3. lezione microscopia

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Tecniche di caratterizzazione Processi Monitoraggio in situ Monitoraggio ex situ Materiali Strutture Componenti o dispositivi finali Morfologia Composizione Struttura Proprietà ottiche, elettriche, Termiche, meccaniche, biologiche, Interazione con i gas e fluidi, … Verifica di funzionamento 1

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Microscopia elettronica at polito

Transcript of 3. lezione microscopia

  • Tecniche di caratterizzazione

    Processi

    Monitoraggio in situ

    Monitoraggio ex situ

    Materiali

    Strutture

    Componenti o dispositivi finali

    Morfologia

    Composizione

    Struttura

    Propriet ottiche, elettriche,

    Termiche, meccaniche, biologiche,

    Interazione con i gas e fluidi,

    Verifica di funzionamento 1

  • Tecniche di caratterizzazione.

    I principi:

    2

  • 3

  • Microscopie Elettroniche

    4

  • Le lenti

    Una lente costituita dallinsieme di due superfici rifrangenti.

    Ad esempio nel caso di due superfici rifrangenti sferiche in aria,

    costituite da un mezzo di indice di rifrazione n, in cui la distanza tra i

    vertici O1 e O2 molto piccola abbiamo un lente sottile.

    p, oggetto

    q, immagine

    MICROSCOPIA OTTICA

    5

  • Un raggio luminoso proveniente da P incontra dapprima la superficie

    sferica convessa 1 e si rifrange, il raggio rifratto incontra poi la

    superficie sferica concava 2 e si rifrange nuovamente.

    Mettendo insieme le due rifrazioni con O1O2=0 otteniamo:

    Formula di Descartes per una lente sottile Convenzioni di segno:

    tutti i segmenti a destra di O sono positivi, quelli a

    sinistra negativi.

    12

    111

    11

    rrn

    qp6

  • Punti focali o fuochi

    Fuoco oggetto

    Fuoco immagine

    oi

    i

    o

    o

    FF

    Fq

    rrn

    F

    Fpq

    p

    111

    1

    12

    Se lente convergente

    lente divergente 0

    0

    o

    o

    F

    F

    p, oggetto

    q, immagine

    12

    111

    11

    rrn

    qp

    7

  • 12

    111

    1

    rrn

    Fo

    Equazione dei costruttori

    di lenti

    Centro ottico

    Il punto O detto centro ottico.

    Si pu dimostrare che i raggi luminosi passanti per O non vengono

    deviati.

    12

    111

    11

    rrn

    qp

    0

    111

    Fqp

    8

  • Costruzione delle immagini per lenti sottili

    Nellapprossimazione parassiale

    (i) limmagine di un punto un punto,

    (ii) limmagine di un segmento AB perpendicolare allasse

    principale un segmento ab anchesso perpendicolare allasse

    principale.

    lente biconvessa (convergente) lente biconcava (divergente)

    Aberrazioni

    Aberrazione sferica: dovuta alla non perfetta validit

    dellapprossimazione parassiale. Aberrazione cromatica: dovuta al fatto che lindice di rifrazione

    funzione della lunghezza donda della luce.

    p q p

    9

  • Aberrazioni Aberrazione sferica: dovuta alla non perfetta validit dellapprossimazione

    parassiale [secondo la quale per un raggio avente raggio di inclinazione a

    rispetto allasse ottico a=sina=tga, vale quindi leq. delle lenti, limmagine di

    un punto un punto, limmagine di un segmento AB perpendicolare allasse

    principale un segmento ab anchesso perpendicolare allasse principale].

    fortemente dipendente dalla forma delle lenti utilizzate e dalla distanza

    delloggetto 10

  • Aberrazione cromatica: dovuta al fatto che lindice di rifrazione funzione della

    lunghezza donda della luce.

    Aberrazioni

    fortemente dipendente dalla forma e dalla dispersione n(l) delle lenti utilizzate

    Possibile soluzione:

    doppietto acromatico

    11

  • Il microscopio composto

    consiste in due lenti convergenti: una detta obiettivo, laltra detta oculare.

    SISTEMI OTTICI

    La distanza OO tra le due lenti maggiore delle distanze focali

    OO > f+f

    Loggetto AB posto poco al di sopra di f.

    Esso forma una immagine ab (capovolta) poco sotto il fuoco f.

    ab loggetto per loculare che forma una immagine ab virtuale,

    capovolta e molto grande delloggetto.

    La distanza focale f

    dellobiettivo molto

    pi piccola della

    distanza focale f

    delloculare: f

  • ab si deve formare ad una

    distanza dalloculare pari

    alla distanza minima della

    visione distinta.

    Per far ci si muove lintero

    microscopio rispetto

    alloggetto (messa a fuoco).

    Lingrandimento vale:

    '

    '

    ''

    ''

    fM

    ff

    LM

    f

    LM

    MMAB

    ba

    ba

    ab

    AB

    abM

    oc

    ob

    oboc

    Nei microscopi reali L circa la distanza tra

    obiettivo ed oculare

    SISTEMI OTTICI

    Il microscopio composto

    13

  • La capacit di ingrandimento di un microscopio non aumentabile a piacere

    a causa del fenomeno della diffrazione.

    La diffrazione dellobiettivo limita la distanza minima tra due oggetti che si

    possono vedere ancora distinti in una immagine e quindi limita

    lingrandimento.

    SISTEMI OTTICI

    Il microscopio composto

    Ricordiamo il fenomeno di diffrazione ..

    14

  • La capacit di ingrandimento di un microscopio non aumentabile a piacere

    a causa del fenomeno della diffrazione.

    La diffrazione dellobiettivo limita la distanza minima tra due oggetti che si

    possono vedere ancora distinti in una immagine e quindi limita

    lingrandimento.

    2

    20

    l

    l

    bsin

    bsinsin

    IImedia

    SISTEMI OTTICI

    Il microscopio composto

    Ricordiamo il fenomeno di diffrazione per una fenditura rettangolare

    bmsin

    m

    mbsinImedia

    l

    l

    ,...2,1

    0

    I punti di annullamento si trovano imponendo 15

  • Potere risolutore di una fenditura rettangolare

    Il potere risolutore definito come il minimo angolo di separazione tra due onde piane le cui figure di diffrazione sono ancora visivamente separabili su uno schermo. Il criterio ideato da Rayleigh dice che:

    due figure di diffrazione sono risolvibili se come situazione limite il

    massimo centrale di una delle due cade sul primo zero dellaltra.

    Cio se langolo di incidenza delle due onde piane

    differisce al minimo di: bse

    b l

    l 16

  • Se la fenditura circolare..

    22.1D

    sinl

    I punti di annullamento della figura di

    diffrazione si trovano imponendo

    Usando lo stesso criterio (quello di

    Rayleigh)utilizzato per la fenditura

    rettangolare otteniamo che langolo

    minimo tra le direzioni di due onde

    piane le cui figure di diffrazione sono

    ancora separabili su uno schermo posto ad

    una grande distanza dalla fenditura vale:

    22.1 DseD

    ll

    Dischi di Airy

    17

  • Potere risolutore di un microscopio.

    Limmagine di un microscopio che si forma alla distanza minima

    della visione distinta deve essere al minimo ab=10-2 cm.

    Le dimensioni AB delloggetto sono limitate dalla diffrazione

    dellobiettivo. Infatti, i punti A e B hanno una immagine che

    la figura di diffrazione dei fronti donda che passano attraverso il

    foro costituito dallobiettivo. 18

  • Lente obiettivo

    b D

    Nel caso del microscopio fpAO

    DftgfAB vetro

    laaa 22.1con minminmin

    quindi

    ftgf

    fD

    AB vetrovetro

    b

    ll

    222.122.1

    Potere risolutore di un microscopio.

    b

    l

    sin 2

    1

    vetro

    vuoto

    nAB

    19

  • NA = n sin (m) n: indice di rifrazione

    Apertura numerica e risoluzione

    Aumento Apertura Numerica NA

    Aumento risoluzione

    Apertura numerica e dimensione dischi di Airy

    20

  • 21

  • 22

  • 23

  • 24

  • 25

  • 26

  • 27

  • 28

  • 29

  • 30

  • 31

  • 32

  • Elettroni:

    40-200 keV

    (standard)

    200 keV 3 MeV

    (high voltage)

    33

  • 34

  • 35

  • 36

  • 37

  • 38

  • 39

  • 40

  • 41

  • Electron Dispersive X-ray Spectroscopy (EDS)

    Electron Energy Loss Spectroscopy (EELS)

    42

  • 43

  • 44

  • 45

  • 46

  • 47

  • MICROSCOPIA A SCANSIONE

    (SEM)

    Elettroni: 0,5 40 keV

    48

  • 49

  • 50

  • 51

  • 52

  • 53

  • 54

  • 55

  • 56

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  • 60

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