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2° parte I Fondi Europei 2014-2020 Elementi essenziali Tavolo di riflessione “Verso Europa 2020” Torino, 29 giugno 2012

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2° parte I Fondi Europei 2014-2020

Elementi essenziali

Tavolo di riflessione “Verso Europa 2020”

Torino, 29 giugno 2012

Il “pacchetto” regolamentare dei Fondi

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Nel’ottobre 2011 la Commissione Europea ha presentato le proposte di

regolamento per i Fondi 2014-2020. Il pacchetto comprende:

I regolamenti dedicati ai singoli Fondi (FESR, FSE, FEASR…)

un regolamento generale (detto anche regolamento orizzontale o

regolamento ombrello) che definisce alcuni criteri generali di

programmazione.

I principi alla base della proposta sono:

sviluppo sostenibile,principio orizzontale che riguarda tutti i fondi;

innovazione, vista anch’essa come priorità “trasversale”;

rafforzamento dell’approccio partenariale e della governance multi-

livello;

parità di genere e non discriminazione.

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Il “pacchetto” regolamentare dei Fondi

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Alcuni aspetti qualificanti delle proposte della Commissione sono:

coordinamento della politica di coesione con quella di sviluppo rurale

e con le altre politiche UE;

definizione di un numero limitato di priorità, rispetto alle quali

concentrare gli investimenti (soprattutto per le regioni avanzate);

enfasi sui risultati attesi, che devono essere chiaramente quantificati

collegati al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020;

condizionalità macro economica, controlli per evitare che l’efficacia

dei fondi sia messa a repentaglio da politiche macroeconomiche “non

sane” dei singoli Stati membri;

massimizzazione dell’effetto leva dei fondi attraverso l’utilizzo di

strumenti finanziari innovativi.

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Il “pacchetto” regolamentare dei Fondi

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Poiché operiamo i Piemonte, e tenuto conto degli obiettivi di questa

iniziativa, ci interessano essenzialmente:

FESR – Fondo europeo di sviluppo regionale

FSE – Fondo sociale europeo

FESR + FSE: politica di coesione

FEASR – Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Opera in complementarietà con altri strumenti nel quadro della PAC, la

politica agricola europea

Ogni Regione appronterà specifici POR (Programmi operativi regionali

2014-2020) per questi fondi

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Il percorso

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Il regolamento orizzontale traccia il percorso che porterà alla definizione

dei programmi operativi regionali (POR), concepito per sostenere

l’approccio strategico. Si rafforza il ruolo nazionale. Timeline incerta.

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European UnionRegional Policy – Employment, Social Affairs and Inclusion

Strengthening the Strategic Approach

Operational

Programmes

Partnership contract

Common Strategic Framework

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Le risorse

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A quanto ammonteranno le risorse finanziarie disponibili?

Difficile a dirsi. L’UE non ha ancora approvato la proposta di bilancio e,

viste le difficoltà attuali, il percorso può essere ancora lungo e incerto.

In ogni caso le risorse saranno inferiori rispetto a quelle per il 2007-

2013.

La proposta della Commissione per il periodo 2014-2020 ammonta a 1.025

mld di Euro (stesso livello della proposta per il 2007-2013, poi decurtata) ma

espressi in valori 2005.

Si deve anche tenere conto delle probabili difficoltà di cofinanziamento dello

Stato e delle Regioni, che potrebbe contrarre il budget disponibilr.

A titolo indicativo i 3 POR del Piemonte per il 2007-2013 prevedono circa

3 miliardi di euro di spesa pubblica, 1 Md ciascuno.

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La concentrazione della spesa

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Un aspetto qualificante è la concentrazione delle risorse dei Fondi

rispetto ad alcune priorità fondamentali.

Per le regioni più sviluppate come il Piemonte le indicazioni sono:

FESR:

60% delle risorse destinato a ricerca, innovazione e competitività PMI

20% efficienza energetica ed energie rinnovabili

5% sviluppo urbano sostenibile.

FSE: 20% riservato all’inclusione sociale.

FEASR: Il 5% della spesa deve essere destinato ai programmi di sviluppo

locale in aree rurali basati sul metodo LEADER.

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Approccio integrato

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La proposta di regolamento orizzontale propone meccanismi per facilitare

il ricorso all’approccio integrato a scala locale.

metodo Leader, già utilizzato in ambito rurale per impostare e attuare

piani di sviluppo locale (che si conferma obbligatorio nel caso del FEASR e al

quale è attribuita una riserva di risorse di almeno il 5%)

Investimenti territoriali integrati (ITI) per il FESR e il FSE

La proposta di regolamento orizzontale introduce inoltre nuovi meccanismi

per incoraggiare lo sviluppo di operazioni integrate. Ciò consente a un

beneficiario unico di realizzare progetti che attingono a diversi Fondi del QSC e, in

taluni casi, con altri strumenti dell'Unione.

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Il Quadro strategico comune (QSC)

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Il Quadro Strategico Comune proposto dalla CE vuole assicurare una

programmazione strategica coerente per tutti i Fondi,mirando al

raggiungimento dei target di Europa 2020.

Il QSC si incardina sugli 11 obiettivi tematici introdotti dal Regolamento

Orizzontale. Per ciascuno di essi, definisce:

le azioni-chiave, cioè le possibili linee di intervento implementabili dai

singoli Fondi;

una serie di principi generali per l’impostazione della strategia;

i criteri di coordinamento e integrazione tra i Fondi e tra questi e le

altre iniziative gestite direttamente dall’UE.

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QSC: lo schema di riferimento

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Priorità EU 2020 Obiettivi tematici Fondi coinvolti

Crescita

intelligente

1) Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione Azione

complementare di

FESR e FEASR

Per FESR limitazioni

(no infrastrutture) e

concentrazione della

spesa.

2) Accesso, utilizzo e qualità delle ICT

3) Competitività delle PMI e del settore agricolo

Crescita

sostenibile

4) Basse emissioni di carbonio in tutti i settori

5) Adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione e gestione dei rischi

6) Protezione dell’ambiente e uso efficiente delle risorse

7) Trasporto sostenibile FESR

Crescita

inclusiva

8) Occupazione e mobilità dei lavoratori

Obiettivi perseguiti

principalmente con

FSE

9) Inclusione sociale e lotta alla povertà

10) Istruzione, competenze e apprendimento permanente

11) Capacità istituzionale e pubblica amministrazione efficiente

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FESR 2014-2020

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Campo di applicazione

Il FESR contribuisce a tutti gli 11 obiettivi del QSC ma…

… in Piemonte, tenendo conto delle limitazioni e delle priorità per le

regioni avanzate, la sua azione:

• NON riguarderà infrastrutture di servizio nei settori dell’energia,

dell’ambiente, dei trasporti e delle ICT

• si concentrerà su ricerca e innovazione, PMI, efficienza energetica ed

energie rinnovabili, sviluppo urbano sostenibile.

Complementarietà con gli altri Fondi

Su obiettivi di innovazione, competitività e sostenibilità il FESR agisce in

complementarietà settoriale e territoriale con il FEASR.

Per gli obiettivi di carattere sociale (da 8 a 11) il FESR agisce con ruolo

complementare con FSE per quanto concerne investimenti in strutture.

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FSE 2014-2020

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Campo di applicazione

La CE indirizza il FSE verso quattro "obiettivi tematici":

• promuovere l'occupazione e la mobilità professionale (ob. 8);

• investire nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente

(ob. 9);

• promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà (ob. 10);

• rafforzare la capacità istituzionale e un'efficiente amministrazione

pubblica (ob.11 del QSC). Per quest’ultimo ci sono forti limitazioni per il

Piemonte

Complementarietà con gli altri Fondi

Complementarietà FSE e FEASR per formazione e inclusione sociale, su

base settoriale (agricoltura) e territoriale (aree rurali “marginali”)

FSE assicura la creazione delle competenze per il raggiungimento degli

obiettivi del FESR.

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FEASR 2014-2020

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Campo di applicazione: 6 priorità specifiche che sono declinazioni di

obiettivi tematici del QSC. Si colloca nella Riforma della PAC.

1. promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione;

2. potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme, favorire il

ricambio generazionale nel settore agricolo;

3. organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi;

4. preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e

dalle foreste (biodiversità, qualità dell’acqua, suolo);

5. uso efficiente delle risorse, riduzione emissioni e adattamento al cambiamento;

6. Promuovere l’inclusione sociale nelle zone rurali.

Possibilità di sottoprogrammi per giovani agricoltori, piccole imprese

agricole, montagna e filiere corte. Metodo Leader.

Rapporto con gli altri Fondi

Complemetarietà settoriale e territoriale rispetto a FESR e FSE.

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Complementarietà con altre politiche UE

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Il QSC evidenzia tutte le possibili complementarietà tra i Fondi e altri

programmi e politiche dell’UE(che sono moltissime, vedere schema a

pag. 9 del documento introduttivo).

Queste politiche vanno dalle iniziative specifiche per le imprese e

l’innovazione ai programmi per le sfide sociali e ambientali.

Un ruolo importante spetta anche all’insieme delle Direttive ambientali.

A titolo esemplare citiamo:

• Horizon 2020, il nuovo programma UE per la ricerca

• Creative Europe, il nuovo programma UE per la cultura.

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Horizon 2020

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Horizon 2020 è il nuovo programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione.

Il budget proposto per il periodo 2014-2020 è di 80 miliardi di euro e verrà

suddiviso su tre obiettivi chiave:

• scienza di eccellenza: 24,6 miliardi di euro ;

• leadership industriale: 17,9 miliardi di euro, di cui 13,7 nelle tecnologie di

punta;

• sfide della società: 31,7 miliardi di euro (sanità, evoluzione demografica e

benessere, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina,

bioeconomia, energia sicura, trasporti intelligenti, interventi per il clima).

Horizon 2020 vuole anche garantire un’adeguata partecipazione delle

imprese, in modo particolare delle PMI a cui saranno destinate misure

specifiche.

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Creative Europe

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Creative Europe 2014-2020 è il nuovo programma dedicato alla cultura

e al settore creativo, dal patrimonio culturale alle arti dello spettacolo,

dall’audiovisivo alla musica e alla radio, dall’architettura al design,

all’editoria, agli archivi e alle biblioteche.

Il bilancio proposto è di 1,8 miliardi di Euro in 7 anni, che rappresenta

un incremento del 37% rispetto agli attuali livelli di spesa

• 55% per la sezione cinematografica e audiovisiva (900 milioni €);

• 30% per la sezione culturale (500 milioni €),

• 15% per la sezione transettoriale (210 milioni € per lo strumento finanziario +

60 milioni € per il sostegno alla cooperazione politica transnazionale).

Il programma prende in considerazione quattro sfide principali:

• un mercato culturale frammentato;

• il cambiamento digitale;

• l’accesso ai finanziamenti;

• la mancanza di dati.

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Grazie per l’attenzione

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