzione di dare dei segnali

di determinazione. Si sono previste fasce di

popolazione, ormai per quanto riguarda la

zona centro di fatto tutti i cittadini hanno

l’opportunità di vaccinarsi gratuitamente,

nella zona sud e nella zona nord c’è una ri-

duzione del ticket anche per gli over 45, pe-

rò non si è pensato in questo anno di esten-

dere l’opportunità della vaccinazione gra-

tuita agli operatori del volontariato, e que-

sto è paradossale e anche in contraddizione

rispetto al dettato normativo che la Regione

Toscana si è data, perché nel momento in

cui da Bruxelles arrivavano attenzioni peri-

colose rispetto alle modalità con cui si dà in

gestione il servizio del 118, e quindi noi in

Toscana lo abbiamo fatto senza gara perché

abbiamo il volontariato, d’altronde così

come a Bruxelles non comprendono il lardo

di colonnata che è buono perché lo si fa in

quel modo, sperate che a Bruxelles capisca-

no cosa significa il volontariato, le Miseri-

cordie e le Croci Bianche in Toscana? Ov-

viamente non lo capiscono, e allora fu fatta

una leggina trasversale dove si inseriva il

volontariato che svolge il servizio del 118

tra le parti strutturali del sistema sanitario,

allora se loro sono parte strutturale del si-

stema sanitario, non si capisce perché i me-

dici, gli infermieri e gli O.S. abbiano

l’opportunità di vaccinarsi gratuitamente e

gli operatori del 118 che magari in qualche

caso vanno pure a soccorrere una persona

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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che si è ammalata di meningite, non abbia-

mo la stessa opportunità. Quindi è una mo-

zione presentata, se qualcuno la vuole fir-

mare sono felicissimo, nessuno pretende il

copyright. Credo che nel frattempo molti di

questi volontari si siano già vaccinati per

conto proprio però anche questo è un segna-

le di attenzione.

PRESIDENTE: Grazie al consigliere

Mugnai. Adesso la parola al consigliere

Quartini.

QUARTINI: Sì, grazie Presidente. Sono

anche un pochino perplesso di come è stata

gestita questa situazione più mediatica che

clinica della meningite. Mi spiego meglio:

circa un mese, un mese e mezzo fa si è ap-

provato una mozione, mi sembra

all’unanimità, proposta dai banchi del PD e

ci sembrava una proposta ragionevole, ba-

sata su un discorso di prudenza e cautela vi-

sto che c’erano stati questi segnali di in-

cremento dei casi di meningite, quindi c’è

stato un momento di condivisione da questo

punto di vista abbastanza significativo.

Quello che però noto, e quindi avanzo un

po’ di perplessità, è che non si tiene conto

che al momento in realtà l’operazione che si

sta facendo è un’operazione di medicina di-

fensiva collettiva. Cioè quella medicina di-

fensiva che noi abbiamo criticato, per cui è

uscito anche un decreto su appropriatezza

ed erogabilità di alcune prestazioni attri-

buendo alle responsabilità individuali dei

medici fondamentalmente le grosse spese,

diventa una medicina difensiva collettiva

per cui si lavora fondamentalmente in

un’ottica che, sul piano tecnico, sul piano

scientifico, in questo momento non ci sa-

rebbero neanche oggettivamente le indica-

zioni alla vaccinazione di massa. In questo

momento non c’è epidemia, non c’è nean-

che un focolaio epidemico perché nessuno

ha ancora dimostrato che c’è stato un con-

tagio da una persona accertata malata ad

una persona sana, quindi siamo in un conte-

sto di medicina difensiva oggettivamente.

Questo è un pochino il dato di fatto. Tutto

questo ha determinato però un’epidemia

mediatica, epidemia mediatica su cui pur-

troppo ci tocca anche fare i conti. Allora io

dico: cerchiamo di superare innanzitutto in

termini politici una forma di ipocrisia ri-

spetto a quella che è la medicina difensiva

che io più volte da qui ho sottolineato esse-

re spesso manovrata dalle lobby dei farma-

ci, perché sono le società scientifiche, spes-

so sponsorizzate da sistemi lobbistici, a det-

tare le linee guida, ed in questo momento

c’è anche una proposta di legge sulla re-

sponsabilità sanitaria dei medici proposta

dall’onorevole Gelli su cui c’è dibattito con

i medici legali per esempio proprio rispetto

alle linee guida che l’Istituto superiore di

sanità dovrebbe pubblicare le linee guida.

Secondo noi è poco che l’Istituto superiore

di sanità si limita a pubblicarle, bisogne-

rebbe che facesse verifiche e controlli su

queste linee guida, e questo vale anche per

il discorso delle vaccinazioni. L’aspetto che

volevo sottolineare è un pochino questo pe-

rò: io sono un po’ meravigliato che non ci

sia ancora ad oggi, e qui una riflessione an-

drebbe fatta tutti insieme, ci mancherebbe,

non è una questione di Destra, di Sinistra o

di Movimento 5 Stelle, però sono un po’

meravigliato del fatto che non ci sia un si-

stema informativo già in tempo reale capa-

ce di darci un quadro, che ci sia bisogno di

organizzarlo un sistema formativo per poter

fare delle valutazioni. In questo momento

noi avremmo, grazie a Internet, alla tecno-

logia informatica, la possibilità già secondo

me in tempi reali, anche con l’agenzia re-

gionale di sanità, di avere un quadro epi-

demiologico immediato, senza bisogno di

fare studi retrospettivi che spesso sono an-

che gravati di errori sistematici. Gli studi

che sono meno gravati di errori sistematici

sono quelli prospettici. Allora con

l’esplosione della malattia da HIV in passa-

to, il sistema informativo si era organizzato

in maniera abbastanza adeguata. Io credo

che ci siano, e qui bisognerà un pochino ri-

flettere, delle carenze epidemiologiche che

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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vanno sottolineate nelle varie ASL, proba-

bilmente per mancanza di personale, proba-

bilmente i dipartimenti di prevenzione non

sono così adeguati, probabilmente il 5 per

cento che è destinato alla prevenzione è po-

co. Questo è un po’ il ragionamento da fare.

Per cui in realtà i sistemi tecnologici ci so-

no di già, lo stesso Cipriani ci raccontò che

l’Agenzia regionale di sanità è in grado di

tirar fuori dei dati preziosissimi rispetto a

tutte le schede e a tutte le segnalazioni che

sono fatte. Quindi in questo senso la sento

come una forma di ritardo il bisogno di

pensare oggi a studi epidemiologici e di in-

formatizzazione, almeno sulle malattie in-

fettive che c’è l’obbligo di segnalarle.

Quindi bisognerebbe già avere il quadro

completo non due mesi dopo la fine del

2015 ma già dopo 15 giorni, dal 31 dicem-

bre 2015 dovremmo già avere tutto il qua-

dro completo. Quindi in questo senso sono

un po’ meravigliato che nella relazione si

parli appunto della necessità di far questo.

Così come, sono d’accordo, non c’è nessun

tipo di dubbio, che i tamponi faringei ser-

vono a poco perché si sa di già quant’è più

o meno la percentuale di portatori di me-

ningococco e che variano a seconda delle

condizioni delle difese immunitarie del

soggetto. L’ultima cosa, e qui chiudo, è che

comunque nel momento in cui per prudenza

e cautela si decide che si debba procedere

ad una vaccinazione, questa per lo meno

deve essere di gregge sul serio, deve essere

capace di raggiungere tutti i soggetti, una

volta che si decide facciamola in maniera

adeguata. Ecco, io trovo che, questa è una

mia posizione assolutamente personale, pe-

rò trovo che dovrebbe essere garantito il

vaccino gratuito a tutti, non solo fino a 45

anni, a tutti, anche perché siamo in un mo-

mento non facile. La prevenzione paga di

per sé. Allora fare soldi sulla prevenzione,

cercare di risparmiare sulla prevenzione, è

una contraddizione in termini perché ri-

sparmiare una vita grazie ad un vaccino, ha

già ripagato 15 milioni per fare un ragio-

namento non solo teorico. Riuscire a non

avere malati di morbillo, di meningite, è un

risparmio enorme per la sanità, altro che 15

milioni, molto di più di 15 milioni di euro.

Quindi in questo senso se si decide di far

per bene il nostro lavoro, dovremmo fornir-

lo gratuitamente a tutti in un momento co-

me questo che è un momento particolar-

mente devastante per i bilanci familiari con

problemi occupazionali, con problemi...

Pensate ad una famiglia che presa

dall’allarme mediatico vogliono vaccinarsi

tutti e due o tre di loro hanno più di 45 an-

ni. Anche pagare 45 euro a testa, 90 euro in

un bilancio familiare, si è fatta una campa-

gna elettorale su 80 euro, è questo un po’ il

ragionamento che sto facendo io. Quindi bi-

sognerebbe arrivare a questo, cioè alla pos-

sibilità in tutti i distretti le persone che si

rivolgono per la vaccinazione che l’abbiano

a disposizione, come era tra l’altro una vol-

ta. Chi decideva di vaccinarsi andava ai di-

stretti, almeno sulle vaccinazioni facoltative

il servizio sanitario nazionale lo forniva

gratuitamente. Quindi in questo senso io

contesto il fatto che si debbono pagare i

vaccini. Perché? Perché i vaccini rappresen-

tano una forma di prevenzione che già di

per sé consentono un grande risparmio al

servizio sanitario nazionale. Evitare una

malattia vuol dire evitare non solo i costi

della gestione della malattia ma i costi di

tutta la famiglia che deve stare dietro al ma-

lato. Quindi c’è un indotto dietro la malatti-

a. In questo senso il mio invito è a cercare

di fare il possibile perché le vaccinazioni

siano gratuite, fermo restando il punto che

naturalmente attenzione perché bisogna ot-

tenere dei prezzi che siano il più favorevoli

possibili perché sennò si corre il rischio di

rientrare nei soliti giochini delle aviarie,

delle suine che servivano ad arricchire le

aziende produttrici.

PRESIDENTE: Grazie al consigliere

Quartini. La parola alla consigliera Serena

Spinelli.

SPINELLI: Sì, grazie Presidente. Io cre-

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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do che la politica abbia anche il compito di

fare un pochino di chiarezza sulle cose che

stanno avvenendo. Innanzitutto io voglio

ringraziare l’assessore Saccardi ma anche

tutte le persone che in questo periodo stan-

no collaborando con lei perché sì, ha ragio-

ne il consigliere Sarti, bisognerebbe stare

attenti a cosa si comunica alla stampa, è

difficile non parlare con la stampa che poi

costantemente ti fa la stessa domanda e poi

magari ha bisogno il titolista anche di fare

un titolo che attragga l’attenzione, perché

scrivere “Come è brava la Saccardi con i

vaccini” il giornale non lo comprava nessu-

no. Ora non me ne voglia l’assessore ma

più o meno la cosa sta un pochino così. Io

vorrei fare rapidamente un pochino di cro-

nistoria innanzitutto partendo da un dato,

che in Toscana le vaccinazioni nell’età pre-

viste da elementi scientifici che determinato

quella che significa essere la protezione di

gregge e quindi comportano di non diffon-

dere le malattie successivamente, sono gra-

tuite e che il calendario vaccinale della Re-

gione Toscana è uno di quelli più ampi ri-

spetto a quelli minimali previsti da tutto il

sistema sanitario nazionale italiano. La vac-

cinazione per il meningococco C, io poi so-

no pediatra ma sono soprattutto una mam-

ma ansiosa, quindi appartengo all’altra ca-

tegoria, la vaccinazione per il meningococ-

co C è stata introdotta in Toscana nel 2005

con un pagamento di compartecipazione ai

ticket e quindi la facoltà della persona, del

genitore, dopo una adeguata spiegazione

con il medico, di far vaccinare il bambino.

Dal 2007 la vaccinazione per il meningo-

cocco C è gratuita ed inizialmente devo dire

che rispetto a questa vaccinazione non ci fu

tutto quell’afflato che ci possiamo aspettare

perché si diceva, e ritorno a quello che po-

neva il consigliere Quartini sui dati epide-

miologici delle malattie infettive in Tosca-

na, si diceva sostanzialmente che il Menin-

gococco C non era il più diffuso in Toscana

in quel periodo e lo era il meningococco B,

tanto che tutte le mamme dal pediatra dice-

vano: “Perché non fate il meningococco

B?”. Semplicemente per un motivo, perché

il vaccino è arrivato qualche anno fa, per-

ché i vaccini, al di là di tutte le campagne

contro i vaccini, non è che si inventa, arriva

un giorno uno e dice: “Bada ho trovato il

vaccino per il meningococco B” e lo co-

mincia a sparare a tutti senza valutarne i

possibili rischi e le possibili conseguenze. I

trial che ci sono sulle vaccinazioni sono

molto lunghi e adesso abbiamo anche a di-

sposizione un ottimo vaccino che ha due ca-

ratteristiche quello del meningococco B,

non solo di rendere protetti, ma anche di

evocare la memoria rispetto a quella malat-

tia perché sennò tutti i giorni dovrei rivac-

cinarmi per poter essere protetto. Quindi da

quest’anno la vaccinazione per il meningo-

cocco B è stata introdotta in Toscana, che

credo sia una delle prime regioni italiane

che ha introdotto la vaccinazione con una

compartecipazione ticket che progressiva-

mente è stata anche ridotta. Poi possiamo

fare un ulteriore sforzo rispetto a questo

perché il costo è alto per una famiglia che

ha più di un bambino, e sicuramente questo

è opportuno farlo fare questo sforzo, tutta-

via riportiamo anche ad un livello di realtà

che queste vaccinazioni ci sono e sono ga-

rantite a tutti. Ritorniamo all’oggi:

dall’aprile dell’anno scorso c’è la vaccina-

zione aperta dagli 11 ai 20 anni per il me-

ningococco C assolutamente gratuita. Ri-

spetto a questo momento qui c’è stato un

contraltare di comunicazione rispetto alla

pericolosità dei vaccini che, secondo me, è

stato uno degli elementi che ha determinato

che rispetto alla vaccinazione non ci sia sta-

to in quel momento lì, dove avremmo potu-

to tutti fare quella popolazione di gregge

protetta con calma e con tranquillità, c’è

stata invece una sorta di dire “ma via, tanto

sono più pericolosi che meno”. Allora le

cose vanno rimesse una dietro l’altra ed io

credo che in questo momento siamo in gra-

do di affrontare questo momento difficile

che non è medicina difensiva, se mi si con-

sente consigliere Quartini, perché c’è un

momento di difficoltà e si cercano gli stru-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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menti su basi epidemiologiche e scientifi-

che di approntare la vaccinazione in quelle

che sono le categorie di persone che in que-

sto momento sembrano essere più a rischio

per i dati che si hanno, semplicemente per

questo. Quindi io credo che si sta facendo

uno forzo, uno sforzo notevole che vada ri-

conosciuto e che dimostra come nuovamen-

te la Toscana non solo parta da una base

strutturata nel tempo attraverso la commis-

sione regionale dei vaccini che è fatta da

personale scientificamente preparato su

questo, perché su queste cose non ci si im-

provvisa, nemmeno sul fare un calendario

vaccinale ci si improvvisa, cioè i vaccini

non sono inseriti su un’età o su un’altra

perché ci piace bucare i bambini a tre mesi,

ma semplicemente perché a tre mesi i bam-

bini hanno la maggiore capacità di svilup-

pare una reazione anticorpale che li renda

protetti per il resto della propria vita perché

è difficile che incontrino l’epatite B a tre

mesi di vita per le modalità di trasmissione.

Quindi senza stare tanto sulla scienza ma

rimanendo alla politica, cerchiamo su que-

ste cose di avere un atteggiamento che crei

meno panico e che stia soprattutto sulla va-

lidità dei dati scientifici. Stiamo affrontan-

do uno sforzo straordinario in un momento

che non ci aspettavamo, io penso che una

serie di meningiti in questi anni per la loro

tipizzazione ci siano anche sfuggite, ci sia-

no anche sfuggite perché fare diagnosi di

meningite da meningococco è tutt’altro che

facile, perché a differenza di quello che si

pensa, il meningococco è un batterio estre-

mamente volatile che spesso non si ritrova,

spesso può bastare una dose antibiotica pre-

sa per caso per non ritrovarla nel liquor

spinale, quindi molto spesso secondo me

non siamo riusciti a fare diagnosi, e questo

è un grande problema, ma è un problema

anche per chi ti deve curare perché più ti-

pizzi e più sei in grado di fare diagnosi. E

se mi consente un po’ di orgoglio per una

grande professionista come la professoressa

Zari che studia da anni su queste materie e

che forse se venisse qui un giorno in un’ora

sarebbe in grado di farci capire che cosa si-

gnifica vaccinare e qual è il valore dei vac-

cini. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie a Serena Spinelli.

Stefania Saccardi che replica, prego la pa-

rola all’assessore.

SACCARDI: Grazie Presidente. Voglio

naturalmente ringraziare tutti per i contribu-

ti dati in questo momento particolarmente

delicato. Mi pare che la consigliera Spinelli

abbia spiegato bene la situazione e a cosa ci

troviamo davanti. Vorrei che pensaste un

attimo che l’assessore, come si dice a Fi-

renze, sulla questione dei costi dei vaccini

non è proprio riportata dalla piena, non si

diverte a pagare il prezzo pieno se c’è la

possibilità di trattare per risparmiare un po’

di quattrini, anche perché io la responsabili-

tà del bilancio regionale sulla sanità e se

mancano da una parte, se si spende di più

da una parte, bisogna che li trovi da qualche

altra, considerato che ad oggi il fondo sani-

tario è un dato definito, non così. Quindi

anche il coinvolgimento di Aifa, al di là di

tutto, serve proprio a darci una mano anche

per trattare i costi dei vaccini. Come sapete

tutto ciò è affidato a gare anche abbastanza

riservate, e quindi non mi attardo, ora non

vi rispondo sul costo dei vaccini, ma sicu-

ramente stiamo facendo di tutto per spunta-

re prezzi migliori e affidare la trattativa al

sostegno anche di Aifa, ci consente di trat-

tare diciamo a livelli più alti e quindi di riu-

scire a spuntare dei prezzi migliori sulla

fornitura dei vaccini, che non sono, secondo

me, tanto nell’interesse dell’azienda. Ho

letto che le campagne vaccinali per qualcu-

no sono fatte solo per alimentare l’interesse

delle aziende produttrici dei vaccini. Le a-

ziende farmaceutiche guadagnano molto di

più a spendere per curare la gente, non a

fornire i vaccini, che peraltro soprattutto il

monovalente ha un prezzo, vi garantisco,

molto, molto contenuto. Le medesime a-

ziende farmaceutiche, Farmindustria ci dice

che un euro speso in vaccini comporta ven-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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tiquattro euro di risparmio di spesa sanita-

ria. Quindi non è così. Il fatto è che oggi

l’unica barriera percorribile rispetto a que-

sto tipo di batterio è la vaccinazione che

funziona in una percentuale molto elevata

che è circa il 95 per cento. È evidente che la

vaccinazione è un atto medico, quindi è un

atto che presuppone la volontà del soggetto

di sottoporvisi, non è che si può obbligare

la gente a vaccinarsi, anche questo è un da-

to di fatto, e sapete bene che la gratuità del

vaccino certo che aiuta le persone a recarsi

a vaccinarsi, ma non è di per sé fattore de-

terminante, perché sapete bene che la vac-

cinazione per le malattie tipiche dei bambi-

ni è gratuita eppure, purtroppo, quest’anno

registriamo che siamo sotto il novanta per

cento come tutte le altre regioni del Paese

purtroppo registriamo che siamo sotto al 90

per cento nelle vaccinazioni dei bambini e

sapete bene che c’è una campagna su

Internet che dice che i vaccini fanno male.

Abbiamo letto tutti sul giornale il caso di

Lia, una bambina immunodepressa a Greve

che è stata costretta a cambiare scuola per-

ché su 18 bambini 10 non erano, mi pare,

vaccinati e quindi il rischio per una bambi-

na immunodepressa che non poteva sotto-

porsi al vaccino era molto alto e quindi sa-

pete anche che c’è una campagna di stampa

contro le vaccinazioni che si cerca di argi-

nare, una campagna Internet che si cerca di

arginare ma che purtroppo fa presa su di-

verse persone. Purtroppo le reazioni della

stampa, Sarti, io devo dire che sono anche

un po’ vittima di questa cosa qui; credo di

non essere mai stata di quelle che fa gli al-

larmismi ma stamani ho fatto un’intervista

a “Gente” dopo per averla rimbalzata per

tutto il giorno ieri, e quindi sono rassegnata

anche da andare dai parrucchieri sui giorna-

li, con tutto il rispetto naturalmente per

questo giornale che però si trova di più in

certi luoghi che in altri. Io cerco di tenere

basso il tono ma quando mi telefonano e mi

dicono: “Dicci dove arrivano i vaccini per-

ché si va a filmare il camion dei vaccini che

arriva”, io naturalmente non gliel’ho detto,

credimi, e gli ho detto: “Andate a fare cose

un po’ più serie per cortesia” però poi

l’hanno trovato lo stesso da soli. Non lo so,

ancora nonostante siano tanti anni che fac-

cio politica non ho capito le dinamiche con

cui i giornali a certe cose si appassionano e

ad altre no. Credo di aver fatto anche qual-

che cosa particolarmente bellina in questa

Regione, sia come assessore del Comune

che assessore della Regione, però sono an-

data sulle tv nazionali solo per questa roba

qua, eppure abbiamo anche qualche servizio

straordinario in questa regione che non esi-

ste a livello nazionale e che forse avrebbe

meritato di più l’attenzione nazionale di

questo, ma questo è il sistema con il quale

ci si confronta. Guardate, su una cosa di

quello che dice il consigliere Donzelli, ho

condiviso il suo intervento, il vaccino per il

meningococco B i dati ci dicono che rientra

nella normalità dei casi, non c’è una emer-

genza su questo tipo di problema, è uno di

quei vaccini che anche a livello nazionale è

consigliato ma non ritenuto obbligatorio,

per questo noi lo abbiamo messo a paga-

mento. È vero che in questo periodo mi

hanno scritto diverse famiglie che mi dico-

no: “Ma io c’ho tre figlioli e se li voglio

vaccinare tutti e tre spendo 500 euro” e

quindi raccolgo il suggerimento, ma è già

allo studio, devo dire, una forma di diminu-

zione del costo del vaccino per le famiglie

numerose. Quindi porteremo prima possibi-

le un provvedimento che lasciando inaltera-

to il contributo economico per chi ha un so-

lo figlio però vada progressivamente a di-

minuzione per le famiglie numerose in mo-

do da rendere più agevole ed accessibile la

possibilità di vaccinazione. Io non credo

che ci sia un problema nel sistema informa-

tivo. Il sistema informativo registra quello

che sappiamo, non può registrare quello che

non sappiamo, anche funzionasse in modo

perfetto, non sono qui a difenderlo in modo

assoluto. Oggi noi non abbiamo idea di co-

me questo batterio si verifichi, si diffonda,

si manifesti, chi ne sia il portatore; non esi-

ste un dato epidemiologico certo, ma non

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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esiste non tra i nostri esperti, ma non siamo

riusciti ad oggi a capirne un granché nem-

meno con la collaborazione dell’istituto su-

periore di sanità e degli esperti del ministe-

ro della salute che vi garantisco sono stati

allertati e sono in video conferenza più o

meno quotidianamente non da oggi ma già

da molti mesi passati, non appena questo

fenomeno si è verificato. Oggi abbiamo dei

numeri, e questo è il senso dei tampone fa-

ringei che stiamo facendo, dei numeri che

forse ci consentono, anche sotto il profilo

delle persone vaccinate, di avere un quadro

più chiaro e più diffuso, una casistica più

diffusa sulla quale provare a ragionare e

questo è quello che si prova a fare, fermo

restando che sono assolutamente d’accordo

con Sarti sul fatto che la nostra capacità

diagnostica sicuramente ci ha consentito di

prendere atto del fenomeno in modo forse

molto superiore di quello che sarebbe acca-

duto in qualunque altra regione, l’ho detto

all’inizio, questa è una delle tematiche. Noi

ci siamo accorti che c’è, probabilmente da

qualche parte questo medesimo fenomeno

viene rubricato in un altro modo e quindi

non ci siamo accorti, però questo è un valo-

re per la nostra Regione perché ci ha con-

sentito naturalmente di partire con un livel-

lo di protezione delle persone molto vasto.

Avete tutti detto, in modo particolare Mu-

gnai, sulla difficoltà della organizzazione

però guardate, i numeri sono quelli che vi

ho detto, cioè un CUP che normalmente fa

300 prenotazioni e che improvvisamente ne

fa 4.500, un sistema che è abituato a fare

30.000 vaccinazioni e si trova a farne 400

mila, allora per l’amor di Dio, si può sem-

pre fare meglio, però certamente è un fe-

nomeno che non è normale, che non sta nel-

la normalità dei problemi da affrontare e

credo che il sistema si sia mosso bene, in

alcune zone di più, in altre zone di meno. In

zone dove la medicina generale per esempio

ha aderito nella quasi totalità alla campagna

vaccinale, ha funzionato bene. A Empoli,

Enrico, non si sono manifestati grandi pro-

blemi anche sulla possibilità di vaccinarsi.

In altre zone, dove invece per esempio

l’adesione della medicina generale è sotto

al 50 per cento, abbiamo avuto più proble-

mi perché i casi si sono concentrati di più

presso i distretti sanitari. Peraltro tutto ciò

accade nelle zone a volte dove maggiore è

l’incidenza del fenomeno. Il senso della

gratuità non inciderebbe più di tanto, però

noi siamo chiamati anche a rendere conto,

anche davanti ad organi giudiziari, che nes-

suno si esenta mai dal chiamare natural-

mente in causa, a rendere conto

dell’appropriatezza della spesa rispetto alle

necessità. Siccome stiamo spendendo su

questo evento e abbiamo già preventivato

25 milioni di euro, non uno, noi abbiamo

anche il dovere di rendere conto, ai cittadini

prima di tutto, ma anche alla Corte dei Con-

ti che domani ci potrebbe chiamare e dire:

“Scusa, ma nelle zone dove non si è verifi-

cato nemmeno un caso”, perché di questo si

sta parlando, ci sono delle zone in questa

regione dove non si è verificato nemmeno

un caso, Livorno, Grosseto, Siena, in quelle

zone lì noi abbiamo comunque reso la vac-

cinazione gratuita fino a 45 anni, che non è

l’età che ci sta più simpatica, ma è l’età nel-

la quale gli esperti, non io, gli esperti di

queste cose, hanno valutato che la vaccina-

zione avesse il massimo del rendimento e

dell’efficacia nel rapporto costi-benefici.

Alcuni vaccini non sono testati sopra una

certa età, tant’è che chi va a farselo sopra

una certa età firma un foglio nel quale si di-

ce che non c’è la garanzia del funzionamen-

to, perché il vaccino non è stato testato, non

naturalmente dalla Regione Toscana ma dai

produttori del vaccino medesimo. Allora

questo è il motivo per cui noi nelle due aree

vaste dove i casi e anche l’ultimo, quello di

stanotte a Pistoia, cioè dove noi abbiamo

reso il vaccino gratuito per tutti, senza limi-

tazione di età, nelle zone dove ad oggi non

abbiamo registrato questa diffusione di casi,

abbiamo detto che sopra i 45 anni, in corri-

spondenza al fatto che non c’è una certezza

certificata in ordine all’efficacia del vacci-

no medesimo, facciamo pagare un ticket

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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che non è il costo del vaccino, ma che è una

parte del costo del vaccino, un ticket, come

su alcune prestazioni mediche. Al momento

io ho anche la necessità di giustificare il

fatto che non si spendano altri milioni di

euro su fattispecie che non rappresentano in

questo momento, poi domani si verificano

nuovi casi e si allargherà gratuita anche da

quelle altre parti, ci mancherebbe altro, qui

siamo in un divenire, anche la gratuità tota-

le della zona della Toscana centro

l’abbiamo resa oggi. Io che ho fatto il vac-

cino a settembre-ottobre ho pagato 58 euro

di ticket per esempio essendo residente a

Firenze. Quindi è chiaro che la situazione è

in evoluzione anche rispetto a questo.

Quindi valuteremo se renderlo gratuito. Ad

oggi, a mio parere, non ce ne sono le condi-

zioni e se lo facessimo qualcuno ci potreb-

be chiedere conto del fatto che abbiamo

impegnato qualche milione di euro della

spesa sanitaria che per mettere lì leviamo

da qualche altra parte per capirsi perché la

coperta è quella, noi siamo andati a Roma a

chiedere naturalmente che ci diano un so-

stegno e un aiuto anche sotto il profilo eco-

nomico e per ora la disponibilità ci è stata

data, anche se leggo sui giornali cifre un

pochino in libertà. Non abbiamo certezze su

queste cose, ci è stata data una disponibilità

ad intervenire, poi dopodiché bisogna tro-

vare i capitoli di spesa, bisogna capire dove

si mettono, bisogna capire come, ci vuole la

solidarietà delle altre regioni, quindi io con-

fido che ci diano una mano, ma questo non

ci ha fermato sul fatto che comunque si va-

da avanti sulla campagna vaccinale che ci

diano i quattrini o che non ce li diano, per-

ché questo noi crediamo sia nostro dovere,

proteggere la popolazione di questa regione

il più possibile indipendentemente da quan-

to si spende, ma con un razionale ovvia-

mente sotto, e ad oggi non c’è quel raziona-

le che giustifica il fatto che anche sopra i

45 anni, cioè sopra a quell’età nella quale

l’efficacia della vaccinazione non è così

certa e certificata, almeno per alcune tipo-

logie di vaccini, non ci sono i dati di fatto e

i dati scientifici che giustifichino il fatto

che si allarghi la vaccinazione a tutto que-

sto. Sull’organizzazione noi si cercherà di

fare naturalmente il possibile, e vi ho detto

che c’è già un accordo in essere con il vo-

lontariato che dà una mano, stiamo lavo-

rando anche con la medicina generale per-

ché si diffonda di più la possibilità di ade-

sione alla campagna vaccinale dei medici di

medicina generale, non mi pare però che il

sistema si sia dimostrato inadeguato. Il si-

stema sarebbe stato perfettamente adeguato

se la gente avesse aderito alla campagna

vaccinale dal momento in cui la campagna

vaccinale è partita. Ogni volta che l’eco

della stampa si è abbassato, corrisponden-

temente si è abbassata l’adesione alla cam-

pagna vaccinale, questo è. Oggi l’eco della

stampa è molto alto perché i casi si stanno

verificando più frequentemente ed è eviden-

te che c’è una richiesta maggiore delle per-

sone, ma non c’è un’emergenza tale, una

preoccupazione tale ed un diffondersi così

rapido tale del batterio da giustificare che si

stravolgano le situazioni. E non ci sono

nemmeno, questo lo voglio dire perché al-

cune categorie mi dicono: “Ma noi bisogna

essere vaccinati prima di quegli altri, ma

qui stabilite un canale preferenziale per

questi o per quegli altri”, non esiste una ca-

tegoria che abbia un particolare rischio di

contrarre il batterio più di un’altra, e quindi

noi abbiamo deciso di non fare canali prefe-

renziali anche per non andare ad incidere

sulle persone che stanno normalmente in li-

sta d’attesa ad aspettare il loro turno. Non

l’abbiamo fatto per categorie particolari che

se si organizzano da soli possiamo anche

andare a fornire i vaccini ma non possiamo

impegnare in modo preferenziale il sistema

sanitario regionale bypassando le liste

d’attesa per categorie particolari di persone

che non hanno, a sentir dire gli esperti, una

particolare esposizione al rischio. Questo è

il quadro. Naturalmente in ogni momento

possono esserci modificazioni. Consigliere

Alberti, è chiaro che è stato fatto uno studio

scientifico, non è che siamo stati qui a regi-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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strare casi e basta; è chiaro che gli esperti ci

stanno studiando, ci stanno lavorando e ci

stanno lavorando da tempo. Ad oggi non

c’è una soluzione, come non c’è una solu-

zione e non c’è una comprensione rispetto

ad una platea purtroppo infinita di malattie

che non hanno una soluzione. Quindi non

solo c’è un gruppo scientifico che ci lavora,

e ci lavora da aprile, ma è gruppo scientifi-

co e una commissione permanente compo-

sta dall’istituto superiore di sanità e compo-

sta anche dagli esperti del Ministero e dai

massimi esperti di questa cosa. È che in

questo momento non si capisce perché, al di

là del fatto giusto che diceva Sarti, cioè del-

la nostra capacità di diagnosi, che ci dica

come mai tutto questo si sta verificando nel

nostro territorio. C’è una connessione con i

profughi? Mi pare che i casi non ci dicano

questo. Non c’è stato un caso tra quelli che

arrivano dall’oltremare di persone infettate

dal meningococco C, non c’è stato nemme-

no un caso. Ad oggi tutti quelli che l’hanno

preso, ora mi dicono che questa ragazza di

Quarrata colpita stanotte sia di origine al-

banese, ma potrebbe essere di origine alba-

nese perché è tre generazioni che sta qui, in

quel modo, come tutti siamo un po’ di ori-

gine di qualche altra parte, quindi questo lo

accerteremo, però ad oggi non c’è stato un

caso di persona infettata che sia arrivata in

seguito all’emergenza profughi. Quindi non

abbiamo nessun elemento per poter dire che

queste persone siano un veicolo di trasmis-

sione di questa malattia. Nessuno è arrivato

con una infezione da batterio da meningo-

cocco C, anche perché l’infezione si vede

rapidamente, febbri alte, non è che arrivano

e non ci se ne accorge, ed ha un decorso ra-

pidissimo, rapidissimo, perché qualcuno

aveva il raffreddore la mattina, ha preso la

febbre a mezzogiorno ed era morto la sera.

Quindi non è tale da farci pensare che ci sia

un motivo per cui si possa pensare che con

l’ondata di profughi si diffonda il meningo-

cocco C. Credo sia anche abbastanza irre-

sponsabile dire queste cose e diffondere

queste notizie se sono prive di un qualsiasi

supporto scientifico. Sì, lo smentisco, non è

arrivato nessuno con questa problematica

dall’oltremare. Non c’è un profugo, ad og-

gi, che abbia questo problema. Quelli che si

sono ad oggi ammalati sono tutte persone

che stanno qui, che sono di qui, e di quelli

che si sono ammalati non ce ne è uno che è

arrivato da oltremare. Lo smentisco sì, ec-

come se lo smentisco. E ripeto, a mio pare-

re in questo momento è anche irresponsabi-

le andare a demonizzare certe categorie di

persone. È come se si dicesse: “Tutti quelli

con gli occhi azzurri sono infettati”. Se non

c’è un supporto scientifico, io credo che in

questo momento non si debbano far diffon-

dere voci di questo genere. Se avessimo un

sospetto su una cosa di questo genere, ci si

muoverebbe immediatamente perché noi te-

niamo alla salute di tutti, di tutti, dei nostri

cittadini e comunque di quelli che si trova-

no sul nostro territorio, ed uno degli orgogli

di questo sistema sanitario che io rivendico

con forza è che in questo sistema si curano

tutti, tutti, quelli che hanno un passaporto e

quelli che ne hanno un altro, quelli che

hanno un certificato di provenienza, un

permesso di soggiorno, quelli che non ce

l’hanno, e questo è uno dei grandi valori di

questa Regione che rivendico con forza. Se

avremmo un sospetto di questo genere, noi

ci muoveremo a tutela della salute di tutti,

di tutti, dei nostri cittadini e di quelli che

comunque sul nostro territorio si trovano.

Nella delibera abbiamo peraltro esteso la

vaccinazione gratuita anche agli studenti

che per ragioni di studio si trovano sul no-

stro territorio anche se non sono cittadini

toscani e quindi abbiamo tenuto conto an-

che di quelli che sul nostro territorio si tro-

vano. Faremo il possibile, stiamo monito-

rando costantemente la situazione, siamo

dispiaciuti per questo ulteriore caso che si è

verificato a Pistoia, ci auguriamo che tutti

collaborino e cooperino però devo dire che

anche i toni che ho sentito in questo Consi-

glio Regionale sono di persone con respon-

sabilità e che hanno voglia di dare un con-

tributo e per questo ringrazio tutto il Consi-

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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glio e speriamo di riuscire a far fronte a

questa situazione e a dare una risposta la

più adeguata possibile rispetto ai bisogni di

salute delle persone.

PRESIDENTE: Per dichiarazione di voto

la parola al consigliere Scaramelli. Prego.

SCARAMELLI: Perché insomma

l’assessore abbia ampiamente in maniera

molto efficace e in maniera molto puntuale

spiegato, insomma portato e spiegato quello

che sta avvenendo e la nostra consigliera

Spinelli è entrata in maniera anche lei pun-

tuale e scientifica, oltre che politica nel det-

taglio di esprimere quella che è la nostra li-

nea e la nostra posizione rispetto alla di-

scussione in generale; trovandosi poi nel

merito dello specifico a dover esprimere i

nostri voti, faccio una unica dichiarazione

di voto congiunta: Noi siamo contrari alla

mozione 216, mentre esprimeremo il nostro

voto a favore alla mozione di Mugnai la

222 in quanto riteniamo condivisibile

l’impianto della mozione che è un impegno

insomma in generale anche alla sensibiliz-

zazione rispetto al mondo del volontariato,

poi da declinare nel dettaglio, vediamo nel

prosieguo come si può raggiungere questo

obiettivo, comunque noi esprimiamo come

Partito Democratico il voto a favore a que-

sta mozione, la numero 222.

PRESIDENTE: La parola al consigliere

Alberti.

ALBERTI: Presidente sull’ordine dei la-

vori un chiarimento, ma noi dobbiamo, cioè

viene messa in votazione la relazione

dell’assessore Saccardi? Le mozioni colle-

gate, perfetto. Ne approfitto a questo punto

in maniera molto sintetica per illustrarla,

soprattutto nella parte finale, annunciando

quindi il voto ovviamente a favore del no-

stro gruppo sulla mozione 216, ma anche

sulla mozione numero 222 del collega Mu-

gnai e ne approfitto anche per replicare

all’intervento dell'associazione Saccardi.

Assessore noi chiediamo se ci sono studi

scientifici che smentiscono la eventuale

correlazione tra l’alto numero di immigrati

e questi fenomeni di meningococco. Io ri-

mango allarmato quando sento dire: “Ah,

boh, non si sa niente, come mai ci sono

questi casi”, c'è un raddoppio sui casi

dell’anno scorso, prendo atto che ci sono

degli studi scientifici, ma ad oggi non ab-

biamo idea come mai in Toscana ci trovia-

mo ad un quadruplicamento dei casi di me-

ningite, bene però allo tempo prendo atto e

in maniera negativa del voto contrario a

questa nostra mozione, che vi elenco nella

parte finale: “Impegna la Giunta Regionale

ad attivare nel più breve tempo possibile,

anche in collaborazione con il Ministero

della Salute una ricerca scientifica che in-

daghi la correlazione tra lo sviluppo degli

agenti patogeni della meningite e la presen-

za fuori controllo di stranieri irregolari sul

territorio regionale, soprattutto per quelli

provenienti da parte del mondo che ricado-

no nella cosiddetta meningitis belt fascia

della meningite, area che comprende tra gli

altri molti paesi dell’africa sub sahariana”;

non capisco cosa c’è di scandaloso, non ca-

pisco di cosa vi vergognate, non capisco di

cosa avete paura, non capisco questo. Fac-

ciamo, attiviamo questi studi scientifici,

venga prodotto un documento finale, nel

quale smentisce questa eventuale correla-

zione tra meningite ed immigrazione. Sono

molto preoccupato sul fatto che non si vada

avanti, che non si studi questo fenomeno.

Ci sono addirittura cari colleghi e caro as-

sessore degli studi, oltretutto del 2012 an-

che dell’università di Bari che comunque

metteva in correlazione il fatto che gli au-

menti di casi di meningite potessero in

qualche modo essere inficiati da un alto

numero e da una presenza costante ed in

aumento anno dopo anno, cosa che pun-

tualmente è avvenuta, ricordo che nel 2015

sono sbarcati in Italia 200 mila immigrati e

senz'altro questo anno i numeri saranno in

linea o purtroppo addirittura si stimano nu-

meri ben più alti, per cui non capisco di co-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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sa avete paura. Grazie.

PRESIDENTE: La parola al consigliere

Paolo Sarti.

SARTI: Sì per dichiarazione di voto vo-

teremo contrario alla mozione 216 ed a fa-

vore della 222 come auspicio ovviamente se

troviamo i soldi la faremo. Ci sono i lavoro,

ci sono, la stessa mozione 216 nella pre-

messa dice che il ceppo che circola

nell’africa sub sahariana è il ceppo menin-

gococco A, voglio dire stiamo parlando del

C, quindi non è che non ci sono i lavori che

dicono che non c’entrano nulla gli immigra-

ti, non è soltanto il fatto che nessun immi-

grato ha mostrato questa malattia in Tosca-

na, ma ci sono studi precisi che dimostrano

che il ceppo che circola nella cintura della

meningite in Africa sub sahariana non è il

ceppo adesso coinvolto, quindi ci sono stu-

di... ci sono studi. Anzi, preoccupiamoci di

vaccinare anche loro che dobbiamo proteg-

gere anche loro. Allora il voto è contrario

per l’inconsistenza diciamo del problema

tirato fuori, inviterei ancora una volta pro-

prio ad invitare allarmi, soprattutto già ne

abbiamo allarmi sugli immigrati che tutte le

volte ci portano l’ebola, ci portano la me-

ningite, più che altro ci portano il virus

dell’incultura e del razzismo, questo ce lo

portano, quindi attenzione perché dobbiamo

evitare, lo dicevo prima, che la stampa ma-

gari possa mal interpretare. Non è tutta col-

pa della stampa Mugnai l’ho detto, abbiamo

anche comunicato male probabilmente,

quindi ognuno ci mette del suo; certo la

stampa deve vendere e quindi deve trovare

il titolone. Ha ragione un po’ Saccardi

quando dice: Tante belle cose che si fanno e

poi non finiscono, io lo verifico anche nel

mio minimale Facebook che quando faccio

un qualcosa sulla meningite condivisioni a

centinaia, quando dico cose forse anche più

importanti a livello epidemiologico, in-

somma qualcuno ci passa sopra e qualche

“mi piace” arriva insomma ecco; quindi

certamente il problema è questo. Come con-

tenere poi questo panico, cioè è chiaro che

se ogni medico chiarisce subito quando il

genitore o l’amico ti chiede: Ma mi devo

vaccinare? Non c'è epidemia, c'è tutto il

tempo per farlo, anche tra qualche mese,

quindi dobbiamo farlo per evitarle le epi-

demie. La gente quando sente questo si ras-

sicura e smette di telefonare al CUP conti-

nuamente e aspetta il suo turno, quindi an-

che noi tutti medici e non medici, racco-

gliendo questo messaggio che ci viene dalla

scienza, dagli studi scientifici e non da un

movimento politico, dobbiamo tutti rassicu-

rarci e stare calmissimi, perché non c'è nes-

suna epidemia.

PRESIDENTE: La parola alla consiglie-

ra Serena Spinelli.

SPINELLI: Per esprimere il voto contra-

rio del gruppo a questa mozione. Io credo

che innanzitutto che quando uno fa

un’accusa il dovere della prova spetta a chi

fa l’accusa, siccome la scienza su questo ci

ha già risposto consigliere Alberti, se lei ha

altri dati li dimostri, semplicemente perché

io non ho paura, sei tu che hai paura delle

persone che vengono da un altro paese, a

me non fanno nessun timore, nessunissimo

timore. Perché io ritengo che siccome

nell’Africa sub sahariana ci sia il ceppo,

scusami Alberti, io ti ho fatto parlare e ho

ascoltato e quindi credo che tu abbia lo ste-

so dovere nei miei confronti. Bene, io parto

da questo nell’Africa sub sahariana c'è un

ceppo A di meningite, che per altro giusto

per cronaca, noi stiamo vaccinando la no-

stra popolazione con un vaccino, di cui non

dico il nome perché sennò sarebbe pubblici-

tà, che è un vaccino quadrivalente, in cui

esistono dentro quattro ceppi A – W- Y e C,

quindi non solo stiamo vaccinando per

quella che è l’epidemia presente, scusi ho

sbagliato parola, per i numerosi casi di me-

ningite che ci sono in Toscana, ma stiamo

proteggendo le persone, perché se un giorno

andranno in altri paesi in cui alcuni ceppi

sono più frequenti saranno protetti anche

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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per questo, quindi innanzitutto come dire

stiamo sui fatti. Le persone che lei cita ven-

gono da un’area in cui è endemica la pre-

senza di un ceppo che si chiama “Meningo-

cocco A”, che non è il ceppo per il quale si

stanno registrando i casi in Toscana e que-

sto non lo dice la signora Spinelli che ha

poco valore, ma lo dice l’Istituto Superiore

di Sanità, il Professor Rezza quindi pen-

siamo anche pensare di dargli un certo cre-

dito, lo sta dicendo il dipartimento di igiene

pubblica della zona di Empoli anche rispet-

to a questo e poi vorrei anche dare due note

tecniche: La meningite non si prende pas-

sando in una stanza e molto spesso faccia-

mo delle campagne di igiene pubblica an-

che fin troppo di prevenzione, ma è giusto

così perché dobbiamo tranquillizzare tutti;

tuttavia il contagio avviene ad una distanza

di 70 - 80 centimetri, i casi più a rischio so-

no quelli che vivono nello stesso ambiente

e che dormono nello stesso letto della per-

sona malata e che perlopiù siccome prima si

verifica il caso e poi lo registriamo, vengo-

no profilassati, perché è la profilassi che ti

protegge nelle prime 72 ore e non il vaccino

che ha un tempo di reazione, quindi per fa-

vore la politica faccia il suo compito e dica

all’assessore Saccardi se sta spendendo i

suoi soldi in maniera corretta e glielo ab-

biamo già detto. Dal punto di vista scienti-

fico faccia fare la scienza a chi di queste

cose se ne occupa tutti i giorni, con grande

capacità, con grande attenzione ed espri-

mendosi con grande cautela e poi consiglie-

re Alberti, siccome sta andando a giro a di-

re che si i vaccini si producono con le cellu-

le cancerogene, delle due l’una.

PRESIDENTE: E’ segnato Alberti, è già

segnato. La parola al consigliere Andrea

Quartini.

QUARTINI: Sì per dichiarazione di vo-

to, votiamo a favore della mozione, non mi

ricordo il numero, Mugnai eravamo più e-

stensivi, quindi figurati se ci si astiene ri-

spetto all’inclusività del sistema di volonta-

riato eccetera, quindi sì esprimiamo voto a

favore; votiamo contrari alla mozione Al-

berti, la chiamo così perché non mi ricordo

il numero, perché diciamo che in realtà i

dati scientifici sono più che sufficienti, non

solo degli ISS ma anche degli OMS ma an-

che di altre situazioni, chiaramente c'è una

parte da comprendere anche per l’opinione

pubblica perché quando si parla di menin-

gococco pensano che sia uno solo, in realtà

ce ne sono diversi ceppi, quello africano è

completamente diverso da quello che ci in-

teressa. Non ci sono assolutamente eviden-

ze scientifiche che supportino questo tipo di

studio; allora se l’obiettivo è, ed io l’ho un

po’ criticata questa cosa della medicina di-

fensiva, se l’obiettivo è cercare anche di ri-

sparmiare ovviamente non si può che e-

sprimere un parere negativo.

PRESIDENTE: Bene, la parola al consi-

gliere Giovanni Donzelli.

DONZELLI: Intanto che è più facile, di-

chiaro il voto a favore alla mozione Mugnai

e credo che sia una mozione di buonsenso,

ci si poteva arrivare prima ovviamente, per-

ché tutelar e soprattutto quando sento dire

giustamente dall’assessore che si cercherà

di coinvolgere le forze di volontariato nel

distribuire il vaccino credo che allora a chi,

ai volontari che saranno a distribuire il vac-

cino, se si riesce a vaccinarli gratuitamente

forse potrebbe essere di buonsenso e utile,

quindi credo che sia una mozione abbastan-

za facilmente approvabile e quindi ci perdo

anche poco tempo nel dichiarare il voto.

Sulla cosiddetta mozione Alberti io

qualcosina la vorrei dire, perché sincera-

mente non credo Jacopo che ci sia un colle-

gamento diretto, non abbiamo nessuna pro-

va, cioè io sono il primo a dire, i motivi per

cui credo sia da fermare il flusso migratorio

sono tantissimi, sono economici culturali,

identitari, di tutti i generi, credo che non ci

sia per il momento un problema

dell’immigrazione collegata alla meningite;

dopodiché però, se c'è la disponibilità da

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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parte tua a non dare per scontata questa cor-

relazione, ma anche metterla come eventua-

le, cioè una ricerca che indaghi la eventuale

correlazione, perché noi non abbiamo la

possibilità di sapere se c'è questa correla-

zione, anzi con i dati attuali non c'è una

correlazione di questo genere, perché sicu-

ramente non ci sono casi affetti come ha

detto l’assessore Saccardi, quindi è diffici-

le, potrebbe esserci, non sono io così tecni-

camente preparato per valutare, e il caso per

cui si è diffuso al tempo stesso dei casi di

portatori sani, cioè che hanno all’interno la

possibilità di contagiare, ma hanno anche

maturato per condizioni particolari anche

degli anticorpi per cui non si manifesta, non

lo posso sapere se esiste questo caso, since-

ramente non compete a me. Credo che nelle

analisi che stanno facendo epidemiologiche

serie, che devono fare per capire cosa sta

accadendo in Toscana, si possa anche pren-

dere in considerazione, se diventa eventuale

ne non certo quanto dice Jacopo Alberti,

cioè che ci siano delle caratteristiche di

persone che senza stare a fare nessun razzi-

smo, hanno maturato però al tempo stesso

sia la possibilità di diffondere questo tipo di

ceppo, che al tempo stesso ha anche degli

anticorpi interni per cui non lo manifestano.

Io non so se sia possibile o no, se qualcuno

che sta studiando valuta anche questo, come

non si deve dare per scontato e sarebbe raz-

zismo e sarebbe sbagliato dire che

l’immigrato porta la meningite, non pos-

siamo nemmeno matematicamente esclude-

re che ci siano dei portatori sani per delle

condizioni di vario genere, a prescindere

dalla loro volontà, dalla loro scelta o dalla

loro provenienza, possa verificarsi. Esclu-

derlo a priori mi sembra un dogma che

quando si parla di possibilità e di scienza i

dogmi non si debbano prendere in conside-

razione, né nel dire che gli immigrati porta-

no la meningite né nell’escludere che pos-

sano esistere delle forme di portatori sani

che hanno sviluppato entrambi le caratteri-

stiche, visto che non si riesce a trovare

l’origine, escludere a priori questa io non

me la sento, se chiediamo di escluderla, an-

che per evitare il dilagare di forme di intol-

leranza e di razzismo potrebbe essere una

cosa di buon senso. Quindi chiedo per poter

avere il mio voto eventualmente favorevole

alla mozione Alberti, chiedo la disponibilità

a Jacopo a rimodularla ed a parlare di even-

tuale correlazione e nemmeno di possibile,

ma di eventuale correlazione e non darla

per scontata. Se mette questo sono disponi-

bile a votarla a favore perché non si può vo-

tare per dogmi, ma la scienza deve prendere

in considerazione tutte le ipotesi anche que-

sta, se invece rimane una certezza che ha il

collega Alberti io non ce l’ho e quindi vote-

rò contro a quella mozione.

PRESIDENTE: Bene, la parola al consi-

gliere Jacopo Alberti.

ALBERTI: Grazie Presidente, approvo la

proposta di emendamento del consigliere

Donzelli e quindi chiedo di inserire la paro-

la “Eventuale correlazione”, anziché la pa-

rola “Ricerca scientifica che indaghi la cor-

relazione”, quindi l’inserimento della paro-

la “Eventuale”; confermo che non voglio

con questa mozione certificare, far certifi-

care che meningite è uguale a immigrati

presenti sul nostro territorio, ma chiedo ap-

punto una ricerca scientifica, non capisco

qual è il problema per mettere su questa ri-

cerca scientifica. Quanto alle dichiarazioni

che alludeva la collega Spinelli ad un pas-

saggio di una trasmissione televisiva, c'era-

no i colleghi Capirossi, Sarti, Donzelli, io

ho sostenuto in quella trasmissione, ho illu-

strato una prima bozza di ricerca che è stata

fatta di analisi su uno dei due vaccini ana-

lizzati di meningi quindi per la meningite in

Regione Toscana e sembra che in uno di

questi due ci siano delle micro particelle

patogene. Allora io ora provvederò ad avere

le risultanze delle analisi in forma scritta,

poi le presenterò all’assessorato e chiederò

le controanalisi dei due prodotti specifici,

per cui non c'è nella mozione questo pas-

saggio ovviamente, è un “Pour parler” e

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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niente, voi a questo punto se avete queste

certezze che vanno ad evitare una ricerca

scientifica votate contro a questa mozione,

presenterò una interrogazione a risposta

scritta e mettetecelo per iscritto appunto

che riguardo alla presenza di immigrati in

Toscana non va appunto ad inficiare con un

aumento dei casi di meningite. Grazie.

PRESIDENTE: Bene. A questo punto

andiamo a votare le due mozioni. La prima

è la mozione, la numero 216 a firma dei

consiglieri Alberti e Vescovi e la seconda è

la 222 a firma del consigliere Mugnai.

Allora la prima mozione presentata da

Jacopo Alberti e Manuel Vescovi, la nume-

ro 216: Chi è favorevole? Chi è contrario?

Chi è astenuto? La mozione è respinta.

- Il Consiglio non approva -

PRESIDENTE: Adesso la mozione nu-

mero 222 a firma Mugnai sull’estensione

della campagna di vaccinazione gratuita.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si

astiene? La mozione è approvata

all’unanimità.

- Il Consiglio approva all’unanimità -

PRESIDENTE: Bene. A questo punto

possiamo procedere con il nostro ordine del

giorno. Dopo le mozioni, vorrei considerare

e far presente che oggi noi lavoreremo fino

a stasera tardi, perché voglio davvero se

non arrivare all’esaurimento dell'ordine del

giorno, ma a completarlo molto; però vorrei

farvi presente che delle mozioni previste

queste erano le prime due rispetto ad un

lungo elenco che poi noi abbiamo. Per i la-

vori mi chiede la parola il consigliere Don-

zelli ed è con piacere che gliela do.

DONZELLI: Grazie Presidente. Le chie-

do formalmente, anche se non so se, non so

se si può fare o no, però un’attenzione nei

miei confronti, siccome stiamo provando a

vedere se si trova l’unitarietà su questa mo-

zione famosa su cui stiamo discutendo e mi

devo allontanare qualche minuto dall’aula,

se ci sono interrogazioni o mozioni di ri-

mandarle per cinque minuti, di non chia-

marle e considerarle decadute perché non

mi sto allontanando dall’aula per motivi

personali, ma solo per seguire e trovare un

eventuale accordo su questa mozione che

riguarda tutta la vicenda degli invalidi e

della vita indipendente; quindi chiedo la

possibilità se ci sono atti che mi riguardano

a mia firma di non considerarli decaduti i 5

minuti che esco dall’aula per occuparmi di

questo, grazie.

PRESIDENTE: La nostra tolleranza è in-

finita e quindi non li considereremo deca-

duti. Adesso cedo la parola un attimo alla

mia Vicepresidente Lucia De Robertis per-

ché conosce naturalmente ed ha seguito da

vicino una bella esperienza che stiamo vi-

vendo in Consiglio regionale con la visita

degli studenti dell’Istituto Comprensivo

Statale di Poppi e quindi vorrei che sia lei

ad introdurli, considerando che poi conse-

gneremo un ricordo del Consiglio Regiona-

le naturalmente il nostro gagliardetto. Vedo

anche presente l'assessore Ceccarelli, sono

loro che hanno un rapporto più diretto con

questa parte bellissima del territorio della

Toscana e da Poppi, dai ricordi danteschi

della battaglia del Campaldino del 11 giu-

gno del 1289 è una occasione e un modo

per trovare un bel rapporto con il Consiglio

Regionale. Prego, la parola alla Vicepresi-

dente Lucia De Robertis.

Presidenza della Vicepresidente Lucia De Robertis

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL

CONSIGLIO:

Saluto a studenti in visita al Consiglio

PRESIDENTE: Grazie Presidente. Ben-

venuti ai ragazzi dell’Istituto Comprensivo

Statale di Poppi, benvenuti e grazie

all’assessore alla pubblica istruzione del

Comune di Poppi che ha facilitato questo

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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incontro, io spero che i ragazzi abbiano vi-

sto un bel palazzo, si siano accorti di quante

bellezze questa straordinaria Toscana ha.

Ringrazio la professoressa Mucci, ringrazio

la professoressa Adolfi, la professoressa

Giovani e tutti i ragazzi, vedo 16 ragazzi

che non qua con noi che spero si siano di-

vertiti, tornino a casa con l’idea che le isti-

tuzioni non sono poi così lontane, siamo

qua anche a rappresentare il nostro territo-

rio, a rappresentare gli interessi della To-

scana e come diceva il Presidente di quel

meraviglioso pezzetto di Toscana che è il

Casentino in questo caso Poppi. Quindi noi

vorremmo consegnarvi il gagliardetto della

Regione Toscana per ricordo, quindi vi ve-

niamo a dare il gagliardetto.

Presidenza del Presidente Eugenio Giani

Mozione dei consiglieri Galletti, Cantone, Quar-

tini, Bianchi, Giannarelli, Nardini, Mazzeo, Pie-

roni, Fattori, Sarti, in merito alle prospettive

occupazionali della Cooperativa DNA operante

presso il centro ricambi Piaggio di Pontedera

(Mozione n. 188 – testo sostitutivo)

PRESIDENTE: Allora, grazie agli stu-

denti di Poppi. A questo punto andiamo con

le altre mozioni. Dopo che nell’ordine del

giorno comparivano, a seguito delle inter-

rogazioni che abbiamo per quanto possibile

espletato, ecco le mozioni, la prima presen-

tata dal consigliere Salvini che non vedo,

“In merito alla vicenda del panificio di Pi-

sa”. Sì sono tutte collegate, quindi collegate

a quale? Sono tutte le crisi aziendali. Quin-

di io però sinceramente se non c'è il propo-

nente soprassederei, quindi mancando il

consigliere Salvini ed altri esponenti della

Lega in questo momento, procediamo.

Sempre il Gruppo Lega presenta quella in

“Merito alle prospettive riduzione del per-

sonale annunciate da Glaxo Smith Kline per

il Polo Produttivo di Siena”, non vedo nes-

suno di loro. Sempre la Lega, Borghi Ve-

scovi Casucci si preoccupa del piano indu-

striale della banca Monte dei Paschi di Sie-

na, però non c'è nessun di loro; sempre la

Lega, ma qui c'è anche il gruppo Cinque

Stelle, la consigliera Galletti è presente, in

“Merito ai licenziamenti da parte di Arredo

Mare e del Gruppo Fipa e alla crisi del Polo

Nautico di Viareggio”, forse la parola, ho

capito, questa solidarietà nella presentazio-

ne porta a far sì che è necessaria la loro

presenza. Poi c'è la delocalizzazione di Sa-

eco, anche qui non ci sono, quello che inve-

ce vedo davvero comprensivo di opzioni

politiche diverse, perché vedo unita Galletti

con i consiglieri Pieroni, Cantone con Maz-

zeo, Quartini con Nardini, è in “merito alle

prospettive occupazionali della Cooperativa

DNA operante presso il centro ricambi

Piaggio di Pontedera”, ecco questa

l’affronterei. Chi è che parla della Piaggio?

Consentitemi di ricordare che il 23 aprile

ricorderemo i 70 anni della prima Vespa

depositata con brevetto e quindi pensiamo

anche in positivo al genio italico che attra-

verso Pontedera si è espresso. Vedo che ha

preso l’iniziativa la consigliera Alessandra

Nardini, le do la parola.

NARDINI: Grazie Presidente. Sì appun-

to, in merito a questa mozione con gli altri

consiglieri del gruppo del Movimento 5

Stelle abbiamo ritenuto di presentare questo

testo sostitutivo anche proprio in virtù degli

ultimi sviluppi che sono seguiti nella vicen-

da. Il gruppo Piaggio, come è noto a tutti è

il più grande costruttore europeo di veicoli

motorizzati a due ruote e che quindi ha con-

tribuito negli anni allo sviluppo economico

della comunità in cui opera. La Valdera in-

fatti da oltre 70 anni salvaguardia una vo-

cazione industriale, nonostante la situazione

purtroppo nota della grave crisi occupazio-

nale che ha investito anche questo territo-

rio. Negli ultimi anni molti servizi sono sta-

ti esternalizzati e tra questi anche la gestio-

ne del magazzino europeo di ricambi di

Pontedera affidato a Ceva che ha poi sub

appaltato al Gruppo Lintel. Si parla di ser-

vizi come il prelievo automatizzato, il con-

fezionamento e le spedizioni ed un consor-

zio ha affidato tale operazione alla Coope-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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rativa DNA. Ecco presso questo centro au-

toricambi operano 50 dipendenti alle dipen-

denze di Ceva e 116 alle dipendenze della

Cooperativa DNA, ma questi dipendenti

hanno contratti però diversi; infatti si parla

di un contratto ascrivibile alla categoria

multiservizi, quindi con clausola sociale,

per il lavoratore DNA, mentre il contratto

dei lavoratori della Ceva è un contratto pri-

vo di clausola sociale. Il 15 gennaio 2016 la

Cooperativa DNA ha annunciato 16 esube-

ri. La cooperativa lo ha annunciato eviden-

ziando anche le problematiche correlate alla

riduzione di volumi e ad un servizio carat-

terizzato da una forte stagionalità. Sono sta-

te poi consegnate da parte della dirigenza 4

lettere di licenziamento con una modalità

estranea alle corrette relazioni sindacali. I

lavoratori Ceva e DNA insieme hanno mes-

so in atto uno sciopero che è andato ad ol-

tranza, dove chiedevano ovviamente il rein-

tegro dei lavoratori licenziati. Il 17 gennaio

dopo incontri sindacali il Sindaco di Ponte-

dera ha manifestato vicinanza e solidarietà

ai lavoratori, chiedendo l’immediato ritiro

dei licenziamenti e di aprire un tavolo per il

confronto. Il 18 gennaio il Sindaco ha coin-

volto i vertici delle aziende interessate pro-

prio per giungere alla revoca di questi li-

cenziamenti. C'è stato un primo importante

risultato, perché questa forte mobilitazione

dei lavoratori, lo sciopero e il blocco messo

in atto per tre giorni e l’interessamento ap-

punto di cui vi ho parlato delle istituzioni

locali, hanno fatto sì che l’azienda abbia ri-

tirato i licenziamenti è un risultato impor-

tante, ma resta il rischio di licenziamenti,

non si scongiura definitivamente appunto;

infatti la Cooperativa Ceva dichiara un calo

di lavoro attorno circa al 20 per cento. In

questa mozione poi non è scritto, ma ci so-

no giunte notizie che il 3 febbraio scorso si

sono incontrati i rappresentanti delle Lintel,

della Cooperativa DNA e l’organizzazione

sindacale la RSA e in questa riunione la

Lintel ha comunicato la volontà di affidare i

servizi ad una nuova cooperativa dal primo

marzo 2010. La cooperativa che subentrerà

gestirà ci dicono la stagionalità con

l’istituzione della “Banca ore” che è lo

strumento adatto per gestire picchi e cali

del lavoro. Domani ci sarà un nuovo incon-

tro con il gruppo Lintel i sindacati e la nuo-

va cooperativa che dovrebbe prendere ser-

vizio dal primo marzo. Noi in questa mo-

zione, avendo caro come più volte ripetuto

in questa aula, il tema del lavoro e la salva-

guardia dei posti di lavoro, come dimostra-

no le numerose mozioni volte a questo che

abbiamo presentato in questi mesi e come

ha il Presidente Rossi giustamente sottoli-

neato nella prima seduta di questa legislatu-

ra: Il lavoro è e resta la nostra priorità e la

nostra ossessione; per questo con questa

mozione chiediamo alla Giunta di attivarsi,

di attivare anche un tavolo di confronto che

miri a salvaguardare il posti di lavoro e

l’attività dell’azienda coinvolta grazie.

PRESIDENTE: Grazie Alessandra Nar-

dini, la parola alla consigliera Irene Gallet-

ti.

GALLETTI: Grazie Presidente, questa

mozione appunto come è stata precedente-

mente descritta dalla collega, abbiamo deci-

so di condividerla insieme con in gruppo di

maggioranza, proprio perché in ogni caso

avevamo molti tratti o meglio quella che è

stata poi la rivisitazione dell’atto intero, ha

visto in comune molti interessi, prevalen-

temente quello della tutela dei lavoratori

che è il comune denominatore di molte altre

mozioni che si sono presentate oggi e che

purtroppo sarà la costante temo di questa e

se continuerà questa crisi economica anche

forse delle successive legislature, in quanto

vediamo molte aziende piccole e medie im-

prese toscane cooperative affrontare lo

spettro ancora della stagnazione economica,

facendola pagare magari spesso non volon-

tariamente, ai dipendenti che sono quelli

che alla fine subiscono, sono i primi a subi-

re chiaramente le conseguenze. Noi in par-

ticolare qui avevamo denunciato quelle che

erano state le modalità iniziali con le quali

erano avvenuti questi licenziamenti, quindi

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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la mancanza di un contatto e di un tavolo di

lavoro, in cui venissero presentate anche

delle soluzioni alternative. La situazione

poi è rientrata e comunque continua a rima-

nere alta l’allerta. Un’azienda come la

Piaggio che è stata l’eccellenza del nostro

territorio toscano e quello pisano in partico-

lare a nostro avviso va tutelata maggior-

mente e dispiace, e in questa sede lo voglio

sottolineare perché sono passati alcuni anni,

ma la strategia purtroppo sia della Piaggio

ma di altre aziende italiane resta, è quella

della delocalizzazione. Nel 2008 quando

Piaggio ha aperto il primo stabilimento ad

Hanoi e ricordiamo, se non ricordo male

anzi c'era anche il Governatore Rossi a

congratularsi di questo, se decidiamo di de-

localizzare le nostre aziende dobbiamo pre-

pararci anche al fatto che dopo sarà neces-

sario affrontare anche tutte le problemati-

che dovute ai dipendenti e ai licenziamenti

che avvengono poi qui in Italia. Natural-

mente all’epoca Colaninno disse che era

soltanto un modo per entrare nel mercato

dell’estremo oriente, bene no è delocalizza-

zione a tutti i costi, sappiate e tutti sappiano

che la delocalizzazione, andare ad aprire le

nostre aziende, le nostre eccellenze

all’estero si paga un po’ in termini di occu-

pazione; e quindi se continueremo, se con-

tinueranno in questo modo queste mozioni

purtroppo diventeranno sempre più frequen-

ti.

PRESIDENTE: Grazie. A questo punto

metto in votazione la mozione, ho contato

prima siamo 22, quindi il numero legale c'è.

Chi è favorevole a questa mozione? Chi è

contrario? Chi si astiene? Quindi la mozio-

ne è approvata all’unanimità.

- Il Consiglio approva all’unanimità -

Mozione di consiglieri Sarti, Fattori, Bianchi,

Cantone, Giannarelli, Galletti, in merito alla

vertenza delle lavoratrici dell’Istituto di fisiolo-

gia clinica (IFC) del CNR di Pisa a seguito del

mancato rinnovo del contratto di lavoro (Mo-

zione n. 190)

PRESIDENTE: In merito alla mozione

190, presentata dai consiglieri Sarti Fattori

Bianchi Cantone e Giannarelli, “Vertenza

delle lavoratrici della IFC del CNR di Pi-

sa”. La parola al consigliere Sarti.

SARTI: Dunque sì anche in questo caso

è un problema di lavoro che riguarda in par-

ticolare quattro lavoratrici del IFC, cioè

l’Istituto di Fisiologia Clinica che lavora

all’interno del CNR, però ovviamente que-

sto riguarda un po’ tutto il modo di lavorare

del CNR, cioè è chiaro la nostra ricerca in

Italia si basa tantissimo su progetti e quindi

di persone impiegate a progetto, però di fat-

to questo poi toglie anche forza alla ricerca,

perché in questo caso ad esempio sono

quattro lavoratrici che lavorano da almeno

10 anni, quindi hanno acquisito una espe-

rienza, insomma sono una forza lavoro im-

portantissima per la ricerca del CNR, ora

vincolarle a progetti che possono esserci

più o meno mi sembra una perdita econo-

mica, una perdita proprio di competenze.

Per altro c'è stato questo episodio di questi

progetti fantasma che erano stati fatti per

avere fondi, e qui di mezzo quindi c'è ades-

so la parte della magistratura con un buco

di bilancio che va tra i 4 e 10 milioni di eu-

ro, ecco però questo buco non può ricadere

sulle persone che ci lavoravano, ma su chi

lo ha determinato insomma. Allora noi

chiediamo questo, di impegnare a valutare i

vertici del CNR pisano, ma anche quello

nazionale ad affrontare il problema della

precarietà all’interno del loro modo di lavo-

rare, perché questo sarebbe una volta anche

per tutta la ricerca italiana, che troppo si af-

fida a questi contratti a termine e quindi

butta via energie in qualche modo; natural-

mente quindi auspichiamo che si risolva

positivamente la vicenda di queste quattro

persone che hanno visto arrivargli il manca-

to rinnovo del contratto alla scadenza

dell'anno per mancanza di fondi ed al tempo

stesso superare o meglio dare iniziative

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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proprio per superare il precariato nel mondo

della ricerca. L’impegno che chiediamo alla

Giunta Regionale è anche di trasmetter que-

sto documento non solo al direttore della

IFC, cioè all’Istituto di Fisiologia Clinica,

ma anche ai livelli locali e nazionali del

CNR.

PRESIDENTE: Grazie Sarti, la parola al

consigliere Marco Casucci.

CASUCCI: Sì grazie Presidente,

sull’ordine dei lavori siamo tornati in aula,

quindi se possiamo poi discutere le nostre

mozioni, scusi.

PRESIDENTE: Io devo dare un criterio,

quindi sicuramente però prima si arriva in-

fondo e poi si riparte dall’inizio, tranquillo

ho specificato che non è che sono eliminate,

saranno discusse però per un criterio, per-

ché se ora mi metto subito dopo a ridare la

vostra si crea caos, quindi io seguo l’ordine,

man mano che non ci sono i presentatori sul

momento non si affrontano, quando si sono

affrontate tutte, tanto bisogna starci qui fino

a stasera alle otto, quindi le affrontiamo tut-

te.

CASUCCI: Grazie Presidente.

PRESIDENTE: Prego. Ora sempre sul

merito della questione, la parola al consi-

gliere Andrea Pieroni.

PIERONI: Grazie Presidente. La mozio-

ne presentata dai colleghi di Sì Toscana a

Sinistra e sottoscritta anche dai colleghi dei

5 Stelle pone al centro dell’attenzione una

questione vera di rilevanza non solo locale

ma nazionale. Il tema della ricerca in Italia

è un tema che dobbiamo affrontare con po-

litiche strutturali, credo che ad esempio non

possiamo più disattendere una questione

che anche in questi giorni i media ci metto-

no sotto l’attenzione, sotto gli occhi quella

cioè di tanti, troppi giovani ricercatori ita-

liani che non trovano spazio nelle nostre i-

stituzioni scientifiche e trovano invece spa-

zio e per fortuna con successo all’estero;

quindi io credo che il tema della ricerca sia

davvero una delle questioni centrali anche

per dare sviluppo, crescita al nostro paese

occupazione di qualità. La vicenda che vie-

ne qui ricordata nella mozione è una vicen-

da che trae spunto anche da un fatto incre-

scioso accaduto presso l’Istituto di Fisiolo-

gia Clinica del CNR di Pisa, un fatto sul

quale è in corso una indagine della magi-

stratura, ma sono evidenti anche elementi di

atteggiamenti illeciti, quindi questo è un

fatto che ovviamente ha questa caratteristi-

ca; ciò non elude le questioni che la mozio-

ne propone e io credo, anche io credo ed il

gruppo condivide questa affermazione, cioè

che la ricerca in Italia non possa crescere

utilizzando esclusivamente o prevalente-

mente i criteri di contratti a tempo determi-

nato, borse di studio, assegni e quant’altro,

la ricerca ha bisogno anche di una maggiore

stabilità, di una maggiore continuità di dare

prospettive ai ricercatori per le proprie atti-

vità. Il CNR a livello nazionale ha 7.000

dipendenti, a fronte di questi 7 mila dipen-

denti con contratti di lavoro a tempo inde-

terminato, ha 1.500 dipendenti a tempo de-

terminato ed altri 3.000 ricercatori che la-

vorano con forme contrattuali di varia natu-

ra; ecco questo dà il senso un po’ di una

sproporzione che in qualche modo deve es-

sere corretta, cosa che non è all’orizzonte

perché il CNR ci risulta che abbia in animo

di bandire concorsi per sole 313 posizioni.

Quindi 313 posizioni di lavoro a tempo in-

determinato a fronte di circa 4.000, 4.500

ricercatori che lavorano in forme di preca-

rietà. Ecco, quindi anche io credo che que-

sto determini un impoverimento nella so-

stanza della ricerca e della ricerca in Italia

alla quale vada dato un rimedio in tempi ra-

pidi, per cui ovviamente noi esprimiamo vi-

cinanza e sostegno anche alle ragioni delle

quattro lavoratrici che sono oggetto della

mozione, dobbiamo però ecco in maniera

coerente e ravveduta allargare l’orizzonte

della nostra riflessione a tutto il quadro del-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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la ricerca in Italia non solo del CNR. In o-

gni caso su questa mozione condividiamo lo

spirito, l’intento e c'è voto positivo del

gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE: Grazie a Pieroni. Metto

in votazione questa mozione: Chi è favore-

vole? Chi è contrario? Chi si astiene? Ap-

provata all’unanimità.

- Il Consiglio approva all’unanimità -

Mozione dei consiglieri Montemagni, Giovan-

netti, Baccelli, Bianchi, Cantone, Giannarelli,

Galletti, in merito alle allarmanti notizie ri-

guardanti il licenziamento di trenta dipendenti

dell'Azienda Cerpelli di Querceta (Mozione n.

191)

PRESIDENTE: Adesso la mozione nu-

mero 191: “In merito alle allarmanti notizie

riguardanti il licenziamento di 30 dipenden-

ti all’azienda Cerpelli di Querceta”. Firma-

tari i consiglieri Montemagni, Giovannetti,

Baccelli, Bianchi, Cantone, Giannarelli,

Galletti, ci sono interventi? Montemagni.

MONTEMAGNI: Velocemente per dire

che questa mozione che porta la mia prima

firma, ma di fatto queste sono tutte prime

firme, perché è una mozione che è uscita

unitaria quando è successa questa cosa a

Querceta, che nessuno si aspettava, ci sono

persone che ormai è praticamente certo che

hanno perso i posti di lavoro e che questa

azienda, che è una azienda la cui proprietà è

in America, non abbia intenzione nemmeno

di ricollocarli. Ora capiamo che per la Re-

gione Toscana è un problema e diventa an-

che difficile trovare una soluzione a queste

persone, però dobbiamo pensare che sono

persone e quindi famiglie che sono in diffi-

coltà. Ne abbiamo parlato molto tra mag-

gioranza e le opposizioni di questa cosa,

abbiamo condiviso apposta una mozione

perché riteniamo che queste persone non

debbano essere lasciate sole.

PRESIDENTE: Grazie consigliera Mon-

temagni. Consigliera Irene Galletti, a lei la

parola.

GALLETTI: Grazie Presidente, anche

questa mozione che come diceva la collega

abbiamo sottoscritto comunemente, natu-

ralmente ha come obiettivo primario quella

che è la tutela, la salvaguardia dei posti di

lavoro e a tale proposito quello che volevo

dichiarare anche qui in aula è che c’è stato

anche un impegno da parte della nostra Se-

natrice Sara Paglini a riguardo che ha in-

contrato i lavoratori che presiedevano il

giorno 13 febbraio se non ricordo male

l’azienda, ed è entrata in contatto con la so-

cietà, con persone che in Italia lavorano per

questa società ed ha chiesto ufficialmente

un incontro con una lettera protocollata con

l’azienda per capire quali possono essere le

possibilità di reintegro dei lavoratori o in

ogni caso del mantenimento dei livelli oc-

cupazionali come sono attualmente; quindi

l’impegno da parte nostra oltre ad essere a

livello regionale come appunto di consueto

stiamo cercando di fare per tutti i lavoratori

è anche a livello nazionale e garantiamo

appunto l’impegno della nostra senatrice

Sara Paglini a riguardo.

Presidenza della Vicepresidente Lucia De Robertis

PRESIDENTE: La parola al presidente

Baccelli.

BACCELLI: Sì grazie Presidente, per

esprimere come gruppo del PD anche da

parte nostra il sostegno a questa mozione,

come recita la stessa le notizie sono davve-

ro allarmanti, perché si tratta di una deci-

sione unilaterale e per molti versi anche in-

comprensibile dell’azienda, in quanto il set-

tore di attività prevedeva delle opere di in-

gegnerizzazione, quindi anche diciamo una

qualità tecnologica è stato effettivamente

un fulmine a ciel sereno per un territorio su

Querceta, quindi su una frazione di un pic-

colo comune che di tutto ha bisogno fuor-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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ché di queste crisi occupazionali diciamo

senza grandi prospettive. Sappiamo che la

Regione Toscana, in particolare grazie a

Simoncini si è attivata e quindi non pos-

siamo che sostenere questa mozione, grazie.

PRESIDENTE: Grazie. Non ci sono altri

iscritti parlare, quindi mettiamo in votazio-

ne la mozione numero 191: Favorevoli?

Contrari? Astenuti? Approvata.

- Il Consiglio approva -

Mozione dei consiglieri Marras, Mazzeo, An-

selmi, Baccelli, Bugliani, Gazzetti, Giovannetti,

Nardini, Pieroni, in merito alle conseguenze sui

lavoratori marittimi dei provvedimenti attuativi

del d.lgs. 71/2015 e all'introduzione delle figure

professionali della nautica nel repertorio regio-

nale (Mozione n. 198)

PRESIDENTE: Mozione numero 198:

“In merito alle conseguenze sui lavoratori

marittimi dei provvedimenti attuativi del

Decreto 71/2015 all’introduzione delle fi-

gure professionali della nautica nel reperto-

rio regionale”, se non c'è nessuno la do per

illustrata. Non c'è nessuno che illustra, met-

to in votazione la risoluzione numero 198:

Favorevoli? Contrari? Astenuti? Approvata.

- Il Consiglio approva -

Mozione dei consiglieri Monni, Marras, Mazze-

o, Anselmi, Meucci, Giovannetti, Bugliani, Nar-

dini, Niccolai, Scaramelli, Spinelli, Bezzini, Bal-

di, De Robertis, Gazzetti, Ciolini, Capirossi,

Pieroni, Sostegni, Bugetti, Bambagioni, Vadi, in

merito alla nuova attivazione di un bando per

l'assegnazione di contributi finalizzati alla rea-

lizzazione di soggiorni residenziali estivi per

bambini e ragazzi (Mozione n. 200)

PRESIDENTE: Mozione numero 200:

“In merito alla nuova attivazione di un ban-

do per l’assegnazione di contributi finaliz-

zati alla realizzazione di soggiorni residen-

ziali estivi per bambini e ragazzi”, chi la il-

lustra? La parola alla consigliera Monni.

MONNI: Sì, io vorrei innanzitutto rin-

graziare i colleghi del mio gruppo per aver

unitariamente sottoscritto questa mozione.

Fino al 2014, come riporta anche il testo, la

Regione Toscana anche se in maniera di-

scontinua, finanziava un bando per

l’assegnazione di un contributo per

l’organizzazione da parte di enti e di asso-

ciazioni no profit per organizzare soggiorni

residenziali estivi per ragazzi sotto i 18 an-

ni di età. Il 2014 è l’ultimo anno in cui que-

sto contributo è stato stanziato e nel 2014

abbiamo visto la partecipazione di 40 sog-

getti organizzatori e di oltre 2.700 bambini,

tra bambini e ragazzi quindi un numero

molto importante, per un importo comples-

sivo di circa 300.000 euro, che come ben

sappiamo parlando di soggiorni estivi con

certe caratteristiche va soprattutto a coprire

le esigenze di bambini che vengono da fa-

miglie economicamente svantaggiate; ed è

proprio questa valutazione molto banale

sulla finalità dei soggiorni che mi ha mosso

a chiedere che il finanziamento sia spostato

e quindi diciamo il capitolo di competenza

dalle politiche della formazione e

dell’educazione a quelle del welfare, perché

molto banalmente questo contributo appun-

to serve per permettere anche alle realtà più

piccole come le parrocchie o le piccole as-

sociazioni, di fare queste attività e spesso

tenerle nelle competenze invece delle poli-

tiche per la formazione comporta una ne-

cessità di fare pratiche burocratiche sia per

l’accesso e sia poi per la rendicontazione

molto pesanti che a volte sono uno sbarra-

mento all’accesso appunto al bando. Queste

attività sono davvero efficaci se tutti posso-

no organizzarle. Si parla molto di politiche

a sostegno della famiglia, io credo nelle

famiglie e credo che questa sia un piccolo

esempio, perché molte delle persone che

siedono in questa aula sono mamme e sono

babbi e ognuno di noi può capire bene

quanto sia frustrante per un genitore non

avere la possibilità di garantire pari oppor-

tunità al proprio figlio quindi di non poterlo

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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mandare in vacanza ed è altrettanto eviden-

te quanto questo piccolo provvedimento sia

importante per coprire quella fascia di tem-

po in cui le scuole sono chiuse e le famiglie

di genitori che lavorano e che magari non

hanno o non hanno sempre a disposizione i

nonni hanno difficoltà ad organizzare in

maniera costrittiva il tempo dei propri figli.

Insomma è un piccolo sostegno concreto

che abbiamo la possibilità di consegnare a

quei bambini ed a quei ragazzi, ma anche a

quei genitori che rischiano di sentire forte il

peso dell’impossibilità economica. Credo

che questo sia uno dei tanti interventi che la

nostra Regione sostiene per una maggiore

eguaglianza ed inclusione sociale e come

tanti altri è uno di quei percorsi che la Re-

gione fa accanto al mondo del terzo settore

delle associazioni e degli enti no profit per

coprire quel tratto scoperto che ci deve in-

vece vedere protagonisti per raggiungere i

bisogni che sono purtroppo sempre più dif-

fusi e che hanno bisogno di risposte molto

puntuali. Un’ultima riflessone e chiudo la

rivolgo alla Giunta, non c'è l'assessore Sac-

cardi ma abbiamo precedentemente condi-

viso il tema, perché io capisco non c'è un

riferimento economico in questa mozione,

perché ovviamente la coerenza economica

va ricercata all’interno delle pieghe del bi-

lancio e delle tante attività che l’assessorato

svolge, il richiamo che mi sento di fare è

quello alla continuità, perché appunto nel

passato questo intervento è stato finanziato

in maniera non continuativa ed invece è

importante dare continuità nel tempo perché

questo garantisce appunto anche

all’associazione di poter fare maggiore pro-

grammazione.

PRESIDENTE: Grazie consigliera Mon-

ni. Consigliere Cantone, a lei la parola.

CANTONE: Grazie Presidente. Per e-

sprimere al nome del gruppo consiliare del

Movimento Cinque Stelle il nostro parere

favorevole a questa mozione, ricalcando

quelle che sono le parole appena detto dalla

consigliera Monni che spingono appunto a

dare la massima importanza alla continuità

di questa attività. Considerando che vengo-

no coinvolte delle associazioni che non so-

no delle associazioni promosse, messe in

piedi a scopo di lucro, pertanto consigliamo

che vi siano le più idonee a dare quella che

è una forma di sostentamento alle famiglie

assistendo i giovani, i ragazzi, anche una

educazione e un insegnamento più appro-

priato. Quindi ribadendo appunto il voto

favorevole del gruppo del Movimento Cin-

que Stelle ripeto che vorremmo che sia data

però la continuità dove, in questi casi esi-

stono delle leggi, esistono dei regolamenti,

ma poi, come dire, svaniscono un po' nel

tempo non vengono più supportate e non

vengono più addirittura applicate. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere

Cantone. Consigliera Montemagni, a lei la

parola.

MONTEMAGNI: Anche qui velocemen-

te per dichiarare fa il voto favorevole della

Lega Nord anche se noi come avevamo det-

to alla prima firmataria Monni avremmo

preferito che i percorsi educativi venissero

fatti in strutture del territorio toscano, per-

ché noi siamo propensi sempre a valorizza-

re quella che è casa nostra e il nostro terri-

torio. Comunque ovviamente la proposta è

buona quindi voteremo a favore.

PRESIDENTE: Grazie non ci sono altri

iscritti a parlare quindi metto in votazione

la mozione numero 200. Favorevoli? Con-

trari? Astenuti? Approvata.

- Il Consiglio approva -

Interrogazione a risposta immediata dei consi-

glieri Fattori, Sarti, in merito al ritardo nell'e-

manazione dei bandi per la formazione profes-

sionale sul territorio toscano previsti nel POR

FSE (Interrogazione a risposta orale n. 166)

PRESIDENTE: Visto che c’è la presenza

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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dell’assessore Bugli riprenderei l’ordine del

giorno dalle interrogazioni, visto che gli as-

sessori poi hanno comunicato che nel po-

meriggio hanno qualche difficoltà. Quindi

procederei con l’interrogazione. Prego,

consigliere Borghi, a lei la parola.

BORGHI: Buongiorno Presidente.

Sull’ordine dei lavori: dato che eravamo là

in colloquio, come può immaginare, e alla

fine ci siamo anche, abbiamo anche trovato

la quadra, però non vorrei che per questa

cosa le mozioni che sono state saltate...

PRESIDENTE: Infatti le avrei detto che

le mozioni iscritte, perlomeno le prime cin-

que, erano frutto di un accordo politico in

conferenza dei capigruppo, quindi le svol-

gerei. Facevo rispondere all'assessore Bugli

all'interrogazione per poi ripartire dalle mo-

zioni così come iscritte.

BORGHI: Grazie.

PRESIDENTE: Era questo l'intendimen-

to perché ricordo che erano frutto... Lei è

veramente il mio esegeta preferito. Prego

assessore Bugli, l'interrogazione, le numero

166, 182 e 177 perché vedo i presentatori in

aula. Prego.

BUGLI: Sì, la numero 166 e in merito al

ritardo e l’emanazione dei bandi per la for-

mazione professionale sul territorio toscano

previsti dal Por, che faccio diciamo a nome

dell'assessore Grieco. Il ritardo con cui fan-

no cenno i consiglieri nell’interrogazione

sembra non sussistere, Toscana stata la

prima Regione, e tra le poche in Italia ad

aver realizzato un'anticipazione delle risor-

se del Fondo Sociale Europeo mediante la

previsione di un considerevole stanziamen-

to in bilancio regionale. Rammento che tra

Por e Fse eccetera sono stati più 80 di 120

milioni di euro. Questo è avvenuto almeno

un anno prima rispetto momento in cui sono

materialmente arrivati i fondi comunitari,

ha avuto lo scopo di non creare alcuna in-

terruzione dei servizi e nelle misure finan-

ziarie. In particolare l'anticipazione com-

plessiva dei fondi europei ha riguardato la

cifra che dicevo dei quali 34 milioni solo

per il Fondo Sociale Europeo dei primi 80 a

cui facevo riferimento. Fondo dedicato co-

me si sa al sostegno delle politiche del la-

voro, della formazione, dell’istruzione e del

sociale. Se volete vi consegno anche un det-

taglio di come questi fondi in anticipazione

sono stati impiegati, divisi tra alcuni assi,

tirocini extra curriculari, incentivi

all’assunzione dei soggetti disabili eccetera

eccetera.

Rispetto poi l'affermazione che nel 2014-

2015 sarebbe uscito un solo bando vi forni-

rei anche l'elenco invece dei bandi che sono

stati pubblicati nel medesimo periodo che

ad una breve lettura risulterebbero almeno

16. Comunque proporrei, per sveltire le ri-

sposta in aula di consegnarvi anche qui il

dettaglio delle interrogazione che illustra

bando per bando quelli che sono stati, quelli

che sono usciti nel periodo indicato.

Rispetto all'affermazione che l'analisi su

cui si basa l'offerta formativa è stata realiz-

zata nel 2013 ed è superata dalla tempistica

e metodologia si riporta quanto segue: l'at-

tuale offerta formativa è coerente con quan-

to previsto dall'articolo 15 della legge re-

gionale 32/2002, come modificata dalla

59/2014. Tale articolo prevede che la defi-

nizione dell'offerta avvenga previa verifica

dei fabbisogni formativi da realizzare me-

diante l'analisi dei dati economici e del

mercato del lavoro; la valutazione eccetera

eccetera, lo sapete meglio di me cosa dice

questa legge. Irpet ha realizzato una analisi

a supporto delle scelte operate con tale atto.

L’analisi è stata realizzata nel corso del

2015 e non del 2013 ed è allegata alla deli-

bera a cui facevo riferimento. L'analisi ha

fornito elementi alla Giunta che hanno

permesso di identificare i settori dei quali

intervenire in quanto strategicamente rile-

vanti. Infine nel corso dell'anno 2016 sa-

ranno attivati ulteriori bandi a favore dell'u-

tenza; anche qui vi fornirei l'elenco detta-

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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gliato consegnando questa risposta ed evi-

tando all'aula anche riguardo a questo di in-

trattenersi ulteriormente nella risposta ora-

le. Oltre ai bandi che vi consegnerò ce ne

sarà uno per i servizi di cura a favore delle

persone con limitata autonomia, nonché per

la creazione di un rafforzamento di coope-

rative di tipo B. Vi sarà un bando per i pro-

fessionisti nonché un intervento a supporto

dei voucher formativi e carte; altre misure

riguarderanno la formazione continua dei

lavoratori con alcuni interventi specifici per

le imprese che adottano approcci ecologici

e sostenibili. Tra i bandi per i settori strate-

gici a breve uscirà quello per la nautica e la

logistica e sono in fase di programmazione

quelli per la formazione individuale e per la

formazione territoriale. Saranno inoltre rifi-

nanziati con i nostri criteri previsti dalla

Giunta anche tirocini non curricolari e di

stage di giovani. Presidente proporrei di

consegnare questa risposta all'interrogazio-

ne anche perché è una piccola comunica-

zione, diciamo su quello che si sta facendo

in ambito formativo, a tutti i consiglieri.

Grazie.

PRESIDENTE: Grazie assessore Bugli.

La parola al consigliere Fattori.

FATTORI: Ringrazio l'assessore Bugli

per la risposta e chiedo la cortesia di potere

avere appunto il testo scritto come già l'as-

sessore anticipava, perché purtroppo era-

vamo ancora nella fase finale di discussione

sulla mozione quindi ho ascoltato, devo di-

re, molto parzialmente la risposta molto

dettagliata che è stata data. Io ribadisco, di-

ciamo, solo alcuni punti velocemente, e

cioè che con i dati avuti fino a ieri abbiamo

verificato una situazione di oggettivo stallo,

cioè la questione innegabile è che da 2014,

ora siamo nel 2016, i centri per l'impiego

non sono in grado di offrire percorsi di

formazione professionale specialmente per

quella fascia di persone più vulnerabili fra i

disoccupati: sto parlando di giovani tra i 18

e i 29 anni senza istruzione e senza diplo-

ma, i cosiddetti NEET, sto parlando anche

degli ultra quarantacinquenni oppure delle

donne che rientrano dalla maternità. Quindi

diciamo che il punto che noi abbiamo solle-

vato è la mancanza in realtà di formazione

professionale legata alla programmazione

2014-2020 e questo avviene già da 2 anni.

Nelle risposte di Giunta vengono citate una

serie di misure importanti ma che non ri-

guardano la formazione professionale ma

altri tipi di attività, perché il coworking o

l'integrazione università – lavoro, le borse

Pegaso non hanno a che vedere con la que-

stione della formazione professionale. An-

che i fondi stanziati per il generico funzio-

namento dei centri per l'impiego è impor-

tante ma non è di questo che stiamo parlan-

do. Diciamo così anche altri interventi citati

non riguardano la formazione professionale

e, diciamo, non sono finanziati nemmeno

con il fondo sociale europeo perché l'obbli-

go formativo, il servizio civile, i tirocini

curriculari passano, come sappiamo, attra-

verso Garanzia Giovani, non passano attra-

verso il Fondo Sociale Europeo. Quindi, di-

ciamo, fino ad oggi l'unico bando, ora ho

perso la parte della risposta in cui si parlava

degli altri bandi, però, diciamo, l’unico

bando esistente era quello che riguardava il

sistema moda che è veramente troppo poco;

i bandi, vedrò nella risposta, ma quelli che

erano stati annunciati sulla nautica la logi-

stica, almeno fino ad ora non erano stati at-

tivati. Quindi, diciamo, il punto anche ri-

spetto alla situazione in cui ci troviamo è

quella di dare uno stimolo e una marcia di-

versa perché stiamo parlando appunto poi

dell’offerta formativa che i centri per

l’impiego devono dare in un momento par-

ticolarmente grave e complicato come quel-

lo attuale. Grazie.

Interrogazione a risposta immediata dei consi-

glieri Fattori, Sarti, in merito alle prospettive di

ridimensionamento del Centro di Meccanizza-

zione Postale (CMP) di Sesto Fiorentino (FI)

(Interrogazione a risposta orale n. 182)

PRESIDENTE: Grazie l'assessore Bugli

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per rispondere quanto introdotto con

l’interrogazione numero 182.

BUGLI: Grazie Presidente. E’ in merito

alle prospettive del Centro di Meccanizza-

zione Postale di Sesto Fiorentino. Gli inter-

roganti ovviamente si preoccupano della si-

tuazione del centro, c’è credo una mozione

che il Consiglio Regionale approvò nella

seduta del 20 gennaio scorso a cui penso

faccia riferimento anche l'interrogazione.

Sin da subito abbiamo espresso la nostra

preoccupazione per l'ipotesi prefigurata dal

piano industriale di Poste, il declassamento

del centro di Sesto Fiorentino; come noto il

piano di Poste prevede una riduzione dei

centri di meccanizzazione postale presenti

in Italia che passeranno dagli attuali 16 a

10. In questo quadro il CMP di Sesto ver-

rebbe declassato a semplice Centro Priorita-

rio entro il 2017. La preoccupazione che il

declassamento del centro comporti un ridi-

mensionamento occupazionale importante

ed un impoverimento della realtà produttiva

dei servizi dell'area è stata da subito mani-

festato ai vertici aziendali. Il CMP con cir-

ca 650 persone a cui si aggiunge un notevo-

le importo pari a 200 addetti per un totale di

circa 850 unità è il più importante sito in-

dustriale postale della Toscana. Inoltre è si-

tuato in una posizione strategica dal punto

di vista logistico ed è collocato all'interno

dell'area industriale della piana fiorentina

ad alta intensità di insediamenti industriali,

commerciali e dei servizi, e che dà occupa-

zione a circa 22 mila persone. A seguito di

un incontro con i rappresentanti dei lavora-

tori svoltosi i primi di Ottobre dello scorso

anno il Presidente Rossi ha avuto modo di

scrivere all'amministratore delegato di Po-

ste, il dottor Francesco Cairo, per manife-

stare tutta la preoccupazione dell'Ammini-

strazione Regionale per tale ipotesi. L'au-

spicio che formuliamo e sul quale siamo

impegnati a lavorare, coinvolgendo anche i

parlamentari eletti in Toscana è che si trovi

del confronto che ci risulta ancora in corso

una diversa definizione delle funzioni che

non solo consenta di mantenere gli attuali

livelli occupazionali ma permetta di indivi-

duare nel sito di Sesto un ruolo importante

nel piano industriale di Poste Italiane come

polo logistico.

PRESIDENTE: Grazie assessore Bugli.

Tre minuti per la soddisfazione o meno, la

parola al consigliere Fattori.

FATTORI: Siamo parzialmente soddi-

sfatti, abbastanza soddisfatti della risposta e

perché effettivamente le questioni che l'as-

sessore Bugli ha riportato sono anche quelle

che noi avevamo sottolineato nella nostra

interrogazione. Quello che a nostro parere è

strano è, voglio dire, il fatto che si stia par-

lando di un declassamento di una realtà

come quella appena descritta, cioè che l'in-

dotto dà lavoro a ben 850 persone, con scel-

te in passato fatte da Poste Italiane piuttosto

singolari. Ad esempio rinunciare al settore

parchi proprio momento in cui si stava svi-

luppando l'e-commerce e quindi quando si è

lasciato alla concorrenza la gestione di

quell’importante settore. E sappiamo che

proprio sul tema dei pacchi il CMP di Sesto

potrebbe avere uno sviluppo importante

proprio per la sua posizione strategica dal

punto di vista logistico. Quindi, diciamo

così, ci sono anche delle proposte concrete

che probabilmente potrebbero essere fatte.

Da questo punto di vista io chiederei anche

che la Giunta possa chiedere visione del pi-

ano industriale di Poste, perché nessuno al

momento lo conosce. La Regione Toscana

probabilmente da questo punto di vista ha

anche una capacità e una forza, per ora di-

ciamo la discussione è abbastanza al buio,

anche se il livello di definizione pare sia es-

sere tutto sommato abbastanza avanzato. In

più diciamo l'elemento di parziale soddisfa-

zione rispetto alla risposta che comunque

noi sollevavamo anche, dato che l'elemento

occupazionale è elemento centrale nel mo-

mento in cui si parla di declassare, perché

la preoccupazione è che si perdano posti di

lavoro, anche qualche lume sulle procedure

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

- 41 -

di licenziamento che erano state avviate da

Poste su persone che avevano sviluppato

parziali inidoneità fisiche. Qui si tratta di

capire se può essere trovato un impiego per

queste persone all'interno dell'ampio man-

sionario che Poste ha e che in generale que-

sto non sia un preludio, magari forse questo

è presumere troppo, però diciamo che non

sia un preludio di un parziale smantella-

mento, di una diminuzione dei posti di la-

voro nel centro di Sesto. L'impegno della

Giunta, l'impegno della Regione ad andare

nella direzione di salvaguardare anche

all'interno di una riqualificazione, di trovare

diverse funzionalità è da questo punto di vi-

sta importante. Chiediamo ancora maggior

attenzione ai licenziamenti già effettuati per

inidoneità fisica, sperando che non sia un

anticipo di un futuro di diminuzione dei po-

sti di lavoro e, ribadisco, il punto: poter

forse anche chiede a Poste della possibilità

di vedere il piano industriale, discutere, ca-

pire se possiamo anche contribuire a solu-

zioni positive per la vicenda del CMP di

Sesto può essere una strada giusta. Grazie.

Interrogazione a risposta immediata del consi-

gliere Bianchi, in merito alla riscossione

dell'imposta regionale sulle concessioni per l'u-

tilizzo del demanio idrico in Toscana (Interroga-

zione a risposta orale n. 177)

PRESIDENTE: Grazie. Assessore Bugli

la risposta sull’interrogazione numero 177

in merito alla riscossione dell’imposta re-

gionale sulle concessioni per l’utilizzo del

demanio idrico in Toscana presentata dal

consigliere Bianchi che vedo che è in aula.

Prego assessore Bugli, a lei la parola.

BUGLI: In riferimento a questa interro-

gazione, che poi magari si può anche tor-

narci visto che sono cose molto di dettaglio,

volendo, da parte del consigliere del gruppo

anche con ipotesi più di lavoro a tavolino

che ci consente magari di chiarirla meglio,

io anzitutto voglio far presente che l'impo-

stazione dell'interrogazione è fatta in modo,

come dire, infatti è stata un po’ spacciata

così dai giornali, “il Movimento Cinque

Stelle ha scoperto questa cosa”. Questa co-

sa, diciamo che ha scoperto l'acqua calda,

perché noi siamo intervenuti con una legge,

la legge di stabilità, appena la Giunta si è

resa conto di questa vicenda. Nel mese di

novembre 2015 in attuazione adempimenti

previsti dalla legge 33/2015 numero 22 cioè

quella del riordino delle Province e che a

fine anno abbiamo iniziato a fare il lavoro

massiccio di tutte quelle che sono le nostre

materie e che prima erano delegate alle

Province, gli uffici hanno iniziato ad acqui-

sire i dati degli archivi provinciali in mate-

ria di concessioni del demanio idrico e sono

arrivate, sono iniziati ad arrivare questi

primi dati ed è emerso subito la consistente

numerosità intanto di questi procedimenti

interessati e anche alla luce degli ultimi o-

rientamenti della giurisprudenza che in tale

settore era maturata in materia, la Giunta ha

ritenuto opportuno di dare nel buon tempo

disponibile una tempestiva risposta a quelle

che erano le prime problematiche emerse.

Instabilità infatti, se vi ricordate, dichiarato

anche nel articolato stesso, vi sono due co-

se: una che riguarda i canoni in generale

che hanno bisogno di una loro uniformità

sul territorio regionale e che prima erano

spezzettati tra le varie province, e lì abbia-

mo detto: ci prendiamo sei mesi senza e-

mettere bollettini e ci adoperiamo per fare

una ricognizione e una proposta di unifor-

mità in un nuovo regolamento. L'altra è, di-

ciamo, la sistemazione di questa materia

che poi è venuta alla luce, e cioè dell'ogget-

to dell'interrogazione riguardo a questa so-

vrattassa regionale sul canone idrico che

una volta era dello Stato e che poi le leggi

Bassanini hanno ricondotto alla Regione.

Nel mese di novembre quando è stata licen-

ziata la proposta 45, del 26 novembre, che

poi è diventata legge di stabilità, la Giunta

è stata informata dall'uffici tecnici della si-

tuazione che si stava delineando e già nel

mese successivo, nonostante che nella pro-

posta di legge della Giunta non la potessi-

mo avere perché a quel momento non ave-

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X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

- 42 -

vamo l’informazione, abbiamo proposta al

Consiglio un emendamento alla legge di

stabilità per garantire un adeguato presidio

della situazione. Faccio presente che vi so-

no, nell'interrogazione, velate critiche al

fatto che noi si sarebbe fatto un condono e

che si sarebbe ridotto troppo questa tassa

che era prevista. Noi non si è fatto nessun

condono, la legge dà possibilità a quel mo-

mento, al momento che legiferi per i cinque

anni indietro di mettere la tariffa ed è cosa

che abbiamo fatto tutti insieme in questo

Consiglio. Tra l'altro non mi risulta che il

Movimento Cinque Stelle in quel momento

avesse fatto eccezione di alcun tipo rispetto

a questa cosa e neanche avesse presentato

un emendamento per dirci: guardate il 20

per cento non va bene, ci vuole il 100 per

cento. Però c’è un motivo per cui abbiamo

fatto questo e poi nell'interrogazione ci ver-

rò. Con l'emendamento che dicevo sono sta-

te indicate le somme dovute dai contribuen-

ti toscani, le modalità di riscossione, il pe-

riodo dal quale dette somme sono dovute ai

sensi delle disposizioni dello statuto dei di-

ritti dei contribuente, sulle somme richieste

non sono dovute sanzioni e interessi, ci

mancherebbe altro. Nello specifico la legge

81 ha stabilito che l'imposta è pari al 20 per

cento del canone, aliquota equa rispetto a

quelle esistenti in Toscana; faccio riferi-

mento al fatto che quando si mette, spe-

cialmente in queste situazioni, un imposta

essa deve avere il criterio dell’equità nei

confronti del cittadino a quel momento in

cui la metti, la disciplini; l’abbiamo messa

in quel momento perché a quel momento ci

siamo resi conto ed è equa in modo partico-

lare rispetto a quella del demanio marittimo

che è attestata sul 25 per cento, è anche su-

periore rispetto a quella stabilita da altre

regioni, le Marche sono 10 per cento, la

Lombardia ha fatto una cosa solo formale

perché è allo 0 per cento; che non esistono

complicati adempimenti burocratici da as-

solvere, basta effettuare il pagamento trami-

te i canali messi a disposizione del contri-

buente, dal bollettino di conto corrente al

pagamento on-centraline tramite Open To-

scana. Se non fosse stata introdotta la sud-

detta norma che consente al contribuente di

poter definire la propria transazione me-

diante l’adesione alla definizione agevolata

invece del 100 per cento del canone i mede-

simi contribuenti sarebbero stati costretti a

versare una somma pari a circa 1500 per

cento del canone, somma che, come te-

stualmente indicato da voi nell'interroga-

zione, non risparmierebbe dalla morsa tri-

butaria innumerevoli piccoli imprenditori

ed artigiani che ogni giorno faticano nella

loro attività. Quella sì che li avrebbe in

qualche modo colpiti. Poi il 1500 per cento

si ha perché il 2011 sarebbe stato il 100, il

2012 un altro 100, il 2013 300, 214 300,

2015 300, sanzioni 330, e quindi si va al

1500 per cento. Ecco perché abbiamo rite-

nuto di disciplinare con quella tassa.

C'è una ricostruzione storica, che peral-

tro ancora è da definire nel ulteriore detta-

glio da parte della Regione; ad oggi, ad una

ricostruzione, e poi magari se volete si può

dettagliare, sennò ci sto tutta la mattina,

ma... Sostanzialmente cosa sta venendo

fuori? Il percorso storico normativo in que-

ste materie di imposte extratributarie nel

1970, il 16 maggio con la legge 281 furono

attribuite alle regioni a statuto ordinario

l'imposta regionale sulle concessioni dei

beni del demanio e del patrimonio indispo-

nibile dello Stato. La Regione da parte sua

ha dato attuazione al disposto nazionale nel

1971 con una legge, dove istituisce i tributi

propri della Regione e ci mette anche quelli

che gli venivano delegati credo dalle Bas-

sanini si chiamassero... o forse no, 1970 o

forse ancora prima... o no. In considerazio-

ne delle differenti tipologie di concessione

che riguardano queste imposte extratributa-

rie il Ministero delle Finanze Direzione

Generale del Demanio ha emesso nel tempo

più circolari. In una del 1972 chiariva che il

tributo trova applicazione nei casi di con-

cessioni per le quali la misura del canone è

determinata in via generale e astratta dalla

legge quale tipica espressione di una pote-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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stà pubblicistica dello Stato. Ne restano e-

scluse pertanto quelle per le quali il canone

viene determinato in relazione ai criteri e-

stimali e a tariffe approvate da un provve-

dimento amministrativo. Tale convincimen-

to nel corso degli anni è stato più volte con-

fermato da diverse articolazioni dell'ammi-

nistrazione centrale dello Stato, ancorché le

circolari amministrative non esplichino al-

cuna efficacia vincolante da loro omogenei-

tà nei contenuti e la costanza temporale

hanno indotto l'amministrazione regionale

nel primo periodo di applicazione del tribu-

to alle risultanze che abbiamo ora, perché

poi è una storia vecchia, ripeto, va rico-

struita meglio, a conformarsi agli orienta-

menti che diversi Ministeri nel corso degli

anni avevano espresso circa la legittimità

dell’applicazione dell'imposta regionale in

ordine e in relazione alle differenti tipolo-

gie di concessione, con particolare riferi-

mento all'aspetto della determinazione del

canone concessorio. Più specificatamente

nei primi anni di applicazione del tributo la

Regione, come del resto tutte le altre Re-

gioni, in ottemperanza alle disposizioni mi-

nisteriali sopra richiamate di cui alle circo-

lari, ha ritenuto vedo di non dover applicare

l'imposta regionale ai canoni afferenti alcu-

ne tipologie di concessioni che per loro na-

tura, proprio come specificato dalle circola-

ri, non dovevano ritenersi soggette ad im-

posizione tributaria per via della specifica

natura del canone concessorio. Del resto si

trattava di un tributo proprio derivato isti-

tuito e disciplinato da una legge dello Stato

e le Regioni appena istituite non possede-

vano ancora la struttura e le competenze

necessarie in quella materia. Lo scenario

poi si è andato modificando nel corso degli

anni: una data importante fu quella del co-

siddetto federalismo fiscale, la consapevo-

lezza di un ruolo più attivo degli enti locali

delle Regioni riguardo a queste materie, le

nuove valutazioni tecniche maturate negli

anni hanno indotto la Regione a ritenere le-

gittima l’applicazione dell’imposta sulle

concessioni dei beni del Demanio e del pa-

trimonio indisponibile dello Stato. Qui è

stato fatto, diciamo, utilizzando un criterio:

cominciamo da quelle più facili che hanno

questa natura. Il criterio è stato quindi quel-

lo di iniziare dalla geotermia dove

l’interlocutore era uno solo, perché è Enel

che ha queste concessioni, ed era quindi più

facilmente superabile l'eccezione circa la

non determinatezza in base alla legge del

canone concessorio. In questo caso lo Stato

aveva conferito il potere concessorio diret-

tamente alle Regioni che conseguentemente

determinavano il canone. La nuova imposi-

zione è stata contestata dalle società con-

cessionarie, si trattava ancora di un conten-

zioso numericamente molto limitato perché

la geotermia, come si sa, è tutta con Enel,

sostanzialmente tutta con Enel. Il passo

successivo è stato quello di intraprendere

un'azione di recupero del tributo evaso nei

confronti di una platea di soggetti più nu-

merosa, quella delle concessioni afferenti il

demanio marittimo rilasciate dalle autorità

portuali. Anche in questo caso i soggetti

concessionari hanno negato la legittimità

delle contestazioni emesse dalla Regione e

hanno fatto ricorso. Le numerose sentenze

pronunciate dalla commissione tributaria

provinciale di Firenze accoglievano le tesi

dei ricorrenti e quindi dichiaravano

l’illegittimità dell'applicazione dell'imposta

regionale, c'hanno portato a rallentare. Si

correva il rischio di spendere più soldi

d’avvocati per poi perdere una causa che

riscuotere, diciamo, in qualche maniera

questo canone concessorio. Solamente nel

corso del 2015 la Commissione Tributaria

Regionale della Firenze accogliendo gli ap-

pelli proposti dalla Regione ha pronunciato

diverse sentenza dichiarative della legitti-

mità dell’operato della Regione, ricono-

scendo la fondatezza dell’attività accertati-

va intrapresa. Ancor più significative a ri-

guardo sono le sentenze della Suprema Cor-

te di Cassazione, luglio 2015, che hanno ri-

solto positivamente per la Regione il citato

contenzioso sulle concessioni della geoter-

mia, che però sono molto simili. Il consoli-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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damento dell’orientamento giurisprudenzia-

le ha coinciso con l’avvio degli accertamen-

ti del processo di riordino delle funzioni

provinciali. A quel momento abbiamo pro-

ceduto, come dicevo all'inizio. Mi scuso

presidente ma un'interrogazione delicata. Si

fa tutta? Sennò è un problema.

PRESIDENTE: Prego assessore, prose-

gua pure.

BUGLI: Nel frattempo la Regione ha av-

viato in collaborazione con le Province

un’azione tesa a ricostruire un database

contenente i dati relativi alle concessioni in

essere e ai titolari delle concessioni stesse.

Non è possibile, e qui vengono ad un altro

punto dell'interrogazione, oggi fornire un

dato preciso sulle concessioni rilasciate, in

quanto il lavoro di raccolta dei dati è ancora

in essere. Si coglie a tal proposito l'occa-

sione per chiarire che in questi giorni non

solo nell'interrogazione del Movimento

Cinque Stelle ma anche in alcuni organi di

stampa sono citati vari numeri: numero di

pratica, il valore dei tributi non riscossi ec-

cetera. A tal proposito si specifica che ad

oggi nemmeno gli uffici della Giunta sono

in possesso di dati certi e definitivi e quindi

questi numeri vi sono stati dati, o al giorna-

le stati dati, non si sa con che provenienza,

ce la possiamo immaginare ma non è, di-

ciamo, corretto il dato. In qualche caso

siamo in presenza di un archivio quasi e-

sclusivamente cartaceo, ero proprio in que-

sti giorni a Siena dove si stanno riprenden-

do tutti dati della provincia di Siena e, in-

somma se volete un giorno vi invito. Qui

c’è l’ex-presidente, intanto ci può dare una

prima consulenza prima della visita. Inoltre

in considerazione della necessità di allinea-

re le procedure di determinazione e riscos-

sione dei canoni con quelle concernenti la

riscossione dell'imposta per l'occupazione e

l’uso dei beni del demanio e del patrimonio,

si è reso altresì necessario disporre, come

dicevo prima, sospendere la corresponsione

del pagamento dell'imposta rinviandola

all'approvazione di un regolamento. Ma

questo l’ho già detto, è la parte che andre-

mo a fare. Infine e mi scuso con il Presiden-

te e con l’Aula però l'interrogazione è com-

plicata e complessa e bisognava rispondere,

infine la Giunta sta continuando

l’approfondimento tecnico giuridico e ad

oggi diciamo ha questo livello di approfon-

dimento ma siamo a marzo e quindi dob-

biamo continuare anche da un punto di vista

tecnico e anche legislativo, su tutta questa

materia che è complessa. È chiaro che la

Giunta non si sottrarrà, come ha già fatto,

ad un'attenta attività di controllo, come ho

ribadito sulla stampa nel caso fossero rile-

vate delle responsabilità e comportamenti

non corretti agirà di conseguenza facendo le

dovute segnalazioni o quanto altro si renda

necessario, perché la materia è una materia,

come si è detto complessa, e ha bisogno di

essere chiarita in ogni dettaglio. Grazie e

scusate di nuovo.

PRESIDENTE: Grazie assessore. Nessu-

na scusa, ci mancherebbe. Capiamo l'impor-

tanza e do la parola al consigliere Bianchi.

BIANCHI: Io ringrazio l'assessore per la

risposta però non ci possiamo ritenere sod-

disfatti e comunque nel suo intervento ci

sarà bisogno di rivedere, di incontrarsi per

capire questa, io torno a dire, grave man-

canza. Perché qui c'è una legge, la legge

2/1971 che istituiva l'imposta sulla conces-

sione demaniale e si parla di concessioni

superficiali in questo caso. Tengo a ricorda-

re che c'è anche un altro aspetto da conside-

rare, bisogna vedere tutte quelle concessio-

ni che invece vanno a prelevare nel sotto-

suolo l'acqua, e quindi c'è anche un capitolo

legato a questo punto. Brevemente: questa

concessione costituiva un canone che veni-

va pagato alla Provincia e un sovracanone

che era l'imposta regionale, e questo è av-

venuto sino al 1998/2000 dove l'ente faceva

richiesta della concessione al Genio Civile

e faceva adeguate registrazione all'Agenzia

delle Entrate, e pagava. Fino al 2000 era

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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così. Al 2000 con il passaggio delle compe-

tenze Stato - Regioni non c'era più

quest'obbligo di registrarla a meno di grossi

importi o contenziosi. Qui si parla... Cioè lo

0,3 per cento dell'imposta mancata corri-

sponda 6 milioni di euro. Qui si parla ve-

ramente di molti soldi e noi siamo quindi a

disposizione a seguire l’iter e il percorso

però mi sconforta sentire “stiamo ancora

raccogliendo dati, ce ne siamo accorti all'ul-

timo, perlomeno con quest'operazione del

riordino delle Province” Sono gravi man-

canze, sono gravi mancanze per l'ammini-

strazione pubblica e poi che vanno inevita-

bilmente a ricadere sui cittadini. Ci sono

dei sistemi obbligatorio per tutte le ammini-

strazioni pubbliche che permettono di valu-

tare in qualsiasi momento l'efficienza della

macchina organizzativa. Si parla di perfor-

mance e non riguarda solo il personale, ri-

guarda proprio come si lavora, come dob-

biamo comportarci, quali cose dobbiamo

verificare, se l'ante dà un incarico a svolge-

re un compito ci sono, secondo noi, delle

inadempienze. Queste inadempienze sono

state premiate? Perché poi in passato... Cio-

è, volevo sottolineare che è fondamentale,

innanzitutto come ho già anche sollecitato

ieri, la valutazione delle performance della

macchina amministrativa non sono aggior-

nate, non si ha mai la capacità di capire in

quale momento siamo nel valutare un pro-

cesso legato alla missione, anche di bilan-

cio; quindi vogliamo sollecitare questa

amministrazione e dare anche una mano so-

stanziale per il recupero di questi dati, e

laddove ci fosse una mancanza noi vor-

remmo che si risponda, perché sono poi i

soldi mancati per politiche vesso i cittadini,

per migliorare la vita delle persone quoti-

dianamente. Quindi dobbiamo tutelare di

più il controllo della macchina amministra-

tiva, guardiamo di aggiornare costantemen-

te quelle che sono le attività in essere della

macchina regionale, quindi presuppongo

che davanti a una mancanza così i premi di

risultato non bisogna darli. Però se non c'è

l'attualità dell'evento, cioè non possiamo

controllare cosa sta avvenendo, lo control-

liamo dopo anni, i premi vengono dati

quando invece non andavano dati in certe

occasioni. Quindi noi assolutamente a di-

sposizione per riproporre e ricostruire que-

sta mancanza tributaria e concludo il mio

intervento.

PRESIDENTE: Grazie, gentilissimo e

puntuale sempre.

Interrogazione a risposta immediata dei consi-

glieri Bezzini, Scaramelli, in merito alla situa-

zione occupazionale di Glaxo negli stabilimenti

di Siena e Rosia (Interrogazione a risposta orale n.

157)

PRESIDENTE: Sono rimaste due inter-

rogazioni, la 157 sulla quale, per indicazio-

ne dei proponenti, il consigliere Bezzini e il

consigliere Scaramelli, si dà risposta con

risposta scritta.

Interrogazione a risposta immediata del consi-

gliere Quartini, in merito ai nuovi ospedali to-

scani (Interrogazione a risposta orale n. 189)

PRESIDENTE: La numero 189 è rimasta

ma non vedo l’assessore Saccardi in aula,

quindi chiedo al consigliere Quartini se in-

tende avere risposta scritta o si rinvia alla

prossima seduta. Rinvio prossima seduta

con risposta orale. Perfetto.

Mozione del consigliere Salvini, in merito alla

vicenda del "Panificio Bolognese" di Pisa (Mo-

zione n. 147)

PRESIDENTE: Quindi concluderei la

sessione dedicata alle interrogazioni. Ri-

prendiamo le mozioni così come scritto

all’ordine del giorno con la numero 147 in

merito alla vicenda del Panificio Bolognese

di Pisa. Proponente il consigliere Salvini.

Ricordo che per le 13:30 terminano i lavori

dell'Aula.

SALVINI: Grazie Presidente. Portiamo

in Commissione questa mozione per la

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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semplice ragione che riteniamo più utile,

visti i gravissimi problemi che sono in que-

sta mozione, in quest'azienda, e visto che

interessa più di 20 persone, riteniamo di

portarla in Commissione per cercare di tro-

vargli una soluzione, visto che il lavoro c'è,

gli operai ci sono, la struttura può continua-

re a stare in piedi, bisogna mantenerla in

piedi. Quindi chiedo di portarla in Commis-

sione.

Presidenza del Presidente Eugenio Giani

PRESIDENTE: Bene. Allora in merito

alla vicenda del Panificio Bolognese di Pi-

sa, contrariamente a quello che avevo detto,

prima si fanno tutte e poi si riparte, però va

bene. Non c’è problemi, viene riportata in

Commissione. Siamo alle 13:19, volevo

dirvi che considerando che stasera saremo

qui fino alle 8 vorrei dare quella pausa per

andare a mangiare per bene, quindi dalle

13:30 alle 15:00. Direi quindi che se vo-

gliamo possiamo andare avanti ancora con

un'altra mozione, va bene. Ne facciamo

un'altra, va bene.

Mozione dei consiglieri Vescovi, Alberti, Casuc-

ci, Montemagni, Borghi, Salvini, in merito alle

prospettive di riduzione del personale annuncia-

te da GlaxoSmithKline (ex Novartis) per il polo

produttivo di Siena (Mozione n. 149)

PRESIDENTE: In merito alle prospettive

riduzione del personale annunciato Glaxo

Smith Kline Novartis per il polo produttivo

di Siena. E’ una mozione a firma tutta di

esponenti Lega e quindi darei la parola a

uno di loro. Roberto Salvini ha la parola.

SALVINI: Grazie Presidente. La Glaxo

di Siena è un problema che ci dovrebbe ri-

guardare tutti abbastanza da vicino. La To-

scana aveva l'istituto Sclavo, era un istituto

che faceva vaccini, l'unico istituto toscano

di vaccini. La Slavo fu prelevata in società

dalla Novartis, un'azienda americana, un

gigante americano, di medicinali. Gli man-

cava il reparto vaccini, subentrò dentro, lo

separò e costituì la Glaxo con 130 ricerca-

tori. Ultimamente aveva impegnato molte

forze della ricerca del vaccino per l'Ebola.

Questo risultato non è mai venuto fuori, la

Novartis sta cercando di disimpegnarsi dal

settore vaccini. Questa è in sintesi la cosa.

Quindi disimpegnandosi pur essendo un gi-

gante, disimpegnandosi dal settore vaccini,

chiuderebbe settore vaccini e farebbe il tra-

sferimento, una parte di personale verrebbe

licenziato e una parte di personale. Però la

Toscana perde un settore estremamente im-

portante, e l'abbiamo sentito stamattina an-

che dall’assessore Saccardi. Io credo che

non ce lo possiamo permettere di perdere

un settore come la ricerca e come il settore

vaccini che da cinquant'anni, settant'anni, è

sempre esistito qui in Toscana. Ecco perché

noi si chiede che su questa Glaxo si inter-

venga, si intervenga seriamente e per 2 mo-

tivi: uno vogliamo sapere come intende ri-

pristinare la situazione vaccini come c’era

già anche precedentemente. Perlomeno rila-

sciare l'esistente o quanto meno l’istituto di

ricerca. Primo punto. Secondo punto vor-

remmo sapere come riesce a ricollocare e

quali sono le loro proposte per ricollocare

questi 130 lavoratori. Sappiamo che una

proposta è quella di spostarli nei loro vari

reparti che hanno a Bologna, a Ferrara, a

Milano, però vorremmo saperlo in maniera

dettagliata, ma vorremmo anche che la

Giunta si impegnasse a far rimanere un set-

tore vaccini un settore di ricerca qui in To-

scana.

PRESIDENTE: Bene la parola al consi-

gliere Simone Bezzini.

BEZZINI: Grazie Presidente. Solo per

fare alcune precisazioni: fermo restando che

il tema è di grandissima importanza, non a

caso sia io che il consigliere Scaramelli a-

vevamo, se non sbaglio anche assieme al

capogruppo presentato una interrogazione

della quale avremo risposta scritta nei pros-

simi giorni, la questione è rilevantissima

perché credo che riguardi uno dei poli indu-

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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striali più importanti della Toscana, con

2.800 dipendenti, che svolge una funzione

di carattere strategico perché basti pensare

a ciò che abbiamo discusso un paio di ore

fa e all'importanza credo strategica per un

Paese che ha il settore dei vaccini. Non a

caso in molti paesi del mondo, compreso gli

Stati Uniti, il settore dei vaccini viene quasi

assimilato l'industria militare, tant'è il valo-

re di questa produzione industriale come ri-

lievo strategico per un paese. Quindi la

questione è delicata e rilevantissima. Vo-

glio però sottolineare una cosa, vedremo

poi cosa ci risponde la Giunta nella risposta

scritta, che le cose stanno un po' diversa-

mente rispetto come le ha descritte il consi-

gliere Salvini, nel senso che Novartis non è

più nei plessi industriali e nei centri di ri-

cerca di Siena e di Rosia, è subentrata GSK,

infatti c'è stato un po' di confusione nella

ricostruzione, ma diciamo non è questo il

tema. Noi chiediamo al gruppo della Lega

di ritirare la mozione perché è stato siglato

nelle settimane scorse, la mozione stata fat-

ta probabilmente nel periodo nel quale an-

che io e il consigliere Scaramelli predispo-

nemmo l’interrogazione, dove c'era una

tensione anche nelle relazioni tra i lavorato-

ri e il sindacato una parte e l'azienda dall'al-

tra. Rispetto a quanto posto nella mozione a

quanto anche il consigliere diciamoci ci sot-

toponeva all'attenzione per quanto riguarda

i possibili esuberi è stato trovato un accordo

sindacale che prevede la ricollocazione den-

tro l’azienda, quindi non ci sarà nessun tipo

di licenziamento, c'è un accordo siglato tra

l'azienda e le organizzazioni sindacali; que-

sto non significa che non si debba tenere al-

ta l'attenzione, come dicevo prima anche

noi abbiamo presentato un'interrogazione,

perché comunque il cambio di proprietà sta

evidenziando una serie di processi di rior-

ganizzazione, come anche naturale che av-

venisse quando si cambia proprietà e quan-

do si entra dentro un altro gruppo industria-

le, dove si devono valutare sinergie, dupli-

cazioni e così via e quindi credo vada man-

tenuta alta l'attenzione, non tanto su quella

vicenda che credo ha avuto un esito dentro

nell'ambito dell'accordo sindacale, ma su

altri processi che potrebbero riguardare di-

smissioni di alcune parti dell'attività azien-

dale sulle quali bisogna tenere alta l'atten-

zione. Però visto che i contenuti sono supe-

rati vi chiediamo di ritirarla altrimenti, pur

condividendo lo spirito, saremo costretti a

votare in modo contrario perché il contenu-

to è superato dai fatti.

PRESIDENTE: Consigliere Salvini, vie-

ne ritirata o viene presentata?

SALVINI: Grazie presidente. Noi siamo

disposti a ritirare la mozione perché al cin-

quanta per cento abbiamo già avuto la ri-

sposta. Manca però un cinquanta per cento.

Il cinquanta per cento è il reparto vaccini, e

quindi il reparto ricerca in Toscana scompa-

re oppure l'azienda intende mantenerlo atti-

vo? Questa è la seconda domanda, erano

due le domande. Ora in una al cinquanta per

cento e quindi siamo disponibili per questa

parte, ma quell'altra? Che impegno ha

l’azienda?

PRESIDENTE: Salvini io rimango nel

dubbio amletico, la ritiriamo o la mettiamo

ai voti?

SALVINI: La ritiriamo.

PRESIDENTE: La ritiriamo. Quindi

questo clima collaborativo si sviluppa, è ri-

tirata ma naturalmente il cinquanta per cen-

to del contenuto, come dice Salvini, rimane

questione aperta. Precisa e conclude quindi

questo nostro dialogo il consigliere Simone

Bezzini.

BEZZINI: Grazie Presidente. Non cono-

sco le procedure consiliari ancora nel detta-

glio, però siccome abbiamo fatto un'inter-

rogazione, arriverà risposta scritta e credo

che questo possa essere inviata a tutti in

modo che avremo tutti cognizione, diciamo,

di ciò che dirà la Giunta rispetto ai quesiti

Regione Toscana Atti Consiliari

X LEGISLATURA - RESOCONTI INTEGRALI - SEDUTA N. 34/A DEL 17 FEBBRAIO 2016

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che abbiamo posto compreso presumo gli

interrogativi che sono rimasti aperti al con-

sigliere Salvini.

PRESIDENTE: Perfetto, la ringrazio per

questa precisazione.

Mozione dei consiglieri Montemagni, Fattori,

Marras, Giannarelli, Donzelli, Mugnai, Quarti-

ni, in merito alla urgente necessità di disposi-

zioni applicative della delibera della Giunta re-

gionale 29 dicembre 2015, n. 1329 (Approvazio-

ne nuovo "Atto di indirizzo per la predisposi-

zione dei progetti di Vita Indipendente". Revo-

ca Delibere n. 146 del 27 febbraio 2012 e n. 68

del 4 febbraio 2013. Assegnazione risorse an-

nualità 2016) (Mozione n. 229)

PRESIDENTE: L'ultima mozione, senza

interventi, sono le 13:30, quindi poi com-

prendete è un’intesa tra i capigruppo, met-

tiamo in votazione quell’intesa partorita

stanotte, vedo davanti a me il volto del con-

sigliere Fattori alle tre di notte, di Elisa

Montemagni alle tre di notte, Giannarelli

non c’era, Donzelli nemmeno, Quartini in-

vece c’era, Marras per telefono, e quindi è

la famosa mozione che riguarda il merito

della urgente necessità di disposizioni ap-

plicative della DGR numero 1329/201 “Ap-

provazione nuovo atto di indirizzo e la pre-

disposizione dei progetti di vita indipenden-

te”, la metto in votazione. Chi è favorevo-

le? Chi è contrario? Chi si astiene? E’ ap-

provata all’unanimità la mozione firmata da

tutti i capigruppo.

- Il Consiglio approva all’unanimità -

PRESIDENTE: Grazie. Alle 15:00 riini-

ziamo.

La seduta è sospesa alle ore 13:31

Stenotipia a cura di Soc. Coop. Sentoscrivo – Viale Caldara, 41 – 20122 MILANO

Redazione e coordinamento a cura del Settore Assistenza ai lavori d’aula e alla Conferenza di programmazione dei lavori. Nomine.

(O. Braschi, B. Cocchi, F. Querci, A. Tonarelli)

L’estensore: F. Querci.

La responsabile dei servizi d'aula: D.ssa Patrizia Tattini …………………………………………..

Stampa: Centro stampa del Consiglio Regionale della Toscana