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Venerdì 20 Marzo 2015 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno IV Numero 49 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale di Silvio Rossi La vicenda Lupi, il ministro dei Lavori Pubblici coinvolto (anche se non inda- gato formalmente) nella vicenda che ha portato l’arresto di Ercole Incalza, è un passo fondamentale per misurare la tenuta dell’alleanza tra il Partito De- mocratico e il Nuovo Centro Destra. Se inizialmente il ministro ha incassato la fiducia incontrastata dei suoi colleghi di partito, dal vicepremier Alfano, a Maurizio Sacconi, ex capogruppo ... Continua a pagina 2 LA REALTA’ DEGLI ISCRITTI “FANTASMA” DEL PD ROMANO Lo screening sul Pd di Roma "sta dimo- strando purtroppo una realtà drammatica in cui una parte non piccola degli iscritti non sono iscritti veri, uno su 5 ha dei problemi". ERA L’ERA di Chiara Rai e tutti noi poveri mortali potes- simo fare una telefonata per “siste- mare” i nostri figli neo laureati (o anche no) e farli lavorare con uno schiocco di dita, non ci sarebbe più disoccupazione e abnorme diffe- renza di status sociale ed econo- mico. Ma questa sfortunata fortuna non capita alla colf o al portiere di palazzo o all’impiegato o peggio an- cora al piccolo imprenditore di peri- feria. Questa iella è capitata al ministro dei Trasporti del Governo italiano Maurizio Lupi che per aver giocato a Monopoli senza regole si ri- trova a dover lasciare la poltrona “per non aver fatto nulla”. Nulla a parte quella telefonata a Er- cole Incalza meglio conosciuto come “Ercolino sempre in piedi” per racco- mandare il figlio Luca presso Stefano Perotti. Il ragazzo, 27 anni, in quel gennaio 2014 fresco di laurea in in- gegneria, ha avuto un incarico con lo studio Mor di Genova (di proprietà della moglie di Perotti) impegnato su un cantiere nella costruzione di tre nuovi palazzi per uffici dell’Eni a San Donato Milanese. Perché? Solo per- ché “è il figlio di Maurizio”. Le inter- cettazioni parlano chiaro nonostante le piroette del ministro che adesso vorrebbe smontare tutto e figurare totalmente estraneo ai fatti da riabi- litare un batter d’occhio la sua ... S PORDENONE: DUPLICE OMICIDIO Caccia all’uomo di A. B. a pagina 3 ZAGAROLO (RM): COMUNE IN TILT Bimbi nel caos di Cinzia Marchegiani a pagina 4 PALERMO 29 condanne per mafia di Angelo Barraco a pagina 3 Ieri nella scuola di Piazza Moro c'erano anche i ca- rabinieri del Nas, chia- mati da alcuni genitori, per verificare le condi- zioni in cui i pasti venivano serviti. “È scandaloso – afferma Nicoletta Zu- liani, consigliera comunale del Partito Democratico - che dopo settimane, per le lentezze e l'incapacità dell'ammini- strazione del sindaco Giovanni Di Giorgi, i bambini siano ancora relegati a man giare nelle classi. LATINA, SCANDALO MENSA: E’ ULTIMATUM AL COMUNE Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma a pagina 2 a pagina 6 Continua a pagina 2 DIMISSIONI SPINTANEE UN GIORNO DA LUPI ISIS: I TERRORISTI MINACCIANO NUOVI ATTACCHI a pagina 2 L’incontro ha sortito effetto, in serata Lupi ha annunciato le sue dimissioni, che verranno formalizzate oggi, dopo l’informativa alla Camera, prevista alle 11:00.

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Venerdì 20 Marzo 2015

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno IV Numero 49

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale di Silvio Rossi

La vicenda Lupi, il ministro dei LavoriPubblici coinvolto (anche se non inda-gato formalmente) nella vicenda cheha portato l’arresto di Ercole Incalza, èun passo fondamentale per misurarela tenuta dell’alleanza tra il Partito De-mocratico e il Nuovo Centro Destra. Seinizialmente il ministro ha incassato lafiducia incontrastata dei suoi colleghidi partito, dal vicepremier Alfano, a Maurizio Sacconi, ex capogruppo ...Continua a pagina 2

LA REALTA’ DEGLI ISCRITTI

“FANTASMA” DEL PD ROMANOLo screening sul Pd di Roma "sta dimo-s t r a n d opurtroppouna realtàdrammaticain cui unaparte nonpiccola degliiscritti nonsono iscrittiveri, uno su5 ha deiproblemi".

ERA L’ERA

di Chiara Rai

e tutti noi poveri mortali potes-simo fare una telefonata per “siste-mare” i nostri figli neo laureati (oanche no) e farli lavorare con unoschiocco di dita, non ci sarebbe piùdisoccupazione e abnorme diffe-renza di status sociale ed econo-mico. Ma questa sfortunata fortunanon capita alla colf o al portiere dipalazzo o all’impiegato o peggio an-cora al piccolo imprenditore di peri-feria. Questa iella è capitata alministro dei Trasporti del Governoitaliano Maurizio Lupi che per avergiocato a Monopoli senza regole si ri-trova a dover lasciare la poltrona “per non aver fatto nulla”. Nulla a parte quella telefonata a Er-cole Incalza meglio conosciuto come“Ercolino sempre in piedi” per racco-mandare il figlio Luca presso StefanoPerotti. Il ragazzo, 27 anni, in quelgennaio 2014 fresco di laurea in in-gegneria, ha avuto un incarico con lostudio Mor di Genova (di proprietàdella moglie di Perotti) impegnato suun cantiere nella costruzione di trenuovi palazzi per uffici dell’Eni a SanDonato Milanese. Perché? Solo per-ché “è il figlio di Maurizio”. Le inter-cettazioni parlano chiaro nonostantele piroette del ministro che adessovorrebbe smontare tutto e figuraretotalmente estraneo ai fatti da riabi-litare un batter d’occhio la sua ...

S

PORDENONE: DUPLICE OMICIDIOCaccia all’uomo

di A. B. a pagina 3

ZAGAROLO (RM): COMUNE IN TILTBimbi nel caos

di Cinzia Marchegiani a pagina 4

PALERMO29 condanne per mafia

di Angelo Barraco a pagina 3

Ieri nella scuola di PiazzaMoro c'erano anche i ca-rabinieri del Nas, chia-mati da alcuni genitori,per verificare le condi-zioni in cui i pasti venivano serviti.“È scandaloso – afferma Nicoletta Zu-liani, consigliera comunale del PartitoDemocratico - che dopo settimane, perle lentezze e l'incapacità dell'ammini-strazione del sindaco Giovanni Di Giorgi,i bambini siano ancora relegati a mangiare nelle classi.

LATINA, SCANDALO MENSA: E’

ULTIMATUM AL COMUNE

Eleganza e accoglienza al centro del mondoGrand Hotel Palace - Roma

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Romaa pagina 2 a pagina 6

Continua a pagina 2

DIMISSIONI SPINTANEE

UN GIORNO DA LUPI

ISIS: I TERRORISTI MINACCIANO NUOVI ATTACCHIa pagina 2

L’incontro ha sortito effetto, in serata Lupi ha annunciato le sue dimissioni, che verranno formalizzate oggi,

dopo l’informativa alla Camera, prevista alle 11:00.

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pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Venerdì 20 Marzo 2015 - Anno IV Numero 49

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

di Silvio Rossi

... di AP (il gruppo parlamentare for-mato dai deputati di NCD e UDC),molti esponenti del Nazareno hannodimostrato freddezza, se nonun’aperta contrarietà all’opportunità che Lupi resti al suo posto.Il Primo Ministro, contravvenendo allasua normale loquacità, ha osservatoun prudente silenzio, per evitare che,qualunque fosse stata la sua presa diposizione, potesse essere utilizzataper attacchi contro il governo. In que-sti giorni, l’ex rottamatore, sta stu-diando per diventare tessitore,provando a convincere chi ha sba-gliato a fare autonomamente un“passo indietro”, per evitare di met-tere in difficoltà il governo. Certa-mente Renzi vuole evitare di giungereal voto di un’eventuale mozione disfiducia personale, eventualità in cuile opposizioni al completo, e unabuona percentuale dei parlamentaridel suo partito, potrebbero votare afavore delle dimissioni. Né vuole, oforse si può permettere, di chiedere la“testa” di Lupi, perché con un attoforzato di tale impatto, la rotturadella coalizione di governo diventerebbe immediata.Da parte del Partito Democratico,sono stati diversi, e trasversalmenterispetto alle correnti interne, le richie-ste di dimissioni, dal vicepresidentedella camera Giacchetti, renziano, alsuo principale concorrente delle pri-marie, Gianni Cuperlo. Più passano le

ore, più la posizione di Lupi va in di-rezione di una sua rinuncia “spintanea” alla carica di ministro.In silenzio, senza aver twittato nulla,senza aver lasciato dichiarazioni allenumerose trasmissioni che ormai lovedono quasi ospite fisso, il primoministro ha tenuto il punto, ha convo-cato un incontro a tre, con Lupi e colvicepremier Alfano, e ha “fatto ca-pire” come le dimissioni siano unpasso non rinunciabile. Un incontro atre, perché prima dell’accordo col di-missionario, Renzi doveva averel’avallo del suo braccio destro, ac-cordo necessario per evitare scombussolamenti al governo.E l’incontro ha sortito effetto, in se-rata Lupi ha annunciato le sue dimis-sioni, che verranno formalizzate oggi,dopo l’informativa alla Camera, prevista alle 11:00.Le dimissioni del ministro risolvonoun problema a Renzi. Se nel novem-bre 2013, in piena campagna per leprimarie dichiarò «La Cancellieri lascianche senza avviso di garanzia. È unproblema politico, non giudiziario. Èstata minata l’autorevolezza istituzio-nale», oggi non avrebbe potuto farfinta di nulla davanti a quanto staemergendo dall’inchiesta sulle grandi opere.Con le critiche dure delle opposizioni,i messaggi mandati dagli esponentidella maggioranza, le richieste diRenzi, il ministro si è trovato in aulacome una preda circondata da un branco di famelici…. Lupi.

dalla prima “BALLA CON LUPI”dalla prima l’editoriale di Chiara Rai

... figura e quella del suo fanciullo. E’tardi però. E dopo le levate di scudoiniziali, Lupi esce di scena con la codatra le gambe. Un’altra lezione che daimparare ma il fatto è che non se puòpiù di vedere sciacalli che illecita-mente scivolicchiano per vetrine opa-che di una politica allo sbando. TraRolex, vestiti, vacanze al mare, mu-tande verdi e nutella, ostriche e feste

con la faccia da porchi. Basta! E poi cichiediamo perché Papa Francesco in-dice un Giubileo straordinario sulla misericordia. Non per far mangiare i reucci dellemazzette e degli appalti ma per cer-care di pulire questo sudiciume che ci sta divorando. E se provassimo a scandire la parolameritocrazia?

Lo screening sul Pd di Roma "sta di-mostrando purtroppo una realtàdrammatica in cui una parte non pic-cola degli iscritti non sono iscrittiveri, uno su 5 ha dei problemi". Lo hadetto il commissario del Pd RomaMatteo Orfini "C'è chi proprio non sa

di essere iscritto al Pd - ha spiegato -,chi risulta irrintracciabile anche se ab-biamo nome e cognome e ci sono per-sone che ti rispondono 'mi ha iscrittoquel parlamentare, quel consigliereregionale ma io in realtà non ho pa-gato nulla'".

LA DRAMMATICA REALTA’ DEGLI

ISCRITTI “FANTASMA” DEL PD ROMANO

Trovati i corpi dei due italiani dispersidopo l'attacco terroristico al museo delBardo. Sale così a 4 il bilancio dei con-nazionali uccisi. La Farnesina comunicache ha "effettuato un primo riconosci-mento fotografico dei due connazionaliche finora risultavano irreperibili", at-traverso personale dell'Ambasciata aTunisi e dell'Unità di Crisi, apposita-mente inviato in loco, ha avuto accessoall'obitorio dell'ospedale Charles Nicolle. Intanto i jihadisti hanno rivendicato,minacciando nuovi attacchi: "Quelloche avete visto" a Tunisi "è solo laprima goccia di pioggia". Lo denunciasu Twitter Rita Katz, direttrice del Site,il sito che monitorizza il jihadismo sul web. Nove sospetti sono stati arrestati: quat-tro di questi avrebbero "legami diretticon l'attacco". E' stata arrestata anchela sorella di Jabeur Khachnaoui, uno deidue attentatori rimasti uccisi nel blitz.I terroristi ieri erano "muniti di cintureesplosive" e di armi "molto avanzate",ha detto il ministero degli Interni tuni-sini, dunque il numero delle vittime "sa-rebbe potuto essere molto più alto"."Siamo in guerra", ha detto il presidente tunisino Beji Caid Essebsi. E' invece ancora incerto il bilancio ge-nerale della carneficina. Secondo l'ul-timo bollettino diffuso dal ministrodella Sanità le vittime dell'attentatosono 25 di cui 18 turisti stranieri e 5 tu-nisini, tra cui due degli attentatori. Sa-rebbero 11 gli italiani rimasti feriti.Oltre agli italiani sono rimasti coinvolti9 tunisini, 11 polacchi, 8 francesi, 5giapponesi, 1 russo, 1 tedesco e 2 suda-fricani. Un guardiano del museo delBardo "è stato trovato oggi, sano esalvo, nascosto in un sarcofago". Lo ri-ferisce il sito locale Tunivisions.net.L'uomo è stato ritrovato da alcuniagenti che stavano mettendo in sicu-rezza il perimetro del museo. Due turi-sti spagnoli e la loro guida tunisinasono stati visti uscire dal museo dopoaver trascorso tutta la notte nascostinell'edificio per sfuggire agli attenta-tori. Lo riferisce Le Figaro. Il Museo delBardo riaprirà "al più tardi" martedì.

Mattarella: Isis va affrontato al più pre-sto - "Quel che è avvenuto ieri in Tuni-sia è molto doloroso e moltoallarmante. E dimostra che Isis è un pe-ricolo molto grave che va affrontatocon urgenza, perché il tempo è poco".Lo sottolinea il presidente della Repub-

blica Sergio Mattarella in un'intervistaalla Cnn, soffermandosi sull'attacco diieri in Tunisia. "Quel che è avvenuto di-mostra la gravità di questo pericolo", aggiunge il Capo dello Stato.Minuto di silenzio al vertice Ue - I 28leader europei, riuniti nel vertice Ue diBruxelles, hanno osservato un minutodi silenzio, prima dell'inizio dei lavori,per commemorare le vittime dell'attacco di ieri a Tunisi. Papa: vicino alle vittime, condanna attocontro pace - Il Papa, "informato delgrave attentato che ha colpito ieri lacittà di Tunisi", in un telegramma al ve-scovo della città "si associa nella pre-ghiera al dolore delle famiglie in lutto,a tutte le persone toccate da questodramma e anche al popolo tunisino" e"reitera la condanna di ogni atto controla pace e la sacralità della vita umana"."Oggi in Italia tutti i livelli di allerta dimobilitazione delle forze di sicurezzasono al massimo e concentrati sulla mi-naccia terroristica". Così il ministrodegli esteri Paolo Gentiloni ad Agoràpur precisando che "tecnicamente"siamo in una "fase di pre-massima al-lerta" terrorismo perché l'intelligencenon ha "minacce specifiche". Il ministroesorta da una parte a non cedere a "nes-sun allarmismo", ma dall'altra sottoli-nea che "è chiaro che tutti i meccanismidi allerta in Italia sono al massimo."Dobbiamo proteggere i nostri confini,i nostri concittadini ed alzare i livelli disicurezza sui possibili bersagli del ter-rorismo", tutte cose - ha assicurato Gen-tiloni - che "il ministero interno stafacendo". "I nostri servizi di intelligencesono attivi, abbiamo rafforzato la pre-senza navale nel Mediterraneo e finora- ha aggiunto - non esistono elementi diconnessione tra fenomeno migratorio eterrorismo, ma nessuno può in teoriaescluderlo".

ISIS: I TERRORISTI MINACCIANO NUOVI ATTACCHI: "È

STATA SOLO LA PRIMA GOCCIA"

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pag. 3www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.it L’osservatore d’Italia edizione di Venerdì 20 Marzo 2015 - Anno IV Numero 49

CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

"Non abbiamo molto tempo" per contrastare laminaccia del terrorismo. Lo ha detto alla Cnn ilCapo dello Stato Sergio Mattarella. Quello di ieria Tunisi, ha spiegato il presidente della Repub-blica, è stato "un attacco alla democrazia e allacultura", quanto è accaduto è stato "doloroso" e"allarmante". In una nota Mattarella si è rivoltoai familiari delle vittime torinesi esprimendo il proprio cordoglio.Nella lunga intervista rilasciata all'emittenteamericana il presidente della Repubblica ha spa-ziato su molti argomenti ma inevitabilmente ifatti di Tunisi e il pericolo terrorismo hannopreso il sopravvento. "Il terrorismo fondamen-talista ha colpito gli Stati Uniti l'11 settembre ein tante altre occasioni. Ha colpito molti paesidell'Europa, sta devastando la Siria, colpisce intante altre aree del pianeta - spiega -. Non è uncaso che a Tunisi sono stati aggrediti il Parla-mento e un museo, cioè la democrazia e la cultura"."E' allarmante la persecuzione dei cristiani inMedio Oriente e in alcuni paesi del Centro Africa- continua il Capo dello Stato -. L'Isis si sta dif-fondendo in Libia e c'è il rischio che ciò tra-sformi il Paese in una base per l'attivitàterroristica in Europa". Parlando sempre della si-tuazione libica Mattarella ha sottolineato come"il caos nel Paese favorisce il traffico di essereumani che espone uomini, donne e bambini aenormi rischi in cambio "di enormi somme di denaro".Il tema del terrorismo è strettamente connessocon quello dell'immigrazione, ma Mattarella in-vita l'Europa a essere all'altezza "della sua storiae delle sue responsabilità". "La verità - dice - èche chi arriva in Europa fugge da guerre e care-

stie e vede nell'Ue come un luogo di democraziae libertà. La prima esigenza è salvarli ma occorreanche accoglierli". Il presidente della Repubblicanon esclude un ripristino di Mare Nostrum. "Lodecideranno il governo e il Parlamento - afferma- ma quello che posso dire è che per noi è un or-goglio. Ha salvato tante vite umane e non eraun'operazione che incentivava l'arrivo dei nau-fraghi, aumentato del "60%, da quando è tata istituita Triton".Mattarella ha affrontato anche il tema della crisieconomica. "La situazione comincia a mostraresegni di miglioramento - ha detto - ma è ancoramolto difficile, in particolare per la disoccupazione giovanile". ."Non ne ho mai parlato. Lui era sulla sua auto,stava andando a messa con sua moglie e i suoifigli. Si è avvicinato un killer che lo ha colpito.Io sono stato subito chiamato da uno dei mieinipoti, sono sceso immediatamente in strada el'ho portato al pronto soccorso. Ma era giàmorto. E' un ricordo per me molto doloroso".Così Mattarella ha raccontato, visibilmente com-mosso, i momenti dell'assassinio del fratelloPiersanti, ucciso nel 1980 dalla mafia. In meritoal pericolo mafioso il presidente della Repub-blica ha detto di essere "sempre stato convintoche quello della lotta alla mafia sia un tema cen-trale, decisivo. La coscienza civile è molto cresciuta in Italia e in Sicilia"."In queste ore di lutto e di angoscia desiderofarvi pervenire, attraverso il vostro sindacoPiero Fassino, tutta la mia solidarietà umana epolitica per il vostro dolore. Un gesto di odiocieco e disumano ha provocato la morte assurdae brutale di vostri concittadini". Lo scrive il pre-sidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

PALERMO; 29 CONDANNE PER MAFIA E 20

ANNI AL BOSS D'AMBROGIO

IL MONITO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

SULL’ISIS: RESTA POCO TEMPO PER CONTRASTARE

I NEMICI DELLA CIVILTA' di Angelo Barraco

Palermo - Si è celebrato con rito ab-breviato il processo denominato“Alexander” che vedeva imputati ma-fiosi ed estorsori. Il processo è statoistituito dai pm Caterina Malagoli eFrancesca Mazzocco. Il processo“Alexander” nasce da un’inchiesta nata nel 2013. Il nome “Alexander”proviene da un’operazione dei Cara-binieri del Reparto operativo e delNucleo investigativo che nell’anno 2011 hanno azzerato ilmandamento di Porta Nuova. La pena più alta è stata inflittaal capo, al boss Alessandro D’Ambrogio che è stato condan-nato a 20 anni di carcere. L’uomo era temuto sia da mafiosi diqualsiasi stirpe e controllava ogni attività del centro storico diPalermo con spregiudicatezza e senza mezze misure e preten-deva rispetto da parte dei boss delle altre famiglie. Il boss sa-rebbe riuscito a conquistare le zone di Corso dei Mille,Brancaccio, Pagliarelli e Uditore. Successivamente passa al cen-tro storico e alle zone di Porta Nuova che comprende le fami-glie di Palermo Centro, Borgo Vecchio, Porta Nuova e i mercatipiù importanti della città che sono Capo, Vucciria e Ballarò. Ilboss aveva trasferito il centro del suo mandamento a Ballarò.Oltre a controllare le attività illecite del centro storico, il bossaveva intrecciato rapporti rapporti con le altre famiglie, avevaintrecciato rapporti anche esteri per i traffici stupefacenti.I soggetti condannati sono: Alessandro D'Ambrogio (20 anniin continuazione con una condanna precedente), Salvatore Ala-rio (1 anno e 2 mesi), Giovanni Alessi (9 anni), Salvatore Asaro(7 anni e 4 mesi), Hamed Bachtobji (4 anni e 8 mesi), AndreaBono (8 anni), Marco Chiappara (10 anni e 10 mesi), AntoninoCiresi (13 anni e 8 in continuazione con una precedente con-danna), Giuseppe Civiletti (10 anni), Pietro Compagno (2 anni),Gaspare Dardo (7 anni), Giuseppe Di Maio (8 anni), RaffaeleEsposito (2 anni), Daniele Favata (10 anni e 8 mesi), VeronicaGiordano (8 mesi), Salvatore Ignoffo (1 anno), Attanasio La Bar-bere (8 anni e 4 mesi), Vincenzo Ferro (12 anni), FrancescoPaolo Nuccio (4 anni e 2 mesi), Ciro Napolitano (4 anni), Gia-como Pampillonia (8 anni), Francesco Scimone (8 anni e quattromesi), Biagio Seranella (12 anni), Umberto Sisia (10 anni), PietroTagliavia (10 anni), Gaetano Rizzo (3 anni), Giacomo Rubino (1anno e 4 mesi), Carmelo Russo (2 anni), Antonino Seranella (15 anni). L’unico assolto invece è stato Alfredo Geraci.

PORDENONE, DUPLICE OMICIDIO: E'

CACCIA ALL'UOMO

di Angelo Barraco

Pordenone - Importanti novità in merito alla morte del 29enneTrifone Ragone di Monopoli; e la compagna Teresa Costanzadi 30 anni originaria di Agrigento. Trifone Ragone era un Sot-toufficiale dell’Esercito e prestava servizio al 132/o Reggi-mento Carri di Cordenons. Il Procuratore della Repubblica diPordenone Marco Martani non ha dubbi in merito a quanto ac-caduto alla coppia e afferma che non si tratta di omicidio-sui-cidio bensì, ma ciò che è avvenuto nello spiazzale antistante ilpalazzetto dello sport di Pordenone è un duplice omicidio. Idubbi sull’accaduto sono stati chiariti dopo aver analizzatobene la scena. All’interno dell’automobile della coppia non èstata trovata l’arma, ciò dimostra che non si sia trattato di sui-cidio ma di duplice omicidio. La donna è stata raggiunta da treproiettili alla testa, l’uomo invece da un proiettile. Tutti i colpisono stati sparati dalla stessa arma, una calibro 7,65. Gli in-quirenti hanno avviato un’intensa caccia all’uomo, le indaginisono state già avviate. Gli inquirenti hanno interrogato alcunepersone che in quelle ore circolavano da quelle parti, sonostate analizzate le telecamere di videosorveglianza poste at-torno al parcheggio, ma al momento sembra che non abbianodato alcuna risposta. L’omicidio fa pensare ad un regolamentodi conti, si pensa che a sparare possa essere stato una sola per-sona, l’assassino ha sparato in cinque volte, ma quattro di essisono andati a segno. Le vittime non hanno avuto il tempo di tentare la fuga in quanto sono stati colti alla sprovvista.

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di Cinzia Marchegiani

Zagarolo - In una società normaleun'amministrazione pubblica tutela lasalute pubblica specie quella dei bam-bini. E sempre in una società normale lefamose toppe, che servono per ripararea quelle che dovrebbero essere rare leg-gerezze e non la "regola" da parte di chiè preposto alla tutela della salute pub-blica, dovrebbero restituire il decoro alleresponsabilità che sono venute meno.Ma non sempre è così, come nel casodello scandalo, che è stato denunciatolo scorso 17 marzo sulle colonne del no-stro giornale relativo alla mancata presad’atto, da parte dell’amministrazionecomunale di Zagarolo, della denuncia dialcuni insegnati della scuola De Amicische segnalavano, fin dallo scorso 9 feb-braio 2015, la presenza dei nidi di pro-cessionarie sugli alberi attigui il plessoscolastico e di larve all’interno dellastruttura. Ebbene, dopo esattamentedue giorni dalla pubblicazione dell'arti-colo di denuncia, che fotografava la si-tuazione in cui versava la scuola diZagarolo, l'amministrazione comunaleha fatto effettuare dei lavori ma con i bambini presenti nelle classi. Oltre un mese per informare il proprie-tario del terreno dove sono ubicati gli al-beri che si affacciano sulla strada diaccesso alla scuola e oltre un mese incui la salute dei bambini è stata lasciataa rischio contaminazione da processionarie.Quello che emerge è che dopo oltre unmese dalla comunicazione effettuatadagli insegnati agli organi competentinessuno ha agito tempestivamente pen-sando che la salute pubblica dei bam-

bini doveva avere una priorità indipen-dentemente dalla paternità di quegli alberi.Così i piccoli alunni oltre a rischiare lacontaminazione delle processionarieall’interno dei locali scolastici non sonopotuti uscire, per ovvi motivi di sicu-rezza, nell'orario della ricreazione al-l'aperto e pare proprio che durante ilmese fatidico nessuno abbia mosso fo-glia. Ma ecco che il gigante partorisce iltopolino: mercoledì 18 marzo 2015 du-rante la mattinata alla scuola era pre-sente una super postazione con tanto dimezzo col cestello per ovviare al peri-colo delle processionarie sugli alberi. Esempre la mattina del 18 marzo 2015 èstata transennata la strada dove che glialunni percorrono per entrare allascuola e dove le maestre possono par-cheggiare le proprie vetture. I lavorisono iniziati appena è suonata la cam-panella delle lezioni, ma la squadra al la-voro, invece di isolare i nidi delleprocessionarie ha cominciato a tagliarenon solo i rami, ma addirittura quasitutti gli alberi su quella via, condizio-nando la qualità dell’intera giornata deibambini. Le aule affacciate al piazzale

oltre al rumore assordante hanno do-vute convivere con le finestre chiusesenza la possibilità di avere ricambid’aria necessarie alla salubrità stessadella classe dove in media ci sono 22/25 bambini.La cosa peggiore che riportano le mae-stre è che l’aria intorno alla scuola erasatura di polvere di legno dovuta all’ec-cessivo lavoro sul taglio degli alberi,tanto che, riferiscono le maestre, i bam-bini hanno accusato tosse, alcuni irrita-zione e una maestra si è sentita pocobene per problemi allergici. Per tuttoquesto è stata protocollata una rela-zione su come i bambini hanno vissutouna giornata scolastica senza che unbenchè minimo preavviso potesse spie-gare che presso la scuola si sarebberoeffettuati i lavori che avrebbero potutocreare problemi a soggetti asmatici e allergici.L’assessore all'ambiente del comune diZagarolo Giacomo Vernini rispondendoa chi gli chiedeva informazioni su que-sta azione, ha spiegato che inizialmentei lavori erano stati programmati per lagiornata di domenica ma a causa delmaltempo non sono proseguiti nell’ope-razione e che la nuova data era stata fis-sata per mercoledì 18 marzo dopo larichiesta dei permessi per affiggere il di-vieto di sosta sulla strada che costeggia la scuola.Insomma per avere un permesso a tran-sennare la strada ci son voluti più di duegiorni, e i lavori sono stati effettuatimercoledì mattina a oltre un mese dalladenuncia degli insegnanti e dopo lapubblicazione del nostro articolo del 16 marzo 2015. Nessuno era a conoscenza del divieto ed

in genere si avvisa il giorno prima contanto di cartello se una tratto di stradasarà chiuso sia la transito che al par-cheggio, indicando anche l’orario. Que-sto in modo da non recare disagio allacittadinanza e soprattutto per chi queltratto di strada lo utilizza giornalmentee... dulcis in fundo una zona in cui gravaanche l’emergenza dei parcheggi.Il cartello non c’era e il giorno prima -17 marzo 2015 le maestre non eranostate informate di questo divieto, infattile stesse arrivando al distretto scola-stico di Zagarolo nella mattinata di mer-coledì per parcheggiare le proprie auto,hanno trovato la strada sbarrata dal di-vieto di accesso e hanno dovuto provve-dere diversamente e anche alla sveltaper non arrivare tardi all’entrata deglialunni in classe. E’ stato fatto infine pre-sente che anche se i bambini erano rin-chiusi nelle aule, con tanto di fazzolettisulla faccia, dalla scuola entravano euscivano docenti e personale sotto lafonte d’inquinamento del legno polverizzato e la caduta dei rami.L'intera gestione di questa triste vicendalascia pensare che il tema della sicu-rezza nelle scuole non sia proprio il"piatto forte" per l'amministrazione comunale di Zagarolo.Per restare in tema scolastico l’interaamministrazione comunale si prende,nella nostra pagella virtuale, uno zerocon il ringraziamento dei bambini percome il loro diritto alla salute sia statomesso su una scala di priorità alquanto discutibile.Quando si vuole rimediare alla gaffe ead una grave inefficienza, la frettaspesso è cattiva consigliera. Questa ope-razione ne è l’esempio tangibile.

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

ZAGAROLO: IL COMUNE VA IN TILT PER LE PROCESSIONARIE,

BIMBI NEL CAOS

L'aria intorno alla scuola era satura di polvere di legno dovuta all’eccessivo lavoro sul taglio degli alberi, tanto che

i bambini hanno accusato tosse, alcuni irritazione e una maestra si è sentita poco bene per problemi allergici

POMEZIA: ARRESTATO DIRETTORE AMMINISTRATIVO DI UN

ISTITUTO COMPRENSIVO

Pomezia - I Carabinieri della Compagnia di Pomeziahanno eseguito un’ordinanza di applicazione dellamisura cautelare degli arresti domiciliari nei con-fronti del Direttore Amministrativo di un IstitutoComprensivo di Pomezia ritenuto colpevole dei reatidi falsità materiale commessa da pubblico ufficialein atti pubblici, truffa aggravata e occultamento di atti. L’uomo è accusato di aver distratto, tra il 2010e il 2014, una somma superiore a 330.000 euro de-stinata al pagamento dei fornitori di plessi didattici per cui prestava servizio. Il G.I.P. del Tribunale di Vel-letri ha, inoltre, disposto il sequestro preventivo dibeni immobili, mobili registrati e conti correnti ban-cari sino al raggiungimento della somma costituenteil profitto acquisito illecitamente, accogliendo la ri-chiesta del Procuratore della Repubblica, FrancescoPrete. Gli accertamenti patrimoniali eseguiti sulconto dell’indagato hanno permesso di individuaredue immobili di sua proprietà ubicati nel comune diRoma - in località Ostia e nella zona della Magliana -

e un conto correntebancario. L’attività diindagine condotta daiCarabinieri della Sta-zione di Pomezia neiconfronti dell’inda-gato è scaturita dalladenuncia sporta da undirigente scolastico che aveva riscontrato delle ano-malie contabili, evidenziate dallo stesso dopo cheuna delle ditte fornitrici aveva vantato un credito no-nostante agli atti non si riscontrassero mancati pa-gamenti. I militari, grazie ad una scrupolosa attivitàinvestigativa, sono riusciti a ricostruire non solo ilmodus operandi dell’indagato - che in più occasionie in modo continuativo, almeno dal 2010, avrebbefalsificato i mandati di pagamento già posti allafirma dei dirigenti scolastici alterando i beneficiariche venivano di volta in volta indicati come il Diret-tore Amministrativo stesso o suoi conoscenti e anche

suoi creditori - ma anche tutte le operazioni di paga-mento illecite, per un ammontare di oltre 330.000euro. E’ stato, quindi, accertato che l’indagato avevacreato dei “doppioni” dei mandati di pagamento conidentico numero di protocollo, ma con diverso con-tenuto, affinché presso la scuola fossero conservatii mandati di pagamento intestati ai reali creditori,mentre quelli inviati realmente all’incasso erano tuttiintestati a terze persone prive di alcun titolo, recantila firma apocrifa del dirigente scolastico. Le indaginihanno, inoltre, permesso di rilevare che i mandati dipagamento conservati presso l’istituto scolastico pre-sentavano anche timbri attestanti una falsa quie-tanza per sviare eventuali controlli. I timbri nonconformi e altro materiale probatorio sono stati rin-venuti nel domicilio dell’indagato durante le perqui-sizioni eseguite nelle fasi investigative. A seguito deiprovvedimenti emessi dal G.I.P. del Tribunale di Vel-letri, l’indagato è stato posto agli arresti domiciliarinella propria abitazione.

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RIETI: PARTE LA PETIZIONE ONLINE PER IL MUGNAIO SUICIDATOSI

PER IL PIGNORAMENTO DEL SUO MULINO

Il M5s ha presentato alla Regione Lazio una mozione di “sostegno ai piccoli agricoltori per il mantenimento della

propria attività"

VITERBO: RESTAURATE LE DODICI PERGAMENE DEL MONASTERO

DI SANTA ROSA

Viterbo - Sono state presentate ieri mattina al pub-blico, presso il Monastero di Santa Rosa, le dodicipergamene del Monastero stesso che sono state og-getto del restauro effettuato dal Laboratorio di Re-stauro della Provincia di Viterbo a cura di Maria Graziella Cattafi.Le dodici pergamene rientrano nel fondo pergame-naceo denominato 'Le pergamene del monastero diSanta Rosa' costituito da quaranta esemplari mano-scritti, dei quali quindici risalgono al XIII secolo, ven-tuno al XIV e quattro al XV secolo. Il fondo è statotrasferito nel corso dell'anno 2002 dall'Archivio diStato di Roma a quello di Viterbo. Le pergamene co-stituiscono un’ importante fonte per la conoscenzadelle condizioni di vita della città di Viterbo in un pe-riodo che va dal XIII al XV secolo. Non contengonosolo informazioni relative al monastero ma anche atti relativi a privati.Il presidente Marcello Meroi e l’assessore provincialealla Cultura Giuseppe Fraticelli hanno raccolto ilgrido d’allarme lanciato dalla coordinatrice tecnicadel Laboratorio Paola Sannucci in merito allo stato disalute della struttura, penalizzata dalla riforma degli

enti locali che ha portato le Province a perdere ognicompetenza in campo culturale. La Regione non haancora provveduto a prendere in carico le funzioniche però la Provincia, in base alle disposizioni nor-mative, non può più gestire. Uno stato d’incertezzache non ha tuttavia penalizzato la qualità del lavoro;gli operatori del Laboratorio infatti, seppur demoti-vati e preoccupati per il loro futuro, hanno mantenuto intatta la propria professionalità.“ Se Viterbo vuole essere davvero capitale della cul-

tura – hanno detto Meroi e Fraticelli – non può fare ameno di due fiori all’occhiello nel campo culturalecome il Laboratorio di Restauro e il Consorzio Biblio-teche. Due poli culturali di eccellenza che rischianodi chiudere i battenti a causa delle nefaste conse-guenze di una riforma sbagliata e attuata con im-provvisazione e pressappochismo. Per quanto ciriguarda – hanno aggiunto – pur essendo ormaigiunti a fine mandato stiamo lavorando per trovaresoluzioni che possano consentire, tanto al Laborato-rio che al Consorzio Biblioteche, di poter continuarea svolgere al meglio le proprie attività. Soluzioni che– concludono – stiamo ricercando in collaborazionecon il Comune di Viterbo, trattandosi di due realtàche sono patrimonio della città, svolgono un serviziodi pubblica utilità per la popolazione e, nel caso delLaboratorio di Restauro, anche per tutti i comuni della Tuscia a titolo gratuito”. L’intervento di restauro è stato dettagliatamente il-lustrato dalla traduttrice del Centro Studi “Santa Rosa da Viterbo” Eleonora Rava.Le 12 pergamene resteranno esposte al pubblico fino al 22 marzo nel complesso del Monastero.

Rieti - Del mugnaio di Contigliano, SilvioPaoselli, e del suo frantoio/mulino spe-rimentale “Mola di mezzo” di Conti-gliano in provincia di Rieti, pignorato emesso all’asta dalla banca creditrice, neigiorni scorsi se n’è parlato ovunque,non v’è stata testata giornalistica chenon abbia riportato la notizia del suogesto estremo. Per questo motivo, inquesti giorni, è partita una richiesta disottoscrizione di una petizione on-line(cliccare qui per la petizione) da partedella famiglia di Silvio Paoselli e dell’As-sociazione KM0/Consorzio Agroalimen-tare di Filiera Corta e dei MercatiAgricoli, Mercato Contadino Castelli Ro-mani e Capannelle ed il Circuito dei Mercati Contadini Coltivendo.Dal testo introduttivo alla petizione,vorremmo sottolineare qualche passag-gio: “Silvio ha perso ogni speranza e vo-glia di vivere dopo aver assistito,impotente e sgomento, non solo allaperdita del suo molino, ma anche allosmantellamento dei preziosi macchinariagricoli antichi che con amore e sacrifi-cio aveva raccolto nella sua “casa del-l’agricoltura” realizzata a Mola diMezzo, nel reatino, nel corso di un’ in-tera vita spesa per dare esistenza al suosogno: ricostruire la memoria di prati-che colturali ed artigianali antiche perconiugarle con le moderne tecnicheagronomiche finalizzate al recupero deigrani antichi espulsi dai cicli produttivi

dell’agroindustria.”“Senza mai perdere di vista “l’utente” fi-nale a cui, il piccolo mago delle farine,dedicava, con grande successo, neglispazi messi a disposizione dai mercaticontadini, le sue ricerche culinarie rea-lizzate con le materie di cui aveva cu-rato la coltivazione e la trasformazione.La tragica parabola di Silvio sembra rea-lizzare il disegno di un singolare de-stino individuale, ma in realtà assurge acaso emblematico di una grave crisi cheha investito tutto il settore primario.”L’agricoltura familiare dei piccoli pro-duttori e le lavorazioni degli artigianidel cibo di qualità non sono adeguata-mente sostenute dalle istituzioni.Il M5S Lazio ha raccolto il messaggio

della famiglia e dei suoi amici e colleghiagricoltori, associato alla reazione sde-gnata della comunità e per questo mo-tivo lo scorso 10 Marzo 2015 hapresentato, rivolgendosi al Presidentedel Consiglio Regionale del Lazio On.Leodori, una mozione di “sostegno aipiccoli agricoltori per il mantenimentodella propria attività”. I consiglieri delM5S Lazio Barillari, Denicolò, Perilli,Blasi e Porrello, impegnano la Giunta,chiedendo di adottare gli atti e le azioniamministrative più opportune affinché:- si possa predisporre quanto prima unfondo di solidarietà e misure emergen-ziali per i produttori in difficoltà che ri-schiano di perdere beni aziendali e pernon permettere che un agricoltore

debba essere costretto a rinunciare alproprio lavoro o perdere i propri beniaziendali per problemi economici;- possa al più presto essere garantita ladovuta tutela all’agricoltura contadina(o familiare) e alle piccole produzioniagricole e trasformazioni alimentari diqualità;- non si permettano speculazioni immo-biliari di alcun tipo su terreni o edificidi uso agricolo, cui comunque non deb-bono essere consentiti cambi di destina-zioni d’uso, se messi all’incanto in astegiudiziarie;- si offra alla famiglia del Sig. Silvio P. ea tutte le famiglie di imprenditori agri-coli e di altri settori, che si sono tolti lavita per problematiche economiche di-rettamente connesse alla loro attività,tutto il sostegno possibile, aggiungendotale categoria, se possibile, ai canali “so-stegno a microimprese” o “crediti diemergenza” dell’appena rifinanziatofondo per il microcredito della RegioneLazio;- si permetta agli agricoltori che non rie-scono a ricevere credito e finanziamenti,dagli istituti bancari, di potersi appog-giare alla Regione Lazio per il sostegno,in particolare, a progetti di: adegua-mento alla normativa vigente, migliora-mento degli standard di coltivazione eproduzione, efficientamento energe-tico/strutturale e tutte le iniziative voltea conservare la propria attività agricola.

Era il 6 novembre 2014 quando nella cassetta della posta ho trovato un biglietto, firmato dall’On. Emiliano Minnucci

con il bellissimo messaggio.

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REDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINAREDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINA

L’osservatore d’Italia edizione di Venerdì 20 Marzo 2015 - Anno IV Numero 49

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LATINA: SULLO SCANDALO MENSA SCOLASTICA ARRIVA L'ULTIMATUM AL COMUNE

Latina - Il servizio di refezione dellascuola materna di Piazza Aldo Morosarà sospeso dal primo giorno di rientrodalle vacanze pasquali. Lo ha deciso ildirigente scolastico, e provvederà a met-tere in pratica questo “ultimatum”posto al Comune di Latina, se i localidella mensa non saranno messi in sicu-rezza. La situazione strutturale tuttoraimpedisce ai bambini, infatti, l'accessoagli idonei locali ed i pasti continuanoad essere serviti nelle aule dove si svolgono le lezioni.Ieri nella scuola di Piazza Moro c'eranoanche i carabinieri del Nas, chiamati daalcuni genitori, per verificare le condi-zioni in cui i pasti venivano serviti.“È scandaloso – afferma Nicoletta Zu-liani, consigliera comunale del PartitoDemocratico - che dopo settimane, perle lentezze e l'incapacità dell'ammini-strazione del sindaco Giovanni DiGiorgi, i bambini siano ancora relegati amangiare nelle classi. Questo non com-porta soltanto una questione di igiene,ma anche altri problemi: le monopor-zioni nominative che vengono serviteoggi, per esempio, hanno un costo mag-giore rispetto al classico servizio mensae siccome il Comune non paga un extraalla ditta appaltatrice, quest'ultima haeliminato il personale refettore che as-

sisteva ai pasti ed oggi sono le collabo-ratrici scolastiche a dover sopperire aquesto compito, senza però essere inpossesso di tutti i presìdi necessari alloscopo. C'è un ulteriore aspetto da con-siderare: le famiglie sarebbero messegravemente in difficoltà dalla sospen-sione del servizio mensa: davvero il sindaco vuole arrivare a questo?”.Zuliani torna a sottolineare che lascuola deve essere una priorità per l'am-

ministrazione comunale, che non puòpensare di far trascorrere dei mesiprima di fare dei lavori di messa in sicu-rezza. “Per questioni di somma urgenza– spiega la consigliera democratica - ilComune potrebbe anche far svolgere ilavori e pagare le ditte dopo il terminedegli stessi. Invece, con questo atteggia-mento, Di Giorgi continua a dimostrarela precisa volontà politica di non fare. Ilsindaco torni sui suoi passi: dirotti i

soldi della pavimentazione della Ztlsulle emergenze della scuola, si impegniin prima persona per intercettare i fondiche le altre Istituzioni mettono a disposizione per l'edilizia scolastica”.In tutta questa situazione non è di pococonto anche l'organizzazione della mac-china amministrativa, che la consiglierademocratica ha già fortemente criticato.“Il settore edilizia scolastica è letteral-mente lasciato alla propria sorte, con re-sponsabilità immense che gravano sulpersonale e con i relativi disagi che pe-sano anche a livello di salute e sicurezzapubblica, come nel caso di Piazza Moro.A breve si dovrà stilare il Piano triennaledelle assunzioni: il sindaco, oltre a rior-ganizzare l'Ente, proponga di assumeretecnici per rimpinguare gli uffici che nehanno bisogno ed anche non sottovalutiun altro aspetto, quello di assumerepersonale di base che rimanga all'in-terno dell'amministrazione: da anni nonvengono assunti dal Comune di Latinaoperai che restino in organico all'Ente,che invece deve così ricorrere continua-mente ad incarichi per ditte esterne, conun conseguente aggravio di spese sul bilancio. Ricorrere a personale interno, invece,comporterebbe un risparmio oltre cheuna sicurezza”.

Zuliani (Pd): “È scandaloso che dopo settimane, per le lentezze e l'incapacità dell'amministrazione del sindaco Giovanni Di Giorgi, i

bambini siano ancora relegati a mangiare nelle classi”.

FROSINONE: PERICOLO MAFIE PER L'INTERA PROVINCIA

Frosinone - Con un'economia in crescita dopo annidi stagnazione e con tante imprese che tornano adinvestire, il Lazio è un territorio molto appetibile perle organizzazioni mafiose che ormai non agisconoquasi mai con la violenza ma attraverso i collettibianchi. Dalle vicende della città di Roma con l’in-chiesta “Mafia Capitale", all’appalto sui rifiuti dellacittà di Frosinone, alle infiltrazioni camorristiche nelpontino, per arrivare alle dimissioni del presidentedel X Municipio di Ostia per la presenza della mafiasul litorale, il fenomeno è reale. A livello regionalesono 88 i clan mafiosi presenti, 35 appartenenti alla'ndrangheta, 29 alla Camorra, 16 a Cosa Nostra, 6 lo-cali e due alla sacra corona unita. "La mafia fa maleall’economia, impedisce ai territori di crescere e dan-neggia le imprese sane, favorendo la concorrenzasleale. Non possiamo permetterle di distruggerequanto di buon striamo costruendo e non sono piùammissibili posizioni ambigue, che tendono a negareil problema e a non fare nulla per fermarlo. Tuttisono coinvolti, e ognuno è chiamato a fare la propriaparte. A partire dai Comuni, ad esempio, che dovreb-bero sottoscrivere un protocollo di legalità e renderetrasparenti e aperti tutti i loro dati." Così DanielaBianchi, consigliera regionale del gruppo "PD" in oc-casione della presentazione del rapporto "Le Mafie

nel Lazio" a cura dell'Osservatorio sulla legalità della Regione Lazio. Come emerge dal rapporto "Le mafie nel Lazio" acura dell’Osservatorio sulla Legalità della Regione,per la provincia di Frosinone il pericolo maggiore ar-riva dal riciclaggio di denaro sporco (attraversonuove attività economiche apparentemente legali) edal narcotraffico. Tra le aree a maggior rischio tro-viamo quella di Coreno Ausonio, con il distretto delmarmo, Cassino con l’indotto Fiat e l’area di Frosi-none colpita dal traffico di stupefacenti. E non pos-siamo certo escludere che con l'avvio delle politichedi reindustrializzazione non si correranno gli stessipericoli di infiltrazione anche nelle aree produttivedel nord della provincia. Un quadro che non deveperò scoraggiare, ma al contrario spingerci ad esserepiù vigili e decisi nelle nostre azioni. La Regione suquesto è in prima linea: solo pochi mesi fa ha sotto-scritto un protocollo con Cantone, direttore Anac,per il controllo preventivo su tutti gli appalti regio-nali. E’ stata inoltre introdotta per la prima volta lafatturazione elettronica, la centrale unica degli acqui-sti e un albo elettronico dei fornitori sicuri, la cosìdetta “white list”. Molte altre azioni restano da faree sono già in cantiere, come l’open data regionale (inparticolare sulle spese sanitarie) per rendere acces-

sibili con un click tutti i dati della regione (spese, pro-getti, investimenti) e una legge regionale sulla trasparenza.La Regione però non può fare tutto da sola: senzal’attiva partecipazione delle imprese, degli enti locali,del mondo scolastico e della cultura e dei singoli cit-tadini sarà difficile emarginare le mafie dal Lazio. Perquesto lo scorso dicembre è stato firmato "Patto perla Legalità e il contrasto all’economia criminale" cheimpegna la Regione ad aiutare le vittime di racket,prevedere nei bandi delle premialità per le impreseche investono in progetti sulla legalità e a promuo-vere azioni di contrasto all'abusivismo commercialee alla contraffazione. Gli strumenti quindi ci sono: iComuni, come detto, possono sottoscrivere il proto-collo di legalità che permetterebbe una vigilanza an-timafia anche sugli appalti sotto i 250 mila euro e arischio infiltrazione oltre ad attuare politiche di tra-sparenza con gli open data. Le imprese in difficoltàpossono rivolgersi agli sportelli anti usura e averel’accesso al credito grazie ai vari fondi che la Regionededica alla PMI e alle startup. Solo con questo pro-fondo cambiamento, potremmo ambire non solo acacciare le mafie da i nostri territori ma anche con-tribuire ad avere più lavoro, più imprese e più benessere.

Formia (LT) - Il sistema di pompaggioantincendio del parcheggio multipianonon funziona perché è stato in partemanomesso. A dirlo è la Sis, la societàconcessionaria del servizio di sosta apagamento, in una nota fatta pervenireieri al Comune. Tale ricostruzione sem-brerebbe confermata dallo scasso dellaporta d’ingresso e dalla perdita di gaso-

lio all’interno della pompa. A tal ri-guardo, il Comune ha avviato accerta-menti e non esclude la possibilità diprocedere nei prossimi giorni a spor-gere formale denuncia contro ignoti. Quanto al sopralluogo dell’altro giorno,il Comune è al lavoro per dare attua-zione alle prescrizioni di sicurezza im-partite dai Vigili del Fuoco, in

particolare per quanto concerne i caminidel sistema antincendio che andrannorivestiti con una guaina speciale. Gli uf-fici hanno conferito l’incarico alla dittache realizzerà l’intervento. L’obiettivo èdi procedere a tappe forzate per riaprireil parcheggio in tempi ristretti. A tal fineè stato chiesto alla ditta incaricata di lavorare anche in orario notturno.

“Una volta completati gli interventi ri-chiesti dai Vigili del Fuoco - spiega il Sin-daco Sandro Bartolomeo –, l’impiantopotrà essere riaperto e utilizzato dallacittà in piena sicurezza. Il multipiano‘Aldo Moro’ è un tassello fondamentaleper la rivoluzione che l’Amministra-zione intende imprimere all’intero sistema cittadino della sosta”.

FORMIA (LT), MULTIPIANO: MANOMESSO IL SISTEMA DI POMPAGGIO

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IL REGALO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA AI SUOI LETTORI

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“QUESTA O QUELLA PER ME PARI SONO”(RIGOLETTO)

Per scaricare il brano procedere nel seguente modo: 1) Cliccare con il tasto con il mouse sul link sopra indicato

2) Dopo aver cliccato sul link partirà l’ascolto del brano, a questo punto cliccare con il tasto destro del mouse

mentre si ascolta e selezionare "salva audio come"

Il brano “Questa o quella per me pari sono” (Rigoletto) sarà proposto sempre

su questa pagina tutti i giorni fino a Sabato 21 marzo 2015.

L’8 BRANO DELLA PRESTIGIOSA COLLEZIONE

“GUERRA ALL’EGITTO MARCIA TRIONFALE” (AIDA)

IN USCITA LUNEDI’ 23 MARZO 2015

ECCO COME SCARICARE GRATUITAMENTE LE TRACCE PRECEDENTI:1) ANDARE SUL SITO DE L’OSSERVATORE D’ITALIA - WWW.OSSERVATOREITALIA.COM

2) CLICCARE SU ARCHIVIO STORICO E SCEGLIERE ANNO 2015

3) LA TRACCIA AUDIO DI “OH BELLA FIGLIA DELL’AMORE” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 26 AL 31 GENNAIO 2015

4) LA TRACCIA AUDIO DI “VA PENSIERO” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 2 AL 7 FEBBRAIO 2015

5) LA TRACCIA AUDIO DI “LIBIAM NEI LIETI CALICI” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 9 AL 14 FEBBRAIO 2015

6) LA TRACCIA AUDIO DI “PRELUDIO DA TRAVIATA” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 16 AL 21 FEBBRAIO 2015

7) LA TRACCIA AUDIO DI “TACEA LA NOTTE DA IL TROVATORE” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 23 AL 28 FEBBRAIO 2015

8) LA TRACCIA AUDIO DI “CORTIGIANI VIL RAZZA DANNATA DA RIGOLETTO” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 9 AL 14 MARZO 2015