2004
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Transcript of 2004
Numero 82 • Gennaio 2004
Anno
10/2003
•
per le nostre parrocc ~------~------~
Questa Immagine è disponibile come copertina 1ft c hlU$O: ASI per Il vostro bollettino parrocchiale. Ordine minimo: 100 copie.
Rlchfederla è facile: Tal. 800-781318 (f1CJfl'I8IO verde) Fax 8QJ.791 375 (1'ItJITIeIO veroe) e-maIl: setVlzlodiellti@ed/ZJorJ-obeIlO com
EDITORIALE
Un nuovo anno, una nuova speranza CorllÌJlcia un nuovo anno, e con esso ci inohriamo, ÌJl modo pil1 deciso, nel XX} 0
secolo. Quanro più ci allontaniamo elal secolo precedente, tanto pi"ll avvertiamo una sensazione strana, come un bisogno di scroUarci di elosso gli errori che ci st.anno alle spalle e eli vivere l'avvel1rura umana con una lucidità ed una saggezza inedite , con un cuore tìnalmente liberato dagli inclurimenti e daUe grettezze passate. Comincia un nuovo anno, e già nel primo giorno, posto sOtto la protezione della Sant~l Madre di Dio siamo il)Vi[ati a pregare per la pace.Ad invocare Dio per la pace, ma anche a sognada, ad immaginarla a costruirne almeno un pezzetto, lì dove ci troviamo a vivere. Il rema di quest'anno ci sembra quanro mai arma.le: in questa 3 la giornata mondiale deUa pace supplichiamo il nostro Dio perdlé gli organismi inrernazionali diventino lU10 st.rumento efficace per la comprensione tra i popoli e per una maggiore giustizja. La terra - ce ne siamo resi conto da tempo - non può essere abbandonara aU'arbitrio dei potenti cii turno, :lì loro interessi ai loro disegni. Gli uomini e le nazioni devono sentirsi vincolati ad tUl diriHo internazionale, ad un 'etica internazionale, fondata su alcuni valori fondamentali e su alcuni interdetti altrettantO chiari. E per questO, oggi più che mai, gli organismi internazionali elevono ritrovare consenso e forza, per essere operatjvi ed efficaci . La pace, in effetti , 11011 è un bene. qualsiasi, ma un requisitO fondamentale per L'l dignità umana e per lo sviluppo dei popoli. Un dono cii Dio ma anche un impegno per l'uomo, per ogni uomo. Buon aIUlo!
sac. Roberto Laurita
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LA: SELEZIONE DEL MESE
Sculture in legno dall'Alto Adige La Val Gardena, ai piedi delle Dolomiti, è conosciuta ormai a livello mondiale per la sua tradizione secolare di scultura su legno. Questa attività artigianale è praticata da più di 400 anni, secondo tecniche trasmesse di generazione in generazione. I modelli che qui presentiamo sono stati realizzati in un laboratorio di Ortisei.
Santa Famiglia "Michelangelo"
Rif. Form. L~o 92001 6cm Acero 92003 12cm Frassino 92004 16cm Frassino
Rif. Form. Legno 92102 12cm Frassino 92103 16cm Frassino
Richiederli • facUe 'Y
100-781378 100-791375
Naturale €8.90 € 24.80 € 49.50
Dipinta € 39.50 € 79.80
Scolpito artisticamente su legno e dipinto
accuratamente o mano.
IL CALENDARIO
Intenzione di preghiera suggerito dal papa
"Perché gli uomini si riconoscono come membrl dell'unico famiglia di Dio e cessino Ifa di loro le guerre, le Ingiustizie e le dlscrimlnozJoni".
3 70 Giornata mondiale per lo pace "Organismi intemazionali: via 0110 poceH
. .- • • Epifania del Signore
Seffimana di preghiera per i"unità dei cristiani
Il n~1rO ...-:nuio è ~1ato idealo c .fliluppato per ogul ruthità pa.~1oraJc a Unllura limitala.
Per comunicare con IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: Sac. Robeno l..aurila. lIalia Telefono: Q.134 /861 l6 Po.~t"': EDIZIONI OBEI..IA. B.P.I5
F-676W L. Wan17-enauIFranl:Ìa) Abbonantenti: Te!.: 800-781378
Fax: 800-791375 (numeri verdi) email: edillons.obelia@online.(r
• • • tmmagznz per le nostre Pa'rrocchie
l° gennaio 2004
Maria, Madre di Dio
Anno C
Le 2, 16-21
MARIA, MADRE DI DIO .'1°82
Chiamati ad essere nuovi Anno nuovo, uomo nuovo: è questo il signific:lto di L'Imi anùdu inni che ~'engono cantati :ili'inizio dci nuovo anno, Lasciamoci alle spalle l'uomo del p:!S.';;!.lO, l'uomo vecdtio d1e ben conosciamo! Ma l'uomo nuovo con cui si apre il nuovo anno, l'uomo che viene offerto come esempio, "è una dOlma: Maria, la Madre di Gesù! È UIU donna semplice. una madre ebrea,sottomessa alle leggi del suo popolo, È la nuova Eva chç cì viene donata per far nascere il nuovo Adamo! Maria, __ una donlla che lungo i secoli è stata corninuamcme dipinta e ri cli p ima , vista ogJu volla in modo sempre nuovo: nelle minìarure c nclle icone. negli affreschi c nelle sculture_ Una donna - lo si capisce subito - COstallteIDente al1wle, come se_ in Css:l l'eteroità si fosse ripiegata su se Stcss:.t perché Mma potesse anìngere aUa SlU sorgente e vi~'ere un istame l'ape· ru:unenre presente. Maria è, per ciascuno eli noi, un invito ad essere sempre nuovi, sempre arruali, perché legati a qutJJ'evento suaordin.1.rio . a qudJ'oIJen.a eli grazia che fa battere i OO~\ri cuori, Uomini in perpetua novità perché ogni giorno e aò ogni istante possono -dare illa luce" Dio: noi, neUo spiri· to , come lei l'ha fano nellA c.vne, Uomini chia· mati a vivere [empi mlovi, in modo nuovo. attingendo a queU'e renlÌ['1 che ci raggiunge ncl profondo del çllore. NOli è LUla re:ùG. impossibile: Maria cc )0 dimostra,
Jenn Devr/eudt
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82 _o 103
Mc<-r«.., L"Ll'LA CO(H'l.U-tc<- JL [)fi.-z.«.., c...t.u.t:c... 0Ò1lLl.-LIILO J~ H..O~, ~J'L Lu.e~-l::o M.U.OVO c...l1..l1..0,
c... -!:rOVCO-1A e ~ i·b·c...J"- c.f...e r-0r-!:c... c... Cì~ Ì-L.
MARIA, MADRE DI DIO
Dopo aver visto Gesù, i pastori riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si sruplrono deUe cose che I pastori dicevano. Maria, da parte
sua. serbava tutte queste cose med1tandole nei suo cuore.
I mistici ed i poeti hanno furto a gara nel parlare di Maria, per trovare le parole più belle, i titoli più nobili. Maria conserva probabilmenre nel suo cuore tutte queste testimonianze di amore,
tarda il venire, noi possiamo attingere aJ.ti sua pazienza, e anendere - senza lma parola - che dalla notte fredda e buia si levi la Luce gioiosa del Verbo di Dio che è diventato un piccolo bambino. Jerm Devrl~ndJ
Roberlo lAurlla
• • • zmmagznz jJer le nostre parrocchie
4 gennaio 2004
2a domenica dopo Natale
Anno C
Gv 1,1-18
In lui, Gesù di Nazaret, nel suo volto
gli uomini hanno potuto vedere la luce di Dio.
In lui, Gesù di Nazaret, nelle sue mani
. gli uomini hanno potuto avvertire il calore di Dio.
In lui, Gesù di Nazaret, nelle sue parole
gli uomini hanno potuto accogliere
la speranza che Dio vuole piantare
sulla terra..
Robert.o Lilurlfa
2a DOMENICA DOPO NATALE
Dio nella nostra carne
N°82
L'inverosimile, l'inimmaginabile è diventato realrà. La perfezione di Dio, la bellezza e la forza della sua Parola eterna ha assunCo la carne di un uomo, la fragilità e Li debolezza della nosua carne umana. Ancora una volta ci veniamo a trovare davanti ad W1 Mistero, quel Mistero dell'Incarnazione che contempliamo a partire dal giorno di Natale. Ma non si l!dU.,l di un terribile rompicapo, o dì una porta duusa. Questo è un Mistero d'An1ore: troppo beHo per essere descrino, [TOPPO profondo per essere completamente sondato, troppo grande per essere abbracciato con le nOStre povere braccia. Un Mistero a cui abbandonarsi, con fiducia ...
Roberto lnurlta
1"- lui, ~(~(~o f«-tb '''-0»1.0,
no ~ vcni..u..Iff.O Òneruh J u.",-u »-u..ov"- v~-l::u.
ucL u..J.1...«- ~ ~c. u..ru ~ re t"uJ-1..%. ~. Roberto Laurlta
Piccolo bambino, tenero e fragile, adagiato nella mangiatoia tu sei il Figlio di Dio, fano uomo per condividere in rutto e per tutto, la nostra condizione wnana. Piccolo bambino, bisognoso di nmo e indifeso,
[li sei il Figlio di Dio venuto a salvarci, a guarirci dai nostri mali, a trasmetterei la vita di Dio. R. Lal/ri/n
• • • tmmagtnt per le nostre parrocchie
6 gennaio 2004 Epifania
del Signore
Anno C
Mt 2, 1-12
EPIFANIA N'82
Una nuova strada Una nascita produee sempre dei cw\J)iamenù profondi: in una coppia di sposi si orienta. la propria vita. in modo nuovo: io uoa famigLb l'ullÌlllo arrivato impone la sua presenza.
Anche la nascita di Gesù. ~ di. là di quello che ha provocato nella sua. f:uniglia. ha generalo grandi ripercus.sioni e conseguenze. Per l'edere questo avveniInenro i pastori si sono messi in cammino, neUa !lone, e l magi hanno abbandonato il loro [>3.ese per raggiungere Bellemme.
L.'i -Casa de.! Pane" (= Betlemme) ha accolto il P:me disceso dal cit:lo. Nella Cragilit.ì. di un Bambino Dio rivekrà la sua potenz..'l. L'l su~ presenza sulla [erra verrà c:ul1.llt:l e :acclamaI] d:..gli angeli.
Nulla sarà più come prima, ognuno verrà interpellato, ilil più piccolo al piil gr.mde. passando per i magi.Venuti da. Oriente,essi [;u-anno ritorno ~ casa ma [lcr un'allra via. come per mostrare Il loro desiderio di c:unbiamcnto ... La manifCSLwone dì Dio. la fC1)t:J dell;i SlJ.'l Epif:Ul.ia. h:1 ~perlO e a.prirà ancora una nuova strada ... Oggi U bambino Gesù JlIende anche lIIe perché desidera crescere con me e in me!
Alaln DOllius
RtitCL-re ferl1tLL O l1tLeHer~L Ll1.- CCL-l1tLl1tLLl1.-O? Per !.eÒire L... !.tAL... li. 4"-' ~ (,ti 06Co.- !.ee~p_el"e orCo.-.
EPIFANIA
Ed ecco la stella, che l magi avevano visto nel suo sorgere. Ii precedeva, finché
giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Eotnti nclla casa,
vjdero il bambino con Maria, sua madre., e prostratlsl lo adorarono.
Poi aprirono j loro scrigni c gli offrirono In dooo oro, incenso e mlrra.
Alt/in 00111115
Sono anch'io un cercatore di Dio? Anch'io, come ì magi, sono chiamato ad osservare, a scoprire, a mettermi in cammino ... Ma per diventare un testimone vivente di questa Buona Novella dell'Incarnazione, devo manifestare il mio interesse per il Regno di Dio! Un Regno che comincia continuamente, , .
Alaill DOlliU5
• • • zmmagznz per le nostre parrocchie
11 gennaio 2004 Battesimo
del Signore
Anno C
le 3,15-16.21-22
"'<>82
Nelfuoco dello Spirito Il bauesimo di Gesù rivela il suo mistero e la ~ua identità. E nelio stesso tempo rinvia ogni uomo alla sua vocazione originale, personale. In effetti, ognuno di noi è chiamato a ricevere lo Spirito Santo, spirito di adozione, e ad intendere questa parola inaudita:uTll sei il mio Figlio prediletto/la mia Figlia pre-diletta , in te ho posto tutto il mio amore~ . Nel fuoco dello Spirito Gesù viene afferrato, con.$aCf3.l0,
missione p rofetica , sacerdorale e regale, nell'annuncio del Vangelo, nell' offena della nostra vita, nel servizio dci fratelJi. Non lasciamo che il dono di Dio déperisca in noi: riarr\laliz·
Ne.1.su.o butte.\LJ1t..O c,t:.-SÙ ~L ~~;.fest", COI11...e.
. il fred:e(L Je;s(i- U-OnLi-ai-~oluf.",(e COl-\. (OY'O. M.", eÒ(i. è uH..cke i..L fiÒ(~
cf1..e vLve f.t..1't..~ CO~J.1...i..oJ-1...e e u.n.' i..H..ii'1'LLt~ U.J.1...LCC,- COl"\.. ;.( PuJt"C.,
BATTESIMO DEL SIGNORE
Quando nmo il popolo fu battez7..ato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesiroo, stava in preghle.ra, il cielo si aprì. e scese su di lui lo
Spirito Santo In apparenza corporea, come di. colomba, e vi fu una voce
dal clelo: 'Tu sei il mio Figllo predilelto, in te mi sooo
compiaciuto~ .
MOl1S. OJris!ia/l. Kra/;z
Fratello e Figlio! TI battesimo di Gesù non è tUl avvenimento episodico, accanto a molti altri: è rutta l'esistenza di Gesù che è battesimale! Attraverso le sue parole e le sue azioni, attraverso il dono della sua vita, con la sua mone e risurrezjone, egli testimonia la sua identità eli frateUo universale e di Figlio eli Dio. Conformando i slloi atteggiamenti e le sue scelte alla volontà del Padre, egli annuncia il Regno di giustizia e di amore promesso agli uomini e inaugura la nuova creazione, nella quale siamo invitati a trovare e a prendere posro.
.lI:Ions. QJrlstial1 Kra/z
• • • tmmagtnt per le nos!YC par rocchie
18 gennaio 2004 2a Domenica
Ordinario
Anno C
Gv 2, 1-11
20 DOMENICA ORDINARIO
Lo Sposo è arrivato! Chi partecipa ad lUla festa di nozze lo sa bene: non si può misurare il tempo. Chi ha fretta, chi ha poco tempo a disposizione è meglio che lasci perdere. GestI che partecipa ad una festa di nozze a Cana dimostra di essere un Messia che ama stare con la gente, ché non è affannato, alITO
preso dal bisogno di predic-are, di aJl11W1Ciare, di convertire ... Chi sa cosa vllol di.re far festa capisce bene che non si può brindare con l'acqua! E quella festa di nozze sarebhe proprio finita miserJ.01eote, se tutti avessero constatato che il vino era finito ... Gesù che cambia l'acqua in vino si rivela un Messia compassionevole, dle 11...'1 a cuore la gioia e la festa degli uomin.i ... Ma Cana non è solo questo: Il, in quella festa di nozze, avviene qualcos'altro. Gesil si rivela come lo Sposo aaeso, dle finalmeme è arrivato. Queslo sarà solo un anticipo, ma dopo la sua marre e risurre'ljone porranno cominciare le nozze eterne, l'alleanza di amore tra
Dio e l'Ufllanirà! Vi sembra serano, a questo punto, che i francesi chja-mino l;i fede degli sposi, "alliance Calleal1'l..a)? Non è nell'alleanza tra Dio e gli uomini che trova seoso e sostegno l'alleanza tra due sposi? R. !.fl/lr/lp
1\'''82
Ne( ~«-O Ò"'n1.e "'l11..Ore D~o J1..OH.. 5~ c....CCOJ1..tU1..tc.... J~ t-"-l""-Ò0J1..c....IAe ~[.sH.O y-or-0to c....c( H.H..c.... vi
ÒJ1.."- .~ce(b,
2a DOMENICA ORDINARIO
Ci fu uno sposallzio a Cana di Galilea. VcnulO a mancare il vino, la
madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino".
E Gesù rispose: ~Che ho da fare con le, o donna? Non è ancora giunta la mia ora".
La madre disse ai servi: "Falc quello che vi d1.rà".
Lo c..o».5i.A.e.rc.... com.e H.J-1...c...., ~t-0.)c.....
Lo Spirito unisce Nelle nostre comunità vi sono temperamenti diversi e competenze molteplici. Per orientare le energie degli uni e degli altri verso la concordia
lHarcel Melzger
Marcel.Helzger
• • • tmmagtnt per le 110str e parrocchie Al'lnée C 30 DOMENICA ORDINARIO
25 gennaio 2004 3a Domenica
Ordinario
Anno C
Le 1,1·4; 4, 14-21
La Buona Novella è per me, oggi Mi senro povero, Signore, quando sento mancare le forze e non riesco a vivere come desidero, quando rui stanco a lorrare da solo, quando sono incapace di tendere la mano.
Mi scnto prigioniero, Signore, quando le mie mani si chiudono a pugno, quando il mio peccato mi incatena e mi impedi.s<:e di muovermi. quando le mie paure d.i.m.inuiscono la mia liberu.
Mi semo come un cieco, Signore, quando mi copro gli occhi per non dover guardare la verità bene in fuccia, quando cammino senza avere il COl".lggio di alzare gli occh.i verso la luce, quando continllo a muovenni in una regione di tenebre.
Donami, Signore, oggi la tua Parola: la tua Buona Novella sia sorgente di vita per ogni mio giorno. Cbrisline Relnbofl
I12J )603
le {ne t-"-rok. Si-Òore. ~o"-o I-L"- ~o(e t-"r i- »1-LeL ~,A"-L: rtieki-k-rk-ltLo eJ
k-b be((tieon-o ~ l1tLi-u, vi-tu,. 30 DOMENICA ORDINARIO
Gesù, aperto il rotolo del profeta Isaia, vi trovò il passo dove era sçrit
\0: ~Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato
con "unzione, e ml ha mandato per annunz.Jare al poveri un lieto
messaggio, per proclamare ai prigionierlla llberazlone e al ciechi
la vista; per rimettere in libertà gli oppressi. e predicare un anno
di gr.uia del Signore".
Cbrislll'le RelJ1boll
L'((oggi» è davanti a te!
Non dimenticarti che «il tuo oggi»
è il bene più prezioso che hai.
Vivi, ama e su felice oggi.
O giorno di ieri è già appassito e il domani deve ancora nascere. Ma (' «oggi" è nelle tue mani: abbine cura!
O:Jl'istlJle Relnboll
• • • tmmagznz p",. I. , 1I fJ!ilr. p l1 rrncchi
M ariti, Madre di D io
T uni quelli che udirono, !>i srupirono deUe cose çht.~ i paslori dicevano. Maria. da p;lrIl' ~ll:l . "erbava rune que.~le cose medilandole Ild suo cuore.
Qu:tndo nmo il popolo fu baucz7A,ro t:
mcntre Gl'sìl, ricevuto andJC lui il b:u· re imo, slava in preghiera, il cicJo :ii :tpii e ces ' su di lui lo Spirito Santo in appa· reoz.., corpo('("a . come di colomb:!, c vi fu una voce dal cid\J: ''Tu sd il mio figlio prt:diJcno, in Il' mi sono compiaciuto" .
Epifania
2a Dome"ica dt)po Nnl.aie
,Ij#t., ,
E il Verbo sì feet· l'arm' c vcnne ad :tbilare in mezzo a ooi: t: noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigc.:nilO dal P:1dre , pieno di g.r;t7.ia e di verità.
•• I I •
2a Domenica O,.dl,ulrlo
Maria dice ai servi: "{:tIC quello dle vi di..cin
• Vi erano là sei gi-,m' di pietra per la purificazione dei giudei. E Gesù disse loro: -Riempire d ':Kqlla le giare, poi attingete e pOrlale'm: al mac~(ro di tavC}
la. Ed essi gliene ponarono.
Battesimo di Gesù
IMMAGINI DOMENICALI
Al vcelere la steUa, i magi provarono una gr;lOcus.sillla gioia. Entrati neU:l GI~a, vitlt:ro il bambino con Maria sua maùn::, t; proslr:ltisi lo ador.trono. Poi aprirono i loro s<:rigni e gli offrirooo in dono oro, in ce nso t: mirr::t.
3a Domenica Ordilla,-;o
"Lo SpirifO del Signore è sopra di I1)C;
per qu<::sw mi ha consacraro con l'un· zionc c mi ha manclaw per a.nnunziare ai povcri un liero messaggio, per pr(}cJamarc ;li prigionieri la li!x:r:t:Lione e a.i c.ie· chi l" \hla: per ri metlt're in liber· ù, gli oppressi. e pn::dk;1· re un anno di grazi:1 del SigoC}-
re."
I /
PER LE CELEBRAZIONI
Aiuto ai poveri
• • • tmmagznt per {" ,ws{re parrocchie Gennaio 2004 VIAGGIO NEI PAESI DELLA BIBBIA
Viaggio nei paesi della Bibbia I paesi di clIi ci parla la Bibbia sono situati in una vasta regione che oggi viene cruamata Medio Oriente. Ad ovest troviamo l'Egitto, il Nilo dei faraoni e le loro piramidi. Ad est l'Assiria e Babilonia con il Tigri e l'Eufrate che offrono delle pianure fertili ed i celebri giardini pensili. In mezzo il paese di Canaan, che diventerà la terra del popolo d'Israele. La sua posizione ne fa un nodo di comunicazione, ma anche un luogo di scontri, ogni volta che un impero della regione vorrà conquistare l'altro. Prima di percorrere dettagliatamente i luoghi più importanti, vi proponiamo il percorso deU'Esodo, riletto in chiave cristiana. Thierry Larcber
1F=======================7===~=~=-~=' 81J )I\(l1
o ~'vI
J..'
Schiavitù <J ~ Schiavitù "-dei peccaro
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Mar Mediterraneo
Deserto di Sur
Kades O
140 anni nel deserto 11 nostro pellegrinaggio sulln I~rra
in Egitto ~.."... \
v"vt, \ Egitto
1 se,.penll li / Le tenlaz;o,,; ~
/ ~~
\ ~a nUtnlln
'\" EUCLl risl'ia
\ l nostr; idoli
( '\
1 V'itello d'oro
"- II dono del/.a Legge )
\
su/Sfila; II dCllo delle Bentlhulini
e della Legg/ ~/~!ll'AmOre
~" " , . . ,
Sinai
Paese di
Maclian
• • • 'lmmagtnt per le nos/·re parrocchie Gennaio 2004
,v"82
L'Hortus Deliciarum L'Horrus DeLici:mJm riserva un grande spazio alla vita di san Giovmni BatLista. Qui sopra potete vc(!.::re, in \In 'unio inunagine, due episodi deUa da.nz;i di Salome, la figlia di Erooiade.
A destra si vede la giovane che danza: non si tratta di una dan-7.a sensuale, come spesso si ritiene, ma piurrosto di una danz:a acrobalÌca . Dietro 1:1 uyola si vede la stessa giovane mentre
domanda a sua madre guale ricompensa può domandare. Noi sappjamo bene ciò che avviene subito dopo .
I mestieri del Rinascimento
Lo scenario è cosliruilO da una lavola regale al tcmpo del Me
dioevo.
Possiamo dis[ingtlere facilmeme degli scienziati. dei commercianti c<.I artjsti di diverse discipline.TImi mcstieri d)e in epOCl pagana erano collocati sono la pro
tczione di Mercurio. Tn epoca cristiana si parLa invece di Sam'Albeno, San Fran· cesco d 'Assisi, San l.uca o Santa Cecilia . Fronçuis Amo/d
Gregorio di Nazianzo (330 circa - 390)
Festeggiato il 2 gennaio
Nato a Nazìanzo, in Cappadocia, va a studiare ad Atene. Viene ord inaco prete nel 362 da suo padre, vescovo <li Na· zianzo, e quindi raggiunge Basilio nel suo convento. Nel 378 <liventa vescovo di Costantinopoli (; deve lottare contro l'arianesimo . Le sue omelie suJ.Ja Trinità faranno di lui W)o dei Padri della Chiesa. Poiché la sua. elezione viene contestata, fini.rà per ritirarsi in Cappa.docia .
Raimondo di Peiiafort (1175-1275)
Festeggiato il 7 gennaio
Nato vicino a Barcellona, compie i suoi studi di diritto a Bologrul .A 47 anni en· tra nell'Or<line dei Domenicani . Diventa consigliere del papa Gregorio [X e quindi maestro generale dell 'Ordine. Di riromo in Caralogna, svolge un'intensa anività eli predicarore, soprattutto presso i musulmani . Muore centenario, lasciando un'opera considerevole, soprattutto in materia di dirino canonico e di teologia.
82JJ904
Timoteo (morto nel 97) Festeggiato il 26 gennaio
NalO molto probabilmente a Lisrra (in Asia Minore) da lill padre pagano e da una madre ebrea, quando Paolo passa per la sua città (verso il 47) si convene al cristianesimo. Quando Paolo tornerà , diventerà il suo compagno fedele, nonostante la sua salute piuttosto fragile e il suo carattere particolare. Sarà coffilillque con lui fino a Roma, dove Paolo viene tenuto prigìoniero. A Timoteo Paolo affida la Chiesa di Efeso e gli invia ben due leaere.Viene lapidalO e poi tini· to a colpi di bastone perché aveva volu· 10 distogliere gli desini da una fesca pagana. Viene festeggi aro insieme a Tiro, un altro compagno eli Paolo . RL0905
• • • zmmagznz pe!' i l' nostre parrocchie
'~. I ,."1
18-25 gennaio
.... ~. i' J .'
Gennaio 2004 GIORNO DOPO GIORNO
l° gennaio
GIORNATA MONDIALE
DELLA PACE
Organisml internazionali: via alla pace
SETIIMANA DI PREGHIERE PER L'UNITÀ
DEI CRISTIANI
GIORNATA MONDIALE A FAVORE DEI MALATI DI LEBBRA
Stelle da m
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te. un po' di zucchero.
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Me
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bene. Qu
ind
i abbassa l'imp
asto
sullo
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assa di circa 1 cm d
i speso sore. R
itaglia le stelle
. serve
nd
oti di una
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po
sita fu
stella
e me
Uile
.su un rip
ian
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da forno. Utiliu
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assa bri!la
nte
che
avevi m
esso nella cioto
la e glassa le
stelle
serve
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i un pennello. Lascia se
ccare
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20 min
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180° {la glassa de
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Preghiera: La m
ia stella e la m
ia luce G
esù bambino. che sei fra le braccia di M
aria, sei tu la m
ia stella e la mia luce.
Quando le m
ie mani si chiudono
e non vogliono condividere, quando i m
iei occhi si volgono altrove per non vedere, quando il m
io cuore si rifìuta di aprirsi, fa' brillare in m
e, Gesù,
la tua stella e la tua luce.
Quando la paura m
i blooca, quando la noH
e della tristezza si abbaHe su di m
e, quando le lacrim
e Inondano il mio volto,
fa' brillare in me, G
esù, la tua stella e la tua luce.
Quando la gelosia m
i soffoca. quando il desiderio di vendeH
a e la cattiveria sporcano il m
io animo,
quando l'orgoglio mi allontana dai m
iei amici.
fa' brillare in me, G
esù, la tua stella e la tua luce.
Riv
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sua stella.. e siamo venuti per a
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rarlo
" ... Ed
ecco lo stella, che avevano vlsto nel suo sorgere, Il precedeva, finché giunse e si
ferm
ò sopra II luogo dove si fTovava Il b
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l vedere lo stella.. essi provarono una grandissim
a gioia. Entrati nella casa, vid
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ria sua m
adre, e prostratlsl lo
odorarono. Poi a
priro
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I loro scrigni e gli offriro
no
In dono oro, Incenso e m
lrra. (M
fttleo '1. 1_12)
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a voi. Perch
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Ti servono: 8 fogli di carta di diversi colori (oro, argento, rosso, arancione, giallo chiaro e giallo scuro ... ), un paio di forbici, una cordicella o un nastro piuttosto lungo.
Segui bene le indicazioni e le im
maginì che vedi qui:
• Ritaglia gli 8 fogli di carta colorata per ottenere 8 quadrati di
1 O cm
di lato. • P
iega il foglio in due e poi in quattro. • P
artendo dall'angolo sinistro, in basso, ripiega il foglio già pie· gato fino a form
are un cono. o R
itaglia di sbieco sul tratteggio, poi torna a dispiegare: ora la tua stella è term
inata, • Q
uando le 8 stelle sono pronte, scrivi su ognuna di esse una lettera della parola EP
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o Poi, dall'allra parte della stella, scrivi il nom
e di una persona che per te costituisce un segno, una guida che li aiuta ad andare avanti sulla strada che porta a G
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uindi attacca le stelle ad un naslro o ad una cordicella ed avrai una magnifica ghirlanda di stelle!
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Apprezzate e affermate
Immagini per meditare Un regalo di quaJità al termine di una celebrazione. Un richiamo e un invito alla meditazione e alla preghiera che scivola facilmente nel libro dei canti o nella Bibbia.A tergo delle immagini non si trova nessun testo perché voi possiate - se lo volete - personalìzzare questo dono con un messaggio.
" Una luce" Rif.: Il 125
, Risvolto bianco -' '" per un'eventuale \.. stampa
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'''Croce sul tramonto"
Rif.: Il 309
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Adesivi
"Una rosa è sbocciata" Rif.: Il 140
Testo a tergo:
"Vieni, Spirito santo!" Rif.: Il 227
Indicara per funerali e messe di suffragio.
Il sole si mUlerà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore. giorno grande e splendido. Alfi degli Aoostoli 2. 20
"lo sono la luce"
Rif.: Il 224
/ndicaro per funerali e
messe di suffragio
l Queste due immagini -'" ~ sono fo rnite _ \ con un testo Q tergo
L-- --Testo a lergo:
Sono venuto nel mondo come la luce pe'rché chiunque crede in me
non rimanga nelle tenebre. G IOV8nll! 12. 46
AI fine di personalizzare 'la vostra corrispondenza parrocchiale e i vostri pacchi-regalo.
N~,.t~~·~O~_~~~ .... )( Q
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"La stalla" Rif.: 20615
"II miracolo" Rif.: 20611
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"L'Annuncia.zione" Rif.:10 614
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"Una luce" Rif.: 206 ·13
Numero 83 • Febbraio 2004
. Anno
11/2003
• •
per le nostre parrocc ---------'
Questa Immagine è disponibile come copertina [II chlU$(): A5l per Il vos1To bolleHlno parrocchiale. Ordine mlnimo: 100 copie.
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EDITORIALE
Dal carnevale alla Quaresima -n p(l ' saggio bru o si direbbe: ~ono così diversi tra loro! Carnevale e
si.nonimo di allegria di spensieratezza, di clivertime nro, di scherzi: la Quaresima richiama immediatamente una faccia triste, seria, severa, Carne\ ale \ 101 dire: mettere in tavola cibi gustosi e dolci a non fil ùre , la Quaresima è tempo di digiuno e, il venerdl. di astinenza dalle c~IJ'ni Carne ... aIe e imnugine cii lilla vita a briglia sciolta, senza regole : la Quaresima divenra il momento in cui riprendere coscienza deLlt: leggi di Dio leggi da risperrare anche quando costa. Ma sono proprio COSI diversi? Forse lo sbaglio sta nell'aver hmo della Quaresima una caricarura del Cristi'lnesimo. E se ìnvece. questo tempo di grazia, fo 'e proprio per ritrovare la vitaHtà perduta? Se tosse un'occasione per ritrovare l'armonia e La pace la gioia di lu) rapporto autentico con Dio, con se stessi, con gli aLtri e - perché no? - anche con il proprio corpo! Ma allora la Quaresima non de\e essere presentata com un inverno, ma come la primavera c1ella nostra esistenza! Buona Quaresima allora!
Iconacroce Le opere d'arte risalgono al 16° secolo e sono esposte al museo bizantino di Atene.
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IL CALENDARIO
Intenzione di preghiera suggerita dal papa
2---=-=
"Per la coesistenza pacffica tra cnsl!anl, ebrei e rntruImani in Terra Santa".
Glomata pe! lo vita.
Giomato Intemaz:lonale del molato.
Mercoledì delle CeneIi
Il ... "Ire, ,,","Ui., è Malo i<l.,alo ., ~ilu ... ""o I",r ~I aUltian ._'(orale " lini .... " lùuilala.
Per comunicare con IMMAGINI J1F.R r~E NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: MC. Robeno l..aurita, Italia TelefuDo: 1143-1. 86116 Pu~"I: EDIZIO ') OBELI B.P.lli
F-67610 La Wantzcn.l0lFran=) Abbonanwnti : Te!.: 800-78137 .
Fax.: 800-791375 Cnwnt!ri ~C!IÙ.IJ ... 'mlIil: ediaòns.obclia(n IlIlIÌne.lr
• • • zmmagznz per le nostre parrocchie.
l° febbraio 2004
40 Domenica Ordinario
Anno C
Le 4,21-30
4a DOMENICA ORDINARIO N"8J
I profeti non sono mai del luogo lo sai bene: non è fucile essere profeti: quando gli alni chi.lcchierano, loro parlano_ E qu;mdo Si parla in modo chiaro e vcritiero si sconvolgooo tante abitudini e privilegi ,si disgustano coloro che contAno. Parlare vuoi dirt: correre dei rischi: rischiare l .. propri .. reputazione, il proprio posto. il
proprio lavoro.Talvolm rischiare anche la peUe. Quelli che stanno al potere non amano i profeti. Basta che tu osservi ciò che accade, O tentano di occllperarl.i, per farli diventare docili. O tentano di sopprimerli. di furli tacere. E hanno mille modi per farlo. Ma se è tenibile vedere un profeta ucciso. è ancor peggio vederlo recuperal0_ AllOr:l tu. profeta, se Dio li chiama. _. parla! Ma non f:trti mai addomesticare! R. Rlber
Se iC t-rofetc<- tc<-ce, hdfi ri.»t14.->1-Ò
0>11J t-ri.g0>1-i.eri. Je(~
"-oHe Je( ~iLeJlU,LO 40 DOMENICA ORDINARIO
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Gesù disse agli abitanti di Nazaret: "DJ certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. QuantO
abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche quI, nella tua
patrla!~. Poi aggiunse: "Nessuu profeta è bene accetto in patrla~.
L'assenza del maestro ;fa nascere il profeta
È bene per voi che io me, ne vada, diceva Gesù. Proprio perché egli è partito, lo Spirito Santo è venuto ad abitare il cuore degli apostoli ed essi sono diventati profeti. Prima di loro è toccato ad Etiseo vedere il suo maestro Elia salire al delo su un carro di fuoco, come dice la Scrit-tura ...
Solo allora anche lui è diventato profeta. Bisogna che il maestro se ne vada perché il discepolo si riveli e nasca il profeta.
RobL>rl Rlbel' 8LOJ05
Robf:rl Riber
• • • - - - .. . tmmagtnt
per le nostre parrocclpe Anno C 8 febbraio 2004 50 DOMENICA ORDINARIO
8 febbraio 2004
8.C0201
5a domenica ordinario
Anno C
Le S, ,."
Prendi il largo! Prendi il largo e abbandona la terra delle certezze, che ti imprigiona nel passato. Dio t'invia nel mondo per far soffiare un vento di novicà. Prendi il largo e abbandona le vecchie abitudini, che ti impediscono di muoverti. Dio t'invia nel mondo per aJUlwKiare una primavera di libertà. Prendi il largo e abbandona rutti i dubbi che oscurano la rua vita quOtidiana. Dio t'invia nel monòo per donare colori nuovi ad agrO giorno che viene. Prendi il largo e abbandona tutto ciò che ti trattiene ai bordi della strada. Dio t'invia nel mondo e vuole fare di tc un uomo coraggioso, che non ha paura di usare le scarpe e di mettersi in vjaggio. Prendi il largo: Dio è g11. in cammino e ti precede. Non aver paura dei rischj: egli ti farà sentire la sua presenza rassicurame.
LucSleln
Se ti. fuCL Je(["- P"-ro~ cii Dw "-vra.L
nLi-([e ~te((e H-e( ci-eL Je[~ v~t~
5a DOMENICA ORDINARIO
Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore'. Grande stupore, infatti, aveva preso
lui e quelli che C:L.u10 con lui. Gesù gli disse: "Non temere; d'ora in poi saraI pescalore d1 uomln.i".
Sfrontatezza e follia Dio rimette in movimento l'uomo, anche quando è affaticato dal duro lavoro. Gli domanda l'impossibile, quando il possibile sembra già stato fatto. Dio ha questa audacia, questa sfrontatezza! L'uomo accetta di riconùncìare quando tutto sembra ormai perduto. Si affi
da ad una parola di speranza, anche se vive nel tempo del dubbio. L'uomo ha questa audacia, è capace di questa follia! La sfrontatezza di Dio e la follìa dell' uomo possono donare a questo mondo una luce di Speranza!
LucStein
Luc Sleill
• • • tmmagz'!lt per le nostre parrocc/ut!
15 febbraio 2004 60 Domenica
Ordinario
Anno C
Le 6,17.20-26
60 DOMENICA ORDINARIO ;V"83
La vera gioia Come si fa ad essere felìcì quando si è poveri, affamate trisri e si subisce ogni genere di ingiustizia? Come si fa ad essere infeuci quando si è negli agi e si gode di una posizione sociale che tutti invidiano? Qual è la logi.ca? NelrAr.\rico Testamento la riuscita e la ricchezza erano considera(j i segni esteriori della riconoscenza di Dio verso il credeme. E ora, invece, diventerebbero i segni di
un allontanamento e di una mancanza di fede? Gesù continua a denunciare le nostre false sicure'LZe, il nostro fal-
D O O
so benessere. le nostre false gioie. La vera gioia si vive dal momento in cui si accoglie nella propria vita il Cristo, dal momemo in cui c'è comunione.Stiamo bene attenti perché il nostro modo di vivere
può allontanarci da questa gioia. Cerchiamo di aver sete di questa comunione.
Ben.
l~ rtl u-rre~ io JlLe è il eo"'"'-tLl'I'Le",d:o J.e((.e >'Lo~t ... e ~ee(te tCi-.l.~"-te.
JJen
L'amore ti f~ risorgere Tu risusciti ogni volta che ti liberi da una situazione malsana, da lU1a relazione che ti degrada, dal desiderio del potere, del denaro ... tu risusciti ogni volta che compi la scelta dell'Amore. Risusciti ogni volta che vivi nel modo migliore il presente che ti è donato, senza preoccuparti del dopodomani. .. ogni volta che compi la scelta della fiducia.
~Beati vol quando gli uomini vi odie- Ben
ranoo e vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno
11 vostro nome come scellerato, a causa del FigIlo dell'uomo.
Rallegratevi in quel glorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cleli".
• • • tmmagtnt P'7 Il! "ostrl! parrocchie
22 febbraio 2004 70 Domenica
Ordinario
Anno C
Le 6,27-38
70 DOMENICA ORDINARIO
È chiaro! Quando la misura di ognì rapporto sl:mbra c:ssere qudb del ,'dare pèr ricevere' nel rapporu buoni e dell'aocchio per occhio" nd rJpporti calth'i, ecco la proposta che Gesù f:t ai suoi discepoli. ma andll· a tUlti gli llol1lini:~Aruate anche i nemki, f,uc: loro dci bene e pregme pCf 10m", .\-1:1 allora è chiaro! [na cosa del genere è scandJJosa cd i.rreale! Proprio per quesro, però, vale I:l l'm:! di gu:rnJa.rla in faccia ... Quanto al male riconosciuto come m:l.k, e quindi da denunciare, ciò cile è in causa è il noStro anegg.iamemo nei con.fronti di dli lo commçrtt:. Possiamo rimanere all'imer· no dell,a sua logica oppure sorprcnd<.:rlo spczz .. 1ndola ... Entrare ncUa spirale dd male in cambio di male o us(.'Ì.rne ... [~1....--ciare che l'odio ci abiti oppure: accogJkre in noi solo la bootà ... Ma qual è 1:1. scdra che di't alla vita lKfsonak ed interpcrsonale un vcro a\'vc· nire?
) .. /II Berlfa
S3J J.JOJ
Va. m..onlo M.-teo e ~en.z,M.- 1"'i-fe1"'l.:m_ea.h
eel"C."- Ji...~er",-t"-m.e'1.:I::e ·hS(L e fi-ò(Le Ji- Du..
7a DOMENICA ORDINARIO
Gesù dl~sc alla rol.1..'1: ",\. chi ti percuote sulla guancia, porgll anche
l"al.tta. Da' a chiunque ti chJede; e a chi prende del tuO, non richiederlo. Ciò che voJelc gli uomln.l faccLUlO a
voi, anche voi fatelo a loro-o
jean-/14arle 8edez
Ma chi è l'uomo? C'è l'apparenza e la realtà, quello dle l'uomo sembr.\ e quello d1è t. Già l'Antico Testamento sottoline:\va che andle nel pitl malvagio dei re bisognava rispettare l'WlZÌone del Signore. Silll Paolo ci ricordi dle in Gesù Cristo rutti gli
uomini hanno ricevuto questa un:tione. Sono figli di Dio, amati da Dio, chiama-
Cristo ci fornisce dei criteri molto
semplici: siamo persone d1e giudi(.--ano e condannano o che donano e perdonano?
jeaf/·,I!(/rle Bede:z 83jJ.105
• • • zmmagznt per l e noslre parrocchie
25 febbraio 2004 Mercoledì
delle Ceneri
Anno C
Mt 6, 1-6.16-18
MERCOLEDì DELLE CENERI (>,'"83
Ceneri e risurrezione! Gesù si è facto cenere, rivestendo la nostra umanità, tino a morirne. Ma in lui, nel mis[ero della Pasqua, il Padre ha trasfonnato le ceneri in albero di vita.1\mo il percorso di Quaresima Con..<;lste nel seguire Gesù in questo ilinerJrio, accogliendo lo Spirito di risurrezione dle agirà anche in noi, per trasformare le nostre ceneri in ftori di primavera. La trasformazione è gii avvenuta in noi, ma come in germe: lo Spirito di vifa ci è stato donato, l'acqua del Battesimo ha fecon-daco le nostre ceneri, l'olio pro- y fumato del Battesinlo e della #-..V Cresima ba illuminato i no- ~ J7 stri voltì. Questo ci cook- h . risce già un'aria da risor- .f ti, ravviva[a ad ogni Eucaristia. Questo è il tempo della crescita e dei fmtti: la risurrezione deve ancora fare il suo lavoro per trasformare le nostre ceneri, ogni giorno. Ed è proprio qUCSl.'\ la specialità della Quare· sima.
83_0501
83_o503
L eLe»1.o.)~ac ... .)~ r-..... c....~ c....~cke. c....Je.ruuio c • .LLe. lA~ck~~-te. Jo»1.e.~~c.G.L~ re. .....
~ ~erv~~~ COH1..U-.H-i.-ttA-ri.
e (e ricki~te d.ei frfi.-te((i fiiL foveri. ivlarc~1 M"tzger
Gesìl disse ai suoi ruscepoli: ~GuardaIevi. d.1l praticare le vostre buone opere
davanti agll uomini pcr essere da loro ao:uniratl ... Quando dunque fai l'elemosIna, non suonare la lTOmba davanti a te,
come fanno gll ipocriti nelle siruIgoghe c nelle strade. Quando invece [U fall"e1e
mosina non sappIa la ma slnlscra ciò che fa la tua destra. perché la nla elemosina
resù segreta".
Preghiera, elemosina e digiuno
Preghiefi\, elemosina e digiuno: queste tre realtà, evocate da Gesù, rappresentano tre ambiti del comportamento umano, cioè l'artenzione a Dio, La relazione con gli altri e la cura deUa propria persona. Quali sono i nos(ri atteggiamenti al proposito? Che cosa cerchiamo? Desideriamo agire 50[[0 lo sguardo del Padre che è nei cieli, prendere delle iniziative che gli piacciono, cioè ispirate dallo Spirito, vogliamo compiere delle azioni che permettono al Cristo di realizzare la sua opera di salvezza attraverso le nostre mani? Morcel Melzgel"
• • • tmmagz"!lz per le no,trl! POYYQ d "
29 febbraio 2004 la Domenica di Quaresima
Anno C
Le 4, 1-13
l a DOMENICA DI QUARESIMA
Chi è il nostro maestro? Ecco un tempo d)~ d \;en<:: o[fcno per f.tn; li punto: quali sono le nostre tcm.,zioni? Chi dirige b nostra vita? Si r:lcconr.:t che un vilJa:!.tio C .. I C $ì vicino ili:! santità me il di~volo dovcrw inventare un metodo ouovo. In un primo tcmpo as unse uo'apparenla mollO diaholiCl pC1'l"h'; \"\Itti In rico .. nosces...;ero. Poi, in gnrI pompa., Im'it!) .gli abil:mtl a compiere il bene. SraV3 selllprt:" ,"ic:inu alla chiesa c li supplicava di and:lrt:" a. prcg-;lI:e. Pt:r non oblx:di~ al diavolo gli abitami dci villaggio si mlSt:To :I fare il comr.uio di quello cile egli donllnd:Jv,L fu Il loro gran<..le sbaglio e la v ilforia. dd IDak. Noi non possiamo ~Sscre orknl.aLl ù;,,] rifiuto di questo o di quello, ma da. un sì a Din. Non ]J()~~ì:lml) essere ossessionati dal m:!.1c e d:!.1 bi~ 19no di ritill .. tarlo. pcrché in questo caso il nJ:llt l' il .~1I0 rifiuto finirebbero <.:oU·csst::rc· I nostri Illileslri. E noi non abbiamo me un solo M;lt:~Lro, il Cri:;"(o. Ciò dle ci salva t: La fede. lIludt'r.;i ùr (;trcl"!;t da soli. di riuscire :l liberar.;i U:tJ m.1h: con le !10~t re fi)17 ' L: il peggiore dei mali. Non sono l noslri ~t-"r-/j <.:he ci sal .... ano, (11.a raZione 1- ruplice e lib ' rJIllt:, di Dio in noi. uo Dio cbe Uince lo noi ~econd(j i ~il <.:he gli diciamo. Abbiamo qUarartl:l ~orni pt:r fan: iJ pUlito c n :rificare chi è v<:.'r.10lt:Dte il uoS!.ro ma '~t!'u, ..
". ~ .
B~oSt."- t~i..c.ol·,,("-r~i.. cke. -tI A
"- f:.ut-b..l,",,-e((i.. c..k..e. r,.c... i..1'1.c.o,.,{,~"-±o 4tiM
~(J~""voL er""1"-e(L cke co"'-o~cev"" WLe5(W ("" B~~~u... C<.H1...0.sccre Lc r"«"~o Le Ji D i_o -SCJo"LZ,"- co..lu..c...re i..L Vv-[,o ,Li D i..o I",-~Ht. .se ,Ave co.. Jo1...U U.u. .
l a DOMENICA DI QUARESIMA
Dopo il batteslmo, Gesù, pieno di Spirito Santo, fu condotto dallo
Spirito ncl de:scno dove, per quaranla g,lornl, fu tcnlato da
dlavolo. Dopo aver esaurito ogni specIe di tent:a7Jone, il diavolo si allootanò ili! lui per rltonure al
tempo fissato.
.lenTI Dt>vl"/cllrll
Solo tamore di Dio salva Il cristiano non è uno che ama la sofferem.H e la cerca, e quesro neanche duran .. te la Quaresima. La sofferenza non salva. È ['amore di Dio che s..LlVil. Ma rifiut .. 1Ie la sofferenza talvolta signLf:ìca rmutare di amare ~ Dio, di amare il proprio prossimo. Agire da cristiani non significa fuggire o cerclre la soffereQ7.2: caouninare die .. tro a Gesù sìg:oifica af· fromare la strada, in qualunque modo si presenti ..... E quando la strada diventa un lago ...
je<l11 De/lJ"leudl
SJJ)(j{}5
• • • tmmagtnt per le nostre parrocchie
- - ~- - - - - - -- -
10 febbraio 2004 4a Domenica Ordillario
Allora Gesù disse agli abitanti di Nazaret: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso, Quanto abbiamo udico che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella ma parria!", Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene acce([o in patria",
7a Domellica Ordinario
Gesù disse alla folla:~A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ri leva il manteUo, non rifiutare la tunica, Da' a chilmque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo, Ciò elle volere gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro",
Mercoledì delle Ceneri
8 febbraio 2004 5a Domenica O,'di1lal-lo
Simon Pietro si gerrò alle ginocchia di Gesù, dicendo: ~Signore, aUomanati da me che sono un peccatore n, Grande stupore infaui aveva preso lui e tutti quelli che erano .insieme con lui, Gesù disse a Simone: "Non cernere: d'ora in poi sarai pescatore di. uomini",
25 febbraio 2004 Mercolem delle Ceneri
Gesù disse ai discepoli:uGuardatevi dal prdticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro amntirarL Quando dunque fai r elemosina, non suonare la tromba davanti a te, cOme fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e neUe strade
per essere lodati dagli uomini, Quando invece ru fui l'elemo~ina, non
sappia. la ma sinistra ciò dle
fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segrera" ,
Minist:ranti
IMMAGINI DOMENICALI N°83
6a Domenica Ordinal"io
"Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vosIro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo, Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la voSIIa ricompensa è grande nei cieli",
1 a DOllumica Quaresima
o
Dopo il suo battesimo, Gesù, pìeno di Spirito Santo, fu condorlo cL1UO Spidto nel deseno dove, per quarama giorni, fu [entaro dal diavolo, E dopo aver esaurilO ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato,
PER LE CELEBRAZIONI
Ministranti
• • • zmmagtnt per le nusf"re />0770.·"11 ie. DOMENICHE DI QUARESIMA: PRIME lETIURE
1 a DOMeh,ica di Quaresima
Dt 26, 4-10
II saCt:rdOIC prenderà la cesta dalle rue manJ t: la deporrà davanti all'alta(\; dci Signon: ruo Dio c ru pronunccmi quc· <;\<.; parole davanti al Signor<: ILIO Dio: ,\Ilio padre era un Ara01eo errante ... 01<1, ccco, io pre..'<:nto le primizie dei mur.1 del suolo che tu, Signore, mi hai d3\O.
BJ JJ81.12 2a Domenica di Quaresima Gn 15,5-12.17-18
Poi Dio coodusse Abrarn r·uorl e gli disse:"Guarda lo cielo c conIa le sleUe, se riesci a contarle" e soggJ unse: "Tale sarii la rua discendenza'·. 1~g1i credcne al Si· gnore. che glielo accn.:ùitò come gjU5li
zia.
3a Domenica di Quaresima
Es- 3, 1-15
1'''83
Or., Mosi': slava pascolanJo il grq.:gt: di Tetro, suo suocero, sacerdolc di MaJian, c conJllssc il besriame oltre il Je.scno c arrivò al manIe tli Dio. l'Oreb. L'angdo del Signore gli apparve in lLn.1 f!allllll:l
di nloco in mC7.20 a un roveto. Egli guardi) ed ecco: il roveto ardcva nel fuoco, ma quel raveto non sI consuma· va: Il Signor<: vide dlC si era avvicinalO per \etlcrc e Dio lo dtiamò dal rovctQ e ùis~L·\los(:, Mosè!". Rispose:- Eccomi! ~ .
IU()8().J 4a Domenica di Quaresima Gs S, 90.10-1 2
tU ONO- 5a Domenica di Quaresima Is 43,16-21
Si accamparono dunque in Gàlg..1b gli lsradili e celebrarooo la pasqua al qwmordici del mese, aUa sera, nelli slcppa di Gt-rico. 11 giorno dopo la pasqua mangiarono i prodoni deUa rcg,ionc, azzimi c frumento abbrustoLico in qudlo Stesso giorno. La manna cessò il giorno dopo, come- c:.'isi ebbero mangiatO i prodonj dclJa terra; in queU'anno mangi;lrono i frutti deUa terra di C:ma.an.
/
Cmì tlicc il Signore che oferì un:, .~(ra(h nd mare e un St:n· tilTU in mezzo ad acque possenti ... Ecco, faC<.io una C05.:L nuova: proprio ora germogl.b, non \·c ne accorgete?
• • • zmmagznz In: r hr /lQ:; /re parrocchù' 'Febbraio 200.if ' VIAGGIO NEI PAESI DElLA BIBBIA
\ 8.>
Le migrazioni dei patriarchi I racconti sui patriarch.i COl1ÙnCÌano col capitolo 11 clelia Genesi. Appartengono alla tradizione orale ed è piuttosto difficile distinguere ciò che appartiene reaJmente alla stOlia. Tuttavia gli storici comunemente ammettono che le migrazioni siano cominciate verso il 1800 a. C. a causa di sposramenti importanti che a quell'epoca avvennero neUa valle deU' Eufrate. E questo è corroborato da alcuni indizi sulla società dell'epoca, reperibili nella Bibbia.
I patriarchi più importanti sono:
Abramo: suo padre abbandona La città di Ur per risalire la ricca valle dell'Eufrate. È arrivando a Carran che Abramo riceve la chiamata e la promessa di Dio (Gn 12). Egli allora raggiunge Sichem, prima eli soggiornare, assieme a Lot in Egitto a causa di LUla carestia. Di rilorno si stabilisce a Mamre, vicino ad
Ebron. L'Antico Testamenro ci ricorda anche r episodio eli Sodoma e di Gomorra. Abramo ha due figli: Ismaele (nato dalla sd"Ùava) e Isacco (nato dalla moglie, Sara).
Isacco: risparmiato da Dio mentre stava per essergli sacrificato, Isacco prende in rnogllie Rebecca. Vivranno soprattutto a Beer-Sheba, ai bordi delle terre colt.ìvate.Avranno due gemelli: Esaù e Giacobbe . U secondo usurperà la benedizione del padre al figlio primogerllilo.
Giacobbe: è riconosciuro come l'antenato delle tribù che hanno formato il popolo d'Israele. I raccont.i mostrano come egli sia nomade: talora a 5ichem o a BeteI, altre volte presso il Giordano, al guado di Yabbok. Giacobbe ha due moglie: Lìa e Rachele.Avrà dodici figli che sono gli antenati delle dodici t.ribù d'Israele .
Tbierry Lllrdwr
TURCHIA ~ AfP"'
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Mar Mediterraneo
/' . :"/IAleppo
eHamat
SIRIA Deserto di Siria
• Damasco ,(' r ,.1 ,
Acor ; .,,~' .~ ,,-' \ r /' ì
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Betel. ds..o Gomorra __ ,' -' •..• -. _'. Salem .-." -_o
Ebron - ,(. '-,
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( ~eer- heba \. ARABIA SAUDITA 1~I\AE~~ GIORDA.'.\
',$1'-. :" ~ NIA ..--4:d'- ' /
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• • • tmmagtnt PCI' le nosfl'e />arrocch ù'
Biagio (IV secolo)
Festeggiato il 3 febbraJo
Vescovo di Scba...qe, in Armenia, si ri tira in Ull luogo isolato. Poiché sì rifiuta di S:lCrifiorc agli idoli, viene sottoposto a tortura e poi decapitato. La Leggenda racconta che i crist.iani e andlc gli ani" mali andavano alla sua grona per f-arsi benedlre. Avrebbe: anche guarito un ragazzo che stava per morire, soffocato da una spina di pesce. Sarebbe stato torturJto con dei penini di ferro. Per queste ragioni è considerato il patrono dqpi animali, ùei cardatori e viene invocatO comro i mali della gola.
UOOJ
Febbraio 2004 IL NOSTRO PASSATO N"S3
n Tempio di Gerusalemme Colei dlt: h~ <lisc~~10 ~~~~~~~~~~~~~~~~~[~1fq l'HuMus Dclici,1runl ha
r:lppresenl:tlo in modo molto espressivo Il Tempio di Gerus~lklllme. in
rum:: le SUl: conlponenti. Tutt'attorno 5i n ;de il po" ,polo, uomirti c donne in,
sieme. In allO il ~ S;mlO dci $:uni- che conli~nc l'Are..!
deU'Alkanz.l e che Ì:: chiu
so d1 un vdo. Più In basso, il "S;mIO" con In l~vol~ dei pani (kUa proposi.lio" nt: e il candt'!lerc ~. sellt'
br.lcda.l\.m;, CjIK'.';I:l JY.IMe
del Tempio t: cilL'ondau da un muro. Nd cortile si Ln"v:1no 1';11· t:lfC dei sacrUìc:i c: Il ~MlIre di bronLO -, un f!"\ndc b:,·
cile d'acqw per Il' :tblu· z.ioni.
Si entra in CJlIl'~IO com"
plesso :m r:lve.rS(I la . rOM a
Bella". /:'..tmold
Veronica (I secolo) Festeggiata localmente
il 4 febbraio
Secondo una tradl'ljone d1e non può essere verificata, una donna di nome Veronica (nome che può essere staro formato a partire dal gn:co~vera icooache vuoi dire "autentica immagine) avrebbe asciugato con un vdo il volto di G<..'"Sù lungo la via dci calvario. L'immagine di questo volto, coperro di su" dare e di sangue, s,arebbe rimasta im" pressa ne) lino. Molre riproduzioni di tale immagine circolarono più rardi in Europa. Una leggenda fa di Ve.ron.ica la sposa di Zaccheo,assicmc al quale essa sarebbe andala ad evangelizzare l'Aquit:mL1.. UQllJ
Girolamo FmiHani (morto nel 1537)
Festeggiato 1'8 febbraìo
Era un nobile veneziano. Pieno di com· passione per )'infan7ja abbandonata, fondò a Snmasca (\'icino a lkrgamo) I.a -Congregazione dei Chierici Rq.:olari(ancor oggi ch.iamati -SOO:u."dli·'). Questa cOl1gregaziooe è dt:dilJ. all'edu· Guione ùella gioventù e si occupa 1.11
panicolan:: ùei r.tg;tZ7j senza famigJia,
• • • tmmagznt per i YlO,; /"'!. PtJI'7fJcch à! Febbraio 2004 VIVERE LA QUARESIMA
~LUJOJ
Il programma della Quaresima è racchiuso in poche parole: "Cambia[e vita". I profe~
ti, Giovanni il battista e Gesù stesso hanno continllato a rivolgere ai loro contemporanei queste espressioni: "Convertitevi~ Fate penitenza! ... ".
Durante la Quaresima questo tema ritorna più volte, con insistenza, in particolare nei brani evangelici.
Rendendosi conto di aver preso una strada sbagliata, il figlio prodigo ritorna da suo padre:" Padre - dice - ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre non gli dà neppure il tempo di finire; è talmente contento di aver ritrovato suo figlio che organizza LIlla grande festa (Lc 15, 1-32,Vangelo della Quarta Domenica di QuareSll11a, anno C).
Sorpresa in flagrante adulterio, una donna viene condotta dm'-anti a Gesù. Non dice ruen-
,\ 8. ,
te, ma il suo silenzio è pil:1 eloquente di tutte
le parole di pentimento. Gesù la perdona:"Va' - le dice - e d'ora in poi non peccare più~" (Gv 8, l-l I, Vangelo deUa Quinta Domenica di Quaresima, anno C).
Durante un pasto, al q uale Gesù è stato invitato, lma donna di cattiva reputazione manifesGl nei riguardi dj Gesù un'immensa tenerezza. Proprio perché ha mostrato molto a.more, Gesù le perdona i suoi numerosi peccati:"La tua fede ti ha salvata. -le dice - Va' in pace" (Lc 7, 50).
Sia.mo tutti peccatori. Dio attende da parte nostra solo lm gesto per perdonarci.
L'imposizione deUe ceneri ci richiama a questa realtà. Solo Dio può trarre dalle ceneri del nostro peccato Wla nuova vita. Solo Dio può liberarci dal male e fare eli noi crearure libere e felici.
Rov('r(o '-mlrl"'l
Un congegno: "E
ssere felici"
Essere felici: è q
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Ti serve: un foglio di cartoncino. le forbici, dei ~c:===:::=:::::::>~~
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pennarelli o dei pastelli colorati. una coro ~ ([l::::>
dicella o un filo di lana, dei ba· stoncinl di legno. ~
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Ritaglia
nel ca
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cino
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ni cerchi. <>:
2. Disegna su una faccia del cerchio un vo
lto so
rridente e sull'a
ltra un
volto
triste o piangente.
3. Atta
cca ogni \/olto a
ll'estre
mità
di un bastoncino di legno. servendo·
ti di una cordicella. 4. Fissa una cordicella anche al centro del bastoncino p
er p
ote
r conegarlo ad un allro bastoncino.
Ora puoi sb
izzarrirti a collocare nel tuo congegno m
olti personaggi che rappresentano i tuoi am
ici o i tuoi familiari.
Beati q
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lli che ascoltano lo p
aro
la
di D
io e lo mettono
in pratica. G
razie, Signore, per il tuo amore,
che mi accom
pagna, mi riscalda il cuore
e mi rende felioe in ogni m
omento della vita.
Grazie, Signore, perohé m
i insegni ad essere con quel che possiedo e
001'1 quello che sono.
Grazie, Signore, perché m
i aiuti a rendere felici gli altri, attraverso i consìgli che posso regalare, attraverso i servizi che posso com
piere e con il m
io ascolto.
Solu~ioni: Am
algam
a: Beati. profetI. discepoli, poveri.
Riv
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N°47 F
ebbraio 20
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li occhi verso i discepo-
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io. Beati voi che
ora evete feme, perché serete saziati. B
eati voi che ora piangete, perché ride
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lo vostra consolazione. G
uai a voi che ora
siete saz~ perché avrete fam
e. Guai a voi che o
ra ridete, perché sarete a
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La ricetta
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P~eparazione: Mettere in una grande te
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rina: I Kg d'am
ore, 50
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r di gioia (Gal
5,
22
), aggiungere 100 g
r di pazienza,
100 gr di bontà, 100 g
r di benevolenza,
una gran quantità di fede, 100 gr di dol
cezza e 2
50
gr di
dominio
di sé. N
on dim
enticate qualche spruzzo di simpatia,
un pugnetto di umiltà, una presa di spe
ranza, una
misura
consistente di buona
volontà, 4 cucchiai di prudenza, un
bel po' di oarità,
un pacchetto di tolleranza
(Ef 4. 2: 9
all4
8. 5: Pr 11. 12: G
b 19, 17). M
escolare bene fìno ana gioia
perfetta.
Versare su un piatto di buon um
ore e far cuocere nel forno della fraternità, quindi servire.
Buon appetito
e che Dio vi
benedica!
I:am
alg
am
a
Per p
assare un mo
men
to d
iverten
te, cerca ora di tro
vare, serv
end
oti delle definizioni, le
paro
le del Vangelo co
rrispo
nd
enti. Ti av
verto
: dovrai rimettere le lettere nel g
iusto
ordine!
• Gesò chiam
a ognuno di noi ad esserlo: E T
BA
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• È attraverso di loro che D
io si rivolge a noi: O R
P T
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• Sono chiam
ati a seguire Gesù: I C
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Più € 7,80 per spese di spedizione e di imballaggio
Numero 84 Marzo 2004
Anno C
12/20 3
• •
per le nostre parroc __ ----------'
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Richiederlo è facile: TeI 1JOO.781378 (runeto WWdeJ Fa1c 1JOO.791375 (runeto 'I8ffJe1 fH'I'IOII: seMzIoc:[email protected]
All'insegna della misericordia
Questa Quaresima (dell'anno C) è chiaramente un annuncio di misericordia. Nella pazienza del vignaiolo (3a domenica). nell'abbraccio tenero ed esultante del padre (4a domenica), nel gesto di Gesù che sfida coloro che sono pronti a lanciare le loro pietre e rimanda libera l'adultera (Sa domenica) noi possiamo intravedere la bontà di Dio, la sua disponibilità a perdonare, ad accogliere, a ridare vita. Il perdono è, come dice la parola stessa. un dono superlativo, eccezionale, immeritato. Ognuno di noi, quando riconosce il proprio peccato e ne prova un sincero dispiacere, awerte come una grazia, e una grazia grande, l'essere riammesso alla comunione con Dio e con i fratelli. Ognuno di noi, quando contempla la croce di Cristo. può ben misurare gli effetti devastanti del male, della cattiveria, del rifiuto di Dio, ma anche la potenza dell'amore che arriva a sacrificarsi, ad offrirsi fino in fondo. È la grazia u a caro prezzo": un tesoro prezioso che non può essere trattato con sufficienza o dilapidato in modo insensato. Chi ha sperimentato su di sé questa grazia, chi ha ricevuto guarigione e forza dalla misericordia di Dio diventa, a sua volta, un operatore di riconciliazione. È vero: non si è disposti a perdonare, se non si è convinti di aver ricevuto un perdono abbondante quanto immeritato da parte di Dio. Questa Quaresima vuole portarci su questa strada: strada di grazia, strada di conversione, strada di vita, awentura di un cuore pacificato, che sa diffondere e costruire pace.
.kc,.~~ sac. Roberto Laurita
LA SELEZIONE 'DEL MESE
CD-ROM con i numeri 82-83-84 della Rivista "Immagini per le nostre parrocchie" Ecco finalmente il CD-ROM di "Immagini per le nostre parrocchie" . che reca immagini e testi dei numeri di gennaio. febbraio e marzo 2004. Per facilitare l'utilizzo delle immagini accanto ad ognuna di esse figura un numero di catalogazione. Le immagini sono nel formato EPS (vettoriale), TLFF (bitmap) e GIF (bitmap utilizzazione più facile di TIFF), il che permette una facile utilizzazione da parte di lUtti i software. [ [,esti sono nel fonnato "testo" (TXT). Il CD-ROM è compatibile ~ìa con ì PC che con Macintosh.
TRE POSSIBILITÀ:
• D solo abbonamento alla rivista:
• L'abbonamento cumulativo (rivista e tutti i CD.ROM):
• Uacquisto di un CD-ROM su ordinazione per gli abbonati aUa rivista: "'IIIIriIII~~
NB: • 11 CD-ROM vre1le fOn/ilo assieme alla nllista: 11011 può essere vmduto separalamellte. • Arriva oglli tre mesi: il prossimo sarà assieme al numero di giugno 2004.
Tel.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde)
e-mail: [email protected]
IL CALENDARIO DEL MESE:
Per tuffo il mese di marzo Intenzione di preghiera suggerita dal papa: "Per il rispetto delle terre. delle culture, delle trodtzrol'\l e del diritti cei popoli autoctoni e la realizzazione di un'aulern;co armonio tra essi ele società nelle quali vivono".
Dal 3 al 6 marzo a SMgUo (Spagna) Seminano intemozionale agonizzalo dall'Istituto SloliCo Domenicano (Roma). Temo: I domenicani e l'Inquisizione modema in Spagna. In f1)rtogaUo e In America.
24 marzo Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri.
n nQ5li'O ...,...,-b;lo è !<tal .. idEato c !niluppnlo per ogni aUirilà pastorale a tirotura, UmltalA.
Per comunicare con IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redu.ione: Sac. Roberto Laurita. balia Telefono: &13·" /86116 Posta: EDIZIONI OBELIA. B.P.15
F·67610 LaWanl2enau(Fl1Incia) Abbonamenti: Thl.: 800-781378
Fax: 8(}()·791375 (numel; \'erdi) email: editiolls.obelì[email protected]
• • • zmmagznt per le n"s/re jJa1.,-occhic All1l0 C 7 marzo 2004 20 DOM E N ICA ~-='-~"-""".......,~--'
20 DOMENICA DI QUARESIMA
Pietro e i suoi compagni videro la gloria
di Gesù e i due uomini
che sravano con lui . Le 9, 28b-36
/,<"'84
... E bello per noi stare qui ..
51. dobbi..'IItlo anunenerlo: tUlTi noi abbiamo sperimcnt:uo quei momenti meravigliosi in cui vom::mrno che runo si [em13ssc e resta.'iSe così per sempre.
Momenti di giO~1, di picneua, incontri si~i.fiC:Ilj,,;, esperienze di luce. di frJlemi~ dlt accendono il cuore.
Momenti qu<lSi magici. in clii rutto acquista senso e i dubbi sembrano scomparsi. inghiOtliti dalla fiducia e dalla speram..a.
Sì, per ognuno di noi c'è st:ItO un momeTabor in Oli ;!1)biAmo sentito Dio vicino e ognuno si è trovato di Crome alla tentazione di fcmlmi. di l'CStare.
di blocctrC runo.
"'la la luce ci è stala donaCI proprio pcr andare avanti, per scendere d.1.l monle c raggiungere La collin:l del Calvario. Quando arriva roscurièl solo la Parol:! ci accompagna c guicL1 i nostri passi.
. , I ' j / '. \; \ I 1/ // / R.l.auri/a
, ,~~\\,I:fJ@@~/, ~~~' ~~ "- ~~ \~~
\ .... ~1! .. " ~~ ~~ --~------~ ._--- ___ o
~,F~ ~ ,'---~---
~2
cke. L.»'Lfortu. ~e. S"-Òe (u. "1..ot±e?
ALLiu.-l'tLO vi-~-f:o lu.- (<<-ce e l«-~-f:o • CL
2a DOMENICA DI QUARESIMA
Mt:Dtre Gesù pregava, 1/ suo volto cambiò d'aspe no e la sua veste divenne caod.ida e :lfolgoral;lte. Ed CCCQ due uomini parlava.-no con luè er;wo Mosé ed lilla., apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartlta che avrebbe portato a compi· mento a Gerusalemme. PIetro e i ~"Uo; compagni videro la gJorL.1. dl Gesù ed I
due uominl che stavano con lui
Roberto Lauri/CI
Ecco la nostra missione La nostra fede in Gesù è confermata da Mosé e da Elia.
Gesù infatti è proprio colui che è SL1.[O annunciato dai profeti. A noi il compito di proclamarlo con voce alta e forte,
a tempo e fuori tempo, oggi e domani. Thtti i giorni della settimana! E anche dopo la Quaresima... A. Donius
84j;!{)5
• • • tmmagznz per le nostre parrocchie Anno C 14 marzo 2004 30 DOMENICA QUARESIMA
30 DOMENICA QUARESIMA
«Padrone, lascìalo ancora quest'anno e vedremo
se porterà frutto per l'avvenire;
se no, lo taglierai». Le 13, 1-9
Ma cos'ho fatto io al buon Dio? Quando accadono delle catastrofi, quando sopravviene una disgrazia, quando la morte ci strappa tma persona cara ... noi cerchiamo spontaneamente un colpevole e, mol[Q spesso, il colpevole designato è proprio Dio! "Perché) Perché proprio a me? Che cos'ho fatto per mericarmi tutto ques[Q?". Nel vangelo Gesù non risponde a questi interrogativi, ma invita .. ,alla cooversione, cioè a cambiare il nostro sguardo e il nostro cuore.Allora capiremo "dall'interno" che Dio non ha crea[Q il male e la sofferenza, che non si rallegra della morte di qualcuno. Egli accompagna l'uomo con una presenz,. colma d'amore e gli indica la via della vita.
Mgr OJr!slùm KralZ
o O' ,\0
o 4..../. ~ . o o
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S4_0203
tu- r"--z'LelU-."-- J-i- Div ~ ~-6A"-OrJi~Y~r.erek~ i( ~K.O ,,--,,"-ore rer "'-OL
~ ~elU-."-- [~,,"-~h, .~e H-Ol'L lK.el~ Je J'l.ll~tYo Yif~uto o~h~to lK."-~
[,J,U~u.- u.-((u.- r-0rt:u.- JeL l'l.O~ho cu-orc. M l' Christian Kratz
30 DOMENICA QUARESIMA Ua tale dl5Se al vigoalolo: "Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti ~-u questo fico, n'la non ne trovo. Tagl1alo. Perché
deve sfruttare Il terreno?". Ma Il vigna.lolo rispose: "Padrone, !ascIalo ancora
qu~r'anno, finché ;0 gli zappI anorno e vi mena il concime e vedremo se porte:r .... frutto per l'avvenlrc; se no, lo taglieraJ".
Gesù è la risposta Gesù è la risposta di Dio allo scandalo del male: in lui il Creatore si impegna, accanto all'uomo, assume la condizione umana fino in fondo, accetta di subire la passione e la morte per amore.,. E noi abbiamo l'audacia di credere e di testimoniare che la tomba si è aperta, che una speranza è possibile, che ad ogni uomo che acconsente all'amore è offerto un futuro... Mgr OJl1slinn Kralz
• • • tmmagznt per le aostre /JarroccJl1é Anno C 2"1 marzo 2004 40 DOMENICA DI QUARESIMA
4a DOMENICA DI QUARESIMA
Lo mandò nei campi
a pascolare i porci ...
Le 15, 1-3.11-32
Banchetto di riconciliazione "Padre, ho peccaro contro il Cielo c contro di te .. . ": ecco cosa riconosce il .figlio prodigo nel vangelo di questa domenica. Confessioni come queste non mancano nelle nostre liturgie: "Signore, pietà ... Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi ... Anche a noi, peccatori, ma fiduciosi oella ruainfinita misericordia . .. Rirnc[[i a noi i n.ostri debiti. .. Non guardare ai nostri peccati. .. Signore, io non san degno . . . ". Sono ru((e parole che fanno parte integrante delle celebrazioni. E
ogni voi (a, dopo averle intese, il Padre ci ìnviw aJla tavola del suo Figlio, il cui sa.ngue è stato versaw per
la mol(iluditle, in remissione dei pecca(i . L" Eu
caristia è un ban.chetto dì riconciliazione che ci unisce a Cristo e :Ilio stesso tem
po ci purifica.
Marcel Melzger
84 0302
Dw fe(;Lcle, "-Oi-. ti-~e~~~ f"""-z, i-e re .. ( ... te ....... r .. a """" ....... L>1- CM:L CL k"'L u-cco(i:L O
cLoro iL "'-.o.d:ro BU-H~i-,,"-o: ('E"-c~rti~. ,\-farcel Melzger
4a DOMENICA DI QUARESIMA n figlio gli dlsse-: -Padre, ho pecatto
conU"O U Cielo e. contro di te; non son più degno di essere chiamalO tuo I1glio".
M2 il padre cfisse. al servi:
Riconciliazione: missione essenziale La riconciliazione è una missione essenziale per le nOStre comunità . Fin dagli ini7J, Dio sresso si è impegnato in quesm progetto e lo realizza di domenica in domenica, nelle nostre assemblee, invitandoci a partecipare attivamente, "menendo sulla nos(ra bocca la parola della dconciliazione (San Paolo), quella che ci viene ispirata dallo Spirito della Pace.
/l-Iorcel Melzger
S4jl.105
• • • zmmagznz J>E:Y le nostre parrocc,-"h l""e __
50 DOMENICA DI QUARESIMA
«Chi di voi è senza peccato,
scagli per primo la pietra contro
di lei». Gv B, 1-11
5a DOMENICA DI QUARESIMA Gli scrlbl e i farlscl gli conducono una
. donruo. sorpresa in ad.u1.terlo e, postala io rnCD"-<J, gli dicono: "Maestro, ncllil Legge Mose cl ha ordinato dilapidare donne
come qucsta. Tu che ne dici~~. Ma Gesù, chiruuosi, 51 ru1se a scrivere col
dito pc:r terra. Poi disse Jo/"O: "Chi di voi è senza
peccato, scagli per primo la pielr.l. contro di lei".
Non giudicare! lo non mi stanco mai di giudicare, facendo cadere la lama inesorabile della mannaia ... Cì sono i buoni e ci sono i cauivi! Per questo mi mostro in
transigente. Mi accomento delle apparenze, però. Parlo senza sapere, senza conoscere il cuore dell'alITO. Ma allora ho proprio dimenticata dle Gesù stesso si guarda dal giudicare?
Nessun errore, commesso dal mio prossimo, può sfugg.i.rmi. Piombo su di essi come un fulco sulla preda. Il mio stesso sguardo condanna. 11 mio cuore è più duro della roccia e il mio giudizio senza pieuì.. Ma penso proprio di essere senza peccam, tanto da avere il coraggio di lanciare la prima pietra?
I difeLti degli altri li conosco a memoria. Così so dle sono in errore. Pronuncio parole che li feriscono e li umiliano. Non lascio loro nessuna possibiliGi.
50 DOMENICA DI QUARESIMA ;\'''81
Come una gazz..1. pettegola, ripeto dicerie senza riflettere. Ma allora sto proprio ignorando che oon posso amare Dio se odio il mio fra
tello?
Signore, ru pe rdorù , sempre. E non ti stanchi mai di ridare vira. Vieni a rischiarare iJ mio cuore e (rasfonnami dall'interno. Non pernlelrere che mi
dimentichi di te. C. Rei71boli 84_IN02
Cbrlsttne Relnboll
Gesù è il nostro modello GeSl\ non ha concLanruuo nessuoo: non dimentichiamolo!
Gesù non giudica. Gesù non rinchiude nessuno nel suo peccato. Allora, facciamo lo
stesso anche noi ...
Cbrisline R.eillbofl
• • • tmmagznz per II! nostre pa.rr()cchic A1l1l0 C Marzo 2004
7 marzo 2004 2a Domeulca Qtlaresb1ta
E, mentre GeSti pregava, il suo volto cambiò d'aspcno e la sua veste dlvenne candida e sfolgorame. Ed ecco due uomiui parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi neUa loro gloria, c parlavano della sua dipartita dlt: i1\ttbbe pona· ro Il compimento a Gen.l..alcmme. Pietro c:: i siloi com· pagni videro la sua gloria e i due uomi rli che S14V""JJlO {;on lui.
21 marzo 2004 4a Domenica Quaresima
Il Oglio gli disse: "Padre, ho peccaTO contro il Cielo e Conlro <.li te; non sooo più degno di eS$er chiamato mo figlio'. Ma U padre:: disse ai servi: PreslO, por· tale il "jreUo grasso, ammaZ7.atclo, mangiamo e f;lcdama fesla, perché questo mio figlio cr:! morro ed è tornatO In vi· ra, era perduto ed è stato ritrovaro'.
Annunciazione
,\ 84
14 marzo 2004 3a Domenica Quaresima
Un tale disse al suo .,.,igna.iolo: uEcco, san tre
annj che:: vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Tagliai 0_
28 marzo 2004 5a Domenica Quaresima
Perché deve SITuIL1.fe
~ il terreno?" J"L. quc·
ç:' .; gli rispose: lladro-~ -\ ne, lascialo ancora
-Ar quest'armo tìnché io gli zappi :ntomo e vi mena i.l concime e
vedremo se por· teid fruno (1(:r l'avvenire: se no, lo taglier.ti".
Allora gJj scribi e i farisei conducono a Gesll U1ll donm sor· presa in adulterio e gli dicono: "Maestro, Mosè, acUa Legge:, ci h:l comandato di lapidan: donne come questa. Tu cbe ne di·
Attività con i bambini
ci?". Gesù, clJinatosi, si mise a scrivere co) di· to per [e:rrd. E siccome insistevano neU'!nlcr-
rogarlo,mò il capo t: disse loro: -Ch.i di
voi è senza pecca· to, scagJJ p\:r primo la pie·
tr'J. contTO di lei".
PER L~ CEL_EBRAZIONI
Una Chiesa che vuoI comunicare
• • • tmmagtnt pn le nostre parrocchie Marzo 2004
N'S1
Dalla fine dell'Esodo a Salomone L'occupazione della terra di Canaan da parte delle tribù uscite dall'Egitto rimane piuttosto oscura . li libro di Giosué (successore di Mosé) ci racconta una guerra di conquista rapida, mentre il libro dei Giudici, in modo più verosimile, ci mostra invece le tribù, provenienti dal deserto sorto la guida di Mosé, che si installano un po' alla volta nelle regioni più montuose del centro, prima di creare dei lega
mi con le altre zone più abitate. Nello stesso libro noi scopria- UJ)6fJ2
mo anche dodici "giudici" (specie di capi tribù) che combatterono contro i Cananei e i Filistei Ci più conosciuti sono: Gecleone,Jefte, Sansone, e una donna, Debora). Ad un certo punto le tribù del centro si diedero un re, Saul, per lottare contro la dominazione dei Filistei.Alla sua morte, verso il 1010 a.c., divenne re di Giuda Davide. Sotto di lui le tribù si riunirono in un solo regno, la cui capitale sarà Gerusalemme. Il suo successore, Salomone, vi fece costmire il tempjo e il palazzo del re. Il potere di lsraele si sviluppa . Ma nel 932 il figlio di Salomone, Roboamo, non riuscirà a mantenere unito il suo regno.
Fenicia
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Nomi delle tribù Regioni
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Thterry Lal'cher
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Moab
Ruben Simeone Efraim
rEi ~ Giuda Zabulon lssacar
d~zft§ N e fta li Dan Gad
.,. Manasse Beniamino Aser
"Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero
un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti" (Nm 13, 27)
• • • tmmagtnl, per le nostre parroccb.i:e
19 marzo San Giuseppe
Giuseppe, uomo giusto, le strade di Dio
sono spesso indecifrabili e noi uomini rimaniamo smarriti
Marzo 2004
di fronte alle sorprese che Egli ci riserva.
Giuseppe, uomo giusto, tu' provi rispetto per Maria anche se non sai spiegarti ciò che è accaduto in lei
e per questo decidi di licenziarla in segreto,
senza fare chiasso, senza portare su di lei la vergogna e il disprezzo.
Giuseppe, figlio di Davide, attraverso di te
Gesù, il figlio di Dio, entra a fur parte della discendenza del grande re
e in lui si realizzano le antiche promesse.
Giuseppe, figlio di Davide, m accogli la volontà di Dio
anche quando si rivela in modo misterioso,
anche quando ti chiede di svolgere un ruolo inedito accanto a Maria e al figlio che sta per nascere da lei. R. Laurita
SAN GIUSEPPE - ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
25 marzo Annunciazione
del Signore
Maria, il vangelo non ci dice dov'è avvenuto l'incontro tra te e l'angelo Gabriele.
Cosa stavi facendo? Eri intenta a pregare?
Oppure stavi svolgendo lma delle mille mansioni,
talora faticose, di una donna di casa del tempo?
Non lo sapremo mai ...
Ma in fondo , che importa! L'importante è tutto fi,
in quelle parole semplici e grandi che Luca ci ha trasmesso.
L'importante è quell'aIUlunclo, inatteso e magnifico,
al di L1 di qualsìasi sogno. L'importante è la wa risposta,
fiduciosa e generosa: [li sei stata disponibile
al progetto di Dio, disponibile a fare la sua volontà,
a lasciarti coprire
N'84
dalla sua ombra. R. Lal/dla
• • • tmmagtnt per le nostre parrocchie Marzo 2004 VIVERE LA QUARESIMA
"Ciò che la preghiera domanda con insistenza,
il digiuno l'ottiene, la misericordia lo riceve in
dono. Preghiera, misericordia, digiuno: tre realtà
che ne costituiscono una sola e che si vivifica
no reciprocamente. Il digiuno è ìnfatti l'anima
della preghiera, la misericordia è la vita del
digiuno. Nessuno può dissociarli: essi ignorano
la separazione. Chi ne possiede solamente uno
e non ha contemporaneamente gli altri, non ha
nulla. Colui che prega, dunque, digilma; colui
che digiuna, pratichi anche la misericordia,
ascolti colui che gli rivolge una richiesta, lui che
desidera essere ascoltato quando domanda.
Apra l'orecchio a Dio colui che non chiude il
suo orecchio a chi lo supplica. Colu.i dle digiu
na, comprenda il digiuno: si lasci commuovere
dall'affamato, lui che vuole che Dio sia sensibi
le alla sua fame; faccia misericordia, lui che
spera misericordia". San Pietro Crlsologo
N"R4
Perché digiunare? Tra tutti gli appanenenti aUe religioni vi sono uomini e dOMe che digiunano. Perdlé? A dle scopo? La
risposm è complessa e le ragioni si aggiungono l'una all'altra . In sintesi si può dire così:
Si digiuna: • per prepararsi ad lID avvenimento importante, per
mettersi totalmente in anesa, lasciandosi afferrare daJ desjderio di ciò dle sta per accadere;
• per perlezionare il dominio dì sé, per pennettere allo spirito di assicurare meglio il suo ruolo di guida, di cocchiere di quei cavalli bizzarri e sfrenati che sono i bisogni e gli istinti, per verificare e consolidare l'amlOnia tra corpo e anima;
• per scoprire, col proprio corpo, la fame dei poveri e donare ai poveri l'equivalente di ciò che abbiamo rifiutato a noi stessi, per coltivare in sé lilla generosità efficace e un'anenzione pelmanente nei confronti di coloro che hanno bisogno;
• per attestare cile "l'uomo non vive di solo pane" e che l'amore di Dio e dei fratelli è per lui un cibo fondamentale.
Abbiamo detto tutto? Probabilmente no. Resta sempre da medicare -comlIDque - un bel proverbio marocchino: "C'è geme che digiuna, ma .fu solo provvista. di fame".
• • • tmmagtnt per le nostre parrncr/j J('
Simboli dell' agricoltura nel XVI secolo
L1 rC'alt:', pero, dovev';l esser<'
molto mc::nO id iJ!iac) ..
Cirillo di Gerusalemme (315 circa - 386)
Festeggiato il 18 marzo
Naro a Gerusalc:mmc, quando viene eletto vescovo di Gcmsalemme è già lIDO speci:llisl..' ddla formazione religiosa degli adulti. Le sue celebri "Calechesl" erano destinare ai cmectlmeni. Per tre volt(; gli Ariani riescono a farlo cacciare. ma ogrU volta egli ritornerà. È stato prodaroato dottore deUa CJuesa nel 1882,
Marzo 2004 . __ ~~~_ll NOSTRO PASSATO
Dopo la morte di Gesù Non si lf':lru qui di pcesent:ue la sePOllur,l dd CriSin, ma piUIIOSlO di una sceua. imm:JgiJlJla cb misi; OiÌCJlt;lIl, che ci n) Slr.\ alcuni per - m aggi più \icini a Gesù. raggrupJY.lLÌ allomo al suo corpo. che è SI aiO
app<:ml Slal'C;1l0 U:ùl:t croct'.
C è Milli a,la m;I(.In'. elle tiene sulle sue gino<.:chia,l~l
l ' ' 1:1 C i l peno dci suo figlio.AcCJJ1to a lei Gi, '\'d Il I Ii.
che ba cb. La L1lJJlO dci nueslro, le due M:uic (NI3dda·
Icn~ e ~alome) e due uomini. Giuseppe d'Arim:tlca I.: Nk:odt.:ITIo che hllrulO :ts..<;lilltO il compilO ili coUu
care il <.:orp" neU;t IOlnl)a.
Turibio (1538-1606)
Festeggiato localmente il 23 marzo
Naro in Spagn.a, viene nomi(l::110 presidenre del Tribw1ale dell'Inquisizione a Granada, pur essendo ancora un laico_ Nel 1580 è elerto arcivescovo di Lim<J. capitale deUa colon.ia spagnola del Pem. Ordinaro prete e poi vescovo, r'J.ggiunge la sua c1ioct.'si, dove tent., (Il confortare e sostenere le popolazioni indie, sfruttate dai coloni, Si impegna nella riforma elci clero e fonda alcuni seminari. La sua azione pastorale può esser<:: pa· ragonata a quella eli San ClrlO Borromeo in Ha lia. ' -I_()8iJ.I
Fr,mçois "rllllltl
Annunciazione del Signore Festeggiata il 25 marzo
Mari., è fidanzala a Giuseppe:, un ani· gi:U10 di Nazaret, quando l'angelo Ga· briele le appare. Egli le annuncia che, sono razione deUo Spiriro, diventerd madre di un bambino dle sarà chiama· to "Figljo deU'Alrissimo~ e il C1Ù regno "nol1 avrà mai fme". In altre parole l'angelo le annuncia la nascita del Messia, d'te: gli ebrei atrendevano da molto tempo. Con la semplicirà e la generosità dle la cararrerizzano, Maria dice di "sì" al progetto di Dio.
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Puoi
ricopiare questa
preghiera e
decorare il
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lesto
nel mo
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che più ti piace, usando i colo
ri e ~
facendo anche dei dise
gn
i. Se vuoi, puoì cam
-
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biare qualche parte del testo e renderlo più -~
personale; è la tua preghiera. Così. quando
D~ ~
nei avrai voglia. chiuderai la porta della tua '7
cam
era. volgerai il tuo sguardo verso Ge-
sù, gli ap
rirai il tuo cuore e le
gg
era
i piano
>' __
~:::_----------;:.
piano questa preghiera. È
il tem
po che l
regali a Dio
per vivere
come un fig
lio della luce.
Preghiera: E
ccomi, S
ign
ore
! So bene, S
ignore, quando mi trovo nel deserto ...
quando la cattiveria awolge il m
io cuore, quando la voglia di vendicarm
i lo indurisce, quando la gelosia lo aw
elena, allora. S
ignore, io mi allontano da te ...
Ma tu
continui a valermi bene
e a fendermi la m
ano.
Eccom
i, Signore: voglio tornare da fel
Eccom
i, gignore: voglio accogliere la tua Parola e vivere nella gioial
90
bene. Signore, qual è il m
io pecoato ... quando chiudo le m
ie mani per non dare nulla.
quando faccio finta di non vedere, quando la m
enzogna esce dalla mia bocca.
allora. Signore, io m
i allontano da te ...
Ma tu
continui a valermi bene
e a fendermi la m
ano.
Eccom
i, Signore: voglio tornare da tel
Eccom
i, Signore: voglio accogliere la tua Parola
e vivere nella gioial
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No,n te
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esù, pie
no
di S
pirito
Santo, si o
llon
tan
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al G
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o e
fu con
do
tto d
allo
Sp
irito nel d
ese
rto dove, p
er q
ua
ran
ta g
iorn
i, fu te
nta
to d
al
dia
volo
. (Luca 4
, 1.13)
~
Ca
ri am
ici,
la Quare"im
a è cominciata! È
un tempo per volgerei verso G
esù, per cambia·
..... il nostro cuore, per convertirci, per vivere maggiorm
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a voglio spie· garvi alcune parole .
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Ti serve; una piccola scatola, forbici, alcuni fogli di carta colorata.
Hai 40 giorni per cam
biare il tuo modo di vivere! E
bbene, ogni giorno scegli di compiere una buona
azione, di cambiare qualcosa nella tua vita. O
gni mattina, quando ti svegli, scrivi su un piccolo foglio
una decisione. P
er aiutarti un po' ti do qualche idea: · o
ffrire un sorriso
· regalare un po' del tuo tempo a qualcuno per aiutarlo
· trovare il tempo per ferm
arti e pregare · rispettare la natura · o
ffrire la tua am
icizia Cl chi è solo o preso in giro · ecc.
Durante la giornata penserai a quello che hai scrittO~-;:;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;~;;;;;;~;;;;;;;;;;;;;::;11
e cercherai di mettere in pratica quello che ti sei
proposto, A
lla sera torna a prendere in mano il tuo foglio.
Se sei riuscito a dare più fuce alla tua vita e a
quella degli altri, ti propongo di prendere un fa· glio colorato, di ritagfiarvi un fiore e poi di depor. lo nella scatola. G
iorno dopo giorno, la tua scatola si riempirà di
fiori di colori e form
e diversi. C
osI. quando arriverà il giorno di Pasqua, potrai
costruire una corona e inco1larvi tutti i fiori che
hai. Questa corona, appesa alla porta della
tua cam
era, ti
ricorderà che è bello volgersi verso
Dio!
Per la Prima Comunione e la Cresima Ciondoli in vero legno di ulivo
Croce dagli angoli a punta
Rif. 91772 91773
Croce greca
Fonn. I es. <b20 a da 50 es.
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• Una speranza che non viene meno Il corso degli eventi era stato rapido e drammatico: in poche ore era stata decisa la sorte di Gesù. E, una volta ottenuto il consenso del procuratore rornano, la condanna a morte sulla croce era stata eseguita, Quel sogno a cui i discepoli e le donne avevano creduto, sernbrava per sernpre infranto . Quell'annuncio di gioia che aveva acceso i loro cuori ora sembrava quasi un'illusione, una dolce illusione, niente di piu . E allora cosa andavano a fare le donne, all'alba di quel primo giomo dopo il sabato? Compivano un gesto di pietà, di affetto, di tenerezza verso Gesù. Portavano a termine Quell'unzione del suo corpo con oli profumati che non avevano potuto fare, come volevano, quel terribile venerdi. Andavano ad un sepolcro, andavano ad ungere il corpo di un morto, andavano a mostrare il loro amore per lui. Il sepolcro, però, è aperto. Il corpo del morto r'lOn c'è più. E l'annuncio che ricevono, inaudito e insperato, è formulato quasi con un mezzo rimprovero: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato . Ricordatevi quello che vi aveva deno ... .. . Sì. è vero, egli si era affidato totalmente al Padre e sapeva che il Padre non lo avrebbe abbandonato ... ma sembrava che, nonostante tLltto, a vincere fosse stato l'odio, il rifiuto, la cattiveria, la violenza, la morte. E invece no. Era solo un'apparenza. Il messaggio di Quel giomo coglierà tutti di sorpresa: così le donne non saranno credute e il loro apparirà come un vaneggiamento. Non è facite, infatti, oggi come duemi!a anni fa, accogliere questa speranza . All'apparenza il Crocifisso è solo uno sconfitto, mentre è lui il vero Vincitore. All'apparenza la violenza spazza via tutto, in modo inesorabile, ed è invece l'Amore la vera forza che cambia la storia . Buona Pasqua a tuttil
1. c, , ~Lc~1o sac. Roberto Laurita
LA SELEZIONE DEL MESE
Cartoncini-ricordo Quesii magnifici cartoncini ricordo faranno la felecità di padrini e madrine, come pure dei ragozzi.
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Per tutto il mese Intenzlone di preghiera suggerita dol papa "Pe!ché siano promosse. con uno CUlO porticolore, uno solido pieporozìone del candldo· ti al Sacramenlo dell'Ordine e la formaziOne permanente de ministri OIdlnotI".
, l aprile Pasqua di Risurrezione Vrtlorlo sullo morte e segno dI speranza.
23 e 24 aprile 100" anniversario dello nascita del podle Yves Congor. 1801090. artefice del rinnovamento della Chiesa e protagonista det Concilio Ecumenico Vaticano Il
PADRE CONGAR
Il no..iro se>niJ:ln 01: "Ialo irt.:ruo " ~'dlllpplllu .,.:r 01tni uitivltò pasiornl" " tiratura Umllatu.
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Fax: St~7913i5 (numeri "mI trro;ail: ediuons.<Jbelia'<t onltndr
IMMAGINI
DOMENICA DELLE PALME
4 aprile Anno C - le 22. 14·23.56
UBenedetto colui che viene, il re,
nel nome del Signore".
Le 19, 38
R5JII0-I
Via via che avanzava stendevano i loro mantelli sulla
strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando
tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò
a lodare Dio a gran voce: "Benedetto colui che
viene, il re, nel nome del Signore!".
Ma erano sinceri? Erano veramente sinceri quel giorno, quando fecero festa a Gesù che entrava a Gerusalemme, cavalcando un asino? Era aureotico Utoro cnrusiasmo quando steodevano i mantelli suDa strad.1. al suo pass,,"ggio, quando lodavano a gran voce Dio per tuno quello che avevano ponno vedere' È proprio così volubile la folla) Oggi prodama:U[knederro colui che viene, il re, nel nome del Signore!" e fra poco, con la sressa dererm..i.llazione, gridecl: "Via, crocifiggilo!". E Gesll non si accorge di nulla? Come mai, lui che tante volte ha tacitato quelli
DOMENICA DELLE PALME"
che volevano diffondere i suoi miracoli, ora lascia fare? Questo entusiasmo, probabìlmente, è vero. Ed è l'ennlSiasmo dci poveri, di
queUi ebe riconoscono in Gesù il Messia povero e umile, che viene non come un generale forte e potente, ma ncUa rolcez-7..<1, neUa misericordia, per portare la pace. Di lì a poco, però. a farsi sentire saranno gli alrri: i capi dei sacerdori, gli am111li. quelli che non sopponano pill Gesù. Oggi. intaoto, è un momento di festa, e Gesù non vuole ÌJnerroolpere la gioia ùei poveri ... Roberto wurita
Co l",-~ cke vÙo .... e "'- t-01"t"'-1"e
"'-tie1"~C01"Ju.. e t-"'-ce
~ J~fo.d:o 4.l'1..Cke c~ f"-òl"'~e iL rl~ez,z,o,
Verso la croce ...... Gesù sa bene che entrmùo a Gerusalemme si avvicina alla croce, ad una fme dolorosa e terribile. Eppure non si tira indietro. Non si lascia illudere dalle grida di esultanza, così come non si lascerà abbattere daUe grid.1 di odio, che invocano la sua morte. È venuto per amore e andrà fmo in fondo, costi quel che cosri. Perché dli ama veramente accetra anche la nudità più tremenda e La soffere117 .... 1 più atroce, Perché clli ama sa sacrificarsi.
Robeno L1.urita
Il. Lrmrlltl
I~~INI . l/mA' f) ..
GIOVEDì SANTO 8 aprile
Anno C - Gv 13,1-15
Poi versò dell'acqua ne( catino e cominciò a lavare
i piedi dei discepoli. Gv 13,5
Pietro disse a Gesù: ''Non mi laverai mai i piedi!".
Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò,
non avrai parte con me",
GIOVEDì SANTO_
Sc vI-Loi. cc..fi-re L'Allwre li Dio
H_<H'- U.ver ~ • ..t"1'u. li._ rLccvel'C c.i.ò cke e!::p_ ti. cLH-u..
Perc.kl eÒ[i. LH.~ ~e»Lr-re;J J~ (~J~ 0;SH.~ ~Hti~.
Quella sera ... Quella sera c'è uno sguardo oscuro e chiuso dle mostra cosa avviene quando un uomo tradisce. È come se la none cadesse completAmente per la prima volta. Non cerca più gli occhi di Dio, le uniche stelle che bril11.no nel cielo, percilé il suo cuore ha rifiuC:lro la luce. Quella sera c'è però ;u1Che un geslO che rivela cosa sia l'Amore. Un telo :lftomo alla cintura, ed ecco Dio che si piega per divent.'lre un servitore. Questo telo somi-
,\'5J!202
L.\le'"
glia già a quello che verrà usato per la sepolrura, teLo del dono totale. Perché Dio ha scelro di mostrareiJ clllmioe della tenerezza a colui dle sa dire sì aUa luce. Quella sera c'è anche una Parola cile si fissa per sempre su questa terra. E diventa pane per il cammlo.o. Pane dle dà fOI7;1, vino che dà gioia. Dio si fa. comunione. E sceglie di raggiungere il culmine deUa solidarietà per colui che sa dire sì alla luce. L/.Ie Steil1
Lasciarsi trasformare ... Anche noi, qualche volta, siamo testardi, proprio come Pietro. E resistiamo alla Parola, per paurA che essa ci imprigioni. Ma ci sono anche quelli che, come Pietro, accettando di lasciarsi trasformare, scoprono che questa Parola libera dlll'egoismo e dalla viltà, che fa vivere e d-uama ad esplorare orizzonti nuovi. Acce[ciamo anche noi, allora, di essere trasformatLAbbiamo rutto da guadagnare!
LliC Stein
I M.MAGIN I
VENEROìsANTO 9 aprile
Anno C - Gv 18.1-19.42
Giuda prese un distaccamento dì soldati e delle guardie
fomite dai sommi sacerdoti ... Gv 18,3
XI-'1304
Gesù disse alla madre: ''Donna, ecco il tuo tiglio!".
Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!".
Dopo questo disse: "Ho sete".
E dopo aver ricevuto l'aceto, disse:
"'lutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.
1
VENERDì SANTO_
La via della croce GestI non l'ha cercata la croce, non l'ha volma a rurti i costi, per dare compimento ad una salt'! dì disegno prestabilito. Non è del rutto corretto dire che "Gesù è mOr1O~: Gesù, infarti, "è stato ucciso". Nella sua morte c'è um carica di cartiveri,ì, di odio, dl violenza, che non possono es.sere ignof"'J.te. Ma Gesù non si è sotti.mo a questa sofferenza: è andato fino in fondo. Testimone fedele, ha donato runo quello che aveva, tutto il suo amore, tutta la su,'l vita.
Per amore C'è una sofferenza estrema che consiste nel sentirsi abbandonato da tutti, e particolarmente da coloro che si ama. Gesù, durante tutta la sua viu terrena, ha vissuto una relaz.ione unica e filiale con Dio. Ed è per questo che, al momento della morte, la solitudine che prova è ancora più lerribile. Ma per amore degli uomini,
Gesù ha affrontato anche questo.
Beo
Roberto Laurlltl
R. UlUrilO
LITlTRGIA DELLA LUCE o "LUCERNARIO" Nel buio della notte, nel profoodo dell'oscurità, risuooa un grido: "Crisro, luce del mondo~ e si leva, in risposta, un camo dì lode, un camo di gioia e di vita: "Rendiamo gr.we a Dio!"
S5J).lOJ
LITVRGIA BATTESIMALE
Discenda su di noi quest'acqua che cl r-tgenera, in Cristo, ad una vita nuova. Discenda su di noi quest'acqtUl cbe fa di noi, nella fede, dei figli di Dio e ci introduce in una nuova famiglia. Discenda su di 710i quest'acqua che ci lava da ogni male e scbiude davanti a noi gli orizzonti di un'esistenza pasqzUlle.
VEGLIA PASQUALE_
LITURGIA DELLA PAROLA
85J}4{)2
VIU{ Parota risuona, Parola antica, ma sempre viva.
V'la Parola cbe tmccia la storia di Dio con gli uomlni:
storia di creazione storia di liberazione,
storia di alleanza, ma anche storia
di Infedeltà e di tradimento. storia di un Amo!'/?
che nOll si an-e-nde mai e in Cristo, Crocifisso e RiSOTtO, raggiunge
ogni uomo e ogni donna.
LITURGIA EUCARISTICA Sulla tavola poniamo pane e vino.
Perché lui, Gesù. ha spezzato la sua vita come un pane.
Perché lui, Gesù, ha doru!co tutto se S1CSSQ, il suo stesso sangue.
E ora quel pane diventa per ognuno di noì,
invitato al bancheno, Pane della fraternità,
Pane della gioia, Pane deUa vita. E quel vino è ormai
Vmo della festa, Vmo dell'alleanza eterna.
DOMENICA DI PASQUA
11 aprile Anno C - Gv 20, 1-9
Simon Pietro entrò nel sepolcro
e vide le bende per terra.
Gv 20,5
Maria di Magdala andò da SimoD Pietro
e dall'altro discepolo, queUo che Gesù amava,
e disse loro: "Hanno portato via
il Signore dal sepolcro e non sappiamo
dove l'hanno posto!",
85-,)504
Percorso pasquale Credere che Gesù è risono non è affatto evidente. Le strade della fede sono talora lunghe e diverse t,.l loro. Lo è stato per i primi discepoli e la stessa cosa vale anche per noi. Maria Maddalena incol1lrò Gesù Su.lL1 strada deUa fedeltà: cercava il corpo del Maestro LlIltO amaca per onorario ancora.
DOMENICA DI PASQUA_
Pietro, che l'aveva rinnegato,lo trovò suUa strada del perdono e del desiderio: scopri· rà i segni sconvolgenti, attendendo iJ momento dell'incontro. Giovanni, il discepolo amato, saprà leggere questj segni alla luce delle parole deUa Bibbia e di Gesù. Risch.iarato da quesla luce, egli vede e crede, Jean-}yfaric Ber/ex
CI·~.sglA.l-1..~ cke v~.VOYLLJ (e,- (01'., fele e .~eH1..i.H.IAH.o
(lA "Ltc..-; ecco ~ !.ÒJtL c..-u.teM.tLcL
J.e( Crti-l::o Risol,,-l::O!
Percorso pasquale ... di oggi! Doris era vicina alla morte. Per tutta
la vira lei, l'anziana signof'..l. aveva 10t(a[O perché fossero riconosciuti i diritti fondamenrali delle donne. Aveva messo il suo dinamismo a servizio dei derelitti e partecipato artivamenre - ta..lvolta in modo provocarorio - alla vita della sua parrocchia. Ora Doris stava morendo. E lo sapeva perché aveva domandato che interrompessero quelle cure che rutti già ritenevano inutili. "Ho paura di m01'ire" - diceva. Ma aggiungeva: "Cerco di immagì
nare l'aldilà. Credo molto sempli
cemente che si è assieme a Dio e che deve essere bello".
Jean-Marle Bede:::
IMMAGINI
2a DOMENICA DI PASQUA
85J1601
18 aprile Anno C - Gv 20, 19-31
Come il Pac\re ha mandatO me,
anch'io mando voi. Gv2D,21
fl5J)604
Poi Gesù disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito
e guarda le mie mani; stendi la tua mano
e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo,
ma credente!", Rispose Tommaso:
"Mio Signore e mio Dio!".
20 DOMENICA DI PASQUA_
Ognuno di noi è Tommaso ... Sì, abbiamo un bel dire che noi crediamo,
SCfl'l.a problemi ... Chi non ha avvertico, pom .. 1.
o poi, il desiderio di toccare) di çedere? Chi
non ha invidiato Tommaso che - lui almeno - I~l poruto verificare di persona!
Ma a noi, dlC non abbiamo visto Gesù in carne ed ossa, non. rimane dunque nient 'altro
da fare che "credere senza aver vi-sto~? No, anche noi possiamo
vedere qualcosa. ma dei '"segni". Lo dice l'evangeUsla
proprio al tennine del vangelo di oggi:"Qucsti segni sono stali scrillÌ perché ere-
diate che Gesù è il Cristo e il Figlio di Dio".
Sono i v:Ulgeli, clunque, a offrirei la possibilità di "menere il dito". come Tommaso. Sono i vangeli dle ci offrono un'esperiema VÌ\'a del
Risorto. Sono i vangeli d}e ci fanno "toccare" ed -udire" Gesù. Sono essi dle ci conducono, poco alla VOIL1, alla beatirudinc dcUa fede .. ,
Perché - non dobbiamo dimenticarlo - Tom-1l}<L<;O dle dubìla è and\c il primo a f31"{" la Stili professìone di fede, la pill semplice, L1.
pitl sintetica e i;l più schkrn.:"Mio Signo-re e mio Dio'· .
R. Lauri(C/
... e tutto da credere li nostro modo di immaginare le scene evangeliche spesso non tiene como del testo s~esso. Così molte volte abbiamo visto Tommaso rappresenrato mentre mene il StiO dito nelle piaghe o nel costato di GeSll. Ma il vangelo non djce che l'ahbia fatto . E, al posto di questo contatto - negato del resto
a Maria Maddalena - ci ri- ._ /
porta la sua professione II( I di fede. ~
'! Non dimentich.iamo, poi, che quando Gesù Il scompare non c'è .l più niente da vede- I
I
re ... e tutto da crede- ~
re! Jean Devrienu(
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T","uttcd'" CLve:V« .Le.;' r ·..-L"-CLr-é e ,,,,,. ~ .. c:.. L'Òiec.,'t i..L Ct"'~to t. Ve.~U.to CL Jer-o,Are. "'--H.. ,~o' Ji.. a.m.ore l'I.e.L .suo CM.Ot"'e..
Co~"ì. è. J;.vc,,!d::., "" 1",,' 'ne ... " r;s,L e IIU'({'" r';~' v~v,,!
IMMAGINI
1 .~
3a DOMENICA DI PASQUA
25 aprile Anno C - Gv 21, 1-19
Gercarono la rete e non poterono più rirarla
su per la gran quantità di pesci. Gv 21,6
Gesù disse ai discepoli: "Gettate la rete dalla parte
destra della barca e troverete"_
La gettarono e non potevano più tirarla
su per la gran quantità di pesci.
30 DOMENICA DI PASQUA_
ALLe. Me.I~c. JcLL-. '(.~"LC'Ll"", C~IlC(U' >1.oi Il.O~5i.'''1I10 '-;.COllù~CC_re-
;L Rùo"b, "(I-C S ~e:..z.,. iJ~.--."c: CU-J1...~11'LO e L JiU-»LO ~( 5 ~re r-el"l u.e~to ÒU-l'tJe cLJ1...o!
85_o703 A. DoIJI/~'
Una bella prova di fiducia! All'indomani della passione erano stanchi e delusi ... Turto sembrava svaniro nel nulla: rimane· va una sola immagine, quella di Gesù. mano, sulla croce. I suoi gesti e le sue parole non sembrava· no aver più alcun valore. La felicità che avevano gustala, la gioia di una grande missione: apparteneva tutto al passato. La pagina era stata voltata per sempre, ao·
che se si trattava di una pagioa eccezionale! Oggi i discepoli gettano le loro reti senza convinzione e senz,1. speranza, e del resto non prendono Dulia. Ma la presenza di Gesù Ri~mo è come un'onda che risv<:glia la passione degli uni e degli alni. nmo ricomincia ad animarsi c a vìvere, e la voglia di seguire Cristo riempie di nuovo il cuore dei tescimoni fedeli.Alleluia! Alt/tu Donlus
La sincerità della spoliazione Nulla può essere nascos[Q quando si è nudi: la nUcll[à ci mene davanti alla realtà. Essa ci aiuta a presentarci davanti al Signore così come siamo e non come ci piacerebbe essere.
Alain Donius
IMMAGINI 1plllt" f} ~
Domenica. delle Palme
Vi:! via che Gesù aV=lfl:i'~1.Va, slcndt:v:lOo j loro mantelli suUa slrJcL1."lùm la folla dei discepoli, esultando, comin<..iò a lodare Dio a gr:l n \'oce:" Benedetto colui che v iene, il re, nel nome del Signore!'".
G'illda, preso un distaccamenro di soldati <:: delle guardie far· I]j(e dai sommj sacerdoti e dai farisd, si recò in quel luogo con l:mteme, torcc e armi. G<:sÌl si fece innanzi e disse loro: 'Chi cerCHe?". Gli risposero: -G<'""SII, il Nv.a.re.no". Disse loro Gesìl: "Son() iol".
IMMAGINI DOMENICALI.
GI.Qvem Salito
Pietro di~e a Gesù:-Non mi la\'cr.u mai i piecli!r. Gli rispose GeslcSe non li laverò, non aVTai parre con roe".
11 primo giorno dopo il sabmo, di buon roanino, le donne si recarono alla LOmb:l, pon:rndo COI1 se gli aromi che :lvevano pn:(Y.tr.lto. Trovarono la piel"r.l rotolala via d;lI sepolcro: ma, entrate. non trovarono il corpo del Signore Gesù.
I!MAGINI
Domenica di Pasqlla
Usò allor;I Simon Pit:tm insit::· me all'alt ro disc~polo. t: si recnono al se polt:ro. Giuns<: al sepolcro t: vi entrò c vide le bende p~r Ieri";!. e il suùmo, che gli era sella posto sul capo, nonpt:r (~rfa con le bende,ma picg.'lIo in un luogo a pan:e.
2a Domenica di Pasqlla
Vennt: Gesù t: dj~~l' a TOnl1l1:!so:"Meni. qua il [UO dito c guarda It: mie Olaoj; ~tenJi la t u;'! Duno. c:: menil:1 nel Olio costaro;
t: non esst:re più incrt:dulo, ma credenre!". Ri.sposeTolUffi;1W: "Mio Signore t: mio Dio!".
'.-_'i'JO-I
IMMAGINI DOMENICALI_
3 a Do»umicfI d i Pasqua
Gesù disse ai di~c[1()li: ~C;ert:m: lJ retc dalla p:me destr:l della h,tfCI c u·on'l"l'tt". L:I gettarono e non potc .... JllO più ur:lrla SII per la gran quanùtà di pesd.
Pasqua Professione di fede battesimale Cresima
DaU
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85 1(}(J2 L
e rappresentationi di Uaallo
presentano come U
JI Dio con le corna.
Nel 932 S
alomone m
uore e avviene una divisione: le tribù del C
entro e del Nord si separano
da Roboam
o (figlio di Salomo
ne) per form
are il regno d'Israele.
Esse
pren
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con i vicini, Fenici ed
Aram
ei, favoriscono lo sviluppo econom
ico e un'jnf1uenza sia culturale che religiosa. N
ell'880 la capitale è Sam
aria. Il regno, però, soffre di un'instabilità cronica.
In du
e secoli si succederanno ben 19 re. I rapporti con i regni vicini conducono a dei m
atri-m
oni con principesse straniere e alla diffusione di culti pagani, soprattutto
quello cii
Baal
e A
starte. Elia, e poi Eliseo, punta
no il dito contro questa adesion
e al paganesimo che rappre
senta 1m' infedeltà nei confronti
del Dio d'Israele.
Verso il 750, A
mos ed O
sea de-
AI tem
po di A
mos i poveri erano oppressi:
le loro condizioni erllno simili a quelle degli
ebrei durante la schiavitù in E
gitto.
nunciano anche le conseguenze
di queste religioni
pagane nella vita sociale (ritorna la legge del più forte).
le trnppe assire. I notabili verranno deportati in
Assiria, m
entre in
Samaria saranno condot
te popolazioni
straniere p
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escolanza tra popoli.
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ny Larch~r
Nel 722 Sam
aria cerca di liberarsi, m
a viene conquistata dal-
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ID IM,MAGINI .I/mlt·", IL NOSTRO PASSATO_
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V Ascensione - secondo l'Hortus Deliciarum VediaJllo Gesù, in piedi, su un montice.Llo: si trova de.ntro una mandorla. sorrerta da due angeli. Altri due angeli, co/J le mani copene da un velo, compiono un gesto di grande venerazione davami a lui. Gesù reca
in mano un gonfalone, la cui asta è sormontata da una croce. In basso scorgiamo Maria, .od gt:sw d dI' o raOle. con accanto due angeli, e gli untliti apostoli.
La Vergine con i medaglioni delle sette gioie
Anselmo (1033-1109)
Festeggiato il 21 aprile
Naro ad Aosta, diventerà monaco nel monastero del I3ec-Hellouin, di cui sar'à poj abate. Si scontrerà con gli inglesi e lotterà per l'indipendenza della Ch.ie$.1..
La sua opera è considerevole: egli è, lra l'altro, ['aUlore della uprova ontologica" dell'esistenza di Dio.
È rOppO~1:0 di un'altra rappresentazione, molto più diftiJS;l., della Vergine dd secte dolori. U penultinlo medaglione mostrA,
secondo la versione dei vangeli apocrifi, l'incontro tra
GeStl Ri~n() e sua Madre.
Luigi-Maria Grignion di Montfort (1673-1716) Festeggiato il 28 aprile
Ordinato prete nel 1700, fonda - assieme a Maria Luisa Trichcl, la congregazione ospedaliera delle "Figlie della sapienza", dle si occuperà poi anche di insegnamento. Predicatore itineranre, dà vita più tardi alla UCompagnia di Maria" che riunisce preti e C3(ech.isti. Scrive un gran numero di Cantici ed anche un "Tratraro sulla vera devozione alla Vergine".
Fmnçois Amold
Pio V (1504-1572)
Festeggiato il 30 aprile
Antonio Ghislieri nasce in una povera famiglia della Lombardia e a 15 anni entra nell'ordine dei Domen.icani. Eserciterà delle responsabilità nell'ambito dell'Inquisizione prima di essere eleno papa nel 1566. Uomo dalla vira semplice. asslUnerà il compilO di realizzare le riJomle del Concilio di Trento. Fa tradurre dal latino il Catechismo Romano, restaura il Breviario e il Messale e crea la '·Congregazione dell'Indice". Sllscìra inoltre una coalizione di stati carrolici che fermerà l'avanzara rurra in Europa.
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scirono allora l due apostoli e si recorono 01 sepolcro. Slm
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Croce dagli angoli a punta
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Rif. 91772 91773
Croce greca
Form. I es. d.120 ... d> 50 éS.. 12mm .0:. 1.55 E 1.45 E 1,29 22mm € 1.59 € 1.49 € 1.35
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Croce in madreperla Le murrine veneziane Eleganza senza tempo. la madreperla e uno dei regali più apprezzati che non passano mai di moda. Questo magnifico croce, bella, discreto e prezioso seduce per lo suo semplicità raffinata e la suo elegonzo immateriale.
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• Tempo pasquale: primavera della Chiesa
Il sentiero che conduce dalla Pasqua alla Pentecoste è un percorso di primavera, Non di una primavera agli inizi, che deve lottare contro gli ultimi freddi dell'inverno, ma di una primavera elle va, sicura , incontro aWestate, verso la stagione del raccolto e dei frutti turgidl di sapore,
È una primavera per il cristiano che ha vissuto intensamente l'itinerario della Quaresima e si è aperto con gioia alla speranza della Pasqua. Una linfa e un entusiasmo nuovo scorrono nelle sue vene: egli awerte che la sua esistenza è stata strappata una volta per tutte alla morte e a tutto ciò che la mortifica,
È una primavera per le famigl ie, destate a rapporti nuovi di comunione, di con· divisione. di fratemità, Pensiamo alle famiglie che parteciperanno intensamente alla Prima Comunione o alla Cresima di un figlio, Pensiamo ai tanti matrimoni che vengono celebrati in questo mese. Non è stupendo vedere un raga220/una ragam che accoglie con gioia il dono dell'Eucaristia. un/una giovane che riceve 1\ dono dello Spirito e si impegna in un cammino personale di ricerca? Non è eccezionale raccogliere la promessa d'amore che un uomo e una donna si fanno davanti a Dio e alla comuni tà?
È una primavera anche per tutta la comunità cristiana spinta verso orizzonti nuovi, animata da un nuovo coraggio e dal desiderio di una testimonianza più viva, Viviamola con gioia questa primavera!
Jac.. ~~I;, sac. Roberto Laurita
LA SELEZIONE DEL MESE
Cartoncini-ricordo Questi magnifici carloncini ricordo faranno lo felicità di padrini e madrine, come pure dei ragazzi.
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IL CALENDARIO DEL MESE:
Per tutto il mese Intenzione di preghiera suggerita dal papa
"Pe!ché lomigllo. fondalo sul matnmonIo o un UOITIO e uno donna. sia riconoSciu o
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Dal 14 al 16 maggio a lourdes (Francio)
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Il 30 maggio Pentecoste dono dello Spiriio.
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IMMAGINI
40 DOMENICA DI PASQUA
Domenica 2 maggio Anno C - Gv 10, 27-30
"lo e il Padre siamo una cosa sola"
In quel tempo Gesù disse:
Gv 10, 30
"lo sono il buon Pastore..
Le mie pecore ascoltano la mia voce
e io le conosco ed esse mi seguono".
Il 40 DOMENICA DI PASQUA_
Seguendo Gesù, il buon pastore ... Essere cristiani, oggi, significa vivere wl'inrimità reale e continua con Gesù, il buon Pastore. Questa conumiolle nasce dall'ascolto della Parola, viene coltivata nel silewJo delia preghiera, si sperimenta nelle celebrazioni liturgiche e in panicolare nella partecipazio-ne aU'Eucaristia. Ma essa si rivela anche qllando si porta verso il Padre il grido degli uomini e de.Uc donne del nostro tempo, con i quali si è solicl1.li. Lo stesso dinamismo ci conduce a riconoscerei membra vive del buon J>;!$wrc, oggetto del-
la sua artenzione carica di amore, dliamati a diventare - a nostra volla - paStori, fratelli, amici, guide e compagni eli strada -oggi e per retemi[.~ - di l'uni coloro che incrociamo per i sentieri del mondo.
Mons. Cbrìslinn Kralz
ck~ u.c.c.e1±u. J~ rlA~tU.re. ~c.o[to clLu. c.ku~m.u.t"-JcL 5i601~e e li l~i.st0.J.el"V~? C(1-~ u.c--ce.1±c~ li fu.l"'e.
!eUco.- ~u.u. v~tu. u.»- JoJtU) Jr ~l11..Ore! MoJ1S. C Krot:
Vieni, anche tu sei invitato! il Dio che Gesù ci rivela non è una divinità impersonale, 1m principio astratto, una figu.ra inaccessibile o Wl garante della morale ... Gesù ci parla di uo padre amorevole al quale ogni uomo può affidarsi, perché "nessuno può strapparlo dalla mano del Padre". il buon Pasrore ci conduce per sentieri di risurrezione
~erso l'incred~bile _~ mconrro con Il -_~ Dio dellil Vita .............. _~-
che ci invita all' appuntamento con l'eterno Amore ...
MO)1s. ChriSfian Kr.lIZ
5a DOMENICA DI PASQUA
Domenica 9 maggio Anno C - Gv 13,31-35
"Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate
gli uni gli altri~. Gv 13,34
Gesù disse ai discepoli: "Vì. do un camandamento nuovo:
che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amaro,
casÌ amatevi anche voi gli uni gli altri. da questo tutti sapranno che siete miei discepoli".
Gli animatori delle comunità La prima lenura ci rife.risce che. gli APOSlOli "designarono" degli anziani. 11 verbo greco utilizzaro è quello délle ordinazioni. Il seguito del r{"sto ci fa capire cosa comporta questa "design:lzione: il digiuno e la preghiera della comunirà e poi un'invocazione. al Signore per affidargli questi "anziani". In effeHi all'origine della parola "p("ere" c'è proprio questo termine:'·ar17iani". Da quesr'ini7Jativa, che qui prendono Paolo e Barnaba, e che altrove è stara seoz'alrro adotra-
Sa DOMENICA DI PASQUA_
ta da altri Apostoli, viene quel Va5lO dinamismo t di chiamare, continuatO lungo i secoli, attraver-so il quale sono stati costimiti nelle comwurà degli animatori, incaricati di presL1re la loro voce, le loro mani, il loro asco I lO , la loro accoglienza mi.sericordiosa, tutte le loro risorse al buon Pastore che t: Cristo,
JHarcel Metzger
Dio Ylo\. ti (oc(ic...,~ ~I- (C<- ~t.u.oVC<- C, e.rHS c.. (eltua.e ,
~ tM-c. tr""enz.c. i..1'L m.ez.Z.O C.;S[i. M-Ol1'Li.I'Li., ,LoYlO offerto "- l«.e((i c.ke C<-1ttC<-Yl .. ") te e. i Lro f~c ... te([~,
Un'eterna novità Prima di metterlo lui stesso in pratica, fino in fondo, donando la sua s[essa
vita, Gesù offre ai suoi discepoli il coman.damento nuovo, quello dell'amore reciproco. Questa sua parola costituisce uno dei suoi insegnamenti che rimane maggiormente impresso nella memoria. QuantO alla sua realizzazione, però, resta sempre molto da
fare, tanto che questo comandamemo rislùra pere·nnemente nuovo!
Marcel Melzger
I MrMGINI
60 DOMENICA DI PASQUA
Domenica l 6 maggio Anno C - Gv 14, 23-29
\
• • ~,
, . ~
. .. Lo Spirito Santo che il Padre manderà
nel mio nome. Gv 14, 26
Nell'ora in cW Gesù passava da questo mondo
al Padre, disse: "Se uno mi ama, io e il Padre nUo
prenderemo dimora presso di lui".
60 DOMENICA DI PASQUA_
Tu sei il Dio di ogni amore Mio Dio, ru sei il Dio della renereu..a ed io ti amo per queslO. Se guardo il mio fralello senza giudicarlo. se asciugo le lacrime: che colano sul suo viso, se oso un gesto eli affetto per consolare la sua pena, anch'io, Signore, conosco la gioia della rua lcnerer.La.
Mio Dio, ru sei il Dìo dell:l vjta ed io ti amo per questo. Se c(edo elle anche le oscurità piil dense sono altr:lVersate dalla luce, se sfuggo alle re.ti della paur:l e conservo
Mio Dio, tu sei Il Dio dell'amore ed io ri amo per questo. Se la felidrà inonda il mio volto e fa nascere il sorriso, se il mio cuor(' brucia dal desiderio di amare, se condivido liberamcnte il mio amore senza nessun calcolo, anch'io, Signore, conosco la gioia del ruo anlOre.
CbrJsltne Reirrboll
la mia digniL1., se 10ltO per proseguire . . ~.~
la lIlla ~lrada, nonostaflte la '-'" L,..i.,.. ~. solirudine, anch' io, Signore, • ~. . conosco la gioi;] della rua vita. \ .
Mio Dio, ru sei il Dio deUa luce ed io ti amo per questO. Anche se il mio cuore è cieco e si rifiuta eli vedere, se i miei ocdti sono spenti e si chiudono dl.vanti all 'asprezza quoticliana della mia esistenza, basta che io mi ap'" lentamente :U11. fiducia e alla bontil e anch'io, Signore, conosco la gioia della tua luce.
e. 1.~mC~»-~C~h1.OÒ(i- fekLi.: ~ J1..Oitr~ vih-.. cG.ve»-te.,At-. .~i.t... be.((e ....
<. R~/nboli
Ama! Ama sempre,
ama dovunque, ama senza misurare,
Non pemirti mai d'amare con mno il tuo essere .
L'amore che avrai donaro darà vira ad un
raccolto profumato di felicità .
Chrisline Reinboh
IMMAGINI
ASCENSIONE Domenica 23 maggio
Anno C • Le 24, 46-53
86JJ.40J
.. . si staccò da loro e fu portato verso
il cielo.
Le 24, 51
Gesù apparve ai suoi discepoli e disse loro:
"CosÌ sta scritto: il Cristo dovrà
patire e risuscitare
dai morti il rerzo giorno. Di questo voi siete testimoni. E io
manderò su di voi
quello che il Padre mio ha promesso".
Il ASCENSIONE _
Testimoni Testimoni: parola impegnativa. Non si tratta solamente di riferire quello che si è visto e udito. C'è una trasformazione che percorre la nostra esistenza, una spemnza che tra
sfigura la nostra vita, lU} incontro con la misericordia e la gruia di Dio che lascia un'orma indelebile. Testimoni, dunque, significa riuscire a far percepire lUtto questo. Attraverso le parole e le opere, nelle scelte di ogni giorno, con uno srile nuovo di vita.
____ Ma non è una missione quasi impossibile' Certo, non è cosa di poco como. Ma propria per questo Gesù ci dona il suo Spirito: Spirito che sostiene, consola, in· coraggia, riveste di potenza. Testimoni: non solo un impegno, un compilO, una m.issione, ma anche una nuova possibilità, grazie al
dono dello Spirito .
Roberto Laurlla
'1-0 '1- (~C~"- i- 's«.o i.., »tM.- ~ C4.-nco r r-i-iL V~CLJ1..O
"- loro e "-C[ 0ÒL «'01'"-0.
R/.,(lIIrlla
Am ., atlll.
Un grido, un'invocazione che percorre tutta la nostra esistenza. Un desiderio che diventa realtà solo quando rinunciamo ad ogni istinro
di possesso e ci abbandoniamo all'amore eli Dio. E questo solo lo Spirito lo rende possibile ...
R. Wl/rifa
IM.MAGINI 1II1g;,::o {}J
PENTECOSTE Domenica 30 maggio
Anno C - Gv 14,15 ... 26
lo pregherò il Padre ed egli vi darà
un altro consolatore ...
Gv 14,16
Gesù diceva ai discepoli: "La parola che voi ascoltate non è
.wa, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho deno quando ero ancora tra di voi.
Ma il Consolatore, lo SpiritO Samo che il Padre manderà nel mio
nome, egli v'insegnerà ogru cosa e vi ricorderà tuno ciò che io vi ho
detto".
PENTECOSTE _
Vivere ~econL (o Sririto: ~) ,AtG<..IAe. ~'-e.( C~lO IAe. u ~ ~o co G<..C{~e..s.o r-er .se.H1.rre_ ...
R/1J1lnlrl
Guarda: lì è lo Spirito! La discesa dello Spiriro non è solo un evemo del pas.saro. È qualcosa che accade ancor oggi. E possiamo rendercene conto di persona. Per questo siamo pierti di speranza: Dio è in mezzo a noi!
Lo Spirito è come il vento: si vedono solo i suoi effeui. Ma bisogna avere occh.i buorti per riconoscerli.
Lo S[1irito è in noi. Sforziamoci di ascoltarlo. Lasciamo che costruisca in noi la sua dimora. Cerchiamo di essere docili alle sue richieste. Beli
Emozione e rigore L'Amore ha dei principi. L'l Parola ha bisogno di tma base solida per essere messa in pratica. I buoni sentimenti non bastano ... si esauriscono subito. E l'emozione dura solo un istante. La rigidità smarrisce l'essenziale, ma non si può neppure aiutare solo per il piacere di aiutare. Se vogliamo resistere ed andare avanti dobbiamo mettere insieme emozione e rigore. L'Amore ci domanda di compiere un lavoro su noi stessi. Non siamo soli, però: lo Spirito veglia e sostiene.
Ben
IMMAGINI
4a DOfllel/irll di Pasqua
G"'sil dj~sc - Le mit: .pecore ascol!;l' no la mi;! vo('e e io le ('ono:;co cd l· ... ~t:
mi seguono. lo t10 loro la vita cl\::rna -.
• 'iò_I){j<).l
Ascensione
Gesù db~t' :li .~u()i di
sceroli: "Così ~'ta scritIO: jl Cristo t1(wrJ patire t: risuSCil:U(> dai moni il lcrm g.iorno ... Di questo voi ~iC! c ( c~in}onL
E io nlandcrò su' d i voi CJueLlo d\(: il Padre mio ha promesso".
IMMAGINI DOMENICALI_
5n Domenica di Pasqllll 6n Domenicn di Pnsqllfl
GeSti t1isst::"Se lino mi ama. osS<::rVCr.1
Gesù disse ai di. .. cepoli: -Vi do un com:mòamento nllO\'O; che vi ami:m: gli uni gli allri ... D;I questo rutri s:.lpr.mno che !.iete miei discepo li ... - .
Pentecoste
la mia parola t: il Padrl' mio lo amcr.-I t: noi
verremo a l\li t: prcndlTè'mO t1imorJ pr('~ ... o t1i lui~.
Gesù disse ;ti suoi dì· 5<:eroLi: -L:l parol<l che voi ascollale non è mb, ma dd p'ldre che mi ha m:md:ltù. Queste cose vi ho detto quando ero :mcor.1 Ira voi. Ma il Consol<llOre, lo Spirito Sal1lo che il Padre Olan· dcr.-I nd mio nome, egU v'insegnerà ogni cosa e vi ricoruerà [tIno ciò ch<.: vi ho t1etto~.
!
I
_________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
Pellegrinaggio dei ragazzi Maria Accoglienza
Il Regno d
i Giu
da Il R
egno di Giuda non è solo
molto più m
ontuoso del Regno
d'Israele, ma anche m
olto più piccolo.
E
tuttavia, benché
men
o ricco e più isolato, attira anch'esso
su di
sé le
brame
a Geru
salemm
e per più di quat
tro secoli. Nel 735 il re A
caz si dichiara vassallo
dell'Assiria, e
proprio per questo si attira le critici1e
del profeta
Isaia. Nel
722 il Regno diventa una pro-
espansionistiche delle potenze vincia assira e nel 701 G
emsa-
vicine. Per sua fortuna con
osce una
grande stabilità
interna. C
osì la dinastia di Davide regna
lemm
e viene
cinta d'assedio.
L'assedio viene tolto solo dopo
il pagamento di un pesante tri
,---
--------------, buta.
Nel 622 il re G
iosia
molti prigionieri in esilio.
arriva a ricostituire l'uriltà tra Israele e G
iuda e
si lancia,
con il sostegno
di G
eremia, in una
ri~
forma religiosa. Pur
troppo m
uore in
battaglia, nello scontro
con il
faraone N
ecao. Ma nel 597,
nonostante il tenta-
Nabucooonosor fa disttuggere gran p
ane del tem
pio di G
erusalemm
e.
tivo di alleanza con
/'E
gitto, N
abucodonosar arriva
fino a
Gerusalem
me e con
duce il re Ioachin, i notabili
ad alcuni
sacerdoti
(tra cu
i E
zechiele) in
esilio
a Babilorila. N
el 587 il re Sedeeia tenta una rivolta, m
a l'esercito eli N
abllcod
onosor ritorna:
il tempio di G
erusalemm
e vien
e incendiato ed lU
l gran nu
mero di
ebrei viene cond
otto
in esilio. In
esilio molti diventa
no agricoltori o comm
ercianti e son
o obbligati a vivere la loro fede senza un tem
pio e senza W
l re. T
hierry Larche,.
~. ~
Beer-S
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IMMAG,INI
Paconllo (292 ca.-348) Festeggiato il9 maggio
Nato nell'Alto Egitto, da genitori pagani, si converte al cristianesimo in erà adulta. Prende dunque come guida spiriruale un eremita e nel 325 si ritira in un luogo deserto, vicino a Tebe. Affluiscono a lui alcuni dìscepoli e si forma una comunità. Per queslO Pacomio scrive, in copeo, una regola dle ci è gilU1ta solo nella versione Latina, attraverso Girolamo. Alla sua morte erano già sei i mO[la5teri sorri secondo la sua regola.
Metà del XIII secolo: immagini di una
festa parrocchiale.
IL NOSTRO PASSATO_
, .... '1) (),wr2
EHortus Deliciarum NcU·originale dcU·Hornls Deliciarum qucst:l immagulc è coUocara davanti al giovane re SaloJnone dle parla della sapienza. 1 due giovani qui faftìgurali si dj~·enollo a tirJ.re ddle corde dlC muovono due Iìgul"ÌJlc <.li cava· lieri in combanimenro. Con il ~uo gesto Salomone dice: "n gioco delle marioneuc JnoS!.r.J chia.ramente la \'3.ni~ delle v:l.nità". Qucsl·unmagine ci pre.'ienla un;I delh: più anI ichc fonne di gioco delle marionette.
Solange (morta nell'880) Festeggiata localmente
iliO maggio
F.Amold
Nata nei pressi di Bourges (FranCia), conduce al pascolo le sue pecore. Poid1é vuole consacrarsi al Signore, fa il vOlO di verginità. Ma la sua bellezza altira l'anenzione di un giovane nobile della regione del Poirou me la domanda in sposa. Solange rifiuta. Il giovane insiste e la rapisce, cercando di abusare di lei. Alla fine la uccide, tagliandole la testa. L'l. leggenda racconta che Solange prese la testa tra le sue mani e andò fino ad una chiesa che reca OnTIai
il suo nome. È la patrona della diocesi di Bourges.
86J)IJ().I
Ivo (1253-1303) Festeggiaro localmente
il 19 maggio Di origine francese, studia teologia a Parigi. Ordinato prete, viene nominato parroco a Tréguier e diventa giudice ecclesiastico a Rennes. Assume la difesa dei poveri e degli oppressi. Per questa ragione è diventato il patrono degli awocali c delle persone di legge. Il suo ClÙ[Q è molto popolare e la sua tomba un luogo di pellegrinaggio. II giorno della sua festa ha luogo una processione chiamaUl ~il perdono dei poveri M
•
IMMAGINI TEMA: VEGLIA DI PENTECOSTE_
,'} , •. ;'.!
Noi ti invochiamo, Spirito di Dio, cambia la nostra vita. Togli il nostro cuore di pietra e metti un cuore di carne. Ridesta, con il tuo soffio vitale, la fiamma smorta della nostra fede. E rinnova con la tua potenza tutta la faccia della terra.
Venga in noi la tua tenerezza: allora sapremo offrire a tutti Wl amore pieno di cordialità
e ricco di attenzioni. Venga in noi la tua meraviglia:
nel grigiore quotidiano sapremo distinguere
tutta l'armonia e la bellezza che vi hai disseminate.
Venga in noi la tua pazienza: troveremo il tempo per ascoltare etti ci sta accanto e per accogliere ogni persona che domanda il nostro aiuto. Venga in noi il tuo coraggio: allora non ci spaventeremo davanti a nessun male.
Venga in noi la tua luce: pellegrini sulle strade della vita,
ti sapremo riconoscere quando passi a visitarci
e ci offri i segni della tua azione. E venga in noi la forza
per seguire il vangelo di Gesù: allora potremo camminare sui suoi passi
e annWlciare al mondo la sua buona notizia. Robcno L1urila
m IMMAGINI TEMA: PRIMA COMUNIONE_
SUBITO DOPO LA COMUNIONE Che cosa ti dirò, in quesro giorno così splendido, appena ti avrò ricevuto? Ti parlerò cos1: • Gesù, io ti conosco: ricordo le tue parole e
i tuoi gesti di bontà e di miseòcordia. Tu hai portaro a tutti il liero annuncio della salvezza.
• GeSti, io ti voglio bene: voglio essere nlO amico, un amico fedele che ti ascolta e si impegna a vivere secondo la tua Parol.a.
• Gesù, ricordati di quelli che mi vogliono bene: dei miei genirori, dei miei fratelli e delle mie sorelle, dei catechisti, degli insegnanti, dei preti, degli allenatori, di ami quelli che soffrono ...
Roberto Lauri/a
DAVANTI AL CERO PASQUALE Gesù, siamo qui, rutti assieme, attorno a questo cero pasquale che ci dona la sua luce.
Sei tu, Gesù, questo cero che non si spegne mai, questa luce che illumina la nostra vita.
Fa' che da oggi in poi ognuno di noi si impegni a donare un po' della tua luce nella vita di ogni giorno, regalando a chi lo incontra una parola o un gesto di bontà, un sorriso di amicizia.
Ro[)eJ10 Laurita
ATTORNO ALEALTARE
IMMAGINI
MAGGIO, MESE DI MARIA La tua fede, Maria, ci stupisce ancor oggi. E anche noi, come Elisabetta, proclamiamo insieme: "Beata tu, che hai creduto".
Beata tu, Maria, che ti sei fidata di Dio: quando Egli chiede di partecipare al suo progetto di amore, non lascia mancare mai il sostegno della sua presenza.
Beata tu, Maria, che ti sei lasciata prendere per mano da Lui e ti sei lasciata condurre nei momenti deUa gioia e in quelli deUa tristezza, nei giorni del dubbio e in quelli del dolore.
Beata tu, Maria, che ti sei abbandonata a Dio e ti sei lasciata coprire dalla sua ombra: hai permesso che Egli agisse in te, nel tuo corpo e nel tuo cuore e facesse di te la Madre del Messia, la Madre del Figlio di Dio.
m VARIAZIONI _
&UIOI
Maria, ravviva la nostra fede: allora anche noi apriremo la bocca per cantare le meraviglie che Dio compie per i suoi servi. Roberto l.iJlII'lIa
La frase nascosta E
limina tu
tte le parole che trovi qui accanto e aU
a fine resterà una frase molto im
portante pe
r la tua vita I (Fai attenzione: le parole sono in verticale, In orizzontale ed anche in d
iag
on
ale
):
Pre
hiera: Sono tuo figlio, m
io Dio!
Tu mi am
i come un Padre am
a i suoi figli. S
empre. S
misuratam
ente.
Anche se qualche volta io m
i allontano da te ed ascolto la voce della caH
iveria ... A
nche se qualche volta dalla mia bocca escono
parole appuntite come frecce, che fanno m
ale ... A
nohe se qualche volta sono prigioniero del m
io egoismo
e non vedo neppure quelli che mi stanno aocanto ...
fu continui a volermi bene.
Per questo vorrei stringert! tra te mie bracoia
e cantarti tuHa la m
ia gioia!
So
lu:ù
on
o, La fr.o .
. n
asco
sta
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re.
AM
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GESÙ
S
PE
RA
RE
V
ITA
OG
GI
. I
Riv
ista
m
en
sile
pe
r 1 rag
azzi
Ascoltai
GesìJ cl paria
di un gregge a cii un buon
Pos+oro ...
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• Due feste del tutto particolari
La testa della Trinità e quella del Corpo e Sangue del Signore ci attendono ogni anno, subito dopo la Pentecoste e sembrano fatte apposta per dare conclusione al tempo pasquale e per immetterci nel tempo ordinario e nella vitalità dell 'estate.
Sono due solennità molto diverse tra loro: la prima piuttosto riservata, la seconda segnata da manifestazioni pubbliche, da processioni. Eppure tutte e due sembrano affidare a noi, che stiamo per assaporare le vacanze, un messaggio importante.
Ci ricordano che la nostra relazione con Dio è ... alla prova dell'estate. E in effetti le vacanze non sono il tempo in cui dimenticarsi di lui. fare come se non esistesse, vivere con ritmi che l'ignorano. C'è una comunione di vita e di amore, con il Padre, il Figlio e lo Spirito, che è iscritta nel profondo della nostra esistenza cristiana.
E c'è anche un pane e un vino, il Corpo e Sangue di Cristo, che nutrono di domenica in domenica la nostra fede, il nostro impegno, la nostra speranza. Dovunque ci troviamo, rinunceremo a cercare un luogo in cui essere invitati alla tavola della Parola e del Pane? Manderemo a monte il suo invito? Lasceremo cadere l'appuntamento con Lui?
O accadrà addirittura il contrario e le vacanze diventeranno tempo ritrovato per incontri ed esperienze che ci awicinano a Lui?
kc-.~Io.... sac. Roberto Laurita
NB: In questo numero abbiamo preparato ai nostri Lettori una sorpresa che speriamo gradita: ben 4 facciate in più, stampate sul retro di ogni domenica. Si tratta di una proposta concreta di testi per la celebrazione dell'Eucaristia (per chiedere perdono; una pista per l'omelia; carovana di invocazioni) e di una preghiera breve da fare in famiglia . Attendiamo reazioni e suggerimenti ...
CD- OM con i numeri 85-86-87 della RMsta "Immagini per le nostre parrocchie" Ecco finalmente il CD-ROM di "Immagini per le nostre parrocchie". che reca immagini e testi dei numeri di ~Iprile. maggio e giugno 2004. Per facilitare l'utilizzo delle immagini accanto ad ognuna di esse figura un Llumero di catalogazione. Le immagini sono nel formato EPS (vettori aie), TlFF (bitmap) e GIF (bìtmap. utilizzazione piìl facile di TrFF). il che pennette una facil e utilizzazione da parte di Illt[i i software. I resti sono nel formalO "teslO" (TXT). Il CD-ROM è compatibile sia con i PC che con Macinrosh.
TRE POSSIBILITÀ:
• Il solo abbonamento alla rivisla:
• L'abbonamento cumulativo (rivista e tutti j CD-ROM):
• L acquisto di un CD-ROM su ordinazione per gli abbonati aUa rivista:
NB: - Il CD-ROM ~'iel/e fOri/ilo assieme alla rivista: /1011 può essere l'eJ1dll/O separa/ali/eme. -Arri~'a oglli tre mesi: il prossimo sarà assieme a/numero di se/Jembre 2004.
leI.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde)
e-mail: [email protected]
IL CALENDARIO DELL'ANNO 2004:
Per tutto il mese Intenzione di preghiera suggerita dal papa:
'Perché i criS1ioni prendono coscienza dello loro responSobllrtà di testimoniare l'Amore di 010 od ogni persona".
13 giugno Solennità del Corpo e Sangue del Signore.
27 giugno Giomata per lo carità del Papa.
11 u~1:ro ...,....wo è ..tnlo Idealo c .YiInpV"lo ller ugni aUhitia ..,...1"""'" " riruJur" lilnilala.
Per comunicare con IMMAGINI PER LE NOSTRE P.'\RROCCHIE
R .. dazione: Sac. Roberto I~ ... uril<t. hAlE:! Telefono: 0<13'1/86116 Posla: EDIZIONI OBEUA. B.I~ 15
F-67610 L" Wantzcnau (Fnmci:,) Abbolla.t1\ellli : l H .: 80H-781378
Fax: 800-791375 (Ilumeri verdi) em .. il: ediriolJs.obeli;)@ online.ir
IMMA§INI
55.MA TRINITÀ Domenica 6 giugno AnnoC-Gv16, 12-15
"Lo Spirito dirà tutto ciò che avrà udiro e vi annunzierà le cose
future" Gv 16,13
Gesù disse ai discepoli: "Quando verrà lo Spirito di verità, egli mi glorificherà, perché prenderà del mio
e ve l'annunzierà. Tutto quello che il padre
possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve
l'annwlZierà" .
Il 55.MA TRINITÀ_
Trinità: chi è Dio? Per prima C05.1 dobbiamo riconoscere che Dio è 31 di là di mITO dò che noi possiamo dire e immaginare di Lui. Ma allora? Da noi possono venire soLo interrogativi. Da Lui la Libera rivelazione del suo volro. Le tracce di questa progressiva manifestazione di Dio le troviamo nella Bilibia, ma anche neUa nostra esperienza perso
poteme, che diventa il Padre pieno di amore, Poi cì viene rivelato il Figlio predi!eno, nel quaLe anche noi possiamo divent;U"e figli di Dio. Tnfme CoLui che cosrimisce la loro e[ema vila, La loro eterna gioia, la loro eterna creatività e la loro unj[à: lo Spirito Santo. All'origine di t1.lIto, dtmque, non c'è lU1
Dio solitario, ma un Dio Unico, nale.C'-osì ci vengono alle labbra deUa parole per designarlo. Dapprima il CreatOre, 1'0nni-
,,;:~~~-_ che è comunione di
J.M. Rcc/ez
l (~"'~ e ~(L-Ho ee,""",,,,-o o~o.
Cki-~~ ro e011-O~ee! Ciò che sorprende ... . . . non è che ci sia un Dio, ma che Dio ci ami e ci ami fino a quesco punto. Allora bi50gna credere che veramente l'amore e la vita costituiscono un tutto. Nessuna vita è possibile senz.,1. amore, nessun amore è vero se non c'è dono dì ViL1.. Capire, aUora, perdlé c'è un solo comandamento: AmaJ
Jean-Marie Bedez
87JJ!IJ5
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1~8GINI
CORPO E SANGUE DEL SIGNORE
Domenica 1 3 giugno Anno C - Le 9, llb-17
Gesù prese j cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi
al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli. Le 9,16
Gesti prese i cinque palÙ e i due pesci e, levati gli
occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli
perché li distribuissero alla folla.. Tutti mangiarono
e si saziarono.
n corpo di Cristo Nel deserto, al tempo deUa tentazione, Gesti si era rifiutato di cambiare le pietre in pane ... Sarebbe stato un miracolo per lui, per sfuggire alla fame. per evitare di vivere fino in fondo quella fragilità e quella debolezza che concraddistinguono l'avvenrura lunana. Ora invece è propòo lui che decide, contro il parere dei Dodici, di sfumare quesca foUa che, afferrata dalla sua parola, si è addirittura diment;CaL1. del cibo. Pochi p~Uli e due pesci diventano così il pumo di partenza di una condivisione che ,dllegra e sazia ognuno. E rurtavia questo è solo un segno. Il pane vero che Gesù vuole of· frire è se stes-
06~ Me,H"'- è ~( r~fL:_HO tc .. .-e,1..<)
CORPO E SANGUE DEL SIGNORE_
so, la sua v(ca. QueUa viTa offerta, di giorno in giorno. Quella vira donata, senza nulla tra[(enere per sé. Quella vita spezzata perché tutti. possano averne pane e diventare un corpo solo.
Roberto Laurifa
Je ((' i.l1U.'-e>._~ "- e ",-",-i.",,-ò"dit",-Ji."'-e
Je( fi.S i.o ve ,~o ; ( P,.,[,~ "e( (o 5 l'; ';<0.
87_0203 ) De"rl(!l!rll
Pane spezzato, per la vita del mondo Invitati alla cen .. L del Signore, noi riceviamo jJ suo Corpo, abbiamo parte alla sua vita. È come se nelle nostre vene fluisse il suo sangue, come se la no
stra vira venisse dilatata, portata a pienezza dalla sua vira. Dall'Eucaristia, dunque, sgorga una forza nuova che trasfigura la nostra esi
stenza e quella del mondo inte
ro.
Le nostre ferite vengono guarite, le nostre risorse vengono poste al servizio di un progetto
di amNe e di solidarietà. Non c'è più spazio per l'egoismo,
per la grettezza, per la cauiveria. Quel Pane ci rende simili a
Cristo, ci trasforma Ì1l lui. Roberto Laurita
IM.MAGINI
12a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 20 giugno Anno C - Le 9, 18-24
Gesù ordinò loro severamente
dì non riferido a nessuno.
'.:11 . .
Le 9, 21
Gesù diceva a tutti:
"Se qualcuno vuoI venire dietro a me, rinneghi
se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria
vita, la perderà".
120 DOMENICA ORDINARIO_
Sdaggi ehi · , on O .•• mc esta ... nsposte. L'identità di una persona è essenz.iale nella Tuttavia Gesù con le sue parole e con i conoscenza dell'altro . Ma per poter idemi- suoi gesti annunciava piurrosto l'ordina.rio fìcare bisogna ascoltare e osservare. Diso- di una comunione con il Padre, il suo goa trovare il tempo di frequent<1re, di amore per il monclo, per gli uomini, la slia stare insieme, di condividere la vita quoti- capaciti di perdonare c di ricominciare. diana. Le folle che segllivano Gesù si fer- Oggi Gesù mi pone qllcsra domanda:"Chi mavano facilmente ai segni esteriori. Cer- sono io per te?" . cavano lo scraordinario, l'eccez.ionale: i mi- Lascia.mo che sia il nostro cuore a rispOJlr:tcoli. le guarigioni e gli alr.ri segni. dere! / 1. DOTlillS
l' c.u.c.«.l-istu ... ,L m c..".i.ecJ c. »ti.. 0fr (L' .. ro~~~(,t.Li.t~
"\ ai. c.oJ-t.O~c.e}"e. »Lel}·i.o ~dì.1.. € I-LJ'L te»>-t-n .LL ~~(b ~..1i..t-e",--"J,~le .
A J),m/JJ:S
Voglia di etichette ... Troppo spesso e troppo facilmente noi avvertiamo il bisogno di meHere
sull'altro un berretto, un'etjchetta. Vale per la politica e anche per la religione. L'etichetta ci amoraza a classificare alcuni trJ. i buoni
e altri tra i cattivi ... Secondo dei criteri personali, che vengono raramente verlficati. È così: prendere o lasciare!
Ma allenti, anche gli altri mettono su di noi delle etichette ...
A1aio Doni\Js
13a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 27 giugno Anno C - Le 9,51-62
"Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indierro è adatto per il
Regno di Dio~ _ Le 9,62
87Jl.IOI
il Regno di Dio
Un uomo disse a GesÙ:
'1"i seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi conge& da quelli di casa".
Ma Gesù gli rispose: '"'Nessuno che ha messo
mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto
per il Regno di Dio".
Il 13a DOMENICA ORDINARIO_
Seguire Gesù, in modo radicale Un cristiano non è innanzinlllo qU::lk:uno che "sa", d1e ha imparato il Vangelo, che conosce la dottrina e acconsente a credere quello che insegna la Chiesa. E non è neppure uno che osserva scrupolosamente una legge religiosa, senza commettere nessun peccato. Un cristiano è fondamentalmente uno che si è lasciato af[er{"are dallo Spirito di Dio, che è stato toccato aUa radice del proprio essere dal M.IOCO di 1m amore e dle ha deciso di mettere i suoi passi su quelli di Gesù, riconos(."Ìuto come Salvatore. AI di là dei discorsi e dei comport;lmenti, L1 fege è La storia di un'alleanza d'amore tra Dio e 1'110010.
Giorno dopo giorno la grazia di Dio e la Ijbertà umana si con.iugano, camminano in-
Mom-. C. Krat:r
87J)40J
MOlIs.. C }.:rrJJ.z
Essere cristiani: una scelta quotidiana! Ci fu un tempo in cui si era "namralmeme" cristiani: per nascita, per abitudine, per tradizione ... Oggi essere cristiani dipende da una scelta personale difficile. Ed ogni giorno bisogna tornare a scegliere Gesù come nostro Maesrro e nostro Amico, come il compagno di strada della. nostra esistenza che ci illumina, ci sostieoe e ci conduce verso la vita.
Mo}"/s. Christian Kra/z
IMMAGINI
SS.IIU'1 Trinità
Gesù dicev:l ai disct:poli: "Qu:Jndo verr.ì. lo Spirito di "enr;l. egli oti glorifichcGI.Tulto quello che il padre possiede è mio: per questo ho detro che prcnder3 del mio e ve rannUJ12ic6".
Gesù dice";1 a tUlli: "Se quakllnu vlIol venire dietro a me. rinneghi se ... tC'Sll. prenda la sua crol:e e mi segua. Chi vorrà ..,,,,tlvare )a propria viU. la pader:I".
IMMAGINI DOMENICALI_
COlpO e Sanglle del SigllOl'e
Gesù prese i cinque pani c i due pesci c. levati gli ocdl.i al cielo, li bcowjssc. Ii spezzò c li diede ai discepoli perché li distribuissero alla roll:l. Tut li mangiarono c si s..1· ziarono.
13 a Domenica O,.~II"arJo
Un uomo di ... ,c ~l (;CSll: -'li st:guirò, Signore, ma prim;l la.scia che io mi congeui da quc.:lli di casa", Ma Gesù gli nspose:-NcsSllno dll' ha mcsso rn;lIlO alrar.J.trO c poi si volge indietro, è addno pt:r il. Ikb'11U di Dio",
__________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
Battesimo dei bambini Trinità Concerto
La
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istica
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artire dal 539, per d
ue seco
li, i re persiani si mo
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tolleranti verso gli esiliati di origin
e ebraica. Questi p
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inciare a far ritorno, a gruppi, n
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dell'impero e in P
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quindi facilitati. Neem
ia sarà incaricato di ricostruire le m
ura di Geru
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rimere gli abusi sociali, m
entre il sacerd
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sdra unifica le leggi d'Israele e fissa
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sulla base del Pentateuco.
Nel 334, A
lessandro, re di Ma
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nore, l'Egitto e
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Oriente. O
rmai è la lingua gre-
ca che si diffonde dO
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e aUa cultura ellenistica.
Uno dei successori di A
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seguiterà gli ebrei. Nel 167 egli
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Giuda M
accabeo. Q
uesti arriverà a liberare Geru
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e nel 164. In Palestina
va così al po
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o al 63 a.c.
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Credo
Giustino 000 ca. - 166)
Festeggiato il lO giugno
Naro a Nablus, in Palestina, proveniva da lilla famiglia greca pagana. Studia con impegno le fiJosofi.e clell'epoca, ma nessuna sembra rispondere alla sua ricerca di verirà finché scopre la fede cristiana. Sì mette allorti ad insegnarla e a difenderla, Apre una sCllola a Roma e pubblica diverse opere (apologie e dialoghi) nei quali accosta la filosofia e il cristjanesimo. Muore martire (decapitaro) sotto l'imperarore Marco Aurelio.
IL NOSTRO PASSATO_
Ama come Lui ti ama perché amm"e così significa ricevere la sua gioia, un tesoro
Più prezioso di qualsiasi altra cosa.
}ean-François Régis 0597-1640)
Festeggiato il 16 giugno
Naro a FoJ1tcouverte, vicino a Carcassonne, in Francia, entra nella Compagnia di Gesù nel 16J6 e diventa prete nel 1630. Si dedica allora aU'evangelizzazione della regione del Vi va rais , del Velay e del fofez.Approfitta dell'inverno, quando gli agricolwri hanno più tempo, per raccoglierli ed invita.rU alla com'ersione. Fonda a Le Puy, nonostante l'opposizione dei suoi superiori, un rifugio per prostitute pentite. Muore a Lelollvesc, di polmonj(e, e subito la città dìvenra meta di pellegri-
Cirillo di Alessandria (380 ca - 444)
Festeggiato il 27 giugno
Diventa patriarca diAIessandria nel 412, dopo essere stato eremita. lo seguito ad un conflino tra cristiani ed ebrei, farà espellere questi ultimi dalla cinà.. Lot[J concro l'eresia di Nestorio, che sostiene l'esistenza in Gesù di due persone: l'umana e la divina. L'eresia verrà condannata al concilio di Efeso nel 431. Maria allora sarà chiamata la TI1eotokos (in greco: la Madre di Dio). Viene proclamato dottore della Chiesa nel 1883.
IM~GINI
il coraggio dei primi passi Non può sperare in un giardino colui che non pianta il primo albero.
I sordi non udranno mai la parola se il libro resta chiuso.
Gli umili non conosceralUlO la gioia se vengono dìmentìcati alla soglia delle feste.
I tiranni manterranno il loro potere, se i sudditi saralUlO ancora servilì.
L'innocente cadrà sempre nei tranelli, se nessuna voce demmcerà la frode del tribunale.
C'è un tempo per ogni cosa ... C'è un tempo per passeggiare in calnpagna e un ternpo per esplorare il proprio mondo interiore.
Un te1npo per andare a trovare un amico e 'un ternpo per isolarsi nella propria stanza.
Un telnpo jJer accogliere gli altri e un tel"npo per ascoltare se stessi.
Un te'mpo per costruire la casa della cOlnunità e un ten~po per edificare un eren~o.
TEMA: PAROLE IN VACANZA_
Mai un solo cieco guarirà, se ha paura dì credere nell'impossibile .
Ogni avventura com..incia con i priIni passi.
Un te1npo per essere figli e un tel1'tpo per essere padri.
Un tempo per nascere e un telnpo per generare.
Un ten'tpo per ribellarsi al potere e un telnpo per distruggere i propri idoli.
Un telnpo per applaudire l'orchestra e un tel1zpo per ascoltare l'uccello sconosciuto cbe canta nel nostro cuore.
Un tempo per leggere libri e giornali e un te1npo per decifrare la propria. sto-na personale.
Un telnpo per unire la propria voce alla canzone C01nune e un telnpo per canticchiare il proprio ritornello.
Un temjJo per condividere la notte degli u01nini e un te1npo per call1111inare da soli nelle proprie tenebre.
Un telnpo per aspettare [,alba di un 'urn.anità nuova e un telnpo per sorprendere i prilni segni dell'aurora.
C'è un telnpo per ogni cosa, purché sia il te1npo della. verità, della speranza, dell'a1n o re.
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poli perché Il distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e sI saziarono e delle
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via dodici ceste. (Luco 9, 11-17)
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L
• Vacanze: una necessità e una grazia!
Sì, [o sappiamo bene tutti, per esperienza diretta: le vacanze le sogniamo già da molto tempo, ne proviamo il bisogno, la necessità. Chi afferma di non fare mai vacanza è, tutto sommato, una persona pericolosa. Perché le vacanze rappresentano una sorta di cura disintossicante. Perché ci permettono di ritrovare ritmi vivibiti, a misura d·uomo. Perché ci liberano da tante scorie che si sono accumulate nel tempo e ci permettono di respirare a pieni polmoni l'aria frizzante dell'awentura, della libertà, della festa ... Le vacanze, tuttavia, non sono solo una necessità: sono una vera e propria grazia. un dono, un regalo che apre la nostra esistenza a possibilità inedite. Esse, infatti, diventano il luogo naturale per nuovi incontri. significativi. Esse offrono l'occasione per una parola nuova, autentica e profonda, che scandaglia e raggiunge zone mai raggiunte. Oltre la banalità di tanti contatti superficiali. Oltre i pregiudizi e i sospetti che ci impediscono di considerare la realtà con occhi nuovi, colmi di benevolenza e di simpatia.
Con questa speranza nel cuore, auguriamo a tutti: Buone vacanze!
Jac,.~~iQ sac. Roberto Laurita
"IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE" una rivista da far conoscere
agli amici e ai collaboratori pastorali! Dal me-se scorso la redazione ha compiuto una scelta coraggiosa: ben quattro facciate in più per donare a voi, lettori, suggerimenti concreti per la liturgia della domenica. Non si tratta solo di un'aggiunta alle pagine di sempre: è il " taglio" di tutta la rivista che ne riceve nuovo slancio. Per noi questo è solo l'inizio di un contatto che vorremmo sempre più ricco e fecondo: è quanto ci chiedono insistentemente gli operatori pastorali . Naturalmente. per essere sicuri di aver imboccato bene la nuova strada contiamo sui vostri pareri . sulle vostre valutazioni. sulle vostre proposte ... ma vorremmo anche raggiungere . tramite voi . un numero sempre maggiore di lettori per estendere la cerchia di coloro che ci conoscono e ci apprezzano. Ecco perché siamo lieti di preséntarvi dUé proposte: • indicateci il nome e l'indirizzo di una persona che ritenete interessata alla nostra rivi
sta e noi le invieremo un esemplare in omaggio; • offrite l'abbonamento alla rivista ad un operatore pastorale e riceverete in dono un
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IL CALENDARIO DELL'ANNO 2004:
Per tutto il mese di luglio Intenzione di preghiera suggerito dal papa:
"Per coloro che si tlovono in vacanza perché Il riposo Il aiuti o ritrovare in Dio lo loro armonio Interiore e od aprirsi agii altri con amOre".
Dal 23 al 27 luglio od Anglet (Francio)
Raduno degli seout europei. Temo: VIVere lo crttadinanzo europeo.
U nostro "" ... ixi" è .. 1mlo id"",lo " ,. ... ilnppalo .>et' ogni aUh iH, .>lJSIor alc a tlralllra Ilmiùtta.
Per comunicare con IMMAGIN I PER LE NOSTRE PARROCCH.IE
Reda;,ione: Sac. Rol>crlo Laurita. Italia Telefono: 0434 ! 86I 16 Post.a: EDIZIONI ORELIA. 1!.P.15
jl·6i61O I~ Wanl7.enau(Francia) Abbonamenti: Tel.: 80l).7813i8
Fax: 800·7M375 (Ilumeri verdi) email: [email protected]
IMMAGINI Il1gJin I).:j
14a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 4 luglio Anno C - Le 10,1-12.17-20
"Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi"
Le 10,3
81COIOI
"La messe è molta, ma gli operai sono pochJ. Pregate dunque il padrone
della messe perché mandi operai per
la sua messe".
Il '40 DOMENtCA ORDINARIO.
n ciclo della mietitura II regno di Dio somiglia alla crescita del grano. Per secoli Dio aveva seminato pazientemente la sua parola. Prima attraverso i profeti, poi mediante il suo Figlio, Gesù. chicco di grano deposto nella terra. Aru-averso la risurrezione questo chicco ha portaco un fnnto :lbbondante perché ha suscitaro un'umanità nuova, il Popolo di Dio. A! momento atluale le messi sono abbon-
danti e il Regno di Dio è vicino a noi perché è deposto sulla tavola della nostra chIesa per la "frazione del pane". Il grano mktuto è diventato pane. Il pane è stato spezzato e, donala neUa comunione, ci fa panedpare alla Pasqua di Gesù. Diventa in ognuno di noi un seme di vita, agisce in noi e d prepar:! per la mietitura della risurrezione.
MaYCel Melzger
l,,- croce. e.re.... H..J1...0 .strI--l.WLeJ1...to J.~ m.orte.,
m..c... ore ... ~ J.i..ve..·t.:t,,-t"- L'o ri-Sl'1...e. J.i.. H..J1..."- J1...l--l.ov"- vi..-b... te.r •
"U..J1...u- C re"--~ LO l"Le n..u..oV"--.
Messaggeri di pace Domandando ai discepoli di non portare nulla con sé, Gesù li libera da mno queUo cile potrebbe distrarli e distogliere i loro ascoltatori clalI'uniC'l cosa preziosa da annunci.are e da trasmettere: la pace di Dio. Bisogna dlmque partire in missione discretamente, senza una dotazione troppo duaSSOS-c1, perdlé la sola dotazio
oe che conta è questa pace dle ci viene aftidata ne:JJe celebrazioni domeni
ca.li perché la portiamo a n.ltri.
M:ucel Mctzgcr
HICOI05
I~GlNI I./Iglin f) j
15a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 11 luglio AnnO C - Le lO, 25-37
Un samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto
lo vide e n'ebbe compassione. Le 10,33
Un samarltano, che era in viaggio, passandogll accanto lo vide c n'ebbe
compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò
le ferlte, vcrsandovi olio e vino, pollo portò a
una locanda.
15a DOMENICA ORDINARIO.
Signore, chi è il mio prossimo? Signore, chi è dunque il mio prossimo? Come faccio a riconoscerlo?
E se fosse quesro :mzi.ano. solo, dallo sguardo triste. che viene abbandonato a se stesso per m:lI1canz:a di tempo? Si, Signore, è lui il mio prossimo; il mio sorriso e un abbraccio: ceco Il mio !):t.:SlO dl bont?l.
E se fosse questo mendlcante, r:tnnicchL,ta ndJ..a sua ml.>eria, Ignor.Ito da qualsiasi sguardo, che 1\.1 come su;) unica ricch= la pove:n.à? Sì, Signore. è lui il mio prossimo: lLna sguardo pIeno dl affi:.-tto: ecco il mio gesto dl bontà.
E se fosse questo amico, abb:uruto da troppe pene e che non ce la fa più a portare la su;) croce? Sì, Signore, è lui illUio prossimo; una lacrima asdugat.a., W1a parola di speranza: ecco il mlo gesto di bontà.
E se fosse quesro bambino milito. disteso sul suo lena di sof(crenz:l, con gli occhi colmi di paur:l c di sp<T:m2.1? Sì, Signore, è lui il mio prossimo; W1a tenera carezza d'amore: ecco il mio gesto di bontit.
E se fosse questo giovane, depresso e abbatruto d:!. Il'Oppi f;ùlimenli. che non h.a più il gusto di YÌVere e di b:mersi? Sì, Signore, è lui il mio prossimo; una parola che infonde coraggio: ecco il mio gesro di bont:i.
Cbrlsllnf! Rl!lnbo/r
C'è. f.Ut. [joiM. J1..e( L...re cke. I-t.e.( 1~i.c.eveY'e. LC4- vLk ~ CO~L breve. ,.
Jtt.OJt Ji..m.eJthc.a-1"h J~ JoJ1..U-1"e.
Donare ... un pi1astro della nostra vita Un proverbio sufi dice:" Quello che
doni è sempre ruo, queUo che tlI
conservi per te è perduto per sem· pre". Questa realtà, conosciuta da
tempo, rimane spesso dif1ìcile <l.
vivere. Abbiamo un bel dirci che il
chicco di fnunenro deve essere de·
posto nel profondo della terra e de
ve morire per produrre frutto. Noi
abbiamo paura deUa morte, perché
non abbiamo molta fiducia nella no
stra risurrezione. Cerchiamo di agire
da genitori amorevoli e responsabili
che un giorno lasciano partire i loro figli perché portino, a [oro volla,
fruno. C Re(l1bolt
CR"'"IJu!1
IMMAGINI
16a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 18 luglio AnnO C - Le lO, 38-42
Marta aveva una sorella, di nome Maria, la qua1e, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava
la sua parola. Le 10,39
S,[COJOI
Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu Il preoccupi e ti agiti per mohe cose.,
ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria
si è scelta la parte mlgliore, che non le sarà tolta".
16a DOMENICA ORDINARIO.
Se tu ti dessi un po' da fare! Vi sono dei giorni in cui c'è una vera e propria fuga in avanti. Ogni scusa è buona per pan.ù"e. per andarsene. L'importante è non essere qui, non lasciarsi bloccare. Non c'è più posto per appuntamenti. Nessuno spazio vuoto sulle nostre agende carid1e di impegni. Ci si dà da fare come se si volesse fuggire da qualcosa. Ma ci sono anche altri giorni in cui si rimane in contemplazione, affascinali da un'immagine, da una persona, da un maestro. Sì bevono le sue parole, lo si divorJ. con gli ocdù e niente conta più al di fuori di lui. Gesti ci dice sorridendo: Se tu ri dessi un po' da fare! Oppure: Se tu cercassi J'esStnziak, invece di coro rere dierro al su· perfluo!
Roberl Rlber
U coraggio di scegliere Non è per niente facile essere qui, pur avendo voglia di fuggire.
Non è nemmeno facile andare all'essenziale quando il superfluo si presenta così seducente. Restare qui. quando c'è bisogno. E partire quando è necessario. Non è facile, e tuttavia bisogna scegliere. E scegliere significa sempre sacrificarsi.
Robert Rilicr
R.Rf/x-r
IMMAGINI I.II.~II{J f)·i
17a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 25 luglio Anno C ~ Le 11, 1- l 3
Padre,
sia sanUficato, Il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni
giorno Il nostro pane quotidiano. e perdonacll nostri peccati. perché anche noi perdoniamo
ad ogni nostro debitore. e non ci indurre in tentazione.
"Quando pregate, dire ... "
Il.UJ4()l
Le 11, 2-4
"Ebbene lo vi dico: Chiedete e vi
sarà dato, cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperton
•
170 DOMENICA ORDINARIO.
n coraggio di chiedere Quando, in preda al dubbio, non hai più il coraggio di andare avanti, abbi il coraggio di chiedere a Dio di fare un po' di strada insieme a te. Quando, privo di punIi di riferi· mento, hai l'impressione di essere smarrito in mezzo a questO mondo. abbi il coraggio di chiedere a Dio un raggio di luce d1C ti permena di ritrovare il giUSto sentiero. Quando sei divorato dai dispiaceri e non vedi nessuna via d'uscita a rutti i ruoi problemi, abbi il coraggio di chiedere a Dio di portare il 1110 fardeUo assieme a te. Quando sei abitalO e abmtruto dallo S{:oraggiamento, abbi il coraggio di chiedere a DIo un chiarore di speranza che li permena di superare le situazioni più difficili. Perché il ruo Dio rimelle in piedi, Icnde una mano per soccor· n:rll e fa rifiorire la vi(a and1!': nei deser[j piil aridi. Perdle il tuo Dio ridoru forza e coraggio t: f3 rinascere la Spcrnnz..'l nel cuore di colui d1C
osa chiederla..
LIJC Stein
-_ .. ~
Le parole di Dio nella nostra vita
I.Sl<>In
Meniamo l'umiltà al centro della nostra vita e abbiamo il coraggio, di ramo in camo, di levare gli occhi verso l'alto e verso l'orizzonte lomano. Iscriviamo l'Amore nei nosrri cuori e porriamo pierre di pace e di fraternità per la costruzione di un mondo nuovo. CoUochiamo la solidarietà e la condivisione al centro della nosu"a esistenza e impariamo i gesti che infondono
coraggio e ponano consolazione. Disponiamo i nostri cuori al perdono ed offriamo ad ognuno la
~~~~ considerato e rispettato.
\ Lue Ste111
J./Iglio 04
14a Domenica Ordinario
L
. .. "L messe è molTa, ma gli operai sono pochi. Pregate dun· que il padrone della messe perdlé mandi operai per la sua messe".
160 Domenica Ordillario
Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è: bisogno. Marla si è sce\la la parte migliore, che non le sarà tolta".
IMMAGINI DOMENICALI.
15a Donumicn Ordinario
Un samarit.ano, che era in viaggio, passando-gli accanto [o vide e n'ebbe compassione.
Gli si fece vicino. gli fasciò le ferile, vero s..l.Ildovi olio e vino, poi lo portò ad una locanda.
170 Domenica Ordinario
"Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi saril aperto".
Festa parrocchiale Matrimonio Preghiera
Israele so
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a.C
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iudea diventa
una provincia romana.V
errà affidata ad E
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avrà tuttavia il m
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ento
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pio.A
lIa sua m
orte il regn
o verrà diviso tra i suoi figli. N
el 6 d. Cla
Giudea viene collo
cata sotto
la diretta amm
inistrazione d
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procuratore. Quello
dell'epoca si
chiama
Ponzio
Pilato.
Ne!
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, sotto il reg
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pp
krà una violenta
ribellione, che si co
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tragico. Nel 7
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Vespasiano
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e e distrugge il T
empio. P
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deUa schiavitù e della
dispersione. L'ebraism
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ganizza attorno ai farisei. N
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surrezione, guidata da Bar K
okba. V
iene soppressa nel 135.
Verso il 250 e, più tardi, tra il 290
e il 300 d.C
awen
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le grandì persecuzioni dei cristiani.
Masada, u
ltimo
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AITENZIONEI PELLEGRINI -r
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IMMAGIM
Ogni mattina il tempo che fa dentro di noi
è molto più importante del tempo che fa all'esterno.
(Fynn)
Quando non si trova la
pace dentro di sé è inutile
cercarla altrove.
(F. de Lo Rocbefo Il CCl u Id)
Il NOSTRO PASSATO_
88j)8()}
Rischiare è cercare una felicità più grande per gli altri. c. Slnger
Camillo de LeWs 0550-1614) Festeggiato 1114 luglio
NatO a Chieti, dapprima soldato, si converte ed entra neU'ordine dei francescani. Diventa infermiere a Roma, e di fronte alla siruazione disastrosa dei ma· lali negli ospedali, crea la CongregazIone dei chierici regolari per i malati, più nota $0[[0 il nome di Camilliani. Il loro segno distintivo è una croce rossa sull'abilO nero. Diventerà prete nel 1584. È il patrono del malat.i e di (unl coloro che operano nel campo della
Marta (1 o secolo) Festeggiata il 29 luglio
Abitava a Beta.nia, assieme al fratello Lauaro e alla sorella Maria. Thni erre ebbero del forti legami di amicizia con Gesù. Riceveva spesso Gesù in casa sua, [n
una di quesre occ:lsloni si lamenrerd con Gesù perché Milria, seduta ai piedi di GesLl, non l'aima.I"la Gesù le risponderi!. che Maria ha sceho la parte migliore. È la patrona delle casalinghe, delle colf e di quanti si occupano di cu-
Pietro Crlsologo (406-451) Festeggiato il 30 lugllo
Nato ad [mola, verrà nominato vescovo di Ravenna. Nelle sue disCllssioni con l'eretico EUliche dìfenderà il [11010 preminente di Roma c l'insegnamento del papa Leone Magno. La sua parola e/"'..t mollo asco)tllt:l, Del resto "Crisologo" significa "parola d·oro". Non parlava trOppo a lungo, per paura di annoiare.
IMMAGINI J.//,::flo f)·i
Ascoltare, nonostante il rumore Lasclaml slare. Signore,
non bai visto la data sul calendario? Avrò fil1almente qualdJe giorno di vacanza.
Al/om lasciaml stare, lasclaml -rIposare,
Non hai visto che Il mio padrone mi ha regalato un telefonl.no?
Tu sal cbe cI'ede che lo g/i apparlenga e cbe tutt'al più tm qualche giorno mi chiamerà gfcL
Allora lasclmnl sUll'e. lasclaml riposare,
Non bai sentito quel giovane, poco fa/ Da qualche tempo appartiene alla mLLI stessa associazioIl e.
J; tanto entusiasta cbe vorrebbe che cl ~-i t1vvasse tltnhe durante le vacanze.
AI/Orti lasciami sfare. Lasclami riposare.
Non vedi tuno quello che faccio In parroccbla? Tra I" corale e la clItec!Jesi per i giovani,
non riesco neppure a star {/ietro al-ritmo delle riunioni. Allora /t/sciami stare. lasclaml rlpO~·tlre.
Come? NOTI ti sento bene ... Cosa slai dicendo? TlI 11-011 sei il mio padrolle,
né un ragioniere che tiene Il conto dltl/UO quello che faccio e delle mie riunionI?
Tu non mi cblaml perché lo ti dia allro tempo, ma perché trovi la pace accanto a re?
Allora, se ~ così, non mi lasciare, Signore. Ho bisogno di abbandonannl tra le tue braccia
per ritrovare serenità e gioia.
Thleny Larcher
88-,)901
TEMA: PAROLE IN VACANZA.
~~ !, ;~ 'I
~} \ \: , ;,
1- '
All'inizio di un nuovo giorno È bcllo. Signore, aprire gli occhi
811-,)902
e contemplare la luce che irrompe neU:l mia stanza.
È bello aprire le fmestre e specchiarmi nel tuo ciclo limpido.
È bello aprire le bràccia per salutare quelli che inconrro sulle scale di casa.
È bello aprire il cuore e ritrovare d'incanto lln3 frescllczza nuova clle percorre lUna la mia esIstenza.
È bello, Signore, aprirmi a ce ed accogliere i doni che deponi con discn:zionc nel grembo dclla mia vita.
Roberto L:lUrit:l
Al termine di una nuova giornata Abbiamo fatto tardi, Signore, perdJé era così bello rimanere accanto al fuoco e ascolte/re parole fraterne che sgorgavC/nn dal profondo del/a nostra anima.
Abbiamo fatto tardi, Signore. perché era dolce lasciarci cullare dal vento e dal rumori della none ed abbandon~rcl al silenzio dJe Invadeva ogni cosa.
Abbiamo fatt.o tarcl.!, Signore, ma om siamo qui per dirti Il nostro gmzle:grazle per queste ore. grazie per tutti gli IncontrI, grazie per ['allegria e ogni bmndel/o di poesia dJe dissemini a piene malli. E perdonaci se nOI1 siamo stali capaci di amarti e di ama l'cl come ci ha Insegnato Gestì.
Roberto u/llrfl~
Quale espressione si trova nella B
ibbia? A
. Ren
dere
un
cattiv
o serv
izio a
c.
B. S
erv
ire d
ue
allo ste
sso te
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D. E
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ispo
ste: M
alleo 6. 2
4
Preghiera: S
ignore, vog
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irti grazie! P
er 91i amici che rendono bella la m
ia vita,
per tutta
l'alle
gria
che portiamo dentro
e pe
r la g
ioia
di sta
re insiem
e. G
razie. Signore!
Per ogni festa che organizziam
o. p
er lu
tto q
ue
llo ch
e sa
pp
iam
o fa
re
insieme, p
er i canti e i giochi.
Grazie. S
ignore!
Per la gioia di accogliere
e di essere accolti a braccia aperte, p
er tu
tte le parole buone
che do
nia
mo
e riceviamo.
Grazie, S
ignore!
E se a
rriva qualche b
aru
ffa
e ci capita di allontanarci gli uni dagli a
ltri, che la forza del tuo perdono ci ridoni il g
usto
dell'amicizia sincera.
Gra
zie anche p
er questo. S
ignore!
Riv
ista men
sile p
er I ra
gazzi
N"52 Lu
lio 2
00
4
Te
sti: C
h.,I.U
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"lnb
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Signore, n
on
ti importa ... ?
Gesù entrò In un villaggio e una donna, di nom
e Malia, lo accolse nella
sua casa. Essa aveva una sorella, di nom
e Maria, lo quale, sedutasi al piedi
di Gesù, ascoltava lo sua parola; M
alia invece era tutta presa dai molti ser
vizi. Pertanto, fattasi avanti, disse:: "Signore, non ti curi che m
ia sorella mi ha
lasciata sola a servire? Dille dunque che m
i aiuti". Ma G
esù le rispose: "Marta,
Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per m
otte cose, ma una sola è lo cosa di cui c'è
bisogno. Maria si è scette lo palie m
igliore, che non le sarà tolta". (Luc~ IO. 3
8-4
2)
Bu
on
gio
rno
, amici!
Og
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el testo
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Marta
e Maria:
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che
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e sua sore
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li a
mici di
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vitarlo
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con loro, di asco
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li. di fa
r festa
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n sono cose che
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Maria a
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rola:
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Ma
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de
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di di G
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ure
una
pa
rola
di Gesù: vuole co
no
sce·
re qu
ello
che gli sta
accadendo,
qu
ello
che
pensa, q
ue
llo
che passa pe
r il suo cuore. Le
pia
ce sta
re
ad a
scolta
re G
esù che
pa
rla
di q
ue
llo che
fa, di
qu
ello
che vede, di
qu
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Vuoi i con are Gesù? Le sue parole ed i suoi gesti ti rivelano il suo volto autentico 311 inc.ontri, 31 momentli delta vita di Gesù, contraddistinti da un gesto e da parole significa
tive, l'itinerario di un mese da passare ossierne a lu il. Per conoscerlo meglio, per andare al di lò dell'immagine che ti sei costruit'a nell' infanzlla. Per incontrare il Gesù autentico, talvolta scomodo, esigente, ma capoce di cambiarti lo vito. 31 episodi per laccostarti a lui, per scoprire 'lo SUQ identità, per awicinarti o lui che cont'inua a farsi in
contro a te, 09'9i. 3', preghiere che costituiscono
uno risposto che viene dal cuore, uno sorta di pista dii decollo da cui può partire il tuo dialogo personale con lui. 31 momenti di un unico itinera-rio in cui lasciarsi prendere per marno dai testi evangellici e sentire il sapore buono dello misericordia, dello compassione e dell'amore, di uno vita pieno da cui possiamo essere raggiunti.
don Roberto Laurito
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Richiederli è facile: ro 800-781378 • Fax 800-791375 • e-mail: servizioclienti@edizioni-obelio .com
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• Dall'estate all'autunno, tempo di partire e di tornare ...
L'estate ci ha stordito con la sua folgorante bellezza. Abbiarno provato il gusto di awenturarci per sentieri di montagna, di immergerci nell"acQua del mare. Ci siamo lasciati awolgere dalla calura. Stesi su un prato abbiamo contemplato un cielo terso, senza confini. E nella notte i nostri occhi hanno visto brillare le stelle e hanno riconosciuto, una ad una, le diverse costellazioni.
Per uscire dai ritmi imposti dalla vita quotidiana siamo partiti. carichi di sogni, di attese, di speranze ... e di cartine geografiche. Realizzati i nostri progetti, trascorsi giorni di incanto, ricchi di scoperte, ora è tempo di tornare.
Tornare a casa, alla vita di sempre per vivere il tempo dell"autunno: stagione di frutti. momento di ripresa, di nuovo slancio. Occasione per trasmettere esperienze nuove, per ricordare incontri che ci hanno rigenerato il cuore. Possibilitè d'I innestare nelle occupazioni abituali un modo diverso di considerare la realtà, di inserirvi spezzonl di quella saggezza e di quella fraternità che ha percorso la nostra estate.
A tutti voi che state per partire, a voi che siete già sulla strada del ritorno, auguriamo di vivere al meglio gli ultimi scampoli dell'estate e delle vacanze. VI attende un nuovo autunno perché mettiate a frutto le esperienze e i doni che vi sono stati fatti.
sac. Roberto Laurita
C D -RO M con i numeri 88-89-90 della Rivista "Immagini per le nostre parrocchie"
Ecco finalmcnlç il CD-R.ol'vl di "Irnlllag ini per le nosu'e parnxxhic". Chè reca immagini e le. ti dei numeri di luglio. agosto c sC\(0mbrc 20(')4. Per facilitare l'uliliz2.0 delle immagini accanto ad ngnuna di e. se fig ura un Ilumcr di c<lta logaz.ione. Le iLllltlagi.ni sono nel f rIllal EPS (v Itoriale). TocF (bilmapl e GI F (hillTlap. urilizz<lzione più facik di TIIT-l. il che pcrmeUe una facile utiliz.zaz.ione da pane di lutti i software , l lesli ~(m nel formato "tC$\(I" (TXTI. Il CD-ROM è compatihile !:ia con i PC che con Macill\n~h.
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Tel.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde)
e-mail: [email protected]
IL CALENDARIO DELL'ANNO 2004: Per tuffo il mese di agosto Intenzione di preghiera suggerita dal papa:
"Perché l'Unione Europeo ott1ngo nuovo linfa dal suo poi rimonio cristiano".
Per tutto Il mese di settembre Intenzione di preghIera suggerita dal papa:
"Perché gn onzloni siano riconosciuti come risof:so prezioso per lo soclefò· .
15 agosto Assunzione dello Vergine Mario,
Dal l 6 a I 19 seffembre a Czestockowa (Polonia)
PellegrinaggiO Inlemazlonole dell'AssociaZIone -Aiuto allo Chiesa In d ìfflco/lò·.
Il no .......... ","n1~Jo I: ",11110 Idealo " ~dluPI .. II., per oJ/u1lll.ih iiò pa .. 1oml" n tll-Illnn. IImilnlIl.
Per comunicare con I~IMAGI I PER LE NOSTRE P. RROCCHIE
R.:,dazinne., Sae. Roberln LllUrÌlH. 1[.,1/,1 Tcldnno: 0 '13'1 / 1:«>116 1\l~ la : !-:mZIONl O IlEI.I>\. n.r~ 15
F-lj/lil' f La\\wm!fl<IU(!:r.\/ld 3) bbonOlmenrA : l \,l., SI.I(l .. 7 13711
r .lx: l' l:STo {numeri "crdil cm:Jil: ~abcl •• (i, onhne. r
IMMAGINI Agosto 04
18a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 10 agosto Anno C - Le 12. 13-21
"Così è di chi accumula tesori per sé, e non
arricchisce davanti aDio" Le 12, 21
O>
Uno della folla disse a Gesù: "Maestro, di' a mio fratello
che divida con me L'eredità".
Consumare di più per essere felici? È quello che ci propone, in modo più o meno sofisricaro e scoperto, la pubblicità. Compra questo o Quel prodono e risolverai i tuoi problemi. Acquista questo o queU'oggetto eli marca e soddisferai il tuo bisogno di apparire, di U"ovarli a tuo agio, di essere apprezzato e invidiato. Come se bastasse riempire la propria vita di oggeul per raggiungere la pienezza ... Come se l'acClunulo di beni fosse in grado di colmare la sete che ci porriamo dentro ... Chimera che si rivela ben presro ingannatrice. Le promesse non vengono per niente mantenute. Anzi, ci si viene a U"Ovare in una siru37Jone peggiore. Il bisogno crescente di consumare, l'avjdirà,]'an.sia di rendere sempre più consistente la propria ricchezza fa dimenticare qualcosa dì ben più grande e vitale: le attese più profonde, i desideri più significativi, le domande fondamemali.lì.nto ciò che ci conduce all'incontro con Dio e ad una relazione autentica con gli alm. Così., con le mani ingombre, ci si ri
trova più soli e af1àmati che mai. .. Roberto LaurI/a
S9j)} 02
Dio non si compra La nostra relazione con il denaro mette allo scoperto la nostra paura di morire. Si crede, infatti, che esso possa metterei al riparo da Ultro.
Per alcuni bisogni come nutrirsi, vestirsi, divertirsi .. .Ia cosa può essere vera. Ma non sarà il denaro a "conservarci". Una
grossa somma di euro non è un lasci.1.pllSsare per la vita eterna. Ben
III 180 DOMENICA ORDINARIO"
n~}l
• tgIlS/{) (}q
19a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 8 agosto Anno C - Le 12, 32-48
Perché dove è il vostro cesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Le 12, 34
"Siate pronti, con la cintura ai fianchi
e le lucerne accese, siate simili a coloro
che aspettano il padrone quando torna dalle nozze."
g 190 DOMENICA ORDINARIO_
Paradossi delle vacanze Nel bel mezzo delle vacaoze il vmgdo ci parla di seJVizio; un'occasione per apprezzare di più coloro che rendono agevoli le nostre ferie)
Ma il v:lI1gelo ci parla anche di un p:idrone dlC si mene a servire ... i suoi se,,'i, c questo padrone finisce per assumL""tt il volto di Dio!
Un Dio, dunque, che non viene per fursi servire, ma che si meHe a servizio!
Come se onorare, curare. far crescere. fossero CUlle incombenze del muo oacurali per lui,la sua gioia ...
E questo Dio ci esort:l a f:lre come Lui promellt: b. sua felicid a queW che si componano come Lui. PJ.r.\dossale, vero?
jeutl·Marle flede::
~"--n1.o e c.OM'Le "--rr~ver~ "u~((-"- ""-~ va", i( fi(5(W Je(('<co"w?
Fa' bene quello che devi fare Un giorno un uomo importéUlte, sempre stressato, domandò ad un monaco: "Ma qual è il segreto della vostra serenità?", "Voi", rispose il monaco. "Quando fate una cosa pensate già a quello che dovete fare dopo. lo, invece, quando mangio, mangio, quando prego, prego, quando lavoro, lavoro, quando dormo, dormo ... ".
jeal"l-Marie Bedez
1MhY\~INI Agosto ()j
ASSUNZIONE DelLA VERGINE MARIA
Domenica 15 agosto Anno C - Le l, 39-56
Una donna vestita di sole, con la lWla sotto i suoi
piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
Ap 12,1
"Grandi cose ha farto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome: digene:razione in generazione
la sua misericordia si stende su quelli che lo temono".
n ASSUNZIONE-'
n tuo corpo non è destinato alla morte! Ho sentito per l'clUlesima volta Lill intellettuale parlare del cristianesimo e del suo odio nei confronti del corpo e deUa vita! È vero: ci sono stati degli eccessi. Ma Dio ci avrebbe donato un corpo perchè lo odiassimo? E poi non è la Bibbia ad affemlare che è Dio non ci ha fatti per la morteì? Un corpo amalO da Dio, dunque, un corpo che non è destinalO alla morte: è questo il messag· gio dell' Assunzione, che ci parla di glorificazione del corpo! Cos~ siamo mtt; invitati ad amare il nostro corpo come l'ama Dio. A sperare per esso un avvenìre, e 1m avvenire umano, perché Maria non è né una dea, né una superdonna. Tra lei e ooi c'è il suo "Oat", il suo sì perma· nente a Dio, e i molti modi in cui noi, invece, renrumo di evitare questo sì. Ma le noStre sbandate non riescono a mettere in crisi l'amore di Dio: il suo perdono non teme i nostri peccati. Un giorno, dopo essere passati arrraverso la morte, anche noi potremo giungere alla gloria. .leali Devrie71dl
Vl1.-~rl1.V IU1_k JotU1..C<- ~rI'LV~ r~o Ow.
€ LT-t.e.L ~rl1.o tu.& (c... c.rec...::.i.oH.e. ~O~rL,.r.. e Ji.ce:
U Ecco, -iL l1-O j ho ti aio ~ te..-r-e.r fnire.! "
). OI!/'YiI?/lOI
Se l'uomo non avesse peccato ... Non consideriamo Maria come lU1 essere Lunano
estraneo alla nOStlà condizione. DUfiS Scoto, morto verso il 1306, ce lo ha ricordalO:~Se l'uomo non
avesse peccaco, il mondo intero sarebbe srato
imeramenle glorificato, appena cre aro M •
le tombe ci ricordano il nostro dolore di uomini e donne: nulla può sottrarci
CI questa pena. Ma l'assunzione di Maria ci offre una certezza: un
giorno vedremo scompa-
IMMAGINI .Igusto Oq
21a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 22 agosto Anno C - Le 13, 22-30
89J!4()J
Sforzatevi di entrare per la porta
stretta. Le 13,24
Un tale chiese a Gesù: "Signore, sono pochi
Quelli che si salvano?".
1'1 21 a DOMENICA ORDINARIO_
Allargate ... aggirate ... evitate ... Se mi lascio condurre dalla pubblicità c dai prodo[[j m.iracolosi che mi propone non ho nessuna voglia di incendere altre parole.
Se mi bscio sedurre dalla fucilità e mi cengo lontano da ogni sforzo la parola di Gesù non troverà accoglienza.
Se mi lascio invadere da uno spirito di indifferenza, uno spiritO disincantatO e chiuso ad ogni parola nuova, risulta del [U[[o inutile ascoltare ed accogliere.
Oggi GestI nù apre UI1A parla stretta, sconvolge le mie certezze e le mie sicurezze c mi propone un orizzoll(e nuovo.
Una porta SQcc!ùusa è un chiarore di speranza, anche se la sua larghezza impedisce di passare quando ci si porta dietro un carico troppo grande e troppo pesame ...
A noi la possibilità di vivere il passaggio nelle condizioni migliori perché esso si realizzi. ..
A Iil in DunillS
Un vestito da sogno Durame l'estate un vestito da sogno è vivamente consigliato! Un abito leggero che favorisca i movimenti, che mi levi di dosso iJ peso della giomata, che mi aiuti a canuninare in nJtta libertà ... Sono il mio cuore, la mia anima e il mio corpo che lo reclamano. Ma dove posso trovarlo?
Alnin Do"lus
--------
/l/)onI'L>'
I~GINI . ·Igusto () j
22a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 29 agosto Anno C - Le 14,10.7-14
Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa
di uno dei capi di farisei per pranzare... Le 14,1
-
• • "Quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi,
ciechi, e sarai beato perché non hanno
da ricambiarti. Riceverai infatti
la tua ricompensa Alla risurrezione dei giusti.,.
22a DOMENICA ORDINARIO •
Vivere le Beatitudini assieme a Gesù! Cerch.iamo di nOll pl"I;.·llc!crt abbagli: il CristO non pr<::t<::mJe affano di dare una kzione di galateo a quelli che lo circondano. Non è nelle sile intenzioni trasmetTere un codice eli comporlamento e ancor meno si prefigge di far evirare lIna figuraccia se. per di· sgrazia, il padrom' di ("<lsa invira a retrocedere di lino o piì.l posti. .. No, la sua rifkss.ionc mir:l a ricordare agli invitilli - c di riflesso a [Uni co!onJ che conosceranno qllCsro episodio della vita di Gesti - che Dio disapprova il modo di bre degli orgogliosi, di coloro che si ett
dono arrivali. Solo gli wnili e i poveri <1i Cllore trova-110 grazia ai suoi occhi.
Moos. C Kr(lb:
(f' [)
(
t "LC .. 'L~fe_d:t,-elll.) (' ''''lOt'C 6 ....... (.tr~ao c( i. Di., .
n Vangelo è un motore e non uno specchio ...
.. \Ioll ..... C Krvl/:
Non possiamo togUere dal vangelo quello che ci risuJra scomodo, né ridurlo ad uo.,1. raccolta di pezzi scelti in conformirà alle nostre considerazioni
wn'111e. Il vangelo domanda di essere preso neUa sua [otal..it:à: non è farro per blandire il nostro egoismo, per approvare le nostre meschinerie, per sonoscrivere le nostre tendenze ... ma piurrosto
per condurci oltre, per incit:arci al supera
menw, per insegnard 1m nuovo modo
di vivere e ili ama· re, secondo la nostra voca7jo
ne eterna di lÌ
gU e figlie di Dio ...
MOlIs. C Kmlz
IMMAGINI
J 8a Domenica Ordinario
Uno dcUJ foUa disse a Gesù: "'Maestro, di' a mjo ff3leUo che divida con mc l'crt:diLà".
OrdJ1wrio
J 9a Dome"ica Ordinario
(J/@\ ,': : ~ ~;
\ \ )
"Siate pronti. con la cintura ai filnchi e le lucerne accese; siat~ simili a coloro che aspenano il padrone quando [Orna dille nozze ... ",
IMMAGINI DOMENICALI.
Assullzlone di ,';farin
"Grandi cose ha rano in me ['Onnipo(entc e S:lJltO è il suo nome: di generazione in gener.l7Jone la sua misericor· dia ... ".
22(1 Domenica OrdirlUrlo
Un ralt: gli chiese:uSignore,sono POdll queUi che si salvano?".
"Qu:mcto dai un b:mcheno, lnvita poveri. storpi, zoppl, ciechi. (; sar..ti beato perché non hannu da ricambiani. Riceverai i.nfarti la rua ricompensa alla risurrezione dei giusti".
__________________________ PER LE CELEBRAZ10Nl_
/ ,
.~-:'.
Vacanze Estate Assunzione
La
Pa
lestin
a
al te
mp
o d
i Gesù
P
alestina è un
nOID
e che deriva
da «Filistei". Il term
ine si estese
dapprima a C
anaan e poi, sotto il
dominio
romano, venne ad
indicare il territorio che si trovava tra il M
ar Mediterraneo e il
fiume
Giordano,
lungo circa
20
0 km
e largo da 50
a 10
0 k
m,
a seconda delle zone. D
al pu
nto
di vista del rilievo ci troviam
o davanti a situazioni diverse. L
ungo la costa, ad ovest, ci
sono delle
pianure fertili.
Subito
do
po
ci im
battiamo in
una zona collinosa, propizja alle coltivazioni. Il resto del paese, invece, è percorso da d
ue cate
ne eli montagne (da 6
00
a 120
mt
di altezza),
separate
dalla valle del G
iordano, quasi desertica. Q
uest'uJtima co
stimisce la
più
profonda depressione del m
ondo:
basti pensare
che
il M
ar M
orto si trova a 400 m
r al d
i sotto del livello del m
are. La stagione delle piogge va da o
ttob
re ad aprile. P
er il resto
dell'armo il clim
a è secco. A
ll'epoca di G
esù la
Palestina
era divisa
in
molte
province: J'Idum
ea, la Giudea, la S
amaria,
la G
alilea, la P
erea, J'Iturea, la D
ecapoli (un
insieme di 10 cit
tà che ctipendevano direttamen
te dal proconsole eli Siria) e du
e città libere: A
scalon e Gaza.
Se osserviamo la cartina ci ren
diamo co
nto
di quanto sia ltm
go il
perco
rso
tra N
azaret e
Betlem
me
e p
ossiam
o
anch
e constatare co
me
Gesù,
nel suo
min
istero
, abbia
praticam
ente
percorso tutta
la Palestina.
Th
len
y L
al'ch
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I LA PALESTINA I
IMMAGINI -Igosto 0'1
S'i 08f)J
Camice
I •
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./
89J)8()J
/
Calice
Ciborio o pisside
TEMI: OGGETII LITURGICI.
Leggio
Ampolline
Tu rib 010
Altare antico (modeUo del pa.."'-SaIO)
IMMAGINI Il NOSTRO PASSATO_
.... 89_-_IJ9O_ I __ ,:9-=- '-09_02 __________________ --. '9J)9{)j Dfrett<I .... , è eppena mori O ID
IIecchie scimmia che 8118\18mo ... PoS$lamo compHlme 0,,'/>11 .... O
dobbiamo aspeflllre ohe tomi IIlI? ~_--'7 Bono I r-agazzi ohe 01 mandano
uno foto dalle loro vacanze?
No, è ìl mIo capo che vuole che rlentrl
prima dalle ferie ...
Udla (lO secolo) Festeggiata localmente
il 3 agosto Era una commerciame di tessuti che abitava a Filippi. Importava le merci dalla cirLì di Ti a tira (Turdl.ia) da elli proveniva. Assieme ad un gruppo di donne incon· trò Paolo e l'ospitò in Casa sua. Fu w)a delle prime cristiane d'Europa. È la patrona dei commerciami di tessu· ti e dei timori.
89J1905
Giovanna-Francesca FrémiOl di Chantal (1572-1641) Festeggiata il 12 agosto
Nata a Digione. sposa il barone di Chan· lal ed ha sei figli. Dj\"enl:tla vedova, in· conu-a Francesco di Sales, all'epoca vescovo di Annecy.Assieme a lui fonda nel 1610 la Congregazione deUa Visir:az.ione, coniugando insieme vita cOOlempla· (iva e servizio ai poveri e ai malati. L'innov:vjone inconlferJ, però, forte opposizioni e alla fine la Congregazione domlinl.itarsi alla vila contemplativa,
89_Q9i)O
Vedi. don. anche qui gli operai non erano
molto rapidi...
Bernardo da Chiaravalle (1090-1153)
Festeggiato il 20 agosto
Naro nel castello di Fonranc-les-Dijon. da famjgJia nobile, arriva :t 22 anni all'abbazia di uteaux, insieme ad alcu· ni compagni, lo seguito viene inviato a Chiaravalle per fondarvi un'abbazia che trovern ben presto lino sviluppo considerevole, Predicatore, consigliere ricercato, fondatore di abbazie, percorre conrinu.,menre le Sll.lde dell'Europa, j\>lori.f.i spossato <W1a fatica a Cllia· raval le , [N_1.l907
IM.MAGINI . Igosto (Jq
Chi è libero da qualsiasi odio non ha
bisogno di W1.3 spada.
Mabatma Gmulhi
Dio ci conosce uno per uno, ma il nostro vicino 1le sa alleora di più!
Rischiare vuoI dire cercare di rovesciare l'egoismo, a partire dal proprio. c. Si71ger, Risques
L'uomo che abbandOlul le sue liherlà peJ° avere maggiore sicurezza, Jl.()ll merita né liberlà, né sicurezza. &:lIjnmln FraHkll"
m VARIAZIONI •
Conto alla rovescia Cinque giorni, ancora SDlo cinque giDrni ...
ed iD gettD Il'1 ultimD sguardo ~'1I questo mognifico paesaggio che bo davanti.
Le valige SDno pronte, la giDrnaLa sarà lunga, interminabile come le cDde .\'ll/l'autostrada.
QllLlttlYJ giorni, allCDra SDlo quattro giorni ... e butto la biancheria nella lava/rice.
Spalanco le finestre ctl sole, ma non trovo più l'aria parLico/m'e deUe lIacanze.
Tre glo7"ni, DI/COrti solo tre glol71./ . . . e mi metto In au/o, COlf la lista della spesa In mano.
La giornata sarà lunga, più lunga delle file d'attesa alle casse dei supermercati
e in Più ho paura di dimenticore qualcosa d'importante.
Du.e gi01'tli, anCO'm solo due giorni ... e io cro/Jo sotto il peso delle lettere e delle cblamate Lelefonlcbe.
Ci si scambia impressioni ed esperienze Con familiari, collegbi ed amiCi: 11 passato recente è molto vivo,
mentre la nuova settlma.na Incombe a/l'ori=ol1l~.
Un giorno, ancora SolD Wl g{orno .. . hD lo slomaco dJluso. Provo il piacere di ritrovare g/l amici, ma anche l'angoscia di dover riprend"'l°e la vlla di sempre.
E tuttavia llIW cosa rhnane, intatta. Tu mi sei vicino, sempre presente nel cuore della mia vltCl. 'flJitJTT)' Larcber
Qu
ale
espressione si trova
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lla B
ibbia? A
. Far fe
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festa
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~ L----===:.~~~%'
Risp
osta; L
uca 15, 32
Preghiera: S
ignore, tu ci inviti! Tu che hai m
an
gia
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olte
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con i tuoi ap
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li e che non e
sitavi ad occupare l'u
ltimo
posto, insegnam
i ad essere acco
glie
nte
com
e sei sta
to tu.
Tu che doni il tuo
pane agli affa
ma
ti e che ci in
viti a fare lo stesso. insegnaci ad a
prire
il cuore ai più poveri e ai dim
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ticati.
Tu che ogni domenica ci in
viti alla tavola di Dio
pe
r ricevere la tua Parola e il tu
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ane, insegnaci a co
nd
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i di ogni giorno.
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' La frase nascosta: Passa più avanti
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N°53 A
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00
4
Tutti so
no
invitati!
Un sabato G
esù era entrato In casa di uno del capi del farisei per pranzare. O
sservando come gli Invftati sceglievano I prim
i posti, disse loro uno parabola: "Q
uando sei Invitato a nozze da
qualcuno, non mettertl al prim
o posto, perché non cl sia un aitro Invitato più ragguardevole di te e colui che ha Invitato te e lui venga a d
irti: Cedigli Il posto! A
llora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quan
do
sellnvltoto, va' a metterfl all'ultim
o posto, perché venendo colui che ti ha Invitato ti dica: A
mico, passa più avanti. A
llora ne avrai onore davanti a tu
tti 1 comm
ensali. P
erché chiunque st esalta sarà umiliato, e chi si um
ilia sarà esaltato", (w
CII1
4, \...11)
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cose: trova
re un buon
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re vicin
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llo sposo.
La festa
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lsiasi, m
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i.
Ingredienti: 100 g di cioccolato. 50 g di margarina. 150 g di b
iscotti secchi (rid
otti in
briciole), 2 cucchiai di miele.
Preparazione: R
iduci in piccoli pezzi il cioccolato. Me
ttili in una casseruola con la mar
garina e il miele. S
calda a fuoco lento e mescola bene p
er am
algamare. A
ggiungi i b
iscotti secchi sb
riciola
ti e mescola ancora bene. R
icopri uno stam
po
con della carta d
'allu
min
io ben unta. V
ersa il contenuto della casseruola e disponilo in modo eguale
serve
nd
oti di un cucchiaio. S
e vuoi, ora puoi deco-rare il dolce con del cioccolato fuso.
Me
tti il tutto
nel fri-~"-'~~~~~~~~~~~
go
rifero
. Q
uindi ritaglia in piccoli q
ua
dra
ti e servi agli invita
ti. B
uon appetito!
Il diseg
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Ho
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tti. Cre
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". C
osì. la sera de
l giovedì santo, quand
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C
ena, egli lava loro
i piedi, un com
pito
rise
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i" e dice
loro
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é così fa
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te anche voi".
Dio
ci do
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iuta
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cap
o".
~~~ ~d~~ -)(
---------------------
--'-'~--~c_.~~--// f f
/
23a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 5 settembre Anno C - le 14, 25-33
Diranno:"Costui Ha ìniziato a costruìre, ma non è stato capace di finire il lavoro".
Le 14, 3D
"Chi non porta la propria croce
e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo".
230 DOMENICA ORDINARIO.
La scelta migliore Ogni domenica ci offre l'occasione di femlarci, di fare il punto e di accogHere ancom una volta l'invito a compiere la scelta migliore. È il momento per valutare i propri progetti,come il costruttore d1e vuole edificare Ulla [oITe. Non è mai troppo tardi per scoprire davanti a Dio i propri limiti e per farli propri e per ringraziarlo di questO o quel vantaggio che abbiamo potuto procurare a noi stessi,ma soprarruno agli altri. È anche il momento per scoprire l'aspetto positivo deUe proprie rj.nunce perché in effetti si rinuncia a qualcosa per raggiungere qualcos'altro. l.a caniva scelta consiste proprio nel rinunciare ad un vantaggio per finire col guadagnare uno svantaggio. Ma il Cristo non può proporci che ]a scelta migliore perché è lui stesso che è la nostra scelta, a partire dal bacresimo. lv/areel Metzger
Un frutto dello Spirito
WU30J
L'apostolo Paolo si era trovaro in una siruazione imbarazzante: uno schiavo era scapparo dal suo padrone e si era rifugiato da lui. Paolo non pareva Iiberado, né eliminare la schiavitù da1Ia società del suo tempo, ma pareva invitare i padroni a considerare i loro sdliavi in modo diverso e cioè ti trattarli da fratelli.
È l'effetto deJ11. ~'aggezza crisriana, un fruno dello SpirilO.
Marcel )I.·!ell.ger
90JlOS
A_
IMMAGINI
24a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 12 settembre Anno C • Le 15. 1-32
" ... perché qllé:Sto mo fratello era morto ed è
tOrnato in vita, era perduto ed è S(:1[O ritrovato". Le 15,32
"Così vi dico, cl sarà più gioia in cielo
per un pece,llore convertito, che per novantanove giust.i
che non hanno bisogno di conversione".
Perduto e ritrovato Andfìo $Ono pcnlulo. SignOR:. qu;mdo la trisrC7.:t.a oscura il mio volto
c l:! ffiJ.IlCan7,;l di c..:orag,l:io mi impedi>-('c
t..Ii aJ= gli occhi Wrs<) la luce.
Anch'io sono perduto, Signore, quando ):, collLTJ l" il r:lncore sfigurano i miei \.r.ntl
e =bi;lOo il mio sgu:udo.
Ancb'io sono pcrdulO. iguore. qll:mdo le mie p:twlc feriSçolJO
t: le mie crilicht· demoliscono scnZ3 lasciare aperto nessuno spir"JWio.
,\-1:.1 io ti nr!"Ovo, Signort:, qu.mdo il sorriso c I:i gioia
/wl , •
Il 240 DOMENICA ORDINARIO.
di vivere ilillmill:lJ1o i micJ ocebl in uno scoppio di risa.
Ti riIIOVO. :jignort:. qu,mdo [rovo 1:1 f0r7~1 di f.m: il primo passo c di tendere la mano. per amore, solo pn amore.
Ti riLrovu, Signore. qu:tndo tu mi accogli. senz:a condi7j..,ni,
sp:ù:mando Il: tue..: gr.mdi br.:lccb di p:ulrc.
ClJriSlh'e ReiTlboll
CR"II/bal!
Donare ... ecco un pilastro della nostra vita Non ci accad~ mai, siatene certi, di essere rifiu-rati da Dio. Egli ci ac
coglierà e ci amerà
sempre. Perché il suo cuore di padre è molto più
gr.mde dì quello che noi possiamo immaginare.
Cbr!stille RefI/voli
\
IMMAGINI
25a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 19 settembre Anno C -le 16.1-13
Non porete servire Cl Dio e al denaro.
Le 16, 13
90 1504
"Se non siete stati fedeli Nella iniqua ricchezza.,
chi vi affldern quella vera? Non potete servire a Dio e ai denaro".
25a DOMENICA ORDINARIO_
n denaro, un cattivo padrone Il denaro risch.ia di f.m::: di noi degli Oj..',gctli: ()Kt:~'l ti di piacere,oggeni di lusso,oggeni in vcndit.1. Così ci sono delle donne o~gc;no (; degli uomini oggerto. Un vero e proprio
sconvolgimento ddb re-altil. una sorta di perversione de.U· esi:,{enl.:'1.
PCl"chi' qU:lodo si è un uomo, una donna. non si pllÒ diventare oggerto di mercato, di transazio
ni.
Ma oggi, purtroppo. si può comprare ntrto perdlé runo è:: in vendita.Andle le realtà umane! Così si arriva a vendere la propria immagine. il proprio look, la propria presenza. E i padronl ciel denaro riescono ad assiClirJrsi tuni i poteri. anche qllel.lo di mettere un uomo in
ginocchio. Gesù cj dice;"Non si può servire a due padroni". O si sceglie quello che ci rende un oggeno o quel.lo che ci insegna a divem;ue un soggeuo. Tr.! il top model e l'icona la scdt.:t è inevitabile!
Robèl1 Rlb~'T"
9{)j502
90-,50 '
R. Nlf.wy
n coraggio di una scelta D denaro è un vero servirore CJllando è ;tI servizio di quelli che non ne hanno, quando li aiuta a ritrovare la loro dignirà. dignirà di donne e uomini liberi. Uomini in piedi, non coscreru a restare in ginocchio. Roocrt Riocs
IM,MAGINI
26a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 26 settembre Anno C - le 16, 19-31
"Padre Abramo, abbi pier:\ di me ... Perché quesra
fiamma mj rortura" Le 16,24
"Padre, ri prego di mandare 1..a.zzaro a casa di m.io padre,
perché ho cinque fratelli. Li ammonisca.
perché non vengano andl'essi in questo luogo
di tortura".
In 26a DOMENICA ORDINARIO.
Quel che conta è altro ... A Dio non intercss.l quante b:In(;l)nOlt:: hlli in \:L"CI. m:l Ij domand.a di condhiden:: con clli (; nt:l bisogno. A Dio non imeressano glj abiti coslosi che indossi, m3 li domanda di vestire chi non h:1 neppure un:1 C":lmici,1 di ricambio. ;\ Dio non inreressano i p,ù;ll'.zi in CIIi allogp .. i. ma [i
domanda di accogliere chi e scn7";1 un ICITO pcr ripararsi. A Dio non interessano le ravok imbandire a cui [j siedi, ma ti dom:lnda di far posto a dli si trova !r()J)
po spesso davanti ad un piarto vuoro. r\ Dio oon inreressa rul· IO queUo che hai, rutto qucUo che li re.nde fiero, ma ci domanda S(·m· plicemCQre di essere uoa mano lesa verso il mo frareUo, di essere tU)
raggio di luce per queSt.:l terra.
LIIC Sll'in
9CU 602
Far sorgere il giorno _ {-./
NeUa parabola del ricco e del povero La7J..aro, Gesù ci apre gli occhi sulla realtà di queslO mondo, un mondo in cui la
none deU'egoismo sembra coprire ogru
cosa. Gesù non vuole spaventarci, eVOCln
do quello che ci può an('ndere dall'alt.rA
parte. lnten·
de piutto-
SlO mostrare; come sia possibile far sorgere il giorno. Sì, noi possiamo far sorgere il gionlo se trasmettiamo a tmti coloro che incontriamo deUe ragioni per amare, per vivere e sperare. l./Ie Slelli
LS/t·ù,
IMMAGINI Sdlembre lJ.1
U 7àl
5 settembre 2004 23a Dam e li/ca Ord/naTlo
"'Chi non pona i:I propria croce c non viene dietro di mc, non può es--<:<':fI: mio discepoJo~.
9fU70J
19 settembre 2004 25(/ Domellica Ordillario
"Se non siete: sfati fedeli neU'injqu:l ricd1ez7..a, dti vi affiderà quella VerA! Non potete servire a Dio c al denaro".
IMMAGINI DOMENICALI.
Q(U7Q2
12 settembre 2004 24(1 Dome ttica Ordil/ario
"Vi dico cbe ci sa6 pill gioia in cielo per un pecC:llort'" con· venito,che per novam .. wove giuSli cht: non hanno bisogno di conversione" .
26 settembre 2004 26a Domenica Ordi'larlo
'"' Pad re, ti prego di manùare LV.za["() a casa di rttio pad.re, pc r· d1é ho clnque fr-,tteUi. LI :unmonlsca, perché non vengano anch'essi in questo luogo eli tOrl1lenro~.
__________________________ PER LE CELEBRAZIONI_
91'-1705
Nuovo anno scolastico Messa con i fanciulli Autunno
Prim
i spo
stam
en
ti di G
esù
I vangeli non ci
trasmettono
ma
ci troviamo p
rincipalmen~
tul resoconto chiaro e detta-
te in G
alilea. È lì che G
esù fa gliato dei viaggi di G
esù. E tut-
ritorno, dopo essersi recato da
tavia noi siamo in grddo di di-
Giovanni B
attista per ricevere
stinguere due periodi. NeI pri-
il battesimo ed
essere passato ,--=
-----''-
------'-
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attraverso il deserto.
.. Il
La
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Le
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el/a
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A questo punto anch'
egli si mette a predi
care, m
a contraria
mente a G
iovanni il B
attista no
n attende
d1e la gente vada da
lui, ma
lui stesso
si sposta, raggiungendo le città e i paesi. Q
uesta predicazione itinerante
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centro Cafarnao
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dintorni. G
esù è attorniato da poveri e d
a malati e
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ici tra
gli esattori delle taS
se, i pescatori e quelli che farisei e scribi solitam
ente evitava
no. T
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4.Gt:sÌlIÌ!O
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IMMAGINI ,\cUClI/vre 1M TEMI: OGGETTI LITURGICI.
'XU'JOJ
Messale
Patena Ostensorio
Calice con purificatoio
Tabernacolo
IMMAGINI St:II~'mbl"t' n·i
Ecco perché non oi sono più soldi
Per comprarmi un nuovO computerl
©
IL NOSTRO PASSATO.
Buongiorno ~ign(), parroco. \ p91TOcchiAni voi ellUn() chp ,i ilO ~ f rl .ad un i no" Fo !:Sera pi ù cau~ di inqulnli""lnfo. cosi abbiamo penlUifo
o quos t'l mano di f-tIlSporlO.
Perohé ieri la prof mi ha detto che sono
testardo come un
Gilles (6° O 70 secolo) Festeggiato localmente
U lO settembre
Un:l legge!l<l:1 parla di questo monaco che \'issc ndl::l fore~[a, assieme :.Id lln:! cerva. rcr sfllggire :tUa popolari l?! che gLi procur.IV'1Il0 i suoi nwncwsi mir;\coli. Un re venne un giorno a c:!ccia 1lC'lb furesta e scopri il legame che univa la cerva al monaco. l'-'lef:lvigJi:tto. fece cost.ruire il monastérO <li San Pietro e San Pri\J.lo. GiHes è il p;urono dei forestali e degli ccolog j~ ti
Pietro claver 0580-1654) Festeggiato
il 9 settembre
Compie i suoi studi a B:u-ceUona e poi entra tra i Gesuiti.Viene inviato inAme· rio, nella Nuo\,;:J Gr.mata (Colombia). 001'0 che Bartolomeo Je Las Casas aveva lorrato contro la schiavitl\ degli indi. i coloni avevano impOrtato in queUe terre degli schiavi neri. Pietro scopre la loro triste situazione e si rnene al loro servizio. Verrà chiamato Ml'apostolo dei. neri".
9O_! 006
Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968) Festeggiato il 23 settembre Naro in una furniglia conr.adin:l, a Pit::lrc1cin:l, rilllam: impn:ssionato dai C..appuccini. dlC percorrono le campagne. Enlr.t tra loro od 190., e vic:ne or<.linato prete nel L 910. Una malalTia ~1ra.na lo perliegllil:t. A [Xln:ire dal 1916 risieder:ì nel convelHO di San Giovanni Rowndo. Nel 1918 lppaio-110 sul suo corpo le summatc. l;l SlLl vila fu ulterarntnle spòa [Iella cc.::k:br.tzion(· deUa Mt·ssa c:: nelle Confessioni. L:I folla ven.iva da molto 10Dlano per incomrarl.o. È stato canonizzato nel 2002. YtI_20t.J7
IMMAGINI VARIAZIONI.
,~~_!_IO_I ____________________________________ ~ ,~~~_IO_! ____________________________________ ~
Noi non possiamo parlare di grandi scoperte o di enormi progressi
finché sulla terra ci sarà un baJllbino infelice. Alve," flInsteln
La felicità noo sta nella conoscenza, ma nella sua ricerca..
EdgllrAlltm Pm.'
La giovinezza è come ilmosto: nOli si lascia imp rig io Ilare. Deve per forza
ferllwlltare e traboccare. ,ll(/r';" /.tll,'m
L'uomo preferisce cambiare 1/ mOlldo intero
plllN.osto che le sue abitudini. FJ ... ...",JOrlf Dm,('
Un uomo intelligente è come un ago: la sua testa gU evita di andare troppo lontano.
~ J)
Quale espressione si trova nella B
ibbia? A
. Getta
re il d
en
aro
dlllin
finestra
.
C. G
ettare a te ... ra la verità.
B. G
etta
re v
ia un
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po
l'altra
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D. N
on bu
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più
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le, Il cortile è p
ieno
.
~
'------:BiW~;;;;;;a7, .' R
isDo
sl!!: Daniele 8. 12
Preghiera: S
ignore, tu mi accogli ...
È vero, S
ign
ore
. talora mi a
ccad
e
di allontanarmi da te ...
Allora sono triste
e scoraggiato. H
o fatto baruffa e sono arrabbiato. H
o me
ntito
ed imb
rog
liato
. H
o voglia di nasconderm
i. M
a tu, S
ign
ore
, mi a
ccog
li e m
i apri le braccia, tu m
i stringi forte
al tuo
petto!
È vero, S
ign
ore
. talo
ra m
i accade di a
llon
tan
arm
i da te ...
No
n ho più voglia di se
gu
irti. C
ritico e d
em
olisco
ogni cosa. le m
ie parole feriscono. sono g
elo
so ed h
o voglia
di fuggire via da tutti... M
a tu, Signore, m
i accogli e m
i apri le braccia. tu m
i stringi forte
al tuo pe
tto!
Risp
osla
: Lo
spe
cchio
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N'54 Setto 2
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1 ... 1: C
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Mio
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ato in vita!
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Un uom
o aveva due figli. Il più gJoyane disse ai padre: Padre, damm
i lo parte del patrimo
nio che mi spetto. E
11 padre divise tra loro le sostanze. Dopo non m
otti giornI, Il figlio, raccolte le sue cose, parti per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Q
uando ebbe speso tutto, 51 mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo
mandò nel cam
pi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che m
allQlavano i
pord; ma IleSSIJno gliene dova. A
llora rientrò in se stesso e si Incamm
inò verso lo casa di suo padre. Q
uando eta ancora lomono Il podre lo vide e cam
mosso gli carse Incontro, gli si gettò al collo e lo
badò. Il figlio gli disse; Padre, no peccato contro Il Cielo e contra di te; non sono più degno di esser
chiamato tuo figlio. M
a Il padre disse al servi: Presto, portate qui Il vestito più bello e rlY6Stitelo., .perché questo m
io figlio era morto ed è to
rna
to in vito. Il figlio m
aggiore si trovcrvo nel campI. AI ritorno,
vedendo come Il padre aveva accolto 11 fratello, si arrabbiò, e non voleva entrare. (u...:.16, n-31)
Bu
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N" 91 • 07/2004
• Tempo di progetti, tempo di missione ...
Ottobre: con la riaperlura delle scuole, che cominciano a funzionare a pieno ritmo. awiene anche la ripresa delle attività pastorali. Le parrocchie. un po' soplte durante la pausa estiva. riprendono le loro attività abituali. I cristiani riprendono a trovarsi. a progettare, a discutere, ad affrontare i problemi della vita quotidiana. a lanciare iniziative nuove. E, proprio in Questo mese, mentre le chiese. svuotate dal caldo e dalle ferie. tomano a riempirsi, veniamo invitati a celebrare la Giornata Missionaria Mondiale. Un'occasione da non perdere per aggiustare la nostra rotta e per domandarci: Dove stiamo andando? Che cosa ne abbiamo fatto del Vangelo di Gesù? Lo stiamo veramente annunciando, a parole e a fatti? Qualsiasi progetto pastorale non può sfuggire a questi interrogativi. Perché la "missione" non è una realtà portata avanti da pochi eroi (miSSionari e missionarie. volontari e volontarie) ma un obiettivo costante della Chiesa. Che cosa farsene di una Chiesa che non sa più testimoniare il Vangelo? A che cosa serve una comunità cristiana volta solo a conservare l'esistente e priva ormai della forza straordinaria di quella parola capace di cambiare i cuori e l'esistenza quotidiana? Piantata lì, sul finire di ottobre, la Giornata Missionaria Mondiale diventa una sosta obbligata per un salutare esame di coscienza. ma anche per ricevere Il benefico scossone che ci riservano tuttì coloro che, di giomo in giorno, accettano la fatica e la gioia di vivere la Buona Novella, Qui, vicino a noi o in terre lontane, da poveri tra i poveri. scommettendo la loro vita sulla speranza accesa da Gesù.
1.c.~~to sac. Roberto Laurita
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IL CALENDARIO DELL'ANNO 2004:
Per tutto il mese di ottobre IntenzIone di preghiera suggerita dal papa
·Pe rcr.è l co11ofic lo ,ino-omericonl sano vo lidomen1e presen1l nello vita nazlonole e nel mezzi dJ comunicazione sociale".
Dal 9 al 17 oHobre a Bangkok (Tllallondia) Congresso m ondiale dell'Unione Cattolico Inlemazionale dello Stampa. Temo: "le sfide del mezzi di comunico· zlone in un'epoca di p luralismo c ultura le e reflg oso; per un nuovo ordine sociale. per lo g iustizio e lo poce".
24 ottobre Glomo10 Missionario Mondiale
n Il....0-0 M:.·dd" t: !daio Id.:alo c: mluPINllo I",r ogni IIw,'itil ~ora1c a iir"'"r11 1;"'lilutl ..
Per comunicare L'On IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redozione: Sae. Robeno IA~\Iril:l. lralìa Telefouo: 0434 J 86116 ''osla: EDIZIONI OBEUA tl.PoI:;
F-67610 La Wamzerulu (Fr.mci:lJ Abbonamenri: ·leI.: 80lY78 1378
l'ax: SOrJ-791375 lnumeri \'enti) ermil: Wilions.obelilt{ti;onlineir
IMMAGINI Ollovn' ().;
27a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 3 ottobre Anno C • le 1 7, 5- 1 O
"Non gli dirà pjuttosto: Preparami
da mangiare .. "?H Le 17, 8
n Signore disse ai d.iscepoU: "Se aveste fede quanto
un granellino di senapa., potreste dire a questo gelso:
SU sradlcato e trapiantato nel mare, ed esso vi
ascolterebbe" .
Il 270 DOMENICA ORDINARIO.
Converti il tuo cuore Non carichiamoci sulle spalle tutti i problemi del mondo. E non prendiamoci per i salvatori deU'umanità. Di salvato-re ce n'è uno solo: è GeStI Crisro. E non ci domanda ([j trasformarei in
super-eroi per cambiare il corso dd· la storia. Ci ha deno, invece, di cambiare inOa.nzlturto i noslri cuori. Solo una vera conversiont" ci permette di riconoscere il nostro posto nd mon
do. Sfor,liamoci di svolger(: il nostso ruolo nel modo pill onesto, Con gioia e beneyolenza. E allora il mondo cambierà.
Beli
Non confondiamo volontà e fede Non possiamo proprio confondere la fede con la volontà.
Aver fede noo sigrùfica avere un,., volomà di ferro.
QueUo d1e ci serve è piuttosro una fede forre. L'l volontà dev'essere messa al servi7jO deUa fede,
Così essa la sostiene, la rende fedele e le consente di mettere in pr-atica ... Ikn
9'-0105
IMMAGINI OItolm' 01
28a DOMENICA ORDINARIO
Domenica la ottobre Anno C - Le 17, 11-19
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro,
lodando Dio a gran voce. Le 17, 15
Gesù disse al Samaritano: "Alzati e va';
la tua fede ti ha salvato".
Il 280 DOMENICA ORDINARIO"
Nove più WlO Erano dicci, UIÙU - al di là delle diversirà - dalla stessa sofferenza, daI..la stessa esdusione c dalb.
ste-ssa speranza. Dopo avet" incontrato GestI, si ritrovano lUlti guariti. Nove compiono le pratiche necessarie per essere reintegrari nella comunità d'origine: di· ventano di nuovo puri, ritrovano la vita di
sempre e Si rinchiudono nd
loro mondo. Solo il samaritano, l'ereuco, torna indietro con il cuore colmo di riconosce.nza verso Gesù e canla la bontà di Dio. Solo lui, in· fani. è e.nlr.110 nel mondo nuovo: quello dclla
tenerezza di Dio, d1C si è rivelam in Gesù Cristo . Ecco perché se lurti sono guarili solO lui è salvato. jean-Marle EMe:::
cke CO~"' ri-ve~ ii- r-i-~ ~ feJ:e? 1 [1"i.J-1.Ò~%..U:-..-m.e.J'Lto O f.u.. ... i.ck~tit~?
J. .. H. BeLla
Per una Chiesa cattolica ... .. . cioè unjversale! È proprio questo il primo significato del termine "carrolico ~. Quando preghiamo "per la gloria di Dio e la salvezza del mondo" prodamiamo che la
gloria di Dio è la vita del mondo, eioè salvezza e vita per tuttì.
Ecco quello che dovrebbe (enerei lontani da ogni serra risma e da ogni ripìego egojstico su noi stessi.
Jean-Marie Bede:
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()flolJrc rJ./
29a DOMENICA ORDINARIO
Domenica l 7 ottobre Anno C • le 18, 1·8
C'era in una citL1. un giudice, che non temeva Dio ...
e una vedova che andava da lui.
Le 18, 2-3
"E Dio non farà giustl7.la ai suoi eietti che gridano giorno c notte verso di 1u1?U fard a lungo aspettare? lo vi dico
che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà,
troverà la fede sulla terra?".
290 DOMENICA ORDINARIO"
"ll Figlio dell'uomo d ...." quan o verra ...
Fra i lemi cht: oggi \"t:O!:!QOO ignorati pe.rcllé P;l!>'>3U di mocl.1 c'è queUo del ritOmo <li Cri'lo e del giudizio. Ma che CI )S' t' la Ane dci mondo' "-I t' m re S~U\l' :\gu~lino as..'tisleV"J. al s:lCdlt"ggio cb p:mc dei Vmd.ali, si dice dll' un uomo :;; :;.ia nlt.'"$SO a grid:u""("; -È b , fUle dtL moodo-. M3 sanCAgosUno gli :wrcbbc risPQsro:"No. " ;;,-,1.0 1;\1 fme di un mondo!", BLo:;ogn:J. riconoKcrc chc Il nostro credo :lffemla che noi :1\{cnùiamo la fme del mondo e il ritOmo dci Salv·,Horc. -Fi· ne dci mondo"? ma come comprenderla? Quand'C: che 1;1 srori:! de,::1i uomini vl·dr;. :tpparire 13 p:J.[()13 -(me"? C~ una prima l'l·
sposw: qU;l.Odo lo scopo, la IlnaJJr:1 di questo mondo sarà scafa raggiunl.1.Ma quando aUol"<l1 Innmzirucro 'J partire dali;! risurrezione di Cristo ... Vinl:! la mom::. sal Val:! ogni CreJI Ur.I ,
I:i [UlC del mondo sarà giunta. E dò chc continua è solo la dolce venUla deUc gt"Jl c roslta di Dio. Valuto a ccrC:\fC la SU:I gloria I?rcs.~) il Figlio risorto, Dio Don è confin;t(O :1 residcn7~1
coall3 nel tempo. Egli allU c V;Vl' nell'cremo presente di Colui che è. che era G che vien I;:: : non in tl"t: tempi. lJla in un solo slando. che epuro amore. Il Figlio ddl"uomo, quando ru.u.~dlerà ~lIomo
a ooi. nell":mima di coloro che uoi incroci:UllO qui e b. incontrerà la nOSl.r'J (Qde? ·[è.:rribik dOffiand.a pcrdlé coUoe;( la full" dci mondo c il giorno cile gìudlzio aLI ogni isl;uHe deHa nc>· SIr.l vita.
A.,.IHU1.cU..re. (c... !ULr<> L... ~1. 01)"'-;'
oC~LoI-t..e 0r-r.od:uH.C".. c l-1.ùH. o~r.o.iul1.c.. ~C01..%.C ... J.i.'lCot.ti.c.c...rc. erte.
~ t"-ro~ ~ "-I1-cke ~iLel-Uw. j Ot'/.rl'!IIdl
Pregare senza stancarsi ... Ma fisicamente possiamo riuscirei? Un antico Maestro ci fa da guida e ci ricorda che pregare non significa parlare. E pregare non è neppure lacere. Pregare significa lasciare dle Dio parli" Dio in noi, attraverso di noi, per noi, nel profondo di noi. Inutile lacere se Dio reclama la nostra voce per la SlL1 Parola! Inutile parlare se noi togliamo la parola al Verbo. Dobbiamo aSCOILc1.re il canro di Dio in noi e divenL1-re una cassa di risonanza, un amplificatore del mormorio d'amore delle tre Persone divine presenti in
noi e U"a noi.
J. DeVTicndl
IMMAGINI (JI/olln' () I
30a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 24 ottobre Anno C - Le 18, 9-14
o Dio, ti ringrazio che non sono
come gli a!rri uomini ... Le 18,11
CD r
VI fJ.lM
Q,,~
n fariseo pregava cos'è "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini,
ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Oig.iuoo due
volte la settimana e pago le decime di quanto possJedo".
300 DOMENICA ORDINARIO.
La preghiera ... lUl momento di verità1 Senu voler criticare uno e difendere l'al·
tro,senza merterli l'uno contro L"alt.ro, cerchiamo eli accogliere questa parabola di Gesù come un messaggio d'amore, di pace e dì verilà. Questi due uomini, lIDO fariseo e l'allro
pubblicano, con ì loro atlcggi:lmenli ci aiutano a vederei chiaro. È evidente cht: ognuno può riconoscersi nel rilr:mo dell'uno come in queUo de.l\'aJuo.
[n effetti, quando pregh.iamo che cosa ilidamo? Qual è l'arresa e la speran7,..'1 che formuliamo? Confessiamolo: è più facile par.l.gooarei agli
a.l!ri. definire il bene meHendolo a confrooro coo il. male ... Gesù ci mene in guardia da un pericolo reale, quello dl menerei davanti agli :tIm. di considerarci al di sopra dcgli altri ... queUo di lasciare i condurre d:ùla nostra giOo
91J>-I02
ria.. . queUo di prendere il posto dci Signore Dio! Prinu di affermare troppo rapid'lOltnte: • [o non sono come gli altri-, cerchiamo dì sapere come Dio ci vede e come risd:l.ia-010 di essere giudicati in profondità?
A/alli DoTlIIIS
9JJ).JQ,l
Un mormorio nel profondo del cuore Ciò che è giusto agli occhi di Dio sembra un'ingiustizia agli occhi degli uomini. Ma il silenzio generel. sempre una speranza e uoa presenza! Dio mi parla nel cuore e non aU'orecchio... Alai" DonllLS
91J)·J(l5
IMMAGINI (J/I"I)J'/' () j
31 a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 31 ottobre Anno C - Le 19, 1-10
"Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo
fermarmi a casa ma ~ Le 19,5
Gesù rispose a Zaccheo: "Oggi la salvezza è entrata
in questa casa, perché anch'egli è figIlo dl Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è
venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".
31 a DOMENICA ORDINARIO.
"Oggi devo fermarmi a casa tua" Dopo la venuta di Gesù nell1 nostra uro:Ulilà, il luogo deUa presenza di\'~1 è cambia· to. Non è più in un sanruarìo o in un tempio che GeSti vuole risiedere: è nel cuore dell'uomo che egli vuole- abitare! Quando Gesù dice a Zaccheo:-Oggi devo fermarmj a casa [\Ia~,è ad ognuno di noi che si rivolge, Gesù ci ha rivelato un Dio che ama ("uomo e continua a sollecitare la sua crealu!"".! per pa[er offrirgJi una
sU'aordinaria vi· cinanza, una [e·
nerezza incredi· bile. Egli si dona a ooi [oralmente e gratuitamente, atte ndendo la risposta d'amore della noStra libertà.
i""OI/S. C. Kratz
c,cJ.; .. (te ... l''C..EfjH ,~I:.o Z".aJ,eo (;.~ Lv 'c re.. (~("(" n.\~b~Le c vl-t.(.,u=.rt:.r)~L:
reI"' l"i.v ... l'"Ò{i CJ1.l etY .. , I,ollo.d·(4l1.te. i.I 5110 rc,,,t..,
"-l'L "-01-11-0 Jeòo Ji ~~e1"e CO-WLU.-to! Mon.s. C. Kmr:
Gesù aspetta la tua risposta Incontrare Gesù trasforma la vita. Nessuno può uscire indenne da una tale esperienza che ci obbliga ad una deci~ione radicale: prendo o 00 sul serio quest'invitO che bmda il mio cuore, m'i lascio raggiungere e amare, decido
- nonostante le mie debolezze - di sce· gliere il Signore Ge·
sù come ospile e compagno di srrada?
Mons. C Kmlz
IMMAGINI
9U)()()!
3 oHobre 2004 27ft Do1lleJ1lca Ordl"arlo
Il Signore disse ai discepoli: KSe aveste fede quanro uo granellino di SCIUpa, potreste di.rc a qucsro gelso: Sii sradicaIO (' IJ.tpiantalo od mare, ed esso vi a.scollerebbe ~.
24 ottobre 2004 3 0a Domellica Ordil/arlo
It fariseo pregava co::.; u-a sé: -o Dio. lÌ ringrazio che non
sono come gu altri uomini, l:idri, ingiusti, adulteri, e neppW"C come questo pubblicano. Digiuno due ~olrc b senimana e pago le decime di quantO possiedo".
Festa del ringraziamento
IMMAGINI DOMENICALI.
9!JJ6(Jl 9 /-')60_1
10 ottobre 2004 1 7 ottobre 2004 2& Domenicn O,.dhla,.io
lana: ~AIZ3li c \'a'; la fua fede lÌ ha salvato!",
29a Domellica Ordinario
"E Dio non farà giustizia ai suoi e1t:llÌ
cbe gridano giomo e nOrTe verso di lui? Vi dico dK: fari loro giusli.7ja promamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verr:l. lJ'Overà la fede sulla terra?~,
31 ottobre 2004 3 1(1 Domenica Ordillario
Gesù rispose a Zacdleo:"Oggi hl _~alvcaa è entrata in quesra casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio deU' uomo infarti è venuto a cercare e a salvare ciò che era rerdmo".
Posta Telefono
Sp
osta
men
ti di G
esù:
secon
da
serie Q
uanto a questa seconda serie
di spostamenti
di G
esù non possiam
o accertare una successione precisa. D
el resto non possiam
o nemm
eno supporre che G
esù abbia lasciato la G
alilea subito dopo aver appreso cbe G
iovanni il B
attista era stato
messo
in
prigione e poi decapitato,dal m
omento che lui stesso era
ricercato dalla polizia di Erode. Le
sue parole e
i suoi gesti, non sem
pre conformi
alla religione ebraica, provocavano
scanclalo. Egli andò
dunque in un primo m
omen
to a Cesarea di Filippo, dove
i discepoli gli testim
oniarono la loro fedeltà e dove G
esù com
inciò a parlare della sua passione. C
i fu poi l'episodio della Tra
sfigurazione, situato tradizionalm
ente SlÙ
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esù tornò
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IMMAGINI ()fIo")"c fJ I
Giusto (morto nel 381) Festeggiato Ioc. il 14 ottobre
Naia a Toumus, è dapprima diacono :1 Vien· ne (in Frnncia). Nel 3S0 divema vescovo di [jone. Un uomo impa17ilO. che OleJUva
colpi di spalla attomo a lui, venne un gior·
no a rifugiarsi nella cattedrale. GillslO si mette a parlamenl:.lrC con la foUa ostile ed
accetta di la.sciare nelle sue mani l'uomo a pano che venga giudicato con giuslizia. Ma essi lo tinceranno t: poi lo trJ.SCinerJru1o in giro per i piedi. Giusto si ririn aUO{d io un monastero deU'Egitto. Dopo la morte, il suo corpo verrà ripOrtAlO a [jone. 91 _o805
HUMOUR - SANTI ..
7)A 1UAII"Jb U Slli)"1. sI
"I.#.b'rt' c.d1'J1. U Q~ ~bJl"1. il 6""u ""n
",."i)'1'LM.
jI1A U IfIDEf1b ~flLU "Jl "blf ,,~IAn. li!
f11A=ASA" 7Jub'd!
'P"t~e66e ln~luIJ'JHl Ll Hl4JU",. u6J'''
~a:; ,l ""
Giovanni da Capistrano 0386-1456)
Festeggiato il 23 ottobre
Nato in Sicilia, è dapprima un giurisl:! di gran fama. Entra poi tra i francescani e, a partire daJ 1430, rifom1<1 il suo ordine e fonda il terz'ordine regolare di San Francesco. Predicatore molto popolare, viene inviato nell'Europa Ccntmie da.] papa Eugenio IV.
La sua memoria è ancora molto viva sulle rh'-e del Danubio. Le sue lotte per l'unità. de\l.:J. Chiesa gli vaJsero il titolo di "apostolo deU'Europa unita". Q!jJ$(}6
Crlspino e Crispiniano (morti verso i128S) Festeggiati il 25 ottobre
La leggenda narra che questi due fratelli
c:ùzolai vennero da. Roma a Soisson. Ave·
vano molm pietà verso i poveri. e per Que· sto fabbricavano loro delle c:alzature gratuitamcme. !nveOl2.rOno la ~boccia di san Cri spino .. , una boniglia la più rotonda possibile d1e, riempita d'acqua viene COUOG1·
la davanti ad una candela, per meglio ri· partime la luce. Questo ritrovato aiutò molto le ricamatrici di Soisson. Morti come martiri sotto l'imperatore Massirn.iano, ~ sono considemti i protettori dei calzolai. 2;.'
IMMAGINI Ol/o/})"C' {J I
È meglio accendere una lampada che arrabbiarsi per il buio.
Prl)/;eroio cinese
Ascolta il vento che \iene dal largo, ti lUonnora: Sì, è possibile credere che ci è nsel"Vato un avvenire,
senza che il passato si incolli alle nostre dita, come un rimorso che non smnisce mai.
VARIAZIONI.
CJI JJI)02
È più facile spaccare un nucleo d'atomo cbe io.frangere un pregiudizio. A H/llslrlu
In ogni comunità in cui regna la gioia il cielo irr01npe sulla terra.
Quale espressione si trova n
ella
Bibbia?
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C. E
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i ami.
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isponderò alla tua voce. E
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Dio farà
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Gesù raccontò al discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza
stancarsi: "C'era In una città un giudice, che non tem
eva 010 e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fam
mi
giustizia contro Il mio O
\IVersario. Per un certo tem
po egli non volle; ma poi disse tra sé:
Anche se non tem
o 010 e non ho nspeHo di nessullO
, poiché questa vedova è cosl molesta le
farò giustizia,. perché non venga continuamente a Im
portunarmi". E
Il Signore sogglunse: ''A
vete udito dò cne dice 11 giudice disonesto. E 010 non farà giustizio al suoI eietti che grida·
no glomo e notte verso di lui, e Il farà a lungo aspettare? VI dico che farà loro giustizia pron·
tamente. M
a Il Figlio dell'uomo, quando verrèt troverà lo fede sulla terro?". (u..:.. 18. l.al
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2.Disegna
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lto
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quello che sai su questo o quel personaggio del vange-lo di oggi (consulta le spiegazioni che sono sta
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3.lncoHa i fili di lana per fare i capelli e il tessuto p
er I vestiti, op-
~' pure colora il cartone. 4.F
lssa i bastoncini con dello scotch o con la colla. lasciando che una buona p
arte
di essi fuoriesca In basso. S
.Costrulsci con lo stesso sistem
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tte 01 giudice. la vedova. la folla
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2. Che cosa fa D
io quando cl rivolgiamo a lui?
a. Ci fa asp
ettare b. R
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c. È m
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3. P
erché Gesù racconta questa sto
ria ai suoi discepoli?
a. Perché com
prendano l'importanza della preghiera.
b. Perché si co
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erché com
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(
I BAMBIN SCOPRONO LA BIBBIA Uno straordinario viaggio nella storia sacra Un montaggio di immagini realizzate espressamente per i piu piecìnì. In accompagnamento. ad ogni immagine. un testo affasci
nante. che proietterà i bambini nella Giudea di 2000 anni là.
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" Rif.: 40 104 ~
Un complemento ideale: un beffo di accompagnomento da Ieggefe e coklmre
Questo libretto riunisce e commento In sintesi le diapositive e le reproduce con disegni in bianCO e nero che il bombino dovro colorare. In questo modo avro lo possibili/o di conoscere lo meraviglioso storia di No/aie.
Ma com'è nato veramente questo mondo?
Venti diapositive che iUustTOno lo creazione del mondo secondo lo Bibbia. per i piu piccol .
In un secondo testo. lo creazione è spiegata secondo le leorie scientifiche. per adulti o adolesc"enll. Le due versioni vengono messe a confronlo/.
Seòe di 20 diapo-~ slllve + testo di OCi:Omp.: .,I
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V ~
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• Vita e morte, ringraziamento e invocazione ...
l( mese di novembre è come un tessuto prezioso in cui si altemano fili di colori diversi : il fi lo della vita e quello della morte, uniti insieme da uno sguardo di saggezza e di speranza; il filo della lode e del ringraziamento e Quello dell'invocazione. collegati dalla meclesima fede e dall'unico amore.
Vlla e morte: realtà spesso considerate opposte l'una all'altra. Eppure è proprio attraverso la morte che si accede ad una vita nuova. etema. Ed è davanti alla morte che si comprende e si apprezza maggiormente la vita, che se ne coglie il valore. il senso. la grandezza.
Lode ed invocazione, ringraziamento per i doni della terra, per ia vita luminosa di tu tti I santi e supplica per tutti i nostri fratelli che stanno vivendo il tempo della purificazione, prima di approdare alla gioia e alla pace di Dio. Stati d'animo differenti. ma che trovano nella nostra relazione con Dio la loro sorgente e la loro ragione.
Il mese di novembre è un mese di preghiera intensa e tuttavia pacata. Come le preghiere sommesse, bisbigliate In cimitero, con gli occhi rivolti ad una fotografia che ci riporta alla memoria un volto amato. Come il Rosario recitato ancora a sera, nel tepore delle nostre case, per affidare alla Vergine coloro che hanno lasciato un segno prezioso nella nostra esistenza. Il mese d1 novembre è un mese che costituisce quasi un placido approdo, da transitare a velocità. moderata, prima di immetterci nel fiume gagliardo deJl'Awento.
Juc.~~ Sac. Roberto Laurfta
La selezione del mese Ecco quattro immagini per celebrare con dignità e gusto il Giorno dei fedeli defunti.
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R<f. 010357
IL CALENDARIO DELL'ANNO 2004: Per tuffo il mese di novembre Intenzione di preghiera suggerito dal papa: "Per 1uttI quelli che sono o seNlzJo dello m issione perché si ricordino sempre che l'efficacia dell'evangelizzazione sgorgo dallo santità personale e dall'unione Intimo con Cristo'.
1° novembre Festa di tuItt I Santi: Uno g iomato per celebrare I sa nti e per sentirsi chioma Il 0 110 san!HÒ.
14 novembre Giornata del Ringrozlamenfo
Il "ost."" .... T\uio è liÙlI o Id~ nl .. ., .. iJ.IIl'P"lo po:r oglll .:tilhih' ,,"'<1oml., " ilrllln .... 1;,. ... 11,,1 ...
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Fax.: 800-19/375 {num!Ti yerdll email: editions.oIM;IilIml~11inc.fr
I!MAGINI SOI'emb/'C' 01
Tunl I SANTI Lunedì 10 novembre
Anno C - Mt 5,1-12
Prendendo allora la parola, li ammaesrrava
dicendo, .. M/S,2
Beati i poveri in spmro ... Beati gli affiitti .. .
Beati i miti .. . Beati quelli che hanno fame
c sete deUa giustizia ...
Beati i misericordiosi."
Beati i puri di cuore ...
Beati gli operatori di pace .. , Beati i perseguitati per causa deUa
giustizia ... percbé di essi è
il Regno dei cieli.
Il TUnl I SANTI"
Una religione per la felicità La parola -beali" è.; fr<:C)lIL'lltc ndl::! Bibbia così COllle ndlt: nostre celebrazioni. EJ i: spesso proclamata m:'Ut: kttllft:, j\Ja con la fesra di t\llti i S;uui ne f'acci;uno VCr.U1IC1lIC
una buona provvìsra, C'è la bc:uirudine degli apostoli: .-;lIlJa montagna della tr,l~(ìgllr;lzione (l..c 9.33), dopo b professione di fede di Pietro (MI 16. [7) e di Tomlll:lSo (Cv 20.29). C'è anche l:! bC:ltiludinc di coloro che ascoltano Gcsìl:"Bcati coloro cile :1S(:ol·
mI10 la p:u-ola di Diu'" (lA Il,28). E ci sono adùlritrur<l coloro elle sono beni. mentre
li si consider:a degli infelici (vedi le Ik.lIirudiui c11L' si k:ggollo in questa feSL1. tli rurti i S:1mi). E poi siamo b<::1li tuffi
noi dle partecipiamo alle celebrazioni dt'!1' Eu· C:I risti J: beHi perd1é iovilali alla Ceoa del Signore! (IL' 14. IS:Ap 1').9)
Marcl'l . .\Jelzger
91JII02
N.J(" r'rcs,~CYE~ C.H: ,,,·;~tci Cl'~ Jt<J L 1" Leo rJ.~m.oLJ1.S ~e,,"-e
L YLYL e L mvrtL.
Non è troppo tardi! Consideriamo la folla dei marriri, che sono accanto a Dio. Prima del martirio alcuni
di essi erano dei persecutori, come Paolo, ma poi si sono convertitL Altri hanno rinnegaro Cristo per Wl momento, come Pietro. lnsomma, prima del loro manirio non erano tanto pitl samj di
noi.Abbiamo ancora delle possi
bilirà, dunque: non è mai troppo tardi per accogliere la santità d1e lo Spirito di Dio semina in noi durante le celebrazioni Marcel Metzger
IIMMAGINI Xo/'cmlJrc I)·i
GIORNO DEI MORTI
Martedì 2 novembre Anno C
Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiUllque
vede ìl Figlio e crede in lui abbia la vira eterna. Gv 6,40
Venite, benedeni del Padre mio,
ricevete in eredità il Regno preparato per voi
fin daUa fondazione del mondo. Mr 25, 34
GIORNO DEI MORTI.
A tutti voi: grazie! Vorrei riYQlglTt' qllOUl flrc~hitT,1 :I nmi voi dlc avele bsd;JI~' qut:.'i la rio~Ir;1 ICrr:!
c orJ siclc nel mis[n;o~o silenzio di Dio . ..... """':=-.. ----------~----GrJ7je perché la \,OSI..-;l \,i(;1 h:J ~q~llato l:I. nùa. GrJzic per runo quello chc mJ avete dOllaro di, bello t: di gmnuc. Gr.vjc per i gt:51 i e le paroll: che mi, avere reg..1Iato.
c,r:tl'Je per il vostTO amure, lln:sente per scmpre nel Illio cuure.
c,r.17jt: per la luce dci VUS(11) l'olto t' 1:1 limpidcZ7.;1 dd VOSI.f(\ ~j:: lIardo.
Gr,lZ:it: per runo quello che ho pOluto It:ggere nel profondo dd \'o~'ri ocdu. Graz.Ìl" [JeT i :>e:nrit'ri IX'R·ur..1 inskme, per le lunglw IrJv~~r.-;II('. ulvolLa fJticost: c dure, cile ;Ibhiamo a~"lJto la fO\'tUna di :lff1"l'l1llatc insieme. Gr.tZie per il VOSLrO Lworo, b V(l~lrn )Y.lzie= e il, \"o~ro COr.Jggio.
Gr.v.ic per le \"0511"'(: ris:1 (: Il: \'l>~trc I;icrirue. Gr:lZic and\e per Il· VO~Irt; csiwzionì, Il- paure e gr.'lzit:' ~ ncht· peI il VOSlTO e.rr.u:t:, Gr.uic per run.l I dubbi c mdlc per gli sbagli. "\1((0 questo fu p;trtc.: dda vita. Il VO:.1TO p~o è irrimelliahilmellle vuoto e la VOSlril aSS(:n7~1 mi fa male.
Mi mancate oggi e mi maIlChl'n'lC ancor piil domani .,
Grazie di avermJ oato il coral!.,ttio di andare anco!";! avanti. diretto verso Colui che mi attende sUU':ùtrJ nV:I,là dove ora voi COlloscere già 1:1 Pace, l'AmoR' c: la GioÌ:\. OJr/sfil/e Re/nunll
As~i.eWLe,"- tuth, i. fr~tc((L C (e. ~ore((e. Je~H.b.
f"'·"'u-.",o LL l'''r,,L, i.","wLlo Ji. coLoro cke Ck-»L»Li-Jtt..ti..l1.-0 ver~o ~ lu.ce.
La festa della vita Noi non fesreggiamo la morte, ma
piunosro la vira di tutti quelli che ci precedono e che sono già (fa le braccia del Signore della Vita!
ClJrlstlne Rclnl;ofl
IMMAGINI Xrl/'('wIJlt, (J'I
32a DOMENICA ORDINARIO
Domenica 7 novembre Anno C - le 20, 27-38
Che poi i morri risorgono, lo ha indicaro anche
Mosé a proposiro del rovero ...
Le 20,37
Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosé
a proposito del roveto, quando chiama il Signore:
Dio di Abramo, Dio di Isacco e
Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti,
ma dei vivi,
Perdere la faccia Ci sono mohi. modi di perdcrè 1:1 faccia: 1:1
ma.lattia, lA disoccu pxdollt: , un lurto improv· \;.50. LI \·it:l viene ~pinla in \l1l·~JIr.l dimeno
sione e si ha !"in.1 prt:.SSionc cl i Ilon t'S$eft pi ù nulta. O mep).io. si i: <jU,ÙL'O$.'\, ma non :.-i l: più qualcuoo. Morire signlfica perdere la
f:!Cela, per "ultima volla.
320 DOMENICA ORDINARIO.
E rutl:IvjJ FrJnçoise Dolw afkrrnalo';:J, con
cmo/.jon(·: Ceno. quanclo si muore- si perde
la r~Kci;) . 0)3 è per ritro .... are la f.tc:ctl di Dio.
A.'i..',ie.mc: :J qudJi che amiamo Iloi s;m:mo lr.lsfigur.lti cd avremo un volw di luce.
l\-rché -il nostro Dio non è il Dio dei morti. ~..,. nl:J dci vi,vi- . "--- .Roberl Rlbc,.
--------"'--.. \t\~--~.....".."';"A",!>a.. - -~
?:._IJ'!VJ
Pe..- c.k~.se... cJ.. ... t:-c1\ J.e,·c .. ci .s1 ... I·ì~ .\tu r ·ol .... ~ ÒlY~H.tI .C c..( tC.'-'''~'LC Jc.( ~IILnL;.>10 .
Pc.r cki. .sc .. .sr.c.rr.rc. e...vve'-'·'L ci;' cf\.(: 'lO" l'''\(~ JlC'"IILe.HO lllunr ... S'Le...rc .
Pe .. c.ki . .sc .. (.IIU' • .re
~( T otJ\1'LeH-te A(t .. " ~ c...~" .. tc...t",- J~ cu.ore. A'./lIJx:r
li peggio è nemico del!' amore Non bisogna nu.i disperare, nella vita tutto è possibile! E anche le cose m.igliori. Troppo spesso si prevede solo il peggio. Come se qualcuno ci
arrendesse per punirei. Ma quesro Dio che punisce _~ --
noo è il nostro Dio. Perché, a]trimemi, come f1~J{ . .1
porremmo dire che è vera· r ' ... " ~~'.r. /", ~ /q! ~ J. r ,\ ~ ~<I v
mente buono? ..,.,.. ~ .<'; ... ~" 6~_
Roocn Ribcr V " ~ Il .~: ...
\ . \
ImMAGINI \'nrelllbre O·i
330 DOMENICA ORDINARIO
Domenica 14 novembre Anno C - le 21, 5-19
Vi saranno fatti terrificanti
e segni grandi Del cielo. Lc21,11
Sarete odiati da rotti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello
dci vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime..
III 330 DOMENICA ORDINARIO"
Rendere testimonianza Non spavcnt.'lrevi tlJvanri :1 quesm mondo che .'i incrina in ogni senso. Siate proD! i ;1
rendere [estimon ian 7 .. 11 dci la spc:r,1n Z:l dle è in voi: gli 110m ini hanno Tanto bisugno di uno slancio nuovo. Non spaventatevi c!<lv;tmj a qllCSLO monùo che non S~I più ti" dle p;mc g1.lardart: pcr veder 50rgere i.l sole. Siale pronti a rendere resLimoni;mZ<1 del!;:! luce che è in voi: g.1i uomini hanno tamo bisogno di punti ili riferimento. Non spaventatevi davanti a queslo mondo che chiude gli occhi sllllc:: disuguaglianze. Siate pronti a re n cltTt: leslimonianza de! desickrio di verità che è in voi: gli uomini hanno tamo bisogno di scoprire i sentieri deUa giuslizia. Non spaventarevi daV<lllli ;r qucsto mondo dlt., ha su.:lIo il campo dell'egoismo. Sialt:
pronti a rendere Tesrimonianza dell'amore che è iJ1 voi: ~i uomJni hanDO tanto bisogno di imparano' di nuovo iJ sig.nifi· cal'O deUa solida rinà.
Lue Sleln
Se.. c..re1.i. .t.elt-~ Vi.tC4, ~e r ... ~t"~ a tuo C.B."1"e c.Jl.c.. ~"-\"'"olc ...
"-0"- c<-vrc<-i ti~ "-"-((.c<- J.c: te»Lere L »..e~~u..l'Lo ...
Guardare al futuro con fiducia Ancbe oggi, come nel vangelo, si seme parl:lre di caraclismi e di carastrofi, di guerre e di carestie. Come se iI mondo non fosse per nulla cambialO,
come se gli uomini non avessero appreso la lezione che viene daUa storia. È più che mai necessario coS(ruire un mondo in cui regnano la pace e la solidarietà. È più che mai l'ora Lii volgere verso il fumro uno sguardo fiducioso perché Dio accompagna quelli che lasciano le loro paure ai bordi deUa strada ... Llle Sleln
02JJJO
IM,MAGINI iVOl't'l1lbre O-i
CRISTO RE Domenica 21 novembre
Anno C - le 23, 35-43
Uno dei malfattori appesi aUa croce lo insultava ...
ma l'altro lo rimproverava . Le 23,39-40
L'altro malfattore gli wsse: "Gesù) ricordati di
me quando entrerai nel tuo regno".
E Gesù gli rispose: "In verità ti dico,
o~ sarat con me nel paradiso".
-. CRISTO RE"
Mi piace questo re Non voglio nessun altro re al suo posto. Perché mi piace questo re faWco agli occhi degli uomini, ridol[o a carne che soffre. l grandi lo scherniscono, ma i piccoli )0 piangalla. C'è chi continlla a tenlarlo per affemlare di aver r-agìone:"Sta per morire, lui che si è proclamato Figlio di Dio ... ~. Attendono un intervento divino, e non si accorgono che Dio è proprio sono i loro occhi. È Il. neU 'onnipotenza del suo amore ,
non Vu.o( Ji.re e.Hcl"c ~one..rl4.:f:o ,LLL.. .)offercl'L.1.,l4.- e ,L..(L.. l11..ori:e.
lliO/m',o
Prendere coscienza Perché il buon ladrone è S(aro salvaro? Non aveva Wl passato da .. . malvivenre? Che cosa lo ha reso buono? In primo luogo la coscienza di queJJo che ha fatto: riconosce il male compiuto, E poi il
suo sguardo, rivolto verso Gesù. Egli vede in quell'uomo luui
liaw il suo re. E lo sceglie , La sua conversione è cosa mtta ...
Ben
IM,MAGINI
10 DOMENICA DI AWENTO
Domenica 28 novembre Anno A - Mt 24, 37-44
Perciò anche voi state pronri, perché neU'ora che non
immaginare,il Figlio dell'uomo verrà. MI 24,44
Y.jJO.!/
~,
t-
I Anche voi state pronti, perché nell'ora che non
immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
10 DOMENICA DI AWENTO.
Attendiamo il tuo ritorno La storia umana non l.' ciclica. c dunque non è vero che non c'è nuU:l di nuovo ~OlfO il sole. No, per noi c'l: un fururo. Noi auendiamo qualcuno: il Signore GesÌJ Cristo. Davanti a noi. dunque. lIon c't- il peggio. ma il meglio. Il nostro tempo <..Ii o.t-:~i, qu<::sro tempo che pas-S4. è il momento deU:l fedelt:1. di wu fedeltà ICn.,Cl'.
)l'fllI·J!{/rle fkdez
A "'-c ke ~ e "'-o "'- c~ "'~tei:k .. 'lo t~~ ",-~",-i:e L.He.. v~i:",
Le.- vaU. cJ ; v;.ve..,t~ ~~ c..~ re:{±c..~\ . .> T{.e.-Lco~c.. cLe... l'\..ù; ..
Attendere ... ma come?
j..,I/.JJNle
Prima del diluvio, ciò che ha condotto alla perdizione non è S!.aro il falto che umangia ... -ano e bevevano, prendevano moglie e mariro~ ... ma che vive
vano runo ciò nella spensierarezza e nel compromesso con quello che allora regnava sulla rerra: l'ingiustizia, [' omicidio, la violenza ...
Atrualmenre non capit.a forse anche a noi di vi\~ere neUa stessa srensieratev..a e nello sresso compromesso' "Vegliare - ti dice il Crisro - Stare pronli~.
)..,IJ. Sedez
---.~--
10 novembre 2004 Turri i Smul
"Beati i poveri in spiriro- .. beati gli afmu i ... beati i mil i. _ . bea ti q ueLli che hanno mOle e sete di giustizia ... beati i misericordiosi. .. beui i puri di cuore ... be:tti gli operatori di pacc ... beati i perseguilali. .. perché di essi e il regno dei cieli".
14 novembre 2004 3311 Domenica Ordinario
"Saretc odi:ui d:! runi per ClU$..1. del m io nome. ~1:J. ne mrucno lIn GI pella dci Vostro c:tpo [)CM. Con b vostJ':! perse, VCTJn7~1 s..1.l\'CfelC k \'05t[(: :mimè".
92JJ707
Commemorazione dei fedeli defunti
2 novembre 2004 Giorno dei Morti
"Questa infani è la volollt:t ùcl Padre mio. cue chiunque vede il Pigho e crede in lui abbia I::J. vi.ta eterna; io lo rislisciterò nell'ultimo siomo~.
21 novembre 2004 CrisUJ Re
Uno dei maltmori gli (jisse: "Gesù ricordati di me quando entrerai nL"1 tuo regno", Gesù gli rispO$e:ulo vcril~ li dico. oggi sarai con mc nel par;ldiso·'.
Incontri di catechismo
Il IMMAGINI DOMENICALI.
7 novembre 2004 3211 Domeuicn Ordinano
"C he poi i morLi risorgono. lo ha indi-cato anche Masi: a proposito del rove· to, quando chiama il Signore: Dio cii Abramo. Dio di lsacco. Dio di Giacobbe. Dio noo è Dio dei morti. ma dei vivi; perdlé rurti vivono per lui",
28 novembre 2004 1 Il DlTmenica di Avvento
"Perciò ancbe voi state pronti, perché ncU'orn cile 0011 immag\n:llc il Figlio dell'uomo ver6~_
Cristo Re
Le case ebraiche
Prima di affrontare la seconda
serie di spostamenti da parte
di Gesù
, osserviamo un po' il
modo di vivere dell'epoca e
cominciam
o dalla
vita del
villaggio. La
maggior
parte della popolazio
ne, infutti, vive in
villaggi O
in piccoli
raggruppam
enti di case. Le abitazioni, spesso
modeste, sono
costruite con IU
1 impasto di
argilla e
carme
oppure con
dei
mattoni
di argilla,
nei quali, plim
a della cottura, è
St.1t.1 mescolata della paglia.
Le mura vengono im
biancate ~,
Una lam
pada co
n la calce. L
e case ha
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0 la
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,~======================~fo~nm~a~di~'~w~,~gran~~d~e~q~u:adra~~to~,
t. .".
-,
~, ,~----------------------------~
diviso in due da una differenza
di livello: in basso la stalla che
diventa
laboratorio o sala da
gioco quando gli animali sono
nei cam
pi; in alto, invece, W
13
cucina, lilla sala da pranzo e la cam
era. Per le case più ricche si utilizzano le pietre e la calcina. Le stanze sono collocate attorno ad un cortile centrale. il tetto è
~.
... ~d - ....
o
." .
a terrazza, fatto d
i travi incrociate e di ram
agl.ia, il tutto ricoperto di fango ben pigiato. L
'insieme,
comunque,
deve essere
consolidato tutti
gli anni, prim
a della st.1gione delle piogge.
La terrazza
serve a
prendere il fresco, a dorm
.ire, a fur seccare i legum
i o rnamrare
i fruttj, talvolt.1 a cucinare e
anche a pregare. n
Jù?
rJY L
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e/'
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z m
••
IMMAGINI AWENTO - SANTI.
INNO PER IL TEMPODIAVVENTO
Dio splendente di luce tu creasti la volta dei cieli,
Il UlO braccio gtùcla I 'wùverso. 1\1 piega la nostra rigidità,
fa' brillare la tua luce nei nostri cuori, apri i nostri occhi,
porta calore nei nostri cuori freddi e fa' dle ti possìamo lodare e ringraziare.
accendi col tuo fuoco la nostra preglùera. Levati come giudice delle nazioni, liberaci dalle nostre miserie, donaci sempre il tuo amore
L'annonia del mondo era stata sconvolta e noi vivevamo nella sofferenza. Tu hai fatto risplendere la speranza accordandoci la salvezza.
e la tua protezione.
o Sole dle sorgi, splendente di luce, nato da Maria,
Lode, onore e gloria, a Dio, il Padre, e al nostro Salvatore, allo Spirito Consolatore cantiamo con voci di gioia.
Dio di bellezza, rivestito di gloria, ilhunina con 11 tua bontà (Libera traduzione dell'Inno
"COJulif.or alme sidel'uJJ1J.» la terra che giace nell'ombra della notte.
Willibrord (658-739) Festeggiato locaJmente
il 7 novembre
Originario della Nonhumbria (lnglli!te rf<l) , divenra monaco e viene ad evangeli.zz:!re la Frisia. Divencalo arcivescovo di Urrechl , Carlo Martello lo sostiene e la sua azione si esrende dalle Fiandre meridionali ftno alla Germania settenrrionale . Ogni anno. il martedì dopo Pentecosre. viene fesreggiato solennemente nella ci((à di Echteroacb, ave ba luogo una celebre processione danz.tnre.
Giovanni Scoto Eriugena (1270-1308)
Festeggiato 1'8 novembre (è beato)
Nato in Scozia. entra nell'ordine francescano e divenra filosofo e teologo . Insegna ad Oxford, Parigi e Colonia. Secondo lui le chiavi dell'lmiverso sono l'assolma libert~ di Dio e la po[enza del suo amore e non la sua verirà e la sua legge. Contrariamente al pensiero tomisra, afferma che nell'uomo il (1rimaro sperra alla volonrà (e non alla ragione). Contribuì alla [omlU)azione della teologi..'l ddl'Immacolata Concezione.
Giovanni Berchmans (1599-1621)
Festeggiato il 26 novembre (e i.l 13 agosto in Belgio)
Nato nel Brabante. entra a 17 anni nel noviziato gesuita di l\'lalincs. Alun.no brillante e srudioso, si sfora di SOllomertere l'imélJigenza allo spiriro. Prosegue i suoi srudi a Roma e si segnala per un gIdnùe rispetto della regola. un buonumore costame, la sua devozione alla Madonna e la sua disponibilità nel servizio dei frarelli. Muore a 22 an.ni, dopo una breve malattia .
IMMAGINI .\'ol'C'ml11"c! o..;
Ti addormenti per risvegliarti. Muori per vivere.
(Testo trovato su una piramide eglzlc17Ul)
Soffio ogni volta che muore un uonzo di uzler,to perché è la terra e ".on il cielo, ad averne maggiormente bisogno, (G. C Llchtel1beli!.)
Sulla strada
VARIAZIONI_
C.1mminanrno da tanti anni , 1"uno acc:lnto aU'ahr:t, spesso mano nella ll1:lilo.Avevarno affrontato la pioggia , il velUO, la neve e il sole cocenle . Avev:uno lonato co.ntro la faml: , la $ete, l:.t Slaocheua, il dubbio c lo sfinimenro. Ci sosreuC\-,uno reciproc:ulIcnte . [ spartivamo insieme: mite le
gioie, quelle che ci offrivano le contrade attraversate, qllelle che ci donavano tanli incontri, quella di s:tpere che il nostro scopo erd nobile e grande. Poi una sera, ferntandomi, non li ho piìt visto. E tunavi:t Don avel'amo CO!ileggiato :.Jlcun burrone, né iocoo.lr.1I0 alcun lupo o pericolo di sona. Ti ho ce rcato e chiamatO, ho griUalo a Iwl.go il tuO nome. Poi sono stato sopraffattO dali:!. fatica e d:ula pe:na. Mi sei apparsa in sogno e il [liO sguardo era più dolce che mai.AJlora ho capico cile 1\I l'a· vevi raggiunto lo scopo ... AI risveglio non erO più triste perché sapevo che anch 'io. un giorno, ;\vrei r.lggi·
unto quel [r.lguardo. NeU 'attesa di qllell' ora continuo a CUTI·
m.io'.) re ... iUullun:uo dal tuo volto.
Sì, 1: possibile
impegnarsi con UJl entusiasmo
ouovo,
basta non
aningerc fona dalle droglu
di ogni genere proposte:
qui o là.
Quale espressione si trova nella B
ibbia? A
. Ch
i do
na ai p
ov
eri, pre
sta a D
io.
8. E
ssere
po
vero
co
me G
iob
be.
D. C
ad
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su q
ua
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:::.,
L _·--'C-==·=--~~O _
_ ~--'_/?ID",;g~~;r;· ;;;;;;;;'"';:-i!'
Risp
osta
: Malieo
5. 3
Preghiera: A
nch'io mi sento piccolo ...
An
ch'io
mi se
nto
piccolo. Sig
no
re.
qu
an
do
mi se
nto
sma
rrito.
lon
tan
o da q
ue
lli che amo,
pe
r una strad
a to
rtuo
sa ...
An
ch'io
mi se
nto
piccolo. Sig
no
re.
qu
an
do
mi se
nto
frag
ile e debole.
i miei occhi si p
erd
on
o nel buio
ed io sono incapace di alla
rmi verso la Juce ..
An
ch'io
mi se
nio
piccolo, Signore.
quando le forze mi abbandonano.
qu
an
do
son
o p
rigio
nie
ro della paura
e mi m
anca il cora
gg
io ...
Ma
mi se
nto
gra
nd
e. invece. S
ign
ore
q
ua
nd
o posso a
bb
an
do
na
rmi tra
le braccia
d
i colo
ro che am
o. e la
sciarm
i aw
olg
ere
da
l loro
affe
tto.
Mi se
nio
gra
nd
e. S
ign
ore
. q
ua
nd
o faccio nascere la gioia e l'a
lleg
ria sui vo
lli, q
ua
nd
o il sole fa ca
nla
re il m
io cuore
e mi ve
ste a fe
sla.
Mi se
nio
gra
nd
e, S
ign
ore
, q
ua
nd
o tu sei ta
lme
nle
vicino
a me
che mi viene voglia di ca
nla
re,
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N'56 N
ov. 20
04
Tu
tl: C
h,I.!!n
. Re
lnb
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scendi subito!
Gesù arrivò o G
erico. C'era lì un uom
o di nome Zaccheo, capo del pubblicani e
ricco. Cercava di vedere quale fosse G
esù, ma non gli riusciva a causa della folla,
poiché era piccolo di statura. Alloro corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un
sicomoro, poiché doveva passare di là. Q
uando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo
e gli disse: <<Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarm
i a casa tua". In fretta scese e lo accolse pieno di gioia, V
edendo ciò, tuffi morm
oravano: «E' andato od alloggiare da un peccatore!». M
a Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, lo do lo metà dei
miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tonto». G
esù gli rispose: «O
ggi lo salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abram
o; Il Figlio dell'uom
o infatti è venuto a cercare e o salvare ciò che era perduto». (luoo 19. 1·10)
Ciao
, amici m
iei! O
gg
i co
no
scere
mo
un
uo
mo
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om
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acch
eo
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ella città
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ciò
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erò
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aro
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ifficili.
Gerico
: E
una grande città
della P
alestina, non m
olto
lon
tan
o da G
erusalemm
e. D
ai un
'occh
iata
alla cartina della Pa·
lestina e vedrai il luogo preciso in cui sta
pe
r accadere uno strao
rdin
ario
incontro.
Pu
bb
licano
: Z
accheo è un ebreo,
come
tutti gli
ab
itan
ti de!la città di G
erico. La sua a
ttività
è quella
de
ll'esa
ttore
delle
imposte: raccoglie
il denaro che gli
ebrei sono costre
tti a pagare all'im
p
era
tore
di Rom
a. È dunque al servi
zio dei Rom
ani. lavora pe
r lo straniero che ha occupato il suo paese. G
li a
bita
nti
di G
erico
so
spe
ttan
o
che Z
acch
eo
sia un ladro e che si arricchisca alle loro spalle.
Un
figlio
di A
bram
o:
Do
po
l'inco
ntro
di Gesù con Z
accheo tu
tto è cam
biato: Zaccheo è tra
sfor
mato,
desidera cam
bia
r vita e così
decide di restitu
ire quello che ha ru
bato e di donare con
generosità._. P
er Gesù Z
accheo non è più al servizio
dello straniero,
ma
è un
vero ebreo. un "fig
lio di A
bra
mo
".
Ab
ram
o è colui
che ha cred
uto
pe
r prim
o in Dio_
Zaccheo
ormai
fa p
arte
di
questa bella
e gra
nd
e fam
iglia di
Abram
o: com
e lui, anche Zaccheo ha d
ovu
to
affro
nta
re
un g
ran
de
ca
mb
iam
en
to
nella sua vita pe
r pa
rtire a
ll'inco
ntro
con D
io.
Il Fig
lio d
ell'uo
mo
: Q
ue
sto tito
lo che G
esù si attrib
uisce
è p
iutto
sto stra
no
... C
irca 160 anni prima della venuta di
Gesù,
il p
rofe
ta
Daniele aveva
annunciato che sarebbe a
rrivato
un invia
to del
Signore e che si
sarebbe chiam
ato "il Figlio d
ell'u
om
o".
Sarebbe ve
nu
to sulla te
rra p
er giudi
care le ge
nti con giustizia e rinnova
re il mondo.
Chiam
ando se stesso "Figlio d
ell'u
o
mo",
Gesù
ci fa
capire che
è un
uomo com
e ciascuno di noi. che vive, parla
ed am
a com
e noi,
ma
che è anche l'in
viato
di Dio
che insegna la stra
da
della
giustizia, che
sostie
ne
coloro che so
ffron
o, che salva coloro
che sono
sma
rriti e mo
stra
loro
la stra
da
della vita.
Lascia che il tuo
cuo
re ti isp
iri libe
ram
en
te
Perc
hé tu
ti po
ssa ric
ord
are
di q
uesto
merav
iglio
so in
con
tro tra
Gesù
e Z
accheo
. e sop
rattu
tto p
erc
hé n
on
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entich
i di p
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tu G
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o. P
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ntirti p
iù v
icino
a Gesù
co
me Z
acch
eo
che, p
er m
eglio
ved
ere
Gesù
, no
n h
a esita
to a salire su
un
alb
ero! V
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tto è p
ossib
ile, an
ch
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uan
do
si è picco
li!
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Brico
lag
e: U
n a
lbe
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Ti p
rop
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un
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tto in
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er illu
strare
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lcun
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vivace
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ella
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e un pa
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ici.
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lbe
ro che sarà il tu
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ro ...
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glia
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Ed ecco
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to,
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tito.
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ta.
Forse
hai fatto
un piacere a qu
alcu
no
o sei sta
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on
e di un
bel g
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tato
un a
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... tocca a te vedere! Q
ua
nd
o hai te
rmin
ato
attacca il foglio ai tu
o albero.
Co
si. un po
' alla volta
, il tuo
alb
ero
creo sce
rà
e verrà
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eco
rato
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glie
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de:
1. Perché Z
acch
eo
sale sull'a
lbe
ro?
a. P
er racco
glie
re dei fru
tti. b. P
er sorve
glia
re g
li acq
uisti d
ella
ge
nte
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ag
are
loro
le tasse. c. P
er ved
ere
Gesu.
2. Perché G
esù vuole an
da
re in casa di Z
acch
eo
?
a. Per m
an
gia
re g
ratis.
b. Per g
ua
rirvi la ma
dre
di Zaccheo.
c. Perché Z
acch
eo
è un figlio
di Ab
ram
o co
me
tutti g
li eb
rei.
3. Che cosa d
ice Z
acch
eo
a Gesù?
a. No
n ho te
mp
o p
er rice
verti in casa m
ia . b. D
on
o 18 m
età dei miei beni ai p
ove
ri . c. S
e ho rub
ato
CI qu
alcu
no
91i restitu
isco q
ua
ttro vo
lte ta
nto
.
Risp
oste
a pa
gin
a 8
Za
cche
o e il suo m
estie
re
OsseN
a b
en
e g
li og
getti ra
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rati q
ui so
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rrispo
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on
o tu
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estie
re.
Qu
ali son
o g
li og
getti d
i cui Z
acch
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ha b
isog
no
per il su
o?
-
Piccoli e g
rand
i nell'o
mb
ra e nella luce
È g
ià m
ezzo
gio
rno
e Z
ac
ch
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è a
nc
ora
su
l sic
om
oro
. Me
ntre
as
pe
ttia
mo
ch
e G
es
ù
pa
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i, s
em
bra
ch
e il
so
le v
og
lia
gio
ca
rci d
eg
li sc
he
rzi. T
rov
a le
6 d
iffere
nze
ch
e c
i so
no
tra Z
ac
ch
eo
su
ll'alb
ero
e l'om
bra
ch
e
vie
ne
pro
ietta
ta.
j /'
Le paro
le del van
gelo
C
om
pleta
le frasi. aiu
tan
do
ti con
il testo d
el va
ng
elo.
Zaccheo era un esattore delle _
__
_ _
Anche lui era un lìglio di _
__
__
_ D
ecide di __
__
__
__
__
il quadruplo. G
esù gli dice di __
__
__
__
dall'albero. G
esù si designa col nome di "lìglio dell' _
__
_ ".
Zaccheo regala ai poveri la _
__
_ dei suoi beni.
Risp
oste
a pa
gin
a 8
Un
sic
om
oro
: È
un alb
ero
che cresce
nella reg
ion
e
de
ll'Eg
itto e che so
mig
lia ad un pla
tano. P
uò dive
nta
re m
olto
gra
nd
e e
sup
era
re) 2
0 m
etri di altezza. I suoi
rami,
dalle foglie
allungate. fanno
E tu, che cosa farai?
mo
lta o
mb
ra in q
ue
sto p
ae
se in cui fa
mo
lto caldo. I p
rimi ram
i del sicom
o
ro son
o bassi e Z
acch
eo
pu
ò d
un
qu
e
arra
mp
icarsi fa
cilme
nte
su qu
esto
alb
ero
pe
r rag
giu
ng
ere
una certa
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rcare
di ved
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Gesù.
Za
cc
he
o h
a d
ato
ai p
ov
eri la
me
tà d
ei s
uo
i be
ni e h
a re
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ito il q
ua
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rup
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i qu
ello
ch
e a
ve
va
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. Tu ch
e c
os
a v
uo
i fare
pe
r i po
ve
ri e p
er q
ue
lli ai q
ua
li ha
i fatto
qu
alc
he
torto
?
Ele
nc
a q
ui d
i se
gu
ito le
ide
e c
he
ti ve
ng
on
o in
me
nte
:
I segnalibro Ecco dei segnalibro molto belli che avrete il piacere di regalarvi e di regalare. Potete scegliere tra una confezione di 5 segnalibro con la stessa immagine (Rif. : da 20701 a 20705) oppure una confezione che raggruppa la serie completa (Rif.: 20751).
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spese di spedizione € 5 .. 90
"IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE" una rivista da far conoscere
agli amici e ai collaborator,i pastoraU!
A partire dagli ultimi numeri la redazione ha compiuto una scelta coraggiosa: ben quattro facciate in piu per donare a voi, lettori , suggerimenti concreti per la liturgia della domenica. Non si tratta solo di un'aggiunta alle pagine di sempre: è il ·'taglio" di tutta la rivista che ne riceve nuovo slancio. Per noi questo è solo l'inizio di un contatto che vorremmo sempre più ricco e fecondo: è quanto CI chiedono insistentemente gli operatori pastorali. Naturalmente, per essere sicuri di aver imboccato bene la nuova strada contiamo sui vostri pareri , sulle vostre valutazioni, sulle vostre proposte ... ma vorremmo anche raggiungere - tramite voi - un numero sempre maggiore di lettori per estendere la cercllia di coloro elle ci conoscono e ci apprezzano. Ecco perché siamo lieti di presentarvi due proposte: • indicateci il nome e !'indirizzo di una persona che ritenete interessata alla nostra rivista e noi le
invieremo un esemplare in omaggio; • offrite l'abbonamento della rivista ad un operatore pastorale e riceverete in dono un regalo-sorpresa.
o Inviate una copia omaggio di "IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE" a:
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Cognome: ..................................................... . Nome: .......................................................... ..
Via: ................. .. ...... " ...................... .. ......... ... .
. .......................................... n° .................... .. C.a.p.: .......................................................... ..
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(l) 800-781378 • Fax 800-791375 • e-mail: [email protected]