2012-01

16
Inserto N. 1 2012 dei bambini

description

http://www.sulrosario.org/archivio/rosarium-bambini/2012-01.pdf

Transcript of 2012-01

Inserto N. 1 2012dei bambini

dei bambini

che da 3000 anni gli Ebrei e da 2000 i Cristiani celebrano due feste diverse,che si chiamano con lo stesso nome, e prevedono il consumo degli stessicibi, sebbene con finalità diversissime?

Cercherò di spiegarvi il perché:

la parola Pasqua deriva propriodall’ebraico “Paseh” che signifi-ca passaggio.

Era la festa annuale con cui gliebrei ricordavano (e ricordanotuttora) il prodigioso attraversa-mento del Mar Rosso quando,dopo 430 anni di schiavitù inEgit to, furono liberati da Mosè.

Egli li condusse attraverso ildeserto verso la terra di Pale sti -na, la Terra Promessa, con unviaggio che durò 40 anni e fupie no di difficoltà.

In ricordo di questo storico viag-gio, la festa di Pasqua era celebra-ta dagli ebrei con la consumazio-ne di bevande e alimenti connotatida un forte valore simbolico.

lo sapeteCarissimi bambini,

2

dei bambini

I membri della famiglia stavano in piedi conun bastone in mano mangiando un cosciotto diagnello arrostito, del pane azzimo (perché gliebrei uscendo in fretta dall’Egitto non feceroin tempo a far lievitare il pane).

Il contorno era rappresentato da tre specie dierbe amare, sedano, lattuga ed indivia, con cuiintendevano ricordare i giorni tristi della per-manenza in Egitto.

Infine un uovo sodo, considerato il simbolodell’eternità della vita perché dotato fisica-mente di superficie che non ha principio néfine.

Pensate che anche Gesù, da buon ebreo, celebrò la festa di Paseh insie-me agli apostoli… e proprio questa fu l’ultima cena!

3

dei bambini

Per il mondo cristiano, dopo lavenuta del Messia, l’antica pasquaebraica ha acquisito un nuovosignificato: è il ricordo dellaRisurrezione di Cristo.

Come vi dicevo all’inizio, è inte-ressante osservare come nel pastopasquale moderno abbiamo con-servato alcuni cibi del banchettoebraico, dando però ad essi un si -gnificato diverso:

anche noi cristiani mangiamo l’agnello, esso rappresenta il cor -po innocente di Gesù crocifisso;inoltre proprio al pane e alle erbe

a mare si ispira anche la tradi-zione cattolica con le tortesalate e le tor te di verdura.

L’uovo invece diviene il sim-bolo della Risurrezione: ilCristo che uscì dal sepolcronel mattino di Pasqua come ilpulcino dall’uovo in cui sitrova custodito.

4

dei bambini

La colomba invece, è l’uccello che si libra sulle acquee, portando un ramoscello di ulivo a Noè, annuncia ilnuovo patto tra Dio e l’uomo.

Infine avete presente il coniglietto? Ebbene, esso sirichiama alla

lepre che sin dai primi tempi delcristianesimo era presa a simbolodi Cristo. Infatti fu sant’Am -brogio che indicò la lepre comesimbolo della risurrezione, pro-prio grazie alla caratteristica delsuo manto che cambia coloresecondo la stagione.

Quindi, quando quest’anno saltel-lerete felici intorno al

vostro prezioso uovodi cioccolato, pen-sate che sono 3000anni che gli uominifesteggiano conquesti simboli eringraziano Dio diaverli liberati… ma

ttu, piccolo bambinoche non hai mai

conosciuto né la schiavitù, né lamorte, da che cosa potresti chie-dere a Dio di liberarti?

5

dei bambini

Chissà se anche tu ognitanto senti un peso den-tro di te perché non rie-sci a comportanti comevorresti: - non hai voglia di ubbi-

dire ai tuoi genitori, - non hai voglia di fare i

compiti, - hai preso in giro o sei

stato prepotente con untuo compagno,

- hai sprecato un interopomeriggio di sole da -vanti alla play station,

- e alla sera non hai avuto voglia di pregare…

E così il giorno dopo, ti sei alzato nervosoe scontroso… e uff! come è tutto difficile!

E allora che cosa c’entra questo con isimboli della Pasqua?

Bè forse, mentre sgranocchi il tuo uovodi cioccolato, pensa che in questi stranimomenti anche tu puoi pregare il tuo“Salvatore”, anche tu puoi dirgli:

“Aiutami Gesù, da solo non ce la fac-cio, ho bisogno di Te, della tua forza edel tuo amore per vincere la mia pigri-zia, la mia tristezza, la mia noia, la miaingratitudine…”

6

dei bambini

7

Uhm, però questa potrebbe essere la mia preghiera a Gesù… e la tua…,

... da che cosa chiedi di essere liberato?

Gesù viene flagellato alla colonna

“Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla,rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fattoflagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso”

(Mc 15,15)

II Mistero doloroso

8

Gli uomini vogliono fare sempre di più da soli e come gli pare, fanno unagran fatica ad ascoltare i consigli di Dio e stanno correndo il pericolo dicacciarsi in un brutto guaio.

E Dio, che vuole loro troppo bene, non ce la fa a guardare dalla finestracome va a finire, e così decide di mandare Suo Figlio a salvare tutti glialtri suoi figli: ed ecco Gesù, che senza ribellarsi, si lascia flagellare!

C’è forse qualcun altro che abbia accettato di soffrire tanto solo permostrarci il suo amore?

Ti preghiamo Gesù…

non permetterci di di -menticare mai questi mi -steri e fai che da essi pos-siamo imparare

- a chiederti aiuto,

- ad offrirti i nostri picco-li o grandi dolori…

- fai o Gesù che in noicresca sempre di più lafiducia in te:

ANCHE NOI VOGLIAMO IM PA RARE AD AMARTI!

9

dei bambini

10

I Magi, abituati a guardare in alto, furono i primi ad accorgersene.

Allora capirono: "Ecco la stella che annuncia la nascita del Salvatore!".

E si misero subito in cammino per andare a trovare il Bambino.

Quando nacque Gesùuna grande stella brillò nel cielo

Erano in quattro: il primo si chiamava Gaspare, il secondoMelchiorre, il terzo Baldassarre, il quarto Arcobal (si chiamava cosìperché era esperto negli studi degli arcobaleni): era il più giovanedi tutti, per questo camminava più veloce degli altri.

Una volta, annoiato di aspettare che i tre lo raggiungessero, siallontanò dalla strada e andò per un sentiero.

Ad un tratto incontrò un uomo ferito e si fermò a soccorrerlo.

Quando ritornò, gli altri tre Magi erano già passati!

11

dei bambini

E così Arcobal restò solo senza conoscere la strada per Betlemme.

Dove andare?

Quando finalmente Arcobal giunse a Gerusalemme, gli si presentòuno spettacolo raccapricciante.Da tante case si levavano vampe di fuoco fino al cielo e si sentiva-no urla e grida di mamme che piangevano disperate i loro piccoli,uccisi dai crudeli guerrieri di Erode.

Vicino a una casa in fiamme un soldato dondolava un bambino esghignazzava spietato: “ora lo lascio cadere nel fuoco…”.

12

dei bambini

dei bambini

Senza pensarci due volte, Arcobal prese dalla sua cintura unaperla grande come un uovo, proprio quella aveva portato con séper regalarla al Messia, e la lanciò al soldato perché restituisse ilfiglio alla madre.Quando finalmente Arcobal giunse alla grotta, scoprì con tristez-za, ma anche con tanto sollievo, che Gesù si era salvato dalla furiadi Erode e che la sua famiglia era fuggita in Egitto. Però ormai la stella cometa era passata e il quarto re magio, chenon aveva fatto in tempo ad adorare il Bambino Gesù, non sapevase mai sarebbe riuscito ad incontrarlo.

Con questa pena nel cuore e con questo rimpianto, cercò pertutta la vita dove potesse essere il Messia, dove trovare il repotente che liberasse il popolo d’Israele dalla schiavitù?

13

dei bambini

Però la sua ricerca era sempre vana, il popolo era sempre sotto-messo e ogni tanto gli giungeva voce di un uomo, un povero fale-gname che proclamava nelle piazze di essere il Figlio di Dio…

Incuriosito Arcobal si mise alla ricerca di quest’uomo e finalmen-te, circa trent’anni dopo, giunse a Gerusalemme, proprio sul mon -te Calvario.

Il suo cuore cominciò a battere forte quando nel suo intimo sentìuna voce che gli diceva:

“Ciao Arcobal, è dal giorno che sononato, in quella grotta di Betlemme, cheaspetto di conoscerti, e sei arrivato pro-prio al momento giusto: oggi è il giornopiù importante, quello dove tutti capi-ranno che sono il vero e l’unico Messia,Colui che ha il potere di salvare dallamorte tutti gli uomini, e così finalmentecomprenderanno qual è stato l’amoreche mi ha spinto a farmi bambino 33anni fa!”

Arcobal capì che il Salvatore, il re che cercava, era proprio l’uo-mo che stava morendo in croce!

Lo pervase una dolcezza mai conosciuta e per un istante gli sem-brò di ritornare a Betlemme, tanti anni prima, e di poter finalmen-te abbracciare il piccolo Gesù…

Così Arcobal, che non arrivò in tempo a Natale, ebbe la fortunadi essere il primo a partecipare alla Pasqua!

Il suo amore per gli altri l'aveva fatto ritardare, ma ora gli regalavala strepitosa notizia:

14

dei bambini

il Bambino di Betlemme scompariva per tre giorni,

per poi risorgere per sempre!

15

Buona Pasqua a tutti!

Confessione

Il confessore:- Ricordati, figlio mio, che è sempre

meglio dare che ricevere. - Lo dice anche mio papà!Che bravo papà hai. Che cosa fa?- Il pugile!