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 3^ serata : giovedì 10 febbraio 2011 La struttura della seduta Daniele T acchini 2011 1 di allenamento: metodo per fasi e metodo GeG

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  • 3^ serata : gioved 10 febbraio 2011

    La struttura della seduta di allenamento: metodo

    Daniele Tacchini 2011 1

    di allenamento: metodo per fasi e metodo GeG

  • 1- analisi situazione iniziale2- analisi dei bisogni e dei carichi di lavoro in relazione alle fasi sensibili (2^ serata)3- definizione obiettivi generali e specifici (2^ serata)

    Riprendiamo dalle volta scorse Le fasi della programmazione didattica prevedono

    Daniele Tacchini 2011 2

    3- definizione obiettivi generali e specifici (2^ serata)4- scelta e organizzazione dei contenuti (4^-6^-7^-8^ serate) 5- scelta e organizzazione dei metodi di insegnamento (1^ serata 6^-7^-8^ serate) 6- costruzione unit di lavoro e definizione dei tempi (3^ serata)7- valutazione finale (POST ANALISI) (5^ serata)8- strategie per il recupero o per il potenziamento (5^ serata)

  • Le abilit tecniche

    Le abilit tattiche

    Riprendiamo dalle volta scorse di cosa parliamo in questa serata

    Daniele Tacchini 2011 3

    Le abilit tattiche

    La costruzione dellunit di lavoro e definizione dei tempi

  • TECNICA:

    Serie di norme che regolano il

    Le abilit tecnicheDEFINIZIONE

    Daniele Tacchini 2011 4

    Serie di norme che regolano il concreto svolgimento di unattivit manuale o intellettuale

  • Lapprendimento del gioco del calcio paragonabile allapprendimento della scrittura. Si inizia con le lettere dellalfabeto (TECNICA), dove, per

    Le abilit tecnicheDEFINIZIONE

    Daniele Tacchini 2011 5

    Si inizia con le lettere dellalfabeto (TECNICA), dove, per poterle scrivere, bisogna aver acquisito una buona conoscenza del proprio corpo (occhio-mano, propriocettivit, ecc.) (CAP COORDINATIVE E SCHEMI MOTORI DI BASE); una volta appresi i rudimenti della scrittura delle lettere, vengono assemblate in sillabe e parole (TATTICA INDIVIDUALE), per poi passare a frasi e componimenti (TATTICA DI SQUADRA E PARTITA).Importante notare che si passa alla composizione di parole, frasi e componimenti, anche se la grafia delle lettere non perfetta. In pratica, nella scrittura, si inizia a giocare a fare le frasi anche se i fondamentali non sono ancora ben acquisiti.

  • TECNICA CALCISTICA E il fondamento su cui si basa il gioco del calcio e la competenza con cui un

    Le abilit tecnicheDEFINIZIONE

    Daniele Tacchini 2011 6

    del calcio e la competenza con cui un calciatore la esprimeInfluenza le probabilit di successo di determinate intenzioni tattiche.

    E quindi il mezzo con cui il giocatore esprime le proprie decisioni, in funzione delle condizioni agonistiche e dallopposizione degli avversari.Il controllo automatizzato dellelemento tecnico permette al giocatore di rivolgere maggiore attenzione verso lambiente esterno e cio verso gli scopi del gioco.

  • In letteratura esistono parecchie definizioni. Ideale rifarsi a quella proposta da Coverciano.E possibile pertanto classificarla in :

    Le abilit tecnicheDEFINIZIONE

    Daniele Tacchini 2011 7

    TECNICA DI BASEOssia tutti i contatti uomo palla

    TECNICA APPLICATAOssia tutti i contatti uomo palla con

    presenza di un altro giocatore

  • dominio della palla

    calciare la palla

    Le abilit tecnicheDEFINIZIONE TECNICA DI BASE

    Daniele Tacchini 2011 8

    calciare la palla

    guidare la palla

    ricevere la palla

    colpo di testa

    rimessa laterale

    gioco del portiere

  • Fase di possesso palla

    1. Smarcamento

    Le abilit tecnicheDEFINIZIONE TECNICA APPLICATA

    Fase di non possesso palla

    1. presa di posizione

    Daniele Tacchini 2011 9

    1. Smarcamento

    2. difesa e copertura

    della palla

    3. passaggio

    4. finta e dribbling

    5. tiro in porta

    1. presa di posizione

    2. marcatura

    3. contrasto

    4. intercettamento

    5. difesa della porta

  • Va distinto in base alle et.In generale vanno ricordati sempre i prerequisiti affinch un

    bambino apprenda la tecnica :Sa gestire le proprie capacit senso percettive ? (vede la

    Le abilit tecnicheCOME ALLENO LA TECNICA ?

    Daniele Tacchini 2011 10

    Sa gestire le proprie capacit senso percettive ? (vede la palla ? La sente ?)

    Ha strutturato i propri schemi motori di base (ad esempio il correre : sa correre ? Lo sa fare orientando la testa da altre parti ? Sa i tipi di corsa ?

    Ha consolidato le proprie capacit coordinative ? (sa orientarsi nello spazio ? Come la sua percezione spazio tempo sulle traiettorie ? La capacit coordinativa richiesta nella sua fase sensibile ?)

    Ha iniziato a strutturare le cap. condizionali ( veloce ? Ha limiti di forza o resistenza anche in base a quanto fatto nella rimanente parte dellallenamento ?)

  • Poi vanno individuati altri fattori altrettanto adeguati :

    Le abilit tecnicheCOME ALLENO LA TECNICA ?

    Daniele Tacchini 2011 11

    altrettanto adeguati :

    - La proposta motivante ? ha un obiettivo chiaro ai bambini ?

    - Lho collocata nel giusto momento dellallenamento ?

  • FOCHE O GIOCATORI ?

    Le abilit tecnicheQUALE OBIETTIVO FINALE DELLALLENAMENTO TECNICO ?

    Daniele Tacchini 2011 12

    MA LA FOCA RIESCE A FARE LE STESSE COSE NELLA VASCA DEGLI SQUALI ?

  • Ricordiamoci poi il concetto di multilateralit e polivalenza.

    Le abilit tecnicheCOME ALLENO LA TECNICA ?

    Daniele Tacchini 2011 13

    multilateralit e polivalenza.

  • Lapprendimento della tecnica riguarda ogni fascia di et e tutti i livelli di prestazione.

    Il suo perfezionamento non cessa mai (es.

    Le abilit tecnicheQUANDO ALLENO LA TECNICA ?

    Daniele Tacchini 2011 14

    Il suo perfezionamento non cessa mai (es. allenatore portieri o grandi giocatori perfezionatisi negli anni : Tassotti, Conte).

    Anche un atleta evoluto deve ripassarla continuamente (anche i grandi giocatori di serie A dedicano parecchio allenamento individuale ai fondamentali), ma logico, perch i prerequisiti hanno la loro fase sensibile tra gli 8 e i 12 anni, che va potenziata in et giovanile.

  • Dal libro di S. BONACCORSO calcio : allenare il settore giovanile (a sua volta da Konzag 1991) si ha uninterpretazione interessante.

    Le abilit tecnicheMETODOLOGIA PER ALLENARE LA TECNICA

    Daniele Tacchini 2011 15

    uninterpretazione interessante.

    Si considerano cinque stadi di insegnamento del gesto tecnico :

    1- rappresentazione del movimento, che considera non solo il gesto in forma esterna, visiva, ma anche in forma interna, sentita in termini di volont, contrazioni muscolari, sensibilit cinestesica

  • 2- elaborazione della tecnica, ossia lindividuazione di esercizi preparatori

    Le abilit tecnicheMETODOLOGIA PER ALLENARE LA TECNICA

    Daniele Tacchini 2011 16

    2- elaborazione della tecnica, ossia lindividuazione di esercizi preparatori propedeutici per lapprendimento : palloni pi leggeri, uso delle mani, ecc. Ricordiamoci che nel proporre un modello ideale del gesto, va tenuto conto anche dei requisiti individuali dellatleta (altezza, peso, capacit motorie, ecc.)

  • Le abilit tecnicheMETODOLOGIA PER ALLENARE LA TECNICA

    3- Consolidamento del gesto tecnico senza avversario : la fase successiva allassimilazione del gesto standard.

    Sempre senza avversario si propongono varianti

    Daniele Tacchini 2011 17

    Sempre senza avversario si propongono varianti con :- velocit e ritmi differenti- distante differenti- uso di entrambi gli arti

    Poi ancora pi difficili :- dopo o con elevato carico fisico- con elevato carico psichico- ponendo richieste superiori alla partita

  • Le abilit tecnicheMETODOLOGIA PER ALLENARE LA TECNICA

    4- Consolidamento del gesto tecnico con avversario :

    si passa dalle situazioni di gioco semplici (da

    Daniele Tacchini 2011 18

    si passa dalle situazioni di gioco semplici (da 1>1 a 3>3) fino a quelle complesse (fino a 11>11) usando anche i giochi a tema (che vediamo dopo) in cui il giocatore deve riconoscere le situazioni e utilizzare i gesti come mezzo per risolvere i problemi.

    Sconfiniamo ormai nella TATTICA INDIVIDUALE E DI SQUADRA.

  • Le abilit tecnicheMETODOLOGIA PER ALLENARE LA TECNICA

    5- utilizzazione della tecnica :

    Consiste nello stabilizzare

    Daniele Tacchini 2011 19

    Consiste nello stabilizzare quanto appreso, perfezionarlo e utilizzarlo nel contesto reale di gara, favorendo la CAPACITA DI GIOCO

  • Le abilit tecnicheALCUNE SEMPLICI REGOLE

    Lautomatismo del gesto si

    acquisisce attraverso

    Daniele Tacchini 2011 20

    acquisisce attraverso

    ripetizioni e variazioni

    delle stesse

    D.T.

  • Le abilit tecnicheALCUNE SEMPLICI REGOLE

    Ricordiamo che cambiata la tempistica dellesecuzione del GESTO TECNICO

    Daniele Tacchini 2011 21

    Fino agli anni 80

    VEDERE SCEGLIERE ESEGUIREAdesso

    SCEGLIERE VEDERE ESEGUIRE

    Si pu allenare la tecnica come negli anni 80 ?(Esercitazioni di tecnica pensante S. SOLDANO)

  • Le abilit tecnicheCOME INTERPETARE LA PARTITA OGGI ?

    Daniele Tacchini 2011 22

  • Le abilit tecniche

    QUALCHE ESEMPIO DI ESERCITAZIONE

    Daniele Tacchini 2011 23

    DI ESERCITAZIONE (GIOCHI INIZIALI O GIOCHI A TEMA)

  • Daniele Tacchini 2011 24

    GUIDA DELLA PALLA. Calcio Rugby. Due squadre si affrontano

    giocando a calcio, su un campo rettangolare con due aree di meta

    poste oltre la linea di fondo campo. Si segna un punto ogni volta

    che un componente della squadra in attacco riesce a guidare la

    palla oltre la linea di meta. Varianti: guidare la palla con almeno 5

    tocchi, 2- attraversare tutta larea di meta, 3- non consentito il

    passaggio in avanti.

  • Daniele Tacchini 2011 25

    GUIDA DELLA PALLA. Calcio Rugby. Due squadre si affrontano

    giocando a calcio, su un campo rettangolare con due aree di meta

    poste oltre la linea di fondo campo. Si segna un punto ogni volta

    che un componente della squadra in attacco riesce a guidare la

    palla oltre la linea di meta. Varianti: guidare la palla con almeno 5

    tocchi, 2- attraversare tutta larea di meta, 3- non consentito il

    passaggio in avanti.

  • Daniele Tacchini 2011 26

    GUIDA DELLA PALLA. 5>5 per conquista spazio per il tiro. In un

    campo 25X35 si gioca 4>4 con due portieri. Lobbiettivo quello di

    guidare la palla oltre la linea di meta avversaria posta a 8 mt. da fondo

    campo per poi concludere a rete. Potr tirare solo chi ha superato la

    linea di meta, nessuno pu sostare nelle aree di meta.

  • Daniele Tacchini 2011 27

    GUIDA DELLA PALLA. 5>5 e guida in 4 aree di meta. Ai vertici di un

    campo di gioco (quadrato o rettangolo) si posizionano 4 quadrati di 5

    mt. di lato. I giocatori potranno attaccare verso qualsiasi meta e il

    punto si realizza entrandovi in guida della palla. Varianti: 1- non

    possibile guidare la palla nel quadrato in prossimit del quale si

    conquistato il pallone, 2- ogni squadra difende due quadrati (adiacenti,

    opposti, sul lato verticale,..)

  • Daniele Tacchini 2011 28

    GUIDA DELLA PALLA. 2>2 a meta con esterni. Si gioca un 2>2 con due

    giocatori esterni per squadra che fanno da sponda. Si conquista un punto

    se i giocatori interni guidano la palla oltre la linea di meta avversaria.

    Varianti: 1- invece della linea di meta, porre una porta da attraversare

    perch si valido il punto.

  • FINTA E DRIBBLING. Obbligo tre tocchi. In un

    campo 40X30 mt., con porte difese dai portieri

    si affrontano due squadre di 5-8 giocatori luna.

    Chi in possesso di palla deve effettuare

    minimo tre tocchi prima di poter passare o

    tirare in porta. Varianti: 1- obbligo di un

    Daniele Tacchini 2011 29

    tirare in porta. Varianti: 1- obbligo di un

    dribbling prima del passaggio; 2- obbligo due

    tocchi ma con piedi differenti (es. ricevo con il

    dx e passo con il sn) 3- numero minimo di

    tocchi 4-5 ecc.

  • Daniele Tacchini 2011 30

    FINTA E DRIBBLING. Calcio-pallamano a una porta. Una squadra

    difende la porta difesa da portiere, stando allinterno dellarea di rigore.

    Laltra squadra deve stare fuori dallarea di rigore a passandosi la palla

    deve cercare lo spazio giusto per poter entrare in area in dribbling per il

    tiro. Variante: se la squadra che difende conquista la palla attacca la

    linea di met campo.

  • Daniele Tacchini 2011 31

    FINTA E DRIBBLING. Partita a tocchi variati. Su un campo 50X40 si

    gioca 7>9. I 7 giocano a 2 tocchi e difendono la linea dietro al quale

    sono poste 4 porticine verso cui concludere e attaccano la linea di

    meta avversaria da superare in dribbling. I 9 giocano a tocchi liberi e

    attaccano la linea con le porte verso cui tirare una volta superata la

    linea di meta.

  • CROSS. Partita con esterni. Si gioca

    su un campo 50X35 una partita 7>7

    con due portieri e con due giocatori

    per squadra in fase offensiva che

    non possono essere disturbati e

    hanno il compito di crossare. Il gol su

    cross vale doppio. Varianti: 1- porre

    solo due esterni che collaborano con

    entrambe le squadre; 2- esterni su

    tutta la fascia laterale 3- gli esterni

    Daniele Tacchini 2011 32

    tutta la fascia laterale 3- gli esterni

    giocano 1>1 prima di poter crossare

    4- il giocatore che passa allesterno

    esce anche lui dal campo creando

    cos una situazione 2>1 per poter

    andare al cross in forma facilitata 5-

    tocchi limitati per i giocatori, liberi per

    gli esterni 6- viceversa rispetto al 5

  • Daniele Tacchini 2011 33

    CROSS. Partita con sovrapposizione. Su un campo 60X40 diviso in

    tre fascie di 20 mt., con due porte difese da portieri, si gioca 8>8 con

    la regola che la squadra in possesso di palla, nella propria zona di

    attacco, pu segnare solo dopo una sovrapposizione in fascia e

    cross. Varianti: 1- al posto della sovrapposizione si deve eseguire un

    taglio 2- idem ma invece del taglio si deve eseguire un uno-due

  • Daniele Tacchini 2011 34

    CROSS. 1>1 con esterni. In un campo 20X15 con due porte difese da

    portieri si gioca 1>1 con due giocatori esterni neutrali che facendo da

    sponda eseguono il cross. Gol valido solo su cross, doppio se su

    cross al volo. Ottima anche come allenamento alla resistenza alla

    velocit. Variante: 1- 2>2 con sponde neutrali; 2- 2>2 con sponde di

    squadra.

  • Daniele Tacchini 2011 35

    CROSS. Partita con cross da zone prestabilite. Si gioca 6>6 con

    laiuto esterno di due giocatori neutri che possono eseguire il

    cross nel rettangolo di fondo, nel resto della fascia giocano a un

    tocco.

  • COLPO DI TESTA. Partita con cross dallesterno.

    Si gioca 6>6 con due esterni neutri; la palla

    contesa nel settore centrale, con lobbiettivo di

    inviarla agli esterni che con le mani effettuano un

    cross. Il gol vale solo di testa. Sul cross i difensori

    si bloccano per permettere una migliore

    Daniele Tacchini 2011 36

    si bloccano per permettere una migliore

    valutazione della traiettoria di cross. Varianti: 1-

    anche i difensori sono attivi ma sul cross possono

    rinviare solo di testa, fino a quando la palla non

    caduta a terra 2- cross con i piedi

  • Daniele Tacchini 2011 37

    COLPO DI TESTA. Partita a 6 porte. Partita 3>3, si gioca con le mani e

    si segna di testa. Varianti: come sopra ma mano-piede e gol di testa 2-

    gol di testa in tuffo vale doppio

  • Daniele Tacchini 2011 38

    COLPO DI TESTA. Partita a porte diverse. In un campo 50X40 con

    due porte regolari (difese da portieri) e 4 piccole, si gioca 8>8. Il gol

    nelle porte grandi vale solo di testa o al volo, nelle piccole in

    qualunque modo. Varianti: 1- limitare il numero di tocchi per accelerare

    la conclusione, 2- dividere il campo in tre settori, imponendo di

    lasciarne libero uno (difensivo) quando si attacca.

  • COLPO DI TESTA. Testa oltre la linea. In

    un campo 60X40 si gioca 7>7 a tocchi

    limitati. Il punto si ottiene con un colpo di

    testa che fa superare la linea di fondo

    degli avversari. Variante: 1- si gioca con le

    Daniele Tacchini 2011 39

    degli avversari. Variante: 1- si gioca con le

    mani, con il giocatore in possesso di palla

    che deve liberarsene prima che venga

    toccato da un avversario.

  • COLPO DI TESTA. Torre da fondo campo. Su un campo 30X20 con

    due porte difese da portieri, si gioca 4>4 con quattro giocatori neutri

    Daniele Tacchini 2011 40

    due porte difese da portieri, si gioca 4>4 con quattro giocatori neutri

    posizionati oltre le linee di fondo, che fungono da torre. Lobbiettivo del

    gioco quello di far pervenire la palla alle torri che, di testa, forniscono

    un assist a chi in campo che tirer in porta. Varianti: 1- gioco con le

    mani con le stesse finalit 2- gol di testa dopo sponda vale doppio, 3-

    gol solo al volo o solo di testa, sempre su sponda, 4- porre allesterno,

    in zona di attacco, i giocatori della squadra

  • TIRO. Partita con porte a

    triangolo. In un campo

    40X40 con due porte a tre

    lati di 6 mt. di larghezza

    poste a 8 mt. dalla linea di

    fondo, difese da portiere,

    si gioca 6>6. Il gol valido

    Daniele Tacchini 2011 41

    si gioca 6>6. Il gol valido

    solo su tiro di prima.

    Varianti: 1- limitare il

    numero di tocchi per

    aumentare la possibilit di

    tiro

  • Daniele Tacchini 2011 42

    TIRO. Colpisci il bersaglio. In uno campo 20X30 si gioca 4>4 per

    colpire un bersaglio costituito da tre coni posti a 8 mt. dalla linea di

    fondo. Varianti: 1- aumentare il numero dei coni da colpire, 2-

    aumentare la larghezza dei coni, 3- se la palla si ferma allinterno del

    triangolo formato dai coni, punto doppio

  • Daniele Tacchini 2011 43

    CALCIARE. Palla al portiere. In un campo 50X35 si gioca 7>7 con due

    aree di meta in cui sono posti i portieri. Si ottiene un punto quando si

    riesce con un passaggio a parabola a far pervenire la palla al portiere

    che deve bloccarla prima che sia caduta a terra. Varianti: 1- minimo 5

    passaggi consecutivi prima di poter lanciare al portiere.

  • Daniele Tacchini 2011 44

    CALCIARE. Gioco con lancio. Si gioca in un campo 50X35, diviso in tre

    fasce (di cui una centrale larga 10 mt.) con due porte difese da portieri.

    La zona centrale pu essere attraversata da palla e giocatori, ma non si

    pu si giocare allinterno, per favorire i lanci lunghi e il gioco in

    profondit.

  • TIRO. Gol entro i cinque passaggi.

    Su un campo 50X35 con due porte

    difese da portieri, si gioca 7>7 con

    lobbligo di tirare entro i cinque

    Daniele Tacchini 2011 45

    lobbligo di tirare entro i cinque

    passaggi consecutivi di squadra.

    Si obbliga cos a cercare il tiro con

    frequenza attraverso

    il gioco in verticale.

  • PASSAGGIO E RICEZIONE. Divieto di

    portare palla. Si gioca una partita normale

    in vige il divieto di condurre la palla.

    Varianti: 1- con le mani non ci si pu

    spostare con la palla in mano, 2- prima di

    Daniele Tacchini 2011 46

    spostare con la palla in mano, 2- prima di

    poter tirare obbligatorio un certo numero

    di passaggi, 3- prima di poter tirare tutti i

    giocatori della squadra devono aver toccato

    la palla almeno una volta

  • Daniele Tacchini 2011 47

    PASSAGGIO E RICEZIONE. Abbatti il con e vai in gol. In un campo

    30X20 con due porte difese da portieri si gioca 4>4. Prima di poter

    tirare bisogna abbattere con un tiro uno dei coni posti allinterno del

    campo di gioco.

  • PASSAGGIO E RICEZIONE. Dieci

    passaggi. Si gioca in un quadrato o

    rettangolo di dimensioni opportune in base

    al numero dei giocatori. Si consegue un

    punto ogni volta che si realizzano 10

    Daniele Tacchini 2011 48

    punto ogni volta che si realizzano 10

    passaggi consecutivi. Varianti: aumentando

    le dimensioni del campo, aumenta anche la

    componente fisica, 2- obbligo che almeno

    2/3 dei componenti tocchino la palla.

  • PASSAGGIO E RICEZIONE. I due quadrati.

    Si costruiscono due quadrati, di cui uno

    interno allaltro, di 25 e 10 metri di lato.

    Allinterno di quello piccolo si gioca un 2>2

    mentre allinterno di quello grosso (e quindi

    allesterno del piccolo) si gioca 4>4. Si ottiene

    un punto ogni volta che si riesce a far

    pervenire la palla ad un giocatore allintero e

    farsela restituire senza labbia toccato un

    avversario. Nel tempo determinato vince chi fa

    Daniele Tacchini 2011 49

    pi punti. Varianti: 1- linterno deve restituire

    ad un altro esterno senza farsi intercettare, 2-

    contrario al gioco iniziale: gli interni devono far

    pervenire la palla agli esterni ( possibile

    facilitare o complicare il compito imponendo

    un numero minimo di passaggi prima di poter

    passare la palla oppure porre i difensori con le

    mano dietro la schiena (handicap fisico)

  • PASSAGGIO E RICEZIONE. Palla in

    zona franca. In un campo 30X30 con

    due zone esterne larghe 10 mt., si

    gioca 4>4 con un giocatore per

    squadra in zona esterna (franca). Un

    punto ad ogni passaggio al giocatore

    in zona franca. Varianti: 1- obbligo

    restituzione dalla zona franca al

    Daniele Tacchini 2011 50

    restituzione dalla zona franca al

    campo senza intercettamento 2-

    porre agli esterni dei colori con

    obbligo passaggio in zona franca al

    colore prestabilito 3- numero di

    passaggi minimo prima di poter

    passare in zona franca

  • PASSAGGIO E RICEZIONE.

    Contropiede veloce. In un campo 60X40

    diviso a met, con una porta difesa da

    portiere e 4 porticine, si gioca 8>8 a

    tocchi limitati. Quando la squadra che

    difende la porta regolare conquista la

    palla, deve effettuare 3 passaggi

    consecutivi prima di lanciare lunico

    Daniele Tacchini 2011 51

    consecutivi prima di lanciare lunico

    proprio attaccante posto nella met

    campo opposta. Questi non deve essere

    disturbato al momento della ricezione

    che permette alla squadra di salire e

    impostare un veloce contropiede, con gli

    avversari che rientrano.

  • PASSAGGIO E RICEZIONE. Gol e

    possesso. In un campo 60X40 con due

    porte difese da portieri, si gioca con la

    regola che la squadra che ha segnato non

    pu pi segnare ma giocare per il

    Daniele Tacchini 2011 52

    pu pi segnare ma giocare per il

    possesso, fino alla rete degli avversari.

    Allo scadere del tempo la squadra che

    in vantaggio vince. Variante: 1- fase di

    possesso a tocchi limitati.

  • PASSAGGIO E RICEZIONE.

    Passaggi a 3 squadre contro una. 4

    squadre di 4 giocatori si

    dispongono una allinterno e tre

    allesterno di un quadrato 15X15.

    Gli interni devono intercettare la

    palla che gli esterni si scambiano

    Daniele Tacchini 2011 53

    palla che gli esterni si scambiano

    sui bordi del quadrato giocando a

    un tocco. Il passaggio esterno deve

    essere sempre effettuato ad un

    colore diverso e uno solo per lato.

    Gli esterni possono cambiarsi

    posizione.

  • Partita con rientro obbligato. In una met

    campo con una porta regolare difesa da portiere,

    si gioca 8>8 con la regola che chi attacca deve

    fare gol, mentre chi difende deve conquistare

    palla per effettuare 3 passaggi consecutivi. In tal

    caso gli attaccanti devono tornare tutti a met

    campo dove prendono un altro pallone e

    ricominciano con lazione. Dopo 10 si invertono

    le squadre e vince quella che ha effettuato il

    maggior numero di gol. Variante: 1- limitare il

    Daniele Tacchini 2011 54

    maggior numero di gol. Variante: 1- limitare il

    numero di tocchi (anche variando da squadra a

    squadra), 2- inserire due porticine supplementari

    oltre a quella regolare, 3- se la difesa esegue i 3

    passaggi consecutivi, allora si invertono subito i

    ruoli con gli attaccanti che vanno a toccare la

    linea di porta e difendono, i difensori che toccano

    la linea di met campo, recuperano un pallone a

    attaccano (vince chi sta pi tempo in attacco

    oppure chi fa pi gol)

  • Partita oltre la met campo. Si gioca su un campo 50X40

    suddiviso a met, con due porte difese da portieri, 8>8. Il gol

    vale solo se tutta la squadra che attacca oltre la linea

    mediana del campo. Ci permette di avere sempre la squadra

    corta, oltre ad allenare anche la resistenza in regime di gara.

    Varianti: 1- se la squadra che difende subisce gol con un

    proprio elemento nella met offensiva, il gol vale doppio (e

    Daniele Tacchini 2011 55

    proprio elemento nella met offensiva, il gol vale doppio (e

    cos via se ci sono due, tre,..giocatori), 2- dividendo il

    campo in tre zone, si pu imporre di dover superare, o

    rientrare, oltre la linea pi vicina alla porta avversaria, 3-

    anche il portiere deve essere oltre la linea fissata.

  • Palla al re. Si gioca in un campo 40X30

    con allinterno un campo di 20X15.

    Allinterno del campo piccolo si gioca a

    pallamano 4>4 o 5>5 per passare la

    palla al giocatore (uno per squadra)

    posto fuori, ma dentro il campo di gioco

    che, con i piedi pu segnare senza

    essere contrastato. E possibile invertire

    la situazione, con gioco di piedi

    Daniele Tacchini 2011 56

    la situazione, con gioco di piedi

    allinterno del campo piccolo, e con le

    mani in quello grosso. Varianti: 1- il

    giocatore che esegue il passaggio al re,

    e (variante 2) il suo avversario diretto,

    entrano nel campo regolare e giocano

    1>1 o 2>1 per fare gol.

  • Partita mista mani-piedi. In un campo 50X35 diviso

    a met si gioca 8>8 con due portieri a difesa delle

    porte. La regola che nella propria met campo si

    gioca con le mani, in quella offensiva, con i piedi. Per

    poter uscire dalla propria met campo bisogna

    realizzare 5 passaggi, con le mani, consecutivi. Se si

    conquista la palla bisogna rientrare e ricominciare

    Daniele Tacchini 2011 57

    conquista la palla bisogna rientrare e ricominciare

    con le mani. Varianti: 1- limitare il numero dei tocchi,

    2- al segnale del mister si inverte la regola, quindi se

    si sta giocando con le mani bisogna mettere palla a

    terra per giocare con i piedi

  • Partita senza palla. In un campo 40X30 si gioca 8>8 senza la palla. I

    marco

    enrico

    Daniele Tacchini 2011 58

    Partita senza palla. In un campo 40X30 si gioca 8>8 senza la palla. I

    giocatori della squadra che attacca effettuano dei passaggi chiamando

    il nome del proprio compagno che deve tenere il braccio alzato. La

    squadra che difende deve toccare lavversario che ha il braccio alzato,

    prima che questi riesca a chiamare un altro compagno, per poter

    conquistare la palla immaginaria. Realizza un punto chi, con il braccio

    alzato, riesce a superare la linea di fondo campo.

  • Partita senza sosta. In un campo 50X70 si gioca 5>5 o

    6>6 con obbligo di mantenere il possesso palla senza

    potersi mai fermare (un punto di penalit). Viene aggiudica

    un punto a chi realizza 15 passaggi consecutivi. Il gioco ha

    come finalit la resistenza aerobica e lattacida, bene quindi

    non prestare attenzione solo ai gesti tecnici, ma anche al

    fatto di non stare mai fermi.

    Daniele Tacchini 2011 59

    fatto di non stare mai fermi.

    Variante: 1- inserire nel campo di gioco altre due squadre. Si

    gioca quindi blu>rossi e gialli>verdi con le stesse regole viste

    sopra, con il problema questa volta di essere in quattro

    squadre dove prima si era in due.

  • Le abilit tattiche

    TATTICA

    Significa mettere in ordine, ovvero utilizzare in forma economica e razionale determinate potenzialit individuali mettendole in relazione

    Daniele Tacchini 2011 60

    individuali mettendole in relazione con quelle dei compagni e degli avversari.

    In altri termini indica la capacit di risolvere un problema che si presenta utilizzando i mezzi e le conoscenze a disposizione.

  • Le abilit tattiche

    Gli ambiti tattici possono essere cos definiti:1) conoscenze tattiche : quei processi mentali di

    produzione e riproduzione delle informazioni e dipendenti dalla variet degli elementi conosciuti ossia dalla qualit e variet di proposte con cui stato affrontato il processo di formazione dellatleta,

    Daniele Tacchini 2011 61

    dellatleta,2) abilit tattiche : lespressione di una tecnica

    specifica in relazione ai parametri energetici e biomeccanici impiegati

    3) capacit tattiche : la facolt di un atleta di utilizzare le sue capacit psichiche e fisiche, le sue abilit tecniche nelle diverse condizioni di gara, per la soluzione di compiti e problemi individuali, di reparto e collettivi

  • Le abilit tattiche

    Lapplicazione della tattica avviene attraverso due fasi, quella di possesso e quella di non possesso palla.

    I principi generali in fase di possesso palla sono : - scaglionamento difensivo- verticalizzazione - acquisizione di ampiezza- mobilit

    Daniele Tacchini 2011 62

    - mobilit- imprevedibilit o sorpresaI principi in fase di non possesso palla sono :- scaglionamento difensivo- azione ritardatrice e/o temporeggiamento- concentrazione- equilibrio difensivo- controllo difensivo o cautela

  • Le abilit tattiche

    Sviluppo dei principi

    FASIPOSSESSO PALLA NON POSSESSOsostegno al portatore disposizione a zonasuperiorit numerica disposizione a uomomantenimento p.p. disposizione misto

    Daniele Tacchini 2011 63

    mantenimento p.p. disposizione mistocorse in diagonale pressionecorse di deviazione pressinggioco dalla parte cieca raddoppimovimenti ad incrocio fuorigiocosovrapposizionipassaggi allindietro1-2 e passaggi murobloccovelo ed escavariazione ritmogioco in 4/5 battuta

  • Le abilit tattiche : ARRIVEREMO A QUESTO LIVELLO ?

    Daniele Tacchini 2011 64

  • La seduta di allenamento

    E la raccolta ordinata dei contenuti, tradotti in attivit motorie e sportive, che lallenatore propone ai propri giocatori per il raggiungimento degli obiettivi specifici e accrescendo le loro competente tecnico - tattiche. La struttura della seduta ha avuto diverse evoluzioni.

    Daniele Tacchini 2011 65

    seduta ha avuto diverse evoluzioni.

    Ad oggi possiamo indicarne 3 principali :

    1- PARABOLICA2- GEG = GIOCARE -

    ESERCITARSI - GIOCARE3- PER FASI

  • La seduta di allenamento PARABOLICA

    E il metodo classico (ma non per questo superato).Si compone di 3 momenti principali :a- FASE DI AVVIAMENTO : riscaldamento funzionale,

    preparazione fisiologica e didattica specificab- FASE CENTRALE : indirizzo didattico, determinazione

    degli obiettivi, fase di carico vera e propria

    Daniele Tacchini 2011 66

    degli obiettivi, fase di carico vera e propriac- FASE FINALE : defaticamento, verifica degli

    adattamenti, feed back risultati mediante verbalizzazione, ripristino di equilibri psicologici individuali e del gruppo)

    E un tipo di struttura semplice in cui lallenatore inserisce nella fase centrale le esercitazioni che devono perseguire lobiettivo principale della seduta.

  • La seduta di allenamento PARABOLICA

    Daniele Tacchini 2011 67

  • La seduta di allenamento GEG

    Si basa sulla teoria per cui per insegnare a giocare occorre partire dal gioco e non dallesercizio analitico.

    GIOCARE ESERCITARSI GIOCARE(= GLOBALE ANALITICO GLOBALE)

    Lallenatore deve chiedersi : cosa avviene in partita ? e quindi vedere che cosa bisogna allenare. Si estrapola un frammento di partita, un problema e lo si lavora a parte,

    Daniele Tacchini 2011 68

    frammento di partita, un problema e lo si lavora a parte, attraverso sia losservazione del tecnico che autovalutazione dei ragazzi. Dopo averlo allenato viene subito reinserito nel contesto del gioco.

    Tra i fautori di questa metodologia : J. Velasco (pallavolo) e A. Hotz (Lapprendimento qualitativo dei movimenti).

    Questultimo afferma : Lallenatore non deve utilizzare la correzione come strumento di potere e assumere, rispetto allallievo, il ruolo del depositario della conoscenza. Al contrario, deve apparire come una persona competente, che sa di pi, che desidera ridurre il suo vantaggio e che vuole fare in modo che anche lallievo conosca sempre pi come si realizza un movimento

  • La seduta di allenamento GEG

    Molto utile nelle categorie piccole (piccoli amici pulcini) dove lattenzione bassa e la richiesta di gioco alta. Il metodo sembra un po quello del bastone e della carota ma i contenuti didattici sono enormi.

    A mio avviso sicuramente motivante per i ragazzi il trovarsi in un allenamento alternato tra gioco pratico

    Daniele Tacchini 2011 69

    trovarsi in un allenamento alternato tra gioco pratico e analitico/situazionale, analizzando subito ci che non va e trovando le soluzioni, per poi subito applicarle. Penso per che serva una grossa competenza di base da parte del tecnico nellosservare, estrapolare tra il suo bagaglio di conoscenze lesercitazione idonea e avere la personalit necessaria per proporla richiamando a se subito lattenzione, si sa infatti che dopo una fase ludica (soprattutto nei ragazzi) difficile proporne una analitica, ma solitamente pi facile il viceversa.

  • La seduta di allenamento PER FASI

    E la metodologia dallenamento tuttora pi diffusa, introdotta quando levoluzione delle abitudini dei ragazzi li port ad essere pi sedentari, pertanto occorreva un nuovo modo di proporre lallenamento, pi variegato e completo soprattutto sotto laspetto motorio coordinativo.

    Daniele Tacchini 2011 70

    Si suddivide in 5 fasi principali (e alcune minori) :1- GIOCO INIZIALE2- ESERCITAZIONI ANALITICHE3- SITUAZIONI DI GIOCO4- GIOCO A TEMA5- PARTITA FINALE

  • La seduta di allenamento PER FASI

    GIOCO INIZIALE (durata 15-20)Dopo una breve fase di riscaldamento (utile soprattutto nei mesi

    invernali) in cui con esercitazioni in corsa lenta (andature), si mobilizzano gli arti superiori e inferiori, con lo scopo principale di innalzare la temperatura corporea e entrare mentalmente nellottica della seduta, si passa alla prima fase della seduta, il GIOCO INIZIALE.

    Esso pu essere un altro sport (polisportivit) o mutuato da esso

    Daniele Tacchini 2011 71

    Esso pu essere un altro sport (polisportivit) o mutuato da esso (multilateralit e polivalenza).

    Importante che richiami lobiettivo principale dellallenamento (es. obiettivo : colpo di testa, gioco iniziale : pallamano con gol di testa).

    Il Gioco iniziale ha molteplici peculiarit :a- crea un clima positivo (ludico) allinterno del gruppob- aumenta il bagaglio culturale e motorioc- introduce mentalmente quello che sar il tema della seratad- permette un riscaldamento funzionale a tutto il corpo

  • La seduta di allenamento PER FASI

    ESERCITAZIONI ANALITICHE (durata 15-20)La seconda fase prevede lallenamento dellobiettivo tecnico

    principale della seduta che viene perseguito attraverso esercitazioni che agiscono sullaspetto tecnico coordinativo e che inizialmente sono puramente analitiche, ossia :

    - senza pressione temporale, - senza pressione spaziale, - senza presenza di avversario,

    Daniele Tacchini 2011 72

    - senza presenza di avversario,- con la presenza di compagni utili sono a migliorare il gesto.

    Poi, durante questa fase, lallenatore, continuando nella sua opera di correzione (verbale, visiva e dimostrativa) aumenta gradatamente le difficolt (le 4 varianti viste sopra) arrivando a far compiere il gesto (che meccanicamente deve continuare ad essere corretto) in situazione di difficolt, fino a collegarsi naturalmente con la fase successiva, in cui la presenza di avversari comporta una verifica dellapprendimento in una porzione di gara.

  • La seduta di allenamento PER FASI

    SITUAZIONI DI GIOCO (durata 20-30)E la fase centrale della seduta in cui il gesto tecnico,

    obiettivo principale, viene inserito in un contesto di gioco (tattica) e sotto una pressione fisica (motoria). Si agisce prevalentemente sullaspetto tattico individuale (tecnica applicata) e ne consegue unesercitazione molto motivante (aspetto

    Daniele Tacchini 2011 73

    unesercitazione molto motivante (aspetto psicologico) e simile alla realt.

    Il tecnico graduer le difficolt passando da situazioni semplici (1>1, 2>13>3) a situazioni complesse (4>4, 6>411>11) che coinvolgono reparti e settori della squadra.

    La ripetitivit delle situazioni, corrette dal tecnico e autovalutate dai giocatori, permettono lacquisizione di automatismi e principi di gioco in forma reale e sicuramente memorizzabile.

  • La seduta di allenamento PER FASI

    GIOCO A TEMA (durata 10-15)E la quarta fase della seduta, quella che pi si

    avvicina al contesto di gioco. Si tratta di organizzare una partita che abbia come

    vincolo il perseguimento dellobiettivo principale della seduta (es. obiettivo passaggi, gioco a tema : partita con minimo 10 passaggi consecutivi prima di

    Daniele Tacchini 2011 74

    della seduta (es. obiettivo passaggi, gioco a tema : partita con minimo 10 passaggi consecutivi prima di poter realizzare un gol)

    Il vincolo impone ai giocatori di ricercare lobiettivo fissato attraverso una vera e propria partita, resa complicata proprio dalla regola prefissata.

    Il tecnico continua a correggere, suggerire e raccogliere anche spunti dai ragazzi, per risolvere al meglio il problema fissato.

    Si introduce quindi lultima fase che rappresenter un momento di verifica finale della proposta.

  • La seduta di allenamento PER FASI

    PARTITA FINALE (durata 20)E il momento conclusivo della seduta, in cui il tecnico

    non interviene nel gioco, avendo gi organizzato le dimensioni del campo e le squadre contrapposte, ma verifica a bordo campo innanzitutto lesecuzione qualitativa e quantitativa del gesto proposto come obiettivo della serata, dopodich si appunta

    Daniele Tacchini 2011 75

    obiettivo della serata, dopodich si appunta eventuali ulteriori problemi e spunti di lavoro per le sedute future.

    A seguire consiglio sempre due momenti (10 circa): uno di raduno (con raccolta materiale e riordino attrezzature) con una piccola fase defaticante (se il clima, gli spazi e i tempi lo consentono) in corsa lenta e stretching, laltro dedicato ad un ripasso veloce e verbale da parte di tutti su quanto proposto, sul come stato eseguito e su cosa c ancora maggiormente da lavorare

  • I PRO E I CONTRO DELLA SEDUTA PER FASI

    La seduta per fasi ha molteplici punti a favore :1- organizzazione dellattivit con elasticit nelle fasi per

    linserimento di varianti progressivamente complicanti o facilitanti2- eliminazione dei tempi morti3- contemporanea allenabilit di tutti e 4 i fattori della prestazione

    (T, TT, F, P) 4- rassicura chi crede che prima di disputare la partita si debbano

    imparare i gesti tecnici

    Daniele Tacchini 2011 76

    4- rassicura chi crede che prima di disputare la partita si debbano imparare i gesti tecnici

    5- allenamento altamente motivante dalla presenza di giochi ed esercitazioni pratiche e con la presenza pressoch costante della palla

    6- la tecnica in situazione vicina alla realt della partita, la parte tattica e stimolata dalla 3 e 4 fase

    Di contro si pu verificare che :1- la sequenza delle fasi rigida2- d priorit allapprendimento in serie crescente del gesto, ma non

    sottolinea lapprendimento dei gesti in situazione globale (partita)3- in categorie adulte, deve essere opportunamente modificata per

    linserimento di un adeguato aspetto condizionale senza palla

  • ESEMPIO SEDUTA PER FASI

    UNITA DI LAVORO N____ (mese di Ottobre) 3allenamento della settimana (precedente alla partita)

    Categoria : Giovanissimi (12-14 anni)Obbiettivo tecnico : COLPO DI TESTAObiettivo tattico : AMPIEZZA DEL GIOCO OFFENSIVOObbiettivo motorio : Velocit di pensiero e di esecuzioneObiettivo Psico sociale : reattivit mentale, attenzione al

    Daniele Tacchini 2011 77

    Obiettivo Psico sociale : reattivit mentale, attenzione al lavoro in gruppo

    N allievi : 16+2 portieriStrumenti : Decametro e CronometroAttrezzi : 1 pallone ogni ragazzo, casacche colorate, cinesini,

    paline, ostacoli, coniFASI DELLA SEDUTA 1 Messa in azione (5) : Corsa lenta su due file, con

    mobilizzazione arti sup. e inf. In regime di ritmizzazione. Variante : con palla al piede sugli es. per gli arti sup, in mano per quelli per gli arti inf.

  • ESEMPIO SEDUTA PER FASI

    2 Gioco iniziale (20) : Pallamano gol di testa : su un campo 35 x 25 (2 porte 6x2 senza portieri fissi), si gioca 8>8 con gol di testa. Regole progressivamente aggiunte (varianti) : 1) due aree largh. 10 mt, si definisce cross il passaggio offensivo dentro larea e anche su questo va difeso di testa, lancio quello che arriva da fuori area, e su questo si pu difendere di mano 2) gol valido con tutti gli attaccanti nella campo offensiva (variante : nellarea di rigore) 3) se un dif. nella dif. avversaria sul gol subito paga una penalit di un giro di campo da pallamano mentre la gara

    Daniele Tacchini 2011 78

    rigore) 3) se un dif. nella dif. avversaria sul gol subito paga una penalit di un giro di campo da pallamano mentre la gara continua (concetto della sup. e inf. numerica) 4) anche gli attaccanti non possono stare nella propria dif. sul gol realizzato, pena il giro di campo 5) dif. e attaccanti nellarea di rigore sul gol, pena il giro di campo 6) inserire nel percorso del giro di penalit degli ostacoli, paletti, ecc.

  • ESEMPIO SEDUTA PER FASI

    3 Esercitazioni analitiche (10-15): Esercizi per il colpo di testa : 1) a coppia sul

    posto a distanza 8-10 mt, 2) con stacco frontale 3) con stacco laterale e colpo di testa frontale 4) in movimento in avnati/indietro 5) a 4 (specchio) sul posto

    Daniele Tacchini 2011 79

    avnati/indietro 5) a 4 (specchio) sul posto 6) specchio avanti/indietro 7) specchio destra/sinistra 8) specchio a comando. CURARE lo skip basso intermedio (per entrambi) tra un colpo di testa e laltro, e la cura delle distanze tra compagni e altri gruppi (concetto di zona)

  • ESEMPIO SEDUTA PER FASI

    4 Situazioni di gioco (20): 3>0 per il cross : su movimento come da figura il giocatori devono concludere

    a rete (meglio se su cross e colpo di testa ) Regole progressivamente aggiunte (varianti)a) Contro movimento di B (vado via e vengo incontro) e C (vengo incontro e

    vado via)b) C cross basso dal limite (psg di A addosso)c) C cross dal fondo (psg di A profondo (a) diagonale b) verticale) in funzione

    degli ipotetici dif.

    Daniele Tacchini 2011 80

    c) C cross dal fondo (psg di A profondo (a) diagonale b) verticale) in funzione degli ipotetici dif.

    d) 1 dif (D) parte marcando B e in area su A e Be) 2 dif. (D e E) partono su B e A e li marcano in areaf) i dif. fanno una navetta 5+5

    in partenza

  • ESEMPIO SEDUTA PER FASI

    5 Gioco a tema (10-15): Partita con esterni : campo 60x40 2 porte regolari difese da portieri, due squadre schierate con modulo predefinito (P-4-3-1>P-2-4-2). A turno un giocatore per squadra va allesterno del campo, sulla linea laterale e diventa un jolly (ossia gioca con entrambe) regola base : gol solo di testa su cross dellesterno. Cambio esterni ogni 3-4. Regole progressivamente aggiunte (varianti) : 1) lesterno non pu portare la palla, il cross per il gol vale solo nellultimo settore (area) 2) ogni squadra deve usare alternativamente gli esterni

    Daniele Tacchini 2011 81

    portare la palla, il cross per il gol vale solo nellultimo settore (area) 2) ogni squadra deve usare alternativamente gli esterni (prima uno poi laltro) 3) alternare sempre gli esterni indipendentemente da chi li ha usati.

    6 Gioco finale (20) : Partita 8>8, campo come gioco a tema, 2 tocchi (solo per stimolare lultima parte di reattivit mentale e fisica). Verifica gioco di testa e sviluppo gioco sulle fasce

    7 Fase finale (5) : Discussione della seduta, dellobbiettivo e raccolta materiale.

    ______________________________________________________________________

    (parte da compilare a fine seduta)Note e proposte per la seduta successiva e note particolari :

  • La prossima volta

    L'attivit calcistica per le singole fasce di et dell'area didattica: esempi di programmazione di microcicli e

    singole sedute di allenamento, fissati gli obiettivi ed i bisogni, per Piccoli Amici/Pulcini/Esordienti

    Che per la nostra tabella di programmazione significa

    1- analisi situazione iniziale

    Daniele Tacchini 2011 82

    1- analisi situazione iniziale2- analisi dei bisogni e dei carichi di lavoro in relazione alle fasi

    sensibili (2^ serata)3- definizione obiettivi generali e specifici (2^ serata)4- scelta e organizzazione dei contenuti (4^-6^-7^-8^ serate)5- scelta e organizzazione dei metodi di insegnamento (1^ serata 6^-

    7^-8^ serate) 6- costruzione unit di lavoro e definizione dei tempi (3^ serata)7- valutazione finale (POST ANALISI) (5^ serata)8- strategie per il recupero o per il potenziamento (5^ serata)

  • Un ultimo regalo..

    Chi muore (Ode alla vita)

    di Pablo Neruda

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

    Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti

    Daniele Tacchini 2011 83

    fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza portera' al raggiungimento di una splendida felicita'.

  • Arrivederci alla prossima !!

    Grazie per lopportunit .

    . stato un privilegio !

    Daniele Tacchini 2011 84

    Daniele Tacchini