2008 ANNO INTERNAZIONALE DELLA PATATA CONSULATO GENERALE MILANO.

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2008 ANNO INTERNAZIONALE DELLA PATATA CONSULATO GENERALE MILANO

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2008

ANNO INTERNAZIONALE DELLA PATATA

CONSULATO GENERALEMILANO

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In novembre del 2005, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO), approvó una Risoluzione, proposta dal Perú, per concentrare l’attenzione mondiale sulla patata come mezzo di sicurezza alimentare e di riduzione della povertá.

Il 22 dicembre 2005, la 16ª riunione dell’ Assemblea Generale dell’ Onu con risoluzione 60/191 proclama l’anno 2008 – “Anno Internazionale della Patata”.

La celebrazione dell’Anno Internazionale della Patata 2008 è un’occasione per aumentare la consapevolezza dell’importanza della patata, e dell’agricoltura in generale, nell’affrontare questioni di grande preoccupazione a livello mondiale come l’insicurezza alimentare, la malnutrizione, la povertà e le minacce per l’ambiente.

Con il recente aumento a livello mondiale dei prezzi degli alimenti, sospinti dalla riduzione della produzione di materie prime quali frumento, mais e riso, l’attenzione mondiale si sposta verso una coltivazione millenaria che potrebbe contribuire a controllare l’inflazione sui prezzi dei prodotti alimentari.

A differenza dei principali cereali, solo una parte della produzione di patate entra nel commercio internazionale e i prezzi in generale sono determinati dai costi locali di produzione, e non dalla fluttuazione del mercato mondiale.

Questo rende la coltivazione di patate indicata per la sicurezza alimentare, in quanto puó aiutare gli agricoltori a basso reddito e i consumatori vulnerabili ad attraversare l’attuale momento di instabilitá tra l’ offerta e la domanda di prodotti alimentari.

La patata é il prodotto, non cereale, numero uno nel mondo con una produzione di 320 milioni di tonnellate nel 2007. La facilitá della sua coltivazione e il suo grande contenuto energetico l’hanno resa un valido prodotto commerciale per milioni di agricoltori.

L’anno Internazionale della Patata è per il Perú una opportunitá memorabile per creare consapevolezza dei benefici di questo prodotto originario delle Ande, la cui coltivazione é stata sviluppata da antichi popoli peruviani fino ai giorni nostri. La patata é un importante elemento delle strategie finalizzate a dare alimento nutritivo alle persone povere, che soffrono la fame. Si puó produrre dove la terra é limitata e la mano d’opera abbondante. Produce un alimento maggiormente nutritivo in minor tempo, con meno terra e in climi piú difficili di qualsiasi altra coltivazione importante.

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L’Anno Internazionale della Patata sta creando la coscienza della funzione decisiva del “Umile Tubero” per l’ agricoltura, l’economia e la sicurezza alimentare mondiale. Ha inoltre un altro obiettivo pratico, che é quello di promuovere la creazione di sistemi sostenibili basati sulla produzione della patata, che aumentino il benessere dei produttori e dei consumatori e contribuiscano a realizzare in pieno le patata come “alimento del futuro”.

La patata (Solanum tuberosum) é un erbacea annuale che raggiunge l’altezza di un metro anual e produce un tubero, la patata stessa, che contiene una quantitá cosí abbondante di amido, che la inserisce al quarto posto mondiale per importanza come alimento.

La storia della patata inizió 8000 anni fa, sulla cordigliera delle Ande, vicino al lago Titicaca, tra Bolivia e Perú, a 3800 metri sul livello del mare.

Le popolazioni di cacciatori e coltivatori, che popolavano il continente sud americano da 7000 anni, iniziarono l’ addomesticamento delle piante silvestri della patata, che si trovavano in abbondanza vicino al lago.

Fino all’ 85% della pianta é commestibile per l’uomo, contro il 50 % dei cereali. Per il suo alto contenuto di carboidrati è un’ottima fonte di energia. Ha il piú alto contenuto di proteine (intorno al 2,1% del peso del prodotto fresco) della famiglia delle radici e tuberi, e le sue proteine sono di buona qualitá, gli aminoacidi corrispondono alle necessitá umane, Inoltre contengono vitamina C in abbondanza e una quinta parte del valore giornaliero raccomandato di potassio.

Nel continente americano ci sono 200 specie di patate silvestri, ma fu nelle Ande centrali dove gli agricoltori riuscirono a selezionare e sviluppare quella che sarebbe stata la varietá conosciuta come patata “Solanum Tuberosum”, esportata e prodotta attualmente in tutto il mondo, la quale contiene solo un frammento della diversitá genetica delle sette specie riconosciute di patata e delle 5000 varietá che tuttora si coltivano sulle Ande.

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La patata fu portata in Europa dagli spagnoli nel sedicesimo secolo – la prima testimonianza di coltivazione della patata in Europa é del 1565 nelle isole Canarie. Nei secoli seguenti si espanse nel contiente europeo, diventando un alimento abbondante ed economico per i lavoratori della rivoluzione industriale.

La patata é la coltivazione alimentare piú importante del Perú. Per millenni è stata fondamentale per la alimentazione delle popolazioni peruviane.

Il Perú, con una produzione nel 2007 di 3’250,000 tonnellate di patate è il secondo paese dell’America Latina, dopo il Brasile.

La produzione di patate in Perù è localizzata principalmente presso piccoli agricoltori delle Ande centrali, ad una altitudine di 2500-4000 metri sul livello del mare.

La patata peruviana

Sebbene la patata coltivata internazionalmente appartiene ad un’unica specie botanica “Solanum tuberosum” esitono migliaia di varietá con grandi differenze di dimensione, forma, colore, testura, qualitá e sapore. Sulle Ande peruviane si producono tuttora piú di 5000 varietá di patate (patate “native”).

L’enorme diversitá genetica delle patate peruviane è considerata in pericolo di estinzione, a causa delle nuove varietá commerciali spesso prodotte per soddisfare i gusti del consumatore urbano.

Al momento sono state identificate 30 varietá eccelenti di patata nativa, con buona attitudine alla frittura e interessanti per colore e forma, per molte delle quali negli ultimi decenni se n’era cessata la produzione.

Per millenni, per poter ottenere una dieta variegata, gli agricoltori andini hanno sviluppato una gran varietá di patata andina, di diversa forma, sapore e colore.

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Gli agricoltori della zona alto-andina hanno poche opportunitá di mercato. La possibitá di un mercato sviluppato e costante di patata nativa offrirebbe loro maggiori entrate con minor rischio, rispetto alla patata bianca commerciale, che molte volte é l’unica alternativa per ottenere una entrata monetaria, ma che non ha un buon rendimento a quelle altitudini ed é soggette al rischio di gelate.

Si pensa che una commercializzazione sostenuta della patata nativa possa stimolare lo sviluppo locale delle zone marginali, evitando cosí la migrazione verso i centri urbani.

Il progetto peruviano T’ikapapa, alleanza impresarile finalizzata a promuovere il commercio della patata nativa peruviana, ha vinto il premio WorldChallenge 2007 promosso dalla BBC, e il Newsweek , scelto tra 940 proposte da tutto il mondo - obiettivo del World Challenge è identificare progetti di sviluppo e investimento finalizzati non solo al guadagno ma alla ridistribuzione di una parte di esso alla comunitá.

La patata nativa ha caratteristiche nutrizionali molto valide : alto contenuto di vitamina C (varietá gialla), presenza di sostanze anti-cancerogene quali antocianina e flavonoide (varité rossa e purpurea), basso contenuto di zuccheri e acqua (durante la frittura assorbono il 25% in meno di olio), non é necessario sbucciarle - la buccia conserva mineriali, vitamine e fibre – per cui il consumatore beneficia di tutta la sua ricchezza nutrizionale.

Lo stesso progetto ha vinto, sempre nel 2007, il concorso patrocinato dalle Nazioni Unite, denominato Seed Awards, tra 230 progetti provenienti da 70 paesi

T’ikapapa é un concetto di marketing sociale che permette agli agricoltori andini di commercializzare le patate native nei supermercati di Lima.