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2) Organizzazione e conduzione di una gita SERATA “CAPO GITA” Pianezza, 14 Febbraio 2013 CAI – Sezione di Pianezza Argomenti 3) Il Capogita: profilo civilistico e responsabilità 4) Assicurazioni ed altre informazioni 5) Domande e risposte 1) La figura del ”Capogita”

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2) Organizzazione e conduzione di una gita

SERATA “CAPO GITA”

Pianezza, 14 Febbraio 2013

CAI – Sezione di Pianezza

Argomenti

3) Il Capogita: profilo civilistico e responsabilità

4) Assicurazioni ed altre informazioni

5) Domande e risposte

1) La figura del ”Capogita”

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1) La figura del “Capogita”

Chi è il Capogita ?

Quali funzioni ricopre ?

Come si deve comportare ?

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Il capogita è una figura basilare nel CAI: è colui che, in nome della Sezione, si presta gratuitamente ad accompagnare in montagna altre persone.

E’ quindi un volontario, che svolge il suo compito per passione e non per denaro!!!

Pur non essendo un professionista, il suo ruolo implica comunque delle responsabilità, ed è quindi necessaria una adeguata preparazione sia fisica che tecnica per gestire al meglio le situazioni che possono presentarsi nel corso di una escursione.

Chi è il capogita

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Il capogita è colui che:

Si assume il compito della conduzione del gruppo

Cura il corretto svolgimento della gita

Garantisce sicurezza

Conosce bene la gita e tutto il percorso, con eventuali vie di fuga

Cosa fa il capogita

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Leadership: il Capogita deve essere dotato di una autorevolezza riconosciuta dal gruppo: deve, all’occorrenza, sapersi e potersi imporre.

Auto-consapevolezza: deve avere coscienza di se, saper dimostrare le proprie capacità e conoscenze (non è da confondere con immodestia e presunzione).

Credibilità: deve essere reputato una persona credibile e affidabile; è importante che il gruppo, le persone in generale, si fidino di lui (un “Leader” è sempre ritenuto credibile).

Onestà: il Capogita deve essere una persona onesta, corretta e leale nei confronti di tutti. Del Capogita ci si deve fidare, è una persona in cui si ripone fiducia.

Le doti del buon Capogita

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Statutariamente non è riconosciuta la figura del Capogita: è un Socio qualunque.

Non è richiesta “ufficialmente” alcuna qualifica: non esiste il capogita in generale, ma esiste il capogita per quella gita.

Il Capogita è “incaricato”, non “qualificato”.

Altrove NON è così In Francia esiste una formazione a livelli crescenti (il 1° livello è di

base, il 2° è per il Capogruppo, il 3° è per accedere ai corsi di Istruttore qualificato).

In Svizzera la situazione è simile alla Francia. In Francia e Svizzera, per accedere ad incarichi di “Capogruppo”, è

obbligatorio avere un Attestato in corso di validità al 1° Soccorso rilasciato dalla Croce Rossa.

CAMBIERA’ QUALCOSA ANCHE DA NOI?

La situazione attuale del Capogita in rapporto al CAI

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2) Organizzazione e conduzione di una gita

Alcuni consigli utili per essere un bravo capo gita e sempre all’altezza della situazione !

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1) PREPARAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA GITA

2)CONDUZIONE DELL’ESCURSIONE

ASPETTI FONDAMENTALI

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SCELTA DELL’ITINERARIO

SELEZIONE DEI PARTECIPANTI

ISCRIZIONE ALLA GITA E PRESENZA AL GIOVEDI’ SERA ANTECEDENTE

Preparazione ed organizzazione

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Alcuni consigli nati soprattutto dall’esperienza delle sezioni:

Scelta della meta: è a insindacabile giudizio dei capigita e può essere modificata in base a pericoli dell’ultimo momento (ad esempio nevicate o cambiamenti climatici nell’arco della giornata).

Norme tecniche e di sicurezza: la scelta dei percorsi deve tenere conto delle personali capacità tecniche, fisiche ed atletiche dei partecipanti.

Preparazione ed organizzazione

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Ammissione dei partecipanti:

Adeguata preparazione tecnica e fisica per la meta prevista.

Idonea attrezzatura ed equipaggiamento.

Per i minorenni autorizzazione scritta del genitore.

Alle gite più difficili saranno ammessi coloro che avranno dimostrato di possedere requisiti idonei alle difficoltà previste.

Organizzazione della gita

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Presenza in sede il giovedì sera:

Anche se le iscrizioni alle gite sono semprepiù frequentemente raccolte telefonicamenteo via E-mail, è comunque necessaria lapresenza in sede di almeno uno dei capigita ilgiovedì sera antecedente la gita per poterfornire informazioni a soci potenzialmenteinteressati all’uscita.

Organizzazione della gita

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Conduzione del gruppo: è affidata al più esperto dei capigita, il quale deve conoscere bene la gita e tutto il percorso, conoscendone le eventuali vie di fuga.

Numero dei capigita: deve essere funzione del numero dei partecipanti e della tipologia della gita. Un solo capogita, per quanto esperto sia, non può condurre da solo un gruppo di una escursione sociale.

Informazioni: i capigita devono informare il gruppo su: caratteristiche della gita, equipaggiamento minimo indispensabile, eventuali punti pericolosi/difficoltosi. Devono altresì informare i partecipanti nel caso in cui la gita non sia stata provata in precedenza.

Conduzione della gita

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Alla partenza i capigita:

Si qualificano e presentano eventuali accompagnatori di supporto.

Verificano l’elenco dei partecipanti.

Verificano che tutti, pena l’esclusione dalla gita, siano provvisti dell’attrezzatura tecnica e di sicurezza completa.

Per le gite sci-alpinistiche e ciaspole, subito dopo la partenza, in luogo deciso dai capi gita è obbligo effettuare la prova di funzionamento degli apparecchi ARTVA.

Conduzione della gita

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Durante l’escursione i capigita:

Si dispongono uno in testa e uno in coda al gruppo. Nel caso vi siano più di due capigita, gli altri vengono disposti all’interno del gruppo.

A seconda delle caratteristiche del percorso possono:

mantenere unito il gruppo, regolando l’andatura adeguata al più debole dei partecipanti;

permettere andature differenziate, restando sempre in limiti accettabili di sicurezza.

Conduzione della gita

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Durante l’escursione il capogita di testa:

Conosce il percorso e guida il gruppo.

Assicura un’andatura consona al tipo di percorso e al livello dei partecipanti.

Invita i partecipanti a non superarlo.

Se il gruppo non rimane compatto, effettua opportune pause di ricongiungimento, fino al sopraggiungere del capogita di coda.

Conduzione della gita

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Durante l’escursione il capogita di testa :

Segnala adeguatamente ai partecipanti i tratti oggettivamente pericolosi, eventualmente lasciando una persona a presidiare i pressi del punto critico sino al passaggio del capogita di coda.

Richiama i partecipanti alla prudenza prima della discesa, indicando eventualmente punti o pendii da evitare.

Informa i partecipanti che non può essere superato in discesa.

Conduzione della gita

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Durante l’escursione il capogita di coda:

Conosce il percorso e fornisce assistenza a chiunque si trovi in difficoltà.

E’ munito di materiale di primo soccorso e per le riparazioni di emergenza.

Rimane sempre ultimo.

Conduzione della gita

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Sul sito del CNSAS esistono tutte le informazioni relative ad una corretta procedura di chiamata del soccorso alpino.

Nel materiale che verrà inviato ai Capigita esisterà anche una Nota che riepiloga i passi da seguire.

La Nota conterrà informazioni relative a: COME CHIAMARE IL SOCCORSO COME OPERARE IN CASO DI INTERVENTO CON

L’ELICOTTERO L’ELENCO DEI NUMERI TELEFONICI

Esiste poi un tascabile che riepiloga le modalità e che vi verrà distribuito.

Gestione delle emergenze

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3) Il capogita : profilo civilistico e responsabilità

La tematica è ampia e di non facile schematizzazione.

Tuttavia alcuni concetti base sulla sua posizione sono essenziali

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Chi è “civilmente” il Capogita

Il Capogita è colui che si pone a capo dell’intera gita, curandone l'organizzazione, individuando il percorso e conducendo i partecipanti in loco, dirigendo l’iniziativa.

N.B. – Anche in attività non sociale e non dichiarato, il partecipante più esperto assume “civilmente” il ruolo di “capogita”.

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L’intervento del capogita genera un affidamento dei gitanti ed un corrispondente dovere di protezione: in termini generali, il gitante prende parte all’iniziativa sezionale poiché confida in tal modo di poter effettuare l’uscita con più facilità e sicurezza.

Affidamento e correlato dovere di protezione sono proporzionali alle competenze ed ai titoli del capogita ed alle difficoltà dell’itinerario; sono inversamente proporzionali alle capacità del gitante.

Fattori Chiave

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Fa aumentare il grado di responsabilità:Carattere oneroso dell’accompagnamento

(non è il caso del Capogita Sezionale)

Fanno aumentare / diminuire il grado di responsabilità:

Le capacità ed i titoli del capogitarispetto a...Le capacità ed i titoli del gitantein funzione di...Le caratteristiche dell’itinerario

Criteri di responsabilità

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Per R.C. si intende l’istituto giuridico che tende ad individuare le persone che devono sopportare il costo delle lesioni ad interessi altrui.

Il capogita civilmente è responsabile in via extracontrattuale (non c’è contratto scritto), secondo l’art. 2043 cod.civ. (“fatto illecito”, che obbliga chiunque arrechi, con fatto proprio, doloso, colposo, un danno ingiusto ad un’altra persona, al risarcimento del danno)

Lo sport di montagna è catalogato come attività pericolosa secondo l’art. 2050 cod.civ. (“chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un’attività pericolosa, per sua natura o per natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di aver adottato tutte le misure idonee a evitare il fatto”).

Grava sulla vittima del sinistro l’onere di dimostrare il danno subito, il nesso causale tra danno e condotta del capogita, carattere doloso o colposo di quest’ultima.

Il Capogita dovrà invece dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno.

La responsabilità civile

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Il capogita risponderà dei danni dovuti ad eventinaturali (slavine, frane, ecc.) nella misura in cui

erano ragionevolmente prevedibili.

Il capogita è poi responsabile degli incidenti conseguenza dell’inadeguatezza dei gitanti rispetto alla gita scelta, per esempio perché i pendii sono troppo ripidi.

Casi di Responsabilità

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Il capogita non risponde dei danni derivanti da:

• Evento imprevedibile.

• Incidente totalmente dipendente da una condotta colposa del gitante.

Esclusioni dalla responsabilità

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Consiglio direttivo e Presidente sono responsabili dellagovernance e dell’organizzazione interna della Sezione.

Occorre che essi emanino direttive tali che:

• capogita nelle gite sezionali divengano persone con adeguata competenza;

• segnalino pericoli con riferimento all’effettuazione di una gita già organizzata per eventi contingenti.

Possibile responsabilità della sezione (secondo quantoindicato dall’art. 2049 cod. civ.)

Responsabilità del Direttivo

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4) Assicurazioni ed altre informazioni

Informazioni generali per sapere l’utilità del tesseramento al Club Alpino Italiano

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PER I SOCI:

L’iscrizione al CAI attiva automaticamente le coperture assicurative relative a:

Infortuni Soci: assicura i Soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). E' valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Viene attivata direttamente con l’iscrizione al CAI. N.B. – all’atto del tesseramento il socio ha la possibilità di raddoppiare i massimali versando 3,4 €

Soccorso Alpino: prevede per i Soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. E' valida sia in attività organizzata che personale.Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale.

ISCRIZIONE CAI - Assicurazione

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Responsabilità civile: Assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti

ad attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali. E' valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata.

Mantiene indenni gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti a cose e/o animali.

Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale, per i soci, all’atto del tesseramento.

ISCRIZIONE CAI - Assicurazione

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PER I NON SOCI:

E’ possibile attivare, a richiesta presso le sezioni ed ESCLUSIVAMENTE per attività organizzata, le seguenti coperture assicurative:

•Infortuni: assicura i non Soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura).

•Soccorso alpino: prevede il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. 

Assicurazione non soci

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SOCCORSO ALPINO: il Soccorso Alpino viene prestato in forma “volontaria” dal CNSAS. Il soccorso (attività di ricerca e salvataggio prestato dalle squadre di zona) è dunque gratuito ed esteso a tutti, in ogni caso.

GUIDE ALPINE: non partecipano, per la loro natura professionale, alle attività di soccorso in forma diretta e convenzionata.

118 ED ELISOCCORSO: il 118 è anch’esso un servizio nazionale (e quindi gratuito) e contempla il trasporto dell’infortunato dal luogo dell’incidente al più vicino centro di Pronto Soccorso. La Centrale Operativa del 118 decide come intervenire, in funzione della tipologia dell’incidente, inviando una squadra via terra o attivando l’Elisoccorso.

IN PIEMONTE: dal momento che la Regione Piemonte non ha ancora legiferato sul contributo alle spese di soccorso alpino, non c’è per ora differenza fra Socio CAI e NON Socio, a meno del caso in cui non siano disponibili mezzi del 118 (elicottero di zona già impegnato per altra operazione) per cui può essere attivato un operatore privato, che a questo punto emetterà fattura all’indirizzo dell’infortunato.• In questo caso il Socio potrà richiedere rimborso all’Assicurazione CAI.• Pertanto, per adesso, chi si è messo nelle grane, viene tirato fuori senza pagare

un Euro.

118, Elisoccorso &Soccorso Alpino (Soci & Non Soci)

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ATTENZIONE PERO’: in altre Regioni (quali la Valle d’Aosta, il Veneto ed il Trentino), pur attivando il soccorso alpino sempre tramite il 118 (o altro numero) esiste una differenza di trattamento fra “intervento che richiede ricovero ospedaliero” e “intervento immotivato” (il recupero di quello che si è cacciato nei guai ....), indipendentemente dal fatto che si sia mosso l’Elisoccorso o siano intervenute solo pattuglie a piedi (il tipo che si è perso andando a funghi....).

COSA SUCCEDE IN QUESTI CASI: il malcapitato si potrà veder arrivare a casa una fattura in funzione delle tariffe in corso (TICKET UNA TANTUM come contributo fino alla fattura completa delle spese dell’elicottero e dei tecnici a bordo) per regione e per tipologia di infortunio. Diciamo che bisogna fare attenzione ad avventurarsi – giustamente – su una ferrata in Trentino a cuor leggero, senza conoscerne le caratteristiche ed aver controllato bene il meteo...

IL SOCIO CAI: il Socio CAI potrà richiedere rimborso all’Assicurazione CAI (che coprirà le spese fino al massimale per sinistro – 35.000 € - e/o riconoscendo una certa tariffa al minuto per il volo dell’Elicottero). Il problema delle tariffe dell’Elisoccorso potrebbe incidere in altri paesi europei (Svizzera ad esempio, ove la tariffa per minuto di volo è molto più alta che in Italia).

LA TENDENZA: altre Regioni stanno pensando di introdurre una modalità analoga a quelle già in vigore nelle tre regioni citate.

IN CONCLUSIONE: (1) NON METTERSI NEI PASTICCI(2) SOCI CAI E’ (e sarà sempre) MEGLIO!

Elisoccorso & Soccorso Alpino in altre regioni

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Da Circolare n° 6/2009:

Tutti i soci sono assicurati in tutte le attività organizzate, quali: gite, corsi, gestione e manutenzione sentieri e rifugi, riunioni e consigli direttivi, altre attività organizzate.

Per le attività organizzate oltre al programma, è richiesta l’autorizzazione preventiva del Presidente. In questo ambito ricadono, ad esempio, i sopralluoghi pre-escursioni, gli incontri e le riunioni istituzionali non preventivate.

In caso di eventuali urgenze o necessità particolari, l’autorizzazione preventiva deve essere richiesta mediante strumenti che possono provare la data certa (e-mail, sms, etc.): stessa prassi da seguire in caso di variazione di destinazione.

Definizione di “attività sezionale”

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L’attività sezionale è stata deliberata dal Direttivo / autorizzata dal Presidente e pubblicata sul notiziario sezionale oppure registrata sul Libro Verbali della Sezione.

Pertanto alla domenica mattina mandare un SMS al Presidente dicendogli che un’allegra combriccola di soci sta partendo per fare una data gita, in termini assicurativi, NON SERVE a nulla: il Presidente non potrà che augurarvi buona gita (cosa che fa a tutti comunque).

Inoltre, l’attività sezionale deve istituzionalmente avere un Capogita. Meglio se più di uno, come visto, ma il Capogita dovrà essere sempre designato (in mancanza di designazione, dal punto di vista giuridico, lo diventerà il più titolato, o il più esperto o il più anziano e avanti così...).

Differenza fra “attività sezionale”e “attività individuale”

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Da Circolare n.6/2009:

Sono ininfluenti ai fini assicurativi le variazioni di meta purchè avvengano nella zona preventivata in origine per la gita, qualora queste variazioni avvengano per variate condizioni (ad esempio, cambio di versante). N.B. - Potrebbe nel luogo in cui avviene la variazione di itinerario non esserci copertura telefonica...

Negli altri casi la variazione di destinazione deve essere comunicata preventivamente dai responsabili delle gite al presidente sezionale mediante strumenti che possono provare la data certa (e-mail, sms, etc.). Ad esempio, nel caso di gita sci-alpinistica, invece di andare in Val d’Aosta, si va nel Cuneese...

La data certa servirà sia al presidente sezionale per la denuncia di un eventuale sinistro, sia all’istituto assicuratore per eventuali indagini. Alla prima riunione successiva del Consiglio Direttivo quanto disposto dal Presidente dovrà essere ratificato.

Cambio di destinazione

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La Sezione CAI di Pianezza e le altre Sezioni dell’Intersezionale Val Susa – Val Sangone hanno deciso che:

Tutti i partecipanti alle attività sociali debbano essere assicurati. Il NON Socio è pertanto obbligato ad iscriversi alla gita entro il giovedì antecedente per consentire l’attivazione della copertura.

La presenza di copertura assicurativa, statisticamente ed in modo considerevole, riduce i rischi di denuncia e di rivalsa nei confronti dell’Associazione.

L’obbligatorietà dell’assicurazione, oltre a creare una cultura di preparazione ed organizzazione, tende ad invogliare il partecipante occasionale ad iscriversi all’Associazione.

Dal momento che non esiste però “obbligo giuridico” all’assicurazione, sta a noi essere fermi su questo punto e verificare il rispetto della regola, con indubbi vantaggi e per la tranquillità di tutti.

Assicurazione obbligatoriaper i “Non Soci”

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Il Capogita sulla Scheda Relazione Gita dovrà dettagliare l’accaduto e darne informazione diretta al Presidente della Sezione.

Il Capogita dovrà informare il Socio infortunato sulla modalità di apertura della Pratica di Infortunio ed eventualmente sull’apertura della Pratica per Recupero Costi di Soccorso Alpino.

Entrambe le pratiche devono essere attivate in Sede con il concorso del Presidente della Sezione.

L’apertura della pratica Infortunio Soci deve essere corredata di certificato medico e aperta entro il 60° giorno lavorativo dall’infortunio o dal momento in cui l’Assicurato ne abbia avuto la possibilità.

L’apertura della pratica di Polizza Soccorso Alpino Soci deve essere effettuata entro 90 giorni dal momento in cui entra in possesso del Rapporto Informativo della Stazione interessata e non oltre il 270° giorno dall’evento stesso.

Cosa fare in caso di incidente

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Il Direttivo, nella riunione del 14 Gennaio 2013, ha deliberato di introdurre l’obbligo da parte del Capogita della compilazione, a conclusione della gita, di una SCHEDA RELAZIONE.

Tale prassi era già in uso parecchi anni fa e si ritiene utile reintrodurla, al fine di migliorare nel tempo la qualità delle iniziative organizzate dalla Sezione.

La SCHEDA RELAZIONE GITA dovrà essere compilata per ogni tipologia di attività, sia che la gita sia stata effettuata, sia nel caso di suo annullamento.

Scheda Relazione Gita

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La Scheda conterrà un set minimo di informazioni e richiederà pochissimo tempo per essere compilata ed inoltrata.

Nel caso di gita effettuata si indicheranno il numero dei partecipanti, lo staff dei capigita, eventuali annotazioni su inconvenienti avvenuti o di imprevisti incontrati sul percorso (o segnalazione di variazione percorso).

Nel caso di gita NON effettuata il Capogita indicherà brevemente per quali motivi la gita è stata soppressa.

Contenuto Scheda Relazione Gita

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Verrà creato un Gruppo Google dei “Capigita CAI Pianezza”.

Verrà creata una macro Excel che conterrà la SCHEDA RELAZIONE GITA vuota a compilazione guidata / facilitata. Questo foglio base verrà inviato a tutti i Capigita che lo utilizzeranno come riferimento.

In seguito ad una gita (effettuata / non effettuata), il Capogita aprirà il foglio vuoto, lo compilerà e lo salverà con una codifica standard di facile individuazione, che renderà la scheda univoca.

Alla fine il Capogita dovrà inviare la S.R.G. alla casella che verrà indicata. Le Schede saranno in visione per tutti i Capigita e per tutti i componenti del Direttivo

Modalità compilazione S.R.G.

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BUONE GITE A TUTTI !!!!