2.0tt.Lezione pediatria

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IL NEONATO

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IL NEONATO

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LE DIVERSE ETA’ DI CUI SI OCCUPA LA PEDIATRIA

periodo preconcezionale ruolo di Educatoreperiodo prenatale promozione del benessere fetaleperiodo perinatale ultime 12 settimane di gestazione

+ prima settimana postnatale

età del neonato prime 4 settimane di vita

età del lattante dal 2° mese al compimento del 1° anno di vita

prima infanzia dall’inizio del 2° anno al compimento del 4°

seconda infanzia dall’inizio del 5° anno all’inizio della pubertà (11 anni)

adolescenza dall’inizio della pubertà all’età adulta

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• Età Gestazionale (EG) > 37 e < di 42 settimane• Feto singolo• Presentazione cefalica• Peso neonatale (PN) tra 2500 e 4000 gr• Assenza di patologia materna e fetale• Travaglio insorto spontaneamente• Rottura delle membrane < 24 h• Liquido amniotico limpido• Placenta normalmente inserita• Parto vaginale• Assenza di sofferenza fetale• Assenza di malformazioni • Punteggio di Apgar a 5’ > di 7

Si definisce “neonato sano” quando:Si definisce “neonato sano” quando:

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In Italia il 90% dei neonati, circa In Italia il 90% dei neonati, circa 450.000, rientrano nella precedente 450.000, rientrano nella precedente definizione di “sano”, al momento definizione di “sano”, al momento

del parto.del parto.

Neonato sano...Neonato sano...

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Neonato sanoNeonato sano

Peso medio: 3300 g. Dipende da: • statura materna

• fattori geografici ed etnici• fattori alimentari materni• sesso del neonato• stile di vita materno

lunghezza media: 50-51 cm nel ♂49-50 cm nella ♀

Valore medio della circonferenza cranica: 35 ± 2 cm

PS: La circonferenza cranica va misurata con un metro a fettuccia a livello occipito-frontale passando al di sopra delle orecchie. Può essere molto condizionata da suture accavallate, da presenza di cefaloematoma o tumore da parto, va ricontrollata al momento della dimissione.

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Il Il punteggiopunteggio di Apgar di Apgar

• Eseguito a tutti i neonati al 1° e al 5° minuto dalla nascita;

• Il primo valore serve ad escludere la necessità della rianimazione mentre il secondo è indice della vitalità del neonato e dell’efficacia delle manovre effettuate;

• Neonati con Apgar inferiore a 7 richiedono una gestione aggressiva

NB: E’ un indice operativo non prognostico

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Il punteggio di ApgarIl punteggio di Apgar S e g n i 0 1 2A t t i v i t àr e s p i r a t o r i a

a s s e n t eS c a r s a /i r r e g o l a r e

B u o n a

C o l o r eC i a n o s i /p a l o r e

T r o n c or o s a /e s t r e m i t àc i a n o t i c h e

R o s e o

F c / m i nn o nr i l e v a b i l e

< 1 0 0 > 1 0 0

I n s e r z i o n e d ic a t e t e r e n e l l en a r i c i

n e s s u n a s m o r f i aT o s s e /s t a r n u t o

T o n om u s c o l a r e

d e b o l e

Q u a l c h ef l e s s i o n ed e l l ee s t r e m i t à

M o v i m e n t ia t t i v i

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Profilassi oculareProfilassi oculareLa profilassi oculare si deve praticare in tutti i neonati entro un ora dalla nascita indipendentemente dal tipo di parto (vaginale o cesareo). A tal fine si utilizza nitrato d’argento all’1%, che fornisce una buona azione nei confronti della congiuntivite gonococcica o una pomata a base di eritromicina allo 0,5% o di tetraciclina all’1%. Queste ultime sono più costose ma, nei paesi industrializzati, vengono preferite al nitrato di argento perché agiscono su una gamma maggiore di agenti batterici (coprono anche le congiuntiviti da Clamydia Tracomatis) e non provocano la congiuntivite chimica, spesso secondaria all’uso del nitrato di argento.

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Profilassi della malattia emorragica del neonatoProfilassi della malattia emorragica del neonato

La vitamina K è un elemento essenziale per la produzione di alcuni fattori della coagulazione. I batteri che abitualmente colonizzano il nostro intestino producono tale vitamina nella quantità necessaria ma a causa dello scarso passaggio transplacentare della vitamina K e dell’assenza, al momento della nascita di flora intestinale, si raccomanda di somministrare:

vitamina K al dosaggio di 1 mg s.c. o i.m. o, come seconda scelta, 2-5 mg per os.

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Adattamento del neonato alla vita extrauterina:sistema respiratorio

Il primo atto respiratorio avviene entro 30 sec dalla nascita (max entro 1’) con pianto Il respiro è addominale (diaframmatico) La frequenza respiratoria nelle prime 48 ore è di 30-60 atti/minutoUn respiro periodico con pause di 5-15 sec. è senza significato clinico ma pause > 20 sec sono patologiche

Polso 120-160 bpm (100/bpm nel sonno) PA media 72/47 mmHg (64/39 nel pretermine)

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NB: dopo 48 ore dalla nascita, frequenze respiratorie > di 45 atti/minuto vanno monitorate! Alitamento pinne nasali, retrazioni intercostali, gemito sono segni di distress respiratorio!

Adattamento del neonato alla vita extrauterina:sistema respiratorio

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• Surfattante polmonare: viene sintetizzato in quantità sufficienti solo a partire dalla 36a settimana di età gestazionale

– Diminuisce la tensione superficiale degli alveoli permettendone il riempimento con aria nell’inspirazione

– Previene il collasso degli alveoli durante l’espirazione mantenendo il volume residuo

Adattamento del neonato alla vita extrauterina:sistema respiratorio

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Ipotonia fisiologica della parete muscolare con addome globoso e espanso e frequente ernia ombelicale

Fegato voluminoso (2 cm dall’arcata costale)La prima scarica alvina (cellule liquido amniotico +

cell. mucosa intest. + succhi) si dice meconio. Viene emesso entro 24-48 ore.

Adattamento del neonato alla vita extrauterina: addome

Cause mancata eliminazione di meconiotappo di meconio atresia ano-rettale fibrosi cistica megacolon aganglionare (m.di Hischsprung) alcalosi congenita con diarrea

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Rigurgito frequente: immaturità controllo neurologico sfintere del cardias

Feci di passaggio: Sono quelle che fanno seguito all’eliminazione di meconio, molli e giallo-verdastre se allattato al seno, formate e giallo-pallide se nutrito con latte formulato

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Ruolo:

Metabolismo carboidrati Sintesi fattori coagulazioneDeposito di ferro ed ematopoiesi (riserve di

ferro per soli 5 mesi circa)Coniugazione bilirubina

Adattamento del neonato alla vita extrauterina: fegato

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Adattamento del neonato alla vita extrauterina

• Fegato

– Deposito di ferro ed ematopoiesi

• se apporto di Fe nella dieta materna sufficiente: Fe conservato nel fegato del bambino per 5 mesi

• dopo tale periodo, dipendenza da apporto di Fe con la dieta (prevenzione anemia)

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Glicuronoconiugazione della bilirubina

Eme delle emazie

Biliverdina

Bilirubina non coniugata

Bilirubina coniugata

La coniugazione viene mediata dall’enzima uridinaglicuronil-transferasi (UDPG) degli epatociti e la bilirubina coniugata (idrosolubile) viene poi escreta dapprima nei canalicoli biliari e poi (fase intestinale) ridotta dalla flora intestinale ed eliminata come urobilinogeno, stercobilinogeno e , stercobilina.

UDPG

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Il neonato tende all’iperbilirubinemia (indiretta) per: aumento di produzione della bilirubina per aumentata

distruzione di emazie insufficiente trasporto intracellulare bilirubina insufficiente glicuroconiugazione

a bilirubina indiretta insorge non prima di 36 ore non ipercromia urine nè ipocolia feci livello massimo bilirubina indiretta:

10-12 mg/dl a 3-5 gg15 mg/dl nel pretermine

bilirubina coniugata < 1 mg/dl ritorno a bilirubina 2 mg/dl entro 7 giorni

Ittero fisiologico del neonato

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Ittero patologico del neonatoda ipermolisi:

-isoimmunizzazione materno fetale (Rh, ABO);-malattie emolitiche ereditaria (G6PD, sferocitosi)-policitemia (riassorbimento di ematomi)

da difetti del metabolismo della bilirubina-digiuno-ittero da latte materno-m. di Gilbert, s. di Crigler-Najjar-ipotiroidismo, galattosemia, diabete materno-farmaci (sulfamidici, digoxina, furosemide)-scompenso cardio circolatorio (ipossia)

da ostruzione-atresia o ipoplasia delle vie biliari, cisti del coledoco-epatite connatale-s. di Alalgille-bile spessa-fibrosi cistica-deficit alfa1 antitripsina

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Adattamento del neonato alla vita extrauterina: reni e vie urinarie

Alla nascita, è presente urina in vescica; La prima minzione è di solito entro 4-6 ore (ma fino a 24-36 ore) e nei primi 2 giorni ci si aspetta 2-6 minzioni/die

Il volume è modesto (15-30 ml per i primi 2 gg, fino a 250-400 ml/die dal decimo giorno) e la capacità di concentrazione ridotta (1/3 – 1/2 dei valori dell’adulto: sono urine molto “diluite”

IL GFR è di circa 40 ml/min/1,73 m2

Si ha ↓ eliminazione NaCl con tendenza al subedema

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Adattamento del neonato alla vita extrauterina: cute e annessi e genitali esterni

Cute sottile, rubeosica (“eritema neonatale”) ricoperta alla nascita da “vernice caseosa” (secrezione sebacea, detriti, cellule epidermiche) che protegge dall’azione macerante del liquido amniotico.

Vi sono, a regressione spontanea entro pochi mesi i mili sebacei (Punti bianco-giallastri alla radice del naso da secreto delle ghiandole sebacee), telangiectasie e macchie mongoliche (Chiazze bluastre in regione coccigea).

Nei maschi, testicoli in sede scrotale (ma discesa possibile per tutto il primo anno) e idrocele transitorio.

Nelle femmine, grandi labbra e clitoride piuttosto voluminosi con secrezioni vaginali mucose o muco-emorragiche (7-10 gg)

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Modificazione dei rapporti dei segmenti corporei nel tempo

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• ipertono muscoli flessori degli arti

• ipotonia muscoli del collo• ipotonia muscoli del tronco

Atteggiamento del neonato

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Riflessi neonatali

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Organi di senso

• il neonato a termine vede come un adulto miope e non a colori

• avverte odori e sapori

• già presenti verso la fine del periodo intrauterino:- sensibilità dolorifica- udito- sensibilità profonda- sensibilità dell’equilibrio

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Termoregolazione nel neonatoTemperatura normale: 36.5–37.5°C

Rischio di ipotermia (< 36.5°C) perchè:Superficie corporea relativamente ampiaMassa corporea piccola per produrre e conservare caloreIncapacità a cambiare postura per rispondere allo stress termico

Comportamenti per ridurre il rischio di ipotermia:– Asciugare vigorosamente il neonato dopo il

lavaggio alla nascita– Uso di termoculle, protezione fisica– Alimentazione (allattamento) precoce

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• Volume del sangue = 8,5-10% del peso corporeo (nell’adulto è il 7.5%); il neonato presenta poliglobulia e leucocitosi

nascita 24 h 10 gg 3 mesi 1 anno 10 anni

Hb (g/dl) 17,6 19,9 16,2 11,3 11,8 13,5

GR (x106/µl) 4,8 5,7 4,8 3,9 4,5 4,7

GB (x103/µl) 15 22 12 12 10 8

Neutrofili (%) 50 60 45 35 40 60

Linfociti (%) 40 30 40 55 50 30

Feto Cordone Adulto Valori adulto

HbF 90% 60-85% 1% 6-12 mesi

HbA 10% 15-40% 96-97% 6-12 mesi

HbA2 tracce <1% 2-3% 12 mesi

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Composizione del plasma

Nelle prime settimane di vita sono PIU’ ALTI i valori di:

•fosfati•fosfatasi alcalina•ALT, AST•alfa-fetoproteina•bilirubina (ittero fisiologico)•acido lattico

•Nelle prime settimane di vita sono PIU’ BASSI i valori di:

•glicemia (fino a 30 mg/dl nel nato a termine)•Calcemia•fattori della coagulazione (specie vit.K-dipendenti)

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IL METODO DEI PERCENTILI

Riportare l’indice preso in considerazione (es: lunghezza, peso, circonferenza cranica) su un grafico nel quale la curva mediana (50° centile) rappresenta, per quel determinato parametro, il valore che separa il 50% dei soggetti con valore più alto dal 50% con valore più basso (e si identifica quindi con la mediana)I valori dei grafici vanno dal 3° al 97° centile. I punti situati sulla curva del 3° centile indicano che, su 100 bambini esaminati di quella determinata età, 97 hanno un valore (per quel parametro) più alto di quello indicato, mentre 3 lo hanno più basso. Analogamente, i punti sulla curva del 97° centile indicano che su 100 bambini esaminati di quella età, 97 avevano un valore più basso e 3 più alto di quello indicato. In genere, sono considerati normali i valori compresi tra 3° e 97° centile.

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CLASSIFICAZIONE DEI NEONATI

  

1.  PRETERMINE: < 37 settimane di EG2.  TERMINE: tra 37 e 42 settimane di EG3.  POST-TERMINE: > 42 settimane di EG

AGA: “appropriate for gestational age” Peso tra 10°-90° centile per età gestazionale

SGA: “small for gestational age” (< 5° per quella popolazione (-2DS).Peso <10° centile per età gestazionale

LGA: “large for gestational age”Peso >90° centile per età gestazionale

 

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Nato pretermine: fattori predisponenti

carente assistenza in gravidanzacondizioni socio-economiche svantaggiatemadri molto giovaniconsumo di alcol o fumo in gravidanzainfezioni in gravidanzapregresso parto prematuropatologie uterine (placenta previa, inserzione placentare anomala)razza (africani, afro-americani)

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Parametri biometrici più piccoliScarso pannicolo adiposo (scarsa termoregolazione)Lanugine cutaneaSpesso presente criptorchidismo nel maschioPliche palmo-plantari assenti o solo abbozzatePianto deboleRiflesso di suzione debole

Nato pretermine: caratteristiche morfologiche e comportamentali

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Maggiore perdita di liquidi (urine, feci, perspiratio)Deficit surfattante con rischio di distress respiratorio (mal. membrane ialine)Dotto di Botallo pervio con sovraccarico circolo polmonare

e del ventricolo sx e tendenza all’ipossia Tendenza all’ipoglicemiaTendenza all’acidosi per minore acidificazione urineTendenza all’iponatriemia e all’iperkaliemiaImmaturità centro del respiro (apnee)Maggiore rischio condizioni ipossico-emorragicheIncoordinazione suzione-deglutizione Rischio infettivo per deficit immunitario: minore passaggio

IgG materne

Nato pretermine: problemi peculiari

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NEONATO SGA: fattori predisponenti

cause materne

ipertensione

pre-eclampsia

fumo

cause fetali

infezioni gruppo TORCH

malformazioni

anomalie cromosomiche

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NEONATO SGA: Problemi immediati

• mortalità 4-8 volte rispetto a nati non-SGA• maggior rischio di asfissia e ipotermia• persistenza circolazione fetale• inalazione meconio• ipoglicemia (riserve glicogeno scarse e fabbisogno glucosio ↑) • policitemia e iperviscosità ematica• maggiore incidenza malformazioni congenite

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Maggior rischio di patologie successive

• minore outcome neuroevolutivo•Sordità acquisita•cardiopatia ischemica •Diabete non insulino dipendente• ipertensione e alterazioni epatiche•Sindrome metabolica

Bassa statura

NEONATO SGA: Problemi futuri

Il 3% della popolazione generale è di bassa statura: di questi ben il 25% sono persone ex-SGA. Si tratta di un deficit di circa 8 cm per i maschi e 10 cm per le femmine rispetto all’atteso. Solo l’87% degli SGA riesce a recuperare il deficit di crescita entro l’anno (massimo 2 anni).

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Neonato di peso molto basso (< di 1500 g): problemi

• broncodisplasia polmonare (BDP)•Malattia polmonare cronica (CLD)•Retinopatia da ossigeno (ROP)•Sindrome dell’intestino corto secondaria a enterocolite necrotizzante (NEC)•Patologie neurologichetipo paralisi cerebrale infantile (PCI) o disturbi cognitivi•Disturbi dell’alimentazione (GER, discinesie oro-faringee) •Alta morbilità nel primo anno di vita

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Cute secca, rugosa, desquamante, sollevabile in plicheUnghie lunghePossibili problemi di asfissiaMaggiore incidenza di inalazione di meconioIpotermia (ridotto grasso bruno)Ipoglicemia (nutrizione placentare insufficiente)Poliglobulia

Nato post-termine: caratteristiche morfologiche e comportamentali e problemi peculiari

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NEONATO LGA (grosso per l’età gestazionale>di 4500 g): cause predisponenti

diabete materno Nesidioblastosi Assunzione materna di simpaticomimeticigigantismo costituzionalesindrome di Beckwith-WiedemannSindrome di Prader Williidrope fetale

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NEONATO LGA (grosso per l’età gestazionale>di 4500 g): problemi

Traumi da parto - frattura di clavicola- paralisi plesso brachiale- cefaloematoma

Alta incidenza di distress respiratorioMaggior frequenza di malformazioniIpoglicemiaPolicitemiaIttero

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Crescita staturale:

N° anni x 6 + 75

Crescita ponderale:

N° anni x 2 + 8

Età scheletrica: età che si confà con il grado della maturazione scheletrica;

Età cronologica: età anagrafica comunemente intesa;

Età staturale: altezza che si confà con la sua altezza;

Età ponderale: età che si confà al suo peso

A 5 mesi raddoppia il peso; a 12 mesi lo triplica

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AlimentazioneQuoziente energetico (QE) =Kcal/Kg/die alle varie età

60-7085130-1501201101009085755543

-Prematuro nel periodo neonatale precoce-Neonato a termine- Prematuro nel 1° trimestre- nato a termine nel 1° trimestre-3-6 mesi-6-12 mesi-1-2 anni-3-6 anni-7-12 anni-13-15 anni-Adulto con attività muscolare moderata

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Proteine: lattante e bambino piccolo: 2 g/Kg/die

bambino e adolescente: 1,5-2 g/Kg/die

Nel lattante il 7-8% delle calorie deve essere coperto con proteine; oltre l’anno il valore sale al 15 %

Glucidi: 45-60% del fabbisogno calorico

Lipidi: 25-30% del fabbisogno calorico

NB: 1 gr di proteine o carboidrati fornisce 4 kcal;

1 gr di grassi 9 kcal

Alimentazione: fabbisogni

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Alimentazione: allattamento dosi indicativeQuantità (g)10-20405060708080-9090-100110-120150-160160-180

N° dei pasti7776-76-76-766655

Età1° e 2° giorno3 giorno4 giorno5 giorno6 giorno 7 giorno 2° settimana3° settimana4° settimana2° mese3° mese4° mese5° mese 6° mese

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Donna114.76.34210.6%40.8%48.6%2.434014011130.5700

Vaccino33276372.1%20.9%77%7117092029350.5670

Proteine totali (g/L) caseina sieroproteineLipidi (g/L) Ac. grassi essenziali Ac. grassi insaturi Ac. Grassi saturiMinerali (g/L) Ca (mg/L) F (mg/L) Na (mEq/L) K (mEq/L) Fe (g/L)Valore calorico (kcal/L)

Alimentazione: latte materno e latte vaccino

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Screening neonatali

Si intende per screening “l’identificazione presuntivadi una malattia attraverso l’esecuzione di un test che possa essere applicato rapidamente”.

Perché una malattia possa essere sottoposta a screening deve essere:

•Abbastanza frequente•Diagnosticabile con un esame solo•Prevenibile

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Screening neonatali

Robert Guthrie nel 1963 inventò una metodica per lo screening della fenilchetonuria (test singolo su sangue essicato su cartoncino)Si aggiunsero poi altri screening simili (leucinosi, omocistinuria, galattosemia, deficit di biotinidasi, fibrosi cistica, sindrome surrenogenitale congenita)In Italia si cominciò a metà anni ’70 con fenilchetonuria (incidenza 1:10.000) e ipotiroidismo (1:4000) e poi fibrosi cistica (1:2000)Nel 1992 divennero tutti e 3 obbligatori (copertura quasi del 100%).Si aggiunge, non obbligatorio, ma molto praticato lo screening della displasia congenita dell’anca (1,5-20:1000) con ecografia eseguita entro il 3° mese di vita.

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Screening neonatali

Nel mondo nascono 1-2 bambini ogni 1000 con una ipoacusia profonda bilaterale !!!

Utilizzato in molte neonatologie è lo screening delle sordità congenite con l’uso delle emissioni otoacustiche (TEOAE).

Futuro

Tandem spettrometria di massa (moltissime patologie ereditarie metaboliche)

Tecniche di analisi del DNA mediante microarrays (analisi simultanea di molti geni)

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Infezioni materno-fetali

Infezioni trasmesse dalla gestante al feto attraverso agenti patogeni detti TORCH:

ToxoplasmosiOthersRosoliaCytomegalovirusHerpes simplex

Per Others si intende HIV, Treponema,Parvovirus B19 e varicella-zoster

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Infezioni materno-fetali

COME ?

•In gravidanza per via transplacentare o ascendente

•Durante il parto

•Nel post partum

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Infezioni materno-fetali

CARATTERISTICHE CLINICHE COMUNI DELLE EMBRIOFETOPATIE ALLA NASCITA:

•Basso peso•Epatosplenomegalia•Anemia emolitica•Piastrinopenia

•Più è precoce l’infezione materna (soprattutto entro il primo trimestre) più sono gravi le conseguenze e le sequele irreversibili

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Infezioni materno-fetali

DIAGNOSI DI LABORATORIO

•Ricerca di IgM, IgG (talora IgA) specifiche

•Colture dei virus (o batteri o Toxoplasma) nei liquidi organici: sangue,liquor, muco nasale, urine

•PCR per virus (ricerca del DNA virale) in lquidi e tessuti

•Test specifici per esempio per la sifilide: VDRL, RPR, FTS-ABS

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Infezioni materno-fetali

DIAGNOSI STRUMENTALE

Ecografia transfontanellareEcografia addomeRx toraceRNM o TAC cerebrale

•Visita oculistica•Visita NPI

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Infezioni materno-fetali

TOXOPLASMOSI CONGENITA

•Corioretinite maculare•Microftalmia•Meningoencefalite•Calcificazioni a semiluna nel corpo striato

•NB: 2/3 alla nascita sono asintomatici ma, se non trattati, sequele tardive oculari e cerebrali (anche in età scolare, Sudamerica) !!!

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Infezioni materno-fetali

ROSOLIA CONGENITA

•Cardiopatia•Microftalmia•Cataratta•Retinopatia•Metafisite ossa lunghe•Sordità (è la più frequente sequela tardiva)•Ritardo mentale•Turbe comportamentali

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Infezioni materno-fetali

CYTOMEGALOVIRUS CONGENITO

Corioretinite•Porpora (piastrinopenia e vasculite)•Epatosplenomegalia (attenzione talora unico

segno di malattia)•Polmonite•Sordità neurosensoriale•Ritardo mentale•Sindrome mononucleosica (leucocitosi con aumento linfomonociti anche taridva a 3-6 mesi con febbre)

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Infezioni materno-fetali

CYTOMEGALOVIRUS CONGENITO

•NB: è molto più frequente di quel che si creda e grave !!!!!

•è sintomatica nel 10-20% dei neonati infetti (di questi il 40% presenta compromissione neurologica grave)

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Infezioni materno-fetaliHIV CONGENITO famiglie a rischio

•Epatosplenomegalia•Linfoadenopatia•infezioni opportunistiche•Ipergammaglobulinemia•VES alta•Diminuzione di CD4+

•Presenza di IgG specifiche dopo i 18 mesi•HIV RNA/DNA due determinazioni concordanti (il primo campione deve essere eseguito dopo le prime 48 ore dalla nascita)

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Infezioni materno-fetali

PARVOVIRUS B19 CONGENITO

•Idrope•Anemia•eritema diffuso•Miocardite•Convulsioni

morte fetale nel 3-9% dei casi di passaggio transplacentare prima della 20 W

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Infezioni materno-fetali

SIFILIDE CONGENITA famiglie a rischio

I sintomi dipendono:

dallo stadio luetico della madre•Eventuale trattamento della madre•Risposte immune del feto

Sintomi alla nascita:

Basso pesocondrite e periostite delle ossa lungheEpatosplenomegaliaEritema maculopapulosoIttero

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Infezioni materno-fetali

SIFILIDE CONGENITA famiglie a rischio

•Manifestazioni più tardive:

•anomalie dentali•Rinite mucopurulenta o ematica con conseguente distruzione cartilagine e naso a sella•palato ogivale•Cheratite•Sordità neurosensoriale•idrocefalo

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Infezioni materno-fetali

HERPES SIMPLEX CONGENITO:

Si verifica di solito al momento del passaggio nel canale del parto. Può manifestarsi con 3 quadri clinici:

5) Herpes muco-cutaneo e oculare

7) Encefalite

9) Infezione sistemica

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Infezioni materno-fetali

HERPES SIMPLEX CONGENITO

•L’encefalite è grave:•Febbre•Irritabilità o letargia, convulsioni•Morte o esiti

•L’infezione sistemica ancora più grave;ai sintomi di encefalite si associano anche:•Alterazioni epatiche•Polmonite•DIC e shock•Morte o esiti

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Infezioni materno-fetali

HERPES SIMPLEX CONGENITO

Raramente l’infezione è transplacentare e allora si manifesta con:

•Corioretinite•Microftalmia•Microcefalia

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Sepsi neonatale

Neonato come immunodepresso:

Deficit:

•Anticorpale•Fagocitosi•Battericidia•Complemento

•Infezioni neonatali 1-2 ogni 1000 nati vivi.•Mortalità 15-40% soprattutto neonati a basso peso

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Sepsi neonatale

Infezioni precoci: batteriemie con o senza polmonite da STREPTOCOCCO EMOLITICO GRUPPO BESCHERICHIA COLI

Infezioni tardive (dopo 2 settimane) in ospedale STAFILOCOCCO EPIDERMIDIS, FUNGHI, GRAM NEGATIVI

Infezioni tardive (dopo 2 settimane) a casaDi solito meningitiSTREPTOCOCCO EMOLITICO GRUPPO BLYSTERIA MONOCYTOGENES

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Sepsi neonatale

Fattori di rischio di sepsi:MaterniColonizzazione streptococcica vaginaleFebbre intrapartumRottura prolungata delle membrane (> 24 ore)Travaglio molto prolungato

NeonataliPrematuritàParto gemellareAnomalie congeniteAsfissia perinataleSesso maschile

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Sepsi neonatale

SEGNI PRECOCI DI SEPSI“IL NEONATO CHE NON SEMBRA BELLO”:

GemitoTachipneaCianosiIpotoniaLetargiaApneaIttero precoce

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Sepsi neonatale

SEGNI PRECOCI DI SEPSI“IL NEONATO CHE NON SEMBRA BELLO”:

Instabilità termicaScarsa alimentazioneSuzione deboleVomitoDistensione addominaleFontanella tesa convulsioni

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Sepsi neonatale

LABORATORIO

Leucopenia <6000/mm3Neutropenia < 1700/mm3Spostamento a sinistra della formula cioè rapporto neutrofili immaturi/neutrofili totali più elevato di 0,2PiastrinopeniaElevata PCRRx toraceEmocolturarachicentesi