2006 aprile 8_comizio di bertinotti

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ANNO 126 - N. 97 Fondato nel 1880 Euro 1,00 www.ecodibergamo.it S ABATO 8 APRILE 2006 Iraq Strage alla moschea sciita Trattative bloccate per il governo A PAGINA 6 Spagna Zapatero e la Chiesa Nuovo scontro sugli embrioni BOBBIO A PAGINA 6 Evasione Indagata la moglie dell’agente che aiutò i fuggitivi A PAGINA 19 Urgnano Festa alla Basella per i 650 anni dall’Apparizione BANI A PAGINA 61 www.formecolleoni.it cavidotti e tubi in polietilene. PONTE SAN PIETRO (BG) www.formecolleoni.it E ADESSO È NECESSARIO DISINTOSSICARSI di Roberto Chiarini octor Jekyll e Mister Hyde: viene da para- gonare ai due perso- naggi di Stevenson i nostri due poli, visti i loro im- penitenti comportamenti sdoppiati in fatto di lealtà. Di giorno vestono i panni di un distinto rispettabile libe- rale, di notte sfoderano gli istinti più selvaggi. Entram- bi Doctor Jekyll quando si trovano nei salotti buoni dei talk show televisivi. In quel caso gareggiano nel pavo- neggiarsi intrepidi campio- ni dell’alternanza. Entram- bi Mister Hyde quando si re- cano nelle piazze ed arringa- no i loro fedeli. Allora cam- biano completamente regi- stro. Soprattutto se paventa- no la sconfitta che si avvici- na, alzano i toni e agitano lo spettro del Regime. Nella presente tornata elettorale è toccato al centro- destra tradire la propria fe- de nel bipolarismo per indos- sare i panni del «defensor rei publicae» di fronte al perico- lo incombente, appunto, del Regime. Il Cavaliere innan- zitutto, che grida alle trame giudiziarie dei magistrati, svela il complotto dei comu- nisti, denuncia il boicottag- gio dichiarato dai giornalisti di sinistra alle reti Mediaset. Giuliano Ferrara che, sen- tendo in anticipo odore di Regime, chiama a raccolta i sinceri liberali per ferma- re il passo ai facinorosi del- l’Unione, pronti (in caso di vittoria) a togliere di mezzo il loro antagonista con la scu- sa del conflitto di interessi e che di conseguenza, alle pri- me avvisaglie di censura, in- scena una spettacolare pro- testa presentandosi imbava- gliato ai fedeli tele-spettato- ri di Otto e mezzo. Fedele Confalonieri che vede già la mannaia del centrosinistra calare, all’indomani del 9 aprile, sulla testa del Biscio- ne per mozzarla. Bipolari- sti quando si tratta di enun- ciare principi, pronti a get- tare alle ortiche la loro fede nella democrazia dell’alter- nanza e a proporsi fieri cu- stodi della presunta demo- crazia in pericolo quando quel bipolarismo rischia di essere esercitato a loro dan- no. Da tre lustri viviamo or- mai in una Repubblica legit- timata di fatto quasi solo per il fatto di essersi incaricata di realizzare la fatidica «de- mocrazia compiuta», dove nessuno si deve sentire esclu- so e tutti possono aspirare a governare. Eppure, ad ogni verifica elettorale, torna l’in- D cubo del Regime. Incubo – si badi bene – riproposto a tur- no da entrambi i poli, ovvia- mente perché intravvedono intenti vendicativi nei dise- gni del proprio avversario. Non c’è dubbio che essi, in tal modo, non fanno che con- fessare la propria debolez- za ed insieme si procurano il comodo schermo e l’utile ali- bi che li esimono dal dovere di abbassare gli scudi, se sconfitti. Ma è molto di più. È anzitutto il riflesso condi- zionato di un mondo politi- co geloso delle posizioni di potere acquisite e sempre as- setato di nuove conquiste, se- condo l’attitudine invetera- ta della classe dirigente ita- liana di considerare (se non altro) prudente non rinun- ciare mai ad alcun presidio e, possibilmente, di aggiun- gerne sempre uno di nuovo. È poi il riflesso scontato di una società organizzata in maniera corporativa, dove tutto si tiene, dove i poteri cosiddetti forti (politico, eco- nomico, finanziario, media- tico, etc.) molto spesso si in- trecciano e talora si legano, e dove quindi nessuno è di- sposto a cedere nulla a nes- suno. Per queste ragioni è così lungo, tortuoso, incerto il no- stro cammino verso una de- mocrazia – se mai ci si arri- verà – dove il cambio di mag- gioranza potrà scontentare, tutt’al più, i perdenti ma non allarmare nessuno. Dove so- prattutto non si solleverà più lo spauracchio del Regime. Per questo, inoltre, l’ipotesi di una Grosse Koalition sul modello tedesco, da tutti de- bitamente esclusa in campa- gna elettorale (et pour cau- se), potrebbe divenire presto non solo una necessità (in ca- so di pareggio) ma anche un’opportunità (pure in pre- senza di un trionfatore). Es- sa potrebbe fungere infatti da salutare periodo di decan- tazione dei troppi veleni ver- sati in campagna elettorale (e da troppo lungo tempo cir- colanti nelle vene dei popo- li di destra e di sinistra, in- tossicati di ideologia e di fa- ziosità). Una fase, insomma, in cui si sperimenterebbe un «gentlemen’s agreement» che metterebbe i due poli nel- le condizioni, al prossimo ap- puntamento elettorale, di combattersi finalmente a vi- so aperto senza più riserve mentali o retropensieri sul fatto che l’antagonista del giorno prima si scopra il giorno dopo un nemico ani- mato da intenti depredato- ri sullo sconfitto. Con “Biblioteca Multimediale Atlas” - 2° volume e successivi euro 7,90 (offerta valida solo per Bergamo e Provincia) Voto, decidono gli indecisi Bergamo, i comizi di Bossi e Bertinotti chiudono la campagna elettorale Berlusconi: un bivio storico come nel ’48. Prodi: un Paese da ricostruire La campagna elettora- le s’è chiusa ieri sera e l’e- sito del voto di domani e lunedì è nelle mani degli indecisi. È questo pezzo di elettorato che farà la diffe- renza: è sempre stato co- sì, ma in questa tornata elettorale lo è ancora di più. La maratona s’è chiu- sa fra le scintille. Berlusco- ni ha detto che il Paese «è a un bivio, come avvenne alle elezioni del 1948». Ca- tegorica la replica di Pro- di: «Questo è un Paese da ricostruire, il governo del- l’Unione sarà il governo di tutti. Ora mi auguro che il silenzio prima del voto venga rispettato». La campagna elettora- le a Bergamo è arrivata al- la chiusura con il ritorno in piazza di Umberto Bos- si, dopo la lunga malattia, e con il comizio di Fausto Bertinotti, segretario di Rifondazione comunista. Il leader della Lega, dinan- zi a una folla commossa, ha detto che l’Europa verrà a trattare con i po- poli del Nord e che la Pa- dania nascerà senza la violenza. Critiche allo schieramento di Prodi: «Sulla famiglia è il mondo alla rovescia, vogliono i Pacs. Leggendo i program- mi della sinistra c’è da spaventarsi». Bertinotti non ha risparmiato borda- te alla Lega: «Porta la re- sponsabilità di tutte le scelte peggiori di questi anni». alle pagine 2, 3, 4, 5, 21, 22 e 23 Umberto Bossi tra la gente, poco prima del comizio in città (foto Bedolis) Il comizio bergamasco del segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti (foto T. Magni) Un gran risotto: di destra o sinistra? di Elio Ghisalberti tavola non si scherza, nemmeno quan- do si tratta di prenderla a pretesto per il gioco delle parti in materia gastropolitica. Perché a ragionarci bene, attorno ai costumi ali- mentari si potrebbero dibattere molti problemi e disegnare scenari futuri, insomma costruirci sopra argomenti forti della campagna elettora- le. Invece no. Ambientalisti a parte, avete mai Continua a pagina 70 A Una maratona lontana dalla gente di Dino Nikpalj iciamola tutta e diciamola subito: è sta- ta una delle più brutte campagne eletto- rali degli ultimi anni. Forse la peggiore. Confusa, poco partecipata, rassegnata in alcuni casi. C’è chi dà la colpa al proporzionale senza preferenza, chi invece sull’eccessiva attenzione al duello Berlusconi-Prodi, che ha messo in om- bra tutto il resto. Duello che, detto per inciso, Continua a pagina 21 D Il ceto medio è in crisi ovunque di Alberto Krali l ceto medio – uno dei temi principali del- la campagna elettorale – è in crisi non so- lo in Italia e nel resto d’Europa. Gli Stati Uniti non hanno l’euro, ma dal 2002 i salari perdono potere d’acquisto. Mentre il reddi- to della famiglia media americana cresce di un misero 1% annuo, l’assistenza sociale, un tempo a carico degli enti pubblici, grava ora Continua a pagina 7 I I sindacati mobilitati contro l’accusa di assenteismo. In un anno 18 mila giorni di ferie non godute. Petteni: vertenza di tutto il territorio Poste al collasso: 50 tonnellate di lettere non ancora recapitate Rischia di aggravarsi la crisi delle Poste bergama- sche. Accusati di «assen- teismo» dall’amministrato- re delegato Sarmi, i lavora- tori postali sono pronti al- la mobilitazione. Intanto le lettere non recapitate sono diventate 50 tonnellate e a chi li accusa di assenza dal luogo di lavoro i dipenden- ti delle Poste rispondono che «nel settore del recapi- to le ferie non godute si ag- girano sui 30 giorni a te- sta». Per Gigi Petteni, se- gretario della Cisl di Ber- gamo, quella in atto «non è solo una vertenza dei sin- dacati di categoria ma del- l’intero territorio». Bonacina a pagina 15 ALLA MAMMA DI TOMMY Dopo tanto dolore la serenità è possibile aro direttore, sono una mamma che può capire il dolo- re di un figlio morto tra- gicamente per averlo vis- suto sulla propria pelle, ma anche la nonna di un bimbo che si chiama Tommaso, compirà 16 mesi fra pochi giorni ed è la gioia dei miei occhi. Ogni volta che lo guardo, ogni volta che lo chiamo, ogni volta che lo prendo in braccio in questi gior- ni non posso fare a meno di ricor- dare quell’altro piccolo Tommaso, il suo visetto angelico e quegli oc- chi color del cielo, che ha commosso l’Italia in- tera perché tutti fino al- l’ultimo abbiamo spera- to e abbiamo pianto per lui. Strappato dalle braccia della sua mam- ma e dal tepore della sua famiglia per finire tra le grinfie fameliche di un branco di lupi (al- trimenti non li saprei definire), persone che si macchiano di tan- to orrore. Luisa Rocchi Continua a pagina 33 C LEGLER, VERDETTO PESANTE: 175 ESUBERI Alla fine il verdetto è ancora più pesante del previsto: sono infatti 175 gli esuberi per lo sta- bilimento Legler di Ponte San Pietro comunica- ti ieri dall’azienda ai sindacati. E non consola il fatto che il numero effettivo scenda a 118 unità se si contano i 57 lavoratori già in mobilità da gennaio. Ora i sindacati cercheranno di far scen- dere questo numero da una parte cercando di ri- convertire qualche unità all’interno o all’esterno di Legler, dall’altra cercando di ottenere tutti gli ammortizzatori sociali per riuscire a garantire un futuro alla fascia medio-giovane e accompagna- re il maggior numero di lavoratori alla pensio- ne. Anche dai siti Legler della Sardegna non ar- rivano buone notizie: si parla di 500 esuberi. a pagina 37 DONORA, L’ACCORDO IN ZONA CESARINI In extremis, ma è arrivato. A poco più di cin- que ore dalla scadenza del termine ultimo per scongiurare l’incubo mobilità, è arrivato il sospi- ratissimo accordo sulla Donora. Così dopo me- si di scioperi, presidi e incontri, per i lavoratori della Candy si apre una nuova fase, in attesa del- la riconversione industriale del sito di Cortenuo- va. Le cifre per il sostegno alla cassa integra- zione straordinaria che hanno permesso di sbloc- care la situazione, si discostano di parecchio dal- le cifre della vigilia: allora l’azienda aveva of- ferto 7.500 euro, stavolta è arrivata a 9.000 e su questa cifra si è chiusa la partita. Soddisfatti i sindacati che attendono l’assemblea di lunedì per incassare il via libera definitivo all’accordo. M. Ferrari a pagina 37 Per l’accusa Angela De Martino è la mandante dell’accoltellamento del marito. La difesa vuole l’assoluzione: non ha commesso il fatto L’omicidio di Capriate,chiesto l’ergastolo per la moglie dell’operaio Per l’accusa è «una donna scaltra, colpevole di omicidio: va condannata all’ergastolo senza atte- nuanti». Per la difesa inve- ce va assolta «per non aver commesso il fatto». Que- sta le richieste fatte ieri in Corte d’assise all’udienza conclusiva del processo a carico di Angela De Marti- no, moglie di Mario Vitali, l’operaio di Capriate ucci- so con 26 coltellate il 25 gennaio del 2005. Per l’omicidio è già sta- to condannato in primo grado a 30 anni di reclu- sione Carmine De Marti- no. Adesso sotto accusa è la sorella di Carmine, An- gela De Martino, moglie della vittima e ritenuta la mandante del delitto. L’ac- cusa ha disegnato uno scenario secondo cui più volte la moglie avrebbe parlato di uccidere Mario Vitali per riscuotere una polizza assicurativa a suo vantaggio. Angela De Mar- tino, sottoposta a perizia psichiatrica, è stata rite- nuta capace di intendere e di volere. Il pm ha quin- di chiesto l’ergastolo. La difesa invece ha sollecita- to l’assoluzione per non aver commesso il fatto, fa- cendo emergere dubbi sul ruolo di un nipote della donna, Ferdinando, tra i testimoni dell’accusa. La sentenza il 12 aprile. Tista a pagina 27 ATALANTA A CACCIA DELLA 21ª VITTORIA Testa-coda al Comunale. L’Atalanta prima in classifica ospita oggi (ore 16) la Cremonese, fa- nalino di coda della serie B. I nerazzurri vanno a caccia della 21ª vittoria in questo campiona- to, un successo che proietterebbe la squadra di Colantuono a quota 70 punti prima della sosta di Pasqua. Un punteggio che garantirebbe un’al- tissima probabilità di centrare l’obiettivo della promozione diretta in serie A. La formazione è fatta: l’unico dubbio riguarda Bombardini, alle prese con il mal di schiena. Se non ce la farà, an- drà in campo Lazzari. Partita difficile invece per l’AlbinoLeffe, a caccia di punti salvezza sul cam- po del Cesena. Ma per la squadra seriana il pa- reggio non è un obiettivo impossibile. alle pagine 52 e 53 VADEMECUM Il 5 per mille, un aiuto senza aprire il portafogli La Finanziaria ha previsto per quest’anno, all’interno della dichiarazione dei redditi, la possibilità di destinare il 5 per mille a organizzazioni di volontariato, associazioni con finalità di ricerca scientifica e sanitaria, oppure al proprio Comune. Un vantaggio, visto che il contributo è una quota a cui rinuncia lo Stato, e il contribuente non paga nulla. Nell’elenco delle associazioni anche 617 bergamasche Tinaglia a pagina 13

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ANNO 126 - N.97 Fondato nel 1880Euro 1,00 www.ecodibergamo.it

S A B A T O 8 A P R I L E 2 0 0 6

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A PAGINA 6

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A PAGINA 19

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BBAANNII A PAGINA 61

www.formecolleoni.itcavidotti e tubi inpolietilene.

PONTE SAN PIETRO (BG)

www.formecolleoni.it

E ADESSOÈ NECESSARIO

DISINTOSSICARSIdi Roberto Chiarini

octor Jekyll e MisterHyde: viene da para-gonare ai due perso-naggi di Stevenson i

nostri due poli, visti i loro im-penitenti comportamentisdoppiati in fatto di lealtà.Di giorno vestono i panni diun distinto rispettabile libe-rale, di notte sfoderano gliistinti più selvaggi. Entram-bi Doctor Jekyll quando sitrovano nei salotti buoni deitalk show televisivi. In quelcaso gareggiano nel pavo-neggiarsi intrepidi campio-ni dell’alternanza. Entram-bi Mister Hyde quando si re-cano nelle piazze ed arringa-no i loro fedeli. Allora cam-biano completamente regi-stro. Soprattutto se paventa-no la sconfitta che si avvici-na, alzano i toni e agitano lospettro del Regime.

Nella presente tornataelettorale è toccato al centro-destra tradire la propria fe-de nel bipolarismo per indos-sare i panni del «defensor reipublicae» di fronte al perico-lo incombente, appunto, delRegime. Il Cavaliere innan-zitutto, che grida alle tramegiudiziarie dei magistrati,svela il complotto dei comu-nisti, denuncia il boicottag-gio dichiarato dai giornalistidi sinistra alle reti Mediaset.Giuliano Ferrara che, sen-tendo in anticipo odore diRegime, chiama a raccoltai sinceri liberali per ferma-re il passo ai facinorosi del-l’Unione, pronti (in caso divittoria) a togliere di mezzoil loro antagonista con la scu-sa del conflitto di interessi eche di conseguenza, alle pri-me avvisaglie di censura, in-scena una spettacolare pro-testa presentandosi imbava-gliato ai fedeli tele-spettato-ri di Otto e mezzo. FedeleConfalonieri che vede già lamannaia del centrosinistracalare, all’indomani del 9aprile, sulla testa del Biscio-ne per mozzarla. Bipolari-sti quando si tratta di enun-ciare principi, pronti a get-tare alle ortiche la loro fedenella democrazia dell’alter-nanza e a proporsi fieri cu-stodi della presunta demo-crazia in pericolo quandoquel bipolarismo rischia diessere esercitato a loro dan-no.

Da tre lustri viviamo or-mai in una Repubblica legit-timata di fatto quasi solo peril fatto di essersi incaricatadi realizzare la fatidica «de-mocrazia compiuta», dovenessuno si deve sentire esclu-so e tutti possono aspirare agovernare. Eppure, ad ogniverifica elettorale, torna l’in-

D cubo del Regime. Incubo – sibadi bene – riproposto a tur-no da entrambi i poli, ovvia-mente perché intravvedonointenti vendicativi nei dise-gni del proprio avversario.Non c’è dubbio che essi, intal modo, non fanno che con-fessare la propria debolez-za ed insieme si procurano ilcomodo schermo e l’utile ali-bi che li esimono dal doveredi abbassare gli scudi, sesconfitti. Ma è molto di più.È anzitutto il riflesso condi-zionato di un mondo politi-co geloso delle posizioni dipotere acquisite e sempre as-setato di nuove conquiste, se-condo l’attitudine invetera-ta della classe dirigente ita-liana di considerare (se nonaltro) prudente non rinun-ciare mai ad alcun presidioe, possibilmente, di aggiun-gerne sempre uno di nuovo.È poi il riflesso scontato diuna società organizzata inmaniera corporativa, dovetutto si tiene, dove i potericosiddetti forti (politico, eco-nomico, finanziario, media-tico, etc.) molto spesso si in-trecciano e talora si legano,e dove quindi nessuno è di-sposto a cedere nulla a nes-suno.

Per queste ragioni è cosìlungo, tortuoso, incerto il no-stro cammino verso una de-mocrazia – se mai ci si arri-verà – dove il cambio di mag-gioranza potrà scontentare,tutt’al più, i perdenti ma nonallarmare nessuno. Dove so-prattutto non si solleverà piùlo spauracchio del Regime.Per questo, inoltre, l’ipotesidi una Grosse Koalition sulmodello tedesco, da tutti de-bitamente esclusa in campa-gna elettorale (et pour cau-se), potrebbe divenire prestonon solo una necessità (in ca-so di pareggio) ma ancheun’opportunità (pure in pre-senza di un trionfatore). Es-sa potrebbe fungere infattida salutare periodo di decan-tazione dei troppi veleni ver-sati in campagna elettorale(e da troppo lungo tempo cir-colanti nelle vene dei popo-li di destra e di sinistra, in-tossicati di ideologia e di fa-ziosità). Una fase, insomma,in cui si sperimenterebbe un«gentlemen’s agreement»che metterebbe i due poli nel-le condizioni, al prossimo ap-puntamento elettorale, dicombattersi finalmente a vi-so aperto senza più riservementali o retropensieri sulfatto che l’antagonista delgiorno prima si scopra ilgiorno dopo un nemico ani-mato da intenti depredato-ri sullo sconfitto.

Con “Biblioteca Multimediale Atlas” - 2° volumee successivi euro 7,90 (offerta valida solo per Bergamo e Provincia)

Voto, decidono gli indecisiBergamo, i comizi di Bossi e Bertinotti chiudono la campagna elettoraleBerlusconi: un bivio storico come nel ’48. Prodi: un Paese da ricostruire

La campagna elettora-le s’è chiusa ieri sera e l’e-sito del voto di domani elunedì è nelle mani degliindecisi. È questo pezzo dielettorato che farà la diffe-renza: è sempre stato co-sì, ma in questa tornataelettorale lo è ancora dipiù. La maratona s’è chiu-sa fra le scintille. Berlusco-ni ha detto che il Paese «èa un bivio, come avvennealle elezioni del 1948». Ca-tegorica la replica di Pro-di: «Questo è un Paese daricostruire, il governo del-l’Unione sarà il governo ditutti. Ora mi auguro che ilsilenzio prima del votovenga rispettato».

La campagna elettora-le a Bergamo è arrivata al-la chiusura con il ritornoin piazza di Umberto Bos-si, dopo la lunga malattia,e con il comizio di FaustoBertinotti, segretario diRifondazione comunista.Il leader della Lega, dinan-zi a una folla commossa,ha detto che l’Europaverrà a trattare con i po-poli del Nord e che la Pa-dania nascerà senza laviolenza. Critiche alloschieramento di Prodi:«Sulla famiglia è il mondoalla rovescia, vogliono iPacs. Leggendo i program-mi della sinistra c’è daspaventarsi». Bertinottinon ha risparmiato borda-te alla Lega: «Porta la re-sponsabilità di tutte lescelte peggiori di questianni».

alle pagine 2, 3, 4, 5, 21, 22 e 23

Umberto Bossi tra la gente, poco prima del comizio in città (foto Bedolis) Il comizio bergamasco del segretario di Rifondazione, Fausto Bertinotti (foto T. Magni)

Un gran risotto:di destra o sinistra?

di Elio Ghisalberti

tavola non si scherza, nemmeno quan-do si tratta di prenderla a pretesto per ilgioco delle parti in materia gastropolitica.

Perché a ragionarci bene, attorno ai costumi ali-mentari si potrebbero dibattere molti problemie disegnare scenari futuri, insomma costruircisopra argomenti forti della campagna elettora-le. Invece no. Ambientalisti a parte, avete mai

Continua a pagina 70

A

Una maratonalontana dalla gente

di Dino Nikpalj

iciamola tutta e diciamola subito: è sta-ta una delle più brutte campagne eletto-rali degli ultimi anni. Forse la peggiore.

Confusa, poco partecipata, rassegnata in alcunicasi. C’è chi dà la colpa al proporzionale senzapreferenza, chi invece sull’eccessiva attenzioneal duello Berlusconi-Prodi, che ha messo in om-bra tutto il resto. Duello che, detto per inciso,

Continua a pagina 21

D

Il ceto medioè in crisi ovunque

di Alberto Krali

l ceto medio – uno dei temi principali del-la campagna elettorale – è in crisi non so-lo in Italia e nel resto d’Europa. Gli Stati

Uniti non hanno l’euro, ma dal 2002 i salariperdono potere d’acquisto. Mentre il reddi-to della famiglia media americana cresce diun misero 1% annuo, l’assistenza sociale, untempo a carico degli enti pubblici, grava ora

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I

I sindacati mobilitati contro l’accusa di assenteismo. In un anno 18 mila giorni di ferie non godute. Petteni: vertenza di tutto il territorio

Poste al collasso: 50 tonnellate di lettere non ancora recapitateRischia di aggravarsi la

crisi delle Poste bergama-sche. Accusati di «assen-teismo» dall’amministrato-re delegato Sarmi, i lavora-tori postali sono pronti al-la mobilitazione. Intanto lelettere non recapitate sonodiventate 50 tonnellate e achi li accusa di assenza dalluogo di lavoro i dipenden-ti delle Poste rispondonoche «nel settore del recapi-to le ferie non godute si ag-girano sui 30 giorni a te-sta». Per Gigi Petteni, se-gretario della Cisl di Ber-gamo, quella in atto «non èsolo una vertenza dei sin-dacati di categoria ma del-l’intero territorio».

Bonacina a pagina 15

A L L A M A M M A D I T O M M Y

Dopo tanto dolore la serenità è possibilearo direttore, sonouna mamma chepuò capire il dolo-

re di un figlio morto tra-gicamente per averlo vis-suto sulla propria pelle,ma anche la nonna diun bimbo che si chiamaTommaso, compirà 16mesi fra pochi giorni edè la gioia dei miei occhi.

Ogni volta che lo guardo, ognivolta che lo chiamo, ogni volta chelo prendo in braccio in questi gior-ni non posso fare a meno di ricor-dare quell’altro piccolo Tommaso,il suo visetto angelico e quegli oc-

chi color del cielo, cheha commosso l’Italia in-tera perché tutti fino al-l’ultimo abbiamo spera-to e abbiamo pianto perlui. Strappato dallebraccia della sua mam-ma e dal tepore dellasua famiglia per finiretra le grinfie famelichedi un branco di lupi (al-

trimenti non li saprei definire),persone che si macchiano di tan-to orrore.

Luisa Rocchi

Continua a pagina 33

CLEGLER, VERDETTO

PESANTE: 175 ESUBERIAlla fine il verdetto è ancora più pesante del

previsto: sono infatti 175 gli esuberi per lo sta-bilimento Legler di Ponte San Pietro comunica-ti ieri dall’azienda ai sindacati. E non consola ilfatto che il numero effettivo scenda a 118 unitàse si contano i 57 lavoratori già in mobilità dagennaio. Ora i sindacati cercheranno di far scen-dere questo numero da una parte cercando di ri-convertire qualche unità all’interno o all’esternodi Legler, dall’altra cercando di ottenere tutti gliammortizzatori sociali per riuscire a garantire unfuturo alla fascia medio-giovane e accompagna-re il maggior numero di lavoratori alla pensio-ne. Anche dai siti Legler della Sardegna non ar-rivano buone notizie: si parla di 500 esuberi.

a pagina 37

DONORA, L’ACCORDOIN ZONA CESARINIIn extremis, ma è arrivato. A poco più di cin-

que ore dalla scadenza del termine ultimo perscongiurare l’incubo mobilità, è arrivato il sospi-ratissimo accordo sulla Donora. Così dopo me-si di scioperi, presidi e incontri, per i lavoratoridella Candy si apre una nuova fase, in attesa del-la riconversione industriale del sito di Cortenuo-va. Le cifre per il sostegno alla cassa integra-zione straordinaria che hanno permesso di sbloc-care la situazione, si discostano di parecchio dal-le cifre della vigilia: allora l’azienda aveva of-ferto 7.500 euro, stavolta è arrivata a 9.000 e suquesta cifra si è chiusa la partita. Soddisfatti isindacati che attendono l’assemblea di lunedìper incassare il via libera definitivo all’accordo.

M. Ferrari a pagina 37

Per l’accusa Angela De Martino è la mandante dell’accoltellamento del marito. La difesa vuole l’assoluzione: non ha commesso il fatto

L’omicidio di Capriate, chiesto l’ergastolo per la moglie dell’operaioPer l’accusa è «una

donna scaltra, colpevole diomicidio: va condannataall’ergastolo senza atte-nuanti». Per la difesa inve-ce va assolta «per non avercommesso il fatto». Que-sta le richieste fatte ieri inCorte d’assise all’udienzaconclusiva del processo acarico di Angela De Marti-no, moglie di Mario Vitali,l’operaio di Capriate ucci-so con 26 coltellate il 25gennaio del 2005.

Per l’omicidio è già sta-to condannato in primogrado a 30 anni di reclu-sione Carmine De Marti-no. Adesso sotto accusa èla sorella di Carmine, An-gela De Martino, mogliedella vittima e ritenuta la

mandante del delitto. L’ac-cusa ha disegnato unoscenario secondo cui piùvolte la moglie avrebbeparlato di uccidere MarioVitali per riscuotere unapolizza assicurativa a suovantaggio. Angela De Mar-tino, sottoposta a periziapsichiatrica, è stata rite-nuta capace di intenderee di volere. Il pm ha quin-di chiesto l’ergastolo. Ladifesa invece ha sollecita-to l’assoluzione per nonaver commesso il fatto, fa-cendo emergere dubbi sulruolo di un nipote delladonna, Ferdinando, tra itestimoni dell’accusa. Lasentenza il 12 aprile.

Tista a pagina 27

ATALANTA A CACCIADELLA 21ª VITTORIA

Testa-coda al Comunale. L’Atalanta prima inclassifica ospita oggi (ore 16) la Cremonese, fa-nalino di coda della serie B. I nerazzurri vannoa caccia della 21ª vittoria in questo campiona-to, un successo che proietterebbe la squadra diColantuono a quota 70 punti prima della sostadi Pasqua. Un punteggio che garantirebbe un’al-tissima probabilità di centrare l’obiettivo dellapromozione diretta in serie A. La formazione èfatta: l’unico dubbio riguarda Bombardini, alleprese con il mal di schiena. Se non ce la farà, an-drà in campo Lazzari. Partita difficile invece perl’AlbinoLeffe, a caccia di punti salvezza sul cam-po del Cesena. Ma per la squadra seriana il pa-reggio non è un obiettivo impossibile.

alle pagine 52 e 53

V A D E M E C U M

Il 5 per mille, un aiutosenza aprire il portafogliLa Finanziaria ha previsto perquest’anno, all’interno della

dichiarazione dei redditi, la possibilità didestinare il 5 per mille a organizzazionidi volontariato, associazioni con finalitàdi ricerca scientifica e sanitaria, oppure

al proprio Comune. Un vantaggio, visto che il contributo è una quota a cui

rinuncia lo Stato, e il contribuente non paga nulla. Nell’elenco delle

associazioni anche 617 bergamasche

Tinaglia a pagina 13