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Workshop 'Cucina con le erbe spontanee'– Chef. Neofrieda79
25 aprile 2011
Si ringrazia Pina, mitica cuoca macro-vegan, per la sua preziosa consulenza almomento del workshop e per il fantastico mazzo di ortiche che ha recato!
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HUMMUS DI CANNELLINI CON MELISSA25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
Da servire come antipasto o come condimento per insalate fredde di cereale. Nonchéper tutti gli usi della maionese.
Per 20 porzioni:- 500 gr fagioli cannellini secchi- dragoncello fresco o secco- salvia officinalis o salvia pratensis- alloro- aceto di vino bianco o succo di limone- melissa fresca, 5 steli- mandorle pelate, da 100 a 150 gr- olio ev d'oliva- sale marino integrale
Procedimento:Ammollare i fagioli in acqua fredda per almeno una notte. Gettare l'acqua,risciacquare. Cuocere in pentola a pressione, con il dragoncello, la salvia e l'alloro,unendo almeno 1,5 lt di acqua. Spegnere a 25' dal sibilo, coprire con una tovagliapesante per mantenere la temperatura. Quando la pressione è scesa aprire, salare,mescolare bene e richiudere coprendo nuovamente con la tovaglia.Quando i fagioli sono freddi scolarli, tenendo da parte il brodo di cottura. Versarli nelbicchiere del minipimer, aggiungere le foglie di melissa spezzettate con le mani, unpaio di cucchiai di agente acidificante – aceto di vino bianco o succo di limone, lemandorle tritate al coltello, un pizzichino di sale. Iniziare a montare, come si farebbeper una maionese, unendo un goccio di acqua di cottura e versando poi l'olio a filo.
Arrivati alla consistenza desiderata versare in vasetti di vetro e conservare infrigorifero o sterilizzare.
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BESCIAMELLA ALL'ORTICA25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
Per formati di pasta sufficientemente scanalati, maltagliati o per pasta al forno. Magari
ricavata dall'impasto all'ortica che andremo a spiegare poi. Per tutti i piatti chedobbiamo gratinare e per valorizzare gusti anonimi. Chi la ama non sa resistere amangiarsela spalmata sul pane.
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In lavorazione, nella cucina an(n)archica, con l'aiutante
E' profumatissima! Provate!
Durante la cottura, con l'aiutante
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Per 8-10 porzioni:- farina di frumento integrale, dai 50 ai 100 gr- olio ev d'oliva a proprio gusto, almeno 3 cucchiai per dare cremosità- brodo di cottura degli asparagi, selvatici o coltivati, o delle cimette di luppolo- ortica già lessata e tritata al coltello- sale marino integrale
Procedimento:In una pentola dai bordi alti mescolare accuratamente, a freddo, la farina con olio.Diluire con il brodo di cottura e aggiustare di sale. Mettere su fiamma bassa e,continuando a frustare, raggiungere l'ebollizione. Unire l'ortica tritatagrossolanamente al coltello e continuare a cuocere finché non si sente più il gustodella farina.
Se si vuol conservare per qualche giorno, versare ancora bollente in vasi di vetro,chiudere e capovolgere. Al momento del bisogno andrà scaldata a bagnomaria odiluita con un po' di acqua di cottura della pasta.
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In lavorazione..
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SFOGLIA ALL'ORTICA25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
Per lasagne, maltagliati e per tutti gli usi della sfoglia all'uovo. Provare per credere!
Dosi indicative – raccomando di basarsi sulla capacità di assumere acqua della propria
farina!- ortica già lessata e ben strizzata, circa 30 gr- farina di frumento macinata a pietra, tipo zero, dai 200 ai 250 gr- olio ev d'oliva un cucchiaio- eventualmente, l'acqua di lessatura delle ortiche
Procedimento:Le dosi sono indicative: conviene aggiustare via via di farina secondo la capacità dellastessa di assumere acqua. Consiglio assolutamente di provare a variare e introdurrefino al 25% di altre farine, comprese quelle senza glutine. Molto interessante, proprioper le sue proprietà fisico-chimiche, quella di grano saraceno: contiene (non glutine!).
Tritare finemente al coltello, e non passare al minipimer, le ortiche già lessate. In tal
modo si eviterà di spappolare la loro fibra e il composto risulterà più sodo. L'orticasprigiona, sia da fresca sia da cotta, un profumo particolare e la pasta che se ne ricavaè decisamente diversa dall'impasto lavorato con gli spinaci. In particolare manca ilretrogusto salato.Se dobbiamo ricavare parecchie porzioni possiamo sfruttare anche l'acqua di cotturadelle ortiche stesse, che andremo a prelevare con un mestolo. In realtà, proprio per ilfatto che si usano solo le cimette, non avremo grossi problemi di particelle di terra nelliquido così come capita con verdure coltivate – spinaci o bietole.Impastare fino a raggiungere la consistenza desiderata, unendo uno o due cucchiai diolio a piacere. Personalmente sono un po' scettica sull'uso della lecitina, che dà ottimirisultati in termini di elasticità ma che, a mia conoscenza, viene estratta usandoesano.
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INVOLTINI DI RUMEX CON RISOTTO ALLA CONSOLIDA25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
Il gusto acidulo di Rumex spp. ci rimanda agli involtini di vite della cucina greca. Laconsolida può essere sostituita dalla più nota Borrago officinalis, che appartiene alla
stessa famiglia: le borraginacee.
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Ingredienti:- foglie di Rumex spp., le più giovani e meno coriacee. Non aspettate che monti a
fiore!- riso semi-integrale- sale marino integrale- olio ev d'oliva- foglie di porro e di liliacee spontanee: erba cipollina, aglio orsino.- vino bianco secco o liquore all'anice- acqua di cottura dei cannellini, che avremo cotto per l'hummus
-consolida, le foglie più giovani e tenere , prima della fioritura
- nocciole tostate, sbucciate o meno a seconda del gusto: 200 gr ogni kg di riso- alloro, una foglia
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L'aiutante ci mostra una pianta di Rumex spp.
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Procedimento:
Tritare grossolanamente il porro e stufare con olio, un pizzico di sale e il brodo dicottura dei cannellini. Quando si è ben asciugato unire il riso e l'alloro tostarerapidamente, sfumare con il vino bianco o con il liquore. Unire la consolida tritatafinemente e portare a cottura unendo via via l'acqua di cottura dei fagioli, mantenutabollente. Intanto avrete tritato al coltello ¼ delle nocciole e ne avrete frullate con ilminipimer le rimanenti. Gettate le nocciole frullate nel riso a metà cottura. Quelletritate e le liliacee spontanee spezzettate andranno invece unite appena spegnete. Ilriso deve risultare ben asciutto poiché ne ricaveremo gli involtini.
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Per questa preparazione usate il verde del porro e tagliatelo a strisciolinespesse
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Per il rumex: gettate le foglie, poche alla volta, in acqua bollente salata per qualchesecondo e subito in acqua fredda. Se sarete veloci otterrete delle foglie morbide maancora dal colore verde brillate. Stendetele su un piatto, ponete al centro il risointiepidito e arrotolate a involtino o meglio chiudete a pacchettino. Potete aiutarvi conil gambo della foglia stessa o usare uno stelo di erba cipollina. Ripassate velocementein padella con un goccio di olio caldo e servite.
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Le foglie di Rumex spp. lavate e sgocciolate. Se possibile, usatele ancora piùgiovani
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Et voilà
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KANTEN FIORITO25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
La base in questo caso è una profumatissima tisana ottenuta con Robinia
Pseudoacacia e i fiori sono di stagione. Ma in ogni momento dell'anno possiamoriprovare con le essenze che via via si offrono a noi.
Ingredienti:- un lt acqua- dieci grappoli fioriti di Robinia pseudoacacia- una foglia di salvia pratensis
-malto d'orzo, cinque cucchiai o più, secondo il gusto personale
- succo di limone- agar agar in polvere, 3 cucchiaini o quanto suggerito dalla confezione- un pizzico di sale- fiori di stagione: trifoglio, consolida, borragine, lamium, robinia, sambuco, salvia
pratensis, tarassaco..chi più ne ha, più ne metta!-
Procedimento:Preparare un decotto con la robinia, facendo cuocere per 5' dall'ebollizione. Spegneree lasciar raffreddare. Mescolare accuratamente con l'agar agar e un pizzico di sale,mettere sul fuoco e portare a ebollizione. Unire il malto e far sciogliere bene,
spegnere. Versare il succo di mezzo limone, mescolare. Nel frattempo avremoriempito uno stampo con i nostri fiori, ben sciacquati. Versare sopra il liquido bollentee mettere a raffreddare. Sformare e togliere i fiori, quindi frullare. Oppure, frullare
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mantenendo all'interno i fiori stessi. Per un risultato più goloso servire con una cremadi mandorle o con salse dolci dal gusto delicato.
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In versione workshop-asporto
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GELU DI ERBI25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
Mi scuso con chi abita la bella Sicilia e aspetto le sue correzioni per il titolo..Volendomostrare un dolce al cucchiaio più italiano , per quanto anch'esso molto delicato, misono ispirata al gelu di meluni.
Ingredienti:- un lt acqua- cinque steli di foglie di achillea – meglio ancora se avete anche i fiori- equiseto, un fusto sterile- edera terrestris, quattro o cinque steli fioriti- melissa, 4 steli- salvia pratensis, due o tre foglie- rosmarino, un rametto fiorito- lamium spp, tre o quattro steli- ortica, tre o quattro steli- malto d'orzo, cinque cucchiai o più, secondo il gusto personale
-un pizzico di sale
- amido di mais, tre cucchiai abbondanti- limone, succo e scorza di un frutto
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Con una meravigliosa infiorescenza di Robinia Pseudoacacia
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- frutta secca a piacere: datteri, albicocche,..tritata al coltello o un po' di uvetta
Procedimento:Preparare un decotto con le erbe, mettendole sul fuoco e lasciandole fino a 5'dall'ebollizione. Spegnere e lasciar riposare altri 5'. Filtrare e sciogliervi il malto.Quando è ben freddo unire l'amido, il sale, il succo e la scorza del limone e sciogliereper bene. Mettere sul fuoco e mescolare continuamente: verso i 60° la soluzionecomincerà a gelificare, a partire da bollicine di gel che noterete ai bordi della pentola.Continuare a mescolare finché arriva a ebollizione, abbassare la fiamma, gettare lafrutta secca e dopo un paio di minuti spegnere. Versare in uno stampo da budino dallepareti inumidite con un po' di acqua e lasciare raffreddare completamente.
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In versione workshop-asporto
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MARMELLATA DI ORTICHE25 APRILE 2011 – WORKSHOP 'CUCINA CON LE ERBE SPONTANEE'CHEF: NEOFRIEDA79
Per le dosi regolatevi secondo il gusto. Come in tutte le marmellate ottenute coningredienti dal gusto pronunciato: foglie, fiori,..consiglio una base dal sapore neutro,come le mele. E' a tutti gli effetti una marmellata dolce, ottima per la colazione.
Ingredienti:- foglie tenere di ortica, le cimette cioè- mele sbucciate e spezzettate- succo e scorza di arancia e limone- uvetta- un pizzico di sale-
Procedimento:
Cuocere le mele e le ortiche mescolando, così che rilascino l'acqua di vegetazione. Perfarle ammorbidire potete unire, solo inizialmente, un goccino di acqua. Quando sonotenere frullare con il minipimer, unire un pizzico di sale e gli agrumi. Cuocere fino aconsistenza desiderata: la mela è un gelificante naturale, quindi aiuta ad addensare –teniamo conto però che la pectina è contenuta soprattutto nel frutto immaturo. A finecottura unire l'uvetta, mescolare bene. Invasare e sterilizzare.
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