2012_1 ICCJ Bollettino Mensile
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ICCJ Enokizaka Bldg. 3F 1-12-12 Akasaka, Minato-ku, Tokyo 107-0052 • Tel +81-3-3560-1100 • Fax +81-3-3560-1105 • E-Mail: [email protected] / www.iccj.or.jp 1
Nota del PresidenteCari Soci ed Amici della Camera di Commercio Italiana in Giappone,il 25 gennaio scorso si è svolta l’Assemblea Generale della ICCJ, che quest’anno aveva tra i suoi compiti il rinnovo delle cariche direttive sociali. Ill nuovo Consiglio Direttivo eletto ha ritenuto di volermi confermare quale Presidente per un ulteriore mandato biennale. Ho accettato la riconferma con grande gioia e riconoscenza e mi auguro, con l’aiuto di tutti i Soci e le autorità italiane in Giappone, di poter ancora essere all’altezza di questa responsabilità. Come ho già detto in Assemblea, i due anni passati del precedente mandato sono stati molto impegnativi e ritengo che, attraverso mille difficoltà, ICCJ abbia saputo rigenerarsi e riposizionarsi in modo da essere sempre più degna rappresentante ed utile strumento dell’imprenditoria italiana in Giappone e di quella giapponese, che vede nell’Italia uno dei suoi mercati di riferimento. Continuare nel 2012 su questo circolo virtuoso sarà ancora più difficile e la sfida che attende ICCJ è sicuramente più grande di quelle appena passate. Il Consiglio Direttivo, assieme al sottoscritto, si impegna a favorire al massimo la continua crescita di ICCJ ed assicurare che la stessa sia sempre più funzionale agli obiettivi dei suoi Soci e del Sistema Italia nel suo complesso. L’anno è iniziato subito con la notizia dell’acquisizione della Ar Alimentari, primo produttore italiano di pomodoro pelati, da parte della Princes, controllata di Mitsubishi. Princes si sarebbe aggiudicata il 51% di Ar. Se da un lato sono ovviamente condivisibili le speranze che la filiera dell’agro-alimentare nostrana possa sempre rimanere interamente in mani italiane, in un momento di crisi come quello attuale che comunque vede le aziende giapponesi molto attive nello “shopping out” all’estero, ritengo che sia importante e confortante sapere che del capitale giapponese affluisca in Italia. In tal senso ICCJ ha recentemente stretto un accordo con Invitalia per favorire gli investimenti giapponesi nel nostro Paese, sempre con la speranza che il flusso non sia a senso unico ma si vedano anche sempre più aziende
italiane investire qui in Giappone, anche se la dinamica valutaria in questo momento spinge i capitali nipponici verso l’Europa più che viceversa. La natura, sempre ad inizio danno, con un terremoto di magnitudine 7 ci ha ricordato che è sempre molto attiva e speriamo tutti che questa attività sismica vada sempre più riducendosi e che eventi come quello dell’11 marzo scorso non si ripetano nel breve periodo. L’anno del Drago, più in Asia che nel vecchio continente a dire il vero, è da molti visto come un anno di crescita (noboriryuu è in giapponese il drago che si alza in alto) ma qui in Giappone le domande che mi vengono spontanee sono “quanti nuovi Premier avremo in Giappone quest’anno?” oppure “quanti nuovi partiti verranno creati?” o se “avremo l’aumento della Consumption Tax messa nero su bianco oppure ci sarà prima una nuova elezione generale?”. Domande sorgono anche sul destino della TPP (Trans-Pacific Partnership) e dell’EIA (Economic Integration Agreement) tra Unione Europea e Giappone, e saranno capaci di portare nuove opportunità a questo Paese ed al resto del mondo. Opportunità che comunque ci saranno nel 2012, con un Tohoku la cui ricostruzione, pur continuando ad occupare le prime pagine, non sempre in senso positivo, è ancora tutta da fare per permettere agli abitanti di poter tornare a vivere e lavorare come prima. ICCJ cercherà di rimanere in prima linea per segnalare queste opportunità ai suoi Soci attuali e futuri, continuando ad organizzare eventi interessanti ed importanti a cui siete tutti invitati a partecipare.Buon anno del Drago a tutti quanti.
SOMMARIO
1NOTA DEL PRESIDENTEdi Francesco Formiconi
2-3UN 2011 STRAORDINARIO NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀBilancio consuntivo ICCJ
4-5IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO ICCJCon le elezioni del 25 gennaio scorso i Soci della Camera hanno scelto i loro rappresentanti
6LE BREVI DEL MESE. Giappone: nel 2011 primo deficit commerciale da 31 anni
. Made in Italy che viene e che va: pomodori pelati ai giapponesi
. Giappone, produzione industriale +4% a dicembre, cresce disoccupazione
Bollettino MensileICCJ BOLLETTINO MENSILE GENNAIO 2012
Francesco FormiconiPresidente della Camera di CommercioItaliana in Giappone
ICCJ Enokizaka Bldg. 3F 1-12-12 Akasaka, Minato-ku, Tokyo 107-0052 • Tel +81-3-3560-1100 • Fax +81-3-3560-1105 • E-Mail: [email protected] / www.iccj.or.jp 2
ICCJ BOLLETTINO MENSILE GENNAIO 2012
Un 2011 straordinario nonostante le difficoltàConsistenza e tenuta della realtà camerale, cooperazione e coordinazione tra i soggetti della promozione in Giappone e in Italia, supporto del sistema Assocamerestero: i punti di forza di ICCJ a dispetto di un anno con molti imprevisti
Un anno positivo e di consolidamento, in cui sono stati raggiunti numerosi e importanti obiettivi
nonostante il terremoto e la crisi nucleare. E’ quello che emerso dalle relazioni del presidente
della Camera di Commercio Italiana in Giappone
Francesco Formiconi e dal tesoriere uscente Vittorio Falconeri nel corso dell’assemblea
generale ICCJ tenutasi a Tokyo lo scorso 25 gennaio.
“L’anno di “difesa” si è in realtà trasformato in anno
di consolidamento” - è il commento di Formiconi - “Abbiamo chiuso il bilancio in attivo, riacquistato
un’ottima immagine, riallacciato il network con le varie imprese italiane in Giappone e con il sistema
camerale dell’area Asia-Pacifico e non solo.
Riteniamo dunque di aver posto le basi per una solida crescita, sostenuta e stabile, anche nel 2012”.
Nonostante le difficoltà oggettive il 2011 è stato dunque un anno di ripresa, almeno per ICCJ.
“Questo lo si deve a diversi fattori” - continua
Formiconi - “tra cui l’attività di coordinamento del Sistema Italiano in Giappone svolta
dall’Ambasciatore Petrone e i risultati ottenuti dallo staff camerale e dai membri del consiglio
direttivo, che hanno lavorato in piena
collaborazione”.Nel corso dell’Assemblea Generale Formiconi ha
poi fatto notare come il cambiamento di tendenza (negativo) che ha caratterizzato il consumatore
giapponese negli ultimi 15 anni abbia pesato
significativamente sul bilancio delle aziende del made in Italy presenti sul territorio e, di riflesso,
sull’esistenza stessa della Camera.
Da parte sua il tesoriere uscente Falconeri ha fatto
notare come eventi e seminari, quote associative e affitto spazi di business center all’interno della
Camera pesino all’80% sulle entrate, a fronte di un ridotto contributo finanziario da parte del
Ministero dello Sviluppo Economico (circa 10%).
L’Ambasciatore d’Italia Vincenzo Petrone (con Francesco Formiconi, a sinistra) durante l’Assemblea Generale ICCJ del 25 gennaio scorso.
Nel corso del suo breve intervento l’Ambasciatore Petrone si è complimentato per i risultati raggiunti dalla Camera di Commercio nel
corso del 2011
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ICCJ BOLLETTINO MENSILE GENNAIO 2012
Nel 2011 ICCJ ha:
• chiuso in positivo il bilancio;
• intensificato i rapporti con il
sistema camerale in Italia ed all’estero;
• promosso con successo progetti comuni quale il “Marchio Ospitalità
– Ristoranti Italiani nel Mondo”;
• aperto lo sportello nel Kansai, ad Osaka;
• organizzato con successo il Gran Concorso di Cucina;
• messo a punto le linee guida
deontologiche per i Membri del Consiglio Direttivo, da questi sottoscritte;
• sostenuto attivamente l’attività del
European Business Council;
• consolidato il team camerale;
• migl iorato la comunicazione
camera le a t t raverso l ’ i nv io giornaliero di una press release, settimanale di un video notiziario e
mensile di una newsletter;
• effettuato con successo varie attività di informazione, formazione e di networking (15 Aperitivi, 10
seminari, 3 corsi formativi, 3 serate di eccellenza italiana);
• p a r t ec i p a to a t t i v amen te a l
successo dell’iniziativa Italia in Giappone 2011 insieme alle altre istituzioni italiane presenti sul
territorio e sotto il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia.
In sintesi
L’ex tesoriere ICCJ Vittorio Falconeri (a sinistra), insieme a Francesco Formiconi
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Il Nuovo Consiglio Direttivo ICCJCon le elezioni del 25 gennaio scorso i Soci della Camera di Commercio Italiana in Giappone hanno scelto i loro rappresentanti. Francesco Formiconi riconfermato alla presidenza.
PresidenteFrancesco FormiconiGiorgio Armani Japan Co., Ltd.
Vice-PresidenteAlberto MontanariMagneti Marelli Japan KK
TesoriereMarco StaccioliMS Japan Service Co., Ltd.
ConsigliereFabrizio CazzoliMaserati Japan Ltd.
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ICCJ BOLLETTINO MENSILE GENNAIO 2012
ConsigliereGuido Ghiselli
a.Hartrodt Japan Co., Ltd.
ConsiglierePaolo Mattioli
Marposs KK
ConsigliereTadanobu OdaQueen Bee Garden Co., Ltd.
ConsigliereElio Orsara
Elio Locanda Italiana - Kioi Corporation
ConsigliereGianluca Testa
Alitalia - Compagnia Aerea Italiana Spa
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ICCJ BOLLETTINO MENSILE GENNAIO 2012
Le brevi del mese
GIAPPONE: NEL 2011 PRIMO DEFICIT COMMERCIALE DA 31 ANNI
La bilancia commerciale giapponese ha chiuso il 2011 in rosso per la prima volta dal 1980 a causa delle conseguenze legate al sisma dell'11 marzo, della fiammata della fattura energetica e del rafforzamento dello yen. E' quanto annunciato dal ministero delle Finanze. Il deficit si e' attestato a 2.492,7 miliardi di yen (circa 25 miliardi di euro). Le importazioni sono salite del 12% a 68.047,4 miliardi di yen (680 mld euro), vista la volata degli acquisti in valore di petrolio (+21,3%) e gas naturale liquefatto (+37,5%). Le esportazioni sono invece scese del 2,7% a 65.554,7 miliardi (655 mld di euro), con i semiconduttori in ribasso del 14,2% e l'auto del 12,1%.
(fonte: Corriere della Sera)
MADE IN ITALY CHE VIENE E CHE VA: POMODORI PELATI AI GIAPPONESI
Dopo i recenti Parmalat e Gancia, un altro leader di mercato come Ar Alimentari passa a Mitsubishi; ma ci sono anche marchi che tornano a casa…Non c’è solo la moda, anche il made in Italy alimentare è un settore più che appetibile ai grandi investitori esteri che, dopo i recenti Parmalat e Gancia, hanno messo le mani anche su Ar Alimentari, primo grande produttore italiano di pomodori pelati. Da oggi un business da 300 milioni di fatturato, di cui solo il 20% prodotto in Italia (30% per l'Inghilterra, il 20% in Germania, 10% in Africa, 8% Francia e in percentuale minore anche Grecia, Stati Uniti, Canada , G i appone , Aus t r i a e Sudamerica) sarà gestito dalla società anglonipponica Princes controllata dal gigante Mitsubishi.I pomodori pelati sono solo gli ultimi in ordine di tempo. Qualche settimana fa era stata la volta del prestigioso casa vinicola piemontese Gancia, finita nell’orbita della Russian Standard del magnate Roustam Tariko; senza dimenticare Parmalat, passata ai francesi di Lactalis. Ma la lista è lunga e comprende anche i formaggi Galbani e Locatelli, la pasta Buitoni, il dado Star, l’olio Bertolli e il cioccolato Perugina (solo per citarne alcuni).Ma non mancano anche marchi del made in Italy che tornano a essere italiani. Circa due anni fa è toccato ai panettoni Motta, riacquistati da Bauli, e all’olio Dante che dagli spagnoli di Sos sono tornati italiani con il gruppo Mataluni.
(fonte: businesspeople.it)
GIAPPONE, PRODUZIONE I N D U S T R I A L E + 4 % A D I C E M B R E , C R E S C E DISOCCUPAZIONE
La produzione industriale del Giappone è cresciuta del 4% a d icembre 2011 r i spetto a novembre e anche le spese delle famiglie sono aumentate dello 0,5%, segnali che testimoniano una ripresa dell'economia ancora debole dopo il terremoto e lo tsunami dello scorso anno. Tu t t av i a è p a r a l l e l amen te a u m e n t a t a a n c h e l a disoccupazione, che a dicembre ha registrato un +0,1% fino al tasso del 4,6%. I dati sono stati resi noti a fine gennaio dal m i n i s t e ro d e l l ' E c o n o m i a , commercio e industria. A trainare la crescita della p r o d u z i o n e s o n o s t a t i soprattutto telefoni cellulari, automobili e semiconduttori.
(fonte: AP)